FAI LA NINNA, FAI LA NANNA... SE NO CHIAMO CONDOLEEZA

di

Virginia Consoli

S C E N A


Una stanza arredata alla buona, almeno in origine. E’ la camera da letto di una giovane donna araba “libera e democratica”, come direbbero i nostri amici Mariconda e Terenzi. Non si vedono letti grandi, ma molti cuscini sparsi per terra. Su alcuni di questi è sistemato un bambolotto, che fa le veci del bambino della donna araba. Ha una copertina addosso, perché è l’ora della nanna. Accanto, infatti, c’è la sua mamma che lo culla. La donna è vestita all’occidentale, abbastanza alla moda, ma porta il classico foulard sul capo. Accanto a lei c’è un mobile tuttofare con : un computer portatile, un fax che, invece di fischiare, fa l’inno americano, e vari telecomandi : per la televisione, per il condizionatore d’aria, per la lavatrice. Immancabili, ci sono due cellulari, con suoneria diversa: “Je t’aime...moi non plus” per parlare col marito ; “Il pinguino innamorato” per parlare con le amiche.
Quando inizia l’azione, è il crepuscolo. La donna culla il bimbo, che non vuole saperne di dormire, mentre aspetta il ritorno del marito.


LA DONNA ( carezzando il pancino del bimbo, canticchia) : “ Fai la ninna, fai la nanna.../ se no chiamo Condoleeza”... ( Si rivolge al pubblico. Lo farà spesso ) Mi sembra ovvio che non vi debbo spiegare chi sia Condoleeza. E’ inutile, cari signori, usare gli spauracchi di una volta...e per dimostrarvi che ormai noi arabi siamo cambiati, non minacciamo più i nostri bambini con quelle robe da medio evo...orchi, streghe, insomma. Anche noi ci siamo adeguati e abbiamo nuovi modelli, oh ! Scommetto che voi non ci avevate pensato ! Cara Condoleeza, consigliere per la sicurezza nazionale del nostro benemerito salvatore George W. Bush...una donna che si è fatta da sé...anche perché se aspettava gli altri stava fresca...oh, ma cosa mi fate dire ? Non vorrei mai diventare volgare... Evoluta, sì, ma senza esagerare...e ogni tanto, se mi permettete, voi occidentali esagerate eccome. Ma siccome ci avete la libertà e la democrazia, vi perdoniamo. Comunque, se ci ricasco, fermatemi, eh, mi raccomando ! Tanto... ( guarda con aria sicura il tavolo )... so come rimediare all’occorrenza. Ho acquistato l’ultimo dischetto della serie di lezioni del maestro
“Thai New New Age Post Modern” Quiet Calmino, direttamente dalle fattorie dell’Oregon, per imparare a dominare la rabbia e l’istinto di vendetta, tipico di noi levantini... scientificamente provato, eh ! Come ? Che cosa ? ( Fa finta di ascoltare qualcosa che le dice il pubblico ) Entrambe le cose, signore e signori...che sia un metodo Thai già brevettato e che noi arabi siamo vendicativi... hanno scientificamente provato tutte e due le cose... Cosa volete, è il progresso ! Fa passi da gigante !
( Guarda il bimbo ) E questa peste non dorme...perché si sta adeguando anche lui ai vostri bambini, belli schizzati e nevrotici... Ma come potrei biasimarlo ? Cari signori, qua c’è stata la guerra, sapete ? E non sarà né la prima, né l’ultima, suppongo. Ma tutto per il nostro bene....vedete? ( Indica il tavolo coi macchinari) Io sono dotata di tutto quello che mi serve, mio marito non mi fa mancare nulla...Sono arrivate qua da poco le truppe d’appalto...sì, cari signori, è logico che, in una guerra, prima ci siano le truppe d’assalto e poi quelle d’appalto...e ci hanno dato in dotazione tutti questi aggeggi...così abbandoniamo un po’ del nostro medio evo... e le truppe d’appalto si sono insediate qui, sempre per il nostro bene...anche se qualche maligno dice che ci stanno soprattutto per il loro, di bene....Cosa volete, signori miei! Le malelingue stanno dappertutto... pensate che cercano anche di mettermi la pulce nell’orecchio riguardo a mio marito e ai suoi straordinari... ( Guarda l’orologio e si rabbuia in viso) In effetti, dovrebbe già essere qui... ( Scuote la testa ) Ma no, ma no...la gelosia è un residuato di provincialismo...e io sono una donna di mondo, ormai! ( Riflette un attimo ) Certo che con la poligamia avevamo quasi risolto il problema della gelosia...adesso , con una moglie sola, ci strappiamo i capelli in continuazione... e siamo pronte a tutto per far carriera...proprio come in Occidente! Ma cosa c’è di piùì bello, signori miei, di una bella scazzottata ogni tanti...con qualche graffietto qua ...un po’ di lividi là... In fondo, si tempra il carattere. E così siamo pronte per qualsiasi guerra. Nel nostro bene, s’intende. E poi non diteci che non siamo ricettivi e duttili, noi arabi. Adesso stanno anche organizzando un corso per fare le veline! Sì, signori miei...pure le veline! Però ci sono stati dei problemi sulla città dove svolgere i concorsi : a Bassora erano troppo basse, a Babilonia scoppiavano disordini, a Mossul volevano la mossa obbligatoria... e così verranno rimandati di qualche mese, ma ci stiamo preparando, eh... Soprattutto, per quanto riguarda la cura del corpo femminile. Banditi i veli, il burqa... ( si tocca il foulard )
...ah...voi vi starete chiedendo perché lo indosso ancora... Niente di strano, è la cervicale, siamo in autunno, in fondo! Ma non crediate che abbiamo rinnegato la nostra religione e i nostri rituali...anzi, le tradizioni ci sono venute in soccorso! Ce l’avete presente il Ramadan, le giornate di digiuno...quando si mangia solo di notte? Ecco, per l’appunto...qua, in Iraq, tra Mossul e Bassora fino a Kuwait City...dove si erano già fatti un giretto qualche anno fa i Bush- ci tengono, eh, alle tradizioni di famiglia anche loro! In fondo ci assomigliamo !...- tra queste città, insomma, le truppe d’appalto hanno aperto negli ultimi mesi la bellezza di trentamila palestre con il nuovo metodo Ramadan Harmony & Gym ! In pratica, per aiutarci a ritrovare la nostra femminiltà perduta, queste palestre, che sono in funzione giorno e notte, allenano gli atleti e le future modelle a digiunare per 24 ore di seguito senza effetti collaterali o inutili sofferenze...anche per abituarci meglio alla normale fame che si patisce sempre in caso di guerra e dopoguerra ! Capite, signori? E con ottimi risultati! Si comincia i primi giorni con una terapia d’urto a base di hamburger, coca cola e patatine per via endovenosa...così si rispetta il digiuno...in modo da scatenare automaticamente, con quella roba non propriamente leggera, reazioni di difesa di tutto l’organismo, fino a cancellare qualsiasi forma d’appetito...una sorta di vaccino! Ah...inoltre, i macchinari usati sono del tutto all’avanguardia...hanno dei nomi strani...aspettate... ( riflette )...uno si chiama “La Vergine di Norimberga”, credo...un altro “La Botte di Attilio Regolo”..un altro ancora “Doccia scozzese”...che bei nomi ecumenici! Dicono che siano molto utili come allenamento per eventuali interrogatori da parte delle truppe vincitrici...di qualsivoglia paese, è chiaro...Altro che i soliti pesetti insulsi !
Qualche sera fa hanno fatto vedere a “Tele Bassora/ Stars & Strips” il primo defilé di modelle che hanno seguito questi corsi. La sfilata di intitolava “Sotto il burqa niente”...sentite che bel titolo globalizzato ! E che figurini! Filiformi, ma proprio evanescenti...dei grandi occhi...praticamente erano tutt’occhi, anche un po’ sbarrati, talora... a qualcheduna sporgeva anche il naso, eh... A volte si accasciavano con grazia estrema verso il suolo...con una leggerezza mai vista ! Mi hanno detto che c’era un coreografo nuovo, infatti. Le guardava da sotto la passerella con una bottiglia di selz da spruzzare in faccia nel caso che facessero fatica a rialzarsi! Per le situazioni più difficili, c’erano pronti anche i chiodi dei fachiri su appositi cuscini ai lati della passerella, che facevano balzare in piedi anche le più riluttanti...ve l’ho detto che rispettano le nostre tradizioni! Vedete, cari signori, i frutti dell’efficienza, del progresso sui nostri barbarici costumi? Eravamo rimasti alla danza del ventre, come massimo della femminilità...volete mettere in confronto a tutto questo? Alla bellezza delle nuove danze importate...la techno, dove tutti si muovono alla stessa maniera, in modo democratico, così chi non è capace a ballare non si sente inferiore...e la break dance, con quel rotearsi sulla testa, sulle spalle, sul midollo spinale...una perfetta metafora della vita, soprattutto occidentale-americana...sempre in ansia per gli altri tra una convention politica, un’abbuffata di patatine e un armonioso saliscendi dalle metropolitane! Dovevamo fare la danza del ventre per imparare a partorire...tzè! Ma che siamo, noi donne? Solo delle fattrici? Il fatto che io stia ninnando questo qui
( indica il bimbo ) è un puro caso. Solo perché non ho una suocera disponibile, accidenti a lei...se no me ne uscirei alle otto del mattino a farmi i miei briefing...leasing...brainstorming...stages...brunchs...aerobic...masters...non so manco io che diavolo vogliano dire, ma l’importante è che me ne ritornerei placida alle dieci di sera con tutto già fatto : la cena preparata e i bambini a letto! Eh, cosa volete, cari signori, i cambiamenti sono belli, ma sono anche lenti ! E per quanto riguarda la cellulite, ho intenzione anch’io, appena il bimbo sarà svezzato, di iscrivermi ad una di queste palestre, anche se mio marito ha minacciato di buttarmi fuori di casa perché non vuole dormire con una scopa rivestita, dice lui. ( A denti stretti ) Troglodita che non è altro! Agli uomini non piace il progresso, soprattutto quando intacca il loro potere. E...sentite ( sottovoce, in tono confidenziale, al pubblico ) Ho anche in programma, se riesco a mettere da parte un po’ di soldi, qualche tiratina qua e là... sì, i lifting insomma...acqua in bocca con mio marito! Pensate se mi trasformassi tanto da non farmi riconoscere da lui ! Me ne andrei da qua senza colpo ferire... Perchè adesso è pronta la nostra riscossa...grazie a persone evolute che pensano solo al loro prossimo!

Squilla il telefonino delle “amiche”. Con questo incomincerà la ridda dei campanelli.

LA DONNA ( rispondendo di cors ) : Uh...non ho messo il volume basso...adesso mi sveglia il bambino...non sono ancora pratica di questi cosi, i cambiamenti sono lenti... ( Tira su l’antenna ) Pronto ? Ah, sei tu, Mouna! Come va ? E’ un po’ che non ti facevi sentire, eh...Come ? Sei stata molto impegnata, ultimamente...E perché? 
( Pausa. Cambia espressione ) Ma va ? Tuo figlio è tornato a casa? Ma dai ! Non era sposato ? Sì ? E da quanto ? Tre anni... ah...( Pausa ) Eh, sì, la guerra, i cambiamenti lenti...ah, no ? Nel tuo caso sono stati molto rapidi? Come mai ? Ah, sì ? Da quando è finita la guerra tuo figlio si è voluto adeguare ai nuovi modelli di vita? Beh, è tipico di un ragazzo intelligente, no ? ( La donna all’altro capo lancia un urlo ) Mouna, per favore, non strillare...ah, capisco...lui per adeguarsi intendeva questo? Un bel giorno è arrivato a casa tua, con tutte le valigie fatte e si è impossessato di nuovo della sua vecchia stanza perché ha detto che non voleva essere l’unico fesso a non farsi mantenere dai genitori fino a 45 anni, come in Occidente? Hai capito il furbo...e così ha piantato moglie e lavoro e ce l’hai di nuovo sul groppone? Ma va ? Beh, direi che si è adattato bene...si alza a mezzogiorno, strimpella il sitar tutto il pomeriggio...ha quattro piercing in faccia, lascia tutta la sua roba in giro, smozzica le Malboro in camera, ha organizzato un rodeo per dromedari...carino ! Ah...l’idea gliel’hanno bocciata perché la gobba del dromedario può provocare irritazioni e traumi nelle parti basse del cavaliere...però, che jella!-...e, per giunta, non ha nessuna intenzione di rimettersi a studiare...accidenti! Ah...e ti rimprovera anche perchè l’hai mandato a lavorare a diciott’anni e gli hai presentato da giovanissimo la fidanzata...beh, cara Mouna, ammetterai che togliere l’adolescenza a una persona è un delitto! Non ti pare ? Dài...non è il caso di urlare... Ringrazia Allah che tuo figlio s’è ravveduto e sta recuperando il tempo perduto! Ma no, non sono impazzita! Se i ragazzi in Occidente si comportano così, ci saranno anche dei buoni motivi... in fondo, visto che sono i paesi che comandano, vuol dire che sarà giusto così...! Come ? Che vuol dire “ è solo una questione di culo” ? Ma figurati... chi vince la guerra non può avere torto... ehi...pronto ? Pronto ? Ha riattaccato...ma guarda questa. Non vuole mai essere contraddetta...è per colpa di arabi come lei che abbiamo la fama di intolleranti ! ( Chiude il cellulare )

Arriva un fax.

LA DONNA ( prendendolo, legge. E’ felice ) : Oooooh, che bel fax ! ( Al pubblico, con aria complice ) Vi faccio una confidenza, ma non ditelo a mio marito. Ho uno spasimente...che mi manda dei fax così carini ! Qualcheduno è anche un po’ spintarello, devo confessare...con dei disegnini di tutti i tipi ! Sentite questo : 
“Vorrei amarti come un hot dog ama la sua mostarda / vorrei colpirti nel profondo con la mia bomba intelligente / Il mio cuore è come un pozzo di petrolio/ preso in pieno da un Mig / Il tuo sguardo è come un cannone puntato / che sputa proiettili profumai di cus cus / Dimmi, cara : cosa porti sotto il velo ? / Hai gambe veloci come le bighe di Ben Hur / I tuoi capelli mandano “Ombre rosse” / Per te farei “Il massacro di Fort Apache” ! / Quando sarai mia / brinderò al “Giorno del Ringraziamento” / ( alla tua mamma che t’ha messo al mondo ) / Bella morettona mia : il mio cuore è come il Titanic / affondato nell’incrociatore / puntato verso la tua oasi / dove mi voglio abbeverare !”...e qua vicino mette un disegnini abbastanza esplicito, nel caso non avessi capito...ma non siamo poi così ingenue, eh, caro mio, la sappiamo lunga anche noi...! E te lo dimostrerò presto, se me lo consentirai, my love! (Si stringe il fax al petto ) Cosa ne dite ? Non è strepitoso ? Firmato : “Desert Storm” ! Sicuramente è un americano... ed è proprio questo che mi eccita di più ! ( Si siede accanto al bimbo) Se qualche giorno mi rompo davvero le scatole scappo con “Desert Storm”...qualche moina, qualche trucchetto femminile per farmi rivelare la sua identità...e il gioco è presto fatto ! Pensate : diventare la moglie di uno yankee predatore, bello, duro, impossibile, che quando parla dice strafalcioni, ride sempre anche quando non ce ne è motivo, come nei discorsi ufficiali...ignorante eppure con un posto di comando, in grado di sottomettere il mondo ! Cosa vorrebbe di più una donna ?

Squilla il “telefonino del marito”.

LA DONNA ( sbuffando ) : Uffa...è quella pizza di mio marito... ( Risponde) Pronto? Sì...il bimbo dorme...quasi...la cena è pronta...quasi...la bolletta...è stata pagata...non quasi, del tutto, se no ci levano anche la corrente e ci mancherebbe altro...la casa è pulita...quasi...la camicia nuova è stirata...quasi...no, non urlare, volevo dire tutta..ma non ti civilizzi mai ? Perché non provi a stirartele da solo, le camicie, ogni tanto ? ( Breve pausa ) Toh ! Ha riattaccato ! ( Guarda sorniona verso il pubblico ) Dal punto di vista di questa telefonata, tutto il mondo è paese. Lo vedo dalle vostre facce. Chissà quante di voi ci si sono ritrovate. E poi, perché sorridete? Non siete anche voi sempre in attesa del Principe Azzurro ? E se guadagna 10 milioni al mese, meglio ancora ? Aspettate che arrivi “Tempesta nel deserto”...”Desert Storm”, insomma...Anche se mia madre dice che ce ne sono state fin troppe di tempeste nel deserto, questa mi verrebbe proprio comoda. Le altre, di tanto in tanto, erano un po’ moleste, eh... Ma per comparire bisogna patire, signori miei! Uh ! ( Corre a prendere il fax ) Mi stavo dimenticando di nasconderlo...se lo vede mio marito...! ( Lo mette sotto un cuscino) Assieme agli altri! ( Al pubblico) Ricordatemelo, eh, mi raccomando !

Si odono due fischi. Provengono da due telecomandi posti sul tavolino.

LA DONNA ( correndo verso il fondo ) : Oh...stavo scordando anche queste...il programma televisivo è finito, devo spegnere la videocassetta...e anche l’altro programma, quello della lavatrice, sta finendo ! ( Si gira confidenzialmente verso il pubblico ) Vi confesso che spesso li scambio...prendo il telecomando dell’una e ci programmo l’altra...non vi dico cosa esce fuori ! ( Scappa verso una quinta e si sente un urlo soffocato. La donna rientra in scena a passo lento, con aria mortificata. Nella mano sinistra ha una videocassetta col nastro fuoriuscito, nella destra un fascio di panni sbrindellati ) Ohi ohi ...l’ho fatto di nuovo...Ho messo la velocità doppia nella lavatrice...e si sono strappati i caffetani di mio marito...e il programma “Capi delicati” alla videocassetta...che si è rifiutata di registrarmi il nuovo contenitore di Tele Baghdad... “Missili in diretta”...kamikaze di due squadre avversarie che si sfidano contro un bersaglio mobile...il primo che muore vince!
E l’ho perso anche stavolta ! ( Piagnucola ) Sono proprio un’imbranata...non sono neanche in grado di far funzionare due macchinari stupidi...e pure vecchi e collaudati! Sulla lavatrice che mi ha portato un marine c’è anche scritto “1963”! Dovrebbe saper fare il suo lavoro ! Ecco il risultato di secoli di oscurantismo ! I cambiamenti sono lenti, signori miei ! ( Nasconde gli abiti del marito sotto il cuscino assieme ai fax ) Gli sta bene, a mio marito, così impara ad indossare questi vecchiumi. Se brontolerà al ritorno, gli risponderò che ho voluto svecchiare il suo guardaroba ! Per la videocassetta ( la posa per terra) chiederò alla mia amica Fatima se mi registra la prossima puntata... lei non è mica come Mouna, che è un’arretrata. Lei apprezza le novità. ( Guarda l’orologio ) Ehi... è l’ora del videocorso in DVD... il mio caro maestro New Age ! Speriamo che il PC funzioni bene, oggi...Ogni tanto lo schermo diventa tutto blu...secondo me prende il Viagra a mia insaputa! ( Ride alla sua battuta. Apre lo schermo del computer portatile. Come aziona il primo tasto, il computer fa una scintilla con del fumo ) Oddio ! Uff ! Aiuto...! Che puzza!
( La donna ha una reazione di stizza ) Ma insomma! Che nervi! Cosa mi sta succedendo oggi ? E tutto perché sono sempre sola... a dispetto di tutte le balle che mi raccontava mia madre : “ Sposati, così avrai compagnia...” subito! ( Sventola il computer per far andare via il fumo ) Eppure anche questo era nuovo ...fiammante... modello del 1980! Omaggio personale del Ministero della Difesa Americana! Ma guarda un po’ ! Sono proprio un disastro! “Desert Storm”, dove sei?

Quasi come se l’avesse chiamato, arriva un fax.

LA DONNA ( corre felice verso il fax ) : Caro...eccomi, sto arrivando! (Prende il fax e lo legge ansiosa) Sentite...dice che mi devo preparare ad una grande sorpresa...Cosa sarà mai ?

Infatti arriva un altro fax.

LA DONNA ( c. s. ) : Ecco qui... ( Legge ad alta voce) “Mia amata...è arrivata l’ora di dimostrare a tutti il nostro grande amore. Prima, però, ho bisogno di una prova estrema da te. Noi americani siamo uomini duri e cerchiamo emozioni forti. Perciò ti chiedo un grande atto di coraggio : devi sapere che qua, alla base marine n° 19”- ma allora è un “marine” ! WOW ! Me lo sentivo !- “ ...è un po’ di tempo che non succede niente... calma piatta... e non sappiamo cosa scrivere ai nostri superiori. Già ci hanno accusati di stare qui a non far niente, a spadroneggiare e a fare i prepotenti. Per questo ti chiedo di aiutarmi : tu dovrai essere la mia amata donna-kamikaze...!” - ( Tira un urlo ) Che cosa ? Ma è forse impazzito ? Un americano... che mi chiede di fare la kamikaze ?! ( Prosegue ) - “Esattamente stasera, alle ore 21.00 in punto, dovrai lanciarti, con 100 kg di tritolo addosso, contro la base n° 20, che sta di fronte a noi, ci leva il sole così noi stiamo a nord spendendo una cifra in corrente elettrica, ha la parabolica più lunga e ci frega i programmi della CNN, e, per giunta, ha il cuoco in mensa più bravo del nostro ! Se lo farai, come ne sono certo, sarai la kamikaze del mio cuore. Troverai fuori dalla tua porta tutto il materiale occorrente. Vaya con Dios, my love ! Ti bacio come Bogart baciava Lauren Bacall. Ciao, piccola ! Desert Storm” !

La donna è annichilita. Corre verso la porta. Chiama “Desert Storm”! “Desert Storm” ! Dove sei ? Dove sei ? E’ vero che stavi scherzando ?” ma non le risponde nessuno. Torna sul palcoscenico con le bombe da indossare.

LA DONNA ( ha lo sguardo fisso ) : Credevo...di essermi lasciata alle spalle...tutto questo... pensavo che l’orrore fosse finito...che qualcheduno si occupasse veramente di noi... e invece è ancora lo stesso incubo di prima ! Sono ben peggiori di noi...!
( Triste ) A questo punto... non vale neanche più la pena di vivere ! ( Indossa meccanicamente e lentamente le cinture con l’esplosivo. Mormora a bassa voce preghiere islamiche ) Se è questo che lui vuole... se non posso vivere come un’occidentale...come credevo che fossero...morirò come una brava musulmana! Sono pronta!

Squilla il “telefonino delle amiche”. Controvoglia, la donna risponde, mettendo il viva voce.

LA DONNA ( con voce incolore ) : Pronto ?

VOCE FEMMINILE AL TELEFONO : Pronto, Kerima... Sono la tua amica Fatima...ehi, che voce da funerale...allora il mio scherzo ha fatto effetto?

LA DONNA ( con tono triste, ma più vivo, balbettando ) : Quale scherzo?

VOCE FEMMINILE AL TELEFONO : Ma dai...quello del kamikaze... e di “Desert Storm”... ma sì... Sono io “Desert Storm”, grulla...ci sei cascata, eh?
( La donna si accascia sui cuscini senza fiato per replicare ) Ma dai...come potevi pensare che uno spasimante volesse la tua morte ? E come poteva avere il tuo numero di fax un soldato americano ? Quelli non ci filano manco di striscio! Non ci amano e non ci odiano...sono solo indifferenti. Siamo come le pedine del Risiko per loro, bella mia. Un posto vale l’altro. Sono coloni, conquistatori...prendono e non chiedono. E non t’illudere. Scusami se ti sei spaventata...è che proprio non sapevo cosa fare, oggi. Sempre chiusa in casa. Vogliono fare gli evoluti, i nostri mariti, ma intanto noi facciamo sempre le serve. E non solo noi qua, sai ? Anche in Occidente è così...e il peggio è che non lo ammettono, dietro alle loro apparenze dorate. E per quanto riguarda lo scherzo, non prendertela troppo ! Ma lo sai che in Europa...in Italia, in Germania, ci fanno intere trasmissioni sugli scherzi ? E anche feroci, talvolta! E come ci guadagnano sopra ! Fanno scherzi telefonici, imitano i maniaci...io forse ho un po’ esagerato, ma, che diamine ! Facciamoci due risate sopra! E non hai letto sui giornali che, in occidente, gente del tutto normale e rispettabile, fa combattere cani, galli, persone dentro una gabbia addirittura per avere emozioni forti ? Fanno corse in macchina investendo la gente... pestano barboni per strada, rubano nelle case solo perché non sanno cosa fare... e io mi dovrei sentire in colpa? Almeno qui, con questa miseria, se ammazziamo, è perché spesso abbiamo fame. Dài...dimmi qualcosa... se no mi fai sentire colpevole sul serio. ( Silenzio) Kerima... ci sei ?

LA DONNA ( con un filo di voce ) : Sì... ci sono.

VOCE FEMMINILE AL TELEFONO : Povera Kerima... magari ci avevi fatto un pensierino... Dì che non sei arrabbiata con me...su !

LA DONNA ( con voce da automa ) : Non sono arrabbiata con te.

VOCE FEMMINILE AL TELEFONO : Oh, menomale ! Che sollievo! Dài, è tutto dimenticato, via. Prepara la cena, piuttosto ! E’ quasi ora. Ti ho già fatto perdere abbastanza tempo ! ( Sta per riattaccare, quando si ricorda di una cosa ) Ah...per quanto riguarda l’attrezzatura... sta’ tranquilla, non sono bombe...sono dolci a forma di esplosivo...li hanno fatti per Carnevale...sai, bisogna sdrammatizzare , in situazioni come queste! Sono di marzapane...ti piace ? Danne un po’ al tuo bimbo delizioso, con un bacetto da parte mia! Ciao ! ( Riattacca )

La Donna rimane imbambolata sui cuscini per qualche istante. E’ ancora annichilita. Si rialza e getta via il telefonino. Si leva le cinture e addenta una “bomba” con cattiveria.

LA DONNA ( disgustata ) : Fa pure schifo, questo marzapane... è duro come la testa di Fatima... Crepa, disgraziata ! ( Getta via tutta la cintura dietro una quinta) Brutti schifosi ! Tutti quanti...! A est e a ovest !

In quel mentre , il computer ricomincia a buttare fumo, i telecomandi suonano e fischiano sfasati, squillano i telefonini. Il fax sputa fogli a rotolo. La Donna si mette le mani nei capelli, gridando “Basta!! “ , corre dietro le quinte a prendere una scopa e distrugge tutti i macchinari in pochi secondi. Dopo la “strage” sembra più calma. Si siede con aria serena vicino al bimbo, cullandolo di nuovo.
Dopo qualche secondo si ode, vicinissimo, lo scoppio di una granata. Il bimbo si sveglia e piange. La donna gli sorride.

LA DONNA ( guarda verso la direzione del fragore ) : Ohhh...finalmente un rumore familiare... ( Si china verso il bimbo ) Dormi... ( Canticchia, con voce rotta)
“Fai la ninna, fai la nanna / se no chiamo Condoleeza...”

Sulle note della ninna nanna, si fa buio pian piano, mentre si chiude il sipario.


F I N E