L’ESCLUSO

di 

ROBERTO RUSSO




Personaggi

Manam, il generale.
Il Soldato 
L’usuraia




SCENA I°
(Il fondale è completamente bianco, chiuso da un telone. La scena è del tutto vuota, domina, in ogni caso, il bianco.
Due personaggi in scena: una donna vestita con panni laceri, impolverata, in completo disordine, è accovacciata al centro della scena. Si stropiccia gli occhi più volte, osserva con espressione decisa qualcosa che soltanto lei vede.
In secondo piano, completamente isolato, un uomo in divisa. E’ un militare di alto grado, lo si capisce dai galloni e dalle decorazioni. Si bilancia sulle gambe e osserva qualcosa in lontananza con un binocolo).

DONNA “Gentili Signori, rammenterete certamente: vi ho alleggerito le tasche con interessi tali che, ogni sera, pregavate il vostro Dio affinchè mi facesse divorare viva dai vermi. A quel tempo, vi sentivate poveri, ma perbene, e, se di nascosto mi cercavate, alla luce del sole sputavate al mio passaggio. Gentili Signori, dovrete ingoiarvi gli sputi: il figlio della strozzina ha più fegato della vostra razza di passa carte perché la giornata è nostra!”
(Il generale Manam, è questo il nome del militare, si schiarisce la voce, appare soddisfatto)
MANAM La giornata è nostra! Senza ombra di dubbio! Li abbiamo spazzati via….(osserva dal binocolo, smette di osservare)….come “nippoli di polvere”! Volevano sfidare l’88! Una follia! Attendente! Venga ad osservare gli effetti della nostra artiglieria! (riprende ad osservare dal binocolo, la donna si è alzata)
DONNA Questo vi dirò davanti a mio figlio. Abbiamo succhiato sangue e camminato sotto i muri, ma è cresciuto forte. Vi abbiamo ripulito le case e vogliamo il vostro nome perché gli affari migliori si fanno con il vestito “buono”. Gli ho fatto indossare una divisa, e al collo il fazzoletto di seta che mi avete dato in pegno. Ho aspettato che morisse da eroe. “Sfileranno davanti al tuo corpo togliendosi il cappello, mi baceranno le stesse mani che li hanno spogliati e mi chiameranno Madonna!” E’ il giusto interesse e l’abbiamo pagato! 
MANAM (smette di osservare) A che ora abbiamo lanciato l’ultimatum? Insomma quella poltiglia, è stata avvertita?! L’assenza di un ultimatum non sarebbe vista di buon occhio dagli storici! Il codice militare prevede che l’ultimatum debba essere lanciato esattamente fra le 7,00 e le 7,15 antelucane! Ma a tutto tondo possiamo chiamarla “vittoria”!
(La donna si alza)
DONNA Abbiamo raccattato i loro pezzi più sporchi e sono diventati oro! “Cosa mi regali, figlio? Un corpo valoroso? Il rispetto della brava gente?” Siamo pratici: ho visto mattatoi meno insanguinati, ma è stato un affare. La vittoria è mia! 

SCENA II°
(La donna esce, resta in scena Manam che conquista il centro)
MANAM Attendente! (fra sé) Donnetta! Si nasconde per non vedere…..comunque non potrà fare a meno di sentirne l’odore. La giornata è tersa….(riprende a guardare con il binocolo, smette). Per la verità, non rammento di avere lanciato ultimatum…almeno negli ultimi giorni…(fa spallucce) ….Comunque…(osserva ancora dal binocolo) L’88 li avrebbe ridotti in polvere. (diventa perplesso, osserva lo stato della sua giubba e dei suoi pantaloni) Attendente! Ho detto “polvere”, cazzo! E quando dico polvere il motivo è preciso, inequivocabile! (cerca di scuotere la propria divisa, ma i risultati che ottiene non lo soddisfano) Il trionfo va sottolineato! Non sarebbe la prima volta che una limpida vittoria sul campo venga ,poi, interpretata dagli storici come ammissione di sconfitta per la mancanza di adeguati, ripeto: “adeguati” festeggiamenti! “L’aspetto”, attendente, va curato l’aspetto! Nel passare in rivista le truppe vittoriose e nel presentare l’onore delle armi all’esercito nemico, ci vuole “l’aspetto”, diamine! Attendente! Ha proprio deciso che il suo generale Manam diventi un tutt’uno con la nuvola di polvere che si è alzata dalla pianura!? E’ questo che vuole!? (perplesso, fra sé) Forse non è nemmeno polvere….(osserva con il binocolo) Foschia, ci avrei giurato…..(resta per qualche secondo ad osservare con grande attenzione la scena) Burattini dal filo spezzato….(smette di osservare, grave)..La morte è sempre una faccenda seria…impressionante…..oddìo, non sempre, non in tutte le sue espressioni, ma anche un imbecille morto ha una sua dignità! (riprende a guardare la scena) D’altra parte si è destinati ad una fine, e incontrarla durante un atto eroico è tutta un’altra faccenda! Che ne pensa attendente? Venga ad osservare i morti! Meglio così che crepare in pantofole! Una fine da eroi! Non le pare? Attendente! (smette di guardare dal binocolo, si bilancia sulle gambe, guarda in alto, appare soddisfatto). Dovrei complimentarmi con me stesso. Non le nego che mi attendo grandi felicitazioni dai miei subordinati e dai biografi….Un colpo di genio! Anni di studio culminati in una mossa degna di Von Clausevitz ! I cingolati leggeri telecomandati! Meravigliose macchine! (guarda dal binocolo)…Imponente e silenzioso fiume di sangue……L’Adagio che chiude la sinfonia…(smette di guardare dal binocolo, appare un po’ impacciato) Certo, qualche inconveniente c’è stato…in quel fiume….c’erano anche i nostri soldati…Ma non stiamo qui a sottilizzare! Se muovo lo scacchiere, qualche pedina dovrò pur sacrificarla! Come fai a dire a una macchina “Colpisci quello ed evita quell’altro che sta lì a pochi centimetri”?! Sono macchine intelligenti! E’ chiaro! Ma c’è pur sempre un limite….Quando operi l’ “attacco a roncola”, tagli quello che ti trovi di fronte senza troppe distinzioni. Tagli e basta! E’ anche indubitabile che i cingolati telecomandati battessero la nostra bandiera…ergo: “abbiamo vinto”! Giornata memorabile per una vittoria…un po’ fresca, forse, per una giornata estiva…ma non si può avere tutto…Anche un po’ ventosa….(si batte la giubba con aria seccata) Troppo vento per conservare una giubba immacolata….(chiama con decisione) Attendente! Se non sarà qui entro 30 secondi, la deferirò alla Corte Marziale per insubordinazione! Dio buono! Avranno lanciato nel nostro campo non più di 10…..12 ordigni…..e lei sta ancora rintanato da qualche parte senza….minimamente, dico “mi-ni-ma-men-te”, preoccuparsi dello stato di decoro del suo generale Manam!? Sono cose inverosimili! Pensi un po’ a quei valorosi sopravvissuti, piuttosto, che armi in pugno hanno assaltato l’ultima roccaforte nemica al di là della collina….(è preso da un improvviso pensiero, appare perplesso). Non è che si veda molto di quello che è successo….Una battaglia si può vincere……ma per un nulla si può anche…..(di scatto) Ma cosa mi fa dire! La vittoria è nostra! L’88 non ha mai sbagliato un colpo! (intimorito) ….lei è d’accordo….attendente?
(piano, con timore, prende il binocolo, è prima di tutto seccato) Le colline! Chi avrà mai inventato queste maledettissime “colline” che tolgono la visuale! Giuro! Da domani spianeremo montagne e colline per tutto il territorio nazionale, colonie comprese! (improvvisamente si anima, tende il dito) Eccolo! (smette di guardare) Attendente, se non sarà qui entro 2, dico 2 secondi, si consideri fucilato! Che Dio la fulmini! (guarda dal binocolo) Abbiamo vinto! Il vessillo del 7° Corpo Bombardieri avanza! I valorosi sono ancora coperti dall’erba alta, ma il vessillo sventola! Vittoria! Vengono! (smette di guardare) Con lei faremo i conti più tardi! Si consideri impiccato, anzi, si impicchi da solo!……(solenne) I nostri valorosi soldati sono ormai al mio cospetto! (si impettisce, resta immobile. Controlla la pistola che ha al fianco, si impettisce di nuovo)

SCENA III°

(Entra un solo soldato. La sua andatura è stanca, incerta. Il soldato è sporco, la giubba è a brandelli, ma il gagliardetto è ben alto. Scorge il generale e di scatto si impettisce e lo saluta militarmente) Il generale con un gesto, dapprima lento e poi secco, lo saluta a sua volta. I due restano per qualche istante immobili, fermi nel gesto del saluto militare. Il generale smette di scatto il saluto)
MANAM Riposo, soldato.
(Il soldato esegue. Restano in silenzio. Il soldato ha lo sguardo fisso davanti a sé verso l’alto. Il generale con gesti lenti e misurati indossa l’occhialino. Si avvicina al soldato e lo squadra con aria di evidente riprovazione)
MANAM ….Come hai potuto ben constatare, la giornata ci è stata propizia e generazioni passate, presenti e future rivolgeranno a noi il loro grato pensiero….
SOLDATO (secco) Signorsì signore….
MANAM La vittoria di quest’oggi ha scongiurato la distruzione della nostra terra, lo stupro delle nostre donne, l’oblio delle nostre più care tradizioni!
SOLDATO Signorsì…
MANAM (con gesto fermo blocca la risposta del soldato)….ma il raggiungimento di una grande vittoria che passerà alla storia…(muta tono, diventa, in crescendo, sempre più aspro)…per poter restare tale nei secoli e nei millenni non tollera questo tuo stato del cazzo, soldato!
SOLDATO Signorsì signore….
MANAM Un vincitore deve sempre apparire benché stanco…..benché sporco….quale angelo sterminatore degli empi! E tu soldato, con questa divisa lacera…appari quale latrina agli occhi del tuo comandante! Dignità! E disciplina! Sono il viatico per nuove e più grandi vittorie! (più calmo, comprensivo) Per questa ragione, ma con l’attenuante della gioia che oggi tutti ci pervade, dopo i festeggiamenti, sarai consegnato per soli tre giorni!
SOLDATO Sissignore signore! Grazie signore!
MANAM (inizia a girargli attorno) Mi trovi di spirito gioviale, soldato….?
SOLDATO (di scatto, urlando) Matricola 94635, 7° Corpo Bombardieri!
MANAM Il tuo nome da civile! (Il soldato non risponde, appare smarrito) Avrai pure un nome!
SOLDATO Non lo ricordo più, signore!
MANAM E’ inconcepibile, soldato. Non ricordare il proprio nome e la propria famiglia di appartenenza denota scarso attaccamento al cuore pulsante della nazione! Delle due l’una: o sei un sovversivo, probabilmente anche pederasta, oppure mi taci il tuo nome perché sei una spia!
SOLDATO Mi sia consentito, signore! Esiste una terza strada!
MANAM Una terza strada non considerata dal tuo comandante!? E’ un atto di grave insubordinazione!
SOLDATO L’imponderabile, signore! Non ricordo più il mio nome a causa delle esplosioni che mi hanno, probabilmente, leso il timpano! Ma non dispero di ritrovare più tardi la memoria!
MANAM (con aria di accondiscendenza) Considerata in questi termini, la cosa cambia….Ti sia consentito non ricordare, transitoriamente, il tuo nome….ma solo in via transitoria, s’intende. (smette di girargli attorno, ritorna alla sua posizione iniziale, quella di fronte al soldato, pone la mani dietro la schiena, si bilancia sulle punte dei piedi più volte. Il tono è nostalgico, intenerito) Mi hai commosso figliolo….
SOLDATO Grazie signore!
MANAM ….nulla che in particolare possa ricondursi alla tua persona, abbastanza insignificante, peraltro….(molto nostalgico) Ma mi commuove il ricordo di me stesso, giovane cadetto, più o meno alla tua età….
SOLDATO E’ un onore, signore!
MANAM (c.s.) Mi sia consentito allora ricordare…
SOLDATO E’ un doppio onore! Glielo consento…
MANAM (duro) Non equivocare soldato! Non sono tenuto a chiedere il permesso a te per ricordare!
SOLDATO E’ vero signore!
(Manam, nuovamente nostalgico, vaga per lo spazio con la mano tesa ad inseguire immagini lontane)
MANAM Rammento vagamente, ma l’immagine che hai suscitato in me è la stessa, e per questo ti ringrazio….
SOLDATO Prego signore!
MANAM (si irrigidisce, duro) Era un ringraziamento retorico soldato! Il tuo “prego” non era richiesto! (riprende a vagare, nostalgico) Rammento il mio primo conflitto bellico al quale partecipai quale volontario alla tenera età di 16 anni….Un bimbo che inseguiva un sogno! Le mani dei miei coetanei erano all’epoca sporche di zucchero filato e cioccolata, le mie, tenero cadetto alle prime armi, odoravano già di polvere da sparo e di sangue…(si ferma, sospira) Bei tempi!
SOLDATO Lei è un eroe, signore!
(Manam con gesto pacato simula una finta modestia come a voler placare l’entusiasmo del subordinato)
MANAM ….eppure mi sovviene di quando anche per me l’imponderabile giocò un ruolo importante ed educativo…Nel bel mezzo della pugna s’alzò un vento gelido che mi staffilò il viso a tal punto da provocarmi una paresi facciale…così! (sposta la mascella in modo da simulare gli effetti della paresi)
SOLDATO Oh! Gesù!
MANAM …trascorsi le ore del trionfo che seguirono, con una smorfia che mi deformò l’espressione….
SOLDATO E’ triste, comandante….
MANAM (energico, d’improvviso) Non effeminarti soldato! Non fu triste, fu educativo! La smorfia causatami dalla paresi fu scambiata dal mio capitano per un ghigno sarcastico e critico…e venni consegnato per 10 giorni di punizione!
SOLDATO Fu vittima di un’ingiustizia!
MANAM (categorico) Sacrosanta, soldato….Sa-cro-san-ta…! Un comandante per essere tale deve limitarsi, per ragioni di tempo e di praticità, a ciò che appare. La mia paresi non era in linea con ciò che la vittoria richiedeva…..10 giorni! (accondiscendente) Ma erano altri tempi, più rigidi, oggi la modernità ci ha infiacchiti. Un tempo ti avrei fatto fucilare per lo stato della tua divisa. Tre giorni di consegna, forse anche due se sarai dignitoso nell’espressione del viso!
(Il soldato scatta nel saluto)
SOLDATO Grazie signore! Signorsì signore!
(Con un gesto della mano, il Generale fa cenno al soldato di stare comodo, a riposo)
MANAM Adesso, attendiamo i tuoi commilitoni, vittoriosi come te ma, mi auguro, in condizioni più consone per un trionfo…
SOLDATO (timidamente) Signor generale….
MANAM La vittoria va celebrata, caro soldato, così come si conviene…
SOLDATO Signore….
MANAM Ci saranno riconoscimenti per tutti, non temere…benché in condizioni vergognose, sei stato il primo a raggiungere il campo. Ne terrò conto….
SOLDATO Se potessi esprimere….
MANAM ….un desiderio? Accordato. Ma posso indovinarlo…Ti sarà concesso l’onore di usare il nostro vessillo durante la parata di celebrazione….
SOLDATO Grazie signore!
(Il soldato tace. Tace anche il Generale che si solleva sulle punte e si bilancia sulle gambe. Il Generale sbuffa e si guarda attorno)
MANAM Attendente! Abbiamo qui un soldato….
SOLDATO Signor generale….
MANAM (con un gesto lo ferma)…a minuti arriveranno gli altri…si sta rifacendo il trucco, attendente?
SOLDATO Se mi è consentito….
MANAM (duro) Non ti è consentito!…Cosa vi siete messi in testa voi subordinati? Parlare, chiedere, assentarvi come e quando volete voi?! Attendente! Diamine di un pederasta! La mia giubba!
SOLDATO Io le potrei spiegare….
MANAM Tu non mi spiegherai un cazzo, soldato! Qui le spiegazioni le chiedo io! “Io” parlo! “Io” chiedo spiegazioni e “io” faccio le domande!
SOLDATO (di malavoglia) Sissignore signore….
(Manam nervosamente passeggia avanti e indietro. Si ferma. Secco, si rivolge al soldato)
MANAM All’erta soldato! Un soggetto non identificato, ma di inequivocabile sesso femminile, si appropinqua al campo!

SCENA IV°

(Il soldato si gira e punta il fucile verso la donna che rientra. La donna si avvicina, appare sicura, sorridente accarezza la canna del fucile con intenzione)
DONNA Se tanto mi dà tanto, devi saperci fare, soldato….
MANAM Identifica il soggetto!
SOLDATO Signorsì signore! Chi va là?
(La Donna è accorata e commossa)
DONNA La madre di un valoroso!
SOLDATO Il soggetto pretende essere “madre di valoroso”!
MANAM Ho sentito soldato! Ma….”quanto” valoroso?
SOLDATO (alla donna) Quanto valoroso?
DONNA Quanto ne può contenere la tua testa vuota!
SOLDATO Il soggetto mi insulta, signore!
MANAM La tua relazione è degna di nota! Trattasi di manifestante!
DONNA Voglio il riconoscimento ufficiale! Mio figlio è un eroe!
MANAM Sei in possesso di lacrimogeni per disperderla?!
SOLDATO La donna chiede un riconoscimento per il figlio!
MANAM Ancora non è chiaro di quale parte fosse suo figlio!
SOLDATO …..in ogni caso non ho lacrimogeni, signore!
MANAM (seccato) Cazzo! Abbiamo l’88 e non possediamo un miserabile lacrimogeno?!
DONNA Fatemi parlare con il vostro capo e facciamola finita…
SOLDATO La donna dichiara di volerla fare finita!
MANAM Accontentala, soldato! Trattasi di manifestante con manie suicide! La gravità del momento esige decisioni coraggiose! Al terzo alt spara ad altezza di donna!
DONNA Voglio quello che mi spetta!
MANAM E così sia!
SOLDATO Alt! Alt! Alt!
MANAM Fuoco!
(Il Soldato punta il fucile, resta così per qualche secondo, poi abbassa il fucile. La donna, intanto, si è coperta il volto con il braccio)
MANAM E allora!? Non ho udito né il colpo, né il tonfo del corpo morto sul terreno!!
SOLDATO Con il dovuto rispetto, Generale: “Alt” a cosa?
(La Donna si scopre il viso, osserva Manam)
MANAM Non fare il filosofo, soldato! L’Alt è preventivo e generico!
SOLDATO La donna non manifesta, generale!
(Manam si avvicina alla donna, la osserva. E’ seccato)
MANAM A cosa diavolo davi “l’alt”, soldato?! La donna non manifesta!
(La donna d’improvviso, con grande entusiasmo e di scatto, prende il Generale per le spalle)
MANAM (spaventato) All’erta! La donna mi aggredisce!
(Il soldato si avvicina e osserva la donna che è immobile nella sua stretta al Generale)
SOLDATO Il soggetto sorride! Non ha intenzioni ostili!
MANAM Coglione! Sono io che stabilisco le intenzioni!
DONNA Generale! Lei è l’autore di tutto questo!? E’ enorme! E’ un giorno fortunato per me!
(Manam appare lusingato, sorride)
MANAM Ora non esageri, signora…..
DONNA Io non riuscirei nemmeno in cento vite a fare quello che lei oggi ha fatto in poche ore!
MANAM Sono i prodigi dell’88!
DONNA L’ho sempre detto: ci vuole talento per queste cose! Io la capisco: siamo impastati nello stesso modo e la piccola gente è tanto noiosa!
(Manam, galante, bacia la mano della donna)
MANAM Lei mi confonde , madame. Ha assistito o è qui solo di passaggio?
DONNA Avevo un affare, Generale, che è andato come doveva…I figli, a volte, danno grandi soddisfazioni!
(Manam assente col capo, grave)
SOLDATO Generale!
(Manam gli fa cenno di tacere)
DONNA Pensi che il mio ha spontaneamente partecipato alla battaglia, un vero eroe! Non come quelli che vanno scappando per sottrarsi al proprio dovere…
MANAM Non me ne parli, signora! Alcuni sono fuggiti durante lo scontro al solo avvicinarsi del nemico…
DONNA Che vergogna!
MANAM ..da notizie in mio possesso, ne abbiamo fucilati 23!
SOLDATO 24!
MANAM (irritato) 23 è il numero ufficiale! Un alto ufficiale dà solo cifre ufficiali!
DONNA Se la sono cercata e amen.
MANAM Dura lex!
DONNA (sbrigativa) Come dice lei. Ma adesso, per mio figlio, caduto nell’adempimento del suo dovere, chiedo il riconoscimento di “eroe” e, per me, chiedo il titolo di “Madre dell’eroe”!
MANAM (imbarazzato) Al tempo, signora, al tempo..Lei parla di un figlio morto, ma le prove? (saccente) Habeas corpus, madame? Abbiamo il corpo? E il corpo, morto o vivo che fosse, quale divisa indossava?
SOLDATO Chiedo licenza di prestare delucidazioni chiarificatrici!
MANAM Negata! E non tollero di essere interrotto soprattutto quando indago l’identità di un possibile eroe! E’ un processo di canonizzazione, soldato!
DONNA Verde!
MANAM “Verde”…cosa!?
DONNA La divisa era verde! Gli ho anche legato al collo un fazzoletto di seta verde, molto pregiato!
MANAM Irrilevante! Ma il colore della divisa già depone bene! I morti non sono tutti uguali e, come lei m’insegna, il valore della morte è..(categorico) imprescindibilmente legato al colore dell’uniforme!
DONNA Il colore è a posto, mi dia una medaglietta e non ne parliamo più! Ma, mi raccomando, che si sappia in giro…
MANAM (compiaciuto) Vedi, soldato, quanta impazienza suscita l’amore per la Patria? Quando l’attendente ed il mio stato maggiore mi avranno raggiunto, celebreremo la vittoria come si conviene insieme al resto della truppa!
DONNA (divertita) Il resto della truppa!? Generale, lei è un uomo di grande fantasia!
MANAM Ma per celebrare suo figlio necessita una prova..una gamba..la testa…almeno un brandello dell’uniforme…
DONNA Lei è come me: un pratico!
MANAM E’ l’etichetta, signora….
DONNA Sicuro! Adoro le etichette! Ho atteso per anni che mio figlio si chiamasse “eroe”…
MANAM Vivo o morto che fosse?
DONNA Certamente! Vede, sono credente, non praticante ovviamente, e l’ho chiesto anche a Dio! Ora, se mi consente….
(La donna chiede il binocolo al generale e osserva in lontananza)
DONNA Diavolo di un polverone!
(Manam osserva la propria giubba)
MANAM Parole sante, signora!
DONNA Qualcosa dovrà pure esserci rimasto in quel carnaio! 
(Riprende a guardare con il binocolo. Manam fa un cenno al soldato, si allontana di qualche passo, il soldato lo raggiunge)
SOLDATO Il soggetto è demente e disinformato, signore…
MANAM Rispetto, soldato, davanti al dolore. Il soggetto non è demente e non c’è nulla di demente nel parlare di Dio. Dio, come tutti sanno, ha combattuto insieme a noi! Dobbiamo a lui la nostra vittoria! Io stesso ho preteso che sul mirino di ogni fucile ci fosse un crocefisso!
DONNA (guardando dal binocolo) Dicono che a volte l’erba cresca anche sulle lamiere.
Dicono che si chiami “speranza”.
Dicono tante cose!
Ma una cosa del genere deve essere capitata anche a me…
Certo, era una speranza tutta mia…ma alla fine si vive nella propria pelle. Non è meraviglioso, Generale, sentire che la gloria è tutta nostra!? (trasale) Il suo fazzoletto!
MANAM Mi sembra singolare, signora, che da questa distanza possa scorgere un fazzoletto…
DONNA (piccata) Vuole che non riconosca il fazzoletto di seta verde che avevo in pegno!? Prima di partire, io stessa gliel’ho annodato al collo. Ecco la sua prova! Va sicuramente recuperato! Mi presti il suo soldato….
MANAM Devo disattendere la sua richiesta, madame, il soldato mi necessita per la parata della vittoria….
DONNA Non inizierete senza di me, mi auguro!
MANAM ….alla quale mi pregio di invitarla…
DONNA Lei è un gentiluomo. Il tempo di fare un salto giù e sarò da voi…
MANAM L’attenderemo con ansia!

SCENA V°
(La donna esce. Il Generale, galante, l’accompagna fino all’uscita)
SOLDATO La donna è l’usuraia del mio paese….
MANAM (ironico) Erano questi i suoi affari? Bene, il crimine si purifica nel dolore!
SOLDATO Suo figlio non è un eroe.
MANAM Certamente! Il vero eroismo del soldato non trapela e si nasconde per meglio esaltare il merito del suo comandante!
SOLDATO In linea di massima sono d’accordo, signore!
MANAM Non ho chiesto il tuo parere. In ogni caso sarò io a comunicare alla strozzina che il figlio non è un eroe. Un figlio di strozzina resta….
SOLDATO (pronto)….un figlio di puttana!
MANAM Bravo soldato! Avrai la tua piccola porzione di gloria!
SOLDATO “Piccola”, signore!?
MANAM Il giusto, figliolo. La gloria non si vende al chilo! (grave) La guerra è terribile…(si illumina,spalanca le braccia)…..ma è bellissima! Le donne non possono apprezzarla. Hai una moglie, soldato?
SOLDATO Signorsì signore. Ma per via delle esplosioni non ricordo il suo nome.
MANAM Figli?
SOLDATO Credo di sì. Ma non ricordo se due o tre….
MANAM (entusiasta) ….non ricordi!? Stupendo 88! (si bilancia sulle gambe, tace, sbuffa, si guarda attorno) E’ inaudito tardare alle celebrazioni della vittoria! Ne informerò, al rientro, il Comando Supremo. Impieghiamo il tempo, soldato. Cosa fai da civile?
SOLDATO La mia professione mi è sconosciuta ma, a mio merito, ricordo che sono sempre stato assolutamente sleale avendo tradito moglie, figli e amici. Solo la Patria non ho mai rinnegato!
MANAM Bravo, soldato. Ciò ti fa onore! Aver tradito tutto e tutti ti rende ancor più degno di lode! L’uomo probo non fa alcuno sforzo nell’essere leale anche con la Patria, ma solo il traditore che resta fedele alla Nazione è sulla strada dell’eroismo!
SOLDATO Grazie signore!
MANAM La vera fede è nella bandiera! E quanto più la si sappia sventolare, tanto più il senso morale sarà elevato!
SOLDATO Signorsì, signore!
(Il soldato inizia a sventolare il gagliardetto)
MANAM Più in alto, soldato! Con più forza! Fa’ che questo vessillo offuschi il sole e sia scorto a centinaia di chilometri di distanza! (osserva compiaciuto, fa un gesto con la mano) Riposo, soldato.
(Il soldato continua imperterrito a sventolare il vessillo)
MANAM Soldato! Riponi la bandiera!
(Il soldato raddoppia la foga nello sventolare il drappo. Manam tossisce e cerca di ripararsi)
MANAM Idiota! Stai facendo della mia divisa il deposito di tutta la dannata polvere del circondario! Inoltre il tuo gesto reiterato, inosservante del mio comando, denota spirito di derisione!
SOLDATO (sbuffando per la fatica) Non è derisione, Generale! Sventolo il nostro vessillo così come farei l’amore con la mia donna! Così come bacerei i miei figli! Così come abbraccerei gli amici più cari!
(Manam si avvicina e con impeto gli blocca il braccio a mezz’aria)
MANAM Moderazione, soldato, per i fini superiori della Patria!
(Il soldato, affannato e stanco, si rimette sugli attenti e ripone la bandiera nella tasca)
MANAM Agitare la bandiera è un dovere! Ma agitarla troppo può essere un delitto contro la Nazione! Una lussazione o una distorsione alla spalla potrebbero privarci di braccia importanti in vista di ulteriori battaglie!
SOLDATO Signorsì signore!
(Manam e il soldato, immobili l’uno di fronte all’altro, tacciono. Manam accenna delle goffe flessioni sulle gambe. La sua impazienza è al culmine)
MANAM Sottufficiali! Attendente! Avete organizzato una scampagnata senza il vostro generale!? Un picnic!? Una bevuta sotto le fresche frasche!?
SOLDATO Generale, lei deve….
MANAM (trasalendo) “Deve”!? Soldato, ringrazia il Cielo che mi servi per la parata finale! Altrimenti….(armeggia con il binocolo a tracolla, lo tende al soldato) Renditi utile! Ricognizione sulle azioni sulla donna presente sul campo di battaglia!
(Il soldato saluta militarmente, prende il binocolo, si volta ed osserva)
MANAM Allora?
SOLDATO Polvere, signore!
MANAM Dannata polvere!
SOLDATO Si dirada! Il soggetto è in ginocchio….ha le braccia levate al cielo, è contenta!
MANAM Tralascia le tue considerazioni personali! I fatti!
SOLDATO Accanto al soggetto scivola un rivolo di sangue!
MANAM (interdetto) “Rivolo”!? Era un fiume! Non sminuire, ragazzo!
SOLDATO Ora affonda le mani in un cumulo…
MANAM Cumulo!? Di cosa?
SOLDATO “Cumulo”, signore, per la precisione…gambe….braccia e teste….Il soggetto ha raccolto una gamba!
MANAM Descrizione della gamba!
SOLDATO Umana, signore, staccata di netto dal corpo, filamenti, sangue…
MANAM Quale divisa indossa la gamba!?
SOLDATO E’ pressoché nuda signore, ad eccezione di un brandello “bianco sporco”….
MANAM La nostra è “verde vivo”!
SOLDATO Il soggetto ha lasciato perdere la gamba!
MANAM Ben fatto!
SOLDATO Ha raccolto un fazzoletto “verde vivo”…
MANAM E’ la sua prova, ma non basterà. Comunque, pur senza onori, daremo sepoltura al fazzoletto!
(Strappa il binocolo al soldato, lo rimette a tracolla)
MANAM E’ il tuo momento soldato. Per renderti degno dell’onorificenza della quale tra poco ti fregerai, esigo relazione sul tuo comportamento in battaglia!
SOLDATO Signorsì signore! Sarò puntuale ed epico! Eravamo lì, nella pianura, noi e loro…Signore! Chiedo licenza di drammatizzazione!
MANAM Concesso! Ma senza offuscare la gloria del tuo generale!
(Il soldato fa il suo racconto mimando le azioni)
SOLDATO …Grazie, signore!…Eravamo gli uni di fronte agli altri. Il corpo centrale dello schieramento ha operato un’inversione lasciando apparentemente l’iniziativa al nemico…
MANAM (compiaciuto) Il mio colpo di genio….
SOLDATO (c.s.) …..si è formato un imbuto e lì i nemici si sono tuffati facendo strage dei nostri…in quella fase un fiotto di sangue amico mi ha macchiato la giubba, cosa che mi irritò non poco….
MANAM Non cercare alibi, soldato, vai avanti!
SOLDATO …..la cannola era strozzata, e qui ecco aprirsi sui due lati più lontani dello schieramento, il veloce attacco a tenaglia dei cingolati leggeri telecomandati….
MANAM Anguille in un mare di erba e sassi! La mia meravigliosa orchestra!
SOLDATO Sembrava quasi che quella massa di corpi non suscitasse in loro alcun interesse….i nostri cingolati giravano al largo…
MANAM La mia strategia che passerà alla storia!
SOLDATO ….ma avevano occhi di fuoco e di ferro…
MANAM Pupille di squalo, ragazzo, come gli occhi del tuo comandante!
SOLDATO …pupille fisse su quella poltiglia….
MANAM “Poltiglia”!?
SOLDATO Ho detto “poltiglia”, signore? Me ne scuso, ho anticipato i tempi perché non era precisamente “poltiglia”, ma…..uomini! Piccoli uomini, alcuni molto vivi, altri già morti ma tutti….fusi.
MANAM (polemico) Una rissa irrazionale! Logica e fantasia sono tutto, come insegna Von Clausevitz! (sognante) Li ho ancora qui, davanti agli occhi….un poema epico…
SOLDATO ….i nostri cingolati stringere da destra e da sinistra quell’informe massa di fieno….
MANAM ….e a furia di colpi, di tagli, di recisioni chirurgiche….trasformarla in un parallelepipedo….
SOLDATO …una perfetta figura geometrica….sempre più ridotta, infinitesimale, fino al nulla….
MANAM Un imponente e silenzioso fiume di sangue, l’adagio che chiude la sinfonia….
SOLDATO Ho visto, durante l’azione, i nemici congiungere le mani e recitare l’Ave Maria, signore!
MANAM Irrilevante! Era la falsa Maria dei nemici e non la nostra…
SOLDATO E altri miei commilitoni recitare l’Ave Maria, signore!
MANAM Quella Maria sicuramente ci appartiene e poi la strategia richiede qualche sacrificio…
SOLDATO Certamente signore! In quel polverone era difficile distinguere i nostri e i loro!
MANAM Maledetta polvere, soldato! Attendente! Vuole che il suo generale si impolveri, come una piramide, con il pulviscolo di tutti i secoli?!
SOLDATO Signore! Credo sia giunta l’ora…
MANAM E’ giunta, soldato! E’ ora che vada a prendere, io, personalmente, per le orecchie, quell’inetto di attendente e il mio intero Stato Maggiore che ritarda la celebrazione del trionfo!
(Manam si avvia per uscire)
SOLDATO Ma, signore!
MANAM Voce alta e petto in fuori, soldato, il tuo generale, comunque, ti ascolta!

SCENA VI°

(Manam esce. Il soldato si guarda attorno smarrito, ma poi si impettisce e inizia a parlare come se davanti a sé ci fosse ancora il generale)
SOLDATO Il qui presente “soldato senza memoria del proprio nome” Matricola 94635 esprime tutto il proprio orgoglio e la propria riconoscenza agli invitti comandanti del proprio esercito per averlo guidato alla immancabile vittoria, attraverso una battaglia feroce ma leale, impegnata in campo aperto contro il nemico superiore in numero, ma non in valore ed ardimento!
(rifacendo Manam) Bravo soldato!
Grazie signore!

SCENA VII°
(Entra la Donna, si sta annodando al collo il fazzoletto appena ritrovato)
DONNA Ci sbrighiamo? Ho tutti i maledetti documenti che vuole il tuo stra….valoroso generale! Del corpo, nemmeno l’ombra, ma il fazzoletto è la prova…e voglio che si sappia in giro!
SOLDATO (impettito, senza guardare la donna) Rendo noto all’uditorio di aver ricevuto ordine di non interloquire con i civili….
DONNA Tu mi conosci, e anche la tua faccia non mi è nuova….sarai il primo ad onorare la madre dell’eroe.
SOLDATO Si vedrà! Invito l’uditorio ad ascoltare senza interferire verbalmente!
DONNA Come vuoi. Quanto durerà questa perdita di tempo? (si siede per terra, sbuffa)
SOLDATO Il soldato rende noto che, sprezzante del pericolo, si rese protagonista, durante la pugna, di un atto di eroismo, che gli varra’ la croce al valor militare e la riconoscenza della Nazione!
(La donna applaude ironica)
SOLDATO (rifacendo il verso a Manam) Al tempo, soldato! Le onorificenze le decido io! 
Signorsì signor generale!
(c.s.) Fu vera gloria!? L’ardua sentenza ai posteri!
A lei, signor generale, l’ardua sentenza! Solo un valoroso può giudicare un valoroso!
(c.s.) E’ vero, soldato! Esponi!
Oggetto: atto di eroismo! Nell’infuriare dello scontro mi impantanai nel terreno già fradicio di pioggia! Il mio piede destro era bloccato da una montagna di cadaveri freschi! Ero strategicamente spacciato! Ma ecco comparire, come spedito in loco dalla Santa Provvidenza, un commilitone, il figlio della qui presente donna, usuraia del paese!
DONNA Ci avrei giurato, sei uno di “loro”. Dovrai ingoiarti tutti i tuoi sputi!
SOLDATO Il figlio della donna, in quel momento, transitava di corsa….
DONNA Raccontala giusta idiota! “ Il figlio della donna era già in salvo….”
SOLDATO ….e per un caso fortuito, inciampando, mi spinse fuori dal pantano…
DONNA “….e senza considerare il proprio rischio personale, si lanciò nel pantano e ti condusse in salvo” E’ questa la versione azzeccata! Bisogna informare Manam. “Signor generale, mio figlio….”
SOLDATO (rifacendo Manam) Cosa cazzo hai fatto di valoroso, soldato!? L’eroe è il figlio della donna!
DONNA Certamente! Siamo eroi! Lo si sappia!
SOLDATO Signorsì signore! Aspetti a conoscere l’atto conclusivo della storia! La paura è un lampo negli occhi, e il figlio dell’usuraia aveva quel lampo! La paura fa alzare le gambe, e quelle del figlio dell’usuraia erano alte e veloci! Mi rialzai, avevo la giubba infangata e la cosa mi irritò! Considerai la situazione: Primo! Il figlio dell’usuraia fuggiva con la paura negli occhi e nelle gambe!
DONNA E’ falso!
SOLDATO E’ vero! Secondo! Ancora una decina di metri e sarebbe stato in salvo, vivo e disertore!
DONNA (con rabbia) Le prove! Voglio le prove!
(Il soldato estrae la pistola)
SOLDATO Un proiettile di quest’arma ha conosciuto la schiena del disertore. L’ho fulminato alle spalle! 24 e non 23! E’ il numero dei vigliacchi giustiziati! 24, con tuo figlio, donna! Dopo, i cingolati gli triturarono carni ed ossa in pochi secondi rendendolo introvabile ed irriconoscibile!
(La donna si alza di scatto)
DONNA Tu menti!
SOLDATO Mai quando sono in divisa! Il figlio dell’usuraia è un dannato figlio di puttana!
(Sputa per terra, la donna gli si getta addosso tempestandolo di colpi disperati. Il soldato resta immobile ed imperturbabile)
SOLDATO Il disertore andava escluso dalla vittoria!
(La donna si ritrae, appare calma)
DONNA Tu non ricordi bene, soldato….
SOLDATO Perfettamente!
DONNA Mille pezzi per……ricordare? Duemila? Potrebbero aggiustarti molte cose…tremila pezzi…
SOLDATO “Zero”, signora! Il mio numero di matricola è 94635, ma nella vita da civile sono “Zero”! “E’ intelligente, ma svogliato!” “ Potrebbe fare di più…” “Tu finirai male!” “Questa casa non è un albergo!” Sono frasi ripetutemi da vari soggetti in un numero imprecisato di anni, ed il risultato era, invariabilmente, “Zero”! Solo l’esercito mi ha consegnato un numero: 94635! Non ci si vende per 3000 pezzi!
DONNA Capisco…e per…3.500?
SOLDATO Signornò!
DONNA E 4000? 5000! 5.500!!
(Il soldato resta immobile e non risponde. La donna gli mette nel taschino una manciata di banconote)
SOLDATO Il figlio dell’usuraia è un eroe!
DONNA E l’usuraia ha diritto al riconoscimento…gridalo!
SOLDATO (forte) L’usuraia è la madre dell’eroe! A lei spetta la vittoria, così come al figlio il cui pezzo più grande è, adesso, quanto l’unghia del mio mignolo!
DONNA ….ma non importa….
SOLDATO Ma non importa!
(rifacendo Manam) E’ l’efficienza dei cingolati leggeri, ragazzo!
Ben detto, signore! Al termine fu silenzio, ero solo. Nessun superstite, né fra gli amici, né fra i nemici! Burattini penzolavano dalle torrette dei carri. Altri erano disciolti nel terreno. Ero l’unico vincitore ancora vivo, in un fangoso deserto!

SCENA VIII°
(Entra il Generale, trafelato, intontito. La donna pronta, gli mostra il fazzoletto)
DONNA Generale! Ecco la sua prova!
MANAM Un deserto! Il campo è vuoto….Anche l’attendente…
SOLDATO (irrigidendosi) E’ “morto”, signor generale! Se mi fosse stato consentito conferire a tempo debito, le avrei evitato lo sconcerto!
(Manam è ancora intontito, reagisce debolmente)
MANAM Non fare il saccente, ragazzo….
DONNA Meglio così, generale. Le parti da dividere sono più grosse! Un terzo a lei, uno al soldato, e uno a me, “Madre dell’eroe”!
(Manam la guarda ancora confuso, sembra non capire. La donna si spazientisce)
DONNA La “Vittoria” mi spetta!
MANAM (trasale) A lei spetta…”cosa”!? Ho perso l’attendente e fior di ufficiali, che avrebbero fatto da corona al mio trionfo…e lei vuole la “Vittoria”!?
DONNA Mio figlio è morto!
MANAM (sbrigativo) Condoglianze vivissime, ma era un disertore! Non è vero soldato?
SOLDATO (pronto) Disertore e ladro, signore! Durante la pugna mi seguiva come un’ombra perché aveva adocchiato i 5.500 pezzi che ho messo da parte con grande sacrificio, sottraendoli ad un nemico, da me stesso trucidato!
MANAM Bottino di guerra?
SOLDATO Che sono disposto a dividere con lei!
MANAM Offri denaro al tuo generale!?
SOLDATO Signornò! E’ solo un misero riconoscimento per il suo acume tattico!
MANAM (compiaciuto) Sei venuto a lezione privata, figliolo. Messa così, accetto!
(Il soldato prende alcuni biglietti dal proprio taschino e li consegna al generale. Durante questo movimento la donna si pone in disparte in un “a parte”)
DONNA (dura) Figlio maledetto, non ti hanno dato il tempo di imparare la mia arte, ma è chiaro che sarebbe andata sprecata come il tuo sangue inutile. E’ un errore di valutazione, il credito incerto che non sai se potrai riscuotere….Ma la mia discrezione mi ha reso topo, e la mia fame, leone…Sei stato un pessimo investimento, ma i soldi che mi hanno rubato saprò farli fruttare, gli affari migliori si fanno con il vestito della festa e riscuoterò con gli interessi! “Gentili Signori, pensate di lasciarmi solo la vittoria delle vostre miserie? Ho dentro tutte le vostre macerie, le ho raccattate e sono mie! Me le gioco tutte, fra le macerie di questa guerra….”
(Si riavvicina ai due)
MANAM Che l’usuraia sia per tutti la madre del disertore!
SOLDATO Chiedo autorizzazione per giustiziare l’usuraia, signore!
MANAM Negativo! Niente vendette private e un minimo ci cavalleria, diamine! La sua vergogna vale più della morte!
(La donna si inginocchia davanti a Manam, è accorata)
DONNA Metto ai vostri piedi le colpe e rinnego la mia anima nera davanti alla vostra grandezza!
MANAM La clemenza apre la strada della redenzione.
DONNA Bacio il figlio partito per difendere la Patria e maledico il figlio vigliacco! (sputa nel fazzoletto) Abbraccio i miei veri figli…lei, signor generale e l’uomo che ha fatto giustizia…
(Si alza, si avvicina al soldato, lo bacia sulla guancia, lo abbraccia e gli bacia la mano)
MANAM (commosso) Scena toccante! La stessa devozione del mio attendente!
SOLDATO L’attendente è caduto nell’adempimento del suo dovere! Io stesso l’ho visto crollare nei pressi del ruscello mentre era intento a smacchiarle i calzoni!
MANAM (sconsolato, crolla il capo) L’attendente! Una fine nobile! (si avvicina al soldato con fare preoccupato) La vittoria….è certa?
SOLDATO Senza ombra di dubbio!
(Il Generale a queste parole appare rincuorato e rinfrancato. Riacquista il suo tono)
MANAM Certo! Sapremo celebrare il sacrificio dei nostri valorosi! Ma adesso, per i biografi, andiamo a rendere l’onore delle armi al nemico sconfitto!
SOLDATO Non c’è più alcun nemico! Tutti morti!
MANAM (con falsa gravità) Era inevitabile. Ma la Storia dirà che siamo stati pietosi anche nella pugna. Raduna i tuoi commilitoni, passerò in rivista le truppe vittoriose!
(Il soldato si impettisce e resta immobile, dopo essersi accomodato per bene la giubba e la pistola che ha al fianco)
SOLDATO Sono pronto, signore!
(Manam prima lo osserva sbigottito e poi trasale)
MANAM Vorresti farmi credere…..!?
SOLDATO Tutti morti, signore! Amici e nemici! Resto solo io, l’unico simbolo del trionfo! La vittoria è giunta per un pelo, anzi, per un soldato, me stesso!
MANAM (c.s.) Siamo….soli? Io e te?
SOLDATO Non esattamente, signore, è presente anche il fazzoletto del soldato disertore, figlio dell’usuraia!
MANAM (si impettisce) A testimonianza dell’inflessibilità della nostra legge e a mo’ di esempio, che sia passato in rivista! Una grande vittoria va comunque celebrata!
( La donna si pone al fianco del soldato, ha il fazzoletto in mano. Manam si spolvera con la mano la divisa, saluta militarmente, il soldato risponde)
MANAM Soldato! Fazzoletto del soldato disertore!
In quei giorni la mano del Signore fu sopra di me, mi portò fuori in spirito, mi depose nel campo di battaglia che era pieno di ossa aride e mi disse: “Manam, potranno queste ossa rivivere?”. Io risposi: “Signore, tu lo sai”. Egli mi replicò: “Manam, profetizza su queste ossa e annunzia loro: Ossa inaridite, udite la parola del Signore degli eserciti…Io farò entrare in voi lo spirito e rivivrete! Metterò su di voi i nervi e farò crescere su di voi la carne, stenderò la pelle e infonderò in voi lo spirito guerriero! Saprete che io sono il Signore!”.
Sentii allora un rumore e vidi le ossa che si accostavano, l’une alle altre! Crescevano nervi e carne e la pelle le ricopriva….Spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi morti perché rivivano! E lo Spirito entrò in essi e ritornarono in vita! Erano un esercito sterminato, armato di tutto punto! I vostri commilitoni vivranno in altre vittorie! Il nemico riattraversa in fuga i nostri confini, quegli stessi che aveva varcato con baldanzosa arroganza! E stasera, tornando a casa, accarezzate i vostri bambini e dite loro che è una carezza del generale Manam…I had a dream…avevo un sogno….vincere! E abbiamo vinto, per un generale in più!
(Passa in rassegna il soldato, sputa sul fazzoletto, stringe la mano alla donna, poi saluta il soldato che, poco convinto, ricambia il saluto e, sempre con qualche incertezza, gli stringe la mano. Manam si allontana, si volta, urla)
MANAM Rompete le righe!
SOLDATO Generale! Chiedo il permesso di parlare!
MANAM E sia!
SOLDATO La vittoria è giunta per un Generale in più, ma anche per un soldato in più!
MANAM Spiegati soldato!
SOLDATO Signorsì signore! Il merito della vittoria è per metà del comandante, e per metà della truppa! Io sono la truppa, signore, chiedo mi venga riconosciuta la metà della vittoria!
MANAM (trasale, si avvicina al soldato) Tu…..chiedi!?
SOLDATO (muove un passo verso il Generale) Insisto, signore!
MANAM (continua ad avvicinarsi) Tua madre è una troia e tu sei degno di lei, perché mercanteggi la vittoria!
SOLDATO (si avvicina al generale) Il mestiere di mia madre è probabile, signore! Ma la vittoria mi appartiene per metà!
(Manam e il soldato sono muso contro muso)
MANAM (forte) Questa è insubordinazione!
SOLDATO (forte) Sono obbediente e disciplinato. Ma vittorioso quanto lei!
(Fra i due si intromette la donna. Appare docile, dolente, con un sorriso amaro)
DONNA Per carità! Ho appena smarrito un figlio traditore e già mi appresto a perdere due valorosi?! Non ho il coraggio di guardare…
(Si volta, fa per andarsene, i due restano a guardarsi interdetti)
MANAM La signora ha ragione, soldato! Stai dando uno spettacolo indegno!
SOLDATO (a muso duro) Onore al comandante! Ma anche all’ultimo reduce!
(La donna si ferma, si volta verso di loro)
DONNA …..ma, se avessi il coraggio di guardare, vi direi che bisogna rinunciare…..
MANAM Rinunciare!? 
DONNA (insinuante)….a parte della vittoria, alla gloria, agli onori….Cosa sono davanti al volto di vostro fratello che sorride?
MANAM Quest’idiota non è mio fratello!
SOLDATO Nego qualsiasi parentela!
DONNA ……certo,…oggi il campo di battaglia è un quadro!
MANAM Ha davanti a sé, l’artefice!
SOLDATO Rispettosamente condivido la gloria!
MANAM Se solo avessi il mio plotone d’esecuzione!
(Alza il braccio come a volerlo colpire, ma la donna dolcemente gli ferma il braccio)
DONNA (ispirata) C’è da riempirsi gli occhi per una vita e il cuore dall’orgoglio per l’unico autore di tutto ciò che ho visto. Strade, piazze, libri di storia, il nome del vincitore non sarà mai dimenticato, in poche ore si passa all’eternità…..per la patria….la bandiera! (Manam e il soldato la seguono incantati) Eppure….
MANAM e il SOLDATO (all’unisono) Eppure…?!
DONNA (sospira mesta) …..Eppure, bisogna rinunciare, per il bene del fratello. 
MANAM La smetta! Riconosco come fratelli solo i miei pari grado!
SOLDATO I miei fratelli hanno combattuto e non si facevano smacchiare i calzoni da un attendente!
(Il generale fa per lanciarsi sul soldato, ma la donna lo trattiene con dolce violenza)
DONNA No! Non punti la sua pistola contro il soldato!
MANAM (interdetto) Ma non l’ho fatto, madame!
DONNA L’ ha pensato, ed è orribile!
SOLDATO Anch’io sono armato, e di tutto punto!
MANAM Osi minacciarmi?
SOLDATO All’offesa rispondo!
MANAM E’ indegno per un generale scendere a simili livelli con un soldato semplice!
DONNA Bisognerebbe trovare un accordo, ma io non sono degna….
(Si volta, si allontana di qualche passo)
MANAM Signora! (la donna si ferma e torna veloce) La nomino sul campo “mediatrice” fra me e questa testa di cazzo!
DONNA (protesta dolcemente) Ma non ne avete bisogno….
MANAM Per la storia cadrei nel ridicolo se mi azzuffassi con un soldato!
DONNA Sarebbe troppo onore per me…ma il soldato è d’accordo?
MANAM Cosa vuole che importi?!
SOLDATO Sono d’accordo. L’usuraia ha senso pratico e appare sinceramente pentita!
DONNA (sospirando) E’ un grave compito, ma una madre non abbandona i suoi figli…(prende sottobraccio il generale) Tu permetti, soldato?
MANAM (trasale) Chiede a lui il permesso?
DONNA Rispetto tutti… per il bene di tutti….
SOLDATO (salutando militarmente) Accordato signora!
MANAM Cosa “accordi” tu!?
(La donna sorride al soldato e con un gesto del capo ringrazia e conduce in disparte il generale)
MANAM Non ho parole, sono costernato!
DONNA Ci vuole pazienza, generale e a volte bisogna far parlare il cuore….
MANAM E cosa le dice il cuore?
DONNA Il soldato è giovane, inesperto, la metà del merito gli darebbe fama. Sarebbe generoso da parte sua attribuirgli parte della vittoria…..In qualche momento, leggendo il proprio nome scritto sui libri, celebrato dagli storici, si ricorderebbe anche di lei…generale…
MANAM In “qualche” momento?
DONNA Pochi, per la verità, ma importanti! E quando lei sarà ormai vecchio, il soldato sarà diventato generale, grazie a questa vittoria…(Manam trasale) Le rinunce danno soddisfazioni…
MANAM Questo, le dice il cuore?
DONNA Questo. Poi c’è la testa…..
MANAM E cosa dice?
DONNA Non è una buona consigliera, la testa, ascolti il cuore….
MANAM Maledizione, signora, ci si mette anche lei?! Cosa dice la testa?
DONNA Cose cattive e non vorrei sentirmi responsabile…
MANAM Parli!
DONNA Dice….(insinuante) “Manam, sei un eroe. Il tuo piano di battaglia ha donato alla patria una grande vittoria!”
(Manam è teso nell’ascolto, incantato. La donna d’improvviso tace)
MANAM E allora? Cos’altro dice?
DONNA Non posso signore, la vedo troppo attento e non dovrebbe darmi ascolto….
MANAM Continui!
DONNA (di nuovo insinuante) “Generazioni future si commuoveranno pronunciando il tuo nome! Verrà proclamato il giorno di Manam e sarà festa nazionale!”
MANAM (sognante) Il giorno di Manam!
DONNA “….la vittoria è solo tua. Ti spetta!”
MANAM (c.s.) Mi spetta!
DONNA “….un generale può dividere la Gloria con una truppa senza nome, mai con un solo soldato!”
MANAM (c.s.) Mai!
DONNA “……perché il generale resta generale, ma il soldato è l’eroe!”
MANAM Questo non accadrà!
DONNA (dispiaciuta) Lei mi ha costretto, signore. Io avrei voluto che stringesse la mano del soldato cedendogli metà dell’onore……
MANAM Negativo!
DONNA ….in fondo avete le mani macchiate dallo stesso colore….ma so già cosa accadrà….
MANAM (interdetto) Cosa accadrà?
DONNA (insinuante) Costringerà il soldato a riconoscere la sua autorità. E se si rifiutasse?
MANAM E se si rifiutasse?
DONNA Lo escluderà dalla vittoria! Che cosa orribile, non lo faccia signore!
MANAM (impettendosi) Giusto! Diamine! Sul ponte della storia c’è posto solo per me e non anche per un miserabile fantoccio!
DONNA (incantata) Lei…è un poeta!
MANAM (con aria di superiorità) Un conflitto è sempre poetico. Genio e passione! “La guerra non è una soluzione”? Certo! Ma anche la poesia non ha mai risolto nulla!
DONNA (c.s.) E’ vero!
MANAM (solenne) Si annoti questa massima: “La guerra è il gioco di un bambino che scrive poesie”!
DONNA Un uomo come lei merita il suo destino! Ma, prima dell’irreparabile, vorrei che il soldato ragionasse…
MANAM (sostenuto) Si limiti a comunicargli le mie condizioni: “irrevocabile rinuncia alla vittoria”! Sia chiaro, non scendo a patti!
(Si volta ostentatamente di spalle, la donna si avvicina al soldato che si irrigidisce salutandola militarmente, la donna con gesto lieve prende anche lui sottobraccio)
DONNA Ci vogliono pazienza e sopportazione, figliolo. Vedi? Io ho sopportato il tuo scherzo…
SOLDATO Gli eventi, signora…
DONNA Lo so, lo so…spero, anzi, che tu faccia buon uso dei miei soldi, ma dimmi: ami il tuo generale?
SOLDATO Lo detesto, signora!
DONNA Non essere bugiardo. Come puoi non amare un uomo che ti ha guidato alla vittoria!? Inginocchiati davanti a lui e rinuncia!
SOLDATO Questo le ha chiesto?!
DONNA La riconoscenza ti chiede di inchinarti. Sopporta figliolo, sei solo un soldato semplice, vedrai il tuo generale onorato nei secoli dei secoli per questa vittoria…
SOLDATO Ma ho il diritto, signora!
DONNA Brutta cosa il diritto, è un cattivo consigliere! Potrebbe suggerirti…
(Lascia la frase a metà, il soldato incuriosito le si rivolge)
SOLDATO Cosa?
DONNA ….cose giuste, per carità, ma ti sconsiglio di ascoltarle…
SOLDATO La scongiuro! 
DONNA Per esempio…(insinuante) “La vittoria è tua. Hai rischiato la pelle. Manam si è nascosto nella sua tenda…”
SOLDATO (con disprezzo) Un imboscato!
DONNA “….Sei il soldato-eroe, unico sopravvissuto! Se gli riconosci tutto l’onore, la gloria sarà solo sua”
SOLDATO Questo non accadrà!
DONNA “….E’ la tua occasione per essere ricordato.”
SOLDATO E’ vero!
DONNA (dispiaciuta) Mi hai costretto con le tue preghiere! Io vorrei che tu baciassi la mano del generale e sopportassi…
SOLDATO Negativo!
DONNA …In fondo avete le mani macchiate dallo stesso colore. Ma so già cosa accadrà…(il soldato si fa più attento) Costringerai Manam a riconoscerti metà della gloria e se lui dovesse rifiutarsi…lo escluderai dalla vittoria! Che cosa orribile!
SOLDATO (duro) Giusto, diamine! Sul ponte della storia c’è posto per entrambi, anzi, c’è posto solo per me!
DONNA Vorrei che fossi mio figlio! Come ha fatto la Patria a non accorgersi ancora di te!?
SOLDATO Avverrà molto presto signora! Il soldato numero di matricola 94635 avrà la parte principale! A caratteri cubitali…..9-4-6-3-5! Non si muore più se dopo secoli la gente ricorda il tuo numero di matricola!
DONNA Un uomo come te merita il suo destino.
(La donna si allontana e si pone giusto al centro fra soldato e generale)
DONNA Figli miei, meritate il destino che si prepara!
MANAM Ben detto! Alle corte, soldato…
SOLDATO Alle corte, signore….
MANAM Rinunci volontariamente al tuo ruolo nella vittoria!?
SOLDATO Signornò! E lei rinuncia al suo ruolo nella vittoria!?
MANAM Non prendere te stesso per i fondelli, soldato! Io sono il Generale!
SOLDATO Lei è “un” Generale senza Stato Maggiore, signore! Io sono “un” soldato…Non vedo la differenza, nemmeno nel numero!
MANAM Grave atto di rivolta! Ti condanno alla fucilazione!
SOLDATO Non c’è alcun plotone!
(Manam appare un momento smarrito ma riacquista la sua sicurezza. Cerca di essere suadente e commosso)
MANAM Perché oscurare il fulgido sembiante di questa gloriosa giornata?! Ti chiedo di riflettere sugli interessi superiori della Patria! Questa vittoria sarà ricordata nei manuali di strategia militare…Di norma un condottiero divide la gloria con la sua truppa.
SOLDATO Non c’è alcuna truppa!
MANAM Ben detto, figliolo! Il senno sta ritornando…(Manam passeggia e gesticola) Quindi….un Generale divide la vittoria con una truppa che di per sé è massa e quindi…anonima! Sarebbe disdicevole se gli storici dovessero citare accanto al Generale un solo soldato superstite…Per cui, caro amico, per i supremi fini della Nazione, sarai escluso dalla vittoria…farai giustizia di te stesso con un solo colpo alla tempia!
(Si ferma, sorridente, bilanciandosi sulle gambe. La donna e il soldato si scambiano dei gesti di intesa, la donna sembra incoraggiare il soldato. Dopo qualche secondo il sorriso scompare dal volto di Manam)
MANAM (contrariato) Ti sei già escluso, soldato!? Non ho udito né lo sparo, né il tonfo del corpo!
SOLDATO Non sono d’accordo, signore!
(Manam deciso estrae la pistola dalla fondina,e la punta verso il soldato che non ha fatto in tempo a sfoderare la propria . La donna accorre e si inginocchia davanti al generale )
DONNA Verserebbe il sangue di suo fratello!?
MANAM Certamente!
(Prende la mira, il soldato è immobile, la donna si alza)
DONNA Se mi permette, è una scelta discutibile….Cosa direbbe la storia? Un generale uccide il suo unico soldato disarmato!? Brutta faccenda, ne farebbe un martire. (Manam abbassa lentamente la pistola) E lei mi insegna che da martire ad eroe la strada è breve. Un duello, quello sì, sarebbe ricordato. Gli dia il tempo di difendersi….
MANAM Lei….dice?
DONNA Se son rose….
MANAM ….moriranno!
(Ride insieme alla donna, rinfodera la pistola)
MANAM Ringrazia la signora, testa di legno! Immagino che tu voglia implorare il mio perdono!
SOLDATO Negativo! Il soldato 94635 non si escluderà dalla vittoria perché è il simbolo di tutti i soldati caduti! Il Generale avrà la sua parte nella Storia anche se cadrà sul campo. “Grande esempio di eroismo”, così scriveranno i biografi! Per cui, signore, le chiedo di escludersi fisicamente dall’odierna vittoria!
(Manam trasale)
A lei ne verrà gloria postuma e il Paese piangerà un fulgido eroe da ricordare come esempio!
MANAM (irato) Come osi dire al tuo Generale cosa dovrebbe fare?
SOLDATO Non io, la Nazione!
DONNA (ispirata) Ascoltate questo silenzio che viene dalla pianura? I disgraziati come me non intendono parole. Ma voi, figli miei, sapete che le voci di migliaia di soldati, le voci dei nostri padri e dei nostri figli chiedono una risposta…Quale nome dare a questa vittoria?
MANAM Il mio!
SOLDATO Il mio!
(La donna si avvicina a Manam, prende la sua pistola e gliela mette fra le mani)
DONNA Ascoltate la voce del destino! Voi, eroi, avete orecchie per le sue parole! Meglio la rinuncia, generale! Io, miserabile, ve l’ ho consigliata e disperata mi arrendo alla vostra volontà…
(La donna si avvicina al soldato, gli prende la pistola e la consegna a lui, gli alza anche il braccio. Il soldato, adesso, punta il generale)
DONNA Non lo fare soldato! A cosa serve essere ricordato nei millenni?! A cosa serve non essere più una nullità?
(Si avvicina al generale, gli alza il braccio. Ora anche il generale ha la pistola puntata verso il soldato)
DONNA (dolente) E’ meglio così. Perché sporcare un trionfo con terribili insulti? Perché il soldato chiama “imboscato” un grande generale?
MANAM (furente) Questo hai detto!?
DONNA (c.s.)…..e perché un generale chiama “miserabile fantoccio” un generoso soldato?!
SOLDATO (con rabbia crescente) Chiedo conferma, signore!
MANAM Non chiedi un cazzo, soldato! Sarei un imboscato!?
SOLDATO …Chi è il miserabile fantoccio?! 
MANAM Tu! E lo confermo! Carne da cannone!
SOLDATO Lei è un vigliacco!
MANAM Ti escludo, soldato!
SOLDATO La escludo, signore!
DONNA I vostri nomi saranno scritti nella storia della patria a lettere di….(con forza) FUOCO!
(Manam e il soldato esplodono due colpi all’unisono, l’uno contro l’altro. Cadono entrambi. La donna febbrile si inginocchia presso il soldato. Gli appoggia la testa sul petto, la rialza, irridente gli fa un cenno di croce sul viso, e gli prende i soldi dal taschino. Si alza, si dirige verso il generale che appare immobile, fa per segnarli una croce sul viso, ma il generale, colpito ma non ancora morto, le blocca la mano)
MANAM La gloria mi tocca!
(La donna con dolce fermezza si libera dalla sua stretta)
DONNA E’ la madre di un eroe che la saluta…
MANAM Il figlio dell’usuraia!?
DONNA I testimoni muoiono, conta la voce dei vivi. La notizia dirà che il figlio della strozzina è morto con valore sotto gli occhi di sua madre.
MANAM E’ infame!
(La donna prende il fazzoletto di seta del figlio, lo spiega e lo inizia a premere con una mano sul volto di Manam con sempre maggiore forza. Con l’altra mano tiene fermo il braccio dell’uomo che si dibatte)
DONNA La piccola gente si accontenta di uno scherzo di sole, piccole cose….Ma quelli come me vogliono tutto e si nascondono dietro i muri, lasciando partire soldati e generali. (in crescendo, la resistenza di Manam diminuisce e la donna gli preme il fazzoletto sul viso con entrambe le mani) Vi ho ripulito le tasche con le mani che oggi pregano un figlio in croce! E se uno si perde, è un rischio calcolato per poi riscuotere col vestito “buono”. Avete combattuto per me sin dall’inizio, ognuno porta in battaglia i suoi pezzi e io li raccolgo! La guerra è un buon affare! 
(Il braccio di Manam crolla. Il generale è morto. La donna gli fa un segno di croce sul viso e gli prende i soldi. Spiega davanti a sé il fazzoletto, è raggiante)
DONNA E’ oro! La giornata è mia, senza ombra di dubbio!

F I N E