PIANGO PER LA MORTE DEL MIO AMICO PIU’ CARO
Commedia drammatica in un atto, tre scene e due quadri di
PIERLUIGI AMBROSINI
Personaggi :
GIOVANE RICCO
un suo AMICO
VECCHIO CONTADINO ( suo marito ) – sui 55 anni
VECCHIA CONTADINA - sui 45 anni
L’abbigliamento trasandato e anni di lavoro mostrano l’uomo di un’età superiore
alla sua effettiva. La moglie, anche nella povertà dell’abito, non nasconde
lampi di una bellezza non completamente svanita.
JOLE ( loro figlia ) - avvenente, consapevole. Capelli rossi, tratti decisi,
quasi signorili. Se non fosse per il misero abito che indossa non la si direbbe
figlia di contadini.
il FIDANZATO - alto, robusto, di piacente aspetto. Deciso nei modi, mai volgare.
ALTRO CONTADINO
sua MOGLIE
Volti e comportamenti anonimi.
Anno 1930, all’incirca.
Sera di fine ottobre.
Alla confluenza di due valli ben delineate dalle montagne sullo sfondo. Alberi,
in preponderanza faggi e frassini ormai spogli. Foglie sparse a terra a mucchi.
Alcuni tronchi abbattuti. Qua e là, in lontananza, sulle pendici delle montagne,
macchie d’abeti.
Due case coloniche appaiono sulla destra del palcoscenico sino al suo centro,
unite ma distinguibili dai differenti colori della muratura ; quella più di lato
presenta un intonaco bianco, l’altra un colore giallo tenue. La prima
costruzione ha un paio di finestre per piano con imposte stinte e chiuse, quelle
del piano terreno sono protette da inferriate. La porta d’ingresso si trova tra
un piccolo lavatoio ed una panca di pietra. Un pero addossato alla parete
raggiunge le finestre del piano superiore. Dal tetto emerge un comignolo.
Sul secondo edificio la parola “ locanda “ troneggia lungo l’intera parete. Le
finestre mostrano imposte più curate. Sui davanzali vasi di gerani. Numerosi i
comignoli. Ampio il portone.
La parte sinistra del palcoscenico è occupata dalla tettoia di una stalla con
piloni di legno. L’interno è nascosto. S’intendono i muggiti delle vacche.
S’intuisce la presenza di un corso d’acqua ; per l’intera rappresentazione si
udirà il suo rumore intenso, cui si mescolerà il rumore altrettanto cupo e
fastidioso della pioggia. Entrambi non cesseranno neanche durante i cambi di
scena.
SCENA I
( Vecchio contadino con sua moglie e un altro contadino, nel centro del
palcoscenico )
VECCHIO CONTADINO
Se la pioggia proseguirà con questa intensità temo che poche ore le saranno
sufficienti. Che disastro, mio Dio !
ALTRO CONTADINO
Non possiamo confidare in un miglioramento ?
VECCHIO CONTADINO
( Scrutando il cielo ). Non intravedo nessun segnale. Il vento spira compatto e
quasi feroce dalle montagne, e noi sappiamo sin troppo bene da dove sono sempre
scaturiti i nostri problemi, in questa stagione particolarmente.
ALTRO CONTADINO
Sembra che la pioggia cada con perversità.
VECCHIO CONTADINO
( Sospirando ).Tracimerà.
ALTRO CONTADINO
Già, tracimerà...
VECCHIA CONTADINA
Il lavoro di un’esistenza, delle più inutili delle esistenze...
ALTRO CONTADINO
Il lavoro di una vita...
VECCHIO CONTADINO
( Con stizza ). Ehi, amico, non ti ho chiamato per esibirti come eco.
ALTRO CONTADINO
Che dici ?
VECCHIO .CONTADINO
( Come se non l’avesse inteso ). Rimbocchiamoci le maniche, anche se la giornata
è stata faticosa e il freddo ci paralizza le ossa non possiamo permetterci di
aspettare l’alba, probabilmente sarebbe troppo tardi.
ALTRO CONTADINO
Ritieni il pericolo imminente ?
VECCHIO CONTADINO
Riusciresti a prendere sonno, tu? Io mi rigirerei nelle coperte, non conterei le
volte che accorrerei alla finestra per spiare il livello dell’acqua. (
Sorridendo ). Del resto, se anche non mi tirassi su e cercassi il sonno il mio
sarebbe uno sforzo inutile, mia moglie si sostituirebbe a me.
ALTRO CONTADINO
Ahinoi!
VECCHIO CONTADINO
C’è bisogno di costruire un argine da quella parte ( indicando ) dove la
pendenza del terreno è maggiore. Un’analoga protezione l’avevamo predisposta
anni fa ma, ringraziando Dio non servì.
ALTRO CONTADINO
Credo che la tua soluzione sia ottima, io non saprei prospettarne una migliore.
Se rinforziamo l’argine anche in questo punto ( avvicinandosi al lago ) e in
quest’altro...
VECCHIO CONTADINO
Non indugiamo allora. Chiama tua moglie.
ALTRO CONTADINO
( Indeciso ). Sarà un lavoro che ci terrà impegnati per un paio d’ore e, come
hai detto, è stata una giornataccia per tutti...
VECCHIO CONTADINO
Coraggio, siamo abituati a buttarci sul letto senza un briciolo di energie.
VECCHIA CONTADINA
( Rivolta al marito ). Vi aiuto anch’io, concluderemo prima.
VECCHIO CONTADINO
No, tu piuttosto bada alla stalla, riempi di fieno le mangiatoie e cambia
l’acqua agli abbeveratoi. Non sappiamo che cosa ci aspetterà domani, fatti dare
una mano da Jole. A momenti dovrebbe raggiungerci anche il suo fidanzato.
VECCHIA CONTADINA
Jole sta sistemando la locanda.
VECCHIO CONTADINO
Benedetta moglie, ti avevo detto che era tempo sprecato, chi vuoi capiti da
queste parti con un tempo del genere ?
VECCHIA CONTADINA
Nostra figlia si limita a portare in cantina le pietanze cucinate per non
buttarle via. Potrebbero tornarci preziose domenica se il tempo, Dio lo voglia,
metterà giudizio.
VECCHIO CONTADINO
( Rivolto all’altro contadino non nascondendo una voce vanitosa ). Sempre
pratica mia moglie, non ho ancora imparato a conoscerla.
VECCHIA CONTADINA
Se da uno non tentiamo di raddoppiare il centesimo o, peggio, lo sciupiamo, con
un figlia prossima al matrimonio...
ALTRO CONTADINO
E’ stata una fortuna per noi non avere avuto figli.
VECCHIA CONTADINA
Già, ma per chi compite tanti sacrifici ?...Per chi cercate di accantonare
qualche soldo ?...
ALTRO CONTADINO
Quali soldi? Non ne abbiamo messo da parte manco mezzo con i debiti che ancora
incombono sulla casa. Sa il Cielo quando riscatteremo l’ultima rata del
mutuo...Preferisco non pensare a quale vecchiaia si prospetta per me e per mia
moglie. La vostra Jole, piuttosto…
VECCHIA CONTADINA
Nostra figlia avrà un avvenire, è una ragazza avveduta.
VECCHIO CONTADINO
E’ fidanzata con una testa un po’ troppo calda, però.
VECCHIA CONTADINA
Jole lo placherà, te lo ripeto sempre, lei sa come prenderlo, avrà un futuro,
noi invece abbiamo abbandonato anche la speranza. ( Con un sospiro). Neanche
quando ci eravamo sposati mi ero illusa. Ero sì felice, ma…Già l’indomani
eravamo fuori per badare agli animali. ( Dopo una pausa ). Quando ci siamo
sposati !...Ricordo ancora i fiori che profumavano la chiesa, l’abito che mi ero
cucita con l’aiuto della mia povera mamma...Alla sera, di nascosto, dopo che
papà si era coricato, lui non voleva che ci cavassimo gli occhi, sarebbe stato
disposto ad indebitarsi pur di accontentare sua figlia, sognava che davanti
all’altare sarei giunta vestita come una principessa.
VECCHIO CONTADINO
Piantala ! I sogni ed i ricordi sono patrimonio dei ricchi, perché ti ostini a
convivere con questi fantasmi ? Il nostro svago è il lavoro e qualche ora
rubacchiata qua e là... Come un frutto, uno dei pochi che ( dopo un’esitazione,
sottovoce ) non ci viene sottratto.
VECCHIA CONTADINA
Noi sposini a governare mucche e galline, questo il nostro viaggio di nozze !
VECCHIO CONTADINO
Ti rattristi inutilmente.
VECCHIA CONTADINA
Provo piacere a sognare ad occhi aperti. Quando mi metto a letto cerco il più
possibile di ritardare il sonno. E’ l’unico momento di svago della giornata.
VECCHIO CONTADINO
Vivi con la testa nelle nuvole, sogni cose grandiose per la nostra Jole…non sei
proprio riuscita a cancellare il ricordo degli anni a servizio.
VECCHIA CONTADINA
Credi che i ricchi facciano l’amore in modo diverso ?
VECCHIO CONTADINO
Sicuramente perché lo fanno riposati, e tu dovresti saperlo...( Brevissima
esitazione, poi riprende quasi balbettando ). A me mancavano le forze, tanta era
la stanchezza, anche se tu eri il fiore più splendente del giardino. E mi
attiravi, quanto mi attiravi !
VECCHIA CONTADINA
Sei sfacciato…
VECCHIO CONTADINO
Scusami.
VECCHIA CONTADINA
( Dopo una riflessione ). Se tu fossi ricco, quale desiderio esaudiresti per
primo?
VECCHIO CONTADINO
Non lo sono.
VECCHIA CONTADINA
Immagina per un momento di esserlo. Immaginati circondato da camerieri
ossequiosi, stanze calde e accoglienti, abiti di lusso, cibi invitanti...
VECCHIO CONTADINO
( D’istinto ). Me ne rimarrei a letto tutto il giorno con te accanto.
VECCHIA CONTADINA
( Un poco stupita ). Con me ?...
VECCHIO CONTADINO
( Con un cenno della mano ). Beh, sei o non sei mia moglie? ( Sottovoce ). La
sola persona che il mio amore abbia conosciuto.
ALTRO CONTADINO
( Che ha assistito imbarazzato ). Chiamo mia moglie. Giusto il tempo di andare e
tornare.( Si allontana.)
VECCHIA CONTADINA
( Rivolgendosi a sé stessa più che al marito ). Iniziai ad amarti come mi
avevano insegnato, ma sempre con la stanchezza nel cuore. ( Dopo un’
esitazione). Il rimorso per un legame che mi fu quasi imposto, giorno dopo
giorno venne sopravanzato dalla riconoscenza e dall’affetto sino a rendermi
completamente tua...Lo so, per te forse è una piccola cosa, ma anche la nostra
vita è una piccola cosa. Un’ora è l’eternità per noi. Un attimo è tutto, non
scacciamolo. Tu sei il padre di mia figlia, il tuo amore me l’ha consegnata,
questa è la mia unica, ma grande, consolazione e anche la mia unica speranza.
Si avvicina al marito e gli dà un bacio sulla fronte.
Il marito si allontana, girandosi più volte. Rimasta sola, la moglie sistema qua
e là, sospira, si soffia il naso, è lì lì per piangere.
All’improvviso appare un giovane, elegantemente vestito, protetto da un ombrello
e da un impermeabile. Il suo passo appare deciso, il suo atteggiamento
arrogante.
Si guarda intorno come se cercasse qualcuno; da ultimo, come se non l’avesse
notata, si avvicina alla contadina.
GIOVANE RICCO
Esigo una camera, la migliore, predisponimela con il camino acceso.( Cerca di
riscaldarsi sfregandosi le mani ). Non rammentavo che il tratto di strada nel
bosco fosse tanto malmesso, sono poche centinaia di metri, che diamine aspettate
a sistemarlo ?
VECCHIA CONTADINA
Oh, signore !...E’ un onore per noi, anche se lei non ha scelto ( indicando il
cielo) l’occasione migliore. Faremo comunque del nostro meglio per
accontentarla. Sono sicura che le nostre pietanze soddisferanno il suo palato.
GIOVANE RICCO
Con la fame che il mio stomaco si ritrova pretendo una cena, una lauta cena.
Della cacciagione, una lepre con dei funghi...Ne avete in serbo di freschi ?...
( Ridendo ). Non ti ho chiesto se siete al completo. Non lo credo proprio,
stanotte potrò riposare tranquillo, non sarò infastidito dal via vai dei clienti
verso il bagno. Tanto meno lo sarò dalla pioggia, quella favorisce il mio
riposo.
VECCHIA CONTADINA
( Con un tono ansioso). Erano anni che non la vedevamo...
GIOVANE RICCO
Sì, sì, ma non attaccare con le tue chiacchiere, serbale per tuo marito. Stasera
sono impaziente, particolarmente impaziente.
VECCHIA CONTADINA
Saranno non meno di tre anni, dalla primavera del…
GIOVANE RICCO
( Fissandola ). Ti muovi a predispormi questa benedetta cena o no ?
VECCHIA CONTADINA
( Senza riuscire a nascondere la sua preoccupazione). E’ un privilegio, mi
creda, provvederò subito. Purtroppo dovrà adattarsi signore, perdoni la mia
franchezza. Mio marito e gli altri uomini sono impegnati al lago, c’è rischio
che fuoriesca....Che disastri sta combinando questa pioggia ! Se l’acqua
penetrasse nei campi in pochi minuti perderemmo il lavoro di anni, neppure oso
immaginarlo.
GIOVANE RICCO
A me interessa unicamente che il cibo invada il mio stomaco. ( Si guarda
attorno). Bel posto, indubbiamente, anche con questo tempaccio esercita su di me
un grande fascino. Quando mia padre scendeva da queste parti lo supplicavo di
condurmi con lui. (Brevissima pausa ). Ricordo la cappelletta là sotto, lo
stretto passaggio sospeso sul torrente che immette al lago, i mucchi di
ciclamini nascosti tra le foglie ed i rami secchi del bosco…Il loro profumo era
tanto intenso che m’infastidiva… (Indicando il pero contro la parete). Dà ancora
frutti quel vecchio tronco malmesso?
VECCHIA CONTADINA
Pochi ormai.
GIOVANE RICCO
Una volta mi ero arrampicato sino alla cima e mi ero scorticato il fianco
destro, dalla coscia sino al polpaccio...( Dopo una pausa ) . Poi mio padre
smise improvvisamente di venire quaggiù...
VECCHIA CONTADINA
( Il suo imbarazzo è visibile ). Come sta sua nonna ?
GIOVANE RICCO
( Sorpreso ). T’interessa ? Pensavo t’interessasse chiedermi notizie di qualcun
altro…
VECCHIA CONTADINA
Oh, signore, che dice ?
GIOVANE RICCO
( Ridendo sguaiato). Conta di non avere inteso le mie parole. ( Brevissimo
ammiccamento). Mia nonna, hai detto?…Lei sta…sta come sospesa.
VECCHIA CONTADINA
Non si è ripresa dalla paresi ?
GIOVANE RICCO
( Ridendo ). Alla sua età !...La spingono avanti e indietro sulla carrozzina, la
nutrono, la lavano, che cos’altro potrebbe desiderare un’anima eletta prima di
congiungersi al suo Padreterno?... Non passa giorno che la nonnina non senta il
bisogno di sgravarsi la coscienza da chissà quali peccati, il nostro prevosto
accorre, è a sua disposizione giorno e notte, celebra apposta per lei la messa
nella cappelletta di casa, se capita che mi agguantino, mentre inavvertitamente
sto girando per i corridoi, m’impongono di assistervi.
VECCHIA CONTADINA
Era una donna generosa, disponibile, meravigliosa...E bella anche, con dei
lineamenti delicatissimi.
( Il giovane con ampi gesti mostra tutta la sua insofferenza ). Lo dobbiamo a
lei ed a suo padre se abbiamo aperto questa locanda che ci permette di vivere.
Non che si facciano affari, per nostra fortuna nella stagione della caccia ed in
primavera il transito dei rappresentanti è notevole... ( Dopo un’ esitazione).
Conservo di sua nonna e della vostra casa un’infinità di ricordi, i miei
migliori, per i dieci anni di servizio...Anche lei, signore, ho visto nascere.
( Passano alle loro spalle, di tutta fretta e discutendo tra loro, i tre
contadini recando degli attrezzi e delle assi. Non notano e non vengono notati.)
GIOVANE RICCO
Beh, non ti sei ancora mossa ? Mi racconterai in un’altra occasione la storia
della tua vita, adesso smettila, non hai inteso che sto morendo di fame
?...Anzi, salgo in camera, prima voglio spassarmela, così l’appetito mi
aumenterà.( Brevissima pausa di complicità ). Sono giovane, no? Nelle mie vene
scorre il medesimo sangue di mio padre. Tu l’hai conosciuto, e abbastanza
bene...
VECCHIA CONTADINA
La prego, non me lo ricordi , mi vergogno.
GIOVANE RICCO
Come credi, per me non ha importanza. A me basta spassarmela.
VECCHIA CONTADINA
Vuole spassar…?
GIOVANE RICCO
Sì, lo voglio.
VECCHIA CONTADINA
Spassarsela ?...
GIOVANE RICCO
Brava, finalmente l’hai afferrato.
VECCHIA CONTADINA
Da noi non c’è che la pioggia...
GIOVANE RICCO
Non girarci attorno, in certe faccende non sei l’ultima arrivata.
VECCHIA CONTADINA
( Come presaga ). Oh, mio Dio...
GIOVANE RICCO
Non mi è parso di avere visto tua figlia...
VECCHIA CONTADINA
Non c’è, oggi non c’è. Le ho chiesto di scendere in città per degli acquisti.
Alcune provviste per la nostra locanda, cose che in paese non si trovano…
GIOVANE RICCO
Non affaticare il cervello nel raccontarmi balle, so benissimo che Jole non è si
è allontanata. Credi che avrei affrontato quella specie di tratturo che voi
chiamate strada se prima non me ne fossi accertato ?
VECCHIA CONTADINA
( Come se non avesse inteso ). E’ via, è scesa in città, gliel’assicuro. Lei,
piuttosto, non è stato prudente a venire, ma è ancora in tempo ad allontanarsi.
Signore, mi dia ascolto, non metta a repentaglio la sua vita.
GIOVANE RICCO
Perché dovrei metterla a repentaglio ?
VECCHIA CONTADINA
Non vede che tempo? che pioggia...?
GIOVANE RICCO
Questi rovesci sono una benedizione divina, stuzzicano la mia indole. E’ il
sole, semmai, che m’immalinconisce.
VECCHIA CONTADINA
Se il lago tracimasse, lei neppure immagina ...
GIOVANE RICCO
( Fingendo di sbadigliare). Sì... ?
VECCHIA CONTADINA
Sarebbe la fine anche per lei.
GIOVANE RICCO
Darei finalmente alla nonnina l’opportunità di pregare per l’anima del nipote
più scapestrato.
( S’intendono rumori dal lago).
VECCHIA CONTADINA
( Facendosi un frettoloso segno di croce). Mi comprenda, la situazione è
pericolosa, non scherzi, si allontani finché le è possibile.
GIOVANE RICCO
Dovrei scappare? ( Ridendo). Non riuscirai nel tuo intento, non me la faccio
sotto, sappilo.
VECCHIA CONTADINA
Non si rifiuti di ascoltare le mie parole, la supplico.
GIOVANE RICCO
Ti ho detto che ho voglia di spassarmela, di niente altro me ne importa. Mandami
su tua figlia con la cena, magari ( calcando sulle parole ) mi tiene compagnia
mentre gusto le vostre pietanze. ( Ride a cuor leggero ).
VECCHIA CONTADINA
Ma, signore…
GIOVANE RICCO
Per me questa dovrà risultare una serata particolare.
VECCHIA CONTADINA
Ma…
GIOVANE RICCO
Una serata particolarissima...
VECCHIA CONTADINA
Ma...
GIOVANE RICCO
Va ! va, Prima che perda la pazienza, te ed i tuoi ma...
La donna sconsolata si avvia verso la locanda. Sulla porta indugia, si gira un
attimo come se volesse tornare indietro.
Esce di scena.
GIOVANE RICCO
( Urlando ). In camera gradirei trovare un pigiama. Fruga nel cassetto di tuo
marito, ma bada che sia roba lavata e stirata. Aggiungici un paio di pantofole,
sperando che siano del mio numero e senza pidocchi.
Da lontano si sentono più intesi le voci dei contadini ed i rumori del loro
lavoro.
GIOVANE RICCO
( Indicando verso la provenienza dei rumori ). Quanto sono monotoni! Spero che
cessino, m’infastidiscono più di quanto non ci abbia provato questa contadina. (
Dopo una pausa, guardando verso le stalle ). Stupidissime bestie. ( Avviandosi
verso la locanda ). Jole, amore mio, in quale camera ti troverò ?
SCENA II
( Una camera della locanda che mostra semplicità e pulizia. Un letto, un paio di
sedie, un tavolino, un armadio. In un angolo un lavandino con la salvietta
accanto ripiegata. La finestra ha le imposte spalancate. Un debole chiarore vi
penetra. Sulla parete di fondo è visibile un camino con il fuoco che viene
acceso dalla Vecchia Contadina. La donna ha mutato il suo abito, ne indossa uno
non meno misero ma in ordine.)
Entra il Giovane Ricco, si toglie l’impermeabile e la giacca, lancia entrambi
sopra il tavolo. Non sembra notare la donna china davanti al fuoco e gli volge
le spalle. Osserva la camera. Controlla la scrivania, l’accarezza con un dito,
verifica le lenzuola e le coperte. Sul letto, ripiegato, vi è il pigiama, sul
pavimento le pantofole. Il giovane ammicca soddisfatto. Si avvicina al letto, si
siede.
Trascorrono alcuni minuti, infine la donna si alza e, lentamente, si gira. Fissa
decisa il giovane.
GIOVANE RICCO
( Stupito ). Che ci fai qui ? Ti avevo specificato che esigevo la compagnia di
tua figlia. Evita di ripetermi la menzogna che non è ancora rientrata, entrambi
sappiamo che da questa casa non si è mai allontanata.
VECCHIA CONTADINA
( Dopo essersi tolta il grembiule ed essersi sistemata i capelli osservandosi
nello specchio posto all’interno di un’anta dell’armadio). Non l’avevo capito,
mi perdoni.
GIOVANE RICCO
( Sarcastico ). Non beffarti di me.
VECCHIA CONTADINA
Mia figlia è impegnata.
GIOVANE RICCO
Disimpegnala per una sera.
VECCHIA CONTADINA
Con i guai che incombono...
GIOVANE RICCO
Guai ! Pioggia ! Alluvione ! Le mie orecchie non intendono altri vocaboli, che
noia mortale! Perdinci, vecchia, scendi a chiamarle tua figlia prima che perda
la pazienza.
VECCHIA CONTADINA
Sono molto più esperta, io !
GIOVANE RICCO
Mi hai frainteso. Con Jole ( ride ) mi limiterei ad una conversazione. Reputerei
più interessante la sua compagnia, non avertene a male.
VECCHIA CONTADINA
( Ha incominciato a levarsi gli abiti, lentamente, con malizia. L’altro la
osserva alquanto stupito). L’ho acquisita quando ero cameriera da suo padre. A
lui piaceva, me lo chiedeva, quando... (Quest’ultima frase viene pronunciata
quasi impercettibilmente).
GIOVANE RICCO
Conosco la tua canzone, mia cara, tu continui a fraintendermi, io con tua figlia
intenderei parlare e nulla più ( ride sguaiatamente ).
VECCHIA CONTADINA
( Continuando ed accentuando i suoi movimenti). E’ un’arte che non si disimpara
con gli anni. E gli anni cancellano la vergogna.
GIOVANE RICCO
Chiamala. Su, muoviti !
VECCHIA CONTADINA
Sono molto più esperta io, mi ascolti, la prego !...
Ormai la donna è in sottoveste. L’uomo la osserva incuriosito. Come se davanti
avesse un animale di uno zoo, si alza e le gira intorno.
GIOVANE RICCO
( Dopo una riflessione accompagnata da conteggi con le mani ). Quanti anni hai ?
VECCHIA CONTADINA
Quarantacinque. ( Gli si avvicina, cerca di stuzzicarlo ) . La prego, non valgo
niente, io?...
GIOVANE RICCO
Quarantacinque anni, hai detto ?... Ti confido che senza gli abiti ne dimostri
anche meno.
VECCHIA CONTADINA
Allora ?...
GIOVANE RICCO
Mai l’avrei creduto, il tuo comportamento è una vera sorpresa. Devo dedurre che
mio padre, lui così baciapile, se ne intendeva di femmine!
VECCHIA CONTADINA
( Sempre più insistente). Allora ?...
GIOVANE RICCO
Ti ripeto: non sarei disceso per il vostro maledetto sentiero infangando prima
la vettura e poi gli abiti per intendermela con te.
VECCHIA CONTADINA
( Gli è addosso ). Non se ne pentirà glielo assicuro.
Nella stanza è sceso il buio. Come un barlume è rimasto il fuoco del camino.
GIOVANE RICCO
Io voglio Jole. Quando tua figlia gira per il paese mi bruciano le viscere tanto
assillante è il desiderio di stringerla nelle mie braccia. La spio dalla
finestra, talvolta la seguo cercando di non farmi scorgere e di non rendermi più
ridicolo di quanto già non lo sia. Limitarmi a sognarla non è da me...Il
desiderio di dare realtà al fantasma di tutte le notti m’impedisce di vivere. A
me lo impedisce, capisci ? ( Breve pausa ). Perdio, che me ne faccio di te ? Tua
figlia ha il sapore delle more ed una grazia…Mi è difficile immaginarla generata
dall’uomo che le è padre. Ha dei movimenti aggraziati, eccitanti, ai quali non
sono abituato, ha un sorriso sconvolgente, improvviso. (Ridendo, soggiunge).
Credo di essermene innamorato.
VECCHIA CONTADINA
Jole è fidanzata, è prossima al matrimonio...
GIOVANE RICCO
Che se lo sposi e lo conservi accanto per cent’anni. Non ambisco affatto a
sostituirmi al fidanzato, a me basterebbe togliermi la voglia, te lo
garantisco.( Ridendo). L’amore è una malattia passeggera, ringraziando Iddio.
Nel frattempo la donna si è levata anche la sottoveste, è pressoché nuda. Per un
momento si stacca dall’uomo e si avvicina alla finestra cercando di non darlo a
vedere.
VECCHIA CONTADINA
Saprei eccitarla come nessuna donna fu capace, nemmeno quelle delle case che voi
frequentate, sarò sfrondata, sarò...
GIOVANE RICCO
( Come rassegnato, indicando la finestra). Disinteressatene, lasciali ai loro
schiamazzi. Mi hai persuaso, ti metto alla prova.
VECCHIA CONTADINA
( Avvicinandosi). Grazie, non se ne pentirà.
GIOVANE RICCO
Ti sei lavata ?
VECCHIA CONTADINA
Anche gli animali si lavano. ( Tira su con il naso, a stento trattiene le
lacrime).
Nel silenzio si amano. Da quanto s’intravede nella penombra la donna è la più
attiva. La sorpresa dell’uomo è visibile sia nei suoi gesti, sia nelle sue
esclamazioni.
Concluso il rapporto, l’uomo si sistema, si accomoda nella sedia e accende una
sigaretta. Riprende ad osservare oziosamente la camera.
La donna si ricompone meticolosamente, poi ravviva il fuoco e sistema il letto.
Non una parola ha accompagnato i movimenti di entrambi, neppure si sono
guardati.
GIOVANE RICCO
( Alzandosi improvvisamente e avvicinandosi alla donna ). Complimenti, ti sei
dimostrata all’altezza della tua enfasi pubblicitaria, ma non illuderti di
avermi abbindolato.
VECCHIA CONTADINA
Che vuoi dire ?
GIOVANE RICCO
Adesso che ti sei rivestita, scendi e mandami su la figlioletta.
VECCHIA CONTADINA
Mia...mia... ?
GIOVANE RICCO
Jole, insomma.
VECCHIA CONTADINA
Ancora non...
GIOVANE RICCO
Un buon pranzo ed un bicchiere del vostro vino mi rimetteranno in sesto.
VECCHIA CONTADINA
Ti prego, per quello che prima ci ha uniti...
GIOVANE RICCO
Tu ne sei la responsabile.
VECCHIA CONTADINA
Ti prego...
GIOVANE RICCO
( Sbadigliando ). Che lagna !
VECCHIA CONTADINA
( Con un filo di voce ). Se nel tuo cuore...
GIOVANE RICCO
Che c’entra il cuore? Ti ripeto per l’ennesima volta che voglio tua figlia
solamente per chiacchierare. (Ridendo ). Dopo il tuo trattamento dove troverei
le energie ? Ne dubiti, perdio?
VECCHIA CONTADINA
Se anche Jole acconsentisse, dalla sua bocca non sentiresti che dei dinieghi, ti
ribadisco che è innamoratissima del suo fidanzato.
GIOVANE RICCO
Il rifiuto deve essere pronunciato dalle sue labbra…Ma, Cristo, che mi fai dire?
Non desidero che chiacchierarci, seduti come amici fraterni, lei nella sedia ed
io sul letto...( Brevissima pausa ). Te lo ribadisco.
VECCHIA CONTADINA
Ti stai prendendo gioco di me, lo so...
GIOVANE RICCO
Io ?...
Silenzio
GIOVANE RICCO
Non sono stato capace di apprezzare il tuo sacrificio e me ne dolgo. A questo
punto ritengo (ironico) che per rimediare sia mio dovere di gentiluomo
ricompensarti. ( Dal taschino della giacca preleva dei soldi, li conta, li
appoggia sul tavolino ).
VECCHIA CONTADINA
Mi offendi!
GIOVANE RICCO
Con questi acquisterete...
VECCHIA CONTADINA
Con le tue monete di Giuda non acquisterei neanche un sacco di farina in tempo
di carestia.
GIOVANE RICCO
Da mio padre li gradisti sotto altra forma.
VECCHIA CONTADINA
Offendi anche il mio ricordo.
GIOVANE RICCO
( Fingendosi contrito ). Che ho detto, perdio? Non era mia intenzione, non
supponevo di poterti turbare, ero persduaso che a voi i soldi non
dispiacessero...
VECCHIA CONTADINA
Come possono dispiacere a quelli che non ne possiedono ?
GIOVANE RICCO
Prendili allora! Li utilizzerai come meglio credi, se non acquisterai delle
provviste, potrai sistemare la strada.
VECCHIA CONTADINA
Non potrei mai.
GIOVANE RICCO
In altri tempi però…
Breve silenzio
GIOVANE RICCO
Mi ubbidisci? Mi mandi su Jole?
VECCHIA CONTADINA
Ma…
GIOVANE RICCO
Perdio!
Mestamente la donna si avvicina alla porta.
GIOVANE RICCO
( Sottovoce, ma in modo che lei intenda ). Finalmente, vecchia troia !
Rimasto solo, si avvicina al fuoco. Lo osserva distrattamente per un attimo, poi
si allontana aggirandosi nervosamente per la stanza.
GIOVANE RICCO
Che eccellente locanda, questa ! Non ti servono niente da mangiare e niente da
bere, in compenso vi sono la padrona da scopare e la figlia da rispettare. ( Si
accomoda nella sedia, che gira in direzione della porta). Attenderò, comunque.
Chissà che la fortuna non mi assista donandomi prima la pazienza poi Jole.
Pausa abbastanza lunga evidenziata dagli sbadigli del Giovane Ricco finché non
si sentono dei rumori davanti alla porta, che di un tratto si spalanca ed entra
una giovane donna. La sua apparizione appaia come un raggio di sole nel buio.
JOLE
Che pretenderesti da me ? Un pollo allo spiedo con contorni di stagione ?
dell’acqua per placare l’arsura ? una caraffa di vino alla giusta temperatura
per ravvivare i tuoi muscoli ?
GIOVANE RICCO
( Sorridendo ed allargando le braccia fintamente sconsolato). Mentre le tua mani
non recano nemmeno un vassoio...
JOLE
Difatti.
GIOVANE RICCO
Ah, capisco. L’hai appoggiato dietro la porta, intendi giocare con me, il tuo
debbo interpretarlo come una specie di scherzo. ( Si alza e fa atto di
avvicinarsi alla porta come se intendesse controllare ).
JOLE
Come te lo sei permesso ?
GIOVANE RICCO
( Si blocca. Con tutta calma torna indietro e si accomoda nuovamente nella
poltrona). Noto che la madre si è già confidata con la figlioletta. Complimenti,
la sua bocca è più veloce del lampo.
JOLE
Come te lo sei permesso ?
GIOVANE RICCO
Sapessi !... Sapessi !...
JOLE
Sei un porco !
GIOVANE RICCO
Oh, non inquietarti, Jole.
JOLE
Ma è mia madre !
GIOVANE RICCO
Ed io un uomo. Certi comportamenti sono tipici di noi uomini. Dubito che tu lo
ignori... ( Pausa). Ho sete, il trattamento di tua madre mi ha procurato una
gran sete.
JOLE
( Guardandolo con uno sguardo carico d’odio ). Piove a catinelle. Affacciati
alla finestra e potrai saziare la tua arsura.
Silenzio
GIOVANE RICCO
( Si è di nuovo alzato. Compie un paio di passi per la stanza, incerto ).
Ammetto di non essere abituato ad un linguaggio come il tuo, ne sono frastornato
ma anche eccitato...
JOLE
Considerami un frutto proibito per le tue mire.
GIOVANE RICCO
Mentre per il tuo fidanzato...
JOLE
Non ti riguarda.
GIOVANE RICCO
Immagino che da lui ti lascerai accarezzare, ti lascerai abbracciare, li
lascerai spogliare...
JOLE
( Irata ). Sono cose che non ti riguardano, ho detto.
GIOVANE RICCO
( Tenta di avvicinarsi ). Che bella capra sei!
JOLE
Non provarti !
GIOVANE RICCO
Dovrei temerti ?
JOLE
Sì, per il tuo bene. Sono a mani nude ma ti lascerei ugualmente il mio ricordo.
Anch’io ho denti buoni (imita l’atto di morsicare ), ho artigli felini ( imita
l’atto di graffiare ), ho delle ginocchia (lasciando capire dove lo colpirebbe
)...
GIOVANE RICCO
Quasi riesci a mettermi paura. Che dico, già me l’hai messa addosso. Guardami :
tremo tutto, tremo come una foglia delle vostre piante.( Indietreggia, si siede
sul letto, si leva la giacca, fa cenno ad un mancamento di fiato ). Sei sempre
la stessa ragazza sgarbata che conobbi e mi entusiasmava. Ti prego, Jole,
restituiscimi ai piaceri della vita, non continuare a comportarti tanto
crudelmente con un cristiano che per te ha smarrito il sonno ed il buonsenso.
JOLE
Prosegui ad importunare le capre ?
GIOVANE RICCO
Che dici ?
JOLE
E’ il complimento che mi hai rivolto or ora...Neppure lo ricordi ?
GIOVANE RICCO
Se non lo hai gradito, lo sostituisco con un altro.
JOLE
Sei fuori di senno.
GIOVANE RICCO
Tutt’altro. ( Si alza nuovamente e tenta di avvicinarsi alla donna ). Sento
piuttosto che è giunto il tempo della raccolta.
JOLE
Non temi che la raccolta possa non essere tua?
GIOVANE RICCO
( Si è fermato ). Non incontravo neanche un tuo sguardo, Jole…
JOLE
Perché avrei dovuto ? Eri un giovane viziato, un presuntuoso, il figlio di uno
dei troppi ruba pane che stanno al mondo. ( Gli ha parlato senza guardarlo
mentre, ripetendo un comportamento che le è naturale, ha sistemato gli oggetti
sul tavolo).
GIOVANE RICCO
Ti stai addolcendo, amore mio ?
JOLE
Ho semplicemente evitato di darti dello smidollato.
GIOVANE RICCO
Potevi non evitarlo.
JOLE
Lo sei, sei uno senza palle.( Pausa ). Non mi andavi e non mi vai. Credevi non
mi fossi accorta che capitavi un po’ troppo di frequente sulla mia strada ?
GIOVANE RICCO
Lavori sempre contro di te, sapessi quanto mi eccita il tuo linguaggio.
JOLE
A te non frulla mai qualcosa di più interessante per la testa ? A che diavolo ti
sono serviti gli anni di studio nei più accreditati collegi, ottenendo voti
abbastanza brillanti, se...
GIOVANE RICCO
Caspita, come sei informata!
JOLE
Poh, i tuoi meriti sono stati affissi sul portone della chiesa, nobiluomo.
Piuttosto, non ti è mai balenato che le fortune mutano ? che la tua potrebbe
essere all’ epilogo ?
GIOVANE RICCO
( Ridendo ). Saresti tanto crudele da desiderare la mia fine ?
JOLE
Di te e di quelli come te.
GIOVANE RICCO
Le tue parole mi sconvolgono sempre più. Se tu non fossi tanto scontrosa e tanto
irragionevole... credo che potrei tornarvi molto utile. ( Indicando la finestra
ed i rumori che incessantemente s’intendono ). A te, a tuo padre, a tua madre, a
tutti voi che vivete tra vacche e trote in questa imitazione del Paradiso
Terrestre...
JOLE
Ecco a che cosa miravi! Ma che c’era da aspettarsi da uno della tua razza ? Voi
ricchi o comperate o ricattate.
GIOVANE RICCO
Non valgo un tetto da sistemare o una vacca da comperare al mercato ?
JOLE
In cambio ( indica il letto ) della mia disponibilità, naturalmente.
GIOVANE RICCO
Che dici? Le mie intenzioni volano più basse. Avrei in mente di organizzare
nella vostra locanda una cena per i miei amici. Vi procurerebbe soldi in
abbondanza, come condizione porrei che a servircela fossi tu, mia adorabile
odalisca.
JOLE
Magari ballando discinta sulla tavola tra una portata e l’altra…
GIOVANE RICCO
Beh, non avrei nulla da obiettare, ammetto che io non avrei mai osato
chiedertelo.
JOLE
Non sei che un insolente! Ti recherei pietanze imbevute di veleno, accorrerei
dalla cucina per vederti rantolare davanti ai miei occhi.
GIOVANE RICCO
( Dopo un breve silenzio ). Con te mi s’impone di ricorrere alla forza, sempre
più me ne persuado. Tu esigi che il mio…affetto appaia violenza per sentirti
giustificata. ( Fingendosi addolorato ). Ed io che speravo tanto che il nostro
amore fosse puro, bello, appassionato…
JOLE Di quale amore parli? ( Senza interrompersi ). Non provarci nemmeno con una
carezza, ti ho anticipato a quali guai andresti incontro, ti conviene credermi
sulla parola.
Si sentono dei colpi lievi contro la porta, che non ottengono risposta. Dopo una
breve attesa si affaccia titubante il Vecchio Contadino.
VECCHIO CONTADINO
( Rivolto al Giovane Ricco ). Mi scusi se mi permetto, da giù mi era sembrato
d’intendere delle voci. (La sua menzogna appaia evidente ). Non sapevo che lei
fosse venuto a degnarci, non ero stato avvertito. Nonostante i problemi che ci
affliggono, sarei corso a salutarla.
GIOVANE RICCO
( Con ampi gesti delle mani ). Accomodati.
VECCHIO CONTADINO
( Come trattenuto sulla porta ). Non sapevo, mi creda, davvero non sapevo...
GIOVANE RICCO
Anche se sei uno spudorato bugiardo, sei gradito. Purtroppo la mia tavola non
presenta del vino per berne un bicchiere assieme. Il nostro incontro è terminato
( si è rivolto a Jole ) sei libera di tornare in cucina.
VECCHIO CONTADINO
( Guarda a sua volta la figlia, poi si rivolge al giovane ). Spero che Jole non
le abbia risposto in modo sgarbato, ha un carattere abbastanza ribelle. Ce ne
procura di grattacapi, ma non è cattiva, assolutamente, è solo, è solo...
JOLE
Che dici, papà ?
VECCHIO CONTADINO
( Sempre rivolto al Giovane Ricco, esprimendosi in maniera concitata ). Questa
benedetta ragazza è incapace di addolcire il suo carattere, sua madre ci ha
provato per anni : “crescerà, pazientiamo, vedrai che quando s’innamorerà… “ mi
ripeteva, invece nemmeno il suo fidanzato ci è riuscito, anzi…
GIOVANE RICCO
Toh, si è fidanzata ? Si perde proprio la nozione del tempo, non la ricordavo
tanto su con gli anni. Ho sempre davanti agli occhi una bambina con il
grembiulino pieno di macchie, sempre pronta a frignare, a tirare su con il
naso...
VECCHIO CONTADINO
Qualsiasi sciocchezza le sia uscita dalla bocca, gliela perdoni. Io e mia moglie
siamo sempre grati a suo padre.
GIOVANE RICCO
( Ridendo ). Non a me ?…
VECCHIO CONTADINO
Anche a lei, certamente. ( Il giovane si è seduto comodo, finge interesse
nell’ascoltarlo ). Nominando il signor Paolo la comprendevo. Come comprendevo
sua madre, sua nonna...Non abbiamo mai dimenticato il prestito senza interesse
che ci permise di comperare questa locanda. Abbiamo sei camere, sa ? Tutte
confortevoli, riscaldate, con il lavandino in ognuna ( lo indica ) e il bagno
sul piano.
GIOVANE RICCO
Avete investito accortamente.
JOLE
( Si è avvicinata a suo padre ). Non immagini che cosa il signorino pretendeva
da me ?
VECCHIO CONTADINO
( Fingendo di non avere inteso la figlia ). Purtroppo, salvo che in primavera e
nella stagione della caccia la nostra locanda non accoglie molti clienti, si
contano sulle dita di una mano quelli che si fermano a dormire. Il commercio di
questi tempi ristagna, non ci capitano neanche i simpatici commessi viaggiatori,
sempre disposti a spendere ed a rallegrarci con le loro storielle. ( Pausa ).
Unendoci la cura delle bestie, ce la caviamo, salvo che questa sera non succeda
l’irreparabile, ma speriamo che Dio ci risparmi.
JOLE
Papà! papà!...
GIOVANE RICCO
( Serioso ). Mi sento obbligato a muoverti un appunto, amico mio. Cerca di
sistemare quel miscuglio di fango e di pietre che voi chiamate strada,
probabilmente è la causa principale, quella che impedisce un maggiore afflusso
di clienti visto che in paese si vocifera che le vostre pietanze sono discrete.
Anch’io ( si osserva gli abiti ) mi sono infangato da capo a piedi. Se fosse
possibile giungerci in automobile senza rischiare di compromettere la
carrozzeria…
VECCHIO CONTADINO
Certamente, certamente… Un progettino ce l’avrei in mente, una cosa senza
pretese. Si tratterebbe di livellare il terreno e di allargare la strada in
alcuni tratti, in quelli più pericolosi, senza tirar su un muro di sostegno che
ci costerebbe un occhio. Qualora si potesse ottenere un piccolo aiuto …Non
sarebbe una grande cifra, ma con le sole nostre forze io e mia moglie non siamo
in grado di sostenere il lavoro.
JOLE
Papà!...
GIOVANE RICCO
Calma, corri troppo con la fantasia. Per il momento limitati a sfoltire il
bosco. Abbatti un buon numero di piante, rivendi la legna e ci ricaverai quanto
ti necessita. Disseppellisci anche il gruzzoletto che da bravo contadino tieni
nascosto sottoterra e non dovrai incomodare di nuovo mio padre., sempre che dopo
tanti anni mio padre sia ancora disponibile.
VECCHIO CONTADINO
( Dopo un attimo di riflessione, come stupito). Beh, credo che il suo
suggerimento sia fattibile. Lo seguirò, non ne dubiti. Ma questo non è il
momento di parlarne, mi scusi signore, purtroppo ho ben altro per la testa. (
Breve esitazione. Avvicinandosi alla porta ). Mi sono trattenuto si troppo, lei
mi perdonerà, dobbiamo completare la sistemazione dell’argine. Quelli (
indicando fuori ) non li sento più, si saranno interrotti, senza di me non
combinano niente.
GIOVANE RICCO
( Con finto interesse ). Mi è stato riferito che il lago fa le bizze e voi vi
sentite in pericolo. (Guardando come se le nuvole fossero nella stanza ). E sì
che la pioggia in questa stagione da noi è di casa. Non è che vi stiate
allarmando oltre misura ?
VECCHIO CONTADINO
Piove da troppi giorni, ed è una pioggia tenace, quasi cattiva... I campi sono
inzuppati, sotto si è formato uno strato argilloso che trattiene l’acqua in
superficie. A memoria mia non ricordo periodi di tempo paragonabili.
GIOVANE RICCO
Pensi che ci troviamo davanti ad un secondo giudizio universale ?
VECCHIO CONTADINO
( Come se non avesse inteso). Dopo che avremo concluso il nostro lavoro,
l’argine dovrebbe reggere l’urto dell’acqua. Il più l’abbiamo compiuto, ci manca
di aggiungere due o tre assi per maggiore sicurezza.
GIOVANE RICCO
Muoviti, allora ! E non trascurare di radunarvi a pregare al termine dei lavori.
Sono sicuro che il buon Dio si commuoverà.
VECCHIO CONTADINO
( Rivolto alla figlia, mentre si è avvicinato alla porta ). Quando imparerai ad
essere più giudiziosa?
GIOVANE RICCO
Anche a questa ragazza consiglierei di unirsi nelle preghiere propiziatorie, ma
non credo che fra voi qualcuno abbia la capacità di convincerla.
JOLE
( Gestaccio verso il Giovane Ricco). Questo signore che tanto riverisci
intendeva portarmi a letto.
Il padre tace, ma accenna ad un : “ so ! so !”
JOLE
A te la cosa probabilmente non sarebbe dispiaciuta, ci avresti ricavato un tuo
tornaconto e magari sistemato la strada.
Il padre continua a tacere.
GIOVANE RICCO
( Rivolto al padre ). Sulla mia parola, mai avrei osato proporre nulla di simile
a tua figlia. Per la stima che vi porto…
JOLE
Vigliacco !
GIOVANE RICCO
( Sempre rivolto al padre ). Ma se tu, amico mio, non avessi niente in contrario
potrei prendere in considerazione la faccenda... Coraggio ( fissando Jole), il
letto è stato sistemato ( Si avvicina, predispone con cura le coperte).
JOLE
( Rivolta al padre ). Anche la mamma aveva la tua benedizione ?
VECCHIO CONTADINO
( Guardando nel vuoto ). Sarò sempre grato a chi mi ha procurato lavoro e
protezione.
JOLE
La mamma ci è andata a letto !
VECCHIO CONTADINO
( Bisbigliando ). Anche con suo padre andò a letto. Era una cameriera troppo
graziosa perché anche una persona morigerata come il signor Paolo non ne fosse
attratta.
JOLE
E tu ?...
VECCHIO CONTADINO
Io le volevo bene, ne ero innamorato, ritengo. Ma ero molto più vecchio, dovevo
accontentarmi.
JOLE
( Dopo una pausa ). Sapevi ?… (Cenno affermativo del padre). Capisco, la
faccenduola ti ha reso sei stanze e un bagno.
VECCHIO CONTADINO
A tua madre il signor Paolo non dispiaceva.
JOLE
Così tu la perdonasti, la sposasti, eccetera eccetera. Bella e commovente fiaba.
VECCHIO CONTADINO
( Sempre guardando nel vuoto ). Mi sono adeguato. Ci siamo adeguati, che altro
potevamo fare, figlia mia?
Silenzio
GIOVANE RICCO
( Avvicinandosi al vecchio e circondandogli le spalle con un braccio ). Smettila
con questi argomenti che ti rattristano, scendiamo al lago, voglio rendermi
conto dei disastri che il maltempo potrebbe combinare. ( Ridendo ). Hai ragione,
sai ? Tua figlia è proprio un’adorabile selvatica.
Escono.
Jole, rimasta sola, distrugge con rabbia il letto e piange senza ritegno.
SCENA III
Il Giovane ricco è solo sul piazzale e guarda ozioso verso il lago al riparo del
suo ombrello.
Alla pioggia, che cade con un’intensità ancora più feroce, sono tornati a
mescolarsi i rumori dei martelli e le voci dei contadini. Si odono anche i
muggiti sempre più spaventati delle vacche.
Appare sulla scena un Giovane elegante, anche lui protetto da un ombrello. Si
avvicina al Giovane Ricco con un passo lento.
AMICO RICCO
Come è andata ?
GIOVANE RICCO
( Girandosi ). Ah, sei tu. ( Dopo un’esitazione ). Male, perdio!
AMICO RICCO
Cioè ?…
GIOVANE RICCO
Non è andata, non ti basta ? ( Sforzandosi di sorridere ). Non meritava un
minuto delle mie attenzioni.
AMICO RICCO
Bravo, è indubbiamente sintomo di un buon carattere la capacità di trarre
consolazione dalla sconfitta.
GIOVANE RICCO
( Interrompendolo ). O, se meglio suona alle tue orecchie, io non meriterei un
minuto del suo tempo.
AMICO RICCO
( Distratto dai rumori quasi assordanti ). Che diamine stanno combinando ‘sti
bovari? Nemmeno questa pioggia riesce a trattenerli dentro casa ?
GIOVANE RICCO
Se ti può interessare, pare che siano preoccupati per la continua crescita del
livello delle acque del lago, stanno adoperandosi per creare un argine a
protezione dei campi, o qualcosa del genere, da quanto ho capito.( Riprendendo
con tono volutamente di derisione ). In altri tempi si sarebbero precipitati in
chiesa ed implorare la grazia alla Madonna snocciolando rosari, oggidì si
sentono ingegneri, progettisti...
AMICO RICCO
Probabilmente non hanno tutti i torti, questa pioggia non scherza affatto. Il
livello del lago è preoccupante, ma tu non ci badi, e ne hai ben donde, sei
assillato da un problema, tenti di nasconderlo ma quello ti viene addosso,
t’impedisce di vedere, di valutare. ( Si sottrae ad un tentativo più ipotetico
che voluto dell’altro di afferrarlo). Insomma, la ragazzotta non c’è stata e la
cosa t’infastidisce molto più di quanto tu non voglia ammetterlo.
GIOVANE RICCO
Perché dovrei ammetterlo ?
AMICO RICCO
Perché sei stato rifiutato.
GIOVANE RICCO
Io ?... Non comprendo a che cosa tu alluda.
AMICO RICCO
Non comprendi ?…
GIOVANE RICCO
Non comprendo, perdio ! ( Si distacca di un paio di passi, che compie
all’indietro. Indica il cielo con la mano ). Speriamo se li inghiotta tutti,
uomini e campi.
AMICO RICCO
Vedi ? La smorfiosa coi capelli rossi intrisi di pidocchi è una sconfitta per
te, non ci sei abituato, sei solito mietere, stavolta ne hai incontrata una che
ti tiene a bada. Potevi rotolarti comodamente con una delle tue puttane invece
sei sceso fin qui superando la pioggia, il fango, il freddo , e per che cosa ?
GIOVANE RICCO
( Come se parlasse tra sé e sé). Che ho detto ? Come potrei?... Sono troppo
tenero di cuore per buttarli sulla strada.
AMICO RICCO
Per loro la vita è già una punizione, non ti basta?
GIOVANE RICCO
Giusto ma quella si è permessa di sfidarmi e di offendermi, se mi permetti,
vorrei fargliela pagare... ( Continua ad osservare il lavoro dei contadini, che
avviene fuori scena ).
AMICO RICCO
La vorresti, semmai....( Continuando sottovoce ) E’ veramente bella, soda, la
tua Jole, anch’io una mezz’oretta gliela dedicherei più che volentieri…
GIOVANE RICCO
Mio padre, il carissimo ed ossequiatissimo signor Paolo non me lo permetterebbe,
abbiamo un nome da tutelare, afferma, la suscettibilità di tante persone da non
urtare...(Proseguendo sottovoce). Ma soprattutto non posso vendicarmi di Jole,
la maledetta è figlia della donna di cui mio padre si era invaghito ed
addirittura aveva espresso propositi folli…Te lo immagini, mio padre si unisce
a… Inorridisco, non voglio nemmeno pensarci.
AMICO RICCO
( Non l’ha ascoltato). La vorresti, la vorresti, la vorresti...Ti capisco.
L’Amico ricco canticchiando esce di scena e trova riparo sotto la tettoia dove
rimarrà, nascosto ma visibile agli spettatori.
Quasi contemporaneamente irrompe sulla scena un contadino. Giovane, di bello ed
imponente aspetto. Camicia con le maniche rimboccate sopra un maglione,
indifferente alla pioggia. Si avvicina minaccioso al Giovane Ricco.
FIDANZATO
Non provarci una seconda volta!
GIOVANE RICCO
( Dopo essersi guardato attorno con attenzione ). Ti stai per caso rivolgendo a
me, buon uomo ?
FIDANZATO
Scorgi qualcun altro ?
GIOVANE RICCO
Che vuoi?
FIDANZATO
Non provarci una seconda volta, ti ho detto.
Breve silenzio.
GIOVANE RICCO
Non mi stupisce il tono della tua voce, mi stupisco del mio semmai.
(Sorridendogli ). Ti conviene ringraziare il cielo che oggi mi trovi ben
disposto…Nonostante il tempo, nonostante tutto.
FIDANZATO
Ringrazialo tu, il cielo, quando ti piacerà, io non appartengo alla tua razza
d’ipocriti. (Urlando). Non provarci più, ti ho detto e questo ti basti.
GIOVANE RICCO
( Sbadigliando ). Che cosa ?... ( Pausa ammiccante ). Con chi ?...
FIDANZATO
Ti ammazzerei con le mie mani.
GIOVANE RICCO
Forse ti riferisci alla tua capra ?
FIDANZATO
Già fremono.
GIOVANE RICCO
Alla tua bella capra ?
FIDANZATO
( Minaccioso). Non provarci più ! Non provarci più!
GIOVANE RICCO
Adesso basta, non tollererò oltre il tuo tono. Con questi termini rivolgiti ai
tuoi simili, a quelli radunati là dentro (indica la stalla ).
FIDANZATO
Me lo permetto come, quando e con chi mi gira, e le vacche vadano a fare un culo
assieme a te.
GIOVANE RICCO
Senti, bifolco, finora ho interpretato le tue parole come un divertissement ma
non è detto che il mio umore non muti e tu non finisca...
FIDANZATO
Canta, canta, ne avrai per poco, ormai sei agli sgoccioli.
GIOVANE RICCO
Sarai costretto a pentirti della tua impudenza.
FIDANZATO
Il bifolco ti conferma ( sorridendo ) che tu non hai domani.
GIOVANE RICCO
Toh, mi hai stilato la diagnosi ! Non ti sapevo addottorato.
FIDANZATO
Non è quanto non possiedo ma sono i tempi che affermano che sei agli sgoccioli,
tu solo non ti sei accorto che sono mutati. La vostra casa non manca di specchi,
avete quelli ovali, quelli rococò, quelli con le cornici d’argento per ammirarvi
negli abiti eleganti o per nascondervi le rughe, ma nessuno vi regala la realtà.
Intorno a te ogni cosa, dal più esile filo d’erba alla più luminosa stella della
volta celeste, si è trasformata ma i tuoi occhi e le tue orecchie non sono
capaci di notare neppure una di queste trasformazioni, perché tu (con voce acuta
) sei corroso dal cancro, sei un pesce che puzza. Non io. Io ho il futuro e la
giustizia davanti agli occhi. (Sarcastico). In più ho Jole.
GIOVANE RICCO
In quale scantinato hai sfogliato il sillabario ? Ti esprimi con troppa
cognizione perché sia farina del tuo sacco. ( Dopo un brevissimo indugio ).
Continua comunque, mi diverti, anzi, m’incuriosisci.
FIDANZATO
Ho Jole, te lo sei scordato?
GIOVANE RICCO
Chi è costei ?
FIDANZATO
Quella che non te l’ha data.
GIOVANE RICCO
Con te invece ?...
FIDANZATO
L’abbraccio.
GIOVANE RICCO
Tutto qui, bifolco ?
FIDANZATO
Anche i bifolchi conoscono il limite della discrezione.
GIOVANE RICCO
Quando non sarà più tramortita dalle tue parole Jole valuterà meglio le cose,
vedrai come apprezzerà quanto mi ritrovo alle giuntura delle cosce. ( Sorridendo
). Scusami per il linguaggio cui non sono avvezzo, cerco semplicemente di
adeguarmi alle tue volgarità.
FIDANZATO
C’è ben altro in giro che vale più dei soldi per gente come me e come Jole, la
tua proboscide inguinale non vale che dei centesimi, se la rapportiamo alla vera
moneta.
GIOVANE RICCO
Ti reputi più bravo di me anche nell’ ars amatoria?
FIDANZATO
Non mi riferivo a quella. Puoi spassartela con le tue troie di sera, di notte,
di mattino, di pomeriggio sino a pigliarti lo scolo o la blenorragia, se il
termine è più consono alle sensibilità delle tue orecchie, a me non importa.
GIOVANE RICCO
Con la tua capra però mi sarebbe vietato…
FIDANZATO
Ci hai già provato e ti è rimasto inchiodato nelle mutande di filo di Scozia.
GIOVANE RICCO
Mi stupisco sempre più per il tuo linguaggio colorito e per una non comune
capacità di eloquio, confidami: i tuoi ti tirarono adulto a polenta e sermoni ?
FIDANZATO
Non provarci una seconda volta, non sarei altrettanto tollerante. Non che abbia
da temere. Jole ambisce ad un diverso futuro. Non sei certamente tu l’uomo che
glielo procurerebbe. Dei soldi e di qualche scopata in lenzuola ricamate non sa
che farsene. Invece abbraccia uno che questo futuro è sicuro di offrirglielo.
GIOVANE RICCO
Con le parole le costruisci dimore suntuose e le riempi i forzieri di monili.
Con delle parole, naturalmente. Soltanto con delle altisonanti parole.
FIDANZATO
Jole non è interessata ai gioielli, alle pellicce, agli abiti da sera. ( Breve
pausa ). Proprio non afferri che giorno dopo giorno i tempi cambiano e corrono
con la velocità del lampo ? Tu e quelli come te non ve ne accorgete. Troppo
tronfi. Troppo pingui. Ormai non conta più chi ha soldi nelle banche, chissà
come messi assieme. Conta il lavoro. Io uso la vanga, tu no. Io guadagno i
frutti di questi campi, tu li rubi. Alla mia fidanzata, per quanto capra
pidocchiosa, questo non è sfuggito, e non lo tollera. Anche a questi vecchi (
indica il lago ) non sfuggiva, ma lo tolleravano, disposti sempre a chinare il
capo, come fecero i loro genitori, i loro nonni... Lei no. Lei ti detesta, vi
detesta. Ma presto anche loro vi detesteranno e troveranno finalmente il
coraggio di mandarvi in culo. (Pausa.) Credimi, a Jole non gliene frega niente
di quanto sapresti amarla bene, neppure gliene frega qualcosa del profumo, delle
belle coperte, di stanze che conducono ad un maggiore piacere, all’ebbrezza,
persino all’orgasmo...( Sorridendogli ). Ti sei ridotto ad essere un galletto
senza cresta, ecco perché non hai futuro, ugualmente non so compiangerti. (
Pausa sarcastica ). Non ti detesto però, in fondo non sei totalmente colpevole,
sei nato bastardo e se da tale intendi crepare...
Si sentono, quasi sopraffatte dai rumori dell’acqua e della pioggia, le voci dei
contadini che invitano il fidanzato ad unirsi a loro.
GIOVANE RICCO
( Continuando a guardare l’altro tra il divertito e l’ironico ). Si sono
esauriti i tuoi argomenti ?
FIDANZATO
Adesso devo preoccuparmi dell’argine. Ugualmente ti regalo un’ultima
considerazione. Se io muoio mi rimpiangono, se tu muori si daranno e ci daremo
pace prima ancora di averti accompagnato al cimitero. ( Si muove verso il lago
). Ma non temere, da te tornerò più tardi, prima devo proteggere le nostre cose,
per quanto ridicole cose. Questi particolari, a te, signore, non interessano.
GIOVANE RICCO
Perché mai ? Quello che raccogliete è anche mio.
FIDANZATO
Sino alla resa dei conti, questo particolare hai facilità a dimenticarlo.
GIOVANE RICCO
E dagli !
FIDANZATO
All’ormai imminente resa dei conti.
GIOVANE RICCO
Quando giungono gli ultimi giorni di settembre, mi piace ammirarvi dal balcone
mentre raccogliete il granoturco. Vi muovete con sintonia, assecondati dai canti
delle vostre donne. E’ uno spettacolo al quale non rinuncerei per tutto l’oro
del mondo, anche quest’anno non l’ho perso ma, lo confesso ahimè! non ho visto
molto, i miei occhi erano attirati soltanto da una bella contadina…
Ancora più intensi si percepiscono i richiami dei contadini.
FIDANZATO
( Come mosso da un’improvvisa ispirazione ). Unisciti a noi. Se, come affermi,
il raccolto sarà tuo per la metà, preoccupati di salvarlo.
GIOVANE RICCO
Perché dovrei ?
FIDANZATO
Dovresti sentirlo come un dovere.
GIOVANE RICCO
Non lo sento e non me ne rammarico, se ti può consolare.
FIDANZATO
Rinunceresti all’opportunità di essere parte attiva di uno spettacolo che
potrebbe non avere più… repliche ?
GIOVANE RICCO
Quanti inutili allarmismi! Lo spettacolo andrà in scena anche l’anno prossimo,
non sarà questa pioggia a privarmene, basta che cessiate di frignare e vi
rimbocchiate le maniche, in quattro e quattr’otto imbriglierete le acque come si
lega un cane alla catena.
FIDANZATO
Proprio non intendi unirti?
GIOVANE RICCO
Neanche ti rispondo.
FIDANZATO
Sei uno smidollato.
Il Giovane Ricco ride.
FIDANZATO
( Dopo una pausa abbastanza lunga, come se non osasse esprimere quanto ha in
mente ). Mi è venuta un’idea...
Silenzio.
FIDANZATO
Mi è venuta un’idea, non mi hai inteso?
GIOVANE RICCO
( Ironico ). Non m’incuriosisci.
FIDANZATO
Non questa, perdio! Questa è allettante. Per te, direi…
Altro silenzio.
GIOVANE RICCO
Beh, se proprio ci tieni, esprimila. Spero che valga la mia attenzione.
FIDANZATO
La vale. ( Pausa ). Se ci darai una mano, una vera mano, e salveremo l’argine,
Jole sarà tua per una notte.
GIOVANE RICCO
Mi credi tanto stupido?
FIDANZATO
Le mie mani non bastano, quelle là ( indica ) sono mani e braccia di vecchi e di
vecchie, le tue potrebbero tornarci comode per verificare il loro lavoro e
concluderlo prima che sia tardi.(Pausa). Sarà tua per una notte ti ho detto. Per
discuterci od anche per…se a Jole verrà voglia di conoscere (ride ) i tuoi
tesori.
GIOVANE RICCO
Non m’incanti.
FIDANZATO
Deciditi in fretta.
GIOVANE RICCO
Non m’incanti, ti ripeto.
FIDANZATO
La mia parola vale.
GIOVANE RICCO
Non sapevo che tu avessi una parola.
FIDANZATO
Conta molto più della tua, perdio!
Lungo silenzio. I due si guardano.
GIOVANE RICCO
E se stessi al tuo gioco?…
FIDANZATO
Deciditi, non abbiamo tempo da sprecare.
Breve silenzio
GIOVANE RICCO
E sia.
FIDANZATO
Muovi le gambe, allora ! Seguimi!
GIOVANE RICCO
Prima pretendo la parola di Jole.
FIDANZATO
( Ridendo ). Capisco, la mia non ti garantisce.( Girandosi verso la casa ). Jole
! Jole !
GIOVANE RICCO
( Ironico. Sottovoce ). Beh, osserviamo gli sviluppi...
La ragazza accorre. Si avvicina al fidanzato senza degnare di uno sguardo
l’altro, che nel frattempo si è discostato di un paio di metri. E’ un dialogo
breve, con minimi movimenti. Poi Jole si avvicina al Giovane Ricco.
JOLE
Hai anche la mia parola, pasta frolla. ( Gli sputa davanti ai piedi, con
sarcasmo). Chiacchiereremo sino all’alba: che emozione! Non vedo l’ora!
I tre si avviano verso il lago e scompaiono dalla scena. Immediatamente
ricompare l’Amico R. che, nascosto, ha osservato ogni cosa. Si avvicina
all’argine.
Il brusio si è fatto ancora più intenso, come di stormo di uccelli che
volteggiano nel cielo.
Quanto accadrà in seguito sarà fuori scena, si sentiranno soltanto differenti
rumori che dureranno alcuni minuti, tra esclamazioni, incitamenti, imprecazioni.
VECCHIO CONTADINO
Il più l’abbiamo compiuto. Non ci è rimasta che quest’ultima trave da sistemare,
anche se è la più grossa. ( Pausa ). Compiamo i movimenti tutti assieme, con
forza, i ritmi ve li indicherà la mia voce. Seguitemi...hop, hop, tirate...(
Altra pausa ). Tirate con me ancora, hop, hop, hop...continuiamo così che va
bene, siamo quasi al termine…Con maggiore vigore, ancora, assieme, tutti
assieme...Hop, hop, hop… ( Altra pausa ). Basta, è fatta.
ALTRO CONTADINO
Finalmente!
VECCHIO CONTADINO
Questa protezione non cederà nemmeno se dovesse scatenarsi l’inferno. Abbiamo
compiuto un buon lavoro, speriamo non necessario, è possibile che durante la
notte la pioggia si esaurisca. Ho notato che da una decina di minuti il vento è
aumentato d’intensità, chissà che non scacci le nuvole, io ci conto.
ALTRO CONTADINO
Ce la caveremo, non perderemo il raccolto
.
FIDANZATO
Ehi, signore dei miei stivali, dalle tue parti come va ?
GIOVANE RICCO
Non ho mai speso meno energie in vita mia, bifolco.
FIDANZATO
Tengono le assi ?
GIOVANE RICCO
Certamente!
FIDANZATO
Non dirmi che con le tue manucce sei riuscito ad imbrigliarle come si deve.
GIOVANE RICCO
Che cosa credi ?
FIDANZATO
Di te ( sarcastico ) non mi fido. Non muoverti, faccio un salto a controllare.
VECCHIO .CONTADINO
Non è necessario, è tutto a posto, l’ ho già verificato. Leviamoci da qui
piuttosto, prima di mettermi a letto voglio gustare un bicchierone di vin brulé
davanti al camino. Ne offro uno anche al signore che ci ha aiutati e a voi
tutti, ve lo siete meritati!
FIDANZATO
Pazienta con i brindisi.
GIOVANE RICCO
( Sghignazzando ). Ehi, bifolco, perché la tiri per le lunghe? Vieni ! Controlla
! Anch’io sono impaziente di gustare il mio brindisi personale!
Breve pausa
FIDANZATO
Già, è come avevo temuto. Questa trave non terrà più di dieci minuti, l’hai
accostata alle altre con imperizia. Povero te, non sei capace di eseguire il più
elementare dei lavori.
VECCHIO .CONTADINO
E’ tutto a posto, te lo ripeto.
FIDANZATO
Perdio ,vecchio, fatti gli affacci tuoi!
GIOVANE RICCO
Lo immaginavo, stai escogitando un trucco per sottrarmi il premio.
FIDANZATO
Balle ! Il premio sarà tuo, ogni promessa….Tu vattene, il compito di legare le
travi con più attenzione me lo assumo io.
GIOVANE RICCO
Non ho bisogno del tuo aiuto, la scommessa vale uno sforzo suppletivo, anche se
il tuo non è che un miserabile tentativo d’imbrogliare le carte, ma io sono un
signore e sto al gioco.
FIDANZATO
Spostati, ti ho detto.
GIOVANE RICCO
Non provarci.
FIDANZATO
Spostati, perdio!
GIOVANE RICCO
Da qui non mi muove manco Domineddio.
FIDANZATO
Beh, se insisti...( Ridendo ). Uomo avvisato...
GIOVANE RICCO
Vale sempre la scommessa ?
FIDANZATO
Tranquillo ! Il cielo e Jole mi sono testimoni. Infila le mani qua dentro, dove
ti indico…Sì, così. Bene, benissimo…
GIOVANE RICCO
( Gridando ). Jole, precedimi in camera !
FIDANZATO
( Sghignazzando ).Adesso tocca a te, mostraci il tuo valore, bada che rimani
solo, io mi sposto, eh!…
Il silenzio delle voci è totale, come di fiato trattenuto; non s’interrompono
però né il rumore della pioggia né i muggiti.
D’improvviso si ode un tonfo nell’acqua e grida d’aiuto del Giovane Ricco.
Nessuno interviene. Dapprima la richiesta sale d’intensità mista ad
imprecazioni, a poco a poco si affievolisce sino al silenzio.
( La morte del giovane sia veloce, deve disorientare e stupire lo spettatore. Lo
stesso giovane sembra consapevole del tiro che gli è stato giocato ed accetta la
sua ineluttabile sconfitta.)
FIDANZATO
Lasciatelo alle acque del lago, uno di meno.
Altra pausa di un silenzio che paia interminabile. S’intendono solamente i
bisbigli dei requiem delle due contadine.
VECCHIO CONTADINO
Che racconteremo al signor Paolo ?
FIDANZATO
Niente, è caduto nelle acque del lago da solo, tenetelo bene a mente. Aveva
preteso di darci una mano, noi avevamo tentato di dissuaderlo, ma lui si è
impuntato.
ALTRO CONTADINO
Ci hai messi nei guai.
FIDANZATO
Il suo carattere non tollerava contraddizioni. Insistiamo su questo, non
aggiungiamo una parola di più ( Pausa ). Sempre che siate capaci di tenere le
bocche cucite...( Altra pausa ). Se mai fingete di disperarvi ed infilate altri
requiem, può essere che gli servano.
Riappaiono sulla scena parlottando. Di colpo davanti a loro si staglia la figura
dell’Amico del Giovane Ricco.
Si bloccano increduli e spaventati.
AMICO RICCO
Sì, vi conviene. Ho visto e sentito tutto.
FIDANZATO
( Jole gli è a fianco, gli altri dietro ). Che hai visto ? Eh, che hai visto,
galantuomo?
AMICO RICCO
Quel tanto che basta.
FIDANZATO
Se veramente avessi visto e sentito qualcosa perché non sei intervenuto ?
AMICO RICCO
Troppo tardi ho compreso il vostro gioco. ( Con tono volutamente ambiguo ). Non
vi ritenevo degli assassini.
ALTRO CONTADINO
Non siamo degli assassini! non lo siamo! (Indicando con veemenza il Fidanzato ).
Il suo gioco ! Il suo maledetto gioco! Noi non lo immaginavamo, mai l’avremmo
immaginato !
ALTRA CONTADINA
Che guaio, Madonna mia !
AMICO RICCO
Nessuno di voi può affermare di avere la coscienza a posto.
VECCHIA CONTADINA
E’ stato un incidente ( Rivolgendosi al Fidanzato ). Dillo tu al signore che non
era assolutamente nostra intenzione ucciderlo. Diglielo! Diglielo!
JOLE
Non ci sono dubbi che si sia trattato di un incidente.
FIDANZATO
( Ironico ) Che diamine vorreste fosse stato?
Silenzio
VECCHIA CONTADINA
Che tragedia!
FIDANZATO
Se l’è voluta, perdio! Io l’avevo ammonito.
VECCHIO CONTADINO
( Rivolto all’Amico Ricco). Lei deve aiutarci, deve toglierci da questo
pasticcio.
JOLE
Mamma !... Papà!...
AMICO RICCO
( Scandendo le parole ). Perché ? Trent’anni di galera non vi nuoceranno,
finalmente avrete l’opportunità di riposare al caldo e non dovrete più dannarvi
per procurarvi il pranzo e la cena.
VECCHIA CONTADINA
Lei non ci può coinvolgere. La nostra casa, il nostro lavoro, la nostra vita…
.
ALTRA CONTADINA
Io e mio marito non c’entriamo con questa faccenda, pensavamo soltanto a salvare
le nostre cose.
VECCHIA CONTADINA
Non intenderà veramente…?
Silenzio.
ALTRA CONTADINA
Gliel’avremmo impedito se solo avessimo sospettato, glielo assicuro.
VECCHIO CONTADINO
Lei non può! Non può!
Silenzio
VECCHIA CONTADINA
Si metta una mano sulla coscienza…
AMICO RICCO
( Senza guardare gli astanti). Qualcheduno di voi si affannerà a spiegarmi che
la disgrazia è successa per colpa del vento, oppure della pioggia...Queste
frottole tenetele per il tribunale.
VECCHIA CONTADINA
Noi siamo stati battezzati, con il catechismo ci è stato insegnato a non
desiderare la morte di un uomo. Tanto meno di un uomo così giovane, così
distinto...
AMICO RICCO
Dovrei commuovermi? ( Brevissima pausa ). Ve lo ripeto, queste frottole tenetele
per il tribunale, può essere che commuoviate i giudici.
La pioggia cessa improvvisamente. Rimangono, meno violenti, i rumori del lago ed
i muggiti delle vacche.
FIDANZATO
Amici, non avrete per caso paura di questa larva d’uomo ? Se un paio di voi mi
aiutano, gli riserverò il medesimo trattamento.
VECCHIO CONTADINO
Vuoi aggiungerci un secondo morto ?
FIDANZATO
Saranno semplicemente due parassiti in meno.
VECCHIA CONTADINA
Che orrore, Vergine santissima!
FIDANZATO
Roba di pochi minuti.
Silenzio
FIDANZATO
Temete per le vostre coscienze ?
VECCHIO CONTADINO
Nooo !
FIDANZATO
La mia ne butterebbe nel lago più mille che cento della loro razza bastarda.
VECCHIO CONTADINO
Temo per mia moglie, per mia figlia, per me.
FIDANZATO
Come conti di risolvere il problema, allora ? Intendi offrire anche a lui i
favori di tua moglie ?
AMICO RICCO
( Intervenendo deciso ). Io piango per la morte del mio amico più caro.
FIDANZATO
Tu non lo piangi, quelli come voi sono incapaci di piangere.
JOLE
Noi contadini non siamo abituati a piangere la morte di una pianta sterile.
AMICO RICCO
Se io fossi una eccezione ?
VECCHIO CONTADINO
Non vale le sue lacrime, signore, lui non era come il signor Paolo.
AMICO RICCO
Vecchio, se a me invece convenisse... rimpiangerlo ?
FIDANZATO
Ecco il suo prezzo, ecco scoperto il suo gioco ! ( Girandosi verso la fidanzata
). Vuole te, Jole. Muoviamoci a buttarlo nel lago senza perdere altro tempo.
VECCHIO CONTADINO
E poi ?…
AMICO RICCO
Dici giusto : e poi ?...
FIDANZATO
Siamo in sei, perdio !
VECCHIO CONTADINO
Già, ma la polizia li cercherà, scenderanno al lago, prima o poi troveranno i
loro corpi e capiranno.
VECCHIA CONTADINA
( Si rivolge all’Amico Ricco.). Glielo ripeto a mia volta: si metta una mano
sulla coscienza : che può volere da noi dopo queste disgrazie ?
FIDANZATO
L’ha appena spiegato a tuo marito, sei una testarda.
VECCHIO CONTADINO
( Coprendosi le orecchie con le mani ). Non può chiedermelo, la supplico...
JOLE
( Stupita, indignata. Rivolta al padre ). Tu non scanni come fosse un maiale uno
che esige tua figlia nelle sue lenzuola ?
VECCHIO CONTADINO
( Senza guardare la figlia ). Noi non possediamo che la metà del raccolto, qua
attorno niente ci appartiene ( indica i campi ) tranne la fatica e la
sottomissione.
JOLE
( Rivolgendosi alla madre ). Mi avete messa al mondo e cresciuta con latte
scremato perché mi facessi bella e potessi rendervi? E’ questo quanto
sottintendono le parole di tuo marito ?
VECCHIO CONTADINO
( Sempre evitando di guardare la figlia ). Sono vecchio, ho ampiamente superato
i cinquant’anni, conosco il mondo, le sue regole, l’inverno che abbruttisce i
campi, il temporale dell’estate che annienta il raccolto, la nostra vita che è
solo fatica, quando mai conosci un’ora serena... Non possediamo ricette che ci
evitino di metterci dalla parte di chi ( indicando l’Amico Ricco) ha i soldi
nelle tasche, ne siamo obbligati, questo ti è tanto difficile comprenderlo? (
Proseguendo sottovoce). Loro non immaginano nemmeno lontanamente che cosa ti
senti dentro quando assisti impotente all’impeto distruttivo della natura, la
grandine che il giorno prima del raccolto rende poltiglia le pesche, i pomodori,
le zucchine, l’uva…
JOLE
( Fissa il padre negli occhi, si è posta davanti a lui con un atteggiamento
provocatorio ). Insomma, anch’io sarei destinata a dividermi tra lui ( indica il
fidanzato ) e chi per un suo capriccio mi vorrà.... Beh, perché non
acconsentire? In fondo imiterei le orme della mamma.
VECCHIO CONTADINO
Tu insisti a definire puttana tua madre che gli si è concessa per un motivo, e
noi che senza motivo gli abbiamo regalato e continuiamo a regalargli le nostre
esistenze ? Tua madre conosceva il caldo di una camera, indossava abiti
confortevoli, aveva la brocca colma d’acqua sul comodino...( dopo un indugio )
credimi, lei amava il signor Paolo, ahimè !...Mentre noi a lavorare sotto il
sole, sotto la pioggia, se anche le piante avranno fruttificato sino a spezzare
i rami, la metà ci verrà sottratta...noi che siamo ?... Figlia mia, non abbiamo
scampo, rassegnati.
FIDANZATO
Che dici, vecchio pazzo? Se siamo uomini, se vogliamo veramente il nostro
riscatto sfruttiamo l’occasione che si è presentata.
Prolungato silenzio.
FIDANZATO
( Guardando uno ad uno, lentamente, le persone che lo circondano). Non vi va di
sopprimerlo ? temete di perdere le briciole del pasto? O non ne possedete il
coraggio?...Non preoccupatevi. Me ne occuperò io, le mie mani saranno
sufficienti (mostra di stringergli il collo), solo perderete l’opportunità per
essere protagonisti consapevoli del vostro riscatto, e la cosa mi addolora.
VECCHIO CONTADINO
Parli bene, tu! Ci hai sempre incantati con le parole, eppure le nostre giornate
non sono mutate. Stasera ci hai regalato anche la prospettiva della galera.
FIDANZATO
Da qualche secolo il sole ha smesso di girare, è la terra che ci regala le
stagioni. Ci siamo addentrati in anni nuovi, carichi di sviluppi impensabili, il
vento sta liberandoci della zavorra. Non cederemo più metà raccolto. ( La sua
voce continua sempre più imperiosa ). Che scendano a prenderlo, che s’infanghino
le ghette, che si arrampichino sugli alberi e tolgano i frutti ad uno ad uno.
Che rastrellino i campi, li sarchino, li concimino, che si chinino al freddo del
primo mattino per infilare la semente nel terreno. Che si levino di notte e
spiino le nuvole, che preghino anche loro un Dio od una Madonna per carpirne il
favore. Vederli implorare un lavoro per mettere assieme due pasti al giorno,
loro che vissero parassiti... disposti a cedere non la metà ma tre quarti del
raccolto...Perché sono mutati i tempi, questo le vostre testoline non riescono a
capirlo. Non ci sono più differenze fra gli uomini, qualcuno ha scoperto, ed
anche i preti si sono visti costretti ad ammetterlo, che non appaiono tracce di
sangue blu in nessun sovrano sparso nel mondo, tutti quanti per riprodurci
usiamo lo stesso metodo, idem per respirare, morire, andare di corpo...Tu, Jole
che, la pensi come me, aiutami a persuadere questi ostinatissimi uomini...( Fa
per attirare a sé la fidanzata, ma la ragazza si discosta. Enorme è lo stupore
del giovane tale da paralizzarlo.)
JOLE
( Rivolta al padre ). Il prezzo si ripete. Ma questa volta non puoi fingere di
non sapere, questa volta sai dov’era un’ora fa tua moglie, con chi era tua
moglie, che cosa ci faceva soprattutto. L’avevi mandata tu su da quel porco?
VECCHIA CONTADINA
Tuo padre non sapeva, sulla Madonna ti giuro che non sapeva !
JOLE
Sempre sordo, tuo marito, e sempre cieco ?...
VECCHIA CONTADINA
( Fa per avvicinasi ) Jole, figlia mia...
JOLE
( Scacciandola ). Ti prego !...
VECCHIO CONTADINO
( Sempre evitando di guardare la figlia ). Dio mi è testimone di quanto patii, e
di quanto mi costò accettarla, fu il signor Paolo che mi incoraggiò, combinò
quasi il nostro matrimonio, ci procurò questo pezzo di terra.
FIDANZATO
( Cercando un tono ironico ). Le era venuta a noia od intendeva mettere a tacere
la sua santa madre ? sappiamo che con una serva non è decoroso proseguire il
gioco per più di un paio di settimane. Il nostro profumo di sterco per le loro
nari è fastidioso; prima di possederla, le devi togliere di dosso la sporcizia,
prestarle camicie da notte decorose, insegnarle le buone maniere, poi tenerla
nascosta, tacitarla con del denaro...Quante complicazioni per loro signorini!
VECCHIA CONTADINA
( Rivolta alla figlia ). Tuo padre mi rifiutava, mi giudicava quella voi tutti
mi avete sempre giudicato.
VECCHIO CONTADINO
( Interrompendola ). Non è vero, io ti desideravo, non m’importava del signor
Paolo e del vostro rapporto, ma ero titubante, non sapevo né leggere né
scrivere, possedevo soltanto braccia robuste ed una salute invidiabile… Avevo
dieci anni più di lei ( si è girato verso la figlia ), tua madre era bella più
di una rosa. Bella e semplice. Altre parole non conosco. Non aveva rivali in
paese.
JOLE
Tanto bella da perdonarle un amante e prenderla, locanda inclusa.
FIDANZATO
Smettiamola con queste beghe. Perdio, perché rifiutate di accorgervi dell’aria
nuova che si respira ? Vi ribadisco che non ne avranno ancora per molto quelli
là, altri ora sanno leggere e sanno scrivere, altri sanno e sapranno
contrastarli sino a sconfiggerli...Coraggio, incominciamo da questo cialtrone,
dobbiamo sopprimerlo e lo sopprimeremo. Jole, se mi aiuti mi basteranno un paio
di minuti per liberarcene.
JOLE
A te non credo più.
FIDANZATO
Che dici ? ( Di nuovo tenta di avvicinarsi alla fidanzata ma la ragazza lo
allontana con un deciso movimento della mano). Jole !...
JOLE
Intendevi uccidere quel porco ed hai ottenuto il tuo scopo. Io ti servivo. Il
piano era stato ben congegnato, complimenti! Ma se le cose non fossero andate
come avevi calcolato, se da lago quel maledetto fosse tornato fuori, in questo
momento ( indica la camera della locanda ) sarei su io a spassarmela con…Mentre
tu…Tu?…
FIDANZATO
Jole, credi veramente che ti avrei…
JOLE
Sì, purtroppo.
FIDANZATO
Ma, Jole…
JOLE
Servivo al tuo scopo che non era un aiuto a questi vecchi fessi ma un omicidio
in nome di non so quale cambiamento sociale.
FIDANZATO
( Ridendo). Chiameresti omicidio un atto di giustizia? ( Jole gli fa un
gestaccio).
Silenzio .
VECCHIO CONTADINO
( Come se parlasse a sé stesso ). Non fu facile convincerla. Lei non voleva
saperne di me, ero rozzo, incolto, tornavo dai campi sporco…si era abituata
bene, cameriera in una grande casa, con il riscaldamento, il bagno, le posate...
JOLE
( Sarcastica ) Oh, quante belle briciole !
VECCHIO CONTADINO
Con me sarebbe tornata ad una vita di stenti, tra gli animali…
JOLE
Oh…Oh…
VECCHIA CONTADINA
( A voce piena verso la figlia, zittendo con un gesto il marito). Che ne sai tu
? Paolo era gentile, premurosissimo, mutò il suo atteggiamento quando lo
costrinsero a fidanzarsi con una del suo ceto. ( Pausa ). A modo mio gli volevo
bene, anche se l’amore non c’entra, l’amore non lo conobbi mai, non è merce per
noi.
JOLE
Tradizione di famiglia, dunque. Anche a suo figlio ( indica il lago ) hai voluto
bene.
VECCHIO CONTADINO
( Strattonandola con violenza). Taci! Taci! Non sai quello che dici.
JOLE
( Cercando di liberarsi ). Perché dovrei tacere?
Silenzio
JOLE
( Con tono di sfida ). C’è un perché?…
Altro silenzio
JOLE
Non c’è, evidentemente.
VECCHIO CONTADINO
( Con un filo di voce ) C’è, purtroppo.
Silenzio.
VECCHIO CONTADINO
Ha voluto…
VECCHIA CONTADINA
( Bloccando il marito. ) Ho voluto bene a te, figlia mia.
JOLE
A me ?
VECCHIA CONTADINA
Sì, a te.
JOLE
A me ?…
VECCHIO CONTADINO
( Guardandola fissa negli occhi ). Il signorino ( indicando il lago ) esigeva le
tue attenzioni, era sceso alla locanda con questo scopo. Tua madre l’ha
ingannato e si è sostituita a te. Non l’avevi capito ?
Lungo silenzio
VECCHIO CONTADINO
Non hai compreso? Si è sostituita a te, Dio! Dio! Dio!
Altro lungo silenzio.
I personaggi s’immobilizzano sulla scena, a semicerchio intorno all’Amico Ricco.
Di un tratto Jole si muove e gli si avvicina.
JOLE
( Iniziando a spogliarsi ). Enumerami quanto ci ricaviamo, noi tutti, se decido
di dartela.
FIDANZATO
( A piena voce, alle sue spalle ). Merdaaa!
Buio
SIPARIO