ASSUNTINA, LA FIDANZATA DI ANTONIO CASSANO

di

Virginia Consoli


Sketch. Personaggi : Assuntina
La Spalla ( narratore o presentatore)

ASSUNTINA ( entra. E’ uno strano mix tra vecchia cultura contadina pugliese e voglia di innovazione. Porta un fazzoletto in testa, occhialoni spessi, maglia della Roma col n° 18- scritta Cassano-, grembiule, gonna lunga alla contadinesca, calze colorate e scarponi. Ha con sé la sportina della spesa, in cui troneggia un pallone da calcio e oggetti vari -gadgets- . Parla con un fortissimo accento pugliese chiuso. Si rivolge alla spalla) : Scusi...scusate...l’uscita...è do lò? ( vuole dire di là, ma allarga molto le vocali)

LA SPALLA ( preferibilmente un giovane compassato, di bell’aspetto, benvestito, magari con l’aria un po’ ingenuo, vestito di scuro. E’ incredulo a quella vista): Scusi, signorina...dove va? Cosa vuole? Che ha detto?

ASSUNTINA ( si accorge di essere di fronte a tanta gente e saluta come un bambino, con la mano penzolante ): Oh, buonasera, scusate ( Alla spalla, vedendolo vestito di scuro) E tu chi sì? Il quarto uomo? ( Al pubblico) ...Buonasera...( alla spalla) Ti chiedevo...l’uscita...è do lò ? ( indica dalla parte opposta)

LA SPALLA ( cercando di fermarla) : Mi scusi, signorina, ma continuo a non capire...

ASSUNTINA ( si spazientisce) : Oooooh...e che sò detto? T’ho chiesto (cerca di scandire meglio le parole ) L’uscita...è di lò?

LA SPALLA ( ha finalmente capito): Ah, cerca l’uscita...Sì, è di là...( indica dalla parte opposta) . Mi scusi, ma lei chi è ? Come ha fatto a entrare?

ASSUNTINA ( con aria sicura) : Eh, caro mio, io posso entrere dove voglio...mica come te, con quella faccia... Sono Assuntina, la fidanzata del n° 18 degli Europei, Antonio Cassano... Tonietto mio ! ( si gira e fa vedere la maglietta, con entusiasmo)

LA SPALLA ( al pubblico) : Signore e signori, un vero scoop qua stasera! Abbiamo con noi Assuntina, la fidanzata dell’asso degli Europei Antonio Cassano! Un bell’applauso!

ASSUNTINA ( ha capito “scopa” al posto di scoop) : No, caro mio, non mi dire che c’avete una scopa anche qua, ché ho finito di pulizzare adesso adesso, poi ho messo ‘sti quattro stracci addosso e so’ venuta qua a piedi dalla provincia di Bari...non so se mi capisci, tu...con quella faccia...dalla campagna pugliese, non so se mi spiego.

LA SPALLA : Complimenti, signorina Assuntina, che resistenza! E’ per questo che si è ritrovata come l’ideale compagna di colui che, quasi da solo, è riuscito a dare lustro agli Europei! ( Cerca di intervistarla) Ma mi dica...anche il pubblico vuole sapere...come vi siete conosciuti con l’asso della Roma...è da tanto che siete fidanzati? Ci racconti!

ASSUNTINA ( fa finta di schermirsi, ma è contenta di parlare): Eh, caro mio...tu mi vuo’ fa’ parlare...e io parlo...è proprio grazie alle parole che io e Tonietto ci siamo conosciuti...Sai quando? Nel periodo in cui arrivavano tutti quei motoscafi pieni di slavi, albanesi...atterravano in Puglia...pensa un po’ : Tonietto mio era l’unico in grado di capirli senza nessuno sforzo, senza manco l’interprete...anzi, l’interprete non capiva niente...Tonietto gli parlava e loro capivano subito!

LA SPALLA : E lei cosa faceva?

ASSUNTINA : E io facevo l’interprete Tonietto- Tonietto perché, poverino, lui non si capiva più da solo con lui stesso...sai, dopo tutto quel lavoro con gli immigrati, lui è , ma non si capiva più, manco se si guardava allo specchio! E così m’ha detto che io ero la donna della sua vita, perché ero l’unica in grado di capirlo! ... Tutta colpa di quei dannati della CEPU che non l’hanno preso!

LA SPALLA : Ah, voleva fare i corsi alla CEPU?

ASSUNTINA: E certo, l’hanno fatto tutti...Del Piero, Vieri...e che, Tonietto mio è da meno? Vedi, quelli hanno fatto i corsi e non segnano un accidente, Tonietto mio, invece, è ancora convinto che Fernando è gerundio del verbo “fernare” e guarda quanti bei goals che fa!

LA SPALLA (è imbarazzato ): Certo...ora si spiegano un sacco di cose! ( Vuole cambiare argomento) Ma, ci dica...com’è Cassano nel privato? Come si comporta con lei ? E’ un duro come lo vediamo in campo, oppure ha il cuore tenero?

ASSUNTINA ( maliziosa) : L’importante, caro mio, è avere il cuore tenero...ma tutto il resto duro! Se no so’ dolori! ( Ride rumorosamente dando una gomitata alla spalla, che è sempre più a disagio) Ma certo che è buono....che sì detto? Mi tratta bene, mi fa un sacco di regali...mi porta i gad...i gaggi... ( non è capace a dire “ gadgets”)

LA SPALLA ( la soccorre) : Vuole dire i gadgets?

ASSUNTINA : Sì proprio quelli...( lo guarda sospettosa) uè, non è che te li porta pure a te, no? Perché da come cammini mi sembri un poco...( fa segno come se fosse effeminato)

LA SPALLA ( vivacemente) : Ma cosa dice, signorina Assuntina? Io non lo conosco il suo fidanzato...anzi, ero curioso di sapere delle notizie, proprio tramite lei...Anzi, se ci fa gentilmente vedere che cosa c’è nella sua sportina...

ASSUNTINA ( divertita): Sì curioso, eh? Guarda che bella spasella che tengo! (Tira fuori una borsa frigo) Questo è...un frigorifico portatile....

LA SPALLA : Ah, una specie di borsa termica, quindi...Cosa c’è dentro?

ASSUNTINA ( pronta) : Le verruche di Panucci!

LA SPALLA ( scandalizzato) : Che schifo, signorina Assuntina!

ASSUNTINA ( stupita) : Come, che schifo? Lo sai quanto valgono queste? 5 mila euro da sole, 7 mila euro col pus...

LA SPALLA ( disgustato) : Mamma mia...va bè, va bè, andiamo avanti...Cosa c’è d’altro?

ASSUNTINA ( tira fuori una pipa): Questa...è la pipa di Trapattoni...tanto mi ha detto Tonietto che non gli serve più...d’ora in poi, dovrà avere le mani occupate, una con la vanga e l’altra col rastrello, perché l’hanno mandato....

LA SPALLA ( la frena in tempo ) : Sì, sì, signorina, sappiamo tutto... Ma è uno strano regalo, perché certamente una signorina...dolce e leggiadra come lei non fuma certo la pipa!

ASSUNTINA : E certo che non la fumo, ché so’ scema? Sai cosa ci faccio? Ci levo gli occhi di pernice a mia nonna...vedi, li raspo così col beccuccio...

LA SPALLA : Signorina...ma per caso lei è una callista mancata?

ASSUNTINA ( non sa cosa vuol dire “callista” e si inalbera) : Uè, non offendere, mezza calze’...

LA SPALLA : Ma che offendere, il callista è un onesto mestiere...semmai, questo depone a suo favore, lei non mi sembra una ragazza che perde tempo con queste cose... ma Antonio le ha detto come farà Trapattoni ora senza pipa?

ASSUNTINA : S’è fottuto quella di Bearzot! Ma tanto è tutto un passa passa...pensa che Bearzot s’era fottuto quella di Pertini...ai famosi Mondiali, qualche anno fa...

LA SPALLA ( sognante) : Eh...quando ancora si vinceva...( riprende il discorso ) Ma mi dica un po’, Assuntina...ma per caso lei non avrebbe voluto qualche altro regalino, non so, magari un po’ più adatto ad una donna...?

ASSUNTINA ( con l’aria di chi la sa lunga) : Eh, caro mio...ma tu mi vuoi provoca’...perché se no dillo...io sono pugliese, tengo il sangue caliente...( gli si avvicina, parlando più piano) Sai cosa mi sarebbe piaciuto? ( Fa un gesto eloquente) Il sigaro di Lippi ! Ah , ah, ah ! (Ride rumorosamente)

LA SPALLA ( non sa come gestire la situazione) : Signorina...la prego...

ASSUNTINA ( ridendo ancora) : No, no, non ti preoccupare, non posso più dire niente, perché se no Tonietto mi fa una faccia di schiaffi così...comunque, il fascino del brizzolato si sente sempre, eh...

LA SPALLA ( per cambiare discorso) : Assuntina...perché non ci parla un po’ di lei? In fondo noi non la conosciamo...e non vediamo l’ora di sprofondare in una realtà che sembra così lontana dalla nostra, fatta di riflettori, lustrini...esteriorità...lei ed Antonio incarnate un’italianità schietta, verace, all’antica...Ci parli un po’ di come trascorre le giornate, dei suoi hobbies...cosa ama fare...

ASSUNTINA( che non capisce le parolone) : Se mi sò capita bene, tu vuoi che io te parli di una mia giornata- topo ...( vuole dire giornata-tipo, ma dice la “i” molto larga e la spalla capisce “topo”)

LA SPALLA : Mi scusi, signorina...ma non s’è capito bene...

ASSUNTINA ( lo guarda con commiserazione) : Mato’, ma per una volta che vengo qui, devo beccare uno che non capisce niente...( Alla spalla) Sì tosto, sai? Io ti vorrei raccontare una mia giornata-topo... ( continuano a soggetto per poco, poi finalmente la spalla capisce)

LA SPALLA : Ahhh...lei vuole dire : una giornata-tipo!

ASSUNTINA ( esasperata) : E io che sì detto da un’ora? Ma come fanno a farti lavorare in televisione, a te?

LA SPALLA : Non siamo in televisione, signorina Assuntina.

ASSUNTINA : E menomale, allora hanno ascoltato alla signora Ciampi, sulla TV deficiente...Dunque, ti dicevo : io mi soso alle quattro...

LA SPALLA ( quasi piagnucolando) : Signorina...non s’è capito di nuovo...!

ASSUNTINA : Mamma mia... il tuo cervello è peggio della Foresta Umbra...(Ripete pazientemente e scandisce) Io mi so-so...ma tu non ti sollevi dal letto, la mattina? O cammini coricato?

LA SPALLA : Ah... “ Si alza!”

ASSUNTINA ( lo squadra) : Eh, mi alzo, mi alzo, finalmente sì capito... (Maliziosa) Ma mi sa che tu t’intendi poco di cose che si alzano...

LA SPALLA ( seccato) : Signorina Assuntina, la prego! Continui, per favore...

ASSUNTINA ( lo guarda in tralice e prosegue) : Allora...mi soso alle quattro, preparo da mangiare, pulezzo tutta la casa, vado ad arare i campi, passo la trebbiatrice...e mentre ascoltiamo Tony Santagata, schiaccio i punti neri a Tonietto...

LA SPALLA : Signorina!!

ASSUNTINA : Vuoi la verità o no? Levo gli occhi di pernice alla nonna...

LA SPALLA( non ne può più ): Ce l’ha già detto, signorina...

ASSUNTINA ( come se niente fosse) : ... metto il mattone nel letto e me ne vado a dormire alle nove...

LA SPALLA : Bene, signorina Assuntina...vedo che lei è un esempio di frugalità e di semplicità, quindi niente a che vedere con le leggende che parlano di veline e calciatori...

ASSUNTINA : Nooooo...ma quali veline? Io non ci vado in televisione come quelle smorfiose... come la Ilary che mi snobba sempre...ché io non ci vado a far la velina perché non c’ho tempo, mica perché non posso...Che mi sì manca a me? ( Fa una pirouette davanti alla spalla) Guarda un po’, cosa so fare...(Comincia a ballare e a cantare una pizzica) “ Oh Santo Paolo meu de le tarante.../ o Santo Paulo meo de le tarante...!”

LA SPALLA ( la ferma in tempo. Ironico) : Niente...lei non ha proprio nulla da invidiare alle altre, cosa vuole che le manchi...solo il tempo!

ASSUNTINA ( con tono confidenziale) : Per la verità...anch’io ho le mie civetterie...lo sai che mi depilo con la trebbiatrice? ( Alza la gamba maliziosamente) Vuoi vedere? Vuoi vedere?

LA SPALLA ( si ritrae) : No, no grazie...!

ASSUNTINA : Non sai che ti perdi. E ti confido un’altra cosa...hai presente la faccia di Tonietto? ( La spalla fa segno di sì ) Eh, beh, non è stata né la varicella, e neanche i brufoli... sono io che ci ho passato la carta vetro del tipo OO...come la farina! Infatti ogni buco è come una grossa “ O” ( la dice molto stretta)...così l’ho fatto diventare più bello! Bello Tonietto mio!

LA SPALLA ( sconvolto) : Sono convinto che Antonio le è molto grato per queste piccole premure che denotano un grande amore... Ma ci dica ancora un’ultima cosa, signorina Assuntina: come sono i rapporti di Antonio coi suoi colleghi?

ASSUNTINA: Eh, c’è stato qualche problema durante il ritiro per gli Europei...perché vedi, io nella gavetta, avevo preparato a Tonietto : orecchiette coi broccoletti, strascinete cun li cime de repe...( la spalla fa una faccia attonita) Tu, come al solito, non hai capito...Sono tutti piatti pugliesi, insomma...perché lì li tengono a stecchetto, sai ?

LA SPALLA : Ma devono stare a dieta, signorina...

ASSUNTINA : Eh, sì, devono stare a dieta, poi non segnano più...lo sai che, quando sono tornati, Tonietto è sceso dall’aereo col gesso alla gamba? ( La spalla fa segno di sì. Assuntina s’avvicina con tono confidenziale) Eh, beh, non era vero che si era fatto male...si era nascosto lì dentro le orecchiette che gli avevo cucinato io!

LA SPALLA ( incredulo ) : Possibile?

ASSUNTINA : Eh, possibile, possibile...perché Gattuso, quella specie di pitbull, gliele voleva mangiare...ma lui le ha difese a spada tratta! Pensa che Gattuso si metteva tutte le notti ad ululare sotto le finestre di Tonietto...( ulula)...ma lui, niente, non ha ceduto!

LA SPALLA : Ma povero Gattuso, poteva dargliene un po’...ha anche avuto una bambina...!

ASSUNTINA : Nooo...sua moglie ha avuto una bambina...lui ha avuto una cucciolata!

LA SPALLA ( interdetto) : Come, scusi?!

ASSUNTINA: Uuuuuhhh! E non capisci proprio niente.... Ha fatto i cuccioli...ne vuoi uno? ( La spalla fa segno di no) Che peccato...vedessi che carini...hanno tutti il ciuffetto nero in faccia, come il padre...Perché, sai, anche durante questi ritiri...modestamente i giocatori si arrangiano, se li fanno i fatti loro...non so se mi spiego... E anch’io e Tonietto non ci lamentiamo...riusciamo sempre ad eludere la sorveglianza....

LA SPALLA ( felice) : Bene...man mano che parliamo scopriamo sempre altri lati della nostra Assuntina...

ASSUNTINA ( infervorata, al pubblico) : E vi voglio ricordare che Tonietto mio non è il cugino brutto di Totti...e non è neanche come Del Piero, che ha bisogno dell’uccellino di ricambio...sì, sì, con la scusa della pubblicità! Quello di Tonietto ne vale due, date retta a me!

LA SPALLA ( vuole buttarla sul pruriginoso) : Senta, signorina Assuntina...visto che ormai siamo in confidenza...anche durante gli ultimi Europei siete riusciti...come dire...a eludere la sorveglianza?

ASSUNTINA ( lo guarda da sottinsù) : Neh, sembrava scemo, questo, ma forse non lo è tanto...Eh, sì, devo confessare di sì...certe notti da far svegliare i galli alle due invece che alle cinque...in mezzo agli splendidi paesaggi della Brianza...

LA SPALLA ( interdetto di nuovo) : Mi scusi, mi scusi, signorina Assuntina...ma gli Europei non erano in Brianza... erano in Portogallo!

ASSUNTINA ( gli dà una pacca sulla spalla) : Ma che sì detto? Il Portogallo...e che c’entrano le arance? Ti sì scimunito? 

LA SPALLA : No, stavolta, signorina Assuntina, non sono io ad essermi scimunito...lei è andata in Brianza?

ASSUNTINA : Eh, sì...penso di sì!

LA SPALLA : Ma chi le ha indicato la strada?

ASSUNTINA ( si dà una pacca in testa) : Maledetta a me...mi sono fatta fare il percorso a computer da Totti... ecco cosa gli sono serviti i corsi alla CEPU! Eppure...anche lì c’era qualche festa!

LA SPALLA : Che cosa c’era, signorina?

ASSUNTINA ( riflette) : Mah, veramente...c’erano bandiere bianche e verdi...disegnavano fiori strani...tutti dicevano di avercelo duro...ma che cosa?

LA SPALLA ( ride fra i baffi) : Signorina Assuntina...temo che lei sia capitata a qualche raduno della Lega Nord...

ASSUNTINA : La Lega Nord? Quella che c’ha il leader che non ha ancora deciso se deve tirare le cuoia?

LA SPALLA : Sì, signorina...proprio quelli!

ASSUNTINA ( sconcertata) : Ma...sono quelli che ce l’hanno con noi?

LA SPALLA : Temo proprio di sì...

ASSUNTINA ( si mette la testa fra le mani) : Mato’...se lo sa Tonietto mio mi tira una roncolata e mi spacca la testa in due...non me ne ero proprio accorta...( Alla spalla e al pubblico) Voi non ci dite niente, mi raccomando, che se no manco San Nicola mi salva...Scusate, debbo proprio andare! E’ stato un piacere! ( Fa per andarsene di corsa)

LA SPALLA ( sorridendo) : Anche per noi, signorina Assuntina...grazie per averci rivelato pieghe ... ( calca ironicamente) ...nascoste di Antonio Cassano e del suo tenero rapporto con lei! Arrivederci!

ASSUNTINA ( come all’inizio) : L’uscita è do lò? ( La spalla le fa segno di sì) Menomale...( Va via canticchiando) “ ...E se le corna tue fossero bandiere/ sarebbe tutti i giorni festa nazionale.../ Quant’è bello lu primmo ammore/ lu secondo è cchiù bello ancora...!” ( Esce di corsa, mentre dietro di lei la spalla la saluta).

Sipario


F I N E