Cercasi marito pensionato Importante che muoia subito

Commedia brillante in due atti di

Giovanni Allotta



Prefazione
Rosa, tempo fa lesse nel giornale “cercasi marito pensionato” fu da qui, che usando la sua astuta ipocrisia, si mise d’accordo col dottore di una casa di cura, iniziò a riciclare mariti che avessero varie patologie. Giunti sul punto di morte, avendo anche il prete d’accordo, sposava il mal capitato per far si che le restasse la pensione da vedova. Arrivata alla soglia del tredicesimo marito, lei non vedeva l’ora che morisse per far tredici! Quest’ultimo, tutti credevano fosse scemo e grazie a questo che Rosa arrivò al punto di...


Le parentesi, ( ) riporteranno la definizione in italiano della parola che l’attore con difetto di pronuncia, esprimerà nel suo modo di dire. GRAZIE!


Personaggi
Rosa Crapalicca moglie
Peppe Cacalasagne 1°marito
Cettina cameriera
Prete
Tanina lacrima veloce vicinadi casa
Becchino
Dottore casa di cura
Sebastiano Culosicco 2°marito
Direttore del manimomio
Infermiere/a comparsa

(La scena comparirà ben arredata. Bei quadri, una vetrina dove si scorgono oggetti vari come piatti, bicchieri. Lato destro, vi si trova un comò con un vaso sopra, una poltrona in ottimo stato e la porta di accesso nella casa. Al centro un tavolo con dei fiori sopra, sedie intorno. Lato sinistro finestra con tenda e porta di uscita casa. nella parete centrale, bacheca con undici quadretti di foto buffe di uomini. in un angolo della stanza vi si trova Peppe, seduto su di una poltrona con la flebo vuota messa nel braccio)

PEPPE
(Parla forzatamente, quasi voce tirata come chi sta male e non tiene forza) Rosa Rosa, portami il giornale! (Rosa entra, posa con poco garbo il giornale sul tavolo e si avvia ad uscire) oh! E allora?

ROSA
(Sguaiata) Allora cosa? Vuoi che me lo legga io per te? (Si siede e legge) Palermo: è stata trovata carbonizzata in una fabbrica di ghiaccio, Sebastiana cosce lorde. Lo vedi? Per colpa tua, Sebastiana è morta per farti leggere il giornale! Se tu non leggessi, gli altri non morirebbero per farti un piacere a te! ( Da il giornale a Peppe con sgarbo. Esce)

PEPPE
Rosa Rosa, guarda che la flebo è finita! (Rosa entra con un fiasco di vino, toglie la flebo, gli mette la siringa nel fiasco e lo mette nell’attrezzo che lo terrà sospeso. Peppe meravigliato) Rosa, che medicina mi dai, il vino? Così, mi farai morire!

ROSA
I dottori dicono che il vino, faccia raccogliere il sangue. Campa e statti muto...volevo dire, zitto e muori in pace! (Esce sempre con premura)

PEPPE
(Legge con gli occhi il giornale, dopo un po’ la richiama) Rosa Rosa, portami il sigaro! (Entra Rosa poggia con poco garbo il sigaro sul tavolo e si avvia per uscire) Oh! E allora?

ROSA
Lo vuoi anche messo in bocca? Aprila grande, se no, non vedo il buco! (Peppe apre la bocca, Rosa si schifa, scostandosi) Che schifo! Chiudi questa fognatura, che un tumore mi fai venire!

PEPPE
L’ultima volta che sono andato dal dentista, fu quando nacqui. Domani andrò dal dentista e me li farò pulire!

ROSA
Dal dentista? Tu hai bisogno uno spurgo pozzi neri, altro che dentista! (Gli infila il sigaro in bocca) Chiudi subito, non aprire nemmeno per respirare!

PEPPE
(Tenta di fumarlo) Me lo fai fumare spento? Che mi tiro, l’aria?

ROSA
Sempre meglio del fumo che poi ti viene il granchio (Apre la finestra) Anzi, incomincia a succhiare tutto lo smoking, vedrai che di qua a stasera, scoppierai di salute! (Rosa gli da indicazioni e Peppe esegue, con bocca aperta) Aspira e tira...Tira e aspira...

PEPPE
Sai, mi sento meglio con tutto questo smoking che mi tiro! Sicuramente, mi farà meno male di questo sigaro! (Butta il sigaro dalla finestra)

VOCE FUORI SCENA
Cornuto!!!!

PEPPE
Rosa, ma parlavo con me questa voce?

ROSA
Boh, ora chiedo! (Alla finestra) Scusi, senta lei, ma con chi parlava?

VOCE FUORI SCENA
Con quel cornuto di suo marito parlavo, che ha le corna così lunghe che si potrà fare le treccine!

ROSA
Grazie molto gentile! Che Dio la benedica! (Chiude finestra) Dice che sei un cornuto con le corna lunghe! Dice, la prossima volta, ti farà le treccine!

PEPPE
Ma come! Mi dice cornuto e tu non gli dici niente?

ROSA
Niente? Gli ho detto grazie e l’ho anche benedetto!

PEPPE
Nemmeno mi hai difeso!

ROSA
Che dovevo fare? Dovevo lanciargli una mossa di cacatè dalla finestra?

PEPPE
Minimo minimo, dovevi tirargli il tavolo dalla finestra con tutte le sedie! (Triste) Siccome tu a me, non ci tieni proprio!

ROSA
(Beffarda) per dimostrarti che ci tengo a te, che devo fare? Vuoi che ti canti con la chitarra, finchè la barca va lasciala andare, o un cuore matto batte solo per te?

PEPPE
Mi hai fatto uscire dalla casa di cura, come se mi volessi bene. in cinque mesi, non hai fatto altro che trattarmi male, desiderandomi la morte! Ancora non l’ho capito perché mi tieni qua, ma lo scoprirò!

ROSA
Senti, signor commissario dalle mille e una notte, ti ho fatto uscire dalla casa di cura dove ti trovavi, per sposarmi con te!
PEPPE
(Meschino nel parlare) Questo l’avevo capito anche io! E poi, quello che non riesco a capire, perché cerchi mariti nella casa di cura?

ROSA
A me, i mariti che muoino subito, (Falsa eccitazione) mi eccitano!

PEPPE
Quando il marito muore, a te cosa resta?

ROSA
La pensione! (Si tappa la bocca)

PEPPE
Ora ho capito, perché scegli pazienti dalla casa di cura! Così dopo la loro morte, ti resta la pensione! Non mi freghi! Il piacere di mettermi nell’altare con gli altri per fregarti la mia pensione, non te lo do! Sono sofferente, mica cretino!

ROSA
(Gli si avvicina con dolcezza) Amore, che cazzarola dici! gli altri sono morti, perché non avevano impegni. Fra miliardi di persone, ho scelto te perché sei ricco di qualità. Hai il cervello bruciato, la prostata in riserva, il telepass nel cuore, gastrite fulminante, diabete allucinante, ti pisci addosso, soffri di continente. Sai quante donne desiderano un marito come te?! (Triste) ma tu non mi vuoi sposare, perché a differenza tua, scoppio di salute! (Piange, si allontana dando le spalle a Peppe)

PEPPE
(gemente, con voce tremante) non dire così, se no mi piascio tutto. Ti prometto che ti sposo con tutte le scarpe e le calzette... (Rosa fa un gesto di vittoria con la mano, di nascosto di Peppe) se entro dieci anni non morirò

ROSA
(voce piangente) Invece no! se tu mi vuoi bene, devi morire subito, ma prima mi sposi! Siccome tu, non mi vuoi bene, per come te ne voglio io! (Piange recitando)

PEPPE
(Piange come un bimbo) Anche io ti voglio bene, per dimostratelo ti faccio vedere che so morire per amore!

ROSA
Prima mi sposi e poi...(Piange) non posso pensarci che amore grande che hai! Io, non sono degna di te!

PEPPE
(Piangente) Rosa, se tu vorrai, guarda che non muoi più!

ROSA
(Seria e impulsiva) oh, ma che dici! prima dici che vuoi morire, poi ci ripensi!

PEPPE
(Con dispiacere) Ma tu devi sapere che l’amore è cieco.

ROSA
(Piangendo) E la morte è orba, che perde tempo a venire a prelevarti!

PEPPE
Si, ma che gioia c’è, che io possa morire! Poi, cosa ti resta di me?

ROSA
(Entusiasta) la pensione! Più bel ricordo di questo, non puoi lasciarmi! Ogni mese quando arriva, ti farò tante di quelle preghiere che l’anima ti prenderà fuoco! (Bussano, apre ed entra la cameriera. Non piange, ma si adira) l’avevo scordato di avere una cameriera. Se ogni volta che facciamo shioppening devo chiamare a chi l’ha visto per trovarti, non ci si arriva più

CETTINA
Se lei mi aiutasse a portare questi benedetti sacchetti, invece di comandarmi a bacchetta, guardi che io non perderei tutto ‘so tempo!

ROSA
(Adirata) Cicciolina, tu non sei nessuno per dirmi le cose a me. Zitta e vai a sistemare la spesa lì dentro! Vai, di corsa!

CETTINA
Prima di tutto, mi chiamo Cettina!

ROSA
Non sono capace a chiamarti Cettina, mi sbatte la lingua nei denti! (Fa la prova) Cetti...Cetti...vedi? invece Cicciolina, mi viene più facile!

CETTINA
Cicciolina è il nome di quella che fa film con le luci rosse. A me da fastidio questo nome, perché sono ancora vergine!

ROSA
Si si, lo so! Non dire altro, se no a questo gli sale la pressione! Ora, vallu a gettare di là, sistema la spesa, fai le pulizie, prepara da mangiare! Sbrigati e fammi quattro messaggi nei piedi! (Si siede)

CETTINA
C’è altro? Mi ha dato il lavoro di un mese! Un po’ di rispetto! non è giusto che io sia la sua servitù, eh!

ROSA
Tu l’hai mai letto nel vocabolario la parola, servo io? (Cettina dice no) ma servitù! E poi, suona bene, servi tu! Annaccati e non fartelo dire più!

PEPPE
(Si alza da solo) Ti faccio risparmiare fatica Cettina. Lì dentro ci vado da solo. Vado a riposarmi che sto veramente male. (Esce)

ROSA
(Ferma Cettina che stava per uscire coi sacchetti) Aspetta! Ho cambiato idea, fammeli adesso i messaggi nei piedi, così mi rilasso. Non farmi male però (Cettina si inginocchia, inizia a massagiarle i piedi) brava Cicciolina! (Cettina le torce il dito del piede) ahi! Stai attenta a messaggiare! Sembra che stessi mungendo vacche!

CETTINA
Le chiedo scusa, ma ho avuto uno sbandamento di dito!

ROSA
Stamattina è venuto l’onorevole Pastafrolla, mi disse che disbrigò le pratiche all’inps e oggi c’era il ritiro delle pensioni. A proposito, a quante pensioni siamo arrivati?

CETTINA
Basta contare le fotografie nell’altare! (Conta) uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove, dieci e undici! undici pinsioni!

ROSA
Bene, sono contenta! Vedi che fortuna, in poco tempo ho avuto undici pensioni! Alla faccia di chi non ne ha nemmeno una! A proposito, sei passata a prenderla alla posta?

CETTINA
Certo che le ho prese!

ROSA
Prendile, che aspetti! Dove le hai messe?

CETTINA
Nella cassaforte! (Tira fuori dal seno undici buste, gliele conta) uno, due, tre, quattro...dieci...e queista fresca fresca undici!

ROSA
Quanti bei soldi! vedi che bel lavoro mi sono trovata! Pensare che tutto è nato da un articolo di giornale! “ Cercasi marito pensionato” io scherzando pensai “ importante che muoia subito”pensa e ripensa pensa e ripensa, sono arrivata alla soluzione di cercare mummie stupite negli ospedali, per toglierci i ferri! (Ride e bacia le buste) Brava Cicciolina!

CETTINA
(Prega tra se con rabbia) Santa Befana, falle cadere la lingua a sta gran butt...

ROSA
(La interrompe) Che hai che parli sola!

CETTINA
Sola? Stavo facendo una preghierina a santa befana! Speriamo che mi farà la grazia!

ROSA
Speriamo che la grazia la farà anche a me la befana, quella di fare tredici nella schedina!

CETTINA
Se la befana mi farà la grazia che le ho chiesto, mi metto il tanga, salgo sul cofano della macchina e ballo il tango!

ROSA
Appena farò tredici, altro che tanga col tango. Mi metto il perizoma leopardato e vado a trovare a tarzan alle sei ascelle! (ride)

CETTINA
Lei mi parla di schedina, fare tredici! Lei mica ha mai giocato la schedina!

ROSA
(Dal seno esce un foglio) Vedi questo? (Cettina guarda) Che leggi?

CETTINA
(Leggendo) questi sono i nomi degli undici mariti che sono morti!

ROSA
Giustissimo! Con questo che ho dentro, se si sbriga a crepare, sono dodici. Dopo, me ne farò consigliare un altro marito dal dottore, così appena muore, mi danno la pensione e faccio tredici! (Felice. La riposa nel seno) la poso qua ‘sta schedina ca c’è la galleria profonda ed è sicura! ma tu, non nascondere più pensioni nelle mandorline tue!

CETTINA
Perché è rischioso? Ho due montagne che posso nascondere una banca!

ROSA
Guardatele, sono così sgonfie che appena le porti dal gommista, chiude per fallimento! Invece le mie, puoi giocarci a ping pong.

CETTINA
Dove potrò nasconderli?

ROSA
Dentro le mutande. Però, mettili dove non ci sta umidità. Ora vai a sistemare la spesa che io mi rilasso! (Si siede)

CETTINA
(esce coi sacchetti, rientra subito urlando e fa spaventare Rosa) Che spavento! Che impressione!

ROSA
Che hai? Scommessa che hai visto Peppe nudo e ti si sono bloccate le tonsille?

CETTINA
(Col fiatone) E’ messp nel centro del letto con la testa sotto e i piedi in aria

ROSA
(Preoccupata) Porca miseria, è morto a senso unico! Ora che facciamo? A chi chiamiamo?

CETTINA
Chiamo l’esorcista? Così l’esorciccia tutto e si mette dritto!

ROSA
Ma quali esorcista. (Serena) questa è una bella notizia!

CETTINA
Come, prima erqa preoccupata, ora è una bella notizia? Ma è fusa di cervello?

ROSA
Sono preoccupata ch’è morto sottosopra, temo che mi costi di più fallo entrare nel tabuto per i piedi, che per la testa! Ma sono contenta che si è deciso finalmente dopo cinque mesi! Sai come si dice? Morte sua, pensione mia!

PEPPE F. S.
Rosa! Rosa, mi senti?

CETTINA
(Spaventata) Aiuto,il morto che parla! (Si nasconde dietro Rosa)

ROSA
(La spinge) Finiscila cretina! Se parla, vuol dire ancora è vivo! Che vuoi!

PEPPE F. S.
(Sofferente) mi sento male. cosa posso fare per star bene?

ROSA
Ti spari, vedrai che starai bene!

CETTINA
(Entra Peppe barcollando. Spaventata) il morto che camina! Aiuto!

PEPPE
(Va a sedersi. Ha l’affanno) Cicciolina, prendimi una pillola per il cuore! Ho il cuore sembra un cavallo pazzo! Ahi ahi...

CETTINA
(Stizzita, cerca nel cassetto) che gli possa seccare la punta della lingua, tutte le volte che mi chiamano con il nome di questa pecora zoppa!

PEPPE
(Ha l’affanno) Rosa sto male. mi manca l’aria. Vai a prendermi la bombola dell’ossigeno

ROSA
È finita, ricordi? Vado in cucina, vado a prenderti la bombola del gas, ti metti la bocca nel tubo, e tiri al massimo. Vedrai che l’asma ti passa!

CETTINA
(Si gira verso i due) Pillola per il cuore non ce n’è, solo supposte ci sono!

PEPPE
Sono lì dentro. Chiedile a Rosa, che lo sa!

ROSA
Cerca bene che lì dentro sono!

CETTINA
(Stizzosa) qua dentro, solo supposte con le corna ci sono e basta!!!

ROSA
Queste sono le pillole che gli do! Gliela puoi dare. Vai col liscio!

PEPPE
Per questo il dolore nel cuore non vuol passarmi! Al posto della pillola per il cuore, mi ha dato la supposta per il culo. Disgraziata e consuma famiglie

ROSA
Consuma famiglie a me? Tu sei un ostacolo in famiglia, da cinque mesi ti ho tra i piedi!

PEPPE
Appena io muoio, ti vengo a prendere e ti tiro per i piedi e ti porto con me, nel blu dipinto di blu!

ROSA
Io m’incateno nel letto, e ti frego!

PEPPE
Appena arrivo là sopra, mi farò aiutari dai tuoi mariti, e ti tiriamo! Nemmeno un viaggio a Lourdes a cavallo le scarpe, ti salverà!

ROSA
(Si avvicina puntandogli il dito contro, intimorendo Peppe) se non ti sbrighi a fare il trapassato, ti stacco la spina della prostata e ti faccio scherzare di meno!

PEPPE
(Si tocca il petto è sofferente) Rosa, non è ora di scherzare, vedi che sto male. se non mi dai aiuto, tra cinque minuti sarò stecchito! Aiutami!

ROSA
(Nota Cettina la guarda) A chi guardi le mosche? Vai a prendereil lettino, pigiama e berretto pom pom, dobbiamo condirlo. (Cettina esce)

PEPPE
Devo condirmi? Per far cosa?

ROSA
Condire è il dialetto italianizzato di consare. Voce del verbo paesano, sdraiati nel letto ch’è ora di partire! (Entra Cettina col lettino, all’interno il pigiama) il berretto col pom pom l’hai scordasto?

CETTINA
Berretto non ce ne era, gli metta questo di qua (Le da in mano un colapasta)

ROSA
Bene, almeno il cervello gli prende aria. Forza Peppe, mettiti il pigiama e il berretto, ch’è tardi! (Cettina aiuta Peppe a mettersi il pigiama, il colapasta e lo mette a letto. Affaccia dalla finestra e grida) signorino parrino, signorino parrino! Venga a casa mia!

PRETE F. S.
Che c’è! Che devo venire a fare?

ROSA
Ho un nuovo marito che sta per partire, si sbrighi! (Chiude finestra)

PEPPE
A chi hai chiamato?

ROSA
Ho chiamato il prete. È un mio grandissimo amico con la pinna d’oro!

PEPPE
(Si drizza nel letto) Come? Perché tu gliela hai vista?

ROSA
Ce l’ho anche toccata! Ogni corpo di pinna che da il prete, per me sono soldi! (Bussano) Riprenditi, fatti vedere bello teso teso dal prete! Apri Cicciolina!

CETTINA
(Mentre va ad aprire, parla a voce alta) Ma mai le viene un infarto nella lingua! Mai! (Apre ed entra il prete)

PRETE
(sopra l’abito sacerdotale nero, intorno la vita ha un cordone ke gli pende in mezzo le gambe. Si ferma sulla porta con braccia protese) Pace e bene fratelli e sorelle. Oggi il sole è sceso su di voi, per mezzo del quale gli uccellini cantano inni di gioia, ti sorridono i monti e le caprette ti fanno ciao

ROSA
(Lo interrompe) Parrino, è drogato di prima mattina? Altro che cantano gli uccelli e le caprette mi fanno ciao, se perdiamo ancora tempo, i palloni ci arivano a terra! Si sbrighi a fare il suo lavoro!

PEPPE
Signor prete mi scusi, cosa ha che le pende in mezzo le cosce?

PRETE
Ce l’ho profumato! (Cettina si scandalizza e si tappa le narici con le dita. Prete annusa aria) Si si, tanto profumato! Lo vuoi toccare?

PEPPE
Parrino, moribondo sono, mica ricchionello! (Si posiziona, come fosse già morto, non muovendosi e con occhi chiusi)

CETTINA
Per favore, non mi faccia odorare nulla, che sono ancora vergine!

ROSA
Parrino, ma è venuto per la festa o per romperci la testa? Si calmi le calorie e faccia il suo lavoro!

PRETE
Cosa avete capito, scimuniti! Il cordone, ce l’ho profumato! (Apre le mani e guarda in alto) Caro defunto attaccato alle catene, ti libero da questo mondo di pene, ti mando in cielo senza fermata, facendoti risparmiare i soldi da raccomandata! Vola, vola nel blu dipinto di blu!

ROSA
Un momento! (Tiene Peppe) prima di farlo partire, mi deve sposare!

PRETE
(Guarda che non si muove) Perchè ancora è vivo? (Peppe emette un rutto)

CETTINA
Ancora respira!!!

PRETE
(Si avvicina a Peppe, esce da sotto la tunica un registro. Vede Rosa distante da Peppe) si metta vicino! (Rosa gli si mette vicino vicino, quasi di sopra)

ROSA
Le piace così parrino?

PRETE
Bene, faccia finta che gli vuole bene! Allora miei figliuoli, infilatevi gli anelli!

ROSA
Parrino, non pensi a ste fesserie. Non si usano più gli anelli. andiamo avanti!

PRETE
Allora, non vi infilate niente? (Rosa gli facenno di procedere) Tu Rosa Crapalicca vuoi prendere come tuo sposo...scusate, comu si chiama?

ROSA
Si chiama Peppe Cacalasagne! Diglielo come ti chiami invece di dormire!

PEPPE
(Con fatica) già glielo hai detto tu, come mi chiamo. Non farmi sprecare parole!

PRETE
Crapalicca, vuoi prendere a Cacalasagne come tuo sposo?

ROSA
...Si lo vogglio!

PRETE
Tu Cacalasagne Peppe, vuoi come tua sposa a sta Crapalicca? (Peppe sempre più sofferente, si sforza a parlare) te la prendi o non la prendi?

ROSA
Certo che mi prende, parrino! Ora che siamo entrambi presi, ci faccia firmare!

PRETE
(Gli porge il registro i quali firmano. Peppe a fatica, firma innervosendo Rosa) Ora firmo io! La mia di firma, conta più di tutte! Se non firmo io, voi non sareste mai marito e moglie.

ROSA
Lo so parrino! Per questo per me lei è importante! Ogni suo corpo di pinna, per me è una fortuna!

PRETE
(Dopo aver firmato, chiude il registro) Vi dichiaro marito e moglie! (Cettina tira il riso ai novelli sposi. Peppe farnetica, credendo di annegare al mare e sputa quello che gli entra in bocca. a Rosa) condoglianze signora! (Rosa lo ringrazia. A Peppe) Buon viaggio! (Cettina bacia Rosa, a Peppe lo bacia come fosse già morto)

PEPPE
(Guarda nel vuoto inizia a delirare) guardate chi c’è, la coppia più bella del mondo. Ciccio strozza moglie e Giannina ammazza padri. Prego sedetevi!

CETTINA
Guardandosi in giro) Con chi sta parlando? Io, non vedo nessuno!

PEPPE
Tutte queste persone ti sembrano porci? (Saluta a vuoto con la mano) Buongiorno a tutti. (Si gira) Signor Tano Pinnasecca, si mette di dietro? Non l’avevo vista. Vada avanti! Rosa, oggi questi amici, mangiano con noi. Fagli assaggiare il baccalà!

ROSA
Diglielo a quella zoccola di tua sorella che ne ha da vendere!

PRETE
(Sottovoce) Possibile che non capisce! Le persone che nomina, sono anime che sono venute a prenderlo!

ROSA
Che significa che devo dare da mangiare a queste anime il baccal...

PRETE
(Gli tappa la bocca) Suo marito, parla di pesce!!! Tra pochi minuti, andrà via. Le stia vicino! Per chi si trova nelllo stato agonizzante come suo marito, per dare loro una morte più veloce, la persona vicina, in questo caso lei, dovrebbe fargli capire quanto bene gli vuole, piangendo e disperandosi

ROSA
Cicciolina vieni qua. Vai a chiamare a Tanina lacrima veloce. Corri! (Esce Cettina) Parrino, sta venendo una mia amica, che per piangere si piscia tutta!

PRETE
Ma il marito è suo, no di quella signora!

ROSA
Che significa! Se il marito è mio, devo sentrmi obbligata a piangere? Lei si faccia il prete, che io mi faccio la moglie! (Entra Cettina con Tanina già vestita di nero) Ciao Tanina! (Si salutano) già vestita di nero? Che fa, sapevi che ho bisogno di te?

TANINA
Sono vestita di nero, perché stavo per andare al lavoro. Per ora, non mi posso lamentare. Grazie a Dio tre, quattro morti al giorno sono sicuri ed io, mi guadagno la pagnotella! Che ti serviva?

ROSA
Mi servisse una tua sceneggiata di lacrime. lo vedi, ho mio marito che non vuole morire se non vede piangere. Tu che sei esperta, mi fai questa cortesia?

TANINA
Ora dici? no no! ti ho detto che sono pronta per andare a piangere il morto in menzo la casa. e poi, ho le lacrime giuste giuste. Per oggi niente extra! mi spiace, non posso aiutarti Rosa!

ROSA
(Cerca di convincerla, ma Tanina rifiuta) Dai, fammi questo piacere! Quanto ti prendi per piangere?

TANINA
Dipende dal pianto, dalla durata, dalle fesserie che dirò! Di solito 50 euro. Sono già in ritardo, devo andare! (Vuole uscire, Rosa la trattiene facendole offerte, tutte rifiutate da Tanina)

ROSA
Se ti do 100 euro, mi piangi il morto? (Tanina dice a tutte le offerte, no) 150 euro? ....200 euro? ... 500 euro!

TANINA
(Di scatto) Accetto accetto! Ora ti farò una piangiuta coi fiocchi! Il morto chi è questo? (Da la mano a Peppe) Piacere signor morto, sono la sua lacrima veloce. Vedrà, tra due minuti la farò decollare! Datemi una sedia (Cettina le porge la sedia, i presenti si siedono attorno al lettino) Sono pronta! Iniziamo? (Rosa annuisce col capo. Piange con strazio a fianco di Peppe) gioia mia, sangue del mio sangue! Tu parti tranquillo e beato, mi lasci vedova allegra in questa valle di lacrime. voglio morire, voglio morire!! Guardatelo che occhi belli che ha, sembrano veri.che bel nasino che ha, chi te l’ha fatto Picasso o Michelangelo? Che bella bocuccia dolce dolce, te l’ha fatta un pittore? (Lo scuote con violenza) Disgraziato parla! Se sapevi che dovevi morire, perché sei nato, dimmelo! (Peppe muore. Rosa fa fermare Tanina, accerta la morte di Peppe)

ROSA
(Si congratula con Tanina, che si asciuga la fronte con un fazzoletto) Complimenti Tanina, mi hai fatto diventare duri tutti i peli. Cicciolina, anche a questo ce lo siam tolti dai piedi. contenta? (Cettina parla sottovoce, ma poi si tiene la bocca e inizia a piangere in silenzio)

PRETE
Complimenti figliuola! Mi sono piaciute le parole poetiche e filosofiche che hai usato! Brava! Tu si, che sei una vera donna con dei sentimenti!

ROSA
(Vede Cettina piangere) che hai che piangi? Dovevi piangere quando era vivo, no ora ch’è morto!

CETTINA
(Gemendo) non piango per lui. Quando lei mi chiamò Cicciolina, le dicevo tante parole e mi sono morsala lingua (Piange)

ROSA
Va a chiamare il becchino, così si porta a sto casca morto! (Cettina esce)

VOCE FUORI SCENA
(Gridando) Signora Tanina, ancora assai tempo perde? Guardi che il morto non vuole più aspettare!

TANINA
Iniziate a farlo morire, che sto arrivando! Rosa hai sentito? Io vado, per i soldi come me li farai avere?

ROSA
Vai tranquilla Tanina, mi farò sentiri io! (sta per uscire Tanina, quando Peppe si alza per metà nel letto, e con serenità parla. Cettina entra.)

PEPPE
( I presenti non si rendono conto, come se tutto fosse normale) Scusate signori, gradirei un bicchiere d’acqua!

ROSA
Si Peppe, un attimo. Cicciolina, prendi un bicchiere d’acqua a ... (Si rende conto inizia a balbettare,Cettina ha la tremarella. Scappano tutte sulle sedie. Il prete cerca di calmarle) il morto vivo c’è!

CETTINA
(Spaventata) Che spavento, il trapassato è tornato presente!

PRETE
State calmi figliuole! Questa qui, (Indicando Peppe) è un’anima vagante!

CETTINA
(Spaventata) ma che anima vagante! È gonfia come quella vacca di mia nonna. (Peppe ricade nel letto. Tutti silenziosi si tranquillizzano)

ROSA
Parrino, che fa è morto? ( Le donne scendono dalle sedie)

PRETE
Dovete sapere prima che l’anima si stacchi dal corpo, deve fare l’ultimo respiro prima del grande viaggio! Vedete? È già partita l’anima!

ROSA
Secondo me, la colpa è di Tanina. Nel suo pianto, non gli ha infilato bene qualche parola e lui non è potuto partire.quindi, ti do 250 euro!

TANINA
Cosa? Devi sborsarmi 500 euro, se no inizio a piangere che vi faccio morire tutti! (Le donne hanno un piccolo diverbio, mentre Peppe balza dal letto e inizia ad ululare. Rosa sale sulla stessa sedia di Cettina, tenedosi abbracciate. Tanina si nasconde sotto la veste del prete, il quale la scaccia) di nuovo qua è! ma non ne ha impegni oggi?

CETTINA
Secondo me, ci sarà sciopero di treni e non parte più!

PRETE
(Va da Peppe e lo immobilizza nel letto) Grapiti a porta, subito! (Cettina apre) Esci da questo corpo, esci subito da questo corpo! Via sciò sciò

ROSA
Parrino, se non si toglie di sopra, quello non si alza dal letto per partire!

PRETE
Io parlo con l’anima, ignoranti! Grapiti a finestra! (Cettina va ad aprire) Esci da questo corpo. Esci da questo corpo e lascia questa casa! vai via, via! Subito!

CETTINA
Parrino, se non prende l’anima e la butta dalla finestra lei, quella non va via!

PRETE
(Nota che Peppe è morto) Stavolta è andato! Parola di parrino!

TANINA
(Spaventata, cammina piano piano verso l’uscita con gambe divaricate) io scappo da sta casa di pazzi!

PRETE
Perché cammina così? L’ è venuto un colpo al nervo sciatico?

TANINA
Mi è venuta un colpo di diarrea fulminante! Ho visto morti ammazzati, morti spogliati, morti drogati, ma mai ho visto un morto che parla e fa il cane. Rosa, chiunque morirà in casa tua, non venire a cercarmi più! (Uscendo lentamente) ci ho perso la voce, lacrime, salute e anche le mutande! Ahi ahi...

PRETE
Figliuola, io vado anche.

ROSA
Grazie parrino per l’aiuto. Il Signore lo ripaga!

PRETE
Ma quale Signore! Lei deve pagarmi, se no, la prossima volta non verrò!

ROSA
Ho capito, stavo scherzando! (Mette la mano nel petto)

PRETE
(Si gira imbarazzato) Ma che fa signora Rosa! La smetta!

ROSA
Come la smetta. Dice che vuole eser pagato

PRETE
Si, ma con i soldi, no in natura!

ROSA
Ma quale frutta e verdura. Questa tutta roba genuina (Si scandalizza il prete. Tira fuori i soldi) Tenga qua. Pace e bene fratello parrino!

PRETE
(Prende i soldi, li odora in modo piacevole, nota che le donne lo guardano e va via di corsa) Pace e bene pace e bene! (Esce lasciando porta aperta)

ROSA
Poverino, come si vede che carne non ne mangia. Però i denti buoni ce li ha. Comunque, hai telefonato al becco?
CETTINA
Si, mi ha detto che a breve sarà qua.

ROSA
Fai una cosa, aspettalo tu. Vado a telefonare al dottore per fissare un appuntamento, per cercare un altro marito pensionato, seprando che muoia subito, no come questo! (Sta per uscire)

CETTINA
(La ferma) Mi lascia sola con lui? Ho paura! Mi faccia compagnia!

ROSA
Ti sembra che ti mangia? Oramai è partito! Chissà dovesse ritornare, ti prendi una sedia e gli dai un colpo di anestesia qua (Indica la testa) lasciami che ho da fare, lasciami! (Cettina fa i capricci, non lasciandola andare. Bussano) avanti.

BECCHINO
(Vestito di nero col cilindro in testa. Entra con la carriola) Buongiorno! Il morto come sta?

ROSA
È chiuso per ferie! Si sta facendo la crociera, nell’azzurro celeste!

CETTINA
Signor becco, faccia con comodo, importante che lei e questa mummia andate via di corsa!

BECCHINO
Aiutatemi a caricarlo nella mia carriola cabriolet! (Tocca Peppe) Mih, com’è duro! Io la prendo per la testa, (A Rosa) lei per i piedi (A Cettina) la signora nel mezzo!

CETTINA
No, mi dispiace. Tempo fa ero fidanzata, ma sono ancora signorina e le cose dure, non posso toccarle!
ROSA
(Ironica) poverina, la signorina è fine come la lattughina!

BECCHINO
Va bene, prendiamolo noi due. (Rosa aiuta il becchino a portare Peppe nella carriola) Facciamo attenzione a come lo prendiamo, potrebbe rompersi!

ROSA
Accidenti com’è duro! In vita sempre moscio, da morto è tutto duro! (Lo posano nella carriola)

BECCHINO
Allora signora, mi dica in che cascia lo devo coricare. per ora ho in offerta speciale tabuto familiare. Prendi due e paghi tre! Visto ca siete tre, risparmiate per quando morirete anche voi!

ROSA
(Rosa e Cettina fanno le corna e il Tié) Glielo faccia fare a sua moglie con sua suocera!

BECCHINO
Aspetti che prendo il tacchino degli appunti (Prende un taccuino per scrivere) allora, le voglio proporre un nuovo modello. Havi specchi antiproiettile, pi avere una finestra sul mondo. materasso ad acqua, autoradio effetto discoteca, aria climatizzata. Bella, ma cara! Costa cinquecentosessantisssssssmmmsssmmms...euro!

ROSA
Chi cosa? Lei è pazzo che spendo sssmmsssmmmssmm euro per una bara che deve star ferma una vita! Quanto costa la più economica?

BECCHINO
La più economica ha specchi con uno sputo si rompono e nun si puo’ affacciare nel mondo se no, cade! Anidride carbonica incorporata, materasso a secco, autoradio effetto camposanto, aria confezionata in pacchetti da mezzo chilo. Chista custa centoventisettessimo euro!

ROSA
Che cosa? Lei è pazzo che spendo il settesimo euro per una bara che se la devono mangiare i vermi tabutari. Che mi consiglia per spendere meno di niente?

BECCHINO
Lo prende, lo mette dentro il contenitore della spazzatura e lo butta al mare. Più gratis di così!

ROSA
Facciamo una cosa, ora le do cento euro e ci pensa lei. (Prende i soldi dalla tasca) Tenga questi soldi. se ne vada per piacere, me lo tolga di davanti!

BECCHINO
Ok ci penso io, però mi deve pagare la tassa di rottamazione del defunto

CETTINA
(Turbata) Rottamazione? Poverino, lo fanno diventare una pezza cacata!

ROSA
(Non tanto contenta) Mi dica quant’è?

BECCHINO
Cinquanta euro! (Rosa prende i soldi e glieli da) Ci sarebbe anche da pagare una piccola tassa per il passaggio di proprietà.

ROSA
Cosa? Cinquanta euro per dargli un passaggio! Perché, non può farsela a piedi, invece di accompagnarlo lei!

BECCHINO
Da vivo era cosa sua, da morto lo sta vndendo a me. La legge è questa. Mi dia cento euro ed il passaggio è fatto!
ROSA
(Irritata, prende i soldi dal seno e glieli da) mi sa tanto che lei voglia prendermi per il cu...(Si blocca guardando Cettina) per il curriculum! Ora se ne vada lei e questo zombie!

BECCHINO
Ci sarebbe da pagare altri duecento euro per l’assicurazione sulla vita contro furto e incendio. (Intanto Rosa si infuria sempre più, Cettina le va accanto e la soffia con un panno e la calma) non si puo’ mai sapere, se lorapiscono o rende fuoco, c’è sempre ...

ROSA
(Esplode) vada via! Se ne vada, se no a lei ammazzo! (Il becchino impaurito, prende la carriola con Peppe sopra e scappa sbattendo a destra e sinistra, ed esce) chiudi la porta Cicciolina! (Cettina si irrita) sto imbecille, voleva distorcere denaro a me, come se avessi la banca!

CETTINA
Siccome lui sa che lei ha tante pensioni, avendo famiglia numerosa, cercare di tirarle qualche soldo in più, per campare i suoi figli!

ROSA
Glieli devo campareio i figli? Certo, che ragioni bene tu! Invece di andarmi a favore, mi vai contro!

CETTINA
Io vado a favore dei più deboli!

ROSA
Io non ti sembro debole? Se non ti rompi le gambe a prepararmi da mangiare, cado a terra!

CETTINA
A che siamo in argomento, lei deve pagarmi tre mesi di stipendio!

ROSA
Ancora ci pensi? Io me l’avevo scordato! Non pensare al passato, pensa al futuro!

CETTINA
Devo pensare al futuro, e i soldi che avanzo le pare che li scordo? Lei lo sa che ho i miei genitori malati in casa. lavoro per loro! Se lei non mi paga, con la misera pensione che prendono, non gli basta nemmeno per le medicine!

ROSA
La colpa è mia se loro stanno male? io ti do a mangiare, ti faccio lavorare, quando mi ricordo ti pago lo stipendio! Sai, ma soffro di minnesia e dimentico tutto!

CETTINA
Lavoro non ce n’è, devo calarmi la testa e stare a quel poco che lei mi da. Lei pensa che’è giusto quello che lei fa? Va a prendere alla casa di cura gente che sta male, nel momento della morte li sposa, facendogli credere che gli vuole bene, aspetta che muoiono per fregargli la pensione. Non è giusto! In questa vita, possiamo fare ciò che vogliamo, siamo i padroni del mondo. Se pensassimo che un giorno, dovremo dare conti e ragioni delle nostri azioni a DIO, ci pensassimo un po’ di più, prima di commettere peccati!

ROSA
Tu chi sei per dirmi quello che devo fare! Non è peccato se mi sposo mariti pensionati. Se non muoiono, quello si ch’è peccato! Con il mio ingegno, mi sono trovata un bel lavoro. Con la tua cretinaggine, rimarrai sempre una camariera! (Ride. Cettina umiliata china il capo. Bussano) Vai a preparare a da mangiare, io vado a telefonare al dottore. Sei sorda? Non senti che bussano. Apri la porta! (Cettina apre ed entra il dottore che porta la gobba)

DOTTORE
(Per via del suo handicap, avrà una voce attutita, ma squillante allo stesso tempo. entra ben vestito con una valigetta) Buongiorno a tutti.
ROSA
Che coincidenza! A lei pensavo. I proverbi antichi non sbagliano mai! si parla del dottore e gli spuntano le corna

DOTTORE
Lei pensava me , ed io a lei!

ROSA
Vedete che telecinesia! Prego si sieda. Che le posso offrire? Caffè, camomilla, wischy e soda e rock ‘n roll!

DOTTORE
No, grazie! Preferisco bere un bel bicchierone di acqua!

ROSA
(Si rivolge a Cettina) Cicciolina, vai a prendere l’acqua al cammello! (Cettina esce lamentandosi) Allora dottore, come mai mi pensava?

DOTTORE
Mi trovavo in giro a visitare un paziente, e mi chiedevo cosa ci fosse che non va che non la vedo nel mio ufficio da cinque mesi. Così pensai: non facciamo che invece di morire il marito è morta lei?”

ROSA
(Fa le corna) Dottore che dice! Se muoio io, finisce l’economia! A lei, pazienti non potrò più riciclargliene e nemmeno guadagna soldi!

DOTTORE
No no, Dio ce ne libera, lei deve campari cent’anni! Da quando lei si sta sciupando i miei pazienti, fa lavorari a tutti ed io sto arricchendo! Perché mi leva dalle stanze certi cadaveri, così ho posti letto per altre mummie che venrranno. Fa lavorare a quel beccamorto di mio cognato e siamo felici e contenti! (Entra Cettina e gli da il bicchiere d’acqua) Grazie!

ROSA
Puoi uscire Cicciolina! (Cettina esce sbattendo i piedi dalla rabbia) Dottore, dentro la borsettina, ce l’ha la lista di nozze di mariti pensionati?

DOTTORE
Sapevo di venire, che fa non la portavo? (Esce dalla valigetta, un registro e legge) eccolo qua! Manuale d’amore per mariti col crepacuore! Le voglio offrire un paziente con scarsa visibilità, capelli staccati, stomaco ammaccato. Per i suoi problemi, prende di pensione cinque cento euro. Visto che è appena arrivato, glielo offro a mille euro!

ROSA
Quanto mille euro, con cinque cento euro di pensione? Con questa pensione, nemmeno un caffè in farmacia posso andare a prendermi! Voglio un marito economico, ma con pensione ricca

DOTTORE
(cerca col dito) Vediamo un po’...eccolo qua! Marito con dentiera, braccio mutilato con piede scippato, e con culo smarmittato! Di pensione pigghia mille euro. A lei glielo offro a otto cento euro!

ROSA
Otto cento euro per un marito che mi viene a costare di più che ripararlo? Se lei non mi fa un buon prezzo, le giuro che andrò al mercatino dell’usato e con dieci euro, sa quanti mariti trovo!

DOTTORE
Lei questo non può farlo! Se perdo una cliente come lei, pozzu andare a fare il calzolaio! Allora, le faccio una occasione sensazionale! Ho un marito tutto scimunito, orecchie a ombrello, cervello raso al suolo e con lingua tippi tappi!

ROSA
Lingua tippi tappi?

DOTTORE
Le faccio un esempio,io dico: buonasera signore e signori. Lui dice: bonatera tignori e tignore! Io dico: sei, cornuto! Lui dice: Tei tonnuto! Come pensioni prende tre cento euro al mese e nessuno lo vuole e me lo voglio livare di menzo. Lo prende lei?

ROSA
Non lo voglio un marito difettoso. Per capire la sua lingua, non vorrei camminare tutto il giorno col vocabolario Ticchi tacchi! Questo non lo prendo, nemmeno se...

DOTTORE
...io volevo regalarglielo!

ROSA
(Di scatto) me lo prendo io! L’accendiamo, lo incartiamo e ce lo portiamo! Vito che me lo regala, chiudo un occhio per il fatto della pensione e me lo prendo. Appena muore, l’aumentano per il fatto che resti vedova. Dottore, me lo spedisca con posta paretaria, me lo prendo io! Mi dica una cosa, la garanzia di morte ce l’ha?

DOTTORE
No, mi dispiace!

ROSA
Allora non facciamo nulla! Mi dovrei tenere uno scimunito in eterno con una pensione da riderci sopara! No no! non lo voglio più!

DOTTORE
(Nonostante che il medico parli per convincere Rosa, lei continua a dire “Non lo voglio più!”)Le do la garanzia ca è scimunito!... Vedrà che quando si annoia, morirà!... È uscita una legge in Italia, che muore uno scimunito ogni ora!...

ROSA
(Di scatto) ...allora me lo prendo, me lo prendo! Lo faccia venire subito che gli faccio trovare pronto la bara col prete e il matrimonio! Si sbrighi dottore! Non vorrei che morisse per strada e ci perdo la pensione!

DOTTORE
Mi fa piacere che si sia accordata! Glielo farò avere in giornata! Visto che le ho fatto fare questo affare, deve rispettare il nostro accordo!

ROSA
(Mette la mano dentro le calze e tira fuori i soldi, e li da al dottore) uno, due, tre, quattro e cinque. Le raccomando, appena sto scimunito non muore subito, e mi resto cinque mesi come l’ultimo, vengo in ospedale e uccido lei!

DOTTORE
Le do la mia garanzia, che lo scimunito deve morire! ( Si alza per andare) arrivederla signora Rosa

ROSA
Dottore, sa cosa sto pensando? Io a lei, le piaccio?

DOTTORE
Si che mi piace. Perché mi dice così?

ROSA
Lei prende tanto di pensione?

DOTTORE
Essendo dottore, prendo tanto. Ma perché?

ROSA
Sto pensando. Se lei mi desse la gaanzia che muore subito, mi sposo lei, anche ora!

DOTTORE
Ma vada a fare in culo lei e le pensioni! (Va Via)
ROSA
Che maleducato! Non apprezza il fatto che io me lo sposi tutto incammellato per com’è! in vita, non si deve mai fare il bene! ma che fine ha fatto quella sciacqualattughe! Cicciolina, Cicciolina ma che fai?

CETTINA
(Adirata) Si può sapere quand’è che deve imparare che mi chiamo Cettina!

ROSA
A me piace chiamarti Cicciolina! Di più ti infastidisce, di più ti ci chiamo! Punto e basta! Ora dimmi, che stavi facendo di là, Cicciolina!

CETTINA
Che facevo? Ero affacciata alla finestra e guardavo sua madre e sua sorella che lavoravano

ROSA
Mia madree mia sorella che lavorano? A fare cosa?

CETTINA
Sono venute da me , dicendomi che cercavano lavoro. Così le consigliai un bel lavoro. Sotto casa, abbiamo tutti quei poveri cavalli che trainano i carretti siciliani. Così consigliai a sua madre e sorella di fare...permette che glielo dico all’orecchio, non vorrei far bloccare la crescita a nessuno!

ROSA
Dimmelo! (Cettina le parla all’orecchio, facendola andare su tutte le furie) A me matri e me soru sti cosi? Io t’ammazzo!

CETTINA
Nun si preoccupi! Non si fanno male! tutto è farci abitudine!(Rosa insegue Cettina. Cala il sipario)

Fine primo atto
Secondo atto
(una voce annunzierà ch’è passato un mese. La scena comparirà leggermente diversa, come anche i vestiti degli attori, per dare impronta che sia trascorso il tempo. nella bacheca, ci sarà una foto in più, ovvero dodici, per via della morte di Peppe. Rosa è appisolata nel divano, da fuori scena si sentono le voci di Cettina che richiama Sebastiano che zuzzurelloneggia come un bimbo. Rosa nel sentire quelle grida, balza in aria e si irrita)

CETTINA F. S.
Sebastiano finiscila! Esci da sotto il letto! Scendi dal lampadaio! (Si sentono le urla di Bastiano che imita tarzan) stai zitto, se no la signora del terzo piano, le sembra che ci sono i fantasmi!

ROSA
(Esaurita) non ce la faccio più! Non ce la faccio più! Ha un mese che mi avvilisco con questo qua. Quel disgraziato del dottore, dice che muore uno scimunito al giorno, questo nemmeno se lo sogna! (Si sentono grida e urla di Cettina che richiama Bastiano) Ora capisco perché me lo ha regalato, per toglierselo di mezzo! Se esiste veramenteil Signore, al dottore gli deve scoppiare la gobba di notre damme!

SEBASTIANO
(Uomo maturo, ma ritardato. Scimunito con difetto di pronuncia. Entra stando a cavallo della scopa, con in mano una paletta, la alza in aria. Urla) buonatera tignore e tignori, tono Giuteppe Garibaddi, tono il campione del terzo mondo! (Attraversa la stanza galoppando e nitrisce) ammatto a tutti le pertone con la mia spada fulminante!

ROSA
(Spaventata balza in piedi sul divano) Cicciolina, ferma a furia cavallo dell’est!

CETTINA
(Insegue Sebastiano, fino a domarlo, lui scalpita) Fai il bravo cavallino!
ROSA
Ma dico io, nemmeno in pace posso stare? Meno male che ci sei tu, fra di voi pazzi vi capite!

CETTINA
Prima di tutto che io non sono pazza. (Sebastiano sbuffa e nitrisce) questo me lo chiama pazzo? Ce l’ha scritto anche nell’elenco telefonico ch’è scimunito!

ROSA
La colpa è di quel cammello del dottore! Ha da un mese che lo chiamo al telefono e non mi risponde. Appena ci vado in ospedale, lo pesto sotto i piedi. la gobba, gliela farò spuntare dalla pancia!

SEBASTIANO
Amore mio, tei arrabbata con me?

ROSA
(Adirata) non mi chiamare amore mio, con quella faccia da cretino!

SEBASTIANO
(A cettina) Per favore, ce lo diti tu amore mio, al potto mio!

CETTINA
Cosa? Devo dirle amore mio al posto tuo? Se mi sente qualcuno, gli pare che sono diventata frocia!

SEBASTIANO
( piange) Ora nn ti potto più chiamare amore mio, pecchè ho la faccia stupita!

ROSA
(lo quieta)non sono più arrabbiata con te, importante che non piangi più!

SEBASTIANO
Sono felice, che mia mogliera non è arrabbata! aspetta che ti bacio tutta tutta! ( si accanisce su Rosa, baciandola. Se pur viene respinto con forza)

ROSA
(Riesce a scostarlo) vacci piano! Appena mi baci ancora in questo modo, ti do un colpo di ombrello in testa, che ti faccio annegare il cervello! E poi, io e tu non siamo niente. Se non ti sbrighi a moriri, non ti marito nemmeno se ti fai prete tu!

SEBASTIANO
Ancora non tei mia mogliere? Il dottore mi ha detto che tu tei mia mogliere! Allora, mi ha preto in giro?

ROSA
A tutti e due a preso in giro sta bestia!

SEBASTIANO
Ora, ci telefono al dottore e ci faccio i compimenti! (prende il telefono, e gridando) Dottore, lei è tutto tonnuto dalla tetta fino ai piedi. bonatera!

CETTINA
(Ride da non trattenersi)questa è veramente bella! Anche lo scimunito sa che il dottore è cornuto!

SEBASTIANO
Certo che lo so! Ti semba che tono cimunito?

ROSA
Tu sei troppo intelligente! Sei sprecato! Ora esci da qua, che mi voglio riposare un poco.

SEBASTIANO
(sta per uscire, ma si ferma e girandosi piano, parla come un bimbo timido) Vitto che abbiamo parlato di malito e mogliere, te la potto dire una cosa? Appena ci maritamo, dobbiamo fare tetto?

ROSA
Dobbiare fare il tetto, appena ci sposiamo? Ma che vuoi dire?

CETTINA
Ho capito! vi sposate, salite sul tetto, accendo il camino per fare effetto crociera, vi tiro secchi d’acqua e vi baciate! (Ride)

SEBASTIANO
Non mi avete capito! Io ditevo tetto, nel senso che ci maritamu ci coricamo e facciamo (fa le grida di piacere) aaaahhh ti ti, antora antora, non ti permare poccellone, ciapazzami tutta! (Strapazzami tutta)

ROSA
Ho capito! lui dice ci sposiamo e facciamo sesso, facciamo l’amore. Questo volevi dire? (Cettina si tappa le orecchie con le mani)

SEBASTIANO
(felice) Ti ti, hai indovinato. Il dottore mi ha piegato che quando uno si sposa, deve fare tetto! Ma io non l’ho faciuto mai! non so, dove si mettono le mani! Che ci vole per fallo?

ROSA
Ci vuole lo strumento!

SEBASTIANO
Lo strumento? Io non tono capace a tuonare lo strumento!

CETTINA
Per favore, non parlate così perché io sono vergine!

SEBASTIANO
(timido) dimmi una tosa, come si fa?

ROSA
Come si fa...prendi di sotto, metti di sopra zu zu zu e si fa...tutto qui!

SEBASTIANO
Tu tu tu? Allora è fatile fatile! Mi pareva più diffitile! Già, mi tentivo tutto conputo! (Ride) siccome voglio ettere techisi (essere sexi) quannu io e tu facciamo tetto, che vetiti mi devo mettere?

ROSA
Scimunito, perché quando si fa l’amore non si usano i vestiti!

SEBASTIANO
(Meravigliato) ah no? Come ti fa, in cottume?

ROSA
Ma che costume! Si fa l’amore tutti nudi!

SEBASTIANO
(Spaventato) Come? Tutti ...nudi? (Rosa gli dice si. lui s’imbarazza) Che brutta figura! Io mi vergogno a mettermi nudo!

CETTINA
(Sempre con orecchie tappate) sono vergine! Un po’ di rispetto per chi ha le orecchie di plastica!

SEBASTIANO
(turbato) per forza nudi dobbiamo ettere? Non pottiamo fare l’amore, con i vetiti?

ROSA
Con i vestiti? E poi, le mani dove me li metti, nelle tasche? Si fa, nudi!!!

CETTINA
Silenzio, mi fate sbocciare la natura morta!

SEBASTIANO
Dimmi una tosa, se mi metto nudo, mi guardi ...il pitellino? (Rosa dice si. imbarazzatissimo si nasconde il viso) Che brutta figura! Però, te mi guaddi il pitellino, ti blocca la crescita!
ROSA
Allora di quanti ne ho visti, dovrei essere quantu una lumaca, invece sono una cetriolona!

SEBASTIANO
Te io mi poglio, ti spogli pure tutta nuda e mi fai vedere...(timidezza) la gatta morta?

ROSA
(Adirata) oooh! La gatta morta quella cosce lorde di tua madre ce l’ha!

SEBASTIANO
(imbarazzato)Che brutta figura! Quando tiamo nudi, che cota facciamo?

ROSA
(Ironica) ci guardiamo nelle facce!

SEBASTIANO
Che brutta figura!!!!! (Si nasconde il viso dalla vergogna)

ROSA
Cretino, siamo nudi potremo mai guardarci nelle facce? No! iniziamo a toccarci e a mungerci, fino che salgono le calorie!

SEBASTIANO
(Imbarazzato) Che brutta figura! Io non ho monciuto mai! Come si moncie?

ROSA
Come si munge. Semplice! Afferri e tiri(mima la mungitura) zig zag zig zag!

CETTINA
(Smaniosa) non parlate di queste cose, mi state facendo venire prurito!!

ROSA
Se hai prurito, vai a grattariti di là! (La spinge per il braccio, ma Cettina rimane)

CETTINA
No, voglio restare qua!

SEBASTIANO
Spiegami un’altra cota. Appena il mio pitellino vede il gattino bello che hai là,(Indica il posto) che cota fanno?

ROSA
Che fanno? L’impollinazione!

SEBASTIANO
L’impallinazione? Come ti fa?

ROSA
Il pisellino, si avvicina al fiorellino, allungha la testa e dice: (Mima il gesto) “C’è nessuno?” non vede nessuno ed esce. Non essendo convinto, ci infila la testa “ C’è nessuno?” ed esci di nuovo. Fa sempre la stessa vita entra ed esci, entra ed esci. I maschi quando vi fissati in una cosa non ci può nulla!

CETTINA
(con fiato smorzato per via dell’eccitazione) Vi prego, smettetela che mi stanno eregendo tutte cose!

ROSA
Voglio fare una opera di bene, sia per lui, ma soprattutto per me! Vieni con me! Aspetta qua Cettina! (Esce insieme a Sebastiano lato destro, dopo un po’ Bastiano scappa ha il fiatone) Vieni Sebastiano! Non ti fa niente. Non ti morde, vieni! (Continua a chiamarlo)

CETTINA
Vai dalla signora Rosa, senti che ti chiama! A chi hai visto che sei scappato? Vai!
SEBASTIANO
(Imbarazzato) mi ha fatto vedere la foretta amattonica! Che brutta figuruuuuura!!!! (Cettina si tappa le orecchie)

ROSA F. S.
(Voce desiderosa) Veni Sebastiano, che ti faccio andare in paradiso! (Sebastiano apre la porta mettendoci la testa per guardare Rosa, mentre gli parla)

SEBASTIANO
(Richiude la porta ancora più preoccupato e col fiatone) la strada per il paradito è quella? Però è tretta (Stretta) e non ci entro! (Rosa continua a chiamarlo, lui mette la testa dentro dalla porta e poi la richiude) Che brutta figura!! (Si blocca, inizia a preoccuparsi, si guarda in menzo le gambe e piange) Ma chi è! Che mi tuccede? Aiuto! Che mi ta succedendo! Aiuto! (Scappa per la stanza correndo a gambe divaricate) aiutatemi!!! To moreeeeendo!!!!

ROSA
(Rientra in scena sistemandosi) non facciamo che gli è venuto l’infarto per quello che ha visto! Che cosa ti è preso?

SEBASTIANO
Mi sta succedendo una cota gravissima! (Si allarga le gambe e si guarda in mezzo, da fuori) Menzu le coscie mi sta gonfiando una cota. Che cosa è? (Piange)

ROSA
Disgraziato! Questo è normale! Significa ch’è pronto per impollinare! (Cettina, emette un grido di piacere e scappa)

SEBASTIANO
Che cosa le è preto? È cappata pecchè mi stanno gonfiando tutte cote?

ROSA
È scappata, perché anche a lei, le stanno gonfiando tutte cose!
SEBASTIANO
Tu dici ch’è normale, a me una cota del genere non mi era mai capitata! Se mi scoppia, moro tenta pitellino?

ROSA
Ma quale scoppia cretino! Questa è tutta salute! guarda!

SEBASTIANO
(Si allarga i pantaloni e guarda) Guarda quanto è diventato! Si è trappormato? Che bello! Lo potto toccare? Che fa, mi morde? Vuoi vederlo?

ROSA
No no per carità! Appena ci sposiamo, mi presenti i parenti. ora no! ora calmati che io devo uscire. Cicciolina Cicciolina, ti sei ripresa?

CETTINA
(Entra sistemandosi) Ma che dice! Le pare che io...non pensi ste cose!

ROSA
Si si, ho capito! senti, io vado in ospedale a parlare con quel disgraziato del dottore. Attenta a Sebastiano. (Esce e rientra mettendosi uno scialle di sopra e con la borsa) io vado. Ti raccomando, non facciamo che lo violenti? (Ridendo)

CETTINA
La smetta! Le sembra che sono una ragazza di strada? Io sono seria!

ROSA
(Ironica) vorrei vedere! Senti, visto che ieri è stato domenica la posta fu chiusa, penso che oggi il postino dovrebbe portare le pensioni (Con disprezzo) visto che tu non sei andata a prenderle! (Cettina stava per spiegare, ma Rosa la blocca) Ti raccomando! Se muori tu non m’interessa, ma se perdi la pensione, ti ammazzo! (Sottovoce) Ti ricordo, che questo mese sono dodici. Ricordi Peppe? Vado a parlare col dottore per vedere che devo fare per far morire a sto cretino e avere la sua pensione.(Parla normale) vado. (Indietreggia saluta in tanti modi) Baci baci. Orevuà! Gud natiche, salutami a nonna, va sucati l’ovu, Alen delon! (Esce)

SEBASTIANO
Ma dove ta andando?

CETTINA
L’hai sentito, dice che sta uscendo per andare dal dottore

SEBASTIANO
(Corre alla porta) Talutami il dottore ci diti ch’è un grandittimo tonnutazzo pecchè mi ha preto in giro! (Rientra e si va a sedere)

CETTINA
Zitto che c’è gente! Non si dicono queste parole!

SEBASTIANO
Qual è il problema, tanto io tono cretino e non mi ditono nente!(Ride)

CETTINA
Ah è così? beatu tu che puoi farlo! Se lo dicessi io, sarei una svergognata!

SEBASTIANO
(Dandosi arie) Che fa, sei gelosa pecchè io tono cretino e tu no? la mia cretinaggine è un dono di natura!

CETTINA
Non ti sembra che io sia tanta più intelligente di te. Se lo fossi, avrei già lasciato la tua futura moglie. Siccome sono cretina, sono sempre qua!

SEBASTIANO
(Felice l’abbraccia) allora pure tu, tei cretina! Meno male, mi pareva male se il cretino qua dentro ero tolo io. Almeno, mi fai compagnia!

CETTINA
Caro Sebastiano, apriti gli occhi e metti un po’ di giudizio! Non ti sembra che la signora Rosa sono tutto rose e fiori! Attento è una donna pericolosa!

SEBASTIANO
Mia mogliere pericolota? quella è più brava di ‘na gatta, che si licca il culo con le corna! Mi ha scelto come malito, pecchè sogno troppo bellittimo!

CETTINA
Se pensi così, cosa vuoi che ti dica? Scusa! Guarda, io vado di là a fare le pulizie. Tu stai qua e non muoverti dalla sedia per nessun motivo! (Esce)

SEBASTIANO
(Da seduto) non potto fare niente niente? Almeno, potto respirare?

CETTINA F. S.
Si, puoi respirare ogni tanto!

SEBASTIANO
(Fa un respiro di sollievo) meno male! (Guarda in giro, nota le dodici foto in bacheca) Chi tono quetti? Di luntano non ti vede nente! Pocca miseria, manco mi potto alzare dalla seggia. Te mi alzo, quella s’incatta (Incazza) (dalla tasca esce una corda, la passa da sotto la sedia, la lega intorno le coscie per fissare la sedia al sedere e si alza curvato) tono intelligentissimo! (Va vicino le foto) tono santi impiccicati a muro? Boh! ( li conta) uno, due, ce, quaccio, cinco, tei, (si stanca) ma quanto mintia tono? tette, otto, nove, desi, unditi e doditi. Capito! Tono i doditi apottoli! (Fa il segno della croce) bontonno tignori apottoli. Tono il malito di Rota, la conoscete? Lo tapete, ci dobbiamo potare in chieta! (Triste) però, ho peccato e mi tento titte! (Triste) Mi potto confettare? Si? grazie! L’altro giorno, ho ficcato ad una ragazza! Quando uno ti deve potare, non si ficca alle altre ragazze, vero? Però la coppa non è mia! lei mi ha faciuto l’occolino così. (fa l’ occhiolino) Volete vedere come ho fatto? ( va al centro della stanza, si prepara per fischiare con le dita in bocca, entra Cettina)

CETTINA
(Lo interrompe) Sebastiano! Che stai facendo! Ti avevo detto di non muoverti dalla sedia per nessun motivo!

SEBASTIANO
Mica mi sono mosso dalla sedia. me la tono attaccata nel culo!

CETTINA
Che ci fai nel menzo della stanza?

SEBASTIANO
Sto ficcando!

CETTINA
(Sconvolta, non sa con le mani cosa coprirsi prima gli occhi, ho le orecchie) maiale! Lo fai apposta a dire queste cose, sapendo che sono una bomboniera impacchettata coi setteveli!

SEBASTIANO
Mi tono confessato con i doditi apottoli, ci faccio vedere come ficco

CETTINA
(Si premura a cercare qualcosa per tappare gli occhi) Aspetta, non lo fare, sono verginissima! (Non trova nulla in giro, si toglie il reggiseno, sfilandolo da sotto la veste, lo lega intorno agli occhi, come se avesse gli occhiali) fai quello che vuoi, tanto non posso vederti!

SEBASTIANO
Allora ficco? (Porta le dita in bocca, e fischia ripetutamente, tanto che Cettina si toglie il reggiseno dagli occhi e l’osserva. Sebastiano parla alle foto) Avete vitto? Mi perdonate? (Continua a parlare con le foto, senza ricevere risposta) mi perdonate! Chi fa nun parrate?

CETTINA
Che sono cretina. Parlava di fischiare! L’avevo scordato che lui ha la lingua di pezza! (Nota che parla alle foto) che ci parli a fare, non ti sentono
SEBASTIANO
Come non mi tentono, ma se hanno le aricchie nelle fotocafie. Che chifio di santi tono, se non mi tentono, puh!

CETTINA
Santi? Ma chi quelli? Ma quando mai! quelli sono parenti tuoi!

SEBASTIANO
Parenti mei? Con quetta faccia di Mintia?I me parenti tono più intelligenti! Quetti non pottono essere mai, parenti miei!

CETTINA
Invece si! questi sono i dodici mariti che ha avuto la signora Rosa, prima di te!

SEBASTIANO
Come? Mia mogliere, ha avuto doditi mariti prima di me? (Cettina annuisce) ma se l’altra volta, mi ha detto che io tono il tuo primo marito!

CETTINA
Tu credi a lei? è una donna falsa, senza cuore! È attaccata ai soldi! ti fa credere di volerti bene, invece ti vuole sfruttare, come ha fatto con gli altri dodici!

SEBASTIANO
Com’è che può sfruttarmi se non ho nemmeno gli occhi per pangere?

CETTINA
Ti sbagli! Tu, essendo malato, scusa che te lo dico, hai una pensione che giustamente ti spetta. Non avendo famiglia che pensa a te, ti sei ritrovato nella casa di cura. Lei consigliata dal dottore, sceglie chi ha la pensione più grossa e ha gravi problemi di salute, insomma che sta per morire. Se lo mette dentro. Sul punto di morte fa venire il prete e lo sposa. Morendo il marito, lei resta vedova e le resta la pensione! Ed è già arrivata a dodici pensioni. Capito? do-di-ci pensioni! Prende di più del papa!

SEBASTIANO
Che mogliera intelligenta che ho! Tono tato fortunato a trovalla!

CETTINA
Ma sei cretino?! Fra un paio di giorni, sarai messo anche tu in bacheca con gli altri tuoi parenti mariti! E a lei, le daranno la tua pensione! Con la tua morte lei fa tredici nella schedina! E tu ci resti fregato e bastonato!

SEBASTIANO
(Fa il tiè con le braccia) Se quetta cionza (Stronza) di mia mogliera è convinta che io moro pe lei, lei ha battuto la tetta!

CETTINA
Incominciamo! Posso capire che sei arrabbiato, ma non dire parole erotiche!

SEBASTIANO
Capisci sempre al contraro! Ditevo tetta, no nel senso di minna che si fa po pi po pi (si tocca il seno) ma nel senso di tetta! (Si tocca la testa)con i capelli

CETTINA
Mi devi scusare Bastiano, ma non sono abituata a parlare a senso unico! Comunque, fai finta di niente. Se no, se lo sa, si arrabbia con me!

SEBASTIANO
Che cota? (Inizia a slegarsi dalla sedia) Allora ti pare che tono vero cretino? Io tono fubbo! Ora che ho capito quetta cota, sono più catto! (scaltro)

CETTINA
Sebastiano, la smetti di dire parole! Vedi che ancora non sono stata trapanata da nessuno. Sentirti dire sta parola, mi bolle la bomboniera!

SEBASTIANO
Ora faccio coppiare la quinta guerra mondale! La pendo per i capelli e ce li impilo dentro la tetta. Ci scippo le orecchie e le facio una collana. Lei vuole che io moro, e io ammatto a lei, così finisce di prendere in giro le pertone deboli come me! E poi io...io... (Si siede triste, quasi piange) io non to ammattare a nettuno! Io non tono cattivo. (Piange)

CETTINA
(Ha compassione) Dai Sebastiano, non piangere! Io lo so che tu non sei cattivo! Non piangere!

SEBASTIANO
(Triste) Due anni fa, non parlavo cotì! Ero sposato e facevo l’attore di teato! Poi, in un incidente tadale, (Stradale) ho battuto i denti e mi tono mangiato la a lingua! Mia moglie ti vegognava di me, e mi ha chiuto nella cata di cula. (Casa di cura) Non tono cretino! Faccio il cretino, per fare ridere le pertone e non farle scappare da me. A me non piate, vedere le pertone che soffono. Il mio togno era quello di fare l’attore, guadagnare tanti toldi e aiutare tutti quelli poveri che soffono. Invece ora, che parlo cotì, non lo potto fare più l’attore e tono un fallito! Te avetti i toldi, mi opererei nella lingua e parlerei bene. invece...( Piange)

CETTINA
(Commossa) non mi aspettavo che mi emozionassi con queste belle parole! La prima io ti dicevo cretino! Lo sbaglio che tutti facciamo è quello di giudicare all’apparenza, senza vedere cosa hanno dentro le genti. Scusa Sebastiano!

SEBASTIANO
Non c’è bitogno che mi chiedi cusa. Tu, tei una pettona bava! Ti, vero! Io ti guaddo dentro gli occhi! Pecchè lavori qua, se tu sei bava? (Brava?)

CETTINA
(Gemente) Lavoro quaperchè non c’è lavoro da nessuna parte! Se non fosse che avessi genitori sofferenti, me ne andrei al nord a cercare fortuna! Invece, sono costretta a stare qua, lavorare per una miseria e devo anche fare la schiava dalla mattina alla sera!
SEBASTIANO
Mi dispiace assai assai! Pocca miseria, nun ti potto aiutare a ritolvere i tuoi problemi!

CETTINA
Io ti ringrazio caro Sebastiano, ma pensa a te! Scappa, vai via da questa casa. appena viene la signora Rosa, farà tutti i modi e possibili per farti morire e avere la tua pensione! (Lo accompagna alla porta) Scappa, invento una scusa!

SEBASTIANO
(Sta per uscire, esitando) invece no! nun voglio scappare! Voglio ritolvere quetta tituazione una volta e pe sempre! Se scappo, poi quella prende ancora mariti, ora batta!

CETTINA
Mi vuoi dire come puoi fare? Vedi con una donna malvagia come quella, non ce la potrai mai fare ne ora e ne mai!

SEBASTIANO
Tu diti? (Pensa ) Va pprendimi l’elenco teleponico! (Cettina chiedeva spiegazioni, ma lui la blocca) spicciati, non perdiamo tempo! (Cettina esce)

CETTINA
(Rientra con l’elenco telefonico) qua c’è l’elenco telefonico. Me lo spieghi che vuoi fare? dimmello!

SEBASTIANO
(Parla mentre sfoglia l’elenco) lo to io che cota devo fare! Ora ti faccio vedere che cora ta fare uno cretino! Trovato! Dimmi una tosa come ti chiamava l’uttimo malito di mia mogliera? (Digita il numero)

CETTINA
Si chiamava Peppe Cacalasagne! Perché? fermati! A chi stai chiamando! Vedi che nessuno potrà mai capirti parlando a senso unico! Blocca!
SEBASTIANO
(Al telefono parlerà con una certa classe e dizione, come se non avesse problemi di pronunzia. Al telefono) Pronto? Buongiorno! Sono il signor Peppe Cacalasagne, vorrei parlare col direttore. Ok, attendo!

CETTINA
(Basita) ma come...ma tu...lingua a senso ...unico tu... parli così...io...ma...

SEBASTIANO
Te l’ho detto che fatevo l’attore! Non ti meravillare! (Meravigliare) (Al telefono) si, eccomi, mi scusi avevo una interferenza! Salve, sono Peppe Cacalasagne, marito di Rosa...(A cettina) Come fa di cognome Rota?

CETTINA
Crapalicca!

SEBASTIANO
Si le dicevo...marito di Rosa Crapalicca- volevo denunziare quella pazza di mia moglie, perché mi violenta dalla mattina alla sera! Dice che mi vuole succhiare il sangue fino a vedermi morto e mettermi in bacheca con gli altri santi! È una vampira! Quando mi ha sposato, sembrava santa, ma è una pazza! (Voce spaventata) eccola è lei! fate presto, prima che mi violenti! (A Cettina) che via è quetta?

CETTINA
Via dei cornuti, numero 2! (Facendo le corna)

SEBASTIANO
Ci troviamo in via dei cornuti numero due. La prego, fate presto! Ho paura! No, eccola viene verso di me... aiutooooo il numero dodici no, il numero dodici nooooooo(Chiude chiamata) appotto!

CETTINA
Come hai fatto a parlare al telefono in italiano perfetto? A chi hai chiamato?

SEBASTIANO
Tu vero metti in dubbio ca io tono motto fubbo! Ti ho detto che tono un attore di teato, lascia fare a me! Ora facciamo una cota. Pima che vene mia mogliera, peparami u letto pi moriri. Fai venire il parrino, per il macimonio! (Matrimonio)

CETTINA
Come, vuoi morire? Ti ho raccontato tutto per farti scappare e tu vuoi morire?

SEBASTIANO
Mi pari che io tono cimunito, e tu tei quella tenta cerevello! Dobbiamo fare lo stesso gioco chi fa mia mogliera! Ci dobbiamo fare chedere che io to morendo lei fa tredici, così mi sposa e poi...finale a sorpresa!

CETTINA
Ma come finale a sorpresa? no no, io mi spavento! Non collaboro!

SEBASTIANO
Nun ti preoccupare! Ti assicuro che sarà un bellittimo finale! Io già lo so, come veni a finisci, però a sorpresa e per te! Quindi, priparamu u letto! (Bussano e i due si fermano)

ROSA F. S.
Cicciolina, cicciolina vieni ad aprirmi che ho dimenticato le chiavi!

SEBASTIANO
(Agitato) Pocca miseria, ora non potto morire più! Come mintia moro ora, tenta letto?

CETTINA
Puoi morire nel divano! Vieni qua, sbrigati! (frettolosamente lo mette nel divano, mentre lo prepara con un fazzoletto che gli tenga stretta la bocca, Rosa urla da fuori) sto arrivando, un minutu!

SEBASTIANO
Un momento, sto morendo! (Tutto è pronto. Sebastiano nel divano è posizionato come fosse morto e si lamenta. Cettina va ad aprire)

ROSA
(Adirata) Quanto ci vuole per aprire la porta! Prima o poi, devo licenziarti!
(Vede che Cettina è triste, quasi piangente) che hai che piangi? (Cettina gli fa cenno verso Sebastiano che si lamenta) Sebastiano! Che ti succede? Perché hai il fiocco in testa? Mi devi fare il regao? Parla!

SEBASTIANO
(Sofferente, mentre parla ha tosse ed è come se dovesse espettorare, facendo schifare Rosa) Amore, amore mio...ti devo dire una cota butta (Brutta) to morendo!!!!

ROSA
Grazie amore, per il regalo che mi fai! (capisce d’aver esagerato e finge compassione) ma che dici Sebastiano! Mi dici la verità? (Sebastiano annuisce. Rosa si allontana da lui e girandosi verso Cettina, da segni di gioia, poi rigirandosi da Sebastiano si rattrista) ma questa è vita? Una si fa i progetti per una vita, e poi svanisce tutto no, non è giusto che si muore così!

SEBASTIANO
Io volevo morire nel letto, il divano effettivamente è scomodo! Chiama al parrino che mi voglio potare! (Sposare)

ROSA
Si si, subito! Trombettina, invece di starelà impalata, chiama il parrino. Digli che si sbriga! (Cettina va alla finestra e chiama il prete)

SEBASTIANO
(Rosa al fianco di Sebastiano) Te io moro, tu ti pendi ad un altro malito?

ROSA
Ma che dici Sebastiano! Appena muori tu, mi faccio parrina! (Cettina va vicino loro) l’hai chiamato?
CETTINA
(triste) Mi disse cinque minuti e viene!

ROSA
Ma si può sapere che hai? Pare che avessi il morto menzo la casa! (Sebastiano da segni di espettorare)

CETTINA
Sono tanto triste, perchà sta morendo...(Piange)

ROSA
(Si allontana da Sebastiano e le parla) ma lo capisci ch’è una fortuna che sta morendo anche lui.questo significa per me, un’altra pensione. Se ricordi, faccio tredici!

CETTINA
(Esplode) Ora basta! Lei non ha cuore! Pensa solo ai soldi! non gli fa pietà sto povero uomo, lo guardi! (Sebastiano aumenta la sofferenza)

ROSA
Alzi la voce con me! Chi schifo mi rappresenti? Ti sembra che mi spavento a buttarti furoi? Un’altra cameriera più cretina di te, la trovo! Da questo preciso istante, per me sei una estranea! Se non te ne vai, ti denuncio che sei entrata in casa mia, senza permesso! E ora, via! Vattene!

CETTINA
(Si toglie il grembiule da cameriera e lo getta a terra) me ne vado! Ma quello che lei non sa, è lei a perdere no io! (Sta per uscire e la chiama Sebastiano)

SEBASTIANO
Aspetta Tettina! (Cettina) non te ne andare proprio ora! Almeno vidi come finisco di molile (Morire) e poi te ne vai! (Rosa obbietta, ma Sebastiano la convince) Amore, fammi questo regalo! Voglio che Tettina, mi vede chepare! (Crepare)

ROSA
La lascio stare qua, fino a che tu non parti. Appena devolli, lei deve sparire dalla circolazione! Siediti lontano perché sono allergica agli estranei! (Cettina si siede in disparte. Bussano va ad aprire Rosa, entra il prete)

PRETE
(Braccia protese in avanti, col cordone che gli pende da mezzo le gambe) Pace e bene fratelli e sorelle! Oggi è un giorno di gioia, perché è un giorno in più di ieri e meno di domani! Perché se non fosse così nel presente, non ricordereste il passato, senza sapere che ti darà il futuro...

ROSA
(Stufa lo interrompe) Parrino, lei ogni volta che viene, fa mezz’ora di romanzina! Se aveva intenzioni di fare il romanziere, lei non doveva farsi prete. Doveva fare il ginecologo|!

PRETE
Figliuola, ma è la vita che ci da questa filosofia!

ROSA
Se lei non si sbriga, la vita di questo se ne va, e la mia pensione a chi resta, a Sofia? No, meglio la mia! si sbrighi! (Il prete alza la tunica e tira fuori un registro. Rosa si mette vicino Sebastiano il quale dal suo modo di espettorare fa schifare il prete)

PRETE
(Sottovoce a Rosa) c’è paura che mi potesse sputare in faccia?

ROSA
(Sottovoce) ma che dice, mio marito è educato!
PRETE
(Proprio nello stesso istante Sebastiano sputa e prende in viso il prete che si pulisce alzando la tunica) Meno male ch’è educato, il porco! (Rosa gli molla un ceffone a Sebastiano) Allora infilatevi gli anelli!

ROSA
Sempre con questi anelli! ma non l’ha ancora capito che non si usano più!

PRETE
VerO, l’vevo scordato! (Legge dal registro) allora, Rosa Crapalicca vuoi prendere come tuo sposo il qui presente...comu si chiama?

SEBASTIANO
Mi chiamo Tebattano Culoticco. (Sebastiano Culosicco)

PRETE
Tebattano Culoticco? Ma è pastore tedesco?

CETTINA
Signor parrino, si chiama Sebastiano Culosicco!

ROSA
(Inveisce su Cettina) oh, a te chi ti ha invitata al nostro matrimonio! Intanto lei è estranea e si faccia i cazzi suoi, a quelli di mio marito ci penso io! Prego parrino, comunque si chiama così!

PRETE
Tu Rosa Crapalicca, vuoi prendere Sebastiano Culosicco come tuo sposo?

ROSA
Si, certo che me lo piglio!

PRETE
Tu, Culosicco, vuoi prendere come sposa a Crapalicca?

SEBASTIANO
Ti, me la prendo a sta Crapa!

PRETE
Per essere riconosciuti come coniugi, firmate in questo registro! (Rosa firma, Sebastiano mentre firma espettora e il prete chiude il registro) vale come firma! Io vado, mi sono schifiato abbastanza! (A Rosa) Auguri signora. (A Sebastiano) Condoglianze! (Sebastiano fa gli scongiuri, toccandosi le parti basse. Si sente una sirena, poi mentre il prete sta per uscire, si scontra con due uomini in camice bianco)

DIRETTORE SPARACELLI
Buongiorno! Per chi non mi conoscesse, sono il direttore Sparacelli del manicomio criminale della Città!

ROSA
Buongiorno direttore! Desidera qualcosa?

DIRETTORE
Abbiamo un mandato di cattura, per la signora CrapaLicca Rosa!

ROSA
Un mandato di cattura, per me? ma voi sieti pazzi!

INFERMIERE
(Mezzo matto, ride sempre specie quando lo guardano e ripete le parole finali che dice il direttore, infastidendolo) no no, a pazza è lei! (Ride)

DIRETTORE
Ho avuto modo di parlare con suo marito al telefono, il signor Peppe Cacalasagne, il quale asseriva che lei lo violentasse fino alla morte!

ROSA
(Inizia a menare Bastiano) ti sei permesso di denunciarmi, dicendo che ti violento! Ma se ancora nemmeno abbiamo fatto tetto, come dici tu... (Riflette) aspetta...ha detto Peppe Cacalasagne?

DIRETTORE
Si, Peppe Cacalasagne. Suo marito!

ROSA
Signor direttore, guardi che mio marito Peppe Cacalasagne, è morto! (L’infermiere ripete è morto e ride)
DIRETTORE
Cavolo! Siamo arrivati in ritardo! (all’infermiere) presto mettigli la camicia di forza! Signora lei è un’assassina! (l’infermiere non esegue, ridendo)

ROSA
Un momento! Ma quale assassina! Per disgrazia ci son voluti cinque mesi prima che morisse, ma è morto solo! Deve essere stato questo cretino qua a fare questo scherzo! ( l’infermiere ripete “è morto da solo” e ride)

SEBASTIANO
Ma che chifio diti. Io quando muoio, non ne faccio schezzi alle pertone!

DIRETTORE
Signora, lei nega l’omicidio! Vuol incolpare questo pover uomo. E poi, a sentirlo parlare, non era la sua voce, ma quella di un uomo di gran classe e cultura. Questo è tutto cretino!

SEBASTIANO
Oh, chetino c’è tuo patre! La tua fortuna è che sto morendo, se no, mi arrabbavo!

DIRETTORE
Infermiere rovisti la casa e mi trovi qualcosa che riveli qualche indizio. Subito! (L’infermiere cerca in giro) Signora, lei è psicopatica?

ROSA
Io psicopatica? grazie a DIO, in bagno ci vado ogni minuto episcio ch’è una meraviglia!

DIRETTORE
Signora non mi faccia perdere la pazienza! Mi dica dove ha nascosto il cadavere di suo marito, parli!

ROSA
Ma qualE cadavere! Lì c’è la sua fotografia!

DIRETTORE
(L’infermiere fissa le dodici foto e inizia a ridere tanto) ma chi hai di ridiri! Accidenti quanti santi! uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove, dieci, undici e dodici! (Pensa) un momento! Signora chi sono questi santi?

ROSA
Ma quali santi? Questi sono mariti miei! Cacalasagne è l’ultimo!

INFERMIERE
(Fa conta con le dita e aumenta sempre più la risata) uno per il giorno, una per la notte, uno per il sole, uno pa luna, uno per l’asciutto, uno pi l’acqua (Ride)

DIRETTORE
Ho trovato! Il signor Cacalasagne al telefono gridava il numero dodici, mentre lei lo violentava fino alla morte! È tutto chiaro! E l’ha deposto insieme a questi santi!

ROSA
Ma quali santi! Sono i miei dodici mariti! Questo è il tredicesimo!

SEBASTIANO
Piacere, Culoticco Tebbattano!

INFERMIERE
Culoticco Tebattano! (Ride) è parenti di Topo gigio? (Ride come un matto)

DIRETTORE
Lo ammetta signora, lei soffre di disturbi psichici! Non riconosce nemmeno i santi e asserisce che siano suoi mariti!

ROSA
Ce lo giuro che sono miei mariti! Li ho scelti in una casa di cura tutti pensionati, aspettando che morissero e mi fregavo la loro pensione!
DIRETTORE
Signora, la smetta di bestemmiare! Queste cose nessuno le ha mai fatte con le leggi rigorose che vigilano negli ospedali. Infermiere, mettile il maglione di forza! (L’infermiere nn esegue l’ordine)

ROSA
Un momento! Cicciolina, diglielo pure tu che non sono pazza e quelli sono miei mariti!

CETTINA
Cicciolina? (Guarda dietro di lei) Signora, parla con me? Mi chiamo Cettina.

ROSA
Diglielo tu che sono buona di cervello. Diglielo che non sono pazza!

CETTINA
Prima di tutto che io a lei non la conosco! Mai vista! Questa è la prima volta che vengo a casa sua, non posso sapere se quei santi sono stati suoi mariti. Nemmeno so se è pazza per scherzo o per natura!

ROSA
(Si alza va verso Cettina urlando) Ora non mi conosci! Quando ti facevo fare la schiava in casa mia, mi conoscevi? Io t’ammazzo! (Al direttore) questa è la schiava di casa mia!

DIRETTORE
(insieme all’infermiere che ride, la trattengono) Infermiere, le metta a questa donna il giubbotto di forza, presto!

CETTINA
Direttore, ma questi signora ha veramente problemi! Mi voleva violentare! E poi, in vita mia, non ho mai fatto la schiava, ebbene che lo sappia, signora!

ROSA
Sebastiano, diglielo tu che non sono pazza, diglielo!

SEBASTIANO
Ma tu sei pazza d’amore, per me! Vero?

ROSA
Direttore, mio marito disse la verità! Si sono pazza, ma d’amore! mi lasci!

DIRETTORE
nfermiere ha sentito? Questa signora ha ammesso la sua pazzia! Presto, la catena di forza! (Rosa si dimena per liberarsi, ma il direttore e l’infermiere la tengono stretta)

SEBASTIANO
Pe favore tignor direttore, potete fare meno boddello (Bordello) che devo morire?

DIRETTORE
Mi scusi! Infermiere ha da un ora che le dico, le mette la camicia di forza e niente. Il maglione di forza e niente. Giubbotto di forza e niente, catena di forza e niente! Come schifio la dobbiamo attaccare a sta pazza?

INFERMIERE
(Tira fuori una camicia bianca) Direttore, la camicia di forza è qua. Ma nun ci la pozzu mettiri picchì...mi manca a forza a mia! (Ride a crepapelle, mentre Rosa si dimena e urla per liberarsi dalla morsa dei due) e troppo forte sta signora! dice che nn è pazza! ma è cchiù pazza di mia! (Ride)

DIRETTORE
Ora vi chiudo nna stessa cella! Tantu fra pazzi vi capiti! Scusate il disturbo, signori! (Escono tirando con forza Rosa urlante, l’infermiere continua a ridere)

BASTIANO
(Va a guardare alla finestra, poi felice a Cettina) hai vitto? Quetto è il finale a sorpresa! ti è piaciuto? (Cettina è triste) chi hai che sei titte?
CETTINA
Però non è giusto di farla chiudere al manicomio!

SEBASTIANO
Dove, dovevano portarla?

CETTINA
Alla stazione a lavari il culo agli animali morti! (Ridono e si abbracciano felicemente) sono contenta! Almeno non pprende più in giro nessuno(Bussano. Bastiano Scappa a lamentarsi nel divano) Eccoli di nuovo! (Va ad aprire e le consegnano una busta)

SEBASTIANO
Ma chi cota è quetta butta? (Busta)

CETTINA
(La apre, ne conta dodici buste) sai che sono? Sono le pensioni! Le pensioni della bonanima dei mariti di tua moglie. Che facciamo?

SEBASTIANO
(Glieli toglie dalle mani) che facciamo? Abbiamo fatto tredici! Ce li teniamo!

CETTINA
No, non è giusto! Non sono soldi nostri, sono di quei poveri cristiani che sono morti!
BASTIANO
Dici che tono miei parenti! e poi, mi sono potato con Rota e quindi, quello ch’è suo è mio! Quindi, sono tutti miei! Anzi, i nostri! Ora potto aiutare le pertone deboli che soffono!

CETTINA
Grazie Bastiano! Allora, vero tredici abbiamo fatto! (Sono felici) Sai che facciamo? Tu, ti operi nella lingua a senso unico e la fai mettere a doppia corsia. Io posso curare i miei genitori, senza problemi di cercari più lavoro

SEBASTIANO
Lo vedi? Lei diceva che noi siamo cretini! Eh si, i proverbi antichi non sbagliano mai: “ I cretini hanno sempre più fortuna”

CETTINA
E “ gli scaltri muoiono sempre nelle mani dei fessi!” (Sono felici)

SEBASTIANO
Ora te la potto dire una cota? Vitto che tutta quetta brutta storia è pinita, ci dobbiamo sposare insieme? Tu sei una bava ragazza!

CETTINA
(Emozionata) Vero dici Sebastiano? (Sebastiano annuisce) non me lo aspettavo da te, ma non so che...sai che ti dico? Si accetto!

SEBASTIANO
Quetto significa che (Timido) io e te, dobbiamo fare tetto quando ci posiamo? (Sposiamo)

CETTINA
Si, ma dopo il matrimonio! Non voglio farlo prima!

SEBASTIANO
Ti ti cetto! Faremo tetto, dopo, no prima! Io ti voglio bene!

CETTINA
(Lo abbraccia e lo bacia) Grazie Sebastiano, per questo rispetto che mi porti! Sei una persona speciale! (Continua a baciarlo)

SEBASTIANO
Non mi baciare attai Tettina, pecchè se no, il mio pitellinoo si può trappormare e poi...(Si guarda in mezzo le cosce) lo vedi, lo tapevo io! Mi stanno gonfiando tutte cose! Ora, che faccio?

CETTINA
(Eccitata) Che ti gonfia? Mamma mia, che caldo! Ora che fai? Vieni con me, facciamo bum bum! (Lo tira per la mano per uscire)

SEBASTIANO
(Spaventato) chi cota, bum bum? Ma io non so sparare! Aspetta aspetta, vidi ca io tono vergine! (Uscendo) aiuto, beddamati! Picciotti, ora chitta mi violenta. aiutoooooooooooooooooo(Escono. Cala il sipario)

Fine