GESU' E LAO TZU, INCONTRO NELLA PIAZZA DEL SE'

Traduzione, rielaborazione e messa in scena
dall'Hua Hu Ching; Il libro del soffio che trasforma, di

Alberto Ticconi



L'Hua Hu Ching è attribuito nella tradizione cinese a Lao Tzu, così come il Tao te ching. Esso è fondamentalmente un dialogo intrinseco, così come quelli di platonica memoria, nei nostri studi di scolastica filosofia e, in quest'opere, si è solo immaginato quali potevano essere le reali domande da cui, poi, sono scaturiti gli 81 insuperabili capitoli di saggezza non solo taoista. Gran parte del testo presente una notevole concordanza nell'essenza con gli scritti evangelici, quindi mi è stato impossibile non metterli nella bocca del maestro dei maestri. E se è vero, come dice Sant'Ambrogio su: 1 Corinti XII, 3, che "Tutto ciò che è vero, da chiunque sia stato detto, viene dallo Spirito Santo". Gesù infatti ha incarnato in modo pieno e reale l'essenza profonda della saggezza dell'Hua Hu Ching, anche senza, magari, averlo mai letto. Auguro ai fruitori di tale opera una perenne messa in scena di uno dei testi più belli che io abbia mai assaporato. Alberto Ticconi


ATTO PRIMO


PERSONAGGI - Gesù, Lao Tzu, 6 ragazze, 6 ragazzi, 3 adulti(un uomo e due donne), un signore ben vestito, un prete, una donna e una bambina.
Personaggi totali n° 21 (11 maschili e 10 femminili)
Siamo in una piccola piazzetta, sul fondo una scuola d'arte. Vi sono infatti dodici ragazzi, sei ragazze e sei ragazzi; i
due personaggi, Gesù e Lao Tzu, entrano lentamente in scena: parlano sommessamente tra loro. Al loro ingresso i
ragazzi si avvicinano ad essi lentamente.

PRIMA RAGAZZA – Ma tu non sei Gesù il Nazira?

LAO TZU - Certo. Tu hai una buona vista, figliuola. Questo ci indica che vedi realmente con i tuoi occhi ciò che con essi osservi.

SECONDA RAGAZZA - Siamo onorati, maestro, che sia venuto a visitarci.

PRIMO RAGAZZO - Siamo onorati. E tu, invece, chi sei?

GESU' - Non è strano, purtroppo, che egli non vi sia noto. Quest'uomo viene dalla Cina, ed è nato diversi secoli prima di me.

TERZA RAGAZZA - Dal suo aspetto e da quanto tu ci dici, allora, per accompagnarsi a te, dovrebbe essere il grande saggio cinese Lao Tzu o Lao Tze, come qualcunaltro lo chiama. Il nato vecchio.

TERZO RAGAZZO - E un dono, questo giorno, che non ci aspettavamo. Possiamo, allora, approfittare per farvi quelle domande a cui fino ad oggi nessuno ci ha saputo rispondere?

LAO TZU – Non pensate che siamo qui per questo?

QUARTO RAGAZZO – Noi viviamo in un mondo che spesso ci sconcerta. Ci rende incerti e disperati, e se lasciassimo che questo mondo fosse l'unico inquilino della nostra quotidianità ne saremmo distrutti. Ciò che voi ci avete lasciato, gli evangeli e il Tao Te Ching aprono veramente nuovi orizzonti.

QUARTA RAGAZZA – Ma, maestri, ci è difficile comprendere come attuare certe sublimi e belle parole. Esse ci colpiscono ma spesso ci spaventano, quali utopie belle, ma dolorose eppur esigenti. E soprattutto: parlateci del Tao Te Ching, dei Vangeli e dell'Hua Hu Ching, che non conosciamo affatto, quali insegnamenti sono realmente racchiusi in essi?

LAO TZU - Gli insegnamenti che ritroviamo nel Tao Te Ching e nell'Hua Hu Ching, nei vostri evangeli, ahimé, sono utopia solo per chi già vive un'altra utopia.

GESU' – E che per abitudine e pigrizia continua a considerare tale parassita l'unica realtà possibile.

LAO TZU - Nel Hua Hu Ching gli insegnamenti sono certamente di grande "virtù e nutrimento" sia spirituale che sapienziale e di conseguenza sommamente importanti, specialmente per voi, amici, che dall'ordinario, per un misterioso disegno, vi ritrovate sperduti nel cammino, così come per quello della cultura e delle esperienze profonde.

GESU' – Tuttavia anche per questa caduta nella distruzione, di cui ci parlatese, se coltiverete la fiducia e la speranza, la vostra perseveranza vi porterà inesorabilmente verso il regno-che-voi-cercate.

QUINTA RAGAZZA – In sostanza, a differenze di tutte le altre filosofie, di tutte le religioni, e di tutte le utopie sapienziali che tutto sommato conosciamo, voi che che cosa proponete?

LAO TZU – Assolutamente nulla. Noi non proponiamo nulla di diverso di quanto già voi proponete sinceramente a voi stsessi.

GESU' – Le dieci, le cinque e la sola mina, sono le proposte/carismi nati con voi.

LAO TZU – Molte delle scienze umane distinguono il corpo materiale da quello spirituale e pongono tale distinzione quale vero presupposto ascetico o liberante. Ad esempio, l'Hua Hu Ching promulga il "rinunciare al principio stesso della separazione; maschio femmina; alto basso; mio e altrui; vita e morte. Ecc.” Staccarsi da tali distinzioni, ma non al concepire tali strutture.

GESU' – D'altra parte cosa vi è di più spirituale di una carezza che viene scambiata tra una madre e il suo piccolo? Eppure tale carezza è possibile solo grazie ai corpi materiali dei due ben integrati con l'anima e lo spirito.

LAO TZU – In realtà l'unica zavorra materiale è invece il "preconcetto" e il suo possesso, causa dell'isterilimento creativo dell'animo umano, della mancanza di libertà, della debolezza nella sua parola e dell'inutilità delle sue azioni. Attraverso tutto ciò l'uomo non governa il mondo ma ne viene governato, non genera più se stesso e perde la sua ragion d'essere.

GESU' – Ogni atto devozionale e di servizio, a questo punto, resta una "fatica interessata e disgustevole verso il Supremo Spirito a Cui è impossibile mentire". Frutto delle opere interessate altresì è ulteriore sterilità. Ora può mai essere che la Via che conduce a Dio possa essere una via non libera e sterile? Quindi il centro dell'opera umana è la cura della libertà da cui ogni scelta si fa reale. Questo è il Regno dei Cieli.

LAO TZU – Per tale ragione, come forse era prevedibile, lo Hua Hu Ching fu vietato nel periodo delle discordie politiche in Cina, durante le quali si ordinò che tutte le copie trovate fossero date alle fiamme. Se non fosse stato per la tradizione che caratterizza le antiche culture e gli antichi taoisti, in special modo, cioè di trasmettersi oralmente le rispettabilissime (sacre) scritture da maestro ad allievo, questo inestimabile tesoro verso la comprensione del Chi del Tai si sarebbe perso per sempre.

QUINTO RAGAZZO - Noi tutti allora siamo grati a chi ha tramandato tale testo, magari a costo a che della propria vita.

SESTA RAGAZZA – Come si può tradurre il titolo :Hua Hu Ching; e cosa si intende con il Chi del Tai?

LAO TZU – Tale titolo si può tradurre come "Il libro del soffio che trasforma" e si intende per Chi del Tai lo Shen Sublime e Vivo o Energia del Grande Mistero o, ancora, Via Perfetta. Con esso è possibile facilmente raggiungere la profonda comunione con il grande e misterioso Tao
SESTO RAGAZZO - I vostro insegnamenti sembrano affascinati, così come lo è anche lo studio dei vangeli, ma molto spesso questi testi sono difficili da cogliere nel loro profondo senso e soprattutto da mettere in pratica.
GESU' - (Capitolo uno) I nostri insegnamenti sono invece semplici ed efficaci; la realtà è che chiunque provasse, forzando, a costituire con essi una setta, una religione o una scienza, li eluderebbe. Profondi e contemporaneamente apparentemente banali nella loro naturalezza essi, tuttavia, contengono l'intera verità dell'universo. Coloro che desiderano conoscerne la sublime e piena gioia della verità, nel fare il lavoro ed il servizio che viene da essi, l'otterranno. Mettendoli in pratica e colmandone nella propria vita la dimensione vivente immediatamente gli uomini assaporano la gioia pulita e il nutrimento che con essi giunge. Occupandosi per altri e per se stessi, a quel punto, le persone Reali si voltano verso l'Origine; e il Principio misericordioso dà loro ulteriore e perfetta istruzione. Io vi dico che è questo semplice percorso a condurre inesorabilmente alla pace e alla virtù e, nell'abbondanza di tali ed altre ottime cose, è capace di far finalmente ben riposare lo spirito del viandante in eterno.
PRIMA RAGAZZA – Cosa possiamo fare concretamente per avviarci alla loro comprensione?
LAO TZU - (Capitolo due) Gli uomini e le donne che desiderano partecipare ed essere formati alla luce dalla verità integrale scelgono di iniziare le pratiche del "senso che accoglie". Queste magnifiche discipline calmano la mente e avviano l'uomo, nell'armonia di tutte le cose, per i valichi fondamentali della vera vita per quella persona in quell'attimo. Quindi io vi dico che la prima e ottima pratica è l'esercizio delle virtù indiscriminanti. Di fatto esse curano da quel veleno che è in chi veramente crede superbamente di meritare qualcosa o di poterla conquistare con se stesso, da se stesso e per se stesso; e, dallo stesso mortale veleno, esse curano inesorabilmente anche coloro che invece, non lo pensano. Visto che è così quando voi estenderete la vostra virtù per tutto l'orizzonte senza la minima traccia di discriminazione, i vostri piedi immediatamente si radicano con forza in quel sentiero che conduce al Tao. (Matteo 6,9)
PRIMO RAGAZZO – Gesù, tu hai detto di essere la Via: cosa significa?
GESU' - (Capitolo tre) Coloro che, svegliandosi in un mattino assolato, desiderano comprendere la Via sono necessariamente chiamati ad abbracciare tutte le cose. Ma per fare ciò, in primo luogo, è necessario che lascino la presa anche sul più piccolo granello di rabbia o di resistenza verso la molteplicità delle idee, o delle cose, o vite o guasti e mali, e verso le variegate forme; quelle visibili e quelle invisibili, o addirittura incomprensibili. In verità l'accettazione è l'essenza stessa della Via (Tao). Ma per abbracciare tutte le cose bisogna rinunciare al principio stesso della separazione; maschio e femmina, alto e basso, mio e altrui, vita e morte, dato che la divisione preconcetta è totalmente contraria alla natura della Vita. Gettata via la pedagogia dell'antagonismo e dissolto il preconcetto delle culture si entra facilmente nel canto armonioso che è sotto tutte le cose.
SECONDA RAGAZZA – Queste sono realtà bellissime ad ascoltare. Eppure nella nostra mente di colpo, si accalcano pensieri che ci richiamano a fatti e parole di ben altra natura.
GESU' - (Capitolo quattro) Carissimo, ogni atto, o pensiero, o parola che ti scopre straniero alla Via (Tao) contamina di certo lo spirito. La tua rabbia è un allontanarsi, il resistere è un perdersi, la tua ostinazione è un estranearsi, l'auto assorbimento, o chiusura in se, è una catastrofica partenza senza ritorno dalla virtù. E' incredibile come la putredine della contaminazione a questo punto può diventare grandissima e posarsi sopra molte scelte; proprio quelle scelte che danno consistenza alle ramificazioni della nostra vita. Sinceramente per tutto ciò vi è soltanto una via di salvezza: pulirsi da questi danni, e in questo la Virtù stessa traccia la sua rotta. Infine che cosa ci insegna tutto ciò? E qual è il suo reale ammonimento? Iniziamo con il credere che esercitarsi nella virtù è un auto-calibrarsi, una discesa al puro e vero servizio, in quel luogo cioè dove soli si è capaci di offrire assistenza agli altri, dando il proprio tempo illimitatamente e prestando la propria abilità in un naturale atto fraterno; ma tenendo sempre ben chiaro nel nostro cuore che tutto ciò è un dono già ricevuto. Ed è necessario che avvenga ogni volta, e ovunque, che dal giusto bisogno fosse tutto ciò richiesto: senza mai aver pregiudizio per l'identità di quelli che sono nel bisogno, senza il nostro interesse e senza pretendere mai, addirittura con ostinazione, che la loro-nostra salvezza sia realizzata ad ogni costo. Se la tua disponibilità ad elargire il bene, la tua benedizione e il tuo punto di vista sono limitati, allo stesso modo lo sarà la tua capacità nel ricevere queste cose. In ciò agisce la sottile virtù della potente e viva Via e il suo grande e sfolgorante respiro. (Matteo 7,1)
SECONDA RAGAZZA – Ma se invece di sforzarzi con questa scienza, o filosofia, o saggezza, come voi volete, uno si mettesse invece a contemplare un bel panorama, un celo stellato; l'universo, insomma; non sarebbe anche questo sufficiente?
LAO TZU -(Capitolo cinque) Ditemi: se contemplando l'universo siete agitati, cosa potrete mai fare? Ebbene, vi dico, entrare allora nel deserto delle intenzioni; nel silenzio della notte degli appetiti, e in questo luogo prendetevi cura di osservare, e anche di oscurare, le stelle. Da questa pratica la sola risposta per la domanda. La persona virtuosa ha ormai, in modo onorevole, depositato la mente, così come il suo universo ha posto in essere e in oblio le stelle nel cielo. Quando ciò accade, ed è stato ben ricostruito il ponte tra i pensieri e l'Origine: il sublime, sottile e amabilissimo Principio, ecco la calma. E la vostra anima, una volta così profondamente quieta, con perfetta naturalezza si espande; e da questo la pura Mente, divenuta ampia, si riscopre. Essa si riconosce quale vergine incantata, come il cielo oltre il cielo di ogni notte. (Luca 9,23-25)
SECONDO RAGAZZO – Maestro Lao, ciò è un incanto. E il nostro rapporto con la Sorgente? E, soprattutto, come Essa la riconosciamo nel Tao?
LAO TZU - (Capitolo sei) La Sorgente, figli, fa scaturire tutte le forme, visibili o impalpabili, e tuttavia il Tao è lungi ad averne una (non possedendo non è posseduto). Se tentate invece di abbozzare un'immagine per Esso lo perderete: perderete esso e l'immagine, e la mente che tenta. Perché, carissimi, tutto ciò è come appuntare con uno spillo una bellissima farfalla in primavera. Ecco: l’involucro del corpo è perfettamente bloccato, ma il volo è perso. Ditemi, come è mai possibile che del Tao non vi accontentate semplicemente di esperirlo, di assaporarlo? Di viverlo, cioè, con il solo vostro essere dato che è in questo il segreto di tutta la vita? (Giovanni 10,1)
TERZA RAGAZZA – Ma fin quando ci sarà insegnato tutto ciò? Forse il cielo si stancherà, un giorno, di sopportare la nostra dura cervice.
GESU' - (Capitolo sette ) L'insegnamento della Via Maestra si snoderà fin quando c'è una Verità e qualcuno che voglia incarnarla, ciò che è sigillato nel tessuto di questi "fogli di profonda saggezza" apparirà in forme differenti nelle molte generazioni a venire. In realtà queste cose mai cambieranno: comunque coloro che desiderano raggiungere l'armonia sono spinti inequivocabilmente a praticare la Virtù superiore. Essi si sentono fortemente ispirati a far dissolvere ogni idea di dualismo: buono e cattivo, bello e brutto, alto e basso. Ma per far ciò occorrerà sinceramente che abbandonino anche il più nascosto pregiudizio; sia esso generato dal credo culturale, da quello religioso o da quello della loro stessa esperienza personale. Anzi, tali pellegrini sono chiamati a mantenere le loro menti affrancate da "ogni pensiero poiché ciò inquinerebbe la comprensione dell'Universo come armoniosa identità". La pratica di questi esercizi è il potente inizio della liberazione. (Matteo 14,22-31)
TERZO RAGAZZO – Oh, io ti riconosco come mio soave e supremo maestro, Signore.
GESU' - (Capitolo ottavo) A te che mi hai riconosciuto come tuo maestro ti confesso che in verità non c'è niente da insegnare: nessuna filosofia, nessuna religione, nessuna scienza, nessun costrutto di conoscenza, niente che riesca realmente a ricondurre la tua mente alla Via perfetta (Tao). Oggi parlo in questo modo, domani in un altra maniera, dopodomani in un'altra ancora; ma la via Maestra è sempre oltre le parole, è pura e di certo al di là della mente. Ti consiglio quindi, sinceramente, di predisporti ad essere sempre consapevole; pacatamente consapevole dell'Unità che è in tutte le cose. Questo è l'inizio ed è anche la fine (Alfa e Omega). Tutto il resto, sappilo bene, è solo una astuta e oscura metodologia: direi anche; una nuova, a volte impura, ma spesso efficace prigione per la tua anima. (Matteo 15,10-11)
QUARTA RAGAZZA – Molti dei grandi di questa terra hanno lavorato forse solo per ottenere il successo e la gloria di questo mondo. Altri muoiono nella povertà e nell'anonimato più mortificante. Come possiamo accettarlo?
LAO TZU - (Capitolo nove) Vi assicuro che chi vuole l'ammirazione del mondo farà del tutto, e lo farà bene, per raccogliere una fortuna. La raccoglierà. E la raccoglierà il più possibile grande. A quel punto la mostrerà e inoltre ne darà orgogliosamente dei saggi. Accade che, nella maggior parte dei casi, il mondo risponderà con ammirazione e in perfetta proporzione a tale sforzo. Ebbene anche quando ciò porterà al massimo risultato e l'attore si sentirà in perfetta naturalezza, tutto questo sarà totalmente insignificante. Invece, è grande saggezza smettere di sforzarsi, e subito, per questa velenosa gestione dei nostri tesori e riporre realmente la nostra più profonda e sincera stima nel Tao. Veramente vivere in perfetto accordo con Esso, e dissetarsi a tutti i luminosi ruscelli che da Esso e ad Esso giungono, immerge il viandante nella ricchezza della sublime benedizione che non ha fine. E così voi vedrete i vostri piedi finalmente accolti e sicuri nei possenti fiumi di felicità che scorrono dal Suo soave costato. (Luca 18,18-26)
QUARTO RAGAZZO – Si parla spesso dell'ego, e delle sue tentazioni. Maestro Lao Tzu, per te come si può affrontare il problema?
LAO TZU - (Capitolo dieci) - (si legga: Sistema Nefasto) L'ego è una scimmia che "piroetta" attraverso la giungla: Completamente affascinata dal regno dei sensi, oscilla da un desiderio all’altro, da un conflitto all’altro, da un'idea di ottusità alla seguente. Se la minacciate, essa realmente teme per la sua sopravvivenza, e si fa violenta. Lasciate questa scimmia andare via. Fatelo! Lasciate che i sensi si sciolgano. Fatelo! I desideri, a questo punto, andranno come il vento. I conflitti slegheranno le loro penetranti ancore. Lasciate libere anche le idee. Lasciate la trama serrata del romanzo oscuro della vostra pseudo-vita e della vostra vera-morte e scorrerete cantando come acqua dopo una lunga pioggia. Rimanete, ora, appena nel centro, ecco: rimanete così... con gli occhi socchiusi e i pensieri assonnati. E a questo punto, dimenticate anche di essere là. (Luca 12,13-28)
QUINTA RAGAZZA - Come possiamo discriminare noi tra le cose ciò che è opportuno e ciò che non lo è.
GESU' – (Capitolo undici) Un profumo attrae più di un altro? Preferisci questa fragranza o invece quella sensazione? Puoi mai praticare il sacro ed attuare il profano? Ebbene, se nella tua coscienza non saprai liberarti da questi infine noiosi esercizi ne viene che la tua mente è dissociata: così essa consolida le proprie lacerazioni in se; nel proprio interiore, e sempre di più fino a dividersi efficacemente dalla Verità(Tao). Rendi invece, immediatamente, la tua mente libera dalle divisioni e dalle distinzioni negli esercizi quotidiani delle scelte impossibili, e "scegli in naturalezza": scegli con "pura e ferma volontà". Solo così ti staccherai dalle cose, sia da quelle non scelte che da quelle scelte. E quando la tua mente sarà distaccata, lineare, tranquilla, allora le cose stesse, tutte, emergendo dal mare del caos, potranno con te vivere nell'armonia, lasciando che tu non sia più ossessionato da alcuna perdita e dal alcun possesso*. Ma, ancor più importante, tu inizierai a percepire la "verità sottesa", e come d'incanto comprenderai che è la sola che nutre la tua anima** e il tuo spirito e che, oltre tutte le cose, li traghetterà serenamente nell'eterno. (Luca 1,46-55 :Magnificat)
*In meditazione taoista si chiama: "Sedersi nell'Oblio", dove la distinzione tra materia e spirito è solo follia, dato che la vera e unica materia anteposta allo spirito è solo il pregiudizio e il preconcetto. **Conformarsi all'Origine.
QUINTO RAGAZZO – E allora come scegliere il sentiero ottimale per comprendere il sacro per ascendere alle celesti dimore?
GESU' - (Capitolo dodici) Vuoi condurre la tua vita a dimorare in una condizione di sacralità inviolabile? Avere la considerazione e la misericordia delle più alte entità spirituali?
LAO TZU - Vuoi essere protetto dai custodi degli Otto Raggi di Energia Potente? Bene, serba nel tuo cuore la Via Completa.
GESU' - Abbi cura di questi insegnamenti con riverenza, pratica i loro principi, illumina di essi il tuo prossimo. In questo modo tu otterrai tante benedizioni dall'universo quanti sono i granelli di sabbia nel Fiume dell'Eterna Sommità. (Matteo 23,25-38)
QUINTO RAGAZZO – Non riesco a capire che cosa s'intende per Otto Raggi di Energia Potente.
QUINTA RAGAZZA- Forse perché il numero otto è collegato con la doppia protezione: quella spirituale e quella materiale? Lo è in modo infinito e per questo è anche inteso come creatore di dei. Io ho letto che per noi esseri incarnati è strettamente connesso con la Madre suprema e, in modo speciale e specifico per alcuni di noi che sono cattolici, con la madre di Dio, quindi con Maria, Madre di Gesù.
QUINTO RAGAZZO – Per quel che ne so', in realtà, mai alcuno tra quanti hanno invocato e sentito in loro la perfetta protezione della Madre Universale, ha sofferto l'abbandono e non ha portato in perfetto compimento il proprio mandato. Vero?
SESTA RAGAZZA – Ma in questo universo così grande non diventa una insignificante goccia nel mare la comprensione di queste cose e il nostro relativo più grande e sincero impegno nel viverle?
LAO TZU - (Capitolo tredici) Diciamocelo sinceramente: le più minuscole particelle che formano il vasto universo non sono poi le più minuscole. Come del resto neppure il vasto universo è vasto. Questi non sono altro che concetti della piccola mente la quale, come un affilato coltello, è sempre pronta ad allontanarti dalla Sorgente; a decurtarci dalla Via. Perché lo fa? semplicemente perché è nella sua caparbia natura voler rendere il Tao comprensibile. Comprensibile soprattutto a se stessa e tutto, immediatamente, vuole governabile. Ma ciò che infine è espresso in tale forma, preso in assoluto, diviene realmente incomprensibile, e ciò che con tanta fatica è percepito in tale condizione risulterà ai nostri molteplici sensi irriducibilmente, ingovernabile. In questo disastro per l'umanità intera, in questa nefasta tragedia, c'è comunque una via d'uscita, una consolazione per chi ha perso ogni possibile speranza: quella mente che abbandona sinceramente la caparbia e omicida lama troverà immediatamente lo splendore e la pace del Tao e, dimenticandosi di essa, si illuminerà nella propria direzione e nel perfetto viaggio. (Matteo 6,25-33)
SESTO RAGAZZO – Maestri, come si fa a sapere se siamo sulla strada giusta o no?
GESU' - (Capitolo quattordici) Rispondimi sinceramente: puoi dissolvere ora, di colpo, il tuo ego? Puoi abbandonare l'idea del sé e dell'altro? Puoi lasciare andare le nozioni di maschile e femminile, ristretto ed esteso, vivo e morto? Puoi distaccarti da tutte queste ambivalenze, da queste fatue glorie, e abbracciare il Tao senza scetticismo e paura? Se per te è così tu hai scelto di essere scelto, ora, e sei già in cammino per raggiungere il cuore del Genitore Primo (Principio Totale). Lungo tale cammino tuttavia, mio caro amico, evita assolutamente di pensare allo stesso Genitore come di un qualcosa di singolare, elevato, necessariamente sublime, glorioso e trascendentale. Perché esso è solo il “Papa'”, ovvero ciò che, misericordiosamente, è totalmente al di là di tutte le cose e dei tuoi ultimi pensieri. In realtà Esso solo è puro, poiché è la diretta, essenziale e piena verità. (Giovanni 8,50-58)
PRIMA RAGAZZA – Molti ci insegnano ad essere tolleranti. Ma cosa significa veramente?
GESU' - (Capitolo quindici) Che stupidità! Nella condizione ordinaria, gli altri spesso esigono tolleranza. Ma nell'essere in completezza non esiste cosa tale che sia tolleranza. Tanto è dato perché non c'è una cosa che possa essere altro. In quanto, nella Misericordiosa Comunione con il Padre, la completezza ha rimosso tutte le idee di individualismo. Inoltre Essa ha dilatato la sua benevolenza per tutte le direzioni tanto da permettere che tutto ciò possa divenire connaturato con ogni nostro respiro. E ciò è stato fatto senza pregiudizio alcuno. Infatti Essa non ha mai odiato, ma ha agito nel "non agire": ovvero mai opponendosi, mai contestando. Nella sua natura è semplicemente attenta al continuo accogliere, apprendere e vigilare. Ebbene, riconosciamolo: sia in quello che consideriamo amore che in quello che definiamo odio, si annidano potenti aspettative; e qualsiasi aspettativa, sappiatelo benne, è attaccamento. A tal proposito occorre sapere che l'attaccamento irretisce la crescita; esso prosciuga l'energia della gioia di vivere, dato che sconfigge il perno perfetto dello starsene centrati in sé. Ora, per questo e per infiniti altri motivi, la condizione di pienezza è sempre saldamente avvinta al niente. Chi è pellegrino per tale certezza ha a che fare con chiunque, ovunque e dovunque, vive la bellezza del sedersi nella Luce del Padre (sedersi nell'oblio) dato che è scevro costantemente da oscure connotazioni. In virtù di ciò, nei meriti di questa sua perpetua luce, la sua stessa esistenza reca beneficio istantaneo a tutte le cose. Guarda bene, o amico e figlio mio: ciò che ha forma è pari a ciò che non ne ha, e ciò che è qui è identico a ciò che non vi è. E tutto questo è ottima cosa, poiché è la verità sottesa, non un'invenzione pseudo-religiosa, non una didascalia scientifica; non un'ipotesi politica, morale, legislativa o filosofica; non un compromesso dell'arrogante e impotente ignoranza, ma piuttosto ciò che solo chi è libero ormai da ogni sforzo di vuota tolleranza ha modo di assaporare e far comprendere. (Giovanni 8,1-12)
PRIMO RAGAZZO – Ma vi è una religione più di altre che possa dare la certezza al praticante di poter raggiungere la meta?
LAO TZU - (Capitolo sedici) La maggior parte delle religioni del mondo finisce, concluso il proprio mandato, per servire a rafforzare soltanto i legami delle persone con pre-concetti e condizionamenti. Tali falsi appoggi sono: il sé osannato, il mio, l'altro e il suo; la vita e la morte, il cielo oltre la terra e la terra al di quà del cielo, e così via. A volte, ciò è apprezzabile. altre è sopportabile, dato che è un innegabile primo e nutriente passo. Ma quelli che restano imbrigliati in simili idee e se ne lasciano dominare, anche se oggettivamente in molte fasi, ripeto, ciò è di buona utilità, in realtà sono resi prevenuti e ciechi innanzi alla reale dinamica del cosmo, e quindi incapaci pervenire alla percezione del Vero, del Principio Primo, della Sorgente. Tale sciagurato frutto finisce anche per condannare l'albero e vanificare totalmente il percorso fatto, quindi il frutto. Da tale sciagura ne viene che il pellegrino è confinato in un vicolo cieco. Invece, la più alta virtù che si possa esercitare consiste semplicemente nell'accogliere la responsabilità vivente e assaporare lo scoprire e la trasmissione della piena verità. Di fatto alcuni aiutano il prossimo soltanto al fine di ricevere benefici (sia materiali che spirituali) e ammirazione. Ma ciò è totalmente senza senso, poiché finiranno per ritornare inesorabilmente all'inizio del percorso. Altri si ammaestrano devotamente in parte per servire gli altri e per l'altra allo scopo di servire il loro stesso orgoglio. Come è facile intuire essi, al più, capiranno mezza verità. Ma coloro che si migliorano in modo puro, ovvero per l'amorevole causa del mondo senza nulla pretendere e nessuna intenzione interessata, ebbene, a costoro sarà rivelata la piena Virtù dell'Universo. Cosicché, amico, ricerca pure questa forte verità, ma senza lasciarti mai intimidire, amaliare e deviare, e praticala nella tua vita di tutti i giorni con coraggio e intelligenza. Sìì costante nel condividerla liberamente, umilmente, e assaporarla con gli altri, tutti, perché io dico che tu entrerai nel regno del divino e niente e nessuno potrà separarti dalla tua Via. (Giovanni 7,14-24; e tutte le lettere di san paolo quando diche che: "chi è sotto la legge è sotto la morte".)
SECONDA RAGAZZA – Eppure, attraverso gli esercizi e l'osservare scrupolosamente determinati precetti molte persone dicono di aver trovato definitivamente la via. Tanto che io stessa avevo già deciso di prendere un cammino simile.
GESU' - (Capitolo diciassette) Puoi fare ciò che vuoi, ma ti prego! non andartene venerando deismi e costrutti di credo come se essi fossero la fonte primaria della verità latente. Far così è solidamente porre intermediari tra te e Te, fra la tua ragione e la Ragione, tra la tua liberta e la Libertà, quindi tra te e il divino. Piano piano ti ridurrai ad un accattone; un povero demente che va cercando in ogni dove quel tesoro che è già celato nel suo cuore. Se vuoi venerare il Padre scoprilo innanzi tutto nel tempio pulsante che hai nel petto. Allora, e solo allora, la tua venerazione sarà gradita e sarà liberante. (Giovanni 4,1-24)
SECONDO RAGAZZO – Ma questo che cosa vuol dire?
LAO TZU - (Capitolo diciotto) Non esiste alcun "metodo esclusivo" per raggiungere la realizzazione del Tao. Nel considerare un qualche metodo come se fosse "il metodo" si adempie un crimine incalcolabile: si deresponsabilizza il responsabile, si disattiva la sentinella accorta e si conclama il dualismo nella nostra intima unità, dato che tutto ciò può solo ritardare la comprensione verso la verità dell'Uno. La persona matura di contro percepisce la sterilità delle rigide e superficiali metodologie. L'Uomo reale rende il suo modo di pensare in tutti i momenti privo di schemi e di obblighi. Per questo ogni suo passo lo premia conclamandolo sulla via della Libertà suprema. Egli osserva e ascolta lo svelarsi dei princìpi davanti e dietro sé. Egli dissolve naturalmento in molti modi tutti i tentacoli dell'inganno del dualismo. Può far ciò, e liberarsi della sua sterile legge, perché elargisce spontaneamente la sua vita nel servizio degli altri in conseguenza e causa della propria purificazione interiore. L'Uomo reale evita definitivamente di disturbare la dottrina dello spirito innato con inutili e forzati arrovellamenti mentali. In questo modo preserva il misterioso legame con l' "energia che insegna e avverte". Egli, infine, nell'eliminare con grazia tutti gli ostacoli alla automprensione, vivifica costantemente la sincerità incondizionata. Chiunque raggiunga tale stato alimenta l'umiltà perseverante e reinventa l'adattabilità universale. E tutto ciò non può che richiamare irresistibilmente la risposta del cosmo che, puntualmente, si presenta a voi come immane luce e purissima energia. Tale Shen (la più alta energia sublime e vivificante) incommensurabilmente ricolma la vostra anima e l'anima di tutte le creature, guarendone gli occhi e il cuore. (Matteo 24,23-28; Marco 13,33-37).
TERZA RAGAZZA – Ma per la persona comune essere portata per mano, magari anche in modo autoritario, può essere ancora un fatto necessario. E allora?
GESU' - (Capitolo diciannove) Per la persona comune l'organismo dell'umanità sembra immenso. In verità, esso non è né più grande né più piccolo di qualsiasi altra cosa. Per la persona comune ci sono altri la cui consapevolezza ha bisogno di essere innalzata. In verità non c'è né il sé né l'altro. Per la persona comune, il tempio è sacro e il campo non lo è. Questo, invero, è un dualismo che corre in direzione opposto alla verità; invero non c'è né una persona comune né una persona non comune. Di contro, coloro che sono completi mantengono una percezione indiscriminata. Infatti essi, vedendo ogni cosa dall'alto, nulla etichettano e così facendo rinascono nella loro consapevolezza, in quanto sorretti dalla Grande Unità. In tal modo i figli del Vivente si nutrono costantemente della verità e della luce che sono in Lui. (Giovanni 3,1-21)
TERZO RAGAZZO – Spesso sono preso da un quesito: Ci sono persone che hanno facoltà speciali. C'è chi possiede la chiaroveggenza, chi può comunicare con entità lontanissime forse anche nel tempo, chi riesce a spostare gli oggetti con il pensiero, ed altro ancora. Ebbene, se loro spesso non riescono ad essere assolutamente felici, per così dire, quali effettive possibilità allora abbiamo noi, persone più che comuni, di evolverci nella perfetta Vita.
GESU' - (Capitolo venti) Se mi ascolti capiremo una nuova cosa. Il chiaroveggente può vedere forme che sono altrove, ma non può vedere il Senza Forma. Il telepatico può comunicare direttamente con la mente di un altro, ma non può comunicare con uno che abbia raggiunto il Non-Mente. Il telecinetico può spostare oggetti senza toccarli, ma non può spostare l'Intangibile. Tali abilità, in verità, hanno senso solo nel reame del duale. Perciò esse sono prive di senso, di valore ultimo. Di contro entro la Grande Unità, la Perfetta Comunione nell'Amore, sebbene non ci sia alcunché di chiaroveggenza, telepatia o telecinesi, tutte le cose sono viste, tutte le cose sono comprese, tutte le cose sono eternamente al loro posto. Quanto inutile lavoro, una volta che tale realtà è stata compresa, ci è risparmiato. (Luca 23,39-43)
QUARTA RAGAZZA – Come possiamo capire dove veramente siamo? Voglio dire: spesso una persona è presa dalle sue cose passate o dai suoi progetti futuri. Il presente non riesce a sostenerci che per poche frazioni di vita. E per questo, infine, quali responsabilità veramente abbiamo verso lo scorrere del tempo?
LAO TZU - (Capitolo ventuno) Ogni momento è fragile e volatile. Il momento del passato non può essere conservato, quantunque stupendo; il momento del presente non può essere trattenuto, quantunque piacevole; il momento del futuro non può essere colto quantunque molto appetibile. Eppure la mente si dispera nel voler fissare il fiume del tempo ad ogni costo: infine posseduta dalle idee del passato, preoccupata dalle immagini del futuro, essa si lascia sfuggire la chiara verità del momento. Ma colui che riesce a dissolvere il vortice ossessivo che profondamente è radicato nella sua mente scoprirà all'improvviso il Tao; e lo scoprirà accucciato ai suoi piedi. Nello stesso istante, con Esso, scoprirà anche nel palmo delle proprie mani la luce e la chiarezza dei suoi gustosi frutti sereni. (consultare il capitolo sul Tempo, dalle Confessioni di S. Agostino; Matteo 6,25-33)
QUARTO RAGAZZO – Tutti e due parlete di una Unità che tutto sostienne e alimenta. Ma per la nostra esperienza è difficile comprenderla veramente e vederla.
GESU' - (Capitolo ventidue) Tu mi chiedi come può essere vista la divina Unità? In magnifiche forme, prodigi mozzafiato, maestosi miracoli? La Verità, la Via, la Vita (il Tao) non hanno alcuna necessità di presentarsi in tal modo. Essa, la Misericordiosa Unità, è sempre presente e sempre accessibile. Ed è proprio quando il parlare si è esaurito, e la mente è ormai dissolta, che Ella si appalesa. Quando la chiarezza e la purezza vengono coltivate, in realtà, Essa si rivela. E, nel momento in cui la sincerità è incondizionata, sottoforrma di Gratitudine: l'Immortale Ponte che ci collega realmente a Dio, Essa si svela profondamente. Ora, se sei nella volontà di essere rivitalizzato, tu vedrai ovunque l'Unità che da la Vita (il TAO), soprattutto nelle cose più comuni, in special modo nelle cose più piccole e , potentemente, anche nelle cose più sciatte. (Matteo 13,31-32; -44; 18,1-10; 25,31-40)
QUINTA RAGAZZA – I nostri insegnanti non ci insegnano questo. Voi ora siete qui ma tra poco? Chi potrebbe aiutarci per raggiungere le verità elevate?
LAO TZU - (Capitolo ventitre) Calma! Calma e silenzio. La verità elevata non può essere sepolta nelle parole; di conseguenza l'insegnante più grande e più autorevole non ha niente da dire. Gli basta porsi al servizio, questo sì, e in silenzio. In Verità, egli, mai si preoccupa. (Luca 13,20-21)
QUINTO RAGAZZO - Quindi il vero insegnate si riconoscerebbe dal suo silenzio. Ma molti tra i migliori insegnati e maestri si vantano dei loro successi e impongono percorsi diffili e tortuosi per essere seguiti. Come ci regoliamo verso queste discipline, e cosa sarà veramente utile per il successo in esse?
GESU' - (Capitolo ventiquattro) Per chi sale la montagna la consapevolezza sottile della verità del cosmo non dovrebbe essere assolutamente considerata un successo. Pensare in termini di realizzazione delle proprie virtù è di per se sempre disporsi nella parte esterna della natura. E ciò si dimostra errato e ingannevole. Di contro la vostra stessa fattura e l'integra natura dell'universo ci dicono di essere l'Uno e l'Identico: Infatti la loro natura è indescrivibile, eppure eternamente presente. Ebbene, aprite la porta, semplicemente! questo si rivela costantemente un atto efficace ed unico. (Matteo 5,1-8)
Si avvicinano tre adulti; gli insegnati dei ragazzi. Rimangono leggermente distaccati, non intervengono, ma ascoltano.
SESTA RAGAZZA – Si, daccordo. Però ci sono delle vie spirituali che tutti percorrono. Almeno così ci vengono indicate. E ci dicono che senza queste non c'è salvezza per l'uomo.
GESU' - (Capitolo venticinque) Non tutti i sentieri spirituali sono spirituali, come alcun sentiero materiale è solo materiale. E tra quelli spirituali non tutti conducono in modo certo all'Armoniosa Unità. Davvero innumerevoli sono le devianze e i distoglimenti, in special modo lì dove si vuole garantire il metodo e la disciplina, che siano essi antichi o nuovi; nulla di più. Perché non confidare sapientemente, invece, nella chiarezza e nella semplicità della Via Integrale? nel vivere con sincerità incondizionata il proprio mandato? nello sradicare ogni dualismo e preconcetta aspirazione? e, sempre celebrando l'equipollenza della cose e la naturale accoglienza, procedere nello svelamento e nella coltivazione dei propri carismi, unici veri testimoni, e doni essi stessi, dello Spirito? Io ti dico che, se tu risponderai a queste domande e metterai in pratica le tue reali risposte, starai nella verità; lo sarai in qualsiasi momento. Ma se lo sarai realmente anche in qualche microscopico momento di un tuo respiro l'eterno è già in te. (Matteo 12,46-50)
SESTO RAGAZZO – Ciò è bellissimo. Maestri, ma allora quando si parla di benezioni di che cosa si parla veramente?
LAO TZU - (Capitolo ventisei) Vi sono due tipi di benezioni. Le prime rientrano nelle benedizioni terrene, e si conseguono compiendo buone azioni. Queste riguardano però solo la fase intellettuale, e perciò restano confinate nel tempo e nello spazio. Le seconde sono le piene benedizione, e ricadono su quelli che raggiungono la consapevolezza nella Grande Unità. Ora, tale consapevolezza ti libera dalla schiavitù di mente e pensieri e fa emergere il puro intelletto, scioglie dalla zavorra del tempo e dello spazio per far volare liberamente lo spirito attraverso la sconfinata armoniosità del Tao. Similmente ad esse, ci sono due tipi di sapienza. La prima è la semplice sapienza terrena. In effetti possiamo descriverla come una limitata comprensione concettuale delle proprie esperienze quotidiane, e dato che deriva dagli eventi stessi, necessariamente, ne impedisce la superiore visione e quindi la diretta comprensione della verità. La seconda maniera, che invece possiamo definire semplicemento quale piena sapienza, comporta una reale e diretta partecipazione alla vita in ogni momento: da tale naturale prospettiva il vedente ed il visto sono dissolti nella luce della pura autoconsapevolezza. In realtà, non essendo presenti concetti o modi mentali a priori, non ne viene offuscata la Grande Luce. Le benedizioni e la sapienza che convivono con coloro che praticano la Via Piena e a loro volta guidano altri verso essa, sono due milioni di volte più grandi di tutte le benedizioni e la sapienza terrena messa assieme, e di queste il tempo e lo spazio non riescono a cancellarne neanche la più invisibile traccia. (Matteo 28,16-20)
PRIMA RAGAZZA - Ma come possiamo noi elevare gli altri? O forse dovremo prima di tutto e necessariamente elevarci noi alla pienezza e solo a quel punto occuparci di chi ancora non lo è.
GESU' - (Capitolo ventisette) Non immaginare che l'essere nella pienezza abbia l'ambizione di illuminare l'inconsapevole o elevare la gente parolaia al reame divino. Per l'"Essere Nella Pienezza", non esiste il sé o l'altro, e quindi non c'è nessuno da elevare, non c'è ossessione né per il cielo e né per l'inferno: finalmente, nessuna destinazione per cui affaticarsi. Pertanto ad "essa" ciò che solo concerne è la sua propria sincerità. (Matteo 25,1-13)
I tre adulti prendono la parola
PRIMO ADULTO – Ragazzi stanno riprendendo le lezioni. Perché siete ancora qui?
SECONDO ADULTO - Su', salutate, l'insegnate di musica vi sta' già aspettando.
ATTO SECONDO
TERZO ADULTO – Abbiamo ascoltato le vostre parole. E' tutto molto interessante. Ma allora a cosa potremmo paragonare questo Tao?
LAO TZU - (Capitolo ventotto) Se tu, mentre contempli il cielo, quel cielo ampio, luminoso e bellissimo che è sopra la tua testa, tenti di volerlo vedere quasi come il corpo del Tao io ti dico che stai sinceramente svolgendo un buon lavoro; un lavoro certamente ottimo.Tuttavia, malgrado ciò, sei in gravissimo errore! Identificare il Tao con un'immagine, anche se di così alta chiarezza, sì, anche in questo caso, è la via per non comprenderlo affatto; in assoluto. (Giovanni 3,31-32)
PRIMO ADULTO – Ma allora, se non si può neanche pensarlo, come si potrà raggiungere la consapevolezza completa, secondo voi? E sarà mai possibile svelare l'arcano dell'esistenza?
GESU' - (Capitolo ventinove) Non ci è possibile pensare che si possa raggiungere la consapevolezza completa e l'intera perforazione dell'arcano senza un'appropiata, coerente e, sopratutto, naturale disciplina, vuoi teorica che pratica. Il solo sperarlo è egomania! Con i giusti e limitati rituali, invece, è possibile scavare quei sapienti canali che soli, attraversando le nostre turbinose emozioni, sanno portare il veicolo, la nave vivente, alla luce. Senza tali vere discipline, e costantemente applicate, la lama della nostra spada regredirrebbe nell'abisso della rugine e dell'abbandono, e l'unico risultato di tale opera ci sorprenderebbe prigionieri del caos morale, spirituale e intellettuale. Qui invece è il grande segreto: appena la consapevolezza è raggiunta, e si è nella pratica efficace della virtù che nutre, l'abisso perde immediatamente le sue ancore. Ma gli esseri altamente liberi e dinamici conoscono tutto ciò, e rispettano sempre la incommensurabile esattezza che è in questa verità, e che in loro trova degna e perfetta fucina. (Giovanni 2,13-17)
SECONDO ADULTO – Affascinante. Tuttavia se io ai miei alunni parlo dell'albero alla fine avranno imparato qualcosa; ma queste verità sono impalpabili. Per nulla analizzabili.
LAO TZU - (Capitolo trenta) L'albero. Le parole ci parlano dell'albero; ma le parole non ce ne consegnano quasi mai, e per intero, la bellezza. Per ricevere la bellezza; per riceverla veramente, cammineremo fino alle sue radici, e con i nostri occhi là la contempleremo. Non è forse vero che la lingua non può descrivere la melodia di una canzone? Ascoltarla con le proprie orecchie, solo questo, ce la farà assaporare. Così è con il Tao. L'unico senso o facoltà che permette all'uomo di perforare l'arcano è la diretta sperimentazione. La verità sottile dell'universo è insondabile e impensabile, di conseguenza i più alti insegnamenti restano muti. Le mie stesse parole sono la "non medicina", esse sono semplicemente una umile prescrizione; non certo il superbo tracciato, ma un semplice programma segnato sulla sabbia; consigliato, mai ordinato. Un programma reso vivo, però, per aiutarti a raggiungere la vera mappa, quella che tu completerai. Quando voi sarete li, tuttavia, ricordate di acquietare la mente e chiudete la vostra bocca. E, soprattutto, non tentate di analizzare il Tao ma abbandonatevi a viverlo. Sarà un viaggio silenzioso, naturale e naturalmente quieto. Attenti solo a condividerlo con il vostro intero essere. E il Tao, quale sposo innamorato e devoto, sarà da voi, Egli verrà per condurvi nell'armonioso regno della Pace e della Gioia.
TERZO ADULTO – Ma questo Tao dove lo posso trovare? E' egli che viene verso di me o sono io che devo andare a cercarlo?
LAO TZU - (Capitolo trentuno) Il Tao non è una cosa che viene e che va. Egli è sempre presente, e lo è dappertutto, quasi il cielo gli assomiglia. Eppure voi non lo vedete, mai. Ma se la vostra mente si libera dal fango e dalla nebbia, voi lo vedete, là, tra la nebbia e il fango; ma quello che pretendete di vedete è ancora qualcosa che non è il Tao, dato che tutta la miseria di questo mondo è generata dall'attività convulsa nel possesso della mente. Possono gli uomini lasciar andare le parole e le idee, gli atteggiamenti e le aspettative come l'albero lascia le foglie al vento dell'autunno? In caso affermativo, allora il Tao apparirà nell'orizzonte, anche se lontano. Può l'uomo essere capace ancora di osservarsi e ascoltarsi nell'interno? Se sì, allora voi vedrete come la verità venga verso di voi disponibile, sensibile e palpitante. Vi verrà incontro come l'amante più dolce e affettuosa; l'innamorata che puntualmente si affida e si abbandona nelle vostre braccia.
PRIMO ADULTO – Ma di questo andare e tornare, di questo cercare e non trovare, di questa attività misteriosa del mondo il nostro ego cosa pensa?
GESU' - (Capitolo trentadue) Non lo sapevate? L'ego va dicendo che il mondo è ampio e che le particelle che lo formano sono molto piccole. Quando le particelle molto piccole si uniscono, dice, il mondo ampio compare.
Poi, quando il mondo ampio si disperde, dice ancora, le piccolissime particelle ricompaiono. Questo sussurra, ad alta voce, continuamente l'ego. L'ego è estasiato da questi nomi e da tutte queste idee, ma la verità sottile è che il mondo e le particelle sono ancora la stessa cosa; nessuno di essi è veramente ampio, nessuno di essi e realmente piccolo. Ogni cosa è sostanzialmente uguale ad ogni altra cosa. E i nomi ed i concetti, come è loro abitudine, finiscono soltanto per ostruire la vostra percezione, tanto che essa langue, ed è assodato che non giungerà affatto alla grande identità. Di conseguenza sarebbe saggio ignorarli. Ma coloro che vivono all'interno dei loro confusi ego continuano a disperarsi: essi purtroppo lottano e si agitano freneticamente per sapere se le cose sono grandi o piccole, se c'è o non c'è uno scopo di questo unirsi o di quel disperdersi; se l'universo è cieco e meccanico o la misteriosa creazione di un Essere Cosciente. In realtà non c’è nessun motivo per affaticarsi e accanirsi nella lotta tra tali credenze o sforzarsi e annientarsi nel commentare tali dissidi. Andate oltre; imparate a osservare dietro le apparenze o, preferibilmente, a discernere la verità profonda, che è silenziosa, morbidamente efficace e viva, sempre, e......immediatamente, contemplerete la Via (Tao). Abbracciati dal Celeste Genitore, abbraccerete la Via, poi il vostro irriducibile smarrimento sparisce (è già accaduto) e di esso se ne dissolverà anche la memoria (e anche questo è già accaduto). (Giovanni 3,21)
SECONDO ADULTO – Se è così allora c'è speranza che questa Via si manifesti. E noi, sapremo riconoscerlo?
LAO TZE - (Capitolo trentatre) Mentre il mondo si può rivelare appena attraverso le sue particelle, il Tao può rivelarsi realmente negli esseri umani, e in modo profondo. Comunque il mondo e le particelle non sono cose differenti, niente è differente da altro. Allo stesso modo il corpo cosmico ed il vostro corpo sono la medesima cosa, "e non sono affatto diversi nella vera forma". Mondi e particelle, corpi ed esseri, tempo e spazio: Tutte queste realtà sono espressioni transitorie del Tao. Invisibile, intoccabile, indistruttibile, impenetrabile, inviolabile, imprendibile, innominabile, il Tao (e la sfera concettuale del suo Principio) è oltre tutti i tentativi di analisi o di categorizzazione all'uomo concessi. Allo stesso tempo, però, la verità relativa ad esso è dappertutto; essa è sempre presente ovunque voi possiate tendere la vostra attenzione. Ora, se potete lasciar migrare la vostra mente verso di Lui, come in una sacra e atavica transumanza, vi sarà concesso di vivere un formidabile Esodo nella luce. Giunti nel luogo, potendolo abbracciare con tutto il vostro cuore, il Tao abiterà per sempre nella vostra casa e, in modo speciale, nel Tempio del cuore e delle vostre azioni.
TERZO ADULTO – Maestri. La vostra sapienza ci consola. Ma come comprendere il processo che è insito nella Vita? E quale è la sua verità?
GESU' - (Capitolo trentaquattro) Ancora oggi tutte le cose nell'universo si muovono dall'indefinibile e sottile verso il manifesto e, quindi, verso la storia; e così sarà per sempre. E se la forma è quella di una stella o di una persona, il processo è lo stesso. Infine siamo chiamati a riconoscere che, in primo luogo, l'energia sottile esiste; che un attimo dopo, tutto si fa manifesto e incomincia a prendere vita. E, dopo ancora, in un momento, la vita passa e va via. Ma l'energia sottile che tutto accende, che chiama o rinvia al regno invisibile e immortale, quell'energia di reale luce e bellezza, ebbene, quell'energia rimane; e ancora una volta agisce. Agisce nelle cose manifeste come in quelle non-manifeste. Saprete così che il carattere della vostra esistenza è continuamente retto e vivificato dalle energie a cui vi collegate. In verità se vi attaccate alle forze sporche e luride, ovvero attuando soprattutto la discriminazione che divide e accusa -- amando cioè questa persona e non quella, odiando quel clan e simpatizzando per questo, rifiutando sdegnosamente un'esperienza per ostinarsi in abitudini comode e ristagnanti -- allora condurrete una serie di penose e innumerevoli tappe verso l'oscuro e l'abissale. Facendo ciò vi si aprirà soltanto il varco per il regno della lunghissima noia mortale. Di contro il senso dell'essere in osmosi con la vita è un sublime portale per l'unione con le più alte cose. Se terrai a ciò che è raffinato e sottile attraverserai senza alcun dubbio i regni raffinati e sottili. Se entrando nel mondo non ti farai schiavo di esso e dei luoghi comuni, e tutto tratterai con rispetto e libertà, solo in questo modo, potrai andare dovunque, essere amico con chiunque, anche con i tuoi peggiori nemici; anche con i peggiori nemici della Vita ( Tao), accorgendoti di colpo di non esser mai stato orfano del Centro, il potente e luminosissimo Principio e Padre dell'Universo o Multiverso.
PRIMO ADULTO - Tu, che parli come parlò qualcuno tanti anni fa, dicci se puoi, della conoscenza e delle sue qualità. Se la nostra civiltà ne percorre le giuste linee o, forse, è tutto sbagliato.
GESU' - (Capitolo trentacinque) La conoscenza così come la concepiamo è un palpito della mente, e la mente esiste perché vi è un cervello. Ora per quanto questa forma di conoscenza possa giungere ad altissime vette, dato che il cervello fa parte del corpo, e il corpo da un giorno all'altro è condotto alla fine, questa accumulazione di fatti, esperienze, pensieri, comunque grande ed impressionante, ne conoscerà lo stesso destino. La comprensione, invece, è una funzione dello spirito. E poiché il vostro spirito è lo stesso, la sera e la mattina, il giorno e la notte, piattaforma dopo piattaforma, in ogni attimo di vita, di morte e di rinascita e nelle mille e mille vie parallele, con esso abbiamo l'unica occasione di coltivare qualcosa che non ha fine. Raffinata, col passare del tempo e la scomparsa dello spazio, la comprensione spirituale diventa pura, costante e viva. Ecco, ciò è veramente l'inizio dell'immortalità; è la definitiva fine nell'uomo della disperazione.
SECONDO ADULTO – E' possibile, per un uomo qualsiasi, realizzare l'immortalità? E se sì, è possibile farlo comunque nella gioia della semplicità quotidiana?
GESU' - (Capitolo trentasei) È vero: interamente possibile: realizzare l'immortalità e contemporaneamente avvertire gioia e libertà assolute. Io vi dico che la pratica delle virtù indiscriminanti è il metodo per raggiungere questo scopo. Bontà e altruismo, praticati disinteressatamente, allineano naturalmente la vostra vita con il senso integrale. Ebbene, quando ciò avviene, cominciano a scomparire i contorni illusori fra la gente e le società, fra nerezza e luce, fra vita e morte. Nell'azienda del mondo queste illusioni sono gli "ostacoli", e superati essi guadagnerete un posto nell'opera di più alta forgia spirituale. In essa, sarete protetti dalle influenze dolorose di ogni sistema nefasto e la vostra stessa energia di vita non potrà più essere dissolta. Ecco, così realizzerete l'immortalità e troverete l'adeguata compagnia per la Via. Ma ricordati, amico mio: non è affatto vero che coloro che coltivano l'integrità piena e la virtù somma non incontrino difficoltà e dolori nella loro strada, anzi. È che essi capiscono, e con sempre maggior naturalezza, che le difficoltà sono esse stesse il selciato della buona strada, e grazie ad esse sanno che il verso è quello giusto: l'immortalità. Tali viandanti, infatti, incontrandole restano tranquilli e con il cuore pieno della fiducia e della speranza degli adepti nella Verità (Tao); per questo sono capaci di piegarsi nella brezza e nella tempesta. Dentro di essi, con leggiadria, sanno sviluppare volta per volta la buona e solida risposta per ogni ostacolo. Così facendo diventano, e/o ritornano, naturali, completi ed eterni, proprio come la Verità (Tao), che in se li riconosce come figli ... perché tutto ciò è già avvenuto pienamente.
TERZO ADULTO – Da cosa si riconosce una persona che è ormai illuminata di queste alte virtù?
LAO TZU - (Capitolo trentasette) Una persona che vive nella virtù superiore si occupa del benessere di tutte le cose. Fa questo mediante l'accettazione della responsabilità, riconosce infatti che l'energia manifesta, sia tangibile che confinata nel regno sottile, è sempre la stessa. Esaminando un albero, vede non un evento isola ma una radice, una foglia, il tronco, l'acqua, il suolo, il sole, la cellula di un evento/albero molto più grande: perché ogni evento si ricollega ad altri e al "primo". Tutto questo è il risultato della relazione intima e dinamica delle cose. Esaminando poi se' o un altro, vede ugualmente il medesimo: alberi ed animali, esseri umani ed insetti, fiori ed uccelli: D'altra parte queste sono realmente immagini attive di quelle sottilissime energie che sgorgano dalle stelle durante tutta la vita dell'Universo. L'adepto del Tao vede chiaramente che nell'incontrarsi e unirsi gli elementi della terra e dell'universo, si fanno sorgenti per tutte le cose viventi. La persona dalla virtù superiore capisce questo e capisce anche che le sue proprie energie fanno pienamente parte di tale immane processo. Comprendendo tutto ciò, l'Uomo Reale rispetta la terra come sua madre, i cieli come suo padre e tutte le cose viventi come i suoi fratelli e sorelle. Occupandosi di loro, sa che si occupa di sè. Dando loro, sa che dà di sè. In pace con loro è sempre in pace con sè. (Il Cantico delle Creature, S. Francesco d'Assisi-
PRIMO ADULTO – Ma se basta occuparsi del prossimo allora perché comunque affaticarsi nella ricerca della verità, che spesso si rivela infruttuosa fino alla morte per chi vi si dedica?
GESU' - (Capitolo trentotto) Perché trascurare la ricerca della verità? Essa vibra instancabile in ogni cosa ed in ogni non-cosa e, irrefrenabile, spunta fuori anche dalla punta del vostro naso (quale folgorante e spesso sfuggente intuizione). Potete ostinarvi ancora a non guardare con fiducia una montagna? l'albero di pino? voi stessi? Ma di certo non pensate di scoprirla, la verità, accumulando più conoscenza. La conoscenza genera il dubbio ed il dubbio vi rende famelici per altra conoscenza. Di certo voi non la otterrete in pienezza mangiando questo cibo. La persona saggia si nutre con qualcosa di molto più sottile: Egli attinge il cibo per la potente comprensione alla mensa dell'indeterminato, ben consapevole che tutto ciò che scorre proviene da ciò che non scorre -, che il mondo che si può descrivere deriva da una fonte indescrivibile. Colui che si ancora alla sua autonomia diventa completamente soddisfatto della sottile verità che ormai è in lui. Così chi può essere ancora inchiodato e guardare il gioco di scacchi del mondo? Gli insensati sono sempre presi da movimenti impulsivi, ma i saggi sanno che la vittoria e la sconfitta sono decise da qualcosa che non si vede, talmente più sottile da essere anche al di là del loro intuito. A volte vedono che qualche cosa di perfetto esiste prima che il loro ben minimo movimento per evocarlo sia fatto. Una volta attuato invece tale movimento dagli insensati, questa perfezione sottile si deteriora ai loro sensi, schiantata comunque dalle artificiali decisioni prese. La forma schietta di colui che si è nutrito della sublime virtù da invece grande soddisfazione, dato che non disturba mai la pace. Rimanga calmo chi vuol seguire la traccia della perfezione. Scopra l'armonia anche nei propri cari, e in quelli che già sono accanto a lui, nella sabbia che è sotto i suoi piedi. Riabbracci i suoi legami, e nei suoi rapporti non sia più distratto. Se voi potete fare questo, guadagnerete il Tutto ed il mondo diventerà ancora sano. Se non lo potete fare, sarete persi per sempre tra le ombre di quella notte affamata, e che non avrà mai fine.
SECONDO ADULTO – Molti hanno intrapreso la via di una rigorosa ascesi. I loro sforzi molte volte hanno manifestato in loro grandi cambiamenti. E' utile tale pratica, invece, per trovar il Creatore di tutte le cose?
LAO TZU - (Capitolo trentanove) Se andate a cercare il Grande Creatore, anche, e soprattutto, con immenso sforzo, ritornerete a mani vuote. La fonte dell'universo è infine introvabile, come un grande fiume invisibile che passa costantemente e certa per una valle ampia e fertile. Silenzioso e increato, genera tutte le cose. E tutte le cose sono invece prodotte dal regno sottile nel mondo manifesto dalle mistiche evocazioni dello yin e dello yang. Il fiume dinamico yang fa avanzare, lo yin tranquillo della valle è accogliente e con la loro integrazione le cose entrano nell'esistenza. Ciò è conosciuto come il grande "chi"(energia) del Tai. Il "chi" del Tai è la verità integrale dell'universo. Tutto è un "chi" del tai: il vostro corpo, il terreno nel vostro giardino, il corpo cosmico, la forma, l'apparenza, la saggezza, l'energia, i sodalizi di gente, la dispersione di tempo e luoghi, il bisogno e l'aiuto. Ciascuno di noi viene all'esistenza con la perfetta fusione dello yin e dello yang, che si verifica e si disperde senza le interferenze del Creatore, volontariamente da Lui escluse. La vostra creazione, la vostra auto-trasformazione, l'accumulazione di energia e di saggezza, il declino e la cessazione del respiro nel vostro corpo: ebbene tutto ciò avviene all'interno del funzionamento sottile dell'universo, e soprattutto in una garantita autonomia illimitata. Di conseguenza ogni sforzo e agitazione non è necessario. Sia appena informato il Grande Fiume del "Chi" del Tai, il resto è vano, e vanità.
TERZO ADULTO – Questo mi ricorda pari pari una frase di S. Agostino (in En. In ps. 41,1): “Che cosa cerchi al di fuori di quello che sei, quando è in tuo potere essere ciò che cerchi?” Ma ditemi: E' possibile a chi ha raggiunto un stadio di grande forza e virtù violare le leggi naturali?
GESU' - (Capitolo quaranta) Le leggi naturali dell'Universo sono inviolabili. Per esse l'energia si condensa nella sostanza e l'alimento è mangiato attraverso la bocca e non per mezzo del vostro naso. Una persona che trascura il respiro diventerà blu e morirà. Alcune cose semplicemente potranno essere e da altre l'esistenza è allontanata. Vi è inoltre una parte della legge cosmica che in base a ciò che dite e fate determina quello che accade nella vostra vita, presente e futura. Penosamente la persona ordinaria pensa che questa legge sia solo esterna a se' e si ritiene dolorosamente limitato e controllato da essa. Così si procura e vuole la creazione di molte storture nella sua mente, e da ciò con esse infetterà il proprio spirito. Lo infetterà a tal punto da vivere costantemente nell'agitazione e nella rabbia disumana; contro se' e contro il mondo. La sua intera vita trascorrerà nella lotta irriducibile. La persona superiore riconosce invece che lui e la legge sottile sono UNO. Di conseguenza coltiva ogni giorno nel proprio giardino la conciliazione con Essa. Egli La innaffierà con la moderazione nelle sue azioni e la nutrirà con la chiarezza della sua mente. Io vi dico che facendo questo, quell'uomo si troverà e si riconoscerà come UNO e IDENTICO con tutto ciò che è divino e che di luminoso ha in sé. Passerà in questo modo i suoi giorni, in questo modo vivrà, dissetandosi costantemente nel mare della serenità. Egli respirerà a pieni polmoni nella soddisfazione della vita. Questa, e ciò che Essa implica, è la verità profonda e semplice: Voi, in realtà, siete i padroni della vostra vita (e quindi della Vita) e della vostra morte (e quindi della Rinascita). Voi siete, senza dubbio alcuno, i mandanti di tutto ciò che fate ed è fatto è di tutto ciò che diverrete e diviene.
PRIMO ADULTO – Ma per far questo io dovrei sempre riconoscere spontaneamente dentro di me ciò che è buono nel mare dei miei difetti; quello che mi appartiene o che è invece solo “influenza d'altri”; e cosa è opportuno per la vita o invece efficace per la morte. E' un immane lavoro, se non sbaglio.
LAO TZU - (Capitolo quarantuno) Buono e difettoso, da sé e da altri, vita e morte: Perché ti aggrappi e confermi in modo arido e assoluto questi concetti? Ma anche, perché negarli? Per fare attraversare il regno dell'uno e dell'altro è indispensabile esercitare la mente ad essere integra e luminosa, e mantenere la confidenza e non la schiavitù con le diverse contrade delle nostre intime manipolazioni mentali. Altro non sono se non sogni, delusioni ed ombre. Ecco, nasce un'idea, anche se bella, se trattenuta nei propri angusti confini, subito qualcos'altro le fa spietata concorrenza. Presto i due possedimenti saranno in conflitto, cingendosi con grandi mura che si ergeranno minacciose tra l'uno e l'altro. E da questo ne nascerà un terzo possedimento, e poi un quarto; e poi un quinto.. ecc. ecc. Ebbene, per questa via presto la tua esistenza sarà tutta una regione desolata dal terremoto delle contraddizioni. Appena puoi, invece, traccia lunghe e larghe autostrade tra tutte le città della tua mente; solo ciò la conserverà intera. E dissolvi, infine, al tramonto e all'alba, tutte le tue bellissime idee nel Tao.
SECONDO ADULTO – E se ci fosse qualcosa di certo e assoluto, immutabile in effetti, su cui camminare finalmente tranquilli? Le sacre scritture a volte ci vengono presentate proprio in questa maniera da tutte le religioni.
GESU' (Capitolo quarantadue) Niente nel regno dei pensieri o delle ideologie è assoluto. Se ti appoggi su qualcosa di più di un istante sprofonderai. A causa di questo non c'è niente di più inutile e frustrante che affidarsi alla propria piccola mente. Per arrivare invece all'incrollabile siamo chiamati a posporre il certo alla Verità (Tao). Ma per fare questo acquietare il pensiero è terribilmente importante: smetta la mente di analizzare, smetta di dividersi, smetta di frantumarsi. Cessi di elaborare continuamente distinzioni fra una cosa ed un'altra. E se ora tu mi chiedi come arrivare a ciò oggi posso rispondere: semplicemente sedendoti al centro dell'universo, ovvero del tuo corpo universale. Se in questo luogo voi tutti accetterete le cose e gli esseri come parti del vostro infinito corpo "nuovo", se percepirete realmente che un atto fatto ad un altro è fatto a voi, avrete capito in un battito di ali la Grande Verità, e sarete ovunque, perché sarete seduti nell'Oblio.
TERZO ADULTO – Ma nell'antichità come l'uomo si poneva il problema della sua esistenza?
LAO TZU - (Capitolo quarantatre) Nei periodi antichi, e dove è ancora, e sarà, possibile, la gente ha vissuto vite integre ed estese. Allora non c'era nessuna sopravvalutazione dell'intelletto, e la mente, il corpo e lo spirito agivano integrati in tutte le cose. Ciò ha permesso agli antichi uomini di trasformarsi in veri padroni nella conoscenza, piuttosto che vittime irriducibili dei concetti. Se una nuova invenzione fosse comparsa, essi avrebbero cercato le difficoltà e i danni che ne potevano scaturire, come pure il reale aiuto che tali eventi avrebbe certamente offerto. Tali uomini, così facendo, onoravano l'"antica sapienza" e stimavano il nuovo apporto. Essi, coscienti dell'arcaica e provata ricchezza, permettevano efficacemente il giusto progresso. Quindi, se volete smettere di essere confusi, emulate almeno queste genti antiche: unisca, cioè, il vostro abbraccio e il corpo e la mente, così come lo spirito e l'agire; nel "non fare" sia la vostra vera azione. La Scienza Reale sceglie l'alimento, sceglie i vestiti ed il riparo che sempre si conciliano con la natura. Il nuovo adepto non trascura il proprio corpo, né per il trasporto né per la vita, e permette che il lavoro e la ricreazione siano uno e lo stesso. Tale esercizio sviluppa l'"intero", e non solo qualche pagliuzza di esso. Anche nell'ascoltare musica si getti un ponte tra le tre sfere dell'esistere e nell'eleggere i governanti, rigorosamente, lo si faccia per la loro virtù piuttosto che per la loro ricchezza o per il loro dispotico potere; perché solo un popolo suicida farebbe ciò.
GESU' - Il nuovo adepto serva invece gli altri e coltivi se stesso sempre simultaneamente. Comprenda, il "nuovo" Figlio dell'Uomo, che il progresso reale viene dalla riunione di tutte le sue parti, come se componesse un mosaico, e dalla soluzione di quei problemi che impediscono continuamente l'armonizzazione tra sé e gli altri. Se vi sarà possibile, carissimi, seguire questa antica via, adattandovi alla semplicità della sua sapienza e al suo mistero. Io vi dico che per questa via voi sarete rinnovati senza posa e in modo così efficace da non riconoscervi quasi mai nella cornice del vostro specchio.
PRIMO ADULTO – Io invece mi scontro ogni giorno con la confusione dei miei allievi, dei miei colleghi, di chi mi circonda, di chi mi ama e di me stesso. Molte volte sono e resto devastato da tanto caos.
LAO TZU - (Capitolo quarantaquattro) Tutto ciò accade nel ricettacolo della mente limitata: Gli organi dei sensi, emarginati nel piccolo orizzonte umano, dalla piccola portata e dalla piccolissima abilità, di fatto raccolgono a caso tutte le informazioni. A loro volta queste informazioni, molto spesso parziali, sono organizzate nei giudizi, i quali, a loro volta sono basati solo su precedenti giudizi che, ancora più spesso, derivano da idee insensate e imposte. Tutti questi concetti e idee, necessariamente falsi, infine sono immagazzinati in un sistema di memoria alterato, violentemente auto-selettivo, parossistico e a sua volta alterante. Avremo quindi distorsione su distorsione; contaminazione su contaminazione. Ne consegue che i flussi di energia mentale, transitando costantemente attraverso tali contorte e inadeguate mappe, si deteriorano, e più si usa la mente più confuso sarà il pensiero. Per eliminare il fastidio di queste pessime patologie occorre non chiedere più aiuto alla causa della loro gravità; evidentemente tale meccanismo rinforzerà semplicemente il problema. E' preferibile, e al più presto, produrre la dissoluzione della mente attraverso il non-fare: E' preferibile evitare di essere vincolati e condizionati da ciò che "apparentemente" si vede e si pensa. E' preferibile comunque e sempre svestirsi degli abiti della separazione. Perché, infatti, continuare a pensare che la vera mente possa essere separata dalla Mente Omni-Comprensiva dell'Universo e continuare ad esistere? Solo vivendo nella grande Unità voi potrete recuperare la comprensione pura e originale. In verità attraverso Essa vedrete perforate tutte le illusioni e andrete ben oltre esse. Ebbene, nella più assoluta tranquillità del cuore, posso testimoniare, e non conoscendo niente in particolare, che a quel punto sarete informati di tutto. Amici miei, ricordate, perché un tempo vi era ben noto: la chiarezza ed il chiarimento sono all'interno dell'intima natura dell'uomo e del suo perfetto punto di vista. Ricordare ciò ristabilisce all'istante il Grande Ponte per ogni uomo, senza che la creatura muova un dito.
SECONDO ADULTO - Ma anche se riuscissimo a correggere la nostra mente che cosa potremo mai fare verso tutto il resto intorno a noi?
GESU' - (Capitolo quarantacinque) Se correggete la vostra mente, il resto della vostra vita ritroverà il suo luogo. Infatti, rigenerare il motore dei pensieri è capace di raddrizzare le vie della luce. E ciò è logico perché nell'uomo la mente è la funzione governante di tutto il suo cammino. Se nell'uomo il fiume passa in modo cristallino e pulito per il solco a lui conformato, e lungo tutte le sue rive, regnerà il paradiso. Lo sviluppo, il fiorire e il fruttificare del senso integrale dipende dall'opera del diminuire e non dell'aumentare; e per correggere la vostra mente, affidatevi sempre con più fiducia al non-agire. Smetta il pensiero di aderire alle complicazioni; si mantenga, la mente, libera anche da se stessa, distaccata ed intera. Elimini le elucubrazioni inutili e l'oscurità della propria ostinazione; e mantenga infine, la vostra opera, il cristallo della pura visione sempre libero e intatto. La stessa "ottima esperienza" sia solo consigliera e non padrona, affinché sia permesso che la vostra comprensione originale emerga, ed emerga nel modo più puro. Ma per far ciò acquietate le vostre emozioni e rimanete nella serenità. Non cadete nella pazzesca esaltazione del culto degli idoli, delle immagini e delle idee; ciò è come mettere una nuova testa in cima alla testa che già avete. E tu, amico, ricordati: se puoi fermare tutta l'agitata attività che quotidianamente divora il tuo tempo, fallo. Fallo, dato che appena l'avrai fatto la natura integrale e virtuosa che è dentro di te comparirà e ti porterà dolcemente per mano lungo quel valico sicuro che è il "fiume della vita".
TERZO ADULTO – Come si potrebbe schematizzare il processo dell'esistenza?
LAO TZU - (Capitolo quarantasei) Il Tao dà la nascita all'Uno. L'Uno dà la nascita allo Yin ed allo Yang. Yin e Yang danno alla luce tutte le cose. Questo di certo lo sai, ma hai dimenticato quanto segue: l'intero tutto completo è l'intero tutto completo. Allo stesso identico modo lo è ogni parte dell'intero tutto completo. Hai dimenticato anche questo: il dolore e la felicità sono semplicemente termini dialettici dell'ego. Dimentica l'ego, allora, e il tempo e lo spazio li vedrai cambiare e dissolversi: essi, che apparivano come massi, perderanno totalmente la loro consistenza e realtà. Di certo il tempo e lo spazio possono essere pensati come accessori, ma nessun pensiero viene da loro, allora perché tu, invece, dovresti dedicare il tuo pensiero a loro? Gli esseri soprannaturali senza forma estendono la loro forza vivente durante e per tutta l'estensione dell'Universo, sono nella possibilità di farlo fino a farsi sostegno degli esseri operanti, sia quelli con forma che quelli senza forma. Ma essi non si occupano mai di agire; il soprannaturale è appena una parte della natura, così come il naturale. La verità sottile non dà risalto a nessuno ed include entrambi. Tutta la verità è nel "chi" del tai, o “energia della Via”: per coltivare la mente, il corpo, o lo spirito, tu da semplicemente equilibrio alle polarità. Io ti dico che se la gente capisse questo, se lo capisse realmente, la pace del mondo e l'armonia universale si presenterebbero spontaneamente e facilmente alla porta di chiunque. Ma, purtroppo, dimenticare ciò che riguarda la comprensione e l'armonizzazione e la realtà di tutte le cose come Uno, è usuale nella storia dei popoli e del singolo uomo. L'Universo è già di per sé un tutto armonioso; tu ne puoi accettane semplicemente la possibilità. Se invece ti sforzerai di raggiungere e costruire l'unità utopica, interessato ad ottenere la "tua" pace interiore, anche se in buona fede, stanne certo, perderai la vera pace, la via che conduce ad essa, il suo ricordo in te e persino il ricordo che dagli altri ti potrebbe esser testimoniato.
PRIMO ADULTO – Noi siamo insegnati. Pedagogicamente siamo costretti a pronunciarci contro quello e a favore di quell'altro; a definire questo giusto e quello sbagliato. Ma è accettabile questo pensiero dualistico, almeno in una certa possibile misura, per tutta la vita? O si dovrebbe dire semplicemente, come diceva S. Agostino, che: “Una lunga vita non è altro che una lunga malattia. (Serm. 80, 2)”
GESU' - (Capitolo quarantasette) Se ci vogliamo dire la cruda realtà... il pensiero dualistico è effettivamente una malattia. Da questo possiamo anche dire che la religione istituzionalizzante è una approssimazione e, nei casi peggiori, una potente distorsione, mentre il materialismo è di certo sempre crudele e sterile. Ma anche la spiritualità cieca è irreale. Per questo io vi dico che sentire un canto sacro non è più santo dell'ascoltare il mormorio di un ruscello in primavera, così come respirare con virtù non è semplicemente meno sublime del salmodiare, e la forza spirituale di un abito religioso non è affatto più elevata del giornaliero, semplice ed onesto indumento da lavoro. Se voi tutti desiderate raggiungere il profondo significato nel sentiero della Verità (Tao), allora, occorre non restate un minuto di più legati alle spiritualità superficiali. Vivete, invece, una vita calma e semplice, ben esente dalle idee e dai concetti artefatti, ebbene, tutto ciò è già altissima spiritualità. Vi scongiuro: trovi il vostro cuore la soddisfazione più viva nella pratica delle virtù indiscriminanti, dato che è questo l'unico potere inalienante. Come fare? ve ne darò qualche esempio: dando ad altri il vostro aiuto generoso ed anonimo...
PRIMO ADULTO – Non sappia la destra cosa fa la sinistra.
GESU' - ...irradiando la luce della vostra spontaneità nel mondo intero e illuminando abbondantemente i vostri angoli dimenticati. Così facendo vedrete la vostra virtù trasformarsi, come per incanto, in un santuario glorioso; e tutto ciò sarà appagante per voi e per tutti gli esseri. Inevitabilmente è sempre quello che accade, e tutto acquisterà significato, giorno dopo giorno, infinitamente quando ci si incammina per la comprensione della Vita (Tao).
SECONDO ADULTO – Come mi piacerebbe poter dire: “ecco, sono pronto ad iniziare questo cammino”. La verità è che mi è difficile liberarmi anche del dubbio che ad una persona come me tutto ciò possa servire veramente a qualcosa.
GESU' – (Capitolo quarantotto) Desideri obiettivamente liberarti dei nodi mentali e dei serbatoi di impressioni e soggezioni e trasformarti nell'uno con la Grande Via? Se la tua risposta è sì sappi che ci sono due percorsi disponibili. Il primo è il sentiero della totale e intelligente accettazione. Affermi e accogli tutto e tutti. Estendi liberamente la tua benevolenza e la tua virtù in ogni senso, scevro da alcun riguardo per le circostanze, per le persone e per i principi. Abbraccerai tutte le cose come componenti dell'Insieme Armonioso e Beato, e a quel punto comincerai a percepirLo nella sua essenza. Il secondo è invece quello della reale smentita. Riconoscerai che tutto ciò che vedi e pensi è solo falsità, ovvero un'illusione, un velo sopra l'altro, una spessa stratificazione; una deviante elucubrazione, capace solo di celare potentemente la verità. Sbucciando così tutte queste velature, via via che ti si mostreranno, arriverai... all'Insieme Armonioso e Beato. Come vedi, benché questi due distinti percorsi sono totalmente differenti, entrambi ti permetteranno di raggiungere lo stesso e identico luogo: la sublime consapevolezza e spontaneità del grande Insieme Armonioso. Ma una volta che sei in quel luogo, ricorderai lucidamente che per essere accolti nell'effettiva unità con il Tutto non è assolutamente necessario lottare. Quello che occorrerà sarà semplicemente partecipare al banchetto e l'Uno sarà in te, e sarà Te, come è sempre stato.
Entrano in scena un prete e un uomo molto ben vestito.
TERZO ADULTO – Maestri insuperabili, io vi dico che esattamente di ciò non sapete quante volte ne ho discusso con i miei allievi e i miei colleghi.
LAO TZU - (Capitolo quarantanove) Benché molti lo nascondano, il pensare e parlare del Senso Integrale non sono la stessa cosa del praticarLo. Chi mai ha ben forgiato un ottimo cavaliere parlandogli solo di cavalli? Se desiderate comprendere il Tao, smetta la vostra mente di vibrare e vacillare. Con impegno sereno e coerente è opportuno iniziare, invece, a esercitarvi nella Sua pratica. Distenda il vostro corpo gli arti tesi e, simultaneamente, acquieti i sensi tutti. Restituisca la vostra mente le chiavi della virtù alla luce; alla grande chiarezza originale. Dimentichi il vostro spirito le categorie circa le separazioni da cosa a cosa, da altro e da se, e da sé dalla Fonte Divina. Così come è necessaria e ottima cosa non rinviare all'Assoluto Principio ogni nostra responsabilità, o non pensare con interessata ossessione ad Esso o essere nel timore di Esso (cosa molto più grave di tutte), dato queste pratiche altro non sono che un ulteriore e proficuo sforzo per separarci dalla Fonte, è infinitamente più necessario immergere e affondare le radici dell'anima semplicemente nella Verità e permettere che la Verità stessa vi circondi. Io vi dico che tutto ciò sarà un amoroso assedio; un assedio violento e sanguinario nella sua dolcezza imperitura.
SIGNORE BEN VESTITO – Scusate se mi intrometto. “Fonte divina” e “chiavi della virtù”? E' da qualche ora che con l'amico prete ne andiamo discutendo. Io penso che se non realizziamo una consistente posizione finanziaria e sociale tutte queste cose spirituali finiscono per farci perdere ancora più tempo. D'altra parte nella nostra società se non si dispone di una certa agiatezza nei beni e nel potere, si finisce per morire di fame, e allora addio vita, quella vera. E questo chi lo può negare?
GESU' – (Capitolo cinquanta) Che c'è di buono per la vostra vita nel trascorrer la accumulando cose materiali? Tutto questo non ha nulla a che vedere con la ricchissima e gioiosa armonia della Vita (Tao). Che beneficio avrete nel conformare il vostro comportamento alle putrefacenti convenzioni e alle storture tradizionali? Tutto ciò vìola la vostra natura creativa e dissipa la pura energia vivente che scorre nelle vostre “vene di pace” (nadi), i caldi e luminosi fiumi di energia del vostro corpo esteso. Perché separare la vita spirituale dalla pratica quotidiana delle virtù personali? Nell'essere integrato con la massa o la stirpe o le eggregore, tra un fantoccio di argilla e voi dov'è la distinzione? Viva semplicemente virtuoso l'uomo reale, allineato solo alla sua natura, non indaffarato a disegnare tagli di confine tra ciò che è spirito e ciò che non lo è. Ignori il tempo, l'uomo reale e santo, e sleghi le ancore delle idee e dei concetti a priori. Abbracci l'Onnipresente. Ecco, tutto ciò fa parte del sano senso integrale della reale vita vera.
PRIMO ADULTO – Potreste darci almeno delle regole, degli indirizzi autorevoli ed efficaci?
LAO TZU - (Capitolo cinquantuno) Perfezionandoci nella Via occorre sapere quanto segue: coloro che vogliono conoscere la verità dell'Universo dovrebbero esercitarsi nelle quattro virtù cardinali. La prima è la riverenza (o pratica nell'onorare) per tutta la vita; ciò si manifesta come amore e rispetto, incondizionati e simultanei, per se stesso e tutti gli altri esseri. La seconda è la sincerità naturale; ciò si manifesta come onestà, semplicità e pienezza di fede.
GESU' - Il terzo è la delicatezza; essa si manifesta come bontà, profonda considerazione per le altre entità e formidabile sensibilità alla verità spirituale. Il quarto è essere nella disponibilità reale; ciò si manifesta come servizio ad altri senza alcuna aspettativa di ricompensa, in realtà è il vero servizio disinteressato.
LAO TZU - Tuttavia, le quattro virtù sono un dogma esterno a noi, certo una forza conformante, non una parte della nostra natura originale. Ma una volta sinceramente esercitati in esse, molti uomini faranno partorire in sé la saggezza e, alla Sua venuta alla luce, evocheranno immediatamente le cinque benedizioni: salute, ricchezza, felicità, longevità e pace. Tutto ciò, occorre ricordarlo sempre, avviene perché “già è accaduto”.
TERZO ADULTO – E della meditazione? Dello estraniarsi con particolari tecniche di separazione e distacco dai lacci del presente?
GESU' - (Capitolo cinquantadue) Potete spegnere i vostri pensieri, eliminandoli anche dalla vostra mente e, sedendovi con impegno nella silente meditazione, liberarvi? In verità io vi dico che ciò renderà la vostra mente solo più stretta, affilata e scaltra, ma per nulla chiara. La consapevolezza integrale è invece fluida ed adattabile, essa è presente ovunque e sempre. Ecco, questa è meditazione liberante. Ma chi, per quanto sia potente e saggio, potrà raggiungere la libertà, la chiarezza e la semplicità evitando il mondo e i suoi agganci? Il Perfetto Cammino (Tao) è chiaro e semplice, e non evita il mondo: anche per questo è libero. Perchè, invece, non onorate semplicemente i vostri genitori? Perché non amate i vostri bambini, non aiutate i vostri fratelli e le vostre sorelle? Perché non siete fedeli ai vostri amici e non curate il vostro compagno con devozione? Come mai non ultimate i vostri lavori in perfetta cooperazione ed allegria? Se assumete la responsabilità nei problemi, e se vi esercitate nella virtù senza in primo luogo richiederlo dagli altri, forse non raggiungerete le più alte verità mantenendovi perfettamente nella luce e nella realtà naturale? Ciò è realmente capace di conformarci alla chiarezza, ridonarci la semplicità e, finalmente, confortarci nel vero dominio di Colui che è libero. (Marco 9,35)
PRIMO ADULTO – Come si può, infine, superare l'insuperabile?
LAO TZU - (Capitolo cinquantatre) In una persona la comprensione che nutre ed eleva ha due attributi: consapevolezza ed azione. Queste due forze formano insieme una radice potente del "chi" naturale del tai. Chi può godere della luce e della chiarezza e rimanere indifferente alla sofferenza nel mondo? Ciò non è assolutamente in armonia con il senso comune e morale, come potrebbe?. Soltanto coloro che accrescono la disponibilità vera, con la loro partecipazione alla comprensione universale, superano l'insuperabile; e superato l'insuperabile possono essere denominati Uomini e Donne Reali: veri Figli del Tao.
PRIMO ADULTO – Noi vi salutiamo; tra poco ci aspettano i ragazzi per la lezione. Un'ultima domanda; Queste scienze così profonde da dove vengono? Chi le ha realizzate?

GESU' - (Capitolo cinquantaquattro) Nei periodi antichi, le varie scienze olistiche sono state sviluppate da esseri altamente liberi e dinamici, resi tali per permettere il loro personale sviluppo e quello degli altri. Queste sublimi e sottili arti sono state generate con il collegamento (comunione perfetta o regale fusione) delle molteplici menti con la Mente Universale. Io vi dico che tali scienze sono ancora rese disponibili dai veri insegnanti della "potente tradizione" a coloro che sono capaci di vedere la virtù e vogliono porsi nella disponibilità oggettiva della vita. Ma attenzione: l'allievo che cerca il "nostro" tesoro e studia gli insegnamenti in esso custoditi avanza nello sviluppo spirituale di tutta umanità così come nel proprio. L'allievo che lo ignora, deliberatamente o incautamente, ostacola lo sviluppo di tutti gli esseri e contamina se stesso incamminandosi verso il totale fallimento.
I tre adulti escono salutando con strette di mano i due maestri.
ATTO TERZO
PRETE - Quali sono queste antiche, sublimi e sottili arti, signori?
LAO TZU - (Capitolo cinquantacinque) Le pratiche olistiche degli antichi padri sapienti integrano necessariamente la scienza, l'arte e lo sviluppo spirituale personale. Infatti, per ogni evento dinamico dell'Uomo, la mente, il corpo e lo spirito vi partecipano sempre, sia coralmente che nel percorso causale. Queste antiche pratiche olistiche dei grandi "padri-camminatori cinesi" includono:
a) Yi Yau: la scienza curativa che comprende la diagnosi, l'agopuntura, la medicina a base di erbe, la dieta terapeutica e gli altri metodi similari;
b) Syang Ming: la scienza che vede e anticipa le predisposizioni e il progetto personale osservandone le manifestazioni fisiche esterne sulla fronte, nello scheletro, nelle palme delle mani e nella voce;
c) Feng Shui: la scienza di discernimento dei raggi sottili di energia presenti in una località geografica allo scopo di determinare le corrette forme, strutture e disposizioni nelle costruzioni civili, templari e urbanistiche per l'interazione delle forze interne con le forze sotterranee e superficiali, oltreché cosmiche;
d) Fu Kua: l'osservazione delle alterazioni sottili di Yin e Yang allo scopo di prendere decisioni armoniose con le funzionali reti di forza fluttuante, sia quelle apparenti che quelle nascoste, e in occasione di una determinata situazione; di un evento o di una forma mentale e spirituale particolare. Il fondamento di Fu Kua, e di tutta la pratica del taoista che si vuole impegnare in esso, è lo studio su I Ching, o libro dei cambiamenti. (sostituibile nella pratica delle schede sintetiche e della lettura abbinata ad essa dei testi base)
e) I Nei Dan, Wai Dan e Zanna Jung, sono le scienze del raffinamento unitario impegnate sulla potente e innata energia personale. Esse considerano pratiche basilari quali: l'auto-alchimia, l'auto rigenerazione chimico-fisica e la coltura dell'armonizzazione profonda dell'energia sessuale; (Piccolo Centro Energetico e pratiche ad esso collegate)
f) Tai Syi: la scienza della grande rienergizzazione, praticata attraverso il respiro e tecniche di visualizzazione;
g) Chwun Shi: la trasformazione in unica essenza spirituale delle forme pensiero attraverso il mantenimento dei pensieri in perfetto accordo con la fonte divina;
h) Shu-Ser: la realizzazione per l'uomo di una vita quotidiana radiosa totalmente immersa nel perfetto ciclo dell'energia universale;
i) Bi Gu: la pratica di digiuno nei giorni specifici per riunirsi alla fonte dell'Energia Vivente attraverso lo studio e il rispetto di armoniche posizioni di determinate stelle nella mappa celeste;
l) Sau Yi: la scienza dell'abbraccio trascendente verso l'Integro Omnipresente al fine di completare la comprensione e la realizzazione della mistica 'perla';(o sfera: 9+3+1)
m) "chi" Ch' del Tai; UAN: dedizione nelle esercitazioni fisiche per indurre e dirigere i flussi di energia all'interno del corpo affinché si guadagni padronanza di esso, forza nel respiro, totale trasparenza nella mente, potenza e salute perfetta negli organi interni per la vita e per la morte;
n) "chi" di Fu: la scienza che tratta il rinvigorimento e la raffinazione dell'energia presente negli alimenti e nelle erbe pure;
o) Se di Chuan: la realizzazione e perfetta visione all'interno di se dell'Unità che è fuori e dentro di noi;
p) 'Dzai Jing: la purificazione di dell'energia attraverso le pratiche ascetiche;
q) Fu Jou: manifestazione e commento delle mistiche immagini e delle scritture e recitazione delle mistiche invocazioni allo scopo di far affiorare una reale risposta dal Regno Sottile dell'Universo;
r) Tsan Syan: il processo di dissoluzione dell'ego e il collegamento con il Grande Principio per mezzo dello studio sulle sacre scritture classiche ed il dialogo quotidiano con un "padre-camminatore" elevato;
s) Uomini di Yen e di "chi" di Lyou: le mistiche scienze della fusione di energia allo scopo di influenzare gli affari e gli eventi esterni.
Di queste, per i principianti, la pratica più importante è lo studio su I Ching, che permette all'allievo di percepire le influenze nascoste in ogni situazione e di stabilire così un modo equilibrato e spiritualmente dinamico per percepire le giuste risposte e le opportune soluzione. Tutti sono strumenti per il raggiungimento del Tao, ma per studiarli con efficacia occorre porsi al servizio dell'Unità, dell'Armonia e della Saggezza Universali.
SIGNORE BEN VESTITO – Io sono semplicemente uno che non si è mai posto il problema di credere o no. Vivo, e non capisco gli estremismi di chi crede e di chi si oppone ai primi. Se uno come volesse, così, quasi di colpo, andare però oltre i propri limiti?
GESU' - (Capitolo cinquantasei) Se desideri diventare una persona illuminata nella Vita (Tao), è necessario incamminarti, quindi, negli studi che riguardano la virtù servente, e ciò ti sarà possibile solo meditando e radicandoti nella natura della forma che palpita di vita pura. Iniziato ciò imparai però ad offrire i tuoi frutti "immediatamente" al mondo. Permetta questa tua devozione di apprendere la suprema virtù e plasmare i tuoi sensi affinché il Cammino Vivo sia completo. Infatti una pratica parziale e una disciplina settoriale non otterranno altro che il nulla; neanche qualcosa delle possibili pagliuzze del tutto, se potessero esistere. Infatti, io ti dico, gli uomini non potranno mai conoscere tutto il loro corpo studiandolo attraverso un segmento di un dito o una parte dell'orecchio, e non potreste mai comprendere l'universo iniziandovi in una sola "sua" scienza. Se voi uomini studiate con tutto il vostro cuore il tutto nel campo della Vita, allo stesso modo ogni cosa nella vostra Via la rifletterà e vi aprirà innegabilmente l'integra Verità del mistero.
PRETE – Signore di sapienza, dimmi: che cos'è l'Universo?
GESU' - (Capitolo cinquantasette) L'universo è una rete ampia ed estesa di raggi di energia. Il raggio primario è quello che deriva dall'Origine, dal Sottile Principio, dal Papà di ogni esistenza, ed è interamente positivo, creativo e costruttivo. Da ciò, tuttavia, ognuno che si cala o emerge dal fiume dell'esistenza converte l'energia di questo raggio primario in un relativo proprio raggio. Ma questi raggi relativi più bassi possono essere positivi (così come son giunti dalla Fonte) o controvertiti (potremmo anche definirli "negativi", ovvero snaturati nelle loro funzioni: è da qui, infatti, che nasce il doppio peccato), quindi costruttivi o (resi) distruttivi. A tal riguardo comunque occorre aggiungere che un individuo, il quale non è ancora completamente evoluto, può essere facilmente influenzato, e anche in modo "estremamente avverso", dai raggi "controvertiti", dato che tali raggi di energia per questo sono abbondantemente resi presenti nella rete "non estesa", cioè nel campo (la porzione-isola-energia) che è intorno lui. Per esempio, l'influenza unita di parecchi raggi con "carica nefasta" potrebbe indurre una persona non ancora sviluppata a credere facilmente che la sua vita sia rigidamente controllata, impietosamente costretta da una forza invisibile e oppressiva. Una tale idea, assolutamente sbagliata, può essere una barriera potente e significativa contro il chiarimento e la grande illuminazione. Io vi dico che per raggiungere lo sviluppo completo e la condizione appagante di un essere integrato, siete chiamati ad essere sempre informati su questa rete, che è complessa, micidiale, e delle molte influenze efficaci su di voi, (e da voi su gli altri). Invece, integrando e fondendo l'energia primaria, che è "sempre" positiva e armoniosa, dei raggi atavici con gli elementi positivi dei vostri intimi contatti, prossimi all'essere, ed eliminando le influenze sottili della "negazione"(disconoscimento abituale del puro Bene), potrete aumentare tutte le funzioni illuminanti del vostro corpo pulsante e della vostra vita nella sua totalità. Per eliminare le influenze della negazione nefasta non occorre assolutamente scendere in guerra contro di esse: basta semplicemente ignorarle (naturalmente, a questo punto, esse riterranno più opportuno ricontrovertirsi). E per integrare, infine, le influenze del positivo, occorrerà ricollegarsi coscientemente con il Primo Raggio; la Grande carezza di Suprema Energia: tale Atavico Raggio ha sempre radici nell'Origine, nel Sottile ed Imperituro Principio, nel Papà Buono. Si accede così inesorabilmente a una tale splendida condizione da rimanerne attoniti, dato che si scopre che in Essa tutti i raggi nella rete intorno a voi si sono già fusi nuovamente nel Magma originale del Tutto Armonioso.
SIGNORE BEN VESTITO – Maestri, io capisco eppure non capisco; ascolto, ma non sento come forse sarebbe necessario. Se vi fosse possibile indicarmi a quale fonte attingere la potenza necessaria per permettermi di accedere a tale comprensione forse potrei seguirvi, emularvi o solo, almeno, darvi ragione.
LAO TZU - (Capitolo cinquantotto) A meno che la mente, il corpo e lo spirito non siano sviluppati egualmente, in armonia e completamente integrati, nessun picco o condizione spirituale di potenza limite, ponte di accesso per l'illuminazione, può essere sostenuta. Ecco perché le religioni estremiste e le ideologie non portano ai veri frutti del Vivente. Quando la mente e lo spirito sono forzati nelle austerità o nelle aderenze artificiali a dogmi esterni, il corpo si sviluppa disarmonico, dove potentissimo e dove debolissimo, ammalato quindi. Realmente debole. tale corpo finisce solo per adattarsi ad un "traditore" del Tutto, quale egli ormai è. Quando il corpo è esaltato a discapito della mente e dello spirito, gli uomini diventano come serpenti legati: frenetici, esplosivi e tossici contro la stessa propria entità e persona. Tutti questi squilibri conducono inevitabilmente all'esaurimento ed alla squalificazione della forza vivente. Quando la mente è esaltata a discapito del corpo e dello spirito, si isterilisce il legame tra speranza e verità: l'uomo diviene uno spettatore spietato di se stesso e un boia incallito verso il prossimo. - Quando lo spirito è esaltato a scapito del corpo e della mente si trascura la misericordia concreta e si perde di vista il dono della vita reale. La cultura dell'auto-elevazione equilibrante chiama e coinvolge la perfetta integrazione olistica della mente, del corpo e dello spirito. Lo Yin e lo Yang de-condizionati con le varie pratiche del senso integrale, portano l'Uomo a l'Uno e l'Uno a l'Uomo, e realizzano una gloriosa "unità completa" dentro e fuori gli esseri. Ciò si manifesta nel mondo e si evidenzia ai nostri occhi come equilibrio reale e tangibile e tolleranza perfetta.
PRETE – Io vorrei essere molto più impegnato nella vita spirituale e invece, spesso, sono costretto a faccende che mi tengono lontano da essa. Signore di luce, cosa posso fare?
GESU' - (Capitolo cinquantanove) L'ingordigia per l'illuminazione e per l'immortalità, benché differente dall'ingordigia di ricchezze e poteri materiali, resta comunque (operando artificiosamente nel dualismo) un grave ostacolo per il raggiungimento del sublime equilibrio. Di conseguenza le condizioni desiderate non sono realizzate mai da coloro che le bramano; e più le bramano morbosamente più se ne allontanano; piuttosto, esse appartengono alla ricompensa del virtuoso (del sano distratto). Se realmente tu desideri trasformarvi in un divino angelo immortale semplicemente si ristabiliscano nel tuo intero le qualità angeliche che già sono nell'essere di ogni uomo, e ciò avverrà nella virtù e nel servizio. Solo il camminare per questa via è poderoso e capace sostegno nel farti guadagnare la buona attenzione degli immortali. In realtà solo essi insegnano i metodi efficaci. Aumentare in energia e in integrazione, vedrete tu e i tuoi fratelli, sono i gradini solidi e necessari per raggiungere il regno divino. Questi insegnanti angelici, poi, non possono essere cercati; in verità sono essi che cercano l'allievo. E quando riuscirete a collegare la vostra energia con tale divino regno, oltre che con l'alta consapevolezza e la pratica di virtù indiscriminanti, la trasmissione finale delle ultime verità sottili seguirà, come un bacio segue una carezza negli innamorati, e colmerà fino in fondo la misura del vostro cuore. Questo, e solo questo, null'altro, è il percorso che tutti gli angeli intraprendono per raggiungere il regno divino.
SIGNORE BEN VESTITO – Mi sorprende sempre di più che, per così dire, i capi diretti o indiretti delle più estese religioni del mondo non siano altro che dei semplici laici incalliti ed erranti. Comunque, andiamo avanti. Io, per esempio, potrei mai sperare che qualcuno prima o poi mi rivelasse le vostre mistiche tecniche? Ed esse sarebbe capaci di donarmi, poi veramente, l'immortalità?
LAO TZU - (Capitolo sessanta) Le mistiche tecniche per il raggiungimento dell'immortalità sono rivelate soltanto a coloro che hanno dissolto tutti i legami verso il regno terreno e con la lordura della dualità, vuoi nel conflitto, che nel dogma. Finché le vostre ambizioni terrene, poco profonde e ostili, esisteranno l'accogliente porta d'ingresso non si aprirà. Amico amatissimo, dedicati invece a vivere una vita virtuosa, integrata, generosa. Raffina la tua energia come in un aureo crogiolo: raffinala dalla lordura del fango e la pesantezza del piombo; portala alla bellezza luminosa del diamante e dell'oro sottile ed eccelso. Usa, comunque, le pratiche del senso integrale per trasformare la tua personalità terrena ed epidermica in una presenza profonda e divina. Io ti assicuro che passando attraverso ogni fase dello sviluppo, lungo la strada integrale, imparerai a stimare che cosa è oggi importante per il regno sottile, piuttosto che cosa è ben desiderabile domani per il regno terreno. Allora la mistica porta si aprirà e tu potrai, in tutta franchezza, mio carissimo amico, unire le regole senza regola ed i ferrei creatori generati nell'Universo ampio ed esteso nella fusione beatificante con il Vivente.
PRETE – Come posso tuttavia comprendere veramente questo universo di cui parlate e donarlo ai miei amici e fedeli? O signori di saggezza, io credo che sia importante per noi, per la missione che ci è stata data, che potessimo autorevolmente fare.
GESU' - (Capitolo sessantuno) Sarò sincero: per capire l'universo, siete chiamati a studiare e comprendere tali cose: In primo luogo, l'Onnipresente, la Grande Via, il sublime "soffio" della Vita, che trasforma ogni vita, attimo per attimo. In secondo luogo, la grande Diade, con le forze della Terra (yin) e del Cielo (yang); In terzo luogo, le tre categorie principali, espresse come cielo, terra ed uomo, o come la mente, il corpo e lo spirito; In quarto luogo, le quattro forze: forte, debole, chiaro e pesante; In quinto luogo i cinque elementi, simbolizzati da acqua, da fuoco, da legno, da metallo e da terra; In sesto luogo, i sei aliti: vento; freddo; caldo; umidità, siccità ed arsura o infiammazione. I quali trasformano il clima e le condizioni degli organi interni; Settimo luogo, i processi di cambiamento e del riciclare trasformando; Ottavo, le otto grandi manifestazioni--Cielo, terra, acqua, fuoco, tuono, lago, vento e montagna; le combinazioni in cui riveli a te stesso le verità nell'energia sottile e in tutte le situazioni, come è insegnato nelle “vere sacre scritture”. Se state comprendendo queste cose, potete sperare di impiegare tali nuovi strumenti per abbandonare tutto ciò che nel vostro veicolo è vecchio e guasto ed abbracciare finalmente ciò che è nuovo e vivo. Una volta scoperto questo processo dell'alchimia interna si apre il mistico e arcano cancello che ci separa dall'immortalità.
SIGNORE BEN VESTITO – E a questo punto?
LAO TZU - (Capitolo sessantadue) A questo punto desiderate raggiungere il Tao puro? Allora prendete su di voi la responsabilità di capire ed integrare nel vostro tesoro le tre energie principali dell'universo(TAN-TIEN). La prima è l'energia della terra. Concentrata nella pancia, si esprime come sessualità. Coloro che coltivano ed acquistano padronanza dell'energia fisica raggiungono una purezza parziale. La seconda è l'energia del cielo. Concentrata nella mente, si esprime come conoscenza e saggezza. Quelli le cui menti si fondono con la Mente Universale raggiungono una alta purezza ma pur sempre parziale. La terza è l'energia armonizzata. Concentrata nel cuore, si esprime come comprensione spirituale. Coloro che sviluppano la comprensione spirituale raggiungono inoltre grandi vette di luce ma ancora tale purezza resta parziale. Soltanto quando voi realizzerete tutta la triade-patriarcale dell'energia; quella fisica, quella mentale universale o del cielo, e quella della compassione e comprensione spirituale, e metterete in pratica tutto questo, esprimendolo in una vita integrale e virtuosa, potrete raggiungere il Tao puro ed immortale.
PRETE – Come possiamo raffigurare questo Universo?
LAO TZU - (Capitolo sessantatre) Ci sono tre strati nell'universo vivente: Il primo, e il più basso, è il Tai Ching dove la vita è realmente vissuta a metà ed è nella disperazione. Il secondo è lo Shan Ching. In esso l'esistenza corporea fisica è vissuta ancora come un ostacolo; dato che coloro che vi risiedono, non riuscendo a vivere costantemente e naturalmente in accordo con il Tao, richiedono fortemente tale condizione. Il terzo è il regno della pienezza, lo Yu Ching. In Esso vi è soltanto Tao. Qui la schiavitù della forma è spezzata e l'unica esistenza tangibile è la danza dolcissima e folgorante nell'energia degli esseri divini e immortali. Coloro che desiderano entrare nel regno dello Yu Ching amano seguire il senso integrale. In tutta franchezza è per tale strada che si facilita la personale maturazione. Il cammino nel senso integrale raffina l'energia sessuale elaborandola verso l'alto; integra lo yin e lo yang nel corpo, nella mente e nello spirito; dismette la pratica dell'impulsività, fà della vostra coscienza un tutt'uno con la "legge pura".
GESU' - Scoprirete verità dopo verità e "la Verità" dopo "la Verità". Entrerete così nel regno del sapore superiore della Vita. Questo percorso è ben definito ed è terribilmente semplice da seguire: tuttavia, la maggior parte dei viandanti si perdono in ideologismi; annebbiano la propria mappa ossessivamente con devianti auto-costrutti mentali e insulsi giudizi contro la speranza.
SIGNORE BEN VESTITO – Come si realizzava questo nei tempi antichi, se oggi è quasi praticamente impossibile a noi?
GESU' - (Capitolo sessantaquattro) Nei periodi atavici, la gente ha vissuto in semplicità e in serenità. Sensibile e in sintonia costante con le fluttuazioni nella "forza presente". Ogni persona era in grado di "registrare e interagire" confortevolmente con il "respiro del giorno". Oggi, la gente conduce la propria esistenza in un modo spesso isterico e, comunque, sempre impulsivo.
LAO TZU – E lo fa ignorando le alterazioni sottili dello yin e dello yang, motori di flusso per tutte le cose, le persone sono confuse, esaurite e frustrate. Tuttavia, vi assicuro, che persino oggi l'individuo può ristabilire l'integrità, l'unità e la chiarezza nella propria mente. Può iniziare applicandosi nello studio sull'I Ching, o le formidabili scritture. Come il ciclo del giorno e della notte, tutto è coinvolto in un movimento d'incorporazione del "chi" del tai fra lo yin e lo yang. Se però non riuscite a vedete i modelli operanti in questi movimenti, il vostro sforzo è perso. Ma se consultate l' I Ching, o altre importanti scritture, con una mente sufficientemente aperta, comincerete a vedere tali modelli come essenze operanti alla base di tutte le cose.
GESU' - Sapendo che l'alba verrà, potrete riposare nella pace più gratificante per tutta la notte. Quando percepirete esattamente la fluidità delle cose, inoltre, comincerete ad assaporare in loro anche ciò che è "fermo": la Verità creativa (Tao), trasformatrice, infinita, invariabile. Giunti a questo confortatevi di aver toccato l'ultima scuola.
(Gesù entra in una profonda meditazione)
PRETE – Molti dei nostri santi hanno celebrato e magnificato la venerazione per la Madre di tutti. Come si può spiegare questo invece in una visione taoista?
LAO TZU - (Capitolo sessantacinque) Carissimo amico, l'interazione dello yin e dello yang all'interno dell'utero della Misteriosa Madre genera l'espansione e la contrazione della natura. Anche se l'intero universo è generato da questa danza generativa, essa è soltanto una parte molto piccola del suo pieno essere. Il suo cuore invece è il Cuore Universale e la sua mente è la Mente Universale. La funzione di riproduzione è solo una parte degli esseri umani. Poiché lo yin e lo yang non sono completi presso di noi come individui il processo alchemico va perfezionato: in noi, infatti, li accoppiamo costantemente; come l'uomo e la donna si accoppiano, fino a integrarli nella perfetta fusione. Integrati generiamo la nuova vita, come da una donna e un uomo ben integrati nasce felicemente e bene la prole. Anche se la maggior parte della gente passa la loro intera vita ad assecondare questo impulso biologico, è soltanto una parte molto piccola a viverlo in modo puro. In verità, se rimaniamo ossessionati tra semi e uova, rimarremo sposati nella valle riproduttiva e fertile della Misteriosa Madre ma non al suo cuore, illimitato e beato, e non saremo elevati mai alla mente del "tutto conosciuto". Se tu, mio giovane amico, desideri unirti al Suo cuore e alla Sua bellissima mente, ti suggerisco decisamente di integrare lo yin e lo yang in una perfetta fusione dentro di te e raffinare il loro fuoco verso l'alto della libertà. Allora avrai il potere di fonderti con il tutto ciò che è nella Madre Misteriosa. Questo di cui ti ho parlato è conosciuto come "sviluppo magnificante".
SIGNORE BEN VESTITO – Ho letto che l'amore e l'abbandono in Dio di Maria ha permesso, al di la di ogni dogma e scienza, di generare il figlio "del" Suo Amore "dal" Suo Amore. Ha anche questo una spiegazione taoista?
LAO TZU - (Capitolo sessantasei) La prima integrazione dello yin e dello yang è l'unione del seme e dell'uovo all'interno dell'utero. La seconda integrazione dello yin e dello yang è l'unione sessuale del maschio e della femmina maturi. Entrambi sono interessati ed intessuti di carne e di anima, ma tutti quelli concepiti in questo regno sono chiamati inesorabilmente, un giorno o l'altro, a disintegrarsi e passare oltre. Vi è tuttavia la terza integrazione. In effetti è soltanto essa, la terza integrazione, che dà la nascita all'Immortale. In questa integrazione, un individuo altamente mutevole (libero spiritualmente, mentalmente ed energeticamente) unisce le energie interne sottili dello yin e dello yang nel crogiolo della luce di comprensione spirituale. Con le pratiche del senso integrale, in tutto ciò che opera, il vero adepto raffina la sua energia lorda e pesante in qualche cosa di etereo e chiaro. Questo qualcosa, o luce divina, ha la possibilità di penetrare l'oceano vigoroso di pura energia spirituale e di saggezza completa che è il Tao. La nuova vita generata tramite tale atto amoroso vive l'integrazione finale; Essa è perfettamente informata di sé e, senza più la schiavitù dell'ego, è realmente capace di abitare nel corpo ad esso non più legata. Questa Vita è guidata attimo per attimo dalla saggezza piuttosto che dall'emozione. Ecco, come è evidente, attraverso la terza integrazione, e solo attraverso essa, la persona intera e virtuosa può non morire mai.
PRETE – Quindi Maria generando l'Immortale ha reso anche se immortale? Ma se una persona realizza gradi sempre più elevati in questa vita finisce per disdegnare il sesso, lo dimentica o cos'altro?
LAO TZU - (Capitolo sessantasette) Per realizzare i gradi elevati di vita, il libero pellegrino della verità è chiamato a unire continuamente i nuovi livelli di yin e di yang. In natura, l'energia maschile può essere trovata in fonti come il sole e le montagne e la femminile in fonti come la terra, la luna, le grandi valli e i laghi. Coloro che studiano queste cose, che solo dall'atavica tradizione taoista sono suggerite, si regaleranno un vantaggio illimitato. Poiché i più alti ed efficaci apporti di yin e di yang sono indispensabili per il concepimento di un alto grado di vita. Per questo evento alcuni allievi possono essere ammaestrati nella cultura della "doppia arte"; in essa lo yin e lo yang sono direttamente integrati nel "chi" del tai attraverso pratiche sessuali, quando esse sono richieste (sacra unione). Ma se l'allievo non è genuinamente virtuoso, e l'istruzione impartita non proviene da un vero maestro nella cultura della doppia arte, si può verificare un effetto distruttivo. Invece, se la virtù è genuina e con essa la padronanza alchemica è equilibrata, in verità, la pratica può determinare una progressione profonda nello studente. In lui, infatti, le energie lorde si magnificheranno in quelle sottili. Il risultato di questo è: una splendida salute; emozioni naturalmente armonizzate; la cessazione di desideri ed impulsi opprimenti; una livello elevato di pace e l'integrazione trascendente e gioiosa dell'Eros nell'intero corpo energetico.
SIGNORE BEN VESTITO – Prima ho sentito parlare di natura angelica e di doppia natura angelica. E' una cosa complicata. Ce ne sarà anche una tripla? Cosa potete ulteriormente dirmi a tal proposito?
GESU' - (Capitolo sessantotto) Nella doppia coltura angelica (l'angelo è sempre presente eppur mai legato), si impara a seguire la Via (Tao). Per avvicinarti alla Via, amico, avrai bisogno di tutta la tua sincerità e spontaneità, dato che le Sue linee sono sempre evasive: La Via è evasiva, infatti, in primo luogo nel modo di rivelarsi attraverso la forma e l'immagine e, subito dopo, nel dissolversi nell'essenza sottile e indefinibile oltre le cose. Benché sia increata in se, Ella genera tutti gli eventi. E dato che non ha sostanza, può prendere parte a tutto, e può stazionare facilmente anche lì dove non c'è spazio alcuno. Ma attenzione: tu ti eserciterai molto, eppure non riterrai mai tuoi i risultati del tuo lavoro; sarai onorato dal successo, tuttavia le più grandi vittorie e le conquiste più eccelse ti vedranno tenacemente "restare" addolcito (mite) e umile; tanto quanto sarai forte nella tua morbidezza, in qualsiasi cosa, tanto tutto il duro di questo mondo resterà inspiegabilmente spezzato, e lo farà certamente al primo tuo tocco. Ebbene, che cosa ci dice, amico, tutto questo circa il beneficio della non-azione e del silenzio tra i respiri?
PRETE – Ma la natura angelica e il sesso come si ordinano, se pure ciò è possibile?
GESU' - (Capitolo sessantanove) Nel metodo personale di vivere la propria sessualità vi è un forte segno del proprio livello di sviluppo. Le persone di ordinario grado evolutivo si esercitano nelle richieste sessuali ordinarie. Ponendo tutto il valore dell'Eros negli organi sessuali tali individui trascurano gli altri organi e sistemi dell'intero corpo. Tutto ciò provoca nell'energia fisica accumuli esasperati in alcune parti e carenze mortificanti in altre; similmente ad esse (per analogia funzionale) le energie sottili sono distribuite e caoticizzate. Vi è in tutto ciò un grande salto nell'abisso. Per coloro, invece, che aspirano ai più alti regni del vivere può esserci solo la cultura della doppia natura angelica. E' bene rendersi conto di una verità: dato che ogni parte del corpo, della mente e dello spirito si integra con l'altra negli anni attraverso l'implosione del femminile e del maschile (yin e yang), le richieste angeliche sono sempre condotte dallo spirito per lo spirito piuttosto che ristagnanti negli organi sessuali. Dove le richieste ordinarie sono frenetiche, fameliche e cieche, la cultura angelica è calma, rilassante, pacificante, veramente molto mite, naturale e umile. Dove gli appetiti uniscono gli organi di sesso agli organi di sesso, la cultura della doppia natura angelica unisce lo spirito allo spirito. Essa si occupa, attraverso la mente, di ogni cellula del proprio corpo insieme ad ogni cellula dell'altro corpo. Tale azione dell'Eros alchemico della Via non culminerà nella dissoluzione ma nell'integrazione. E', in verità, una ulteriore occasione, forse tra le più grandi, affinché un uomo e una donna si trasformino insieme: trasmutino cioè quello che è violenza reciproca nel lungo cammino per il regno della beatitudine e dell'integrità ontologica. I segreti per aprire i sacri sensi (seminati e incapsulati in noi) attraverso le richieste angeliche sono insegnati soltanto da chi ha egli stesso già realizzato la perfetta integrazione dell'energia dell'Eros totale. In realtà essi, però, vengono impartiti esclusivamente ad allievi che seguono il senso integrale con pura e profonda devozione. Gli è possibile fare questo ben sapendo che la loro purificazione e pacificazione coinvolge anche il mondo intero, non raramente ancor più che loro stessi. Ma io, in profonda sincerità vi dico che se la vostra virtù è particolarmente radiante (pregna di disinteressato amore), vi sarà possibile aprire una via larga e sicura verso il sottile e celeste regno, e attraverso Essa ricevere questi insegnamenti sublimi direttamente dai Signori dell'Immortalità.
(Entra in scena una donna, forse una iniziata di grande spessore spirituale e una bambina)
SIGNORE BEN VESTITO – Ma la passione e i desideri non ne sono una componente essenziale? Non mi sembra che sia possibile o accettabile invece eluderli totalmente.
LAO TZU - (Capitolo settanta) I condotti di passione e di desiderio tessono una rete "costringente" tutto intorno a voi. Lo scontro, o stridente confronto terreno, la renderà anche rigida ed inflessibile. La presa del dualismo è tenace. A questo punto incatenati, intrappolati e rigidi, non potrete avvertire neanche il vago odore della liberazione. Con la cultura della doppia natura angelica, invece, è possibile disfare tale ostacolo, dissolvere la rete, o almeno ammorbidirne la rigidità e smantellarne la presa. Sciogliendo la vostra energia Yin nella fonte di vita universale, attraendo l'energia yang proveniente da quella stessa fonte, e lasciandovi cadere come cenere lungo il torrente d'inverno e schiantando la vostra sterile individualità, voi vedrete la vita trasformarsi in pura potenza naturale. Essa sarà, cioè, esente dal frastuono dell'ego. E voi, vivendo nel naturale respiro, abbandonati nel più funzionale degli aliti virtuosi, sarete riempiti di inesauribile vitalità e vi scoprirete alati: liberati per sempre dal ciclo della morte e della rinascita. Se nient'altro comprenderete a parte questo, tutto sarà vostro: la libertà e la stabile presenza spirituale con il Tao non sono regali concessi a caso; esse sono ricompense ineludibili per l'auto-trasformazione cosciente e tesori per l'auto-sviluppo fatti fruttificare nel giardino dell'adepto.
PRETE – Ma questo processo è improvviso o frazionato nel tempo?
GESU' - (Capitolo settantuno) La trasformazione, o processo misterico-alchemico, verso la vita eterna è graduale. Le energie di un corpo, di una mente e di uno spirito pesanti e lordi sono prese in primo luogo per essere purificate ed innalzate. Quando l'energia sale ad un livello sottile, e solo a quel punto, l'auto-padronanza può essere cercata. Un istruttore spirituale saggio insegna la misericordia, ovvero i principi potenti di auto-integrazione; e lo fa soltanto quando lo ha ben realizzato in se; e lo innesta solo a coloro che già sono sinceramente sensibili ad un alto livello di auto-purificazione e di auto-padronanza. In più, l'insegnamento adeguato, se lo è in modo perfetto, segue la legge della risposta in simpatia energetica e simbiotica: il metodo più efficace resta sempre quello a cui l'energia naturale dello studente risponde per se stessa e nel più armonioso atto possibile. Per qualcuno sarà adottato il celibato o/e l'autonomia nella maestranza; per un altro la doppia cultura angelica sarà invece correttamente guidata, magari con rigore o naturalmente impressa. Dall'armonia di queste scelte derivano i più alti benefici. In verità un insegnante di profondo discernimento saprà sempre modulare, e determinare le forme adeguate per il necessario equilibrio con le opportune pratiche per ciascuno caso specifico. Comunque sia, sì sappia che tutti gli insegnanti possibili e tutte le tecniche desiderabili sono soltanto ponti di transizione: la vera realizzazione viene dalla fusione diretta dell'unità personale con la Divina Energia del Tao.
DONNA – Come, ditemi fratelli amati e sapienti, si è certi a parer vostro di aver ottenuto meriti non più perdibili in questa dimensione?
GESU' - (Capitolo settantadue) Mia carissima sorella, se desideri guadagnare il merito intoccabile, e trasformarti in Uno con il Divino, è per te conveniente sviluppare la tua virtù ed estenderla fino ai confini estremi del mondo. O figlia di questa terra, tu abbandonerai le teologie assemblate e le idee di pura immaginazione e farai questo o quel lavoro quotidiano e ordinario come cosa grandissima, ma con pazienza e semplicità nell'impegno; ad esempio, la pratica della guarigione. Affinché essa sia possibile voi, compagni nel cammino, lascerete andare tutti i possibili conflitti e le oltraggiose dispute che dovessero insorgere tra voi e gli altri. Vi eserciterete nella bontà disinteressata del puro servizio, e nella pazienza senza fine che lo accompagna. Eviterete che gli impulsi abbiano influenze e conseguenze su di voi e che le ambizioni personali perseguite distruggano l'integrità della vostra mente, e la separino dal senso integrale. Per questo, carissima sorella, non sarai mai ossessionata nelle circostanze, né per loro rinuncerai alla consapevolezza del profondo. (al prete) E tu amico, per dirigere la mente, e bene che tu sappia che niente di quello che conosciamo è veramente efficace e innocuo; allora è bene e opportuno per voi cedere tutto e collegarsi al Papà di tutti, al Senza-forma.
PRETE – Come diceva S. Agostino: “Ciò che ti trascina e ti rapisce verso l'alto non ti permette di cadere in basso”. (Serm. 65/A, 1) Ma, io mi sono sempre chiesto, come si fa a diventare un bravo insegnate? Ad essere certi che nel rapportarci con gli allievi non si abbia, subito dopo, la responsabilità delle loro cadute o, addirittura, delle loro perversioni, e non essere, infine, anche colpevole di aver contaminato in buona fede, magari, centinaia e centinaia di vite?
GESU' - (Capitolo settantatre) Anche il più bravo insegnante non può aiutare l'allievo finché lo spirito di quest'ultimo è contaminato. La pulizia della contaminazione spirituale non è nella responsabilità dell'insegnante, ma è nell'allievo. È compiuta offrendo talento, risorse e vita come unico servizio verso il mondo. Inoltre, all'insegnante ed agli angeli immortali che lo circondano (nel conformarsi perfettamente all'Origine non occorre nulla, dato che già questo è un credito infinito; ma nell'incedere iniziale del cammino, spesso...), un allievo in buona salute può offrire la sua energia pura, come un allievo invece dalle forze tenui e opache può, almeno, offrire in devozione l'alimento, quale il pane e il vino, o il solo servizio, o rispetto. Nel momento che questa donazione avviene in modo vero, sincero e senza limiti, scompaiono le barriere di individualità. Non sarà più possibile (nella sfera Originale) dire se è l'allievo che si offre all'insegnante, o è l'insegnante che si offre all'allievo. Sarà solo possibile vedere due esseri immacolati, riflettenti uno nell'altro: una bellissima immagine sovrapposta e nitida, come accade soltanto negli specchi perfetti.
DONNA – Cos'è per voi l'adorazione perfetta e chi sarebbe veramente opportuno adorare?
LAO TZU - (Capitolo settantaquattro) Ci sono coloro che considerano quale fonte della propria energia l'adorazione, o profonda meditazione, sugli esseri soprannaturali e sulle sante divinità. Se ritenete che per voi sia propenso adorare, bene; quindi entrerete nel piano dell'adorazione rivolgendovi alle seguenti entità: il sole ardente, il grande deposito di yang e la luna acquosa, deposito di yin; Si adoreranno i centri spirituali degli uomini e delle donne, che sono angelici in tutti i sensi; Si adoreranno le otto grandi manifestazioni: Cielo, terra, acqua, fuoco, tuono, lago, vento e montagna; Si adoreranno i sessantaquattro hexagrams degli I Ching, che illuminano l'armonia di fondo dell'universo; Ma per concludere, si adori e si veneri il grande "chi" del Tai, in cui tutte le cose sono contenute, equilibrate e trovano riposo.
BAMBINA – Posso farvi anch'io una domanda? Benché la mia età non lo riveli spesso io mi sento non libera e prigioniero vedo tutto ciò che mi è intorno. Vorrei che ciò non fosse. Come è possibile, secondo la vostra esperienza, che pesi questo, e che lo possa realizzare... un giorno?
GESU' - (Capitolo settantacinque)Preferisci liberarti dai regni più bassi della vita piuttosto che ristagnarci? Gradisci conservare il mondo dalla degradazione e dalla distruzione a cui sembra destinato? Allora sarebbe di grande profitto incamminarti già da adesso, e cominciare dalle azioni poco profonde e, tranquillamente, portarti su piani più efficaci della tua auto-consapevolezza. Se vuoi svegliare tutta l'umanità, quindi, scuoti il dormiente che è in te e tutto si sveglierà. Se vuoi eliminare la sofferenza nel mondo, quindi, elimina tutto ciò che è scuro e negazione nella tua anima. Elevazione e distacco, magnificazione e illuminazione; il più grande regalo che tu puoi fare all'universo e al tuo vicino, o parente, o amico, è solo quello della propria auto-trasformazione. Affannati, allora, a cercare un maestro che sia già integrato, che abbia cioè già ricomposto il mosaico dei propri carismi. Trova una fiaccola che possa estendere con altrettanta facilità la sua luce e la sua virtù fino a coloro che sanno apprezzarle e anche a coloro che non lo sanno fare affatto. Modellati nella tua non-libertà bagnandoti nel nutriente splendore della Luce fino a riflettere la tua santa opera nel resto del cosmo. Giungerai in questo modo a comprendere una verità eterna: anche nell'antro più degradato e nauseabondo di questa terra vi è sempre una pacifica, potente ed efficace officina per essere sommamente virtuoso e libero.
UOMO BEN VESTITO – Mi nasce irriverente una domanda: Ma come si fa a conservare questo mondo? Forse un super miliardario o un dittatore di grande potere, o chi, invece?
LAO TZU - (Capitolo settantasei) Chi può conservare il mondo? Forse uno che devotamente segue questi insegnamenti; che calma la sua mente; che ignora tutte le divergenze; che sviluppa un'alta consapevolezza delle verità sottili; che fonde la sua virtù con la virtù universale e la estende fino ai confini estremi delle costellazioni, e fa questo sempre senza alcuna aspettativa di ricompensa. Effettivamente, solo tale persona sarà il salvatore del mondo: il seminatore della suprema virtù.
PRETE – Lo sviluppo delle scienze e dell'intelligenza in questa recente umanità sarà vantaggio per i prossimi necessari cambiamenti?
GESU' - (Capitolo settantasette) L'umanità si sviluppa sempre più intelligentemente, è vero. Tuttavia, da come chiaramente si ap-palesa, emergono nel quotidiano sempre più difficoltà e sempre meno gioia e dolcezza. Come può avvenire questo? La risposta possibile è che l'intelligenza non è la stessa cosa della saggezza. In effetti quando una società abusa dell'intelligenza parziale e finisce per ignorare la saggezza olistica, la gente che vive in quel luogo dimentica i benefici di una vita normale e naturalmente gioiosa. Sedotta in modo sterile dai propri stretti desideri, emozioni ed ego, la gente diventa schiava delle richieste corporee, sottomessa ai lussi, preda degli alimenti e del fasto, soggetta alla propria squilibrata religione e, ancor più grave, alle proprie auto-psico-giustificazioni. A quel punto inizia il regno delle calamità e della confusione. Ciò nonostante, la gente superiore può svegliarsi durante tali periodi, e dall'agitazione sconnessa condurre il gregge oltre il fango. Ma come può uno liberare i molti? In primo luogo liberando i suoi propri familiari o amici o prossimi. E cosa dovrà fare per ottenere tutto ciò? Certamente non attraverso una vistosa e imponente elevazione, ma mediante il sincero e spoglio abbassamento. Si abbassa a quello che è semplice, modesto, umile, mite; lo fa integrandolo in sé. Adoperandosi per questa via tale uomo si trasforma in un patriarca di semplicità, di modestia e di verità, ed emancipandosi integralmente, a partire dalla sua precedente falsa vita, scopre che la sua natura pura e originale in realtà è la natura pura e originale dell'universo intero. Liberamente e spontaneamente, staccandosi le croste della schiavitù e dei preconcetti, la sua energia divina oltrepassa e dissolve incessantemente tutte le situazioni complicate; ridisegna la mappa intorno a lui; ri-confeziona un cosmo autonomo all'interno del quale ogni uomo possa riprendere il felice cammino. Se tutto ciò può avvenire chi può dubitare che una simile creatura altri non sia se non una divinità incarnata? Infatti, quando si muove, l'universo si muove, quando si ferma l'universo si ferma, e quando tale creatura si riposa l'universo "sogna".
DONNA – Sublime verità. A questo punto l'elevazione è gloria naturale e preziosa. In questo si evidenzia il detto:"Chi si abbassa sarà elevato e chi si esalta sarà abbassato". Ma le religioni come collaborano a tale processo? Sono tutte positive, tutte negative? Sono le sole che possono incanalare le pulsioni sottili dell'uomo?
LAO TZU - (Capitolo settantotto) Ci sono molte religioni non integre e vi è il senso completo. Le religioni parziali sono invenzioni disperate, certo intelligenti ma umane; il senso completo o integrale è un'espressione profonda della mente pura, intera, e quindi universale. Le religioni parziali contano sulla manipolazione ipnotica delle menti non sviluppate; il senso integrale è fondato sulla trasmissione libera della verità normale, naturale, invariabile. È sempre, cioè, una realtà totale, mai una pratica occulta. Il senso integrale evita il fanatismo: sia quello concettuale che pragmatico; disconosce la vita esagerata, l'alimento raffinato e sofisticato, la musica violenta o ossessiva. Queste cose rovinano la serenità di ogni mente e la sua profonda unità, ostruendone il pieno sviluppo dello spirito. Nel rinunciare a quello che rientra solo nella moda per abbracciare ciò che invece è normale, onesto e virtuoso, il senso integrale restituisce al viandante l'essenza sottile della vita. Se si adotteranno le relative pratiche voi diventerete come siete in realtà: onesti, semplici, integrati nella pace cosmica, virtuosi e interi. Vedete, negli inseguimenti parziali anche il risultato sarà monco e parziale, ma nella auto-coltura integrale, nell'ascolto cioè del naturale maestro interiore, è possibile realizzare una metamorfosi completa, un salto insuperabile: capace cioè di oltrepassare le vostre limitazioni, di emanciparvi totalmente dalle impressioni e dai flussi biologici fino a evolvervi per una più alta condizione esistenziale. Vi sarà possibile tutto questo pur rimanendo avvolti nell'ombra della parsimonia durante tale folgorante percorso. Così nella semplicità del quotidiano diventerete straordinari; impenetrabili, guide perfette nelle sottigliezze della cosmica profondità. Se avrete fiducia, oltre le apparenze, sopravviverete oltre il tempo e lo spazio, per realizzare già da ora pienamente e certamente la verità sottile dell'universo.
BAMBINA – Allora sarà una buona religione solo quella che ha in sé il rispetto per il “senso integrale”, e la stessa lo sarà fin quando lo rispetta. E quelle persone che che rispetteranno tutto ciò cosa avranno in cambio?
GESU' - (Capitolo settantanove) Quelle persone che nelle generazioni future studieranno e si eserciteranno nella verità di questi insegnamenti saranno benedette. Esse acquisteranno la luce sottile della saggezza e la spada vigorosa della chiarezza. Al loro cospetto ogni barriera o ostruzione che nasconde la "mistica perla" si aprirà e la comprensione di ciò che avvolge l'intero universo mostrerà per intero. Le persone che avranno accettato il dono raggiungeranno la comprensione necessaria per percepire la verità integrale e finale della Vita (Tao). A seguito di questa ultima rivelazione accolta con sincerità innegabile, si trasformeranno in Essa: La vita e sempre “intera”, “coraggiosa”, “indistruttibile”, “inamovibile”, “inalienabile”, “incorruttibile”, “imprendibile”. E non potranno non dire: “Io sono la vita, la verità, la Via”.
PRETE – Come si fa a riconoscere un buon maestro in questo mondo?
LAO TZU - (Capitolo ottanta) Il mondo è pieno di maestri la cui faccia è metà illuminata e metà oscura. Eccessivamente fiduciosi nell'intelligenza e ugualmente "sensibili" verso la vita del mondo reale, si circondano comunque di piaceri egoistici e concedono i loro pomposi insegnamenti in modo estremamente imprudente e orgoglioso. Per mantenersi in questo errore divulgheranno prematuramente le intenzione alchemiche quali culmini nel raggiungimento di un certo obiettivo spirituale, sacrificando costantemente la verità e deviando, per tal ragione, i loro allievi dal Tao. Ciò che realmente offrono al mondo è, a questo punto, soltanto la loro devastante confusione. Il maestro sereno e sapiente capisce, invece, che la perfetta realizzazione non sia all'estremità di un percorso, ma nei mezzi dell'azione stessa. Si rende pienamente conto che solo la virtù è il suo obiettivo e che, per questo, accetta il lungo, arduo e necessario studio per raggiungerla. La virtù, in realtà, non gli farà affatto da schermo per il suo benessere, o per privilegiarlo o porlo come capo, ma gli metterà tranquillamente sulle spalle tutte le necessarie responsabilità che da lei derivano. Slegato dalle proprie pulsioni, staccato dai propri progetti e desideri, pretendenti solo onori radicati nel nulla, tale allievo-maestro è "portato" dalla Virtù.
GESU' - La Virtù, infatti, conduce l'intero mondo con affetto, e con il rigore di questo affetto gli individui giungono a lei. Condivide generosamente la sua energia divina con tutti i suoi allievi e li incoraggia. Ma la Virtù genera per loro di contro tutte quelle prove, anche terribili, necessarie a rinforzarli. Questa insuperabile Madre a volte li rimprovera vigorosamente per svegliarli e a volte li accarezza per nutrirli; ma sempre li dirige con forza attraverso i flussi delle loro vite verso l'oceano infinito della Verità (Tao). Ebbene, se voi aspirate a questa speciale maestranza non vi resta che radicarvi immediatamente nel giardino esteso della Via Vera (Tao). Per far ciò cedete le vostri abitudini e tutti i vostri atteggiamenti negativi, sganciate le vostre pseudo croci. Rinforzate invece la vostra sincerità, prendendo soltanto la croce che la Vita (Tao) vi ha dedicato. Il maestro efficace fa vivere nel mondo reale, attraverso di se: quale perfetto attore, la virtù e i suoi raggi. Li estende come vivida luce di un faro fino agli angoli più nascosti del mondo senza distinzione e discriminazione alcuna, Egli lo fa nel quotidiano, attimo per attimo: nelle stazioni parallele e nelle sue tre nature. Questo è il vero augurio: "Sia Essa, la Virtù, per il vostro maestro e per voi, il padre e la madre, il figlio, il fratello, la sorella, l'amico e il discepolo più zelante e sincero. Da questo si comprende che il vero maestro è umile; è certamente rispettoso ed è sempre al servizio. Il vero maestro si dedica a voi interamente: mai schiavo dei vostri capricci eppur sempre nella costanza e nell'estensione della propria maturità. In questo modo, certamente, egli realizzerà la propria auto-maestranza, e voi la vostra, dato che solo così entrambi sarete in grado, ognuno nel proprio mandato, di aiutare altri ancora a fare lo stesso.
UOMO BEN VESTITO – Non so che dire; ho un sano sapore nella bocca. Ma alla fine di tutto questo come si può riassumere il nostro dialogo?
LAO TZU - (Capitolo ottantuno) Con questo discorso, allora, che cosa si è inteso? Attraverso di esso è stato dato della sublime chiarezza solo un fugace e indicativo cenno, per lo più appena un tratto; questo, in verità, è di per se comunque un grande potere, e le parole ne sono pregne: a saperle ascoltare. Ma la sublime chiarezza non può essere contenuta nelle sillabe. Se volete sapere qual è il tempo e il luogo migliore io vi dico che è quello di assaporare invece ciò che ci è portato con "le parole del profondo". Assaporarle senza mai fermasi neanche ad esse, dato che conformarsi alla grande legge è forgiatura troppo sottile per essere mostrata; sia scrivendola che ascoltandola. Per adorare l'Innominabile e per abbracciare l'Indescrivibile ho dovuto costatare che la parola è troppo arida... scheletrica.
GESU' - Amate invece la vostra vita, e fidatevi realmente della Verità (Tao). Innamoratevi perdutamente dell'Origine, sottile e invisibile Sorgente di ogni respiro, e del Principio, "Padre" dell'universo, e vi donerete tutto quello di cui avete realmente bisogno. Io vi dico che così facendo vi scoprirete in realta "pontefici", finalmente, della Parola Viva, e lo sarete da qui all'Eternità. E scoprirete infine che per questa luminosissima via dello spirito non dovrete nascondervi per sempre; dato che potrete essere la destra delicata e contemplativa dell'eremita e la sinistra prorompente ma calma del condottiero assoluto. Ed esserlo qui, nel mezzo del frastuono disperato della vostra città, o del vostro uragano, assolutamente inalterati, sereni, completamente gratificati dalle vostre fragranti pratiche integrali; consigliando ad altri, dando liberamente a tutti, svegliando e purificando il mondo con ogni vostro gesto e azione.
LAO TZU - In questo modo voi ascenderete al regno celeste nella vasta luce del giorno. Così, dall'eterno alito, ti accorgi amico che la Sorgente ti parla, e il Tao, ascoltandolo, ti mostrerà tutti coloro che sono nella divina armonia: tu li vedrai vivere, e con essi ti scoprirai nell'abbondanza ...finalmente sazio...
GESU' - ...perché tutto ciò è già accaduto. (Marco 7,39-44)
 

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