LA FESTA DELL'ALBERO

di

Annalisa Rossi
 


Personaggi (in ordine d'apparizione)
FAUSTA signora ultra sessantenne
SERENA signora ultra sessantenne
FLORA signora ultra sessantenne
VIRGINIA giovane mamma
CINZIA nuora di Fausta


Panchina in un giardino pubblico.
Tre signore non giovanissime sono sedute. Una, Serena, sferruzza. Un' altra, Flora, legge un libro di giardinaggio. L'altra, Fausta, si guarda attorno.

FAUSTA Oggi direi che si sente l'arrivo dell'autunno.
SERENA Ancora il tempo si mantiene, però. Stamani non c'è una nuvola.
FAUSTA Sarebbe una bella giornata per portare i bambini a giocare.
SERENA Invece sono già chiusi a scuola a studiare cose senza senso.
FLORA (senza alzare lo sguardo dal libro) Quando eravamo piccole noi, a scuola ci andavano pochi bambini. Ma non è che fosse meglio. Stavano a lavorare, i più.
SERENA Sbagliato ora, sbagliato allora.
FLORA Dovrebbero passare il giorno a non far nulla?
FAUSTA Ti sembra “nulla” osservare la natura e guardarsi intorno?
SERENA La mia nipotina quando ha visto il suo primo pollo vivo non voleva credere che fosse la stessa cosa che sua mamma le aveva messo sul piatto la sera prima. “Non è vero! Il mio pollo era senza zampe e testa! E non si muoveva!”.
FAUSTA Come sta la tua piccola peste?
SERENA Benissimo. Come la sua mamma. Senza quell'uomo inqualificabile accanto stanno decisamente meglio. Per quel che c'era, poi, anche prima...
FLORA Forse ho trovato!
FAUSTA Meno male! Cominciavo a preoccuparmi.
SERENA Non capisco tutti questi problemi. Si potrebbe pensare allo stesso dello scorso anno.
FLORA Ogni anno uno nuovo. Il primo anno è stato il Faggio Rosso...
FAUSTA Il secondo il Ginkgo Biloba...
FLORA Il terzo il Falso Canforo...
SERENA Nome assai allusivo, direi.
FLORA E questo quarto anno della Festa dell'Albero delle donne del Centro Anziani... Acero Negungo, detto anche Acero Bianco!
FAUSTA Che bella tradizione! Di chi fu l'idea?
SERENA O bella! Di Tarquinia.
FLORA Già, Tarquinia... Quanto ci mancano le sue proposte, i suoi sogni...
FAUSTA Noi dobbiamo proseguire sulla sua strada, allora. Domani portiamo la proposta al Centro. I fondi raccolti spero siano sufficienti per acquistare l'albero.
SERENA Per l'altra parte del progetto? Deciso?
FLORA Per quel che mi riguarda, sono ancora titubante.
FAUSTA Abbiamo ancora qualche settimana per decidere.
SERENA Non più di un paio. Poi bisognerà buttare giù delle idee.
FLORA E agire. Senza concime nessuna pianta può fiorire!
FAUSTA Ehi, guardate chi c'è!

Entra in scena Virginia, una donna con una carrozzina. Si siede in un'altra panchina.
Ha un fazzoletto al collo.Ogni tanto dovrà intravedersi, sul collo sotto il fazzoletto, un livido vistoso.

VIRGINIA (alle signore) Buongiorno!
SERENA Bella giornata, vero?
VIRGINIA Sì... abbastanza.
FAUSTA Problemi, cara?
VIRGINIA O no. Ho solo un po' di mal di testa.
FLORA Mal di testa da gioventù!
SERENA E già. Uno dei vantaggi di non essere più tanto giovani...
FAUSTA Di essere vecchie, cioé...
FLORA Vecchia sarai tu.
FAUSTA Se non sbaglio abbiamo la stessa età.
FLORA Io sei mesi di meno.
FAUSTA Capirai!
FLORA Sei mesi possono fare la differenza tra essere “maturi” e vecchi!
SERENA Litigate come adolescenti, questo è certo. Se mi fate finire di dire...
FAUSTA Sì, ma lei...
SERENA Ora basta. Oh. Stavo dicendo, mia cara Virginia, che dopo, molto dopo la menopausa, improvvisamente ci si sente meglio. Sarà che si comincia a vedere la vita da un'angolazione diversa.
FAUSTA Forse si è meno competitive.
FLORA E non ci importa di sembrare diverse da quel che siamo.
SERENA Non ci interessa più l'opinione degli altri, ecco.
VIRGINIA Si è più sagge, quindi.
SERENA Certo, sagge e soddisfatte.
FAUSTA Forse sei troppo ottimista, Serena.
FLORA Ora sono d'accordo. A guardare, che ne so, Lorena, il tuo discorso cade.
FAUSTA Tutto si può dire di Lorena, tranne che sia saggia.
FLORA Alla sua età...
FAUSTA Che è anche la tua...
SERENA Non ricominciate, per carità!
FLORA Allora, volevo dire che Lorena, alla sua età, ancora corre dietro agli uomini.
VIRGINIA C'è qualcosa di male?
FAUSTA Di male, nulla.
SERENA Di stupido, molto.
FLORA Ancora non può farne a meno, ecco.
VIRGINIA Parlate di... sesso?
SERENA Ma no... di adulazione. E' come una bambina. Deve avere intorno sempre qualcuno che le dica: quanto sei bella...
FAUSTA Simpatica...
FLORA Seducente...
SERENA Alla nostra età bisognerebbe non aver più bisogno di rifletterci negli altri.
FLORA E nemmeno di specchi, direi.
FAUSTA Io mi piaccio cosí come sono. Anche se non mi guardo più allo specchio.
VIRGINIA Se non vi specchiate più, come fate a dire che vi piacete come siete?
FLORA Ormai ci conosciamo bene. E quel che siamo è esattamente quel che vogliamo essere.
VIRGINIA E' bello aver fiducia in se stessi.
SERENA Tu non hai fiducia in te, cara?
VIRGINIA Non sempre.
FLORA Hai un bambino. Se non hai fiducia in te, come puoi aiutare tuo figlio a crescere sereno?
VIRGINIA Bella domanda! Non è cosí semplice...
FAUSTA (indicando la carrozzina) Dorme?
VIRGINIA O sí. Dorme molto, per fortuna. Ora però vado. E' quasi ora di pranzo.

Fa per andarsene. Poi torna indietro.

VIRGINIA Dimenticavo...vi ho portato un regalo!
SERENA Che bello!

Prende un pacchetto che teneva in una busta e lo porta alle signore.

VIRGINIA Paste. Della mia pasticceria. Le ho fatte con le mie mani!
FAUSTA Allora saranno buonissime.

Flora fa per aprire il pacchetto.

SERENA Flora! Lasciamole per oggi pomeriggio. Magari davanti ad un bel tè.
FAUSTA Ottima idea. Poi domani ti faremo sapere se dovrai...portarcene altre!
FLORA E mangiarle con noi.
VIRGINIA O no. Io non mangio dolci.
SERENA E perché mai?
VIRGINIA Mio marito dice che sono già troppo grassa...
FAUSTA Secondo me stai benissimo.
VIRGINIA Bè...ora vado.
SERENA Ci vediamo domani?
VIRGINIA Sí. Penso di sí. Buona giornata!

Virginia esce di scena. Silenzio delle presenti.

FLORA Avete visto, vero?
FAUSTA Avrebbe dovuto usare un foulard più grande.
SERENA Povere creature! Lei e il piccolo...

Silenzio.

SERENA Chissà... forse abbiamo trovato quel che cercavamo, care amiche.
FAUSTA Oggi pomeriggio potrei invitare anche mia nuora a prendere il tè.
FLORA Ci è stata utile altre volte.
FAUSTA Col suo lavoro sa molte cose del quartiere.
SERENA Alle cinque da te?
FAUSTA Da me per il tè. E per la nostra festa dell'albero.

Buio in scena. Entra Virginia col bambino in braccio.

VIRGINIA Se avessi immaginato che dopo la tua nascita tutto sarebbe cambiato... Se avessi visto meglio i segnali che c'erano, sí che c'erano... Ma non vediamo che ciò che ci serve in quel momento. Essere giovani spesso limita i nostri sensi. La voglia, il desiderio, prendono il sopravvento ed escludono la visione della realtà. Non so come uscirne. E tu, figlio mio, non riesci ad essere solo gioia. Sei anche, tuo malgrado, la pietra legata al mio collo che mi porta a sprofondare nella mia incapacità di scegliere.

Esce di scena.
Buio.
Lentamente luce. Casa di Fausta. Le tre amiche sono intorno ad un tavolino, con sopra del tè.

FLORA Cinzia è in ritardo. Tra poco il tè sarà freddo.
FAUSTA La teiera è di buona qualità. Resterà caldo per un bel po' ancora.
SERENA E le paste di Virginia?
FAUSTA Meglio dopo, direi. Cinzia si era offerta di portare dei pasticcini.
FLORA Che nuora carina che hai. Tuo figlio è stato fortunato.
SERENA Già. Non sono solo gli uomini a rovinare i matrimoni. Ci sono certe donne, al giorno d'oggi!
FAUSTA Infatti... Flora, hai pensato se quel concime può andar bene per quel tipo di pianta?
FLORA Dal punto di vista organico credo proprio di sí. Tu che ne dici, Serena?

Serena non risponde.

FAUSTA Serena!
SERENA A sí... sí, penso che sia quello giusto.
FLORA A che stavi pensando, cara?
SERENA Che magari alla prossima festa, si potrebbe cambiare genere di pianta... sempre alberi, sempre alberi...
FAUSTA Bè, è la Festa dell'Albero!
SERENA Vabbé... era un solo un pensiero farfalla.
FLORA Pensiero farfalla?
SERENA Sí. Arriva, si posa un attimo e se ne va.

Suonano alla porta.

FAUSTA Deve essere Cinzia. Vado ad aprire.

Esce di scena.

FLORA (a Serena a bassa voce) Se quel pensiero farfalla torna... mi dirai?
SERENA Se resta posato sulla mia testa più di un battito d'ali...volentieri!

Entra Fausta con Cinzia. Cinzia è vestita da vigile urbano. Ha un pacchetto in mano.

CINZIA Eccomi qua belle signore. Scusate il ritardo ma dovevo finire un servizio delicato.
FAUSTA Ce ne puoi parlare, cara?
CINZIA Una lite in famiglia, niente di anormale direi. Purtroppo.
FLORA Che tristezza.
CINZIA In realtà non era niente di grave. Solo insulti ed urla. I vicini si sono spaventati e ci hanno chiamati. Quando siamo arrivati era già tutto calmo.
SERENA Gli insulti sono il primo passo, di solito. Poi se non succede qualcosa che ferma l'escavation...
FAUSTA (a Serena) Escalation, vorrai dire.
SERENA No no. Volevo proprio dire quel che ho detto. Escavation.
FLORA Ma non esiste questa parola!
SERENA Dal momento che l'ho detta, esiste. Esiste al punto tale che so cosa significa. Ed ora ve lo spiego.
CINZIA (mentre apre il pacchetto con i pasticcini da tè) Siamo tutte orecchi. E se ci mangiamo nel frattempo questi pasticcini, sono certa che saremo più ricettive.

Il dialogo prosegue con le donne sedute a sorseggiare tè e mangiare pasticcini.

SERENA Buoni questi dolcetti! Hai cambiato pasticceria, Cinzia?
CINZIA Era tardi e mi sono fermata alla prima che mi è capitata di strada.
FAUSTA Allora, Serena? Cosa sarebbe l'escavation?
SERENA Oh, molto semplice. Vuol dire che stanno scavando la fossa.
CINZIA La fossa?
SERENA Si inizia con delle sgarberie. Punzecchiature. Ripicche. Noncuranze.
FLORA Capito. Poi si prosegue con insulti ed urla.
FAUSTA E si finisce a botte.
SERENA E la fossa è scavata. Poi bisognerà vedere se ci cascheranno entrambi o solo uno dei due.
CINZIA Purtroppo spesso ci cascano le donne.
SERENA Spesso. Ma non sempre...
FLORA (a bocca piena) Proprio buoni questi biscotti!
FAUSTA Ehi, ma abbiamo anche le paste di Virginia!
SERENA Giusto, valle a prendere.

Fausta esce di scena.

CINZIA Anche le paste? Mi volete ciccia e brufoli?
FLORA Tuo marito ti vuole magra?
CINZIA Mio marito? Ma no, a lui non importa proprio. Gli vado bene cosí e gli andavo bene pure quando pesavo come una balena. E' per me stessa. Per la salute. Nel mio lavoro devo stare spesso in piedi e pesando troppo poi... la schiena urla!

Fausta rientra con un vassoio di paste.

SERENA Evviva! Si mangia!
FLORA Perché, finora cosa abbiamo fatto?
SERENA Vuoi mettere dei biscottini secchi... con delle gonfie e grasse paste piene di panna e crema?

Tutte e quattro si buttano sulle paste. Continuano a parlare masticando.

CINZIA Però... veramente buone...
FAUSTA Una delizia. Virginia è proprio brava.
CINZIA Chi è Virginia?
SERENA Una giovane signora che a volte viene al parco col bambino. E' titolare col marito di una pasticceria.
CINZIA Bè, ditemi qual'è che ci vado alla prima occasione!
FAUSTA Credo che sia... aspetta, ho di là la carta della confezione, la vado a prendere.

Esce e torna subito con la carta in mano.

FAUSTA (leggendo) Via delle Mura Antiche, 15. Pasticceria Giuliani.
CINZIA Il nome non mi è nuovo... Giuliani... Si chiama per caso Nando?
SERENA Non lo sappiamo. Noi conosciamo Virginia. Una donna deliziosa come le sue paste.
CINZIA Mah, forse mi confondo.
FLORA Comunque se ci passi, fermarsi è d'obbligo.
SERENA Va bene. Adesso raccontiamo a Cinzia della prossima festa dell'albero. Abbiamo deciso quale sarà quello di quest'anno.
CINZIA Bella notizia! Raccontate, raccontate...

Musica. Le donne continuano a chiacchierare. Buio.
Cambio scena. Virginia seduta su una sedia, le mani sul viso. Si alza e parla con qualcuno di fronte a lei.

VIRGINIA Scusami, ti prego. Giuro, giuro che non succederà più... Lo so, abbiamo dovuto buttare l'impasto... Non sono un'incapace!... va bene, va bene... non strillo... sí...sto zitta sto zitta... ma non mi picchiare, per favore... per favore... per favore!

Buio.
Cambio scena. Siamo nel giardino pubblico. Serena al solito a sferruzzare. Flora legge.

SERENA Oggi è un po' nuvoloso.
FLORA Tra pochi giorni comincerà con le piogge, e dovremo passare le ore libere chiuse in casa o al Centro Anziani.
SERENA Con tutti quei vecchiacci litigiosi.
FLORA Però quest'anno, finita la Festa dell'Albero, io ci verrò molto di meno. Devo studiare.
SERENA Studiare, cara?
FLORA Sì, ho ripreso con l'Università, facoltà di Conservazione e Divulgazione Naturalistica. Ieri ho avuto la mia prima lezione di Dinamica della Vegetazione. Molto interessante.
SERENA Lo immagino. Tutte quelle piante che si arrampicano, corrono, saltano...
FLORA Corrono? Saltano?
SERENA Hai parlato di Dinamica, no?
FLORA Dinamica nello sviluppo, non dinamismo fisico. Dinamica intesa come...
SERENA Oh, ecco Virginia.

Entra Virginia con la carrozzina. Porta grandi occhiali da sole.
Serena e Flora si scambiano uno sguardo d'intesa.

FLORA Ciao Virginia!
VIRGINIA Buongiorno a voi! Come va?
SERENA Bene! Flora mi stava raccontando della sua prima lezione d'Università.
VIRGINIA Università? Davvero Flora? In effetti sei sempre con un libro in mano...ti ci vedo tra i banchi.
SERENA Sei certa di vederla bene?
VIRGINIA Certo... perché?
SERENA Con quegli occhiali scuri...
VIRGINIA Ecco... mi sono svegliata con una strana allergia agli occhi. Oggi pomeriggio passerò dal medico e mi farò dare qualcosa.
FLORA E sí. Le allergie si scatenano sempre nei cambi di stagione.
SERENA Di norma il periodo peggiore in autunno è proprio ad ottobre.
FLORA Ma a novembre passa.
VIRGINIA Dite?
SERENA Certo. A fine novembre, direi. Dopo la Festa dell'Albero. E' come l'Epifania... tutte le allergie le porta via!
VIRGINIA La Festa dell'Albero... come procede coi preparativi?
FLORA Bene. Albero scelto, fondi disponibili, credo.
SERENA Fausta è andata proprio oggi a parlare col Tesoriere del Centro Anziani.
FLORA Eccola che arriva!

Entra in scena Fausta.

FAUSTA Salve, ragazze!
VIRGINIA Tutto bene col Tesoriere, Fausta?
FAUSTA Insomma. Ci sono i soldi per l'albero, ma sarà anche quest'anno una festa con patatine e bibite. Non sono riuscita a fargli sganciare un euro per un menu migliore.
SERENA Patatine e bibite. Sembrerà di stare in un fast food. Almeno ci fossero gli hamburger. Credo che il nostro ragionier Clemente si sia dimenticato che alla nostra età occorrono cibi sani e naturali.
FAUSTA E' sempre solo una questione di fondi. Le quote sociali non bastano più da quando il Comune ha ridotto i soldi che ci passava ogni anno. Dobbiamo provvedere da noi.
FLORA Però... ogni anno una discussione per lo stesso motivo col signor Clemente!
SERENA Vabbé. Vuol dire che per l'anno prossimo troveremo cibo a buon prezzo. Magari si potrebbe chiedere a Virginia di farci qualche torta, che ne dite?
VIRGINIA Per me volentieri. Ma almeno per quest'anno non potrò aiutarvi, purtroppo. Proprio per la fine di novembre abbiamo un ordine per un rinfresco importante. Sono parenti di mio marito, e lui ci tiene molto.
FLORA Non ci hai mai detto come si chiama, tuo marito.
VIRGINIA Ferdinando.

Le tre signore si guardano.

FAUSTA E... siete qui di Roma?
VIRGINIA Io sono di Roma, lui di un paese in Campania.
FLORA Bella la Campania. Io conosco solo Napoli. Lui di dov'è, cara?
VIRGINIA (sembra in difficoltà) Un paese piccolo... tra le montagne...
SERENA Bè, da dove viene tuo marito non importa, so solo che la vostra pasticceria fa ottime paste.
FAUSTA E' vero... posso chiederti di farmene avere per domani? Avrò mio figlio e mia nuora a cena. Non gratis, ovviamente.
VIRGINIA Le porto domattina, allora. Faccio io?
FAUSTA A tua scelta. Siamo di bocca buona, ci piace tutto! Ci si vede alle 10 come sempre?
VIRGINIA Va bene. Alle 10 qui. (rivolgendosi a Serena e Flora)Porto qualcosina anche per voi?
SERENA O no, grazie cara. Domattina Flora ed io si va a trovare i nostri cari mariti e parenti vari. Al Cimitero, intendo.
VIRGINIA Mi spiace.
SERENA Anche a me. Non mi sarei mai persa i tuoi dolci. Ma ci si va in gruppo con il pullman. E' una bella gita, si canta tutto il tempo.
FLORA Già. Ci si diverte sempre tanto! Fausta non viene mai.
FAUSTA Sai che mi fa piacere andarci con mio figlio e mia nuora. Dopo mi portano sempre a mangiare il pesce!
VIRGINIA Ora vi lascio. Vado a fare due passi con il mio tesoro. Poi devo tornare al negozio. Il ragazzo che lavora al banco finisce il suo turno e deve andar via. Tanto tra poco temo si metta a piovere.
FLORA Hai ragione. Sento già qualche goccia.
SERENA Ciao cara. E attenta per strada. Con quegli occhiali scuri rischi di andare a inciampare!
VIRGINIA Ci starò attenta. A domani, se non piove.
FAUSTA Speriamo di no. Voglio fare bella figura la sera con i tuoi dolci!
INSIEME Ciao Virginia!

Virginia esce di scena.

FAUSTA Domani sera dovrò parlare con Cinzia.
FLORA Bisogna essere sicure.
SERENA Più di cosí?
FAUSTA Dopodomani spero di potervi dire qualcosina di certo.
SERENA E poi... si diventa operative!

Buio. Di nuovo giardino pubblico. La panchina è vuota. Arriva Fausta. Si siede. Aspetta per un po', impaziente. Poi si alza e se ne va.
Buio.Luce. Ancora nel giardino pubblico. Serena e Flora. Sembrano sulle spine. Entra Fausta.

SERENA (a Fausta) Allora?
FLORA (a Fausta) Novità?
FAUSTA Cattive e buone al tempo stesso.
SERENA Racconta, dai.
FAUSTA Innanzi tutto, ieri Virginia non è venuta.
FLORA Allora niente paste a cena, ieri.
FAUSTA Infatti. Spero che venga oggi. Ho dei brutti presentimenti. Specialmente dopo quello che ho saputo ieri sera da Cinzia.

Silenzio.

SERENA Non ci tenere sulle spine!
FAUSTA Pare che il proprietario della pasticceria Giuliani...
FLORA Il marito di Virginia...
SERENA Ferdinando...
FAUSTA Detto Nando...

Silenzio. Fausta si guarda attorno guardinga.

FLORA Allora?!
FAUSTA Insomma, Ferdinando Giuliani, detto Nando, marito di Virginia...
SERENA Se aspetti che tiro le cuoia per parlare, stai fresca!
FAUSTA E' tenuto sotto controllo.
FLORA Da chi?
FAUSTA E chi vuoi che tenga sotto controllo qualcuno? Dalla polizia, ovvio.
SERENA E allora? E dai, dicci tutto quello che hai saputo!
FAUSTA Non ho saputo un granché, ma pare, sembra, che lui sia imparentato con...

Silenzio. Fausta si guarda ancora attorno. A seguire, fanno la stessa cosa Serena e Flora. Serena anzi si alza e guarda sotto la panchina tastandola.

SERENA Sembra non ci siano microfoni. Puoi parlare, Mata Hari.
FAUSTA Mata Hari era una spia. Io tutt'al più un agente segreto.
FLORA Al servizio della Festa dell'Albero.
SERENA Senti...agente zero zero settantasette... o parli o ti consegno al nemico!
FAUSTA Va bene, va bene. Insomma, sembra imparentato con la famiglia... la famiglia... Giuliani.
FLORA Ma che bella novità.
SERENA Il signor Ferdinando Giuliani è parente della famiglia Giuliani. Questo fa capire tutto, direi. E scommetto che hai scoperto che è figlio di sua madre e di suo padre, che gli ha dato il cognome.
FAUSTA Che spiritose. Volevo dire che è della famiglia...camorrista...Giuliani.
LE ALTRE Ah, ora è chiaro!
FAUSTA Quindi la nostra povera Virginia è sposata veramente con un pessimo individuo.
SERENA Questa è la buona notizia o quella cattiva?
FAUSTA Quella cattiva.
FLORA E la buona?
FAUSTA La buona è che... pare... sembra..
SERENA Siamo pieni di certezze!
FAUSTA Bé, ho dovuto interpretare le frasi reticenti di mia nuora. Sono segreti, questi.
FLORA Ok, Bond. Fausta Bond. Prosegui.
FAUSTA Insomma, sembrerebbe che ultimamente la famiglia Giuliani non sia in buoni rapporti con le altre famiglie. Famiglie camorriste, intendo.
SERENA Santo cielo! Non vorranno mica farlo fuori?
FAUSTA Questo non si sa. Comunque, sempre pare che a breve dovrebbe esserci un incontro tra queste famiglie nell'occasione del matrimonio di una parente. Cosí si chiariscono. Stop.
FLORA Stop?
FAUSTA Non so nient'altro, ecco. E mi sembra molto, direi.
SERENA Il matrimonio di una parente... sarà la grande festa di cui parlava Virginia.
FLORA Non riesco a vedere la buona notizia in tutto ciò.
FAUSTA Ma è palese, evidentissima!
LE ALTRE Mmmm...
FAUSTA Su, su che ci arrivate!
SERENA Un aiutino?
FAUSTA E' facile da capire... lui è un camorrista... ha dei problemi con altri camorristi... e cosa fanno i camorristi quando litigano?
FLORA Si sparano?
FAUSTA A volte.
SERENA Ho il cellulare a casa. Chi me lo presta?
FAUSTA Che c'entra?
SERENA Non posso chiedere l'aiuto da casa.
FAUSTA Cosa fareste senza di me!
FLORA Potremmo fare a meno degli ansiolitici.
FAUSTA Spesso... fanno sparire i loro nemici. A volte li sotterrano nelle discariche.
SERENA Che cosa disumana! Seppellire una persona in una discarica!
FLORA Ora ho capito! Dobbiamo far qualcosa. E di fretta, direi.
SERENA Non possiamo permettere una cosa cosí... çosí... inappropriata!
FAUSTA Prima però... vorrei stare tranquilla con Virginia. Anche stamani non si vede. Non so se sbilanciarmi un po' con Cinzia.
SERENA Sei pazza? Pensa alla nostra festa!
FAUSTA Tranquilla. Le dirò solo che siamo preoccupate per la nostra amica. In sé non significa nulla, non credete?
FLORA Va bene. Ma... cauta.
FAUSTA Le vado a parlare subito. Oggi pomeriggio ci si vede alle cinque da me.
SERENA Prima controlla che l'appartamento sia pulito.
FAUSTA Ti risulta che non tengo a posto la mia casa?
SERENA “Pulito”... in gergo spionesco significa senza cimici.
FLORA Cimici?
SERENA Microfoni nascosti! E vedete qualche film giallo ogni tanto!
FAUSTA Controllerò, controllerò. A tra poco, amiche!

Buio.
Tavolino da bar. Cinzia è seduta che aspetta. Arriva Fausta.

CINZIA Ciao suocera!
FAUSTA Ciao a te, nuora!
CINZIA Cosa succede? Al telefono mi sembravi preoccupata.
FAUSTA E' per via di Virginia. Non viene più al parco col bambino. E dopo quello che mi hai accennato...
CINZIA Lei dovrebbe stare a posto. Potrebbe anche essere all'oscuro di una serie di faccende.
FAUSTA Non credo. Ma di certo non sta bene. Crediamo di aver capito che il marito la picchia.
CINZIA In certi ambienti è normale, purtroppo. Senza una denuncia di lei è difficile intervenire.
FAUSTA E come potrebbe, povera donna, con un tipo del genere, trovare il coraggio di denunciare?
CINZIA E' un dramma senza soluzione. Forse per lei sarebbe un bene se lui venisse arrestato per altri motivi. O se finisse vittima di un regolamento di conti.
FAUSTA Povera Virginia! Se lo seppelliscono in una discarica non potrebbe nemmeno portargli un fiore!
CINZIA Fiori? Ad un uomo cosí? Chi picchia donne e bambini non si merita niente, credimi. Sei troppo buona, Fausta, non faresti del male nemmeno ad un serpente a sonagli! E comunque...non dovrei dirtelo ma... è più facile che sia lui a buttare in una discarica i suoi nemici.
FAUSTA Mah. La vita è strana. A volte succedono cose incredibili.
CINZIA O, certo. Comunque, se vuoi, posso provare a vedere di rintracciarla. E magari cerco di parlarci. Ma non come polizia. Come donna.
FAUSTA Già sarebbe qualcosa.
CINZIA Farò quel che posso. Non appena ho novità, ti chiamo.
FAUSTA Che uomo fortunato, mio figlio!
CINZIA Anche io sono stata fortunata. Per lui. Ed anche per una suocera come te, così sensibile!

Si alza e le dà un bacio sulla guancia.
Buio.
Luce. Casa di Fausta. Le tre amiche intorno al tavolino che sorseggiano il tè.

FAUSTA … e cosí, ora aspettiamo di sapere che fine ha fatto Virginia. Spero che sia solo una sparizione per futili motivi.
SERENA E... per la Festa dell'Albero?
FLORA Aspettiamo novità da Cinzia. Poi si decide come procedere.
FAUSTA Io comunque ho già liberato il congelatore.
SERENA Se dovesse essere come lo scorso anno, potrebbe non servire.
FLORA Invece spero sia diverso. Non mi piace fare le cose di corsa.
FAUSTA L'anno scorso si era pure messo a piovere.
SERENA Già. Mi è venuto un raffreddore! Me lo sono portato fino a Natale.

Squilla il telefono. Fausta va a rispondere.

FAUSTA Pronto?... Oh, Cinzia! (sguardi di intesa con le amiche)... L'hai trovata?... In ospedale?... E come... Per fortuna!... Ed ora?... Ci hai parlato?... E lei?.... Davvero?... Che bello! E per il bambino?... Pensi di riuscirci?... E sí, quello sarà un problema... Aggiornami, cara!... Ciao, ciao... A presto!

Attacca il telefono e va a sedersi.

FLORA Allora?
FAUSTA L'ha rintracciata in ospedale. Pare fosse caduta dalle scale...
SERENA Immagino.
FLORA E come sta?
FAUSTA Qualche livido ed un braccio rotto. Per fortuna l'hanno tenuta in osservazione qualche giorno, cosí Cinzia ha potuto rintracciarla e parlarle.
SERENA E cosa ha deciso di fare?
FAUSTA Cinzia è molto brava in queste cose. L'ha convinta a lasciare la casa.
FLORA E il bambino?
FAUSTA Questo è il vero problema. Fino a quando non si sarà compiuto l'iter di legge, e ci vorrà qualche giorno, lui rimarrà con il padre. E Virginia teme che lui lo faccia sparire.
SERENA I fatti corrono. Dobbiamo muoverci di corsa pure noi.
FLORA Stasera.
FAUSTA Ho già pensato a come fare. Ora passo alla pasticceria e ordino per stasera un bel po' di dolci. Nome inventato e indirizzo al civico 13 di via del Bosco.
SERENA Dove c'è il palazzo che devono demolire.
FAUSTA Esatto.
FLORA Ma ti vedranno in pasticceria. Non ha un ragazzo che ci lavora?
SERENA L'ultima volta che abbiamo visto Virginia, ci disse che il ragazzo doveva finire il turno. Credo che lui ci sia solo la mattina.
FAUSTA Lo ricordo anche io. Poi, gli darò un piccolo acconto...
FLORA Dopo ce li dividiamo, però.
SERENA Potresti non dargli nulla.
FAUSTA E secondo te uno come quello si fida del prossimo?
SERENA In che mondo viviamo...
FAUSTA Poi, al solito. Pronte col vecchio furgone del Centro Anziani. Dentro ci sono i nostri attrezzi di lavoro.
FLORA Ed anche per quest'anno...
TUTTE Avremo il concime per l'albero!

Buio.
Luce fioca. Cinzia e Virginia.

VIRGINIA Ho paura, Cinzia. Non so se sto facendo la cosa giusta.
CINZIA Non c'è da avere dubbi in proposito. Stai facendo ora quel che dovevi fare da tempo. Qui sarai al sicuro e potrai starci almeno fino a quando non troverai un lavoro ed una sistemazione per te e tuo figlio.
VIRGINIA Non mi lascerà mai andare via. E non mi farà più rivedere mio figlio, lo so.
CINZIA Stai tranquilla, troveremo il modo di proteggere te e il bambino. Entro domani, dovrebbe arrivare l'ordinanza del giudice per poterti far riavere tuo figlio.
VIRGINIA E se nel frattempo... lui... lo avesse portato via?
CINZIA Speriamo di no, Virginia. Speriamo di arrivare prima che lui possa organizzarsi.
VIRGINIA Sí... speriamo.

Buio. Musica da film giallo. Rumore di un furgone che si ferma, di portiere che si aprono e chiudono. Entra in scena Serena, con un martello in mano. Si guarda attorno ed esce. Entra Serena, con una sega, si guarda attorno ed esce. Poi passa Fausta, con un sacco vuoto della spazzatura. Si guarda intorno ed esce.
Grido soffocato. Rumore di una sega che lavora. Rientrano in scena le tre donne, che trascinano il sacco della spazzatura, ora pieno e pesante. Escono di scena. Di nuovo il rumore del furgone che va via.
Buio. Fine musica.
Di nuovo luce. Panchina nel giardino pubblico. Serena sferruzza. Flora legge. Fausta si guarda attorno. Alle loro spalle un piccolo acero.

SERENA Tra un po' arriva l'estate!
FAUSTA Caldo e zanzare.
FLORA Si riempirà di bambini che corrono e saltano e s'arrampicano. Ed io dovrò studiare a casa per star tranquilla.
SERENA E perché mai? Corrono, saltano, s'arrampicano... Dinamica... Dinamica Infantile. Può servirti da ripasso per l'esame.
FLORA Non mi prendere in giro. Manca ancora un mese e già sono terrorizzata.
FAUSTA Spero solo che questo tuo nuovo impegno non ti distolga. Per la prossima Festa dell'Albero...
SERENA Mancano ancora sei mesi! Tranquilla.

Entrano Cinzia e Virginia.

CINZIA Ciao, belle signore!
VIRGINIA Come va la vita?
FLORA Benissimo. Il bambino, Virginia?
VIRGINIA E' con la sorella di Cinzia. Lo tiene un paio d'ore con il suo. Cosí mi sono concessa una passeggiata di primavera.
CINZIA Virginia ha una bella novità...
FAUSTA Racconta, dai!
VIRGINIA Ho trovato lavoro in una pasticceria che ha aperto da poco. Per ora aiuterò solo in laboratorio, poi si vedrà.
SERENA Che bella cosa! Quando si accorgeranno quanto sei brava non ti lasceranno andar via, vedrai.
VIRGINIA Siete state tutte molto care con me. Non finirò mai di ringraziarvi. Anche se ancora non sono tranquilla... sapete... lui potrebbe tornare.
FAUSTA O no, se fossi in te non mi preoccuperei più di tanto.
FLORA Quando gli uomini spariscono, in genere non tornano più.
SERENA Secondo me, gli si deve essere spezzato qualcosa dentro anche a lui, sai.
FLORA Avrà sotterrato la sua vecchia esistenza ed avrà raggiunto un mondo diverso, magari anche non molto lontano da qui, chissà.
FAUSTA Trasformando la sua vita in qualcosa di più utile agli altri.
VIRGINIA E se un giorno tornasse, magari trasformato?
SERENA Urleresti... di gioia, immagino.
CINZIA Le indagini per la sua scomparsa non hanno finora trovato nessun elemento. Ma l'ipotesi più probabile è che sia finito come molti della criminalità organizzata. Forse un giorno qualche camorrista arrestato ci dirà che fine gli hanno fatto fare.
FAUSTA Mentirebbe!
CINZIA E perché?
FAUSTA Volevo dire... mai fidarsi di un camorrista. Gentaglia che seppellisce esseri umani nelle discariche.
SERENA Quando sono così belli i giardini!
CINZIA Oggi mi sembrate strane...
FLORA E' la primavera, cara. Sveglia le donne e le rende più belle e pazzerelle!
CINZIA Comunque, noi andiamo. Virginia deve fare degli acquisti ed io... la psicologa.
FAUSTA Psicologa?
CINZIA E sí. Un mio collega si è separato da poco ed ha grossi problemi. L'ex moglie per avere da lui più soldi non gli fa vedere le bambine. Lui è quasi al lastrico e molto depresso. Certe donne sono perfide.
VIRGINIA Buoni e cattivi sono di tutti i sessi. Noi allora si va! A presto.
CINZIA Ciao signore pazzerelle! (a Virginia, uscendo di scena)Dovresti conoscerlo, sai? E' cosí un caro ragazzo.

Le tre donne si guardano in silenzio. Ciascuna riprende la posa dell'inizio scena.

SERENA Ricordate il mio pensiero farfalla?
FLORA Non ci hai mai detto di che si trattava.
SERENA E' circa il fatto di scegliere sempre e solo alberi per la nostra festa di novembre.
FAUSTA Ti continuo a ricordare che si chiama Festa dell'Albero.
SERENA Sí, ma... abbiamo anche il problema del menu della festa. Non vorrei mangiare ancora solo patatine fritte.

Silenzio.

SERENA Si potrebbe cercare della carne fresca, tenera, e farci degli ottimi hamburger.
FAUSTA A buon prezzo.
FLORA Gratis.
FAUSTA Io so condirli bene. Con le erbe di campagna.

Silenzio.

FLORA Penso di poter rimediare un macinacarne, di quelli professionali.
SERENA Sarà una bellissima festa.
FAUSTA E non dovremo più discutere col signor Clemente...
TUTTE Finalmente!
 

FINE