IL CAIO ESTINTO

di

Annalisa Rossi

Personaggi in ordine d'apparizione

Clara, vedova di Caio
Agostino, maggiordomo
Felice, fratello di Clara nonché titolare agenzia pompe funebri
Sempronio, amico di Caio
Loretta, vicina e fidanzata di Sempronio
Caio
Paolo, cugino di Caio
Pietro, cugino di Caio
Ines Cordaro, ex fidanzata di Caio
Costanzo, amico di Ines
Un visitatore sconosciuto
Prisca, nonna di Caio


Salotto. Su una poltrona, in abiti scuri, Clara. Piange e si soffia il naso fragorosamente. Lo farà spesso durante tutta la commedia.
Accanto a lei, in piedi e immobile, Agostino, il maggiordomo.

CLARA Povero, povero, povero marito mio!
AGOSTINO E sí!
CLARA Caro, caro, caro il mio Caio!
AGOSTINO E già!
CLARA Povero caro, caro il mio Caio, caro povero Caio!
AGOSTINO E sí, e già!
CLARA Ma insomma, Agostino, non sei capace di dire niente altro che “e sí”… “e già”…
AGOSTINO Già… sí!
CLARA O, basta! Lo so bene quanto eri affezionato alla… alla… buonanima di mio marito. Ma è che avrei bisogno di qualche parola di conforto un po' più lunga di “sí” e “già”.
AGOSTINO Il mio dolore è un dolore da maggiordomo. Molto riservato.
CLARA Va bene, rispetto il tuo riserbo. È che vorrei… vorrei sfogarmi.
AGOSTINO Le chiamo qualcuno?
CLARA No! Il mio povero caro marito è stato chiaro. Niente parenti, amici, fiori e cose del genere. Un funerale per pochi intimi, anzi, a dir la verità non voleva nemmeno un vero e proprio funerale. Solo che… che fossi io… io… l'unico amore della sua vita, ad accompagnarlo alla tomba. Ad esequie avvenute si potrà dare la ferale notizia. Queste le sue volontà. Ed io intendo rispettarle a qualunque costo. Che nulla si sappia!

Squilla il campanello di casa. I due si guardano stupiti.

CLARA Chi sarà mai? A quest'ora non viene mai nessuno.
AGOSTINO Vado ad aprire?
CLARA No! Anzi, sí! Anzi, aspetta un attimo. Non voglio che chi entra sospetti quel che è accaduto. Apri, ma con molta calma!

Mentre Clara esce di corsa da una parte, il maggiordomo si avvia ad aprire… con molta calma.
Il campanello squilla ancora.

AGOSTINO Eccomi!

Il campanello suona ancora.

AGOSTINO Arrivo!

Il campanello suona ancora. Agostino esce di scena.

AGOSTINO (da fuori scena) Giunsi alfin!
FELICE (da fuori scena) Insomma! Tutto questo tempo per aprire!

I due entrano in scena.

AGOSTINO La signora non pensava fosse già lei, signor Felice!
FELICE Dopo la tremenda telefonata di stamattina, potevo aspettare ancora? Ma dov'è mia sorella? E il povero Caio?
AGOSTINO Il signor Caio è sul suo letto. Sembra che dorma.
FELICE Spesso è cosí. Il sonno eterno!
AGOSTINO Amen!
FELICE Agostino, ma che dici! Piuttosto… Clara?
AGOSTINO È andata a cambiarsi.

Da fuori scena si sente una musica scatenata e la voce di Clara che ci canta sopra.

FELICE Bè, direi che l'ha presa bene.

Entra in scena Clara. Vestita con abiti sgargianti e ballando. Vede Felice e si blocca. Raccoglie uno scialle nero e se lo posa sulle spalle.

CLARA O, mio caro Felice! Non sapevo fossi tu!
FELICE Non c'è bisogno che ti scusi. Se serve a sollevarti lo spirito…
CLARA Ma che dici, fratello mio! Sono oppressa dal dolore. Quasi non mi esce la voce, sapessi!
FELICE Me ne sono accorto, infatti…
CLARA Era una messinscena per eventuali ospiti inattesi. Sai le disposizioni di Caio.
FELICE Le imposizioni, vorrai dire.
CLARA Non dire cosí. Era nel suo pieno diritto di decidere della sua vita come del suo dopo morte.
FELICE Sí, ma… senza rompere le scatole ai superstiti! Questa storia di non far sapere nulla neanche ai più intimi è veramente esagerata. E sí che io ne ho visti di dipartiti e funerali!
CLARA Bè, è il tuo mestiere. Ma c'è sempre da imparare, in ogni professione. Io devo curare le sue volontà e basta. Se ti ho chiamato stamani è stato solo perché sei titolare della migliore agenzia di pompe funebri della città, non perché sei mio fratello.
FELICE Perlomeno unisco l'utile al dilettevole!
CLARA Felice!
FELICE Nel senso che posso lavorare e nel contempo consolare mia sorella.
CLARA Lavorare è una parola grossa… il lavoro contempla un compenso, di solito.
FELICE Cosa intendi dire? È ovvio che ti farei uno sconto notevole, ma certi costi vanno coperti! Sai che la società non è solo mia!
CLARA Caro fratello, io capisco. Ma ti prego di non mettermi in imbarazzo in un tal frangente!
FELICE Non hai i soldi per il funerale?
CLARA Sai bene che da poco Caio aveva investito i nostri risparmi in alcune obbligazioni…
FELICE E allora?
CLARA Non si possono mica sbloccare dalla sera alla mattina!
FELICE Potevate pensarci prima, no?
CLARA Al funerale? Ma se Caio era nel fiore degli anni!
FELICE Avere un fratello del mestiere non ti ha insegnato nulla, evidentemente. Bisogna sempre pensare alla fine!
CLARA Lui non ci pensava affatto. Il mio povero Caio era un ottimista di natura.
FELICE Ed anche un po' tirchio…
CLARA Da quando sei qui non fai che criticare la buonanima. Forse era meglio che chiamavo un'altra agenzia.
FELICE Con quali soldi l'avresti pagata?
CLARA Allora vuoi dirmi che offri tu?
FELICE Solo in nome del nostro affetto. E solo per questa volta.
CLARA Per Caio temo non serviranno altri funerali. Ed io sono molto più giovane di te, fratellino caro.
FELICE Che intendi dire?
CLARA Che probabilmente non dovrai preoccuparti tu del mio funerale. E per il tuo… spero faccia parte della quota societaria.
FELICE Cambiamo discorso. Parliamo delle esequie attuali. (estrae dalla tasca un block-notes) La cassa… proporrei un legno leggero, giovane…
CLARA Poco costoso, quindi.
FELICE Diciamo meno impegnativo, và.
CLARA Sai bene che Caio era ben stimato come persona seria, autorevole… di peso.
FELICE E cosa c'entra questo col legno della bara?
CLARA Non credo che un legno “leggero” sia consono.
FELICE Mia cara… la cassa viene vista per pochi minuti e da poca gente. Nel nostro caso verrebbe vista solo da te e me. E noi conosciamo bene il valore di Caio.
CLARA Dimentichi gli operai della tua ditta e del cimitero.
FELICE Cosa vuoi che gliene importi agli operai del valore della cassa di Caio!
CLARA Agli operai no, forse. Ma la nostra città è piccola e basta che solo uno si lasci scappare un commento al bar ed io ci farei la figura di una moglie ingrata e tu di un cognato irriconoscente. No. Mogano. Pesante. Con alcune lavorazioni in rilievo, poca roba, meglio se d'oro. Magari l'elenco delle sue onorificenze, che ne pensi? Sai quanto ci teneva. Il mio caro e amato marito…(singhiozza)
FELICE Va bene, Clara. Capisco quanto tu sia sconvolta e… vada per il mogano.
CLARA Con l'elenco.
FELICE Sí. (scrive) Elenco onorificenze. A posto. Ora pensiamo all'auto per il trasporto. Vista la necessità di passare inosservati, propenderei per una piccola vettura con vano portabagagli ampio. Io guido, tu accanto a me e nessuno capisce che trasportiamo il morto… scusa… il povero Caio.
CLARA Ed io dovrei infilare Caio nel portabagagli come fosse un cane?
FELICE Ma che dici, Clara? Non è per mancanza di rispetto. D'altra parte è stato lui a chiedere di andarsene alla chetichella!
CLARA Per non disturbare con la sua morte i vivi! Per discrezione e delicatezza, ecco.
FELICE Va bene, va bene. Alternative alla piccola vettura? Io non ne vedo, dimmi tu.
CLARA Pensavo… pensavo… La piccola vettura potrebbe andar bene…
FELICE Finalmente un po' di logica!
CLARA Ma… ma… con una bella roulotte al traino! E dentro, largo e comodo, il povero Caio con la sua bella bara! Che ti sembra come idea?
FELICE La roulotte. Con la bara dentro. Fuori ci attacchiamo le biciclette, che ne dici? E pure il canotto. Cosí tutti crederanno che andiamo al mare.
CLARA Ti sembra il caso di scherzare?
FELICE Poi, quando sapranno che in realtà avevamo portato via Caio, tutti sospetteranno che l'abbiamo sepolto sulla spiaggia. E addio stagione turistica.
CLARA A me della stagione turistica non importa nulla. Tanto meno in questo momento tragico. Insisto per vettura più roulotte. Preferibilmente entrambe grigie.
FELICE Clara, con te smisi di discutere quando avevi due anni. E non intendo riprovarci ora. Cercherò una roulotte che possa andar bene per il trasporto di Caio.
CLARA Bene. Ora direi che possiamo passare al mio dolore, che ne pensi caro fratello?

Squilla il campanello della porta. I due si guardano sorpresi e preoccupati. Entra Agostino.

AGOSTINO Signora, che faccio… apro?
CLARA Sí. Anzi, no. Anzi… chiedi prima chi è. Se sono parenti o amici dí che siamo usciti. Partiti per un lungo viaggio.

Il campanello suona di nuovo.

CLARA (ad Agostino) Và!

Agostino esce di scena.

FELICE Che situazione! Costretta a mentire.
CLARA Tutto si fa per chi si è molto amato!

Rientra Agostino.

AGOSTINO Signora, è l'operaio della ditta dei telefoni. Lo faccio entrare? Dice che deve fare un controllo.
CLARA Oddio, è vero! Lo avevo chiamato io! Abbiamo il telefono isolato da un paio d'ore.
FELICE In un momento del genere pensi a riparare il telefono? Meglio che non funzioni, cosí nessuno ti importuna.
CLARA Oppure si precipitano tutti qui non riuscendo a contattare la nostra casa. Meglio che venga e ripari il guasto. Fallo entrare, Agostino. Il telefono è lí nell'ingresso, tu aspetti che finisca e poi lo fai uscire.
AGOSTINO Va bene, vado.

Agostino esce di scena.

FELICE Tra poco andrò anche io, sorellina. Cosí darò le istruzioni del caso…
CLARA Facciamo per domattina?
FELICE Alle nove, pensi vada bene?
CLARA Le nove? A quell'ora escono di casa l'inquilino dell'interno 7 e quello del 12.
FELICE Più tardi ci sarà ancora più movimento nel palazzo…
CLARA O, certo. Dal quinto piano al primo escono quasi tutti. Facciamo prima.
FELICE Non ti sfugge nulla dei vicini. Potresti fare le veci della portiera. Le otto?
CLARA Con i bambini dei vicini che vanno a scuola? No. E nemmeno alle sette, è l'ora in cui la portiera pulisce le scale.
FELICE Non penserai mica di uscire di casa alle sei?
CLARA Caio è sempre uscito a quell'ora per andare in studio.
FELICE Dopo morti si cambiano le abitudini. E soprattutto si rispettano quelle degli altri. Gli operai non vengono a lavorare all'alba.
CLARA E tu pagagli gli straordinari! Per una giusta causa si può anche spendere qualcosina.
FELICE Certo. Soprattutto se la causa è di Caio ed i soldi sono di Felice.
CLARA Non replico perché sono troppo disperata per farlo.
FELICE Va bene, sorella. Domattina alle 6 in punto qui.

Entra preoccupato Agostino.

AGOSTINO Signora… c'è un problema.
CLARA Che genere di problema, Agostino?
AGOSTINO Ecco… l'operaio dice che la linea parte da un posto diverso dell'ingresso.
CLARA E allora? Accompagnalo dove parte la linea.
AGOSTINO Ma… la linea parte dalla camera da letto.
FELICE Dove riposa Caio?
CLARA Ed ora come si fa?

Senza dir nulla Agostino si allontana.

FELICE Potresti dire all'operaio che non è possibile andare in camera e di tornare un'altra volta.
CLARA Se si insospettisce? E poi devo riparare il telefono, altrimenti a breve comincerà la processione delle amiche preoccupate!
FELICE Capirai… quante amiche hai?
CLARA Una trentina. Le più intime.
FELICE Io capitolo. Non vedo soluzione.
CLARA Agostino… ma dove è andato? Agostino!

Rientra Agostino, affaticato.

AGOSTINO Eccomi, signora. Ho accompagnato l'operaio in camera.
CLARA Santo cielo! Ma c'é Caio morto!
AGOSTINO No, signora. L'ho tolto.
FELICE Hai tolto il signor Caio dal letto? E dove l'hai messo?
AGOSTINO Nella vasca da bagno. Ed ho chiuso a chiave.
CLARA Povero marito mio.
AGOSTINO Appena l'operaio esce, lo rimetto a posto.
FELICE Non si direbbe che sei cosí forte, Agostino.
AGOSTINO Sono un falso magro.
CLARA Va bene. Ma mi raccomando, Agostino… usa delicatezza.
AGOSTINO Non si preoccupi, signora. Sono abituato col mio cane. È un San Bernardo molto vecchio, spesso lo prendo in braccio per metterlo nella cuccia.
CLARA Il mio Caio… sempre trattato da cane. Che tristezza!

Clara riprende a piangere. Agostino esce di scena.

FELICE Sorellina, mi spiace vederti cosí. Devi fartene una ragione. Tutti ce ne dobbiamo andare, prima o poi.
CLARA Tutti. Lui no, non doveva andarsene.
FELICE Non aveva mica un esonero speciale!
CLARA Mi ha lasciata sola!
FELICE Hai solo trenta amiche intime, in effetti.
CLARA Neanche mille amiche possono colmare il vuoto che ha lasciato Caio!

Rientra Agostino, ancora più agitato.

AGOSTINO Signora… abbiamo un altro problema…
CLARA Un altro problema… perché non avete pietà di me?
AGOSTINO Ecco… l'operaio ha fatto subito, e l'ho accompagnato fuori…
FELICE Tutto risolto, allora. Dov'è il problema?
AGOSTINO I problemi sono due… il signor Sempronio con la signorina Loretta. Mentre aprivo per far uscire l'operaio, stavano arrivando loro. Ora sono sul pianerottolo. Cosa faccio?
CLARA (rassegnata) Ormai sono qui… falli entrare.

Agostino esce.

FELICE Ora che ti inventi?
CLARA Non lo so. Improvviso.

Entrano Sempronio e Loretta.

SEMPRONIO Cara Clara! Quanto tempo che non ci si vede!
CLARA E già. Speravo passasse un altro giorno almeno.
SEMPRONIO Che spiritosa! Sempre cosí la nostra Claretta. Ho portato con me Loretta, vi conoscete, vero?
CLARA Eravamo vicine di casa, anni fa.
FELICE Giocavamo insieme da bambini. Lei non era una bimba particolarmente sveglia. Come si fermava, crollava dal sonno. Credo di aver immaginato di fare il mio attuale lavoro proprio in quel periodo.
SEMPRONIO Non capisco dove vuole arrivare, signor Felice. Loretta è una ragazza brillante. Vero cara?
LORETTA O sí. Amo i brillanti e tutto quel che luccica!
FELICE Il tempo non l'ha cambiata affatto.
SEMPRONIO Ma veniamo a noi ed al motivo della nostra visita. Tutto bene, signora Clara?
CLARA Ottimamente.
SEMPRONIO Ed il mio amico Caio?
CLARA Non si può lamentare.
SEMPRONIO Avrei bisogno di parlargli.
CLARA Non è possibile.
SEMPRONIO Ma è per un motivo importante!
FELICE Le è stato detto che non è possibile, si fidi.
SEMPRONIO (a Clara) Se lo chiama, sarà felice di vedermi.
CLARA Non so se ne sarebbe felice lei…
SEMPRONIO Ma è qui?
CLARA Solo in parte, direi.
LORETTA Sarà uscito a piedi, allora. La sua auto è parcheggiata qui sotto.
FELICE Diciamo… che è partito per un viaggio inaspettato.
LORETTA È andato molto lontano? Potremmo raggiungerlo noi.
FELICE Sicuramente ciò sarà possibile per tutti, prima o poi.
SEMPRONIO Continuo a non capire.
CLARA Meno male!
SEMPRONIO Almeno… può riferire lei il nostro messaggio?
CLARA Non so se esiste il modo, purtroppo.
FELICE Sa, non abbiamo in casa tavolini a tre piedi.
CLARA (dà una gomitata a Felice e poi a lui) Non esagerare!
LORETTA Vabbé. Dai Sempronio, dí lo stesso la novità.
SEMPRONIO Loretta ed io a breve convoliamo.
CLARA In che senso?
LORETTA Ci sposiamo! E siamo qui per chiedere a Caio di farci da testimone di nozze.
CLARA La vedo difficile.
SEMPRONIO Non penserà mica che Caio, il mio migliore amico, possa farmi questo torto!?
CLARA Sono certa che potendo non le farebbe alcun torto.
LORETTA (a Sempronio) Caro, ti vedo pallido.
SEMPRONIO Non mi sento bene.
LORETTA Ecco, ti sei agitato ed hai uno dei tuoi soliti attacchi d'ansia. In effetti anche io sono un po' scocciata.
FELICE Bé, non prendetela cosí. Vi confermo che Caio non farebbe mai un torto a Sempronio. In realtà in questo momento non farebbe un torto nemmeno a un tizio qualunque.
SEMPRONIO Forse è ansia… di certo ho un gran mal di pancia.
CLARA Le faccio preparare una camomilla?
SEMPRONIO No, grazie. Vorrei andare al bagno.
CLARA Si accomodi. Agostino!

Entra Agostino.

CLARA Agostino, accompagna per favore il signor Sempronio al bagno.
AGOSTINO Al bagno? Ecco… non si può.
CLARA Non si può? E perché mai?
AGOSTINO C'è ancora… sporco.
FELICE Hai lasciato lo “sporco” nel bagno? Ma perché non l'hai tolto subito?
AGOSTINO L'ho scordato. Ora lo tolgo.
SEMPRONIO (piegato in due dal dolore di pancia) Non mi importa nulla se è sporco! Io devo andare al bagno!
CLARA Non è possibile! In casa mia al bagno si va quando è pulito!
SEMPRONIO A me non interessa delle sue abitudini! Io vado al bagno quando mi serve. Quindi vado ora!
FELICE Agostino, vai subito a togliere lo sporco dal bagno!
AGOSTINO Vado!

Clara e Felice si parano davanti a Sempronio per impedirgli di passare.

SEMPRONIO Fatemi passare! Fatemi passare!
CLARA Neanche sul mio cadavere!
FELICE Neanche sul mio e neanche su quello di nessun altro!
SEMPRONIO Muoio!

Rientra Agostino.

AGOSTINO Tolto!
LORETTA Cosa?
AGOSTINO Lo sporco!
LORETTA Che veloce! Quasi quasi la assumo per la nostra futura casa.
CLARA (a Sempronio) Ora può andare al bagno.
SEMPRONIO (acido) Grazie tante!

Sempronio va al bagno di corsa. Clara si accascia sulla poltrona.

LORETTA Tutto è bene quel che finisce bene!
FELICE Ed io me ne posso andare. Clara mia cara, io dovrei… farti firmare delle carte. Su quella questione ben nota.
CLARA Proprio ora? Non mi sembra il momento. Possiamo fare domani?
FELICE È che vanno firmate prima… della chiusura. Se mi accompagni le firmi qui sotto casa. Le ho in macchina.
CLARA Allora esco con te. (a Loretta) Se non le spiace scendo un attimo con mio fratello. Faccia come fosse a casa sua.
LORETTA La ringrazio. Io mi guarderò un po' in giro nell'attesa di Sempronio.
CLARA Ovviamente immagino che a casa sua non si vada a letto a quest'ora.
LORETTA Non capisco cosa voglia dire!
CLARA Non importa. Agostino!

Agostino entra.

CLARA Io scendo un attimo con mio fratello. Torno subito. (a bassa voce ad Agostino) Controlla che gli ospiti non entrino in camera da letto.

Felice e Clara escono. Si allontana anche Agostino. Loretta si siede in poltrona. Poi, Sempronio esce dal bagno.

SEMPRONIO Non ci sono cascato!
LORETTA Nel water, tesoro?
SEMPRONIO Ma no, cara. Intendevo dire che ho capito quel che è successo. È successo un decesso.
LORETTA Davvero? E di chi?
SEMPRONIO Come di chi? Del mio caro ed unico amico Caio. Non hai sentito il pianto di Clara appena arrivati? E tutte le patetiche scuse sull'assenza del marito? Io credo che se andassimo in camera da letto lo troveremmo tra le candele.
LORETTA Che cosa terribile! Possiamo far qualcosa?
SEMPRONIO Possiamo? Dobbiamo far qualcosa. Povera Clara, a parte il fratello Felice, non ha altri che possano sostenerla. Ed il fatto che per ora non ci sia ancora nessuno qui, significa di certo che la poverina non ha avuto nemmeno la testa per avvertire i parenti.
LORETTA Non ti sembra di esagerare? Prima di tutto non sono affari nostri.
SEMPRONIO Sei egoista, Loretta, e me ne dolgo. Caio era il mio migliore amico. Durante i tempi della scuola eravamo inseparabili. Sempronio e Caio. Caio e Sempronio. Sempre insieme. Non posso dimenticare.
LORETTA Però aggiungo: è morto e nemmeno te lo dicono. Anzi, hanno cercato di nasconderlo. Vuol dire che non vogliono che ci impicciamo.
SEMPRONIO Loretta cara… in realtà volevano solo evitarci un dolore improvviso. Conoscendo Caio e Clara riconosco in questo atteggiamento, altrimenti inspiegabile, solo una grande sensibilità. Ripeto: è nostro dovere aiutare la vedova.
LORETTA Non capisco proprio cosa potremmo fare.
SEMPRONIO Prima di tutto, avvertire chi lo conosceva. Parenti, amici…
LORETTA Sai i loro recapiti?
SEMPRONIO Di alcuni sí. Manderò degli sms e chiederemo un passaparola. Non è giusto che Caio se ne vada in solitudine.
LORETTA Siamo tutti soli nella morte!
SEMPRONIO Non ti sapevo filosofa, Loretta. Comunque si sa che i funerali sono per i vivi. È di certo un' ottima occasione per incontrare vecchi amici e antichi affetti, parlando insieme del defunto. Direi che sia una specie di ultima festa che il dipartito organizza, un evento da ricordare, un…
LORETTA Quanto sei prolisso, Sempronio! A volte penso di divorziare prima ancora di sposarti.
SEMPRONIO Allora, veniamo al dunque. Come diciamo che Caio è morto?
LORETTA Semplicemente cosí: Caio è morto. Venite subito.
SEMPRONIO Sei pazza? Vuoi far loro venire un colpo? Dire tutto insieme che Caio è morto…
LORETTA Allora, diciamo cosí: Caio grave. Venite subito.
SEMPRONIO Ancora non và.
LORETTA Va bene… Che ne dici di: Caio malato. Venite subito?
SEMPRONIO No, no. È quel venite subito che non ci sta bene. Fa capire che Caio è molto molto malato, grave, forse quasi morto. Troppo allarmante, verrebbero comunque qui già tristi e preoccupati.
LORETTA Dovrebbero arrivare allegri?
SEMPRONIO Certo! Questa è la soluzione! Diciamo loro che, non so, Caio ha vinto alla Lotteria e che vuole dividere con tutti. Sai come arriverebbero di corsa e felici?
LORETTA Cosí il colpo li coglierebbe qui. E dovremmo fare più di un funerale. Dobbiamo essere vaghi, generici…
SEMPRONIO Far capire e non capire…
LORETTA Dire e non dire… Così durante il viaggio potrebbero immaginare sia il bello sia il brutto del loro arrivo…
SEMPRONIO Ci sono! Diciamo loro: Caio benissimo. Venite subito per incassare.
LORETTA Bella idea! Mandiamo subito la notizia!
SEMPRONIO Non ho il cellulare con me… andiamo a casa. Facciamo il nostro dovere di amici di famiglia.
LORETTA E poi ritorniamo a sostenere Clara.

I due escono velocemente. Rientra, affranta, Clara. Si accomoda in poltrona. Si accorge che non ci sono più gli ospiti.

CLARA Agostino!
AGOSTINO Eccomi!
CLARA Dove sono i nostri ospiti?
AGOSTINO Sono usciti di corsa. Ma hanno detto che torneranno tra poco.
CLARA Spero di no. Che mi lascino sola col mio dolore. Anzi, Agostino, vai anche tu. Ti lascio libero fino a domattina alle sei. A te è permesso trasgredire agli ordini del signor Caio e potrai accompagnarlo nell'ultimo viaggio.
AGOSTINO Immagino che potrò fermarmi prima dell'arrivo.
CLARA È ovvio! Non siamo mica gli antichi egizi, che seppellivano i servi con i padroni!
AGOSTINO Allora vado. Ci vediamo domani, signora Clara.
CLARA A domani!

Clara si rimette a piangere e sospirare. Fuori si sentono suoni di un temporale in arrivo.Poi pioggia battente, fulmini e saette.

CLARA Caio, Caio, amore mio! Anche il cielo piange con me… Ma… in camera ho lasciato la finestra aperta!

Si alza di scatto. Un fulmine più forte. Salta la corrente di casa. Buio.

CLARA Ci mancava anche questa!

Clara si muove al buio. Armeggia con un mobile aprendo vari cassetti.

CLARA Eppure… dovrebbero essere qui… dove le ho messe?

Alle sue spalle una figura con una candela accesa in mano. È il defunto, a piedi nudi e con una fascia bianca intorno alla faccia.

CAIO Questa può andar bene?
CLARA O sí, grazie caro, sei sempre gentile… (si rende conto che ha di fronte il marito creduto morto) Ahhhhhhh! Sei vivo?
CAIO Direi di sí. Non credo che i morti sentano freddo ai piedi.

Torna la luce. Clara prende la candela e la spegne. Caio si toglie la fascia e la mette in tasca.

CLARA Ma come è possibile? Il medico ha constatato il decesso per arresto cardiaco.
CAIO Come nella storia di Frankenstein: sarà stato un fulmine. Entrato dalla finestra aperta. Ti dimentichi sempre di chiuderla, la sera.
CLARA Sei appena risorto, e già mi rimproveri? Eri morto, di solito i cadaveri non si accorgono della temperatura.
CAIO Va bene, ti perdono. Sono felice di vederti qua, sola. Vuol dire che una volta tanto hai rispettato le mie volontà.
CLARA Bè, erano le ultime, per fortuna.
CAIO Grazie, molto gentile!
CLARA Ma no, caro… non fraintendermi! Sono felice anch' io, ero disperata per la tua assenza. È che sei sempre così… pedante.
CAIO Ora tutto è cambiato. Poche ore nell'aldilà mi hanno fatto comprendere che la vita va presa con maggior leggerezza, senza prendersela per niente e nessuno.
CLARA Bene, morire ti ha migliorato il carattere, direi.
CAIO …ma non mi ha fatto perdere l'appetito. Credo sia ora di cena, giusto?
CLARA Certo caro, vado in cucina. Stasera dobbiamo festeggiare! Anzi, metto su subito una musica adatta all'occasione.

Clara esce di scena. Si sente una musica vivacissima. E lei, come all'inizio, ci canta sopra.
Squillo di campanello.

CLARA Arrivo!

Sempre cantando Clara va alla porta. Rientra agitatissima.

CLARA Tesoro! Abbiamo un problema.
CAIO La pasta si è scotta?
CLARA Peggio. Fuori la porta, con una corona in mano, i tuoi cugini Pietro e Paolo.
CAIO Allora non è vero che hai rispettato le mie disposizioni!
CLARA Credimi caro, io non ho detto nulla a nessuno, con esclusione di Felice, ovviamente.
CAIO Sarà stato lui a spargere la voce. È un chiacchierone.
CLARA Non credo proprio, ti sbagli. Ma… ora… che si fa?
CAIO Come… “che si fa”? Li fai entrare e basta. Saranno felici di vedermi redivivo.
CLARA Dimentichi che Pietro è reduce da un infarto. Già è tanto che non sia morto alla notizia della tua fine. Se ti vede qui, vivo, di certo ci resta secco.
CAIO E allora? Non vorrai mica che mi finga morto?

Clara non risponde ma guarda in maniera significativa Caio…

CAIO E no… e no… sei impazzita?
CLARA Amore, che ti costa, non è difficile. Ti metti tranquillo sotto le coperte, al calduccio, fermo, immobile… Sei già pratico, no?
CAIO E poi? Se tuo fratello ha sparso la notizia, a breve qui sarà pieno di gente in lacrime con i fiori in mano. Non posso fare il morto per tutta la sera. E comunque prima o poi dovranno saperlo che sono ritornato in vita!
CLARA Lo faremo sapere, con cautela, un po' per volta… ti prego, non complicare tutto!
CAIO Ringrazia il mio nuovo buon carattere. Vado di là. Ma ti prego: visite brevi. Vorrei almeno grattarmi il naso, ogni tanto.
CLARA Che tesoro che sei! (lo bacia su una guancia e gli rimette la fascia sul viso) Ora vai e comportati bene!

Con aria sconfortata Caio si avvia in camera. Clara corre a far entrare Pietro e Paolo.
I tre rientrano con arie tristi e contrite.

CLARA Accomodatevi, miei cari.
PAOLO Grazie. Restiamo in piedi. Siamo qui per condividere il dolore della perdita del nostro povero cugino.
PIETRO (tra le lacrime) Sí… condividere…
CLARA E già. Lo sconforto è tanto.
PAOLO Ma… sento della musica…
CLARA Volontà del defunto. Non voleva tristezza attorno a sé.
PIETRO Che animo nobile!
CLARA Se però vi turba… posso spegnere.
PAOLO Assolutamente no. In primis il volere di Caio!
PIETRO Possiamo… vederlo?
CLARA Prego… è la prima stanza a destra. Bussate prima di entrare!
PAOLO Bussare?
CLARA Per avvisare… cioè… ecco… comunque è un gesto di rispetto per il defunto!
PIETRO Sí… certo.

I due, con aria impettita, vanno in camera.

CLARA Speriamo Caio sia convincente.

Si siede soddisfatta. Poi si alza di scatto.

CLARA La pasta!

Esce di corsa. I due cugini rientrano senza i fiori.

PIETRO Povero Caio… sembra vivo.
PAOLO Vero. Lo stesso aspetto di sempre: spento, abbattuto. Privo d'espressione.

Squilla il campanello. I due si guardano.

PIETRO Clara dov'è?
PAOLO Non saprei.

Il campanello squilla di nuovo.

PAOLO Io vado ad aprire.

Esce di scena. Poi si sentono voci e strani lamenti che si avvicinano. Entrano Paolo ed un uomo che singhiozza e che sostiene una donna vestita in nero ma con eleganza esagerata e fuori luogo.

INES Non è giusto! No, non è giusto! No!
COSTANZO Si calmi signorina Ines, si calmi!
INES Caio non doveva farmi questo, non doveva!
COSTANZO La prego, non faccia così!

Entra Clara con una zuppiera piena di pasta e la posa sul tavolo.

PAOLO Pasta?
CLARA Preferite il riso?
INES Ma... non capisco... con il defunto ancora caldo di là... musica... cena pronta... manca solo il vino a tavola!
CLARA E' vero, ho scordato il vino! Provvedo subito.

Fa per uscire.

COSTANZO Scusi se mi intrometto, io non conoscevo Caio...
CLARA E allora che piange a fare se non lo conosceva?
COSTANZO Piango per unirmi al dolore della mia cara Ines.
CLARA Ines? Lei non sarà per caso Ines Cordaro?
INES Sono io. Il primo grande amore del povero estinto.
CLARA Non credo sia opportuno che lei resti qui. Nessuno l'ha invitata!
PAOLO Clara, quando si muore si ha diritto di ricevere tutti coloro che ci hanno conosciuto e amato.
CLARA La signorina Ines non ha mai amato il mio Caio. So bene come andarono le cose tra loro. Fu lei a tradirlo e poi lasciarlo.
INES Lei non conosce bene i fatti, soprattutto gli ultimi...
CLARA Che intende dire?
COSTANZO Ines, forse non è il momento...
INES Certo che è il momento, Costanzo. Anzi, non vedo momento migliore. Mia cara signora, io ebbi modo di chiarirmi con Caio pochi mesi fa in un breve incontro al bar dell'Angelo. Forse non ne è stata messa a conoscenza.
CLARA Non le credo! Caio non mi ha mai nascosto nulla. Ma ora vado di là in camera e chiarisco subito!
PIETRO Ma cosa dici, Clara?
PAOLO Povera, povera Clara. La morte di Caio l'ha sconvolta. Siediti cara, mettiti calma.
CLARA Calma un corno! Non sono sconvolta! Io devo sapere da Caio come si sono svolti i fatti!

Clara cerca di andare verso la camera, con Paolo che prova a fermarla.

COSTANZO Ines, forse è il caso di tornare domattina per i funerali. (a Pietro) Scusi, sa a che ora ci saranno le esequie?
PIETRO No, io non lo so.(a Paolo che sta cercando di calmare Clara) Paolo, fatti dire per le esequie!
PAOLO (a Clara) Ora calmati e dimmi l'orario del funerale.
CLARA Mai! Non ci sarà nessun funerale!
INES Questo è troppo! (a Costanzo) Costanzo, portami via da questa casa dove non si rispetta nemmeno la morte di un uomo come Caio!
CLARA Ma sí, se ne vada, finalmente!

Ines e Costanzo si avviano verso l'uscita.

INES (a Clara) E si abbuffi pure di pasta, moglie indegna!

Ines e Costanzo escono.

PAOLO Ora, se ti calmi, puoi dire almeno a noi l'orario del funerale?
CLARA (con aria distratta)Alle sei usciamo di qui.
PIETRO Allora noi si toglie il disturbo.
PAOLO A domani, carissima.
CLARA Sì... sì... a domani...

Clara resta ancora un po' sovrappensiero. Con aria distratta si mette a mangiare la pasta. Poi si scuote all'improvviso.

CLARA A domani? Santo cielo! Domattina verranno qui per il funerale!

Entra Caio vestito da morto.

CAIO Il funerale di chi?
CLARA Amore, ho fatto una gaffe... ho detto a Pietro e Paolo che domattina ci sarà il tuo funerale.
CAIO E con ciò?
CLARA Bisognerà...
CAIO Non ci pensare per niente. Da questo momento finisco di essere morto.
CLARA Dopo le spiegazioni che mi dovrai dare potrebbe capitare la circostanza di una tua nuova e definitiva dipartita!
CAIO Non capisco a cosa ti riferisci.
CLARA Ines!
CAIO Ah!

Squilla il campanello.

CLARA Ritorna in camera a fare il morto, va. Vado a vedere chi è.

Caio mogio mogio ritorna in camera. Clara va ad aprire la porta. Rientra con Felice, Sempronio e Loretta. Con loro entra anche un signore sconosciuto. Tutti in gramaglie e con fiori in mano.

FELICE Sorella mia, mentre venivo ho incontrato i nostri amici, che ormai sapevano la ferale notizia.
CLARA (allo sconosciuto che piange in maniera rumorosa) E lei chi è?
SCONOSCIUTO Sono qui per la morte di Sulpizio.
CLARA Qui non vive nessun Sulpizio!
SCONOSCIUTO Infatti. E' morto!
CLARA Non ho tempo di perdere tempo con lei. Pianga chi le pare ma in silenzio!
SEMPRONIO Condoglianze, cara Clara. E ci scusi per prima. Venire qui a parlare di matrimonio mentre si stava preparando un funerale!
LORETTA Però abbiamo cercato di porre rimedio e di aiutarla in questo momento difficile.
CLARA Sì? E come?
LORETTA Avvertendo tutti i vostri parenti e amici.
SEMPRONIO E grazie a Felice incontrato pochi minuti fa, abbiamo anche potuto comunicare l'ora del funerale.
CLARA Bravi, proprio dei bravi impiccioni!
LORETTA (a Sempronio) Che ti dicevo? Dovevamo farci gli affari nostri!
CLARA E tu Felice... veramente mi stupisci! Col lavoro che fai dovresti essere esempio di riservatezza, invece...
FELICE Ma Clara... non capisco. Invece di essere riconoscente per la premura di chi ti è vicino, ti scagli inviperita. Sei decisamente sconvolta!
CLARA (isterica) Non sono sconvolta! Non sono sconvolta! Non sono sconvolta!
SEMPRONIO E' decisamente sconvolta.
CLARA Voi non sapete chi c'è di là! Di là c'è Caio...

Viene bruscamente interrotta da un urlo.

PRISCA Morto! Mio nipote morto!
CLARA Chi ha lasciato la porta aperta?
FELICE Tu, Clara!

Entra un donnone anziano, che urla e si dimena.

CLARA Nonna Prisca!
FELICE Ma non era in punto di morte?
SEMPRONIO E' l'unica che non avevamo avvertito per non darle il colpo di grazia.
PRISCA Dov'è? Dov'è il mio piccolo angelo? Portatemi da lui!
CLARA (a Felice) Accompagnala tu in camera, ma tra due minuti. Io vi precedo.
FELICE Non capisco. Vieni con noi.
CLARA Devo assolutamente dire a Caio che domattina ci sarà il suo funerale! Che lui voglia o no!

Clara esce. Tutti in silenzio si guardano sbalorditi.

TUTTI E' decisamente molto molto sconvolta!

Mentre Felice, con Nonna Prisca sotto il braccio, esce di scena, buio.
Tutti i presenti escono di scena in silenzio.
Scende il sipario. Musica da marcia funebre. Clara, Felice, Sempronio, Loretta, Agostino, entrano in proscenio piangendo e con aria affranta. Clara si sposta di lato a destra in lacrime, Agostino a sinistra. Al centro restano Felice, Loretta e Sempronio

LORETTA Siamo qui riuniti per festeggiare...
SEMPRONIO Loretta!
LORETTA Siamo qui riuniti per ricordare il nostro compianto Caio.
FELICE Cognato impagabile...
AGOSTINO E sì!
SEMPRONIO Amico indefesso.
AGOSTINO E già!
FELICE Marito pedante.
CLARA E sì.
SEMPRONIO Testimone di nozze dimissionario.
CLARA E già.
FELICE Un uomo discreto, sintetico, poetico...
SEMPRONIO E pure comprensivo, estensivo, esaustivo...
LORETTA Come si potrà senza lui?
TUTTI Ce ne faremo una ragione!

Tutti i personaggi, anche con travestimenti vari, entrano, passano ed escono piangendo. Il tutto più volte. La musica funebre diverrà via via più scatenata. Dopo vari passaggi dei personaggi, entrerà per ultimo Caio, anche lui piangente, che si rivolgerà al pubblico:

CAIO Condoglianze!

FINE