FEDELE
Scenetta comica di
Salvino Lorefice
Personaggi: LUI e LEI;
LUI E' un uomo ingenuo nei modi e nell'esprimersi. Ha sposato, forse, una una prostituta ma lui non l'ha ancora capito. E' un sognatore e ha sempre un'aria sognante, da credulone.
LEI E' un'accalappiatrice, una mangiatrice di uomini, è la moglie di LUI, forse la convivente. LEI prende in giro LUI, lo inganna ma non vuole farglielo capire. LEI fa la prostituta, veste come una prostituta di strada (minigonna, rossetto rosso fuoco e trucco esagerato, borsetta pendula, parrucca rossa tutta riccioli, collarino con coccarda, stivaloni tacco 12).
SCENA UNICA
Un palcoscenico scarno, con un comodino al centro, verso il proscenio. Più indietro vi è una sedia sulla quale è poggiato un pacco regalo che ha dimensioni sufficientemente grandi perché il contenuto, quando la scatola sarà aperta, sia ben visto dal pubblico.
LUI parlerà guardando sempre avanti a sé, come se si rivolgesse ad un ipotetico pubblico.
LUI (entra in scena con incedere dondolante, espressione sorridente, si ferma accanto al comodino e parla come se si rivolgesse al pubblico): Ho una compagna bellissima. Una donna dolcissima, una femmina impareggiabile. Una mogliettina per-fet-ta: mi lava, mi stira, mi fa da mangiare... E mi è fedele (pausa). Soprattutto, fedele. (Alza lo sguardo dubbioso, aggrotta le sopracciglia). Ma da alcune settimane dubito della sua fedeltà.
LEI (da fuori scena, con tono allegro): Ciao, amore. Sono rientrata.
LUI (cambia repentinamente espressione e torna a sorridere contento) Sì, amore... (al pubblico): Non dubito più della sua fedeltà. (poi a LEI, ad alta voce): Non dubito più della Tua fedeltà.
LEI (da fuori scena, poco prima di entrare): Ma certo, ti sono fedele. (LEI si mostra al pubblico con fare da "passeggiatrice", dondolando la borsetta, cammina ancheggiando. Va a posare la borsetta sulla sedia e prende il pacco regalo, con relativo fiocco.)
LUI (indica col pollice la moglie, dietro di sé): E' tornata dalla spesa.
LEI (con relative moine): Ti sono mancata?
LUI: Moltissimo.
LEI: Davvero?
LUI: Davvero. (pausa.) Ma tu mi sei fedele?
LEI (affettuosa, le pizzica la guancia): Sììì, belloccio mio.
LUI: Non mi hai tradito?
LEI: No, non ti ho tradito, mai...
LUI (interrompendola): Mai?
LEI ...Mai, gratis.
LUI (con timore): E... E puoi provarmelo?
LEI Posso provartelo!
LUI: E come?
LEI (contenta): Con questo (Mostra la scatola regalo rettangolare col fiocco).
LUI (senza guardare il regalo): Che cos'è?
LEI (Idem): Un regalo!
LUI: E' per me?
LEI: Sììì! (saltella di gioia.)
LUI (Con espressione sofferta, si strugge per aver pensato male di LEI, si morde l'indice piegato ad uncino, si volge di là non osa guardare la donna): Perdonami amore. Come farei senza te.
LEI Berresti un caffè.
LUI (guarda la scatola): Cosa c'è?
LEI: Aprila tu. (porge la scatola.)
LUI (con aria sognante prende la scatola, guarda una delle due facce che non è mai stata rivolta verso il pubblico): Oh, sembra una cornice!
LEI: Come l'hai capito?
LUI (volgendo la faccia della scatola verso il pubblico e con tono ingenuo): C'è scritto qui. (Sulla faccia della scatola rivolta al pubblico si legge a caratteri grandi, in diagonale "Cornice".)
LEI: Aprila, amore.
LUI (apre un lembo della scatola e, molto lentamente, sfila la cornice con l'immagine verso il pubblico. L'immagine incorniciata raffigura una foto - o un disegno - di due grandi cornetti rossi, simili ai portafortuna napoletani. Le corna sono appaiati, con la punta rivolta verso l'alto): Che bella cornice! (entusiasta, si sofferma sul retro della cornice): E' magnifica!
LEI (ansiosa): perché non la giri?
LUI é felice. LEI sorride.
LUI, istrionico come un playboy, butta via la scatola, priva di valore, come fosse quella che ha contenuto un diamante, e inizia a girare la cornice; sorride, malizioso, vincitore.
LEI si mostra preoccupata, lo guarda di traverso e teme la reazione che avrà LUI quando vedrà l'immagine delle corna.
LUI (rigira LENTAMENTE la cornice, vede l'immagine e, altrettanto LENTAMENTE, il sorriso svanisce; si fa serio e poi mostra un'espressione di stupore. Si volta a guardare LEI): Ma è d'argento!
LEI (sollevata): E' d'argento.
LUI E' un bel regalo.
LEI (Dal pugno chiuso raddrizza l'indice come ad indicare la foto...): "Doppio..." (...e poi il mignolo): ...regalo.
LUI: Ti sarà costata!
LEI NO, non tanto.
LUI Quanto?
LEI (istintivamente, con espressione e con fare da prostituta di strada che si sporge verso l'interno del finestrino di un'auto di un cliente): Cinquanta in camera, tesoro.
LUI: Camera?
LEI (indicando la cornice e correggendosi): Intendevo, la metteremo "in camera".
LUI (guarda la cornice sorridendo): Sì, sul comodino (posa la cornice sul comodino, con le corna verso il pubblico. Dopo un po' si corregge e gira la cornice volgendone il retro al pubblico.)
LEI: Ti amo.
LUI: E mi sei fedele?
LEI: Ti sono fedele.
LUI: E puoi provarmelo?
LEI: Te l'ho sempre provato: ti lavo, ti stiro, ti cucino...
LUI: E non ti sei stufata?
LEI: NO! Non vedi quante volte esco a far la spesa?
LUI: Sì, ed ogni volta, un regalo.
BUIO