Maschere e mascherine
                                                   
(A da passà a nuttata)

Corto picaresco di

Antonio  Sapienza



Personaggi:
SuperManager (Pantalone)
DirettriceSuprema (A vecchia di l’àcitu)*
GranCapo (Arlecchino)
Colombina  
L’operatore TV, (Pulcinella) che mimerà le batture, a soggetto.


3 giugno 2020



Direttrice- Allora, signore e signori…-
Il Supermanager – Ehm, ehm…
Direttrice- Mai si, ma si, lo so che non c’è nessuno, ma è un modo di dire... carino…Allora, per iniziare questa conferenza…-
Il Supermanager- …Ci vorrebbe l’operatore Tv.-
Direttrice- Dov’è sto operatore disperso!-
GranCapo –(affacciando dalle quinte) Sta facendo la pausa caffè. ma arriva subito...spero…(rientra)-
Direttrice- Ah, è così che la signoria vostra illustrissima, organizza e dirige e controlla gli eventi? Con l’operatore TV in pausa caffè proprio all’inizio della conferenza stampa con la quale, le autorità costituite comunicano ai sudditi le ordinanze del governo provvisorio, traballante ma stabile, di questa repubblica, poco pubblica, i quali sudditi, suddivisi per l’occorrenza, aspettano con ansia le ore 18,00 di ogni santissimo giorno per sapere come comportarsi circa l’uso supremo e assoluto, improrogabile e gratuito delle mascherine? (Arriva l’operatore) Ah, eccolo. Dunque, ore 18,00 che abbia inizia la conferenza stampa giornaliera sulle mascherine, sul loro uso e consumo, sulle restrizioni astruse, sulle maledizioni a bizzeffe, e sulla benevolenza del virus. Quindi, stentoreamente, dò la parola all’illustre Supermanager, da tutti stimato, il quale è ordinato e scrupoloso e stimato, secondo l’uso dell’eccellenze, delle ordinanze e discrepanze governative- vicine e lontane.-
Il Supermanager – Popolo tutto, le mascherine devono essere confezionate da mani di fata; devono essere di tessuto a stretto giro di posta, con i margini zigrinati opportunamente digitati e usati in qualsivoglia maniera. Gli elastici devono essere d’ordinanza, in abbondanze a d’ordinanza, e devono essere inesorabilmente, approvate dall’ Oms, Ong, Olp, Cgil, Cisl e Uil. Inoltre, categoricamente, dovranno essere indossate abilmente da tutti i sudditi- divisi per età censo, sesso, belli e brutti, bagnati e asciutti. Ecco fatto! Grazie per la cortese attenzione, osservazione, maledizione e affini.-
Direttrice- Minchia che eloquenza, senza essenza, né competenza, ma molta chiaroveggenza dell’illustre super protettore delle nostre incolumità, ansiosità e superiorità. Ahò, continuate, e parlate…-
Il Supermanager – (confuso, non sapendo cosa dire) Grazie assai, madame, addetta alla nostra strepitosa funzionaria pubblica e, a volte, anche privata. Ordunque, carissimi amici vicini e lontani, buona sera, buona sera ovunque voi siate. Grazie, troppo buona! Di nuovo ordunque, allora, per opzionare, acquistare, masticare e digerire tutta la faccenda, vi comunico che abbiamo comprato al mercato delle pulci, circa duemilioniottocentomilacinqucentotrentadue mascherine. Ordunque, dicevo, due milioni ecc. ecc. che sono state distribuite a tutte le farmacie del regno e dintorni…-
Entra Colombina.
Colombina- Ah no! Mi dispiacere contraddire l’eccellenza vostra, ma noi farmacisti non abbiamo visto una mascherina nemmeno col binocolo. –
Il Supermanager- Cosa sentono le mie smunte e pelose orecchie…sempre vibranti come grandi antenne rocambolesche! Aspettate un momentino please (goffamente  telefona)  Pronto? Pronto, mi sentite? (fare gag a soggetto) Ah, sei tu Furio Lesto. Senti un po’ ma non mi avevi detto che le mascherine erano arrivate? Ah, avevi detto avariate o sbagliate? Ah no! Hai detto smarrite? Smarrite, come dire perse? Ah, capisco, concepisco e mi stupisco. (chiude il telefonino, poi contrito) C’è stato un equivoco smisurato, un disguido certificato, un lieve disservizio esagerato, e contrito e amareggiato comunico che le mascherine non si trovano più. (quindi ringalluzzito) Mi dicono: disperse in Libia, o meglio, ai caselli, complici dei menestrelli molto monelli…ma credo che mi pigliano per i fondelli, belli belli…  (ritelefona) Pronto? dalla Cina? dai turchi? Dai Sovietici? Quei signori presidenti di nazioni e paesi e città, mi devono una spiegazione: Dove sono andate a finire le mie mascherine? (facendo il tragico) Varo, Varo, volevo dire: Furio, Furio, rendimi le mie mascherine! (perplesso).Una pernacchia? A me? Ah al Capo. Allora provvederò io, me medesimo, di persona a riportare. Poi le mascherine le farò confezionare in Italia, e anche esportare, come una grande nazione multinazionale e virtuosa-operosa sopra ogni cosa. Che non si dica! Signorina Colombina (si addolcisce) le assicuro che arriveranno trentamilioni di mascherine a stretto giro di posta, anzi di posta aerea, voglio vedere…non la fa nessuno a me, che nel giro mi chiamano il grande massacratore di lieder nazionali e internazionali e pure interforze!-
Colombina- Si, va bene, ma cosa diremo al pubblico quando viene in farmacia? Che devono spettare che il signor Il Supermanager, mangia-lieder, finisca di digerirli, per avere le mascherine? E, nel frattempo, cosa diranno i cittadini ai poliziotti, quando li fermeranno, e li multeranno, e, in via precauzionale li arresteranno, perché non le indosseranno? E al virus, eh? Al virus che diciamo: Vate retro Satana?-
Entra in scena il Grancapo.
GranCapo- Cosa accade? Niente mormorii, brontolii, mugolii, buoni e pii.
Direttrice- Grandissimo Grancapo, si sono perse le mascherine.-
GranCapo- Ah si? Allora, quindi, opportunamente, rigorosamente, e risolutivamente, organizzeremo una commissione fatta da trecentoquindici luminari e affini, affinchè si faccia luce e ci illuminino durante il buio del cammin di nostra vita e vari destini. Quindi, entro trenta giorni a partire da oggi, cioè in data odierna, o meglio di addì eccetera eccetera, su questo problema scientifico – sanitario-oscurantista, che incombe sulle nostre teste pensanti e fumanti e belligeranti, sarà fatta luce perpetua. Allorchè detto ciò, esorto tutti al massimo rispetto delle norme, delle regole, delle disposizioni e di quant’altro vi faccia piacere… allo scopo di… allo scopo… accidenti ho perso il filo.-
Direttrice… allo scopo di…-
GranCapo- Ah, ricordo. Allo scopo di… allo scopo…insomma, dicevo che dobbiamo rifornire la nazione di un congruo numero di oggetti sanitari. Specialmente di mascherine… allo scopo di... allo scopo di…ah, sì, insomma, di proteggere la salute pubblica e privata… e noi, responsabili, responsabilmente, con grande responsabilità, risolveremo il suddetto, indicato, enorme, nostrano principio di uguaglianza tecnico- formale, al quale noi governanti rispettosamente siamo stati eletti…-
Direttrice-  … Davvero?-
Grancapo- Certamente, sicuro non lo trascuro purchè casto e puro…(titubante) Forse mi sono impallato, frainteso e obeso; ma, nello stesso tempo in cui si profilava la rilassatezza morale, giuridica e amministrativa di un vasto strato della società civile onde per cui…per cui…(si confonde, guarda l’orologio) Ah, scusate ho un consiglio con i capi delegazione, gente acuta, rigida, preparata, ragionevole, dignitosa, sapiente, intransigente, caotica a tratti pura …(intanto esce con un sorriso sforzato) .
Direttrice– Eccellentissimo supermanager, dovremmo concludere la conferenza. Eh? Si può? –
Il Supermanager - ( col telefonino all’orecchio, fa cenno d’aspettare) Bene. Io voglio parlare, dichiarare e proclamare. A chi di competenza, per conoscenza e con prudenza, affermo: che sono arrivati con un grande aereo internazionale cinquemilioni di mascherine da distribuire agli ospedali, alle farmacie e alle macellerie…-
Colombina- Ah, finalmente. Era ora.-
Direttrice- (acida) Non è detto!-
Colombina-( sconsolata) Non…è…detto? Ma, allora?-
Direttrice- Allora (guardandosi le unghie) Allora deve portare pazienza, cara figliola. Ci sono problemi di immagazzinamento, conservazione, distribuzione di presa in carico, di protocollo, poi il dazio. l’ozio, il vizio e così sia. Quindi si dovrà nominare una commissione di esperti, sapienti, savi e eroi d’ogni guerra, indi si trarranno le conclusioni, non impegnative; ancora indi si farà una graduatoria, si individueranno i soggetti a rischio e, poi, con la calma che ci contraddistingue, si procederà, con prudenza a redigere il verbale…-
Colombina- … e nel frattempo la gente muore!-
Direttrice- Muta buttanella senza onore!-
Il Supermanager- Ehi! Come si permette costei umile serva del potere del popolo sovrano che assurge a dignità morale, a denigrare e fare ironia sarcastica, su una casta di dignitari super valorosi in servizio permanente effettivo? (pomposamente) Con l’aggravante morale suasiva di una persona informata dei fatti?-
Colombina -(mogia, uscendo di scena) Eh pazienza, questi abbiamo e questi ci teniamo.-
Direttrice- Ora basta! E che maniera è mai questa. Stiamo trasformando la conferenza in una cagnara, e che siamo alla vucceria, alla civita alla pescheria? Ossia al mercato unico europeo? Ci aggiorneremo alla prossima settimana. Oh, l’ho detto!-
Buio.
Quando riprende la scena, ci sono seduti attorno ad uno dei tavoli Il Super Manager, Gran Capo e la Direttrice Suprema. Giocano al poker.
Direttrice- (spizzicando le carte) Io rilancio con una cisterna di Amuchina.-
GranCapo - Ci sto e rilancio con duecento caschi blu.-
Il Supermanager- Anch’io ci sto e rilancio con cinquemilioni di mascherine dell’Imperatore di Posedonia, più duemilioni del re di Lilliput e tremilioni del nuovo principe di Mondracen …-
Direttrice- E basta con sti titoli altosonanti! Basta, bastino bastone, uguale a bastonatura che il popolo ci darà!-
GranCapo- Io sono un po’ meschino e per timore m’incammino verso il mio feral destino. Cosa vedo giammai? Lotta di classe unica? In questo caso io mi dissocio. Parola di democristiano, liberalrepubblicano, cattocomunista, quasi radicalsocialista, e, per finire, levantino e, all’occorrenza, libertino e anche InterMilanJuventino! Allora passo!-
Entra Colombina   
Colombina- Buon pomeriggio signore e signori. (guardandoli giocare) Si incomincia con la conferenza oppure prima si finisce il giro?-
Direttrice- Lei è na culumbrina, un’impertinente, e perfino nullafacente, e per meglio dire dissidente. Si segga e aspetti lentamente il fato incipiente. Dov’è l’operatore?-
GranCapo- Vado a verificare, come mio dovere universale, nel dire e nel fare. (si alza ed esce).
Il Supermanager- Dica signorina, sono arrivate le tanto desiderate, ossequiate e riservare, nonché onorate mascherine nelle farmacie da le così bravamente rappresentate? –
Colombina- Neanche una!-
Direttrice- (sobbalzando) Possibile? Inconcepibile, oserei dire risibile se non fosse terribile. C’è una spiegazione in questo nuovo destino che resta supino e quasi assassino?-
Il Supermanager- (asciugandosi il sudore con un fazzolettone) Veramente mi risulta che siano già state sdoganate, assegnate e vidimate circa tredicimilioni di mascherine, così suddivise: Dieci milioni a cinquanta centesimi, due milioni a ottanta, e uno ad offerta libera con rilancio di un euro per volta. Non capisco…-
Direttrice- …tanto per cambiare. Ed ora che si fa? –
Entra l’operatore e prende posto dietro la telecamera.
Direttrice- Insomma, qualcosa si dovrà dire ai cittadini pazienti e diligenti che restano senza niente: insomma siete masculi o fimmineddi!-
Il Supermanager- (sudando) Cari concittadini, oggi la conferenza prevista sarà breve, brevissima, quasi nulla…-
Direttrice- (piano) No, qualcosa la dobbiamo dire. Una cosa qualsiasi.-
Il Supermanager- Buon pomeriggio! E buona fortuna.-
Rientra il GranCapo-
Grancapo-Inaudito! Cosa sentono le mie orecchie di mercante! Non si fa la conferenza? Non si enunciano i provvedimenti presi all’unanimità- si fa per dire- che i governanti hanno raggiunto, salvo intesa, nella notte insonne e piena d’incubi vicini e lontani? E cosa diremo ai cittadini? Punto e virgola?-
Colombina- Signor capo dei capi, responsabile unico, è lei che deve riferire ai cittadini la mancata distribuzione delle mascherine tanto promessa. E’ lei che deve difendere i farmacisti dal probabile linciaggio per la mancanza della protezione che voi stessi attribuite alle dette mascherine introvabili, probabili e inesorabili, invero assenti ingiustificabili.-
GranCapo- (a Colombina) Ottima e legittima invettiva. E nella mia prerogativa giuliva e surrogativa, e al fin dal sapor dolce-amar di malvasia, affermo e dico: E allora, lor signori cosa suggeriscono? Questo estremo frangente infrange e rifrange la giusta congiuntura parziale, fisica e morale, tra i capi e i sudditi in generale. Forse vogliamo fare sedizione, offuscazione, dimissione e conservazione della autorità che lo status quo ci riconosce legittimamente, immantemente, anche se nulla tenenti? Orsù, parlate!-
Il Supermanager- Veramente io sarei per il sabotaggio ad opera delle opposizioni maligne, ingenerose, inoperose, ma triviali liberticidi, nonché bifocali oltre che essenziali.-
Direttrice- Ben detto eccellentissimo uomo degno di fede. (confidenzialmente) Qui c’è la mano della massoneria, dei servizi deviati, della mafie, degli intrallazzisti e dei poteri forti…-
GranCapo- (riflessivo) Vicini e lontani? –
Direttrice- ( sbuffando, tra se)  Come ti conviene, oggi o domani.-
Il Supermanager- ( impettito) Sissignore, grande presidente competente, discendente dai suoi potenti parenti iper onnipotenti. Lei come al solito, ha visto giusto, con gusto, e assolutamente robusto circa il bellimbusto, colpevole di tradimento, sedimento, asservimento- almeno per il momento…-
GranCapo- Esatto! Ecco il punto, puntuale e pungente allor pure urgente. Orsù, comunicatelo alla gente. A voi! .
Tutti- A noi!
Grancapo- Giusto: A Noi! Ora richiamo tutti al vostro destino, cioè al festino, no anzi al mastino… (sconsolato) mi sono ri- confuso…-
Colombina- Insomma, siamo alle solite: Niente mascherine! E allora ditelo che dobbiamo essere servili e morire, senza dissentire, o infierire in modo scurrile!-
GranCapo- Ma no, che dice signorina bella e pura. Io qui, con premura faccio voto di sciagura, e se non si sentirà più che sicura, vada in clausura. Insomma, con parole povere e pazze, io affermo ogni sciente, solennemente che tra poco, come generalmente da incosciente, le desiate mascherine arriveranno in porto felici e contente. E’ vero grandissima…Direttrice Suprema, nonché provvidente!-
Direttrice- Chi, io?-
GranCapo- Ops. mi sbagliai, zoppicai e inciampai nei nomi pronomi cognomi e binomi. Volevo dire: Stimatissimo Supermanager, cosa dite in vostra supplice discolpa? E basta cavolate simulate e offuscate di travagliate ed estreme minchiate. Allora?-
Il Supermanager-.  Ed ecco, proprio ora mi giunge comunicazione  che sono in arrivo a Linate quattromilioni di mascherine schermate, armate, ornate e pronte all’uso.-
GranCapo- Chi ce li ha mandate?-
Il Supermanager- I pirati della Malesia, dopo aver fatto una sottoscrizione urgente, immanente e diligente. (come se facesse una telecronaca) Ecco, è atterrato l’aereo… apre il portellone ed esce il carico… un nostro incaricato lo prende in consegna ...passa al magazziniere, il quale indietreggiando li invia all’uscere… che dribbla un avversario e lo passa al cancelliere, il quale alza la testa e con un traversone pennellato, lo smista allo stalliere, il quale lo stoppa…accidenti, s’intoppa, s’accascia s’appoppa…miseria balorda è fermato da uno strappo inusitato… infortunio allo stalliere sfortunato. (sconsolato, poi rincuorato) Ma ecco che l’incaricato coordinatore attento e solerte, ad ogni malore, che richiede la sostituzione…  nonzi, non si puote, non c’èst uno stalliere di riserva…l’incaricato chiede di fare entrare un sostituto, ma l’arbitro venduto e prostituto lo impedisce: afferma che non si può sottodimensionare o sopravvalutare, o riformare - sia pur con cortesia- chicchessia, ossia nullo si puote avverso e contro il contratto collettivo di lavoro, nonché del precariato in uso, consumo e no. (allargando le braccia) Sembra che dovremo aspettare che lo stalliere guarisca, tra trenta giorni, salvo complicazioni. E per adesso. Sorry, è tutto di nuovo bloccato.-
GranCapo- Ahimè omo frustato. (mettendosi le mani ai capelli) Cosa farò giammai, io casto e puro, in questa terra ove regna un morbo a dir poco scuro che tende al cinesino? –
Direttrice- ( tra se)  Minchia chi casinu!-
Il Supermanager- Sono ordunque assai sconsolato, desolato e complicato…-
GranCapo- Zitto voi! E tutti quanti i suoi consoci e clientele, che con la vostra scienza e potenza, in assenza di concorrenza, ci avete messo in braghe di tela, tale e quale… e intanto la gente va all’ospedale...(disperato) siamo nei guai! Chi l’avrebbe detto mai.-
Direttrice- Veramente, eccellenza è il virus di Shangai che ci avrebbe messo nei guai.-
GranCapo- Si, ma costoro dovevano provvedere in tempo, nel frattempo e senza impedimento… almeno al momento. Formulando i suggerimenti competenti e intelligenti… (battendosi la fronte) mannaggia a me! Senza mascherine di sorta, ovvero di scorta, poco importa…(piagnucolando)  Oddio! la nazione è morta! (imbarazzato e con le gambe larghe) Accidenti, per la paura, me la sono fatta sotto! Che sciagura! (imbarazzato, si guarda attorno) Uffa! E ora che si fa?-
Direttrice- _Che puzza! Capo stia lontano, vada là in quel vano, e si lavi il deredano.-
GranCapo- Cosa buona e giusta, giunta proprio nell’attimo fuggente… vado opero e ritorno.-
Direttrice- … (tra se) e intanto mi sono segata un corno.-
Il Supermanager- Fermo eccellentissimo. Non si disperi! Aspetti e speri. ( poi pomposamente) Ecco: battaglion, attenzion, che emozion:  Orbene io un’idea ce l’avrei con giudizio, uno sfizio nel momento propizio.-
GranCapo- Inerente a un armistizio col caso specifico di feci a precipizio?-
Il Supermanager- Nossignore, per quello nessun indizio, si tenga pure il supplizio; ma, invece, per l’inerente l’imminente, travolgente, insistente, ma pur sempre crescente crisi di mascherine e affini consistenti.-
GranCapo- (in difficoltà evidente) Dica, dica, pure, con urgenza e cortesia, ma non...incipiente, al fine sconveniente, di una figura da…-
Direttrice- …merda…-
Grancapo- Cosa sento a tradimento in un momento triste a tutte l’ore? Fuori il sabotatore, il millantatore, il procuratore… no questo meglio no!-
Il Supermanager- Udite udite: le mascherine si potrebbero confezionare in famiglia. Basterebbe girare la maniglia, prendere una stoviglia…
Direttrice-  …E con parapiglia che scompiglia tutta la famiglia?-  
Il Supermanager- …Dalla madre alla figlia.-
Direttrice- …ma che meraviglia, e ci facciamo pure la quadriglia.-
Il Supermanager- ( trafficando con della stoffa, che sarebbe una mascherina già confezionata) ) Dicevo ordunque di usare un po’ di stoffa qualunque, elastico e filo di chiunque, e a volontà, ed ecco, comunque, la mascherina-  voilà! (sciorina, vittorioso la mascherina).-
GranCapo - Una sublime ideona è questa qua.-
Direttrice- ( tra se) Che figura di Giufà**…-
Il Supermanager – Convochiamo i giornalisti, gli attivisti, gli avanguardisti - senza i fascisti e i giustizialisti!
Direttrice- (a Il Supermanager) Ecco come parla un vero masculu, ossia di quelli che non devono chiedere mai! Detto ciò a beneficio della platea, ora come la mettiamo con l’approvazione generale?-
Il Supermanager -  Che ne dice Gran Capo, presidente di tutti i componimenti che mi vengono in mente urgentemente?-
GranCapo- Dico: Eureka, evviva, esultanza in abbondanza, e, con baldanza, oso dire: visibilio e giubilio!
Direttrice- Eccellenza, non c’è la rima, c’è una “i” in più…-
GranCapo- Ah, si? Ho abbondato? some al solito sono generoso, grandioso  magniloquente, meglio che niente. (pensando) E mi dica, per la rima, come prima? Oppure… oppure… Accidenti, mi sono ri-confuso…-
Direttrice- Si consoli ora fa rima… con fituso, perché puzza -come s’usa dir: per cacca-  diffusa e fetente assai.-
GranCapo- Cosa dice? Come mai? Giammai rifiutai d’avere guai. (guardandosi i pantaloni, toccandoli e, poi, turandosi il naso, disgustato) Aiutooo! Celestinooo! E ora che facciooo…-
Voce fuori campo: Arrangiati!-
GranCapo- (sottovoce, contorcendosi) E’ una parola a casaccio, ma il fine è or ora raggiunto. (sventola la mascherina) -
Colombina- (sottraendola al Grancapo)  Oh, oh, che bella! Una magnifica trovata, una scelta inusitata: mascherine fatte in cata… volevo dire in casa. Mizzica che decisione… sensata! Proprio proprio inaspettata… ma ora…(tristemente, uscendo) a da passà a nuttata.-

* maschera citata da Pirandello
** maschera popolare siciliana