L’angelo bianco 

di

Maria Teresa de Sanctis



Personaggi: una donna, una suora, un coro di donne.
Sono inserite delle note puramente indicative per possibili interventi musicali

Una voce fuori campo mentre entra fra il pubblico il coro :
(Deserti di Maria Teresa de Sanctis)

E se gli orizzonti, ridendo, si rivelassero all’ignaro viandante,
smarriti sogni e speranze,
nessuno mai si abbandonerebbe all’estasi mirando e rimirando il mare
o dall’alto di un monte contemplando a valle i moti di cuori e desii

e quale deserto di anime l’infinito parrebbe 
sì che persino i più ispirati sogni
rimarrebbero assopiti nel cuore 

e quando il peso del vivere preme,
farfalle in balia di luci infide smarriamo ogni senso e motivo,
anche lì un deserto si mostra, ricco di misteri altrove svelati,
e un orizzonte pregno d’ignoto ci avvolge
e, suggendo la nostra linfa vitale, svela all’anima nuovi mondi e confini

allora al nuovo porgiamo l’orecchio 
e nel soffrire del vivere scorgiamo la gioia del vissuto
e il ritmo sospinto e sospeso dell’alterna esistenza ci prende
e infine sapienti e leggeri voliamo ancora a rimirar il mare. 

Lentamente una luce illumina una donna in piedi in un angolo del proscenio. Guarda fisso davanti a sé.
Lei: Nessuno. Non c’è nessuno. (pausa) Che bello. Il mare. (pausa) Bello, immenso …sì… eppure … l’angoscia è qui (si tocca il centro del petto), è qui che rimane, ben stretta. Il mare … (pausa, cerca dietro di sé, come se ci dovesse essere qualcuno che non trova) Nessuno. Inutile, inutile cercare, nessuno. E come potrebbe esserci qualcuno, ormai? … è da tempo che non mi aspetto più di incontrare nessuno… Però, il mare è sempre una meraviglia … (pausa, cambia tono) Ecco, appartenere al mare, al mare, al cielo, per sempre … per sempre … (pausa, cerca ancora dietro di sé, cambia tono) Chi ci dovrebbe essere? Nessuno, per forza, non può esserci nessuno ... (pausa, il suo sguardo è duro adesso) Io non ho voluto. (pausa, tono nuovamente enfatico) Margherite, tante margherite bianche, … un cespuglio, e poi un altro, un altro ancora … lungo la strada si apriva quel piccolo sentiero, tutto margherite quel sentiero, e in fondo il collegio. (il tono è più presente) No, era un …convento, una volta, forse una volta era un convento, sì! (tono estatico nuovamente)All’alba … ma chi doveva esserci all’alba? nessuno … nessuno all’alba (e comincia a vagare come se tenesse in braccio un bimbo, prima serenamente e poi con fare sempre più furtivo) nessuno … (come se cullasse il bimbo che porta con sé) 

Coro 1
Nessuno, nessuno, nessuno 
Nessuno che mi vede, nessuno che mi sente, 
solo un piccolo presente da un destino invadente, 
solo un piccolo inganno del cuore, 
solo un piccolo problema nato per errore …. 
nessuno …

MUSICA 1 in sottofondo

Lei – Il silenzio, custode del gesto di allora, la mia anima trepida, quasi felice allora, ora scalfita, corrotta, ferita, ora … (di botto si ferma) 

Coro 2
Allora nel tempo del nulla,
Allora non sapevo di questo dolore
Allora nel tempo della fuga
Dai sogni, dalle gabbie, dalle pene verso altre pene 
Allora nel tempo della paura,
la conoscenza allora avveniva
il salto nel vuoto, nel buio della vita,
ed io sola, sola con la paura
Da allora il vento del dubbio soffia alto ancora, da allora. 

Lei - Per strada margherite, corolle di bianco pudore, colmavano la vergogna. E il bianco dell’angelo mi prese, mi vide, mi chiese parole e parole, del gesto, quel gesto … e paura, solo tanta, tanta paura. E la paura è sempre con me. (ora le braccia giù non reggono più alcunché, l’aria è smarrita). 

Stop musica 

Lei - Lo lasciai fra le margherite, dentro il cespuglio più bello, più pieno, più …(balbetta …) Qualcuno però c’era. Mi vide. Mi chiamò.

Una luce bianca adesso illumina una donna vestita di bianco con un velo in testa da suora che viene dal fondo da un lato del palco. La donna rimarrà sempre sulla scena da ora in poi, certe volte al buio, certe volte alla luce. La donna continua il suo racconto, le due donne non si vedono mai sulla scena.

La suora – Senti! 
Lei - Io non sentivo nulla.
La suora - Dico a te, ragazza, fermati! 
Lei - Cercavo di camminare, come se nulla fosse, ma quella insisteva.
La suora - Che fai qui a quest’ora! ( e torna nell’ombra)
Lei - Le gambe … le mie gambe impietrite. Non mi davano retta … Ferma, rimasi ferma lì, bloccata …Come in ospedale. Non sentivo più le gambe. Il nervo … un nervo che si intorpidisce, a seconda dello sforzo, capita … (come se rivedesse la scena, lo sguardo perso nel vuoto) …non lo sforzo del corpo, quello ha un limite, è dell’anima la fatica insostenibile e … non finisce mai … Rimasi bloccata a letto. Ci rimasi per tre giorni. Tre giorni …(si ferma, ha lo sguardo assente, è altrove) Niente, niente al confronto con tutto il resto …(pausa,si guarda il corpo) Il corpo che cambia, per esempio. Si trasforma mentre cerchi di capire e non ne hai il tempo e intanto chi vince è la natura, è lei la più forte … (pausa) Perché? Perché non ho abortito? Perché non ci ho pensato? Perché ?…paura? …no, ancora no. Forse …magari un poco… ma no, invece credevo che … forse … insomma, speravo che lui … forse … avrebbe voluto rischiare, fare questa follia, certo, una follia, però chissà … le follie lasciano sempre un retrogusto vivace, (si accende) una sorta di eccitazione febbrile, sì, esaltante, ti rende euforici …ti aiuta anche, sì, dopo, ti aiuta ad affrontare tutto il resto … speri che sia così, speri che possa essere così … (si è spenta di nuovo) comunque lui non voleva, affatto. Ho aspettato, aspettato, aspettato … (si dispera) un tempo inutile, un tempo fermo, immobile, dove nulla accadeva, nulla, solo il mio corpo che cambiava, inesorabilmente, cambiava, si gonfiava, gonfiava, gonfiava … il mio aspetto mutava, la mia pancia cresceva, mille domande mi affollavano la mente … ed il terrore, la paura … che gli altri … potessero capire quel che mi stava succedendo (sorride)… ma … sono stata brava, nessuno ha capito nulla … e poi …lei. 

MUSICA 2

Lei - (come se cercasse qualcosa, guarda lontano e trova quel che cercava) Ecco … bello, che meraviglia, che sollievo, mare, che mi dai!! Eppure lontano, lontano lo sento, lo sento … mi arriva, dal mare mi arriva quel richiamo lontano…ancora, ancora una volta, lontano ma al cuore arriva, quasi un lamento, un lamento e … e poi basta … si spegne… e mi brucia, il cuore mi brucia, ferita mai chiusa quella del cuore. (pausa) Mare … (invoca il mare) mare … almeno tu, sei grande tu, perdonami, almeno tu …(cade per terra in ginocchio) 

MUSICA 3

Lei - (si rialza) La paura non passa, anche dopo, sempre paura, paura, tanta paura … paura della gente, della vita, delle cose, di me stessa … e poi … (pausa, riprende con commozione crescente) Poi arrivò. C’era. Piccola grande presenza. Piccolo grande mistero. Piccolo grande inganno. Per poco. Non potevo. Non ero capace. Pochissime le notti che vivemmo insieme, eppure quel suo respiro lieve e sottile, lo sento ancora. Mi sfiora la guancia, accostavo la guancia al suo viso – respira – questo mi dicevo - respira - ma io no. Non vivevo più. Poche le volte che riuscii a guardarlo con amore, amore e basta. La paura, sempre presente, la paura, vera padrona del mio destino, della mia vita, (grida, come se sentenziasse)la paura padrona della mia vita, allora come ora, la paura, non lui. (si calma) E il coraggio. Non avevo coraggio. Per questo non abortii. Mi mancava il coraggio. (pausa) Quei pochi, pochissimi giorni insieme, già troppi per me … gli occhietti nel piccolo viso, anche questi ricordo … le manine, quei minuscoli pugni chiusi … non potevo, non ce l’avrei mai fatta. Non potevo, non potevo tenermelo, da sola, figuriamoci … e come? … e che cosa avrei detto? Come spiegare a mia madre, alla gente? Che cosa dire? E così, nomi, falsi nomi, coincidenze, errori e allora … decisi … trovai quel sentiero. 

Coro 3
Ancora quel viso mi cerca e sorride
Ancora le mani mi cercano …ancora
Ancora mi perdo nel vuoto di allora
Ancora ancora ancora …
Sospiri, lamenti, richiami d’amore
Pensiero, paura, ancora nel cuore
Passato, il passato pesante rimane
E segna il presente, ancora 

MUSICA 4

Lei- (si riprende e torna all’altro racconto) Quella mi raggiunge, mi afferra per un braccio, sembra preoccupata 
(una luce bianca illumina nuovamente la suora che si muoverà sulla scena come se stesse rivivendo quel momento con la ragazza di allora) 
La suora – Allora, che combini, che ci fai qui, stai male per caso? 
Lei – Poi lo vede. (guarda impietrita per terra, davanti a lei, cambia tono, quasi terrorizzata nel rievocare la scena) Volevo sprofondare, solo questo volevo, e nel terreno, una fossa, un buco cercavo, un abisso per me… pronta voragine, accesso nel vuoto… sparire, non essere, non essere più…non essere …(si perde e si ritrova) ma lei era lì.
La suora – Figliola, che cosa avevi intenzione di fare? 
Lei – Gentile, dura, e dell’abito il bianco mi abbaglia … balbetto confusa, atterrita, capisco il momento e … mi perdo ... Bianco, il bianco dell’angelo, e l’azzurro e rosa nel cielo, e l’odore dell’erba … un gesto d’amore il suo, un aiuto dal cuore e …(pausa) 

Coro 4
Nulla più … dal nulla inghiottito, 
ma un nulla custode di tanto per altri 
nel tempo futuro di un dopo per tutti migliore … 
Lei, di bianco vestita, bianco, nel corpo e nel cuore, 
lei, angelo salvatore, di vita e d’onore e … 


MUSICA 5 e potrebbe restare in sottofondo

Lei - Nessuno, guardo ancora, ho ancora voglia di guardare, e … nessuno … non trovo nessuno con me. A gioire, penare, vivere insomma e … chissà … ogni tanto ci penso, mi ritrovo a pensare a quell’alba da tanto segnata, paura ed amore, bontà e compassione e … il colore del mare lo sento nel cuore e …che cosa vuol dire un gesto d’amore, un pensiero, una cura dal cuore? (pausa) Poi per caso, un gioco del caso, quel sentiero mi accolse, di nuovo, e fra i cespugli rividi quell’alba lontana che porto sempre con me. (guarda il mare lontano) Sai tutto, mare, sai sempre, sei in ogni luogo della mia mente, mare mio … (come se riprendesse il racconto) Capitai lì di nuovo, per caso, in quel luogo che vide la mia ultima alba ... Rotta, la macchina, un guasto banale e quel sentiero … di nuovo …(lo sguardo perso nel vuoto)

Coro 5
È nulla, quel nulla da tanto segnato, 
da nessuno voluto e che ora altrove continua il suo volo nel tempo.
E intanto nel mare si perde il sogno d’amore, 
il segno di un tanto perduto e mai ritrovato 
e neppure capito. 

MUSICA 6

Lei - Nelle rughe del volto degli altri il tempo colora di tanto il vuoto della nostra esistenza, forse di troppo. Mi persi di nuovo, cercai come allora un appiglio, il nulla mi afferrò per un pelo scagliandomi nelle braccia del caso. Nulla, il nulla che accadde (pausa) 

MUSICA 7

Lei - Senti mare le onde? Una voce continua e continua e … Ancora lo sento, quel vuoto, ancora mi torna, sempre, eterna mancanza di un nulla ... prima come incubo mi apparve, poi un sogno d’amore divenne, quel nulla … temuto, sognato, un nulla, a niente ha condotto, altro nulla, un vuoto dell’anima ha portato, eterno, eterno, eterno ….Forse, non so, forse … Buffo, no? Pensare a quel bimbo lasciato fra i fiori in un’alba lontana, salvato dall’angelo bianco. Pensare ora a quel bimbo, chissà adesso …chissà … lui si è salvato, lo so, io lo so, so bene che lui si è salvato … (pausa) L’angelo bianco, lei, lei mi ha tanto aiutato, allora, anche dopo, anche ora, sai mare, mare mio che mi guardi, così grande e fiero, nella tua bellezza … ed io … mi perdo, sento mille e mille corde soffocarmi, tirarmi le viscere e il collo e … quel pianto represso negli anni che passano, è dentro, ancora, che scorre impetuoso, per quanto ancora non so … (resta ferma in un angolo del proscenio in ombra)

MUSICA 8 in sottofondo 

(la luce bianca illumina la suora, che sembra venire dal nulla)
La suora - Quando ti perdo mi perdo … e sai bene quante volte accade. È sempre grande l’amore per te, ma …Oh quante volte ti perdo! È giusto? È così che funziona? … Non so. Per me è così e sempre nel dubbio scorre il mio tempo … Indico agli altri la via, di questo lo so, sono capace, però … mi perdo … e poi ti ritrovo! Ritorno a te più vicina, contenta e … gioioso il ritorno pur se fra spine di pena … La luce ogni tanto svanisce e poi ritorna a brillare più forte di prima …(ora il tono è trepidante) Sono felice, nella grazia della mia fede in te, sono felice, nell’ammirazione del tuo operato, sono felice, sono felice, ti sono grata per avermi scelto, ho l’onore di servirti, riverirti … grazie, grazie mio Signore … ogni giorno è di gioia, ogni notte di sereno riposo, grazie …però …Che cosa significa tutto questo?
A che pro la mia gioia se tanto ovunque di lutti e dolori e veleni e quant’altro non so è poi quel che accade? Ed è vera gioia la mia? E il dolore? Conosco io il vero dolore? (pausa e cambia tono) Quel bimbo, mio Signore, che mi portasti da salvare, lui e lei, da salvare entrambi, anche lei, a ritrovare la strada … Sai, mio Signore, sì, tu sai tutto, e tutto vedi, forse conosco il dolore e .. non so … prego per te e per il mondo, cucino per le sorelle, pulisco stanze ormai vuote e ogni tanto mi chiedo …sai quel che mi domando, Signore, e sai anche che presto andrò via, andrò lì dove servo, dove posso servire a salvare, aiutare … (cresce d’intensità, come se fosse altrove) Lì, per rendermi utile, per tradurre in fatti le mie preghiere, per dormire sonni di giusto e vero riposo, non solo sereno, per sentire vera una gioia, per vedere la gioia vera. Sono certa che lì, lì mai più mi perderò. (pausa) Eppure … le mie margherite, al mattino, un tempo una gioia inaspettata mi hanno portato ed ora … nulla più, ormai, nulla può giungere da questo posto smarrito, lo so. Smarrito e confuso dal caso. Ma io non servo, non servo più … quel che potevo fare ormai è stato fatto, un tempo. Quel bimbo di allora, lui, è lui che devo ringraziare, quel bimbo, il dono delle mie margherite al mattino. (pausa) 

Coro 6
Come il mare, come il cielo, amore profondo senza confini. 
Nell’alto dei cieli, nella profondità degli inferi, è così il senso della fede, 
Signore, ovunque. 
Come il mare, come il cielo, è infinito l’amore per te, ogni volta così ritrovato.
(e il buio avvolge la suora) 

Stop Musica

Lei - Mi mancano gli attimi eterni, le gioie che durano un tutto che in un tutto finisce, mare, mio mare, che fare? Mare, o mare…come, come …non so … mi arrivano i rumori del tempo, vita la chiamano, eppure non vita talvolta mi sembra la mia. Quel bimbo, abbandonato, da me abbandonato, è rimasto per sempre con me. 

MUSICA 9 IN SOTTOFONDO ritmata

Coro 7
Forse la morte, la sua, la mia è già arrivata da tempo
Forse la morte, la sua, tante le mie di morti ormai dell’anima mia
Forse la morte, la sua, le mie morti, di vita mi hanno parlato, è vero
Forse la morte, la sua, di tanti, di altri, ho sentito il dolore
Forse la morte, la sua, la mia, un’altra comincio a volerne
Forse la morte, la sua, la mia, quell’unica, mia, è quella che desidero ormai

Stop musica

Lei - Forse la morte, la sua, quando non nato poteva in un sogno essere in vita soltanto, notato, pensato …Che sciocca!!! Lasciare pensieri di vita in sospeso persi nel nulla di un cespuglio smarrito … perché? Sebbene non voluto, era nato ormai, e allora con me, è con me che doveva restare … (ride isterica)

MUSICA 10 in sottofondo 

Lei - L’angelo, l’angelo bianco me lo disse, sai, mare, (guarda il mare) l’angelo bianco mi chiese se volevo, … non volli … ma lei mi aiutò!!! Ed ora non so, non so, non so cosa ho perso, non so … Mare, che cosa, che cosa significa madre, tu puoi, tu sai dirmelo ora?

Coro 8
Madre, forse in alto volare su ali di gesti d’amore ?…
Madre, forse solo sentire la vita ormai scandita dalla vita del figlio? …
Madre, sì, forse solo amare, amare, amare … (pausa)

Lei - Da allora mi perdo in mille percorsi, tentativi … d’amore…Amore? Amore, sì, ma non so quale amore. L’amore più puro, più vero, per l’altro di noi, l’ho perso, l’ho perso per sempre e ora …mare! O mare, solo lamenti d’amore perduto è quel che mi resta …Mare, potrai languido accogliere i miei lamenti d’amore, o mare mio?!

Sempre musica in sottofondo 

Coro 9
Lamenti di vita persa in cerca d’amore
Lamenti di donna smarrita in colpe d’amore
Lamenti di donna in cerca di sogni d’amore
Lamenti di donna in cerca del suo amore di madre che era …

Lei – E l’inganno del cuore ritorna e al dolore dà nutrimento 
e nel tempo che passa più forte diventa il dolore.
Tiranno, dolore tiranno
E sordi i clamori di quella che chiamano vita rimangono al di là del sospiro,
sospiro sospeso senza più pensiero in cammino verso una qualche speranza di vita 
sospiro
sospiro e ancora …

Coro 10
Respiro perso nel tempo dell’oggi …. sospiro
respiro deluso nel ricordo avvilito ….sospiro 
respiro di nulla ancora nel tempo che remoto diventa e fresca la pena rimane … sospiro.

Stop musica

Lei – Mare, senza meta mi sento. Ho capito, tanto, non avrei così tanto dovuto capire, ma ora ho capito. E fuggo. Fuggo, da questi miei cupi pensieri, tormenti, fuggo. Dagli eterni tormenti dell’anima fuggo, dalle mie estasi in volo e cerco, cerco, cerco … (comincia a vaneggiare esaurita, poi si calma) L’angelo bianco, lei, lei al solito mi salverà. Mi aspetta. È questo un incontro d’amore, sì, d’amore anche questo, un incontro d’amore segnato nel tempo, un gesto d’amore mancato che però tanto amore ha portato. Mare, sai, lei mi ha salvato e mi salva tuttora. Quando il richiamo dalle viscere torna e il tormento del cuore mi avvolge e mi prende e non solo, è da lei che io vado, all’alba riprendo di quell’alba il momento, il tormento, il cupo ricordo e … a lei mi rivolgo e … la trovo! la sento! del suo abbraccio mi nutro lasciando alla morte dell’anima un altro futuro assai tetro, ma dell’altro futuro non noto, non certo … invece … nutro speranza in un lieto pensiero. (pausa) Poi, nel ricordo di un gesto, lontano e di pena, in un tempo altro, da tanto segnato, e nel nulla di un vuoto di vita di donna … vissuto … patito … mi perdo. (pausa) 

Coro 11
Poi, nel ricordo di un gesto, lontano e di pena, in un tempo altro, 
da tanto segnato,
e nel nulla di un vuoto di vita di donna … vissuto … patito … mi perdo. (pausa) 
MUSICA 11 in sottofondo 
Un cuore ormai stanco vacilla, l’orizzone mi prende e un’anima persa così si ritrova … 
Mare, nel tuo abbraccio mi avvolgo e .. . aspettami, arrivo … 

Fine