IL BAGNO TURCO

ovvero

ARAGOSTA A COLAZIONE

di

Patrizia Monaco


PERSONAGGI

GLORIA, americana
SELINA, francese d’origine maghrebina

TEMPO: presente
LUOGO: Parigi
SCENA: una sala del Louvre

LA SCENA SI APRE SULLE DUE DONNE SEDUTE DI SPALLE AL PUBBLICO, SULLA PANCHETTA DAVANTI AL QUADRO: “ Il bagno turco” di Ingres. LO OSSERVANO A LUNGO.

GLORIA COMINCIA AD EMETTERE STRANI VERSI, COME CHI NON RIESCE A RESPIRARE BENE.

SELINA Madame, si sente male?

GLORIA No è…. il quadro…tutto…questo ammasso di carne e….

SELINA Le donne che si toccano?

GLORIA E’ sconvolgente. Non ho mai visto niente di simile.

SELINA La turba?

GLORIA Ti fa sentire come uno che spia dal buco della serratura. Un
peep show.

SELINA Voyeur, suscita il voyeurismo insito in ciascuno di noi.

GLORIA Beh, non credo che tutti siano dei guardoni.
(AL SILENZIO DI SELINA) Almeno, io, no.
(GUARDA SELINA) Perché sorride? Cosa le fa credere che io?
Io sono una persona per bene, vengo da Madison, Wisconsin.

SELINA Io da Parigi, Francia.

GLORIA Avevo capito che lei era di qua. E scommetto che aveva già visto questo quadro!

SELINA Naturalmente.

GLORIA E ci torna a vederlo e si siede, a guardarlo!

SELINA Lei scusi non è seduta?

GLORIA Io ero stanca. Ho girato tutto ‘sto museo.

SELINA Tutto il Louvre, madame?

GLORIA Quasi.

SELINA Ci vogliono giorni… comunque, ha scelto di riposarsi proprio davanti a questo quadro. Non è indicativo?

GLORIA Senta, so che voi francesi siete piuttosto emancipate, ma non mi dica che non trova questo quadro sconvolgente.

SELINA Sì, ma credo per altri motivi.

GLORIA Come fa a sapere i miei?

SELINA Lei è arrossita quando le ho detto delle donne che si toccano.

GLORIA Beh… non è che sia così… così…

SELINA “Prude”?

GLORIA Ma deve ammettere che è sconvolgente, anche per il periodo in cui è stato dipinto.

SELINA Certe cose si sono sempre fatte. O non fatte.

GLORIA Lei parla per enigmi.

SELINA (RIDE) Come la sfinge.

GLORIA Le spiacerebbe spiegarmi? Mi scusi, non mi sono ancora presentata, Gloria Walker di Madison Wisconsin.

SELINA Selina Scoubidou, Parigi Francia

SI SCAMBIANO UNA STRETTA DI MANO

SELINA Madame Walker…

GLORIA Selina, mi chiami Gloria.

SELINA Gloria, quel che vede rappresentato è un bagno turco, quale idealizzazione di un pittore occidentale, dipinto come luogo di lussuria e d’ogni piacere.

GLORIA E invece?

SELINA Invece, è sì luogo di piacere, ma personale, del proprio corpo, lavato massaggiato unto per ore.

GLORIA Per essere pronte per l’uomo.

SELINA Non necessariamente.

GLORIA E allora?

SELINA Per sentirsi bene nel proprio corpo, con sé stesse.

GLORIA Questo è un concetto nostro, moderno, dei beauty center, ma quelle turche lì, o arabe, dell’ottocento…

SELINA Lei pensa che le donne turche o arabe, maghrebine, nell’ottocento fossero…?

GLORIA Sono arretrate adesso, figuriamoci due secoli fa.

SELINA Lei ritiene il tempo un fluire costante e progressivo.

GLORIA Of course naturalmente.

SELINA E ogni giorno succede all’altro, come due più due fanno quattro.

GLORIA Certamente.

SELINA Ogni giorno porta nuove scoperte scientifiche e gli uomini e le donne si adeguano e chi si ferma è perduto?

GLORIA Per quanto riguarda la tecnologia sì. E le rivendicazioni della donna e TUTTO, insomma, sì.

SELINA Tutto. E allora viva l’occidente e le sue certezze incrollabili.

GLORIA Sbaglio, o sento una nota polemica nella sua voce?

SELINA Non ci faccia caso.

PAUSA

SELINA Sa cosa dicono i francesi? Pensare fa diventare brutte.
E allora non facciamo discorsi che non ci competono e parliamo come due donne beneducate che si sono appena conosciute davanti ad un quadro … sconvolgente.

GLORIA (SORPRESA) Sono donne bianche.

SELINA (DOPO UNA PAUSA) Sì, a noi piacciono bianche. (SILENZIO)
Sono lesbica.

GLORIA (SI SPOSTA ALL’ESTREMITA’ DELLA PANCHETTA) Oh.

SELINA E sono araba.

GLORIA (GIRA SU SE STESSA FINO A SEDERSI DI FRONTE AL PUBBLICO, BOCCA SPALANCATA, POI, QUANDO SI RIPRENDE) Credevo lei fosse una francese abbronzata.

SELINA (SPOSTANDOSI DOV’ERA GLORIA, QUINDI ORA SONO SCHIENA A SCHIENA) Sono figlia di emigrati dal maghreb, dall’Africa del nord. Ma nata qui a Parigi. ( GLORIA HA UN’ESPESSIONE DI SOLLIEVO)
(SELINA SI ALZA PER SPOSTARSI) Ci chiamano pied noir.
(GLORIA LE GUARDA I PIEDI MENTRE SELINA FA PER SEDERSI ACCANTO A GLORIA CHE SI SPOSTA ALL’ALTRA ESTREMITA’ DELLA PANCHETTA PER CUI ORA SONO ENTRAMBE SEDUTE DI FRONTE AL PUBBLICO)

GLORIA Capisco, lei dev’essere abituata.

SELINA Al bagno turco? Of course: una via di mezzo fra il casino e un lesbian cafè.

GLORIA Non conosco né l’uno né l’altro.

SELINA (FA PER AVVICINARSI E ALLORA COMPIRANNO UN GIRO COMPLETO DELLA PANCHETTA E SI RITROVERANNO ANCORA UNA VOLTA DI FRONTE AL PUBBLICO) (NEL SUO AVANZAMENTO) Non si spaventi (CENNI DI DINIEGO DI GLORIA MENTRE GIRA ATTORNO ALLA PANCHETTA) Ingres ha dipinto quel che lui riteneva fosse un bagno turco, un hammam, per donne.
(ORA SON RITORNATE DI FRONTE AL PUBBLICO)

GLORIA Glielo avranno raccontato.

SELINA Le poche donne occidentali che a quel tempo avevano frequentato un bagno turco avevano riferito ben altro.
Nessun sguardo lascivo né pose seducenti. Solo la sensazione, disse Lady Montagu…

GLORIA Lady Montagu?

SELINA La conosce?

GLORIA No, ma…

SELINA Le sembra a posto vero, per nome e titolo?
Viaggiatrice acuta e intelligente (SOPPESA GLORIA) dell’ottocento. Con molto spirito annotò che ad entrare in un bagno turco si prova la stessa sensazione che debbono provare le aragoste quando vengono cotte. Lo sa che sono cotte vive?

GLORIA (CON UN BRIVIDO) Sì.

SELINA E a lei piacciono?

GLORIA Sì, a volte andiamo apposta nel Maine per…

SELINA Per farne una scorpacciata.

GLORIA Torniamo al pittore.

SELINA Quindi Ingres ha dipinto ciò che lui voleva che fosse un bagno turco. Lo straordinario successo e relativo scandalo del suo quadro sono proprio dovuti a questo suo desiderio. Aveva accarezzato l’immaginario erotico dell’uomo occidentale verso l’oriente.

GLORIA Uno sguardo che vede quel che vuol vedere?

SELINA Bravissima!

GLORIA Mio marito che viene spesso in Europa non mi aveva detto… sono sconcertata.

SELINA Si rilassi, almeno, io non sono lesbica. (SOLLIEVO DI GLORIA)

GLORIA Non è… e allora?

SELINA Così. Un gioco.
Ma araba sì. (SBUFFO DI GLORIA)

GLORIA Non ha altro da fare?

SELINA Io lavoro di sera, e per buona parte della notte.

GLORIA (RITENENDO DI TROVARSI DI FRONTE AD UNA PROSTITUTA) Io devo andare (SI ALZA)

SELINA Sono danzatrice del ventre. (GLORIA SI SIEDE)

GLORIA Una bella ginnastica.

SELINA Un lavoro interessante. Si conosce molta gente. Specialmente uomini.

GLORIA Ah. (SI RIALZA)

SELINA Sposati.

GLORIA (SI SIEDE) Vengono soli o in coppia?

SELINA Soli e in coppia. E’ uno spettacolo tradizionale, non ha nulla di peccaminoso, potremmo dire che è per famiglie. Solo che molti uomini la famiglia preferiscono lasciarla a casa. Magari proprio a Madison Wisconsin.

GLORIA Cosa intende dire?

SELINA Nulla.

GLORIA Lei sa qualcosa.

SELINA Di cosa?

GLORIA Di mio marito!

SELINA (LA OSSERVA) Ma no, non so niente, le volevo spiegare della danza del ventre che…

GLORIA (INTERROMPENDOLA) Ma mi lasci stare con queste barbarie!

SELINA Barbarie? Ma se lei mi ha appena detto che è una bella ginnastica.

GLORIA Anche il ballo dei watussi.

SELINA Gente di cultura inferiore pure loro, vero?

GLORIA Non ricominciamo. Oh insomma, è che non abbiamo molto in comune!

SELINA Direi che qualcosa abbiamo in comune

GLORIA Cosa?

SELINA Come mai è venuta qui proprio oggi?

GLORIA Non saprei.

SELINA Non gliel’ha per caso suggerito suo marito?

GLORIA In effetti, sì. E lei come lo sa?

SELINA Noi barbari abbiamo poteri telepatici! (RIDE)

GLORIA La prego di … e mi dica quel che sa.

SELINA Vede, noi dovevamo incontrarci qui.

GLORIA (IRONICA) Il destino?

SELINA Qualcosa di più terreno. Motivi finanziari, di spartizione dei beni.

GLORIA What?! Cosa?!?

SELINA Vede, sto cercando il modo più delicato per dirglielo…

GLORIA Sì…?

SELINA Suo marito è…

GLORIA (ISTERICA) E’?

SELINA E’ anche mio marito.

GLORIA Frankie?

SELINA Frankie.

GLORIA No, no. Me lo descriva.

SELINA Frankie è … (AFFERMAZIONE CHE IMPLICA UNA DOMANDA) alto?

GLORIA Non molto.

SELINA Alto per me che sono piccola. Viene spesso in Europa…

GLORIA Sì.

SELINA Mi ha sposato in uno dei suoi viaggi.

GLORIA E’ sicura che stiamo parlando dello stesso Frankie? (L’ALTRA LE FA SEGNO DI CONTINUARE E LEI ABBOCCA) Frank Joseph Lester?

SELINA Frank Joseph Lester. Un bel biondo.

GLORIA E’ piuttosto scuro, non è lui. Lei si sbaglia!

SELINA Ho detto biondo perché per noi arabi voi siete tutti biondi ma in effetti non è biondo, il nostro Frank.

GLORIA Dove vi siete conosciuti?

SELINA Qui.

GLORIA Davanti a questo quadro? Ma se lui mi ha detto che non è mai stato al Louvre! Mi ha detto di venirci e poi di raccontarglielo.

SELINA Uno che nasconde due mogli, vuol dire che non è capace di mentire sul fatto che è stato al Louvre?

GLORIA Non mi convince, sa?

SELINA Ci siamo conosciuti qui davanti e lui mi disse: mia moglie sverrebbe, well, proprio svenire no, ma da puritana del profondo midwest americano si sentirebbe turbata, manderebbe piccoli gemiti come chi ha l’asma.

GLORIA Così le disse.

SELINA Io gli risposi che io non mi turbavo affatto. Ci venni in gita scolastica a sei anni e fu allora che decisi di fare la danzatrice del ventre. Questa carne mi eccitava la sensualità già ben sviluppata. Frankie ne è stato sedotto immediatamente.

GLORIA Le ha mai parlato di me?

SELINA Certo.

GLORIA E cosa le ha detto?
SILENZIO
Non me lo vuol dire o è troppo spaventoso?

SELINA Suo marito è gentilissimo nei suoi confronti. E verso i figli.

GLORIA Noi non abbiamo figli.

SELINA Noi sì: Jasmine e Omar.

GLORIA Il mondo m’è caduto addosso, con una ballerina del ventre.
Lei è musulmana?

SELINA Of course. Naturalmente. (ESPRESSIONE SGOMENTA DI GLORIA) E i nostri figli sono educati nella mia religione.

GLORIA Ma ma mio marito è della chiesa episcopale, molto rigido.

SELINA Lo so. Io al venerdì vado in una moschea bellissima e la domenica lo accompagno in uno sgabuzzino ricavato da un garage e lì i protestanti di Parigi celebrano le loro funzioni
così scabre e così austere. Un giorno riuscirò a portarlo con me alla moschea.
(LA GUARDA FISSO) Questo la turba più del quadro, vero?

GLORIA (PIANO) Ma cosa cerca in una donna così? La sottomissione? Oh no, questa mi sembra una peperina… Non ci capisco più niente.

SELINA Non si crucci troppo. Dobbiamo solo arrivare ad un accordo.
Visto che non avete figli, Frankie voleva proporle di adottare uno dei nostri.

GLORIA Un bastardino e per di più islamico? Oh mi perdoni.

SELINA La capisco.

GLORIA Sarebbe questa la spartizione dei beni?

SELINA I figli non sono i beni più preziosi?

GLORIA Sì certo, ma lei, se ne priverebbe così…?

SELINA Saprei che almeno uno di loro farebbe una vita migliore.

GLORIA Frankie non la… non le… non li…mantiene? Porco!

SELINA Oh lui è generoso, sono io che pensavo di spartire tutto da brave sorelle. Così noi musulmane ci definiamo fra donne, anche se non lo siamo di sangue.

GLORIA Io non saprei, lei mi prende così alla sprovvista, fino ad un momento fa ero una moglie felice e senza figli, ora spartisco mio marito con una straniera e dovrei adottare un, come lo chiama lei, un maghrebino.

SELINA A questo punto il sangue maghrebino si è annacquato, capisce? E poi tanto Jasmine che Aziz…

GLORIA Non si chiamava Omar o ce n’è un altro?

SELINA Ha ragione, Omar. Dicevo? Ah sì, sono chiari tutti e due. Avranno preso da Frankie.

GLORIA Quanti anni hanno?

SELINA Indovini!

GLORIA Non ho voglia di giocare.
(SI ALZA E POI SI LASCIA RICADERE SULLA PANCA VERSO IL MURO CIOE’ VERSO IL QUADRO) Oh my God Oh my God.
Lo sapevo lo sapevo che questo quadro aveva qualcosa di
(SELINA AL PUBBLICO SUSSURRA:” sconvolgente”) inquietante. Vi ha fatto incontrare e, da quanto?
Ah ma io lo sapevo l’ho sempre saputo. Ogni volta che tornava dai suoi lunghi soggiorni in Europa era così distante…

SELINA SGRANA GLI OCCHI, SI VOLTA E OSSERVA LE SPALLE DI GLORIA SCOSSA DAI SINGHIOZZI.

Un giorno o l’altro doveva accadere, ma venirlo a sapere così, in una bella mattina a Parigi…

SELINA SI ALZA E SI SIEDE ACCANTO A LEI.
GLORIA FA PER SCOSTARSI.

SELINA Piantiamola con ‘sto balletto sulla panca e mi ascolti. Ascoltami. Gloria. (TENDE UN BRACCIO SULLA SUA SPALLA)

GLORIA Non ho fatto altro. (AL TOCCO) Non toccarmi!

SELINA Non temere. Non sono lesbica.

GLORIA Peggio, sei l’amante di mio marito.

SELINA No.

GLORIA L’altra moglie.

SELINA No, io non lo conosco neanche.

GLORIA Cosa? (A RAFFICA) Adesso me lo dici per consolarmi perché io non ti denunci non ti stenda a revolverate nella pancia, non ti non ti ma perché?
Sei pazza una mitomane? Perché vieni a raccontarmi tutte queste cose?

SELINA Beh, io non credevo tu la prendessi così male!

GLORIA Dovevo dirti: “ Piacere è lei allora l’amante di mio marito?”

SELINA Come: allora?

GLORIA Beh qualche sospetto l’avevo ma… No, forse no.

SELINA Frankie ti è fedele.

GLORIA Lo conosci, lo vedi che lo conosci?

SELINA No, ma se ha sposato te, sarà un brav’uomo.
Ce ne sono sai di uomini bravi e fedeli.

GLORIA Non lo so non so più niente. Il mondo m’è cascato addosso.

SELINA Ma non è vero.

GLORIA Per qualche momento è stato come se lo fosse.
Ora tutto è cambiato.
La mia vita non sarà più come prima.

SELINA Davvero?!?

GLORIA Ma tu, chi sei?

SELINA Io son colei che mi si crede.

GLORIA Tu sei uscita dal peggiore dei miei incubi.

SELINA Oh.

GLORIA (RIDE) Questa frase l’ho sentita in un film e non credevo di vivere una vita abbastanza eccitante per poterla un giorno ripetere!

SELINA Noi arabi diciamo che nessuno conosce fino in fondo la propria anima. Solo gli eventi o i dolori importanti della vita ci svelano ciò che noi siamo. (DALLA BORSA ESTRAE UN PAIO DI OCCHIALI MOLTO SPESSI) Devo rientrare in biblioteca.
(GLORIA LA FISSA) Sì sono bibliotecaria e vivo con un gatto di nome Richelieu.

GLORIA Ed io che ero quasi pronta ad adottare il tuo … Mohammed?

SELINA (RIDE) Invento con una tale facilità che poi dimentico i particolari.

GLORIA A pensarci bene, a guardarlo bene, questo quadro mi piace.
Sì, domani torno per rivederlo.

SELINA Allora domani ci vediamo qui. E magari dopo andiamo a prendere un caffè, o un tè alla menta, all’hammam di rue Daubenton.

GLORIA Sì, facciamo come le aragoste a colazione. (RIDONO)

PRIMA DI USCIRE DA PARTI OPPOSTE, SI BACIANO COME FANNO I FRANCESI, TRE VOLTE.

GLORIA (USCENDO SI VOLTA VERSO SELINA) Selina, le donne musulmane non vanno alla moschea…

SELINA RESTA CONGELATA NELLA SUA POSIZIONE.

FINE