DONNE DI VENERDI'

Commedia in due atti di 

Antonio Zanetti



PERSONAGGI :
Anna 
Carla 
Mara 
Marta 
Nelly 
Sandra 
Gianni 
Marco 

2 uomini
6 donne

L’azione si svolge tutta in un ambiente che rappresenta il soggiorno-sala da pranzo di un appartamento ai giorni nostri, abitato da tre donne - tre amiche . di età compresa tra i 25 ed i 35 anni. Sulla sinistra un tavolo rotondo con quattro sedie ed in fondo, sempre dal lato sinistro, una porta che da’ accesso ad un cucinino nascosta da un separè a forma di griglia in legno.
In fondo alla scena, pressoché in centro, un’ampia finestra che da’ sull’esterno ed un po’ più a destra l’ingresso principale. All’estrema destra, infine, più verso il pubblico, un corridoio che porta alle camere ed al bagno. La parte destra della scena è adibita a soggiorno : vi si trovano infatti un divano ed un tavolino su cui sono appoggiati il telefono ed un abat-jour ; ai piedi del divano un tappeto colorato. Vicino all’ingresso c’è un appendiabiti a stelo.
Sulle pareti sono affissi qua e là un calendario, un poster, fotografie ; dappertutto si trovano oggetti che conferiscono all’ambiente un aspetto informale, pratico e che comunque lasciano chiaramente intuire come nessuna delle inquiline consideri quel posto come una sistemazione definitiva.
Anna, una rossa sui trent’anni di aspetto piacente ma grintoso, divorziata ormai da qualche anno, ha smesso di sognare il “grande amore” ed ha della vita una visione pratica e ormai disincantata anche se in fondo in fondo sopravvive in lei l’entusiasmo della ragazza dalla indole romantica. Mara, più giovane di un lustro abbondante, vive con apparente disinvoltura la sua condizione di abbondante sovrappeso ; interessata alla cartomanzia ed allo spiritismo 
(che tenta invano di praticare a beneficio delle sue amiche) vive lunghi attimi di “distrazione”
tanto da apparire svampita e sempre in ritardo nell’afferrare i concetti pur non disdegnando di tirare fuori il carattere quando le discussioni lo richiedono.
Nelly, l’ultima delle inquiline, è un poco più anziana di Anna ma non smette assolutamente di credere nel grande amore che in passato ha di volta in volta cercato con uomini da cui è stata regolarmente scaricata. Non ha perso comunque la sua determinazione e dimostra tutta la sua forza di carattere nel ménage nelle varie situazioni che via via si sviluppano.
Le amiche, infine, sono : Sandra, l’unica sposata del gruppo, dal fare snob : ci tiene molto all’estetica e le piace darsi l’aria da donna sofisticata e superiore. In realtà ha reazioni più che istintive che non sempre riesce a tener celate ; Marta invece è la classica donna manager : da’ molta importanza a ciò che è pratico ed affronta tutto con spirito razionale ed analitico risultando così essere un’organizzatrice nata ; Carla è infine la più giovane : di chiare origini venete, il suo linguaggio denso di espressioni dialettali e la chiara cadenza veneta, tradiscono in maniera inequivocabile le sue origini (a scelta, la caratterizzazione può essere anche romanesca o sicula o partenopea o di altri luoghi). Istintiva, un pò ingenua ma capace di vero affetto ammira molto Anna per la quale ha una sincera ammirazione.
Gli uomini : Gianni vorrebbe assomigliare al tipico “single”- scapolone d’oro che vive con disinvoltura la sua condizione ; in realtà non ne ha il carattere essendo fondamentalmente un uomo troppo facilmente condizionabile, indeciso, presto soggiogato dalla più forte volontà della sua compagna di turno. Marco, sposato, vive anche lui l’illusione di essere un uomo spigliato e disinvolto mentre in realtà conserva un pizzico di infantilismo, vittima com’è di una moglie forse un po’ sopra le righe.


I° ATTO 
(I° Quadro)

(Mara e Anna sono a casa da sole; mentre Anna si sta facendo il manicure seduta sul divano, Mara seduta al tavolo, è intenta a completare un cruciverba.)
Mara: Diciotto verticale: " animale dalle lunghe orecchie".
Anna: Coniglio.
Mara: No, sono cinque lettere.
Anna: Asino.
Mara: La terza lettera è una "P".
Anna: Capra.
Mara: Ma non ha le orecchie lunghe!
Anna: Allora.....allora......
Mara: "L e p r e "
Anna: Cioè!?..
Mara: "Lepre", ha le orecchie lunghe e la terza lettera è una "P".
Anna: Bè, sei tu l'esperta. Io non li faccio mai i cruciverba.
Mara: Come passatempo non è male. Piuttosto che niente.
Anna: Piuttosto che niente è meglio "piuttosto" vero?
Mara: Bè ....sì. Visto che il televisore è in riparazione....., a proposito; ti hanno detto 
quando ce lo ridanno?
Anna: No, dobbiamo ricordarci di chiederlo a Carla. Fra un po' dovrebbe arrivare.
Mara: "Accendino" come si scrive?
Anna: Da sinistra a destra, con la penna.
Mara: Ma no, dicevo con quante "c"? Una o due?
Anna: Perché, non lo sai?
Mara: No, io non fumo.
Anna: Ma che c'entra se fumi o no? Questa è lingua italiana.
Mara: Oh, ma insomma, me lo vuoi dire o non lo sai nemmeno tu?
Anna: Con due, santo cielo, con due no? (squilla il telefono)
Mara: Telefono.
Anna: Ah si? Ma va! Pronto?...... chi parla?.......ancora?.......senta mi vuol dire il suo 
nome per favore?..........ma ....senti! razza di cretino, queste porcherie valle a dire 
a tua sorella, scemo!!
Mara: Chi era?
Anna: Il solito deficiente.
Mara: Quello che ha chiamato anche ieri sera?
Anna: Già, è la terza volta questa settimana. Stavolta oltre alle solite scemenze ha detto 
che dobbiamo prepararci perché il lupo arriverà prima di mezzanotte.
Mara: Che vuol dire?
Anna: E lo chiedi a me? La prossima volta te lo passo così glielo chiedi.
Mara: Io comincio a preoccuparmi.
Anna: Macché, è solo un castrato mentale che fa un numero a caso. Si vede che alle 
nove e mezza di sera non ha altro da fare.
Mara: Mah, sarà....... Ventidue orizzontale; "proverbiale virtù di Giobbe".
Anna: Pazienza! Ma tu fai il cruciverba o scrivi quello che ti detto io? (Suonano alla
porta) Oh, sono arrivate..Apri tu?
Mara: (concentrata sul cruciverba) Apro cosa?
Anna: La, porta, hanno suonato. Apri tu?
Mara: Apro io? (Suonano ancora)
Anna: Sì Mara, per favore puoi aprire la porta? hanno suonato.
Mara: Ah si scusami, non avevo capito. (Va ad aprire) (Entrano Sandra e Carla) 
.Salve ragazze.
Carla: Ciao Mara, scusa il ritardo.
Mara: Oh, figurati.
Sandra: Ciao Mara, ciao Anna.
Anna: Buonasera, credevamo ci aveste tirato un bidone.
Sandra: Perché?
Anna: Sono le nove e mezza passate tesoro, non lo guardi l'orologio? 
Carla: Ah, scusa Anna è stata tutta colpa mia. Ho fatto tardi e quando è arrivata la Sandra a prendermi stavo ancora dietro" assiugando" i capelli ed ancora da vestire.
Anna: Stavi ancora facendo che?
Carla: Ero...... cioè: stavo "assiugandomi" i capelli...
Anna: (A Mara) Stava "assiugandosi" i capelli!
Mara: Bè poverina, se ha fatto tardi........
Anna: Già allora, dato che è qui, che ne diresti di farti aiutare da lei col cruciverba (va a 
raccogliere gli oggetti del manicure sparsi sul divano ed esce verso la sua 
camera).
Sandra: (A Mara) E' nervosetta stasera eh?
Mara: Ma no, è solo un po' stanca. Dopo una settimana di lavoro come questa è 
normale.
Sandra: Non è mica un buon motivo per strapazzare le amiche.
Carla: Ma no, non importa, non è cattiva. E' che io in bagno mi rilasso e così il tempo 
mi vola via.
Mara: Sedetevi ragazze; vi faccio un caffè?
Sandra: No, no per carità. Una bibita piuttosto. C'è?
Carla: Anche per me una bibita. Ho una sete.
Mara: Bene arrivo subito.
Anna: (Rientrando dalla camera) Faccio io, faccio io. Ah Carla....
Carla: Comandi?
Anna: Scusami. Non volevo aggredirti. (Esce e va in cucina).
Carla: Lo so, lo so... (alle altre) visto? Non è cattiva!
Mara: Giochiamo?
Sandra: A che? A ramino?
Carla: E Marta?
Mara: Bè lo sai che arriva sempre tardi no? (telefono) Anna, rispondi tu?
Anna: (Da fuori) Si, vado io. (entrando) Questa è Marta che non può venire. Pronto ?...
Un'altra volta?.....Cosa?.......senti per favore, chiunque tu sia: smettila di fare 
questi scherzi idioti! Se hai voglia di emozioni fai l'144, comprati una cassetta porno,fai quell'accidenti che vuoi! ma smettila di rompere chiaro? (riattacca)
Mara: Ancora lui? Che ha detto?
Anna: Le solite porcherie, sa che siamo sole, e che fra poco il lupo viene a mangiare 
mangiare le tre porcelline.
Sandra: Chi è?
Anna: Un cretino che da una settimana continua a telefonare di sera.
Carla: Un maniaco?
Anna: Un deficiente, è solo un deficiente.
Sandra: Ma tesoro, con i tempi che corrono se fossi in te farei una denuncia ai 
carabinieri.
Anna: Per farmi ridere dietro? Denuncia contro chi?
Mara: Contro ignoti.
Sandra: Metti che quello ti capiti qui (campanello).
Carla: Eco Marta, apro io.
Mara: Ferma! E se è il maniaco? (si guardano tra loro tutte quante)
Anna: Prova ad aprire....voglio dire: siamo qui in quattro....
Mara: Proviamo a chiedere chi è.
Anna: Chi è?
Marta: (da fuori) Come chi è. Sono io!
Mara: Io chi?
Marta: (sempre da fuori) Sono Marta. Volete aprire o no?
Mara : (aprendo) Uhf!......Meno male. Ti ha seguito nessuno?
Marta: Seguito? Ma...che è successo? Perché avete quelle facce?
Carla: C'è un maniaco.
Marta: Un maniaco? Qui?
Sandra: C'è qualcuno che da un po' di giorni fa telefonate anonime stasera ha chiamato
chiamato già due volte e ha detto.....come ha detto Anna?
Anna: Che “Il lupo verrà a mangiare le tre porcelline”.
Marta: Ah, e voi pensavate che io fossi......
Tutte: Si.
Marta: Perchè voi credete che un maniaco quando arriva suoni il campanello e dica 
magari: "salve, sono il maniaco, sono venuto a sfogare la mia libidine, posso 
entrare?!"......
Mara: Ma no....
Anna: Ragazze, è arrivata Agatha Christie. Aprite le orecchie!
Marta: Che scema. C'è niente da mettere sotto i denti?......
Tutte: "Non ho avuto il tempo di mangiare"
Mara: ...Come al solito. Vuoi un toast?
Marta: Magari ! Anzi, no, lascia stare. Ho già preso una pizzetta alle sette, basta così.
Carla: Ma non ti rovini lo stomaco a mangiare così?
Marta: Eh, hai voglia. Non so neanche più se ce l'ho uno stomaco. ma dite un po': 
davvero credete che qualcuno stia arrivando qui?
Anna: Ti sembra così sciocco?
Marta: No, affatto. I giornali li leggo anch'io se permettete. Ma ragazze, io dico che 
se un maniaco vuole andare a casa di una donna non lo fa certo presentandosi 
alla porta e suonando il campanello.
Sandra: E' vero ! Si traveste da postino, o da operaio dei telefoni...... si presenta con 
la scusa di un guasto e .....
Mara: Ma noi non abbiamo il telefono rotto!
Sandra: Che c'entra? Io ho detto che quella è una scusa.
Mara: Si ma se il telefono funziona.....
Sandra: (a Marta)Oh santo Cielo! Ma perché deve per forza essere rotto quell’ac- 
cidenti di telefono! Si presenta con una scusa, ti dico! Anche se il telefono funzio- 
na benissimo!
Anna: E va bene, va bene, calma siano tutte qui, non deve più arrivare nessuno. Vorrà
dire che chiunque suoni noi non lo facciamo entrare, va bene?
Marta: Ottima idea. Questione chiusa, cambiamo discorso. Nelly si è fatta sentire?
Mara: Eh, hai voglia. Ha chiamato dall'aeroporto appena arrivata a Parigi e poi nulla. 
Non la sentiamo da una settimana.
Carla: Figurati: in vacanza a Parigi col moroso per quindici giorni!
Sandra: Già, tutto le passerà per la testa fuorché telefonare al "gineceo".
Mara: A che?
Sandra: Al “gineceo” ! Ci riuniamo tutti i venerdì sera rigorosamente ed esclusiva- 
mente tra donne no? Il luogo dove si radunano le donne è il gineceo. 
Mara: Non è un po' come un harem?
Carla: Ci manca solo Catherine Spaak.
Anna: Beata lei che è a Parigi.
Mara: Chi Catherine Spaak?
Anna: Ma no, Nelly! Non stiamo parlando di Nelly? Che c'entra Catherine Spaak?
Mara: Scusate.
Marta: Beh, speriamo almeno che questo Leonardo sia quello giusto.
Anna: Eh già. Nelly è sempre stata così sfortunata con gli uomini.
Mara: Sfortunata? Ma se ne cambia in media tre all'anno? E io allora cosa dovrei 
dire? Ogni volta che mi faccio le carte mi esce regolarmente una scala reale di 
picche !
Anna: Ma che discorsi. Te li raccomando gli amori di Nelly: quanto è durato l'ultimo?
Sandra: Chi, quello che vendeva enciclopedie?
Anna: No, quello era il penultimo. Si chiamava Lorenzo: le ha venduto tutta una enciclopedia dell'Aviazione: 12 volumi da 260 pagine ciascuna; dai fratelli Wrigth allo Shuttle, tutto il volo minuto per minuto: appena ha pagato l'ultima rata Nelly non lo ha più visto!
Marta: L'ultimo? L'ultimo che ha avuto era.......
Anna: L'ultimo che l'ha piantata, vorrai dire.
Marta: Via, non essere cinica.
Anna: Cinica io? Assolutamente no: riporto i fatti.
Carla: Corado!
Mara: Giusto, era Corrado.
Carla: Ma non vi ricordate? Quello che aveva tutti i dischi di “Tina Taimer”.
Sandra: E' vero!
Mara: Tina chi?
Sandra: Tina Turner! Non “Taimer”, Turner!
Carla: E io che ho detto? “Tina Taimer”. Ti ricordi Anna? Corado! 
Anna: Ah, si, ora ricordo. Buon per lei che si è levato dai piedi. Non lo potevo 
sopportare : con la scusa che lui viveva da solo e non aveva tempo, eccetera
eccetera, Nelly gli lavava camicie, magliette, pullover e tutto il resto: quando gli 
ha chiesto se poteva andare a vivere con lui, non si è più fatto vedere !
Mara: E quello senza capelli? Ve lo ricordate?
Marta: Chi? Mastro Lindo?
Anna : (ridendo) Si, si, lo chiamavamo così. Quello almeno era simpatico. Com'è che 
l'ha piantata?
Sandra: Non ti ricordi? Nelly si vergognava che fosse così stempiato.....
Marta: Stempiato? Ma se era quasi calvo!
Sandra: Si, lei gli ha regalato un tupé e lui se l'è presa a male e l'ha lasciata (ridono). Carla: No, no, ragazze, siete cattive. Non mi piace niente che ridiate così della Nelly
Lei ci sta male sapete? Non si diverte mica quando tutti la lasciano (telefono).
Mara: Telefono!
Anna: Noo, ancora? (alza il ricevitore) Deficiente! Imbecille idiota!! (riattacca).
Sandra: Stacca il telefono no? Quello si stanca e lascia perdere.
Mara: Magari non ha nessuna intenzione di venire qui.
Sandra: Ma si, vuole solo spaventarci.
Marta: Ragazze, ragazze, ascoltate: se davvero un maniaco ha deciso di arrivare qui
dentro, state certe che in qualche modo ci riuscirà........
Sandra: Sei venuta a tirare su il morale?
Anna : Zitta, lasciala dire.
Marta: Ebbene, l'unica cosa da fare è organizzarci; gli prepariamo una trappola. Lo 
aspettiamo al varco........
Mara: Ma non sarà pericoloso ? Non siamo mica delle rambe e......
Anna : Ssst!.... Lasciala parlare.
Marta: Ora l'importante è che ciascuna di noi sappia qual è il suo compito per essere 
nel posto giusto al momento giusto.
Carla: Giusto!
Sandra: Va bene, va bene, tagliamo corto. Come ci organizziamo?
Carla: (a Mara) Ascolta tu. A me mi scappa di andare in bagno. (esce) (da fuori) Dopo 
mi spieghi tutto.
Marta: Innanzitutto, noi cinque conosciamo la casa perfettamente e lui no. Questo è 
un punto a nostro vantaggio.
Mara: Scusami tanto, ma non capisco.
Marta: E' presto detto: tu Mara, se va via la luce sai come arrivare in cucina? Dove 
sono il divano, il tavolo, la porta del bagno?
Mara: Se va via la luce accendo una candela o una torcia.
Marta: Lascia perdere la candela, ti orizzonti lo stesso o no?
Mara: Ma scusa, se ce l'ho, la candela, perché devo restare al buio?
Marta: (ad Anna e Sandra) Io ci rinuncio. Provate a spiegarglielo voi (va al divano).
Anna : Senti Mara, se ti bendo gli occhi e giochiamo a mosca cieca qui dentro, tu ti muovi senza problemi o vai a sbattere dappertutto?
Mara: Ah, ho capito.......bè io andrei a sbattere dappertutto!
Anna : Noo! No, sant'Iddio, no!
Mara: Come no?
Anna : Noo! Tu sai perfettamente dove sono le porte, gli oggetti, tutto, no?
Mara: Si, ma se ho gli occhi bendati.....
Anna : (a Sandra) Tocca a te, ci rinuncio anch'io (va sul divano).
Mara: Ma scusate, non potreste spiegarvi meglio?
Sandra: (alle 2 sul divano) Voi siete troppo aggressive care mie. Datevi una calmata.
Date tutto per scontato, sfido che non capisce. Mara, ti faccio un esempio e così
capisci subito...
Marta: Voglio proprio vedere.
Anna : Si, anch'io.
Sandra: Avete un foulard?
Marta: Tieni il mio.
Sandra: Grazie.) Ecco fatto(benda Mara. Quante sono queste? (le mostra tre dita)
Mara: Tre!
Sandra: E queste? (c.s. 1 dito)
Mara: Uno!
Sandra: E queste? (c.s. 4 dita)
Mara: Quattro!
Sandra: Ma no, allora ci vedi!
Mara: No, ti assicuro no . Ho indovinato?
Anna : Ha sempre avuto un culo così!
Sandra: Davvero non vedi nulla? Giura!
Mara: Te lo giuro. Vedo tutto buio!
Sandra: Bene. Adesso ci muoviamo un po' (la fa girare per la stanza. Poi si stacca e va 
vicino al tavolo) Ora tu sei vicino al corridoio del reparto notte. Vuoi provare ad 
andare vicino al tavolo ?
Mara: Va bene. (si muove a tentoni)
Carla: (Rientrando dal reparto notte) Ma cosa state ?........Ah, mosca cieca! Gioco 
anche io, posso ?
Tutte: Sssst! (Carla disturba Mara facendole il solletico, le altre fanno gestacci)
Carla: Non si può? 
Mara: (arrivata al tavolo si toglie la benda) Ce l'ho fatta! Ce l'ho fatta!
Carla: Cosa si vince? Adesso provo anch'io!
Sandra: Carla per favore! Bene Mara. Questo dimostra che anche senza vedere tu, 
come tutte noi, ti sai orientare in questo ambiente, capisci?
Mara: E allora?
Sandra: Noi sì, ma lui no!
Carla: Lui chi?
Sandra: Il maniaco.
Mara Ah; ho capito! Volete dire che appena entra noi gli bendiamo gli occhi così 
non potrà più orientarsi!
Carla: Ah, ecco! Quello che dico anch'io!
Anna: Io la strozzo, tenetemi, io la strozzo !
Marta: Quale delle due, cara ?
Mara: Sì, ma chi gliela mette la benda?
Sandra: (urlando) Nessuno! Che idea idiota è quella di mettere la benda al maniaco? 
Ma vi rendete conto?
Mara: Scusa, io...
Sandra: Marta voleva dire che se spegniamo tutte le luci, il maniaco che entra avrà 
difficoltà a muoversi mentre noi invece no. E' tanto difficile?
Mara: Ah, adesso capisco!
Carla: Eco, eco. Anch'io avevo capito così. Se è buio lo prendiamo quando voliamo.
Mara: Quando voliamo? Come facciamo a volare?
Anna: Vogliamo! Col gielle!
Mara: Ah ecco. Scusate.
Marta: Posso continuare col mio piano?
Sandra: Avanti, provaci almeno.
Marta: Ecco qua: per prima cosa (suona il telefonino). Oh, scusate. Sì, pronto?..Ah, 
ciao, dimmi.... ..No....... Nemmeno ........Mi ha telefonato oggi.... Sì, all'ora di 
pranzo .... A che ora? Ma chi l'ha detto? Ma no, ma no....... ....Sì...Sì,.... te lo 
assicuro io... E certo, sì, ciao ciao ciao ciao.(Alle ragazze) Scusate.
Anna: Per prima cosa, dicevi?
Marta: Ah, sì, ecco: visto che il luogo ci è familiare dobbiamo sfruttare il vantaggio 
e tenere spente tutte le luci: non deve sapere né quante siamo, né dove siamo 
anzi: trovando tutto buio crederà che stiamo dormendo...
Sandra: Il piano fa acqua tesoro.
Anna: E perché?
Sandra: Quando uno entra in una casa al buio e vuole vederci che fa?
Anna: Accende la luce!
Sandra: Dunque?
Carla: E noi togliamo la corrente dal contatore!
Marta: Brava Carla! Visto? Basta staccare la corrente
Mara: Scusate, ma come fa a suonare il campanello se togliamo la corrente?
Marta: Non lo suona il campanello, capito? Non lo suona!
Mara: E come entra allora, me lo spieghi?
Marta: Con un passe-partout! Infila il passe-partout nella serratura ed entra!
Anna: Va bene, va bene, entra col passe-partout: noi allora che facciamo?
Marta: Già, qui viene il bello. Dobbiamo saltare addosso al maniaco all'improvviso e 
con decisione; Anna: avete una corda, un cavo, qualcosa per legare? Che sia 
bella robusta ?
Anna: Vediamo... Sì, forse in garage c'è una corda. Vado a prenderla. (esce)
Marta: Poi ci serve anche un telo che sia grosso, o una coperta...
Mara: Va bene un plaid?
Marta: Benissimo, vada per il plaid. Portalo qui.
Mara: Vado (esce)
Marta: Come armi, che abbiamo?
Sandra: Un mattarello, i coltelli da cucina, spazzolone...
Marta: Eh, no: niente coltelli.
Sandra: No?
Carla: Perché non vuoi i coltelli?
Marta: Non siamo abituate a maneggiarli: se qualcosa va storto va a finire che o ce 
lo strappa di mano il maniaco o ci si ferisce tra di noi. E' meglio farne a meno 
e non rischiare.
Carla: Ah, no! Io il coltello lo voglio !
Marta: Ma per che farne?
Carla: Perché ce lo voglio tagliare a quel porco maniaco!
Marta: Ma sei matta? Credi di essere, Lorena Bobbit?
Carla: Lui è un maniaco sessuale? E io gli taglio il bigolo!
Anna: (rientrando) Ecco la corda!
Marta: Su, Carla, fai come ti dico io, da brava. Bene Anna, questa andrà benissimo.
Mara: (entrando col plaid) Va bene questo?
Marta: Ottimo, A me il mattarello, a te, Sandra, lo spazzolone e per Carla... per Carla..
per Carla... che le possiamo dare...
Anna: Una padella?
Marta: Perfetto! Vada per la padella! (Anna va a prendere la padella).
Sandra: Povero maniaco.
Carla: Perché povero maniaco? E' un porco!
Sandra: Quello capita qui convinto di spaventare tre povere ragazze e si trova in mezzo 
a cinque furie scatenate. Scusate ma la cosa mi fa un po' ridere.
Anna: (rientrando) Aspetta a ridere, aspetta che sia tutto finito. 
Marta: Mi raccomando ora: fate attenzione: Quando il maniaco entra, tu Mara, gli 
arrivi alle spalle e gli butti il plaid in testa. Anna, tu dovrai essere rapida ad 
avvolgerlo con la corda e insieme a Mara lo legherai stretto tanto da impedirgli 
di muoversi. Io verrò a mia volta ad aiutarvi mentre Sandra e Carla staranno 
pronte ad intervenire nel caso il maniaco riuscisse a divincolarsi.
Mara: Magnifico! Un piano perfetto!
Sandra: Beh, devo dire... Ssì, può funzionare.
Anna: Può? Deve funzionare! Cinque contro uno, sfido io.
Carla: Dai tose, che stavolta gli facciamo passare la voglia di fare il maniaco!
Marta: Naturalmente. Ah, dimenticavo: per incutere ancora più terrore al nemico,
urleremo come delle selvagge durante tutto l'attacco, d'accordo?
Carla: Aaghiaah ! ! ! (urlo di guerra) " Conan Il Barbaroe”, ve lo ricordate ? “Aaghiaah !”
Marta: Daccordo, daccordo, Carla, ora però stai calma. Siamo pronte?
Tutte: Sììì!...( urla varie )
Marta: Sssth ! ! Calma, calma ora. Ragazze, tutte ai propri posti allora. Anna!
Anna: Sì?
Marta: Togli pure la corrente. Siete tutte a posto? (Anna esce dalla cucina)
Tutte: Sì ...(a soggetto)
Anna: (F.S.) Tutte a posto?
Mara: Aspetta, aspetta. Scusate, devo andare in bagno (esce).
Carla: Anch'io, spèta, vengo anch'io (esce).
Sandra: Oh Dio, scappa la pipì anche a me (si avvia).
Marta: Ti spiace aspettare qui, porca miseria? Cosa c'è in bagno, un water a tre piazze ?
Stai qui con me finchè non tornano loro almeno.
Sandra: Adesso arrivano sta' tranquilla...
Marta: Già e se il maniaco arriva proprio ora ?
Anna: (F.S.) Spengo?
Marta: Aspetta un minuto, Anna, qui c'è la fila per il bagno.
Sandra: (verso Mara e Carla F.S.) Avete finito? (si avvia).
Marta: Aspetta. Per favore, non lasciarmi qui da sola...
Sandra: Ah, ecco cos'è... Non dirmi che ... che hai paura.
Marta: No... cioè... sì, un po'...
Anna: (F.S.) e allora, spengo?
Sandra: Aspetta un attimo accidenti!
Anna: (F.S.) E muovetevi!
Carla: (entrando con Mara) Eco fato, siamo pronte.
Marta: Su, mettetevi a posto. Siete pronte?
Mara: A posto.
Carla: Sì, sono pronta.
Sandra: Sono a posto anch'io.
Marta: Ma non dovevi andare al bagno?
Sandra: Eh, non mi scappa più.
Anna: (F.S.) Posso spegnere?
Marta: Spegni! (si spengono le luci . Filtra solo un po' di luce dall'esterno. Anna 
rientra)E adesso, ragazze, massimo silenzio. Quando arriva deve credere che 
stiamo dormendo.
(S I L E N Z I O)
Carla: Hic! (Singhiozzo)
Tutte: Ssst! Zitta!
Carla: Ho il singhiosso, hic!
Anna: Trattieni il fiato e conta fino a trenta!
Carla: Hic!
Tutte: Ssst!
Mara: Marta?
Marta: Che c'è?
Mara: Mi scappa un'altra volta!
Marta: Resisti!
Carla: Hic!
Sandra: Nessuna di voi ha una caramella?
Marta: Ragazze, per favore!
(S I L E N Z I O) (squilla il telefonino)
Mara: Telefono!
Tutte: Ssst!
Anna: Marta, rispondi no?
Marta: Adesso! Adesso! Dov'è accidenti? Non si vede niente. Ah, eccolo.(sottovoce)
Sì? Ah, buona sera Luca... No, non disturba affatto ... sì , me ne sono ricordata.. 
Sandra: Taglia! Fai presto!
Marta: Sottovoce? No, non parlo sottovoce, è che... è che ho una laringite ... no, non 
è niente, non si preoccupi....
Anna: Marta, sbrigati, arriva qualcuno!
Marta: No, Luca. Stia tranquillo... Sì, glielo prometto, sì, buonanotte. (chiude). Che 
succede ?
Anna: Ho sentito dei passi ...
Marta: Attenzione ragazze, Mara ci sei?
Mara: Sì, ma devo andare al bagno...
Marta: Resisti! Sandra?
Sandra: Pronta.
Marta: Carla?
Carla: Hic!
Marta: Anna?
Anna: Ci sono!
Sandra: La serratura! Sta forzando la serratura!..
Marta: Mara, pronta col plaid al mio segnale. Le altre: pronte a urlare....
LA PORTA SI APRE . C'E' QUALCUNO NEL BUIO, MUOVE DUE PASSI PER ENTRARE ....
Marta: Ora! (tutte insieme le ragazze, come da piano stabilito, partecipano urlanti
all'assalto. Tavolo, sedie, divano, tutto è rovesciato. Sembra che sia passato un ciclone. Quando Anna riattacca la corrente Sandra è inginocchiata con un gomito dolorante, Mara e Carla cercano di tenere ferma Marta che avevano scambiata per il maniaco mentre da sotto il divano rovesciato sbucano le gambe di Nelly. Vicino alla porta una valigia. Anna esce dalla cucina).
Marta: Lasciatemi! Lasciatemi, sono io!
Carla: Tiello fermo! Tiello fermo! Ah ! Marta, tu ?, sei tu?
Mara: Oddio! Scusa...
Marta: (alzandosi) Certo che sono io! E' mezz'ora che ve lo dico!
Anna: (guardandosi intorno) Cielo! Che macello!
Mara: Scusaci Marta, scusaci tanto. Nel buio...
Carla: No volevamo farti male. Giuro che credevo che fossi il maniaco...
Marta: Io il maniaco? Ma come si fa a scambiarmi per il maniaco!
Sandra: Ah, ohi, ohi...
Marta: (guardando la stanza) Guarda che disastro...
Mara: Che casino!
Carla: Abiamo fato un degheio!
Nelly: (da sotto il divano si lamenta) Ah!..
Mara: Ragazze, guardate! (Indicando le gambe che sbucano dal divano).
Carla: Il maniaco! (Tutte precipitosamente si raggruppano a sinistra e si armano).
Marta: Calma. Circondiamolo (si dispongono intorno al divano rovesciato). Carla?
Carla: No, no, io ho paura!
Marta: Anna, tu solleva il divano. Le altre pronte... via !
Sandra: Un momento!
Marta: Che c'è?
Sandra: Quelle scarpe...
Anna: Nelly! E' Nelly, ragazze. Aiutiamola presto!
Marta: E' vero. Povera Nelly (la aiutano).
Anna: Accidenti a tutta questa storia, guarda che macello...
Carla: Guarda che roba! Tutto per aria e poi era Nelly.
Anna: Ohè, sveglia Sturmtruppen, rimettete dritto il divano. Nelly, come stai?
Nelly: Non so, cosa è stato?
Marta: Che ci fai qui?
Sandra: Come che ci fa qui? E' anche casa sua o no?
Marta: Ma se doveva tornare la settimana prossima!
Mara: Chi l'avrebbe mai detto.
Sandra: Cosa?
Mara: Che il maniaco era proprio la nostra amica Nelly!
Sandra: Non è lei. Mara, cos'hai capito?
Mara: No?
Sandra: No! Che idea!
Anna: Siediti Nelly. Sentite, visto che mi avete rovesciato la casa vi dispiacerebbe 
risistemare un po' almeno i mobili? Grazie. 
Tutte: Sì, sì, certo. (Risistemano la stanza).
Anna: Nelly...
Nelly: Cosa è successo? Ho aperto la porta, la luce non si accendeva, sono entrata e...
Anna: Lascia perdere Nelly, eravamo tutte fuori di testa. C'è qualcuno che telefona, 
un maniaco o che so io. Ha detto che sarebbe venuto qui stasera, e così noi...
Nelly: Credevate che io fossi il maniaco?
Anna: Ehm... sì.
Nelly: Anche questa mi ci voleva (si arrabbia).
Sandra: Nelly, tesoro, come mai sei qui così presto? Non dovevi essere a Parigi con 
Leonardo?
Nelly: Quel bugiardo schifoso...
Anna: Oddio ci risiamo : l’ha mollata anche questo !
Sandra: Nelly, tesoro, vuoi dire che ....?
Nelly: Non mi va di parlarne.
Sandra: Devi, invece; siamo tutte tue amiche. Non è vero ragazze?
Mara: Altroché!
Anna: Certo.
Carla: Anca massa!
Nelly: Ecco, io...
Marta: Su, coraggio.
Nelly: Fino a ieri sera è andato tutto benissimo. Eravamo ospiti di una coppia di amici 
Leo, due francesi, Jacob e Valerie: loro però non c'erano e ci hanno lasciato la
casa a disposizione. Potevamo dormire sul letto matrimoniale, farci da mangiare,
entrare e uscire a nostro piacimento......
Anna: Una pacchia, insomma.
Nelly: Sì, e poi Leo conosce benissimo Parigi: abbiamo girato ore per Montmartre,... 
Versailles.. abbiamo passato un giorno intero al Louvre, e poi le sere in giro per i 
locali.....
Marta: D'accordo, abbiamo capito: un idillio. Ma dopo che cosa è successo?
Nelly: Ieri pomeriggio sono tornati i suoi amici . La sera abbiamo cenato, abbiamo 
chiacchierato un po', poi siamo andati tutti a dormire. Verso le due ho sentito dei rantoli, dei rumori, delle voci, non capivo bene,... ho cercato Leo ma non era in camera.
Anna: E dov'era andato?
Nelly: Sono scesa dal letto e mi sono infilata la vestaglia. Uscendo dalla camera, al buio, 
mi sono diretta verso il soggiorno: mi pareva ci fosse qualcuno che si muoveva
ma nel buio non distinguevo bene. Ho chiamato "Leo?...", ho acceso la luce e... 
(non riesce a continuare a parlare,si commuove)
Anna: Povera Nelly, che hai visto?
Mara: Su, dillo, Nelly ... Coraggio.
Nelly: Erano lì!
Sandra: Chi?
Nelly: Lui e i due amici.
Anna: E allora? Che c'è di tanto tremendo?
Nelly: Erano lì tutti e tre...
Marta: Sì, va bene, ma perché questo ti ha sconvolta?
Nelly: Erano tutti e tre nudi e si stavano baciando!...
Anna: Oh Santo Dio!
Sandra: Cosa???
Marta: Stavano... vuoi dire che Leonardo e la coppia dei tuoi amici stavano facendo 
l'amore in tre?
Mara: Un ménage à trois?
Nelly: E non è tutto. Porco, porco depravato!
Anna: No? E che altro c'è?
Sandra: Che altro c'è? Che altro ci può essere, dico io: peggio di così!
Nelly: Con la luce accesa ho visto che Valerie...
Anna: Che Valerie..... cosa?
Nelly: Valerie era un uomo!
Mara: Un travestito?
Carla: Tutti tre! Tutti tre…. culatoni?!
Anna: Carla, che termini usi! (alle altre) Non ho parole!
Sandra: Chi l'avrebbe mai detto: Leo un omosessuale. E pensare ce un po' te lo 
invidiavo...
Nelly: Così sono corsa a vestirmi, ho fatto la valigia - non so nemmeno se ho preso 
tutto - sono uscita di corsa, ho preso un taxi fino alla stazione. Lì ho atteso il 
primo treno e sono tornata a casa....
Anna: Certo che tu con gli uomini hai una fortuna... su, ora asciugati gli occhi, però. 
Sei a casa adesso.
Mara: Non lo vedrai mai più quello sciagurato.
Carla: Che schifo che mi fanno le persone false.
Nelly: Ecco perché non voleva mai fare all'amore. Diceva che mi voleva rispettare, 
quello sporco bugiardo!
Sandra: Lascialo perdere, dimenticalo Nelly. Ora sei qui con noi.
Nelly: Non me ne sarebbe importato niente, anche se era omosessuale lo avrei amato 
lo stesso. Ma vedermi ingannare così....
Anna: Nelly, basta; chiuso; (la abbraccia). Su, coraggio, vedi il lato buono: sei sempre 
stata scaricata da tutti e hai visto? Stavolta sei stata tu a scaricare un uomo ! -cioè, 
si fa per dire- Bisogna brindare.
Carla: Un uomo? Quelo non era un uomo, era un culatone.
Anna: Carla! Per favore , cosa sono questi pregiudizi?
Carla: Pregiudissi? Se lo trovo li talio il bigolo: guarda come ha fato stare male Nelly
se a lui ci piaciono i travestiti cosa è venuto qui a fare con lei? Cosa la porta
a Parigi a fare cosa? A far vedere le porcherie che fa coi suoi amici culatoni ? Mara: Carla, si dice gay !
Marta: Benone! Aggiudicato. Adesso però basta. D'accordo? Piuttosto, Nelly: come 
mai non hai telefonato quando sei arrivata alla stazione? Lo sai che ci troviamo 
tutti i venerdì. Saremmo venute a prenderti.
Nelly: Io ci ho provato, ma devo aver sbagliato numero perché come hanno sollevato 
la cornetta qualcuno mi ha urlato delle parolacce.
Mara: Parolacce? Che genere di parolacce?
Nelly: Ha gridato: "deficiente imbecille idiota" e ha messo giù.
Anna: (Imbarazzata) Ahem! Bè, ora comunque sei qui, questo è l'importante.
Nelly: Non voglio più innamorarmi di nessun uomo. D'ora in poi gli uomini per me 
non esisteranno più!
Sandra: Nelly, per favore, non essere così precipitosa. E' andata male è vero, hai subìto 
un brutto colpo, ma non tutti gli uomini del mondo sono uguali: anch'io ho avuto le 
mie batoste, ma adesso sono sposata felicemente con Marco e.. 
Nelly: Aspetta a cantare vittoria, con gli uomini non si sa mai.
Sandra: Tu stai sragionando, cara. Vedi tutto nero, è vero, ma questo non ti autorizza 
a dubitare degli affetti degli altri. Marco mi ama e il nostro amore è a prova di 
bomba, ricordatelo.
Nelly: Oh, credici pure se ti fa piacere illuderti.
Anna: Nelly, basta!
Nelly: Eh no cara; tu Anna sei divorziata da quattro anni, non è vero? Dovresti saperlo 
come fanno gli uomini.
Marta: (alle altre) Non datele retta, è sconvolta.
Nelly: Per un po' sono affettuosi, gentili, fedeli. Poi cominciano ad uscire con gli amici,
poi con le amiche degli amici, poi ti tradiscono ed infine ti lasciano!
Carla: Eh, che esagerata!
Anna: Lasciate stare, è una discussione inutile: non vedete che è sconvolta? Nelly, 
dove vai?
Nelly: Vado a dormire. Non voglio più innamorami di nessun uomo. Buona notte (esce)
Tutte: Buona notte.
Mara: Poveretta....
Anna: Poveretta? Come se non sapessimo chi è. Lascia che passi una settimana e poi vedrai: quella si rimette in caccia.
Carla: Ma no...
Anna: No? Nelly non vive senza un uomo, dovreste saperlo: se ne starà per qualche giorno a leccarsi le ferite dopodiché le vedrete rizzare le antenne ogni volta che un paio di pantaloni le passerà a tiro!
Marta: Concordo. Beh ragazze, che si fa?
Mara: E' quasi mezzanotte.
Sandra: E allora? Domani è sabato e si dorme.
Carla: E il maniaco?
Marta: Accidenti, è vero: non è il momento di abbassare la guardia. Ragazze, tutto come prima. Tu Mara con il plaid...
Anna: Alt! Stop! Marta basta così: ne ho avute abbastanza, chiaro? Se volete giocare a guardie e ladri andatevene da qualche altra parte, non qui!
Marta: Ma stai scherzando? E' questa l'ora in cui i maniaci...
Anna: Marta: io sono stanca della tua mente analitica e del tuo senso organizzativo; non so cosa ci sia stasera nell'aria ma in poco tempo grazie ai tuoi piani di combattimento...
Sandra: Ma, Anna...
Anna: Silenzio! Grazie ai tuoi piani mi avete rovesciato la casa, aggredito Nelly, e rovinato la serata. Tutto per questa psicosi del maniaco che deve arrivare. Ma che vi siete messe in testa?
Marta: Già, prendila alla leggera, tu. Se poi il maniaco arriva sul serio non venire da me. Io me ne vado. Salve ragazze, ci vediamo Venerdì prossimo.
Sandra: Aspetta Marta, vengo anch'io. Carla, andiamo?
Carla: Eh sì, se no sto a piedi. Ciao tose, ci vediamo Venerdì prossimo (escono).
Anna: Oh, finalmente! Un altro venerdì come questo e giuro che mi sparo!
Mara: Anna, scusa...
Anna: Dimmi.
Mara: Sei sicura che il maniaco non verrà? E se stanotte viene sul serio?
Anna: Mara, il maniaco, se viene... lo violento io!!!!!.....

BUIO


I° ATTO 
( II° Quadro)

SONO PASSATI 7 GIORNI. E' DI NUOVO VENERDÌ' SERA. NELLY E' SUL DIVANO CHE LEGGE UNA RIVISTA, ANNA E MARA SEDUTE AL TAVOLO ANCORA APPARECCHIATO DALLA CENA APPENA TERMINATA. MARA STA LEGGENDO LE CARTE AD ANNA.

Mara: Non è male la situazione. No, no, niente male.
Anna: Mara, tesoro, lo sai che sono curiosa: cosa dicono le carte?
Mara: Allora, vediamo.... c'è sempre questa figura di giovane uomo... E' strano come continui a uscire ogni volta...
Anna: E chi potrebbe essere? Si può vedere?
Nelly: Il tuo ex marito che ritorna!
Anna: (fa le corna) Tiè!
Mara: No, no, questo è un altro... uno sportivo si direbbe... forse un atleta...
Nelly: Il marito di Sandra. Giocava a pallacanestro!
Anna: Nelly, che cavolate stai dicendo? Ti pare che mi lascerei corteggiare dal marito di una mia amica? E poi nemmeno lo conosco. L'avrò visto si e no 2 - 3 volte. 
Nelly: Non è mai detto. Gli uomini vanno pazzi per le amiche delle proprie mogli: cercare di "farsele" è il loro sport preferito.
Anna: Tsè deve solo provarci.
Mara: No, non è uno sposato.
Anna: E poi?
Mara: Scusami, Anna, ma non riesco a concentrarmi. Sono un po' tesa.
Anna: D'accordo, lasciamo stare. C'è da spreparare la tavola e ci sono i piatti da lavare. Nelly, stasera tocca a te.
Mara: (telefono). Telefono!
Anna: Nelly, rispondi tu che sei lì?
Nelly: Sì, rispondo io. Pronto? Chi parla? Si... ah,... interessante... ha-ha-ha! Certo, ho detto "ha-ha-ha (riattacca).
Mara: Chi era?
Nelly: Il solito. "L'amico Fritz".
Anna: Ancora?
Nelly: Da quando non riesce più a spaventarci è diventato povero di idee: ha detto ancora che ”l'orco peloso verrà questa notte a mangiare le sorelline cattive”.
Mara: E' vero: lo aveva già detto martedì.
Anna: Chi sa chi è questo scemo.
Nelly: L'amico Fritz? A me non interessa (campanello)
Anna: Ecco le ragazze. Apro io. (Va ad aprire. Sono le tre amiche).

Nelly: (raccoglie tovaglia e stoviglie e si avvia in cucina) Io lavo i piatti. In dieci minuti 
mi sbrigo (esce).
Sandra: Ciao pollastre!
Carla: Ciao ciao...
Anna: Ehilà, meno male che siete qui presto una volta tanto! Marta hai fame?
Marta: No, ho già mangiato.
Anna: Che? Tu? Tu che hai già cenato? Impossibile!
Nelly: (sbuca la testa dalla cucina) Come come? Ha già mangiato?
Marta: Bè, che c'è di così strano? Befane!
Sandra. Nelly, come stai?
Nelly: Insomma... non c'è male. Finisco i piatti e arrivo.
Sandra: Fai presto, ho qualcosa da farti vedere.
Mara: Cosa?
Sandra: Ho rimesso un po' a posto le mie cose, ieri sera e tra un sacco di lettere, di fogli, e carabattole varie... indovinate cosa ho trovato...
Carla: Fammi vedere, schifosa, fai sempre la misteriosa.
Sandra: (mostrando un raccoglitore di fotografie) Indovinate cos'ho trovato...
Carla: Delle fotografie!
Sandra: Sì, ma "che" fotografie? Anna, prova ad indovinare...
Anna: Io, perché io?
Sandra: Nelly, hai finito?
Nelly:(F.S.) Arrivo!
Sandra: Ci siamo io, Marta, Anna e Nelly
Mara: E io?
Carla: E io?
Marta: Voi siete le sbarbine.
Sandra: Già, giocavate ancora con le bambole
Carla: Andè ramengo! (Ridono) Dai, fai vedere 'ste foto.....
Sandra: (sedendosi in divano) Nelly, io comincio.
Nelly: (F.S.) Arrivo, arrivo.
Sandra: Pronte? Ta-Tan! (Mostra le foto)
Anna: No! Non posso crederci!
Marta: Le foto della gita a Napoli!
Mara: Che giovani. Quanti anni avevate?
Sandra: Vediamo., eravamo in terza superiore... circa 17 anni.
Marta: Guarda, quello era Liviani, il Prof. Di matematica. Portava sempre le scarpe senza le calze; estate e inverno sempre scalzo.
Sandra: Già, e a primavera nessuno voleva stare nei primi banchi.
Mara: Perché?
Anna: Perché il prof. non si lavava i piedi e puzzava da dare di stomaco! (Ridono)
Marta: E così gli abbiamo regalato due pezzi di sapone e le suole Divor-Odor ! (ridono).
Carla: Nooooo... e lui?
Anna: Lui? Era contento come una Pasqua e ci ha detto: (con voce nasale) "Grazie, grazie, ma non potreste cambiare il sapone profumato con del sapone neutro?"
Nelly: (entrando) Liviani! State parlando di Liviani?
Marta: Uh, zitte, zitte, non sparlate di Liviani, per carità!
Anna: Guarda, Nelly, il primo amore non si scorda mai!
Nelly: Non è vero, (la picchia inseguendola intorno al divano) non è vero!
Marta e Sandra: "Professore, posso fare una domanda?"... " Professore posso fare una domanda?"......
Nelly: Sceme! Io non ero innamorata di Liviani!
Marta, Sandra, Anna: Bùm!
Sandra: Ed ecco Anna con Rik!
Anna: Ah, fammi vedere. Rik, tesoro...
Mara: Mmh, carino. Chi era? Il tuo ragazzo?
Anna: Si, magari,... quell'imbranato. Era il ragazzo di Rita Palmieri.
Marta: Uh, che cagona quella! "Il mio Rik qua, il mio Rik là"...
Sandra: E qua guardate: che cosa stavamo facendo?
Carla: Cantando?
Anna: Certo: e vi ricordate cosa? (Tutte cantano "O sole mio". Anche Carla e Mara si uniscono a loro. Poi restano con gli sguardi persi, prese dalla nostalgia).
Marta: Eh, già...
Sandra: Eh, già
Nelly: Che bei tempi...
Anna: Eh, già... (telefono)
Mara: Telefono!
Anna: Sarà il maniaco... rispondi tu, Nelly?
Nelly: No, dice sempre le stesse cose.
Carla: Posso provare io?
Anna: Prego cara, fai pure.
Carla: Pronto chi parla? E' lui! Ah si ciò? .... Oh davvero? Oh...uh, mi fai proprio una paura... ah si ciò?... Sai cosa ti dico? Va in mona, mona! (Riattacca) Che semo che è!
Anna: Carla! (Le altre ridono).
Carla: Vorei proprio conoserlo 'sto ebete!
Sandra: Perché non lo inviti a cena?
Mara: Già, ci mancherebbe altro che venisse qua, il maniaco.
Carla: Ma che maniaco! E' un mona : mi ha detto che ha il perizoma taglia XXL !... 
Nelly: Bè, non c'è niente di meglio di cui parlare stasera?
Carla: Giusto, parliamo di qualcos'altro.
Sandra: Marta, che ne dici, sei pronta?
Marta: Pronta? Ah, sì: se Mara è d'accordo...
Mara: Vuoi dire per le carte? Certo, prendo il candelabro e mi preparo (esce).
Marta: (si sente osservata) Lo so che sembra stupido affidarsi a queste cose ma ...
Sandra. Stupido? Ci sono un sacco di scienziati che si occupano di esoterismo, di cartomanzia, spiritismo, facoltà paranormali; ti pare che siano tutti stupidi? Se ci studiano su, ci sarà pur qualcosa di vero, non vi pare ragazze?
Carla: Ah, penso anch'io.
Nelly: Mah...
Anna: Sì, sta di fatto però che assecondando questa passione di Mara, non facciamo che aumentare l'autosuggestione.
Sandra: L'autosuggestione? Di chi?
Anna: Ma di tutte noi. Guarda che accidenti di mondo ci gira intorno: maghi, cartomanti occultisti, talismani, sette e congreghe per tutti i gusti, chi più ne ha più ne metta.
Un giro di miliardi fondato sulla suggestionabilità della gente....
Sandra: Non sei tu quella che si fa fare le carte da Mara tutte le settimane?
Anna: Ebbene si, sono io; sono io, va bene? Tu non leggi l'oroscopo? E tu Nelly, tu Carla, non è vero che vi mettete le mutande rosse a Capodanno?
Carla: Ara là : certo, anche il reggipetto!
Marta: E con questo?
Anna: Sono piccole cose, piccole superstizioni alle quali tutto sommato, non crediamo 
neppure più di tanto. Ma tutte, nessuna esclusa, tutte ci giochiamo, Giochiamo a
far finta. Se conosciamo un tizio il cui segno, secondo l’astrologia, è compatibile
col nostro, siamo contente e speriamo con maggior convinzione che sia il nostro
“lui” ; se invece l’astrologia dice che non è il nostro tipo, ‘fanculo all’astrologia e
ci proviamo lo stesso ! E’ vero o no ? 
Marta: Si, effettivamente....
Mara: Dunque? (rientrando, con turbante e mantello) Eccomi qua.
Nelly: Devo spegnere la luce?
Sandra: Certo, come al solito. Oh, aspetta un momento, ho dimenticato le sigarette in 
macchina. Marta, hai le chiavi? Torno subito (esce).
Mara: Carla, Marta, potete prendere due sedie in cucina? Grazie (vanno in cucina a
prendere le sedie). Ora ragazze ascoltatemi bene: faremo come le altre volte. Ci
siederemo tutte intorno e a turno quella a cui tocca si metterà qui accanto a me. 
Sandra: (rientrando non chiude l'ingresso) Eccomi qua; dove mi metto?
Mara: Spegni la luce, per favore. Marta, siedi pure. Uff! Sono nervosissima 
ragazze....respiriamo....rimanete concentrate, mi raccomando
delle respirazioni profonde. 
S I L E N Z I O
Mara:Ragazze! Ho una strana sensazione.....Avverto una presenza......
Carla: Come una presenza? Presenza di cosa?
Mara: E' stranissimo ragazze, se stessimo facendo una seduta spiritica direi che sta per 
materializzarsi un'apparizione......
Carla: Tose, un fantasma.....
Gianni: (da dietro l'ingresso si schiarisce la voce per segnalare la sua presenza )
Ahem!..
Mara: Ci siamo! Avete sentito anche voi?
Carla: Si,
Sandra: Si, ho sentito anch'io.
Mara: Vieni avanti. Se ci sei batti un colpo.
Gianni: (Bussa tre colpi all'ingresso ed entra nella stanza mostrando le mani sporche di 
nero) Permesso? Disturbo? ? (Le ragazze vedendo Gianni si spaventano credendolo
un fantasma).
Marta: Ha parlato! un fantasma.
Tutte: Aah, il fantasma ( Fuggono dietro il divano).
Gianni: Scusate, no, non abbiate paura.
Carla: Mama mia, che bruto!
Anna: Ragazze, ragazze, calma! Non vedete che è vivo? (accende la luce).
Gianni: Prego?
Carla: Sei vivo o morto?
Gianni: Io? Vivo naturalmente....ma cosa......
Anna: Scusi tanto, noi stavamo...stavamo....
Sandra: Stavamo facendo un giochino, ecco....(riprende posto con le altre intorno al 
tavolo mentre Nelly con aria molto interessata si avvicina al nuovo arrivato).
Gianni: Ah, capisco. Forse è colpa mia. Ho visto la porta aperta....disturbo?
Nelly: No, no, anzi....prego.
Gianni: Ecco ho la macchina in panne qui fuori. Ho provato a metterla in moto ma non 
ne vuole sapere.....
Nelly: Oh, mi dispiace. Qualcuna di voi s'intende di meccanica, ragazze?
Marta: Io no......
Sandra: Io nemmeno......
Gianni: No, non intendo questo. Mi si è scaricato il cellulare. Volevo solo chiedere se posso fare una telefonata. Lascio qui la macchina e mi faccio venire a prendere da un amico.
Nelly: Ma certo, telefona pure....Io sono Nelly, tu come ti chiami?
Gianni: Oh, scusate, sono un maleducato, non mi sono nemmeno presentato. Mi chiamo 
Gianni Lenzoni, piacere.
Nelly: Piacere. Loro sono Anna, Mara, Sandra, Carla, Marta e io sono Nelly.
Anna: (alle altre) Ragazze è già in caccia, lo ha già puntato....
Gianni: Bene, piacere, io sono sempre Gianni.
Marta: Bene Gianni.
Nelly: Qui c'è il telefono. Se vuoi chiamare il tuo amico......
Gianni: Grazie, grazie tante. Posso?
Nelly: Prego, accomodati, non fare complimenti.
Marta: (a parte alle amiche) Senti che roba, pare un violino.
Carla : Sì, ‘na viola d’amore !
Sandra: Guarda come se lo squadra......

Gianni: Pronto? Ciao Marco, sono Gianni. Sono rimasto a piedi......a metà strada. Ho la
macchina che non riparte.....Ho provato niente da fare. Potresti telefonare e dire 
che ritarderemo un po’ ? Ti do il numero: 6698214, sì, dì che tarderemo un po...
ecco io sono.....(alle ragazze) scusate, com'è l'indirizzo di qui?
Nelly: Via Rosmini 122. Vicino al cinema Cavalieri, poco dopo a sinistra.
Gianni: Sono in Via Rosmini 122. Poco dopo il cinema Cavalieri, a sinistra.
Nelly: Trecento metri dopo.
Gianni: Trecento metri dopo il cinema......Ti aspetto qui in casa......Chiama Lorena, mi 
raccomando. Ciao. Ecco fatto, grazie.
Anna: Benone. Suppongo che lei avrà bisogno di....
Nelly: Anna, come sei formale: puoi dargli del tu. Vero Gianni?
Gianni: Oh, certo, si.
Anna: Volevo dire: avrai bisogno di sciacquarti le mani immagino.
Gianni: Si, in effetti mi sono insudiciato parecchio cercando di far ripartire la macchina
Solo non vorrei sporcare....Accidenti, ho lasciato le impronte anche sul telefono. 
Nelly: Ma, no, non ti preoccupare. Vieni, il bagno è da questa parte, vieni con me....
(escono sotto gli sguardi sbigottiti delle amiche).
Sandra: Roba da non credere.......
Marta: Datemi un pizzicotto, forse sto sognando.
Anna: Come vi dicevo? E' una gatta morta. Ogni bipede di sesso maschile di età 
compresa tra i 20 e i 40 anni costituisce per Nelly un soggetto "sposabile".
Mara: E pensare che fino a poco fa detestava gli uomini......
Carla: E Leonardo?
Anna: Non si ricorda nemmeno più chi è; è troppo presa dalla sua nuova conquista.
Mara: Così, senza nemmeno chiedergli se è sposato, fidanzato, separato o divorziato?
Sandra: Credo abbia ragione Anna: state pur certe che Nelly gli ha già fatto il terzo 
grado.
Carla: A chi, a coso, lì....
Anna: Gianni, si chiama Gianni.
Sandra: Gianni....Gianni Lenzoni.....Il nome non mi è nuovo.
Carla: Cosa starà a farci la Nelly in bagno con quello ( avvicinandosi al corridoio del 
reparto notte).
Mara: (divertita) Andiamo a sentire?
Sandra: A origliare?
Marta: Ma sì, ci facciamo quattro risate.
Carla: (Quasi fuori scena fa cenno, divertita, di seguirla) Psst! Venite.....
Mara: Andiamo, su.
Sandra: Si, si.
Anna: Ragazze! Che cosa vi salta in mente, eh? Vi pare che sia questo il modo? E' così 
che si fa? ( le altre si guardano imbarazzate. Altro tono) Facciamo piano, no? 
Ssst. (Quatte quatte si avvicinano al corridoio e rimangono in ascolto con sguardi di intesa soffocando le risa).
Nelly: (F.S.) Ah, si caro, fai pure io esco.(Le ragazze tornano precipitosamente in scena 
dissimulando indifferenza all'entrata di Nelly).
Nelly: E' un caro ragazzo. Non è sposato, aveva una ragazza fino a due anni fa e adesso
è single; gioca a basket in serie "D" e ama correre in moto......
Marta: Ah, si?
Mara: Come dici cara?
Nelly: Non avete sentito? Non è sposato né fidanzato......
Anna: Si, certo, abbiamo capito: "Gioca a basket e corre in moto"........
Sandra: .......E questo è il suo ultimo giorno da single. Quando te lo sposi?
Nelly: Oh, cos'è quel tono? Io non ho mica detto che....
Anna: Nelly, ti conosciamo: gli hai già messo gli occhi addosso.
Marta: Chiodo scaccia chiodo.
Carla: Dai, dai, cara che abbiamo visto come te lo guardi.
Nelly: Bè, che c'è di male, è un bel ragazzo.....
Mara: A me non piace. Avete visto? Quando parla non ti guarda mai negli occhi.
Sandra: E poi io ho l'impressione di averlo già visto......
Marta: Ragazze!
Anna: Che c'è?
Marta: Accidenti, come ho fatto a non pensarci prima....
Sandra: A cosa?
Carla: A cossa xè?
Marta: Il maniaco. Lui potrebbe essere il maniaco....
Anna: Ma no, che dici.
Nelly: Il maniaco Gianni? Il mio Gianni ?
Marta: Vi dico di sì. Coincide tutto: lo sguardo sfuggente, la scusa della macchina in 
panne.....perché non ha chiamato il suo amico dalla cabina telefonica?
Nelly: Magari non aveva spiccioli....
Marta: Storie! Anche la telefonata all'amico sono sicura che è falsa!
Mara: Ragazze, se è così dobbiamo stare in guardia......
Carla: Chiamiamo i Carabinieri!
Nelly: No, non lo fate ragazze no......
Sandra: Anna, che ne dici?
Anna: Che non voglio fare figure meschine. In fondo, anche se effettivamente fosse il 
maniaco, non potremmo accusarlo di niente
Sandra: Bisognerebbe dargli modo di fare qualcosa per coglierlo in flagrante.
Marta: Giusto. Se noi fingessimo di andare via e solo una di noi rimanesse qui, sola con 
lui....
Mara: Ah, io neanche per sogno...
Sandra: Non guardate me....Io sono sposata.
Nelly: Lo faccio io: ci resto io sola con lui, alla sua mercé....
Anna: Ho capito, tocca a me. Però mettiamoci bene d'accordo.
Nelly: No Anna, mi sacrifico io....
Anna: Scordatelo, se rimani qui tu c'è il rischio ci scappi sotto il naso.
Nelly: ( offesa) Oh!
Anna: Appena torna di qua voi farete finta di uscire per andarvene. In realtà rientrerete
dalla porta sul retro e vi apposterete qui in casa. Io mi tratterrò con lui e appena 
proverà a mettermi le mani addosso e mi sentirete urlare, voi intervenite tutte 
insieme. Chiaro?
Nelly: Io non ci credo che il mio Gianni sia un maniaco. 
Carla: Io sì invece.
Marta: Sst! Sta rientrando: facciamo finta di niente. Fatto?
Gianni: Sì, ci ho messo un po' a togliermi il grasso dalle mani.
Nelly: Povero Gianni.....
Gianni: Prego?
Marta: No, niente; intendeva dire per la tua macchina.
Gianni: Eh, cose che capitano. Proprio stasera poi....
Sandra: Bè, ragazze, “vogliamo andare?”
Mara: Sì andiamo o faremo tardi.
Carla: Sì, sì, andiamo. Uh, che tardi che è. Sbrighiamoci, dai....
Gianni: ( si alza) Bè, grazie per la telefonata....
Marta: No, no, puoi rimanere qui.
Gianni: Ma no, se dovete andare via....posso aspettare il mio amico anche qui fuori.
Anna: Siediti pure. Loro se ne vanno, io resto.
Gianni: Ah, credevo.....allora posso rimanere.
Anna: Ma certo, mi farai compagnia finché non arriva il tuo amico.
Mara: Ciao Anna, noi andiamo, ci vediamo domani.
Marta: Ciao tesoro: arrivederci Gianni.
Carla: Ciao Anna, buonanotte, noi andiamo.
Sandra: Arrivederci Anna. Ciao Gianni, è stato un piacere conoscerti.........Addio! (Escono, Gianni e Anna siedono sul divano).. 
Anna: (sospiro) Eccoci qua....
Gianni: Eh, già....(Silenzio) Posso?...
Anna: Cosa?
Gianni: Una delle tue amiche...forse mi sbaglio ma...quella che è uscita per prima 
indossava le ciabatte.
Anna: Ah sì? Bè...cosa vuoi lei esce sempre con le ciabatte da camera....è un'eccentrica.
Gianni: Ah, capisco. E sia lei che Nelly escono sempre senza borsetta?
Anna: Ehm,...sì, sì, loro....loro la considerano un oggetto scomodo, inutile...non più di 
moda.
Gianni: Ah, sì, può darsi....
Anna: Ma, dimmi. Che programmi avevate tu e il tuo amico per stasera? Cinema? 
Discoteca?

Gianni: No, niente di definito. C'erano due mie amiche che ci aspettavano a cena a casa 
loro....
Anna: Mmh...cenetta intima eh?
Gianni: Sì, un tete-a-tete. Queste cose possono sempre avere piacevoli sviluppi, in 
effetti. Le ho conosciute in un locale da ballo.
Anna: Hai capito il “Mandrillone”! In discoteca? (Si intravede che le ragazze sono 
rientrate dalla cucina armate).
Gianni: No, una specie di...insomma: dove si ballano i latino-americani. Abbiamo fatto 
qualche ballo di salsa e merengue...ci siamo conosciuti, abbiamo parlato un po' e 
poi loro mi hanno invitato.
Anna: Così, ti sei cercato l'amico per fare la doppia coppia. Che porci gli uomini!
Gianni: Bè che c'è di male? Magari mi hanno invitato apposta : vuoi che le deluda ?
E poi..... (Rumore) che è stato?
Anna: Cosa?
Gianni. Ho sentito un rumore, parevano dei passi. Sei sicura che non ci sia nessuno in 
casa?
Anna: Ma no, ti sarà sembrato. Dicevamo?
Gianni: Delle ragazze. Potevo anche andare solo ma il fatto è che .....
Anna: Ma il fatto è che se ci vai da solo sicuramente non combini niente, mentre invece 
se c'è l'amico...eh? Quale ti piace delle due? (Rumore)
Gianni: Hai sentito? (Si alza) Questa volta sono sicuro....c'è qualcuno......
Anna: ( Si alza) Ma no, sarà il gatto che è entrato in cucina...(lo tira giù sul divano).
Gianni: Non è il caso di controllare? (si rialza)
Anna: Lascia stare ti dico. Piuttosto: mi fai vedere come si ballano i latino-americani'
Gianni: Non sai ballare?
Anna: No. Mi fai vedere qualche passo?
Gianni: Beh, se insisti. E' abbastanza semplice: intanto bisogna ondeggiare con il 
bacino....così, vedi? Op-op, op-op,.......
Anna: (Prova con lui) Così?....Va bene così? (Telefonino di Marta).
Gianni: Hai una chiamata sul cellulare.(Si intravedono le ragazze che fanno dei gestacci 
all'indirizzo di Marta che si affanna a spegnere il cellulare).
Anna. Ehm...No, lascia che suoni....Continuiamo'
Gianni: Magari è una telefonata importante.....
Anna: (Lo prende con forza e lo fa ballare. Gianni cerca di starle dietro) Fammi vedere 
'sto ballo insomma, va bene così? Eh? Va bene?
Gianni: Ssì!.....Sì...ma...(Cercando di ricomporsi trascinato da Anna).
Anna: Come vado? Eh? Come vado?.....Ah! (Scivola a terra Gianni che gli cade sopra).
Marta: Ragazze addossooooo!!!(Le ragazze aggrediscono Gianni il quale non oppone 
resistenza. Dopo la colluttazione è privo di sensi e con le mani e le gambe legate,
sul pavimento. Nelly assiste sulle spine).
Nelly: Piano, fate piano...Povero Gianni....
Mara e Carla: Vittoria!
Sandra: (Aiuta Anna a rialzarsi) Come ti senti? Ti ha fatto male?
Anna: No, non molto....mi è caduto addosso e....
Marta: Caduto? Si è buttato, vorrai dire. Se non c'eravamo noi....
Anna: Ma va', sono scivolata e me lo sono tirato sopra.
Carla: No, no, lo abbiamo visto anche noi. Tu sarai anche scivolata, ma lui stava per 
saltarti addosso.
Mara: Aveva lo sguardo tipico del maniaco!
Sandra: Fidati, Anna. Tu, non hai visto il suo occhio “spermatozoico!”
Anna: Va bene, va bene, ho capito; non ho avuto la vostra stessa impressione ma mi 
fido. Avete intenzione di lasciarlo qui per terra?
Carla: Sì, 'sto verme!
Nelly: Povero ragazzo, guarda come l'avete conciato. Non potremmo metterlo su una 
sedia?
Marta: Forse è meglio. Coraggio, tiriamolo su. (Lo legano ad una sedia).
Mara: Uffh! Quanto pesa......
Carla: E adesso?
Sandra: Chiamiamo i Carabinieri, no?
Nelly: No! I Carabinieri no......
Marta: Ma sei scema? Riusciamo ad immobilizzare un maniaco sessuale proprio mentre 
sta per aggredire una nostra amica e tu non vuoi che si chiamino i Carabinieri? 
Ma hai visto come si è buttato addosso ad Anna?
Nelly: No, io ho chiuso gli occhi per tutto il tempo: non posso soffrire la vista del sangue, neanche nelle bistecche ai ferri....
Sandra: Sangue? Ma non c'è stato nessuno spargimento di sangue, non siamo mica in 
un film di Dario Argento.
Nelly: Bè, prevenire è meglio che curare. Io ho chiuso gli occhi lo stesso, non si sa mai.
Anna: Comunque, se non altro dovremmo almeno dargli la possibilità di giustificarsi, 
non vi pare? Su, cerchiamo di farlo rinvenire....Ehi, Sveglia.....Sveglia (Gli dà 
degli schiaffetti).
Nelly: Piano! Non così forte! Lascia, ci penso io. Gianni? Mi senti? Sono Nelly....Su,
Gianni, svegliati.....
Gianni: Mmh...Ma.....Ma che? Chi mi ha legato? Che è successo?
Carla: Fermo, porco, o ti do un'altra “èndena!”
Gianni: Cosa succede? Si può sapere perché sono legato?
Sandra: Calma, calma giovanotto, ti conviene non agitarti.
Gianni: Ma mi volete spiegare?.....
Marta: A suo tempo! Ora sta' a sentire noi: come vedi non siamo delle povere vittime 
sprovvedute ed indifese come credevi tu. Questa è la fine della tua carriera di 
maniaco; tra poco chiameremo i Carabinieri.
Gianni: Vittime? Carabinieri? Ma che state dicendo?
Sandra: Non fare l'ingenuo, che ci sei venuto a fare qui?
Gianni: Ma ve l'ho detto, ho rotto la macchina e.....
Marta: Storie! Quella era una scusa per entrare qui. Tu sapevi che c'erano delle donne 
sole, confessa.
Carla: Cosa è che volevi farci ah? Maniaco telefonico che non sei altro!
Gianni: Ma che accidenti dite? A me sembrate tutte pazze. Che cosa importa se voi siete 
tutte donne? Io avevo un appuntamento con un mio amico e due ragazze ci 
aspettavano per cena, ma ho rotto la macchina, sono venuto a chiedere di fare una 
telefonata e di sciacquarmi le mani! Mi volete spiegare che ho fatto di male? Lei 
ha voluto che le facessi vedere come si balla la salsa e......
Marta: E poi?
Gianni: Non lo so, sono caduto....Ho preso una botta, non so....
Sandra: Mmh....C'è una cabina telefonica a poca distanza da qui; perché non hai usato 
quella anziché venire a telefonare da noi?
Gianni: Funzionava solo con la scheda telefonica e io non ce l'ho. Ma si può sapere che 
ho fatto? Che volete; perché mi avete legato?
Marta : E’ abile, ha sempre una scusa pronta.
Mara: Ragazze, ho capito tutto.
Anna: Cioè?
Mara: Lui è malato.
Gianni: Ma che.....
Carla: Zitto! Silenzio!
Mara: Probabilmente è schizofrenico: adesso lo vediamo normale, e normalmente è 
una brava persona ma quando lo prende il raptus allora cambia personalità e 
diventa "il maniaco".
Gianni: Sì, il mostro di Milwaukee! Ma fatemi il piacere....
Nelly: Se fosse così, non sarebbe colpevole delle proprie azioni, vero?
Anna: Sono stufa di questa storia, ragazze, non so voi ma io sono stufa.
Sandra: Chiamiamo 'sti Carabinieri e finiamola. Voglio andare a casa. (va al telefono)
Carla: Giusto, anche io. Sandra, fai il 113 e che sia finita. Com'è il numero? 113 o 112 ? 
(Campanello).
Marta: Chi sarà?
Mara: Boh...
Gianni: E' il mio amico. Speriamo che almeno a lui crediate.
Anna: (Apre la porta) Prego?
Marco: (Indossa un soprabito col bavero alzato, cappello, occhiali e sciarpa come per 
non farsi riconoscere.Restando sulla porta) Buenas tardes! Sono venido a 
prender el senor Gianni.
Anna: Come dice scusi?
Mara: Chi e?
Anna: Non lo so. (A Marco) Lei, scusi, è il signor?......
Marco: El mio nome è Marcos Olindo Ortega De La Felipa, ma los amigos mi chiamano 
semplicemente Marcos.
Nelly: Gianni, non ci avevi detto che il tuo amico era spagnolo......
Gianni: Spagnolo Marco? No, assolutamente. Marco è......
Marco: ....Mexicano! Non soy espagnolo, ma mexicano! Il mio nome è Marcos!
L'amigo Gianni si dimentica siempre la "s", vero Gianni?
Anna: Beh, allora si accomodi signor Marcos.
Marco: Gracias, gracias, ma noi ce ne andemos via subito, vero Gianni? Le tue amigas 
ci stanno aspettando con impaciencia.
Gianni: Veramente io non.....
Nelly: Gianni, conosci o no questo signore?
Marco: Seguro! Naturalmente, noi siamo amigos e stasera siamo ospiti delle sue amigas!
Sandra: Signor Marcos, perché non si toglie il soprabito? Si accomodi.
Marco: Ehm, no, gracias, preferisco que no. Ma porquè Gianni è legato alla sedia?
Gianni: Perché credevano che io fossi un maniaco sessuale venuto a fare chissà che 
cosa; potete slegarmi adesso?
Nelly: Oh, scusa tanto Gianni....(Va a slegarlo) Visto ragazze? Avevo capito subito che 
Gianni non era il maniaco. Ecco fatto: ora ti libero.
Gianni: Grazie.
Marta: Ecco....Noi.....Vorremmo scusarci per tutto ciò che è accaduto; ci siamo lasciati prendere le mano da questa cosa per via delle telefonate anonime. Ci perdoni?
Nelly: Le perdoni Gianni?
Carla: Cosa? Come sarebbe a dire "le perdoni?". Non c'eri mica anche tu?
Nelly: No, io mi sono dissociata. Io facevo il tifo per te, Gianni. Che dici le 
perdoniamo?
Gianni: Ma si, tutto sommato…. A parte la botta in testa…. Per me possiamo metterci una pietra sopra.
Mara: Bene, visto che ormai siamo in confidenza, che ne diresti di presentarci il tuo 
amico messicano?
Gianni: Lo farei volentieri, ma onestamente.....Io non so proprio chi sia.
Carla: Cosa? Tose, qui c'è qualcosa che non va.
Marta: Altroché.
Sandra: Perché non si toglie quegli occhiali e quella sciarpa?
Mara: Già, si faccia vedere in volto.
Anna: Giusto, chi è lei, eh? Perché non vuole farsi vedere?
Marco: Ehm, io non.... Io non compriendo, ma....ma.......
Carla: "Ma" cosa, eh?
Marco: Sono malado, ho la influencia! Etciù......Etciù.....
Marta: Ah si? Noi crediamo invece un'altra cosa.......
Marco: Che.....Che cosa?(Indietreggiando)
Mara: Che cosa?
Marta: Ragazze, è lui il maniaco!
Carla: Il maniaco? Addosso tose! (Lo aggrediscono e lo smascherano)
Marco: No, no.....Che fate?.... No.....(le donne si allargano : Marco, smascherato, resta 
seduto per terra in un attimo di generale perplessità.)
Sandra: (Riconosce suo marito: ) Marco!
Anna: Accidenti, Sandra, è tuo marito!
Marta: Marco, che cosa ci facevi conciato così?
Marco: Ecco, io....(rialzandosi).
Gianni: Che pagliacciata hai messo su? Perché ti sei mascherato?
Sandra: (A Gianni) Te lo spiego io: questo bellimbusto con la faccia tosta è mio marito!
Gianni: Cosa? Oh, per la miseria che pasticcio! Tu saresti ....Lei è...Oddìo....
Sandra: Già, (a Marco) sporco traditore, è così, in mia assenza, ne approfitti per andare
al “tete-a-tete”. Falso, ipocrita, fariseo che non sei altro!
Marco: Senti, tesoro, non è come credi; ti posso spiegare.....
Sandra: Spiegare? Che c'è da spiegare? Che c'è da dire? Approfittando della mia assen-
za te ne stavi andando a cena dalle baldracche delle sue "amichette" non è così ?
Carla: Che porco, che porco...
Marco: Sandra, non fare così, sai che ti amo, io...
Sandra: Non mi toccare, non ti voglio nemmeno vedere....Tra noi è finita, finita, capito? 
(Scoppia in lacrime)
Mara: Ragazze......Non ho parole!
Gianni: Sentite, non è il caso di fare drammi, ragazze: Marco ha solo accettato un mio 
invito e.....
Sandra: No! Non voglio più sentire niente! Falso, bugiardo, traditore, fedifrago!
Anna: Tesoro, non gridare così (la abbraccia); su andiamo di là in cucina così ti calmi 
un poco.
Sandra: Non ci torno a casa con lui, non ci torno più, fedifrago!
Anna: No, stai tranquilla, puoi rimanere qui con noi, vero ragazze?
Mara: Certo.
Nelly: Certo, come no? (Escono Anna e Sandra)
Marco: Sandra, tesoro.....
Marta: Scusa Marco se mi intrometto, ma credo che questo sia il momento meno adatto.
Nelly: Già, è quello che credo anch'io.
Marco: Lo so che non mi crederete mai, ma è tutto un grosso equivoco. (a Gianni) Ma 
tu, si può sapere che accidenti hai detto prima che arrivassi?
Gianni: Io? Niente, che gli ho detto?
Marco: Dimmelo tu: che hai detto?
Gianni: Niente, ho solo detto che avevamo un appuntamento per una serata con quelle
due mie amiche: Lorena e Cinzia.
Marco: Lorena e Cinzia? E chi sono Lorena e Cinzia?
Marta: (A Carla) Ecco, adesso fa finta di non conoscerle. Tutti così gli uomini.
Gianni: Ma come, non te l'avevo detto? Le sorelle Dalla Via.....
Carla: Le sorelle “Dalla Via": un nome un programma!
Nelly: Carla, per favore!
Marco: No, no, ascoltate: sapete com'è andata?
Marta: Guarda, a me dispiace solo per Sandra, ma qualsiasi cosa tu dica adesso stai 
certa che nessuna di noi la crederà.
Anna: (Arriva dalla cucina) Sandra resta a dormire qui da noi. Domani la accompagneremo a prendere la sua roba. Mi spiace Marco, ma per un po' è meglio che non vi vediate, credimi è meglio così.
Marco: Come? Non torna a casa? (Si avvia verso la cucina) Sandra!
Carla: (Sbarrandogli il passo con le altre) Alt! Fermo là, “sarcofago”!
Mara: Fedifrago, Carla, fedifrago.
Carla: Beh, quello che è. Fermo là!
Anna: Marco, per favore: non vogliamo scenate qua dentro, chiaro?
Marco: Ma.....
Anna: Credimi, è meglio così.
Marco: (Amaro) Mi chiama un amico che non vedevo da un sacco di tempo, mi chiede di uscire con lui per una serata in compagnia, e io dico "va bene". Poi quello rompe la macchina e dov'è che capita? Proprio a casa delle amiche di mia moglie!
Gianni: Ma che colpa ne ho io? Che ne sapevo? Perché tu, invece, con la pagliacciata 
del travestimento, secondo te sei stato furbo?
Marco: Sandra è gelosa da morire: non potevo farmi vedere da lei. Ho fatto quel che ho potuto: mi sono coperto, ho inventato quel che mi è venuto. Solo se tu fossi stato un po' più sveglio nel capire..... e invece no: non sei cambiato in questi anni, dormi sempre!
Mara: "Chi dorme non piglia pesci".....
Anna: Già, magari piglia il Valium! Credo che basti così per stasera. Ragazzi, 
Buonanotte.
Gianni: Mi dispiace, mi dispiace veramente che a causa mia....Beh, tanto è inutile. 
Buonanotte.... andiamo Marco (escono Gianni e Marco).
Nelly: Arrivederci, ciao Gianni e......Buonanotte.
Tutte: (Salutano a soggetto. I ragazzi escono)
Marta: Uff! Che serata ragazze.
Carla: Povera Sandra......
Nelly: Ah! (Va verso la porta) Ragazzi, ragazzi, aspettate!
Anna: Ma.....Dove vai?
Nelly: Devo farmi dare il numero di telefono di Gianni, no?(esce) (F.S.) Gianni, Gianni, 
aspetta.....
Marta: Mara, com'è che dici sempre tu?
Mara: Io? "Ragazze, non ho parole!"

B U I O 
(FINE I° ATTO)

II° ATTO

SONO PASSATI 15 GIORNI: SANDRA SI E' STABILITA A CASA DI ANNA, MARA E NELLY. E' DI VENERDÌ' SERA. SANDRA NON C'E', NON E' ANCORA RIENTRATA. MARA CON IL CRUCIVERBA E' SEDUTA SUL DIVANO. NELLY E' IN CAMERA CHE SI STA PREPARANDO. ANNA FA MANICURE.

Mara: 12 orizzontale "quando passa non si vede ma lascia il segno" cinque lettere.
Anna: Zorro!
Mara: Mmh... mi sa che è sbagliato... cosa può essere? Comincia con "T"
Anna: Nelly...
Nelly: (F.S.) Sì?
Anna: "quando passa non si vede ma lascia il segno" cos'è? 5 lettere.
Nelly: (F.S.) Boh, che ne so? Zorro! Lascia sempre la zeta!
Mara: Comincia con la "T".
Nelly: "P" di Palermo?
Anna: "T" di Torino!
Nelly: (Entra vestendosi) Ti, ti, ti... non mi viene in mente... Anna, hai preso tu la mia 
camicetta di seta?
Anna: No di certo.
Mara: Non guardare me.
Nelly: Non avete visto per caso dove l'ho messa? Ero sicura che fosse lì pulita e stirata...
Anna: Bè, a che ti serve? Oggi è venerdì.
Nelly: E allora?
Anna: C'è il "gineceo" no? Fra un po' saranno qui anche Carla e Marta.
Nelly: Eh, mi spiace ragazze ma io stasera devo uscire...
Anna e Mara: Cosa?
Anna: Anche stasera? Almeno una sera la settimana non potresti restare con le tue 
amiche?
Nelly: Ci dovrò restare per forza se non mi salta fuori quella camicetta.
Mara: Per me è in lavanderia.
Nelly: Non è in lavanderia. L'ho lavata io e l'ho stirata ieri.
Anna: Hai solo quella? Mettine un'altra. Dubito che il tuo Gianni farà storie.
Nelly: L'altra che ho è da stirare.
Anna: Stirala!
Nelly: Non ho tempo.
Mara: Tempo! Grazie Nelly.
Nelly: Che dici? 
Mara: Tempo :"quando passa non si vede ma lascia il segno". Il tempo.
Nelly: Uffa! Non ne posso più! Dovrò mettermi qualcos’altro, come mi vesto io 
adesso ? non ho niente..... (Esce)
Mara: (confidenziale) Io non gliel'ho detto, ma ce l'aveva addosso Sandra.
Anna: La sua camicetta?
Mara: Speriamo che Nelly esca prima che ritorni. Se gliela vede addosso sai che strilli
Anna : Ma sei proprio sicura che ce l’avesse Sandra ?
Mara : Altroché, Sandra non ha una camicetta di seta, ecco perché s’è presa la sua. 
Nelly: (F.S.) Noooo!.... (entra furiosa con in mano un rossetto spezzato) Chi è stato?
Anna: Chi è stato a fare cosa?
Nelly: A rompere il mio rossetto e poi a spiaccicarlo dentro il tubetto sperando che non 
me ne accorgessi?
Mara: Non guardare me, non sono stata io.
Nelly: 55.000 lire.... era nuovo. Volevo usarlo stasera...
Anna: Io uso solo trucchi miei, lo sai bene.
Nelly: Sandra! E' stata lei allora... appena torna la sistemo io la stronza!
Anna: Nelly, un po' di moderazione.
Mara: Non volevo dirtelo, Nelly, ma il tuo rossetto l'aveva preso proprio Sandra per 
provarlo. Ha detto che il colore si intonava con quello degli orecchini di corallo.
Nelly: Ma che dici? Sandra non ha mai avuto orecchini in corallo.
Mara: Sandra no....... ma Anna sì...
Anna: Cosa? I miei orecchini di corallo? Quelli della Grecia?
Mara: Eh... sì...
Anna: Appena torna la sistemo io la stronza!
Nelly: (facendole il verso) "Anna, un po' di moderazione" (telefono)
Mara: Telefono! Rispondo io. Pronto? Ciao Fritz...sì? Va bene tesoro,come dici?......
Certo, ti aspettiamo con le mutande in testa, ma adesso metto giù perché abbiamo
da fare. Ciao.
Nelly: Era il maniaco?
Mara: Sì era lui.
Anna: Stronza, stronza, mille volte stronza!
Mara: Anna, porta pazienza, Sandra non si è ancora rimessa dallo choc: quella storia 
con suo marito per lei è stata un trauma.
Anna: Glielo do' io il trauma: cranico però!
Nelly: Almeno avesse la compiacenza di chiedere prima di prendersi la roba!
Mara: Ah!
Anna: Che c'è?
Mara: Chi ha fatto il cruciverba della settimana?
Nelly: Cosa?
Mara: Il cruciverba della settimana: io lo tengo sempre per ultimo. Chi l'ha fatto?
Anna: Io non li guardo nemmeno, i cruciverba.
Nelly: Vediamo? No, non è la mia grafia.
Mara: Scusate ragazze, so che non è bello, ma io non ne posso proprio più di Sandra: 
tocca tutto fa come se tutto le fosse dovuto, io...
Nelly: (facendole il verso) "porta pazienza, è ancora sotto choc, ha subito un trauma"...
Anna: Sentite! Bisogna dirglielo.
Nelly: Che è stronza? Glielo dico io.
Anna: No, Nelly, sul serio: qui non si può più vivere. Noi tre avevamo un equilibrio: 
siamo diversissime tra noi ma la convivenza è stata subito facile. Vero o no?
Mara: Vero.
Nelly: Parole sante.
Anna: Da quando è qui lei invece io mi compro le calze, le metto nel mio cassetto e le 
ritrovo dopo due giorni smagliate in bagno.
Nelly: E i miei profumi allora? In quindici giorni sono ridotti a poche gocce: quella ci fa
il bagno tutti i giorni con i miei profumi!
Mara: E le spese? Non per essere venali , ma Sandra finora non ha cacciato nemmeno 
una lira.
Anna: Già, però alla mattina sceglie il menù della giornata!
Mara: Lascia la sua roba in giro per casa dappertutto,..
Nelly: Mai che ci abbia dato una mano nelle faccende di casa.
Anna: Non si è mai lavata nemmeno la sua roba.
Mara: E' vero. La butta sempre nel cestone della biancheria sporca.
Anna: E' ora di darci un taglio.
Nelly: Giusto, bisogna darle lo sfratto!
Mara: Si, ma come si fa? Non possiamo sbatterla fuori così su due piedi.
Anna: Su due piedi o a quattro zampe, non mi interessa come ma bisogna fare in modo
che se ne vada.
Nelly: Già, ci vorrebbe un'idea...
Anna: Si, ma quale... (telefono)
Mara: Telefono. Rispondo io. Si? No, sono Mara... Non c'è.... No, ti assicuro, non c'è 
proprio è uscita ... e comunque lo sai che anche se ci fosse non vorrebbe parlarti 
... gliel'ho detto ieri... si noi le riferiamo sempre i tuoi messaggi ma lei non ne 
vuole sapere...sì è ancora troppo arrabbiata con te... sì Marco, sì.... glielo dirò.. va 
bene...ciao. Si, ciao.
Nelly: Marco!
Mara: Sì era Marco; poveretto: è molto giù, insiste ancora per parlare con Sandra.
Nelly: Ecco l'idea! Marco
Anna: Marco?
Nelly: Ma sì: lui è innamoratissimo di sua moglie, chiama tutti i giorni, è pentito, me l'ha 
detto Gianni.
Mara: E allora? Scusa ma non capisco...
Nelly: Ma non avete capito? Dobbiamo fare in modo che tornino insieme.
Anna: Ehi, è un'idea! Se funziona pace per loro e pace per noi
Mara: Prendo il mazzo, vediamo cosa dicono le carte (mischia il mazzo)
Nelly: Cosa dicono? Dobbiamo farcela, a tutti i costi o divento pazza.
Anna: Facciamo gli scongiuri: Sandra fuori di qui corrisponde a un terno al lotto.
Mara: (disponendo le carte) Vediamo... allora... ecco...
Nelly: E allora?
Mara: Credo di sì...
Nelly e Anna: yuhuhu...
Mara: Ma c'è bisogno dell'astuzia, della collaborazione di un uomo e ...
Anna: e....?
Mara: Non mi spiego queste due carte: sembra che ci sia una causa, un processo, roba 
che ha a che fare con la giustizia...
Anna: Sì, ma alla fine?
Mara: Dicono che l'esito sarà favorevole.
Anna: Sono disposta ad arrivare fino in cassazione!
Nelly: Va bene. Perry Mason, ma adesso ascoltate me: fra un po' Sandra sarà qui. Noi 
non le diremo niente, faremo finta che sia tutto normale anzi, cercheremo di 
essere il più gentili possibile, così da metterla di buon umore perché sia ben 
disposta. Gianni dovrebbe passare a prendermi fra un'ora ma io gli telefono di 
non venire qui.
Anna: Rinunci ad una serata con Gianni? Devi avercela a morte con la povera Sandra!
Nelly: Non ci rinuncio! Gli dico di passare a prendere Marco e di portarlo qui.
Mara: Sandra non vorrà nemmeno vederlo. Sai come s'incazzerà appena se lo troverà 
davanti?
Anna: E' vero. Cosa ti fa pensare che vedendolo qui ci farà pace?
Nelly: Perché è questo che vuole in fondo: lei lo ama ma è arrabbiata e vuole fargliela 
pagare; è qui da 15 giorni e non ha mai voluto parlarci insieme. Lei sa che lui è 
stato male ma è troppo orgogliosa per ammettere che vorrebbe ritornare con lui.
Anna: Beh, potrebbe essere... in fondo lui non ha mica fatto niente: un amico gli ha 
chiesto se usciva con lui a cena e lui ha accettato. Bisogna che Gianni sia istruito 
a dovere sul modo di comportarsi e sulle dichiarazioni da fare: deve dire che 
Marco non sapeva delle due ragazze.
Nelly: Gianni dirà tutto quello che io vorrò che dica.
Mara: Come puoi essere così sicura?
Nelly: Ragazza, ho il mio sistema: non so se mi spiego.
Sandra: (Arriva di fretta e si spoglia in scena spargendo tutto in giro) Salve ragazze. Lo
so, lo so sono terribilmente in ritardo. No, non ditemi niente ho avuto una 
giornata terribile. Avete già mangiato?
Mara: Si...
Sandra: Meno male, meno male che non mi avete aspettato. Ho mangiato fuori un pezzo 
di pizza al trancio non vedo l'ora di farmi una doccia e di mettermi comoda. No, 
state tranquille non vi terrò il bagno occupato per due ore, ho detto che faccio la 
doccia non il bagno. Anna? Ti spiace se uso il tuo bagnoschiuma? Il mio è finito e 
non ho avuto il tempo di comprarlo.
Anna: E allora lavati col detersiv...
Nelly: (Le tappa la bocca con la mano) Ehm, sì, e se ti serve lo shampoo usa pure il mio.
Sandra: Grazie ragazze, siete degli angeli. Mara, posso usare il tuo accappatoio?
Mara: Fai pure... sì...
Sandra: Grazie, non so cosa farei senza di voi. Faccio presto. Ciao (va in bagno).
Anna : (A Nelly) L'hai sentita? Io non la sopporto. Non la sopporto, capito? Ahgh!
Nelly: Buona, stai buona, sst! Ricorda che dobbiamo attuare un piano per risolvere la 
situazione. Cerca di controllarti ancora per un po'.
Anna: Io ci provo, ma non garantisco niente! I miei orecchini... il mio bagnoschiuma...
Mara: Conviene chiamare subito Gianni.
Nelly. Lo faccio subito (prende il soprabito per uscire).
Mara: Ma dove vai?
Nelly: Non posso chiamare da qui. Se Sandra esce dal bagno fin che sto parlando c'è 
rischio che mangi la foglia e allora addio piano. Vado a telefonare dalla cabina 
qui vicino e voi due mi raccomando: state calme.
Anna: Saremo due mammolette.
Nelly: Mi raccomando: è importante che lei si senta serena e tranquilla.
Mara: Non ti preoccupare, Nelly.
Nelly: Vado (esce).
Sandra: (F.S.) Ragazze... chi mi porta le mie ciabatte? Le ho dimenticate in camera.
Anna: Perché non te le ... Ehm! (Altro tono) Perché non me lo hai detto prima cara? Te 
le porto subito (esce).
Mara: Calma Anna, calma mi raccomando...(campanello. Mara apre la porta)
Carla e Marta: Ciao ciao
Mara: Salve ragazze, entrate (Sandra F.S. canta)
Carla: Ciao Mara, sei sola?
Mara: No, no, ci siamo tutte...
Marta: Chi è questo usignolo?
Mara: Che? Ah scusa. E' Sandra in bagno.
Carla: Che casino! Chi è che ha buttato tutte le robe in giro?
Anna: (Rientra e comincia a raccogliere tutto) Non ti ci mettere anche tu chiaro? Non ti 
ci mettere. Ciao ragazze.
Marta: Buona sera tesoro. Ottimo umore a quanto vedo.
Carla: La Nelly dov'è andata? L'abbiamo vista fuori e ci ha detto "torno subito".
Mara: Viene subito, è uscita un attimo.
Sandra: (In accappatoio) Ciao donne, già qui?
Marta: Ciao contessa, come stai?
Anna: Non dovevi fare la doccia, tu?
Sandra: La faccio dopo, carina, stai calma- Sono stanchissima. Ho avuto una settimana terribile, per fortuna che è venerdì sera. Voglio stare in assoluto riposo per tutto il fine settimana. Oh, brava Anna, grazie che mi tiri su la roba. Hai sempre tanta energia tu. Come fai?
Anna: Io? E' semplice mangio spinaci come Braccio di Ferro.
Sandra: Ah sì? Eh già, gli spinaci fanno bene perché contengono il ferro. Dovrei 
mangiarne anch'io.
Mara: Contengono il ferro? Ma allora, scusate, non saranno pesanti?
Marta: Sì, e ti fanno arrugginire lo stomaco! Ma dai Mara!
Mara: Scusate.
Sandra: Nelly dov'è?
Mara: E' uscita per telefonare a Gianni che .. oh!
Carla: Avete il telefono rotto?
Sandra: (Provando ad alzare il ricevitore) No, sembra tutto a posto. Perché non ha 
chiamato da qui?
Mara: Ah. Beh... ecco...
Anna: Avrà avuto le sue buone ragioni no? Forse doveva parlare di cose sue e preferiva 
non farsi sentire, sono affari suoi.
Sandra: Ma perché? Noi siamo le sue amiche no?
Marta: A proposito di telefonate: l'amico Fritz ha già chiamato?
Mara: Si, si come al solito
Marta: Peccato, stasera ci avrei parlato volentieri.
Carla: Ah, anche io una volta con delle mie amiche facevamo degli scherzi telefonici
Anna: Ah si? E di che genere?
Carla: Cercavamo nell'elenco uno che si chiamava Rossi, o Bianchi, o Verdi, poi 
facevamo il numero e quando rispondevo ci dicevo: "Pronto, parla Bianchi?" e
lui: "No, qui è Rossi" e io " Be, io sono Verdi, Viva l'Italia! (E scoppia a ridere 
solo con Mara).
Anna: (Sgomenta) Oh, Gesummaria!
Carla: Non l'avete capita? "Pronto Bianchi?" "No è Rossi" "Beh io sono Verdi, viva 
l'Italia!"
Mara: E, sapete? Anche io e mia sorella ne facevamo uno: telefonavamo a caso facendo 
finta di essere l'azienda dell'Acquedotto e chiedevamo per favore di andare a 
controllare se c'era acqua corrente. Quello controllava, tornava all'apparecchio e 
come ci diceva: "Si, si l'acqua c'è" noi dicevamo: "Ma è proprio sicuro?" e lui :
si certo!" e noi :"bene, allora può andare a lavarsi il didietro!" (ride insieme a 
Carla).
Carla: E magari quello ci andava sul serio... Ah mamma che ridere!
Mara: Di quelle risate...
Anna: (A Mara) Molto divertente, davvero molto divertente (rientra Nelly)
Nelly: Ciao ragazze (cenno di intesa con Anna).
Marta e Carla:: Ciao Ciao Nelly.
Carla: Oh, bene. Adesso che ci siamo tutte possiamo giocare. Fuori le carte.
Sandra: Ma dobbiamo proprio?
Nelly: Ma no, ma no. Perché non facciamo un po' di conversazione?
Marta: Ci sto. Di cosa parliamo?
Carla: Io ho una proposta: perché non parliamo di sesso?
Anna: Eh, magari; mi tirerebbe su il morale:
Nelly: Ragazze, un po' di moderazione diamine! Sesso, sesso! Il sesso non è tutto...
Anna :Ah, no ? Hanno inventato forse qualcos’altro ?
Marta: Che discorsi!
Carla: Tose, perché non facciamo una seduta spiritica?
Sandra: Una seduta spiritica?
Mara: Sì, sì ragazze, è tanto tempo che non proviamo!
Marta: Per me si può fare; anzi, vorrei proprio provare a mettermi in contatto con mio 
nonno. Proviamo?
Mara: Certo, vado a prepararmi. 
Anna: Ma no, ma no, cosa vi salta in testa? Ancora con questa menata delle sedute 
spiritiche? No....
Nelly: Anna, sei sempre la solita scettica incallita: come puoi essere così ottusa da 
continuare a pensare che.....
Anna: Abbiamo fatto decine di sedute pseudo-spiritiche con Mara a fare la medium e 
noi tute intorno: avete mai visto niente che somigliasse anche vagamente ad 
un'apparizione?
Sandra: Beh, effettivamente.....
Nelly: No, è vero, ma.....
Carla: Sì invece! Non vi ricordate l'anno scorso sotto Natale?
Anna: No, che è successo?
Marta: A Natale?
Carla: Non vi ricordate? Eravamo qui in seduta e abbiamo sentito un colpo dalla cucina 
e abbiamo trovato il vaso giallo in pezzi sul pavimento.
Marta: E' vero, me lo ricordo anch'io.
Anna: Ancora con questa storia? Ve l’ho detto allora e ve lo ripeto anche adesso: quella 
sera avevamo lasciato la finestra aperta per far uscire l'odore di fritto; è entrato il 
gatto dei vicini che si è pappato una delle cotolette che erano sul ripiano della 
cucina; muovendosi ha urtato il vaso facendolo cadere e se n'è scappato fuori!
Sandra: Si, può essere, ma non puoi escludere che fosse una presenza soprannaturale.
Carla: Un fantasma?
Anna: Si, il fantasma di un morto di fame, visto che mi ha fatto fuori un cordon-bleu!
Sandra: D'accordo, d'accordo Anna, come vuoi tu. E quella volta allora che si sentivano quegli strani rumori sotto il tavolo?
Anna: Era lo stomaco vuoto di Marta che brontolava per la fame. Marta, non è così?
Marta: Ssi,.... effettivamente.....
Anna: Dunque?
Sandra: Parliamo d'altro, che è meglio.
Marta: Si, è meglio. Carla, ti ho vista in centro oggi; 
Carla: Oggi? Ah, si, sono andata a fare degli acquisti.
Sandra: Ah è vero, sono cominciati i saldi.
Carla: Mi sono comperata un paio di scarpe, un paio di blue-jeans e volevo prendere 
anche una di quelle camicette di seta che sono fuori in vetrina da Charlie, ma 
avevo finito i soldi. Domani vado a prenderla comunque, perchè mi piace proprio.
Sandra: A proposito di camicette: Nelly, stamattina credo di aver preso la tua camicetta 
di seta. Almeno credo che fosse la tua.
Nelly: Si Sandra, quella camicetta era proprio la mia.
Sandra: Non ti spiace, vero? Ho sudato un po', bisognerebbe rilavarla.
Nelly: Non ti preoccupare cara, ci penso io. E il rossetto? Ti stava bene?
Sandra: Il .... rossetto? Ah, il rossetto! Era tuo?
Nelly: Tutti i trucchi che stanno nel mio beauty case in camera mia sono miei: 
soprattutto quelli ancora da usare.
Sandra: Già, si, effettivamente... ma te l'ho rimesso a posto sai? L'ho rimesso dove l'ho 
trovato. Si era un po' ....come dire....
Nelly: Rotto.
Sandra: Ecco, appunto... sai? Stava benissimo con gli orecchini che ho trovato...
Anna: Nel portagioie in fondo al terzo cassetto del comò in camera mia.
Sandra: Eh? Non...non sapevo cosa mettere ... tu non li usi mai... e allora.....
Anna: No... hai fatto benissimo ... sono un regalo con un enorme valore affettivo che mi 
ha fatto una persona cara anni fa. E' un peccato lasciarli lì... è meglio che vengano 
usati... io o un'altra che differenza fa?
Sandra: Già, già ... immagino però che tu ti arrabbieresti molto se io ne avessi perso uno 
vero?
Anna: Cosa? Hai perso uno dei miei orecchini di corallo? Ma io ti...
Nelly: Anna!
Anna: (Altro tono) ... Io ti .... ti dico di non preoccuparti, prima o poi tornerò in Grecia e
me ne comprerò un altro paio....
Sandra: Ah, credevo ti saresti arrabbiata.
Anna: Che idea!
Marta: A me però darebbe fastidio se qualcuno usasse la mia roba senza chiedermela.
Carla: Ah, io sarei una bestia, cara. Chi va “rumare” nei miei cassetti io ci taglierei le 
mani!
Nelly: Ah, Marta, Carla: venite per favore un momento con me in cucina? Devo dirvi un 
paio di cose (esce in cucina con Marta e Carla).
Sandra: Direte che sono un po' rompiscatole, ma sapete... sono irrequieta,
Mara: ce ne siamo accorte.
Sandra: Vero? Non riesco a concentrarmi in niente... pensa che oggi prima di uscire ho 
provato a fare un cruciverba...
Mara: Il mio cruciverba.
Sandra:.... e dopo dieci minuti avevo corretto minimo tre volte tutte le definizioni che 
ero riuscita a scrivere. Una volta ero più brava... o erano più facili i cruciverba...
Mara: Quello era il cruciverba della settimana.
Sandra: Ah si? Ma che fanno di là quelle tre?
Anna: Niente ... adesso arrivano.
Sandra: Nelly è così misteriosa oggi: esce per telefonare, va a parlare in cucina...
Nelly: (Rientrando con le altre) Eccoci qua.
Carla: Ah, certo che è bello fare la pace col proprio uomo dopo aver litigato...
Marta: Eh, "l'amore non è bello se non è litigarello"...
Carla: Le temporanee separazioni fanno dell'amore un crescendo di desiderio.
Nelly: Le liti degli innamorati sono il nutrimento della passione.
Sandra: Avete aperto la scatola dei Baci Perugina?
Carla: No, sai si parlava così...
Marta: Ci chiedevamo se Anna, di fronte al pentimento sincero del suo ex marito, non 
prenderebbe in considerazione l'idea di dargli un'altra possibilità....
Anna: Io? Se lo vedo gli sparo!
Nelly: Anna!
Anna: Ehm, se lo vedo gli sparo ... un bacio di quelli mozzafiato.
Mara: Che bella dev'essere l'intimità: lui e lei soli in casa...
Anna: (A parte) E noi qui finalmente libere dal tormento della sua presenza!
Nelly: Ehm, Sandra... ti volevo chiedere... hai più visto o sentito Marco in questi giorni?
Sandra: Perché questa domanda?
Nelly: Ah, no, così... per curiosità...
Carla: Ah, guardate: per me dev’ essere un uomo tanto ma tanto buono.
Nelly: Eh si, ha la faccia da buono.
Mara: Chissà quanto ci starà male in quella casa tutto da solo ...
Marta: Sì perché in fondo non ha mica fatto niente, voglio dire...
Sandra: Quel porco! Niente dite? E quello che stava per fare?
Marta: Ma non ha fatto niente!
Carla: L'ho visto l'altro ieri in centro: pareva un cane bastonato: messo male, barba 
lunga...gli è passata davanti una con una minigonna come si dice, Anna?
Anna: “Pubica”.
Carla: ... Una con una minigonna “pubblica” e lui neanche l'ha guardata. Te lo giuro, 
guarda.
Sandra: Lasciate perdere... io... vado di là. Vado a fare la doccia (esce).
Nelly: (Si assicura che sia uscita) ci siamo ragazze!
Marta: Vittoria! Per me è fatta!
Anna: Piano, piano con gli entusiasmi...
Carla: Ma come? Non avete visto come era turbata? Per me, guarda, ci sta già 
ripensando.
Mara: Però ragazze, scusate: posso dire una cosa? Per me non è bello quello che stiamo 
facendo.
Anna: Cioè?
Mara: Stiamo passando sopra ai suoi stati d'animo ai suoi sentimenti feriti pur di indurla 
ad andarsene di qui.... non si fa così con un'amica...
Nelly: Eh no, cara: noi non stiamo passando sopra a un bel niente. E' lei che ci ha reso la 
vita impossibile.
Mara: Però non è giusto...
Anna: Giusto o no non me ne importa un fico: io ci passo sopra? Certo anche con uno 
schiacciasassi se necessario! I miei orecchini, s'è presa i miei orecchini! 
(campanello)
Nelly: Eccoli! Ragazze mi raccomando: gioco di squadra (va ad aprire).
Gianni: Buonasera...
Marco: Buonasera...
Nelly. Ciao amore! (gli si aggrappa al collo)
Mara: Vieni Marco, entra pure.
Marco: E' permesso?
Anna: Entra, entra non fare complimenti
Carla: Siamo tutte dalla tua parte.
Marco: Come sarebbe?..
Anna: No, niente... E' che ci dispiace che con Sandra le cose stiano come stanno..
Marta: Per così poco, tra l'altro...
Carla: Noi ci piacerebbe da matti che Sandra facesse la pace con te.
Marco: Davvero?
Anna: Puoi giurarci! Non è vero Nelly? (Nelly è incantata da Gianni) Nelly!
Nelly: Eh? Che c'è?
Marco: Ragazze. Io vi ringrazio di cuore... credevo che voi ce l'aveste con me, che foste d'accordo con lei....
Mara: Ma no....
Carla: Ci mancherebbe altro!... (telefonino)
Marta: Scusate. Si? Pronto? (va in cucina)
Marco: Quando vi telefonavo mi dicevate sempre che lei non c'era, che non mi voleva
parlare... non avete idea di quanto io sia stato male in questi quindici giorni...
Carla: Ah, lo so caro, lo immagino...
Marco: Mi sono pentito mille volte di avere accettato quell'invito.
Mara: Ci credo, povero...
Marco: Una sera mi chiama Gianni. E' vero o no, Gianni?
Gianni: Si, si certo ti ho chiamato io (fa cenno che va bene, di proseguire così) .
Marco: E mi dice: "verresti a una cena con me stasera?" io dico: "dove, con chi?" e lui:
"non ti preoccupare, ti divertirai, stiamo lì un po' in compagnia"... capite? 
Credevo fosse una cena tra amici o roba del genere (cenni di assenso di Nelly).
Carla: Poveretto, tose, mi fa commozione...E io che lo ho chiamato “Sarcofago” ( si 
commuove)
Mara : Fedifrago, Carla, “fe-di-fra-go” !
Marco: Stavo aspettando che lui mi venisse a prendere ...è vero o no Gianni che ti stavo 
aspettando a casa?
Gianni: Si, certo, dovevo passare a prenderti. Ma non c’è bisogno che chiedi sempre 
conferma di tutto, loro ti credono
Nelly : Qualsiasi cosa tu dica.
Marco: Io quelle non le conoscevo per niente. Mai viste, non sapevo nemmeno dove 
stavano di casa…
Mara: Ti sei mai fatto fare le carte da qualcuno , Marco ?
Marco: No, perché ?
Mara: Credo che certi episodi negativi potrebbero essere evitati prevedendoli. Se vuoi te 
le faccio io...
Anna: Mara, per favore non è il momento, non divaghiamo.
Marco: Grazie... magari un'altra volta. Lui mi ha telefonato da qui credo...
Nelly: Sì, era qui con noi . E allora cosa hai detto ? (E gli mima il pianto).
Marco: Quando Gianni mi ha dato l'indirizzo perché lo venissi a prendere, mi sono
detto: ahi, ahi, se Sandra mi vede, chissà che cosa si mette in testa”, così mi
sono mascherato un po’ per non farmi riconoscere e poi.. (si commuove) 
Mara: Oddio, non riesco a vedere un uomo che piange... (si commuove)
Anna: Su, su coraggio...
Marco: Quando sono arrivato qui, quello che è successo lo sapete anche voi...
Nelly: Oh, Gianni.... non sei commosso per il tuo amico Marco?
Gianni: Che? Io? Ah, si si ... sono commosso
Nelly: Guarda, Marco: anche Gianni è commosso.
Marco: Mi sembrava tutto così assurdo...lei: la mia Sandra mi stava scacciando via... la mia contessina, la mia gattina..... Non volevo fare niente di male, lo giuro.....
Carla: (piangendo) Robe da crepacuore...
Mara: Come possono succedere queste cose (piange)
Nelly: Ah, quando è il destino (piange)
Anna: Ragazze, accidenti, fate venire le lacrime anche a me...
Marta: (rientrando) ... Si ciao, ciao, ciao, ciao. Accidenti che strazio! Ehi, che succede 
qui?
Carla: Ah, che male che sto......pora bestia… Marco...mi fai tanto “peccato”...
Marco: Oh, scusate... Scusate, mi sono lasciato un po' troppo andare.. non volevo...
Mara: No, no, caro, fa bene sfogarsi.
Nelly: Noi ti siamo tutte amiche e vogliamo aiutarti..
Marco: Vi ringrazio di cuore ma... Come mai adesso voi...
Anna: Diciamo che abbiamo i nostri buoni motivi.
Marta: Sì però sarà il caso che vi diate una regolata tutti quanti: sembra di essere a una 
veglia funebre.
Nelly: Giusto, allegria allora eh? Marco ascoltami: tra poco Sandra entrerà qui...
Marco: Lei è qui' dov'è? Dov'è?
Anna: Aspetta, non essere precipitoso: è importante che lei ti trovi in forma. Se fai 
quegli occhi da pesce lesso quella fa dietro front e non la vedi più.
Nelly Su con la vita, Marco, diglielo anche tu Gianni.
Gianni: Su con la vita, Marco.
Marco: Grazie Gianni, sei un amico.
Nelly: Bisogna che lei, adesso che ti vede dopo 15 giorni, provi attrazione per te.
Anna: Via la camicia.
Marta: Che?
Anna: Togliamogli la camicia, Cosa c'è di più irresistibile di un uomo in jeans e 
maglietta?
Marta: Hai ragione. Via la camicia (gli tolgono la camicia).
Nelly: Bene e adesso siedi sul divano. No, non così, aspetta...
Anna: Si, devi metterti in una posizione seducente... ragazze aiutateci anche voi.
Marta: Dovresti stare con un gomito appoggiato sul ginocchio... ecco, così, la guancia 
appoggiata al pugno chiuso.
Nelly: E l'altro braccio? Dovresti appoggiare la mano all'altro ginocchio.
Marco: Va bene così?
Anna: No il gomito alto, rovesciato...
Marco: così?
Carla. Non ti ricorda James Dean?
Nelly: I muscoli; devi mettere in evidenza i muscoli.
Marco: Così?
Nelly: Gianni... hai anche tu i muscoli così, vero?
Gianni: Io? Be, si, credo di si, certo...
Anna: Lascia perdere i muscoli di Gianni, Nelly. Dobbiamo finire qui. Sandra può
arrivare da un momento all'altro.
Marta: L'espressione: gli manca un'espressione simpatica. Prova a sorridere... un po' di 
più...
Marco: Così?
Tutte : Di più, di più....di più......
Marco : (Con la bocca tirata in un sorriso forzato) Non posso sorridere di più ! Va bene
così ?
Marta: Eh, quasi... prova un po' di più.. ecco.. Ah ! eccola!
Sandra: (Entra vede Marco e si blocca): Eh?!
Marta: Sandra, tesoro... non dici niente?
Carla: Guarda chi c'è: non vuoi dirgli niente?
Sandra: Io... io...
Anna: Marco, dille qualcosa, Cristo!
Marco: (Senza smettere il sorriso) Sandra... Contessina....io...
Sandra: Io non ti voglio più vedere brutto verme schifoso, traditore, vattene via! (fa per 
uscire)
Anna: Sandra. che comportamento è questo? Almeno ascoltalo!
Sandra: Non voglio sentire nessuna delle balle che mi vuole raccontare.
Mara: Ma Sandra...
Carla: Vieni qui, siediti e senti almeno quello che ti vuole dire
Marco:(Ancora col sorriso forzato) Sandra...Sandraaa....
Sandra: Vattene via!
Nelly: Eh no cara! In questa casa non si mandano via gli ospiti e che ti vada o no tu 
sentirai quello che Marco ha da dire a sua discolpa! Vieni qui e siediti.
Sandra: Mai! (esce verso la camera di corsa)
Nelly: Inseguitela! (Mara, Carla, Anna e Marta escono ad inseguirla). Riportatela qui!
Gianni: Scusa, non c'è il rischio che qualcuno si faccia male?
Marco:(Smettendo il “sorriso”) Forse è meglio lasciar perdere... magari un'altra volta ...
Anna: (Fuori scena) Tienila! tienila accidenti!...
Marta: (F.S.) Le gambe...
Carla: (F.S.) Ahia! Bestiàssa, và remengo! Ti faccio vedere io.
Mara: (F.S.) No Carla, no.... (a soggetto, voci, botte, urli...poi silenzio)
Nelly: E allora ragazze? L'avete presa?
Anna: (F.S.) Ci serve una mano a trasportarla.....
Marco: Povero tesoro, che cosa ti hanno fatto? ...(si alza per uscire a vedere)
Nelly: No, fermo lì: è meglio che aspetti di qua ... Gianni, vai tu.
Gianni: Io?
Nelly: Ma si, tu. Vai a dar loro una mano, coraggio.
Gianni: Ma non so se...
Nelly: Vai! Ragazze, viene Gianni ad aiutarvi (Gianni esce e subito si riaccende la zuffa 
con botte e voci. Arrivano in scena anche scarpe e altri oggetti. Poi di nuovo il 
silenzio. Rientrano in scena tutte con i segni della lotta, spettinate, con gli abiti
malmessi e doloranti).
Gianni: Che belva, a momenti mi rompeva il setto nasale...
Marco: Oddio...
Anna: (Con in mano un orecchino) E così questo torna al suo posto!
Marta: (A Carla che con Mara sta portando a braccia Sandra intontita) Ma che 
bisogno c'era di colpirla così forte?
Carla: Cosa? Momenti mi trancia una mano con una morsicata che dovevo fare?
Marco: Amore, amore mio...cosa ti hanno fatto? (la prende in braccio)
Nelly: Ecco bravo, mettila sul divano
Sandra: Che è successo? Dove sono?...
Marta: Non sarà meglio legarla?
Carla: Si, senno mi tocca tirare un altro destro! (Mara esce a prendere una corda)
Marco: Sandra, amore... mi ascolterai?...
Sandra: (Si alza inseguita dalle altre) Va via! Non ti voglio più vedere!
Nelly: Fermatela! (a Gianni che cercava di svignarsela) Gianni torna qui!
Gianni: Ma io veramente...
Nelly: Siediti là! (a Mara con la corda) Su Mara, legala. E adesso cara Sandra te ne 
starai buona ad ascoltare, chiaro? (la fanno sedere accanto a Marco).
Mara: Scusaci Sandra, ma dovresti cercare di essere ragionevole.
Sandra: Dunque è così. Siete tutte contro di me. Vi siete messe d'accordo con lui vero?
E io che credevo che voi foste dalla mia parte...
Marta: E lo siamo. Proprio per questo vogliamo costringerti a ragionare.
Nelly: Esatto. Innanzitutto, ascolterai quanto ha da dirti Marco. Coraggio Marco, dai la
tua versione dei fatti.
Marco: Si, certo: ecco, quella sera...
Sandra: (Urla per non sentire) Là là là, là là là, là là là.
Nelly: Sandra, lascialo parlare!
Marco: Dicevo: quella sera ...
Sandra: Là là là, là là là...
Nelly: Tappatele la bocca!
Carla: Ci penso io (le mette la mano sulla bocca e viene morsa) Ahia!
Sandra: Là là là, là là là...
Carla: Adesso le do' un altro destro....
Anna: Oh, basta! (silenzio) Adesso ne ho piene le scatole! (a Sandra) Non vuoi sentire
lui? Bene. Anzi, peggio per te, perché così adesso ascolterai me e non saranno 
rose e fiori.
Gianni: Scusate, io a stare qui mi sento un po' imbarazzato. Se non vi dispiace preferirei 
andare via...
Nelly: Tu non ti muovi di qui!.... Tesoro... Anna. che hai intenzione di dire?
Anna: La verità!
Carla: Anna!
Nelly: Ma non vorrai dirle che...
Anna: Puoi giurarci che glielo dico.
Sandra: Dirmi cosa?
Mara: Riguardo il tuo comportamento, Sandra; il tuo comportamento di questi quindici 
giorni con noi tre.
Sandra: Sarebbe a dire? Che c’entra questo con Marco ?
Anna : Niente , lui non c’entra niente. Volevamo liberarci di te facendo in modo che voi
due faceste la pace e tu te ne tornassi a casa tua. (Alle altre) Scusate ragazze ma 
quando è il momento le cose vanno dette :
Nelly: Ebbene, visto che ci siamo: si tratta dei tuoi modi, Sandra, di ciò che fai , di come 
ti sei comportata durante la tua permanenza qui. Noi non ne possiamo più, ecco.
Sandra: Come, come? E che ho fatto? Mi avete presa, legata, malmenata perché stessi a 
sentire le frottole che si è inventato mio marito ed ora ve ne uscite con altre 
accuse? Cosa volete farmi adesso? Condannarmi a morte senza nemmeno un 
regolare processo?
Nelly. No che c'entra il processo?
Sandra: C'entra invece: se volete accusarmi di qualche cosa io voglio il mio avvocato e 
voglio un processo regolare!
Marta: Ha ragione: ragazze, Sandra ha ragione. Non è giusto che stiate qui a dirle tutto 
senza nemmeno una possibilità di difesa. Siete tre contro una. 
Marco: Sandra, tesoro, perché non torni a casa e discuti con le tue in un altro momento?
Io.....
Sandra: Non ci torno a casa con te! Voglio il mio avvocato!
Nelly: E va bene: vuoi un processo? Avrai il processo!

IN UN CAMBIO SCENA CON SOTTOFONDO MUSICALE, LE RAGAZZE TRASFORMANO LA STANZA IN UN'AULA DI TRIBUNALE CON TAVOLO AL CENTRO, DIVANO E SEDIE AI LATI; NELLY TIRA FUORI TRE TOGHE PER IL GIUDICE E PER GLI AVVOCATI.

Nelly: Ecco fatto. Marta ti sta bene come giudice?
Sandra: Marta? Purché sia imparziale.
Marta: Stanne certa. Io non sono parte in causa e quindi (telefonino). Scusate (va in 
cucina). Pronto?...
Nelly : Carla potrebbe fare il tuo avvocato difensore...
Sandra: Neanche per sogno! Mi ha appena pestata a sangue.
Carla: Chi, io? Ma se non ti ho neanche toccata, va là frittola!
Nelly: E allora,....Escludendo noi tre e Marco, che tuo marito, non c'è altra scelta.... 
(guarda Gianni).
Gianni: No.. no, ecco, io preferirei non ...
Marco: Gianni, per favore, fallo tu, .... fai un piacere ad un amico...
Gianni: Ma no, non so nemmeno come cominciare.....
Mara: Ma si, è facilissimo: basta fare qualche citazione.....
Anna: Magari in latino. L'hai studiato il latino?
Gianni: Si al liceo, ma....
Nelly: Grazie Gianni. Su, prepariamo l'aula: il tavolo sarà il banco del giudice. A quella 
estremità l'avvocato della difesa. Chi di noi fa l'avvocato dell'accusa?
Anna: Io! Lo faccio io il pubblico ministero
Marta: (Esce dalla cucina) Si, si, ciao. Ciao, ciao, ciao. Scusate. Tutto a posto? Gli 
avvocati?
Anna: Io sono l'accusa.
Gianni: Io sarei la difesa.
Sandra: Sento che mi daranno l'ergastolo.
Marta: Testimoni?
Mara: Io!
Nelly: Io!
Marco: Io!
Carla: E io cosa faccio, eh?
Marta: Tu... bè, mantieni l'ordine, va bene? 
Carla: D'accordo, io faccio l'ussiere.
Marta: Bene, possiamo cominciare il procedimento: la parola all'accusa.
Anna: Vostro onore, signori della corte, la questione è semplice: noi non sopportiamo 
più l'imputata! Noi tre: Nelly, Mara ed io non abbiamo mai avuto prima d'ora 
problemi di convivenza; ognuna di noi sa qual è il suo territorio e le altre lo rispettano. Per le spese come per i lavori domestici e tutto il resto si divide per 
tre. Poche regole, ma buone: chi sporca pulisce, chi rompe paga, lavori di casa col turn-over....
Mara: Come sarebbe a dire?
Nelly: Una volta ciascuna!
Mara: Ah, scusate, ho capito.
Carla: Silenzio in aula!
Anna: Niente uomini qua a dormire o a fare sesso, occupare il bagno al massimo per 
mezz'ora e soprattutto rispetto per le cose delle altre. Quando ti abbiamo ospitata, 
Sandra, ritenevamo superfluo sciorinarti la serie delle regole; credevamo che il 
tuo buon senso fosse sufficiente a garantire una cordiale convivenza, ma come 
abbiamo visto non è stato così. Tutto chiaro fin qui?
Sandra: Vai avanti.
Mara: Che brava, sembra un avvocato sul serio....
Carla: Silenzio in aula!
Anna:Vostro onore, l'imputata non solo non ha nemmeno ventilato l'idea di cacciare una 
lira per le spese: affitto, cibo, bollette, eccetera; non solo....: Noi non le abbiamo 
chiesto niente, è vero, pensavamo che forse lei avrebbe contribuito più avanti , 
potevamo anche ospitarla gratis, non è qui il problema....(Smettendo il gioco, con 
tono di amorevole rimprovero) Ma tu, Sandra, ti sei piazzata qui come se tutto ti
fosse dovuto! Sei entrata nella nostra intimità e ci sei stata a tuo comodo, rovi-
stando nei nostri cassetti, prendendo i miei orecchini, le mie ciabatte, la roba di
Mara e di Nelly e cento altre cose senza preoccuparti di chiedere se a me e a loro
stava bene o no.......
Nelly: (Aggressiva)Già, la mia camicetta stirata e pulita, il mio rossetto nuovo.....
Mara: Scusate, posso dire? Anche a me, Sandra, fai venire i nervi quando mi rovini i 
cruciverba. Non li sai fare: tu non ti diverti e io li trovo fatti a metà.
Sandra: Oh, insomma, che c'entra questo con.....
Carla: Silenzio in aula! Quante volte ve lo devo dire?
Anna: (Riprendendo il tono da avvocato) E non è tutto: ci sono cose che l'imputata fa 
che ci fanno andare letteralmente in bestia.
Marta: Di cosa si tratta, precisamente?
Anna: Presto detto: lascia i suoi indumenti in giro dappertutto.....
Nelly: Chiede sempre che le si lavi la roba......
Mara: Schiaccia il tubetto del dentifricio a metà......
Nelly: Allaga il bagno quando fa la doccia......
Anna: Fa i gargarismi in cucina alle due di notte.....
Mara: Tiene le scarpe puzzolenti in cucina.....
Nelly: Lascia i capelli nel lavandino.....
Anna: Quando si depila lascia i peli dappertutto......
Mara: E fa la schizzinosa quando non sono i suoi!
Carla: Cosa? Ma come fa a riconoscere i suoi peli dai vostri?
Mara: I capelli, non i peli.
Carla: Ah, ecco...
Anna: Per tutto quanto finora elencato e per altro ancora, quindi, chiedo che l'imputata 
sia condannata a tornarsene a casa con il qui presente marito Marco al fine di 
salvaguardare, da qui in avanti, l'amicizia messa seriamente in pericolo dalla
impossibilità di convivere in armonia !.
Marta: Grazie avvocato. La parla ora alla difesa.
Gianni: (Si alza) Vostro Onore, in virtù di quanto sentito finora, direi che per la mia 
cliente, essendo venuta meno alla "par condicio" nella convivenza con le amiche,
si pone una situazione di evidente disagio. Ma poiché “alea iacta est”, io sostengo
che il suo comportamento si può giustificare con lo shock subìto. Purtroppo “dura
lex sed lex", e il principio impone che "pacta sunt servanda". Nell'unico intento di
evitare un atteggiamento persecutorio nei confronti della mia cliente, affermo che 
"homo homini lupus" e quindi, Vostro Onore, questa difesa chiede per l'imputata 
la dichiarazione di incapacità di intendere e di volere per questa sua temporanea 
confusione mentale e in subordine si affida alla clemenza della Corte!
Mara: Non ho capito niente...
Carla: Ah, neanche io, ma parla proprio bene ciò....
Gianni: Avevo otto in latino e sette e mezzo in filosofia.
Marta: Viste le argomentazioni dell'accusa e della difesa...
Sandra: Un momento, e io? Non posso dire nulla?
Carla: Silenzio in aula!
Sandra: No, no e poi no! Ammetto di essermi comportata in modo discutibile con voi in 
questi quindici giorni, ma siete mie amiche: come potete chiedermi di tornare a 
casa di quel traditore di mio marito?
Nelly: Non è detto che sia come credi tu!
Carla: Oh, silenzio, capito? State zitte o vi pesto, chiaro?
Marta: Calma: prima di emettere il verdetto, questa Corte intende verificare i fatti 
in merito all'episodio che ha indirettamente causato lo stato di fatto di cui al 
presente procedimento processuale. La parola a Marco perché dia la sua versione 
dell’accaduto
Carla: In piedi.
Marco: Grazie Vostro Onore....
Sandra: Non lo voglio sentire!
Marta: Silenzio! (a Marco) Cos'è successo la sera di quel venerdì 17 ottobre?
Marco : Quella sera Gianni mi telefonò per invitarmi a cena in casa delle sue ami...
Gianni : Ahèm !..ahèm..
Marco : ..Ah ! A casa di...a casa di “persone” di sua conoscenza. Visto che mia moglie era qui, come tutti i venerdì del resto, accettai e gli dissi di passare pure a prendermi che nel frattempo mi sarei vestito. 
Sandra : Dato che c’eri potevi andarci nudo da quelle baldracche !
Carla : Silenzio in aula !
Marta : Prego, Marco, andiamo avanti.
Marco : Ero già pronto quando Gianni mi richiamò da qui e mi diede l’indirizzo perché 
venissi a prenderlo dato che…… aveva la macchina in panne!
Marta : Vuole spiegarci perché venne qui travestito da straniero ?
Marco : Beh,... perché....
Gianni : (Suggerendo sottovoce) La telefonata !...
Marco : Ecco...perché...
Gianni : (C.S.) La telefonata !...la telefonata !...
Marco : Ce l’ho sulla punta della lingua...Mi travestii perché....
Gianni e Nelly : (C.S.) La telefonata !...la telefonata ! !...(Nelly mima la telefonata di 
una “femme fatale” facendo le moine)...
Marco : Ah ! La telefonata !
Sandra: Quale telefonata ?
Marco : Quando chiamai al numero che Gianni mi aveva dato per avvertire del ritardo...
Nelly : E’ vero : Ti ricordi, Sandra, che gliel’ha dato da qui, no ?
Marco : Infatti . Dopo che ebbi avvertito del ritardo, Loren...ehm ! la “persona”..
Sandra : ...Baldracca...
Marco :..mi salutò dicendomi : “Fate presto...” .(non ricorda)..”Fate presto...”
Gianni e Nelly :(Si sbracciano mimando il gatto)
Marco : ..mi disse “Fate presto...Leon...Tigrot...Leopar...
Gianni e Nelly :(C.S.)
Marco : Ah, ci sono : “Fate presto Micioni” che vi stiamo aspettando impazienti e la 
notte vola.”. Poi aggiunse : Ogni lasciata è persa, tesoro. Ciao, carino”.
Gianni e Nelly :(Mandano baci)
Marco : Ah, e poi mi mandò un bacio per telefono. Fu allora iniziai a sospettare che forse la cena era un po’ equivoca e pensai che sarebbe stato meglio non avere accettato l’invito di Gianni.
Marta. : D’accordo, ma questo non spiega il travestimento...
Marco : Ma sì invece , perché io temevo che Gianni, non conoscendo nessuna di voi e ignorando che Sandra fosse mia moglie, potesse aver detto che la nostra meta ra… Sì, insomma…. 
Gianni e Nelly :(Fanno cenni di disperazione indicando Sandra)
Marco : ..e Sandra allora non avrebbe mai creduto che io ero in buonafede.....
Gianni : Vostro onore, credo che Marco intenda dire che temeva l’ingiustificata reazione 
della moglie, la quale traendo conclusioni affrettate quanto infondate da mie 
eventuali dichiarazioni, avrebbe trovato nelle medesime il “Casus belli”. Decise 
perciò di camuffarsi per poter prelevarmi senza farsi riconoscere.
Marco : Ecco, appunto.
Marta : Il teste ha altro da aggiungere ?
Gianni e Nelly : (Indicando Gianni mimano un incontro di boxe)
Marco : No..Cioè sì : Quando uscimmo di qui io litigai con Gianni e mi arrabbiai molto 
con lui per avermi invitato a mia insaputa ad una cena con donne di quel genere e 
gli dissi di non farsi più vedere.
Nelly : Visto Sandra ? E’ stato tutto un equivoco.
Sandra : Magàri fosse....vorrei tanto poterlo credere...
Gianni : Marco, dì quello che mi dicevi mentre ti accompagnavo qui.
Marco : Cioè ? Io non...
Gianni : Di tua moglie !
Marco : Ah, sì, me lo stavo dimenticando : Io amo mia moglie e non ho mai osato tradirla nemmeno col pensiero per nessuna ragione al mondo....
Gianni :..e ?....
Marco : ..e se ho combinato tutto questo pasticcio è stato perché lei non sospett...ahém ! 
perché lei non soffrisse inutilmente a causa di questo grosso equivoco. Sandra, 
amore, mi manchi da morire. Io ti amo e ti prego di credere alla mia innocenza e 
tornare a casa, a casa nostra, amore ! (si siede). 
Carla Mara e Nelly : Bravo ! (applaudono. Cenni di intesa tra Nelly, Anna e Mara).
Marta: Bene. Allora non ci resta che emettere la sentenza.
Carla: In piedi, tutti in piedi.
Marta: "Viste le argomentazioni dell'accusa e della difesa, nonché la deposizione resa 
da Marco, questa corte condanna l'imputata a riconciliarsi con il presente marito, 
da noi ritenuto esente da ogni sospetto e in completa buonafede. Così è deciso.
Tutte: Evviva! (Applaudono)
Sandra: Ragazze....
Mara: Marta, sei bravissima, sembravi un giudice sul serio!
Sandra: Ragazze...
Nelly: Una sentenza esemplare!
Sandra: Ragazze, per favore, mi volete slegare?
Marco: Certo, certo tesoro (la slega)
Carla: Ah, che sceme, ci eravamo dimenticate di te....
Sandra: Marco... Davvero quella sera non avevi intenzione di tradirmi? Se me lo giuri, 
io ti credo, ma ti prego di non mentirmi: è stato davvero tutto un equivoco?
Marco: Sandra.... Ti giuro che è così, e ti prometto che da qui in avanti sarò più cauto 
nell'accettare certi inviti.
Sandra: Perdonami, sono stata impulsiva; ma io non ci ho visto più....Credevo che.....
Marco: Non importa, non importa... Ora tutto è a posto. (si abbracciano)
Sandra: Anche voi ragazze: vi ho reso la vita impossibile... ma ero troppo sconvolta, 
volevo cercare di reagire, di non pensare...
Anna: Lascia perdere...
Nelly: E' tutto a posto ormai, non pensarci più...
Sandra: No, no: vi chiedo scusa. Anche a te amore mio: non dubiterò più di te, te lo 
prometto.
Marco: Ma si, ma si; l'importante è che ci siamo spiegati.
Nelly: Sandra, amica mia, vorrei chiederti scusa se prima sono stata...
Sandra: No, Nelly, voi avevate ragione. E' stata tutta colpa mia.
Anna: Oh, ma basta! Basta adesso! "Scusa, scusa.. No è colpa mia..." basta! Sembra di 
essere in mezzo al Libro Cuore! Mettiamoci una pietra sopra, d'accordo?
Tutte: D'accordo, si, va bene.
Anna: Oh, santo cielo. Carla, che giorno è oggi?
Carla: Venerdì, e allora?
Anna: E allora? E allora che ci fanno questi due uomini in casa nostra? Marco, Gianni, 
mi spiace tanto ma il venerdì sera è dedicato esclusivamente alle donne: sciò, 
sciò...
Marco: Beh, allora...
Gianni: Visto che è così noi andiamo.
Nelly: Eh, no, cara! Stasera è una sera speciale, quindi niente gineceo!
Anna: Neanche per idea! Loro se ne vanno, è la regola.
Gianni: Per carità, non litigate...
Marco: Ci si può vedere un'altra sera, magari domani...
Nelly: Gianni resta lì!
Anna: Ragazzi: fuori!
Sandra: Anna, ti prego, solo per stasera...
Carla: (A Mara) Scommettiamo diecimila che la vince la Nelly?
Mara: Con chi? Con Anna? Non ci credo.
Anna: Abbiamo stabilito delle regole, giusto? Allora dobbiamo rispettarle: niente 
uomini.
Mara: Brava Anna!
Sandra: Marta, dì qualcosa...
Marta: E che volete che dica... Anna ha ragione...
Marco: Scusate, vorrei proporre una soluzione
Anna: Sentiamo.
Nelly: Sì, sentiamo.
Marco: Visto che due di non vogliono fare a meno della compagnia mia e di Gianni, mentre le altre preferiscono, come tutte le settimane, tenere fede alla tradizione, perché noi quattro non ce ne andiamo a gustarci una pizza alla pizzeria qui all’angolo? Che ne dite?
Anna: (A Nelly) Tu che dici?
Nelly: (Ad Anna) Se sta bene a te per me va bene. Stasera non lascio il mio Gianni 
nemmeno per un milione. Sandra accetti?
Sandra: Certo, io voglio stare con Marco.
Anna: Allora va bene. Voi potete andare, noi rimaniamo qui.
Mara: (A Carla) Paga diecimila.
Carla: Va' in mona! Hanno fatto pari!.
Sandra: Me lo date un minuto per prepararmi?
Nelly: Nemmeno per idea! Abbiamo già perso anche troppo tempo. Vieni via così, stai 
benissimo.
Sandra: Ma....
Marta: Ti conviene darle retta.
Sandra: E va bene. Sono pronta.
Marco: Andiamo?
Nelly: Gianni e Sandra: andiamo! (Salutano tutti ed escono.Carla siede sul divano con 
Anna, Mara al tavolo comincia a mischiare le carte, Marta a capotavola sfoglia 
una rivista).
Carla: Eh, finalmente un po' di pace. Abbiamo fatto un casino stasera...
Mara: "Molto rumore per nulla".
Anna: Ups! Finalmente un po' di pace.
Marta: Già...
Mara: Già...
Carla: Eh, si...(silenzio)
Anna: Be? Perché non parlate più?
Mara: Beate loro...
Marta: Loro chi?
Mara: Sandra e Nelly; sono innamorate, beate loro...
Anna: Beate loro? Oh, poveretta te! Sai che spasso adesso? Saranno là tutte "ciccì - 
coccò". Aspetta che passi qualche tempo e poi tutto torna come prima: Sandra 
tornerà qui a lamentarsi del marito che la trascura e Nelly chissà se arriva a 
Natale prima che anche questo la scarichi!
Marta: Per me gli uomini sono una gran seccatura: o fanno il loro comodo o ti 
trascurano o peggio ancora sono gelosi e ti rompono le scatole ad ogni sospetto. 
Via via, meglio libere.
Anna: Non è vero Marta? Diglielo tu.
Carla: Ah sì, si: se poi ti trovi uno come il moroso che avevo io: prima la macchina, 
poi le partite, e dopo io!
Mara: Eh, in effetti...
Anna: Siamo noi le fortunate ragazze: che ci manca?
Marta: Abbiamo il nostro lavoro, la nostra indipendenza, abbiamo delle amiche su cui 
fare affidamento....
Carla: Certo che si sta bene insieme eh? Il venerdì sera poi, ci divertiamo un mucchio!
Anna: Gli uomini servono solo per la riproduzione (ridono).
Mara: E mica tutti poi... (ridono) Coi tempi che corrono.....
Carla: Vero, con tutti i culatoni che ci sono in giro.....
Marta: Hai ragione Anna, noi stiamo benissimo così. Non vorrei essere al posto di 
Nelly e Sandra per tutto l'oro del mondo.
Carla: Ah, neanche io, guarda, per carità!
Anna: Bando alle ciance! Su, alle carte; stasera vi sbanco (va al tavolo).
Marta: Bum!
Carla: Ah questa è da vedere. Su Mara, dai le carte...
Mara: (Mischiando) Eppure se penso a loro due... scusatemi tanto ma io un po' le 
invidio lo stesso...
Marta: Ah, bè... in un certo senso...
Carla: Eh si.... mah!
Anna: Eh... già.... (telefono)
Marta: Questo è l'amico Fritz!
Anna: Non eri tu che volevi parlarci? Rispondi
Marta: Posso? (Va al telefono con voce seducente) Pronto chi parla? Come? Ah, Nelly - 
è Nelly - dimmi.... sì... quanti? Aspetta un attimo. (alle ragazze) Ragazze, è Nelly 
dalla pizzeria. Dice che hanno trovato degli amici di Gianni, quelli della squadra 
di pallacanestro, sono tutti uomini e solo loro due donne. Ci chiede se non ci va 
di raggiungerli che poi andiamo tutti a ballare i latino-americani. Che le dico?
Mara: Veramente oggi è venerdì, il nostro venerdì...
Carla: Sentite tose: vaga ramengo anca il venerdì! Andiamo.
Marta: Anna, tu?
Anna: Sono tutti maschi? Ragazze, diciamoglielo in coro: uno due tre ..
Tutte: (Sul telefono) Sììì...
Marta: Che pizzeria è? Bene arriviamo. Ciao!
Carla: Andiamo con la mia macchina?
Anna: Con la tua, con la mia, che ti frega? Muoviti!
Mara: Eccomi, sono pronta yuhuhu! (Telefono)
Marta: Aspettate, il telefono...
Anna: Rispondo io. Pronto? Ciao Fritz! Mi spiace tesoro stiamo uscendo. Perché non 
vieni con noi? (A Marta) Dov'è che andiamo?
Marta: Pizzeria "La Ruota".
Anna: Siamo alla Pizzeria "La Ruota", sai dov'è? Ecco bravo, raggiungici là e soprattutto….. Non scordare il perizoma!!!! (Escono festanti).

FINE