DRITTO AL CUORE

Atto unico.
di
Patrizio Cigliano


Premio Enrico Maria Salerno 2002
( Premio Speciale della Giuria Popolare ) 



PERSONAGGI:

Hikmet 30 anni. Prigioniero Palestinese.
Yaron 65 anni. Colonnello Israeliano.


FONTI:

· Alcuni brani del testo sono tratti da un trattamento incompiuto di Aldo Buffa, scrittore per diletto e ingegnere agronomo per la FAO fino a metà degli anni ’80. I suoi frequenti soggiorni nei “territori” lo hanno spinto a iniziare un soggetto cinematografico mai terminato a causa della sua morte, avvenuta a fine anni ’80 per sua stessa mano. 

· Il materiale poetico è stato tratto da diversi Siti Internet.

· La traduzione dell’Iliade è stata da me curata e adattata. 

· ALCUNE PRONUNCE: Nàblus; Shekèm; Sadàt; Kibbùz; Hikmèt; Ismaìl; Bèirut; Yaròn; Atràsh; Farìd; Menorà.




DRITTO AL CUORE

Buio. Silenzio assoluto. Assolve il battito di un cuore. Cresce un brusio incomprensibile, bisbigliato, tenue, sui fiati. Sale una luce debole che illumina il prigioniero in piedi, col fiatone, occhi sbarrati, tremante di paura. Ascolta i bisbiglii. La luce sfuma fino al buio. Ma risale immediatamente: nella stessa posizione e con lo stesso atteggiamento del prigioniero, ora c’è il colonnello. La luce sfuma. Ma si rialza ancora: i due sono in piedi, immobili, si guardano. Battito del cuore. Bisbiglii soffocati sempre più presenti. Lontano si sente un lamento di donna. Lenta dissolvenza al buio.

SCENA 1

Luce. Due sedie. Una lampadina pende dal soffitto. Un tavolino piccolissimo. Un armadietto di ferro, vecchio, arrugginito. Sul tavolino: una pistola, una bottiglia di whisky, un bicchiere, una Menorah a 9 bracci. Tutto si svolgerà in questo ambiente. La luce entra tagliata dalle fessure degli scuri semi-chiusi. Hikmet è ammanettato dietro la schiena. Seduto. In terra vicino a lui, il cappuccio che gli copriva il capo. I due si guardano, si studiano. Hanno il fiatone. Yaron beve un sorso di whisky e attacca con vigore. L’interrogatorio è fortissimo, brutale, violento e velocissimo.

YARON Provenienza.
HIKMET Palestina.
YARON Luogo di residenza.
HIKMET Palestina.
YARON Generalità.
HIKMET Palestina.
YARON Attività.
HIKMET Palestina.
YARON Sei stato arrestato in un rastrellamento a Gaza.
HIKMET Palestina.
YARON Eri armato.
HIKMET Non è vero. …Che volete da me?
YARON Le domande le faccio io.

Pausa. Yaron prende il candelabro a 9 bracci e lo avvicina al volto di Hikmet che teme una qualche tortura col fuoco.

YARON Nome.
HIKMET Hikmet Ismail.
YARON Età.
HIKMET 30.
YARON Da dove vieni?
HIKMET Da Gaza.
YARON E prima?
HIKMET Ero nei paesi del petrolio.
YARON Che facevi?
HIKMET …Impiegato.
YARON Che genere d’impiego?
HIKMET Traduttore.
YARON Cosa traducevi?
HIKMET Brochure, corrispondenza.
YARON Per chi? Un ufficio governativo?
HIKMET (piano) No.
YARON Servizi segreti?
HIKMET (piano) No.
YARON Esercito? Alza la voce!
HIKMET (più forte) No.
YARON Per chi lavoravi?
HIKMET Una compagnia di assicurazioni.
YARON E che traducevi?
HIKMET … Polizze.
YARON Che polizze?
HIKMET …Di assicurazione! …Che volete da me?
YARON Qui le domande le faccio io!
HIKMET (piano) Cazzo.
YARON Che hai detto?
HIKMET (piano) Niente.
YARON Che hai detto??
HIKMET (piano) Niente.
YARON (forte) Che hai detto???
HIKMET Ho detto cazzo.
YARON Non lo puoi dire.
HIKMET Scusa.
YARON Dammi del lei.
HIKMET Scusi.
YARON Più forte.
HIKMET SCUSI.
YARON Nome.
HIKMET Hikmet Ismail.
YARON Età.
HIKMET 30.
YARON Da dove vieni?
HIKMET Gaza.
YARON Che lavoro fai?
HIKMET Traduttore.
YARON Di chi è questo quaderno?
HIKMET Mio.
YARON Sicuro?
HIKMET E’ mio.
YARON C’è scritto un altro nome.
HIKMET Lo so.
YARON Come ti chiami?
HIKMET Hikmet Ismail.
YARON Di chi è questo quaderno?
HIKMET Mio.
YARON Di chi è questo nome?
HIKMET E’ di...
YARON Di chi è quest’indirizzo?
HIKMET (piano) Del il droghiere di mia madre.
YARON Voce!
HIKMET Dove mia madre compra la verdura.
YARON ...Non scherzare.
HIKMET No.
YARON Di chi sono questo nome e quest’indirizzo?
HIKMET Del droghiere dove mia madre compra la verdura.
YARON Come si chiama?
HIKMET Il droghiere?
YARON Come si chiama??
HIKMET Non mi ricordo.
YARON Non ti ricordi?
HIKMET Per questo l’ho appuntato.
YARON Perché l’hai appuntato?
HIKMET Perché mi indichi la casa di mia madre.
YARON Non conosci la casa di tua madre?
HIKMET No.
YARON Non la conosci?
HIKMET No.
YARON Non la conosci?
HIKMET Non la conosco.
YARON Perché?
HIKMET Sono un profugo! 

Pausa. Sentiamo un respiro.

YARON Sei un terrorista?
HIKMET …No.
YARON Dove abita tua madre?
HIKMET Vicino al droghiere.
YARON Dove?
HIKMET Vicino all’indirizzo che c’è scritto.
YARON Non lo vuoi dire?
HIKMET Non lo so!
YARON Perché non lo sai?
HIKMET Sono partito per i paesi del petrolio 5 anni fa. Mia madre si è trasferita lì dopo che mio padre è morto.
YARON Come è morto tuo padre?
HIKMET L’hanno ammazzato.
YARON Era un terrorista?
HIKMET No.
YARON Perché l’hanno ammazzato?
HIKMET Una mina anti-uomo.
YARON Dove si è trasferita tua madre?
HIKMET A Nablus.
YARON A Shekhem.
HIKMET Nablus.
YARON Shekhem.
HIKMET E’ la stessa cosa.
YARON No. Per la Bibbia è Shekhem.
HIKMET Lo so.
YARON Perché tua madre si è trasferita a Shekhem?
HIKMET Nablus le piace.
YARON Perché Shekhem le piace?
HIKMET Perché a Nablus ci sono molti parenti.
YARON Perché hai lasciato i paesi del petrolio per andare a Shekhem?
HIKMET Sono andato a Nablus perché mio padre è morto.
YARON Quando è morto? Parla forte.
HIKMET 2 anni fa.
YARON Perché hai aspettato 2 anni? Voce!
HIKMET Perché aspettavo il “ricongiungimento familiare”.
YARON Tua madre ha chiesto il “ricongiungimento familiare”?
HIKMET Sì.
YARON Perché?
HIKMET Perché è morto mio padre!

Pausa. Hanno il fiato corto, teso. Da lontano, urla incomprensibili di donna. Si guardano. Yaron beve altro whisky e riparte.

YARON Nome.
HIKMET … Hikmet…
YARON Età.
HIKMET 30.
YARON Professione.
HIKMET Traduttore.
YARON Professione.
HIKMET Traduttore.
YARON Perché vuoi andare a Shekhem?
HIKMET Perché c’è mia madre, a Nablus.
YARON Che volevi fare a Shekhem?
HIKMET A Nablus volevo cercare un lavoro.
YARON Che lavoro?
HIKMET Uno qualsiasi.
YARON Sei un terrorista?
HIKMET No.
YARON Vuoi diventare un terrorista?
HIKMET No.
YARON Da quanto non vedi tua madre?
HIKMET 5 anni.
YARON Che hai fatto in questi 5 anni?
HIKMET Traducevo per una compagnia di assicurazioni. Ho i documenti per provarlo.
YARON Possono essere falsi.
HIKMET Non lo sono.
YARON Che hai fatto in questi 5 anni?
HIKMET Te l’ho appena detto!
YARON Dammi del lei! 

Lo colpisce. Pausa.

HIKMET ...Gliel’ho appena detto.
YARON Ripetilo.
HIKMET Il traduttore per...
YARON Sei stato in Algeria?
HIKMET ... Sì.
YARON Perché?
HIKMET E’ vietato?
YARON Che hai detto?
HIKMET Niente.
YARON Che hai fatto in Algeria?
HIKMET Niente.
YARON Perché ci sei andato? Parla!
HIKMET Sono un profugo! 

Pausa.

YARON ...Hai incontrato i terroristi algerini?
HIKMET No.
YARON Hai lavorato per i servizi segreti algerini?
HIKMET No.
YARON Perché sei andato in Algeria?
HIKMET Per visitarla.
YARON Non scherzare.
HIKMET Volevo vederla.
YARON Poi.
HIKMET Niente.
YARON Sei andato in Siria?
HIKMET Sì.
YARON Perché?
HIKMET Per visitarla.
YARON Non scherzare. Perché sei andato in Siria?
HIKMET Sono un profugo.
YARON Quanto sei stato in Algeria?
HIKMET Un mese.
YARON Quanto sei stato in Siria?
HIKMET 3 mesi.
YARON Che hai fatto in Siria?
HIKMET Ho iniziato a preparare la tesi di laurea.
YARON Sei laureato?
HIKMET No. Manca la tesi.
YARON Nome.
HIKMET Hikmet Ism...
YARON Età.
HIKMET 30.
YARON Professione.
HIKMET Traduttore.
YARON Professione.
HIKMET Traduttore.
YARON Professione.
HIKMET Traduttore.
YARON Come hai fatto a lasciare il tuo lavoro per tre mesi?
HIKMET Mi hanno licenziato.
YARON Perché?
HIKMET Non lo so.
YARON Non lo sai?
HIKMET (piano) Non lo so.
YARON Alza la voce! Perché ti hanno licenziato?
HIKMET NON LO SO!
YARON Perché ti hanno licenziato?
HIKMET Perché sono Palestinese!!!

Pausa. I loro fiati, tesi, spezzati. Yaron si versa altro whisky. In lontananza, ancora le urla della donna. Stavolta più comprensibili: due voci femminili: “No. Lasciatemi!” – l’altra voce: “Apri le gambe. Apri le gambe, troia!” – La prima voce urla a squarciagola.

YARON Ti hanno licenziato perché hai abbandonato il lavoro per tre mesi per andare in Siria, vero?
HIKMET No. Ci sono andato dopo il licenziamento.
YARON Era la prima volta?
HIKMET No.
YARON …Eri già stato in Siria?
HIKMET Sì.
YARON Quando?
HIKMET 2 anni fa.
YARON Perché?
HIKMET Per vedere mia madre.
YARON Perché?
HIKMET Era appena morto mio padre.
YARON Quindi eri in Siria?
HIKMET No. Ero nei paesi del petrolio. Mi ha spedito un telegramma e l’ho raggiunta.
YARON Perché in Siria?
HIKMET Stava da un mio zio.
YARON Tuo zio è un terrorista?
HIKMET No. Ha una fabbrica di tappi di sughero.
YARON Tua madre è siriana?
HIKMET No. E’ Palestinese. Come mio zio.
YARON Perché tuo zio è in Siria?
HIKMET Era un profugo. Si è stabilito lì.
YARON Quanto sei rimasto in Siria?
HIKMET 2 mesi.
YARON Prima hai detto 3.
HIKMET 3 mesi quando sono andato a visitarla la seconda volta.
YARON E la prima volta?
HIKMET 2 mesi.
YARON E il lavoro?
HIKMET Ho preso le ferie.
YARON 2 mesi di ferie?
HIKMET Sì.
YARON Non è possibile!
HIKMET Le ferie di due anni.
YARON Non ne avevi mai prese?
HIKMET No. Mi piaceva il mio lavoro. Non mi pesava.
YARON Che hai fatto in quei 2 mesi?
HIKMET Sono stato con mia madre. Abbiamo deciso che avrebbe chiesto il “ricongiungimento familiare”.
YARON Perché?
HIKMET Per stare con lei!
YARON Dove?
HIKMET … Vicino al droghiere!
YARON (serissimo) Non scherzare!

Si fissano pericolosamente.

YARON …Volevi lasciare i paesi del petrolio?
HIKMET Sì.
YARON Hai detto che ti piaceva il tuo lavoro.
HIKMET E’ così.
YARON Allora perché volevi lasciarlo?
HIKMET Volevo vedere altri posti.
YARON Perché?
HIKMET Sono un profugo.
YARON Sei un terrorista?
HIKMET No.
YARON Ti piace Arafat?
HIKMET …
YARON Ti piace Habbash?
HIKMET …
YARON Chi ti piace?
HIKMET (con sfida) Moshe Dayan!
YARON …Perché?
HIKMET Era un uomo di guerra!
YARON Ti piace la guerra?
HIKMET A te?
YARON Dammi del lei!
HIKMET A lei? A lei piace la guerra?
YARON Sì.
HIKMET …Sì. (si guardano. pausa)
YARON No.
HIKMET …No!

Sovrasta tutto un altro fortissimo urlo di donna in lontananza. L’eco è lunga. 
Le luci sfumano lentamente. Resta il battito del cuore. Buio.



SCENA 2

Luce. Yaron è solo. Consulta un dossier che ha in mano. Si legge 3924. Legge. Prende un walkie-talkie.

YARON (al Walkie-Talkie) Colonnello Yaron. Portate alla stanza 9 il 3924. Grazie. (attacca) …3924…

Continua a leggere. Si ferma. Riprende il walkie-talkie.

YARON …Colonnello Yaron. Chi si occupa del 3925? … Farid Atrash? …Mi sembra un po’ esagerato! … Bene. (interrompe la comunicazione)

Entra il prigioniero. Silenzio. Rumore forte della porta di ferro (che non c’è) che viene chiusa e lucchettata. Hikmet ha un livido lieve in faccia, dove era stato colpito nella scena precedente. E’ bendato e ammanettato mani e piedi.

YARON (senza guardarlo) 3924. Ricordati il tuo numero di dossier.
HIKMET 3924. Facile.
YARON Perché?
HIKMET Mia madre è del 39 e mia moglie ha 24 anni.
YARON …24? (lo guarda)
HIKMET 24.
YARON Da quanto siete sposati? (Nota l’ecchimosi)
HIKMET Un anno.
YARON 3924. Non è curioso?
HIKMET Cosa?
YARON La somma dei numeri dà 18. 8 più uno fa nove. 18 diviso due fa nove. Questa è la stanza nove. Sei stato catturato il nove. Il nostro simbolo è il candelabro a nove bracci. La Menorah.
HIKMET (sarcastico) …Tutto è contro di me!

Yaron non raccoglie la provocazione. Si avvicina e tocca il livido del prigioniero.

YARON Male?
HIKMET …No.
YARON (con sincerità) Cerchiamo di evitare che si ripeta, eh?
HIKMET …
YARON Allora: generalità, lavoro, luogo di residenza, spostamenti effettuati negli ultimi 3 anni, persone incontrate, legami politici o insurrezionisti. Nel rastrellamento di Gaza in cui sei stato arrestato ti è stata trovata addosso una pistola calibro 9. …9! …Perché?

Hikmet lo guarda sorpreso. Sta per intervenire ma Yaron l’ anticipa.

YARON Ascoltami: finora è stato un gioco.
HIKMET …Un gioco?
YARON Un gioco.
HIKMET Ho viaggiato bendato non so per quante ore…
YARON Un gioco.
HIKMET … mi sono ritrovato in questa specie di bunker…
YARON Un gioco.
HIKMET …mi avete lasciato senza mangiare…
YARON Un gioco.
HIKMET …né bere, in mezzo ai topi…
YARON Un gioco.
HIKMET … in una cella rovente di caldo…
YARON Un gioco.
HIKMET …che non mi diverte!

PAUSA.

YARON …La cattura, il viaggio bendato, le perquisizioni, i primi interrogatori. Un gioco, credimi! Ma ora è finito. Vogliamo qualcosa da te e l’avremo.

Hikmet non risponde. Sta per intervenire Yaron l’anticipa di nuovo.

YARON Ti do qualche ora per fare mente locale. Non rendere più difficile la tua condizione. Non fare l’eroe. Non serve a niente fare l’eroe se nessuno può saperlo! E nessuno può saperlo! … Sappiamo tutto di te: il tuo passato, il presente … il futuro riusciamo a immaginarlo con una certa precisione… se non farai l’eroe! Fuori, per ora, sei dato per disperso. “Irreperibile”. Hai due possibilità: ti ritroveranno comunque! Se collabori, vivo. Se fai l’eroe… Ora il ricordo di te è forte e doloroso, ma è pieno di speranza. Se farai l’eroe svanirà piano piano. Inesorabilmente. Per ora sei un’ombra. Tra un po’ potresti non essere più niente… se farai l’eroe! … Tutto scorre!
HIKMET “Panta rei”.
YARON (sorpreso, dopo una pausa) …Sai il greco?

Immobilità. 
Lenta dissolvenza. Battito del cuore.
Buio.


SCENA 3

Yaron è solo. Ha il dossier in mano. Lo sfoglia. Ne estrae dei fogli. Legge. 

Quando l`aratro straniero
Lacera, o mia terra,
La tua carne violata,
è dalla mia carne che sgorga il sangue.
Tutto svanisce nella nebbia
E le lacrime nascono
Nella lingua dei segreti e del miracolo.
La spada di luce si è levata dalla mia fronte
E l’acqua dei fiumi è sgorgata dalle mie dita.
La mia nazionalità?
Il cuore di tutti gli uomini!
Dove sono nato?
Dentro mia madre.
Toglietemi questo passaporto, se ci riuscite.
(SAMIH EL KASSEM)

Con stizza accartoccia il foglio e lo getta via. Passeggia nervoso, pensoso. 
Il walkie-talkie chiama.

WALKIE-TALKIE Colonnello Yaron. … Colonnello Yaron?
YARON (rispondendo) Yaron.
WALKIE-TALKIE Passi sulla banda 13. Conversazione privata.

Yaron commuta il suo walkie-talkie.

YARON Yaron.
WALKIE-TALKIE (cambio di voce) Atrash. E’ in viva voce?
YARON Sì.
WALKIE-TALKIE Dove sta?
YARON Stanza 9.
WALKIE-TALKIE Metta l’auricolare e parli a bassa voce.
YARON Sì. (lo fa. Non sentiamo più il Walkie-Talkie) Fatto. … Il 3924. … Procede bene. … E’ un po’ testardo. … No. … Non ce n’è stato ancora bisogno e non credo… Non mi sembra il caso. … Ho altri metodi, lo sa. … Non un mio prigioniero, e non dopo solo 8 giorni di interrogatorio, con tutto il rispetto. … Il 3924 darà gli stessi risultati dei suoi ma lo farà perché l’avrò convinto, non perché è stato costretto. … Si deve fidare di me. … Che mi dice del 3925? … Ah. … Ci vada piano. … Anzi, le chiedo ufficialmente di cedermi quel Dossier. … Mi sembra più logico, tutto qui. … Sì, ma… … va bene. … Va bene. … Le farò sapere. (saluto)

Si leva l’auricolare nervosamente. Pensa. Prende il foglio accartocciato. Legge.

La mia nazionalità?
Il cuore di tutti gli uomini!
Dove sono nato?
Dentro mia madre.
Toglietemi questo passaporto, se ci riuscite.

LENTA DISSOLVENZA AL BUIO.

SCENA 4

Penombra. Entra, spinto violentemente, il prigioniero. E’ bendato e ammanettato mani e piedi. Le mani sono legate dietro la schiena. Rumore della porta chiusa e lucchettata. Ancora quei bisbiglii. Il prigioniero aspetta in piedi, immobile. Una lama di luce che entra della finestra socchiusa. Ha paura. Ancora quei sinistri bisbiglii. Si muove, alla cieca. Prova a liberarsi gli occhi ma non ci riesce. Prova a fare un passo ma cade. Capisce che deve aiutarsi con le gambe, da terra. Cerca di raggiungere la benda con le ginocchia per scalzarla, ma non ci riesce. Nell’ombra, Yaron si accende una sigaretta con uno zippo. Il rumore interrompe il prigioniero. Yaron esce allo scoperto. Si avvicina. Tensione, in silenzio. Rumori di acqua che goccia. Yaron gira intorno al prigioniero. Lo studia. Avvicina una sedia. Lo aiuta a sollevarsi da terra e lo fa sedere. Si siede avanti a lui. Silenzio. Poi…

YARON Voglio dimostrarti la mia buona volontà. Il mio desiderio di avere un dialogo con te...

Gli toglie la benda. Hikmet si guarda attorno. Yaron nota un livido sul suo viso. Fa sparire il dossier dal tavolo e apre gli scuri per vedere meglio. Hikmet si copre gli occhi

YARON Fastidio?
HIKMET Non vedo il sole da… Non lo so più, da quanto…
YARON 9 giorni. Sei con noi da 9 giorni. …Sempre questo 9, eh?
HIKMET …Pensavo di più! Dove siamo?
YARON Non importa.

Richiude gli scuri. Accende lo zippo e si avvicina al livido.

YARON Chi cazzo è stato?
HIKMET Non lo so. Ero bendato!
YARON (pianissimo) …Maledetti!

Hikmet guarda sorpreso il colonnello.
HIKMET Siamo sempre in Palestina?
YARON Questo è Israele.
HIKMET Sì ma…
YARON Non importa. (pausa)
HIKMET Che volete da me?
YARON Convincerti.
HIKMET Su cosa?
YARON … Nome.
HIKMET Ancora?
YARON Nome.
HIKMET Lo sapete.
YARON Nome. ...Non discutere. Non ti conviene. … Nome.
HIKMET Hikmet Ismail.
YARON Età.
HIKMET 30.
YARON Professione.
HIKMET Traduttore.
YARON Professione.
HIKMET Traduttore.
YARON Professione.
HIKMET Traduttore.
YARON Ricominciamo: Nome, cognome, dove sei nato, età, nazionalità, domicilio, dove sei stato arrestato, dichiarazione volontaria di appartenenza a qualche organizzazione terroristica, visto che al momento dell’arresto avevi una parabellum 7,65. 
HIKMET …Hikmet Ismail. Sono nato a Jaffa. Ho 30 anni. Palestinese. Sono stato catturato nella mia casa di Gaza da un commando israeliano guidato da un collaborazionista dall’accento libanese. Erano incappucciati. Non sono un terrorista. Non lo sono mai stato. Non è vero che ero armato. E’ evidente che volete incastrarmi visto che nell’altro interrogatorio avete parlato di una Calibro 9 e ora spunta una Parabellum 7,65. 

Yaron è sorpreso. Confronta i due fogli.

YARON …Un banale errore di trascrizione…

Strappa uno dei due fogli.

YARON …Continua.
HIKMET Ho viaggiato bendato per non meno di 6 ore. Sto morendo di sete. E sono in questo bunker da…
YARON 9 giorni.
HIKMET 9 giorni. (pausa)
YARON Hikmet, alias Darwish, alias Kaled, probabile vero nome Kalef. Hai 4 fratelli, tre sorelle. 
HIKMET Non li vedo da 9 anni. E mi chiamo Hikmet.
YARON Tuo padre è morto a Beirut. Tua madre vive a Shekhem con suo fratello.
HIKMET Non li vedo da 2 anni.
YARON Hai un maschietto di 9 anni. Dov’è?

Hikmet tace.

YARON In Kuweit con uno dei tuoi fratelli.

Hikmet tace.

YARON Tua moglie fa la pittrice. …Una famiglia di “artisti”! Anche lei è una terrorista dell’OLP. Viveva con te a Gaza ma ora …è scomparsa.
HIKMET Come, scomparsa?
YARON Deve aver capito che avremmo preso anche lei. E’ “Irreperibile”. Tu sei un dirigente dell’Organizzazione di Liberazione della Palestina…
HIKMET Sono un traduttore…
YARON E’ una copertura. Sei un membro stipendiato dell’Alto Consiglio Palestinese. Capo del Dipartimento Informazione e Cultura, ossia Propaganda. Hai anche provato a fare il guerriero, il Fedajn, con risultati talmente scarsi che ti hanno rimandato subito alla tua “informazione e cultura”. L’Organizzazione di Liberazione ha investito su di te: hai studiato in Italia e a Londra, dove entravi con un falso passaporto Giordano e uno dei tuoi tanti “nomi d’arte”. Sei un intellettuale. Un poeta. Un “artista” rivoluzionario molto seguito dai tuoi e da quei pochi “confusi” del Medio Oriente. Non sei mai stato pubblicato, ma le tue poesie sono accessibili da tutto il mondo via Internet. Per questo sei pericoloso, e prezioso allo stesso tempo. Sappiamo tutto di voi. Ogni movimento. Ogni incontro con i vostri amici comunisti. Siete schedati, seguiti, studiati, ovunque. I servizi segreti alleati ci informano su tutti i vostri spostamenti occidentali. Smetti di negare tutto. Faremo prima.
HIKMET Se fosse vero quello che dici, cos’altro potrei aggiungere? 
YARON Dammi del lei.
HIKMET Mi hai schedato dalla nascita. 
YARON Dammi del lei.
HIKMET Sai più cose sulla mia famiglia di me. 
YARON Dammi del lei!
HIKMET Peccato che non sono io, quello lì. 

Pausa.

YARON (serissimo) Smettila. Ti conviene ammettere tutto… e darmi del lei!
HIKMET …Sa tutto di me! Cos’altro dovrei ammettere?
YARON Smettila!
HIKMET … Voi ebrei d’Europa orientale… eravate degli intellettuali! Sottili e sensibili! A forza di imitare i vostri protettori americani siete diventati dei maniaci. Ottusi e violenti. Vi credete il sale della terra. Che segreti potrei rivelare? Perché sprecate tempo con un’inezia come me? Se avete tanta fretta, perché fate domande di cui già pensate di sapere le risposte? Stupidità? Sadismo?
YARON Sei troppo nervoso. Sigaretta? (gliela porge)
HIKMET Ho smesso di fumare quando ho saputo che le multinazionali del cancro vi sostengono finanziariamente. Sarebbe più gradita un po’ d’acqua. Si muore di caldo e non bevo da 3 giorni.

Yaron ci pensa un attimo e gli dà l’acqua versandogliela in bocca da una borraccia. Hikmet beve a bocca spalancata. Yaron comincia a declamare qualcosa in greco antico, in metrica. (omero – vedere l’allegato in coda al testo) … il prigioniero è sorpreso. Yaron sbaglierà volutamente l’ultimo verso.


Iliade, libro primo, vv. 1-8:

1-Mènin aèide, theà, / Pelèiadèo Achhilèos
2-ùlomenèn, he myrì / Achàiois àlghe_ethèke,
3-pòllas d’ìftimùs / psychàs Adì proiàpsen
4-hèroòn, / autùs de_elòria / tèuchhe cynèssin
5-òionòisi te pàsi, / Diòs d’etelèieto bùle,
6-èx u dè ta pròta / diàstetèn erisànte
7-àrteidès / te anàx andròn / cai dìos …Achillèus.
8-Tìs t’ar sfòe theòn / eridì xyneèche machhèsthai?

Traduzione:

1- Canta, o dea, l’ira d’Achille Pelide,
2- rovinosa, che infiniti dolori inflisse agli Achei,
3- gettò in preda all’Ade molte vite gagliarde
4- di eroi, ne fece il bottino dei cani,
5- di tutti gli uccelli consiglio di Zeus si compiva 
6- da quando prima si divisero contendendo
7- l’Atride signore d’eroi e Achille glorioso.
8- Ma chi fra gli dèi li fece lottare in contesa?


HIKMET «Achìlleus »: “eu” - epsilon ypsilon - è dittongo. Non ci può cadere accento. E poi è un esametro: non può finire con un ossitono.
YARON …Lo so. L’ho fatto apposta.
HIKMET …Perché?
YARON Per vedere se mentivi anche su questo.
HIKMET …Soddisfatto?
YARON Molto. 

Pausa. 

YARON …Professione.
HIKMET Traduttore.
YARON Poeta!
HIKMET Le traduzioni, mi danno da mangiare!
YARON Le poesie, ti danno l’immortalità! 

Pausa. 

YARON … Non ti chiedo di tradire nessuno. Nessun nome e nessuna informazione riservata. Voglio che mi ascolti. Con attenzione.
HIKMET Suppongo di non avere scelta?
YARON Infatti. …Sei stato molto fortunato ad essere affidato a me.
HIKMET … Credo sia solo questione di tempo.
YARON Non con me. Personalmente non condivido i modi di persuasione in uso qui dentro, anche se devo ammettere che fanno guadagnare molto tempo. Ma io non ho fretta…
HIKMET Sono proprio fortunato!
YARON Sì. Sono l’unico, qui, a non avere fretta. Ma ho garantito il risultato e non vorrei essere ripreso.
HIKMET Io sono la sua garanzia?
YARON In qualche modo sì.
HIKMET Ottimista.
YARON Fiducioso. E’ diverso.
HIKMET Di convincermi?
YARON Sì. E convincendo te potrò provare a convincere anche i miei a cambiare metodi. Il livello culturale dei militari, qui, è spaventosamente basso. Non riescono ad immaginare altri modi che quelli violenti. Io sono uno dei vecchi dell’esercito. Siamo in pochi, con la mia esperienza. Con la mia cultura, l’unico. Sono nel reparto di prevenzione anti-terrorismo. …Credi che ti racconterei di me, se volessi arrivare agli obiettivi fissati nel minor tempo?
HIKMET Hai detto…
YARON Dammi del lei.
HIKMET …Ha detto che ha tempo! 

Pausa. 

YARON Il vostro… “gruppo etnico” è esausto! Siete sfiniti. Avete sopportato decenni di sofferenze, è stupido negarvelo. Non vi resta che accettare la pace. Che in fondo è l’obiettivo impronunciabile che vogliamo tutti e due. Una pace giusta tra il grande popolo d’Israele e tutti i suoi vicini arabi. Una pace controllata da noi, è ovvio, perché siamo i più forti e i più stabili. 
HIKMET I più protetti!
YARON Vedila come vuoi. Avete bisogno di una guida seria, e noi vogliamo aiutarvi a formare un nuovo illuminato gruppo dirigente, in grado di confrontarsi con noi illuminando - appunto - il tuo popolo e i suoi amici.
HIKMET Un altro Sadate? Altri Maroniti Libanesi? Altri traditori? … In bocca al lupo!
YARON Vogliamo selezionare dei moderati di buona volontà. Gente in gamba, preparata. Come te. Sei stimato, sei un intellettuale…
HIKMET Sono un traduttore.
YARON Sei un poeta. …Hai amici ovunque. Puoi diventare un cardine internazionale. Ma devi rinnegare il tuo passato con l’OLP, con la violenza.
HIKMET Sono un traduttore.
YARON Sei un poeta! Vogliamo fare di te un eroe positivo. Ci appoggerai a livello internazionale e persuaderai i tuoi ad accettare la giusta causa in nome di una pace necessaria a tutti. 
HIKMET Molti di voi non l’hanno mai voluta veramente.
YARON Non voglio una risposta immediata. …Un po’ di tempo, l’abbiamo detto, c’è. Senza di noi non sareste mai diventati un popolo, sareste ancora dei nomadi... Ma ti invito a riflettere … in fondo non hai molta scelta. Credimi, non resisteresti più di 2 giorni, con un altro colonnello, ma con me… un po’ di tempo c’è!
HIKMET Sono fortunato. Prigioniero, ma fortunato!
YARON Non ti chiedo di tradire nessuno. Voglio salvarti, Hikmet! Dammi un appiglio per convincerli a lasciarti vivere. …Il mio è un percorso di pace, non di odio! Ma bisogna partire! E io voglio che il primo sia tu.
HIKMET Perché ti interessa tanto la mia vita? …Ti ho dato del tu e non mi hai corretto!
YARON (dopo una pausa) …Mi interessa la tua testa. La tua anima. L’anima di un poeta. (il tono diventa più “intimo”) …Non mi sento un “maniaco” che emula lo straniero. E non credo di appartenere al sale della terra. Sono un ufficiale…
HIKMET Sei un terrorista.
YARON Un combattente. Che disprezza i metodi brutali; che vorrebbe credere nella democrazia; che detesta le guerre inutili e il muro d’odio che divide il popolo d’Israele dal mondo arabo.
HIKMET Siete voi, i terroristi.
YARON La faccenda ci è scappata di mano, lo so! Abbiamo i nostri gravi torti!
HIKMET Chi provoca terrore è un terrorista!
YARON Lo sai benissimo che la verità sta nel mezzo! Le vostre frange estreme hanno destabilizzato tutto il sistema! Ogni giorno c’è un attentato! Ogni giorno qualcuno dei vostri si fa saltare in aria in mezzo alla gente innocente.
HIKMET …E partono le vostre rappresaglie!
YARON Le rappresaglie delle nostre frange estreme, …sì. Anche noi ce le abbiamo! Non le ho mai condivise, ma dovevo ubbidire. Ora voglio provare l’altra strada. Quella moderata.
HIKMET Sei solo! Non ce la farai mai!
YARON Servono uomini come te. Servono “anime” non armi!

Hikmet tace colpito. Yaron prende il Walkie-Talkie.

YARON (al Walkie-Talkie) … Vi rendo il 3924. …Ha cominciato a collaborare: una volta in cella toglietegli manette e benda. …Perché ho deciso così! (a Hikmet) …Per loro non sei un prigioniero, sei un terrorista.
HIKMET Sono un poeta. 

Battito del cuore. Yaron è sorpreso. Lo fissa. Sorride. Prende di nuovo il walkie-talkie.

YARON …Yaron. Contrordine. Tengo ancora il 3924. Venite a prenderlo tra 20 minuti.

Grande tensione. C’è un’atmosfera più serena, complice. Yaron si versa del whisky. Sta per bere ma si ferma e lo passa a Hikmet.

YARON Whisky? (Hikmet rifiuta) … Quanti sacrifici, eh? …Nel tuo studio sono stati trovati elementi compromettenti.
HIKMET Nel mio studio avete potuto trovare solo le mie poesie e i quadri di Rita.
YARON …I tuoi scritti sono notevoli, ma noiosamente monotematici ed è evidente il richiamo alla metrica dei poetastri comunisti degli anni 70. Ma hanno una potenza emotiva impressionante. Meravigliosa. Che fa pensare.
HIKMET (sarcastico) …E’ il compito della poesia.
YARON Appunto.

Pausa. 

YARON Con il nostro appoggio avrai i mezzi per creare un tuo movimento. Potrai orientare la tua gente. Aiutarla ad intraprendere un cammino regolare e regolato. La strada per la pace passa necessariamente per una reciproca collaborazione con noi, lo sai. Anche noi dovremo accettare dei compromessi. Ma di fronte ad una seria collaborazione intellettuale e una politica costruttiva nessuno si tirerà indietro. Sarà durissima: con ostacoli e pericoli, ma noi ti proteggeremo. Dai tuoi e dai nostri “fondamentalisti”. Non la spunteranno i violenti ma gli “illuminati”. Noi, Hikmet. La pace è necessaria a tutti. A te, a me, alla tua famiglia, alla mia, alla tua gente, alla mia! Io mi fido di te. Devi fare altrettanto.

Hikmet prende tempo. Pensa. Yaron lo guarda pazientemente. 

HIKMET Sono un povero arabo figlio di contadini. Un piccolo poeta, sì. …Perché io? …Anch’ io ho orrore per la violenza e la tortura. Penso di potermi fidare di te, ma non di chi ti comanda. Non capisco che dialogo possa esserci tra noi. Quale punto di convergenza si può instaurare tra i signori della guerra della stella di David e un Palestinese privo di ogni diritto? Non capisco. 

Yaron ascolta. Tace. Sospira.

HIKMET Ce l’ha una famiglia?
YARON (dopo una pausa) No.
HIKMET (sorpreso) Non ce l’hai?
YARON …No.
HIKMET (insistendo) Non ce l’hai?
YARON ti ho detto di no.
HIKMET …Peccato!

Pausa. 

YARON Se non sei quello che c’è scritto qui, chi saresti?
HIKMET Ero laureando in letteratura araba. Ho lasciato gli studi per raccontare in versi da storia del mio popolo. Anch’io ho viaggiato molto, non solo per esodi forzati. Soprattutto per studiare, conoscere il Mondo, per spiegare la storia del mio paese e il diritto del mio popolo di vivere in pace nella sua terra. 
YARON Questa terra è anche nostra, tu lo sai. Veniamo da qui! E’ dal prima di Cristo che siamo esuli per il mondo!
HIKMET Avreste potuto tornarci, nel tempo! Ma eravate diventati ricchi altrove! Non vi conveniva!
YARON Il genocidio nazista ci ha ulteriormente dispersi, ci ha fatti nascondere come topi!
HIKMET Quella è storia recente! Avete avuto più di 2000 anni per tornare. Ma vi bastava pulirvi la coscienza nelle festività! E avete reso simboliche anche quelle: non dovevate più tornare al Tempio per le 3 celebrazioni obbligate, ma “solo” una volta nella vita! E non fate neanche questo! Se ci tenevate davvero, potevate farlo in 2000 anni! E noi: sempre qui!
YARON Lo stato d’Israele è stato creato a tavolino, è vero, ma il diritto morale di esserci ci appartiene, come appartiene a voi quello di restarci, lo so. Bisogna solo mettersi d’accordo. La comunità internazionale ha espresso la sua fiducia…
HIKMET La sua protezione, questo è il problema! A noi non ha voluto proteggerci nessuno. Perché siamo poveri. Perché non ci siamo mossi da qui, non abbiamo fatto ricchezze in occidente, non abbiamo chiesto altre nazionalità. Non paghiamo le tasse in altri paesi. Siamo qui. Da sempre. Per sempre.
YARON Questo non diminuisce il nostro diritto di vivere in questa terra.
HIKMET …E’ vero, ma…
YARON Voi non siete stati sterminati nei lager. Su di voi nessuno ha fatto esperimenti di laboratorio.
HIKMET Basta! Non potete, in nome di quella vergogna mostruosa, avallare altri massacri e la soppressione di un popolo innocente. La stella di David è diventata un simbolo di terrore, come la croce uncinata 40 anni fa!
YARON Hikmet, siamo uguali. Vogliamo la stessa cosa. Io e te. Non gli altri. Non ancora. Vogliamo Pace. E dobbiamo provare a farlo capire agli altri. Tu sei un punto di partenza, non di arrivo. Non sei un violento. Ma hai più forza di una bomba. Le bombe uccidono. Le parole fanno molto di più: sanno cambiare chi riesce ad ascoltarle. Io voglio che tu sia ascoltato. Da tutti. Dai tuoi e dai miei. Se diventi un emblema di pace sarà impossibile restare sulle posizioni storicamente bloccate. Per tutti. Per i tuoi e per i miei.
HIKMET Mi uccideranno.
YARON Non lo permetterò.
HIKMET Uccideranno anche te.
YARON La tua poesia non potrà ucciderla nessuno; continuerà a scavare, sarà ancora più forte. Con o senza di noi.
HIKMET …Sei un idealista.
YARON …Sì.

Prende un foglio dal dossier e comincia a leggere. Poi passerà a memoria.



YARON “Non prendete i miei occhi
Io sono lo straniero in cerca di una patria.
Il mio cuore è sbriciolato
Sulle montagne innevate di sangue e di brina.
Camminavo con i bambini
Abbandonati nella notte della fame.
Hanno issato sul mio dorso
Le tavole della mia bara.
Non finitemi.
Io sono lo straniero in cerca di una patria.
Che colpa ha il mio popolo
Per vivere oggi su una terra in rovina?
Che colpa ha l’uccello
Per essere cacciato da una foresta all’altra?
Che colpa ha il mio cuore
Per caricarlo di così tanto dolore?
Ci nutriremo di sabbia, se avremo fame.
Ma non partiremo di qui.
E non esiteremo
Ad offrire il nostro sangue per la patria.
Qui c’è il nostro passato, il presente e l’avvenire.
Vive radici nostre.
Scendete più in fondo.
Ogni cosa ha la sua fine.
Ho voglia di Pace”.

HIKMET (sorpreso) …Questa non è mia!
YARON (timidamente) …Ti piace?

Pausa. Hikmet fa segno di sì col capo. Yaron sorride.

HIKMET Sei spaventato quanto me.
YARON Voglio la tua collaborazione.
HIKMET Vuoi la mia anima.
YARON Ti propongo la Pace.
HIKMET Diventerei un traditore.
YARON Un eroe.
HIKMET Un assassino.
YARON Io non sono un assassino.
HIKMET Io non sono un assassino.
YARON Odio la guerra.
HIKMET Odio la guerra.
YARON Voglio la Pace.
HIKMET Voglio la Pace.

Yaron comincia a recitare in greco. Hikmet traduce “live” i versi di omero. Hikmet ripete in greco l’ultimo verso, Yaron lo traduce. Immobilità. 


Iliade, libro 22, vv. 261-272:

1- “Hèctor, mè moi, alàste / synèmosynàs agorèue:
2- hòs uc èsti leùsi / cai àndrasin hòrchia pìsta,
3- ùde lycòi te cai àrnes/homòfrona thýmon echùsin,
4- àlla cacà fronèusi /diàmperes àllelòisin,
5- hòs uc èst’ eme cài / se filèmenai, ùde tì non
6- hòrchia èssontài, / prin gh’è heteròn ghe pesònta
7- hàimatos àsai àrea, / tàlaurinòn polemìsten.
8- Pàntoiès aretès / mimnèscheto; nýn se malà chhre
9- àichmetèn t’emenài / cai thàrsaleòn polemìsten.
10-ù toi et èst ypalýxis / afàr de se Pàllas Athène
11-ènghei emò damaà:/nyn d’àthroa pànt’ apotèiseis
12-chède emòn hetaròn,/ hus èctanes ènchhei thýon”.


Traduzione: [parla Achille:]

1- “Ettore, non mi parlare, maledetto, di patti:
2- come non v’è fida alleanza fra uomo e leone,
3- e lupo e agnello non han mai cuori concordi,
4- ma s’odiano senza riposo uno con l’altro,
5- così mai potrà essere che ci amiamo io e te; tra di noi
6- non saran patti, se prima uno, caduto,
7- non sazierà col sangue Ares, guerriero indomabile.
8- Ogni valore ricorda; ora sì che tu devi
9-esser perfetto con l’asta e audace a lottare!
10- Tu non hai via di scampo, ma Pallade Atena
11- t’uccide con la mia lancia: pagherai tutte insieme
12- le sofferenze dei miei, che uccidesti infuriando con l’asta”. 
DISSOLVENZA LENTA FINO AL BUO.


SCENA 5

Penombra. Il prigioniero è solo. Ammanettato. In terra. Senza benda. Rannicchiato. Comincia a cantare un brano in arabo. E’ una specie di lamento/preghiera. Lentamente si alza e si isola in un cono di luce. A testa bassa. Comincia a parlare. E’ una sua poesia. Le prime frasi sono soffiate, impercettibili. Poi, lentamente alza il capo guardando dritto in platea. Mentre recita la poesia le manette scivolano a terra. Poi comincia a mimare di essere picchiato violentemente. Continua la declamazione in questa temperie frenetica, disperata, agghiacciante. Stremato dalle percosse, torna a rannicchiarsi. Esausto. Massacrato. Ansima, soffre. Tossisce. Piange. E piangendo ritrova un’ astratta serenità.

HIKMET 

Fra Rita e I miei occhi si leva un fucile.
Ho baciato Rita bambina,
lei si è stretta a me, lo ricordo...
I suoi capelli mi coprivano il braccio.
Ricordo Rita - occhi di miele - 
Come l`uccello ricorda la sua fontana.
Un milione di immagini
Un milione di uccelli
Un milione di appuntamenti
Saranno assassinati da un fucile.
Il nome di Rita, festa per le mie labbra.
Il corpo di Rita, nozze per il mio sangue.
Mi sono perduto in lei, distesa sul mio braccio,
uniti nel fuoco delle nostre labbra, 
siamo resuscitati infinite volte.
Oh, Rita!
Chi potrà mai sciogliere i nostri sguardi?
Solo il tuono di un fucile.
Notte di silenzio!
Lontano, in occhi di miele.
(MAHMUD DARWISH)

HIKMET (URLANDO) Ritaaaaaa!!!!!!

Buio. L’urlo di Hikmet si sovrappone all’urlo della donna che resta più a lungo, riverberato, per poi svanire lentamente.


SCENA 7

Luce. Il prigioniero è a terra. Sfinito. Entra Yaron. Rumore della porta chiusa e lucchettata. Yaron è fermo. Immobile. Inorridito dallo stato in cui trova Hikmet. Corre da lui, lo mette comodo, gli guarda le ferite. Gli leva le manette, gli slega le caviglie e usa la benda per pulirgli il sangue raggrumato in viso. Lo aiuta a bere dalla sua borraccia. Gli imbocca anche del whisky che brucia nella gola del prigioniero. Usa il whisky per tentare qualche disinfezione delle ferite. Hikmet si lamenta per il bruciore. Con rabbia rovescia una sedia e prende il suo walkie-talkie. Le risposte sono solo dei suoni incomprensibili.

YARON Colonnello Yaron. Chi è stato? Chi ha ridotto così il 3924? … Passamelo sulla 13 in riservata. … Atrash, Yaron. Come si è permesso? … Come si è permesso di intervenire sul 3924? … Questo dossier è mio. Non aveva nessun diritto di immischiarsi. … Non sono andato in vacanza, mi avete mandato voi a Beirut. … L’avete fatto apposta! … Mi avete tolto di mezzo per 3 giorni per fare quello che vi pareva del mio dossier, vero? … Non posso tollerarlo! … I risultati sono affari miei. … No, i miei tempi li decido io, chiaro? … L’avete massacrato! … Che avete ottenuto? … Ancora? Non vi azzardate ad avvicinarvi al 3924! … Lo riprendo io e non ammetto intrusioni da parte di nessuno! … Ci stavo lavorando! … Ora sarà tutto più difficile! … Non si regge in piedi! … Era di mia competenza, nessuno doveva permettersi di scavalcarmi. … Ha ammesso qualcosa? No, e allora? … A che vi è servito ridurlo così? … Come? … Il 3925? … Ha confessato? … Sì, ma cosa? …No, non ci credo. … Questo è un traduttore! … Sì, anche un poeta. … No. Non è un terrorista! … Voglio parlare con il 3925. … Come? (cambio tono) … E che avrebbe confessato? … Non ci credo. Senta Atrash, ho bisogno di parlarle di persona. Mi raggiunga alla stanza 11 tra mezz’ora. (chiude)

Torna dal prigioniero e gli pulisce il sangue raggrumato in viso. 

YARON (riferendosi ad Atrash) …Figlio di puttana! (a Hikmet) Tu non sei come gli altri. Tu non cederai mai con la tortura! …Ti assicuro che non ti toccherà più nessuno! Tu sei l’eletto! Tu passerai alla storia! Sei ancora in tempo! Voglio che tu viva! Voglio che nascano altre persone come te. Siamo nemici solo perché siamo cresciuti da nemici. L’odio già esisteva. Bisogna fermarlo. E’ pericoloso. Per tutti. Dobbiamo preparare insieme i nostri popoli. L’accordo di Pace è vicino. L’Occidente non si arrenderà finché i miei e i tuoi non si stringeranno la mano. E’ questione di giorni! Sta per succedere, ma ci vogliono persone che sappiano raccontarlo a chi ancora non ci crede.
HIKMET Arafat non accetterà mai! Qualunque accordo sarà sempre troppo poco e lui lo sa. Non rischierà di perdere la fiducia del suo popolo. Perché? Un altro premio Nobel? Non lo farà mai! Potrà anche promettere di fermare il terrorismo, ma se ci tradirà riuscirà a fare ben poco. La pace durerebbe il tempo di un pensiero. Un istante intenso, ma solo un istante. Il sangue è e resta caldo, anche quando sgorga a fiumi.
Pausa.
YARON Ti fai bastonare a morte e rifiuti di collaborare. A che ti serve?
HIKMET A illudermi che mia moglie, mia madre e i miei figli non restino vittime innocenti delle vostre rappresaglie. 
Pausa. 

YARON Rita è morta.
HIKMET …Che?
YARON Il dossier 3925 è stato giustiziato.
HIKMET …Non è vero. Rita è scappata.
YARON L’abbiamo catturata due giorni dopo di te. 
HIKMET …Non è vero.
YARON E’ stata affidata a Atrash. Non sono riuscito a rilevare il suo dossier. Mi dispiace.
HIKMET Non è vero!
YARON …Mi dispiace! 

Pausa.

HIKMET …Non fatele male! E incinta di 2 mesi!
YARON (basito) … Era incinta?

Una terribile pausa. Poi Hikmet scoppia in un pianto disperato.
Yaron lo abbraccia lasciandolo sfogare.

YARON Tu puoi ancora salvarti. Ma se entro 2 giorni non cedi, mi leveranno il tuo dossier, …il resto sai prevederlo.
HIKMET Che altro possono farmi? Mi hanno picchiato, bastonato, frustato, bruciato i testicoli, mi hanno messo la corrente in culo. Mi hanno spezzato le dita della mano destra, per non farmi più scrivere. …Mi hanno ucciso la mia Rita. Distrutto la mia famiglia!
YARON Salvati! Posso aiutarti.
HIKMET Ti vergogni, vero? (Yaron non capisce) E’ brutto perdere la stima della propria famiglia.
YARON …Ti ho detto che non ho una famiglia.
HIKMET Sì che ce l’hai! Ma non riesci più a guardarle in faccia, le tue figlie!
YARON (sorpreso) Che ne sai tu delle mie figlie?
HIKMET Golda e Rebecca. Non sono più bambine e non ti approvano!
YARON Come sai i loro nomi?
HIKMET E tua moglie Mikaela? Ti ha lasciato per questo, no? Ha scoperto che sei tra quelli che hanno fatto partire i missili sui villaggi. Due trecentomila tra morti, storpiati, scomparsi , sempre i più deboli, indifesi, donne, bambini, vecchi. Cacciati dalle loro tane, dai campi di rifugiati, dalle misere case ricostruite, distrutte, ricostruite, distrutte, sempre. Da 40 anni. ... Cosa ha detto tua moglie di Sabra e Chatila? E’ facile, quando ti regalano aerei, carri d’assalto, bombe a frammentazione e al fosforo. 
YARON Come sai della mia famiglia.
HIKMET Se sei tanto sicuro e fiero del tuo buon diritto perché ti fai chiamare colonnello Yaron solo in questa macelleria, e fuori sei per tutti 1'ingegnere Shamir? Ti vergogni, vero? Del tuo mestiere e della tua vocazione giovanile a difendere un paese rubato massacrando e torturando il mio popolo. Convinto che massacri e torture possano cambiare qualcosa...
YARON Io non sono così! Io non approvo tutta questa violenza! … Non più! …Come sai tutte queste cose? Chi cazzo sei tu? Nome.
HIKMET Quanti ne avete uccisi?
YARON Nome. Età.
HIKMET Quanti? I loro nomi! Dove sono i loro corpi. Yaron, Shamir, la verità non é solo quella che si vede in televisione; la verità è che il mondo è ignorante! E questo ci rende nazionalisti e ciechi. Ci fa ignorare e disprezzare tutti gli altri, amici, nemici, compagni, fratelli. E i Padroni del Mondo possono manovrare non solo le loro marionette ma anche dei buoni patrioti come noi.
YARON Nome. Età. Professione. …Eri quasi riuscito a convincermi della tua onestà. Mi ero fidato!
HIKMET Non ho più nulla da perdere. Tanto vale parlare: ho cercato di essere coerente e leale verso il mio popolo; se ti sei illuso di fare di me un collaboratore del tuo potere umiliando il mio spirito e il mio corpo, non hai capito niente di noi. Se questo è il vostro livello d'intelligenza, si preparano giorni neri anche per il tuo Paese. Dì al tuo capo di guardarsi le spalle! Ho cercato di raccontare la nostra storia con le sole armi che so usare, le parole, forse é questo che non mi perdonate. 
YARON Si può sapere chi cazzo sei? Nome. Professione. Nazionalità. … Noi ebrei eravamo in Israele prima dei faraoni , i libri sacri parlano chiaro...
HIKMET Gli ebrei sono stati in Palestina, come in Europa, una minoranza non integrata delle altre componenti maggioritarie, l’islamica e la cristiana. I vostri ruffiani d’occidente, americani, francesi, italiani, inglesi, dicevano di voler proteggere la popolazione civile, ma contro ogni accordo e pietà vi hanno abbandonato, lasciando nelle vostre mani una popolazione inerme e traumatizzata. 
YARON Chi cazzo sei? Perché sai tutte queste cose? Sei solo un poeta o no? …Quelli che vi addestrano a sparare e a riempirvi di tritolo per farvi esplodere nei mercati, non sono dei vostri! E tu lo sai, stronzo! Quelli non ci vanno mica nei mercati! Se ne guardano bene! Svegliatevi! Vi stordiscono con promesse di fanatica religione! Vi siete affidati a terroristi mercenari e corrotti che vi hanno portato alla rovina! Isolandovi da tutti e sfruttando la vostra disperazione per costruirsi benessere e imperi finanziari ben lontano da qui! …Io mi fidavo di te! Chi sei?
HIKMET …La faccenda è scappata di mano anche a noi!
YARON (sinceramente sconfitto) … Imbecille! … Non c’è più scampo!
HIKMET Che paura posso avere della morte? Sono morto quando mio padre fuggiva dalla Palestina portandomi sulle spalle. Non c’è più scampo? Che paura vorreste farmi ora che non potete più torturarmi? Non vi riconosco come miei simili.
YARON (urlando) Io sono io! Non sono “gli altri”! Stronzo! 

Il Walkie-Talkie chiama Yaron ripetutamente. Hikmet tossisce, vomita.Il battito del cuore cresce sempre più di ritmo e volume.

YARON Nome.
HIKMET Hikmet Ismail.
YARON Età.
HIKMET 30.
YARON Professione.
HIKMET Traduttore.
YARON Professione.
HIKMET Traduttore.
YARON Professione.
HIKMET Poeta.
YARON Nome.
HIKMET Hikmet.
YARON Età.
HIKMET 30.
YARON Nome.
HIKMET Darwish.
YARON Che hai detto?
HIKMET Darwish.
YARON Nome.
HIKMET Kaled.
YARON Nome.
HIKMET Kalef.
YARON Nome.
HIKMET Hikmet.
YARON Nome.
HIKMET Darwish.
YARON Nome.
HIKMET Kaled.
YARON Nome.
HIKMET Kalef.
YARON Età.
HIKMET 30.
YARON Professione.
HIKMET Parole.
YARON Nazionalità?
HIKMET Il cuore di tutti gli uomini.
YARON Dove sei nato?
HIKMET Dentro mia madre.
YARON Nazionalità.
HIKMET Il cuore di tutti gli uomini. …Toglietemi questo passaporto se, ci riuscite. 

Yaron si allontana nervosissimo. Gira per la stanza continuando come un pazzo a chiedere generalità. Il crollo emotivo si avvicina sempre più fino a sfiorare il pianto.

YARON Hikmet. Professione. Nome. Età. Da dove vieni? Professione. Cosa traducevi? Voce! Per chi lavoravi? Servizi segreti? Esercito? Sei un terrorista? Sei un poeta? …Hikmet! …Hikmet!!!

Yaron lo fissa immobile. Il battito del cuore cessa di colpo. Silenzio assoluto. Prende il walkie talkie.

YARON … Yaron. Il corpo è vostro. Il dossier 3924 è chiuso.

Si ferma. Si guarda attorno. 

YARON Non c’è più scampo!

Suona il walkie-talkie.

WALKIE-TALKIE Yaron? Atrash. 
YARON Sì.
WALKIE-TALKIE Spero abbia capito che i suoi metodi non valgono granché. Si presenti alla stanza 13 tra 5 minuti.
YARON Sì.

Attacca. Guarda Hikmet. Pausa. Prende la pistola e se la punta in bocca. Buio. Sul buio, uno sparo. L’eco rimbomba fino a svanire.


SIPARIO.

TUTTI I DIRITTI RISERVATI.


E-mail: patrizio@cigliano.org
Web Site: www.patrizio.cigliano.org 

GLI INSERTI IN GRECO.

Omero, Iliade.


[ FONESI ] Traslitterazione di due brani dell’Iliade di Omero in caratteri latini. La y indica un suono intermedio tra i e u. La barra / indica una (o due) piccola/e pausa/e di cesura all’interno del verso. Gli accenti indicano i luoghi di sensibile accentuazione ritmica e di volume. Il timbro di e e di o toniche deve essere sempre aperto. La pronuncia aspirata si ha in ch, th e h iniziale. In chh la doppia h serve a indicare il suono non soltanto gutturale, ma anche aspirato (come un fiorentino che pronunciasse le chele del granchio). Le sillabe atone saranno pronunciate molto legate, in particolare quelle unite da _, che costituiranno un’unica sillaba.


Iliade, libro primo, vv. 1-8:

1- Mènin aèide, theà, / Pelèiadèo Achhilèos
2- ùlomenèn, he myrì / Achàiois àlghe_ethèke,
3- pòllas d’ìftimùs / psychàs Adì proiàpsen
4- hèroòn, / autùs de_elòria / tèuchhe cynèssin
5- òionòisi te pàsi, / Diòs d’etelèieto bùle,
6- èx u dè ta pròta / diàstetèn erisànte
7- àrteidès / te anàx andròn / cai dìos Achhìlleus.
8- Tìs t’ar sfòe theòn / eridì xyneèche machhèsthai?



Traduzione:

1- Canta, o dea, l’ira d’Achille Pelide,
2- rovinosa, che infiniti dolori inflisse agli Achei,
3- gettò in preda all’Ade molte vite gagliarde
4- di eroi, ne fece il bottino dei cani,
5- di tutti gli uccelli consiglio di Zeus si compiva 
6- da quando prima si divisero contendendo
7- l’Atride signore d’eroi e Achille glorioso.
8- Ma chi fra gli dèi li fece lottare in contesa?


Iliade, libro 22, vv. 261-272:

1- “Hèctor, mè moi, alàste / synèmosynàs agorèue:
2- hòs uc èsti leùsi / cai àndrasin hòrchia pìsta,
3- ùde lycòi te cai àrnes / homòfrona thýmon echùsin,
4- àlla cacà fronèusi / diàmperes àllelòisin,
5- hòs uc èst’ eme cài / se filèmenai, ùde tì non
6- hòrchia èssontài, / prin gh’è heteròn ghe pesònta
7- hàimatos àsai àrea, / tàlaurinòn polemìsten.
8- Pàntoiès aretès / mimnèscheto; nýn se malà chhre
9- àichmetèn t’emenài / cai thàrsaleòn polemìsten.
10- ù toi et èst ypalýxis / afàr de se Pàllas Athène
11- ènghei emò damaà: / nyn d’àthroa pànt’ apotèiseis
12- chède emòn hetaròn, / hus èctanes ènchhei thýon”.



Traduzione:

[parla Achille:]

1- “Ettore, non mi parlare, maledetto, di patti:
2- come non v’è fida alleanza fra uomo e leone,
3- e lupo e agnello non han mai cuori concordi,
4- ma s’odiano senza riposo uno con l’altro,
5- così mai potrà darsi che ci amiamo io e te; fra di noi
6- non saran patti, se prima uno, caduto,
7- non sazierà col sangue Ares, il guerriero indomabile.
8- Ogni bravura [io avrei tradotto valore] ricorda; ora sì che tu devi
9- esser perfetto con l’asta e audace a lottare!
10- Tu non hai via di scampo, ma Pallade Atena
11- t’uccide con la mia lancia: pagherai tutte insieme
12- le sofferenze dei miei, che uccidesti infuriando con l’asta”.