Foresta Beach

di

Francesco Firpo


Personaggi:

Franky Miscappa (coniglio)
Candido Cinghialoni (cinghiale)
Ingegner Onesto Volpini (volpe)
Topazia Bellamé (giraffa)
Clementina Porcellina
Quattro oche rock
Matilde Tassa detta Matassina
Gallina 1,2, 3. Altre Galline
Buffalo Bingo (bufalo)
Lully Cippalippa (gatta)
Kukky GattacìKova (gatta)
Capra 1 e 2
Pecora
Tacchino
Eugenio Somarelli (asino)
Serena Temporale (civetta)
Gemmina Bell’Orsa (orsa)

Nota: questa commedia è stata scritta per una compagnia di 12 attori.

Scena 1 Presentazione

(Entra Franky Miscappa, ex detective privato, ora aiuto fattorino temporaneo all’ufficio postale. Ha pantaloni larghissimi e stretti alle caviglie, panciotto, camicia con maniche molto larghe, farfallino. 
Franky è un coniglio. Ha il suo codino che spunta dai pantaloni, vistose orecchione con eventuale meccanismo per muoverle a comando. Dire che Franky sia agitato è un eufemismo: in questo momento Franky è il fratello gemello della paura.)

Franky - Pa,pa,pa,paaa…paura, paura, paura!!! Ho pa, pa, paura! Ho fifa, strizza, te, te, terrore!! Ma perché poi ho paura? Pe, perché so, sono un co, coniglio e sono un coniglio un po’ co, co, co, codardo. Sì, ma qui de, devo o, organizzarmi se, se no finisco di parlare do, do, domani maaattina. Fa, fare esercizio uno.

(Franky fa tre impacciate flessioni sulle ginocchia, allarga più volte le braccia, inspira platealmente, spinge le mani in basso espirando, ha una ritualità vagamente orientale, sottolineata da fonemi.)

Tre saltelli, (Esegue.) e uno e due e tre. Bene, adesso riesco a parlare per quattro minuti senza balbettare. Eccomi qua. Mi presento. Io sono un coniglio e mi chiamo Franky Miscappa. Lavoro? Certo. Io facevo il detective privato. Era un mestiere che mi piaceva. Un coniglio detective? Ebbene sì. I conigli hanno le orecchie lunghe, ascoltano tutto, osservano tutto, hanno paura e quindi non rischiano inutilmente, insomma hanno i numeri per fare i detectives. Però, però, però, negli ultimi anni ho dovuto cambiare mestiere, come tutti. Sono diventato sotto aiuto supplente di fattorino temporaneo all’Ufficio Pacchi delle Poste. Ma questa è un’altra storia, poi ve la racconterò. Adesso, io e i miei colleghi animali vi racconteremo la storia della “Foresta Beach”. E’ una strana storia. Foresta beach, foresta spiaggia? La foresta è una cosa, la spiaggia un’altra cosa. Che c’ azzeccano messe assieme? Appunto. Ma andiamo con ordine. Principiamo dal principio. Gli animali di questa storia hanno sempre vissuto, da tempo immemorabile, nella Grande Foresta Antica. Tutti facevano il proprio mestiere, un anno pioveva di più, uno di meno, insomma si viveva normalmente, come sempre. Nessuno ci rompeva le scatole, da fuori. La Grande Foresta Antica, che poi non è grandissima, è fatta di colline, montagne, burroni, il clima è difficile da sopportare, ci vuole la pellaccia dura per viverci. Insomma la foresta era sempre stata isolata e noi facevamo i fatti nostri. Poi, si sa, con internet le cose cambiano. Ma ciò che ha cambiato la vita di tutti noi animali e che stava trasformando totalmente la stessa foresta non è certo stato internet, no. E’ stato un animale. Uno di noi, uno nato qui. Un cinghiale. Di nome: Candido Cinghialoni. Per la precisione: il commendator Candido Cinghialoni. Ora, parlare di Cinghialoni non è per niente facile. A tanti animali era molto simpatico, a tanti altri no, non lo sopportavano. Il fatto è che Cinghialoni aveva una personalità esuberante, una ne faceva e sette ne pensava. Era così anche da giovanotto. C’è una leggenda della foresta che dice che Cinghialoni aveva le idee chiare anche da giovane: Cinghialoni raccoglieva, sulla montagna, cacca di stambecco, la impastava con erba cipollina e foglie di prezzemolo e poi la spediva nei ristoranti cinesi dell’Indonesia e la vendeva come nidi di rondine, costosissimi. “Tutta roba sana, alta montagna!” Ma cosa c’entra la cacca di stambecco con i nidi di rondine? Niente, ma l’importante è osare, la fortuna aiuta i coraggiosi. E infatti Cinghialoni era coraggioso e cominciò a fare un sacco di soldi. Poi ci prese gusto e decise di emigrare all’estero per allargare il suo giro d’affari. Restò lontano dalla nostra foresta per qualche anno e quando tornò… perbaccolina, aveva tanti, ma tanti, ma tanti soldi. Certo, Cinghialoni era uno che lavorava forte, però non si capì mai bene dove avesse trovato questo diluvio di denaro. Lui parlava sempre di sé, con tutti, ma su questo punto era molto riservato. Comunque la nostra storia comincia proprio qualche tempo dopo il ritorno nella Grande Foresta Antica del Commendatore Candido Cinghialoni. E ora conosceremo direttamente Cinghialoni, i suoi collaboratori e i vari animali di questa storia. Ma attenzione!!! Sta arrivando!! 

(Franky esce, mentre entrano Cinghialoni e l’ingegner Volpini.) 

Scena 2 Il grande progetto della Foresta Beach.
( Colloquio tra Candido Cinghialoni e L’ingegner Volpini.) 

(Entra il Commendator Candido Cinghialoni, ha stivali e braghe da
cavallerizzo, orrenda camiciona a scacchi, formidabili bretellone,
improbabili gemelli ai polsi. In testa ha irsuta chioma e orecchie da
cinghiale, bella coda, naturalmente. Lo segue l’ingegner Volpini, molto
elegante/ministeriale, chioma, orecchie, eventuale naso da volpe.
Indispensabile vistosa chioma volpina. L’ingegnere porta in scena un
cavalletto con tavola e carta geografica della Grande Foresta Antica.) 

Cinghialoni - Vieni, vieni ingegnere, sistemati. Non ho molto tempo, ho cento cose da fare, però dobbiamo curare i dettagli. Voglio fare un discorso televisivo memorabile. 

Volpini - (Sistemando il cavalletto.) Sono al suo servizio Commendatore. Abbiamo già provato diciotto volte, ma per me non c’è problema. Lei segue proprio ogni particolare. 

Cinghialoni - Bravo Ingegner Volpini. Sei un giovanotto in gamba. Bene, sei pronto?

Volpini - Quando vuole, Commendatore. 

Cinghialoni - Bene. Allora, io mi farò mezz’oretta di ginnastica, un’ora di idromassaggio, due ore di trucco-restauro conservativo…

Volpini - In effetti, Commendatore, ultimamente lei sembra più giovane…

Cinghialoni - E sfido! Io mi pago uno staff di dieci, dico dieci faine truccatrici che studiano un trucco specifico per ringiovanirmi gradualmente. E non è facile, perché se esagerano, in sei mesi divento un lattante. L’ultima volta poi si è staccato un pezzo di cerone spesso due dita dalla mia mascella sinistra. Un disastro. Per fortuna ero inquadrato da destra. Ecco vedi! Lo dicevo io! Errore madornale! Io devo stare di là e tu di qua. Spostati. (Cambiano posizione sul palcoscenico.)

Volpini - Subito commendatore. Ma, non è lo…

Cinghialoni - Non è lo stesso caro Volpini. Non è lo stesso. Io sono molto più bello e più convincente dal lato destro. Non so perché ma è così. Ho fatto fare sette sondaggi su questa cosa. Allora ci siamo. Trucco a posto. Luci. Dodici telecamere in azione. Musichetta allegra di partenza… Sorridere…Cari amici della Grande Foresta Antica, bestie, animali, bestione, bestioline, animalucci bestiali, vi voglio bene. Io, Commendator Candido Cinghialoni lavoro per tutti voi e vi voglio molto bene. Voi tutti lavorate per me e mi volete molto bene. Baci, bacini e bacetti! E ora vi parlerò del nostro grande progetto che ci farà tutti felici, cambierà la nostra vita e la vita della foresta. Signori, ecco a voi “Foresta beach”!!, La foresta spiaggia!! Sono qui assieme al nostro Ingegner Volpini, responsabile dei Lavori Pubblici, che vi illustrerà lo schema del progetto. Vai ingegnere!

Volpini - Grazie, Commendator Cinghialoni. Cari amici animali, il progetto è molto semplice.. Ecco qua: (Scopre il grafico con la cartina del progetto.) Foresta Beach! Tutta la Grande Foresta Antica sarà trasformata in un immenso parco acquatico per gli animali turisti di tutto il mondo! La vecchia Foresta Antica sarà spazzata via, al suo posto faremo laghi, laghetti, piscine, centinaia di villaggi turistici, in ogni casa ci sarà il rubinetto dell’acqua, quello del pop corn e quello delle patatine fritte, ma la cosa sensazionale sarà…

Cinghialoni - Sarà il Serpentone dei Sogni! Una meraviglia della tecnica! Il Serpentone dei Sogni sarà un gigantesco tubo, largo come un campo da pallone, un tubone di plastica trasparente pieno a metà d’acqua. Il tubone/serpentone sarà sopraelevato, a cento metri d’altezza, partirà dalle montagne della Valle Lunga, ci cacceremo dentro tutto il fiume della valle. Il tubone/Serpentone scenderà giù, poi precipiterà come una cascata, risalirà, farà le giravolte come le montagne russe, attraverserà più volte tutto il territorio della Foresta Beach! 

Volpini - E’ meraviglioso, Commendatore!

Cinghialoni - Grazie, ingegnere, ma non è proprio tutto tutto merito mio, il tubone/Serpentone sarà la gloria e l’onore di ogni animale della foresta!

Volpini - Naturalmente, Commendatore. Ma pensate un po’, cari animali: nel Serpentone dei Sogni noi potremo organizzare gite aziendali per pescecani depressi che inseguiranno balene in cerca di emozioni, faremo scendere zattere di gomma trainate da ippopotami, e sopra le zattere ci saranno zebre, rinoceronti, struzzi, tutti, insomma!

Cinghialoni - Naturalmente abbiamo studiato ogni particolare. Ci saranno obiezioni? Le ascolteremo. Io conosco il pensiero dei nostri animali. Io sono presidente di tutte le istituzioni e di tutte le associazioni di animali, anche del club “ballo liscio per pinguini”. Io mi sacrifico per tutti. Comunque ogni animale può scegliere fra tante possibilità: può essere d’accordo con me, oppure può pensare come me, oppure può condividere le mie opinioni. Ma, appunto solo per scrupolo, ingegner Volpini, provi un po’ a fare delle obiezioni.

Volpini - Volentieri, commendatore, ma solo per scrupolo, perché il progetto, come lei diceva, è perfetto. Beh, per esempio: se il fiume della Valle Lunga andrà tutto nel serpentone/tubone, cosa berranno le mandrie di mucche della valle, là c’è una bella produzione di latte…

Cinghialoni - Bella domanda. Semplice: le mucche berranno la mia acqua minerale. Secondo: Basta col latte di montagna, è solo folclore. Useremo latte in polvere dalla Patagonia, costa meno. In montagna faremo piste da sci estivo con i cannoni che sparano neve artificiale. Le mucche faranno le maestre di sci per tutti i turisti cucciolotti che verranno. Altra domanda. 

Volpini - Subito. Commendatore, nel progetto la Valle Stretta viene sbarrata da una diga gigantesca e tutta la valle diventa un lago artificiale per lo sci d’acqua degli elefanti, i fanghi per leonesse con l’artrite e gli idromassaggi per i trichechi. Domanda: ma i cervi e i caprioli della valle che faranno? 

Cinghialoni - I caprioli faranno le capriole da un’altra parte, faranno le guide turistiche nel parco dell’altopiano. E poi, ecco, ecco, mi serve un coro alpino per l’accoglienza delle comitive di turisti. Ecco, lo vedo: mettiamo assieme cervi, cerbiatti, caprioli, daini, un bell’alce con le cornone che dirige, due o tre mucche con i campanacci e via!!! Facciamo un coro alpino con i fiocchi!! Se avessi tempo ci andrei anch’io a cantare!

Volpini - Geniale, Commendatore. E’ entusiasmante! 

Cinghialoni - Grazie, ingegnere. Ultima domanda, poi basta. 

Volpini - Ecco, Commendatore, questo progetto della Foresta Beach costerà un bel po’ di soldi, come si può fare per trovarli? 

Cinghialoni - Semplice: tagliamo tutta, dico tutta la Grande Foresta Antica e la trasformiamo in scatolette di fiammiferi antiallergici. Ho già fatto delle ricerche di mercato, possiamo invadere il mercato mondiale con i nostri fiammiferi “Grande Foresta”. Poi, quando la foresta sarà spazzata via, con calma, pianteremo alberi che crescono più in fretta, delle specie nuove, inventate ora, per alberi più colorati, più veloci, così li vendiamo e ci facciamo degli altri soldi. Ho finito. Cari amici telespettatori, bestie e animali della foresta, vi bacio tutti e vi saluto. Sono sicuro che il progetto vi piaccia moltissimo. La Grande Foresta Antica cambierà completamente, sarà una Foresta Beach giovane e divertente, tutti voi cambierete lavoro e vita e sarete tutti felici. Ciao!! Finito. Com’è andata Volpini?

Volpini - Bene Commendatore. Direi benissimo. 

Cinghialoni - Sì, sono proprio contento. Bene Volpini. Tieniti pronto. Domani facciamo la trasmissione in diretta. Senti, se nella diretta ti vengono delle domande o delle battute nuove, non avere problemi, improvvisa. Io mi trovo benissimo nelle improvvisazioni. D’accordo?

Volpini - Perfettamente, Commendatore.

Cinghialoni - Ora vai, sono in ritardo. Cosa devo fare? Ah, sì, devo vedere la mia nuova consulente in bon ton internazionale.

Volpini - Interessante…

Cinghialoni - Vedi Volpini, sto viaggiando sempre di più in giro per il mondo. Per la diplomazia e i contatti internazionali è meglio essere raffinati. Io ho sempre basato tutto sulla simpatia immediata e sulla personalità, però è meglio documentarsi. Ora devo bermi sette litri di caffè per essere più lucido. Lavoro troppo. Vieni, Volpini, accompagnami. (Escono.)

Volpini - Con piacere, Commendatore. 


Scena 3. Colloquio fra Cinghialoni e Topazia Bellamé, consulente di bon ton 
internazionale. 

(Entra Topazia Bellamé, è una giraffa, ha copricapo con generose cornine e orecchie da giraffa, tacchi alti, la fedele coda, audace scollatura e spacchi per le gambe, vestito vaporoso con grandi macchie da giraffa, vistosi e pacchiani gioielli, occhi truccati da “notte di passione”. Topazia ha una andatura “nobile”, assolutamente innaturale. Si ferma a metà palco. Entra affannato Cinghialoni, si pulisce la bocca/grugno con il dorso della mano, facendo un rutto, mentre il sopracciglio di Topazia disapprova.)


Cinghialoni - Ah, sei già qua. Bene, così non perdiamo tempo. Io sono Cinghialoni, naturalmente. Com’è il tuo nome? Non mi ricordo, ho la testa da tutte le parti. Beh, piacere, mettiti comoda.

(Cinghialoni fa il democratico e porge la mano per stringere quella di Topazia. Topazia allunga la mano perché venga baciata, Cinghialoni la prende, impacciato, Topazia abbassa decisamente la mano, Cinghialoni deve inchinarsi fino a inginocchiarsi.)

Topazia - Sono Topazia Bellamé, esperta internazionale di bon ton, belle maniere e stile. Come è noto, molti animali hanno stile, ma le giraffe sono nobili per natura. Sanno guardare lontano, tengono le distanze, hanno il portamento portato con grazia, in ogni momento.

Cinghialoni - (Comincia ad essere intimidito. Accenna ad alzarsi.) Ecco, io volevo appunto…

Topazia - Fermo lì, non si muova. Devo osservarla. Nel fax che ho ricevuto lei chiedeva un paio di “chiacchierate” sullo stile internazionale. Se lo scordi. La classe non è acqua da bere in un bicchiere. Sarà un lavoro lungo.

Cinghialoni - Ma io non ho…

Topazia - Sì, fermo così, bocca aperta, sorrida. 

Cinghialoni - (Perplesso, esegue.) 

Topazia - Sì, proprio come pensavo. Commendator Cinghialoni, lei ha una sola dentiera? 

Cinghialoni - Che dice? Come si permette! I miei denti sono tutti…

Topazia - Tutti falsi, lo vedo. Non lo neghi, non mi inganno. So riconoscere un dente falso di una cagnetta barboncina a cento metri di distanza. Quindi lei ha una sola dentiera. Errore. Si faccia fare subito tre o quattro dentiere diverse, ora le spiego. A livello internazionale bisogna semplificare tutto. In una riunione internazionale, quello che interessa è la foto finale, di gruppo. Se lei è d’accordo con i risultati della riunione metterà la dentiera A, una bella dentierona con un sorriso largo così, (Cinghialoni esegue, fronte al pubblico, sorriso esagerato) se lei è sospettoso metterà la dentiera B, modello zig-zag, (Cinghialoni esegue, storce totalmente la bocca.), se è arrabbiato, offeso, negativo, la dentiera C, modello scartamento ridotto, quattro denti in tutto, esattamente: il ringhio del topo di fogna, e finalmente, se è possibilista/speranzoso/falso timido, usi la dentiera D, modello sorriso del cavallo innamorato. Sono stata chiara? 

Cinghialoni - Interessante, non pensavo…

Topazia - Si alzi, grazie. (Cinghialoni esegue.) Petto in fuori. Pancia in dentro. Guardare in alto. Immobile. (Topazia annusa vistosamente, e con disappunto, Cinghialoni.) Cinghialoni, lei puzza!!

Cinghialoni - Eh!?! (Irrompe platealmente il coniglio.) 

Franky - Stooop! Feeermi tutti! Fermi lì! (I due si immobilizzano.) Questa frase è mo,mo,molto impoportante, come vedremo in seguito. Ma, ma, ma, e ribadisco ma: questa frase il Commendator Cinghialoni l’ha già sentita dire altre volte. Da chi? Da Clementina Porcellina, la ex moglie di Cinghialoni. Questa frase Clementina la ripeteva molto spesso a Cinghialoni, molti anni fa, quando erano più giovani. Poi Cinghialoni ha fatto carriera, soldi, aveva la testa altrove e addio Clementina. Ma controlliamo un attimo. Vai col replay! 

(Entra Clementina Porcellina, è vestita semplicemente come una casalinga. Grembiule, orecchie, grugno, codino.)

Clementina - Cinghialoni Candido, tu puzzi!! Io sono una maialina porcellina, tu sei un cinghiale, e cioè un maiale selvatico. E anche se ti dai tutti i profumi del mondo, resti sempre un porco, e puzzi! L’odore di bestia selvatica non te lo puoi levare di dosso. E non ci sarebbe niente di male, se uno puzza, puzza! Basta non farne un dramma. Ma tu vuoi fare l’elegantone, il raffinato! Li conosciamo fin troppo i tuoi slogans: “Cinghialoni, il levriero della giustizia! Il San Bernardo delle cagnette vecchiette!! L’usignolo dei buoni sentimenti! Già, l’usignolo! Sei stonato come una campana stonata eppure hai fatto incidere venti cd falsi dove canti e cinguetti come un uccellino e tutti ci credono perché in tv canti col play back. 

Cinghialoni - (Restando immobile con Topazia, volta il capo al pubblico e risponde:) Ma no, no, no! Se tutti credono che io abbia una bella voce, io ho una bella voce!

Clementina - Ma certo, e infatti, tu mi raccontavi che in quinta elementare la maestra, quando faceva cantare la classe, prima ti metteva lo scoc tutto attorno al grugno e lo stringeva per bene, perché appena accennavi a “gorgheggiare”, a tutta la classe, all’istante, scappava la pipì!

(Clementina esce, abbastanza indispettita.)

Coniglio - Fine replay. Avanti grazie. (Esce. Topazia e Cinghialoni riprendono, come uscendo da un incantamento.)



Topazia - Come dicevamo, Commendator Cinghialoni, lei puzza!

Cinghialoni - Ma io veramente uso…

Topazia - Lei usa sette deodoranti diversi, li distinguo perfettamente. Due deodoranti decenti e cinque schifezze. E non servono a niente. Il suo odore ne… ne vince sette di deodoranti! Ma non è un problema. Ho io la soluzione. La sorprenderò. E’ un prodotto nuovo, eccezionale. Lo porterò nel prossimo incontro. Mi faccia controllare… (Lo annusa nuovamente.) Devo dire che il suo odore …. bestiale, ha un certo fascino animalesco… Quasi mi stuzzica… Bene, ora controlliamo il tono muscolare, vediamo… (Palpeggia dappertutto Cinghialoni che è piacevolmente sorpreso.) Cinghialoni, lei è flaccido, molliccio, cadente! Situazione difficile! Facciamo un test rapido. Cinghialoni, chiuda gli occhi. (Cinghialoni esegue tutto.) La mascella volitiva protesa verso il futuro…Bene. Ora sporga le labbra, come a dare un bacio passionale…Un lungo bacio fremente e passionale…

(Nel frattempo Topazia ha estratto un frustino da cavallerizza, nascosto nel suo vestito, prende le misure e appioppa una frustata violentissima sul sedere di Cinghialoni che lancia un urlo “bestiale”.)

Topazia - Bravissimo, Cinghialoni! Riflessi validi, possiamo recuperare! Riproviamo. Bacio passionale! 

Cinghialoni - Ma no eh, no!!

Topazia - Ho detto bacio passionale!! (Afferra Cinghialoni, lo piega all’indietro baciandolo voluttuosamente sulla bocca e sul collo.)

Cinghialoni - Mi correggo, sì, sì, ancora! 

Topazia - Chiudere occhi, bacio passionale!

Cinghialoni - Pronti! Subito! (Chiude occhi, sporge avide labbra, ma Topazia: paa!! Altra frustata violentissima con urlo di Cinghialoni.)

Topazia - Bravo Cinghialoni! Confermo. Bei riflessi. Mi dica una cosa, lei sa ballare? 

Cinghialoni - Insomma, sono un istintivo.

Topazia - Cinghialoni, l’istinto è una cosa e la tecnica un’altra. Attenzione. Nelle riunioni internazionali la cosa più importante è essere di buona compagnia. Barzellette, battute, alla sera si va tutti a ballare. E bisogna fare bella figura. Mi capisce? 

Cinghialoni - Perfettamente. Sono totalmente d’accordo. 

Topazia - Ad esempio: se lei va ad un congresso internazionale di papere, anatre e affini, lei che fa? 

Cinghialoni - Ma…

Topazia - Niente ma, lei balla il rock, punto e basta. Ho le statistiche, non c’è il minimo dubbio. Ora mi faccia un po’ vedere. Aspetti, le mando su un cd a tre dimensioni.

(Parte una musica rock scatenata, irrompono tre o quattro anatre e papere che ballano veramente bene, Topazia si esibisce, Cinghialoni segue e partecipa, se la cava.)

Topazia - Non male commendatore, vedo che lei si applica. E se va a un vertice mondiale di cammelli e dromedari? 

Cinghialoni - Eh…

Topazia - Deve ballare il tango, è d’obbligo. Come andiamo col tango? 

Cinghialoni - Mi applico…

Topazia - Controlliamo. Musica! (Parte il tango, Topazia e Cinghialoni volteggiano in un tango caliente assai.)

Cinghialoni - Le sue lezioni sono proprio interessanti, Topazia.

Topazia - E’ una questione di professionalità, commendatore. 

(Ma tant’è, in un bel volteggio, Topazia, in un accesso di “professionalità” “divora” con un bacio vorace il Commendatore.)

Cinghialoni - Le sue lezioni sono mozzafiato, Topazia, sono ai suoi piedi, mi chieda ciò che vuole. 

Topazia - Grazie Cinghialoni. E…solo per gradire, tanto che c’è, mi nomini Ministro del Turismo della Grande Foresta.

Cinghialoni - Con vero piacere. Lei sarà un ottimo ministro. 

Topazia - Mi dia pure del tu, Cinghialoni..

Cinghialoni - Veramente do del tu a tutti, preferisco darle del lei, è più intimo…

Topazia - Ma certo caro, certo. 

(Sfuma la musica e Cinghialoni e Topazia, sempre ballando il tango, escono.) 



Scena 4 Matassina.


(Entra velocemente Franky.) 

Franky E bra,bravo Ci,Cinghialoni, il re dei furbacchioni! Ha proprio un carattere complesso, non è facile da capire. Ma proviamo a conoscere ancora un animale, - l’ultimo! -, che è stato ed è importante nella sua vita, esattamente la figlia di Cinghialoni, che si chiama Matilde Tassa. Matilde Tassa? Strano nome. Calma Mi spiego. Chi è il tasso? Il tasso è un animale simpatico, simile alla volpe, è nero a strisce bianche, naso a punta, bella coda. Il tasso, se è una femmina, è una tassa. Già, ma se Cinghialoni è un cinghiale e la sua ex moglie è una maialina porcellina, com’è possibile una figlia tassa? Ora lo chiediamo… A Cinghialoni no, lasciamolo studiare il tango. Lo chiediamo a Clementina Porcellina che abbiamo già conosciuto. 

(Entra Clementina Porcellina, esce Franky.)

Clementina - La questione è molto semplice. Quando eravamo sposati, io e Cinghialoni potevamo fare i nostri figlioli, e cioè dei bravi cinghialini/porcellini. Il fatto è che non potevamo avere figli, succede, è inutile fare lunghi discorsi. Un giorno però io stavo camminando nel bosco della Valle Lunga quando, a un certo momento, sotto un cespuglio di lamponi ho visto…due occhiettini neri neri che mi fissavano, impauriti. Guardo meglio, mi avvicino e ..la vedo bene! Una tassina piccola piccola, con i lacrimoni sulle guanciotte e il moccicone al naso. Bella stella, cosa fai lì? Dove sono la tua mamma e il tuo papà? E lei: “Mmmm!” Fa un piantino piccolino e accenna dietro di me. Mi volto e… perbaccolina! A un passo da me dietro una fila di cespugli, lungo il sentiero, c’era un burrone, un dirupo altissimo, a picco e laggiù, laggiù, sulle rocce… i corpi di un tasso e di una tassa, morti. Che disgrazia! Dovevano essere scivolati, chissà. Allora guardo la tassina e le dico: Piccina mia, mi dispiace tanto. Ora però tu non puoi stare qui da sola. Vieni, ti porto a casa mia e ti faccio qualcosa da mangiare. Non avere paura, salta su sulla groppa che ti porto in spalletta. La tassina dice: “Mmm.” e poi mi sale in groppa. Da allora abbiamo sempre vissuto assieme e io sono diventata la sua mamma.E Cinghialoni? Beh, quella sera era un po’ perplesso.Stranamente era in casa. Diceva: Una figlia tassa? Ma andiamo, ci prenderanno in giro, aspettiamo… Poi però Matilde… sì, l’abbiamo chiamata Matilde Tassa, poi tutti la chiamavano Matassina. Dicevo, Matassina era talmente simpatica che Cinghialoni si è affezionato e le ha sempre voluto bene. Per la verità qualcosa a me non andava giù. Era la solita questione della pubblicità. Cinghialoni ora qui è il capo di tutti, però ci ha messo del tempo e per anni è andato avanti a pubblicità e propaganda sempre, sempre e comunque. Insomma era un po’ noioso. Si soffiava il naso? Chiamava due giornalisti. Tossiva? Ne chiamava quattro. Starnutiva!! Caspita! Convocava otto giornalisti. E la cara Matassina? Ecco: Cinghialoni faceva gli spot e le interviste televisive con Matassina piccola in braccio. Diceva: “Bestie! Animali! Amici! Voi dovete fare come i tassi! Amate le tasse! Ma fidatevi di me: l’unica tassa che vi farò vedere è mia figlia Matilde, una tassina piccina piccina, ah, ah!! Insomma a me queste cose facevano girare le scatole, comunque Cinghialoni è stato un buon papà, aveva sempre da fare in giro, però vuole bene a Matassina.

(Si sente da fuori quinta: “Mamma!” Arriva Matassina, interpretata da giovane attrice di 18-20 anni, orecchie e capelli da tasso, nasino a ciliegia nera, coda, camiciona e braghe di tela, nere con strisce bianche. Naturalmente è una tassina simpatica e vispolina, tutto pepe.)

Matassina - Ciao mamma, sono arrivata!

Clementina - Ciao Matassina! Sei stata dal dottore della schiena? 

Matassina - Certo mamma. Il dottore della schiena, l’ortopedico, mi ha detto che se non faccio ginnastica mi viene la schiena storta, la scoliosi.

Clementina - Accidentaccio! Ma è grave? 

Matassina - Per ora no, ma se non faccio ginnastica posso peggiorare parecchio. 

Clementina - Ah, va bene, va bene. Allora avanti con la ginnastica, quando cominci? 

Matassina - Vedi mamma, il dottore ha detto che devo fare una ginnastica speciale, la ginnastica della lotta greco-romana.

Clementina - La lotta greco-romana? Io non ne so niente. 

Matassina - Non ti preoccupare mamma. Devo trovare un allenatore di lotta greco romana e fare gli allenamenti. 

Clementina -Guarda Matassina, prova a cercare tuo papà, e se lo trovi e ha tempo, ti darà delle buone indicazioni.

Matassina - Va bene, mamma: lo faccio subito. 

Clementina - Io devo ancora fare la spesa. Ciao Matassina, ci vediamo a casa. (Esce.)

Matassina - Ora vado da papà. E’ un po’ che non lo vedo. (Fa due passi in avanti, si volta, due passi, dietro-front, è arrivata.) Papà, ci sei? Ti posso parlare? Sono Matassina! (Entra veloce Cinghialoni.)

Cinghialoni - Matassina, piccina mia! E’ un po’ che non ti vedo. Fatti guardare… Ma sei un fiorellino! Cosa sei tu del tuo papà? 

Matassina - (Prendendolo in giro.) La gioia!

Cinghialoni - Brava Matassina. Bacino a papà. Però vai piano se no mi si sgretola il trucco, oggi l’ho rifatto già una volta. Se ballo il tango devo metterci la colla… (Matassina si bacia un dito e lo appoggia sulla guancia di Cinghialoni.) Dimmi tutto, piccina. Prestino perché ho da fare. 

Matassina - Senti papà, sono stata dal dottore per la schiena. Dice che se non faccio una ginnastica speciale mi viene la scoliosi, la schiena storta.

Cinghialoni - Ah, no, no, no. Cos’è questa storia? Dobbiamo fare qualcosa. 

Matassina - Ecco, appunto. Il dottore dice che devo fare la ginnastica della lotta greco-romana.

Cinghialoni - La lotta greco-romana? Aspetta, aspetta, ho avuto una questione la settimana scorsa… Ah, ora ricordo. Perfetto. Allora, io ho fatto chiudere una scuola dove insegnavano greco e romano, no, greco e latino…

Matassina - E perché? 

Cinghialoni - Perché in quella scuola insegnavano troppo a pensare e a parlare. Ora, pensare e parlare sono cose che non servono a niente. Io ho bisogno di animali che lavorino e facciano soldi senza troppe chiacchiere. Per far soldi serve di più, che so, l’idraulica, l’ippica, l’intrallazzo giusto al momento giusto. 

Matassina - Papà, sarà. Però si parlava di lotta greco-romana. 

Cinghialoni - Esatto. Vengo al punto. C’era un insegnante di latino e greco, un tipo giovane e sveglio, che si è ritrovato a spasso, come capita. Gli avevo trovato un bel lavoro, poi non gli andava e allora l’ho riciclato come animatore nel villaggio turistico “La ciccia non c’è più”, che è qui a due passi. Lui tiene appunto dei corsi di lotta greco-romana-dimagrante, per foche e trichechi troppo ciccioni. 

Matassina - Ma papà, insegnare latino e greco e fare lotta greco-romana sono cose differenti!

Cinghialoni - Lo so piccina, il mio cervello lavora troppo ma funziona ancora. Il fatto è che questo tale professore era sempre stato appassionato di lotta, faceva le gare internazionali, insomma credo che sia proprio quello che ti serva.
Ora tu vai al villaggio turistico, dici chi sei, osservi e poi decidi. Va bene? 

Matassina - Va bene papi, vado subito. Poi ti racconto. 

Cinghialoni - Ciao Matassina! (Escono entrambi.)


Scena 5 Le galline della cooperativa “Meglio un uovo oggi” 

(Irrompe, come sempre, Franky Coniglio, è abbastanza allegro.) 

Franky - Sta,sta, sta, sta, stacchetto musicale! Musica! 

(Entrano sei galline o meno, a seconda delle disponibilità. Hanno copricapo da gallina, naso/becco di gallina. Devono essere in grado di cantare e di ballare. Nello stesso tempo, le attrici che hanno anche altri ruoli, devono avere il volto abbastanza mimetizzato. Ampie tute o casacche blu, da operaie, braghe ampie, bella coda da gallina.Entrano cantando e danzando, sono molto simpatiche e buffe. La musica, possibilmente, ha uno stile jazz anni ’20.)

Canzone della cooperativa galline.

Noi siamo le galline
della cooperativa “Meglio un uovo oggi
che una gallina domani”.
Noi lavoriamo nella Valle Fredda
della Grande Foresta Antica.
Facciamo uova, uova, uova.
Facciamo uova fresche, sì, sì, sì.
Facciamo uova sode, sì, sì, sì
Facciamo uova fritte, sì, sì, sì.
E poi, poi, poi….
Uova alla lattuga,
Uova alla mozzarella,
Uova alla cipolla,
uova con l’asparago,
uova con camicia strapazzata.
E’ meglio un uovo oggi
che una gallina domani. 
Sì, certo, sì!

(Le galline fanno prodigi canori e danzanti, l’atmosfera è da squadra atletica euforica per grande vittoria.)

E friggi, friggi, friggi,
no, uovo sodo, sodo, sodo.
Vai con la lattuga, la, la, lattuga.
Cipolla, cipolla, cipolla.
Vai con l’asparago, as-parago!
Ma la camicia, camicia, camicia,
la vogliamo strapazzata!

(Durante la canzone, ballando, le galline “friggono, diventano sode, diventano “uova”.)

Gallina 1 - Bene ragazze, faremo un figurone!

Gallina 2 - (Rivolgendosi al pubblico.) Eccoci qua. Come avrete capito, noi siamo galline della cooperativa “Meglio un uovo oggi che una gallina domani”.
Noi abbiamo la nostra fabbrica nella Valle Fredda, qui nella Grande Foresta Antica. Abbiamo preparato un balletto di presentazione per le nostre colleghe galline della Foresta Nera. Domani facciamo vacanza e abbiamo organizzato una gita aziendale per andare a trovarle. Ci hanno invitato molte volte. Noi le abbiamo ospitate l’anno scorso. 

Gallina 1 - Sono galline simpaticissime, ci prepareranno dei pranzetti da urlo…

Gallina 3 - E poi hanno una birra fantastica!

(Ma in questo istante si sente un rumore di tuono, o di tamburo, irrompe caracollando, poderoso e massiccio, un bel bufalone. Il riferimento è il Bufalo Asiatico , scuro enorme ,grandi cornone all’indietro, usato nei campi e nelle risaie dai contadini.L’attore ha una divisa da postino , eventuali stivali , fedele coda , copricapo importante dotato di corna immense. L’imponenza fisica e la prestanza bestiale contrastano con la rispettosa educazione nel comportamento. 

Buffalo Bingo - Scusate se vi disturbo. Sto cercando la cooperativa “Meglio un uovo oggi…” (Legge una lettera)

Galline (tutte) - …di una gallina domani. Sì , siamo noi. 

(Le galline sono tutte unite e sospettose.)

Buffalo Bingo - Ahhhh , benissimo. Mi presento : io sono Buffalo Bingo, Ufficio Pubbliche Relazioni del Ministero dei Lavori Pubblici…

Galline - (Sospettose) Mmmmm!

Buffalo Bingo - …ma gli amici mi chiamano Binny…

Galline - (Più rassserenate, quasi civettuole) Oh , piacere , piacere signor Binny.

Buffalo Bingo - Mi manda l’Ingegner Volpini , per il progetto “Foresta Beach”.
L’ingegnere vi porge i suoi saluti e le congratulazioni del Commendator Cinghialoni.

Gallina 1 - Cinghialoni si congratula con noi?Però!!!

Gallina 2 - Certo, evidentemente Cinghialoni conosce le nostre uova e le apprezza. Le nostre uova sono o non sono le migliori del mondo? Ehhhh!?!

Gallina 1 - Beh, Signor Binny, ringrazi da parte nostra Cinghialoni e Volpini. Manderemo una cartolina dalla Foresta Nera. E ora, Signor Binny , gradisce un po’ di colazione con noi? Sarà stanco…

Buffalo Bingo – Grazie, siete proprio gentili. Però io veramente devo leggervi un messaggio dell’Ingegnere. 

Gallina 2 – Ahhh , sì certo. Scusi. Legga , legga.

Buffalo Bingo -Gentili galline della cooperativa ecc., complimenti!Congratulazioni! Poiché conosciamo l’alto livello di professionalità del vostro lavoro, abbiamo deciso di premiarvi regalandovi una fabbrica nuova di zecca per la produzione di corpi sferici detti “uova d’oro” destinati ai mercati internazionali. Certi della vostra entusiastica adesione, vi salutiamo con affetto. Congratulazioni. Seguiranno istruzioni. Firmato: Ing. Volpini. Visto: Comm. Candido Cinghialoni.

Gallina 3 - Io veramente non ho capito…

Gallina 4 - Uova d’oro in che senso?

Gallina 1 - Noi cosa ci facciamo con una fabbrica nuova?Abbiamo rifatto la nostra l’anno scorso, è perfetta…

Gallina 2 - Signor Binny, sia gentile, ci spieghi, se può. Noi domani andiamo in ferie nella Foresta Nera e staremo lontano per due settimane. Sarebbe meglio avere le idee chiare.

Buffalo Bingo - (E’ comprensivo.) Io veramente non dovrei sapere o dire niente , però voi mi sembrate così brave…Ecco , io ho visto la vostra pratica negli uffici. Voi avrete una fabbrica nuova, perché la vostra fabbrica di adesso, non esisterà più.

Galline (tutte) - Coosa?!

Buffalo Bingo - Nel senso che non ci sarà più neppure la Valle Fredda….

Gallina 1 - Ma cosa dice? 

Buffalo Bingo - Dico che all’entrata della valle ci faranno una diga altissima , tutta la valle sarà un grande lago artificiale. Faranno spiagge con centri di idromassaggio per rinoceronti e la vostra fabbrica, a trenta metri di profondità sotto il pelo dell’acqua, diventerà un residence per cavallucci marini.

(Reazioni di sconforto, a soggetto: nooo , che disastro , siamo rovinate…)

Gallina 2 – Senta Binny , ci faccia capire , la storia della fabbrica nuova è una presa in giro? 

Buffalo Bingo – Sì.No.Sì e no.Insomma è prevista effettivamente una fabbrica nuova per voi. 

Gallina 3 – E dove?

Buffalo Bingo – Nella zona dell’Altopiano. Cinghialoni e Volpini hanno progettato una nuova zona industriale per la produzione di souvenirs e prodotti tipici della Grande Foresta. 

Gallina 1 – Insomma , noi dovremmo andare a fare le nostre uova nell’altopiano , in mezzo alle fabbriche . E ci fanno pure i complimenti. 

Buffalo Bingo – Purtroppo la situazione è peggiore di quanto pensiate. 

Gallina 2 – E cioè?

Buffalo Bingo – Niente più uova dalla foresta antica. Cinghialoni ha messo su una società per importare uova congelate, in polvere, dalla Lapponia. Le uova fanno schifo, ma costano molto meno.

Gallina 1 – Ma allora noi cosa facciamo?Noi sappiamo fare solo le uova , e le facciamo bene. 

Buffalo Bingo – Voi sarete inserite in un programma di riconversione industriale. E’ già tutto organizzato. Per tre mesi prenderete pillole sperimentali per modificare geneticamente il vostro organismo, poi, durante l’orario di lavoro sarete collegate a una macchina che hanno appena inventato e produrrete…

Galline (tutte) – Cosa produrremo ?

Buffalo Bingo – Palline da tennis antinebbia!

(Estrae una pallina da tennis e la porge alla gallina 1)

Galline (tutte) – Nooo! (A soggetto : ma sono impazziti!Non è possibile!Siamo rovinate!)

Buffalo Bingo – Mi dispiace ragazze , forse è meglio che l’abbiate saputo da me. Mi spiace. Devo andare. (Esce.)

Gallina 1 – Mi manca l’aria , devo sedermi. 

(Scene di pianto e tentativi di consolazione reciproca.Tutte si sdraiano per terra sconsolate.Parte il canto della tristezza. Musica tipo Spirituals , dolore. C’è una solista e il coro).

Canzone – 
No , non siamo fritte, no.
Non siamo fritte no,
noi siamo state fregate,fregate fregate.
E ora non siamo niente,
saremo macchinette 
per fare palline da tennis
antinebbia , nebbia , nebbia.

(Si alzano ed escono tristemente, continuando a cantare , in fila , come forzati.)

(Entra il Coniglio Franky, anche lui è sconsolato)

Franky – Povere galline della Valle Fredda , facevano uova buonissime , e ora devono fare palline da tennis, mi dispiace. Tantissimo. Ora le galline andranno a casa e , per non pensare , si guarderanno un po’ di televisione.Chissà cosa c’è adesso. Vediamo. Picchete! 

(Fa il gesto di accendere una immaginaria TV ed esce).


Scena 6 Telecinghia

(Entra velocemente una gatta/presentatrice TV, ha trucco, acconciatura, orecchie, coda da gatto, ha un vestito molto elegante, “esagerato”. Regge con le mani o altro sistema lo schermo video che consiste in una semplice cornice di legno. Sorriderà sempre, e cercherà costantemente di sembrare totalmente stupida.)

Lully – Ciao ciao a tutti i telespettatori di Telecinghia! Io sono la vostra amichetta Lully Cippalippa (miao!) e starò con voi per un bel po’.Incominciamo subito la trecentesima trasmissione sul cinema oggi e cioè sui films di Candido Cinghialoni. Come sapete questo programma è realizzato in coproduzione con le altre televisioni della Grande Foresta Antica e cioè con Rete Cinghino , con Cinghia Più Più e con Cinghiate TV. Ma ora ci colleghiamo subito con la nostra amica di Cinghiate TV. 

(Entra un’altra presentatrice gatta , vestito diverso ma complessivamente simile a prima presentatrice.)

Kukky - Ciao amici telespettatori , sono Kukky Gattacìkova , di Cinghiate TV. Mi senti Lully? (Le due sono a un metro di distanza.) 

Lully - Certo Kukky , vai così , ti sento benissimo.

Kukky - Allora cari amici , continuiamo la nostra sfida all’ultimo film , voi ci indicate un mese qualsiasi degli ultimi dieci anni e noi dobbiamo dire tutti i films che il nostro Cinghialoni ha fatto in quel periodo.

Lully - Pronto? Sì? Da dove chiama?Dal Pian dei Girasoli? Fantastico , mi dica il mese e l’anno….va bene. Tutti i films di Cinghialoni nel gennaio di cinque anni fa. Perfetto. Sei pronta Kukky? 

Kukky - Prontissima! 

Lully - Uno : Cinghialoni nel Far West.

Kukky - Due : Il ritorno di Cinghialoni.

Lully - Tre : Cinghialoni Due , la vendetta.

Kukky - Quattro : Cinghialoni al Giro d’Italia.

Lully - Cinque : I magnifici sette , cioè Cinghialoni e gli altri sei.

Kukky - Sei : Cinghialoni facce piovere!

Lully - Sette , sette , sette …..

Kukky - Sette : Una lacrima sul grugno , ovvero “Canta Cinghialoni” !!! Evviva , ho vinto io!

Lully - Brava Kukky , oggi mi hai battuta . Però sono sempre in vantaggio io per centocinquantotto contro centoquarantadue.

Kukky - Certo Lully , sei bravissima. E ora pubblicità. Siamo liete di regalare alla nostra telespettatrice di Pian dei Girasoli sette barattoli di Cinghiatella , la meravigliosa crema di cioccolata alla nocciole!

Lully - E non solo!!Le regaliamo anche 18 tubetti di Cin Cin !!

Kukky - Hai pesantezza di stomaco , problemi tecnici là per là e su per giù? Prova Cin Cin , la pomata antistitichezza che ti fa vivere un’emozione!

Lully - E ora cari amici la sorpresa delle sorprese !! Il Commendator Candido Cinghialoni , lui stesso , ci ha autorizzate a rivelarvi un segreto fantastico! 

Kukky - Nelle trecento puntate che abbiamo fatto ci sono arrivate tantissime telefonate che chiedevano com’era possibile che Cinghialoni facesse tanti films. 

Lully - E adesso , attenzione attenzione! Ve lo riveliamo! 

Kukky - La realtà è molto semplice. Tutte le mattine Cinghialoni e i suoi ministri fanno footing per mezz’ora e cioè lui fa l’attore in due o tre films contemporaneamente , a volte da una parte è truccato da buono , dall’altra da cattivo , lui si allena e dice sempre la stessa cosa , e cioè “Uno , due , uno , due , hop , hop , grunt , grunt (grufola) e … tre , quattro , respiro , e …uno , due , uno due , uno , due , hop hop.

Lully - Ma nei films non dice mica: “uno due uno due” . 

Kukky - Certo che no. E’ tutto doppiato col computer. Ad esempio , una volta , mentre ripeteva come sempre “uno due uno due” la parte cattiva diceva: “Ti ho fregato Callagan , ora ti faccio a pezzettini grandi come dadetti da brodo” e nello stesso tempo la parte buona diceva: “Mi hai stregato Molligan , ora ti bacio a pezzettini grandi come dadetti da brodo.”

Lully -Uh, uh, uh!! Ma è fantastico, geniale!! Cinghialoni è proprio in gamba!

Kukky - Bene Lully, adesso, se sei d’accordo presentiamo gli altri programmi della giornata. 

Lully - Ma certo Kukky, prima io!! Allora adesso noi di Telecinghia presentiamo il programma “I consigli di Cinghialoni”, l’esperienza e i successi di Cinghialoni al servizio dei cittadini!

Kukky - Qui a Cinghiate TV presentiamo “Le ricette di Cinghialoni” e cioè piatti e golosità con Cinghialoni cuoco!

Lully - Poi Telecinghia vi darà serenità e sicurezza con “Gli oroscopi di Cinghialoni”, la scienza astrale di Cinghialoni per il vostro futuro!

Kukky - E infine Cinghiate TV vi regalerà la ventesima replica dello speciale: “Cinghialoni facce sognare!”

Lully - Ma prima prima prima, cari amici fedeli, facciamo un sondaggio breve breve sulle cose che vi piacciono di più nella nostra programmazione. 

Kukky - Abbiamo qui in studio il fantastico “ Cinghialoni fans club di Pian dei Grilli di sopra!” Ciao amici, come state?

(Sono entrate due capre, una pecora e un tacchino.) 

Kukky -Ciao ragazzi, come va?

Tutti - Bene Kukky, benissimo!

Kukky - Siete contenti di essere in TV?

Tutti - Sì, tantissimo!

Kukky - Siete emozionati? 

Tutti - Sì, tantissimo!

Kukky - Allora, cosa vi piace di più dei nostri programmi?

Capra 1 - A me piacciono “Le ricette di Cinghialoni”. Le seguiamo da quattro anni tutti i giorni io e mia moglie, e mentre Cinghialoni parla mia moglie prepara i piatti. Però mia moglie dice che Cinghialoni ci fa ingrassare. 

(Risata isterica e meccanica degli altri animali.)

Kukky - E’ proprio un birbante, il nostro Cinghialoni! Ci fa ingrassare! (Risate.) 

Pecora - A me piace tantissimo l’oroscopo di Cinghialoni perché un mese fa aveva previsto una iella nera per noi pecore, e invece io ho vinto al totocalcio! (Risate come sopra.)

Lully - (Ride e poi: ) Incredibile! Vede signora Pecora, Cinghialoni ci vuole bene, anche quando sbaglia porta fortuna! (Risate come sopra.)

Tacchino - Io sono appassionato a: “I consigli di Cinghialoni.” Non mi perdo una trasmissione. Ad esempio ieri ha detto una cosa veramente bella, io me le scrivo tutte, eccola qua: Cinghialoni ha detto: “Campa cavallo che l’erba cresce!”

Gli altri animali - Oh!! (Stupore estatico.)

Tacchino - E non solo!! Cinghialoni ieri ci ha regalato un esempio della sua cultura enciclopedica e ci ha tradotto il consiglio in cinese!!

Tutti - Ma no?!!

Tacchino - Certo! Ci ha detto che: “Campa cavallo che l’erba cresce”, in cinese si dice: “Sciuscia e sciurbi nu se peu”!

Tutti - Oh!! (In realtà la traduzione “cinese” è un proverbio ligure che significa, in quasi altrettanto orrida traduzione, “soffiare e sorbire non si può”)

Kukky - Grazie, grazie di cuore, cari amici, terremo presenti i vostri consigli. Ora continuiamo i nostri programmi ma anche voi riceverete diciotto tubetti di Cin Cin la pomata che toglie il problema e regala un’emozione!
A presto! (Escono tutti, fine scena.) 


Scena 7 Colloquio Cinghialoni – Topazia Bellamé, Gina e Pina, talpe antipuzza e creaprofumo.

(Entra Cinghialoni, è molto concentrato. Sta provando a declamare versi poetici dedicati a Topazia Bellamé, di cui ha evidentemente subito il fascino.)

Cinghialoni - Come diceva il poeta Francesco Petecchia, no, Bistecca…Ah, ecco, sì, Francesco Pateca…No, cavolo, (Si arrende alla propria scarsa cultura ed estrae foglio dalla tasca.) Sì, certo…come diceva il grande poeta Francesco Petrarca:

Chiare, fresche e dolci acque, 
Io per le giraffe..
Io perdo le staffe!!

Bello, che finezza, e poi le dico: 

(Veramente, sin dall’inizio è entrata, silenziosa e attenta, anche Topazia Bellamé, che osserva, non vista, le esibizioni del Cinghialoni.)

…e poi le dico, con il mio implacabile fascino ammaliatore: 

Ecco qui per me:
Topazia Bellamé
con grazia e malizia
si beve il suo caffé. Olé.

(Cinghialoni ha dato questa battuta, con trasporto maliardo, al pubblico. Quando dice: “Olé” si volta da un lato porgendo la mano, col palmo aperto in alto. Non sa, l’incauto, che esattamente a un passo è in agguato Topazia che gli da, con tempismo micidiale, una secca frustata sulla mano, tipo maestra ottocentesca che bacchetta ragazzino colto sul fatto. Urlo tarzanesco di Cinghialoni. 

Cinghialoni - Ahahaa!! Dolore!!!

Topazia - Complimenti, Commendatore, ci diamo alla poesia, oggi?

Cinghialoni - Beh, sa, ecco, la cultura è la mia passione..

Topazia - Vedo, vedo. E di chi sono questi versi? 

Cinghialoni - Sono del grande po…

Topazia - Come? (E’ vagamente minacciosa, potrebbe scapparci un’altra frustata.)

Cinghialoni - No, volevo dire.. Prendo frasi qua e la, poi ci aggiungo del mio… E’ un’abitudine che ho da sempre, ho sempre fatto slogan pubblicitari per governare il territorio. Lo slogan per me è un po’ come una poesia. I miei slogan hanno sempre funzionato. 

Topazia - Cinghialoni, lei è un animale primitivo. E ha un fiuto pazzesco. Mi spiace per la frustata. Ma quando sento baggianate, o rido o divento feroce. Comunque lei è un istintivo e ha un certo fascino.

Cinghialoni - Un fascino da frustare?

Topazia - Non sempre! 

(Arriva un’altra frustata? Nooo! Topazia afferra per la camicia Cinghialoni, lo avvicina e lo timbra con un veloce ma corposo bacio sulle labbra. E tant’è Cinghialoni si fa prendere sempre alla sprovvista!)

Cinghialoni, la sua ignoranza fa concorrenza alla sua puzza!

Cinghialoni - Ma insomma Topazia, cosa vuole da me? Lei viene qui, mi frusta, poi mi bacia, poi mi insulta. Ma che vuole? E sappia che qui nella Grande Foresta Antica tutti mi ritengono un animale raffinato, ricco di cultura e di rara sensibilità…

Topazia - Cinghialoni, lasci perdere. Non stia a contar balle anche a me. Io ho girato il mondo, ho osservato molte cose e molte situazioni. Le cavolate che lei spara a raffica in continuazione non mi fanno né caldo né freddo.

Cinghialoni - Io non conto balle, io dico sempre la verità. Io credo in quello che dico. Semplicemente, la verità che serve oggi può essere diversa dalla verità che servirà domani. E allora si cambia verità, via una avanti un’altra. La verità per me è come un dentifricio per cammelli innamorati: ti lavi bene i denti, sciacquare, sputacchiare. Vuoi fare bella figura, alito perfetto? Bene, lavare di nuovo, sciacquare, sputare. Domani ti serve un’altra verità? Perfetto, si cambia! Una verità vale come un’altra, un dentifricio vale come un altro, sono tutti uguali: cambi dentifricio, cambi verità. L’importante è non annoiare chi ti sta attorno, sorridere, dire battute, fare ridere chi ti ascolta. Se uno ride crede a tutto quello che gli dici. Puoi anche dire, che so, dello stesso muro, oggi: è bianco, domani: è nero. Se loro ridono ti credono anche se il muro è stato sempre verde.

Topazia - Ma qui nella Grande Foresta le vengono dietro tutti ? Credono tutti in quello che lei dice?

Cinghialoni - Ci credono, ci credono. Le televisioni parlano, riparlano, divertono, io giro come una trottola, vedo tutti, rido con tutti…

Topazia - Veramente ho sentito parlare di galline in crisi depressiva…

Cinghialoni - E vabbè. Ci sono galline depresse, marmotte agitate perché le ho messe in una fabbrica per colorare i pomodori, poi i castori che ho precettato per costruire il serpentone dei sogni, il tubone di plastica, e fanno storie. Ci sono problemi ma ci sono sempre stati. L’importante è stare calmi, essere ottimisti: i problemi non ci sono, parlare d’altro, negare l’evidenza, sorridere, fare progetti.

Topazia - Cinghialoni, questi sistemi possono andare bene qui nella Grande Foresta, ma se lei andasse per il mondo, la prenderebbero non per comandare ma per raccontare barzellette e fare del cabaret.

Cinghialoni - Può darsi, ma non creda che fuori siano tutti geni e noi tutti fessi.

Topazia - In parte ha ragione, Cinghialoni. Ma ora basta chiacchiere: sono qua per risolvere un paio dei suoi problemi. La voglio aiutare, Cinghialoni.

Cinghialoni - Topazia, la ringrazio. 

Topazia - Per ringraziarmi aspetti, poi ne parliamo. Ora lei si deve fidare di me. La devo legare.

Cinghialoni - Topazia, lei è una sorpresa continua..

Topazia - Si fidi. So quello che faccio. 

(Intanto ha estratto dalla tasca una lunga e robusta striscia di stoffa. Gli lega le mani ai fianchi.)

Cinghialoni - Guardi che se mi fa degli scherzi chiamo le mie sette segretarie che sono di là.

Topazia - Sì, sì, va bene, si rilassi, Cinghialoni. Ci siamo. Mi permetta, Commendatore. (Gli slaccia due o tre bottoni della camicia.)

Cinghialoni - Ma..

Topazia - Zitto e stia bravo. Pronti. E adesso.. Oplà! (Ha estratto una bella talpa dalla tasca, la mostra al pubblico e a Cinghialoni.) Questa bella talpa si chiama Gina. E quest’altra, invece, (Ne ha estratta un’altra.) si chiama Pina. Ragazze, salutate il Commendatore! (Le talpe salutano.) Con permesso, Cinghialoni. ( Con rapida mossa infila le due talpe dentro la camicia di Cinghialoni.) Gina, Pina, siete pronte? Via, al lavoro!

(A questo punto le due talpe iniziano una solerte attività, perché Cinghialoni salta, urla, si contorce, si rotola per terra con le gambe in alto, fa tutte le schifezze che un attore normalmente non potrà mai fare.)

Cinghialoni - Aiuto! Mi pizzicano! Ahia! Mi grattano! No!! Mi ha addentato! Ferme! No, l’impianto idraulico no! Aiuto! Mi morsicano le chiappe! Stop! Dove andate! Le ascelle, il solletico no! Il collo, no! Segretarie!!! A me!! Aiuto!!!Noo!! Chiedo scusa, pieta!! (Nel frattempo Topazia lo ha assistito, impedendo che si facesse male. Ora Cinghialoni è seduto per terra, Topazia riprende le talpe e se le rimette in tasca.)

Topazia - Brave ragazze, ottimo lavoro.

Cinghialoni - Topazia, questo non doveva farlo!! Perché non sono venute quelle oche di segretarie! Io le licenzio tutte! E poi Topazia io la faccio..

Topazia - (E’ consolatoria, quasi dolce, lo accarezza.) Lei non farà niente, Cinghialoni. Le sue segretarie le ho mandate via, torneranno domani. Ora la libero, Cinghialoni, ma mi stia a sentire due minuti. Cinghialoni, si ricorda della sua puzza bestiale/totale?

Cinghialoni - Che m’importa della sua puzza! Io adesso… (Si annusa più volte.)Veramente non sento nessuna puzza. Anzi, che strano. Sento un profumo..meraviglioso..Ma..sono io che..

Topazia - E’ lei che profuma, Cinghialoni. C’è sempre una prima volta nella vita..

Cinghialoni - Ma come è possibile?

Topazia - Gina e Pina. Sono talpe siberiane, hanno studiato medicina omeopatica e sciamanesimo curativo. Gina toglie la puzza, mentre Pina stimola le ghiandole sudorifere a produrre un profumo veramente chic, tra il mughetto e i fiori di lillà.

Cinghialoni - Topazia, siete una giraffa d’oro!

Topazia - Certo. Ma ora butti giù questa bella pastiglia…

Cinghialoni - Subito Topazia. Dopo le talpe resisto a qualsiasi prova. 

(Ingoia pastiglia, qualche sussulto.)

Topazia - Bravo Cinghialoni. (Lo aiuta a rialzarsi e toglie legacci.) Questa pastiglia la fanno i miei amici bradipi della Papuasia. Sono bradipi psicologi e studiano la teleipnosi. E’ complicato da spiegare, ma in parole povere: lei riuscirà a trasmettere il suo attuale profumo in televisione. Quando lei parlerà in TV i telespettatori avranno una sensazione gradevolissima, come a star seduti in un prato di fiori profumati. Questo sarà un aiuto formidabile per lei, almeno per un po’.

Cinghialoni - Sono proprio contento. Le sarò riconoscente per tutta la…

Topazia - Per tutta la sera, perché darà un’occhiata a questa lista di cariche pubbliche. Mi nominerà direttrice responsabile qui, qui e qui. Domani firmerà i decreti. D’accordo?

Cinghialoni - Ma sicuro, Topazia, e ora vogliamo …

Topazia - Ora vogliamo farci una bella merenda, mi è venuta una fame…

Cinghialoni - Venga Topazia, le faccio assaggiare delle cose buonissime… 

(Escono, allegri e pimpanti.) 



Scena 8 Colloquio e innamoramento tra Matassina e Eugenio Somarelli.

(Entra Matassina. E’ vestita da ginnastica, ha fouseau corti e maglietta, sempre a strisce bianche e nere. Al pubblico: )

Matassina - La lotta greco-romana è bellissima! Mi sto divertendo tantissimo! Sarà che il mio allenatore è un tipo interessante. Sa un sacco di cose, ha letto tantissimi libri, ha una cultura bestiale. Ieri dopo l’allenamento io avevo tante cose da chiedergli. Lui era libero ed è stato a sentirmi e abbiamo parlato per quattro ore! Sono volate via in un attimo! Ecco, sta arrivando, io sono sempre in anticipo. Ciao maestro!

(Entra Eugenio Somarelli, asino giovanotto e simpatico.Ha il suo copricapo con orecchie poderose, coda, vestito da ginnastica simile a quello di Matassina. Sono entrambi a piedi nudi.)

Somarelli - Buongiorno Matassina, il maestro Eugenio Somarelli è al suo servizio! Come stai? 

Matassina - Benissimo Eugenio. Non vedevo l’ora di fare lezione. 

Somarelli - Bene Matassina. Senti, ti fanno ancora male i muscoli?

Matassina - Poco, ora mi sto abituando. 

Somarelli - Il segreto è fare un buon riscaldamento. 

(Intanto hanno iniziato a lavorare facendo esercizi di scioglimento, salti, finte, prese, sia in piedi sia a terra. C’è una naturale e serena confidenza fisica, in certi momenti sono un groviglio di gambe e braccia. )

Brava Matassina. Hai capito subito che per la lotta greco-romana è importante la forza, ma lo è ancora di più la concentrazione e l’agilità.

Matassina - Ti ho fregato! Ti arrendi?

Somarelli - Te lo credi! (Si libera e ribalta la situazione.) Mai essere troppo sicuri! Ora riposati un attimo.

Matassina - Senti Eugenio, mi spiace che domani sia festa.

Somarelli - Dai, non esagerare. Perché ti dispiace?

Matassina - Perché se è festa non ti vedo.

Somarelli - Ehi, ehi, ehi! Calma ragazzi! Stop! Signorina Matassina, non si sta allargando troppo? 

Matassina - No, troppo poco. Senti Eugenio, domani ce ne andiamo a fare una gita nei boschi della Valle Fredda, a raccogliere le fragoline. Ti va? 

Somarelli - Da quelle parti lavora il mio amico Armando Orso, fa il guardiaboschi…

Matassina - (Decisa.) Bene. Allora andiamo. Io porto i panini, tu porta lo zaino.

Somarelli - Aspetta, aspetta, aspetta. E’ Matassina che me lo chiede o è la figlia di Cinghialoni che me lo ordina? 

Matassina - Ah, ma allora fai l’antipatico! Cosa c’hai su con mio padre?

Somarelli - Ma, diciamo niente. Anzi, ultimamente lavoravo per lui e guadagnavo parecchi soldi. 

Matassina - Ah, sì? Non me lo avevi detto. Racconta.

Somarelli - Allora, io prima ero insegnante nella scuola. Mi piaceva e mi divertivo tantissimo con i miei allievi. Studiavo come un pazzo per preparare le lezioni però lo facevo volentieri, ne valeva la pena. Poi un giorno tuo padre ha fatto chiudere la scuola perché secondo lui non serviva a niente e creava solo disoccupati. E così mi sono ritrovato a spasso, cioè disoccupato. Per fortuna tuo padre mi ha assunto in una delle sue ditte pubblicitarie. 

Matassina - E cosa dovevi fare? 

Somarelli - Sono stato assunto come “letterato”. Dovevo fare gli slogan pubblicitari per vendere prodotti vari. Non ero contento. Allora mi sono messo a scrivere gli slogan più stupidi che mi venivano in mente. Il fatto è che più li facevo stupidi e più i prodotti si vendevano. Avrai sentito “Cin cin, la pomata antistitichezza che ti fa vivere un’emozione!”, oppure: “Basta Nutrella, usa Cinghiatella, la meravigliosa crema di cioccolata alle nocciole! 

Matassina - Sì, le ho sentite queste pubblicità. Era impossibile non sentirle. 

Somarelli - Beh, queste stupidaggini e tante altre le ho scritte io. E dato che quelle porcherie si vendevano tantissimo, mi davano fior di soldi. Morale: dopo tre mesi me ne sono andato.

Matassina - Ma scusa Eugenio, in fondo non li rubavi mica i soldi!

Somarelli - Dipende. A un certo punto ho cominciato pure a vergognarmi.

Matassina - Vergognarti perché?

Somarelli - Perché ho scoperto che facevo pubblicità a prodotti totalmente fasulli.

Matassina - Fammi capire.

Somarelli - Semplice: Cinghiatella, la crema di cioccolata alle nocciole in realtà era una partita di crema abbronzante per dromedari, e invece Cin cin, la pomata antistitichezza,era uno stock di dentifricio per coccodrilli andato a male.

Matassina - Ma è terribile! Non è possibile che mio padre lo sapesse.

Somarelli - Lasciamo stare. Mi dispiace di aver detto queste cose. 

Matassina - No. Hai cominciato e devi finire. Mio padre è proprietario delle ditte di pubblicità. Cosa c’entra con le fabbriche?

Somarelli - Matassina, anche quelle fabbriche sono di tuo padre, ormai tutta la Foresta Antica è di sua proprietà. Comunque mi va di andare a vedere la Valle Fredda. Tra qualche tempo non ci sarà più.

Matassina - Cosa dici? 

Somarelli - Faranno una diga, un lago artificiale, addio Valle Fredda.

Matassina - Non capisco. Non è possibile. 

Somarelli - Matassina, ma dove vivi? Senti, ora fermiamoci. Fermati. Facciamoci questa gita alle Valle Fredda, poi ne parleremo. Siamo amici? 

Matassina - Sono molto triste. Però voglio che siamo amici-amici. Va bene?

Somarelli - Va bene Matassina. Allora domattina? 

Matassina - Certo. aspetta. (Gli da un rapido bacio sulla guancia.)

Somarelli - Uau!!! bisogna festeggiare! 

(Si butta a terra sulle mani alzando contemporaneamente in alto i piedi ed emettendo un gagliardo raglio. Ripete un paio di volte. Se l’attore non è abbastanza atletico, fa cose più contenute.) 

Matassina - Eugenio, sei fantastico!

Somarelli - Modestamente, sono un asino! (Escono, contenti.)


Scena 9 Colloquio Matassina – Cinghialoni.

(Entra nervosamente Cinghialoni, telefona con un cellulare inesistente, fatto con la mano chiusa, pollice e mignolo aperti.)

Cinghialoni - Pronto Matassina? Dove si sarà cacciata! 

(Entra velocemente Matassina, fronte al pubblico, a due metri di distanza.)

Matassina - Pronto papi? Dimmi tutto!

Cinghialoni - Ciao Matassina, senti, veloci perché sono di corsa. ascolta, domani che è festa io ho l’inaugurazione di un nuovo club dei miei fans, giù a Pontenuovo. Dovresti venire con me, come sempre, sai, assieme facciamo più simpatia. D’accordo? 

Matassina - Senti papi, domani proprio non posso.

Cinghialoni - Ma non stai bene?

Matassina - No, cioè, forse sì, non lo so.

Cinghialoni - Matassina, che cos’hai? 

Matassina - Papi, senti, forse mi sto innamorando…

Cinghialoni - Cosaa? Senti Matassina, stai calma. Descrivimi i sintomi.

Matassina - Mi sento leggera, leggera, con la testa tra le nuvole..

Cinghialoni - Ecco.

Matassina - Ogni cinque minuti mi capita di pensare a lui..

Cinghialoni - Ecco.

Matassina - Se penso a lui mi batte forte il cuore..

Cinghialoni - Ecco.

Matassina - Se squilla il telefonino spero disperatamente che sia lui…

Cinghialoni - Ecco. Basta così, Matassina, ce n’è abbastanza. Temo proprio che sia ..diciamo.. amore.. Dimmi, racconta. Lui com’è?

Matassina - (Di getto.) E’ simpatico, interessante, allegro, sa un sacco di cose, con lui mi diverto tantissimo, mi piace..

Cinghialoni - E cosa fa?

Matassina - Te lo dico?

Cinghialoni - Dai, dimmelo.

Matassina - Intanto si chiama Eugenio.

Cinghialoni - Mmm.

Matassina - E’ il mio allenatore di lotta greco-romana, ed è un asino.

Cinghialoni - Ma che.. Non è possibile, cosa mi combini? Un asino! Allenatore di lotta!? Forse è una simpatia passeggera, io vorrei che tu conoscessi gente con una posizione sociale, economica, più solida… Mannaggia, mi sono distratto, ho troppe cose da fare, e tu.. tra l’altro volevo farti conoscere un mio collaboratore, è giovane, alto, sta facendo una carriera fulminante, è l’ingegner Volpini..

Matassina - Papà, a me gli ingegneri non mi interessano, mi fanno sbadigliare solo a pensarci. 

Cinghialoni - Matassina, tu sei una tassa, non ti ci vedo con un asino. Le volpi invece sono cugine dei tassi, fareste una bella figura assieme..

Matassina - Papà, l’amore è cieco, al cuor non si comanda. E domani io esco con Eugenio. Bacino. Poi ti racconto. Ciao. (Mette giù il telefono.)

Cinghialoni - Ecco, lo sapevo. Anzi, no, non lo sapevo, se no avrei fatto qualcosa. Beh, sicuramente le passerà. Un asino! Mah! Calma. Non devo fare divieti e proibizioni secche, se no ottengo l’effetto contrario. Matassina ha la testa dura quasi come la mia. Dovremo ragionare con calma. E Matassina dovrà simpatizzare col Volpini. Al cuor non si comanda?! Qui, fino a prova contraria, comanda Cinghialoni! (Esce.)



Scena 10 Ufficio Postale.

(Entra Franky,ha un grembiule nero con pettorina, manicotti neri, porta due cavalletti e poi porterà una tavola e vari scatoloni.)

Franky - Sve e e e glia!!Giù dalle brande! Ve ve verticali! (Al pubblico.)
Quando facevo il servizio militare in Marina, (Saluta militarmente.) Sottocapo furiere Franky Miscappa, comandi! Il sottocapo sarebbe un caporale, io non avevo fatto una grande carriera. Beh, dicevo, in Marina, nella caserma di Maridepocar dormivamo in duecento in una stanza, letti a tre piani, caos bestiale. Alla mattina per svegliarci veniva il maresciallo, un bull-dog simpatico, ci mordeva le chiappe ma senza cattiveria. Il maresciallo bull-dog arrivava, aveva una sbarra di ferro e la sbatteva den - den – den – den sui bordi dei letti. Sveglia! Mettete li babboni abbasso!! Verticaali! Ora, alla mattina, quando comincio a lavorare qui, nell’ufficio postale della Grande Foresta, mi sembra di ritornare a quando facevo il militare in caserma. (E’ entrata una civetta, è un tipo pratico, autorevole e deciso, copricapo da civetta, vestito grigio, sobrio, elegante, da capo ufficio. Porta scatole e le sistema, esce e rientra.) 

Civetta - Franky , ogni tanto respira. Meno discorsi e lavoriamo.

Franky - Comandi capo! Subito, capo! (Al pubblico: ) Lei è il mio capo ufficio. E’ una civetta comprensiva e disponibile, però lavora sempre e non ti molla mai. Si chiama Serena Temporale, ogni tanto manda lampi e tuoni!

(Hanno continuato a lavorare tirando fuori dalle scatole pacchi di lettere, timbri e registri.) 

Che bello questo ufficio nuovo, eh, capo?

Civetta - Franky, oggi tu vuoi farmi arrabbiare. Questo non è un ufficio postale, questo è un tavolino da camping dopo un’ alluvione, è un banchetto al mercato, è la fiera di Sant’Agata, ma non è un ufficio postale serio. 

Franky - Scusi capo, volevo sdrammatizzare, lo vedo che è un macello. (Al pubblico: ) Il fatto è che il nostro vecchio ufficio postale era perfetto. Era là, a mezza collina, sotto i platani, una casettina di legno, la stufetta d’inverno, fresca d’estate, quando non c’era lavoro stavo fuori sul prato..

Civetta - (Al pubblico.) E giustamente ora hanno tagliato tutti i platani, raso al suolo l’ufficio, scavato delle voragini per terra. 

Franky - Sì, perché guarda caso, proprio là ci passa il Grande Serpentone dei Sogni, il tubone di plastica di Cinghialoni. E allora via il bosco e avanti con i piloni di cemento alti cento metri. E noi siamo qua come baraccati o campeggiatori. E, scusi capo, se mi permetto una domanda: lei era stata tanti anni nell’ufficio vecchio?

Civetta - No, solo due anni..

Franky - Ah. Eh..

Civetta - Insomma Franky, ma veramente tu non sai chi ero?

Franky - Beh, avrà fatto tutta la carriera nelle poste, penso.

Civetta - Franky, io ero il Responsabile Generale della Giustizia della Grande Foresta Antica. Ero il giudice Temporale.

Franky - Il giudice Temporale?

Civetta - Già.

Franky - (E’ totalmente sbalordito, confuso.) E’ incredibile, capo, scusi, Signor Giudice, io ho seguito per anni il suo lavoro sui giornali, tutti parlavano benissimo di lei..

Civetta - Succede. La Grande Riforma della Giustizia voluta da Cinghialoni mi ha liberato da problemi e grattacapi. Abbiamo voltato pagina.

Franky - Mi scusi Signor Giudice, ma la Grande Riforma della Giustizia è stata una fregatura anche per me. 

Civetta - In che senso? 

Franky -Vede, io facevo il detective privato, poche cose: smarrimenti, truffe, storie di corna… Insomma mi piaceva. Poi con la riforma il lavoro è crollato, non ci sono più denunce, i processi sono ridotti a pochi casi..

Civetta - Sì, è la giustizia istantanea, quasi in tempo reale..

Franky - Ma è vero che…

Civetta - E’ vero, è vero. Cinghialoni amministra personalmente tutta la giustizia del territorio della Grande Foresta. Ogni mattina sistemano la pila di pratiche del giorno su uno sgabello, a un metro dal lavandino dove Cinghialoni si fa la barba. Ci mettono tutto: denunce, querele, esposti, eventuali processi. Cinghialoni, per il bene pubblico, sfrutta le sue doti sensitive: lui si fa la barba, si lava i denti, si lava la faccia, e intanto con la coda, spazzola, zacchete – zacchete, tutta la pila di pratiche: tutte quelle che cadono da una parte, diventano assoluzioni, tutte quelle che cadono dall’altra sono condanne. Lui dice che non sbaglia mai. Ha fatto fare delle verifiche, dei sondaggi. Tutti sono contenti. Le casse pubbliche risparmiano e la giustizia è più veloce di una lepre. 

Franky - Evviva la velocità. Tempi duri per le tartarughe! 

(E’ entrato Somarelli.)

Somarelli - Buongiorno.

Franky - Buongiorno. Dica. 

Somarelli - Dovrei ritirare un pacco di libri che ho ordinato per posta. Lo hanno spedito qui al fermo posta.

Franky - Pacchi libri, oggi non mi sembra.Comunque controllo il registro. Com’è il nome?

Somarelli - Somarelli. Eugenio.

Franky - Vediamo. Somarelli, Somarelli, no. Niente Somarelli. Li hanno spediti da tanto?

Somarelli - Dieci giorni.

Franky - Guardi, le consegne di oggi arrivano tra poco. Se vuole aspettare…

Somarelli - Va bene. D’accordo. Grazie.

Franky - Prego.

(E’ entrata Gemmina Bell’Orsa, è un’orsa di mezz’età, bene in carne, copricapo ed eventuale naso da orsa, codino, vestita da signora, sobria, elegante.)

Gemmina - Buongiorno. Sono la signora…

Serena - La signora Gemmina Bell’Orsa. Buongiorno. Guardi, il suo pacco non è ancora arrivato.

Gemmina - Ma non è possibile! Sono tre settimane tre che io vengo qui tutti i giorni, scendo giù da Sottocolle e ci metto un’ora all’andata e un’ora al ritorno. Arrivo qui e da tre settimane tre, tutti i giorni, mi sento dire: non c’è. Io vorrei vedere se venisse qui il commendatore Cinghialoni, lei cosa direbbe.

Serena - Cosa direi? Mah!

Franky - Vede signora, noi siamo nel mezzo del trasloco. Proprio in queste settimane abbiamo portato qui tutte le pratiche dall’ufficio vecchio. Io spero di no, ma magari il suo pacco è andato…

Gemmina - Perso? No. Non dica quella parola. No. Quel pacco non può essere andato perso. Lei non sa cosa c’è in quel pacco. 

Franky - Una bomba? Spero di no. 

Gemmina - Non faccia dello spirito. Sono già abbastanza nervosa. Se quel pacco non arriva, io sono rovinata. Io sono la Presidentessa del Cinghialoni fans club di Sottocolle. Spero che lei sappia che tra due giorni è il compleanno di Cinghialoni. E noi di Sottocolle gli vogliamo fare una sorpresa. 

Franky - Che è nel pacco.

Gemmina - Esatto. Noi a Sottocolle abbiamo una collezione di cimeli e oggettini personali di Cinghialoni. Abbiamo una raccolta dei suoi volantini, tre bottoni, un pettine, un suo costume da corsaro per carnevale e ora aspettiamo il pezzo forte, abbiamo speso un capitale per comprare da un altro collezionista niente meno che una agenda di Cinghialoni quando era giovanotto.

Franky - Complimenti signora Bell’Orsa. Bel colpo. 

Gemmina - Già, ma se il pacco non arriva…

Serena - Aspetti signora, mi è venuta un’idea. Franky, prendi un po’ la scatola delle corrispondenze inesitate dell’anno scorso. Controlliamo. 

Franky - Subito. (Esce e rientra con scatolone.)

Gemmina - Ma allora c’è speranza…

Serena - Vediamo subito. (Controlla tutta la scatola.) Questa cos’è?

(Tira fuori un pacchetto tutto sporco.)

Franky - Ah, sì, c’era un pacco con un vasetto di marmellata di more. Nel trasloco s’era rotto e aveva sporcato tutto.

Serena - Era successo due settimane fa. Dai qua. 

Gemmina - E’ lui, lo sento!

Serena - Vediamo.

(Apre bustona, estrae una agenda, controlla la prima pagina.) 

Agenda di Candido Cinghialoni. Abbiamo sbagliato. Siamo in torto. Mi assumo la responsabilità di questo e le porgo le mie scuse. 

(Le porge l’agenda.) 

Gemmina - (E’ rimasta sconcertata.) Beh, va bene, sono così contenta che non me ne importa più nulla. Sbagliamo tutti. Non si preoccupi. Si è sporcata anche la fasciatura. Che schifezza. (La toglie, cadono due fogli per terra.)

Franky - E’ caduto qualcosa. Aspetti. (Li porge a Gemmina.)

Gemmina - Sembrano lettere! Forse sono lettere di Cinghialoni!! Che fortuna! Io non leggo bene, sono senza occhiali! Per piacere, può leggere lei? 

(Le porge a Somarelli.)

Somarelli - E’ firmato: il tuo figliolo Candido.

Gemmina - E’ lui, evviva, sono felice! Legga, legga, la prego.

Somarelli - Ma, non so se posso…

Gemmina - La prego, non mi faccia soffrire!

Somarelli - Va bene. Caro papà…

Gemmina - Oh, è una lettera al papà. Che bravo Cinghialoni…

Somarelli - Caro papà, ti scrivo per dirti che ti eri proprio sbagliato, due anni fa, quando abbiamo litigato sulla questione dei nidi di rondine. Ti ricordi?
Io avevo fatto dei nidi di rondine fasulli con la cacca di stambecco impastata con erbe varie. Volevo provare a spedirli nei ristoranti cinesi dell’Indonesia perché avevo letto che laggiù li pagavano uno sproposito. Tu mi avevi detto che non si devono dare porcherie da mangiare al prossimo e che non avrei guadagnato un soldo. Ora posso dirti che nessuno ha protestato per le porcherie, anzi me ne ordinano a quintali e sto facendo un sacco di soldi. Caro papà io credo che per avere successo ci voglia molto pelo sullo stomaco, pochi scrupoli e tirare dritto per la propria strada. Ho tantissimi progetti. Ti saprò dire. Bacioni. Tuo Candido.

Gemmina - Non è possibile… Io…Io sono presidente del Cinghialoni fans club di Sottocolle…

Somarelli - Lei ha creduto in Cinghialoni. E Cinghialoni l’ha sempre presa in giro. 

Serena - Cinghialoni è stato bravissimo. Ha messo perfettamente in pratica i programmi di quando era giovane.

Gemmina - Ma allora ci ha sempre contato delle balle!

Franky - Già.

Gemmina - Io questa lettera la porto…

Serena - Dove? Le diranno che la lettera è falsa, che lei è una sovversiva, una selvaggia, una bestia bipede, quadrupede, la prenderanno per pazza.

Gemmina - Forse un modo per smascherare i contaballe c’è.

Serena - E qual è?

Gemmina - No, non funziona. Niente. 

Franky - Lo dica, tanto qui nessuno ha niente da perdere.

Gemmina - Va bene. Quando io ero piccina, mia nonna, che era un’orsa molto saggia mi diceva sempre: Cara Gemmina, non devi mai dirmi bugie, perché io me ne accorgo subito. Come fai nonna? E’ semplice, ti do l’erba, l’erba… non mi ricordo il nome, sono passati molti anni. Mia nonna aveva studiato per tutta la vita le virtù delle erbe e aveva appreso molte cose da sua madre e da sua nonna. Un giorno io feci arrabbiare tutti in casa. Prendevo in giro la nonna, dicevo che non le credevo e che avrei sempre detto bugie. Allora la nonna, d’accordo con mia madre, alla sera mi fece bere un sorso di una bevanda verde, sembrava sciroppo. Poi non ricordo… Ah, sì, ricordo che in casa ci furono risate per giorni e giorni e io, almeno in quegli anni, non dissi mai più bugie. 

Franky - Signora, lei ricorda il nome di quell’erba? 

Gemmina - No. Ma so dove trovare quelle piantine. Vicino a casa mia ce ne sono, le ho viste ancora ultimamente. Bisogna prendere un po’ di foglioline e farle bollire per un po’.

Franky - Sì, ma anche ammesso di avere quest’erba, come si fa per farla bere a Cinghialoni? 

Somarelli - Potrei fare un tentativo…

Franky - Come?

Somarelli - Conosco la figlia di Cinghialoni. La stimo molto. Chiariamo una cosa: Non la voglio ingannare, fare sotterfugi, cose strane. Le dirò tutto quello che penso e dopo sceglierà lei il da farsi. 

Gemmina - Se mi accompagna a Sottocolle le preparo tutto, poi vedrà lei cosa può fare. 

Franky - Se mi permette vorrei venire anch’io. La cosa mi interessa molto.
(A Serena: ) Posso?

Civetta - L’orario dell’ufficio è terminato. Chiudiamo tutto e andiamo tutti assieme. Possiamo, signora?

Gemmina - Ma certo, mi fa piacere, andiamo pure.

(Sgomberano la scena ed escono tutti.)


Scena 11 Colloquio finale tra Cinghialoni e Matassina.

(Entrano, dai due lati opposti del palco, Cinghialoni e Matassina. Matassina ha in mano una bottiglietta con un liquido verde. Cinghialoni ha dei fogli in mano.)

Matassina - Ciao papà.

Cinghialoni - Ciao Matassina. Mi hai telefonato, ma io non ho capito cosa volevi. Veloce perché sono pieno di cose da fare.

Matassina - Papà, al volo, rispondi: sei un contaballe?

Cinghialoni - Eh!? Cosa dici? Hai le crisi degli adolescenti? Mi contesti?

Matassina - No papà. Voglio solo capire quello che mi sta attorno. Io ho sempre vissuto in una bolla d’aria, ora mi accorgo che la Grande Foresta sta cambiando completamente e vorrei capire perché.

Cinghialoni - Ora va già meglio. Vedi Matassina, la Grande Foresta è rimasta ferma per secoli e millenni, e ora sta cambiando. Via il vecchiume, aria nuova, cambiare lavoro, cambiare testa, collegarsi con il mondo. E modestamente tutto questo l’ho voluto io.

Matassina - Papà, dimmi, gli animali della foresta sono d’accordo con le tue idee? 

Cinghialoni - Certo! 

Matassina - Tutti? 

Cinghialoni - Tutti, o quasi tutti. Le teste dure ci sono sempre. 

Matassina - Come hai fatto a convincerli?

Cinghialoni - Piano piano, oggi uno, domani un altro. Batti e ribatti…

Matassina - Per convincerli raccontavi delle balle?

Cinghialoni - Io raccontare balle? Noo! perché? Forse qualche volta, può succedere…

Matassina - Va bene, papà. Allora fammi un piacere. Bevi un sorso di questa bibita. E’ molto buona, ma se uno racconta balle provoca scherzi.

Cinghialoni - Matassina, cosa sono questi giochini? Io non ho tempo, dove l’hai presa, sarà forse velenosa?

Matassina - Velenosa no, anzi è buona. Chi me l’ha data ne ha bevuto un sorso davanti a me e, guarda, ne bevo un sorso anch’io. (Esegue.)

Cinghialoni - Ma che cos’è? Da dove viene? 

Matassina - Papà, è l’erba della verità e cresce qui nella Grande Foresta. Se la vuoi bere, bene. Se no ciao.

Cinghialoni - L’erba della verità deve ancora nascere. Va bene, dammela, così stai tranquilla. (Beve.) Però, è proprio buona. Potremmo brevettarla e venderla: potremmo chiamarla: Cinghia-Cola! Quando ho tempo ne riparliamo. Va bene così.

Matassina - Grazie papà. Spero di essermi sbagliata. Ciao. 

Cinghialoni - Ciao Matassina, ultimamente sei un po’ strana. Ciao. Telefonami. 

(Escono entrambi.)

Scena 12 Gli strani effetti dell’erba “scoreggina”.

(Entrano, dai due lati, Lully Cippalippa e Kukky Gattacìkova, si dispongono assieme, da un lato. Entra il gruppo “Cinghialoni fans club di Pian dei Grilli di Sopra” che abbiamo conosciuto nella scena 6,due capre, una pecora e un tacchino, e si dispone dall’altro lato del palco.)

Lully - Ciao ciao a tutti i telespettatori! Sono Lully Cippalippa di Telecinghia!

Kukky - E tanti bacini anche da Kukky Gattacìkova di Cinghiate TV. Ciao!!

Lully - Cari amici, siamo qui in attesa del caro Commendator Candido Cinghialoni che farà una chiacchierata in diretta sui lavori in corso della Foresta Beach!

Kukky - Ma prima permetteteci di salutare il favoloso Cinghialoni Fans Club di Pian dei Grilli di Sopra che è collegato con noi! Ciao amici!!

Club - (Tutti.) Ciao Lully, ciao Kukky!

Lully - Ciao amici, ci sono novità? 

Tacchino - Certo! Siamo tutti curiosissimi, perché nelle ultime trasmissioni, quando c’era Cinghialoni in diretta, io sentivo, sembra incredibile, ma sentivo un profumo di fiori!

Capra - E’ vero! Anch’io lo sentivo!

Club - (Tutti.) E’ vero! Anch’io! 

Kukky - Cari amici di Pian dei Grilli, non siete i soli a sentire il profumo di Cinghialoni! Abbiamo ricevuto tantissime telefonate che dicevano la stessa cosa!!

Lully - Attenzione! E’ arrivato Cinghialoni! Un bell’applauso! Buongiorno Commendatore! 

(Entra Cinghialoni, baci e abbracci con le presentatrici.)

Cinghialoni - Ciao carissime! Ciao a tutti! Un bacio a tutti!

(Prima versione, da questa battuta fino al termine della scena.)

Kukky - Allora Cinghialoni, come vanno i lavori?

Cinghialoni - Bene, benissimo. In un mese siamo andati molto veloci. Abbiamo iniziato i lavori della diga nella Valle Fredda e sono già partiti gli scavi per i piloni del Serpentone dei Sogni, il tubone trasparente, nella zona degli Uffici delle Poste. Ah, dimenticavo. Ovviamente abbiamo trasferito la fabbrica di uova della Valle Fredda. Adesso le galline produrranno palline da tennis antinebbia. Noi importeremo uova in polvere dalla Lapponia, costeranno poco e sono buone, anzi, buonissime! (Si sentono cupi rumori, simili, ebbene si!, a scorregge! Non è indispensabile un crudo realismo. Il corpo di Cinghialoni è scosso, infatti è lui la causa del fenomeno.Imbarazzo di Cinghialoni.) Forse ci sono disturbi all’audio… dicevo, naturalmente le galline della fabbrica “Meglio un uovo oggi” sono contentissime, (Boato di scorregge, imbarazzo delle presentatrici.) e hanno festeggiato l’avvenimento. (Boati.) L’audio oggi fa proprio i capricci…

Pecora - Ma che puzza! E’ terribile!

Capra - Che fetore! Non si resiste! (Le presentatrici si fanno aria.)

Cinghialoni - (Comincia ad andare in crisi.) Poi, dicevo, i lavori nella zona degli Uffici Postali. Abbiamo rispettato scrupolosamente l’ambiente tagliando solo (Boati, convulsioni di Cinghialoni.) tutti gli alberi e scavando buche profonde venti metri. I lavori per ora creano pochissimi disagi e.. 

(Boati di scorregge, tutti si agitano, vallette e fans club tossiscono.)

Tutti - (A soggetto.) Che puzza! Non si resiste! Sono scorregge concentrate!

Tacchino - (Urla: ) Ma questa puzza viene dalla televisione!! E’ incredibile!! ( Le presentatrici sono allo stremo.)

Cinghialoni - Cari amici, scusate, ma oggi l’audio è proprio disturbato. (Boati.) Dobbiamo interrompere la trasmissione. A volte ci sono dei tecnici incapaci. (Boati.) Arrivederci. 

Pecora - (Urla.) Guardate! Anche Lully e Kukky sentono la puzza!

Tacchino - Guarda! Cosa fa Cinghialoni? 

Capra - Fa le scorregge!! E’ lui che fa puzza!!

Pecora - Spegni! Spegni quella televisione puzzona! Spegni Cinghialoni!

(Caos generale, tutti escono.) Fine scena

(Seconda versione.)

Kukky - Allora Cinghialoni, come vanno i lavori?

Cinghialoni - Bene, benissimo.In un mese siamo andati molto veloci. Abbiamo iniziato i lavori della diga nella valle Fredda e sono già partiti gli scavi per i piloni del Serpentone dei Sogni, il tubone trasparente nella zona degli Uffici Postali. Ah, dimenticavo. Ovviamente abbiamo trasferito la fabbrica di uova della valle Fredda. Adesso le galline produrranno palline da tennis antinebbia. Mi hanno detto che le galline sono entusiaste del cambiamento e mi hanno scritto una lettera di ringraziamento… (Estrae un foglio, ma sta avvenendo una strana trasformazione in lui.) Sono entusiaste, aste, galline, ga! Ga! Ga! (Ha degli strani tic nervosi, alza aritmicamente una spalla, è scosso da un fremito, le gambe si muovono da sole, avverte forti pruriti in tutto il corpo.) Galline! Contente! Cambiamento, Mento! Mento! Ringraziamento! Mento! Mento! (Cinghialoni continua a fare stranezze.)

Pecora - Ma cosa fa Cinghialoni?

Capra - Forse sta male!

Tacchino - No, no, è una trovata per aumentare la audience! Cinghialoni è un genio!

Kukky, Lully e i Fans avvertono un odore sgradevolissimo.)

Pecora - Io sento una puzza tremenda! Com’è possibile? 

Capra - E’ vero, la sento anch’io! 

(Cinghialoni ritorna normale, è disorientato, non capisce.)

Cinghialoni - Scusate carissimi, ci sono dei disturbi nell’audio e… sì, ecco, hanno messo le luci in modo sbagliato e io…non sopporto i dilettanti sul lavoro. Ma non è nulla, dicevo, sono iniziati anche i lavori nella zona dell’Ufficio Postale. Abbiamo rispettato scrupolosamente l’ambiente tagliando solo tutti gli alberi e abbiamo scavato buche profonde solo venti metri. Ho il piacere di dirvi che il paesaggio è molto migliorato, più pulito, più mosso.. (Riprendono le stranezze.) Paesaggio, aggio, migliorato, reato! Pulito, mosso, osso, ridotto all’osso! Deng, ping pong, zacchete, zacchete, (Si agita, si gratta, comincia a spogliarsi, fa gesti inconsulti.) Stiamo mantenendo tutti i nostri programmi! Realizziamo un fantastico miglioramento, mento! Mento! Mento! Io mentii, mento, mentirò! Mentirei! Io realizzo fantastiche menzogne per il bene di tutti! Ma sono menzogne vere, vere menzogne e tutti sono felici perché le mie menzogne sono belle, colorate, croccanti, grattuggiose!

Tacchino - Cinghialoni è impazzito!

Pecora - Forse sta dicendo la verità! 

Capra - Però c’è una puzza spaventosa!

Tacchino - Guardate! Anche Lully e Kukky sentono la puzza!

Pecora - Guardate! E’ Cinghialoni che puzza!

Cinghialoni - (Ritorna in sé, ma è molto sconcertato.) Scusate amici, ma oggi l’audio è proprio disturbato. Dobbiamo interrompere la trasmissione. A volte ci sono dei tecnici incapaci!

Capre - Basta! Spegni! Spegni quella televisione puzzona!

Pecora - Spegni Cinghialoni! (Caos generale, tutti escono.) 


Scena 13 Kukky e Lully, Civetta.

(Rientrano Kukky e Lully, rasserenate.)

Lully - Cari amici, riprendiamo le nostre trasmissioni dopo l’interruzione che è durata una settimana.

Kukky - Come sapete, qui nella Grande Foresta sta cambiando tutto. Sono stati definitivamente sospesi e interrotti i lavori della Foresta Beach. In attesa di particolari segnaliamo una grande festa offerta dalle galline della Valle Fredda. Ci saranno frittate gratis e ballo liscio. Riceviamo molte telefonate che chiedono notizie del commendator Cinghialoni. 

Lully - Il commendatore ha qualche problema di salute e quindi ha lasciato spontaneamente tutte le cariche pubbliche che ricopriva. 

Kukky - Una notizia di agenzia, ricevuta ora dice che il commendatore ha accettato un consiglio della direttrice delle poste, la signora Serena Temporale, Civetta. (Entra Civetta.)

Civetta - Caro Cinghialoni, per guarire dai suoi disturbi, le consiglierei di cambiare aria e mestiere. Negli ultimi tempi abbiamo cambiato tutti il nostro lavoro. Ora lo faccia anche lei e i suoi colleghi. Ho appena letto che cercano tre guardiani nel parco geologico dei dinosauri. Auguri. (Esce, escono Kukky e Lully.)

Scena 14 Canzone Finale

(Entrano Cinghialoni, Topazia e Volpini, hanno un curioso costume e scarpe da pinguini. Cantano e ballano.)

Veramente qui nel parco
dei dinosauri cercavano 
tre pinguini.
E quindi facciamo i pinguini.
E’ un mestiere interessante
qui nel parco geologico
potete ammirare le caccone caccose
dei dinosauri di tanti milioni
di anni fa.

(Entrano tutti gli altri personaggi, cantano e ballano.)

Cin cin cin 
Cinghialoni Cinghialoni
se racconti troppe balle 
c’è l’erbetta della nonna orsa
è l’erbetta scoreggina
che ti fa fare tante scoreggione!
Noi ci teniamo la Grande Foresta Antica
Tu tieniti stretta la tua Foresta Beach!

(Saluti al pubblico e, si spera, calorosi applausi.)

Fine (E a buon pro.)