ARLECCHINO DOTTORE
ovvero
l'autopsia immaginaria.

di

Marco Luly



personaggi

Dottore,      padrone di casa
Pantalone,      suo amico
Laura,          moglie del Dottore
Isabella,      figlia del Dottore
Colombina,     serva in casa del Dottore
Lelio,         figlio di Pantalone
Arlecchino,     servo di Lelio
Capitano,     forestiero
Zerbinotto,      contadino

L' azione si svolge presso la casa del Dottore


PROLOGO

TUTTI IN SCENA


(entra in scena un gruppo di maschere: Colombina, Capitano, Laura, Zerbinotto, Pantalone. Si raccomandano l' un l' altro di fare silenzio. Poi notano il pubblico e gli si rivolgono invitandolo a fare silenzio)

Battute a soggetto:
    Silenzio…Sta arrivando il Dottore…Parla il Dottore…ecc.
    (entra il Dottore accompagnato da Lelio e Isabella)
LE    Silenzio!
IS    Parla il Dottore.
LE    Il signor illustrissimo Dottore, prima dell' inizio dello spettacolo, ha graziosamente acconsentito di regalarvi una breve conferenza sulla Commedia dell' Arte…
IS    …dal titolo: La Commedia Dell' Arte.
LE    Giusto.
    (il Dottore, attorniato da tutte le maschere ed i personaggi, si guarda intorno, controlla che tutto sia in ordine, poi, soddisfatto, fa per iniziare)
(disposizione dei personaggi da ds a si:
KA, ZE, PA, LA, DO, CO, IS, LE.)
DO    La Commedia dell' Arte…
CO    (interrompendolo, al pubblico) Silenzio! Parla il Dottore.
DO    (fa per riprendere) La Commedia dell' Ar…
CO    (c.s.) Silenzio ho detto! Parla il Dottore.
DO    (le lancia un' occhiataccia, poi riprende) La Commedia…
    (Co sta per interromperlo di nuovo, ma lui la anticipa)
    Silenzio tu!
CO    Siiii.
    (quando finalmente, sembra che il DO possa cominciare, viene di nuovo interrotto)
LE    Silenzio, parla il Dottore.
IS     "
CO     "
LA     "
PA     "
ZE     "
KA     "
    (il DO li guarda di traverso, poi credendo di poter finalmente iniziare, si schiarisce la voce)
DO    Hhhc.
    (a sorpresa tutti gli altri lo imitano)
KA     "
ZE     "
PA     "
LA     "
C     "
IS     "
LE     "
    (questa volta arrabbiato, il DO urla)
DO    Ohhh!
    (e tutti ripetono)
LE     "
IS     "
CO     "
LA     "
PA     "
ZE     "
KA     "
    (persa completamente la pazienza, il DO alza un pugno minaccioso. Tutti lo imitano, minacciandolo, contemporaneamente. Allora il DO finge di giocare a morra con KA. Infine inizia la conferenza)
DO    La Commedia dell' Arte è quella forma di teatro che nacque in Italia al tempo degli Etruschi…
TUTTI    Ehhhhh!
DO    …all' epoca dell' Impero Romano…
TUTTI    Ehhhhh!
DO    (in difficoltà, decide di andare avanti comunque)…che nacque… quando diavolo qualcuno la concepì.
TUTTI    Ohh.
DO    …e si sviluppò fino all' epoca di Carlo Goldoni che la fece morire con la sua Riforma del Teatro. Assassino il Goldoni!
TUTTI    Assassino! Assassino Goldoni! (mentre gli altri smettono, CO continua ad inveire)
CO    Assassino Goldoni, me l' hai ammazzata! Hai ammazzato la Commedia dell' Arte! Che dolore…che dolore…(si accorge che tutti la stanno guardando, in particolare il DO)…scusi.
DO    Molti sono i nomi usati per definire questo teatro, tra cui: Commedia all' Italiana…
PA    …cotoletta alla milanese, fegato alla veneziana, trippa alla romana.
TUTTI    Silenzio.
PA    Scusi.
DO    (continuando)…Commedia all' improvvisa, Commedia delle maschere, Commedia dei mimi.
    (CO inizia a fare movimenti mimici esagerati, canticchiando. Si accorge di essere di nuovo guardata e smette)
CO    Scusi.
DO    Le caratteristiche che contraddistinguono questo tipo di teatro sono: l' assenza di un testo premeditato.
ZE    (a PA) Cos' è premeditato?
PA    E' quando uno non l' ha fatto apposta.
LA    No, significa che non c' era un copione.
LE    Giusto.
DO    Un' altra caratteristica è l 'improvvisazione. Ossia gli attori improvvisavano sulla scena le loro parti.
ZE    Come fa Pantalone.
KA    Ma lui lo fa perché non se la ricorda.
LE    Giusto.
DO    Un' altra caratteristica era il professionismo degli attori.
LA    Cioè?
DO    Cioè gli attori, dopo lo spettacolo, venivano pagati.
    (tutti si fanno sotto con la mano tesa. Il DO li guarda prima sorpreso, poi disgustato)
    Quando non recitavano da cani! (sputa sulle mani protese)
IS    Non è giusto.
LE    Giusto.
DO    Ed infine, la caratteristica più evidente, più peculiare, più distintiva: le Maschere! E tra queste, la maschera più importante era…(tutti fanno un passo avanti)
    era…(c.s.)
    era…
    (entra AR e salta sulle spalle del KA)
AR    Era Arlecchino!
DO    No, il Dottore.
    (tutti gli altri nominano il proprio personaggio cercando di imporsi all' attenzione del pubblico: Capitano! Pantalone! Prima Innamorata! Seconda Innamorata! Serva!)
CO    Silenzio!
DO    (a CO) Scusi. Insomma le maschere…(LA e CO gli tirano la giacca)…e per la prima volta sulle scene: le donne, le femmine.
LA,CO,IS    (enfatizzando le loro forme) Siii. Siii.
KA,PA,ZE    (sfottendole) Siii. Siii.
DO    (il DO inizia una lunga enunciazione di personaggi. All' inizio l' interessato risponde con un "SI", poi diventa un coro, sempre più veloce)
    Colombina…Smeraldina…Corallina…Franceschina…Dottore…Gli Innamorati…Pantalone…Capitano…Zanni… Pulcinella…
    Lelio…Florindo…Arlecchino…Truffaldino…Mezzettino…
    Pedrolino…Frittellino…Trappola…Brighella…Gianduja…
    (in un crescendo di esaltazione CO va avanti con i suoi "SI", mentre gli altri smettono e la guardano. Infine, accortasi di aver esagerato, termina con un "SI" basso)
CO    Si.
DO    (sta per scagliarsi contro CO) Disgraziata! Mi hai rovinato la conferenza!
AR    (richiamando l' attenzione di tutti) Oh!!! Alla fine con tutta 'sta minestra della Commedia dell' Arte, vi siete dimenticati di fare il prologo e di introdurre lo spettacolo. Pazienza, lo farò io: lo spettacolo che sta per cominciare si intitola " Arlecchino dottore " ed io sono il protagonista…
    (viene interrotto da tutti gli altri. Ognuno tenta di parlare dando allo spettacolo il titolo che più gli sembra metta in risalto il proprio personaggio)
DO    No, lo spettacolo si intitola " L' autopsia del Dottore ".
CO    No, è  " La trovata di Colombina ".
PA    Il titolo è " Pantalone innamorato dell' amante del proprio figlio, per la propria disgrazia e la propria disperazione ".
KA    " Gli amori del Capitano !"
LeeIS    " Gli amanti sfortunati ".
LA    " L' amante del bel canto ".
ZE    " Zerbinotto sciocco, ma non troppo ".
AR    (al pubblico, uscendo dal gruppo che ancora discute in sottofondo) Insomma, mi pare che la Commedia sia già cominciata. Ma non vi fate ingannare: il titolo è…(gli altri, accortisi di lui, lo circondano, lo sollevano e lo portano via. Rimane CO che si rivolge al pubblico)
CO    Il titolo…me lo sono dimenticato. Comunque, buon divertimento.
    (esce anche lei)

ANTEFATTO
ISABELLA, CAPITANO, ZERBINOTTO, LELIO E ARLECCHINO
(Isabella si affaccia da una finestra e con in mano una grossa margherita fa " m' ama, non m' ama")
IS    (con voce sottile) M' ama…
    (con voce bassa e sgraziata) …non m' ama.
    (mangia il petalo, poi lo sputa.)
    (ripete per l' ultima volta) M' ama, non m' ama.
    (si guarda attorno annoiata) M' ama, si m' ama. Basta, sono stufa.
    (al Capitano che ha seguito tutta la scena) Non credete, signore, che l' amore sia davvero una cosa meravigliosa?
    (esce cantando) Si quest' amore splendidoooo.
KA    Chi è colei che con così poche parole, in un sol momento, mi ha rapito il cuore? Chi sia, sia, dev' esser mia! Ma ora dov' è finita? Dove si è nascosto il mio cuoricino dolce? Sento che sto per dedicarle una serenata.
    (entra gridando, trafelato, Zerbinotto)
ZE    Dio stramaledica le scimmie e chi le nutre! (vede il Ka) Signore, non avete mica visto passare una scimmia, con la faccia di scimmia?
KA    Una scimmia? Vai via servo! Io sono da poco arrivato in questa città ed ho visto solo un essere celestiale.
ZE    La scimmia della mia padrona è fuggita di casa! Se non la trovo prima di sera, per me saranno bastonate.
KA    Trovami piuttosto uno strumento, una viola, un violoncello, una mandola, un liuto, un calascione, perché devo dedicare una serenata d' amore alla mia bella…perbacco, non conosco neanche il suo nome!
IS    (affacciandosi) Isabella!
ZE    Tutte le belle, si chiamano Isabelle. (consegna al Ka una chitarra)
KA    Isabella…
    (canta "Maria Dolores", sostituendo il nome con "oh mia Isabella")
ZE    (alla fine della serenata) Signore, io starei a sentire anche la prossima canzone, ma ora devo andare a cercare il mio amore...
KA    Ed io devo ritrovare la scimmia della mia padrona…
    (realizzano di aver fatto confusione, riprendono ognuno il proprio atteggiamento ed escono. Entrano Lelio ed Arlecchino, muovendosi con passi furtivi e guardandosi continuamente intorno)
LE    Arlecchino.
AR    Padrone.
LE    Tutto tranquillo, seguimi.
AR    Padrone, io temo che la vostra idea ci porterà alla rovina.
LE    Cosa dici, fifone.
AR    Se vostro padre scopre che siamo in città…voi sapete che tipo violento può diventare.
LE    Solo con i servi, tranquillo.
AR    E' questo che non mi fa stare tranquillo.
LE    Ti proteggerò io. Tanto ti basta?
AR    No, padrone.
LE    Bene, andiamo. (uscendo, mentre al balcone si è affacciata Isabella) Tu cercherai di spillargli dei soldi, sai già come, mentre io farò in modo di incontrare la mia dolce…
IS    …Isabella.
AR    (rivolto spaventato verso di lei, ma senza realizzare chi sia) Shhh.



SCENA I
DOTTORE, PANTALONE, poi LAURA
(entrano Pant. con un mazzo di fiori e un bastone e Dott. con un libro)
PA    Dove si sarà cacciato quel vanitoso di un Dottore. Son qui per quell' affare che mi preme e non vorrei perdere altro tempo…
DO    (entrando) No, no, no, mille volte no! Centomila volte no! Non circola!
PA     (seguendolo) Signor Dottore!
DO     (non facendo caso a PA.) Aristotele lo affermò con chiarezza!
PA     (c.s.) Signor Dottore!
DO     (c.s.) Ed Ippocrate si trovò d’accordo con lui!
PA     (c.s.) Signor Dottore!
DO     (c.s.) Ed io lo proverò al mondo intero!
PA     Signordottoreee!
DO     (rivolgendosi a lui) E coloro che sostengono altre teorie sono degli ignoranti!
PA     Certamente, signor Dottore.
DO     (violentemente contro PA.) Io lo dimostrerò! E ficcherò loro in testa la verità, confutando la loro confusione!
PA     Non lo dubito.
DO     (realizzando all ' improvviso) Oh, scusatemi, signor Pantalone. La passione per i miei studi mi porta a questi eccessi di violenta indignazione. Ma come fare a trattenersi quando si leggono tali stupidità da parte dei miei avversari? Torno a chiedervi scusa.
PA     Siete scusato senz' altro.
DO     Gli imbecilli sostengono…sostengono…(ride forte)
    che il sangue circola per il corpo… Capite che ridicolosità?!
PA    (PA. fa un sorriso di convenienza) Circola?   
DO    Circola…come voi ed io per le vie del paese. (DO. ride, poi irato
    improvvisamente) Ma io non consentirò loro di continuare a
              ridicolizzare in questo modo la professione medica!
(strappa il bastone di mano a PA. e si lancia contro nemici immaginari)
    Sanguis non circulat! Signori imbroglioni dei miei stivali!
    Perché se circolasse, non sarebbe fermo! Oh, ho detto.
(restituisce a PA. il bastone) Scusatemi ancora, mi lascio trasportare con facilità. Ma io son fatto così, la mia bile si infiamma subito ed inoltre non sopporto di essere contraddetto.
    (amabile) Cosa posso fare per voi, signor Pantalone?
PA     Sono venuto per parlarvi di quell' affare.
DO     Quale affare?
PA     Quello di cui sapete.
DO     So, cosa?
PA     Di cui abbiamo parlato.
DO     Quando?
PA     Molte volte.
DO     Dove?
PA     In varie occasioni.
DO     Hum…eppure…
PA     Il mio matrimonio con vostra figlia Isabella.
DO     (esegue una breve visita di controllo su PA. , occhi, lingua, cuore,
           temperatura, polso) Signore, mia figlia ha 18 anni.
PA     Io ho una rendita pari a 20.000 scudi d' oro.
DO     Signore, vi ripeto che mia figlia ha 18 anni…ed è vostra. Potete
            prenderne possesso quando volete.
PA     Davvero? Come posso ringraziarvi? Non c' è nulla che possa farmi più felice.
DO     Ma ammette che non c' è niente di più assurdo.
PA     Eh?
DO     Che non si sarebbe potuta udire una bestialità più grande.
PA     Co…cosa?
DO     Affermare che il sangue circola!
PA     Di nuovo! Dottore, vi prego, tornate per un attimo con la mente a quanto vi ho chiesto.
DO     Quando?
PA     Ma proprio ora.
DO     A quale proposito?
PA     A proposito della mano di vostra figlia.
DO     La questione si può considerare conclusa. Ve l' ho già detto: mia
            figlia è vostra.
PA     Non credete che io debba parlarne alla vostra gentile consorte?
DO     Inutile.
PA     Tuttavia, io vorrei…
DO     Tempo perso. Per mia moglie vi garantisco io. Credete, ella sempre si rimette alla mia volontà.
     E se pure creasse delle difficoltà…so come ricondurla  
            alla ragione. Io sono il capo di casa, punto.
Noi sappiamo, vero signor Pantalone, come rendere docili le donne.
    (si sente Laura cantare, da fuori scena)
Mia moglie non si occupa di certe faccende, lascia fare a me. E' un' amante della musica, del bel canto. Ma a casa comando io.
PA     Non lo dubito, signor Dottore.
DO     Vorrei sentirla contraddirmi una volta. Vedrebbe subito chi comanda qui. Ma fortunatamente ella non mi ha mai messo in questa sgradevole condizione. Mia moglie, in una parola, fa esattamente ciò che voglio io.
    (Laura entra cantando, termina e poi guarda i due.)
PA     Signora, la riverisco. Stavamo…
DO     (interrompendolo, sottovoce) Avete la mia parola.
PA     (c.s.) Due sono meglio di una.
DO     (sospingendolo verso la moglie) Parlate prima voi, è più educato.
PA     (ritraendosi) Voi iniziate, io continuo.
DO     E' più ragionevole che siate voi ad entrare in argomento.
PA     Il primo passo spetta a voi.
DO     Sta bene, comincio io. (alla moglie con tono deciso) Moglie!
    (a PA.) E' il vostro turno ora.
PA     Non trovo le parole.
DO     E' il vostro matrimonio.
PA     E' vostra moglie.
DO     (dolcemente) Mia cara…(a PA.) diciamolo insieme.
insieme
DO        questo è il signor Pantalone e ha una rendita di 20.000 scudi
    l' anno.
PA.     io sono   il signor Pantalone e ho una rendita di 20.000 scudi
    l' anno.
insieme
DO.     E chiede la mano di nostra figlia.
PA.     E chiedo la mano di vostra figlia.

LA     La mano per chi?
    (terrorizzati si indicano l' un l' altro)
DOePA     Per lui!
(Laura grida qualcosa di semi incomprensibile ma di presumibilmente terribile e va via)
PA     Mi sono sfuggite le ultime sillabe.
DO     Io invece le ho potute cogliere. Ha detto…vecchio gallinaccio.
PA     A me?
DO     Siete voi lo sposo.
PA     (ripetendo le parole del DO.) Io sono il capo di casa, punto. Mia moglie, in una parola, fa esattamente ciò che voglio io, altro punto.
DO     Sapete…è l' effetto delle purghe che le ho prescritto per certi suoi disturbi. Terminato l' effetto torna docile e mansueta. Vedrete, signor Pantalone, non avrete da preoccuparvi. Non ho voluto alzare la voce con lei per non turbarla, visto il suo stato di salute. Voi mi capite…per cui non vi angustiate: tutto andrà per il meglio.
    Ed ora, mio futuro genero, devo lasciarvi perché debbo
              prepararmi ad una importante autopsia.
    Dimostrerò loro che il sangue non circola! (esce)
PA    Vecchio pazzo!

SCENA II
ARLECCHINO e PANTALONE
    (entra Arlecchino ed incontra Pant.)
AR     Servo, signor Pantalone.
PA     Arlecchino? Cosa ci fai qui? Ti credevo a Bologna con il mio figliolo.
AR     E' stato proprio il signor Lelio a mandarmi qui da voi.
PA     Come procedono i suoi studi?
AR     Oh signore, egli è uno dei più brillanti studenti dell' Università.
           Spesso invita gli amici a bere e mangiare…
PA     Eh…?
AR     …bere cultura e mangiare libri.
PA     Ah…
AR     Lavora duramente, sapete…mai a letto prima di mezzanotte.
           …da solo.
PA     Ehhh ?
AR     …porta sempre con sé almeno un libro.
PA     Ah…un libro.
AR     A volte passano settimane senza che si prenda un giorno di libertà dagli studi: preferirebbe morire piuttosto che perdere una lezione dei suoi amati professori. (tra sé)…e professoresse.
PA     Cosa dici?
AR     Dico, signore, che voi non immaginate neanche che uomo fortunato siete ad avere un tal modello di figlio.
PA     Bene, bene. Ma cosa mi dici della sua salute?
AR     Naturalmente la sua salute ne risente. Dovrebbe mangiare meglio, di più…non solo libri e cultura. Ma ecco qui una lettera che mi ha dato per voi.
PA     (legge) "Signore padre mio. Io sto bene e così lo sperpero di voi, anzi in verità io non stassi proprio tanto bene per niente un accidente."
      Ma che razza di lettera è mai questa? Non è la calligrafia di mio
              figlio! Che imbroglio è questo, Arlecchino?
AR     Oh, signore perdonatemi! Credevo non ve ne sareste accorto. Il fatto è che lungo la strada ho perso la lettera di vostro figlio e così ho pensato di riscriverla di mio pugno.
PA     Meriteresti una scarica di bastonate!
AR     Se ho fatto male, l' ho fatto per amore del mio padrone! Una cosa è certa, egli ha bisogno di soldi.
PA     Ancora? Gliene ho mandati tre settimane fa.
AR     Giusto, se guardiamo le settimane, avete ragione, sono solo tre. Ma non se pensiamo che sono ben 21 giorni!
PA     Giusto…ma cosa mi racconti, imbroglione!
AR     Le dirò la verità, signore.
PA     Sentiamola allora, questa verità.
AR     Il signor Lelio è troppo orgoglioso per chiedervi del denaro. Così
           sono venuto qua io a sua insaputa per il suo bene. La lettera l' ho
           scritta io. (si commuove)
           Oh, vedeste come è ridotto, pelle e ossa! Volete che muoia di
              fame e di consunzione?
PA     Va bene, vedrò cosa fare. Ora ho un affare urgente da sbrigare.
           Torna tra un po’ e deciderò sul da farsi.
AR     Servo signore.
         (PA. esce)
           Il vecchio è un osso duro, non sarà facile spillargli altro denaro.
              Ma ho promesso al mio padrone che ci sarei riuscito…dovrò 
              ingegnarmi.

SCENA III
ARLECCHINO, LELIO, poi ISABELLA
    (entra Lelio)
LE     Pss…Arlecchino.
AR     Padrone, voi qui? Che rischio, vostro padre è andato via proprio
          adesso, avrebbe potuto incontrarvi. Gli ho detto che eravate a
              Bologna.
LE     Come è andata? Sei riuscito a spillargli i denari?
AR     Non ancora, ma lo rivedrò presto. Fidatevi di me.
LE     Cosa gli hai detto?
AR     Gli ho raccontato un storia…padrone, avreste dovuto vedermi. Credo di meritare un aumento del salario.
LE     Lo vedremo poi. Ma ora dimmi. Hai incontrato Isabella? Io muoio per lei, se non la incontro presto…
AR     Attenzione, sta venendo qualcuno.
    (entra Isabella, scambia dei cenni con A. poi viene avanti)
LE     Isabella! Quale felicità! I miei occhi hanno a lungo aspettato questo momento per…
IS     Lelio, bisogna stare in guardia, potrebbe vederci qualcuno.
    Ho tanta paura.
LE     Paura? Anima mia…ma non avete altro da dirmi? Dal giorno della nostra separazione…
IS     Vorrei dirvi…
LE     …io non ho atteso che questo momen…cosa avete da dirmi?
IS     Vostro padre vuole sposarmi!
LE     Sposarvi…che dolce parola…Mio padre!?
IS     Si, vostro padre. Ma non temete, mia madre non acconsentirà mai.
LE    Mio padre vuol sposare anche vostra madre?
IS    Vostro padre vuol sposare me!
LE     Isabella, voi sposare mio padre?
IS     Piuttosto vorrei morire. Ma ora devo lasciarvi, ho paura che ci
          scoprano. A presto anima mia.
LE    Un momento ancora!
IS    No!
LE    Aspettate!
IS    No!
LE    Isabella!
IS    (stufa) A Lelio! (esce)
LE     Arlecchino, hai sentito?
AR     (che si era addormentato) Tutto, perfettamente.
LE     Cosa mi consigli di fare?
AR     Cosa fare…
LE     Cosa fare?
AR     Forse dovreste scriverle una lettera per organizzare un incontro…
LE     No, no…ecco piuttosto farò così: le scriverò una lettera per organizzare un incontro...(guarda AR come per chiedergli a quale scopo)
AR    Segreto.
LE    Segreto.
AR     Buona idea. Poi dovreste fare in modo di fargliela avere di nascosto.
LE     No, non funziona…ecco, ho trovato: poi gliela farò avere di nascosto.
AR     Buona idea.
LE     Gliela consegnerai tu stesso.
AR     Cattiva idea. Io devo andare a trovare vostro padre.
LE     Prima la lettera. Andiamo, la scriverò subito e tu la recapiterai.
(lazzo dell' uscita: LE. non trova la strada, finchè non gliela indica AR.)
AR     Di qua.
LE     No, di qua. ( ed esce nella stessa direzione indicata da A)
AR    Giusto. (esce)

SCENA IV
DOTTORE e COLOMBINA
DO     (entrando) Colombina! Colombina!
CO     Son qui, signor Dottore.
DO     Tra poco porteranno in casa un cadavere sul quale dovrò effettuare un' autopsia. Sistemalo nella cella frigorifera per mantenerlo fresco.
CO     Un cadavere? Ma i vostri pazienti stanno per arrivare.
DO     Cadaveri, pazienti, non vedo quale differenza faccia.
CO     Qualsiasi cosa volete voi, dottore.
DO     Qualsiasi? No, mia cara. Se tu davvero facessi qualsiasi cosa io
            desideri…tu sai a cosa alludo.
CO     Ancora questa storia. Dovreste essere più prudente, con vostra moglie in casa.
DO     Vedi, cara Colombina…quando si mangia per tutta la vita lo stesso tipo di formaggio, alla fine viene a noia. E' un fatto scientifico!
CO     E se anche vostra moglie avesse voglia di assaggiare un altro…
           provolone?
DO     Ignorante che sei. Non è la stessa cosa. Il privilegio di un uomo è
           quello di proferire dolci parole all' indirizzo della sua consorte, e
              la virtù della donna è quella di ascoltare queste parole solo dal suo
           legittimo consorte.
CO     Io non credo che gli uomini debbano godere di maggiori privilegi
           delle donne. Perché dovrebbe essere loro permesso ciò che è
              negato a noi donne?
DO     La Legge lo afferma. (DO. esce)
CO     La legge! E chi le fa le leggi? Ci devono essere dottori in legge
              pazzi, come ci sono pazzi dottori in medicina!

SCENA V
COLOMBINA e ARLECCHINO
 CO     Vecchio trombone sfiatato!
            Quando mi sposerò, il marito voglio scegliermelo come dico io.
(le ultime parole sono gridate in faccia ad Arlecchino che è entrato travestito da vecchio con barba bianca e mantello, poi CO. si volta e fa per andare via. Si ferma all' improvviso, si volta di nuovo e va verso AR.)
    Arlecchino! Che ci fai qui?
AR     (seccato, togliendosi il travestimento) Mi hai riconosciuto?
CO     (aiutandolo) Perché questa strana roba addosso?
AR     Per non essere riconosciuto.
CO     Il padrone ti ha visto?
AR     Non c' è pericolo. Ho aspettato che uscisse. Volevo salutare la
              mia dolce Colombina.
CO     Aspetta, è più prudente chiudere le porte. La signora Laura
 potrebbe arrivare da un momento all' altro. (chiudono le due porte. Lazzo del corteggiamento con suoni simili ad animali)
AR     A fare il gatto innamorato con te, quasi mi dimenticavo dello
              scopo della mia missione. Sai che il signor Pantalone vuole
              sposare la signorina Isabella?
CO     Si lo so, povera ragazza.
AR        Colombina, tu devi aiutarmi a salvare il mio padrone, il signorino
           Lelio. Ho qui una sua lettera da consegnare ad Isabella. E' per
           organizzare un incontro segreto.
CO     Gliela darò. Ma ora sarà meglio che tu vada.
AR     Non senza un tuo bacio, prima.
CO    Potrebbe entrare qualcuno.
AR     Le porte sono chiuse.
CO     Quando saremo sposati anche noi.
AR     Un bacio o non me ne andrò.
CO     E va bene. Eccoti un bacio. Ora vai!
AR     Addio, bella serva senza cuore! (fa per andare via da destra
              quando si sente la voce del DO)
           
SCENA VI
    COLOMBINA, ARLECCHINO, DOTTORE e LAURA   
DO     Colombina, apri questa porta!
CO     Il padrone! Te lo dicevo.
DO     Colombina! Apri all' istante!
CO     Vengo dottore, vengo! (ad AR) Ti nasconderò nella cucina.
            (fanno per uscire dall' altra porta quando si senta la voce di LA
            venire proprio da lì)
LA     Colombina! Apri questa porta!
CO     E' fatta. Siamo fritti!
DOeLA  (insieme da fuori le due porte) Colombinaaa!
CO     Vengooo!
    (AR e CO corrono freneticamente da una porta all' altra)
AR     Che cosa facciamo?
CO     Non lo so…
AR     Mi uccideranno…
CO     Oh, poveri noi!
AR     Presto il mio corpo diventerà un cadavere…
CO     Un…cadavere? Si, sarai un cadavere!
AR     Si. Un cadavere?
DOeLA  (da fuori insieme) Colombinaaa!
CO     Sdraiati sul tavolo e non muoverti. (AR esegue senza capire) Dirò
              loro che tu sei il cadavere che è appena arrivato per l' autopsia.
AR     Si. L' autopsia?
CO     Giù, e fermo!
DOeLA    Colombinaaa!!!
CO    Vengooo!!! (va ad aprire la porta del DO)
DO    (attraversando la stanza rapidamente) Tu mi farai dare in escandescenze! Con tutti gli impegni che ho, farmi aspettare così, dietro una porta!
CO    Si, Dottore.
    (nel frattempo CO apre la porta di LA che entra)
DO    (distrattamente a LA) Salve, moglie.
    (ad AR) Salve, signore. (esce)
AR    (rispondendo al DO) Salve.
LA    Colombina, sono stata dietro la porta a bussare per un' ora!
CO    Mi perdoni signora, era occupata a sistemare il cadavere appena arrivato.
LA    Un cadavere? Quel necrofilo di mio marito! Io non amo queste cose, mi insinuano nella mente strane idee.
CO    State uscendo signora?
LA    Si, vado ad un concerto.
CO    Bene signora. Andate al concerto.
LA    Io non amo i cadaveri. Amo la lirica! (esce cantando)
CO    (ad AR che si sta rialzando) Allora, che ne dici della mia idea? Ha funzionato?
AR    Perfettamente, Colombina. Tu sei un genio. Ora scappo.
CO    Aspetta un altro momento, la signora potrebbe essere ancora dietro la porta.

SCENA VII
COLOMBINA, ARLECCHINO e DOTTORE
DO    (bussa di nuovo) Colombina! Apri la porta!
CO    Arrivo!
AR    Ancora lui.
CO    Sdraiati sul tavolo di nuovo.
AR    Che l' inferno lo porti!
DO    Colombina!
CO    Sto arrivando, un poco di pazienza!
DO    Ma che mania di chiudere a chiave le porte!
CO    Ma la porta era solo accostata, Dottore.
DO    (nota AR sul tavolo) E questo, che cos' è?
CO    E' il cadavere che stavate aspettando. Lo porto subito nella cella frigorifera.
DO    Sembra un giovine…ma che brutta faccia, non è vero?
CO    Si dottore, brutta faccia.
    (da ora AR cerca di fuggire ogni volta che il DO si volta)
DO    Come mai è ancora vestito dei suoi abiti?
CO    Hanno detto che si tratta di un cadavere fresco di giornata.
DO    Infatti è ancora caldo. Hanno fatto davvero un buon lavoro.
CO    Si dottore, ora lo porto nella cella.
DO    Ferma! Questa è una grande occasione per dare subito inizio alla mia autopsia. E la vedremo, miei illustri colleghi, se il sangue circola o no!
CO    Ma dottore, i vostri pazienti stanno per arrivare, non è il momento per l' autopsia.
DO    I miei pazienti aspetteranno. Ubi maior, minor cessat! Portami subito gli strumenti da dissezione dal mio laboratorio.
CO    Andateci voi! Io non voglio entrarci, mi fa impressione.
DO    Che storia è questa? Ti ho detto di andare, e fai presto! Voglio operare una completa dissezione del corpo. Lo ridurrò in pezzettini non più grandi di così.
CO    Farlo a pezzettini…oh, dottore, questo bel ragazzo.
DO    Non è il momento per i sentimentalismi. Portami i ferri del mestiere!
CO    Vado, vado…(è costretta ad uscire, ma rimane a sbirciare da dietro la porta)
DO    Bene, dunque, vediamo. Non vedo l' ora di mettergli i ferri addosso e dissezionarlo come si deve.
    Il cuore batte ancora! E' evidente miei cari signori ignorantoni, il sangue non circola per l' effetto di sistole e diastole come voi sostenete e poiché il cadavere è vivo, questo prova che il cuore batte dopo la morte! Ho detto.
    ( Durante la spiegazione AR tenta un paio di volte di fuggire e si blocca in strane posizioni.)
    Ma quanto ci mette Colombina, io non sto più nella pelle! Oggi sarà una giornata storica per la scienza medica.
    ( Lazzo dei riflessi, DO batte da una parte e AR reagisce da
    un' altra)
    Molto interessante, i riflessi sono ancora attivi, ma in stato di confusione. Dovrò fargli un' esame approfondito.
    ( Rientra CO che cerca di calmare AR. Il DO nota dei movimenti in AR)
    Per cominciare inciderò il corpo dalla testa ai …( è sorpreso perché nel frattempo AR si è girato sul lettino ed ora ha la testa al posto dei piedi)…dai piedi alla testa. Poi separerò i ventricoli cardiocircolatori per terminare il mio necrologio…
    (scoppia a ridere) …il sangue circola nel corpo!
    Ah, se quei ciarlatani potessero vedermi ora, con quelle loro pìstole e costole. (si accorge che AR è quasi in piedi sul tavolo e scambia segni con CO) Che succede?
CO    ( continuando a gesticolare) Mosche, Dottore. Il corpo le attira come mosche…già. Sarebbe meglio portarlo subito nella cella frigorifera.
DO    Ferma! Un cadavere con il cuore che batte ancora! Non posso perdere questa occasione per triturare le tesi dei miei avversari.
    Devo procedere immediatamente alla dissezione! Dove sono i miei strumenti, Colombina?
CO    Non sono riuscita a trovarli, Dottore.
DO    "Non sono riuscita…" Stupida serva, devo fare tutto da me. (esce)

SCENA VIII
COLOMBINA e ARLECCHINO
    ( AR si solleva di scatto e fa per fuggire via.)
CO    Dove stai andando?
AR    Dove? Il Dottore sta per tornare qui con seghe, rasoi, cesoie, forchette e coltelli, e tu mi chiedi dove sto andando?
CO    Ma io glieli ho nascosti, sciocchino.
AR    Oh, Colombina, tortorella mia! Già mi vedevo tagliuzzato in pezzettini non più grandi di così.
CO    Oh, mio Arlecchino. Avrei tanto sofferto nel vederti fatto a pezzettini così piccoli.
AR    Anch' io.
CO    Nel vedere il tuo cuoricino, le orecchiucce, il nasino e tutto il resto sparso sul tavolo.
AR    Anch' io.
CO    Arlecchino, io avrei portato fiori freschi sulla tua tomba ogni giorno.
AR    Anch' io.
    ( Si sente battere dalla porta di ds. )
CO    Diavolo, la signora Laura è già tornata. Torna sul tavolo.
AR    Sul tavolo mai! Confesserò tutto, piuttosto.
    ( Battono ancora)
CO    Vengo! Aspetta, ho avuto un' idea.
AR    Spero che sia migliore dell' ultima.
CO    Rimettiti il tuo travestimento. Dirò che sei un collega del Dottore e che sei venuto per conoscerlo. 
    ( Bussano ancora)
CO     Arrivo! Sbrigati. ( Aiuta AR a travestirsi)
AR    Ma il cadavere?
CO    Pensiamo a salvarci per ora.
AR    Dottore io, che non so leggere né scrivere.
    ( Bussano ancora)

SCENA IX
COLOMBINA, ARLECCHINO e ZERBINOTTO
CO    Eccomi qui. ( apre la porta e scopre con sorpresa che non è Laura)
    Ma lui non è…
AR    Lui non è?
CO    No, non è.
AR    E perché non l' ha detto prima che lui non era?
 ZE    (quasi spaventato) Io mi chiamo Zerbinotto… vorrei vedere il Dottore.   
CO    Il Dottore è molto occupato e non può visitare.
ZE    Ma non è quello il dottore?
 CO    Cosa vuole da lui?
ZE    Solo due parole.
CO    In questo caso…(piano ad AR) mi raccomando.
AR    (con tono dottorale) Cosa desideri da me, villico?
ZE    Niente per me, signore.
AR    In questo caso. (fa per andare via)
ZE    Sono qui per la mia padrona. Ha perduto il senno, è impazzita del dolore per aver smarrito la sua piccola, deliziosa, amabile… scimmietta. Proprio così! E' fuori di sé, grida, strepita, minaccia di battermi se non ritroverà la sua scimmia. Proprio così! E allora mi sono detto: il dottore di cui tutti parlano, saprà senz' altro trovare un rimedio per far tornare la scimmia. Proprio così!
AR    Cosa?!? Un rimedio per…ah! che offesa mortale! Sacrilegio! Sotterfugio! La medica professione!
ZE    Naturalmente vi pagherei bene.
AR    La medica professione…vuole che io mi adoperi per aiutarti, villico. Allora, sdraiati sul tavolo.
    (AR esamina il corpo di ZE come ha visto fare al DO con lui)
    Bene, vediamo…da quanto tempo è sparita la scimmia?
ZE    Due giorni fa.
AR    A che ora?
ZE    Verso le 11…forse mezzogiorno.
AR    (infuriato) Più vicino alle 11 o a mezzogiorno?
ZE    (spaventata) A mezzogiorno. Stavo in cucina a preparare per il pranzo.
AR    Voglio sapere il colore!
ZE    Nera!
AR    Bene, bene…due giorni.
ZE    Si.
AR    Mezzogiorno.
ZE    Si.
AR    Nera.
ZE    Proprio così.
AR    Prendi delle pillole.
ZE    Pillole?
AR    Proprio così.
ZE    E queste pillole riporteranno a casa la scimmia?
AR    Senza alcun dubbio.
ZE    Ma quali pillole?
AR    Le prime che trovi in farmacia.
ZE    Ma, dottore…
AR    Non cercare di capire! Fai semplicemente quello che ti ho prescritto!
ZE    Si, dottore. Quante pillole devo prendere?
AR    (seccato) Quante pillole devo prendere? Quanti anni ha la scimmia?
ZE    Quattro anni.
AR    Quattro anni…quattro pillole, quattro volte al giorno, per quattro giorni.
ZE    Grazie, dottore. (lo paga) Quando la scimmia tornerà a casa, le manderò tanti clienti…proprio così!
    (ZE va via accompagnato da CO, mentre AR è in contemplazione della moneta ricevuta)
CO    Un pezzo d' argento! Per un principiante…
AR    Che bel mestiere. Puoi guadagnare tutti i soldi che vuoi senza sapere nulla di medicina. (si leva il mascheramento)
CO    (imitandolo) Prendi quattro pillole!
AR     Ora è meglio che scappi, prima che capiti qualche nuovo imbroglio. Non dimenticare la lettera per Isabella.
    (Bussano di nuovo alla solita porta)
CO    Presto rimettiti la barba e il resto, questa volta è la signora sicuramente.   
   

SCENA X
COLOMBINA, ARLECCHINO e CAPITANO
     (va ad aprire ed entra il Capitano)
KA    Il signor illustrissimo dottore archiatra è in casa?
CO    Chi lo desidera?
KA    Io sono il Capitan Trambusto Rodomonte Spezzaferro Mangiapaneatradimento di Vall' Inferna, figlio di Marte e della Saetta, nipote di Zeus, consigliere di Minerva, amante di Venere
    e fratellastro di Apollo.
    Ma puoi chiamarmi Capitano, perché sono Unico.
CO    Cosa desiderate dal Dottore, signor Unico?
KA    Sono di passaggio in questa città e vorrei vedere il dottore per un consulto.
CO    Siete forestiero, dunque?
KA    Vengo giusto ora dall' Olimpo.
CO    Quand' è così, entrate pure. Ecco il signor Dottore.
    (piano ad AR) Cerca di sfilargli un'altra moneta d' argento.
AR    Cosa desiderate da me?
KA    La gente di questa città parla di voi come uomo di scienza di grande valore.
AR    Si.
KA    Per questo motivo ho deciso di venire da voi per un consulto molto importante.
AR    Si.
KA    Voi vi intendete di…?
AR    Si.
KA    Bene, sapevo di essere in buone mani.
AR    Bando ai convenevoli, sdraiatevi sul lettino che muoio dalla voglia di visitarvi.
KA    Ma se non vi ho ancora detto il motivo della mia visita!?
AR    Allora, se permettete mi sdraio io…sono un po’ stanco di visite.
    (AR si sdraia)
KA    Giunsi solo ieri in questa vostra nobile città e subito una freccia mi raggiunse al cuore. La ferita non cessa di sanguinare e se non troverò la giusta medicina, temo che ne morirò.
AR    Caro signor Capitano, per le ferite sanguinanti al cuore, dovrete rivolgervi al prete.
KA    Ma la mia ferita è stata provocata dallo sguardo di una vostra bella concittadina.
CO    Il Capitano sta dicendo che si è innamorato, non è vero?
KA    E' la pura verità. Per questo motivo, non avendo io tempo per dedicarmi ad un corteggiamento che sarebbe dispendioso di tempo e di mezzi, mi son rivolto a voi per avere una pozione che faccia innamorare di me la fanciulla all' istante. Ne avete?
AR    Ne ho? (guarda CO)
CO    Certo che ne ha, signor Dottore.
AR    Si, ne ho. Allora fatemi pensare…quando avete incontrato questa fanciulla?
KA    Ve l' ho detto, ieri.
AR    A che ora?
KA    Cosa c' entra l' ora?
AR    Non fate domande! Sono io il dottore, non vedete la barba?
KA    Verso le tre del pomeriggio.
AR    Di che colore è?
KA    Di che colore…?
CO    I capelli.
KA    Neri. Come i suoi occhi, come la mia vita se lei non sarà mia!
AR    Silenzio! Fatemi pensare. Ieri… alle tre…neri…Prendete delle pillole.
KA    Pillole?
AR    Pillole. Non importa quali. Dieci al giorno.
KA    Ma io credo che le pillole…
AR    Fate come vi ho prescritto! Io sono il dottore! Non vedete la barba? E' un nuovo sistema di cura, e se voi conosceste il latino…
KA    Lo conosco di sicuro, ho studiato dai gesuiti…
AR    (spingendolo fuori) I miei complimenti signore, bellissima lingua il latino, molto bella. Venite a trovarmi qualche volta per fare due chiacchiere in latino, appunto. Non vi dimenticate di nulla?
    (CO fa segno al KA di pagare)
KA    Certo dottore. Ecco, per il vostro disturbo.
    (il KA dà ad AR una moneta ed esce accompagnato da CO)
AR    Un pezzo d' oro! Che giornata!
CO    Pochi giorni di questa professione e potremmo sistemarci per tutta la vita.
AR    Non credevo che fare il dottore fosse così semplice. Il segreto sono le pillole!
CO    Oh, Arlecchino…
AR    Oh, Colombina…
CO    Pensa, se tu fossi un dottore vero io potrei avere una casa vera, vestiti, gioielli…

SCENA XI
COLOMBINA, ARLECCHINO e DOTTORE
    (si abbracciano e si sbaciucchiano. In quel mentre entra il Dottore con un vassoio con sopra gli attrezzi per l' autopsia che, per la sorpresa, gli cade a terra)
CO    Dottore!
AreDo    (insieme) Si?!…(guardandosi) Dottore?…(a CO) Colombina!
CO    Si?!
    (AR e DO si scrutano, girando in cerchio, poi, sempre parlando insieme)
AreDO    Signore…io sono il Dottore…in medicina…in legge…
DO    In matematica!
AR    In fisica!
DO    In storia!
AR    In geografia!
DO    In greco!
AR    In latino!
DO    In azzeccagarbuglisquambusillibusutroque!
AR    Anch' io!
    (come riconoscendosi all' improvviso)
AreDO    Caro collega! (si abbracciano)
DO    Colombina, vuoi spiegarmi come si trova in casa mia questo illustre collega?
CO    (raccogliendo gli strumenti del DO) Se non me ne date il tempo! Il signor dottor…Unico…
DO    Unico?
AR    Unico…Unicuuum.
DO    Ah, Unicuuum.
CO    Perdonatemi, io non parlo il latino.
AR    Molto male figliola.
DO    Molto male.
CO    Dicevo che il dottore è un forestiero e, giunto nella nostra città e venuto a conoscenza della vostra fama, era venuto per una visita di cortesia.
DO    Cose che si usano tra colleghi…ma ditemi: cosa ci facevate a girare in tondo abbracciati in quella maniera?
AR    Lo posso spiegare io: poiché la fanciulla mi ha confessato di avere un dolore intercostaleosseoparamuscolare di natura turbolenta…
DO    So a cosa vi riferite.
AR    Beato voi…io stavo provando su di lei una mia nuova terapia.
DO    Una nuova terapia?
AR    Giroterapiaturbinosa…o trattamento circolare.
    Il movimento circolare! Principio universale!
    (AR e CO iniziano a girare intorno al DO che per seguirli, si gira a sua volta)
    La luna gira intorno alla terra…la terra e gli altri pianeti girano intorno al sole…il sole gira nella galassia e la galassia gira intorno alle altre galassie…tutto l' universo gira intorno a se stesso…e che cos' è infine l' universo? Un gran giramento di palle! (a questo punto il DO perde l' equilibrio e cade a terra semi svenuto)
    Il trattamento funziona. Se sono ancora vivo è un miracolo, ma è meglio non sfidare oltre la sorte. Addio mia bella servetta e ricorda quello che devi fare.
Co    Non temere.
    (AR va via e CO si dedica al DO)
    Suvvia, alzatevi, cosa fate lì in terra sdraiato?
DO    Colombina…cosa è successo? Cosa ci faccio qui sul pavimento? Mi ricordo solo un gran giramento…di testa.
CO    Sono stati i discorsi di quel vostro esimio collega.
DO    Quello…un esimio collega? Quel ciarlatano, cerretano, assassino!
    Aiutami ad alzarmi e portami in camera mia che mi devo sdraiare un pò. Ma, a proposito, dov' è finito il mio cadavere, Colombina?
CO    Venga con me Dottore, non si preoccupi ora dei cadaveri degli altri e pensi un poco al suo. Le dirò tutto poi.
DO    Si, proprio del mio cadavere volevo sapere…(escono)



SCENA XII
CAPITANO e LELIO
KA    Spero che le pillole che mi ha prescritto quello strano dottore facciano il loro effetto. In ogni modo, considerando la mia robusta costituzione, ne ho presa una boccetta intera. (ride) Ma ora devo recarmi a casa della mia amata per cogliere il frutto delle sue grazie. Un mazzo di fiori aggiungerà fascino e vigore alle mie parole appassionate.
    (canta "Noche de ronda" mentre tutti gli altri gli fanno da accompagnamento, coro e orchestra)
    (entra Lelio)
    Signore, sapete forse indicarmi dove poter trovare dei fiori?
LE    Nella piazza accanto, in quella direzione c' è il mercato.
KA    Ne hanno di belli a sufficienza per non sfigurare di fronte alla mia amata?
LE    Credo che abbiano ciò che fa per voi.
KA    Sapete, l' amore rende esigenti in fatto di attenzioni per l' oggetto dei propri sospiri.
LE    Lo so, anche io amo una splendida fanciulla.
KA    Anche voi sospirate per due occhioni sognanti?
LE    Anch' io.
KA    Anche voi respirate l' odore della sua pelle?
LE    Anch' io.
KA    Anche voi al solo sentire quel dolce nome vi sentite sciogliere il sangue e le gambe diventare di marmo?
LE    Il suo nome…
KA    Cosa c' è di più delizioso per un innamorato che ascoltare il suono del nome della propria delizia?
LE    Avete ragione.
KA    Vogliamo pronunciare insieme il nome delle nostre amate fanciulle, allo scopo di riempire l' aria del profumo dei fiori?
LE    Si, cantiamolo!
KA    Cantiamolo! Splendida idea!
    (insieme cantano il nome di Isabella)
KaeLE    Isabellaaa!
KA    Danziamolo, ora!
    (insieme cantano e ballano)
KaeLE    Isabellaaa!
LE    Isabella? La vostra amante ha nome Isabella? Come la mia?
KA    Già, che combinazione. Ci saranno molte Isabella in questa città.
    (insieme)
KaeLE    La mia abita in quel palazzo. (indicano dalla stessa parte)
LE    In quel palazzo?
KA    Già. Ma non c' è da sorprendersi…in quel palazzo abiteranno molte Isabella.
    (insieme)
KaeLE    La mia ha i capelli…neri!
LE    Neri?
KA    Cosa c' è di strano?
    (insieme velocemente come ad anticipare l' altro)
KaeLE    La mia Isabella è figlia del Dottore!
LE    Dunque?
KA    Dunque, evidentemente, il signor Dottore ha due figlie cui ha dato lo stesso nome…
LE    (interrompendolo) Il Dottore ha una sola figlia.
KA    Ah.
LE    Già.
KA    In questo caso, signore, temo che dovrete farvi da parte. E' evidente che uno di noi due è di troppo. Arrivederci.
    (LE non si muove)
    Siete ancora qui? Bene, torno a darvi il buon viaggio.
LE    Ed un felice ritorno. Ho paura che siate voi a dover abbandonare il campo…signore. Sono disposto a battermi per lei.
KA    (tracciando con un piede una linea sul terreno) Vedete questa linea? Io vi sconsiglio di superarla se tenete alla vostra…
    (vede che LE la oltrepassa)
    Forse la linea non era ben chiara. Ve la marcherò in modo più evidente…(Le la supera, ma KA si sposta anche lui e si mette dall' altra parte della linea) Dunque, voi da quella parte ed io di qua.
LE    Non sperate che io abbandoni il campo.
KA    Quand' è così, visto che la vostra incoscienza e sfrontatezza non mi lasciano alternative, ci batteremo. Ma prima voglio avvertirvi che per voi sarà una lotta impari e che soccomberete senza alcun dubbio.
LE    Bene, la vedremo.
KA    Dunque volete battervi lo stesso?
LE    All' ultimo sangue, se occorre.
KA    All' ultimo sangue…sta bene. A voi la scelta dell' arma.
LE    Spada.
KA    Spada? Certamente voi non conoscete questa lama, regalo di Marte in persona. Credete forse che io voglia mortificarla sporcandola con il vostro sangue plebeo? No, vi sbagliate, non è possibile. Un' altra.
LE    Pugni.
KA    Pugni? Ed io dovrei rovinare le mie mani percuotendole ripetutamente e con vigore sul vostro muso? Non sapete che io suono l' arpa nell' orchestra filarmonica di questa città?
    No, un' altra.
LE    Sassi.
KA    Sta bene, sassi. Sassi? Che giorno è oggi?
LE    E' martedì.
KA    Martedì? Siete pazzo! Avete dimenticato che le leggi di questo stato proibiscono i combattimenti con i sassi il martedì?
    (ha un attacco di mal di pancia) Sceglietene un' altra.
LE    Io non so più quali altre armi scegliere.
KA    Vi manca la fantasia, signore. (altro attacco) Vi concedo un rinvio per darvi tempo di scegliere…(attacco) con oculatezza. (attacco)
LE    No, intendo risolvere la questione al più presto!
KA    (attacco)…presto.
LE    Useremo…
KA    (come realizzando la causa del mal di pancia) Le pillole!
LE    Le pillole? Volete combattere a colpi di pillole?
KA    Le pillole che mi ha fatto prendere quel ciarlatano!
LE    Non capisco.
KA    Non resisto. (attacco) Scusatemi, ma dovremo rimandare ad un altro momento il nostro…(attacco) duello. Sapete indicarmi dove poter trovare una latrina? (attacco)
LE    Continuo a non capire. Se non mi spiegate…
KA    (fuggendo via) Non c' è tempo, la troverò da me! (scappa urlando)

SCENA XIII
ARLECCHINO e PANTALONE
AR    L' ho scampata già due volte oggi. Ma temo che l' imbroglio sia montato troppo. Se il Dottore mi trova mi fa a pezzi piccoli così, se non aiuto il mio padrone perdo i soldi che mi ha promesso, ma se mi scopre Pantalone...
PA    (entrando) Proprio te cercavo, birbante!
AR    La frittata è fatta. Perché dare del birbante ad un onest' uomo, signore?
PA    Dov' è il tuo padrone, dimmi?
AR    Ve l' ho detto: il signor Lelio si trova a Bologna.
PA    E dove vive, a Bologna?
AR    Presso l 'Università.
PA    Che via?
AR    Che via? Il nome lo sapevo… e non me lo ricordo.
PA    Ah, non lo ricordi!
AR    Dopo tutto, perché dovrei? So come arrivarci, e tanto basta. Vedete, si prende a sinistra dalla piazza principale, si va fino in fondo, poi si salgono le scale e si volta due volte a destra…
PA    Taci, imbroglione! Delle persone mi hanno detto di averlo veduto qui, oggi.
AR    Vostro figlio?
PA    Mio figlio.
AR    Oh, signore, quelle sono le male lingue che vogliono guastarvi la giornata. Voi non dovete credere a tutto ciò che si dice.
    Per esempio, se qualcuno qui davanti vi dicesse che voi siete un buon attore… voi non credetegli.
PA    No, non gli… razza di imbroglione impertinente! Te la farò pagare! (inizia un inseguimento) Insolente!
AR    Signore non agitatevi che vi scoppia il muscolo cardiaco.
PA    Impertinente!
AR    Pensate ai vostri reumatismi.
PA    Assassino!
AR    Controllatevi, dovete giungere in buone condizioni alla luna di miele. (AR scappa e lascia PA stremato ed ansimante)
PA    Assassino… assassino… mi farà morire.

SCENA XIV
PANTALONE e DOTTORE
DO    (entrando) Signor Pantalone, avete per caso visto passare un cadavere?
PA    Un cadavere no, ma ho visto un assassino.
DO    Il mio cadavere, giunto fresco fresco per l' autopsia è sparito! Roba da non credere.
PA    (cercando di cambiare discorso) Caro signor Dottore, io stavo giust' appunto recandomi da voi per tornare sulla questione del mio matrimonio con vostra figlia. La reazione della signora Laura non mi è sembrata…
DO    (interrompendolo) Incredibile!
PA    Appunto, era quello che anche io…
DO    Era proprio lì, sul tavolo ed io lo stavo quasi per squartare. Mi sono allontanato un momento per prendere gli strumenti che quella sciagurata di Colombina non aveva trovato, torno e ti trovo uno strano dottore che provava una nuova terapia: la giroterapia… ne avete mai sentito parlare?
PA    Torno a domandarvi…
DO    Sono svenuto e quando mi sono ripreso… il mio cadavere era sparito, svanito nel nulla. La credete questa una cosa possibile?
PA    A me sembra impossibile che…
DO    Mi hanno rubato il mio cadavere! Qualcuno ha visto il mio cadavere?
PA    Che il diavolo se lo prenda il vostro maledettissimo cadavere!


SCENA ULTIMA
TUTTI
    (da fuori si sentono delle grida)
AR    No, lasciatemi andare! Non ho fatto niente!
KA    (con un paio di mutandoni al posto dei pantaloni, entrando e tenendo AR per un orecchio) Ti ho preso brutto impostore! Tu sei il falso dottore che mi ha rovinato… i pantaloni! Riconosco la tua faccia di scimmia!
ZE    (entrando anche lui) La scimmia non è tornata, come lui mi aveva promesso! La mia padrona mi ha bastonato e rivuole da me i suoi soldi!
DO    (riconoscendo AR) Il mio cadavere! (al KA) Ladro!
PA    Ma che Babele che deve aver combinato questo furfante di Arlecchino.
    (entrano LA e CO)
LA    Fermi tutti! Zitti tutti! Cos' è questo baccano?
ZE    Questo imbroglione deve essere punito! Si era travestito da dottore…
DO    Ehhh?
ZE    …e mi ha fatto prendere delle pillole che per poco non mi mandavano all' altro mondo.
KA    E a me mi ha fatto… perdere un sacco di tempo e di denaro, questo falso dottore! Datemelo e lo ucciderò con le mie mani!
AR    Pietà, signora… oggi tutti mi vogliono morto.
PA    Non lo ascoltate, è il servo del mio figliolo, ma è un bugiardo matricolato, il maestro degli imbroglioni.
DO    Usurpare il titolo di Dottore! Portatelo sul mio tavolo ed inizierò subito la dissezione del corpo!
CO    No! Signora Laura, siate comprensiva… è il mio innamorato.
LA    Silenzio tutti, ora! (ad AR) Tu, perché ti sei travestito da dottore?
AR    Per entrare in casa vostra più facilmente, signora.
LA    Per vedere Colombina?
DO    Per vedere Colombina?
PA    Per vedere Colombina?
AR    Per vedere Colombina. E consegnare una lettera da parte del mio padrone.
LA    Una lettera per chi?
AR    Per vostra figlia. I due giovani si amano.
PA    Cosa?!? Mio figlio osa camminare sulle mie tracce?
    (entrano LE e IS)
LE    Si, è la verità. Noi ci amiamo.
PA    Ah, ecco il signore che stava a Bologna.
LE    Perdono, padre.
PA    Perdono… perdono.
IS    Anch' io, madre, chiedo il vostro perdono.
DO    Il perdono? Devo pensarci…
LA    Silenzio, tu! (ai due innamorati) Dite di amarvi, dunque.
IS    Si, madre.
LE    Ed intendiamo sposarci.
DO    Sposar… (cambia tono dopo un' occhiataccia di LA) Silenzio!
LA    Signor Pantalone, dite: per quale motivo avevate chiesto la mano di Isabella?
PA    Per quale motivo… ma per avere dei figlioli, naturalmente.
LA    In questo caso sarete accontentato lo stesso: avrete dei bei nipotini.
LeeIS    Grazie, mamma. (vanno verso il fondo)
LA    Certe cose, signor Pantalone, è meglio lasciarle ai giovani.
    Ed a te, Colombina, dò la mano di Arlecchino. (ad AR) A patto che non giochi più a fare il dottore.
AR    Promesso. Anche senza essere un vero dottore… so bene dove mettere le mani. (insegue CO, poi si sistemano sul fondo)
DO, PA, KA, ZE     (guardano LA, poi insieme) E noi?
LA    Voi cantate per gli sposi!



TUTTI CANTANO "IN SPOSA"
la prima strofa cantano i quattro più Laura,
la seconda le due coppie,
il finale tutti insieme.

IN SPOSA IN SPOSA, IN SPOSA CERTO SI IO LA VORREI.
IN SPOSA IN SPOSA, IN SPOSA CERTO SI LA PRENDEREI.
IN SPOSA IN SPOSA, CHE GIOIA SE L'ASSENSO MI DARÁ.
IN SPOSA IN SPOSA, PER UN FINALE IN GRAN FELICITA'.

f i n e