BACIATEMI IL CULO! SONO UN BALLERINO

( BELUSHI)

di

Roberto Russo





Buio Totale. Voce di Uomo

I VOCE “Ehi! Che storia è questa!?
II VOCE E’ finita, amico.
I VOCE Cosa!? Finita!? Chi ha detto che è finita!?
Niente è finito finchè non lo diciamo noi!
E’ forse finita la guerra quando i tedeschi
hanno bombardato Pearl Harbour?
II VOCE Erano giapponesi, stronzo….”

Luce. C’è un uomo in mutande. Ha una grande pancia. Lo si vede di tre quarti, è immobile, lo sguardo vacuo.
Sul fondo, in penombra, un letto invaso da oggetti e indumenti vari.
In proscenio, un microfono ad asta e una sagoma.
La sagoma è di quelle che ci si possono mettere la testa e le braccia.
Un leggio davanti al microfono. Un foglio sul leggio.
La sagoma delinea un’immagine maschile, vestita, atletica.
L’uomo, per qualche secondo fissa il nulla con sguardo vuoto e poi, con passo barcollante e pesante, si dirige verso il letto.
Vi si adagia. Si gira sul fianco destro in posizione fetale e mette la testa sotto al cuscino.
Parte alta una musica. E’ PETER GUNN THEME da Blues Brothers

I VOCE “…E non è finita adesso!
Perché, se l’affare si fa duro,
i duri, si danno da fare!
Ma che cazzo è successo ai Delta che conoscevo!?
Questa potrebbe essere la notte migliore della nostra vita
e voi farete in modo che sia, invece, la peggiore!?
Bè, baciatemi il culo! Io non ci sto!
Non ho intenzione di accettare questa storia! “

(La musica continua e resta in sottofondo. L’uomo si alza dal letto e con voce stentorea…)

JOHN …e la storia di questa notte, signore e signori, inizia dallo Stock Theater di Chicago! Marzo 1967!
Per la prima volta, alla sua prima audizione, direttamente dall’Illinois,
John Belushi!

(L’uomo raggiunge la sagoma mentre sfuma la musica. Dalla sagoma spunteranno solo la testa e le braccia)

JOHN Salve. Mi chiamo John Belushi. Vengo da Wheaton, ho 18 anni.
Il mio insegnante di arte drammatica è Don Payne.
Mi aspetta fuori, in macchina..col motore già acceso..
E’ deformazione. Quando rapiniamo le banche, fa il palo.
Gli ho detto:
“Don, quelli sono attori! Non c’hanno un cazzo di dollaro!”
Alla Wheaton Central High School sono co – capitano della squadra di football…
Nel senso che di capitano ce n’è anche un altro.
Ma è più cretino di me e l’abbiamo chiuso nel bagagliaio di Payne.
Gioco come Middle Linebacker. Sono alto 1,75, peso 77 chili.
Precedenti esperienze?
Beh, a parte il villaggio vietcong sterminato con un rutto, niente da segnalare…però faccio delle imitazioni…
Questo si chiama Howard Barnes. E’ il mio allenatore della squadra di football a Wheaton…

(Esce dalla sagoma. Mette la pancia in fuori . Cambia accento e cadenza)

“ Volete sapere come vi do i voti!?
Faccio delle percentuali PRE-CI-SE!
Un 20 per cento alla lotta!
Un 20 per cento al basket!
Un 20 per cento alla ginnastica ritmica!
Un 20 per cento alla pallavolo!
Un 20 per cento al football…”

(Conta sulle dita, è perplesso, si gratta la testa e poi con piglio deciso…)

“…e poi, cazzo, è chiaro che il restante 50 per cento va alla condotta!”

(Torna dietro alla sagoma)

Per il college, non ho ancora deciso.
Mi piacerebbe l’ Illinois Wesleyan. Là ci sono sia la squadra di football che il corso di arte drammatica, ma non penso di farcela, ho voti scarsi…
Vorrà dire che se fallirò su tutto, e se scoprirò che il mio quoziente intellettivo è “meno 35”, allora, farò l’attore!
Diventerò miliardario prima dei 30 anni e poi mi ritirerò nel bagagliaio di Payne!
Ok…leggo questo?
(Prende il foglio che è sul leggio)

JOHN “ Macbeth. Atto Secondo, scena II”
Ci faremo un sacco di risate…

(Dà una veloce occhiata al testo, si schiarisce la voce i in modo del tutto atonale, come se stesse leggendo l’elenco telefonico…)

“ M’è parso inoltre d’udire una voce
Che mi gridava: “ Più non dormirai!
Macbeth ha ucciso il sonno…
È…(s’inceppa)…l’assa…ssino del…
sogno…scusate “sonno”..innocente..
Il sonno che ravvia…
(s’inceppa sulla parola seguente)
Sprona…no…sprugna…sboglia…no, ecco…
“sbroglia!...”

(Si ferma. Poggia il foglio sul leggio)

JOHN No….E poi, in fondo, non so nemmeno se voglio fare l’attore!
Ci sono altre strade…Il football, per esempio…
Ecco: Il football può diventare una carriera!
Gliel’ho detto anche a Payne mentre venivamo in macchina.
E lui, ad un certo punto, mi fa : “ Ok John. Lasciamo perdere. Non andiamo più all’audizione”.
Poi ci ho ripensato…eravamo quasi a Chicago.
Ci siamo fermati ad un bar. Non ero convinto di voler venire…
Vedete, forse non c’entra niente e vi sto anche facendo perdere tempo, però…mio padre si chiama Adam. E’ un immigrato albanese. Io non lo dico spesso. A volte mi faccio passare per italiano.
Adam ha fatto una buona carriera: da sguattero, è diventato ristoratore. Ora ha due ristoranti. In questo periodo non vanno bene e lui mi ha chiesto di dargli una mano.
Io voglio andare all’Università (perplesso)….o almeno ci spero…(stizzito) perché, vedete, se c’è una cosa che non riesco a sopportare è l’ingiustizia!
Mia sorella, sta per sposarsi e i miei non baderanno a spese, lo so.
Ma, dico io, se trovano i soldi per lei perché non li trovano anche per la mia Università!? Ma non ce ne sono molti e allora, mi hanno chiesto di collaborare. Devo portare soldi a casa. Minimo 50 dollari alla settimana….
(guarda sul leggio, prende il foglio)..e intanto “Macbeth ha ucciso il sonno…il sonno che sbru…che sbre…sbrugna?”
(Ripone il foglio sul leggio)
….Non è per me….
(Come rispondendo ad un’obiezione che qualcuno gli ha rivolto)
“ Non lo voglio fare”? Voi sostenete che mi rifiuto di farlo….
Certo, sono tanti i “se”…..
“Se” l’avessi saputo dire….
“Se” l’avessi saputo fare….
Facciamo che oggi, a leggere, a recitare, questo cazzo di William fossero state le voci che mi urlano di alzarmi dal letto,
…e di attraversare il corridoio della casa di Adam!
…e di sfondare la porta!
….e di correre per strada per tutto il giorno e per tutta la notte!
(in un crescendo di impeto, di forza, si stacca dalla sagoma)
….E allora davanti a voi, qui, a Chicago, marzo 1967, non si sarebbe presentato solo questo diciottenne di Wheaton, ma si sarebbero schierati tutti i demoni che mi ripetono che c’è “qualcosa in più” e che danno fuoco all’anima!
…E John Belushi , sarebbe brillato come una mina!
Sotto il culo dell’America!

(Musica. L’uomo si dirige verso il letto, prende degli indumenti e li indossa. Ha un cappellino sportivo. Cambia l’andatura e diventa un bellicoso allenatore di football)

JOHN “ Ok Mezze seghe, sono Hartman, il vostro nuovo allenatore di football.. Belushi vorrebbe rendermi famoso con la sua imitazione, ma sono io che l’ho tramandato ai fottuti posteri per il record di calci con i quali gli ho spolverato quel culo grosso!
La vostra espressione di coglioni protozoici l’ho vista solo in 2 categorie: fra i canguri e fra le checche!
Mi risulta che a Chicago non ci siano canguri! Il cerchio si restringe!
Vi insegnerò, con amore, e fino a spaccarvi il deretano, i nobili principi basilari dello sport!
UNO! Rispettate i vostri avversari! In fondo sono anche loro figli di Dio! Quindi, se li dovete accoltellare….mai alle spalle! Solo alla giugulare! E’ più rapido!
DUE! Se un avversario vi sfugge e va verso la meta…non placcatelo alle gambe! E’ scorretto! Azzannategli la carotide!
TRE! Se la squadra nemica si chiude in difesa, non assediateli!
Sterminateli con il cazzutissimo napalm!
E come disse quel pippaiolo di De Coubertain:
“ L’importante è partecipare….al loro funerale!”

(Si toglie il cappellino)

JOHN Se avessi saputo leggere quel dannatissimo verso di Shakespeare, dopo qualche anno, avrei fatto il provino a Second City e i giornali avrebbero iniziato a parlare del nuovo fenomeno comico!
Di John Belushi!
Poi mi avrebbero messo nel cast originale della compagnia di Second City a 150 dollari alla settimana e ogni sera vi avrei fatto impazzire….

(cambia tono, finge un mal di pancia improvviso e violentissimo)

“Aspettate! Aspettate! Devo andare a cagare!”

(scappa, veloce a scompare dietro al letto. Si odono solo le sue urla strazianti e bellicose per qualche secondo. Riappare leggiadro e sorridente)

“ Ragazzi! Una meraviglia! Avreste dovuto vedere quant’era grosso!!”

(Diverso stacco di luci)

Avrei evitato di farmi arruolare nell’esercito.
Avrei mangiato tanto di quel sale grosso che, alla fine, la pressione sarebbe schizzata e mi avrebbero riformato.
Questionario al quale avrebbe risposto in prima persona l’attore John Belushi nell’anno 1971:

“ Nome:
John.
Cognome:
Belushi.
Nazionalità:
Scarabocchio illeggibile.
Quale mestiere vorrebbe fare?
Comandante di astronave.
Numero di telefono:
Mi hanno tagliato i fili.
La sua vita è stata mai in pericolo?
Solo quando ho pensato di suicidarmi.
Quanti capi di vestiario ha?
Pochi. Ma mi piacerebbe riuscire a trovare un paio di calzini puliti.
Sue osservazioni:
Ho cercato di lavorare finchè ho potuto”

(Stacco di luci. Fa l’imitazione di Marlon Brando ne “Il Padrino”)

JOHN “ Bravo picciriddo…la fatica, il lavoro…
Sugno cose bbone pe’ la fami-gghia..
Sugno contento dei fi-gghi mei..
Sonny è sempe la stessa testa de minghia..
Micheal c’ha la stoffa pe fare ‘u padrinu al posto mio…
Ma ce l’ho detto: “ Stai attento figghiu…un giorno Silvio e Dell’Utri sarranno cchiù bravi de tia…”
Tu, John, te ne futtisti del Macbetto e de quella minghia de “sbruglia…sbogna..” ca nun sapisti dicere al primo provino…
Putivi addiventare attore e come tutti gli attori, conoscere tante bottane…ma ti resta sempre la fami-gghia, figghiu…”

(riprende la propria voce )

Mi sarebbe piaciuto Marlon Brando e avrei lavorato in radio al National Lampoon in Radio Hour, durante lo scandalo Watergate e avrei fatto il reverendo Billy Graham:

(Con voce stridula)

“ Che Dio ti stramaledica Richard “Silvio” Nixon!
Figlio di puttana che non sei altro! Alza le chiappe e vattene!
Con le tue menzogne ti sei ficcato nella merda fino al collo!
‘Fanculo!”

(Parte la canzone di Cocker “With little help from my friends”)

Joe Cocker! Per la sua imitazione mi avrebbero preso a Lemmings nell’Ottobre del ’72! E avrei amato il Blues!

(Stacco luci)

“ Ad accompagnarmi, la All Star Dead Band!
Tutti musicisti assolutamente, irrimediabilmente, e genuinamente MORTI!
La All Star Dead Band!
Al coro femminile: Janis Joplin!
Voce di accompagnamento maschile: Jim Morrison!
Alla chitarra solista: Jimy Hendrix

(Parte la base di With little help..o di un’altra canzone di Cocker, la canta facendone l’imitazione)

New York Times: La scoperta di Lemmings è Belushi!
New Yorker: La cosa più divertente è Mr. Belushi nella sua interpretazione di Joe Cocker!

(Stacco. Musica giapponese. L’uomo prende dal letto una vestaglia, una mazza di scopa e si mette una fascia intorno alla fronte. Si pone in posizione come un samurai o come un lottatore di arti marziali e inizia a lanciare grugniti, urla, bofonchia in una lingua incomprensibile. Intervalla le movenze con le battute)

JOHN “ Onolevoli signoli…(urlo)
Quello che vi dilò…(bofonchia)
salebbe potuto accadele nel 1975…(c.s.)
se avessi saputo leggele quel
“ sbloglio…sblu…sblaglia”
otto anni plima al mio plimo plovino…(c.s.)
Mi avlebbelo chiamato pell’ audizione al
“Satulday Night Live alla NBC…
E avlei fatto il samulai…(Urlo)
Sabato 11 Ottoble 1975…
alle ventitlè e tlenta…
al numero tlenta di Lockfellel Plaza...
inizia il..
Satulday Night Live!”

(Stacco musicale. L’uomo torna se stesso. E’ agitato, eccitato, tanto da non saper stare più nella pelle)

JOHN Dan! Che successo! Parlano tutti di noi!
Ho incontrato Spielberg e mi ha detto che sta pensando a me per un film ambientato nel dicembre del ’41 dopo Pearl Harbour!
Gli ho fatto il samurai lì dove ci trovavamo…Uno spettacolo! Quasi si pisciava sotto per le risate…Gli ho detto che se vuole me deve prendere anche il mio amico Dan Akroyd.
Devono ascoltarmi, Dan!
Noi siamo il nuovo e ‘fanculo il vecchio!
Abbiamo le idee!
Quello che mi fa girare le palle nel Saturday è che quel coglione di Chevy Chase con il suo TG satirico, non solo mi copia, perché lo sai anche tu che il presidente Ford lo facevo prima io, ma ha anche più minuti di me!
E poi….i Muppets! Mi tolgono altro spazio! Odio i Muppets! Li ucciderei! Brucerei tutti i pupazzi stronzi di questo mondo! Anzi…sai che ti dico? Se fossi italiano strozzerei anche Topo Gigio!
…Però, gliela stiamo facendo vedere a tutti! Pensa che l’ufficio di Paul Mc Cartney ha telefonato al produttore di Saturday!
Vogliono il mio Cocker!
Non, il cane, cretino!
Vogliono l’imitazione di Joe Cocker per il compleaano di Paul!
6000 dollari! E ora che anche Chase è andato via, il “Saturday” è nostro!
100.000 dollari all’anno!
Cazzo, Dan, è uno sballo!
“Nevicherà” tanto…e per tutto l’anno!
E sposerò Judy alla fine del 1976!


(Si ferma. Appare ora attonito, confuso. Si guarda attorno, smarrito. Si sveste, resta in mutande e con passo incerto si dirige ancora dietro alla sagoma)

JOHN Signori, a 18 anni si immagina di avere un solo problema: non avere problemi nello scegliere una strada anziché un’altra perché tutte, troppe, ti sembrano possibili e alla fine, ti confondi.
In questo giorno del Marzo del 1967, davanti a voi che mi chiedete di leggere il Macbeth, che io non sono sicuro di voler leggere, c’è un ragazzo di Wheaton, Illinois, che si chiede chi sarà nel Marzo del ’77 o nel Marzo dell’82 e oltre non va, e la cosa lo spaventa.
Avete altri provini, lo so, sarebbe anche bello riuscire a convincervi per entrare nella compagnia dell Stock Theater di Chicago.
Una tournee di sette settimane non è poco…ma, ciò che ora, stasera, stanotte, e ‘fanculo il Macbeth, mi interessa, è dirvi chi sono…
Io non voglio essere nient’altro che John Belushi…
Ho conosciuto una ragazza. Si chiama Judy. E’ al mio Liceo e vedrete che io e Judy staremo insieme per sempre. Finirà così.
Judy oggi ha 16 anni. E’ ossuta. 1 metro e 65. Capelli lunghi, lisci.
Con il remo, durante una gara fra ragazzi e ragazze, le colpii inavvertitamente il braccio. Mi scusai. Le telefonai il giorno dopo e poi ancora e alla terza telefonata la invitai al raduno degli ex studenti…
Venni incoronato re con una corona di latta…
Io so che tendo ad esagerare in tutto.
Non vado d’accordo con i miei genitori.
Pensare, come hanno fatto loro, di sfondare a Wheaton quando sei albanese, è stata una stronzata colossale.
Jim è mio fratello. Vorrebbe fare anche lui l’attore…
“ Stai lontano da casa, Jim. Usala solo per dormire. Preparati a non essere solo una parte della piccola gente. Allenati ad essere una grande eccezione e non una piccola regola! Vai a scuola. Gioca a football, innamorati del teatro, torna a cena e, soprattutto, esci tutta la notte…!”
Uccidi il sonno, come Macbeth, e non tornare a casa.
Io evito di tornare a casa. Giro per sale giochi o per cinema vedendo films horror e mangio quantità enormi di pop corn…
Sapete cosa mi piace davvero? Stravolgermi…

(Riprende il foglio del Macbeth dal leggio)

“ M’è parso inoltre d’udire una voce
Che mi gridava “Più non dormirai!
Macbeth ha ucciso il sonno
è l’assassino del sonno innocente,
il sonno che sbr….”

(Si ferma)

JOHN Vi dico come vivrò.
Sarò anch’io una regola e non un’eccezione…Un giorno sposerò Judy e andremo a fare figli e una vita tranquilla su di un’isola che si chiama Martha’s Vineyard…Forse giocherò a football e un giorno, dopo aver guadagnato abbastanza mi ritirerò, o forse aiuterò mio padre con i ristoranti, ma so che nel tempo libero andrò a fare la spesa con la mia jeep nera.
Mi terrò in forma facendo jogging dopo il lavoro come fanno in tanti e come tanti comprerò un fishburger e gli ultimi fumetti di Conan.
A volte prenderò il pesce spada fresco, le ostriche e passerò del tempo, tanto tempo con la mia famiglia. Festeggerò il Natale e la Festa del Ringraziamento e arrostirò bistecche e hamburger sulla griglia ogni Domenica Sera. Per hobby imparerò a costruire modellini di aeroplano e sarò più bambino di mio figlio. Di pomeriggio guarderò le soap, mi farò un’idea sulla politica e sul Presidente e qualche volta andrò a giocare a golf e nuoterò quando il vento alzerà grandi onde…e passeranno tanti anni, ma tanti che non ricorderò più se sono stato una regola o un’eccezione e un giorno, molto lontano, andrò via come un colpo di vento sul lago…e li avrò tutti attorno…Judy, i miei figli…i nipoti…
Vorrei invecchiare. E questo è tutto. Scusatemi per il vostro tempo…

(Esce dalla sagoma. Si volta e fa per allontanarsi ma un brusio, delle eco di applausi, voci confuse, che piano piano crescono di intensità, lo bloccano. L’uomo si volta e segue con lo sguardo questi rumori, si avvicina ancora al leggio, come imbambolato ma stavolta, ispirato ed appassionato, in un crescendo di intensità e passione, legge….)

“ M’è parso inoltre d’udire una voce
che mi gridava “Più non dormirai!”
Macbeth ha ucciso il sonno.
E’ l’assassino del sonno innocente,
il sonno che ravvia, sbroglia, dipana
l’arruffata matassa degli affanni
ch’è morte della vita d’ogni giorno,
è il lavacro d’ogni affannosa cura,
balsamo d’ogni ferita dell’animo,
secondo piatto nella grande mensa
della Natura, nutrimento principe
al banchetto dell’esistenza umana…
“Più non dormirai!”
Gridava quella voce in tutta la casa”
(in un urlo)
Non dormirà più John Belushi!

(La scena pare, adesso, esplodere di luci, colori e suoni. Musica altissima e pezzo musicale. John si veste da Blues Brothers e balla su The Old Landmark, tratta da Blues Brothers.
Ora è percorso da un vero e proprio fremito di iper attività e, mentre la musica è ancora in sottofondo e lo accompagnerà per buona parte del pezzo, John balla, va avanti, indietro, gesticola, parla ad alta voce e, in qualche caso, urla…)

JOHN E’ partita la corsa! Quando l’affare si fa duro, i duri, cominciano a giocare…
TOGA! TOGA! TOGA!
John Landis mi sceglie per “Animal House”. Sono Bluto!
Ogni sabato sera sono Belushi in Saturday Night Live!
Mi chiama Jack Nicholson! Vado in Messico a girare “Verso il sud”!
Durango! Hotel di merda in un posto di merda!
Voglio andarmene!
Irrompo in casa di Nicholson, lo dico al produttore e ce la diamo di santa ragione!
TOGA! TOGA! TOGA!
Volo da Durango a New York e da New York all’Oregon, con la stessa facilità con cui voi andreste al cesso!
Animal House non è un successo…E’ LEGGENDA!
E non recito nemmeno! Sono solo io! Sempre e comunque!
Un’Idea di Carne!

(Stacco Luci)

Abbiamo qui John Landis, il regista di Animal House. Ci dica: cosa ne pensa di John Belushi?
(camuffa la voce)
“ John abusa del suo corpo in un modo che ucciderebbe un toro…Se non si brucia da solo, il suo potenziale è illimitato”
(Torna alla propria voce)
Landis?
“Si”?
(Alza il dito medio)
Fottiti!

(Stacco luci)

…Insomma l’idea, più o meno, è questa…e l’ha avuta Dan che scrive molto bene e ha più pazienza di me nello stare seduto per ore davanti ad un tavolo…Allora…i fratelli Jake ed Eldwood rimettono insieme la vecchia band a Chicago per dare un concerto di beneficenza..I soldi servono a salvare l’orfanotrofio cattolico in cui erano cresciuti…

(Parte Peter Gunn Theme. John va al microfono. Si sente rumore di folla. La sua voce sarà amplificata come quella di uno speaker di un concerto rock…)

JOHN Buonasera a tutti! Prima del clou della nostra serata, voglio ringraziare alcune persone…
Ringrazio Steven Spielberg! (Boato)….che mantiene la promessa e mi sceglie per “1941. Attacco ad Hollywood”!
Mi danno 350.000 dollari per fare Wild Bill Kelso!
Cazzo! Ce l’ho fatta!

Ringrazio la Universal! Che prima dei 30 anni mi ricopre d’oro!
350.000 per Animal House!
500.000 per The Blues Brothers!
850.000 per “Chiamami Aquila”!
…e un bonus di 250.000 dollari ! (Boato)

Ringrazio me stesso! John Belushi, che con quei soldi ho comprato un ranch a mio padre e a mia madre e una villa sull’isola di Martha’s Vineyard!
Ve l’avevo detto che sarei finito lì! (Boato)

Ringrazio il Saturday Night Live che mi ha dato tanto ma che lascerò per stanchezza nel Settembre del 1979! (Boato)

E adesso…il momento che tutti aspettavate!
Nel 1969 mi chiesero di vedere due tipi che suonavano blues nei clubs funky di Chicago.
Oggi sono qui con noi! (Boato)
Godiamoci Joliet Jake ed il suo silenzioso fratello Eldwood!
Signori….THE BLUES BROTHERS!

(Parte Everybody needs somebody to love. John parlerà sull’intro della canzone e poi inzierà a cantare)

JOHN (sull’intro) “ Siamo lieti di vedere stasera tanta simpatica gente!
Un caldo saluto in particolare ai rappresentanti della Legge di questo Stato che hanno deciso di unirsi a noi, qui, nella sala grande del Palace Hotel !
Ci auguriamo che troverete lo show di vostro gradimento e ricordatevi gente che chiunque siate e qualunque lavoro facciate per tirare avanti e sopravvivere, c’è sempre qualcosa che ci rende tutti simili!
Voi, me, loro, tutti quanti…tutti quanti!”

(canta, balla poi, la musica sfuma, si spegne. John si toglie gli occhiali, il cappello, la giacca. Pare attraversato da una grande angoscia che lo induce a tormentarsi le mani, a tratti, trema.)

JOHN Sono soldi miei, Lipsky! 1000 dollari! Li voglio!
Quello che me ne faccio, sono cazzi miei!
Ti faccio a pezzi l’ufficio, stronzo!
Sei solo il mio amministratore e non fare il prete che mi fai cagare!
…Ok…va bene….te lo dico, però, dopo, me li dai…Vuoi sapere a cosa mi servono? Allora, ascolta bene….
Ho iniziato a farmi subito dopo la scuola, dopo che mi presero al provino dello Stock Theater, al Campus di Du Pay…Marijuana, allucinogeni, LSD….Mentre facevo Lemmings ho scoperto la coca…
Non dire cazzate! Niente fa “male” se ti fa ascoltare il rumore della vita e io sono sempre stato un po’ duro d’orecchi…lo dovevo sentire bene! E’ solo un’occasione in più…
Appena mi darai i miei 1000 dollari, chiamerò David 69, servizio a domicilio su pattini a rotelle. Non scherzo. E’ uno che spaccia con creatività. Consegna in un’ora. 125 dollari al grammo!
Non sei il primo, Mark Lipsky…Sai quanti mi hanno detto:
“Piantala John! Ti farai male!”!?
Tu sei un coglione e conosci solo il linguaggio dei soldi ma oggi mi trovi buono e voglio metterti alla prova. Ti spiego….
Facciamo che è primavera e che l’hai aspettata per tutto l’inverno..
Fa caldo però ti sei beccato una cazzo di bronchite e il medico ti ha detto che devi restare a letto.
E’ proprio il primo giorno di primavera.
Facciamo che hai 12 – 13 anni e mentre sei a letto senti le urla e i richiami di ragazzi e ragazze che giocano e che si rincorrono per strada.
Li ascolti e allora, quelle coperte che hai addosso, diventano Cemento.
Tu cosa faresti, Lipsky?
Li guarderesti dalla finestra? Ti basterebbe?
A me non basta.
Apriresti la finestra? Ti basterebbe?
A me non basta.
Li chiameresti? Li saluteresti? A te basterebbe, Lipsky, lo so…
A me non basterebbe..
E allora….fottiti bronchite! Baciami il culo, febbre!
Un salto. E sono fra loro! Ubriaco e malato di sole e di urla!
Guardami. Oggi, e ho più di 30 anni, sono un prodigio per la scienza medica. Era il novembre del ’76 quando il dottor Rosenbluth stilò la mia radiografia completa di tossico:
Sigarette: 3 pacchetti al giorno.
Bevitore? Certo!
Valium: a volte.
Cocaina? Abitualmente.
Mescalina…Regolarmente.
Acido: dai 10 ai 20 trip al giorno.
Anfetamine: ne usa 4 tipi…
E, per completare, come barbiturico, i miei adorati Quaalude…
(piagnucolando) “Sono i soli piaceri che ho, dottore! – gli dissi – Non mi dica che devo “regolarmi”! Tutto il resto della mia vita è già regolato da altri…”
Alza quella mascella Lipsky! Ti sta cadendo e c’hai un’espressione più imbecille del solito..
Judy vorrebbe che smettessi. Prima ci facevamo insieme. Ogni tanto lei lo fa ancora…ma sa darsi una regolata. Lei, si. Io, no…e sai perché?
(complice) …te lo dico in confidenza…perché, vedi, lei non ha mai sofferto del mio stesso, insopportabile….prurito!
Come cazzo fai a resistere ad un prurito!?
Ti gratti! E’ normale!
Anzi, non solo ti gratti, ma ti strappi la carne con le unghie anche se sai benissimo che non dovresti farlo! Che dovresti controllarti! Lo sai che così ti ferirai!
Il problema, credimi, è sempre lo stesso… il bianco e il nero non sono mai così chiaramente distinti…
Ti spiego: Non ti gratti? “Ti farà bene!” dicono tutti. E allora, ti astieni…però soffri! E così ti fai male…
Ti gratti? “Ti farà male!” Però ti liberi! Quindi, è un sollievo! E ti fa bene….Dimmelo tu, Lipsky…lascio a te la decisione: è meglio la libertà massima di un momento o la sofferenza di lunghi anni?
(pausa) Che coglione che sei…e io ancora più di te che ti faccio queste domande…Che ne puoi sapere tu…
Io ti faccio fare i soldi, a te come a Brillstein il mio produttore, e voi mi volete bene…
Se non vi faccio fare più soldi….“ Chi cazzo è sto Belushi!?”
Funziona così.
A me i soldi piacciono per come li uso…Ma ci pensi che ora, di coca, riesco a comprarmene anche 30 grammi per volta!?
Senti che faccio…senti…perché è una cosa grandiosa!
Allora….stendo una striscia di 7, 8 grammi…saranno 600 dollari, più o meno…ne spendo 5 o 600 al giorno….ma non interrompermi! Allora…stendo questa striscia, poi, io, con una cannuccia mi metto ad un’estremità della striscia e un tipo con un’altra cannuccia, si mette dall’altra parte e poi…via! (entusiasmandosi, come un bambino) Tiriamo e vince che arriva più presto al centro! E vinco sempre io!
(ride poi, improvvisamente, cerca di darsi un contegno, di ritornare serio)
…Però mi devo controllare…è giusto…e allora…non me li dare più i 1000 dollari…Ho delle responsabilità verso gli altri…tanta gente si preoccupa per me, soprattutto Judy…Pensa che mi vuole così bene che mi ha messo alle calcagna un tizio, un texano di 29 anni che si chiama Morris Lyda che becca uno stipendio solo per controllare che non mi faccia!
(sbotta in una risata)…Un rompicoglioni che nemmeno ti dico! Mi controlla anche quando vado a pisciare…ma io sono furbo! Gli scappo, gli sguscio via…Anzi…dammeli Lipsky! Ci ho ripensato.
Come “cosa”!? I fottuti 1000 dollari, cazzo! Sono miei! Me li darai!? E rispondi! Non fissarmi in silenzio!
Mark, ti prego per il tuo bene….Dammi quei soldi!
E parla! Tu nemmeno immagini che effetto terribile abbia su di me il silenzio….Il silenzio della notte, per esempio, in quelle ore che se morissi nessuno se ne accorgerebbe…o il silenzio del primo pomeriggio estivo quando la città è vuota e anche falliti e serial killer riescono ad addormentarsi come uomini dalla coscienza pulita…
In quelle ore, quando tutto riposa, c’è “ Un Uomo Nero che mi tiene sveglio” lo disse un poeta russo…e io mi sento vicino alla morte…Ma anche quella, Mark, è una morte che rompe il cazzo…è una Morte annoiata…E ti sembra di essere come delle scarpe nuove che affondano nell’asfalto che si scioglie…Quando per gli altri tutto è calmo, la vita, per me, è come un mal di schiena, è come una vescica piena che non sai dove svuotare…
Odio il silenzio perché non parla di me. Né bene. Né male.
Ho 30 anni e sono miliardario. E’ difficile essere sempre divertenti. La droga è necessaria per essere sempre sulla cresta dell’onda…
E non mi fare il moralista, Lipsky! Lo so che tiri anche tu! Qui, quando si tratta di John Belushi, a sentirvi parlare, sembrate tutti Santi poi, semmai, vi becco dappertutto a tirare con le vostre puttane!
(sorpreso, ironico) “ Mi vuoi bene!?”. Ma allora sei un amministratore romantico! Dal cuore di zucchero!
Anche John Landis dice che mi vuole bene.
Il 25 ottobre del ’79, mentre giravamo i Blues Brothers ed eravamo in ritardo di settimane, quelli della Universal iniziarono a rompergli le palle perché eravamo andati fuori budget. Sul set girava coca tagliata col lattosio: uno sniffo di merda. Più quantità, meno effetto. Insomma, a fartela breve, eravamo in ritardo perchè sballavo spesso.
Arriva Landis nella mia roulotte e trova un casino: urina, coca, pozze di cognac e, con le lacrime agli occhi, mi fa:
(con tono implorante) “ John, ti stai uccidendo! Non fare questo al mio film! E’ ANTIECONOMICO!”
Antieconomico! Capisci, Lipsky? La mia morte, nel bel mezzo di un film, sarebbe stata “ANTIECONOMICA”!
Il dottor Bennett Brown, uno psichiatra, ha detto che devo fare quanti più films è possibile perché ho solo 2, 3 anni vita…
(con rabbia) Fottiti Brown e baciami il culo!
( improvvisamente attonito) Nessuno di voi sa che cosa vuol dire essere me stesso ma le cose andranno meglio quando sarò morto…
(deciso) Sgancia, Lipsky! Adesso. Ok…va bene così…sei ancora il mio amministratore…E ora vado a riempirmi di idee, di “neve” e di Blues…

(Parte la musica. Canta e balla Sweet Home Chicago da The Blues Brothers. Al termine della canzone inizia a fare dei piegamenti sulle ginocchia, flessioni, un pò di corsa sul posto. Pare sorridente, molto rinfrancato)

JOHN Amore mio, è tutta un’altra vita! E’ quasi da tre mesi che non tiro e…guarda…(si mette di profilo) Sto anche dimagrendo! Una settimana ancora e Dan, in confronto a me, sarà un ciccione!
Questo “Chiamami Aquila” sarà pure un film mediocre, ma mi sta facendo bene…La trovata di ingaggiare un campione di karate full come personal trainer è stata Geniale!
Ora, finalmente, lo posso dire:
Io non ho bisogno di nessuna droga!
Sicuramente non deve essere il mio stile di vita.
Ma che, scherziamo!? Era come dicevi tu! “ Ci vuole Moderazione”! Moderazione e niente eccessi!

(pausa, fa ancora un piegamento e poi si ferma, Sembra un po’ perplesso)

Però scusa Judy, chi è moderato, non deve essere fanatico, giusto?
E sarai d’accordo con me che sarebbe da fanatici allenarsi 24 ore sul 24, dico bene?
E allora è anche da fanatici pretendere troppo da se stessi…o sbaglio?
Vedi? Siamo perfettamente d’accordo…quindi, se prendo solo un pizzico di coca, così, tanto per divertirmi, per rilassarmi, non c’è niente di male! Uno mica si può privare di tutto! Judi, è ufficiale! Hai un grande marito! Me la gestisco io! Solo un pizzico. Ho capito che posso tirare coca in modo diverso, intelligente….
Io non ho bisogno di tanta droga!
Non deve essere, necessariamente, il mio stile di vita…
(nervoso) Ti ho detto che la gestisco…ti devi fidare…
Certo, non ne ho preso solo un pizzico ma questo non vuol dire che non la sappia gestire!
(molto nervoso) Ok, lo ammetto, ne ho presa ancora…anche molto più di un pizzico…ok…anche molto di più di una manciata…D’accordo! Era una vagonata di coca che nemmeno riuscirei a portarla tutta a due mani! Ma ti devi fidare! La so gestire!
(furente) Judy! Cazzo! Nei miei pantaloni c’erano almeno dieci Quaalude! Chi cazzo li ha presi!?
Lo sai! O coca o Quaalude! Qui nessuno mi capisce!
Mi hanno fatto fare un film di merda con quel regista del cazzo di Avildsen! “I vicini di casa!” Io l’avevo detto…e l’avevo detto a tutti già durante le riprese: “Avildsen è uno stronzo! Avildsen non sa lavorare!”
Niente! E lo so che tutti hanno pensato: “Il solito Belushi, strafatto, che va in paranoia…”.
Bene. E’ venuta fuori una cosa che non fa ridere, che non fa piangere, insomma, che non è un cazzo..Una cagata! Ora, quelli della Universal hanno paura di perdere i soldi e mi chiamano…Vogliono evitare il fiasco e mi chiedono di rifare il montaggio del film…E chi sono!? Un fottutissimo Mago Merlino!? So fare i miracoli!? No! E sai cosa mi danno per farmi stare sveglio tutta la notte!? Anfetamine! Hai capito bene. Dexamyls da 15 milligrammi! Uno speed allucinante!
Lo vedi che è come ti dicevo?
Io ho bisogno di molta droga!
E’ questo il mio stile di vita!
E tu mi nascondi i Quaalude!? Mi vuoi morto allora!
Dammeli Judy! Maledizione…dammeli! Oppure….

(Gli giunge sulla faccia una manciata di pezzi di carta)

(adesso, calmo) Grazie Judy. Oggi è il 24 gennaio del 1981. E’ il mio compleanno. Ho 32 anni.

(Parte Think da The Blues Brothers. L’uomo stancamente si spoglia del tutto e resta in mutande)

JOHN Te ne vai, Frank? Immagino che non vorrai vedermi per il resto della tua vita…(ride fra sé) Ti capisco: 24 ore senza dormire e mangiare…
Da ieri sera ci stiamo gonfiando di coca…Io di più, lo so…Ieri sera: avevo noleggiato una Limousine e come autista mi hanno mandato te: Frank Corte. Scommetto che ti ricorderai questa notte anche fra vent’anni…

(La musica sale. Il tono dell’uomo diventa incalzante, alto, febbrile)

21,45! Con Akroyd e altri due tizi mi porti alla Playboy Mansion.
A mezzanotte e venticinque, siamo lì. Loro tre fanno un bagno. Io giro nei paraggi e tiro.
1,45! Accompagniamo i tre a casa. Ti chiedo di andare alla Record Plant. Ci sono degli amici che stanno registrando un disco. Andiamo e faccio due pezzi dei Blues Brothers..
2,30! Carichiamo una tipa al parcheggio fra il Roxy e il Rainbows e troviamo un brulicare di puttane ma non le guardo nemmeno.
Io cerco roba! Do 100 dollari ad uno che mi dice che ne ha di ottima qualità. Cinque minuti. “Vado e torno”, mi dice.
Va, e non torna, il bastardo. Mi ha fregato.
Ma so come rimediare.
“ Frank, portami per King’s Road e fermami al Comedy Store…Aspettami..”
Scendo. Entro in un palazzo. Salgo due rampe di scale. Entro in un posto…e faccio un freebasing di cocaina.
Le 4,00! Esco e ti dico: “ Occhio, Frank…l’aria si sta facendo pesante. Accendi il motore. Può darsi che me ne debba andare!”
Capisci subito che sono in paranoia da coca.
Rientro. Incontro Seymour Casssell. Tiriamo insieme.
Qui tirano tutti. Stanza per stanza. E’ una bolgia.
Potrebbe essere l’Inferno..
E’ l’alba. “ Frank, ora andiamo a casa di Cassell!”.
Telefono a Judy. Per 5 volte. E per 5 volte non finisco il numero.
Non ne ho il coraggio. Faccio chiamare te. La rassicuri: “John dorme..”
Scendiamo da casa di Cassell. Entro nella macchina e tiro ancora.
Sono incazzato!
“Pezzi di merda quelli che non fanno l’alba come me!
Pezzi di merda gli amici che vanno a dormire e che non si strappano l’anima in una notte come questa!
E che mi lasciano solo…
Pezzi di merda tutti quelli che non hanno la forza di seguire la notte fino al suo capolinea e che mi lasciano fra i sedili di un sonno che non arriva!”
Il sole è alto, Frank. Vorresti andare a dormire ma ora voglio un negozio di dischi e lo voglio aperto alle 7 di mattina!
Non posso…non ce la faccio a fermarmi!
Non riesco a spegnere la notte che continua le sue trasmissioni mentre inizia la noiosa sigla del traffico mattutino..
Il negozio di dischi è ancora chiuso. Aspetto che apra. Entro. Compro. Esco.
Non ho gli occhiali da sole. Ne voglio un paio.
Entro. Ne compro un paio anche per te. Esco.
“Andiamo a casa di Penny, Frank! Non è lontana! Dai…uno sforzo! Lo so che sei stanco e che non dormi e non mangi da 14 ore, ma se mi porti da Penny, ti riempio la tasca!”
E andiamo. Entro. Esco.
Ora voglio andare da Nelson Lyon…
Dopo, da Tino Insana…
Ormai tremi per la stanchezza, Frank….
“ Più non dormirai! Perché John Belushi ha ucciso il sonno!”
La notte non è finita. E’ viva e io sono vivo anche se ora è mezzogiorno.
Ti do della coca. Ti svegli.
“ Voglio tornare da Nelson Lyon…”
Mi è venuta voglia di farti sentire il disco che ho comprato. E’ di alcuni amici, i Fears. Fanno musica punk.
Io amo il punk. E’ come il blues: musica per diseredati e io lo sono anche se ho tasche che scoppiano di dollari e coca…
E’ pomeriggio. Te ne stai andando schizzato per la coca e per la stanchezza. E prima che tu chiuda la porta ho il tempo di dirti:
“ Ho lasciato per strada i cadaveri di quelli che non ce la facevano a starmi al passo…”

(Parte Jailhouse Rock da The Bles Brothers, John inizia a cantare e a ballare poi, mentre la base continua ad andare, si avvicina al letto, indossa una specie di costume di Tarzan che ha, all’altezza della schiena, un’imbracatura. Dall’alto scende un gancio che assicura all’imbracatura. Il gancio lo solleva leggermente. La musica inizia a sfumare)


JOHN “ Io morirò in un incidente aereo! Su un jet fiammeggiante!
Il jet si abbatterà a terra! E sarà spettacoloso!”
Los Angeles, 17 Febbraio ’82!
E’ l’occasione che aspettavo: fare un film tutto mio!
Sceneggiatura! Musica! Tutto!
Il film dovrebbe chiamarsi Sweet Deception ma cambierò anche il titolo!
La sceneggiatura già esiste ma in pochi gioni e in poche notti, con Don Novello, riscriveremo tutta la storia!
1 milione e 850.000 dollari!
E notti senza sonno! E coca!

(Sale la musica. Sale anche il gancio. L’uomo nuota nel vuoto)

22 Febbraio. La storia è completata. La porto agli Studios e sono strafatto. Vado a cena, torno in albergo e tiro!
23 Febbraio. Torno a New York con le tasche piene di coca. Judy mi perquisisce e la butta via!
24 Febbraio. Quelli della Paramount leggono la storia. Ho cambiato il titolo. Si chiama Noble Rot. E’ pieno di musica punk.
Trovano orribile sia il titolo che la storia.
All’Odeon mi tuffo in una montagna di neve…
Cazzo! Rifiutano la storia! Ci avevo messo tutto John Belushi!
Se la rifiutano, rifiutano me!
Faccio l’alba e smarrisco il sonno…
E’ sempre notte!

(Sale ancora di più)

Tornerò a Los Angeles! Devo parlare con quegli stronzi!
Tiro, fumo, non dormo…
Sabato, 27 Febbraio. Mi sveglio e sputo sangue…Non la controllo più!
Vado al cinema. Esco. Incrocio degli spagnoli. Vendono coca.
Chicos de mierda! Voglio una rissa!
Sono punk! Amo il punk! Qualcuno ci separa.
Orino per strada…
Una voce da una macchina in corsa:
“ Ehi! C’è John Belushi che piscia per strada!”
La inseguo urlando con il culo da fuori…
Voglio ancora coca! Voglio droga!
Entro in un locale. Cado. Rotolo. Prendo a ceffoni un buttafuori.
28 Febbraio. Inizio già alle 7 di mattina. Ho le narici sporche di sangue.
Sento che vorrebbero internarmi….
Lo so, nessuno potrebbe amare una pancia come la mia…
John odia Belushi…è così.
Marzo. Conosco Cathy Smith. Mio pusher!
Mia infermiera di coca e di eroina!
Gloria a te Cathy! Mia vita e mia morte!

(Il gancio si abbassa)

Judy e voi, mondo, gente, cinema e fans, ditemi di si solo perché sono io!
Perché sono John Belushi! Ditemi di si solo per amore.
Non importa ciò che dico o che faccio. Amatemi senza condizioni.
Da madre a figlio.. tutti voi…e sarò il vostro ballerino che giudicherete solo sul metro dell’amore!
Amatemi…anche se non mi lavo da giorni!
Amatemi anche se puzzo di urina!
Amatemi anche quando urlo frasi sconnesse!
Amatemi anche solo perché sto girovagando per sfuggire alla Morte ed ho con lei un appuntamento già fissato e confermato…lei mi pedina e sto cercando di nascondermi in ogni notte…
Amatemi per i pochi, straordinari, momenti che vi ho dato.
Amami perché solo così potrò addormentarmi senza morire…

(Il gancio lo ha riportato a terra. John lo sgancia, si toglie l’imbracatura, il costume da Tartan. Torna dietro alla sagoma. Con gesti incerti riprende il foglio che è sul leggio)

JOHN “….Macbeth ha ucciso il sonno…
E’ l’assassino del sonno innocente….
Il sonno che ravvia….sbr….”

(Si ferma, scuote il capo sorridendo. Ripone il foglio sul leggio)

Non voglio. Per questo. Per tutto questo che ho visto oggi,
Marzo 1967, nel mio futuro, leggerò sempre male e vorrò essere uno fra tanti, come il tizio de “La vita è meravigliosa” con il dannato Angelo…Rinuncio a tutto e voglio qualcosa in più dei miei…33 anni…Forse faccio ancora a tempo a….

(Si sente forte, amplificato, distorto, il trillo di un telefono. John esce dalla sagoma ed è, così come nelle prime scene, visto di tre quarti, in mutande…)

“Betty? Sono rimasto su tutta la notte. Ho tirato troppo e non riesco a dormire. Alle 7 devo tornare al lavoro.
“Latte caldo”?
Ok…come?
“Soluzione di acqua e sale…”
La bevo? Ah…inalo piano…
“Dovrebbe liberare le narici…”
Sai Betty, è successa una cosa davvero strana…e ne ho fatte di cose strane, ma questa….
Pensa che sono così fatto che da più di un’ora mi sono messo a fare il coglione davanti allo specchio…che poi manco c’è uno specchio…l’ho rotto ieri…
“ Cosa facevo…”?
Forse una volta te ne ho parlato…non so se ricordi…Il provino che feci a 18 anni a Chicago..
Si, andò benissimo, mi scelsero ma non è questo il punto…stasera mi è venuto da pensare: e se l’avessi sbagliato?
Si! Se avessi voluto sbagliarlo apposta…?
Se non fossi diventato John Belushi?
Insomma, ho fatto questo gioco da solo e mi sono inventato una chance, una scelta..
“Stronzate?”
Certo…senza rimpianti…ma è “blues” anche immaginare una vita diversa dalla tua…Poi mi sono ricordato anche di William Golden!
“ La stampa e i giornali sono vampiri. Il successo prima ti scopa e poi si nega. Se i giornali ti diranno che sei un genio, non credergli. E se morirai nel sonno ti odieranno perché non vende..”
E’ il 5 marzo dell’82. Domani torno a New York da Judy.
Quelli degli Studios non vogliono il mio film. Dicono che sarebbe un disastro…non fa ridere. Così dicono.
“Non capiscono un cazzo”? Non è una novità.
Non vedo l’ora di andarmene da Los Angeles.
Odio questo posto di merda.
Odio la gente.
Grazie a Dio è la mia ultima notte a Los Angeles…
Prima sono stato male…ho mangiato una cosa unta al Rainbow e ho vomitato…Qui, al bungalow, è passato Robin Williams…figurati…Non sono riuscito a dirgli due parole. E’ rimasto un minuto. E’ venuto anche De Niro. Ha visto Catherine. Non gli piace…mi chiama domani…
Betty, sono giorni che non dormo…forse ho “tirato” troppo la macchina..
Mi ero addormentato..poi mi sono risvegliato…ho i polmoni congestionati…Ok…provo a dormire…John spegne la notte, Betty…”

(Si dirige verso il letto con passo barcollante. Si ferma, lo sguardo vacuo)

JOHN Era tutto per gioco…quando mi riempivo la bocca di crema di riso fino a gonfiare le guance e poi, con un getto, vi inondavo e vi vedevo ridere…
Era per gioco…
Sono stato bravo? Vi ho fatto ridere.
Mi avete perdonato e vi ho perdonato.
Per quanto io possa essere stato grasso, unto, disordinato o drogato, accoglietemi in casa vostra il tempo esatto che richiede la mia voglia di tenerezza e poi…lasciatemi andare via! In qualsiasi momento! Anche di notte! Appena vi dirò che “basta così”!

(fa ancora qualche passo. E’ nei pressi del letto)

Ma perdonatemi spesso e amatemi sempre e…sorridetemi!
Vi sono debitore per qualche lacrima e per cento notti insonni…
Ma voi mi siete debitori per un oceano di sorrisi e per i vostri migliori…sogni….buffi…

(Si siede sul letto, si stende sul fianco destro, si mette in posizione fetale, la testa sotto al cuscino e tira su il lenzuolo fino a coprirsi del tutto. Il braccio penzola inerte. Buio. Si ode una voce maschile decisa, energica)

I VOCE “Ehi! Che storia è questa!?
II VOCE E’ finita, amico…
I VOCE Cosa!? Finita!? Chi ha detto che è finita!?
Niente è finito finchè non lo diciamo noi!
Questa potrebbe essere la notte migliore della nostra vita e voi farete in modo che sia invece la peggiore!?
Bè, baciatemi il culo!
Io non ci sto!
Non ho intenzione di accettare questa storia!”

(Di colpo, luce, musica, applausi. John si ripresenta vestito da Blues Brothers, in piena forma, sorridente)

JOHN Tutti, ma proprio tutti, compreso il coglione che ha scritto la storia che avete visto questa sera, erano convinti che sarei stato il primo ad andarmene..
Diciamo la verità, ero uno di quei tipi alla “vivi in fretta, muori giovane e lascia un bel cadavere”…Ebbene, si sbagliavano!
Ed invece, eccoli qui…tutti i miei amici! Trapassati prima di me…
Qui, per esempio, giace John Landis, il regista di Animal House e di Blues Brothers…che tipo quel Landis!
Morì di una sincope gioiosa quando qualcuno gli disse che il decesso del regista è garanzia di successo per un film!
Alla prima invitammo il suo zombie!
Lì c’è Chevy Chase!
Morì quando capì che lui era un grande attore, ma io ero una Leggenda!
Qui, e mi piange il cuore dirlo, giace il mio amico Dan Akroyd…
Danny amava troppo la sua Harley.. andava a 250 all’ora…lo raccogliemmo con il cucchiaino…Di lui non è rimasto molto..
Chiamarono me ad identificare il corpo…
Lo riconobbi solo dai piedi a papera…
Adesso se ne sono andati e a me mancano tutti quanti…
Perché sono rimasto proprio io!?
Perché sono vissuto così a lungo mentre loro sono morti tutti!?
Ve lo dico io il perché!
Perché io, dal primo istante, dal primo sguardo, dalla prima parola che ho pronunciato, sono sempre stato….un ballerino!

(…E quest’uomo goffo, appesantito, con incredibile leggerezza inizia a danzare sulle note di Gimme Some Lovin tratta da Blues Brothers)


F I N E