CRASTOLE ‘E SPECCHIO
BRANDELLI DI VITA TRUVATE DINT’A
MUNNEZZA....
MUSICAL IN DUE ATTI DI
Angelo Rojo Mirisciotti
Musiche del M° Marco Scialò
RIVEDUTO CON PAROLE E MUSICA
PERSONAGGI :
1. CROSTA ..UN CLOCHARD FILOSOFO
2. NANELLA , LO STESSO…MA MOLTO PIU’ TENERA
3. FABIO, CORNUTO E ASSASSINO
4. MARISA, SUA MOGLIE , UN PO’ PUTTANA E UN PO’ MORTA…
5. CATONE
6. LUCIANO, DUE SPAZZINI
7. MILENA, UNA TENERISSIMA MAMMA BAGASCIA
8. MAURIELLO
9. GIGANTE, DUE ESSERI IMMONDI E UN PO’ INFELICI
10. ASPASIA,
11. CLOTILDE,
12. ERMINIA, LE ANZIANE SORELLE BUSECCA…..CHE ALTRO..?AH..
13. ANGELO, UN ANGELO…? MAH……..
14. NICOLINO,UN BIMBO DI POCHI GIORNI
15. FILUCCIO… UN BARBONE CANE..o UN CANE BARBONE…
E POI MONNEZZA, MONNEZZA,MONNEZZA....A PIACERE
AH..E CRASTOLE DI SPECCHIO….PURE A PIACERE …
CRASTOLE ‘E SPECCHIO
BRANDELLI DI VITA TRUVATE DINT’A MUNNEZZA....
Prefazione.
Che d’è ‘a munnezza..?
E’ chiaro che molti di voi ,esterrefatti,mi sogguarderanno oltre il bordo del
manoscritto e penseranno : “No,chisto è asciuto scemo…!..Una domanda così banale
a noi, proprio a noi napoletani ed adiacenti che allo stato siamo sommersi dalla
medesima…!??!”
Non divaghiamo…rispondete.. o,in mancanza, tacete per sempre ….Dunque ripeto:
che d’è ‘a munnezza..? E voi a me,rassegnati ma scientifici:
“ Dicesi mondezza la sommatoria dei rifiuti, del tal quale,dell’umido,del
percolato,degli elementi possibilmente differenziati di vetro, plastica,
metallo, carta, di cartone and so on….in una parola tutto quello che la gente
butta via perché inutile, fastidioso, dannoso alla salute, intollerabile per
igiene ad un umano consesso che vuol dirsi civile..”..Bravi..bravi…!!....La
mondezza è certamente come dite voi..ma non solo…o meglio è molto di più…..
No,è molta di più...direte in coro voi pensando malinconici alle tonnellate di
pattume che mortificano sommergendole le nostre strade, piazze ed icone
votive..Non mi riferisco alla quantità, maledetti Commissari straordinari,
maledetti importatori Tedeschi,maledetti Consorzi di Ladri e di assassini,
maledetti camorristi, maledetti politici, maledetti sporcaccioni partenopei
...Io qui non parlo di scorze ’e pesielle o di quello di fetido ed inutile che
per ciascun essere umano è ciò che si lascia per via durante la vita…No, Io qui
parlo della sostanza e dell’essenza del rifiuto…Il brandello di un’esistenza che
per volontà, per distrazione o per disperazione si distacca dal nostro Essere,
Essere che insieme a tanti altri brandelli aveva collaborati a connotare…Non è
chiaro..Vengo e mi spiego..Addò sta quella ridicola cravatta che nel ‘73 Titina
vostra vi regalò incartata da un fulgido sorriso…addò sta il vestito bianco
della prima Comunione della vostra adorata Mariuccia…..e quella vecchia penna
stilografica che nonno Arturo teneva cara comme una reliquia sopra al
comodino….?..Ah..ed il bouquet..? il bouquet di fiori d’arancio del vostro
Matrimonio..??..Dint’a munnezza,statene certi……!
Sissignori,state sicuri qualcuno che con la cosa o con i suddetti accessori
nulla aveva a che vedere un giorno incurante del disperato pianto del vostro
animo mutilato, fu visto chiudere quanto sopra in un anonimo sacchetto e
oplà..via…!Un lancio parabolico ed un preciso atterro ‘ncoppo a nu muntone ‘e
munnezza…
“La Storia siamo Noi” dice un noto pennivendolo televisivo..No..carissimi …a ben
riflettere, “le Cose siamo Noi…!”
“Edonista, edonista reganiano..!!!! - grida una vocetta chioccia e di sinistra
dal fondo sala - Allora vuoi dire che noi siamo quello che possediamo,che
indossiamo che mangiamo, che mostriamo..? Kirchegard diceva…”…..
“Zitto,stronzo..!”- replico io dal mio palchetto ( oh, si sappia che io quando
scrivo di cose che amo,pure se sto assettato alla scrivania, mi propongo
all’uditorio come stessi al Central Parck, c’est a dir, ‘ncopp a ‘na cascetta ‘e
purtualle)… “Zitto,stronzo..!”- ribadisco – Noi tutti nasciamo nudi, nudi come
vermiciattoli… poi arriva con le braccia cariche un Compare,uno Zio Angelo
qualunque, una zia Valeria cicciottella,uno zio Cipolla pelato e sorridente, una
ilare cuginetta Marzia, una smorfiosa cuginetta Paola ed in men che non si dica
il vermiciattolo, pardon il bimbo o la bimba (diciamo Maya,và) vengono
circondati da doni che marchieranno a tempo determinato o per sempre, la loro
vita..L’orologio o la catenina d’oro con la Madonna di Loreto,un box,un
carrozzino, persino le Api colorate che volano sul motivetto di sogno d’Amore
avranno il magico potere di incastonarsi nella mente e nei ricordi del
ricevente,e nel bene o nel male,nel coscio o nel subconscio,accompagnarlo per
sempre…Gli anni nostri però,impietosamente poi passano..l’orologio se scassa, ‘a
catenella se spezza, il box dopo innumerevoli passaggi di cugino in cugino, se
distrugge,’o carruzzino perde ‘e rote, persino le piccole api colorate se ne
volano via…e finiscono nel soppigno o in fondo ad una vecchia cassapanca…La
generazione successiva,ossia quelli che non tenevano niente a che vedere con le
cose suddette, diceno.. “Neh,papà,ma tutte chesti schifezze che ‘nce stanno a
fa…?...Se ponno ittà…?...Facciamo spazio..!” E allora due mani algide ed
impietose inzeppano i residuati in uno scatolo, in sacchetto,in un cartone..e
gli amici più cari, i cari compagni di una vita fanno unu viaggio dint’a
munnezza…!!Attenzione …attenzione..: le cose che si sono buttate via..in genere
so’ “..egoiste…”…“so possessive”..Esse non se ne vanno mai da sole…se portano
sempre appresso i fotogrammi delle scene di vita che hanno registrati e con
queste, un pezzullo, ma giusto un pezzullo dell’anima di chi le ha possedute..
Gli Indiani d’America la pensavano come a me quando scotennando
coscienziosamente la capoccia del nemico intendevano non umiliarlo bensì
riconoscere il suo valore e portarsene un pochetto appeso alla cintola sotto
forma di scalpo...Le cose,dicevano seri seri gli shamani,anche le più
piccole,anche le più insignificanti, purchè possedute, conservano un’anima…basta
saper ascoltare ed esse vi racconteranno la loro storia…
Così ho fatto io…Altro che monnezza….Le storie che seguono sono brandelli di
vita…bazzecole,pinzillacchere e quisquilie di varia umanità che qualcuno per
noia o disamore ha iettato ‘ncopp’ a ‘nu muntone ‘e munnezza.. !
Alle corte,..! Veniamo a noi… dunque : “Crastole ‘e specchio..!”
“E sarèbbe..?”-dice con la “e” molto, ma molto chiusa il mio unico e cortese
lettore non partenopeo…Learn, my dear,learn…!!!
…..Diconsi nel nostro amato e musicale lessico “ crastole ” dei frammenti, delle
porziuncole, delle scarde (solitamente di modesta dimensione) di vetro,
preferibilmente o nel caso specifico , di specchio…
Caratteristica delle suddette è quella di riflettere, volente o nolente, parte
della frontale realtà…..E’ chiaro che,date le irrisorie dimensioni,l’immagine
sulla nostra crastola non può essere globale,fissa un particolare, diciamo così,
un minimo fotogramma della storia…L’immagine stessa però,pur nella sua
parzialità ( ma solo sia chiaro,alle persone sensibili e dotate di fantasia)
riesce a dare conto dell’insieme..Mi spiego meglio..? Si mi spiego meglio…Dunque
ricordate, ricordate..Un giorno di tanti anni fà trovaste scordato in un
cassetto un vecchio numero di Bleck Macigno (i ragazzi) e di Grand Hotel (le
ragazze)..Lo leggeste con ingordo interesse fino a che, oh cribbio..!, vi
accorgeste che dell’appassionante fumetto ci mancavano le ultime fondamentali e
risolutive pagine..Never,never mind…pensaste voi dopo aver un minimo
coscienziosamente sacramentato…siamo napoletani o no..?! Il seguito,il finale
della storia me lo invento io…e così fù…Dunque,il Grande Bleck rompeva le ossa
ai cattivoni e poi,indossato il tight, faceva da compare alla povera orfanella
che nel frattempo nella stanza di vostra sorella,raggiante si sposava con il
Principe Ranieri…!!!..Ah,non era proprio così..?.. Ricordo male..?..Magari mi
confondo un cicinino..?..Beh, no problem…..è l’istess…!
Nel nostro caso le citate crastole di specchio fissano su di sé e poi impietose
proiettano sul Pubblico dei “fumetti veri”..delle “storie vere” stracciate dalla
vita di poveri infelici che il Destino si è divertito a prendere a calci in
bocca..
Dunque mettiamo occhi e naso in questo Inferno metropolitano avendo a mentori e
guide invece che Virgilio e Beatrice (…e scusate..mica sono Dante Alighieri..io
ho il naso molto,molto più piccolo..)..dunque, dicevo avendo a guide più
modestamente due umili ed incredibili clochards : Crosta e Nanella…
Saranno loro,rifiuti dell’umano consesso,rifiuti del mondo, rifiuti delle loro
stessa vita a portarci per mano attraverso gli orribili e dolentissimi gironi
dove si alternano violenza,
brutalità,cattiveria,disinganno,egoismo,perfidia,lussuria…
La location delle nostre sudice storie è una discarica di mondezza che dato
l’argomento, mi pare perfetta…In essa Crosta e Nanella cercano disperatamente
qualcosa di cui appropriarsi, qualcosa da possedere….qualcosa da riutilizzare…
Ma ogni cosa trovata,una volta esumata dal suo tahut di lordume chissà
come...chissà perché prende pulsare…a rivivere ..a raccontare..
Già,perché quelle cose,e lo dicemmo,conservano in sé camei di vita,notizie di
lontano dolore,sapore amaro di sconfitte,rimpianti di meschine vittorie ..E se
poi quelle cose lì, parlando parlando,ci inchiodano alla poltrona….non
pigliatevela con me…
E se infine mentre guardate il Palcoscenico vi faccio pensare no… non è perché
sono bravo a scrivere…è perchè ho fatto in modo che ognuno di voi si
riconoscesse almeno un po’ in quello che racconto…..Pardon…..
Napoli,3.6.2008
Angelo Rojo Mirisciotti
CRASTOLE ‘E SPECCHIO
BRANDELLI DI VITA TRUVATE DINT’A MUNNEZZA....
di Angelo Rojo Mirisciotti
*****
OVERTURE - ROMANZA ALLO SPECCHIO ( MIN.2)
IL SIPARIO SI APRE SU DI UNO SPAZIO IMMAGINIFICAMENTE PERIFERICO
INGOMBRO DI RISULTE DI OGNI SPECIE COME SE NE VEDONO DIVERSI AI MARGINI
ABBANDONATI DI TUTTE LE NOSTRE MODERNE MEGALOPOLI. SACCHETTI DI SPAZZATURA
LASCIVAMENTE APERTI,SOZZI RESIDUI DI MOBILIA SFRACELLATA, MONNEZZA SCIOLTA,TANTE
PEZZE VECCHIE , RESIDUATI A BRANDELLI DI VARIA VITA ED UMANITA’ COMPONGONO LA
SCENOGRAFIA...UN CANE MAGRO ED OVVIAMENTE BASTARDO ROVISTA FAMELICO TRA I DETTI
CUMULI...QUALCHE RAGGUARDEVOLE SORCIO SI AGGIRA GUARDINGO...UNA TRISTE LUCE
AZZURROGNOLA COLORA IN MODO IRREALE IL FONDALE ..IL GRANDE PILONE GRIGIASTRO DI
UN’AUTOSTRADA CHE PORTA INUTILMENTE DA QUALCHE PARTE FA DA QUINTA...LA VOCE
LANCINANTE DIUN VIOLINO UN PO’ SCORDATO FA INVECE DA BIECO SOTTOFONDO
MUSICALE...
UN CENCIO VIVENTE FA IL SUO INGRESSO DA SINISTRA: I SUOI DERELITTI SIMILI LO
SCHIAMANO CROSTA E SI PRESUME BRILLANTEMENMTE CHE SIA QUEL CHE RESTA DI UN UOMO
..: CAPPOTTONE SPORCO E SDRUCITO, CAPPELLO DI LANACCIA CON PARAORECCHIE,GUANTI
CON DITA CONSUNTE, CALZONI MILITARI,SCIARPONE..: QUESTO E’ TUTTO CIO’ CHE COME A
CASO LO RICOPRE..EGLI REGGENDO A FATICA DUE BUSTE DI PLASTICA E SORREGGENDOSI
PER LA ZOPPIA AD UN BASTONE,SI AVANZA E CON LA PUNTA DI QUESTO (COME FOSSE
L’ASSICELLA DI RABDOMANTE) VA FRUGANDO TRA I CUMULI....POI SI INCONTRA CON IL
CANE CHE LO RICONOSCE PER UN SUO SIMILE E SI ACCOSTA PER ANNUSARLO SPERANZOSO IN
QUALCHE SOLIDALE BOCCONE DI CARITA’.
TEMA DI CROSTA ( MIN.0,50) POI VA IN SOTTOFONDO
Uomo : ( Al cane )...e tu mo’ che vuo’..?Ah, ho capito..tieni fame e giustamente
hai pensato : “ ecco qua un essere umano che letterariamente parlando è amico
del cane...io sono un cane..ergo...chisto mo’,adeguatamente festeggiato, me da
coccosa ‘a magnà..!” ..Compà..al tempo..nel tuo sillogismo canino ci stanno due,
dico due errori..! Primo : < il sottoscritto da tempo non è più un essere
umano>..Secondo : < se io tenesse lontanamente coccosa ‘a magnà me lo sarei già
strafocato da per me>..Anzi ..e lo dico nel tuo interesse..ti consiglio di non
accostarti troppo perché con la fame che tengo ..’nu spezzatino ‘e cane manco me
facesse schifo...(continua a rovistare con la punta del bastone nel
pattume)..Niente..!..Niente..!Ma come è possibile.? Una città che notoriamente
produce tonnellate di rifiuti po’ fa sparì tutto ‘o commestibile!..E ma quella
la colpa è della così detta “ raccolta differenziata ”..E già..perchè una volta
‘a gente jettava tutte cose ‘nzieme..’o buono e ‘o malamente..’a munnezza era
munneza e basta..adesso non più..Mò ce stanno ‘e campane colurate.: .ce sta ‘a
campana pa’ plastica....’a campana po’ brito..chella per i rifiuti
organici..chell’ata là per i rifiuti tossici..Insomma la Società si è
organizzata ed io l’aggio pigliato ‘nculo.!!! (al cane che insiste con le sue
moine)..E dalle..!..Nun tengo niente..!..Passa allà..! Te ne vaie o t’aggia
piglià cu ‘sta mazza..?..Ma che vuò..? Che vuò..?..Embè tu sì ‘a chiavica ‘e
tutte ‘e cane ‘e cerca..dovresti sentirlo a fiuto che io non porto con me ne
vettovaglie ne generi di prima sussistenza...E allora ? ( riflette grattandosi
la testa)..No..non è possibile..tu ..tu da me vuoi una carezza..?!!!..Strunzo..!
‘O saie che “Homo homini lupus”..figurammece pe’ ‘nu cane strunzo comme a
te.....
TEMA DI NANELLA ( MIN 1,00) POI SOTTOFONDO
ENTRA DA DESTRA UN ALTRO CURIOSO CENCIO...QUESTA VOLTA DOVREBBE ESSERE QUELCHE
RESTA DI UN PICCOLO ESSERE FEMMINILE ANCHE PERCHE’ NELL’AMBIENTE DEI CLOCHARD
TUTTI LA CHIAMANO ‘A NANELLA...L’UNICA COSA CHE LA DISTINGUE DAVVERO DAL
PERSONAGGIO PRECEDENTE E’ UN VISTOSO MAZZETTO DI FIORI DI PLASTICA INFISSO CON
CURA NEL CAPPELLINO NERO A CACIOTTA..ANCHE COSTEI TRASCINA QUALCHE BUSTA DI
PLASTICA E SI APPOGGIA AD UN VECCHIO OMBRELLO...
Donna : ( al cane che la ha accostata)...Grrrrrr.!.( il grugnito dovrebbe essere
una forma di saluto primordiale in codice o magari a scelta,un suono per
significare: < io sto cca, ma voi uomini e bestie nel vostro interesse, statemi
alla larga!>)
Uomo :..vuelà...quà teniamo pure a Donna Nanella...Buonasera e salute, Nanè..!
Donna : Grrrrr..!!!!
Uomo : ..quello che mi piace nel carattere tuo è la cordiale comunicativa...Io
ti ho salutata ..tu potresti pure rispondere e salutare .....
Donna : ( borbotta quasi tra se) …..salutare a chi..?
Uomo : ..come a chi..? Qua ci stammo sulo io e te....
Donna :..salutare è una regola del consorzio umano al quale noi non apparteniamo
più..’e regole lloro non ci riguardano ..pertanto..è inutile..nun tengo tiempo
‘a perdere..(continua a frugare nella mondezza traendone poi e considerando
scientificamente una scarpa rossa da donna col tacco alto che conserva..)
Uomo :...e pure tu tieni ragione...(vedendo che il cane si accosto goloso alla
donna annusando qualcosa di commestibile)..e chisto pecchè te sta appriesso..?
Donna : Filuccio è un amico....
Uomo : ma quale amico e cazzo..!! Chisto sta sentenno coccosa (annusa anche lui
l’aria, poi convinto)..Nanè...tu tiene coccosa ‘a magnà ‘ncuollo..!!!
Donna : p’ammore ‘e DDio..!..no...!!Ah..(come rammentando)..Sarrà che stammatina
a Marianella aggiu truvato ‘na scella ‘e baccalà..ma era troppo peruta..sarrà
stato chello....
Uomo :..ma qua scella ‘e baccalà..? (annusando intorno)..io sento comme n’addore
d’acqua ‘e rose..Tu tiene ‘o doce ‘ncuollo..a me e a Filuccio ‘nzieme fesse nun
ce faie..Arape ‘e borze..!!..Arape..!! (controlla frenetico nelle buste poi la
perquisisce sotto le vesti)..niente..!..No..Ecco...cca sotto ce sta coccosa ‘e
muscio....no chesta è na zizza...eppure io sento n’addore ..n’addore comme ‘e
sfogliatella..Nanè, guarda che comme stongo mo’ pe’ ‘na sfugliata pozzo pure
accidere......Caccia ‘a sfugliata..!!
Donna : Basta..Fermo...!!! (Nanella incapace di difendersi oltre dalla violenza
dell’uomo lo ferma con un gesto quasi ieratico, poi con movimento mistico si
solleva il cappellino: sul cranio quasi pelato troneggia la forma a conchiglia
di una sfogliata riccia...me l’hanno rialata fore addù Pintauro...
Uomo : (sognante come rammentando qualcosa di
sublime)..Pintauro..!..Pintauro....ma pecchè Pintauro esiste ancora..? Io me
pensavo che oramai fosse diventata na’ leggenda metropolitana..comme ‘A Bella
‘Mbriana.....’O Munaciello.....’A Mensa gratuita de’ puverielle....(rientrando
in se, duro)..Nanè, parla..chi te l’ha data,..Comme l’è avuta..?
Donna : ‘na straniera..’na bella signora ..americana...ingrese...Essa se n’era
accattata ‘nu cartoccio tanto..Io nu poco pa’ famma..nu poco pe’ sceneggià..nu
poco p’ ‘a debulezza me so menata ‘nterra a bona ‘e Dio..comme svenuta..Chella
ha avuto pietà .ha cacciato ‘na sfugliata e ne l’ha data..Io me l’ero stipata
pe’ feste ‘e Natale......
Uomo : Imbecille ..!Cretina..! E pecchè nuie facimme Natale..? E po’.. ‘a
sfugliata porta ‘a ricotta ‘a dinto....Chella se non si mangia subito
perisce..Miette cca..!
Donna : ...mi devi solo uccidere..!!
Uomo : ( calmo e risoluto)…e ti uccido....che ce metto...?
IL CANE INIZIA A RINGHIARE E SALTELLARE ORA INTORNO A LUI.
ORA INTORNO A LEI...PARTECIPE DI QUELLO CHE GLI APPARE COME UN GIOCO
GIOIOSO...NELLA CONFUSIONE DEL VOTTAVOTTA....PIGLIA A ME ..POSA A TE...’A
SFUGLIATELLA CADE A TERRA E FILUCCIO IL CANE REPENTE SE LA INGOIA...
Donna : Noooooo...!!!!!!!
Uomo : (addosso al cane cercando di fargliela sputare)..Posa..!..Caccia...!!
Donna :..oramai è inutile..è andata....
Uomo : ( lascia il cane e si getta sulla donna)...Carogna...mo te scommo ‘e
sanghe...!!
Donna : ( senza gridare subisce la violenza..geme e guaisce solo come un
cucciolo
ferito)...Ahhhhhh...ahhhhhhh..
Uomo : t’aggia accidere…..t’aggia…. t’aggia accidere….…(la percuote come gli
consentono le sue risibili forze,)…….e grida.!!!!Strilla .strillano comme tutte
‘e Crestiane..pecchè nunn’allucche...? (poi stremato dalla sua stessa violenza
si rivolta a sedersi ansimando)... Si cuntenta mo..?..’a sfugliatella se l’ha
magnata ‘o cane..e tutto per nasconderla me….non era meglio che me la mangiavo
io…??
Donna : ( in un pianto sommesso da bimba )..chella ‘a sfugliata era ‘a mia
....la tenevo astipata per una Festa..foese per le Feste... te la davo a te..?
magari se la cercavi gentilmente..invece tu mi stavi abbottando di mazzate…
Uomo : “ femina homini lupa...!! !”come sempre….Niente!…non c’è rapporto..non
c’è comunicativa tra i sessi..Se nell’umanità in genere vige la mutua ignoranza
o il disprezzo verso gli altri, tra uomo è donna è una guerra….!!..Niente
..uomini e donne sono due razze diverse..due continenti estranei..due mondi in
conflitto…Io per esempio nella mia vita diciamo “ civile ”..mi sono sposato due
volte e qualche altra avventura pure l’ho avuta…eppure con la mia partner..con
la mia femmina..non ci siamo mai capiti..anzi ci siamo sempre cordialmente
massacrati…mentalmente e fisicamente..
Donna : si..? e allora perché ci stavi insieme…?…perché ti sei sposato..? ci
sarà pure stato un motivo per cui filavi con una donna….magari l’amore..?
Uomo : l’amore..? Ah..Ah..Ah…l’amore..!…e che d’è..?..Ah, si..quella cosa che
uno dice vicino a una…..
CANZONE CINICA DELL’AMORE
” Oh,quanto ti amo”
“…Piccerè,quanto sei bella.!
Quanto mi piaci.!…Resta cu me..!
Non posso vivere senza di te..!!”
Stronzate..!!! Stronzate pure…!!
Repassate e ‘nfamità…!!!!!
e in realtà.. ( parlato) Quelle cose là bella mia sono solo escamotage dovuti
alla necessità di riprodurre la razza..all’obbligo genetico del proseguimento
della specie..Pulsioni..pulsioni biologiche e niente più..Un uomo per esempio
dice vicino ad una donna guardandola sognante negli occhi :
” Oh,quanto ti amo..!”
“…Piccerè,quanto sei bella.!
Quanto mi piaci.!…Resta cu me..!
Non posso vivere senza di te..!!”
Stronzate..!!! Stronzate pure…!!
Repassate e ‘nfamità…!!!!!
e in realtà.. ( parlato) sono i suoi spermatozoi che stanno di fatto cercando la
via più breve per introdursi nelle di lei mutande…
Insomma è solo una tecnica riproduttiva..In realtà ..io uomo ti dico cazzate
terrificanti sui tuoi occhi..sui tuoi capelli.sul nostro futuro..
ed è solo un metodo per farti arrivare al “calore vaginale!!!!!!”
HA INFORCATO UN PAIO DI OCCHIALINI CREPARI E PARòLA CONE FOSSE UN PROFESSORE CHE
SPERGA UNA LEZIONE DI SCIENA DELL’EVOLUZIONE
…così tu me la dai e la specie si riproduce..da un milione di anni...fanno così
pure ‘e pappavalle..’e scigne.. ‘e coccodrille....altro che amore..!
Donna : ….ma quanto sei cinico..!..sei un vecchio lurido bastardo..! Allora
secondo te…migliaia e migliaia di anni di amore…di rapporti coniugali ….di
sentimenti ..si riducono ad un puro fatto di improscinamento animale e solo per
continuare la razza..?
Uomo : ...si…
Donna :..non è vero..non ci credo…
Uomo : e allora fammi un esempio..un solo esempio di uomo e donna che si sono
amati così..perdutamente..disinteressatamente…e pure platonicamente solo per il
piacere di volersi bene…
Donna : certo..ecco per esempio…Antonio e Cleopatra…!
Uomo : ….ragioni politiche…
Donna : ….Giulietta e Romeo !
Uomo : . invenzione letteraria….
Donna : ….Dalì e Galarina…!!!
Uomo : …impotentia coeundi …
Donna :… io e….
Uomo : ...tu e…
Donna : ( cacciando dal seno una vecchia lacera fotografia)........io e….
Uomo :..... siiiii ?
Donna : ecco si…io e Armando….!!!
Uomo : Armando chi….?
Donna : Armando,questo….!!!!! Era il millenovecentoe…beh..non mi ricordo di
preciso…io sto nella villa comunale..tengo diciassette anni…ho fatto filone e
sto aspettando Armando il mio ragazzo bello e dolce che mi ama perdutamente…(a
CROSTA)…Vedrai..vedrai….
TEMA DI NANELLA ( MIN.1,00)
SI SPENGONO LE LUCI DI SCENA ..SI ACCENDE UNA SURREALE LUCE BIANCO-AZZURRA COME
LO SONO SEMPRE QUELLE DEI RICORDI PIU’ LONTANI…MUSICA DI ARPA IN SOTTOFONDO…SI
ILLUMINA IL LAMPIONE SU UNA PANCHINA DELLA VILLA…SEDUTA SU DI ESSA UNA RAGAZZINA
TANTO BELLINA..CON LA CODA DI CAVALLO ED IL LIBRI SOTTO BRACCIO
I DUE PERSONAGGI PRECEDENTI RESTANO IN UN ANGOLO DELLA SCENA ED ASSISTONO AL
REMAKE, SOTTOLINEANDO A VOLTE CON SORRISI A VOLTE CON SMORFIE E GESTI GLI
ACCADIMENNTI DELLA SCENA PRINCIPALE
Ragazza.. : ( guarda nervosamente l’orologio e sospira)…perché sta facendo
tardi..lo sa che non mi piace di aspettare… e poi un ragazza sola a quest’ora
dentro alla villa..e se qualcuno si avvicina..e se qualcuno mi importuna..??
DIFATTO ENTRA UN GIOVANE MARINAIO DI LEVA….E’ BELLO,ALTO
SFACCIATO,INSOLENTE…COME TUTTI I MARINAI TENTA DI CONQUISTARSI UNA DONNA IN OGNI
PORTO..NON IMPORTA SE QUESTA E’ CONSENSIENTE…OCCORRE TENER FEDE E IMMAGINE AL
PERSONAGGIO..NELLO SPECIFICO HA SORPRESO LA CARONISSIMA DIANA ( ERA QUESTO IL
NOME CHE POSSEDEVA LA CLOCHARD PRIMA DI DIVENTARE NANELLA)
BARCAROLA DEL MARINAIO ( MIN.1,00)
Marinaio : Guarda guarda..…una bella fighina tutta sola soletta…
( si accosta tracotante e invadente, da play boy di terz’ordine )…
Hey, dico a te..bellina ..
che si va fare un girino noi due
dietro a quel bel cespuglio…
Se ci vieni ti faccio giocare col mio obice da antiarea
che tutte le donne, Madonna bonina..ci vanno matte..!
Te basta che tu lo guardi e t’innammori……
Ragazza : mi lasci in pace…
Marinaio : oh,Cazzo..!..La bella bimbina mi fa la sostenuta..
Bene..! Dalle mie parti si dice..…
Donna Speciosa…Donna Vogliosa…! (si siede accanto a lei)… Gli è più eccitante…E
allora bamboletta…
che ce lo dai un bacione in acconto
a questo bel marinaio assetato di amore ?
Ragazza : ….se ne vada..sto aspettando il mio fidanzato…
Marinaio : oh, Cielo…la bimba c’ha il fidanzato…!…
Bugie..non io ci credo..
Quando un ganzo tiene cucita alla patta
un bella topina così..e non la fa attendere..
sapendo poi che peri l’è sbarcato Salvatore
il bischero più tosto dell’incrociatore..!
Ragazza : ( si alza e fa per andare lui al blocca per un braccio ) mi lasci…mi
lasci o chiamo gente..!!
Marinaio : e chiamala codesta gente…te tu un lo sai che al mondo di oggi
cischeduno si fai cazzi sui..dai ..prova a chiamare..dai..che mi piace sentirti
implorare aiuto..
( si è alzato e la tiene bloccata per le braccia)..Dai..chiama..strilla…!!!!
Armando : (sopraggiungendo..E’ costui un bel ragazzo alto,bruno…)..Lasciala.!!
Lasciala subito bastardo o ti massacro di mazzate…!
Ragazza : ….Armando..no..per carità…lascia stare…!!!
Marinaio : Armando.?..Allora codesto l’è il bel fidanzatino della topa..l’è
codesto il bietolone cornuto…Su..dai Armando….vieni avanti ‘mbecille che ti
lascio il ricordino della Marina militare sul faccino.( caccia un coltello)..
Ragazza : noooo!!..Armando no…!
Armando : (si lancia : con due cazzotti ben assetati piega il rivale..quando
questi è a terra gli molla un calcione nei fianchi)..e adesso se ne vuoi ancora
basta che lo dici…così il ricordino te lo lascio io.
Marinaio : no..no basta..!…Madonna Bona…basta…!…te tu m’hai bello e ucciso….Mi
sta bene così…la Flotta si ritira…tientela pure codesta bertuccia..a me no
interessa più..chè a ben guardare….la tiene pure le gambine storte…
Armando : ancora parli ?..un’altra parola e ti rovino…sparisci stronzo…!! ( lo
insegue per due passi mentre il M. indietreggia )
Marinaio : …terroni di merda…!
Armando : .Via…!!!! IL MARINAIO FUGGE VIA DAVVERO
Ragazza :..…Armando…! ma perché hai rischiato tanto…quello era un delinquente..
Armando : perché ti amo troppo..non posso vederti in pericolo..Lo sai che per te
darei tutto..anche la mia vita....
DALLA SUA POSTAZIONE NANELLA GONGOLA ED INDICA
Ragazza : anche io ti amo troppo ed oramai non potrei vivere senza di te…
Armando : eppure ... eppure con tutto l’amore che ti porto devo..devo dirti
addio…!!
Ragazza : ....addio ?…e perché…?…adesso hai detto che mi ami tanto….
Armando : E’ mio il destino infame .il fato crudele….I miei hanno deciso che
dopo la Laurea mi mandano a fare pratica nello studio notarile di uno Zio a
Boston... parto tra tre giorni…
Ragazza :: . nooooo !!!…no..!… Dimmi che non è vero ..dimmi che è uno scherzo..
Armando : purtoppo è vero amore mio...Devo andare…..e andando tanto lontano so
che il mio cuore non reggerebbe alla lontananza…preferisco dirti addio adesso
nel momento del nostro massimo amore..così conserveremo un ricordo bellissimo
l’uno dell’altra..Potrai mai perdonami..!!???
ACCORDI DI FUGA
LA FANCIULLA PIANGENTE SCAPPA VIA.
TEMA DI NANELLA B ( MIN. 1,00)
NANELLA COMMOSSA PIANGE A DIROTTO ANCHE LEI…CROSTA ALLORA PRENDE DALLA TASCA UNA
CRASTOLA DI SPECCHIO E LA INCITA A GUARDARCI DENTRO..RACCOGLIE PERTANDO LA LUCE
DI UN RIFLETTORE SULLA CRASTOLA E LA INDIRIZZA PRIMA NEGLI OCCH DI LEI.E POI
SULLA SCENA AL CENTRO LA QUALE QUINDI CONTINUA…
Armando : (che nel frattempo è rimasto solo si ravviva un po’ i capelli, si
accende una sigaretta..poi grida verso il fondo)..puoi uscire…vieni fuori...!.
Marinaio: (Salvatore esce dal cespuglio massaggiandosi un fianco)..te tu sei un
bel bastardo..m’hai distrutto due costole…’u che non si doveva fare per finta..?
Armando : dovevo essere credibile ….Nanella è furba…
Marinaio : ..già…. ma te tu sei ancora più furbo..! Con cinquemila lire…ti sei
liberato della bertuccia..e ci hai fatto pure la figura del Sir Lancillotto..
Armando : si… è stata una bella pensata..e pure necessaria!..capirai...quella
già parlava di matrimonio…ma che siamo pazzi..?! Io mo’ mi sono
laureato…comincio a guadagnare.qualche soldo serio...il Duetto Alfa Romeo papà
me l’ha comprato..sai quante superfighe mi spettano dietro l’angolo
adesso...Seh..me spusavo cu’ Nanella…e po..’a verità…io figlio unico di medico,
nipote di medico…io me spusavo cu ’a figlia ‘e ‘nu campusantiere del
Comune…lè..lè..
Marinaio : te tu sei un gran figlio di Troia…!!!
LA LUCE SI SPEGNE SU DI LORO…
Uomo : e adesso che piangi a fare,stupida..?…Per tutti questi anni hai creduto
che Armando fosse andato davvero a Boston …Stupida..stupida e ingenua…!!!!
Donna :.... ma perchè....??...perchè....????
Uomo : perchè noi tutti..uomini e donne siamo dei gran figli di puttana..con
tutto il rispetto per le medesime...
Donna : ... mi poteva dire la verità...
Uomo : la verità tante volte è fastidiosa..si capisce per chi la dice..meglio
blandire le altrui aspettative con carezzevoli bugie,nes pas...?In fondo la
bugia di Armando te lo ha preservato caro per tutti questi anni..la verità ti
avrebbe rivelato il mostro che era e forse ti avrebbe uccisa...
Donna :...(stracciando al foto)...un altro rifiuto...( butta via i pezzetti..)
Uomo :...a ì ccanno ‘a vì...!!.
Donna : ..ch’è truvato....?
Uomo : chell’ata scarpa rossa ‘e femmena...mo’ grazie a me ‘e accucchiato ‘o
paro...A vous Madame....!!! (porge e poi sadicamente la ritrae)...
Donna :..( golosa)...Dammella...!... Su dammela...!!
Uomo :.. al tempo...nella via niente si da per niente...tu a me mo’ che me
daie..?
Donna : e che te pozzo dà...?...nun tengo niente...
Uomo : tu così credi..?.. (mellifluo e lascivo)..Una donna nascosta sempre tiene
qualcosa..facciamo un baratto..
Donna : ..porco..!
Uomo : e pare che sono io..?...quelli sono gli spermatozoi che oramai si sono
messi in movimento e mo hanna arrivà...è la pulsione naturale ...la
riproduzione.....la continuazione delle specie..Jammo ...Aizete ‘a vesta..!
Donna : ...no...!
Uomo :..allora ‘e scarpe nunn’e vuo’.... ‘e pozzo scassà...!!!
Donna : ..fermo...! Miette cca...!!
Uomo : Prego..(inizia a fischiettare un motivo sensuale affinché la femmina si
muova seguendo il suo tempo)..indossale...!...( duro,volitivo,cattivo a lei che
nicchia)..miettete ‘sti scarpe...!
NANELLA SMETTE LE VECCHIE SCARPE MILITARI, SIEDE SU DI UNA BOTTE E SUI POVERI
PIEDI MARTORIATI DAL FREDDO CALZA CON MOVIMENTI INTRIGANTI LE DUE BELLE SCARPE
ROSSE...
Uomo... : su.....va su.....in piedi...! Balla..!!!..Balla…!!!!!!!!!!!!!!
TEMA SEXY DI NANELLA ( QUASI PENOSO,MELANCONICO)…………
ELLA SI METTE IN PIEDI POI SOLLEVA LENTAMENTE LE VESTI CENCIOSE MUOVENDO I
FIANCHI MENTRE L’UOMO OSSERVA RAPITO..QUANDO LA GONNA HA SUPERATO IL MISERO E
NUDO INGUINE L’UOMO CAVA DI TASCA LA CRASTOLA DI SPECCHIO E....
Uomo : ...basta....!
MA LA DONNA CONTINUA A DIMENARE I MAGRI FIANCHI ORAMAI ANCHE LEI PRESA DALLA
ANTICA ED ESIBIZIONISTICA LIBIDINE FEMMINILE E MAGARI QUASI CONVINTA CHE UN
FUGACE RAPPORTO CARNALE ESTORTO E’ COMUNQUE MEGLIO DI UNA FREDDA SOLITUDINE....
Uomo : ....ho detto basta...!!!
Donna : come basta...? Non mi vuoi più...?..Guarda...!!!
Uomo : no....che n’aggia fa...Copriti...!
Donna : (mortificata, come lo sono sempre tutte le donne che si sentono
rifiutate dopo aver ceduto)...Ma come...’e spermatozoi che partono..la
pulsione..
Uomo : lasse ‘e ghi...tanto pure con loro non tengo più niente da vedere..Era
una cosa diversa che cercavo...Guarda...
PUNTA LA CRASTOLA DI SPECCHIO SUL RIFLETTORE POI GUIDA IL RAGGIO SULLE SCARPE
ROSSE, POI ANCORA LO PROIETTA SUL PALCOSCENICO LADDOVE SONO COMPARSE DUE SCARPE
ROSSE, UGUALI, NUOVE,ELEGANTISSIME...
I DUE BARBONI DI NUOVO SI METTONO A SPIARE IN UN
ANGOLO..LUCE....
MUSICA DI MARISA ( riprende variato il tema della danza. Sexy di Nanella) ..
ENTRA IN SCENA MARISA UNA BELLISSIMA DONNA IN SOTTOVESTE CORTA..GIUNTA ACCANTO
ALLE SCARPE LE CALZA IN MANIERA MOLTO FEMMINILE GODENDO A PIENO DELL’EFFETTO DEI
SUOI PROPORZIONATI PIEDINI NELLE BELLISSIME SCARPE...POI SI GUARDA IL RETRO
DELLE GAMBE PER CONTROLLARE L’EFFETTO DELLE NUOVE SCARPE INSIEME ALLA LINEA
DELLE CALZE..SEMBRA DEL TUTTO SODDISFATTA..ENTRA FABIO IL MARITO,SUI TRENT’ANNI
IN CANOTTIERA E CALZONI...E’ QUESTI UN UOMO PULITO, FORTE,DAL VISO ONESTO E DAI
MODI SPICCI..
Fabio : ‘ a do’ so’ asciute ‘sti scarpe...??....hai fatto spese...?
Marisa : (minimizzando)...niente......una svendita......se ti dico quanto le ho
pagate non ci potrai mai credere.. Pensa ...costavano duecentomila
lire...indovina ..: le ho pagate solo trentamila ..! un regalo..!!..
Fabio : ......di chi...?
Marisa : (colpita dal tono duro dell’uomo e sulla difensiva)..ma
...veramente...me le sono regalate da sola ..sono i soldi che ho risparmiato
sulla spesa..(fingendo allegria, vezzosa)..ho fatto la cresta...!!!
Fabio : brava..! ..(osservandola intensamente)...Ti stanno molto bene..
Marisa :...(vanesia e cercando di deviare l’attenzione del marito sul campo
dell’erotismo)..che guardi..porcellino..?..lo so che tu diventi pazzo quando ti
faccio la danza del ventre sul tavolo con i tacchi a spillo ..con queste scarpe
qua viene benissimo..ti farei morire..vuoi vedere..?
Fabio :. famme vedè....(accende lo stereo su di una musica adatta)
TEMA SEXY DI NANELLA (MA PIU’ INCISIVO, CARNALE…)
MARISA SALE SUL TAVOLO ED INIZIA LA SUA DANZA SENSUALISSIMA FATTA DI MOVIMENTI
LENTI DEL BACINO,TOCCAMENTI,SCOPRIMENTI DI FIANCHI E DI NATICHE,SOSPIRI,
GEMITI...FABIO OSSERVA SENZA TRADIRE EMOZIONI
CROSTA OSSERVA SENZA TRADIRE EMOZIONI
MARISA SI GIRA DI SCHIENA AL MARITO E LANGUIDANENTE INFILA LE DUE MANI NEI I
NASTRI DEL TANGA FA PER ABBASSARLO....
Fabio : basta...!!
Uomo : (dal suo angolo ripete)... basta...!!!!!
Marisa : ( maliziosa )......Ma come…? …proprio ora che viene il bello...
Fabio : ..già...ora viene il bello....Scendi..!
Marisa : ...ma....??!!
Fabio : ....scendi....!!!! (poi tira fuori di tasca un bigliettino e legge cupo)
“Alla mia gatta selvaggia,....scarpette rosse.....per i nostri momenti di fuoco
..il suo gattone in calore...
Uomo : ( ripete)...il suo gattone in calore.....
Fabio : stava sotto il tappetino della tua Panda...te la stavo mettendo in
ordine..te la stavo pulendo tutta...
Marisa : ma non crederai..non penserai che io..Fabio per carità..c’è un
equivoco..io non..
Fabio : (schiaff...colpendola con forza)...puttana...!!!!... sporca puttana..!!
Marisa : maledetto..!!...Stronzo di merda...!..non ti permettere di mettermi le
mani addosso che ti denuncio....!!
Fabio : (singhiozzando) perché.?...perchè......?..che ti mancava.?..che volevi
di più..?
Marisa :...tutto....tutto... !!..volevo e voglio i soldi che tu non mi sai
dare..voglio la vita comoda...le emozioni..le avventure...gli alberghi di
lusso.le pellicce..Con te faccio una vita di merda..io...io che potevo avere
ogni uomo ai miei piedi mi sono buttata via con un macchinista delle
ferrovie.... un fallito...! un morto di fame....
CANZONE DEL MORTO DI FAME
Fabio : (schiaff..schiaff....continuando colpire con tutta le rabbia che ha in
corpo)
..io si,sono un morto di fame....?..un fallito...?!......
puttana !!.
Tu hai saputo fare questo a me ?
....a me..che mi ammazzo di fatica
per portare a casa una lira...
a me che non ho altro nel mondo
che te e le bambine.. ..
che se non vi tengo vicine
sto male..non vivo..
puttana..!!..
se sei mille volte puttana..! ( schiaff.....)
io sono un fallito...?!......un morto di fame….
ACCORDI PROFONDI ED INCISIVI SULLA VIOLENZA
Marisa : . nooo !!..basta..fermati....!!...mi stai rovinando la faccia...
Fabio : ..tu mi hai rovinato la vita...( schiaff..! )
tu mi hai distrutto la vita...( schiaff..! )
tu mi hai cancellato la vita...( schiaff..! )
Marisa : (perfida, cattiva..) colpisci..dai..continua.....adesso mi faccio
refertare in ospedale ...poi vado dai carabinieri e ti faccio arrestare,..ti
devo mandare in galera a vita..non vedrai mai più le tue figlie...mai ..mai
più...!!
Fabio :. ( con la testa tra le mani ).....le mie bambine le mie bambine..
Marisa : ..e quando sarai in galera io mi rifarò una vita con il mio amante che
è ricco bello..e gli darò pure le tue figlie..!!
Fabio : Noooooo..!!!! (Scatta e colpisce la donna sino a lasciarla esamine poi
prende dai suoi piedi le due scarpe rosse e le mette con cura nella spazzatura)
..BUIO..
Uomo : ( asciugandosi gli occhi come a cancellare dagli stessi le atroci
immagini che avevano ed hanno visto) ....e accussì fuie......
Donna : (filosofa)...e che vuò fa..?...so’ chelli cose ca succedeno dint’a ‘nu
mumento e che te cagnano tutta ‘na vita....Via.! (anche lei butta via nei
rifiuti le due scarpe rosse )...Via..! Tornate nell’oblio...
Uomo : che d’è.? non ti piacciono chiù ‘e scarpe d’a puttana..?
Donna : me piaceno..me piaceno..però...comme tutte ‘e cose che hanno fatto parte
di una vita si astipano dentro di se il bene e il male ..queste cca stanno
imporpate di malvagità... e po’ so’ state ‘e piede ‘e ‘na morta...
Uomo : ....già....’na morta accisa...
Donna : ...che sa che ne fuie doppo ‘e chillu puveriello..?...
Uomo : chi..?
Donna : comme..’o cornuto... !!!!!!!!!!
Uomo : (scattando e prendendola per il collo)...non ti permettere..!!..Quello la
fu la vittima..’e capito..?...la vittima..!!
Donna : ne guè...e che ce tras’io..lassame...me faie male...Ahia....guè... io
aggio ditto solo cornuto..
Uomo : (rabbonendosi e guardando nel vuoto innanzi a se)....CANZONE D’E CORNA
Se fa ambressa a dì: cornuto...!
comme se tenè ‘e corna fosse un delitto..una colpa..
“cornuto”....ma che significa ..?
e comme chiamma’ mariuolo al derubato..
.il delitto il cornuto lo subisce...
s’avessa punì per legge il traditore..
la fedifraga..comme fanno ‘e Musulmane..
’na bella lapidazione..
Un paliatone…
envece nella nostra bella società..
il tradimento non è più reato e giustamente...
però al tradito ce resta nu marchio ‘e nfamità per tutta la vita..
per sempre..per l’eternità…….!!!!!!
MUSICA CANTO A DUE VOCI
“…Piccerè,quanto sei bella.!
Quanto mi piaci.!…Resta cà vicino me..!
Non posso vivere senza ‘e te..!!”
“ Omme mio si ‘ a vita mia..!”
Senza ‘e te voglio murì…
Ma è surtanto ‘na bucia
Se fa ambressa a dì : cornuto...!
Se fa ambressa a dì : cornuto...!
LA MUSICA SUL TEMA DIVENTA ORCHESTRALE E LARGA.
POI CHIUSURA.
FINE I° ATTO
II ATTO
OVERTURE…………………………………………………..
LA SCENA E’ LA MEDESIMA DEL I° ATTO.CROSTA E NANELLA SONO ACCOVACCIATI AL
MARGINE SINISTRO DEL PALCO…
Crosta :..( ha tratto dai rottami un carburatore da camion e lo esamina ) E’
come dicevo Nanè…tutto quello che esiste in un modo o nell’altre si arruvina, si
logora,si sgretola,si polverizza e con esso quello che da lui dipende…..ecco
qua..( trae dal cumulo di rifiuti accanto a sé un vecchio rugginoso carburatore
da camion)…liegge ccà:”.Aeternum...”..eterno...pure chisto aveva essere
eterno...indistruttibile...e invece...
Donna :. . zitto..sta arrivando ‘o camion d’a munnezza...levammece ‘a miezo..ce
no ce revacano tutta ‘a fetenzia ‘ncapa ..cammina..viene pure tu canill’...
scanzate...
DIFATTO IN FONDO ALLA SCENA SI PRESENTA LA CUPA SAGOMA VOLUTAMENTE
STILIZZATA,COME IN UN CARTONE ANIMATO, DI UN GROSSO CAMION DELL’ASIA...IL
CASSONE SI RIBALTA CON FRAGORE E CADONO AL SUOLO LE ULTIME BRACCIATE DI RIFIUTI
DI GIORNATA.. MENTRE I DUE CLOCHARD SI RITRAGGONO AL SOLITO IN UN CANTUCCIO,
COMPAIONO I DUE SPAZZINI CATONE E LUCIANO...NELLA DIVISA CLASSICA E SPORCHI DI
FULIGGINE E DI GRASSO..
Catone : sperammo ca fernesce ambressa sta serata, tengo ‘nu friddo ncollo can
un te dico .me sento tutte ‘e manne agghiacciate....
Luciano : .. E te lamiente sempe..piuttosto caccia ‘e denare e
cuntale.......Quant’avimmo accucchiato..?
Catone :..(contando delle banconote che ha tratto di
tasca)...trenta...trentacinque e cinque...quaranta..!..quaranta euro...
Luciano : tre ore ‘e fatica e avimmo fatto sulo quarant’euro..ossia
..tivitendo..so’ vinte pe’ d’uno...e che miseria..
Catone :.titò...chelle pure vint’euro pure so’ truvate ‘nterra..mo ce vo’...
..truvate ‘nterra t’è piaciuta ‘a battuta....?...ahh..ahh...
Luciano : no..numm’’è piaciuta.’a batttuta..anche perché se ci acchiappano
mentre ce futtimme ‘e saittelle ‘e ghisa ‘a terra pure furnimme ‘ngalera..
Catone : ....ma a chi..??...chelle ‘e gente s’arrobbano ‘e ‘miliarde ....vuo
vede’ che venene a acchiappà proprio a nuie pe’ ‘na trentina ‘e saittelle
scumparze...ma famme ‘o piacere..
Luciano : Catò...quante parle accussì me fai ‘ncazzà.....ma pecchè.. nunn’o saie
ca si arruobbe ‘e miliarde..traseno mmiezo
avvocate..sindacate..magistrate...parte lesa e parte offesa..votta te..tira a
me..se mbrogliano ‘e lengue... spariscene ‘e carte..e venene tutte quante
assolte..perchè..comme se dice... il fatto non costituisce reato....invece..
Catone :.si t’arruobbe ‘nu poco ‘e fierro fraceto...
Luciano : vaie galera...!!...e’ accussì ..è sempe stato accussì....pe’ e’ cose
grosse se aizano tempeste grosse ca doppo, passa ‘o tempo,e ‘a povere cummoglia
tutte quante....UNIPOL...PARMALAT....BANCA VENETA:..te dicene niente sti
nomme..?
Catone : no....
Luciano : e perché si ‘gnorante dint’ all’amena...Basta..mo’ mettimmece ‘a
faticà..si deve smontare il carburatore nuovo e si monta quello vecchio...poi
portiamo il mezzo in officina e dichiarammo il guasto...mentr’io faccio
chesto...tu zucate ‘a nafta ‘a dint’o serbatoio..(fruga tra i rottami di ferro
in un cumulo)..o v’ canno ‘o vi..’o dicevo ca ce steva... e ce sta pure ‘na
bella batteria..me trovo facendo...tra na cosa e n’ata cca pure so nu centenaro
d’euro....
I DUE COMINCIANO A SMONTARE I PEZZI NUOVI DAL CAMION DAL CAMION DELLA N.U. ED A
SUCCHIARE IL CARBURANTE...MENTRE SONO COSI’ INDAFFARATI DA SINISTRA ENTRA IN
SCENA UN GIOVANE, ALTO,MAGRO,PALLIDO...CAPPOTTO SCURO..SCIARPA BIANCA... CHE SI
FERMA SILENZIOSO A GUARDARLI
CANZONE DELL’ANGELO
Catone : ( notato l’intruso lo guarda con insistenza ) ...mbe’..?
Angelo : ....buona sera....
Luciano : ..... bona sera ‘o cazzo...che vuò..?
Angelo : ....serve aiuto...?
Catone : (minaccioso)...serve che te ne vaie a fa ‘nculo e ce faie faticà...!
Angelo : (calmissimo)...continuate..continuate pure...fate conto che non ci
sia...
Luciano : guagliò...forse nunn’è chiaro...ca tenimmo che fa...tu te ne ‘a ì..!
Angelo : ....vorrei..ma non dipende da me...sto in servizio....
Catone : .in servizio ?......ma che sì..’na guardia...?
Angelo :.. no....
Luciano : ...lass’ ‘o perdere Catò.....Chisto sarrà n’atu drogato ‘e merda....
Catone : amico...(brandendo una grossa chiave inglese)...si dice una parola ‘e
chello che staie vedendo..quant’e vera ‘a Madonna...t’arapo ‘o fronte...!!!
Angelo :. Non v’incomodate....di quello che fate non me ne frega un tubo...però
non me ne posso andare..ciò che incomincia deve finire...
Catone : chist’ è pazzo...Siente Lucia’...nunn’ ‘o damme retta...cercammo ‘e nun
fa nisciun’atu guaio...(ad Angelo)....Amico, a te...se ti stai zitto e ci dai
una mano a smontare i pezzi..ti diamo dieci euro...
Angelo : grazie......
Catone :..cu stu cazzo e friddo pure tu ‘miez’a via ....e pe’ sapè ,comme te
chiamme ?
Angelo :.... mi chiamano Angelo.... SPEZZA LA MUSICA
Luciano :. Avite fernute ‘e presentazione..?..pensammo a fa ambressa....a te....
Angelo :. che devo fare...? io non ho molto tempo....
Luciano : ....porta quel carburatore qua ...e comincia svitare tutte’e
vitarelle.....
Angelo :.... questo carburatore è difettoso...c’ha la valvola rotta...
Luciano : ..nun’te ne ‘ncarricà..quello pochi metri deve reggere... quando
arriviamo al deposito dei mezzi ....
Angelo : non può funzionare...
Luciano :...e dalle..guè tu te’ ‘a fa ‘e cazze tuoie ....‘e capito...?
Angelo : ...va bene... (aiuta silenzioso a smontare il pezzo)
Luciano : (a Catone ) e tu ..te muove cu sta nafta...??!!
Catone : Pronti! (trasportando due taniche, d’improvviso lancia un
gemito)..Ah...!
Luciano : ...ch’è stato...? Catò..ch’è stato..?
Catone. .: nunn’o saccio..antrasatto....’nu dolore ‘mpietto..(si comprime il
petto con le due mani)...me fa male...’o vraccio...proprio cca..
Luciano :... è stato lo sforzo..’e doie taniche so’ pesante...fa chianu chianu e
puortale dint’a cabina..va...!
Catone : (prova a eseguire, ma il dolore ritorna più forte)..Ah..! Nun ci’à
faccio..me fa male cca !...( si tocca il petto...)..Lucià...aiutame damme ‘na
mano..
Luciano :..nun fa ‘o femmeniello... è freddezza ...mo passa....
Angelo : ( gelido)....non è freddezza..è un infarto....
Luciano : ma che ne può sapè tu...? ma che.. si miedeco..?
Angelo :..No...ma lo so......Il tuo amico sta morendo...
Luciano : (impressionato)..neh strunzo, ma tu che cazzo staie
dicenno.?...(soccorrendo il
compagno)..Catò..Catò...!!...parla..guardame....comme te siente.. ?
Catone : ( terreo...gemendo per gli spasmi)...aiu..aiu...to...’o
core....aiutateme..Ahhhh.
Luciano : Madonna..’e chisto sta ittanno ‘overo ‘o sanghe..A te..fa ambressa ..
damme ‘na mano....mettimmolo ‘ncopp’ ‘o camiòn..ce sta ‘nu Spitale cca vicino..
Angelo :..il mezzo non può partire....il carburatore...
Luciano : (provando convulsamente a far partire il camion)....Chi t’è
muorto..!.....niente..niente..nun vò partì..mannaggia ‘a vita mia..e aggio miso
pure ’a batteria vecchia....a te.....aiuta..!..votta...votta ‘o camion
arreto.....!!!
Angelo : è inutile..oramai è tutto inutile..quello che doveva accadere si sta
compiendo...
....Catone Gerardo adesso deve venire con me...
Luciano : (sudando freddo)...adda venì cu te.?...e comme saie ca se chiamma
Gerardo..? (guardandolo terrorizzato)...Ma tu.. tu...chi sì.???....chi sì..???!
Angelo :.Angelo..te l’ho detto...mi chiamano Angelo....(prende per la mano
Catone dolcemente lo trascina via)...andiamo....
Luciano :.(si accascia disperato..) Catò...!!!..noooo...!!!..nooooo....!!!!
MUSICA…………………………………………………………….
UN RAGGIO DI LUNA ILLUMINA LUCIANO CHE SINGHIOZZA MORALMENTE DISTRUTTO MENTRE
STRINGE TRA LE MANI UN PEZZO MECCANICO ORAMAI INUTILE...BUIO SU DI LUI MENTRE
L’ASSOLVENZA TORNA SUI DUE CLOCHARD...
Uomo :...che simme...!! (prende tra le mani il carburatore che nessuno venderà
più)...’na vita perduta .....pe’ ‘nu piezzo ‘e ferraglia...tre sorde ‘e
ferraglia...!!!.( lo getta di nuovo tra i rifiuti)
Donna :...magari si nun facevano.....si nun pruvavano a....si cercavano ‘e ....
Uomo : ....zitta Nanè........zitta...!tutto è destino....tutto è
destino....!!!!..e ‘o destino spisso è ‘nfame.....nun tene pietà ‘e
niente...cierti vote pare ca se diverte a distruggere ‘e speranze d’a gente...
Donna : ‘ destino c’o facimme cu ‘e mane noste..
Uomo : ...tu overo dice..?..tu overo dice..?...Guarda, Nanè…guarda che aggiu
truvato proprio cca nterra..
Donna : che d’è..?...nun veco buono…
Uomo : …comme se chiama..’na tettarella ‘e criatura…’nu zezzeniello ‘e gomma..
Donna : ’nu ciucciotto…!..embè…?.se ne trovano tante …quanno ‘o piccerillo se fa
chiù grosso…quanno ‘e ciucciotte nun servono cchiù…se jettano..
Uomo :..già…quanno nun servono cchiù…se jettano….ma certi vote…’o Destino..ce
mette ‘o suoio..guarda, Nanè....guarda…
TEMA DELLA PROSTITUTA LA CANZONE DI MILENA………………………
MENTRE AL SOLITO SUI DUE CALA L’OMBRA..SI ILLUMINA L’ALTRA PARTE DEL
PALCOSCECNICO DA CUI ENTRA UNA GIOVANE DONNA VESTITA O MEGLIO SVESTITA COME UNA
PROSTITUTA DI OGGI : SCARPE COL TACCO ALTISSIMO E ZEPPA, CALZE COLORATE A MEZZA
COSCIA,MINIGONNA INGUINALE,TOPPINO CHE SCOPRE IL SENO FIN TROPPO RIGOGLIOSO,
GIUBOTTO AZZURRRO DI PELLICCETTA SINTETICA.....HA LUNGHI CAPELLI BIONDI E RECA
TRA LE MANI UN FAGOTTINO IN CUI E’ AVVOLTO UN BIMBETTO DI POCHE
SETTIMANE.....ELLA POGGIA IL FAGOTTO SU DI UN BIDONE POI INIZIA A CERCARE
QUALCOSA DI COMBUSTIBILE PER ACCENDERE IL FUOCO E RISCALDARSI....NEL FRATTEMPO
PARLA...PARLA TRA SE ED AL BAMBINO....
Milena :...mo dicono che male facevo sott’o ponte ‘e Capodichino..? ..m’ero
truvato nu pezzetiello pe’ fatte mieie...a chi rumpevo ‘o cazzo..?..Niente ..me
n’anno cacciato pure a là...Imitando la voce delle colleghe puttane..” a te
...ne ‘a ì..’e capito..?..chesta è zona nosta..!”...”vattenne..zuzzosa ‘e
merda..ca già simm’ assaie ”. “si nun te ne vaie mo’ mo’ te facimmo ‘nu
straviso..!”....e po’ nunn’abbastanno lloro...hanno chiammato a
isso....(sarcastica)..all’omme ....‘o ricuttaro...’o malamente..!!..(imitandone
la prepotenza volgare e perfida)..(“ Piccerè allora overo nunn’haie capito
niente..?”-e poh’ : nu pacchero...!- “piccerè..ca ce stongh’io sulo cu ‘e
femmene meie..!”- poh..e dalle n’atu pacchero – “na curtellata a me nun me costa
niente...” e memettette ‘o fierro sotto cca....(rammentando le sue parole) ” Ma
pur’io aggia campà...tengo nu creaturo piccerillo ’a fa mangià...tenite
pietà”...Niente..!...niente..! facette peggio...Ma che tenene ‘o posto d’o core
chille chiaviche. “Vattenne..’e capito ?..va a sculà a n’ata parte !..si te
mettimmo sotto..” “ ma ‘o criaturo mio..? ”..” spierdelo..!..puortale dint’a ‘na
Chiesia..Accidelo...!”...’E capito....a mammà..t’avevo accidere !...e quanta
vote l’aveva fa..?Quanno chillu disgraziato d’o patrone ‘o paese m’e mettette
incinta..quanno si nato’o Spitale..?...quann’aggio visto ca pe’ te fa campa’
dint’a sta città ‘e merda putevo fa sulo ‘a puttana..? quanta vote ..quanta vote
t’aveva già accidere..? ( il bimbo scosso da tono che si è fatto più concitato
piange....o forse ha solo fame..La giovane che nel frattempo parlando parlando
ha acceso un fuocherello di carte e legnami,prende il bimbo e scoperta una zinna
grande e bianca, con atteggiamento tenerissimo gli dà il latte-...(mente lo
allatta come in una filastrocca e quasi inseguendo un sogno lontano)..”.
..Oh..Ohh,..
mangia mangia a mamma toia..
mangia mangia e fatte grosso...!
ca doppo ca sì grosso a mammà ‘a difiende tu..!
Oh..Ohh,..
mangia mangia a mamma toia..
mangia mangia e fatte grosso...!
ce ne jammo cchiù luntano…!
ce ne jammo cchiù luntano…!
Fore ‘a Napule..e ‘a sta vita
tu fatiche tantu bello e mammà te lave ‘e panne..
tu fatiche tantu bello e mammà te lave ‘e panne..
te cucina..’o brodo’e carne
cu ‘e patane e ‘e patenelle .....
e po’ te spuse ‘a guagliuncella ...
ca nun face ‘a puttanella..
ca ammacare è puletella …
cu a crestina e ’la gunnella
e fatica pe’ commessa
pe commessa ‘e prufummaria
tanta addore..tanta buttiglielle
(recitato forse ciò che magari in un’altra vita meno segnata avrebbe
voluto essere lei...)....
buttiglielle tutte quante d’argento..d’oro...
’e cristallo mulato...tanta cose belle e delicate..
(vedendo innanzi agli occhi questa ambientazione magica fatta di
colori ...di profumi ..di polvere di talco..di centinaia di foulard di
morbida seta.-riprende la litania.)
….e culure d’e pazzielle
ogni sera ‘na nostalgia
nostalgia e nu capriccio
..mangia mà ca te faie miccio…!!!
DUE VOCI SI AVVICINANO..SONO DUE UOMINI,DUE GREVI,GREZZI,INFIMI INDIVIDUI, DI
PERIFERIA IN CERCA DI FACILE COMPAGNIA..IN FONDO SONO DUE UOMINI QUALSIASI
STUPIDI ED IPOCRITI, LURIDI E CINICI COME CE NE SONO TROPPI..PER COMODITA’,PER
NON CHIAMARLI SOLO BESTIE, LI CHIAMEREMO MAURIELLO E GIGANTE...
Mauriello : viene ..Gigà...cammina a che sta parte se mettemmo ‘e straniere
giovane giovane..chelli lla chiù piccerelle..!
Gigante : . ma comme..?... mo’ se mettono vicino ‘a munnezza..?
Mauriello : e si capisce..dall’ati parte chiù bone a chesti cca ne
cacciano..allora ‘e slave..’e pulacchese..’e nere., chelli giovane giovane se ne
fuiene proprio cca.. a vì..là ce ne sta una..
MILENA NEL FRATTEMPO ALL’APPRESSARSI DEI DUE UOMINI HA AVVOLTO IL BIMBETTO NEGLI
STRACCI E LO HA NASCOSTO SU DELLE CASSETTE NON LONTANO DAL FUOCO...IL CANE
ATTIRATO MAGARI DAL TEPORE E DALL’ODORE DEL LATTE GIRONZOLA INTORNO AL FAGOTTINO
CHE DORME FINALMENTE TRANQUILLO...
Gigante : ... azzo..!...e chesta ‘è bona overo...!!!
Mauriello : e io che t’aggiu ditto..?Tenarrà massimo diciott’anne..e guarda che
zizze...!!
Gigante : ..pecchè ‘o culo è fesso ….chillo me pare ‘na luna
chiena..’ncopp’all’onne d’o mare ‘e Marechiaro… !
Mauriello : uhà, Gigà….. pure poeta…piuttosto quanto tiene a spennere cu
chesta..?
Gigante : manco una spaccetta ‘e lira….(alla perplessità manifestata
dall’altro)..ma pecchè tu tenisse intenzione d’’a pavà..?..nuie primma facimme
‘e fatte nuoste e quanno è doppo..Matalè,currece appriesso..!!..e si parla
abbusca pure…
Mauriello : (compiaciuto) che omme ‘e merda ca si….che omme ‘e merda,.. !!.
(alla ragazza falsamente cortese)…..A te bella..quanto te piglie..?..bada ca
simme a duie ..vulimmo ‘o sconto comitive…
Milena : …cinquanta tutt’e duie…va buono accussì ..?
Gigante : ‘o prezzo (ammiccando all’amico ) me pare onesto…resta fatto…Vaco
primm’io…!
Mauriello :…. seh…..proprio accussì aggio ditto…e che io o chiu’ fesso ‘e
te..???.. niente..vach’io pe’ primmo..!!!
Gigante : te faccio pazzo…e io po’ me pigliasse ‘a remmasuglia toia…?
Mauriello :..e me avessa piglià io a toia…?...io te schifo….!!!
Gigante : ( minaccioso)…guè ..’o vach’io pe’ primmo o nun se ne fa niente…!!
Milena : (paurosa di perdere l’occasione di guadagnare qualcosa)…nun ve
preoccupate..io tengo appresso ‘na butteglia d’acqua..doppo me lavo tantu
bella…menate ‘o tuocco a chi fa ‘o primmo…
Mauriello : ‘O Gigà..aggio avuta ‘na granda idea…cu chesta ‘nce iamme
‘nzieme..accussì nisciuno capita doppo e nisciuno se piglia collera ..che ne
dice..??
Gigante : bravo…!...e va buò ‘o frà…jamme…..
Milena : aspettate… io nunn’aggio maie fatto ‘nzieme cu duie..
Mauriello : ( ammiccando volgarmente verso l’amico)... e stasera ‘ncigne ‘a
nuvità..te faccio vedè ca doppe ce darraie tu coccosa a nuie..
IN QUEL MOMENTO IL BAMBINELLO INIZIA A VAGIRE..E’ UN RICHIAMO FLEBILE E
DISPERATO ALLA MAMMA PERCHE’ SI OCCUPI DI LUI E GLI DIA LATTE E CALORE..
Gigante : ( guardandosi attorno curioso )..ma che d’è, neh..?
CANZONE DELLA MADRE VIOLENTATA:
Milena : (combattuta tra la necessità di non perdere il guadagno necessario alla
sopravvivenza del bimbo e la voglia di accorrere al richiamo del suo cucciolo)
.. niente..nunn’è niente..!
...cca attorno c’adda sta quacche gatta ...
venite.... nun date retta...
Facimmo ambressa...
IL VAGITO DI RISENTE PIU’ DISPERATO, MILENA ANGOSCIATA GUARDA NELLA DIREZIONE
DEL POSTO OVE HA DEPOSTO IL BIMBETTO
Mauriello :...no,..chesta nunn’è ‘na gatta..
è ‘nu criatura ca chiagne..
Milena : a chi..?...’e criature nun chiagnene accussì…
nu ce penzate..nunn’è nu criaturo…
Gigante : e pure si fosse...che ce ne fotte...sarrà quacche bastardiello
d’albanese che hanno sperzo dint’‘a munnezza...(tornando ad occuparsi del corpo
della donna della quale già sta percorrendo le curve)..jamme a te.fance vedè
coccosa....( volgare e imperioso )...lievete ‘e panne ....!!
Milena : ( fermando la mano dell’uomo)
...un momento..aspettate...no accussì...
Ve voglio fa recrià veramente…..
Mauriello :have ragione ‘a zoccola,Gigà......no accussì...mo ‘nce mettimmo
commodi....a te...jammuncenno dint’’a machina...cammina ..!
Milena : no..no ..vi prego ....sentiteme ame
.stammece. cà.. ca è chiù meglio...
Gigante : e pecchè fosse meglio ...? c’avimma fa allerte ...mettimmece dint’a
machina ...sta llà ..(indica una stradetta contigua)..
Milena : no..vi prego...!! stammece cca..pecchè..pecchè...
Gigante : .....pecchè..?
Milena : (cercando disperatamente una spiegazione logica )
..pecchè...si.. pecchè .. cca sott’o lampione
me putite vedè meglio annura ..
nun ve piace ‘e me guardà tutta quanta sott’a sta luce..
guardate..guardate quanto songo bella
(ciò dicendo si scopre il capezzolo di un grosso seno, ma la voce tradisce
sempre una grande angoscia)..
Gigante : ‘e capito a sta granda puttanona...a sta malatona..è comme..se dice
?..una esibizioniste...!..e va buò, si pe’ fa ‘na malatia..stammece cca...
LA DONNA VIENE RIVERSA SU DI UN VECCHIO MATERASSO CHE APPENA E’ COPERTO ALLA
VISTA DA QUALCHE BIDONE E DA CUMULI DI RISULTA..COMMENTO
MUSICALE…………………………………………..
DUE UOMINI SI DANNO DA FARE LASCIVAMENTE SUL CORPO DELLA GIOVANE CHE E’
GIUSTAMENTE DISTRATTA E PROIETTATA AL RICHIAMO DEL PICCOLO. ELLA OGNI TANTO
TENTA DI SOLLEVARSI DAL GIACIGLIO CERCANDO DI CONTROLLARE IL RICHIAMO DEL BIMBO
CHE OGNI TANTO SI RISENTE PERO’ SEMPRE PIU’ DEBOLE..
Milena : ….lassateme….!!!
Gigante : ..embè…???
Mauriello : tuorne cca zoccola…nun me può lassà a miezo…
Milena : aggiu ditto lassateme….!!! ( si svincola tentando di arrivare al bidone
dove geme il piccolino)..Ninno….!!!
Gigante : ( al compare, ricomponendosi )…Ninno…?.. ‘e visto ca ce sta ‘na
criatura…
Mauriello :. io sulo ‘e nummere nunn’anduvino..’o sapevo ca cca attorno ce aveva
‘nu piccerillo..Gigà,mo’ l’avimme viste tutte quante.: ’e puttane ca vanno a
fottere cu ‘e figlie appriesso..
Milena : ( recuperando il bimbo dalla cassetta e stringendoselo al petto)..
è Nennillo ‘o figlio mio…
nun tenevo addò lassarlo…
sta chiagnienno…’O criaturo vo coccosa…
ma ‘o latte ce l’aggio già dato…
forse le fa male ‘a panzella
tiène a mammà…pigliata ‘a tettarella ..
zuca..a mammà..zuca ‘a ccà…!..( il bimbetto però cianotico rifiuta la tettina)
Gigante : nunn’a vo…po’ essere che adda fa ‘o ruttariello…avotalo sotto ‘e
‘ncoppa…
Mauriello :.beh, c’avimmo fatto ‘o nido d’Annunziata..( strappa la tettarella
dalle mani della donna e la lancia verso i due clochard )..Guè..Ciaccarè,puose
‘stu coso addò steva e fance fernì ‘sta diece ‘e scimmeria..…cammina cca
‘nterra..!
Milena : aspettate..…facitele pe’ muorte vuoste..aggiate pazienza……’o nennillo
mio nun sta buono…Guardate…nun respira normale …(cautamente lo scuote
disperata)…Niculì’..a mammàrella toia…respira…!respira!…Uh,Madonna mia
bella..Madonna mia..S’è fatto tutto russo russo…po’ essere ca s’è affucato cu ‘o
latte mio …Aiutateme..aiutateme.,p’ammore e’ Ddio….!...vuie tenite ‘a
machina…purtatence ‘o Spitale..
Mauriello : ‘o Spitale…??..ma che sì pazza…?...Nennè…io tengo mugliera…e si
doppo ..’ncoppo ’o Drappello se vene a sapè ca steveme cu ‘na zoccola..
Gigante : hai ragione..levammece ‘a cca..jammuncenno, Mauriè....mica putimmo
passà ‘nu madonna ‘e guaio pe’ mezza ‘e chesta …(si rassetta e fa per avviarsi)…
Milena : noooo ( aggrappandosi alla giacca di Gigante che la respinge
)….aiutateme ...purtateme ‘o Spitale..!! Facitele pe’ chi tenite ‘mParaviso..’o
figlio mio sta murenno…!!!
GIGANTE PERO’ E’ GIA’ LONTANO, MILENA SI APPENDE ALLE FALDE DELLA GIACCA
DELL’ALTRO BRUTO MA ANCHE QUESTI LA SCANZA VIA
Mauriello : a chi vuò ‘nguaià…lassa….lassa…!!! ( ESCE)
Milena : nu me lassate sola..aiutateme…( li segue disperata)..Aiutateme…!.( ESCE
)
MUSICA DELLA VIOLENZA……………………………………………………..
Uomo :. (dopo aver guardato l’uscita dei tre personaggi e poi la tettarella
oramai inutile, ironicamente).....’o Destino..?!!!’o Destino fa chello ca vo
isso...!..hai voglia ‘e te sbattere...’e correre..’e t’arravuglià mane e
piere...Quanno hadda succedere..succede... mariunettelle senza file...chesto
simme tutte quante...!!
Donna : ..si....ma si essa nun ghieva a fa ‘o malamente ..si nun se purtava ‘o
piccerillo appresso...ammacare tutto chesto nun succedeva..
Uomo : e pecchè..povera figlia.. teneva scelta...?Non c’è scelta...quatte
disgraziate cca tenevano appuntamento e niente,manc’o Pataterno ce puteva fa
niente....Nanè, nuie simme palle ‘ncopp’a ‘nu bigliardo : quanno è partito ‘a
carambola.ruciulianno ruciulianno....c’avimma tuzzà e doppo..succede chello
c’hadda succedere..ce sta chi fa ‘o punto e chi cade dint’ ‘o pertuso..
Donna : ..ma ‘ ‘o piccerillo s’e’ salvato...tu che dice..?...s’è salvato..??
Uomo : ....mah...e che importanza tiene..?...Pur’isso che era..?...Niente
!!!...meno ‘e ‘nu perucchio..’nu perucchio ‘ncopp’ ‘a cammisa fetente d’o
Destino...siente a me ..si chillu piccerillo è morto è stato meglio pe’ isso
..s’è scanzato tanta turmiente..tanta veleno...tanta dolore inutile....Ha fatta
‘a meglia morte :...‘mbraccio a mamma soia...!
Donna : quanno faie accussì t’accedesse... Che ne saie si chilo criaturo vuleva
vivere cu tutte ‘e guaie ...cu tutte ‘e dolore..cu tutto ‘o veleno..abbasta ca
campava..
Uomo :.... imbecille ..taci..!! Tu non saresti stata mai una stoica...
Donna : e tu non saresti stato mai un filosofo...sei troppo stronzo...!
Uomo : ssccccchhhhhhhh..! Zitta...!..arriva ancora qualcuno..sta nuttata nun vo’
fernì...
Cammina cca ..nun te fa vedè....
MUSICHETTA DI ENTRATA : LE TRE SORELLE
DIFATTO ENTRANO DA SINISTRA TRE STRANE DONNE :..SONO ERMINIA,CLORINDA E ASPASIA
BUSECCA TRE SORELLE ORAMAI ANZIANE MA CHE CONSERVANO NELL’ABBIGLIAMENTO, NEI
MODI E NEL PARLARE I RETAGGI DI UNA ANTICA FINEZZA..
Clorinda : ma io non capisco se tu proprio a vicchiaia ti sei impazzita del
tutto.
Erminia : ( anch’essa alla sorella Aspasia)..ave ragione Clorinda ..’stu fatto
c’avimma fa è proprio da scumbinate....e po’ a chest’ora...
Aspasia : è una cosa che solo a quest’ora si può fare…nessuno ci deve
vedere…nessuno deve sapere…
Clorinda :.. e se capisce… perchè se qualcuno se ne accorge ci portano tutte e
tre diritte diritte al Manicomio…fare...Il funerale ad un violino..!....Chiste
so’ nummere…!!..Ma dico..non bastava che lo buttavi dentro alla mondezza a
casa…ce sparagnavemo ‘stu scarpinetto..e pure tutto ‘stu friddo …?
Erminia : e perchè io non ce l’ho detto un sacco di volte ? (come ripetendo la
frase già detta alla sorella)..”Aspà..bella d’a sora..facciamo un pacchetto
tanto bello e lo diamo a don Salvatore lo scopatore..quello se lo mette sotto al
braccio e lo porta alla discarica….doce doce..comme a una reliquia…”
Clorinda : in fondo sempre qua doveva arrivare…No.!..Invece ci abbiamo dovuto
fare noi l’esequie al Guarnera del Gesù…!! Comme a ‘nu Cristiano..Ermì, tu ‘e
capito ca io tengo pure ‘e cerogene dint’a borza…
Erminia : e a me questa scombinata non mi ha fatto portare il libretto delle
preghiere con tutti i De Profundis..?..Clorì..quando poi ‘e gente vanno dicendo
che le tre sorelle Busecca so’ tutte sceme mica tenene proprio tuorto…
Aspasia :…. avete finito..? Sono terminate le banalità..?...Avete finito di
ragionare come due donnette qualunque…?
Erminia : e perché che siamo..che siamo…tre premi Nobel per la fisica..?
Aspasia : .no.. ma non siamo donnette qualunque ..ricordatevi che siamo quelle
tre Muse..quelle tre artiste che volle il povero papà..Clorinda..le bianche mani
come due colombe che volteggiavano sul pianoforte…Erminia..la voce degli Angeli
quando gli Angeli cantano da soprano ed io..io che come diceva il povero papà…il
violino lo facevo piangere..anzi di più…lo facevo pregare,misticamente...Papà
diceva che suonando lo facevo andare in Estasi..
Clorinda : scusa tanto..c’ereme scurdate che a casa Busecca teneveme a Santa
Teresa d’Avila… !!
Erminia : Santa Teresa d’ Avila..?….no..no di più..nostra sorella oramai se
sente per lo meno Santa Chiara d’Assisi !
Clorinda : e me no male che il funerale si doveva fare al violino..se era il
pianoforte da atterrare ci voleva una squadra di facchini..!!!
Aspasia : quanto mi fate pena con i vostri stupidi clamaboures…Niente..! nun c’è
che fa.....con la vecchiaia avete perso ogni sensibilità…!..Due rami secchi ..!
Oramai questo siete solo :..due rami secchi....! Se non ci fossi io a ricordarvi
chi siamo…
Erminia : …uh, overo..? ma pecchè Aspà, chi cazzarola siamo…?
Aspasia : ….Erminia..!! non essere scurrile..!
Erminia : eh, ripeto..chi cazzarola siamo ??!!...Oramai siamo solo tre vecchie
zitelle..tre ex professoresse di Matematica del Liceo Umberto che vivono piene
di acciacchi e di ricordi in una casa molto più vecchia di loro…
Clorinda :. Già…da quando siamo andate in pensione...ne uno svago..ne
un’amicizia..ne un uomo…
Aspasia : ….Clorinda…!!!
ACCORDI DELLA CANZONE DI CLORINDA
Clorinda :..eh,Aspà…ne un uomo…!..E fammelle dicere..’na vota sti tre
parulelle…: ne un uomo..!!..ma possibile che non vogliamo ammettere nemmeno
questo…
CANZONE : ‘E MONACHE ‘E CASA
Nuie simme tre moneche ‘e casa……
che vagano tra vecchie fotografie e merletti impolverati..
sole senza nisciuno attuorno…
Fidanzati..mariti ..?...per carità..!..
E quello ogni volta che usciva un pretendente…
via, sciò, raus !..
Me ricordo ancora ‘a voce d’a bonanema ‘e mammà:
“il Tale..?..No…non sia mai…e non è all’altezza della famiglia!
E si, mo ti vede e ti piglia ….
Per carità..quell’altro..?.Nooo….non può farsi..
E deve ancor laurearsi...”
Avimmo fatto tutte e tre ‘a fine delle Vestali del Tempio.:
Vergini e martiri…!
Erminia : soprattutto vergini…(si guarda attorno per vedere se qualcuno ascolta
la cosa licenziosa che sta per dire) …
e io due volte alla settimana per vedè ‘nu giovane spugliato
me ne vado al Museo Archeologico… !!!!!!!!!
Aspasia : …basta..! non essere volgare..!
Clorinda :…e po’..se una di noi tre si fosse sposata..
per amor del Cielo.! E nun sia maie….!
e quello si scombinava il Trio!
Mendelson e Shubert si pigliavano collera!
Ma Comme:…Spartute..?
Il famoso Trio sinfonico delle sorelle Busecca :
violino, pianoforte e voce da Soprano…gli Angeli di Monte di Dio..!
Ed eccoci quà…
io tengo le mani deformate dall’artrosi ..
Erminia che ‘a voce nunn’a tene chiù..
e il violino se lo sono mangiato i tarli..
Mò simme tre monache ‘e casa……( FERMA LA MUSICA)
Erminia : … tant’è ca stasera ce stammo facenno funerale e atterro..!!!! ..A
sunà nun sona e manco ‘o sapunaro so’ vulette piglià..
Aspasia : basta..! Non una parola di più..siete diventate due streghe..due
povere materialiste senza sentimenti…Dove..?..Dove stanno più quelle tre
delicate fanciulle che come volle il povero papà, furono possedute..
Erminia : …possedute ??!!
Aspasia :. Ingentilite…ingentilite dal seme delle musica, dell’Acquerello, della
poesia del Pascoli romantica e decadente..?
Erminia : stanno cca…tutte ‘e tre cca..decadute dint’o deposito d’a Munnezza
..Uh, Aspà…Piuttosto vediamo di muoverci perché io mi sto cioncando di freddo..
Clorinda : …e io per mezzanotte voglio essere a casa..danno la replica dell’
“Isola dei Zozzosi”…(trae dalla borsetta una paletta da giardino e con Erminia
che ne ha una simile scavano nella terra una piccola buca..Aspasia invece
accende una serie di cerogeni)..ah… la mia schiena…!
Erminia : ah… le mie povere gambe..!
Aspasia : scccccch…..!
Erminia : …va bene così..?
Aspasia : (assentisce compunta poi depone delicatamente dopo averlo baciato il
vecchio violino nella buca)…copritelo di terra…che nessuno profani il suo sonno
..che nessuno ne insulti le spoglie…!..(le sorelle la guardano perplesse ma con
compassionevole comprensione, poi tutte e tre aperti dei libretti di preghiere
pregano biascicando litanie religiose in latino)..Addio..Addio vecchio
amico..caro e fedele compagno di tutta una vita (singhiozza nel fazzolettino di
pizzo mente le sorelle le cingono le spalle )..
Clorinda :…mo’ jammuncenno a casa … si nò dimane c’atterrano pure a nuie..
Erminia : vieni Aspà..quello il tassista ha detto che ci aspettava solo dieci
minuti.. non di più..andiamo..
Aspasia : ..vi prego..vi prego….ancora un ultimo saluto…
Clorinda : fa ambressa…..
Aspasia : ( al violino )...….addio Egidio…
Erminia : …Egidio..?
Aspasia :.. si ..nell’intimità lo chiamavo così…Addio dunque Egidio, addio..con
te si sotterra tutta la nostra gioventù….(e dopo un ultimo singhiozzo)…Addio..!!
ESCONO COMPUNTE
SUONATA PER VIOLINO SOLO……………………………….
CROSTA E NANELLA LE GUARDANO USCIRE....NANELLA PARTECIPE E’ CONTRITA..L’UOMO,
SCETTICO O FORSE SOLO PIU’ CINICO APPARE INVECE QUASI DIVERTITO…CON MOVENZE
LIEVI COME UN GIULLARE CHE DANZI..SI ACCOSTA ALLA PICCOLA BUCA ILLUMINATA DAI
TRE CEROGENI…
Nanella : ….puverelle…Che pena ..so’ asciute pazze…
Uomo : pazze..? E perché..? E pure se fosse..?..che cos’è la pazzia.Nanè… non è
forse solo la fase terminale di una stupida ed inutile ragionevolezza...?
Nanella : …ma chelle hanno atterrato ‘nu viulino …ci hanno fatto ‘a funzione
comme fosse stata ‘na creatura overa..
Uomo : le cose che abbiamo amato davvero sono le nostre creature….avessema fa ‘o
funerale a tutto. a tutte quelle cose che ci sono state compagne di una
vita….Addò ..? Addò sta scritto che al Camposanto si devono portare solo i
genitori, i figli..i parenti carnali..addò sta scritto che si deve piangere solo
sulle spoglie della gente…?..tutto, Nanè....tutto tiene un’anima..siente…
NEL DIRE CIO’ CON LE MANI SCAVA LA PICCOLA BUCA E NE TRAE DELICATAMENTE IL
VECCHIO INSERVIBILE VIOLINO..SE LO PONE SU DI UNA SPALLA E MENTRE LE LUCI SI
FANNO OMBRE, INIZIA COME PER MAGIA, A SUONARE UNA NENIA DOLCISSIMA E STRUGGENTE…
Donna : è….. “ Sogno d’Amore” di Listz..?
Uomo : si e no… l’ha scritta Listz… ma questa melodia non l’ha pensata lui..o
almeno..non solo lui…queste note così struggenti appartengono a tutta
l’Umanità..le hanno scritte tutti gli uomini e tutte le donne che hanno lasciato
dietro di se le cose amate per una vita..Guarda, Nanè guarda…
DALLE QUINTE ESCONO COME ATTIRATI DALLA MUSICA UNO ALLA VOLTA LENTAMENTE TUTTI I
PICCOLI PERSONAGGI DI QUESTA PICCOLA STORIA :
Nanella :…Armando…..
SI,ARMANDO E CON LUI ABBRACCIATA LA GIOVANETTA CHE LO AMO’ TANTO… DOPO DI LORO
IL MARINAIO…
Marinaio :. (a Nanella)…accadde il 3 febbraio del ’43…la nave “ Intrepido”…fu
silurata dagli Inglesi..…eravamo trecento ragazzi di vent’anni ..non si salvò
nessuno…(allarga le braccia con un mesto sorriso )
POI ..MARISA E FABIO, MANO NELLA MANO…NELLA SINISTRA MARISA HA LE SCARPE
ROSSE..POI CATONE E LUCIANO,’E SCUPATURE CHE PARLANO TRA LORO..E CON
ANGELO,L’ANGELO..POI ….MILENA COL BIMBO TRA LE BRACCIA..ANCORA GIGANTE E
MAURIELLO CHE GIOCHERELLANO COL BIMBO..INFINE…LE TRE SORELLE ASPASIA,CLOTILDE ED
ERMINIA BUSECCA..INSOMMA TUTTI..!..E TUTTI INSIEME SI DANNO LA MANO E RUOTANO
INTORNO ALL’UOMO CHE CONTINUA A SUONARE,COME I PERSONAGGI DI UN GRANDE GIROTONDO
CHE NON HA MAI FINE…
Milena : ( a Nanella )..’o figlio mio si salvò…fuie cosa ‘e niente…( Nanella
sorride e le da la mano)..
Aspasia :.( a CROSTA)..ma come …?...in mano a te suona..?
MENTRE L’ANGELO TRATTA DI TASCA UNA CRASTOLA DI SPECCHIO VA IN GIRO A RIFLETTERE
L’UNA SULL’ALTRO LE IMMAGINI DEI PRESENTI…IL MARINAIO PRENDE SOTTO BRACCIO
MILENA E SI APPARTA CON LEI..MAURIELLO E GIGANTE BALLANO PARLANDO IN MODO FITTO
E CONFIDENZIALE CON CLOTILDE ED ERMINIA,MARISA BALLA ALLACCIATA
APPASSIONATAMENTE ORA CON LUCIANO,ORA CON CATONE SOTTO LO SGUARDO SORRIDENTE DI
FABIO CHE TENTA ASPASIA
Aspasia : (sognante al clochard) …ma come …?...in mano a te suona..?
..suona…..!!!
MUSICA DEL GRAN FINALE CON ORCHESTRAAL COMPLETO CHE RIPRENDE ED AMPLIFICA ANCHE
VARIANDOLI ( LARGO) I TEMI SUONATI DAL VIOLINO SOLO…………………………………………………….
CALA LA TELA