FLASH

di

Mauro Eberspacher




Personaggi:

Ezio
Cinzia
Ezio-B
Luisa-B
Renato
Lilly-B
Luca
Danilo
Bruno
Lino
Marisa
Lilly
Arturo
Luisa


Situazioni sceniche:
(descrizioni nel testo)

Studio fotografico di Ezio
Casa di Ezio
Teatro “Off”


Studio fotografico di Ezio. È un seminterrato cui si accede scendendo da una breve scala, a sinistra, parzialmente schermata alla vista in maniera che di chi entra si vedano prima le gambe e poi il resto della figura. Sul fondo uno schermo bianco, che copre quasi l’intera parete; ad un lato dello schermo, quasi a limitarne l’estensione, si apre la porta che dà accesso al piccolo bagno. Sparsi in giro fari, ombrelli bianchi, cavalletti ed attrezzature varie.


Ezio sta in scena, armeggiando con una macchina fotografica: soffia via la polvere dall’interno, inserisce la pellicola, monta un flash...
Rumore di passi da destra; dalla scala scende una donna con le belle gambe scoperte da una minigonna. Ezio, che ha sentito il rumore, ne osserva l’entrata

EZIO : (sorpreso) Luisa !
Si completa l’entrata di Cinzia. È una giovane donna graziosa, dal fisico snello attraente di un’età indefinibile a cavallo dei 30 anni; indossa una maglietta ed una minigonna su scarpe decolleté di buon taglio. L’insieme suggerisce una persona semplice e di buon gusto. In mano sorregge una stampella cui è appesa una camicetta bianca e, sopra di essa, un tailleur grigio, salvaguardati da un telo di cellofan.
CINZIA : Buongiorno, Maestro. No, sono Cinzia Pandelli, per il servizio fotografico.
EZIO : (senza interrompere le sue operazioni) Ah, sì. Venga, venga.
CINZIA : Mi scusi, credo di essere puntuale, ma…aspettava qualcun’altra?
EZIO : No, no… Perché?
CINZIA : Mi ha chiamata Luisa…
EZIO : No, è che per un momento m’era sembrato… Niente. Dunque, mi dica.
CINZIA : Come le ho detto al telefono, vorrei realizzare un book fotografico che funzioni come presentazione per il mio lavoro. Sa, un amico m’ha convinta che disporre di immagini realizzate in modo professionale può funzionare in maniera efficace da presentazione. Non è mica per, sa…
EZIO : (osservando Cinzia attraverso il mirino) Si, sì, capisco.
CINZIA : Io neanche volevo. Sa, mi vergogno perché in fondo sono una timida e... Va bene, lo so benissimo di non essere bruttissima e foto me ne scattano, ma non mi piaccio, non so come dire...
EZIO : Sì, sì, non si preoccupi. Mi dica una cosa...
CINZIA : Sì?
EZIO : Si sente in imbarazzo davanti alla mia macchina fotografica?
CINZIA : N-no... perché?
EZIO : La sto inquadrando da quando è entrata e fa in modo di stare sempre girata da un'altra parte.
CINZIA : Ah... ehm... non me n'ero accorta...
EZIO : Già. Senta, non ha niente da temere. Sono un professionista, fotografare la gente è il mio mestiere. Se s'è rivolta a me sarà perché le hanno parlato bene del mio lavoro.
CINZIA : Ehm, già... quel mio amico...
EZIO : Benissimo. Adesso di queste parentele c'importa poco. Se se la sente potremmo cominciare...
CINZIA : Va bene. Che devo fare?
EZIO : Niente di più di quello che già fa. Sarà lei a scegliere una posa o un'altra. Anzi, per dirla tutta, abbiamo già cominciato, da quando ho cominciato ad inquadrarla.
CINZIA : (stupita)Mi ha scattato già delle foto?
EZIO : No, non ce n'è bisogno. (dirigendosi ad un tavolo su cui stanno delle macchine) Faremo degli scatti con la digitale così, tanto per buttare giù degli appunti e per sciogliere il ghiaccio, poi potremo passare alla pellicola.
CINZIA : Perché, non scatta con la digitale?
EZIO : (lasciando sul tavolo la macchina che ha in mano e prendendone un'altra) Anche, ma mi funziona da taccuino di appunti e poi, come dire, è più tranquillizzante.
CINZIA : In che senso?
EZIO : (avvicinandolesi e cominciando a scattare) Potrà vedere subito il risultato e scegliere lei stessa di cambiare un atteggiamento, una posizione...
CINZIA : Va... va bene così?
EZIO : Non sia rigida. La sto solo guardando, la macchina la sta guardando e registra quello che vedono gli altri.
CINZIA : Ma... vengo male...
EZIO : È molto carina, e lo sa benissimo. Basta che non pretenda troppo dal suo aspetto. Si muova. (Cinzia comincia a cambiare posizione mentre Ezio la segue scattando) Mi parli come ad un amico. Ma non sorride mai?
CINZIA : Sì, anche troppo! (un risolino) Piuttosto, queste foto...
EZIO : Dica... No, non si fermi. Faccia finta che stiamo discutendone per strada.
CINZIA : Ehm, sì. Queste foto... le devo pagare subito o alla consegna?
EZIO : Porti una mano al viso. Il collo, la guancia, quello che preferisce...
CINZIA : Così?
EZIO : Benissimo. Serve solo a non farla sentire sola. Diceva...
CINZIA : Sì, insomma, se non le dispiace faremo una regolare fattura, perché fino ad una certa cifra posso scaricarle come spese di rappresentanza...
EZIO : Come le pare. Bene. (si dirige al tavolo)
CINZIA : Che fa? Abbiamo finito?
EZIO : No, questa serviva solo a farla tranquillizzare. Adesso ne faremo qualcuna col flash. Le dà fastidio?
CINZIA : Beh, il flash negli occhi...
EZIO : (predisponendosi a scattare) Lo so, ma è un piccolo sacrificio, su.
CINZIA : Certo, non c'è problema. Ma, scusi Maestro...
EZIO : Non ho niente da insegnare io.
CINZIA : Quando sono entrata m'ha chiamata con un altro nome... Marisa?
EZIO : (abbassando la macchina) No. Luisa.
CINZIA : Assomiglio a questa Luisa? Chi è, una modella?
EZIO : No, è... era un'amica. Per certi versi, per un momento, per un momento solo me l'ha ricordata. Ma adesso(rialza la macchina inquadrandola) lavoriamo, non ho molto tempo.
CINZIA : Certo.(assumendo una posa da diva) Va bene così?
EZIO : Perfetto.

Flash!

(N.d.A.: ogni “Flash!” è preceduto da un consistente abbassamento delle luci in maniera che il lampo della macchina fotografica abbagli temporaneamente gli spettatori; a questo fa seguito l’entrata in scena degli attori-ragazzi ed un innalzamento delle luci; durante la scena dei ragazzi Ezio e Cinzia restano fermi come statue e l’azione, dove occorre, gli avviene intorno)


Ezio-B e Luisa-B, poi Renato e Lilly-B
EZIO-B: E dai, Lulù !
LUISA-B: E smettila di chiamarmi Lulù! Mi chiamo Luisa e Lulù non mi piace!
EZIO-B: Va bene, Lul…Luisa, ma adesso ci torni a giocare?
LUISA-B: Uffa, te l’ho detto: di giocare a pallavolo non mi va più.
EZIO-B: (eccitato) Giochiamo a calcio? Ci sto!
LUISA-B: Ezio, ma ci senti quando parlo? (scandisce) Non - pos - so.
EZIO-B: Ti fa male qualcosa? Mica zoppichi!
LUISA-B: Non…non posso. Non posso e basta!
EZIO-B: Hai litigato con qualcuno? Con Filì? Un’altra volta? Ci parlo io e…
LUISA-B: No, no, è inutile. Con quello ci litigo in continuazione, non serve.
EZIO-B: È amico mio, ci parlo…
LUISA-B: Lascia stare…
EZIO-B: E allora? Che c’è? Perché non ti va?
LUISA-B: No, è che… Voi maschi non potete capire.
EZIO-B: (un tempo) Va…va bene… Beh? Che t’andrebbe di fare?
LUISA-B: Mah, non so, potremmo provare a ballare…
EZIO-B: Ballare?
LUISA-B: Perché, non ti va?
EZIO-B: Sì, dài! (e comincia a dimenarsi in maniera scomposta) Pure tu, dài!
LUISA-B: Ma no…
EZIO-B: (si ferma, confuso) Che c’è? L’hai voluto fare tu!
LUISA-B: (sbuffa) Non capisci niente…
EZIO-B: Che cosa? Che c’è che non capisco?
LUISA-B: Niente, niente… Andiamo dagli altri, và.
EZIO-B: Giochi, allora?
LUISA-B: No, sono stanca; starò lì a guardare… Oh, guarda: i tuoi fratelli!
Arrivano Renato e Lilly-B
RENATO: Ah, state qui!
LILLY-B: Vi cercavamo!
EZIO-B: E perché?
RENATO: Perché sennò le squadre sono squilibrate, siamo dispari.
LILLY-B: (a Renato, piagnucolosa) Ma a me non mi va di giocare a calcio…
LUISA-B: E io proprio non me la sento.
LILLY-B: (contenta) E allora non giochiamo nessuna delle due, eh? Ci facciamo compagnia!
RENATO: Sì, ma…così le squadre sono di nuovo squilibrate, siamo 3 contro 2!
EZIO-B: (a Luisa) Ecco, lo vedi?
LUISA-B: Non posso proprio, te l’ho detto.
EZIO-B: Ma insomma!
RENATO: E lasciala stare, no? Se ha detto che non può, non può! Sai che facciamo? Smetto anch’io che ho giocato fino adesso, così siete pari e giocate meglio.
EZIO-B: E che ti metti a fare?
RENATO: Mah…non so…sto con loro. (a Luisa) Se non do fastidio…
LUISA-B: Ma no, nessun fastidio…
LILLY-B: Ma noi dobbiamo fare “discorsi da donne”!
RENATO: (a Luisa) Allora?
LUISA-B: (a Lilly-B, dopo un momento d’indecisione) E vabbè, li faremo la prossima volta!
EZIO-B: (esce ridendo) Ah, ah! Grande e grosso, i discorsi da donne! Ah, ah…
escono
Cinzia ed Ezio tornano a muoversi: lei che comincia a prendere gusto a muoversi con capriccio e lui che ne scruta i movimenti finché non individua l’atteggiamento giusto e

Flash!

Ezio-B, Luca, Danilo, Bruno, Lilly-B
EZIO-B: (guardando fuori) E adesso?
LUCA: Boh!
BRUNO: Ma che ti frega! Quando arrivano ci fermiamo!
LUCA: Tu che dici?
DANILO: Ma…non lo so…
BRUNO: Non sai mai niente, tu! E dài, torniamo a giocare!
EZIO-B: Sì, però…
LUCA: Che c’è? Solo perché io e Bruno ne abbiamo vinte tre di fila…
EZIO-B: No…è che…
DANILO: E invece, sì. Se non mischiamo le squadre me ne torno a casa!
BRUNO: Tutti i vantaggi, vuoi!
LUCA: Va bene, su. Allora tu stai con me e Bruno sta con Ezio. Ti va?
BRUNO: Era ora. Torniamo al campetto adesso. Però le porte tocca rifarle!
DANILO: Io ho sete! Ezio, ma quando tornano?
EZIO-B: Dovevano essere tornati da mò! Aspetta! Ecco…Lilly!
Entra Lilly con due bottiglie di plastica piene d’acqua.
LILLY-B: (affaticata, scarica le bottiglie davanti ad Ezio-B) Uffa! Ecco l’acqua.
EZIO-B: E perché non le ha portate Renato?
LILLY-B: Ha dovuto accompagnare a casa Luisa. Ha detto che era stanca.
EZIO-B: Eh?
LUCA: Ma se neanche ha giocato!
DANILO: Peccato, è brava, poteva giocare con me…
EZIO-B: (con violenza) Lasciala stare, hai capito? Lasciala stare!
LUCA: Ehi, ehi!
BRUNO: Ma che ti piglia?
EZIO-B: Solo con me gioca Luisa, solo con me!
DANILO: (comincia a piagnucolare, spaventato) Mamma!
LILLY-B: (come Danilo) Ezio, basta, non fare così!
LUCA: Smettila, dai.
BRUNO: Sapete che vi dico? M’avete stufato, vado a giocare da solo! (esce)
EZIO-B: Manco per sogno, la palla è mia!
LUCA: E allora andiamo a giocarci, no? Dai, su!
LILLY-B: Sì, dai, che m’hai fatto paura…
EZIO-B: No, no, non devi aver paura di me. (a Bruno) Va bene, vengo! (a Lilly) Andiamo, su, ci vieni pure tu?
LILLY-B: Si…sì, adesso vengo…
DANILO: E io?
LUCA: Ezio! Non gioca Danilo?
EZIO-B: Vieni, vieni…
Danilo, dopo una piccola indecisione raggiunge Ezio, poi entrambi escono
LUCA: Ma che gli è preso?
LILLY-B: Mi sa che…
LUCA: Che cosa?
LILLY-B: No, così, una mezza impressione…
Luca e Lilly-B escono

Cinzia ed Ezio tornano a muoversi: lei più disinvolta e lui incalzante finché...

Flash!


Ezio-B, Luisa-B, Renato

EZIO-B: Ah, eccovi!
LUISA-B: Ehm…ciao.
RENATO: Che vuoi?
EZIO-B: (a Luisa) Ti va di andare ad acchiappare le rane?
LUISA-B: Sì, mi va, ma…
EZIO-B: Andiamo, allora.
LUISA-B: …ma non… non posso, scusa.
EZIO-B: Ah sì? Con me non puoi mai, ma con lui ci esci sempre. Che andate a fare in giro?
RENATO: Facciamo due passi, perché?
EZIO-B: Non parlavo con te!
RENATO: E chi se ne importa!
EZIO-B: Guarda che se non la smetti d’impicciarti…!
LUISA-B: Smettetela! Non è bello, tra fratelli!
RENATO: Ma è lui che…
LUISA-B: (ad Ezio) Ezio, non…non posso. Devi capire…
EZIO-B: (irritato) Che cosa? Che cosa devo capire? Che con me non ci vieni più, eh? (commosso) Che ti piace di più stare con lui perché… perché è più grande di me, eh?
RENATO: Ma lo vuoi capire o no che Luisa sta con me?
EZIO-B: (a Luisa) E con me non ci stai più? Siamo stati sempre insieme, noi, perché adesso…perché adesso… (nasconde il viso tra le mani e piange)
LUISA-B: (allungando una mano a sfiorare la spalla di Ezio) Devi capire, Ezio…
Ezio si sottrae al contatto e scappa via piangendo sempre più forte.
LUISA-B: Povero Ezio…
RENATO: E adesso…?
Luisa-B e Renato si guardano, poi…
LUISA-B: (prendendo una mano di Renato) Niente…niente…
Escono mano nella mano, pensosi.



Cinzia ed Ezio tornano a muoversi.

EZIO : (abbassando la macchina fotografica) Bene, adesso…
CINZIA : Abbiamo finito?
EZIO : No. Direi di fare qualche scatto con il tailleur, se crede…
CINZIA : Ah…beh, sì, certo. E…dove potrei…
EZIO : Mmm?
CINZIA : (prendendo in mano la stampella) Sì, insomma, per cambiarmi…
EZIO : Dove vuole, sono abbastanza cresciuto, ormai, e non m’impressiono.
CINZIA : Eh?
EZIO : Scherzavo. Può andare nel bagno.
CINZIA : (si avvia) Va bene.
EZIO : Ma…se vuole…
CINZIA : Sì?
EZIO : Non è necessario che si cambi completamente. È sufficiente la parte di sopra. Faremo delle foto del busto. Oppure vuol sembrare una mannequin?
CINZIA : Pensa che potrei…?
EZIO : C’è di peggio, in giro. Di molto peggio.
CINZIA : Ah…beh…grazie…allora…
EZIO : Prego. Vada adesso, che io intanto cambio pellicola.

Luci abbassate in palco. Musica da “mattonella” anni ’70. In silouhette, sullo schermo centrale di fondo appare la figura di Cinzia che si cambia. I suoi movimenti sono fluidi e “a tempo” con la musica, come se stesse ballando un lento con qualcuno. Da dietro lo schermo parla con voce diversa; adesso è Luisa-Ragazza, di età simile a quella di Cinzia. (Cinzia-L = Cinzia-Luisa)Nel corso del dialogo attraversa lo spazio dello schermo.


CINZIA-L : Caro, non so come dirtelo…
EZIO : (senza fermare il suo lavoro con la macchina fotografica) Cosa?
CINZIA-L: Stasera…
EZIO : Andiamo fuori, no? Alla casa sul mare.
CINZIA-L: Non credo che potrò venire…
EZIO : Ma…sono tre settimane che abbiamo organizzato! Ho comprato tutto, ho fatto anche il pieno alla macchina! Luca ci raggiunge lì…
CINZIA-L: Lo so, non immagini quanto mi dispiaccia ma… Insomma…dimmi: quanto mi vuoi bene?
EZIO : Io? Tanto…
CINZIA-L: Anch’io, ma…in questo periodo… ho scoperto di volere molto bene anche a Luca.
EZIO : È naturale… Siamo amici, tutti e tre…Staremo tutti insieme per due giorni, sarà divertente, no?
CINZIA-L: Ho paura di no. Per te.
EZIO : Eh?
CINZIA-L: Ezio, ho scoperto di essermi innamorata di Luca. Che fai?
EZIO : Spengo ‘sta cazzo di musica. (la musica s’interrompe)
CINZIA-L: Non fare così… Devi capire…
EZIO : Che cosa? Che cosa devo capire? Che t’ho persa da ragazzini e che ti perdo di nuovo? Me lo dovevo aspettare. Quante volte, Luisa, quante volte dobbiamo trovarci e perderci ancora…?
CINZIA-L: Non posso farci niente, Ezio, mi dispiace…
EZIO : Nei film americani fanno la faccia triste e dicono “mi dispiace” e tutto è sistemato. Qui non sistema niente. Non può sistemare niente. Quello che hai rotto è rotto per sempre, e non si tratta di un’altra “ultima volta”…!
CINZIA-L: Vienimi incontro, Ezio, devi capire che…
EZIO : Questo maledetto vizio! Non-devo-capire-niente. Io non sono la tua vita e tu non sei la mia. Non c’è niente da capire. E vattene, adesso.
CINZIA-L: Ma tutta quella roba…
EZIO : La butto! Me la mangio io! La regalo! Anzi no: il vino me lo tengo. E brindo alla tua salute. Lontana da me.
CINZIA-L: Non doveva andare così.
EZIO : Meglio adesso che dopo. Ora vai…
CINZIA-L: Io…
EZIO : Via!

La luce ritorna quella della scena precedente.





Cinzia rientra
CINZIA : Eccomi qua. Era così stretto, là dentro. Come mi sta?
EZIO : Eh? Bene, bene…
CINZIA : Ma…cos’ha? È successo qualcosa?
EZIO : Mmm…no, perché?
CINZIA : Ha una faccia!
EZIO : Mmm…Non ha importanza…Ricominciamo, adesso.
CINZIA : Però con la giacca non posso mettermi in posa come prima.
EZIO : Quelli di prima erano solo esercizi di riscaldamento. Vediamo…(inquadra Cinzia a comincia a scattare)
Scendendo dalle scalette entra Lino, bell’uomo di avanzata età, ben vestito e di un certo fascino. È molto esuberante, apertamente simpatico e cosciente di esserlo.
LINO : Disturbo?
CINZIA : Oh, caro, sei venuto davvero!
EZIO : Chi è?
CINZIA : L’amico che le dicevo, Lino…
LINO : Le presentazioni ufficiali le faremo dopo. Ciao, tesoro.
Lino e Cinzia si baciano in un modo che dimostra che la loro relazione non è una semplice amicizia e neanche tanto superficiale.
LINO : (ad Ezio) Come s’è comportata?
EZIO : (mettendo via l’attrezzatura) Bene, bene…
CINZIA : Ma abbiamo già finito? E le foto col tailleur?
LINO : Ah, non vorrei aver rovinato l’atmosfera… Se preferisce me ne vado. (a Cinzia) Sarò fuori ad aspettarti, che piova e tiri vento…
CINZIA : Perché, piove?
LINO : Era un modo di dire…
EZIO : Beh, se volete scusarmi…il fatto è che s’è fatto tardi e non mi piace lavorare con i tempi stretti. Viene male. Sarebbe un peccato
LINO : Eh…proprio un peccato.
CINZIA : Allora…mi cambio e… Senta, ma che dice: se lasciassi qua il tailleur così la prossima volta non c’è bisogno che lo porti, che magari si sgualcisce…
EZIO : Come crede.
CINZIA : Caro, mi aspetti un attimo? Faccio in un baleno.
LINO : Ma certo cara, fai pure con comodo.
CINZIA : (ad Ezio, indicando la porta del bagno) Il…
EZIO : Sì, il bagno. E poi le cose le lasci lì, non daranno fastidio.
CINZIA : Grazie. (va a cambiarsi)
Mentre Ezio si dedica alla propria attrezzatura, Lino segue con lo sguardo l’uscita di Cinzia
LINO : Eh! Bella creatura, eh?
EZIO : Già…
LINO : Ma chissà quante ne capitano a lei, eh? Un professionista!
EZIO : Insomma…
LINO : Senta, ora che la mia…amichetta non c’è, vorrei sistemare la cosa con lei, da uomo a uomo.
EZIO : Da…? Scusi, non capisco.
LINO : Quanto le devo per il servizio?
EZIO : Che…quale servizio?
LINO : Ma come “quale” ? Il servizio fotografico!
EZIO : Ah, sì…Ma ha detto che vuole provvedere lei…
LINO : Ma no, ma no! Le ho messo quell’idea in testa perché…mi capisce…finalmente posso avere qualche sua fotografia come si deve! È così…adorabile. Non trova anche lei che sia una creatura adorabile?
EZIO : Beh…io…
LINO : Ma sì, ma sì: “Correttezza professionale”! Bravo. (cavando un libretto d’assegni dalla giacca) E…quanto…
EZIO : Ma non è ancora finito…e poi c’è la prossima seduta che…Poi, prima che si sia sviluppata la pellicola non si può sapere…
LINO : Perché, va ancora a pellicola?
EZIO : Se ha pensato di consigliare alla sua “amichetta” il mio nome, l’ha fatto per i risultati, credo, e non per gli slogan della pubblicità, credo.
LINO : Oh…! Se l’è presa! Ma no! No, no, no, non volevo mettere in dubbio la sua caratura professionale…artistica, diciamolo pure! Per carità, è solo un equivoco… Ma il tempo stringe ed avrei interesse a concludere questo accordo tra gentiluomini prima che torni…
EZIO : Cosa intende per “ accordo tra gentiluomini ”?
LINO : Pago tutto io e lei mi lascerà i files…cioè: i negativi. Inoltre, naturalmente, sarà prodotta una serie di stampe per lei, così sarà convinta che tutto vada a modo suo. Le mie le stamperò…in proprio, diciamo. Va bene?
EZIO : (un tempo) Va bene.
LINO : Perfetto. (mostrando ad Ezio il primo assegno) Guardi, avevo preparato la somma…mi sono tenuto un po’ largo, ma se crede che non sia sufficiente…
EZIO : No, no, va bene, è anche troppo. Solo non sono in condizioni di farle una ricevuta, adesso…
LINO : Per carità, per carità! Con i mezzi di quegli impiccioni della Finanza…e non sono nemmeno i più pericolosi, le mi capisce…
EZIO : Veramente…
LINO : Eh, qualcuno col naso per terra alla ricerca di tracce può sempre capitare! E allora…niente tracce! Come la vede?
EZIO : Non…non saprei…
LINO : Beh… (strappa l’assegno e lo consegna ad Ezio) Ecco qua, non c’è bisogno di altro.
EZIO : No, aspetti.
LINO : Cosa?
EZIO : (cercando in un cassetto) Niente di fiscale, ma una ricevuta, magari temporanea…
LINO : Ma no…
EZIO : Ecco. Niente di più di una carta in doppia copia, così potrà ritirare il materiale anche se in studio non ci fossi io, ma qualche assistente…Dopodiché, con il materiale, le consegno la seconda copia e ne potrà fare quello che vuole. Alla fine…niente tracce, come dice lei!
LINO : Non…non capisco, non mi sembra necessario…
EZIO : La chiami “etica professionale”. Serve a salvaguardare lei. Dopo…
CINZIA : (rientrando) Eccomi!
LINO : (ad Ezio, a mezza voce) Presto! (ad alta voce, a Cinzia) Arrivo, tesoro. Un momento solo…
EZIO : (finisce di compilare un foglietto) Ecco, ora la sua firma.
LINO : La mia…
CINZIA : Che stai combinando?
EZIO : (porge la penna a Lino, poi ad alta voce) Mi scriva l’indirizzo. (Lino un po’ perplesso prende la penna e si piega a firmare. A Cinzia) Mi ha segnalato un negozio che vuole farsi pubblicità e così…
LINO : Fatto.
EZIO : Benissimo.
Ezio prende il foglietto, lo divide in due e ne consegna una copia a Lino che lo mette frettolosamente in tasca.
EZIO : (ad alta voce) Avevo solo questo pezzo di carta…
LINO : (come Ezio) Oh, ma va benissimo! Allora… (porge la mano ad Ezio) lietissimo di aver fatto la sua conoscenza, Maestro.
LINO : Non ho niente da ins…
CINZIA : Io quando devo tornare?
EZIO : (mentre Lino, alle spalle di Cinzia, suggerisce ad Ezio di minimizzare) La…io la chiamerò, devo esaminare l’agenda. Ho il suo numero.
LINO : Benissimo, allora! Noi la ringraziamo e andiamo a… (ad uno sguardo di Cinzia pieno di attesa) Ehi, ehi! E no, si tratta di una sorpresa! Vedrai, ti piacerà, come sempre. (ad Ezio, mentre sta per uscire, seguendo Cinzia) Buonasera e…grazie! (esce)

Ezio mette in spalla la borsa contenente l’attrezzatura, si reca all’uscita, poi, prima di uscire, mette la mano sull’interruttore e getta uno sguardo sullo studio.

EZIO : (scuotendo la testa) Mah!

Spegne la luce

Buio



Intermezzo 1
RENATO: Andiamo, va'...
LUCA: C'ho una fame...
DANILO: Voi! Dove credete di andare?
BRUNO: Eh! Dove credete di andare?
RENATO: Ce l'hanno con te?
LUCA: No, con te!
RENATO: Con me?
DANILO: Siete contenti di quello che avete fatto?
BRUNO: Eh! Siete contenti?
RENATO: Ma di che?
DANILO: Non vi vergognate? Vergognatevi!
BRUNO: Eh! Vergognatevi!
RENATO: Ma che ho fatto, si può sapere?
DANILO: Hai tradito tuo fratello!
BRUNO: ...tuo fratello!
DANILO: Ti sei messo con la sua ragazza!
BRUNO: ...la sua ragazza!
RENATO: Ma erano solo amici, no? Nient'altro.
DANILO: Ah sì? E...e magari dirai pure che non era la sua ragazza
BRUNO: Eh! Magari lo dirai pure!
RENATO: Certo! Mica era la sua ragazza!
DANILO: No?
BRUNO: ...ha detto di no...
DANILO: E invece sì!
BRUNO: Eh!
DANILO: Solo che... non lo sapeva, ecco!
BRUNO: Ecco!
RENATO: Non lo...
LUCA: E allora? Che c'entra questo? Se non lo sapeva, neanche ci stava insieme, no? E allora vuol dire che non l'ha tradito!
RENATO: Grazie.
LUCA: Prego.
DANILO: E tu zitto, che l'hai tradito pure tu con Luisa.
BRUNO: Eh! Pure tu, con Luisa!
LUCA: Io?
DANILO: L’hai tradito, sì, l’hai visto. Quando sarete più grandi!
BRUNO: Eh! Più grandi!
LUCA: Ma…hai sentito?
RENATO: Sono proprio matti ‘sti due!
LUCA: Ma che state dicendo? Sono piccolo, ancora, non ho fatto nulla!
DANILO+ BRUNO: Ma lo farai!
RENATO: Andiamocene, va!
LUCA: Ma basta! Senti, io me ne vado!
DANILO: Giuda, tutt’e due!
BRUNO: Giudi!
DANILO: Scappate, eh? Coperti di vergogna!
BRUNO: Eh! Vi coprite le vergogne!
Fuori

Sala della casa di Ezio e Marisa.

Casa1: preparazione
MARISA : Oh, adesso mi sembra tutto a posto.
LILLY : L'acqua sul fuoco...?
MARISA : No, lascia, lascia. L'abbiamo messa su adesso.
LILLY : E i biscotti nel forno?
MARISA : Manca tempo. Almeno 20 minuti.
LILLY : E...i tovaglioli?
MARISA : Ma se li ho appena messi sul tavolinetto!
LILLY : Oh, sì. E...
MARISA : È tutto a posto, tutto sotto controllo, Lilly, non ti preoccupare.
LILLY : Oh, Marisa, scusa, hai ragione... Mi dispiace tanto, è questa mia eterna preoccupazione per tutto...lo sai lo dice...
MARISA+LILLY : ...anche lo psichiatra.
MARISA : Non fa niente, va tutto bene. Anzi sono io che devo ringraziarti per la mano che mi stai dando.
LILLY : Ci tengo che vada tutto bene. Queste persone sono importanti per te.
MARISA : Volevo fartela conoscere, la signora Conco. È davvero una persona distinta e a modo. Viene anche il marito! Ne parlava sempre.
LILLY : Vuoi fare colpo, eh? Hai tirato fuori l'apparecchiatura dei grandi momenti!
MARISA : Ah sì, voglio sentirmi all'altezza della sua classe, dei suoi modi eleganti e...
ARTURO : (da fuori) Ma vàmmorìammazzàto,va'!
LILLY : Oh, no!
MARISA : Arturo.
LILLY : Oh, mi dispiace tanto!
MARISA : Basta che quando ci sono loro...
LILLY : Fa sempre così quando guarda la partita.
MARISA+LILLY : Speriamo bene!
LILLY : Scusami, sai
MARISA : Per cosa?
LILLY : Per lui. Mi vergogno tanto...
MARISA : Basta solo che...
LILLY : Fa pure i rutti.
MARISA : Pure?
LILLY : Ma solo di mattina, quando si sveglia!
MARISA : Ah, beh! Comunque in fondo è tuo marito, avrai imparato a tenerlo a freno, spero.
LILLY : Sì, ma...è così volitivo...! Ma con le persone si comporta bene, lo sai!
MARISA : Insomma... Finché si tratta di un pic-nic va bene, lo si lascia razzolare in giro. Ma ad un evento mondano, dentro casa...
LILLY : C'è la partita. Non si farà nemmeno vedere.
ARTURO : (da fuori) C'era fallo, c'era; ma che, sei cecato?
MARISA : Solo sentire, si farà solo sentire.
LILLY : Possiamo chiudere la porta! Comunque, poi, quando ci sarà Ezio ci penserà lui a tenerlo occupato. Tra uomini...
MARISA : Scusa se mi permetto, ma neanche tuo fratello è un damerino, eh.
LILLY : No, no, puoi dirlo tranquillamente. Però sa come comportarsi. Anche Arturo stava un po' più attento. È da quando ha perso il lavoro che...
MARISA : Non fa niente, non fa niente...
ARTURO : Serve una mano?
LILLY : Oh, cielo!
ARTURO : Che c'è? Che è successo?
MARISA : Già finita la partita?
ARTURO : È l'intervallo, fra un quarto d'ora comincia il secondo tempo. Dovevate vederlo, quel grandissimo...
LILLY : Chi, caro? Qualcuno che conosciamo?
ARTURO : Spero proprio di no. Dovevi vederlo, l'arbitro, quello che ha combinato!
MARISA : Che ha combinato?
ARTURO : Ogni volta che c'era un fallo, ci fischiava contro!
LILLY : Un fallo? Che cosa s'intende...?
ARTURO : Quelli degli avversari li invertiva tutti!
LILLY : Ma cosa?
ARTURO : I falli, Lilletta mia, invertiva i falli degli avversari!
LILLY : (ad occhi sgranati) Davvero?
MARISA : Lasciamo stare, Lilly, lasciamo stare. Sono cose da uomini. Ad occhio e croce direi poi che si tratta di una materia piuttosto (un'occhiata significativa ad Arturo)...spinosa, diciamo!
ARTURO : È che la gente se ne frega delle regole. In questo paese non ci sono più regole!
LILLY : Vedi, Marisa? Non ci sono più regole.
ARTURO : Ognuno fa quello che gli pare: ruba, violenta...
LILLY : (a Marisa) Eh, lo vedi? Ruba, violenta...
ARTURO : ...corre, investe...
LILLY : ...investe...
ARTURO : ...immigra, licenzia...
LILLY : ...licenzia...
ARTURO : ...fischia, non fischia...
LILLY : (ad Arturo) Fischia?
ARTURO : Quando gli pare!
LILLY : (a Marisa) ...mi sono un po' persa...
MARISA : Lascia stare, è politica.
LILLY : Aaah!
Suona il campanello di casa.
LILLY : (sussultando) Oh! Chi sarà?
MARISA : (dirigendosi alla porta) Dev'essere Ezio. Si dev'essere scordato un'altra volta le chiavi di casa.
ARTURO : Finalmente qualcuno che capisce quello che dico!




Casa2: il ritorno di Ezio
Marisa incontra Ezio a metà strada. Ezio porta la pesante borsa contenente l'attrezzatura fotografica.

EZIO : Ciao.
MARISA : Ma allora le chiavi ce le avevi!
EZIO : Eh.
MARISA : E perché hai suonato?
EZIO : Lì per lì non le trovavo e...Arturo!
ARTURO : Ezio, com'è andata? (si stringono la mano)
EZIO : Bene, bene.
ARTURO : Che hai fatto, un matrimonio?
EZIO : No, delle foto ad una, per un book fotografico...
ARTURO : E com'era, eh, com'era?
EZIO : Mah, caruccia...
Ezio ed Arturo continuano a parlottare in disparte.
LILLY : Ma...Marisa, e tu non dici niente?
MARISA : Ha detto che era "caruccia", no? (stringendosi nelle spalle) E allora...
LILLY : Beh, ma...insomma...stanno lì, da soli...
MARISA : È una faccenda di lavoro, solo questo. Se ha detto "caruccia" vuol dire che era proprio una bella ragazza. Quando dice "bella donna" significa che era una sventolona. Ezio non è uno che si vanta. È quando non dice niente che...
LILLY : ...che...?
MARISA : Niente, niente. (suonano alla porta) Oh, finalmente!
LILLY : È lei?
MARISA : Dovrebbe. Ora te lo dico.
Va ad aprire.




Casa3: l'arrivo di Luisa
LUISA : (entrando) Buonasera.
MARISA : Cara! Finalmente! Che piacere! Vieni, accomodati.
LUISA : Posso?
MARISA : Ma prego. (Luisa le porge una pianta) Oh! E questa cos'è?
LUISA : Un pensiero. C'è un nostro amico che ha un vivaio e ho pensato...
MARISA : Ma non dovevi!
LUISA : Per carità...
MARISA : È bellissima. Ma...tuo marito?
LUISA : L'ho lasciato giù che cercava parcheggio. Scusa. (tira fuori dalla borsa un telefono cellulare e chiama)
MARISA : Mmm... sarà difficile che riesca a trovarlo subito. È sempre pieno, qui sotto.
LUISA : È strano...dà occupato.
MARISA : Pure la linea del telefono è spesso piena... (ammirando la pianta) Davvero, è bellissima! Peccato che con me le piante durino poco...
LILLY : (facendosi incontro) Eh, sì. Non si sa di che colore abbia il pollice!
MARISA : Vieni, ti presento mia cognata...
LUISA : (stringendo la mano a Lilly) Piacere...
EZIO : (rientrando) Ho sentito suonare... Buonasera!
MARISA : E questo è mio marito. Ezio, ti presento la Signora Conco.
EZIO : Fortunatissimo.
LUISA : (esitante) Piacere mio... (a Marisa) Si chiama Ezio, tuo marito?
MARISA : Sì, perché?
LUISA : Conoscevo un Ezio, una volta... (porge la mano ad Ezio)
MARISA : Caro, ecco la mia cara amica Luisa, di cui ti ho parlato tanto...
EZIO : Luisa? (rimane paralizzato con la mano di Luisa nella sua)
LILLY : E io sono Lilly, sua sorella! Di lui!
LUISA : Lilly? Ed...Ezio...
MARISA : Che c'è?
LUISA : No, è che... L'Ezio che conoscevo io aveva proprio una sorella che si chiamava Lilly...
LILLY : Quanti ce ne potranno essere, eh, Ezio? (Ezio è rimasto a bocca aperta a guardare Luisa) Ezio?
EZIO : Eh? Sì...e quante Luise possono aver conosciuto un fratello ed una sorella coi nostri nomi?
LILLY : Tu dici? Luisa... (guardandola meglio) Ma tu... sei proprio Luisa?
MARISA : Santo cielo, ve l'ha detto prima!
LILLY : Ma...sei Luisa! Luisaaaa! (si lancia ad abbracciarla con vigore) Che bello! Luisa! Quanto tempo!
Durante l'abbraccio di Lilly, Luisa manifesta piacere e sorpresa, ma mantiene lo sguardo fisso su Ezio
MARISA : Vi conoscete, allora!
LUISA : Ci conosciamo sì, da piccoli facevamo parte della stessa comitiva...
MARISA : Fantastico! Ma questa è proprio una grande sorpresa! Ezio, non dici niente?
EZIO : Sì, certo...è...
MARISA : Fantastico!
EZIO : ...fantastico, sì...
LILLY : (sciogliendosi dall'abbraccio, a Marisa) Quanto sono contenta! Eravamo bambini!
LUISA : (facendosi incontro ad Ezio) Allora...sei proprio tu...
EZIO : Grazie. Altrettanto.
LUISA : Quanto tempo...
EZIO : Tanto.
ARTURO : (entra) Beh? Che è tutta 'sta confusione?
LILLY : Sapessi, Arturo, sapessi!
ARTURO : Che cosa?
LILLY : Quella signora, l'amica di Marisa, quella che ha conosciuto durante il viaggio in Turchia col gruppo archeologico...
ARTURO : Sì. E allora?
LILLY : È uscito fuori che è una vecchia amica mia e di Ezio, di quando eravamo bambini!
ARTURO : Ma no!
LILLY : Vieni, vieni che te la presento. Luisa, Luisa, voglio presentarti mio marito.
LUISA : Oh, benissimo! Molto piacere, Luisa.
ARTURO : Il piacere è tutto mio. Soprattutto constatare che la casa di mia cognata è frequentata da donne tanto belle!
LUISA : Oh, mi lusinga...
MARISA : Lascia stare, fa il cascamorto un po' con tutte...
LILLY : Lui si occupa solo di "falli".
LUISA : Di che?
ARTURO : Ce l'hanno con la mia passione per il calcio. A proposito...spero che mi scuserete se mi ritiro a seguire gli avvenimenti...
LUISA : Che avvenimenti?
EZIO : È un tifoso all'ultimo stadio. Vede il mondo a scacchi bianchi e neri. Quelli del pallone.
ARTURO : Appunto. Con la vostra licenza.
LUISA : Vi licenzio di buon cuore.
ARTURO : Ma è una mania questa! (esce)
LUISA : (interdetta, a Marisa) Che intendeva?
MARISA : Niente. Ha perso il lavoro da poco e, per quanto sia una persona piena d'autoironia, su certi temi gli è un po' più difficile scherzare.
LUISA : Non lo sapevo, mi dispiace...
LILLY : Non ti preoccupare, roba da poco, gli passa presto...
ARTURO : (da fuori) E questo? Non è rigore, questo?
LILLY : Visto?
MARISA : Senti, Luisa, m'è venuto in mente che per parcheggiare, tuo marito, sempre se non ha già trovato, può provare nel vicolo subito dopo il nostro portone, lì c'è sempre posto.
LUISA : Ah, grazie. Lo avverto subito. (stessa situazione di prima)
LILLY : (mentre Luisa resta in attesa della comunicazione) Ma ti rendi conto? Lu-i-sa!
EZIO : Mi rendo conto sì.
LUISA : Occupato anche adesso. Non capisco.


Casa4: l'arrivo di Lino
EZIO : (a Luisa) Beh… mi scuso, ma devo andare a preparare l’attrezzatura…
LUISA : Ah, e…che attrezzatura?
EZIO : Ho uno spettacolo teatrale…
LUISA : Non resterai con noi?
EZIO : A cena no… Anzi, tra poco…
LUISA : Che peccato, ora che ci siamo ritrovati!
EZIO : Mi dispiace davvero tanto…
MARISA : …ma non mancherà occasione, vero caro?
LILLY : Eh, sì. Tutti insieme!
EZIO : Già, non…non mancherà…
LUISA : Faremo passare di nuovo tanto tempo? Spero proprio di no!
EZIO : (un tempo) Beh…torno subito…(esce)
LUISA : Che peccato…
MARISA : Eh, non c’è niente da fare, questo lavoro lo porta via a qualunque ora
LILLY : Ma la prossima volta la organizziamo come si deve, eh? In modo che ci sia anche lui!
LUISA : Naturale!
MARISA : Che bello! Sono davvero contenta…(suonano alla porta e Marisa si dirige subito ad aprire) Chi può essere…
LILLY : (a Luisa) Magari è tuo marito!
LUISA : Speriamo.
MARISA : Sì?
LINO : (voce da fuori) Buonasera, credo che mia moglie sia vostro ostaggio!
MARISA : Eh?
LUISA : (a Lilly) È proprio lui… (a Marisa) Marisa, non far caso, scherza sempre.
MARISA : Ma prego, venga, che piacere…
LINO : (facendo il baciamano) Il piacere, mia bella signora, è tutto mio, glielo assicuro.
MARISA : Oh, quant’è galante!
LUISA : Caro, finalmente!
LINO : Eh, devi scusarmi, è stato difficilissimo…
MARISA : Abbiamo cercato di chiamarla per dirle che qui sotto c’è sempre posto…
LINO : Eh, che vuoi farci, il direttore…
LUISA : Ma ti chiama di continuo!
LINO : (lanciando in giro uno smagliante sorriso di scusa) Il successo nel lavoro ha un costo! Oh! E chi è quest’altra gradevolissima signora?
LILLY : (porgendo la mano) Sono Lilly, la cognata.
LINO : (baciamano, poi a Luisa) Cara, devo seguirti più spesso nei tuoi incontri tra amiche!
LILLY : (ride imbarazzata) Oh, quant’è gentile!
LINO : Ma che bella casa! Quadri, mobili d’epoca…
MARISA : Oh! Poche cose rimediate qua e là, qualche oggetto di famiglia…
LILLY : (a Luisa) Ha pure gusto! Complimenti!
LUISA : Grazie.
LINO : Beh, cara, quand’è che veniamo a rubare un po’ di queste cose belle, eh? Stanotte o quella dopo?
MARISA : (sbalordita e allarmata) Come?
LUISA : Non ci far caso. L’ho detto che scherza sempre!
LINO : (con una gran risata) Ma sì, figuriamoci! A giudicare dalla posizione e dall’altezza direi che quest’appartamento dovrebbe avere una vista eccezionale sui dintorni, non è così?
LILLY : Come no? Dovrebbe vedere il panorama dal balcone di là! Si domina il Parco e si vedono anche le montagne! Vuole che gliele mostri?
LINO : Mi piacerebbe molto! È molto cortese…
LILLY : (lo prende per un braccio e letteralmente lo trascina fuori) Per carità! Venga, venga… (escono)
LUISA : Praticamente l’ha rapito!
MARISA : È fatta così: quando vede un bell’uomo si dimentica di essere una timida.
LUISA : Tua cognata conosce bene la casa?
MARISA : Lei e Arturo stanno praticamente sempre qui! Lui si piazza davanti alla televisione e lei mi dà una mano…Anzi, ora che ci penso… Scusami, sai, ma devo andare di corsa in cucina a controllare gli stuzzichini…Doveva pensarci Lilly, ma… Beh, torno subito, eh?
LUISA : Ma…se vuoi ti do una mano…
MARISA : Per carità, faccio in un baleno! Tu, intanto, se vuoi, prenditi qualcosa da bere, fai con comodo… (esce frettolosamente)

Casa5: Luisa ed Ezio
EZIO : Oh! T’hanno lasciata sola?
LUISA : Eh, insomma: chi di qua, chi di là!
EZIO : (un tempo) Luisa.
LUISA : Ezio. Sembra incredibile…
EZIO : Sì, le coincidenze…
LUISA : Che io e Marisa abbiamo fatto amicizia… Ma lo sai che in viaggio si sbagliavano sempre? Ci siamo conosciute proprio perché i nostri nomi sono così simili…! Buffo, eh?
EZIO : Già… Buffo.
LUISA : Ci lasciammo così male. Non ricordo neanche bene perché…
EZIO : Credo che fosse…
LUISA : Ah, no, ecco! Che peccato, Ezio, che peccato che tu…
EZIO : …che io…?
LUISA : …che tu m’abbia lasciata così, senza motivo!
EZIO : Mi sembra che…sì, insomma…che fossi stata tu a lasciarmi per Luca…
LUISA : Non superasti la prova.
EZIO : Non…che cosa?
LUISA : Ma certo! Ti dissi quella cosa lì per vedere quanto ci tenevi a me, ma tu ne approfittasti per lasciarmi così, su due piedi!
EZIO : A me sembra che comunque, dopo, con Luca, tu…
LUISA : Beh, che dovevo fare? M’avevi abbandonata!
EZIO : Io? Io ti…?
LUISA : Ma lasciamo stare…acqua passata! (un tempo, poi, con un sorriso) Ti trovo bene!
EZIO : Anch’io. Hai… Non ho saputo più nulla di te.
LUISA : C’è poco da dire. Poco tempo dopo che noi…sì, insomma…mi sposai e un anno dopo chiesi il divorzio.
EZIO : Mi dispiace!
LUISA : Fu uno sbaglio. Per reazione, sai…
EZIO : Reazione…a cosa…?
LUISA : …ma ne uscii con Renato e questo fu il lato positivo della questione!
EZIO : Con chi?
LUISA : Con Renato, mio figlio, il primo!
EZIO : Ah, ma guarda, l’hai chiamato come…
LUISA : …come tuo fratello, sì. Come sta? Non ne ho più saputo niente…
EZIO : Bene. Adesso sta…
LUISA : Poi mi risposai e durò un po’ più a lungo, ma anche stavolta ne uscii con le ossa un po’ rotte ed un altro figlio…
EZIO : Una vita movimentata! Come lo chiamasti?
LUISA : Ehm…Ma tu? Fotografare t’è piaciuto sempre, sei riuscito a farne la tua professione, complimenti!
EZIO : Non è stato facile. Di questi tempi poi… ma tiriamo avanti.
LUISA : E…con Marisa? Tutto bene…?
EZIO : (un tempo) Sì. Grazie…
LUISA : Figli? Ne avete?
EZIO : No, non…non sono venuti…
LUISA : Sono un grande aiuto, lo sai? (un sospiro) E pensare che avrebbero potuto essere figli tuoi!
EZIO : Beh, insomma…non è che sia mancata l’opportunità…
LUISA : Peccato davvero che tu l’abbia gettata al vento!
EZIO : Ah, io!
LUISA : Ma quello ch’è stato è stato. L’importante è saper guardare avanti, senza farsi affossare dal passato…(squilla il cellulare di Luisa)…scusa…Pronto? Ah, Renato! È tornato, tuo fratello? …Ah…bene…ricordagli di fare la doccia che dopo puzza sempre come una capra! …sì…beh, non lo so! Metti su l’acqua poi senti che cosa preferisce…Ma vedi un po’ tu! Lo sai che Ezio mangia tutto quello che vede; qualunque cosa farai andrà benissimo! …ecco, aprigli, allora e sbattilo sotto la doccia! Va bene, ciao, poi fammi sapere, eh? …anch’io, ciao. (spegne il cellulare) Scusa, sai? Ma…che c’è?
EZIO : Come…come l’hai chiamato, tuo figlio?
LUISA : Renato, no?
EZIO : No, l’altro. L’altro.
LUISA : …ehm…Ezio. Perché? Vedi a volte le coincidenze, dicevamo…
EZIO : Si somigliano i vostri nomi, il tuo e quello di mia moglie, eh?
LUISA : Sì…ma non capisco…
EZIO : Non è una coincidenza. Mi sono interessato a lei la prima volta che l’ho sentita chiamare…perché sembrava che chiamassero te.
LUISA : (un tempo) Oh, Ezio…
EZIO : L’importante è guardare avanti, eh? Poi tu dai il mio nome a tuo figlio e io vivo vent’anni con un’altra perché il suo nome mi ricorda il tuo… Dio! Sembra di essere prigionieri…
LUISA : …di un sogno, si direbbe!
EZIO : O di un incubo, chi lo sa?
LUISA : Perché dici così ?
EZIO : Perché…



Casa6: Luisa ed Arturo
ARTURO : Ma che, l’hanno lasciata sola?
EZIO : È già finita, la partita ?
ARTURO : No, c’è stata un’invasione di campo e allora tocca aspettare un po’ prima che ricomincino a giocare. Così ho girato sulla pallacanestro e quel signore s’è messo a vederla con me…
EZIO : Che “signore”?
LUISA : Dev’essere mio marito, è appassionato di tutti gli sport.
EZIO : C’è tuo marito?
ARTURO : Ah, è suo marito? Complimenti, è davvero simpatico, m’ha fatto ammazzare dalle risate!
LUISA : Sì, è un tipo faceto…
ARTURO : Ma “faceto” un po’ come vi pare! (ride)
EZIO : (vagamente disgustato) Vabbè, io vado a prendere l’attrezzatura e vado, s’è fatta ora. (a Luisa) Scusa, prima di uscire ti saluto… (esce)
ARTURO : E così…quel bel signore è suo marito!
LUISA : Ehm…già…
ARTURO : Beh…che dire…mi pare giusto.
LUISA : In che senso?
ARTURO : Una donna bella come lei non poteva accontentarsi di niente di meno, questo dico.
LUISA : Ma come fa a trovarmi…insomma!
ARTURO : Ma scusi, a casa sua specchi non ce ne sono?
LUISA : Sì, ma…
ARTURO : E allora! A proposito di specchi, l’ha visto il laghetto del parco, qui fuori? A quest’ora, con l’aria ferma della sera sembra proprio uno specchio. Magari se lei s’affaccia esce fuori lo spirito e… (la prende sottobraccio e la conduce verso la terrazza)
LUISA : Che spirito?
ARTURO : Quello dello specchio: “Specchio, specchio delle mie brame…”
Escono ridendo



Casa7: Lilly porta Lino a rinfrescarsi
MARISA : Dev’essere qui e… Oh, non c’è!
LILLY : Dove potrà essere andata?
LINO : La conosco bene, sarà andata in bagno.
LILLY : Ma…non conosce la casa!
LINO : Niente paura: se ha bisogno di una cosa, la trova subito. Piuttosto…se non vi dispiace, avrei giusto bisogno di…
MARISA : Dev’essere andato a prepararsi per andar via…
LILLY : Di che?
MARISA : Ma Lilly! Avrà bisogno di… di…
LINO : Di rinfrescarmi un pochino, nient’altro. Spero che non vi dispiaccia!
MARISA : Per carità! Le faccio vedere…
LILLY : Ma no, lascia che l’accompagni io, tu avrai tanto da fare, ancora…! Venga, mi segua, sennò si perde, la casa è grande!
LINO : “E lo smarrir m’è dolce, in questo mare”! Ma con le vostre amorose guide perdere o ritrovar la via è fonte d’altrettanta gioia!
LILLY : (ride deliziata, a Marisa) È anche un poeta!
Lilly e Lino escono da una parte e Marisa dall’altra.

Casa8: Luisa ed Ezio
Ezio entra con una pesante borsa in spalla. Si guarda intorno alla ricerca di qualcuno. Annunciati da una gaia risata rientrano Luisa ed Arturo; sulle prime non lo vedono.
ARTURO : Ah, ah! Hai capito che bello scherzo?
LUISA : Dio, che vergogna, se fosse capitato a me!
ARTURO : (serio) Ma a te non sarebbe mai potuto capitare. Non l’avrei permesso!
Ezio si schiarisce la voce per annunciare la sua presenza.
ARTURO : Ah, stai qua! M’ha detto che siete vecchi amici…e tu un’amica tua, tanto simpatica, la lasci sola soletta senza compagnia? Meno male che c’ero io…
EZIO : È finita, la partita?
ARTURO : Ah no, mi sa che è ricominciata. (a Luisa, prendendole una mano) Scusami, cara, ma se non ci sono io non danno il calcio d’inizio e finiscono stanotte! A presto, eh? (esce e passando vicino ad Ezio gli fa un cenno di complicità)
Ezio resta un momento perplesso guardando alternativamente la direzione da cui è uscito Arturo e, dalla parte opposta, Luisa che guarda fuori ostentando indifferenza.
EZIO : Non mi dire…
LUISA : Che cosa?
EZIO : Ma…hai un’età!
LUISA : E questo che significa?
EZIO : E poi…è il marito di Lilly!
LUISA : Eh, ma devi capire: è così simpatico!
EZIO : (di soprassalto) Che hai detto?
LUISA : Perché, non è simpatico?
EZIO : Sì, certo, ma…ripeti: hai detto “devi capire”?
LUISA : Mmm…sì, e allora?
EZIO : (un tempo) Sei proprio tu.
LUISA : (incerta) Io. Sì. E con questo?
EZIO : Non sei cambiata. In tutto questo tempo non sei cambiata affatto.
LUISA : Non ti sto capendo…
EZIO : Io, invece, soltanto adesso comincio a capire te.
LUISA : Ma…

Casa9: Ezio e Lino
LILLY : Ah, vi abbiamo trovati, alla fine!
LINO : Dove t’eri nascosta?
LUISA : Ero uscita un attimo a prendere una boccata d’aria.
LINO : Anch’io mi sono “rinfrescato” un po’, con l’aiuto di questa tua gentile amica…
Ezio, che all’inizio era voltato a controllare il contenuto della borsa, udendo la voce di Lino ha la sensazione di conoscerla e si gira a guardare. Resta di sasso.
LUISA : Ehm…Ezio, questo è Lino, mio marito.
EZIO : Tuo marito…
LUISA : (sconcertata dalla reazione di Ezio) Sì e…Caro, questo è…
LILLY : È Ezio, mio fratello!
LINO : (congelato) Ezio…
MARISA : (entrando) Ma che, v’incontrate solo adesso? Finora avete giocato a nascondino?
LUISA : Ma…cosa c’è? Vi conoscete già, per caso?
LINO : No!
EZIO : …no…
LILLY : Eh, che facce! Vi sentite bene?
LINO : Sì!
EZIO : …sì…
MARISA : Beh, mentre fate conoscenza, vi dispiace se vi lasciamo soli un momento? Lilly, sapessi: i biscotti!
LILLY : Oddio, che è successo?
MARISA : (sottovoce) Vai in giro a fare la scema, tu, vai!
LUISA : Posso dare una mano?
MARISA : Non c’è bisogno…
LUISA : Insisto. Vorrei sentirmi utile.
MARISA : Andiamo, allora.
Un silenzio imbarazzato
LINO : (con falsa disinvoltura) Ma tu guarda le coincidenze…!
EZIO : Zitto!
LINO : (sottovoce, allarmato) Che c’è? Stanno tornando?
EZIO : …il marito di Luisa, eh?
LINO : Ehm…sì, Luisa è mia moglie…pe-perché?
EZIO : Luisa era una mia carissima amica.
LINO : Ehm…eh? Ah! Ma sì, da bambini! Beh, ma il tempo passa, su! Non vedo cosa…
EZIO : A volte sembra non essere mai passato…
LINO : Cosa?
EZIO : (fronteggiando Lino) Deve smetterla, deve lasciarla stare, la lasci!
LINO : Luisa?
EZIO : No. L’altra.
LINO : Ma…non…non capisco… (recuperando sicurezza) E poi non vedo in nome di cosa…
EZIO : Luisa è amica mia e non voglio che soffra!
LINO : Ah…beh…capisco… Ma non si preoccupi, so essere molto discreto.
EZIO : Lo immagino.
LINO : E poi, a ben vedere…non vedo come possa…
EZIO : Le fotografie…
LINO : Ah! Stiamo facendo un ricattino, eh? Ma bravo! Ebbene, lo sa che facciamo? (sorridendo estrae dalla tasca la ricevuta delle foto e la straccia) Voilà! Addio al ricattino!
EZIO : Beh, che dire (estraendo di tasca la sua ricevuta) …morto un ricattino se ne fa un altro!
LINO : (sgranando gli occhi) Non…non oserà…!
EZIO : Potrei osare.
LINO : Ma…suvvia, che senso ha? Le farebbe solo del male…
EZIO : E lei, non gliene sta già facendo?
LINO : Ma…non può…non ne sa niente!
EZIO : Si sa sempre. Ce ne accorgiamo dopo, che lo sapevamo già, chissà da quanto. Si tratta solo di capire se lei vuole che la cosa le scoppi in mano, o se è disposto a lasciarla sfumare, piano piano, giorno dopo giorno, facendole compagnia, standole vicino…
LINO : Mi sta chiedendo una cosa…lei non capisce, non sa… e poi…ma perché?
EZIO : Le sto solo chiedendo di fare quello che non ho mai potuto fare io. Diciamo che si tratta di un favore personale.
LINO : E perché dovrei farle questo “favore”?
EZIO : Non è a me che deve farlo. È a… (sventolando la ricevuta). Capito? Beh, una buona serata!
Ezio esce lasciando Lino in preda all’angoscia.

Epilogo mistico
Ezio si trova in una sala teatrale un po’ “Off”. Quattro attori con tunica e maschera stanno declamando brani presi da Tragedie o Poemi antichi, nell’Italiano un po’ aulico delle antiche traduzioni. Ezio scatta in continuazione fotografie agli attori finché questi s’interrompono.
A soggetto, Ezio s’informa nei riguardi del tecnico se va bene così, se è previsto un cambio di costumi o altro; intanto tre degli attori se ne vanno non senza raccomandarsi sulle foto che desiderano avere. Mentre Ezio si avvia all’uscita, occupato a riporre la macchina fotografica, la quarta attrice (la stessa che interpretava Luisa) riprende a declamare il testo che segue.

LUISA : All’umana natura,
a’ suoi capricci nel fare e nel dire,
di sua eterna prova
all’inevitabil fallire
sol rassegnato
siine paziente: devi capire
Sorpreso, Ezio si gira verso l’attrice. Nello stesso momento entrano due attrici, le stesse che hanno interpretato Luisa-B e Cinzia-L, abbigliate allo stesso modo.
LUISA-B : All’umana natura,
a’ suoi capricci nel fare e nel dire,
CINZIA-L : di sua eterna prova
all’inevitabil fallire
LUISA : sol rassegnato
siine paziente: devi capire
Le attrici si avvicinano incalzando Ezio, sempre più angosciato e spaventato. A mano a mano che si avvicinano sollevano la maschera.
LUISA-B : All’umana natura,
CINZIA-L : di sua eterna prova
LUISA : sol rassegnato
LUISA-B : a’ suoi capricci nel fare e nel dire,
CINZIA-L : all’inevitabil fallire
LUISA : siine paziente: devi capire
LUISA-B : devi capire
CINZIA-L : devi capire
LUISA : devi capire
Le tre attrici, circondano Ezio, si aggrappano ai suoi vestiti, lo strattonano. I quattro costituiscono un gruppo inestricabile finché Ezio, al culmine dell’angoscia lancia un grido fortissimo.

Buio

SIPARIO