LOLA

Dramma in 2 atti di

Giuliano Angeletti

 

Ottobre 2008
Ambientazione – Parigi - Montparnasse
(data presunta - 1820 - 1920 )
Costumi – variano a seconda dell’ambientazione




PERSONAGGI:

PIERRE (Pittore)
LOLA (Modista)
LUCIE (Modista)
CHANTAL (Modista)
MARIANNE (Governante casa Cyrill)
VIVIANE (Tenutaria casa chiusa)
GISELE (Tenutaria casa chiusa)
MARCEL (Ricco libertino)
CYRILL (Ricco Libertino)
STRILLONE
PASSANTE



(Studio del pittore Pierre Fleur , luci soffuse , un tavolino due sedie, un sofà … cavalletti e tele raffiguranti il volto di Lucie. Pierre è sdraiato su una sedia con la tavolozza e i pennelli in mano, è vicino ad una tela bianca ... ma non sta dipingendo ... il suo sguardo è assente ... perso nel vuoto … getta via la tavolozza … si sdraia sul divano … tenendo in mano il pennello)

(Bussano)

SCENA 1
( PIERRE – LOLA )

PIERRE :
(sdraiato su un divano)

Avanti … è aperto ….

(Entra nello studio una donna vestita di bianco alta, sinuosa, carnagione chiara, occhi neri e ardenti, capelli lisci fini che coronano fino alle spalle, labbra rosse seducenti e carnose, passo cadenzato
Pierre la guarda sorpreso ed ammaliato )

(Un intenso ed inebriante profumo accompagna l’entrata di Lola tanto che soffoca l’acetico odore delle pitture e dei loro diluenti)

LOLA:
(entra titubante)

Studio del pittore Pierre Fleur

PIERRE:
(accovacciato su il divano fa roteare un pennello con le mani)

Si …

LOLA:
(timidamente)

Io sono la mòdele che hai richiesto

PIERRE:
(perplesso si alza le gira attorno la guarda fissa poi deluso)

Io veramente aspettavo Lucie

( lascia cadere per terra la tavolozza )

LOLA:
(abbassa la testa poi delusa)

Se vuoi posso anche andare

(si dirige verso la porta)

PIERRE:
(deluso)

No … rimani

LOLA:
(scusandosi)

Lucie era impegnata …

(con voce fioca)

Io sono venuta per sostituirla …

PIERRE:
(fa un cenno con le mani indicando una poltrona)

Siedi …

(Lola si siede)

( gli occhi di Pierre percorsero quel corpo elegante entrarono nelle pieghe più segrete di quel viso vestito di luce, si soffermarono i suoi occhi, ormai estasiati, sulle seducenti fossetine del collo, sulle orecchie sui lobi baciati da minuti orecchini d’argento )

LOLA:
(sentendosi osservata)

Forse non ti vado bene … forse hai bisogno di un’altra modella

PIERRE:
(estasiato)

Mai e poi mai il mio sguardo ha incontrato una donna così incantevole

LOLA:
(delusa)

Io sono abituata agli sguardi affamati di sesso degli uomini ...
ma molti sguardi rimangono tali ...
e sono come parole simili a vento

PIERRE:
(concitato)

No ... ti assicuro ... le mie parole ... non sono vento ma sono stille del mio cuore

LOLA:
(si alza di scatto, guarda negli occhi il pittore poi isterica si volta verso il pubblico)

Cuore ... tu parli di cuore ... adesso ... domani ... o stasera stessa domani a un’altra modella ... e un’altra volta ...

(ad alta voce)

Il cuore ... il cuore … voi uomini abusate della parola cuore …

PIERRE:
( scusandosi … si alza e fa l’atto di abbracciarla)

Perdonami … perdonami, non volevo offenderti

(breve pausa)

Dimmi il tuo nome

LOLA:
( imbronciata e volta verso il pubblico)

Il mio nome non ha importanza ...

PIERRE:
(eccitato)

Dimmelo … dimmelo ti prego ....

LOLA :
( a bassa voce)

Il mio nome è

(ad alta voce)

Lola ....

PIERRE:
(eccitato)

Lola … Lola … che nome meraviglioso ... e poi pronunciato da una voce come la tua …

(breve pausa)

Ogni volta che ti ascolto è come entrare nel vortice di una irrefrenabile emozione

(breve pausa)

Amo la tua voce ed ascoltarla è come cadere dentro una rete …

(breve pausa)

la rete della tua bellezza …


LOLA:
(compiaciuta ma distaccata)

Molti uomini mi hanno apprezzato per il mio corpo ...

(breve pausa)

Altri per il mio viso ...

(breve pausa)

Ma nessuno si è mai infatuato della la mia voce

( breve pausa)

PIERRE:
(con voce fioca eccitato)

Io non sono ...

(breve pausa)

Come tutti gli altri uomini

(breve pausa)

Io sono differente

(breve pausa)

Io sono orgoglioso della mia differenza ...

LOLA:
(fredda e distaccata)

Ho conosciuto, attori, pittori e scultori ... uomini di tutte le risme ...

PIERRE:
(interessato)

Uomini di cui sei stata Musa ....

LOLA:
(gelida)

Non ho mai permesso ad un artista di rendermi Musa

PIERRE:
A me faresti un simile affronto

LOLA:
(gelida)

Per il tuo bene

(breve pausa)

Non posso essere Musa

PIERRE:
Perchè ...

LOLA:
(gelida)

La mia vita non mi permette di essere Musa

PIERRE:
(disperato)

Non dirmi questo ...

LOLA:
( mostra i suoi vestiti)

Vedi ... i miei vestiti ...

(breve pausa, mostra il vestito a Pierre)

Vedi è tutta seta sopraffina, e questo ti dimostra che io

(breve pausa)

Conosco molti uomini

PIERRE:
(disperato)

Non importa ... non importa

LOLA:
(fredda)

Devo mettermi in posa ... mi volete ... vestita o preferite nuda ...

(indica con la mano)

quello è il vestibolo

PIERRE:
(indica con la mano)

Sto preparando un nudo …

(Lola va a spogliarsi )

(Pierre rimane solo … silenzioso … fiso nel vuoto, esce dal vestibolo Lola nuda, il pittore la osserva)

(breve pausa)

(Lola guarda il quadro dove è abbozzato il nudo)

LOLA:
(guarda Pierre)

Mi posiziono sulla poltrona

(breve pausa)

(si siede sulla poltrona accavallando le gambe)

(breve pausa)

PIERRE:
No ti prego Lola ... non posare voglio solo parlare

LOLA:
( perplessa)

Pierre anche se non mi fai posare l’Agenzia ... devi pagarla lo stesso

PIERRE:
(fissando Lola)

Non mi interessa l’Agenzia ... io voglio parlare con te

LOLA:
(sorpresa)

Parlare con me …

PIERRE:
(con voce fioca)

Si, parlare con te…

LOLA:
(sorridendo)

Non credo che noi abbiamo qualcosa da dirci

PIERRE:
Qualsiasi parola ... tutto ...

LOLA: non capisco ...

PIERRE:
se nuda ti senti in imbarazzo … puoi andare a vestirti

LOLA:
(sorridendo)

Vestirmi …

(ride)

No … mi piace sentire i tuoi occhi sulla mia pelle…

PIERRE:
La tua anima è dentro di me …

(breve pausa)

PIERRE:
il tuo arrivo Lola ha lasciato una strana atmosfera nella stanza, non riesco neppure a parlare .... ho perso il potere della voce ... senza te non riesco a dipingere ... non sono mai riuscito a dipingere ... non ho mai dipinto niente ... tutti questi quadri non sono niente ...
Rimango qui seduto a guardarti ...

come se io non fossi che niente .

LOLA:
Io continuo a non capire

PIERRE:
Sei bellissima Lola

LOLA:
Ci sono donne molto più belle di me in Agenzia

PIERRE:
belle sì ... ma non come te ...

LOLA :
(guarda l’orologio a muro)

Adesso devo andare

(Lola si alza)

PIERRE:
(con angoscia cerca di fermarla)

No ti prego ... non muoverti ... non andare ….

LOLA:
(cerca di andare dietro il vestibolo)

PIERRE:
(cerca invano di fermarla)

LOLA:
(cerca di dissuaderlo)

Finiscila altrimenti non torno più

(va dietro il vestibolo a cambiarsi)

(breve pausa)

(musica)

(Lola vestita esce dal vestibolo )

PIERRE:
(inebriato)

Hai un profumo ammaliante Lola

LOLA:
(ridendo)

I profumi me li regalano gli uomini

(breve pausa)

(accarezza i capelli a Pierre)

Hai capito che non sono la donna che fa per te

PIERRE:
(con voce fioca)

Lascia almeno in tuo indirizzo

LOLA:
Se mi vuoi mi trovi da Lilith

PIERRE:
No ti prego ... scrivi il tuo indirizzo

LOLA:
No ... non voglio farti male

PIERRE:
(implora)

Ti prego

( Lola scrive il suo indirizzo su una tela )

( Lola si alza, Pierre la prende per mano )

PIERRE:
Ti prego Lola ... non andare

(breve pausa)

rimani ancora un poco con me

(breve pausa)

parliamo ancora

LOLA:
(fredda)

Devo, andare ... devo andare … sono in ritardo

(breve pausa)

Ho un altro appuntamento

PIERRE:
(triste)

Con un uomo migliore di me …

LOLA:
(fredda)

Con un uomo più ricco di te

(breve pausa)

PIERRE:
(deluso)
Io allora sono senza speranza

LOLA:
(fredda)

Si!

PIERRE:
(deluso)

Lasciami almeno …

(scivola, si rialza)

la tua voce mi ha avvolto in un voluttuoso mantello di sensazioni ed io sono al centro di queste emozioni ti prego non andartene

LOLA:
Devo andare ... mi aspettano ... mi aspettano

PIERRE:
(speranzoso)

Riuscirò un giorno a rivivere questo momento

LOLA:
(lascia uno spiraglio)

Se sarà destino... ora devo ... devo andare

( Lola esce di scena )

Scena 2

( Pierre )

(monologo)

PIERRE:
(seduto sul divano a bassa voce sguardo assente, molto trasandato, con gli occhi allucinati)

Mai e poi mai il mio sguardo ha incontrato una donna così
... adorabile così ... candida nel suo libertinaggio

(breve pausa)

Il suo sguardo ... i suoi occhi ... li ho ancora dentro.

(breve pausa)

Le sue mani affusolate mi hanno sfiorato ... accarezzato ....
le ho strette

(breve pausa)

Ora la mia vita non ha più vita ....

( ... buio ... )

(la scena è piena di cavalletti con tele raffiguranti il ritratto di Lola
solo una tela è rimasta intatta quella nella quale Lola ha scritto il suo indirizzo, tra i ritratti di Lola c’è un ritratto di Lucie)

(luci)

PIERRE:
( in piedi gira per il palco )

Nessuna donna mi aveva ispirato così ...
è rimasta in questo studio per poche ore ....
... lì era seduta lì ... sul sofà ... mi guardava ... sì mi guardava con il suo sguardo ipnotico, i suoi occhi ... scuri ... le sue pupille umide .... non riuscivo più a staccare lo sguardo da lei ... dai suoi occhi ... dalle sue labbra ... ora è andata via ... ma non si era mai mossa da qui ...................
Si alzava ... ecco ha percorso ... questo tratto ... si è avvicinata al ritratto di Lucie ... lo ha guardato ... non ha fatto commenti ... io mi aspettavo che dicesse qualcosa ...................
Invece ... l’ha fissata per un attimo ... e poi è passata oltre ...
Io a Lucie avevo fatto il ritratto con cura ... ogni particolare della sua bellezza ... era sublimato nella tela ... i suoi nudi ... non ho fatto fatica a venderli ... ho lasciato solo questo

( e mostra il ritratto di Lucie)

molto bello ...
questo non voglio venderlo... Lucie è ancora una parte della mia vita ....

È un ritratto molto bello ...

Luciè è molto bella ...................

Ha un corpo bellissimo ... è affabile ..... mi piace intensamente

Ma non posso dividere il mio cuore

( Pierre taglia la tela raffigurante Lucie con un rasoio da barba e ne fa scempio, nello stesso tempo in scena uno schermo contemporaneamente proietta l’immagine di un nudo tagliato da un rasoio all’atto lo schermo si sporca di vernice rossa- fine filmato durata 15 secondi )

PIERRE:
(disperato)

Devo rivedere Lola ... voglio che lei veda ... che cosa ho fatto

(breve pausa)

Ho dipinto delle tele meravigliose ... ininterrottamente ...

Giorno ... e notte ho pensato a lei

(breve pausa)

Il suo volto ... è dentro di me ... dentro di me ...

(breve Pausa)

Come fosse una droga
Come fossi ... in preda all’oppio ...

(breve pausa)

Devo rivedere Lola devo farle vedere quello che ho fatto per lei .... no ... non vendo niente ... non vendo niente ... sono venuti a vedere ... i ritratti ... il suo nudo ... e lei vestita di bianco .
Sì vestita di bianco ... come quel giorno ... l’unico giorno che è entrata ... in questa stanza

(breve pausa)

Ed io ho toccato le sue mani ... e ho sfiorato ... quel volto ... i suoi capelli ... neri ... come il manto della notte ...

Scriverò a lei una lettera ... leggerà e capirà ...

( scrittura della lettera )

LOLA AMORE MIO

HO BISOGNO DI TE …

DEVI VENIRE A VEDERE A VEDERE LA TUA ANIMA RAFFIGURATA SULLA TELA

VIENI PRESTO

TI ADORO

PIERRE

Ecco adesso la spedisco ... deve capire ... deve capire

( esce di scena )

Scena 3

( Pierre - Lucie)


Studio di Pierre, il pittore è steso affranto sul divano, entra Lucie

( penombra )

Vede lo scempio del suo ritratto… non dice niente … piange

PIERRE:
(vede entrare una donna la scambia per Lola)

Lola ... sei venuta ... finalmente ... siedi ... qua vicino a me .

LUCIE:
(scusandosi)

Pierre non sono Lola ... sono Lucie

PIERRE:
(alterato si alza di scatto)

No! Tu sei Lola ... non Lucie

LUCIE:
(cerca di calmarlo)

Lola ... non è più con noi ... Lola non so dove sia ...

PIERRE:
(sempre convinto che sia Lola)

Lola ... siedi qua ... sul sofà...

LUCIE:
(perplessa)

Io mi siedo ... ma sono Lucie

PIERRE:
siedi ... siedi

( Lucie si siede )

PIERRE:
(fa vedere i ritratti di Lola a Lucie che crede Lola)

Guarda Lola ... dipingo solo per te ... per te ... vedi ... vedi

( e mostra i ritratti )

LUCIE:
(piange)

Ti capisco Pierre ...

( e lo abbraccia )

PIERRE:
(tornando in se riconosce Lucie)

Lucie ... Lucie ... ti voglio bene ... aiutami ... aiutami...

LUCIE:
(alterata)

Hai distrutto il mio ritratto ... mi hai dunque rinnegato ...

PIERRE:
(piange)

No ... no ... ma lei ...

LUCIE:
(alterata)

Ti ha offuscato il cuore

PIERRE:
(piange)

Non ho più ... un cuore

LUCIE:
(alterata cerca di scuoterlo)

Smettila … finiscila di fare il bambino

PIERRE:
(piange)

Lucie ... ti prego aiutami ... Aiutami

LUCIE:
(lo abbraccia)

Si … ti aiuterò … ti aiuterò

(i due si abbracciano)

Lola ... non fa più la modista ...

PIERRE:
Dove posso trovarla

LUCIE:
(cerca di convincere Pierre)

Lasciala stare ... non farti del male

PIERRE:
(piange)

Non posso ... non posso

LUCIE:
(con singulti)

Non fa per te ... lei ti porterà alla rovina

PIERRE:
(piange)

Io sono già ... in rovina

LUCIE:
Vuoi che ti racconto qualcosa di lei

PIERRE:
(rinfrancato)

Si ... ti prego ....

LUCIE:
Ti farei del male .

PIERRE:
Non importa ...

LUCIE:
Non posso

PIERRE:
Ti prego …

(breve pausa)

Se mi vuoi veramente bene aiutami

LUCIE:
(tra se e se)

Era meglio che stavo zitta

PIERRE:
(rianimato)

Voglio sapere tutto

LUCIE:
Anche se per te sarà doloroso

PIERRE:
Sono pronto a tutto

LUCIE:
(racconta)

Pierre devi sapere che Lola ... non è una modella dell’Agenzia ... lei viene .... solo saltuariamente e quando è a corto di Franchi ...

PIERRE:
(interessato)

A corto di Franchi

(breve pausa)

E come vive

LUCIE:
(breve pausa)

Frequenta molti uomini

PIERRE:
(disperato)

Mio Dio .... allora è vero ... lo avevo sospettato ...

LUCIE:
(calma e premurosa)

Si ... ... hai visto come è vestita ...

(breve pausa)

Le migliori sartorie hanno cucito per lei...

(breve pausa)

Le migliori sete che vengono dalla Cina ... sentono il fruscio della sua pelle ... i migliori pizzi di Parigi ... sono stati indossati da lei ...

(breve pausa)

Molti uomini ha fatto felice concedendo i suoi favori .... ... uomini di potere . ... ... l’hanno vista passare dal loro letto ...

(breve pausa)

Molti si sono rovinati per lei che come una grande seduttrice ha la capacità di tenere un uomo sulla lama di un rasoio...

(breve pausa)

Lei può portare un uomo all’oblio oppure

(breve pausa)

abbandonare un amante in preda alla disperazione, alla sventura ...

PIERRE:
(disperato)

Non ho speranza ... non ho speranza ... non riuscirò neppure a vederla ...
a sentirla … il mio amore sarà vano ...

LUCIE:
(patetica)

Tutto è vano ... la nostra vita è vana

PIERRE:
(piange)

Ti prego Lucie ... aiutami a trovarla ... voglio parlarle

LUCIE:
(premurosa)

Non so se riesco a farlo ... non so ... ho paura di farti del male ...

PIERRE:
(piange)
Aiutami Lucie … aiutami

LUCIE:
Io posso solo ... cercare di fare giungere a lei ... la lettera ... ma non altro

PIERRE:
Allora sai dove abita

LUCIE:
(si riprende)

Non so dove abita ... cambia spesso abitazioni ... posso chiedere ... informarmi

PIERRE:
Ti prego …fammi sapere

LUCIE:
(perplessa)

E se lei ... non volesse parlare con te

PIERRE:
Capirà ... io non ho soldi ... vivo delle mie tele ... ma l’amo

LUCIE:
Pierre tu sei meraviglioso ... ma lei ... non so ...

PIERRE:
Lucie non mi hai detto tutto ...

LUCIE:
Lola è una donna avida ...

PIERRE:
No … non può essere avida.

LUCIE:
lasciala perdere ... ti prego ... lasciala perdere, non è la donna che fa per te

PIERRE:
Non posso ... non posso

( i due si abbracciano )

( si chiude il sipario o buio – si riapre o si accende la luce ... non si vedono più le tele)

Scena 4

(Lola – Marcel – Marianne)


( appartamento di Marcel , Lola è lasciva sul divano, Marcell si versa del cognac nessuno parla, bussano alla porta Marianne la donna di servizio di Marcel va ad aprire, apre ma fa attendere l’ospite )

MARIANNE:
(rivolta a Marcel)

Signor Marcel c’è una signora una certa Lucie che desidera parlare con la signorina Lola

MARCEL:
(svogliato si siede sul divano abbracciando Lola)

(rivolto a Lola)

Una donna che ti cerca … questa è buona!

(ride)

(rivolto a Marianne)

Falla entrare

LOLA:
(con diniego)

No ... non voglio vederla ...dille che non sono in casa … ma chiedi cosa vuole

MARCEL:
(svogliato)

Fai quello che dice Lola

( Marcel esce di scena )

MARIANNE:
(rivolta a Lola)

Perchè ... non vuoi ...

LOLA:
(svogliata)

Non ho voglia ... ne di vederla ... ne di parlare con lei ... è una donna così monotona ....

( Marianne esce di scena, ritorna subito dopo )

MARIANNE:
(portando una lettera)

La signorina Lucie mi ha incaricato di consegnarti questa missiva, e mi ha dato l’incombenza di assicurami che tu Lola la legga con la massima attenzione

( consegna la busta a Lola )

MARCEL:
(rientrando in scena)

Cosa vi sarà scritto di tanto importante, e poi per te mia cara .....

(ride)

( Marcel esce di scena – Lola sola in scena legge la lettera )


Mia sempre adorata Lola
ti scrivo per supplicarvi e dirti che sono ormai allo stremo, soltanto poche righe scritte dalla tua incomparabile mano possono salvarmi... se avessi la fortuna di riceverle ... mi sentirei di nuovo rinascere ... spero tu non sia ... così crudele da infierire sul mio cuore... sulla mia devozione ... ... amore mio ... vorrei tanto averti vicino ..sei la mia vita ... la mia felicità ... sei tutto per me ... tesoro non dimenticarmi ....
appassionatamente... il tuo ... Pierre

( la strappa con forza )

(Entra Marcel i due si abbracciano)

MARCEL:
(curioso si interessa della lettera)

Cos’era di tanto importante

LOLA:
(ridendo)

Un illuso ... un’altro di quei poveri illusi ... che pensano che io ..

MARCEL:
(ridendo)

Che pensano che tu possa innamorarti ...

(ride)

E magari di uno spiantato ...

(ride)

Di un uomo senza arte nè parte ...

(ride)

Tu non ti innamori ... Lola...

(ride)

Il tuo unico amore è il denaro

(ed entrambi ridono)

LOLA:
(ride)

Amo di più i Franchi che i membri dei miei amanti

( i due si abbracciano e ridono)

( i due abbracciati escono di scena )

( buio )

( luce )


Scena 5

( Pierre - Lucie )


(Studio di Pierre, il pittore è sdraiato sul sofà ... e parla tra se e se )

PIERRE:
(disperato)

Non ho saputo ...

(singulto)

Più niente di lei ...

Di lei che è la mia vita ...

(piange)

Io scrivo lettere a Lola ... le lascio alle agenzie di modiste ...

(breve pausa)

Nei fumosi bistrot ... ... chiedo di lei nei bordelli

(singulto)

Agli strilloni che agli angoli delle strade gridano le notizie dei giornali ...

(disperato)

Ai venditori di escradò ...

A tutti mostro il ritratto ... questo ritratto

( e lo mostra al pubblico )

Il ritratto della donna che mi ha strappato il cuore ...

( entra Lucie )

PIERRE:
(scambiando Lucie per Lola)

Lola ... Lola ... finalmente ...

(si alza e gli va incontro)

è tanto che ti aspetto... vieni vicino a me

LUCIE:
(cercando di dissuaderlo)

Non sono Lola ... sono Lucie

PIERRE:
(euforico si alza di scatto)

Lucie ... Lucie ... hai trovato Lola ... hai trovato Lola ... dimmi ... dimmi ...

LUCIE:
(cercando di calmarlo)

Si ho trovato Lola ...

PIERRE:
(euforico)

Dove ... dove ... vado subito ...

( euforico )

LUCIE:
(cercando di calmarlo)

Siedi ... ti prego

PIERRE:
(deluso si siede accanto a Lola)

Ma allora ... non l’hai trovata

LUCIE:
Si l’ho trovata ... era in casa di Marcel

PIERRE:
Marcel Bati

LUCIE:
(cercando di calmarlo)

Si in casa sua

PIERRE:
(nervoso si alza e gira per la stanza)

Quel bastardo

LUCIE:
(calma)

Lola non mi ha voluto ricevere

PIERRE:
e la lettera

LUCIE :
l’ho consegnata a Marianne

PIERRE:
(agitato)

L’avrà consegnata a Lola!
e Lola l’avrà letta ?

LUCIE:
(cerca di calmarlo)

Marianne è una donna fidata

PIERRE:
Allora dovrebbe venire da me ...

LUCIE::
(cerca di disinluderlo)
se non è venuta ... non verrà

PIERRE:
(euforico)

Se Marcel le impedirà di venire ... io lo ammazzo

(breve pausa)

Vado da Marcel...

LUCIE:
(cerca di dissuaderlo)

Non Andare ... non andare ....non farti del male ti prego

PIERRE:
(fuori di se)

Devo andare… devo andare

LUCIE:
(cerca di calmarlo)

Non andare solo, Vengo con te

( buio )

( dalla scena spariscono le tele )



Scena 6

( Pierre -Lucie – Marcel – Marianne )

(Casa di Marcel si sente lo stipite della porta Marianne va ad aprire
Appena la porta si apre entra Marcel di corsa spingendo Marianne lo segue Lucie)

PIERRE:
(gridando)

Lola ... Lola ... dove sei

MARCEL:
(alterato)

Qui ... non c’è nessuna Lola

PIERRE:
(alterato e rivolto a Marcel)

bastardo ... dimmi dov’è ...

MARCEL:
(alterato e minaccioso)

Qui non c’è nessuna Lola ...


( Pierre cerca di colpire Marcel con un pugno, interviene Marianne blocca Pierre e Marcel lo colpisce a sua volta )

MARCEL:
( Pierre è a terra dolorante)

Non c’è nessuna Lola quì in questa casa

PIERRE:
(disperato)
E’ qui ... è qui ...

(piange)

Lo so che è qui …
voglio parlare con lei

LUCIE:
(si avvicina a Pierre premurosa)

lascialo stare ... lascialo stare

MARCEL:
(cerca di giustificarti)

Smettila Lucie ... voglio vedere cosa faresti al mio posto ...
uno ti piomba in casa gridando frasi senza senso ...

LUCIE:
(ammonendolo)

Lascialo ... stare ...

MARCEL:
(con disprezzo)

lasciarlo stare

(ride)

Questo povero deficiente ... mi fa pena

MARIANNE:

Chiamo qualcuno e lo faccio buttare fuori

MARCEL:
(ridendo)

No Marianne aspetta

(ironico e rivolto a Pierre)

E tu saresti innamorato di Lola ... povero stupido ... illuso ...
Lola non si innamora ... a lei interessano solo i soldi ...

PIERRE:
(disperato)

no ... no ...

MARCEL:
(ironico)

Si Lola è solo una gran puttana ... una puttana che ... si concede ... solo per soldi ... e vestiti ..

(ride)

Si mio bel cavaliere a lei gli piace il lusso ... e il lusso se lo va a cercare dov’è ... e non da un pezzente come te ... sì ... è stata qua e abbiamo fatto l’amore ... si poi è partita ... gli ho fatto un bel regalo ... gli ho dato soldi ... gli ho comprato ... anche due vestiti. ... l’ho fatta diventare ... la più bella di Parigi ... ed ora chissà dove è ... ora ... non è la donna che fa per te ... e adesso prendi i tuoi stracci … vattene e dimenticala …

PIERRE:
Ma io non ... posso fare a meno di lei ... lei ....

( Marcel si ferma al centro della scena guarda fiso prepotente il pubblico... Lucie è sempre vicino a Pierre)

LUCIE:
Andiamo Pierre andiamo... via ... andiamo ... ti prego

PIERRE:
(deluso si alza)

La cercherò ... in tutta Parigi

( escono di scena tutti prima Pierre e Lucie dopo Marcel e Marianne abbracciati )

( buio )

(luce )


Scena 7

( Pierre -Lucie – Marcel - Viviane )


(Ambientazione: interno di una casa chiusa
passano ragazze vestite in modo succinto)

(Pierre e Lucie entrano con il ritratto di Lola e parlano con la tenutaria)

VIVIANE:
(la tenutaria riconosce Lucie)

Ciao Lucie che piacere rivederti vuoi tornare con noi

LUCIE:
(sorridendo)

No Viviane … in questo momento no! Però sono sicuro che se ne avessi veramente bisogno, posso contare su di te …

VIVIANE:
Tesoro una camera per te ci sarà sempre

(sorridendo)

In che cosa posso esserti utile e questo giovanotto che ti accompagna chi è!

LUCIE:
Viviane ti presento Pierre!

(i due si stringono la mano)

VIVIANE:
(rivolta a Lucie)

Tra voi due!

LUCIE:
(sorridendo)

Si è no!

VIVIANE:
(sorridendo)

Capisco

LUCIE:
Noi a dire il vero saremmo venuti

VIVIANE:
In che cosa posso esserti utile … intanto beviamo qualcosa

(li fa accomodare in un salottino)

Prendete!

PIERRE:
Un cognac

LUCIE:
Un cognac anche per me

( Viviane prende la bottiglia e i bicchieri e si siedono )

LUCIE:
( mostrando il ritratto)

Avete visto ... per caso questa donna

VIVIANE:
No ... No questa donna non è una delle ragazze, però appena so qualcosa vi faccio sapere

(Lucie e Pierre)

Grazie

(entrambi baciano Viviane ed escono di scena)

( Escono dalla casa chiusa e lo chiedono allo strillone )

LO STRILLONE:
Giornali ... giornali ...

PIERRE:
(mostra il ritratto)

Loran visto questa donna

LO STRILLONE:
No Pierre ... se dovessi vederla … ti do un urlo

( Lo chiedono ad una passante ... no ...)

( Entrano in un altra casa d’appuntamento )

GISELE:
( tenutaria riconosce Pierre )

Pierre in cosa posso servirti …

(sorridendo)

Si è sparsa la voce … lo sai che ci sono ragazze nuove

PIERRE:
No Gisele non è per questo hai per caso visto questa donna

( e mostra il ritratto )

GISELE:
(la indica con il dito)

E’ proprio lì guardate

( Lola e Marcel sono abbracciati )

PIERRE:
( euforico )

Lola ... Lola ... ti ricordi di me ... sono Pierre ...

( lei non lo degna neppure di uno sguardo )

MARCEL:
(furioso)

Che cosa vuole questo pezzente

PIERRE:
(incurante si avvicina a Lola)

Lola ... vieni ... vieni nel mio studio ... ho dipinto per te ... per te ... sei la mia unica Misa …ti adoro Lola

LUCIE:
(cerca di trascinare via Pierre, ma invano)

Vieni via Pierre ... vieni via ... ti prego

(Pierre si getta sulla sua bella per abbracciarla, riceve uno spintone da Marcel scivola sul pavimento,
Lucie si appresta a soccorrerlo, Lola non dice niente ... anzi rimane indifferente ... Pierre non visto mette nella borsa di Lola
una lettera d’amore )

PIERRE:
(sempre a terra sorretto da Lucie )

Lola ...

(piange)

amore mio ...
Ti prego ... ascoltami la mia vita è nelle tue mani.
Tutto è nelle tue mani ... tutto ... ti prego ... ti prego ...

(Lola indifferente esce di scena)

LUCIE:
(cercando di consolare Pierre ancora a terra)

Dimenticala ... dimenticala ... ti prego ... dimenticala ... non posso vederti ridotto così ... ormai quella donna ha offuscato la tua mente ….

(supplichevole)

torna in te Pierre … torna in te …

PIERRE:
(disperato)

Ormai ... non posso più vivere senza di lei ...

LUCIE:
(cerca di consolarlo)

Non è la donna per te ... capisci ... non è la donna per te ...

PIERRE:
(grida)

Lola ... amore mio

( Marcel si rivolge a Pierre in modo minaccioso )


MARCEL:
(alterato)

Io ! pezzente ... per il tempo che sono con Lola ... non ti voglio avere tra i piedi ... cerca di mettertelo bene in testa ... altrimenti ...
te la passerai male ...

(tira fuori un coltello ))

Vedi questo coltello ... te lo pianto nella gola ... e poi Lola non vuole vederti ... lei straccioni non ne vuole ... ma ti assicuro ... che se volesse veramente incontrarti ... io non farò niente per impedirglielo ... ma adesso vattene ... non voglio più vedere la tua sporca faccia da imbratta tele .... .

( buio )

( luce )



Scena 8

( Pierre -Lucie )

( studio di Pierre )

)la scena è colma di tele raffiguranti Lola
Sul divano ... Lucie abbraccia Pierre)

PIERRE:
Lucie ... Lucie ... aiutami

( piange )

LUCIE:
(lo abbraccia)

Pierre ... sono qua ... vicino a te ...

PIERRE:
Voglio morire ... Lucie voglio morire ...
la mia vita non ha più uno scopo

LUCIE:
(cerca di consolarlo)

Cosa dici ... sei un grande artista ... vengono tutti a vedere i tuoi quadri ... sei bravissimo

PIERRE:
Non devi dirmi questo ...

(piange)

Ormai non ho neppure più i Franchi per pagare l’affitto dello studio ...

(breve pausa)

devo andare via a fine mese

LUCIE:
Vendi i quadri di Lola ...

(breve pausa)

Vendi

(con un singulto)

la gente viene ... vuole comprare

PIERRE:
(alterato)

Lola no ... di Lola ... non vendo niente

LUCIE:
Ma devi pur vivere ...

PIERRE:
(disperato)

Non voglio vivere ... non voglio ...

LUCIE:
(preoccupata)

a hai mangiato ...

PIERRE:
Non riesco ... neppure ad inghiottire ...

LUCIE:
Come sei ridotto ... ma dormi ...

PIERRE:
(disperato)

Non riesco ...
Neppure a dormire ...

(breve pausa)

Quando chiudo gli occhi vedo sempre lei

LUCIE:
(abbraccia Pierre)

Ci sono... io ... non preoccuparti

PIERRE:
Abbracciami ... abbracciami ....

LUCIE:
Non voglio ... vederti così ....

PIERRE:
(abbraccia Lucie)

Ti voglio bene Lucie

LUCIE:
(abbraccia Pierre)

Anch’io ... ti voglio bene ..... ma adesso ... devo

PIERRE:
(abbraccia Lucie)

Non andare ... non andare via

LUCIE:
(abbraccia Pierre)

Pierre

PIERRE:
Lucie

LUCIE:
(premurosa)

Vado a prenderti qualcosa da mangiare

PIERRE:
Non ... voglio ... no ... non ho neppure Franchi

LUCIE:
(apre la borsetta)

Ci penso io … non preoccuparti

(breve pausa)

(rientra Lucie)

( Lucie va dietro le quinte e torna con un panino e un bicchiere di vino rosso )

(passa il panino a Pierre, ma il pittore non mangia)

LUCIE:
(premurosa)

Mangia ... caro ... mangia ti prego

PIERRE:
Non ... non dovevi

LUCIE:
(premurosa)

Mangia tesoro ... fallo per me ... fallo per me ti prego ... ti prego

PIERRE:
No ... no ... non riesco

(Pierre prende in bocca il panino e lo sputa )

LUCIE:
Mangia ... mangia ...

(Pierre finalmente mangia il pane e beve il vino)

LUCIE:
(al pubblico)

Mio Dio ... come è ridotto ... come è ridotto ... sembra uno straccio ...
uno straccio
Devo fare qualcosa per aiutarlo ... non posso permettere che un essere umano si riduca così ... e poi per l’amore di una donna che non lo merita ...

(ad alta voce)

Lola guarda ... come lo hai ridotto ...
Non è più un uomo ... ma una larva ...

Amore ... amore ... se esisti davvero ...
Aiuta questo povero infelice

PIERRE:
(disperato)

Abbracciami Lucie ... abbracciami ...

(Lucie abbraccia Pierre)

LUCIE:
(premurosa)

Devo fare qualcosa ... sì ... aiuterò ... Pierre ... Lola deve capire che quello che prova Pierre è più grande ... più grande di tutti ... gli amori che una donna ha vissuto ...

Quella donna senza cuore ... deve capire ... deve capire ...

(Pierre piange)

PIERRE:
(abbraccia Lucie)

Lucie ... Lucie ... aiutami ...

LUCIE:
(premurosa)

Si ... ti aiuterò ... ti aiuterò ...

PIERRE:
(premurosa)

LUCIE:
Si Pierre … ti aiuterò

Scriverò ... lettere ... le porterò ... a Gisele ....
Lei le consegnerà a Lola ... e Lola capirà ... si ... capirà …

adesso devo ... andare ...

PIERRE:
(aggrappandosi a lei)

No ... ti prego ...

LUCIE:
(respingendo l’abbraccio)

Devo .. devo

(Lucie si stacca da Pierre)

(Escono di scena )

( buio )

(luce )

Scena 9

( Lucie – Gisele - Lola )

(Gisele dietro il bancone dell’albergo a ore – Lucie arriva con una serie di lettere ed esce )

(Gisele porta le lettera a Lola seduta al centro della scena, la ragazza apre una lettera, la voce di Pierre legge la lettera)

Cara Lola
Il mio cuore è infranto
Sono povero.... indifeso e sconsolato
Ormai mi è rimasto ...
solo la vita che io ti donerò
Mio unico ed ultimo pegno d’amore ....

Tuo devoto
Pierre



(Lola lascia cadere la lettera sul palco, getta tutte le altre lettere aperte)

(Lola raccoglie tutte le lettere .... ed esce di scena)


Scena 10

( Cyrill - Lucie – Lola )

(Casa di Cyrill, Lola è seduta sul divano Cyrill gli porta delle rose
Bussano alla porta, Cyrill va ad aprire, Lucie entra...)

LOLA:
(euforica)
Lucie

(le due si baciano)

Quale buon vento ti ha spinto a cercarmi ... se si tratta di lavoro ... adesso non ne ho bisogno

CYRILL:
(sorridente)

Lola non ha bisogno di lavorare

LUCIE:
Non sono venuto per proporti offerte di lavoro

LOLA:
(sorpresa)

E allora!

CYRILL:
La tua è una visita di cortesia

LUCIE :
(in imbarazzo)

Veramente io sono ...

CYRILL:
(sorpreso)

Hai dei problemi Lucie

LUCIE:
(in imbarazzo)

Io insomma

LOLA:
(capisce)

Cyrill lasciaci soli ...

CYRILL:
(Capisce)

Va bene vi lascio sole... ho capito sono problemi di donne

LOLA :
(risoluta)

Appunto!

( Cyrill esce di scena )

LOLA:
(premurosa)

Dimmi Lucie... hai dei problemi ... posso aiutarti

LUCIE:
(calma)

No ... io ... no e tu come stai?

LOLA:
io sto bene

LUCIE:
E con Cyrill

LOLA:
(sorridendo)

Benissimo ... a lui non interessa il mio passato ... e poi finanziariamente non sta male ... mi vuole bene ... finalmente mi sono elevata socialmente ... con lui non mi trovo male

LUCIE:
Io sono venuta per Pierre

LOLA :
(sopresa)

Pierre chi !

(stupita)

Il pittore ..

(breve pausa)

E come sta ?

LUCIE:
E’ talmente innamorato di te che ... non vive più

LOLA:
( ridendo )

Quel pazzo …continua sempre a scrivermi lettere

LUCIE:
(interessata)

Gli hai risposto!

LOLA:
(ridendo)

Mai ... ma devo ammettere che ne ho la tentazione

LUCIE:
(supplichevole )

Rispondi alle missive ... ti prego ......

(breve pausa)

Dagli una speranza o disilludilo... ma l’indifferenza no!

LOLA:
(ridendo)

No non provo indifferenza ... anzi mi fa piacere ... ma non mi chiedere di rispondere alle lettere ... io sto bene così

LUCIE:
Certe adesso fai la vita buona... buoni vestiti ... riverita ... ora sei la perfetta mantenuta

LOLA:
(ridendo)

Certo che Pierre non mi può ... offrire niente

LUCIE:
(ad alta voce)

L’amore

LOLA:
(ridendo)
L’amore ... io lo ho vissuto l’amore ...io ci ho creduto nell’amore

(breve pausa)


Ma l’amore mi ha ucciso ...

(breve pausa)

Il mio cuore è ormai senza speranza ...

LUCIE:
(affranta)

Anch’io ... avevo perso ... ogni speranza ... non volevo più innamorarmi ...
ho sempre sofferto ... ho trovato uomini sbagliati ... poi ...

LOLA :
Poi!

LUCIE:
Non so ... io non sono come te ... una calcolatrice ... io mi concedo ... per denaro solo quando ne ho bisogno ... ma non muoio dalla voglia di dare piacere a comando ...

LOLA:
(curiosa)

E poi ... non hai detto niente ....

LUCIE:
(cambiando discorso)

No niente ... era solo un’idea ....... dimmi come fai tu ad amare a comando ...

LOLA:
(calma racconta)

Io ... sai vengo da una famiglia molto povera ... e numerosa ... mio padre ... si è spaccato le ossa ... trasportando ghiaia nella Senna con quella chiatta che ci faceva anche da casa .... e i miei fratelli ... sono andati da ragazzini a spalare carbone ... e io ... cosa potevo fare ... quando vedevo ... le dame passare ... con quei vestiti lunghi ... che sfioravano il pavimento ... e le scarpe ... colorate ... ed io ero scalza ... scalza ... e con il solito vestito ... estate e inverno ... io morta dal freddo ... battevo i denti ... mentre loro mettevano il cappotto ai barboncini ... ed io ero lì che piangevo ... a mia madre dicevo che avevo fame ... e lei poveretta non ne aveva neppure per lei ... mio padre la sera andava al bistrot e veniva a casa ubriaco, ed erano botte ... prima a mia madre ... poi ai miei fratelli che portavano pochi soldi a casa e poi a me che ero una donna ... e una donna è in una famiglia povera un corpo morto ... una zavorra come quelle che mio padre ... calava sulla Senna ... il tempo passava e noi eravamo sempre più poveri ... non avevamo nulla da mangiare e tante volte mio padre non rincasava neppure...
Poi vennero da noi le dame di carità ... si ... si chiamavano così ... le signore ricche che con fare compassionevole ... ci portavano da mangiare e i vestiti fuori moda ... ricordo che io mi ero innamorata di uno scialle bianco con il pizzo , lo tenevo sempre con me ... era ... stomachevole vedere entrare nella chiatta queste signore ... che appena sbarcate ci criticavano, ridevano della nostra povertà... ma nel contempo ci davano le loro elemosine ... ... loro erano accompagnate da un signore anziano ... distinto ... il conte ... lo chiamavano ... il conte ... e lui mi faceva ... spesso dei complimenti ... mi portava dei dolci ... mi faceva sedere sulle sue ginocchia ... si comportava come un padre ... un padre che non ho mai avuto ... veniva spesso, anche da solo portava da mangiare per tutti .... e tutte le attenzioni erano per me ... io gli volevo bene ... finché un giorno ... mi disse di seguirlo in carrozza ... lo chiese ai miei vecchi ... mio padre era ubriaco ... e non si rese conto di niente ... mia madre ... acconsentì

( Lola piange )

Salii in carrozza ... sembravo una signora ... non ero mai salita su una carrozza ... attraversai Parigi .... i ponti sulla Senna ... arrivammo ad un palazzo ... entrammo nel cortile ... vennero due servi ... presero le briglie ... si occuparono dei cavalli ... scesi … il conte era davanti a me, mi fece segno di seguirlo ... salimmo delle scale interne ... aprì la porta ... entrai ... mai e poi mai avevo visto una casa così bella, era tutto velluto, sofà morbidissimi ... mi fece sedere, il mio vestitino sgualcito ... stonava in tanta bellezza ... mi fece preparare un bagno caldo ... un bagno caldo ... una signora mi lavò la schiena

(ride)

La schiena a me!

(ride di nuovo)

A me che ero abituato alla tinozza di mia madre ... i sali ... la schiuma ... il profumo ... non sapevo cosa fosse il profumo ... venne ad asciugarmi lui stesso ... con un asciugamano ... morbido, morbidissimo ... lo specchio uno specchio così grande che potevo vedermi tutta per intero ... mi portò in una stanza ... ricordo un letto ... un copriletto giallo ... mi ritrovai nuda sul letto ... che sensazione meravigliosa, quel profumo di pulito... sentivo i suoi baci ... i suoi vestiti ... poi lo sentii sempre più nudo ... sentii ... le sue rughe ... il suo alito puzzolente ... sentii le sue mani, la sua lingua da tutte le parti ... e feci tutto quello che mi chiedeva ...

(calma)

Gli incontri susseguivano ... prima sempre più rari ... poi sempre più frequenti ... i miei sospettavano ...ma fecero finta di non capire ... mi portò ... nei luoghi alla moda ... nella gran società ... e quando mi negavo ... si inginocchiava e mi pregava e piangeva come un bambino ... infine smisi di vederlo ... perchè conobbi un altro uomo più ricco e più giovane ...

LUCIE:
(interessata)

E lui!

LOLA:
(ridendo)

Si suicidò gettandosi ... da un ponte della Senna

LUCIE:
(interessata)

Non hai avuto rimorsi!

LOLA:
(ridendo)

No ... io lo ho fatto rivivere ...

LUCIE:
(meravigliata)

Ma si è ucciso per te

LOLA:
(ridendo)

Si sarà ucciso ...

(breve pausa)

Perchè i suoi affari andavano male

LUCIE:
Io non ce la farei mai

LOLA:
(con un singulto)

La vita ... mi ha piegato

(piange )

LUCIE :
E Pierre

LOLA:
Io non voglio che Pierre soffra ... e poi per me ...

LUCIE:
Pierre sta ... morendo ... piano ... piano per te…

LOLA:
(perplessa)

Ma scherziamo ... mi manda delle lettere appassionate ... è vero … ma …

LUCIE:
Il cuore ti sta ... mandando il cuore ...

LOLA:
(ride)

Il cuore mi sta mandando il cuore

(ride)

Ma è roba da ragazzini ...
.
LUCIE:
(alterata)

Come da ragazzini? Lui crede ... in te ..

LOLA:
(ride)

In me ... povero illuso … dirgli di lasciarmi perdere ... ma hai visto come vivo ... Cyrill mi ama ... a lui non interessa il mio passato ... hai visto che lusso ... come faccio a confondermi con uno straccione ...

LUCIE:
Va bene ... cercherò di dissuaderlo ...

LOLA:
Fallo ragionare ... convincilo ... è meglio per lui ...

LUCIE:
(si alza dal sofà)

Io allora vado .

LOLA:
Si vai Lucie ... augura al pittore ... ogni bene ... e dirgli di dimenticarmi

LUCIE:
Llo farò ... lo farò ...

CYRILL:

( non si vede si sente solo la voce )

Buona serata Lucieù

(lucie esce di scena)


FINE I ATTO


II ATTO


Scena 1 ( 9 )

( Cyrill- Lola )

(Seduti sul Sofà)

LOLA:
(delusa)

Cyrill amore mio ... che cos’hai ... sono giorni ... che non mi tocchi più
E non mi degni neppure di uno sguardo ...

CYRILL:
(svogliato)

Figurati amore ... sono stanco ... devi capire ... devo sorvegliare quei miserabili ... lo sai che il vitello ingrassa sotto gli occhi del padrone ...

LOLA:
Ma la sera ...

CYRILL:
(trova scuse)

Sai il lavoro ... molte volte ceno fuori ... sai gli affari ...

LOLA:
(lo coccola)

Io ho bisogno ... ti te ... ti amo Cyrill

CYRILL:
(si libera dell’abbraccio)

Lola smettila ... sono stanco ...

LOLA:
(cambia argomento)

Vuoi qualcosa da bere

CYRILL:
Vammi a prendere un bicchiere di Bordoux

LOLA:
Si amore ...

Lola va a prendere la bottiglia con il bicchiere, Cyrill si sdraia sul sofà ... Lola, nota qualcosa sulla camicia del suo uomo
( del rossetto )
ma fa finta di niente

LOLA:
Tieni amore ...

CYRILL:
Grazie ...

( si alza e beve )

Che ore sono ?

LOLA:
Sono le 22

CYRILL:
Adesso vado a cambiarmi ... devo assolutamente andare ...

LOLA:
Esci anche stasera ... esci tutte le sere ... dove vai ... dove vai ...

CYRILL:
(cerca una scusa)

Purtroppo ho una riunione a casa del Conte Ovion ...

LOLA:
(sorridente)

Allora posso venire anch’io ... faccio presto ...

(euforica)

Ci metto un attimo a prepararmi …vengo a tenere compagnia a sua moglie ... la signora Tèresè ...

CYRILL:
(alterato)

No ... non puoi venire ... siamo solo uomini ... e dobbiamo parlare di affari ...

( Cyrill esce di scena )
Scena 2 (10)

( Lola - Cyrill )

(monologo di Lola, pianti e singulti)

Amo Cyrill con tutto il mio cuore ... lui è l’unico che mi ha voluto bene ed accettata così come sono ... a lui non interessava il mio passato ... lui mi ha amato sinceramente ... poi improvvisamente è cambiato ... è diventato freddo ... riluttante alle mie effusioni ... non riesco neppure a parlargli ... mi evita ... a volte sembra che mi sopporti ...
Io lo amo ... ma ... mi sento trascurata .... non accettata ... è stato duro per me vedere ... il rossetto sulla camicia ... e non dire niente, sopportare ... ma io non ho avuto la forza di replicare .... il dolore è stato troppo grande ... troppo forte ... troppo intenso ... mi sono sentita senza forze ... senza fiato ... anche il cuore sembrava .... avesse cessato di battere ... mi sentivo un niente ... il bicchiere e la bottiglia mi sembravano troppo pesanti ... a stento ... sono riuscita a posarli sul tavolino ... e ... quando ho versato il vino ... al mio uomo ... avrei preferito ... che fosse un filtro d’amore per ricondurlo a me ...
Pierre ... povero Pierre ... chissà ... quanto mi volevi bene ... ed io non ti ho mai ... considerato ... le tue lettere ... le ho sempre ... ritirate ... Gisele ... me le lasciava ... ed erano appassionate ... ma Pierre ... perchè ... penso a te ... non devo pensare a te ... vado a prendere le lettere ... le ho messe nel cassetto

(Lola cerca le lettere nel cassetto... non le trova)

Dove saranno qualcuno le ha trovate ... le ha prese ... Cyrill
O mio Dio ... Cyrill ... Cyrill ... no ... no ...

CYRILL:
( entra Cyrill portando le lettere ... alcune gettandole in scena)

Cercavi queste mia cara

Il mio cuore è tuo ....

Non mi è concesso vivere ...

Ti amo più di ogni altra cosa ...

( e strappandole ad una ad una )

LOLA:
( cercando di recuperare le lettere )

Allora tu sapevi

CYRILL:
(alterato)

Tutto e fin dal primo giorno ... credevi di fregarmi Lola ...
ma Cyrill è più in gamba di te ...

LOLA:
(giustificandosi)

Ma io non ti ho mai tradito ...

CYRILL:
(alterato)

Forse non mi hai mai tradito con il corpo ... ma con la mente ... si
ed è ben peggiore ...

LOLA:
(piange)

Ma non è vero ... non è vero ... io ti adoro ...

CYRILL:
Se mi volevi veramente bene non conservavi le lettere dello straccione

LOLA:
(piange)

Ma io le conservavo ... così

CYRILL:
Per leggerle ... di soppiatto ... in casa mia e ... magari fantasticare ... facevi l’amore con me ma dentro di te ... volevi ci fosse lui ... al mio posto ...

LOLA:
(disperata)

No ... non è ... vero ... io ti ho sempre amato ...

CYRILL :
Lola ... è incapace di amare ... lo hai detto tu stessa ... ricordi ...

LOLA:
(piange)

E adesso ... mi scaccerai ...

CYRILL:
(ride)

Non ci penso neppure ... tu ... rimarrai ... in questa casa ... solito trattamento ... ma alle mie condizioni ...

( Cyrill esce di scena )

( si chiude il sipario o buio )

( si apre il sipario o buio )

Scena 3 (11)

( Lola – Gisele )



( Lola va nell’albergo a ore di Gisele )

GISELE:
Lola ... come mai ... sei così agitata ...

LOLA:
Volevo sapere di Pierre

GISELE:
Pierre è un po’ che non si fa vedere ... prima era puntuale ... tutti i lunedì ... alle 18 consegnava la sua bella lettera ... chiedeva di te ... e poi andava via ... tante volte piangeva ... quanti pianti si è fatto per te ... povero Pierre

LOLA:
Davvero ... ed io sono sempre stata cieca ... ho solo inseguito la mia ambizione ...

GISELE:
Se vuoi ... appena lo vedo ... gli dico ... che sei venuta a cercarlo ...

LOLA:
(apprensiva)

Si .. si ... ti prego ... viene di solito il lunedì alle 18 .... ci sarò ... aiutami ... adesso dimmi dove posso trovarlo

GISELE:
Ma nel suo studio ... naturalmente ...

LOLA:
Pierre non ha più uno studio ... lui ... non ha più ... niente ... non so né dove abita ... né dove sia

GISELE:
Vai a vedere se fosse da Viviane

( Lola gira intorno al palcoscenico
si sostituisce la tenutaria dell’albergo a ore )


Scena 4 (12)

( Lola – Viviane )

VIVIANE:
(riconosce Lola)

Lola ... come mai ... come stai ... è tanto che ... non ti vedo ...

LOLA:
Non lo so neppure io come sto

( piange )

VIVIANE:
( esce dal banco e va a consolarla )

Che cos’hai ... mia cara ... non ti preoccupare io sono qua ... vicino a te ... se hai bisogno di lavorare, vieni nella mia casa

LOLA:
(piange)

No Gisele ... Gisele ... aiutami ... aiutami ...

VIVIANE:
(preoccupata)

Dimmi ... dimmi

LOLA:
Cyrill ... non mi vuole più ... io non lo ho tradito ... ma lui non capisce ...

VIVIANE:
Cyrill ... ti ricordi, io ti avevo sconsigliato di frequentarlo

LOLA:
Io amo Pierre

VIVIANE:
Poveretto ... come è ridotto ... ti ama tantissimo ... il troppo amore lo ha distrutto ...

LOLA:
Ed io ... non sono riuscito a capire ...

( piange )

E ora dove lo trovo ... dove vive ...

VIVIANE:
Guarda Lola ... è passato qualche giorno fa ... è irriconoscibile ...

LOLA:
(rianimata)

Dove lo trovo … dove lo trovo

VIVIANE:
Ha avuto lo sfratto ... e ora dipinge in una cantina ...
Poveretto ... non vendeva ... più niente ... i tuoi ritratti ...però li conserva ancora ...

LOLA:
(disperata)

Li conserva ancora

VIVIANE:
Come reliquie

LOLA:
E la cantina ... dov’è la cantina ?

VIVIANE:
Non lo so !

LOLA :
Non sai niente ?

VIVIANE:
Non ne ho idea ... non ne ho idea ... cerca Lucie

LOLA:

Ho provato a passare in agenzia ... ma l’agenzia non esiste più ...

VIVIANE:
Posso informarmi ... nella mia casa ... passa tanta gente ...

LOLA:
(ringrazia)

Ti prego ...

( e bacia Viviane )

Scena 5 (13)

( Lola – Chantal - Cyrill )

( casa di Cyrill Lola è sul divano, entra Cyrill abbracciato con Chantal )

( Chantal vede Lola e parla con Cyrill )

CHANTAL:
(nervosa)

Caro ... e cosa ci fa questa ...

CYRILL:
(la tranquillizza)

Non preoccuparti ... è una poveraccia ... un’illusa ...

CHANTAL:
( ride )

Ma lei è la famosa Lola … una delle più …

CYRILL:
(beffardo)

Tu vali molto di più

CHANTAL:
( ride )

CYRILL:
(rivolto a Chantal)

Pensa ... ma mi ci vedi ... con una simile ...

CHANTAL:
No per niente ...

CYRILL:
(rivolto a Lola)

Guarda Lola ... che donna ... che è Chantal ... più giovane di te ... e guarda che corpo
e che gambe ... affusolate ..... pensa se la vedesse il tuo amico pittore ... ne sarebbe infatuato anche lui ... e magari immagina quante tele avrebbe imbrattato ...ma senza riuscire a sublimarla ... si dice così ... penso ...

( e ride )

CHANTAL:
Ormai Lola … non vali proprio più niente

(ride)

CYRILL:
(beffardo)

Sei una nullità Lola ... ormai non sei più Biju la più richiesta di Montparmasse

( Lola si alza di scatto cerca di guadagnare l’uscita Cyrill la ferma )

CYRILL:
(cerca di andarsene)

Dove vai Lola ... dal tuo pittore ... NOOo ... tu non ti muovi da quì ... tu sei di mia proprietà ... adesso ti siedi li ... brava ... mentre noi andiamo ... di la nella nostra camera ... si andiamo nel tuo letto ... io e Chantal.

LOLA:
(si sente umiliata)

No ... lasciami andare ... Pierre ... è meglio di te ... lasciami andare via

CYRILL:
(perfido)

No io ti pago e tu non puoi ... andare ... anzi puoi andare ... ma se vai ... non rivedrai più Pierre ... perchè ... io conosco tutta Parigi ...farò in modo che lui non troverà nessuno che comprerà una sua tela ... lo rovinerò del tutto ... e rovinerò anche te Lola ...

LOLA:
Sei perfido ... sei il demonio in persona Cyrill

CHANTAL;
(rivolta a Cyrill)
Lasciala perdere amore ... andiamo a letto

CYRILL:
Si si ... è meglio

( due si baciano ed escono di scena rimane in scena Lola)



Scena 6 (14 )

( Lola )

LOLA :
(disperata)

Cyrill credevo mi volesse bene ... invece ... è solo un’egoista ... un bruto ... un uomo inaffidabile ... ... ed io che amavo ogni cosa di lui ... mi piaceva il suo modo di fare ... il suo odore ... il tuo sguardo ... intenso ... ipnotico ... ( piange ) ed io ingannata ... credevo di amarlo ... ma ero solo infatuata ... l’amore è una cosa ben differente ... l’amore è Pierre ... nella sua purezza ... nella sua ... completezza ... Pierre non mi ha mai dimenticata ... e sono stata con lui solo per poche ore ... non sono riuscita a capire il grande amore ... l’amore travolgente ... l’amore passionale ... il vortice dei sensi ... che ad ogni pennellata sulla tela era per lui come una carezza ... una carezza indimenticabile ... il suo cuore era ai miei piedi ...
Potevo raccoglierlo ... farlo mio ... godere del suo fare ... il suo sussurro ... è in me ancora vivo ... nella mia mente ... è incancellabile ... ed io non sono riuscita a capire ... perchè sono stata così miope .. forse per sempre ho chiuso la porta al cuore ....

Scena 7 (15)

( Lola – Chantal )

(Entra in scena Chantal si siede sul divano accanto a Lola

CHANTAL:
(solidale)

Lola ti capisco ... sentirsi così ...

LOLA :
(delusa)

Per favore ... Chantal vai via ... prima che sia troppo tardi ... vai via ... prima che tu abbia da pentirtene ... prima che tu faccia la mia fine ... prigioniera senza sbarre ... ergastolana senza catene ... donna senza forze ... donna senza più volontà ...

CHANTAL:
Io ho conosciuto Pierre Maties...

LOLA:
(interessata)

Dove dimmi ...

CHANTAL:
(racconta)

Pierrre non è di Parigi ... è vandeano ... lui era un giovane talento ... dipingeva fin da piccolo i verdi pascoli della sua terra ... era un gran pittore ... ma la verde sua terra era un palcoscenico troppo piccolo per un giovane artista ambizioso come lui ... un giorno prese le sue tele ed i suoi pennelli ed andò a Parigi ... era bravo ed uno come lui in una città che offre occasioni per emergere ... i suoi ritratti ... fecero scalpore ... ottenne un successo strepitoso ... aveva una sua musa prediletta Lucie Martell, per lei fece dipinti meravigliosi ... poi niente ...niente ... smise di dipingere ... non ebbe più l’ispirazione fino a quando non incontrò una donna fantastica .... e diede con i pennelli il meglio di se stesso ... ma non volle ... più vendere nessun quadro raffigurante la sua Musa ...

LOLA:
(piange)

Sono io la sua Musa

( piange )

CHANTAL:
(racconta)

Si sta struggendo d’amore per te ... ti prego ... cercalo e vai da lui

LOLA:
Tu sai dov’è ?

CHANTA:
No... non saprei ... posso vedere ... ma è difficile ...

LOLA:
Aiutami ... aiutami

CHANTAL:
Ti aiuterò ... contaci ...

LOLA:
si ... si ... ti prego Chantal ... vai via da questa casa ... adesso ...
e al più presto finché sei in tempo ....

CHANTAL :
Non posso amo Cyrill ...

LOLA:
Come fai a concederti ... a lui ad un uomo pronto ad ingannare

CHANTAL:
Anche tu lo hai amato ...

CHANTAL:
Se io faccio qualcosa per te ... lo faccio ... non solo perchè ... sono solidale con te .... ma perchè voglio ... che tu vada via da questa casa ... con il disprezzo del mio Cyrill

LOLA:
Cyrill ti usa ... sei una bambola ... presto ti sostituirà con un’altra bambola .. troverà un pretesto ... un qualcosa ... per ferirti ... per mandarti via ... per umiliarti ... credi a me ...

CHANTAL:
(beffarda)

Ma … sei tata tu a tradire Cyrill ...

LOLA:
Io non ho mai tradito Cyrill ...

CHANTAL:
Le lettere

LOLA:
Erano solo lettere

CHANTAL:
Tu lo hai tradito non con il corpo ma con la mente ed è ben peggiore

LOLA:
Cyrill è un uomo senza umanità ... un essere abbietto ... abituato solo a prendere ... e non a dare ...

CHANTAL:
(alterata)

Non è vero ... lui vuole amore ... e pretende amore ... ed io lo amo

LOLA:
Ti auguro che duri ... te lo auguro con tutto il cuore ... aiutami ti prego ad andar via da questa casa ... e a trovare Pierre

CHANTAL:
Cyrill ... non è così .... lui è dolce ... lui è innamorato ...

LOLA:
Aiutami ... ti prego ...

CHANTAL:
Io ti aiuterò ...ti aiuterò ... però promettimi... che ... non rivedrai più Cyrill ...

LOLA:
Promesso ...

CHANTAL:
(calma)

Io Lola ti aiuterò ... però ... se avessi bisogno ... e ti cercassi ... e se Cyrill fosse veramente come dici ... posso venire da te ...

LOLA:
Ed io ti accoglierò ... come una sorella

( le due si abbracciano )

Chantal esce di scena ... Lola passeggia per il palco



Scena 8 (16)

( Lola – Lucie)

(Lola incontra Lucie ... lucie è agitata)

LOLA:
Lucie ... quanto tempo è che non ti vedo ... come stai

LUCIE:
Male ... malissimo ...

LOLA:
(preoccupata)

Cosa c’è che non va ...

LUCIE:
(cerca di evitarla)

Lasciami stare … non ho voglia...

LOLA:
(preoccupata)

Perché ... sei così agitata

LUCIE:
Sono preoccupata per Pierre

LOLA:
Dov’è Pierre ... dov’è dimmi ...

LUCIE:
Non so dove sia Pierre ...

LOLA:
Mi hanno detto che ha lasciato lo studio

LUCIE:
Non solo ... lo studio ... ma adesso anche la casa

LOLA:
(disperata)

Dove sei Pierre ....

LUCIE :
(alterata)

Adesso ... lo cerchi ... che potrebbe essere tardi ...

LOLA:
(grida)
Ma cosa è successo!

LUCIE:;
(grida)

Non è successo niente ... in ogni caso tu ne hai la responsabilità

LOLA:
Io devo rientrare a casa di Cyrill

LUCIE:
Tu devi sempre fare qualcosa per il tuo tornaconto

LOLA:
Ma tra me e Cyrill

LUCIE:
(alterata)

Un’ altra delle tue storie ... ormai non incanti nessuno


(Lucie esce di scena)




Scena 9 (17)

( Lola – Chantal )

(Casa di Cyrill ... Chantal è seduta sul divano ... entra Lola)

CHANTAL:
Ti aspettavo Lola

LOLA:
(frenetica)

Aiutami ... nessuno sa dove è Pierre

CHANTAL:
Sono per aiutarti

LOLA :
( piange )

Sono disperata ...sai la mia storia ... forse ho sulla coscienza un altro uomo

CHANTAL:
Non disperare ... prima di tutto devi andare via da questa casa

LOLA:
Devo pensare a Pierre

CHANTAL:
Per pensare a Lui ... devi essere libera

LOLA:
Convinci Cyrill ... a lasciarmi andare

CHANTAL:
Ho provato in tutti i modi ... ma niente

LOLA:
Posso darti un’idea

CHANTAL :
Dimmi

LOLA:
Prova a fingere... di andartene ... prepara la valigia

CHANTAL:
(perplessa)

E se lui decide di lasciarmi partire

LOLA:
(sicura)

Non lo farà ... lo conosco bene ...

CHANTAL:
Sei sicura !

LOLA:
Non lo farà ... perchè ... lui non tollera di essere lasciato e poi da donne come noi … e poi al limite lo metti alla prova

CHANTAL:
(perplessa ma poi ci ripensa)

Farò così ... ma è doloroso ... intanto prendi questi soldi ... ne avrai bisogno
Lui non ti da più un Franco ...

LOLA:
Grazie ... ti stai comportando da amica

CHANTAL:
(fredda)
No ... io non ti voglio tra i piedi ...


( le due si baciano, Lola esce di scena )


Scena 10 (18)

( Chantal – Cyrill )

(Chantal con la valigia fa l’atto di raggiungere la porta per andarsene, Cyrill cerca di bloccarla ... la ferma )

CYRILL:
(alterato)

Dove vai ... dove vai

( prende la valigia la getta fuori scena, ferma con la forza Chantal)

Ti ho detto dove vuoi andare !

CHANTAL:
(si ribella)

lasciami ... non mi toccare ... lasciami ...

CYRILL :
(alterato)

Dove vai ...

CHANTAL:
( il più lontano possibile da te ... bastardo ....

CYRILL :
( da uno schiaffo a Chantal lei piange )

Perdonami tesoro ... scusami ... scusami ... ti amo ... Perchè ... vuoi andare via ... perche vuoi scappare ... non lo fare ti prego ...

CHANTAl:;
(alterata)

Me ne vado

( piange )

Da questa casa ... perchè non mi ami abbastanza ...

CYRILL;:
(colpito nelvivo)

Chantal sei la mia vita ... non è vero che non ti amo abbastanza ...

CHANTAL:
(alterata)

Io non ... posso condividere il solito tetto ... con una donna che hai in passato amato

CYRILL:
(cerca di scusarsi)

Lola mi ha profondamente ferito ... ha tradito la mia fiducia ...

CHANTAL:
(alterata)
Sei ancora innamorato di lei altrimenti l’avresti mandata via da casa

CYRILL:
(scusandosi)

No ... non sono innamorato di lei ... solo che non voglio essere preso in giro

CHANTAL:
(piange)

Mandala via ... io ti amo ...

CYRILL:
(si abbracciano)

Anch’io ti amo ... ti amo ...

CHANTAL :
(alterata)

Non voglio più vederla quella strega ...

CYRILL:
La mando via ... ...

CHANTAL:
(alterata)

Dalle qualche franco ... e buttala fuori dalla porta

CYRILL:
Va bene amore ma non piangere

CHANTAL:
Ti voglio bene amore ... ti voglio bene

( i due si abbracciano e baciano ed escono di scena )


Scena 11 (19)

( Lola – Cyrill - Chantal)

(entra in scena Lola ... si siede sul sofà)

LOLA:
(parla tra se e se)

Speriamo che vada tutto bene ... ormai non ce la faccio più a resistere e vivere ... in questa casa ... sì nel lusso ... ma relegata ai margini della vita di un uomo che io erroneamente credevo di amare ... ed ora mi ritrovo quì ... relegata ... prigioniera ... di un uomo senza scrupoli ... ed invece innamorata di un uomo che non avevo capito quanto fosse grande ...........
Un uomo che ha bisogno di me per vivere ...

(entrano Chantal e Cyrill abbracciati, Cyrill ha una busta in mano )

CYRILL:
Tieni questa busta Lola ... ci sono 200 Franchi ...
Prendila e vattene ... non ti voglio più vedere ...ne sentire ...

CHANTAL:
(alterata)

Vai ... via ... cialtrona ... vai via e non farti più vedere in questa casa

LOLA :
(prende la busta)

Vado ... vado

( piange )

CYRILL:
(alterato)

Non ti posso più vedere ... io ti ho dato ... denaro ... affetto ... amore ... e tu mi hai tradito ... adesso vai ... e fa in modo che il destino ... non faccia in modo di incrociare le nostre strade ... e neppure voglio vedere quello straccione a cui ti sei concessa ...
Dillo a Pierre di non farsi più vedere ... perchè se solo dovessi malauguratamente vederlo io lo farò sbranare dai cani ... adesso vattene ... via .. via ... lurida cagna

CHANTAL:
Vai via ... altrimenti ... ti strappo i capelli e ti levo gli occhi ....

(Entra Marianne)

MARIANNE:
scusate la signorina Viviane ha mandato questo biglietto personale per la signorina Lola

( Lola prende il biglietto, lo nasconde )

CYRILL:
sicuramente in quel biglietto c’è scritto l’indirizzo dello straccione ...
dammi subito quel biglietto ..

CHANTAL :
Calma amore ... calma ...

( Lola di corsa esce di scena ... i due si abbracciano ed escono di scena )





Scena12 ( 20)

( Lola – Lucie - Pierre)

(Lola esce incontra Lucie , Pierre è riverso sul divano con il ritratto di Lola)

LOLA:
(preoccupata)

Lucie dove vai ... e Pierre ... dov’e Pierre

LUCIE:
Pierre è lì riverso sul divano

LOLA:
lasciami passare ... vado da lui

LUCIE:
( cerca di fermarla )

Aspetta ... se tu vai per fargli del male ... è meglio che ... torni da dove sei venuta ...

LOLA:
(si divincola dalla stretta di Lucie)

Lasciami passare ... ho detto ...

LUCIE:
(allenta la stretta)

Io ti lascio passare ... ma dopo te ne vai ...

LOLA:
Si me ne andrò ... ma voglio vederlo ...

LUCIE:
Promettilo

LOLA:
Fidati ... voglio solo rivederlo ...

LUCIE:
(disperata)

Tu non puoi capire ... quanto ha sofferto ... per te ...

LOLA:
Si ... ho capito ... ho capito

LUCIE:
Lui ti ha amato ... con tutto il suo cuore ... con tutta la sua anima

LOLA:
Ho capito ... voglio vederlo ... togliti di torno

LUCIE:
Pierre era un grande artista ... le sue tele ... erano ricercate ... mentre ora per colpa tua ...

LOLA:
(grida)

... Pierre ...

LUCIE:
(impedisce a Lola di raggiungere Pierre)
Pierre non riesce più a dipingere ... non riesce ... più a dipingere ... lo hai completamente rovinato

LOLA:
Io gli voglio bene ...

LUCIE:
Io te lo lascio vedere ... però ... dopo vattene ...

LOLA:
( grida )

Pierre … Pierre

( Pierre sente e grida Lola )

LOLA:
( da una spinta a Lucie e raggiunge Pierre )

Lucie rimane in disparte ferma in un angolo, guarda nel vuoto assente



Scena 13 (21)

( Lola – Pierre – Lucie in disparte )

(Pierre sdraiato sul sofà si volta all’arrivo di Lola)

PIERRE:
Lola ... finalmente … ti ho aspettato tanto

LOLA:
Amore mio ... vedi ... non ti ho dimenticato

PIERRE:
Guarda ... amore guarda

(mostra a Lola il suo ritratto)

LOLA:
(guarda il ritratto)

E’ bellissimo ... abbracciami ...

PIERRE:
(abbraccia Lola)

Ti amo Lola ... rimani con me

LOLA:
Per tutta la vita amore ...

PIERRE:
Riprenderò a dipingere...

LOLA:
Si ed io sarò ... la tua Musa ...

PIERRE:
Si ... rimani ... vicino a me

LOLA:
Sempre ... per tutta la vita ...
Adesso però ... mangia qualcosa ...

PIERRE:
Ti adoro ...

LOLA :
ti amo tanto ...

PIERRE:
Si ... si ...

LOLA :
(da un biscotto a Pierre)

Mangia amore

(Pierre mangia )

LOLA:
Vado a prenderti del vino ...

( Lola prende la brocca ... incontra Lucie che da immobile si anima )



Scena 14 (22)

( Lola – Lucie)

(Lucie frema Lola cerca di strappargli la brocca)

LUCIE:
(alterata)

Dove vai con la brocca

LOLA:
Vado a prendere il vino per Pierre

LUCIE:
vado io!

( cerca di strappare la brocca dalle mani di Lola la ceramica cade e si rompe )

LOLA:
Lasciami

(Lucie cerca di aggredire Lola)

LOLA:
Cosa vuoi!

LUCIE:
(ammonendola)

Lascia stare Pierre

LOLA:
Sei stata tu ... a venirmi a cercare ....

LUCIE:
Ma io l’ho fatto ... perchè voglio bene a Pierre

LOLA :
Pierre vuole me .... ed io voglio lui ...

LUCIE :
Tu sei incapace di amare

LOLA:
Forse un tempo ... ma ora ho riscoperto emozioni ... Ho sentito di nuovo il mio cuore battere impazzito ...
Ho sentito la voce dell’amore ... nel grande... cuore di Pierre ...
Pierre ... Pierre ... ho gettato nel fango tutta la mia giovinezza ... tutta la mia vita ...
Ma ora ho finalmente capito che posso fare felice un uomo ... e solo con la forza dell’amore ...................
Quanto amore ... quanto amore ... posso .... ancora dare ...

( Lola va da Pierre – Lucie rimane sola al centro della scena )




Scena 15 (23)

( Lucie monologo , Pierre e Lola effusioni sul divano )

LUCIE:
Io donna sventurata ... io donna senza un niente ... distrutta per aver amato troppo ...
Gli ho voluto bene ... intensamente ... il mio cuore è sempre stato di Pierre ... ho sofferto molto quando ha spaccato le mie tele ... mi aveva raffigurato ... in tutte le pose ... io mi sentivo ... meravigliosamente attratta ... da lui ... dalla sua testa ciondolante ... dai suoi occhi vivi ... dal suo modo di parlare ... io dal primo giorno che l’ho visto ... ho capito ... questo è un uomo che potevo amare ... la sua sensualità ... intensa ... mi ha amato ... in maniera così pura ... adolescenziale ... vera ... e poi ... dovevo essere io ad andare quel pomeriggio e non Lola ................... se andavo ... Pierre non conosceva Lola ... ed io ... lui ... ed ora ...
La vita è una ... l’amore è uno ... solo uno è il grande amore ... e il cuore ... me lo hanno strappato ... e a strapparmelo dal petto ... a maciullarmelo ... a masticarlo e sputarlo ... è stata lei .... lei ... che ha sempre usato gli uomini a suo piacimento ... lei ... mi ha ucciso e Pierre ...
Quanto ti odio Pierre ... quanto ti ho amato Pierre ...

Morirei per te Pierre ... e ora sono quì ... sono io che li ho fatti incontrare ...
( si lascia cadere per terra )

NOOOO ... NNNOOOOO ..... NNNOOO ....

PIERRE .... PPIERRE ...

NNOOOO ....

( dietro sfilano fuori dal palco Lola e Pierre abbracciati ... )

Lucie con un rasoio si taglia la gola … cade esangue al cento della scena

(breve pausa)

(arriva Pierre disperato e si china su quel corpo esangue)


SIPARIO