Anastasia, il musical

TESTO LIBERAMENTE TRATTO DALL’OMONIMO 
LUNGOMETRAGGIO A CARTONI ANIMATI 
DI D.BLUTH E G.GOLDMAN 
(1997 Twentieth Century Fox Film Corporation)

Testi originali e riadattamenti:

Mirko Montini


Trama: San Pietroburgo, 1916. 
Alla corte dell'Imperatore di tutte le Russie, durante i festeggiamenti per il 300esimo Anniversario dell'ascesa al trono dei Romanov, Anastasia - la figlia dello Zar Nicola II - riceve dalla nonna due doni preziosi che le legheranno indissolubilmente. 
Alla festa interviene Da Svidànija, terribile nemica dello Zar, che maledice la casa regnante dei Romanov. Scoppia la rivoluzione e, mentre la famiglia viene trucidata, Anastasia cerca di mettersi in salvo con la nonna, ma il destino sfortunatamente le separa.
Dodici anni dopo, l'astuto Dimitri cerca una sosia di Anastasia - che si dice essere ancora viva - per portarla a Parigi, dove la nonna ha pronta una lauta ricompensa. Dimitri incontra per caso la giovane Anya, una ragazza che non ricorda il suo passato e che assomiglia molto all'erede dei Romanov… 


Personaggi:
Granduchessa Marie
Anastasia bambina
Zar Nicola II e Zarina Alexandra
Da Svidànija
Strillone
Signorina Tòssekov
Anya (Anastasia adulta)
Dimitri
Vladimir
Una donna
Una ragazza
Gli imbroglioni: Rubinsky e Jàroslav
Sophie (dama e cugina della Granduchessa)
7 Cameriere 

Prologo

[Dodici anni prima]

Grand.Marie: Ci fu un tempo, non molti anni or sono, in cui vivevamo in un mondo incantato, fatto di 1. Racconto1 eleganti palazzi e feste grandiose.
L’anno era il 1916, e mio figlio Nicola era lo Zar di tutte le Russie.

Stavamo festeggiando il 300esimo anniversario dell’ascesa al trono della nostra famiglia e quella sera nessuna stella era più brillante della nostra Anastasia, la mia più giovane nipote.
Lei mi aveva supplicato di non tornare a Parigi, così le avevo fatto preparare un dono molto particolare per rendere più facile la separazione per entrambe. 

(La Granduchessa Marie mostra il regalo alla nipote Anastasia).

Anastasia: Per me? È un portagioie, nonna!

Grand.Marie: Ascolta!

Anastasia: Suona la nostra ninna-nanna!

Grand.Marie: Puoi ascoltarla la sera prima di addormentarti e immaginare che sia io a cantare.

CANZONE: Attimi di vita

Grand.Marie: Questa dolce melodia
è il ricordo di sempre.
Marie+Anast: Tu con me, amor mio,
quando viene Dicembre.

(La Granduchessa Marie dona ad Anastasia un ciondolo). 

Grand.Marie: (Mostrando il ciondolo) Leggi che cosa c’è scritto!

Anastasia: Insieme a Parigi! Davvero? Oh, nonna cara!

CANZONE: 2. Tanti auguri!

Zar Nicola: Tanti auguri
mio tesoro,
vieni qui da me.
Brilla intorno 
quel decoro
che io dono a te.
Ciò che vedi 
è tuo…
è tuo!


Zar Nicola: Ogni cosa che mi chiederai,
prometto, sì, tu l’avrai.
La purezza del tuo viso
si riflette in un sorriso.

Anastasia: È una festa eccezionale,
tutto grazie a te.
Padre caro,
sei speciale,
l’unico per me.

Zar+Anast: Sempre insieme noi.
Insieme! 

Grand.Marie: Ma non potemmo mai stare insieme a Parigi, perché sulla casa dei Romanov era scesa 3. Racconto2 un’ombra oscura. Si chiamava Da Svidánija.
Pensavamo che fosse una santa donna, servizievole e cordiale nei confronti di mia nuora, ma si rivelò un’ingannatrice, una fattucchiera avida di potere e molto pericolosa.
Consumata dall’odio verso Nicola e la sua famiglia, Da Svidánija ottenne il potere di distruggerli, con l’aiuto di un demone malvagio.

Entra Da Svidànija.

Zar: Come ti permetti di entrare a Palazzo!

Da Svidànija: Ma, io sono la confidente onesta e leale della vostra adorata moglie.

Zar: Confidente? Onesta e leale? Tu sei una traditrice. Hai approfittato della nostra sincera fiducia per raggiungere i tuoi scopi malvagi.

Da Svidanija: (Con tono ironico) Ma cosa state dicendo, Altezza? Scopi malvagi? Ma se vi amo alla follia! (Dirigendosi verso la moglie) Signora, non crederete anche voi alle menzogne di vostro marito? Non permetterete che ci separi per assurda gelosia?

La moglie si sposta seccata.

Zar: (Con rabbia) Ti chiedo di andartene immediatamente… per sempre. Recupera le tue cose e vattene! Traditrice!

Da Svidànija: Voi credete di poter bandire l’innocente Da Svidànija, per mezzo dei poteri di cui siete investito? Sono io che bandisco voi e vi maledico! Ascoltate le mie parole: voi, Maestà, e tutta la vostra famiglia morirete entro quindici giorni. Io non mi darò pace, finché non vedrò la stirpe dei Romanov estinta… per sempre!

CANZONE: 4. La vendetta

Da Svidánija: La vendetta 
è il solo mezzo
per salvare il mio onore.

Da Svidánija: Vi tormento
e vi distruggo
per placare il dolore.

Tutto l’odio
che mi avvolge
sarà presto un fragore.
Preparatevi, signori,
a sopportare l’orrore.

Ehilà… Fiesta!

La vendetta
è il solo mezzo
per salvare il mio onore.

… la vendetta
per procurarvi l’estinzione…

Tutto l’odio 
che mi avvolge
farà presto furore.
Preparatevi, signori,
a sopportare l’orrore.

La vendetta 
è il solo mezzo
per salvare il mio onore.
Vi condanno
e vi distruggo
per placare il dolore.

Un addio
per voi signori!
Non c’è augurio migliore.

Grand.Marie:Da quel momento, la scintilla dell’insoddisfazione nel nostro Paese si trasformò in 5. Racconto3 quella fiamma che avrebbe distrutto per sempre la nostra vita.

Scena mimata della rivoluzione.

Grand.Marie:Quella notte furono distrutte molte vite. Quello che era sempre stato, adesso era (Racconto) scomparso per sempre… 
E la mia Anastasia, la mia adorata nipote – da quel giorno – non l’ho mai più vista!



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SCENA 1
(Esterno – San Pietroburgo)

6. Dodici anni dopo

CANZONE: 7. Lei è sopravvissuta?!

Strillone: Gira una notizia dai giornali divulgata.
Non possiamo crederci, ma chi se l’è inventata?
Ma… lei è sopravvissuta?

Tutta la città ne parla proprio interessata.
Che notizia assurda, ci sembra un po’ infondata.
Boh… lei è sopravvissuta?

Lei è sopravvissuta?

È sopravvissuta!

Voce dopo voce, si diffonde l’opinione.
Tutto si scompone, non si sa qual è la verità.
Sì, lei è sopravvissuta!

Per miracolo è fuggita da una foga atroce;
gira questa voce, chi lo sa se un giorno tornerà.
Lei… lei è sopravvissuta?
Lei è sopravvissuta!

RIT. Ma chissà chi la troverà?
Dov’è andata? 
Mai non lo si saprà.
È certezza o fantasia;
è reale o una bugia?

Quella reggia in fiamme ha dileguato la ricchezza.
Non c’è la certezza se un’erede ricomparirà.
Boh… lei è sopravvissuta?

Anastasia è il vertice di quella dinastia;
sembra una follia, ma corre voce che ritornerà.
Sì, lei è sopravvissuta!
Lei è sopravvissuta?

RIT. Ma chissà chi la troverà?…

Anastasia è il vertice di quella dinastia;
sembra una follia, ma corre voce che ritornerà.
Sì, lei è sopravvissuta!
Lei è sopravvissuta?

RIT. Ma chissà chi la troverà?…

SCENA 2
(All’orfanotrofio) - 26. Ciao Anya (Effetto)

Tòssekov: Ti ho trovato un lavoro nella pescheria. Devi seguire il sentiero finché non arrivi al bivio, poi vai a sinistra. (Ad Anya che saluta i bambini) Mi stai ascoltando?

Anya: Sto ascoltando, signorina Tòssekov! (Ai bambini – ripetere 26. Effetto) Ciao, ciao!

Tòssekov: Ascoltami! E voi (ai bambini “nell’Effetto”) tornate a letto! 
Sei stata la mia spina nel fianco da quando ti hanno portata qui. 
Con tutte quelle arie da regina di Saba! (Tossisce) Mentre non sei altro che un’insulsa acciuga senza nome. In questi ultimi dodici anni ti ho nutrita, vestita, ti ho messo un tetto sopra la testa. Come mai non ricordi un fico secco di quello che eri prima di arrivare qui da noi? 

Anya: Ah, io so benissimo…

Tòssekov: Ah, lo so… (prendendo in malo modo il ciondolo di Anya) insieme a Parigi!!! Così adesso vuoi andare in Francia a cercare la tua famiglia, eh? Ah, ah, ah!
Cara signorina Anya, è ora che tu prenda il tuo posto nella vita e che ti metta in coda per il pane e che tu abbia un po’ di gratitudine! (Con tono ironico) Insieme a Parigi! Ah, ah, ah!!! E ringrazia!

Anya: (Imitando la Tòssekov) Eh, eh, eh… e ringrazia, Anya! Ma certo che ringrazio; ringrazio di essermene andata! Ha detto: va’ a sinistra! Lo so quello che c’è a sinistra: sarò l’orfana Anya per tutta la vita. Ma se vado di qua (indicando la destra con la mano), forse potrei trovare… 
(Prende il ciondolo tra le mani) Chiunque mi abbia dato questo ciondolo, doveva volermi bene. Questo è pazzesco: io a Parigi?

CANZONE: 8. Viaggio nel passato

Anya: Cuor non dirmi no,
forza non lasciarmi,
non abbandonarmi qui.
È la vita che
mi offre un’occasione,
ma io ho paura, sì.
Oh, il mondo è immenso se non hai
dei ricordi dietro te.

Lungo la mia via
c’è già chi m’aspetta,
c’è da sempre, sì lo so.
E mi capiranno,
sempre con amore,
dove sono scoprirò. 
E capirò anch’io il perché
dei ricordi dietro me.

Anya: Amor, famiglia:
son le cose che potresti avere tu.
Amor, famiglia;
io le troverò per non lasciarle mai più!

Qualche passo e vai
dietro la speranza,
la mia strada seguirò.
Poi saprò chi sono 
ed avrò un futuro
nel mio cuore, già lo so.
Sì, fa’ che sia un segno,
non soltanto un sogno;
il passato ora c’è
e un posto avrà
qui per me.

SCENA 3
(A Palazzo)

Entrano Vladinir e Dimitri.

Vladimir: (A Dimitri) È finita, Dimitri, rassegnati! L’ultimo Copéco è andato per pagare il teatro.
E non abbiamo trovato nessuna ragazza che possa fingersi Anastasia. Tutti i nostri progetti di gloria… in fumo!

Dimitri: La troveremo, Vlad, è qui da qualche parte sotto il nostro naso. E poi, non dimenticare, uno sguardo al portagioie (lo mostra) e l’imperatrice penserà di avere davanti a sé la vera Anastasia. Non disperiamoci! 

SCENA 4
(Esterno)

Anya: Scusatemi, signora! È tutto il giorno che cammino a vuoto, sono sfinita. Mi sapete dire dove posso trovare a quest’ora dei biglietti per Parigi?

Una donna: (Prende la mano destra di Anya – legge il futuro) Piccola, il destino ha in serbo per te una sorpresa meravigliosa. Segui la tua strada; quello che cerchi non è lontano! 

CANZONE: 9. Dritto prosegui e vai!

Una donna: La strada che si estende avanti a te
è un segno del destino.
Per questo, dai,
non fermarti e vai;
non voltarti indietro mai.




Una donna: Risposte cerchi a tutti i tuoi perché,
forza, ci sei vicino.
E per questo, dai,
non fermarti mai… Dritto prosegui e vai!

Se credi in me, so chi ti aiuterà,
tutto ti sarà chiaro.

Per questo, dai,
non fermarti e vai.
Quel che cerchi troverai.

La sorte per magia ti aiuterà,
valida come un faro.

Con grinta, dai,
non mollare mai.
Dritto prosegui e vai!

RIT) La tua strada
è lì che aspetta,
il passato si svelerà.
Vai decisa, 
ma senza fretta,
ciò che cerchi apparirà.
Vedo un tocco di regalità,
nei tuoi occhi c’è la nobiltà.
Forza, dai, non fermarti mai.
Dritto prosegui e vai!

Il dubbio con timore incontrerai,
ma devi proseguire.
Se tu lo farai,
allo scopo andrai.
Non voltarti indietro mai.

Il viaggio nel passato, tu lo sai,
presto dovrà finire.
E per questo, dai,
non mollare mai.
Dritto prosegui e vai.

RIT) La tua strada…

Una donna: Vai al Palazzo dei Romanov e cerca Dimitri, lui potrà aiutarti! 







SCENA 5
(a Palazzo)

Entra Anya, guardandosi intorno.

Anya: Ehilà, è permesso? Non c’è nessuno qui? 
(Guardandosi intorno) Questo palazzo è come il ricordo di un sogno!

CANZONE: 10. Attimi di vita

Anya: Feste, balli, fantasia,
è il ricordo di sempre.
Ed un canto vola via,
quando viene Dicembre.

Sembra come un attimo,
dei cavalli s’impennano.
Sento quella melodia
nella memoria mia.

Forse un giorno 
tornerò,
il mio cuore lo sente.
Ed allora capirò
il ricordo di sempre.


Entrano Dimitri e Vladimir.

Dimitri: Cosa ci fai qui? Vattene subito! Ladruncola dei miei stivali!

Anya: Ma, forse c’è un equivoco!

Anya si avvicina al ritratto di famiglia e lo guarda con attenzione.

Dimitri: (Vedendo Anya) Vedi anche tu quello che vedo io, Vlad?

Vladimir: No! (Vedendo la somiglianza di Anya con Anastasia) Sì!!!

Anya si volta di scatto e si spaventa. 

Anya: Sei tu Dimitri?

Dimitri: Può darsi, dipende da chi lo sta cercando.

Anya: Mi chiamo Anya, ho bisogno di documenti di viaggio e mi hanno detto di rivolgermi a te. Ma perché continui a girarmi intorno? Sei forse la reincarnazione di un avvoltoio?

Dimitri: Mi dispiace, Anya. È solo che tu assomigli molto a… non importa! Allora?

Anya: Vorrei andare a Parigi!

Vladimir: Vorresti andare a Parigi? Lascia che ti chieda una cosa, Anya! Giusto? Hai anche un cognome oltre ad Anya?

Anya: Beh, a dir la verità, forse vi sembrerà assurdo, ma io non conosco il mio cognome. Mi hanno trovato che vagavo per strada quando ero solo una bambina.

Dimitri: Questo è perfetto!

Anya: Beh, comunque ho un indizio: ed è Parigi!

Dimitri+Vlad: Parigi?

Anya: Sì. Parigi!

Dimitri+Vlad: Anche noi andiamo a Parigi. 

Dimitri: Ho tre biglietti qui, ma sfortunatamente il terzo è per… Anastasia!

Vladimir: Sai, tu le somigli molto. Il sorriso di Nicola, lo sguardo della mamma, il mento di Alessandro. Guarda, ha anche le stesse mani della nonna! Due gocce d’acqua!

CANZONE: 11. Ma guarda un po’

Dim+Vlad: Ma guarda un po’,
ce l’abbiamo fatta.
Ma guarda un po’,
è davanti a noi.
La tipa, quella che stavamo cercando,
lei ci chiedeva aiuto
e io la stavo cacciando.

Dim+Vlad: Ma – ma
Ma guarda un po’,
che strani lineamenti.
Ma – ma
Ma guarda un po’,
che strana somiglianza.
Ha gli occhi neri proprio come la sua mamma,
è identica allo Zar, mandiamo un te-le-gra… telegramma.

Dim+Vlad: RIT.1) Che fortuna
… ma guarda un po’…
ad un tratto compare lei.
Somigliante
… ma guarda un po’…
a quella tipa che serve a noi.


Dim+Vlad: Siamo ricchi
… ma guarda un po’…
la nonnina ci premierà.
Che fortuna
… ma guarda un po’…
Anastasia è davanti a noi!

RIT.2) Che fortuna
… ma guarda un po’…
quello sguardo è proprio suo.
Sei perfetta
… ma guarda un po’…
la tua parte imparerai.

I tuoi occhi
… ma guarda un po’…
il tuo viso,
due gocce d’acqua.
Anastasia
… ma guarda un po’…
a Parigi verrai con noi.

RIT.1) Che fortuna…

Anya: State cercando di dirmi che io sono Anastasia?

Dimitri: Nessuna assomiglia alla Granduchessa Anastasia quanto te. Guarda il ritratto!

Anya: Ragazzi, mi dispiace, ma state dando i numeri! (Sta uscendo, ma viene fermata).

Dimitri: Se accetti di essere la nostra Anastasia…

Vladimir: … il terzo biglietto sarà tuo!

Dimitri: Noi andiamo, facci sapere! (Finge di uscire con Vladimir).

Anya: Dimitri, aspetta!!! Se non ricordo chi sono, perché non potrei essere una principessa, una duchessa, o che so io? Giusto? Se non sono Anastasia, la Granduchessa se ne accorgerà subito e sarà un errore onesto! 

Vladimir: Ma se tu fossi la principessa, allora sapresti chi sei e ritroveresti la tua famiglia.

Dimitri: (Ad Anya) Vlad ha ragione! E, comunque vada, arriveresti a Parigi!

Escono. 



SCENA 6
(Parigi - Abitazione della Granduchessa Marie)

Marie: Sophie, per favore, fai entrare la prossima ragazza (si siede, mostrando la stanchezza con espressioni del viso).

Entra una ragazza.

Marie: (Alla Ragazza) E spero tu sia l’ultima!

Ragazza: (Inchino) Sì, Vostra Grazia!
(Si avvicina a Marie e le si inginocchia davanti) Granduchessa, ho aspettato con ansia questo momento… una lunghissima attesa! E quando mi è stata data l’opportunità di incontrarVi, ho rivisto per miracolo quella magica luce che sembrava avermi abbandonata.

Marie: Cara, mi dispiace moltissimo – ma dopo la tua lunga attesa – sarò proprio io a deluderti, a spegnere quella luce. Tu non sei…

Ragazza: (Interrompendola) Aspettate! Non mi riconoscete? Sono io… Anastasia… la Vostra adorata nipote.

Marie: Tu non sei Anastasia!

Ragazza: Nonna, non Vi ricordate?

La Granduchessa Marie scuote la testa.

Ragazza: Vi prego, non distruggete i miei sogni!

Marie: Sogni che non potranno mai diventare realtà! Non sei Anastasia!

Ragazza: Come potete riconoscermi? Ora sono cresciuta, i miei tratti non sono più quelli di una bambina… mi avete vista molti anni fa.
Guardate questo braccialetto! Ricordate? Me lo regalaste il giorno del mio compleanno.

Marie: (Guardando con attenzione il braccialetto) Non ricordo di avere mai visto un braccialetto simile.

Ragazza: Sono passati tanti anni, l’età può fare brutti scherzi! Nonna, la piccola Anastasia è cresciuta.

Marie: Quanti anni hai?

Ragazza: (Nervosa) Ditemelo Voi! Se sarà corretto, Ve lo confermerò!

Marie: (Scuotendo la testa) Dove vivi ora?


Ragazza: Dai miei genitori! (Imbarazzata) No… ehm… a dire il vero… da due persone che mi hanno adottata, dopo la nostra separazione.

Marie: (Con furbizia) Voglio parlare con loro!

Ragazza: (Decisa) No, è impossibile! Non ammetterebbero la verità, non accetterebbero mai di separarsi da una figlia raccolta dalla strada… (evidenziando) perché abbandonata dalla nonna.
Torniamo a San Pietroburgo, nonna! Subito, senza preoccuparci di nessuno!

Marie: Ma che razza di sciocchezze stai blaterando! Alzati e vai; torna dai tuoi genitori, orgogliosa di averli accanto.
Tu non sei la mia Anastasia, non ci sono quei sottili particolari che possano ricordarmela.

Ragazza: (Con rabbia) E va bene! Credete davvero che Anastasia sia viva?
E se anche lo fosse, perché non è ancora venuta a cercare la sua cara nonnina disperata?
Avreste potuto aiutarmi, tenermi con Voi, mi sarei comportata da vera nipote, sempre premurosa e cordiale nei Vostri confronti, avrei preso io il posto dell’Anastasia che non c’è più. Invece mi condannate a continuare a raccattare quattro spiccioli in teatri di periferia. Smettetela di fantasticare! 

Marie: Anastasia è viva… lo spero!

Ragazza: Beh, cara nonnina… sperate invano! 

La Ragazza esce.

Marie: Anastasia, dove sei!

Esce. 

SCENA 7
(Esterno – Parigi)

CANZONE: 12. Parigi ha la chiave del tuo cuor

Solo: Amanti.
Solo: Uh, la, la, ah, ah, ah.

Solo: Parigi ha la chiave del cuor,
Solo: ovunque profumo d’amor.
Solo: Si va a tu per tu.
Solo: Lungo tutta “La Rue”.

Coro: Parigi è un sogno per un “rendez-vous”!

Coro: Uh la la, uh la la uh la la.


Solo: Parigi infiamma l’amor.
Solo: Neanch’io so curare il cuor.
Solo: E chi ha “savoir-faire”

Solo: Va alle “Folies Bergère”!
Solo: È un mondo di mille… e un color.
Coro: Parigi ha la chiave del cuor.

Coro: Uh la la.

Cameriera6: Se sei triste, vieni al “Café-Chantant”.
Quando pensi: no, in Francia è “oui”.
Cameriere: È il momento di lasciare il tran-tran.
Su, balliamo il Can Can.
Cameriera6: Un Can Can?
Can Can, sì! (le Cameriere ballano ironicamente il Can Can)

Coro: Parigi ha la chiave del cuor.
Solo: Sarai “très jolie”, mon trésor.
Solo: La notte verrà.
Solo: La tristezza va via.
Coro: Le luci in città!
Solo: E ogni istante è follia.
Coro: La vita avrà un nuovo color.
Parigi ha la chiave…
Dimitri: del tuo…
Coro: cuor!
Uh la la!
Uh la la! 

SCENA 8
(Interno)

Rubinsky: (Nervoso) Si dice in giro che quell’imbroglione di Dimitri sia giunto a Parigi con una sosia perfetta di Anastasia. Ma come avrà fatto? Dimitri… brutto mascalzone! Saresti disposto a qualsiasi inganno pur di impossessarti del patrimonio dei Romanov.
Povero me… quante fatiche ho sprecato in Russia, alla ricerca di quell’introvabile nipotina. E il denaro che ho perso!
(Con rabbia) Dov’è finito quell’imbecille di Jàroslav? Se mi capita tra le mani… 

Entra Jàroslav.

Jàroslav: (Con entusiasmo) Rubinsky, ce l’ho fatta! La Granduchessa ha deciso di riceverci, o meglio, la sua dama di compagnia ha fatto il possibile per convincerla. L’ho pregata in ginocchio, e quando le ho giurato che le avremmo portato sua nipote - quella vera! - ci ha concesso una possibilità!

Rubinsky: Sua nipote? Quella vera? Che sciocchezze stai dicendo? Non so come tu abbia fatto per convincerla, ma… (urlando) si può sapere chi le portiamo?

Jàroslav: Con tutte le ragazze in cerca di fama e successo che ci sono a Parigi! La nonna l’ha vista l’ultima volta dodici anni fa, una vale l’altra!

Rubinsky: Imbecille! Credi che sia così facile? Dimitri ha un punto a suo favore, proprio perché ha trovato una ragazza che assomiglia moltissimo alla piccola Anastasia… di dodici anni fa!

Jàroslav: E noi non possiamo farci rubare il bottino da quell’astuto poveraccio, vero?

Rubinsky: (Prendendolo in giro) Come sei intelligente! E poi, ha lavorato al palazzo dei Romanov e conosce ogni piccolo dettaglio della loro vita. Non sarà difficile per lui far credere alla nonna la prima sciocchezza che gli salta per la testa.

Jàroslav: Ma allora siamo spacciati. Addio soldi, addio fama, addio lustrini, paillettes della bella Parigi!

Rubinsky: Non abbiamo neppure un soldo per organizzare un’audizione qui a Parigi! Ma non possiamo farci scappare questa meravigliosa opportunità. Non sopporto l’idea di vedere Dimitri intascarsi tutto quel denaro!

Jàroslav: Non abbiamo molto tempo, dobbiamo fare in fretta, perché la Granduchessa ne ha fin sopra i capelli di ascoltare fandonie e noi siamo l’ultima possibilità! Questo mi è stato confermato dalla dama di compagnia. L’appuntamento è per questa sera! Caro il mio Rubinsky, se vogliamo cambiare la nostra vita, dobbiamo darci da fare! Subito! Non sei d’accordo?

Rubinsky: Questa sera? Imbecille, si può sapere chi le portiamo?


Jàroslav: Bella domanda! (Pensa un attimo) Ho un’idea; seguiamo l’esempio di Dimitri: gironzoliamo per le vie di Parigi, troviamo una ragazza qualsiasi… la trucchiamo un po’… un bell’abitino… le insegniamo un po’ di buone maniere…dopotutto, sono passati diversi anni e potrebbe benissimo essere cambiata… anche in peggio, se non ne troviamo una decente! 

Rubinsky: Cosa? Lascia perdere le tue assurde idee. Siamo troppo in ritardo, non ce la faremmo mai.

Jàroslav: Allora non ci sono alternative! Chiudiamo baracca, rassegniamoci e torniamo alla nostra misera vita di sempre. 

Rubinsky: Per fare l’attore drammatico sei fatto apposta!

Jàroslav: Lo sai che mi è sempre piaciuto recitare, ma la vita è sempre stata crudele con me…

Rubinsky: (Pensa un attimo, poi con entusiasmo) Questa volta la vita ha in serbo per te una vera occasione. Jàroslav… ci siamo! Non volevi fare l’attore? Ecco: è arrivato il tuo momento. Tu sarai la nostra ultima possibilità…

Rubinsky: Petròva, una mia carissima amica, si era offerta di darmi una mano per le audizioni; è truccatrice e costumista del Balletto Russo, una maga del travestimento! Sono certo che ci potrà aiutare!
Andiamo e… se tutto andrà bene… questa sera saremo ricchi!

Jàroslav: E che cosa mi tocca fare? Hai un brutto vizio: decidi le cose e poi non le comunichi al diretto interessato. Io attore? E che parte farò? Ma da dove salta fuori questa sorpresa? 
E Anastasia? 

Rubinsky: Chiudi quella bocca e seguimi! Non abbiamo molto tempo. 
(In disparte) Sarò ricco!!! 

SCENA 9
(Interno)

13. Ingresso Da Svidànija

Da Svidànija: Anastasia è viva, allora! Quella brutta mocciosa era fuggita! La mia maledizione è incompiuta! Anche l’ultima dei Romanov morirà!
(Alle aiutanti travestite da Cameriera1 e Cameriera2) Ero certa che se fosse sopravvissuta, la mocciosa sarebbe andata a cercare la nonnina a Parigi. E proprio per questo vi ho ordinato, qualche anno fa, di fingervi cameriere nella casa della Granduchessa Marie. 
Andate ora, eseguite la vostra missione e segnate il destino dei Romanov una volta per tutte.

Esce con le cameriere.

SCENA 10
(Parigi - Abitazione della Granduchessa Marie)

CANZONE: 24. Hé voila!

Cameriere: Hé voilà,
pronte qui sull’attenti,
tutte unite in medesimi intenti.
Noi siamo al servizio con grande lealtà.

Hé voilà,
un saluto formale,
un benvenuto davvero regale.
Noi vi presentiamo la gran società.

A comando facciamo l’inchino;
le custodi della nobiltà.
Il palazzo è così sopraffino,
non c’è macchia che ci sfuggirà.



Cameriere: Ca-meriere
dal tocco speciale,
brilliamo per duttilità,
con l’aspetto da pura vestale.
Qui splende la sola beltà.
Ca-meriere
dal tocco sensuale,
ci guida la genuinità.
Ogni gesto per noi è un rituale.
Bollino di gran qualità.

Hé voila!

SCENA 11
(Parigi - Esterno)

Entra Rubinsky, seguito da Marie e Sophie che si siedono su due poltrone.

Rubinsky: (Pomposo, esagerando) Vostra Altezza Granduchessa Marie, gentilissima signorina Sophie, oggi è un grande giorno: la tristezza e la delusione che infestano la Vostra dimora da lungo tempo, oggi svaniranno come neve al sole, per lasciare spazio alla gioia, alla festa, alla soddisfazione. Colei che cercate, Granduchessa Marie, è certamente al di là di quella parete (la indica). Vi mostrerò una fanciulla: la più credibile, la più vera! E sarete Voi, Vostra Altezza, a riconoscere – senza dubbio! – in lei i tratti gentili e regali della Vostra adorata nipote Anastasia. Mi ringrazierete Granduchessa! Musica!

Entra Jàroslav travestito ironicamente da Anastasia. 

15. Musica Esibizione (Jàroslav balla in modo ridicolo davanti a Marie e Sophie) 

Jàroslav: (Travestito – a Marie) Ma nonna, sono Anastasia, la tua bella Anastasia! 

Sophie: Che orrore! Un travestito!

Marie: (Furiosa) Questo è il massimo! Sono disgustata! Vi siete presi gioco di me, mi avete ingannata e umiliata con simili bassezze. Andatevene immediatamente! Questo affronto vi costerà caro!

Rubinsky e Jàroslav scappano. Marie e Sophie escono.

SCENA 12
(Parigi - Abitazione della Granduchessa Marie)

Entra Sophie scocciata.

Sophie: (All’imperatrice Marie) Ti prometto che non mi farò prendere per il naso la prossima volta! 



Marie: Non ci sarà una prossima volta! Il mio cuore adesso non ce la fa più! No, non vedrò un’altra ragazza che dichiara di essere Anastasia… e tanto meno degli uomini ripugnanti! Vado a riposarmi e non voglio che nessuno mi disturbi!

Suona il campanello - Entra la Cameriera6.

Cameriera6: (A Vladimir) Oui, monsieur?

Entra Sophie.

Vladimir: (A Sophie) Sophie… Stanislovsky Avnà Samorkòf Smirò! 

Sophie: Vladìmir… Vànija Bonìsky Vasì Lijé Vicc! 
(Con eccessivo entusiasmo) Bene! Una visita davvero inaspettata! Oh, ma guarda: dove sono finite le mie buone maniere?
Entrate, entrate tutti! Il mio cuore palpita dallo stupore, dallo shock, dalla sorpresa nel vedervi.

Vladimir: Dimitri, Anya… lei è Sophie, (con passione) una mia carissima amica! Ah…

Sophie: Privijét! Salut! 

CANZONE: 16. Voilà Sophie!

Sophie: Eccomi,
voilà Sophie,
per voi tutti
sono qui.
Una bellezza di Francia così
può solo chiamarsi Sophie.

Guardami,
che sexy, io.
Sono tutta uno scintillio.
Guardami qui,
oh mon petit ami.
Voilà la tua Sophie!

La mia vita risplende
di mondanità.
E la gente a Parigi lo sa.

Ogni festa non sfoggia la giusta magie,
se non è presente Sophie.

Eccomi,
voilà Sophie,
per voi tutti
sono qui.

Sophie: Una bellezza di Francia così
può solo chiamarsi Sophie.

Guardami,
che sexy, io.
sono tutta uno sfavillio.
Guardami qui,
oh mon petit ami.
Uaoh,
Eccomi,
voilà
Sophie!

Vladimir: Sophie, (pomposo) ho l’onore di presentarti Sua Altezza Reale, la Granduchessa Anastasia Nicholaevna!

Sophie: (Guardando Anya con attenzione) Oh santo cielo, devo dire che assomiglia molto ad Anastasia. Molto più delle altre!
(Ad Anastasia) Bene, dove sei nata?

Anya: Al palazzo Peterhoff!

Sophie: Esatto! E come piace ad Anastasia bere il tè?

Anya: Il tè? A me non piace il tè! Preferisco acqua calda e limone.

Sophie: Bene! E per finire; forse questa ti sembrerà una domanda impertinente, ma… abbi pazienza! Dimmi: come sei scappata durante l’assalto al castello?

Anya: C’era un ragazzo… un ragazzo che lavorava a corte. Lui ha aperto una parete, scusate… che sciocchezza!… un passaggio nella parete!

Dimitri: (In disparte - stupito) Come? Ma questo non glielo avevo detto! 

Vladimir: (A Sophie) Allora? È una Romanov?

Sophie: Beh, ha risposto a tutte le domande.

Vladimir: (Ad Anya) Hai sentito, piccola? Ce l’hai fatta! Ah, ah, ah!
Allora, quando andiamo a parlare con l’imperatrice?

Sophie: Temo sia impossibile!

Vladimir: Come hai detto, mia cara?

Sophie: L’imperatrice non permette più nessun colloquio.




Vladimir: Suvvia, Sophie, mia fulgida gemma! Sono certo che tu puoi benissimo escogitare un modo per organizzare un incontro con la regina madre. (Deciso) Rifiuto di ritirarmi, finché non avrò avuto una risposta. (Si inginocchia)Ti prego!!!

Sophie: Vedrò cosa posso fare! (Ad Anya) Non ricordo: come ti chiami?

Anya: Anya, signora!

Sophie: Signorina, ti prego! Anya, vieni con me! (Guardando l’abito che indossa Anya) Andremo a comprarci un vestituccio più adeguato!

Sophie e Anya escono.

Vladimir: (A Dimitri) Ce l’abbiamo fatta! Avremo 10 milioni di Rubli tutti per noi!

Dimitri: Vlad, lei è la principessa!

Vladimir: Anya è stata straordinaria, quasi le ho creduto io!

Dimitri: Tu non lo sai! Ero io quel ragazzo, quello che ha aperto il passaggio segreto. Lei è quella vera, Vlad!

Vladimir: Vuoi dire che abbiamo trovato la legittima erede al trono di Russia?

Dimitri: Già, e io sparirò per sempre dalla sua vista. Le principesse non sposano gli sguatteri. 

Vladimir: Dimitri, glielo devi dire!

Dimitri: No, andremo avanti come se niente fosse!

CANZONE: 17. Domani

Dimitri: Io rimango qua,
solo più che mai,
mentre all’orizzonte ci sei tu.
La mia mano, sai,
non raggiungerà
il tuo viso
già lontano.

Eri accanto a me,
io vicino a te,
seguivamo un sogno di poesia.

Il passato è là,
lo ritroverai.
Tu
quel sogno avvererai
domani.

Dimitri: Ti ho incontrata sola, senza identità:
quel tuo sguardo così dolce m’incantò.
E pensavo che soltanto grazie a te
avrei dato un senso a tutti i miei perché.

Con l’inganno ho catturato il tuo sorriso.
Mi seguivi con fiducia ed euforia.
Ora chiedo a te
quel perdono che
io non so
se mi darai…
domani.

Anya: Quelle tue parole
vanno dentro me,
avvolgendo il cuore di magia.

Eri accanto a me,
io vicina a te.
Tu
così mi rivedrai
domani.

Ti ho incontrato sola, senza identità:
quell’inganno ha dato un senso ai miei perché.
E il perdono che mi chiedi vola via;
è con te che ho ritrovato la poesia.
È con te!

Dimitri: E pensavo che soltanto grazie a te
avrei proprio dato una risposta ai miei perché.

Ti ho incontrata sola, senza identità:
quel tuo sguardo così dolce m’incantò.

Ero accanto a te,
tu vicina a me.

Anya: E così mi rivedrai
domani. 


Vladimir: Dimitri… diglielo, è meglio!

Dimitri dice di no con la testa. Rientra Anya.

Anya: Dirmi che cosa?

Vladimir: Che forse ce l’abbiamo fatta!

Dimitri: Andiamo a prepararci, allora!

SCENA 13
(Parigi - Abitazione della Granduchessa Marie)

Entrano le cameriere.

Cameriera1: Amélie, l’argenteria è piena di polvere, si può sapere cos’hai fatto tutta la mattinata?

Cameriera2: Se n’è stata un sacco di tempo a origliare dietro la porta del salone!

Cameriera3: (Ad Amélie) Racconta, racconta! Ho appena visto Sophie: è agitatissima, sicuramente ci sono delle novità in arrivo.

Cameriera4: È tornato Vladimir dalla Russia, un suo amico molto speciale!

Cameriera5 : Diciamo le cose come stanno: tra di loro c’era del tenero, più di un’amicizia, li ho visti tubare da piccioncini tante volte l’anno scorso, ma la Granduchessa ha fatto in modo di soffocare il loro affetto.

Cameriera6: Poverini! Ma Vladimir non era solo, sono andata io ad aprire la porta e con lui c’erano un ragazzo e una ragazza.

Cameriera7: Ed è proprio la ragazza che ha esaltato Sophie. 

Cameriera1: Un’altra imbrogliona che vorrà far credere alla povera signora di essere Anastasia.

Cameriera2: L’ho intravista mentre portavo i panni in lavanderia e, dalla faccia che si ritrova, non la passerà liscia!

Cameriera4: Certo che voi due siete insopportabili, sempre pessimiste, non ridete mai, e fate ruzzolare quella lingua come un treno a vapore. Che diamine!

Cameriera3: Allora Amélie, vuoi farci perdere la pazienza? Sei curiosa alla massima potenza, ma non è giusto che le novità più eccitanti te le tenga solo per te. Sputa il rospo!

Cameriera4: E va bene! Credo proprio che Sophie sia riuscita a trovare Anastasia, o meglio, una ragazza che le assomiglia tantissimo.

Cameriera5: L’ho vista anch’io e, adesso che me lo dici, da quanto mi ricordo, trovo che abbia i tratti del viso molto simili alla nipote della Granduchessa.

Cameriera6: E noi tre siamo le uniche che hanno visto Anastasia da piccola, perché abbiamo accompagnato la signora a San Pietroburgo dodici anni fa per il 300esimo Anniversario e, fortunatamente, ce ne siamo andate un giorno prima della tragedia.

Cameriera7: Siete state fortunate, perché – da quello che mi avete raccontato – l’avete scampata proprio bella.



Cameriera4: Di tutta la famiglia, solo la Granduchessa Marie si è salvata! E dicono anche Anastasia, ma di lei non si è saputo più nulla! 

Cameriera1: (A parte) È viva, quella mocciosa è viva e dobbiamo fare in modo che non incontri la Granduchessa prima che Da Svidànija si sia vendicata!

Cameriere: Come?

Cameriera2: Ficcanaso che non siete altro! Finché ve ne state qui a raccontare fandonie e dicerie senza senso, non combinerete niente di buono in questa casa. E, se il vostro comportamento non dovesse migliorare…

Cameirere1: (Sogghignando) … saremo costrette, per il vostro bene, a informare la Granduchessa. 

Cameriera3: Per l’amor del cielo! Torniamo al lavoro, ragazze!

Cameriera4: Un giorno o l’altro, le strozzo con la corda da appendere i panni.

Cameriera5: Dai, andiamo! Corri a prendere il lucido per l’argenteria, ti do io una mano.

Cameriera6: Ragazze, chi va a prendere il servizio di piatti nuovo per la cena di stasera?

Cameriera7: Vado io! Amélie, tieni sotto controllo la situazione, poi ci aggiorni!

Escono. 

SCENA 14
(Parigi - Abitazione della Granduchessa Marie)

Entra Sophie.

Sophie: (Con entusiasmo) Cara Marie, questa volta ci siamo!

Marie: Mi sembrava di averti detto che non volevo essere disturbata!

Sophie: Oh, sì! Ma ho una notizia sconvolgente e… sai bene che le novità mettono in subbuglio i miei ormoni, a tal punto da non riuscire a starmene zitta!

Marie: Certo, certo! Farti star zitta è impossibile. Cosa c’è?

Sophie: Mia imperatrice… questa volta ci siamo!

Marie: Quante volte me lo ripeti? Non ho altro tempo da perdere, fammi riposare!

Sophie: Anastasia, quella vera, è di là in salone che ti aspetta. Non crederai a tuoi occhi!




CANZONE: 18. Dai, prova!

Sophie: Dai, prova!
Su, prova!
Vedrai
che non ti pentirai.
Io l’ho vista
e confermo
che assomiglia 
a lei.

Dai, prova!
Su, prova!
Vedrai
che mi ringrazierai.
Io l’ho vista
Anastasia
è proprio uguale a lei.

[Parlato]

Dai, prova.
Su, prova!
Vedrai
che mi ringrazierai.

Io l’ho vista,
tua nipote
è identica a lei.

Marie: (Furiosa) Basta, Sophie! Non ho nessuna intenzione di vedere un’altra persona che si spaccia per la mia povera nipote.

Sophie: Ma… Marie!

Marie: Non ricominciamo! Se hai finito, te ne puoi andare!

Sophie sta uscendo, riflette e torna.

Sophie: Marie?

Marie: Cos’altro vuoi?

Sophie: Ricordi che qualche giorno fa mi dicevi di voler assumere una nuova cameriera?

Marie: Certo, ma non ho ancora avuto il tempo di informarmi!

Sophie: Mi ringrazierai, cara cuginetta! L’ho trovata!


Marie: Chi?

Sophie: Anastasia!

Maria: Anastasia?

Sophie: Ehm… nooo! Una cameriera! Giovane, spigliata, carina e molto preparata!

Marie: E dove l’hai scovata?

Sophie: Ah, ne conosco di gente io!

Marie: Non è che stai combinando uno dei tuoi soliti guai, vero? 

Sophie: (Uscendo) Ah! Sophie, la femme jolie!!!

Marie: (Disperata) Sophie!

Escono.

SCENA 15
(Parigi - Abitazione della Granduchessa Marie)

Entrano Sophie, Dimitri, Vladimir e Anya.

Sophie: Caro Vlad… puci-puci!… dolce orsacchiotto tenerone… è tutto a posto!

Vladimir: Avremo un colloquio con l’imperatrice Marie?


Sophie: Voi no!

Dimitri: Solo Anya?

Sophie: Solo Anya!

Vladimir: Grazie, Sophie! Vieni, che ti strapazzo di coccole!

Sophie: Ma Vlad, non in pubblico!
(Ad Anya) Sai fare la cameriera?

Anya: La cameriera?

Sophie: È l’unico modo per entrare in contatto con l’imperatrice. 

Dimitri+Vlad: Cameriera?

Sophie: Lasciate fare a me! 

Anya: Ero in cucina all’orfanotrofio: lavavo piatti, preparavo da mangiare, ah… pulivo anche i pavimenti. La cameriera della Granduchessa Marie? Non saprei da che parte iniziare! 

Sophie: Non preoccuparti, le cameriere al nostro servizio non si rifiuteranno di darti una mano. Mi raccomando, Anya: tu sei una cameriera esperta e – soprattutto – non rivelare a nessuno il nostro segreto.

Dimitri+Vlad: Grazie, Sophie!

Sophie: Sophie-Sophie, la femme jolie! Ah, ah, ah! 

SCENA 16
(Parigi - Abitazione della Granduchessa Marie)

Sophie: (Alle cameriere) Mi raccomando, ragazze! Sapete qual è il vostro compito, è in buone mani.

CANZONE: 19. Basta fare come noi

Cameriere: Guarda un po’ come facciamo noi.
Apri gli occhi e impara se lo vuoi.
Copia i nostri gesti d’ora in poi.
Segui il ritmo come noi.
Basta fare come noi
e non farti i fatti tuoi.

Se farai come noi,
un’esperta diverrai.
In un lampo, assieme a noi, 
ogni cosa imparerai.

Cameriere1+2: Stai composta come stiamo noi,
è più semplice se tu lo vuoi.
Cameriere: Fai la riverenza d’ora in poi.
Guarda e imparalo da noi.

Cameriere1+2: Basta fare come noi
e non farti i fatti tuoi.

Cameriere: Se farai come noi,
un’esperta diverrai.
In un lampo, assieme a noi,
ogni cosa imparerai.

Basta fare come noi!
Un’esperta tu…
sarai.

Fai come noi!


Cameriera4: Sei molto brava! Hai visto? Non è difficile, basta soltanto seguire i nostri movimenti.

Cameriera3: Non scordarti mai la riverenza, ogni volta che la Granduchessa ti passa accanto!

Cameriera5: Certo, e quando senti suonare il campanellino di richiamo, hai soltanto due minuti… non di più!… per correre a rispondere.

Cameriera6: La Granduchessa non sopporta le lunghe attese, quindi fai il possibile per non farla aspettare! Altrimenti sono guai!

Cameriera7: Non manca molto all’ora della merenda, in cucina hanno quasi preparato tutto!
Voi, andate…

Entrano Marie e Sophie.

Marie: (Interrompendo la Cameriera7) Dov’è quella nuova? La voglio vedere!

Sophie: (Mostrandole Anya) Si chiama Anya ed è molto brava! Vero, ragazze?

Marie: (Tenendo le distanze) Lo vedremo! Certo che tu, Sophie, dai proprio confidenza a tutti! 

Sophie: (Ad Anya) La Signora Marie sarà molto lieta di essere servita da te per la merenda!

Anya: (Fa la riverenza) Con grande piacere!

Anya esce.

Marie: (Alle cameriere) E voi, potete continuare il vostro lavoro! Forza!

Le cameriere escono. Marie e Sophie si siedono intorno a un tavolino in attesa della merenda, mentre la Cameriera 1 e la Cameriera 2 in un angolo stanno spolverando.

Cameriera1: (A parte) Non vorremo permettere a quell’odiosa imbrogliona di fare una bella figura? 

Cameriera2: Dobbiamo farla cacciare da questa casa, Da Svidànija ce l’ha ordinato!

Cameriera1: Ho un’idea!

Marie: (Ad Anya - fuori scena) Molto bene, sei stata puntuale. Vieni!

Anya entra nella stanza, La Cameriera1 e la Cameriera2 le fanno uno sgambetto e tutta la merenda sul vassoio cade a terra. Le due cameriere scappano.

Anya: Perdonatemi!

Marie: (Furiosa) Mi ero fidata di te, e guarda che cosa mi hai combinato! 

Sophie: Una piccola distrazione!

Marie: La prossima volta…te ne andrai da questa casa!

Sophie: Presto, Anya, torna in cucina e riporta la merenda… con più attenzione!

Marie: No! (Ad Anya) Tu la servirai soltanto. Amélie (suona il campanello), portaci un altro vassoio! 

Anya sta a guardare in disparte.

Sophie: Tu le metti soggezione, dovresti essere più cordiale e comprensiva!

Marie: Sophie, perché ti sta tanto a cuore quella ragazza?

Entra la Cameriera4, Anya le va incontro per prendere il vassoio, ma passano la Cameriera1 e la Cameriera2 che fanno inciampare Amélie. Tutta la merenda cade a terra di nuovo. 

Marie: (Furiosa e urlando) Amélie, ti ci metti anche tu?

Amélie: Ma sono state…

Marie: (Interrompendola) A chi vuoi dare la colpa adesso?
Ti ho raccolta dalla strada senza soldi e ti ho permesso di lavorare in questa casa per non farti morire di fame. È così che mi ringrazi? E per di più, alcune tue compagne mi hanno riferito che non fai per bene il tuo lavoro!

Anya: Signora, non se la prenda con lei, sono io che ho fatto inciampare Amélie!

Sophie: Stai dicendo sul serio?

Anya annuisce.

Cameriera4: Ma… Anya!

Marie: Basta, prendi le tue cose e vattene dalla mia casa!

Anya esce, seguita da Marie e Sophie. La Cameriera1 e la Cameriera2, in un angolo, ridono e bisbigliano divertite. 

SCENA 17
(Esterno)

Cameriera4: (Alla Cameriere 1 e 2) Maledette! 

Cameriera3: Perché lo avete fatto?

Cameriera1: Era assolutamente impreparata e… lo ha dimostrato!

Cameriera5: Siete disoneste!

Cameriera6: Ma cosa vi ha fatto di male?

Cameriera2: Hai visto, Amélie? La Granduchessa non sopporta le dilettanti!

Cam.1+2: (Furiose) Ma soprattutto… le imbroglione!

Cameriera7: Non la passerete liscia!

Cameriera4: Ragazze, all’attacco!

Tutte le cinque cameriere si avventano contro la Cameriera1 e la Cameriera2 che, urlando AIUTO, scappano. 
SCENA 18
(Esterno)

CANZONE: 20. Notte da incubo

Da Svidànija: Su, poteri miei,
dai, mostratemi
la sua agonia.
Fate in fretta,
presto obbeditemi.
Nella notte col buio
sarà mia!

Entra Anya: triste con una valigia in mano.

Da Svidànija: (V.f.c.) Anastasia!

Anya: (Spaventata) Chi è?

Da Svidàniia: (V.f.c.) Anastasia!

Entra Da Svidànija.

Da Svidànija: Povera, tutti ti hanno lasciata sola! E dove te ne andrai adesso?
(Facendo la riverenza) Anastasia, Vostra Altezza Imperiale! 

Anya: Io Anastasia? Sarebbe bello, ma il mio nome è Anya! 

Da Svidànija: Non dire sciocchezze; solo io so chi sei veramente! (Girando intorno ad Anastasia) Guarda l’opera che hanno compiuto dodici lunghi anni: tu un magnifico fiore in boccio… (furiosa) io… un corpo divorato dalla vergogna!

Anya: Quel volto!

Da Svidànija: Lo vedesti durante un ballo!


Anastasia: La maledizione!

Da Svidànija: Che ragazzina perspicace!
Ricordi chi sono?

Anya: Da Svidànija!


Da Svidànija: Esatto, indovinato!
Da Svidànija! Eh, eh, eh… distrutta da quella tua spregevole famiglia. Ma ciò che si fa con cattive intenzioni, ti ricade addosso, addosso, addosso…

Anya: Cosa vuoi da me? Perché sei qui?

Da Svidànija: (Con tono ironico) Pensavi davvero che la tua decrepita nonnina si ricordasse di te, dopo dodici lunghi anni? Che illusa! Credevi forse che il tuo amato Dimitri fosse disposto a cercare la tua famiglia senza interesse? Ha fatto l’imbroglione fino ad oggi, non cambierà di certo per una mocciosa credulona come te! L’unica cosa che gli interessa, è intascare 10 milioni di Rubli dalla tua nonnetta disperata. Ma… non potrà farlo, purtroppo, perché il prezioso mezzo per raggiungere i suoi sogni di gloria… tu!… sparirà in un batter d’occhio!

Anya: Da Svidànija, io non ho paura di te!

Da Svidànija: Che futura Granduchessa coraggiosa! Peccato che farai una brutta fine!

Anya: Cosa ti ho fatto per renderti così cattiva?

Da Svidànija: Finalmente anche l’ultima dei Romanov morirà. (Con tono ironico) Lunga vita ai Romanov!

Anya: Io stessa non avrei saputo dirlo meglio!

Anastasia le va contro per colpirla, ma Da Svidànija mostra il potere del suo reliquiario magico
[FUMO] 
Da Svidànija: Da svidànija, Anastasia! Nessuno può salvarti!

Entrano Dimitri, Vladimir e le cinque cameriere.

Dim+Cam: Scommettiamo?

Scontro con Da Svidànija. Le cameriere fanno uno sgambetto a Da Svidànija che cade. Dimitri afferra il suo reliquiario magico.

Anya: Dimitri, voglio farlo io!

Anastasia prende il reliquiario, lo fa cadere a terra e, con il piede sinistro, è pronta a distruggerlo.


Anya: Da Svidànija? (Premendo sempre più forte con il piede) Questo è per la mia famiglia e per tutto il male che hai fatto! E questo è per te…. Da Svidànija! Addio!

Anya distrugge il reliquiario. 

21. Sconfitta Da Svidànija

Da Svidànija urla e sparisce. 
Anya ringrazia tutti. Le Cameriere escono. 

Entra la Granduchessa Marie.

Marie: (A Dimitri, Vladimir e Anya) Vi ordino di andarvene dalla mia casa, e tu (Ad Anya) non hai fatto altro che combinare guai. Fuori!

Escono, ma Dimitri rientra velocemente.

Dimitri: (Inginocchiandosi) Dovete parlare con quella ragazza. Vi prego!

Marie: Non sarò tormentata da te ancora per molto. Fuori!
Sei spregevole, stai facendo il possibile per riuscire ad intascarti il mio patrimonio.

La Granduchessa sta per uscire.

Dimitri: Aspettate, non andate via, vi prego!

Marie: Qual è il tuo nome?

Dimitri: Dimitri, Vostra Altezza!

Marie: Dimitri? Ho sentito parlare di te. Tu sei quell’imbroglione di San Pietroburgo che faceva delle audizioni per trovare una sosia di Anastasia.

Dimitri: Se Vostra Altezza volesse ascoltarmi…

Marie: (Interrompendolo) Che dolore vuoi infliggere a una povera signora solo per denaro!

Dimitri: Non voglio il vostro denaro! Se solo le parlaste, ve ne rendereste conto! 

Dimitri mostra il portagioie a Marie.

Dimitri: Lo conoscete?

Marie: (Prendendo il portagioie tra le mani) Dove hai preso questo oggetto?

Dimitri: È di vostra nipote Anastasia!

Marie: Sei uno che non si arrende a niente, non è vero?

Dimitri: Forse sarò cocciuto quanto Vostra Altezza!

Marie: E va bene, andiamo a vedere quella ragazza!

SCENA 19
(Parigi - Abitazione della Granduchessa Marie)

Entra Marie, seguita da Anya.

Anya: Con permesso!

Marie: Entra! Vorrei sapere chi sei tu veramente!

Anya: Speravo che poteste dirmelo voi!

Marie: Mia cara, sono vecchia e sono stanca di essere presa in giro!

Anya: Non ho mai voluto imbrogliarvi, è stato tutto un equivoco!

Marie: L’hai fatto per soldi?

Anya: No, vorrei soltanto sapere chi sono e se appartengo a una qualche famiglia!

Marie: Sei una brava attrice, la migliore di tutte. Ma… ora sono stanca!

Marie sta uscendo.

Anya: Che profumo di menta!

Marie: Un olio che uso per le mani.

Anya: Ne avevo rovesciato un po’; una bottiglietta era finita sul tappeto e, da quel momento, profumò sempre di menta.

Marie si siede.

Anya: Stavo distesa su quel tappeto… e quanto mi mancavate, quand’eravate lontana! 
E quando siete venuta qui a Parigi!

Marie vede il ciondolo al collo di Anya.

Marie: Che cos’è quello?

Anya: Questo? Eh, l’ho sempre avuto, almeno per quello che riesco a ricordare.

Marie: Permetti? (Prende il ciondolo tra le mani). Era il nostro segreto!

La Granduchessa Marie prende il portagioie e lo mostra ad Anya. 

Anya: (Vedendo il portagioie) Ma è il carillon per farmi addormentare quando eravate a Parigi!

22. Ricongiungimento

Anya: Mmm… mmm…

Anya+Marie: È il ricordo si sempre.
Tu con me, amor mio,
quando viene Dicembre. 

Marie: (Abbracciando Anya) Oh, Anastasia! (Prende la corona e la pone sulla testa di Anastasia) Nella tua voce sento di nuovo il mio Nicola, il tuo caro padre. Ma tu hai la bellezza di tua madre Alexandra, Imperatrice di tutte le Russie.
Ti ho ritrovata, Granduchessa Anastasia!

SCENA 20
(Finale)

CANZONE: 23. L’inizio

Anastasia: Venivamo
da esperienze sbagliate,
ben lontani
dal vedersi mai più.
Noi siamo qua,
fabbricanti di sogni.
Il mio inizio sei tu!

Dimitri: Sconosciuti,
tu non eri nei piani.
Stiam vivendo nuove complicità.

Dim+Anast: Ma era un po’
che il cuore voleva,
funzionerà.

RIT) D+A: Con te
che io voglio riempire i miei giorni.
Anastasia: Te
D+A: che io voglio far veri i miei sogni.
Anastasia: Te
D+A: questo viaggio ha porti sicuri,
chiari contorni.
Ci sarò
per la fine del mondo.

D+A: Ci sarò
per amarti di più.
E così se chiami rispondo,
il mio vero inizio sei tu!

D+A: La nostra vita passava,
cercando felicità.

Con te un futuro ce l’ho,
l’ho aspettato da un po’,
niente ora ci cambierà.

RIT) Con te…

24. Musica finale. Rientra tutto il Cast.

CANZONE: 25. Lei è sopravvissuta 2 

Strillone: Giunta la sua fine,
questa storia è terminata,
non possiamo crederci,
ma chi se l’è inventata?
Boh, lei è sopravvissuta!?

Voce dopo voce
si diffonde l’opinione,
tutto si scompone
non si sa qual è la verità…
Lei è sopravvissuta!?
Sarà sopravvissuta?

Ma chissà 
chi la troverà,
cosa accadde
mai non lo si saprà.

Strillone: È certezza, o fantasia?
È leggenda…

… non si sa! 


Fine

Le canzoni del musical (versioni cantate e basi musicali) sono contenute in due CD 
da richiedere all’autore.