Maestri d'amore

Atto unico teatrale
scritto da

Sandro Arista


Copyright © 2002 by: Sandro Arista
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MUSICA

Il palcoscenico si apre sulla scenografia notturna di un parco cittadino. La luce lunare lascia intravedere sagome di alberi e aiuole, oltre ai palazzi di cemento che troneggiano sullo sfondo, e due panchine ai due lati del palco rivolte verso il pubblico. In una di queste dorme un barbone, dall’aspetto decisamente miserabile, con sopra un quotidiano che funge da coperta. Ai piedi della panchina è poggiata una busta di plastica con dentro qualcosa… 
Un faro taglia la scena e illumina l’entrata di una donna, bella e di un’eleganza sobria, dall’età indefinita che chiameremo la commentatrice. Un tailleur beige, un paio di occhiali da vista, i capelli raccolti; nonostante l’atteggiamento da docente universitaria, la commentatrice emana una indiscutibile sensualità. 

LA MUSICA SFUMA

La commentatrice si ferma al centro del palco e si rivolge al pubblico, come se dovesse tenere una lezione universitaria…

COMMENTATRICE
Relazione D-C-S, premessa:
Inizierei con alcune semplici considerazioni… Si dice che l’uomo, inteso in senso lato, sia l’essere più evoluto del regno animale. L’uomo possiede un istinto razionale e curioso, una sete di conoscenza che lo rende unico… pensate alle conquiste compiute nelle varie scienze, ad esempio, la medicina… Oggi si opera a cuore aperto con la stessa facilità con cui si cura una bronchite. Oggi, con il laser, bastano pochi minuti per risolvere un problema alla membrana di un occhio, lo stesso problema che ieri avrebbe portato inevitabilmente alla cecità. Oggi si può vivere agevolmente con un arto artificiale, e tutto ciò grazie ad anni e anni di studio e applicazione… Ecco, ma allora c’è un’altra considerazione da fare… esiste una materia trattata in assoluto più, una materia che ci riguarda tutti ma che, paradossalmente, é ferma al punto di partenza: l’amore… Oggi si soffre per amore esattamente come mille anni fa, ci avete fatto caso?… L’amore rappresenta il tema centrale nella vita di tutti noi, eppure non c’è ancora nulla di più indecifrabile e misterioso… rifletteteci…

La commentatrice esce di scena. Il faro si spegne e lentamente il palco si illumina: é il nascere di una nuova giornata…

Il barbone inizia a svegliarsi. Si tira su, sbadiglia, si stira, piega meticolosamente il giornale che lo copriva poggiandolo su un lato della panchina, poi va verso un’aiuola ad orinare. Quando torna a sedersi, estrae dalla busta di plastica un fiasco di vino e una scatola di biscotti: la sua colazione. Dà una sorsata al vino e inizia a sgranocchiare i biscotti…
In quel momento, fa il suo ingresso in scena Andrea, un uomo in giacca e cravatta con una certa trascuratezza nell’atteggiamento, un quotidiano in mano e l’aria svogliata di chi ha perso ogni entusiasmo nella vita… Ignorando il barbone, Andrea va a piazzarsi sull’altra panchina, apre il giornale e inizia la lettura. Il barbone lo scruta, poi:

BARBONE
Il senso di ogni cosa varia a seconda del suo contesto…

Ora Andrea alza appena lo sguardo.

ANDREA
Dice a me?…

Il barbone indica il giornale.

BARBONE
Riflettevo sull’uso differente che facciamo delle cose… lei utilizza quell’oggetto comunemente chiamato “giornale” per leggerne il contenuto, mentre per me è una protezione dal freddo e dall’umidità… l’oggetto è lo stesso, ma noi ne facciamo un uso diverso… è curioso, non trova?…

Andrea resta un attimo perplesso, senza rispondere.

BARBONE
A me un giornale può durare anche mesi, mentre sono certo che lei quando ha finito di leggerlo lo getta via…

ANDREA
Se vuole, glielo lascio…

BARBONE
No, la mia era solo una riflessione filosofica… pensi che Platone, già nel 400 avanti Cristo, parlava di “un mondo sensibile in divenire”… lui si che c’aveva visto giusto!…

Andrea scuote la testa, poi abbassa lo sguardo per riprendere la lettura. Il barbone continua a scrutarlo e a sgranocchiare biscotti.

BARBONE
E’ molto che frequenta questo parco?…

Andrea alza di nuovo lo sguardo sforzandosi di mostrarsi gentile.

ANDREA
Più o meno tre mesi, perché?…

BARBONE
E’ la prima volta che la vedo…

ANDREA
Se è per questo, anch’io è la prima volta che vedo lei…

BARBONE
Infatti, io dormivo nella zona ovest del parco, ma proprio ieri l’hanno chiusa per lavori. Allora mi sono dovuto trasferire qui, nella zona est… la mia è stata una scelta obbligata…

ANDREA
Capisco… (con un sorriso di circostanza) spero si trovi bene…

BARBONE
E’ ancora presto per dirlo… qui ci sono più alberi e quindi c’è più rischio di subire un attacco dalle rondinelle migratrici…

ANDREA
Un “attacco”?… Ma di che parla, scusi?...

BARBONE
Per carità, io non ho nulla contro le rondinelle migratrici… prese singolarmente sono anche carine, ma… questa è la stagione in cui si spostano a stormi di migliaia... arrivano e ti sparano in testa le loro cacatine… ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta!!!… mi creda, è una vera tempesta di fuoco!… Occhio…

Andrea rimane un attimo interdetto da quello scenario, poi volge lo sguardo su e cerca di scuotersi.

ANDREA
Senta… io al momento non vedo pericoli nell’aria… per cui, se non le dispiace…

Andrea riprende la lettura del giornale. Il barbone, però, non sembra intenzionato a mollare la conversazione.

BARBONE
Che dicono dell’eclisse?…

Andrea inizia a spazientirsi; abbassa di nuovo il giornale.

ANDREA
Non lo so, sono alla pagina della politica…

BARBONE
Non è interessato all’eclisse?…

ANDREA
Sono interessato a tutto, ma sono ancora a pagina due e devo arrivarci… anzi, vorrei arrivarci… 

BARBONE (imperterrito)
Oggi è un giorno eccezionale, sa?… Sono la bellezza di centoventi anni che non si verifica un’eclissi dalle nostre parti: intendo una eclissi totale di sole!… C’è da essere emozionati… lei non é emozionato?…

ANDREA (acido)
No.

Andrea solleva il giornale con un gesto plateale in modo da coprire la sua visuale da quella del barbone e riprendere la sua lettura in pace. Ma il barbone non lo molla.

BARBONE
Gli antichi cinesi erano convinti che l’eclisse fosse causata da un drago che divorava il sole…

Andrea ignora volutamente il barbone girando pagina.

BARBONE
Sa che facevano?… Quando l’eclissi arrivava si mettevano a suonare tamburi, a percuotere pentole, a scoccare frecce nell’aria, per fare più baccano possibile. Erano così convinti di spaventare il drago e di cacciarlo via… superstizioni popolari…

“Coperto” dal giornale, Andrea continua a non dare spago al Barbone… Questi, senza scomporsi, mangia un ultimo biscotto, infila la scatola nella busta, dà una nuova sorsata di vino (il fiasco lo lascia sulla panchina, in bella vista), poi si alza e inizia a fare dei piccoli esercizi fisici, rendendo impossibile la concentrazione di Andrea.

BARBONE
Op, op, op!… Uno, due, uno due!… E uno, due, uno, due!…

Andrea abbassa il giornale stremato.

ANDREA
E ora che fa?…

BARBONE
Mi tengo in forma!… Dieci minuti di ginnastica mattutina sono un vero toccasana per la salute, mi creda!…

Andrea scrolla le spalle avvilito, mentre il barbone prosegue i suoi esercizi in scioltezza.

BARBONE
Dovrebbero farla tutti, soprattutto i tipi appesantiti come lei!…

ANDREA (impermalito)
Io non sono affatto appesantito, parli per sé…

BARBONE
E poi l’attività fisica fa bene anche all’umore…

Andrea sbuffa, mentre il barbone “rallenta” i suoi esercizi, passando alla respirazione.

BARBONE
Si vede lontano un miglio che lei è depresso… 

Terminata la respirazione, il barbone torna a sedersi di nuovo estraendo dalla solita busta un panno con cui si asciuga il sudore. Poi riprende a scrutare Andrea che, oramai, tiene lo sguardo sul giornale solo come posa.

BARBONE
Sembra quasi che abbia ricevuto una forte delusione…

ANDREA (scocciato)
Senta, mi lasci in pace, per favore!…

BARBONE
Ma non si deve abbattere, nella vita bisogna saper reagire…

Andrea alza le spalle mentre il barbone, imperterrito, prosegue.

BARBONE
Guardi che ci sono passato anch’io... Mi crede se le dico che ho iniziato a fare questa vita a causa di una delusione d’amore?…

Per la prima volta, Andrea sembra interessato.

ANDREA
Una delusione d’amore?… Dice sul serio?…

BARBONE
E’ accaduto circa quindici di anni fa… all’epoca ero come lei, il classico medio borghese perfettamente integrato nella società; un lavoro sicuro, una casa confortevole, un’auto in leasing, socio di un circolo di tennis, qualche buon amico… insomma, chi mi ammazzava?… Poi il destino mi ha fatto incontrare un angelo…

Il barbone sospira e fa una lunga pausa. Oramai catturato, Andrea posa il giornale sulla panchina.

ANDREA
Un angelo… e poi?…

BARBONE
E poi… e poi eccomi qua.

Il barbone si alza e fa qualche passo in avanti mentre il suo sguardo, carico di ricordi, si perde nel vuoto. Inizia, così, il suo malinconico racconto accompagnato da:


UNA MELODIOSA MUSICA



BARBONE 
Lei era bellissima, eterea, splendente come un ruscello in un deserto. La incontrai proprio in questo parco, su questa panchina, un giorno come tanti. Leggeva un libro di poesie. Era talmente bella che pensai di sognare, e invece era reale. Allora mi avvicinai per conoscerla… fu una specie di miracolo, si accese subito qualcosa tra noi… com’era dolce, mio Dio!… Era un fiore che stava sbocciando e che io fui il primo a cogliere. Così ci amammo intensamente, giorno dopo giorno, momento dopo momento; io la amavo inebriato dalla consapevolezza che lei, tra tanti, avesse scelto proprio me!… Con lei non avevo null’altro da chiedere alla vita!… (malinconico) Ma purtroppo mi ero illuso perché ogni sogno, ogni felicità è destinata a finire. Così, un giorno, lei mi disse di essersi innamorata di un altro, un “tipo speciale” lo definì, e puff!… come niente, sparì per sempre dalla mia vita!…


LA MELODIOSA MUSICA SFUMA

Il barbone si volta affranto verso Andrea.

BARBONE
Fine della storia…

ANDREA (partecipe)
E’ una triste storia…

Il barbone torna a sedersi… afferra il fiasco di vino e da una sorsata. 

BARBONE
E’ una storia come tante…

…poi fa il gesto di porgere il fiasco ad Andrea che, però, scuote la testa.

ANDREA
No, grazie, sono astemio… (preso dal racconto) e lui… l’altro… il “tipo speciale”… lo ha mai incontrato?…

BARBONE
No, quell’uomo era entrato nella mia vita contro la mia volontà, mi era stato imposto… lui non mi riguardava…

ANDREA 
Ma… la curiosità di vederlo… vedere almeno com’era fatto?…

BARBONE
Avrà avuto due braccia, due gambe… una testa…

Andrea esita, poi, con un certo pudore...



ANDREA
Sa, io ho vissuto una storia molto simile alla sua… una delusione d’amore… anch’io ho mollato il lavoro, le amicizie…

BARBONE 
Mi sta dicendo che stiamo per diventare… “vicini di panchina”?…

ANDREA
Bé, no… io vivo a casa… (timidamente) ho una piccola rendita che mi permette di sopravvivere…

BARBONE
Buon per lei… e quando è successo?…

ANDREA (con un’aria funebre)
Tre mesi fa…

Andrea si alza. Ora è lui a volgere lo sguardo verso il vuoto, mentre la sua mente ripercorre amari ricordi, accompagnato dalla stessa:


MELODIOSA MUSICA


ANDREA (sospira)
Lei era eterea, incantevole, era un spicchio di luna su un viale al tramonto… il nostro primo incontro fu alla fermata dell’autobus, proprio qui di fronte, lo ricordo come fosse ieri… (sospira) Io dovevo recarmi ad un importante appuntamento di lavoro, ma appena la vidi dimenticai tutto, non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso… Poi arrivò l’autobus. Non era quello che aspettavo, ma lei vi salì ed io, senza esitare, feci lo stesso… Ci ritrovammo così attaccati l’uno all’altro, con i suoi occhi di fronte ai miei, i nostri corpi che aderivano, entrambi imbarazzati ma, al tempo stesso, emozionati. Ci venne da ridere… fu subito chiaro che stava nascendo qualcosa tra noi, qualcosa di importante… e infatti avvenne tutto rapidamente… persi il controllo, la passione ci travolse, fu l’inizio di un sogno senza limiti, senza confini… (con un calo di tono) ma tre mesi dopo lei mi lasciò per un altro…


LA MUSICA SFUMA


Andrea si volta sconsolato verso il barbone.

ANDREA
Fine della storia…

BARBONE
E’ una triste storia…

ANDREA
E’ una storia come tante… (indica il fiasco di vino) Posso?… 

Il barbone glielo porge. Andrea dà una lunga sorsata e riposa il fiasco.

ANDREA
Così è sparita… l’ultima cosa che mi disse fu di essersi innamorata di un “tipo speciale”…

BARBONE
Pure lei?… Ma allora è un’epidemia… lo ha mai visto lui?…

ANDREA (affranto)
No, vive all’estero…

Nel vedere Andrea tanto depresso, il barbone cerca di rinfrancarlo.

BARBONE
Su, non se ne deve fare un cruccio: c’è sempre un lato positivo nelle cose, anche in quelle apparentemente più spiacevoli… (positivo) guardi me…

ANDREA (tutt’altro che rinfrancato)
Eh, la guardo…

BARBONE
Io non rimpiango nulla, anzi, se analizzo la mia vita mi rendo conto che è stata proprio la delusione d’amore ad avermi aperto nuovi orizzonti, ad avermi reso un uomo libero… oggi io posso fare quello che voglio perché non ho vincoli, e lo sa perché non ho vincoli?…

ANDREA
Perché non la caca nessuno…

BARBONE
No, perché sto bene con me stesso, perché non vivo nel compromesso, perché me ne frego delle regole e delle convenzioni… insomma, quello che sto cercando di dirle è che la fine di un amore può dare inizio ad un processo rigenerativo: si perde qualcosa per guadagnare qualcos’altro…

ANDREA
Invidio il suo ottimismo, ma non riesco a vederla così…

Preso dalla sua esternazione, il barbone si alza.

BARBONE
Vede, è sbagliato aggrapparsi ad un amore come a qualcosa di necessario… l’amore è una girandola impazzita che a forza di girare perde i suoi colori. Noi dobbiamo camminare controvento, solo così ritroveremo sempre il cappotto sull’appendiabiti!…

ANDREA
Scusi… non potrebbe essere un pochino più chiaro?…

BARBONE
Le sto consigliando di riempire la sua esistenza con nuove idee. Approfitti di questa esperienza per ripartire da zero, ci metta più energia… questa può essere la sua occasione!…

Andrea resta perplesso a pensare, mentre il barbone afferra un piattino poggiato sulla panchina. 

BARBONE
E ora, mi scusi, ma la devo lasciare…

ANDREA
Dove va?…

BARBONE
Le strade iniziano a riempirsi e io devo guadagnarmi la giornata… (si allontana) comunque, ci vediamo dopo, per l’eclisse…

ANDREA
Si… non so… può darsi…

Il barbone esce di scena. Andrea resta un attimo assorto a riflettere sulle cose dette, poi scuote la testa e finalmente riprende la lettura del giornale… 
Le luci si abbassano e fa un nuovo ingresso in scena la commentatrice, sempre illuminata dal faro. La donna si piazza nuovamente al centro del palco, rivolgendosi al pubblico con il solito piglio da professoressa…

COMMENTATRICE
Relazione D-C-S: paragrafo 6.
Il dolore che scaturisce dalla fine di un amore può dare vita ad un processo rigenerativo, come una rinascita… Ci sono esempi illustri che lo testimoniano. Mi viene in mente Johann Wolfgang Goethe, scrittore e scienziato tedesco vissuto a cavallo del 1800. Goethe era profondamente innamorato di una ragazza, Charlotte Buff, da cui ricevette una terribile delusione quando la ragazza sposò un altro uomo. Goethe attraversò un periodo di disperazione in cui pensò al suicidio. Ma, anziché compiere quell’atto estremo, scrisse “I dolori del giovane Werther”, un romanzo che narra la storia di un giovane innamorato di una ragazza di nome Charlotte. Solo che, quando nel romanzo Charlotte sposa un altro, il protagonista si uccide sul serio… Ecco, nel far compiere il suicidio al suo personaggio, Goethe esorcizzò il proprio dolore… Ma l’aspetto più importante fu che dal momento della delusione d’amore, Goethe divenne capace di una straordinaria attività creativa. “I dolori del giovane Werther” produsse un effetto sconvolgente sulla generazione europea di quel periodo e diede inizio ad una nuova epoca letteraria. E tutto questo non sarebbe mai accaduto se egli non avesse amato perdutamente una donna che non ricambiò mai il suo sentimento…

La commentatrice esce di scena. Il palco si illumina di nuovo e fa il suo ingresso Margherita, una ragazza dall’aspetto piuttosto ridicolo, con un pacchiano vestito dai colori sgargianti; una specie di incrocio tra “Pippi Calzelunghe” e “Alice nel paese delle meraviglie”, impossibile non notarla. E, infatti, Andrea la nota. Margherita si guarda intorno sbuffando con aria nervosa; é come se aspettasse qualcuno… poi si rivolge ad Andrea…

MARGHERITA
Scusa…

Andrea assume un’aria vaga, fingendo di accorgersi solo ora di lei.

ANDREA
Si…?

MARGHERITA 
Avevo un appuntamento con il mio fidanzato, ma sono un pò in ritardo… per caso, l’hai visto?…

ANDREA
Se non ha l’abitudine di dormire sulle panchine, direi di no…

MARGHERITA (sognante)
E’ biondo, alto un metro e novanta, ha gli occhi verdi, le spalle larghe, un fisico atletico e l’aria da fico…

ANDREA
Chi é Brad Pitt?…

MARGHERITA
E’ il mio Pasquale… (amareggiata)…e ho la sensazione che non verrà più…

ANDREA
Sono desolato, ma qui non si è visto…

Andrea riprende a leggere il giornale, mentre Margherita, depressa, tira fuori dalla borsetta un fazzoletto per piagnucolare.

MARGHERITA
Di sicuro ha rimorchiato un’altra e si è dimenticato di me… fa sempre così il bastardo, lo conosco troppo bene…

Andrea la scruta con la coda dell’occhio.

MARGHERITA (piagnucolosa)
Non ha mai rispettata, pensa solo ai fatti suoi… mi tratta come questo fazzolettino di carta, mi usa e poi (getta il fazzoletto) mi getta via!…

Andrea volta pagina con una certa indignazione.

MARGHERITA
Mi tradisce con la prima che capita, mi umilia davanti agli amici, la sera mi lascia a casa e va a spassarsela, e ora non si presenta neanche agli appuntamenti!… Ho anche perso un’importante esame universitario per venire qui da lui!…

Andrea non ne può più: chiude il giornale e sbotta:

ANDREA
Scusami, ma è proprio un coglione questo Pasquale!…

MARGHERITA
Come?…

ANDREA
No, dico… non è carino da parte sua comportarsi così… tu non dovresti permetterglielo…

MARGHERITA
Ma io lo amo…

Sconsolata, Margherita va a sedersi sulla panchina dove prima c’era il barbone.

MARGHERITA
Lo so che sbaglio, che dovrei metterci una pietra sopra, ma non ci riesco perché il mio Pasquale… é… é speciale.

ANDREA
Pure lui?!…

MARGHERITA
Perché, chi altro?…

ANDREA
No, niente… scusa ma… che intendi per “speciale”… il fisico?

MARGHERITA
No, il fisico non c’entra… lui è “speciale” dentro…

ANDREA
Speciale dentro?… C’ha il fegato a cristalli liquidi?…

Margherita si alza cercando di trasmettere ad Andrea la logica che determina la sua spinta passionale.

MARGHERITA
Vedi, Pasquale ha un’intelligenza, una chiarezza di idee, un acume intellettivo unico… per non parlare del rigore logico e della capacità esplicativa con cui riesce a trovare sempre una spiegazione su ogni cosa. Basta scambiarci qualche parola e (sognante)… ti faresti fare tutto da lui…

ANDREA
Tutto?…

MARGHERITA
Tutto… Ah, va conosciuto per capire che non è uno qualunque… Lui non fa parte della squallida massa di individui tutti uguali, anonimi, mediocri, con quegli inutili completini grigi, quei cravattoni fuori moda, quei mocassini marroncini presi in saldo…

Andrea si osserva avvilito: Margherita lo ha descritto alla perfezione.

ANDREA
In saldo, quattrocento euro!...

MARGHERITA (in pieno delirio amoroso)
Pasquale è tutta un’altra cosa!… Pasquale é… é… Pasquale!…

ANDREA
Che, guarda caso, fa rima con “speciale”!…

MARGHERITA (applaude entusiasta)
Esatto!…

Ma d’un tratto la ragazza sussulta: ha visto qualcosa che sembra metterla nel panico!...

MARGHERITA
Oddio!… Oddio!… Oddio mio!…

ANDREA (allarmato)
Che succede?… Che hai visto?…

In preda all’agitazione, Margherita punta un dito di fronte a sé.

MARGHERITA 
E’… é lui!…

Andrea guarda verso la direzione del dito, ma non sembra notare nulla.

ANDREA
Lui chi?…

MARGHERITA
Ma come “lui chi”?… Lui!…

ANDREA
Brad Pitt?…

MARGHERITA
Pasquale!… (guarda FC con aria isterica) sta… sta con una ragazza… e… la sta baciando!… Bastardo!… Un momento, ora… ora, però, si salutano… si, si stanno salutando!… Lei sta andando via e lui… oddio, lui viene da questa parte!… (in fibrillazione) Oh cavolo, non voglio che mi trovi qui, non voglio dargli questa soddisfazione!…

Margherita comincia a muoversi istericamente per il palco, avanti e indietro. Poi vede il fiasco di vino e lo afferra.

MARGHERITA
Posso, vero?…

Andrea non fa in tempo a rispondere che la ragazza vi si è già attaccata. 

ANDREA
Senti, cerca di restare calma, magari é l’occasione buona per chiarirvi…

MARGHERITA (posa il fiasco, agitatissima)
No, non mi deve vedere!… Ora non mi deve vedere!… Mi sento così agitata, così nervosa!… Tu mi devi aiutare!…

ANDREA (disorientato)
Io?… Non vedo come…

MARGHERITA
Ho un’idea!… Faremo così: io mi nascondo dietro quel cespuglio, mentre tu lo aspetti qui, ci fai amicizia e lo fai parlare. Gli chiedi di quella tipa: chi è, da quanto la conosce, che rapporto hanno… e poi gli chiedi di me, mi chiamo Margherita… Mar-ghe-ri-ta!… Fallo parlare il più possibile, ho bisogno di sapere, ti prego!…

Margherita fa per allontanarsi frettolosamente. Andrea é in difficoltà.

ANDREA
Scusa, aspetta… io non sono il tipo…

MARGHERITA
Ma si, tu sei bravissimo!… Fai come hai fatto con me, parla… di qualunque stupidaggine ti viene in mente, giusto per attaccare discorso… tu sei bravo a dire stupidaggini…

ANDREA
Io…?

MARGHERITA
Qualunque cosa… parla e improvvisa!… (si gira un’ultima volta) improvvisa!…

Margherita sparisce dietro il cespuglio. Andrea sbuffa, in preda all’ansia.

ANDREA
Ma che improvviso?… Io non so che dirgli a questo qui!…

Si ode ancora la voce di Margherita da dietro il cespuglio.

MARGHERITA
Improvvisa!…

In quel momento entra in scena Pasquale, un piccoletto, brutto, vestito da bulletto, con un’aria antipatica e saccente. Nell’insieme, una vera schifezza d’uomo… Pasquale si ferma al centro del palco e si guarda intorno. Andrea lo osserva incredulo: non riesce a capacitarsi che sia lui il “bel fico” tanto glorificato da Margherita. Si rivolge al cespuglio con dei gesti per chiedere conferma, ma Pasquale lo nota.

PASQUALE
Problemi?…

“Scoperto”, Andrea finge di pulirsi la giacca.

ANDREA (con un sorriso forzato)
Problemi?… No, che problemi?… E’ tutto a posto…

PASQUALE (sospettoso)
Mi sembrava che ti stavi agitando… 

ANDREA
No… per niente… era per… (indica su) le rondinelle migratrici…

PASQUALE
Mi prendi per il culo?…

ANDREA
No, giuro, le rondinelle migratrici… controllavo se arrivano… siamo nella stagione in cui spostano a stormi di migliaia… e si fermano qui, nella zona est del parco…

Pasquale lo guarda diffidente.

PASQUALE
Perché la zona ovest gli fa schifo?…

ANDREA
No, il fatto è che… qui ci sono più alberi e quelle devono fare i loro bisogni… e mica stanno a guardare chi c’è sotto, eh no!… Quelle viaggiano per settimane, poi arrivano e, quando uno meno se lo aspetta… ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta!… Ti sparano tutte le cacchette in testa!…

Pasquale assume un’aria disgustata.

PASQUALE
E perché non la fanno durante il viaggio?…

Andrea rimane un attimo in difficoltà dall’imprevista domanda…

ANDREA
Durante il viaggio?…

…non sa cosa rispondere. Volge uno sguardo verso il cespuglio, alle spalle di Pasquale, in cerca di un suggerimento. Margherita si affaccia e gli fa cenno che sta andando alla grande e lo sollecita ad andare avanti.

ANDREA
Eh, no!… Noi i bisogni mica li facciamo nel corridoio di casa, li facciamo al gabinetto!… 

PASQUALE
Parla per te…

ANDREA
Ecco, per loro il viaggio è come il corridoio di casa e il parco è come il gabinetto!…

PASQUALE
E noi siamo la tazza del cesso!…

ANDREA
Eh, già… in un certo senso…

PASQUALE
Begli uccelli… e poi vogliono abolire la caccia!…

ANDREA 
In effetti, la situazione ai è fatta abbastanza… complicata…

Ancora un attimo di incertezza da parte di Andrea che non sa come proseguire, poi si illumina. Tira fuori dalla tasca della giacca un blocco notes e una penna.

ANDREA
Ma a tale proposito, stiamo raccogliendo delle firme per una petizione da presentare alla circoscrizione con la richiesta di togliere le panchine da sotto gli alberi!… Per questo è necessario compilare un questionario…

PASQUALE
In fretta, però, perché la giornata è un mozzico…

ANDREA
Questione di un attimo… (si schiarisce la voce) Allora, dunque… Venite spesso al parco?…

PASQUALE
No.

ANDREA
E oggi cosa ci siete venuto a fare?…

PASQUALE
Ho un appuntamento.

ANDREA
Siete puntuale, di solito?…

PASQUALE
No.

ANDREA
I motivi dei suoi ritardi?…

PASQUALE
Variano… stavolta ho fatto tardi perché ho incontrato una “amica”…

ANDREA
Solo amica?… Nel senso, ci ha… ci fa… insomma, ci scopa?…

PASQUALE (perplesso)
E che c’entra questo con gli uccelli che cacano?…

ANDREA (prontamente)
Eh, ma c’entra con Margherita!…

Andrea si rende conto di essersi tradito e si tappa la bocca con una mano, ma oramai è troppo tardi!... Pasquale lo guarda con sospetto, mentre da dietro il cespuglio si affaccia Margherita imprecando in silenzio...

PASQUALE
Margherita?… Che ne sai tu di Margherita?…

ANDREA (smarrito)
Io… che ne so io di Margherita?… Niente…

PASQUALE
Tu hai detto Margherita…

ANDREA (adrenalinico)
Io ho detto Margherita?… Certo, Margherita… un nome a caso… potevo dire Floriana, Samantha, Geltrude…

PASQUALE
E invece hai detto Margherita che, guarda caso, è il nome della ragazza con cui ho appuntamento…

ANDREA
Ah si… adesso che ci penso… si, mi sembra che prima è passata di qui una certa Margherita… cercava un certo Pasquale… 

PASQUALE
Sono io Pasquale.

ANDREA (sfinito)
Scusa, non avevo capito che era la tua fidanzata…

Pasquale sbotta in una risata fragorosa.

PASQUALE
Fidanzata?… Ma quale fidanzata?!… Quella é una povera cretina a cui ogni tanto do una “ripassata”, quando non ho di meglio da fare!…

ANDREA
Una “ripassata”?…

PASQUALE
Eh, una ripassata… vuoi che ti faccio un disegno?… E devi vedere quanto gli piace…

Andrea volge uno sguardo imbarazzato verso Margherita che invece appare tranquilla e lo sollecita a proseguire.

ANDREA
E’ strano, però, perché lei… Margherita, aspettava un tipo bello, alto, biondo, con occhi verdi, spalle larghe, un fisico atletico e l’aria da fico…

PASQUALE (con ostentata sicurezza)
Infatti, cercava me… la descrizione corrisponde perfettamente a come mi vede…

ANDREA
E allora ha bisogno di un’oculista…

PASQUALE
Da come parli, si vede proprio che tu di femmine non ne capisci niente… vedi, una ragazza innamorata vive di illusioni, vede quello che vuole vedere… e si da il caso che Margherita sia innamorata pazza di me, hai capito, scemo?…

Di nuovo si abbassano le luci e gli attori si immobilizzano come statue, mentre fa il suo ennesimo ingresso in scena la commentatrice, illuminata dal solito faro. Ora la donna si muove tra gli attori, come se fossero materiale didattico.

COMMENTATRICE
Relazione D-C-S: paragrafo 11.
Quando siamo innamorati eleggiamo il nostro amato al di sopra di tutto. L’amato diventa l’unico, l’insostituibile, colui, o colei, con cui nessun altro può competere. Naturalmente, si tende ad esagerare nel giudizio tanto che, quando l’amore finisce, l’immagine dell’altra persona tende a crollare miseramente… Ma questo avviene sempre dopo, perché l’innamorato ha la tendenza ad intestardirsi. Anche se tutto dimostra che un amore è sbagliato, l’innamorato non vuole ammetterlo e sarebbe disposto a combattere fino alla morte pur di non perderlo… Moderne scuole di pensiero psicanalitico ci insegnano che i grandi amori servono a rimpiazzare quanto di vecchio e di deteriorato ci portiamo alle spalle… questo è un dato importante, prendete nota… 

La commentatrice esce di scena, i due attori riprendono da dove avevano interrotto.

ANDREA
Scusami se te lo dico, ma le tue affermazioni mi suonano alquanto pretestuose…

PASQUALE
A bello, io mica taglio il croccante alle fiere!... Io sono un realista, caro mio, sono uno che ha capito cosa succede dall’altra parte della barricata, mentre tu, con quella faccia da cane bastonato, sei il classico tipo che passa la vita a leccarsi le ferite... 

ANDREA
Io?… Ma ti sbagli proprio…

PASQUALE
Alle donne piace fare il bello e cattivo tempo, per loro siamo solo un accessorio… ci utilizzano, ci usano, ci consumano per poi gettarci via quando non serviamo più… (si batte una mano sul petto, con autocompiacimento) Ma, per fortuna, a sistemare le cose ci pensa Pasquale Zarricagnello!…

ANDREA
Zarricaché?…

PASQUALE
Zarricagnello, il sottoscritto… Pasquale Zarricagnello, che guarda caso fa rima con…

Convinto di aver capito l’allusione, Andrea indica il basso ventre.

ANDREA
Fa rima con…

PASQUALE
Cervello!… Zarricagnello fa rima con cervello!… 

Andrea alza prontamente la mano.


ANDREA
Infatti, cervello!… Lo stavo per dire…

Pasquale si mette a camminare avanti e indietro per il palco, assorto e preso da sé stesso.

PASQUALE
Ecco perché con me le donne non la spuntano, perché io sono più furbo di loro, io ho capito come ragionano!… Loro dicono che cercano il “tipo speciale”…

ANDREA
Eh, infatti!…

PASQUALE
Ma quale “tipo speciale”, è solo una scusa!… La verità è che non gli servi più, non fai più parte dei loro piani, e allora ti mollano!… Ma io le anticipo sul tempo: prendo quello che c’è da prendere e poi… bye, bye!… (si ferma e guarda Andrea) Rendo l’idea?…

ANDREA (quasi ipnotizzato)
Bye, bye...?

PASQUALE
Ciao, ciao… ho anche elaborato dieci regolette, semplici ed estremamente efficaci, per uscire sempre vincente con le donne… vuoi sentirle, cosi magari inizi a imparare qualcosa?...

ANDREA
Sentiamo…

Pasquale parte con la sua enumerazione.

PASQUALE
Regola numero uno: non bisogna mai credere alle cazzate che una donna racconta!…Regola numero due: non bisogna mai dire la verità ad una donna, tanto non è in grado di capirla!… Regola numero tre: la donna va tradita per principio!… Regola numero quattro: se una donna afferma di amarti, fare riferimento alla regola uno!… Regola numero cinque: non far mai sentire una donna troppo importante perché non lo é!… Regola numero sei… (esita) dunque, regola numero sei…

ANDREA (in attesa)
Regola numero sei…?

Pasquale sembra avere un’amnesia.

PASQUALE
Regola numero sei… Eppure… le ripasso ogni giorno prima di uscire… ma la regola numero sei non riesce ad entrarmi in testa…

Fa per uscire, poi si ferma rivolgendosi ad Andrea.

PASQUALE
Senti, vado a rileggerla… se vedi Margherita, dille di aspettarmi che torno subito, tu intanto studia!… (tra sé) Dunque, regola numero sei…

Pasquale esce di scena rimuginando… Immediatamente, sbuca fuori dal suo nascondiglio Margherita eccitata.

MARGHERITA
Che avevo detto: non è “speciale”?…

ANDREA
In effetti, del tutto normale non è… 

MARGHERITA
Come si fa a non amarlo?…

ANDREA
Basta sentire quello che dice…

MARGHERITA
Non è un uomo, è un vulcano di idee!… Non c’é nulla che la sua mente geniale non abbia già contemplato!... Mai un’esitazione, mai una perplessità… possiede la sicurezza di una tigre… tu hai mai visto una tigre insicura?…

ANDREA (rassegnato e triste)
No…

Margherita lo scruta.

MARGHERITA
Eih, ma tu hai un’aria cupa… Per caso, hai dei problemi?… Si, tu hai dei problemi…

ANDREA
Ma no, no… va tutto bene…

MARGHERITA
Si vede lontano un miglio che hai dei problemi… Io mi sono confidata con te, ora fai altrettanto con me, sfogarsi fa bene…

ANDREA
Non c’è bisogno… veramente…

MARGHERITA
Su, non farti pregare, dimmi cosa ti cruccia… dai… e dai!...

Andrea esita ancora un attimo...

ANDREA
Ecco… mi cruccia che, a contrario del tuo Pasquale, io non ho capito un bel niente delle donne, dell’amore, dei sentimenti, vivo in uno stato di perenne confusione… ecco, cosa mi cruccia…

Margherita gli siede accanto

MARGHERITA
Ma come, un bell’uomo come te?…

Andrea sorride timidamente.

ANDREA
Grazie…

MARGHERITA
Entra più nel dettaglio… dimmi cosa ti è successo di preciso…

ANDREA (affranto)
Bé, ecco… ho perso la donna che amo e non potrò mai più riaverla…

MARGHERITA (colpita)
Oh, mi dispiace… deve essere stata una cosa terribile…

ANDREA
Infatti… terribile…

MARGHERITA
Morire così giovane, condoglianze…

Andrea guarda la ragazza di sbieco.

ANDREA
Ma che condoglianze?!… Lei é viva, vegeta, e sta benissimo, grazie il cielo!…

MARGHERITA
Sei stato tu a dire che non potrai più riaverla…

ANDREA
Si, ma mica ho detto che é deceduta!…

MARGHERITA
E allora che motivo hai di essere così drastico?… In amore le speranze non devono mai venir meno…

Andrea abbassa lo sguardo.

ANDREA
Il fatto è che… c’è un grosso problema…

Margherita assume un’aria positiva ed energica.

MARGHERITA
Qualunque sia il problema va affrontato!… Devi andare da lei e dirle che l’ami, farla sentire il centro del tuo universo, dimostrarti disposto a tutto pur di riaverla, e allora stai pur certo che tornerà… ah, se tornerà!…

ANDREA
La fai troppo facile…

MARGHERITA
No, sei tu che la fai difficile… devi essere positivo, pronto a lottare con tutte le forze… (sognante) e alla fine l’amore trionfa sempre…

ANDREA
Non in questo caso…

MARGHERITA
Ma perché?… Che mai sarà successo?… E’ sposata?…

ANDREA
Peggio…

MARGHERITA
E’ incinta?…

ANDREA
Peggio…

MARGHERITA
E’ carcerata?...

ANDREA
Peggio…

MARGHERITA
Ha preso i voti?…

ANDREA
Peggio, peggio… molto peggio!…

MARGHERITA
E allora spiegati!…

Andrea si avvicina a Margherita con l’aria di farle una confidenza.

ANDREA
Ecco, in verità, il problema è che… (esita) si è innamorata di un tipo… “speciale”!…

La ragazza guarda Andrea con occhi esterrefatti. 

MARGHERITA
Naaaaaaaaaaa!!!…

In preda ad un incredulo spasso, Margherita fa un paio di giri su se stessa.

MARGHERITA
Naaaaaaaaaaaa!!!…

ANDREA
Ma che ti prende?… Ti senti bene?…

Andrea si mette in paziente attesa che la ragazza esterni tutto il suo stupore, poi:

MARGHERITA (risoluta)
Dai retta a me, lascia proprio perdere!…

ANDREA
Ma se fino adesso hai detto che devo lottare con tutte le forze?…

MARGHERITA
Si, ma tu non me l’avevi raccontata tutta… non esiste nulla in grado di competere con un “tipo speciale”, è impossibile!… Non hai la minima possibilità di farcela!…

ANDREA
Grazie per la fiducia…

Margherita si mette a fare le sue congetture mentali.

MARGHERITA (tra sé)
Del resto, niente e nessuno potrebbero mai allontanarmi da Pasquale…

ANDREA
Che c’entra adesso Pasquale?…

MARGHERITA
Pasquale è speciale e c’entra sempre!…

Intanto in scena è riapparso il barbone, con il suo piattino pieno di monete, proprio mentre Andrea sembra aver perso la pazienza.

ANDREA
E allora torna da lui, raggiungilo, sposatelo il tuo Pasquale e andate a farvi benedire!… Io non ne posso più di sentire le vostre cazzate!… (tra sé) E’ proprio vero che “Dio li fa, poi li accoppia”…


MARGHERITA (offesa)
Guarda che tutti hanno da imparare da Pasquale!… E, comunque, certo che torno da lui, ci puoi giurare!…

Margherita esce di scena indignata. Poi sembra ricordarsi qualcosa e torna indietro. Afferra il fiasco e dà un’altra lunga sorsata di vino osservata dal barbone che vorrebbe dirle qualcosa, ma rinuncia… Quando Margherita è uscita, il barbone si siede sulla panchina e afferra il fiasco: vi guarda dentro, lo capovolge, ma dal suo interno non esce neanche una goccia… allora tira fuori dalla sua busta un panno su cui versa tutte le monete contenute nel piattino.

BARBONE
Bel ‘peperino’ quella tipa…

ANDREA
Una pazza isterica…

BARBONE
I giovani di oggi sono tutti un po’ fuori di testa, ma poi crescono e imparano a capire la vita…

ANDREA
Beati loro…

Il barbone si mette a conteggiare le monete. Andrea lo osserva con curiosità finché il barbone, finito il conteggio, infila le monete in un sacchetto.

ANDREA
Giornata positiva?…

BARBONE
Non posso lamentarmi…

ANDREA (con un po’ di imbarazzo)
Rende bene fare…?

BARBONE
Il barbone?…

ANDREA
Si, insomma, mi chiedevo… se a fine mese le entrate…

BARBONE
Ci state facendo un pensierino, eh?… Diciamo che guadagno tre volte il mio stipendio di quando ero impiegato… devo solo rinunciare ai contributi, ma in compenso non ho spese…

ANDREA (incredulo)
E… dove li mettete tutti i soldi?…


BARBONE
Che domande, in banca.

ANDREA (esterrefatto)
In banca?… Ma allora perché continuate a fare questa vita?… Voglio dire, perché non vi prendete una casa, un’automobile?…

BARBONE
Mi sembrava di avervelo già spiegato; questa vita mi piace…

Il barbone annoda con cura il sacchetto e lo infila nella tasca della giacca. Andrea lo osserva con aria assorta.

ANDREA
In fondo, vi invidio, sapete?… Voi vivete tranquillo, in pace con voi stesso, sereno… forse avete capito tutto della vita…

BARBONE
Vivo secondo la mia natura, assecondo il mio “io”… se lo facessero tutti il mondo sarebbe migliore…

ANDREA
Non è sempre facile… a me il mio “io” dice che devo riconquistare la donna che amo, ma lei è sparita e non so che fine abbia fatto… come faccio ad assecondarlo?…

BARBONE
Le donne hanno il potere di appannarci la mente… guardi che anch’io una volta ragionavo come lei, ma poi gli ho aperto gli occhi… Se solo ripenso alle follie che ho fatto per la mia Elena, mi sento così stupido…

Andrea ha un sussulto, colpito da quell’affermazione.

ANDREA
Lo sa, anche la “mia” si chiama Elena…

BARBONE
E’ solo una coincidenza… del resto, Elena è un nome così comune… le voglio raccontare un fatto: all’epoca, Elena studiava psicologia e…

ANDREA
La “mia” Elena é psicologa…

Ora anche il barbone appare un attimo interdetto.

BARBONE
Allora vuol dire che siamo a due coincidenze, niente di strano, questa società è piena di psicologi… insomma, le dicevo, in quel periodo Elena decise di andare anche a lezione di violino…

ANDREA (lo interrompe)
La “mia” Elena suona il violino… siamo a tre coincidenze, comincia ad essere un numero statisticamente inquietante “tre coincidenze”, non le pare?… Senta, non è che, per caso, il piatto preferito della “sua” Elena erano i tortellini con panna, funghi e piselli?…

BARBONE
E una manciata di pepe!...

ANDREA
Oh, santo cielo plumbeo!... E magari odiava la frittura di pesce…

BARBONE
Solo a sentirla nominare le veniva la nausea!…

ANDREA
A quante coincidenze siamo?…

BARBONE
Mi pare… cinque…

I due si guardano in silenzio, disorientati.

BARBONE
Però la mia Elena odiava prendere i mezzi pubblici, mentre lei l’ha incontrata ad una fermata dell’autobus…

ANDREA
Sono passati quindici anni, qualcosa sarà pur cambiato…

BARBONE
No, mi sembra troppo assurdo…

ANDREA
E’ una possibilità… verifichiamola…

BARBONE
E come?…

ANDREA
Diciamoci il cognome…

BARBONE (scuote la testa)
Ma che stupidaggine…

ANDREA
Paura?…

BARBONE
Io paura?… Assolutamente…

ANDREA
E allora, contiamo fino a tre poi pronunciamo il cognome, che ne dice?…

BARBONE (poco convinto)
Vabbé, se proprio ci tiene…

I due scandiscono lentamente i numeri.

ANDREA E IL BARBONE (all’unisono)
Monticelli!…

BARBONE (attonito)
Elena Monticelli… incredibile, è lei!…

Il barbone alza il fiasco di vino.

BARBONE
Ma qui ci vuole un brindisi!...

ANDREA
Macché brindisi, qui non c’é un bel niente da brindare!…

Il barbone posa il fiasco, riflettendo ad alta voce.

BARBONE
Il giorno dell’eclissi si incontrano in un parco il primo e l’ultimo uomo della stessa donna, è pazzesco!… (ci riflette meglio) No, pardon… voi non siete l’ultimo uomo di Elena, siete il penultimo…

Andrea lo guarda storto.

ANDREA
Vi sentite forse più importante per questo?…

BARBONE
Bé, è innegabile che il primo amore ha una maggiore valenza rispetto al… (con sufficienza) penultimo…

ANDREA
Quando Elena si è messa con voi era solo una ragazzina, neanche sapeva cos’era l’amore… io invece sono stato un punto di arrivo per lei!…

BARBONE (sarcastico)
Certo, infatti vi ha scaricato dopo tre mesi!…

ANDREA
Se è per questo, anche a voi vi ha scaricato dopo tre mesi!…

I due si guardano in cagnesco e si fronteggiano come due rivali.



BARBONE
Se Elena fosse qui glielo direbbe direttamente chi di noi è stato più importante per lei…

ANDREA
Se Elena fosse qui neanche la riconoscerebbe…

BARBONE
La vostra arroganza non fa altro che sottolineare la vostra frustrazione…

ANDREA
La vostra frustrazione non fa altro che sottolineare la vostra arroganza…

BARBONE
Giocate pure con le parole, siete proprio patetico…

ANDREA
Almeno, io non dormo sulle panchine.

BARBONE
Per ora…

Nel pieno della diatriba, la luce si abbassa, i due si immobilizzano e, ancora una volta, fa il suo ingresso la commentatrice illuminata dal solito faro. 

COMMENTATRICE
RAPPORTO D-C-S: paragrafo 21.
La competizione in amore non é un retaggio prevalentemente femminile, tutt’altro… Due uomini in competizione tirano fuori il loro istinto più infantile comportandosi come due bambini che litigano per chi ha la macchinina più bella… guai a pungere un uomo sul vivo, l’orgoglio di maschile si accende immediatamente… (fa qualche passo verso il barbone) Anche se un uomo ama definirsi “spirito libero”, innamorato della propria libertà, possiede nel suo codice genetico tutti i requisiti del maschio che vuole primeggiare per la sua amata. Non ha importanza se sono anni che con l’amata non ha più contatti. Un grande scrittore disse: ogni uomo vuole essere per una donna il “primo uomo”, ogni donna vuole essere per un uomo “l’ultima donna”... (si avvicina ad Andrea) Lo stesso si può dire per il prototipo dell’uomo incerto, insicuro, tendente all’auto commiserazione, incapace di fare scelte coraggiose… insomma, per dirla in una parola sola: l’uomo senza palle… anche questi, se sollecitato dai giusti eventi, può entrare in competizione…
Ma ora passiamo ad un po’ di esercitazione pratica…

La commentatrice si toglie gli occhiali, si scioglie i capelli, si slaccia la giacca, e batte le mani. A questo punto, si riaccendono le luci. Come se entrata di colpo nella “dimensione reale”, Andrea e il barbone ora possono vederla!... E, infatti, la guardano esterrefatti.

ANDREA E BARBONE (all’unisono)
Elena!…

Anche la donna, che da questo momento chiameremo Elena, si mostra stupita.

ELENA
Andrea!… Enrico!…

BARBONE
Veramente, io sono Giovanni…

ELENA
Giovanni, è vero… scusa, ma è passato così tanto tempo…

ANDREA (col gesto)
Tié!…

ELENA
Che ci fate qui, insieme?…

I due restano un attimo interdetti, presi da un senso di pudore, incerti su cosa dire.

BARBONE
Io… ecco… 

ANDREA
Veramente… diciamo che…

BARBONE (illuminato)
Per l’eclisse!… Siamo qui per l’eclisse!…

ANDREA
Si, infatti, per l’eclisse!…

ELENA
Anch’io sono qui per l’eclisse… ma, quindi, voi vi conoscete?…

ANDREA
Noi?… No… non ci conosciamo…

BARBONE
Abbiamo solo scambiato…qualche parola…

ANDREA
Formale…

BARBONE
Molto formale…

Andrea si accosta ad Elena per guadagnare un minimo di intimità con lei.

ANDREA
Pensavo che ti fossi trasferita all’estero… non immagini quante volte ti avrei voluto chiamare…

Ma l’intimità dura poco perché anche il barbone si accosta ad Elena.

BARBONE
Non ti ho mai dimenticata in tutti questi anni, sai?… Chissà quante cose avrai da raccontarmi…

Elena si scosta da entrambi.

ELENA
Lavoro molto e sto sempre in giro; seminari, conferenze, libri… è una vita dura, ma mi dà molte soddisfazioni…

BARBONE
Sei felice, quindi?…

ANDREA
E… l’amore come va?…

BARBONE (ad Andrea, con dissenso)
Ma senti questo che cazzo di domande!…

ANDREA (al barbone, con altrettanto dissenso)
Sono belle le tue…

ELENA
L’amore… l’amore in questo momento è solo una parola per me…

ANDREA (attonito)
Vuoi dire che… non stai più col tipo “speciale”?…

ELENA
Niente dura in eterno, è una legge della vita… (positiva e leggiadra) ma ora mi sento rinata, ho tante idee in mente, tanti progetti… e poi, se devo essere sincera, gli uomini mi hanno un po’ stufata…

ANDREA
Mi sembra quasi di non riconoscerti…

BARBONE
Questo è il risultato dopo essere stata con te…


ELENA
Non so cosa mi sia successo, da un po’ di tempo gli uomini mi sembrano così banali, noiosi… o forse sono io che non riesco più ad apprezzarli…

L’atmosfera viene improvvisamente spezzata dall’entrata dirompente in scena di Margherita che, trafelata, si rivolge ad Andrea, senza badare agli altri.

MARGHERITA
Oh, sei ancora qui, meno male!… Non è che hai visto Pasquale?… E’ tornato?…

E’ una presenza irritante e non gradita ad Andrea che sbuffa.

ANDREA
Ancora Pasquale?!… E basta, non vedi che sto parlando?!…

Solo ora Margherita nota la presenza degli altri due. Elena scruta la nuova entrata con un interesse, accostandosi al Barbone.

ELENA
Carina la vostra amica, Enrico…

BARBONE 
Non è una mia amica… e poi io sono Giovanni…

MARGHERITA (agli altri)
Voi avete visto il mio Pasquale?… E’ alto, biondo…

Andrea la interrompe alzando la voce.

ANDREA
No, nessuno di noi ha visto Pasquale!… E’ chiaro?… Nessuno!…

MARGHERITA
Ma lui aveva detto…

ANDREA (esasperato)
E baaaasta!… 

Elena si avvicina a Margherita ammiccandole con aria complice.

ELENA
Non te la prendere, gli uomini hanno il difetto di essere sempre poco comprensivi…

La voce tonante di Pasquale fa scuotere tutti i personaggi in scena.

VOCE PASQUALE
Margherita!… Margherita!…

MARGHERITA (emozionata)
Oddio, eccolo!…

ANDREA (avvilito)
Oddio, eccolo!…

Margherita cerca di nascondersi dietro ad Andrea, ma appena Pasquale entra in scena, la vede subito e le punta un dito contro.

PASQUALE
Ah, sei qua!… E’ un’ora che ti cerco!…

Pasquale si avvicina a Margherita che rimane rigida incrociando le braccia.

PASQUALE
Ora tu vieni con me che dobbiamo parlare!…

MARGHERITA
Col cavolo che ci vengo con te…

PASQUALE
Non costringermi ad usare la forza…

MARGHERITA
Sei un lurido verme schifoso!… Credi che non t’ho visto mentre facevi il mollicone con quella puttanella?…

PASQUALE
Guarda che c’è un equivoco, le cose non stanno come sembra…

MARGHERITA
Certo, raccontalo a tua sorella…

Andrea sbuffa insofferente.

ANDREA
Sentite, potreste andare a discutere da un’altra parte… qui stavamo parlando di cose importanti e…

PASQUALE
Amico, qui stiamo in un parco pubblico, mica a casa tua, quindi vedi di darti una calmata… (Di nuovo a Margherita, addolcito) Dai, passerotto, lo sai che senza di te non posso vivere…

Margherita volge lo sguardo altrove, rigida e indignata.

MARGHERITA 
Bé, è ora che cominci a imparare…

PASQUALE
Dai passerotto…

MARGHERITA
E non chiamarmi “passerotto”, mi irrita!…

Inaspettatamente, Pasquale si inginocchia ai piedi di Margherita con fare supplichevole.

PASQUALE
Ti prego, amore mio, perdonami!… Dammi un’altra possibilità, un’altra sola, misera possibilità e ti prometto che non sbaglierò più…

ANDREA (disgustato)
Il “duro” che non si fa mettere i piedi in testa dalle donne…

MARGHERITA
Parole, solo parole, sempre parole…

PASQUALE
Cosa devo fare per convincerti?… Non ti basta vedermi così, umiliato ai tuoi piedi?… Dimmi cosa devo fare di più e io giuro che lo farò!…

MARGHERITA (altera e spietata)
Ci devo pensare…

Elena si rivolge a Margherita con aria disgustata.

ELENA
Che attore mediocre… dammi retta, non cedere…

Margherita continua a mostrarsi rigida e risoluta.

MARGHERITA
Tanto non mi fa pena…

La scena ha raggiunto un tale livello di pateticità che il barbone, mosso da compassione, si avvicina Pasquale.

BARBONE
Così si sporca i vestiti, le conviene sedersi sulla panchina…

PASQUALE
(Brusco) Non me ne frega niente dei vestiti!… (lo guarda) E poi senti chi parla, ma ti sei visto?…

Andrea approfitta della confusione per accostarsi di nuovo ad Elena.

ANDREA
Elena, senti, mi piacerebbe se una sera di queste…

ELENA
Non è il momento, Andrea, non vedi la situazione?…

Mosso dall’orgoglio, Pasquale si alza.


PASQUALE
Sei crudele e senza cuore, Margherita… ma ti garantisco che non finisce qui!…

Pasquale punta di nuovo un dito minaccioso verso la ragazza.

PASQUALE
Ricordati queste parole: tu non puoi sfuggire al tuo destino e sono io il tuo destino!…

ELENA
Booom!…

Pasquale volge uno sguardo carico d’odio verso Elena.

PASQUALE
E tu pensa per te, brutta putt…

Toccato nel vivo, Andrea interviene.

ANDREA
Non ti permettere, sai!… Io posso garantire che Elena è tutt’altro che una…

Elena gli fa cenno di tacere.

ELENA
Non garantire, Andrea… non garantire…

Pasquale torna a guardare Margherita.

PASQUALE
Allora, che fai?… Resti con i tuoi “amici” o vieni con me?…

MARGHERITA
Resto con i miei amici.

PASQUALE (ferito nell’orgoglio)
Va bene, ma quando verrai a bussare alla mia porta supplicandomi di tornare con te, io non ti aprirò!…

Elena lo saluta con la manina.

ELENA
Ciao, ciao… orevoire!...

Pasquale punta con disprezzo il suo dito contro Elena. 

PASQUALE
E tu… tu… donna dovresti parlare solo quando piscia la gallina!… (poi, ad Andrea) Ecco, era questa la regola numero sei!...

Detto ciò, Pasquale gira i tacchi ed esce indignato dalla scena. Andrea tira un sospiro di sollievo… 

ANDREA
E pensare che uno viene al parco per trovare un po’ di pace…

Elena si avvicina ancora a Margherita che ora appare malinconica.

ELENA
Brava, sei stata grande…

MARGHERITA
Non so se ho fatto bene…

BARBONE
Non vorrei dare un giudizio affrettato, ma quel ragazzo mi è sembrato un pochino esagitato…

MARGHERITA
Il fatto è che io lo amo.. amo tutto di lui, anche i suoi difetti… e ho paura di perderlo…

ELENA (seducente)
Ricorda, quando si chiude una porta può aprirsi un portone…

ANDREA
Il brutto è quando si chiude anche il portone…

La calma viene bruscamente interrotta dal riapparire improvviso di Pasquale. Tutti si lasciano andare a gesti di insofferenza.

PASQUALE (a Margherita)
E rivoglio indietro i regali che ti ho fatto!…

MARGHERITA
Non so che farmene delle tue cianfrusaglie!…

Sta per cominciare un nuovo battibecco quando le luci si abbassano. Immediatamente tutti volgono lo sguardo verso l’alto: è l’inizio dell’eclisse!

ANDREA
L’eclisse!… E’ il momento!…

BARBONE
Dio, l’eclisse!…

ELENA
Che spettacolo, che emozione!…

MARGHERITA
A me fa un po’ paura…

PASQUALE
Qualcuno ha una candela?…

Tra i commenti di stupore dei personaggi, il palco si oscura. Nel buio, si accende un fascio di luce che ne illumina la parte centrale… Il barbone fa qualche passo in avanti diventando l’unico personaggio “illuminato” della scena. Il suo tono ora ha qualcosa di accademico e di solenne.

BARBONE
L’amore è il più forte dei sentimenti, in grado di cambiare il giorno con la notte, ma senza nulla di definitivo in sé… Per questo va alimentato ogni giorno… L’amore può innalzarci fino al più alto dei cieli e, un attimo dopo, trascinarci nell’abisso più totale…

Il barbone esce di scena. Al suo posto, sotto il fascio di luce, si piazza Margherita.

MARGHERITA
Trovo che la complicità sia l’aspetto fondamentale nell’amore. Due persone complici stanno dalla stessa parte, fanno fronte comune contro gli ostacoli e le avversità della vita... Una coppia che si ama deve essere come una fortezza in grado di respingere qualsiasi insidia proveniente dall’esterno... è questo il vero miracolo!… 

Esce di scena anche Margherita e sotto il faro si piazza Pasquale.

PASQUALE
E’ il nostro istinto di esseri umani a imporci di esplorare sempre nuovi mondi, conoscere e scoprire il più possibile della vita, siamo nati per questo… io posso amare una donna, ma sentire il desiderio di andare con mille altre… Amore è forse sinonimo di castrazione?... No, io non mi faccio castrare!…

Esce di scena anche Pasquale… ora, lentamente, il palco torna ad illuminarsi: l’eclisse è giunta al termine. Andrea, estasiato, guarda ancora verso l’alto, inconsapevole di essere rimasto solo.

ANDREA
Che roba, gente!… Mai visto niente di simile!… Come si fa a non pensare a Dio in certi momenti?!…

Andrea si guarda intorno: solo ora si rende conto che sono spariti tutti.

ANDREA
Ma… dove… dove sono andati?… Cos’è uno scherzo?… Non capisco, stavano tutti qui fino a un momento fa…

Torna a sedersi sulla panchina.

ANDREA
Almeno Elena poteva salutare dopo tutto quello che c’è stato tra noi… andare via in questo modo!…

Sconsolato, apre di nuovo il giornale continuando a rimuginare… Ma ecco che riappare Elena. Ha di nuovo raccolto i capelli e indossato gli occhiali che le infondono un aspetto da studiosa docente universitaria. Mentre avanza con un’aria quasi incerta, Andrea si accorge di lei e abbassa il giornale.

ANDREA
Elena!… Ma allora non sei andata via!…

ELENA
No, ero qua dietro…

ANDREA
Lo dicevo io, mi sembrava strano… ti ha impressionato l’eclissi?…

ELENA
No, l’ho trovata molto suggestiva…

ANDREA
E allora dov’eri finita?…

Elena si siede sulla “panchina del barbone”. E’ seria. Lui la scruta.

ELENA
Andrea, io ti devo parlare…

ANDREA
Anch’io ho tante cose da dirti…

ELENA
Quello che devo dirti io è molto importante e anche… un po’ delicato, oltre che imbarazzante…

Elena ha un attimo di esitazione, poi:

ELENA (in difficoltà)
Vedi… c’è qualcosa che non ti ho mai detto riguardo al nostro rapporto… che, in realtà, non è mai stato un vero rapporto…

ANDREA
Ma che dici?… Non ti capisco…

ELENA
Questa per me è sempre la parte più difficile, ma ora devo dirtelo… Io con te ho lavorato…

ANDREA
Come “lavorato”?... Non sarai mica una di quelle che…

ELENA
La definizione corretta é D-C-S, “Documentazione Ciclica Sentimentale”… si tratta di una particolare ricerca che sto portando avanti anni. Il D-C-S studia e analizza i comportamenti delle persone innamorate sollecitate da stimoli indotti…

ANDREA
Continuo a non seguirti…

ELENA
Attraverso il D-C-S si possono catalogare le reazioni emotive di un campione di persone, che noi chiamiamo “soggetti inconsapevoli”, e questo ci permette di elaborare una mappa comportamentale sull’amore… è un passo importante per la scienza, non é mai stato fatto nulla di simile in passato…

ANDREA
Mi fa piacere per te e per la tua carriera, ma non capisco cosa c’entro io in tutto questo…

ELENA
I “soggetti inconsapevoli” vengono scelti secondo criteri standard, tipo: classe sociale, zona geografica, livello culturale, abitudini, nevrosi, ecc… la casistica deve essere il più ampia possibile… tu sei un soggetto interessante con caratteristiche che ci mancavano…

Andrea strabuzza gli occhi, interdetto e confuso: comincia a capire.

ANDREA
Vuoi dire che io… tu… noi…

ELENA
Il nostro rapporto é stata tutta una finzione, Andrea…

ANDREA
Parla per te, per favore!…

Elena si alza.

ELENA
Lo so che adesso sei arrabbiato con me, lo sono tutti i “soggetti inconsapevoli” quando arrivano alla fine del programma… ma sappi che l’ho fatto per il bene della scienza… 

ANDREA
Ah, che consolazione!… Adesso quasi quasi mi masturbo di gioia…

Anche Andrea si alza, senza riuscire a capacitarsi.

ANDREA
No, non posso credere che il nostro incontro, la convivenza, la passione, tutte le cose che abbiamo fatto… (con orrore) era tutta una finzione!… Faceva tutto parte del… del coso, là… del programma… no, è troppo mostruoso…

ELENA
Tu ci hai permesso di concludere brillantemente lo studio S-S-S-I-39…

ANDREA
E adesso cos’è quest’altra cosa?…

ELENA
SSSI sta appunto per “Studio Su Soggetto Inconsapevole” e 39 sta a significare che tu sei stato il trentanovesimo soggetto…

ANDREA (con orrore)
Te ne sei trombati altri trentotto prima di me?...

ELENA
Sei mesi suddivisi in due blocchi: tre mesi a stretto contatto con il soggetto e tre di distacco, fino al resoconto finale, come nel tuo caso è stato oggi…

Andrea deve tenersi alla panchina per non cadere.

ANDREA
Oddio, mi gira tutto…

ELENA
Ogni cosa ha un prezzo, Andrea, anche la conoscenza…

ANDREA
E che lo devo pagare io il prezzo?… Ma che c’entro io?… Chi t’ha chiesto niente?… A me non me ne frega niente della… (con disprezzo) conoscenza!…

Andrea si risiede sconsolato, mentre Elena gli si avvicina cercando di risultare il più convincente possibile.

ELENA
Cerca di capire, si tratta di un lavoro di primaria importanza, un lavoro che potrebbe portare l’umanità ad una svolta!… Qui è in gioco la conoscenza dell’amore!… Tu lo sai cos’è l’amore, Andrea?… No!... Lo hai capito?... No!... Hai capito da dove viene, dove ci porta?… No!... Ti sai difendere sall’amore?...

ANDREA (sconsolato)
No!…

ELENA (concitata)
E come te nessuno perché l’amore é sfaccettato, pieno di trappole, di ambiguità, di contraddizioni!… L’amore è pericoloso, Andrea, troppo pericoloso e noi non possiamo permetterci di restare vulnerabili in eterno!… L’amore è come una malattia ed è necessario trovare la cura, per questo è nato il programma D-C-S!…

Andrea si copre il viso scotendo la testa.

ANDREA
D-C-S… Dio, che stronzata!…

ELENA
E quando i nostri studi saranno giunti ad una conclusione, quando sapremo tutto quello che c’è da sapere, quando arriverà quel fatidico giorno, tu, Andrea, potrai dire con orgoglio: “Io ho contribuito a questo risultato!…”.

ANDREA (depresso)
Ah, che culo!…

ELENA
Dovresti, come minimo, sentirti orgoglioso…

Andrea è irrequieto, non riesce a stare fermo e si alza di nuovo. 

ANDREA
Quindi in questi tre mesi che non ci siamo visti, tu mi hai osservato e studiato, come una cavia?…

ELENA
Nient’affatto, con te ero “in pausa”… in questi tre mesi ho avviato una nuova sperimentazione, la SSSI-40…

ANDREA
Ah, giusto… ti sei (fa il volgare gesto con il braccio) “studiata” il quarantesimo “soggetto inconsapevole”…

ELENA
Per la scienza questo ed altro.

Andrea si lascia andare ad un gesto di stizza.

ANDREA
Ma questo é un bordello, altro che scienza!…

ELENA
In questi tre mesi sei stato seguito dai miei fedeli collaboratori… anzi, visto che siamo giunti alla conclusione, è il momento di presentarteli…


STACCHETTO MUSICALE


Chiamati uno per uno, entrano in scena, come in una sfilata, il barbone, Margherita e Pasquale, ora tutti con un look professionale e l’aria distinta (i due uomini in giacca e cravatta, Margherita con i capelli raccolti, un paio di occhiali e un tailleur simile a quello di Elena) che salutano educatamente Andrea.

ELENA
Il professor Enrico De Mineapolis, docente di psicanalisi alla cattedra di Mantova… la dottoressa Margherita Del Pié, psichiatra all’istituto di Medicina legale di Catania… il dottor Pasquale Zufoli, sociologo e scrittore, esperto di comportamenti indotti…

Tutti e tre rivolgono un sorriso cordiale ad Andrea che li guarda attonito e disgustato.

FINE STACCHETTO


ANDREA
Ma, allora eravate tutti d’accordo?…

EX BARBONE
Lei si è rivelato un ottimo “soggetto-inconsapevole”, signor Andrea…

ANDREA (incazzato nero)
Non chiamatemi più “soggetto-inconsapevole”, per favore!…

Elena si rivolge con un’aria rigorosa all’ex barbone.

ELENA
Professor De Mineapolis, eviti in futuro di prendere altre destabilizzanti iniziative e segua, per cortesia, la procedura… oggi ha rischiato di mandare tutto fuori registro…

EX BARBONE (umilmente)
Chiedo scusa, dottoressa…

ANDREA
Ma di cosa state parlando?…

ELENA (all’ex barbone)
Glielo spieghi lei, professore, visto che ama improvvisare… 

EX BARBONE (imbarazzato)
Ecco… si tratta della storia che vi ho raccontato riguardo gli elevati guadagni da barbone e il patrimonio in banca… bé, non era prevista… (timidamente) è stata una mia idea…

Margherita interviene mostrando un certo astio nei confronti dell’ex barbone.

MARGHERITA
E io ho dovuto tardare di due minuti la mia entrata per colpa della tua “idea”… (atteggiandosi a grande attrice) odio non rispettare i tempi!… 

ELENA
In ogni modo, è andato tutto liscio…

Andrea si dà una grattata alla testa.

ANDREA
Ok, d’accordo: mi avete osservato, studiato, analizzato, scannerizzato, vivisezionato a mia insaputa… a questo punto, credo di avere almeno il diritto di conoscere i risultati del vostro meticoloso servizio alla scienza…

ELENA
Con vero piacere…

Elena fa cenno ai tre collaboratori di esporre.
L’ex barbone fa un passo in avanti.

EX BARBONE
In voi si nota una forma edonistica di reminiscenza affettiva la quale, nel tentativo utopico di emergere, resta scorporata dal bisogno ascetico di conferma, disgiungendosi dalla spinta propulsiva del sentimento…

Poi fa un passo in avanti Margherita.


MARGHERITA
In altre parole, viene sollecitata in voi una recondita necessità inibitoria durante l’atto copulativo, il quale, nel momento stesso in cui recupera la propria volontaria reciprocità, si disgiunge dal proprio “io” e ne perde l’identità…

Infine Pasquale.

PASQUALE
Tutto questo comporta una sorta di discernimento volontario che ottempera alla vostra mancata adattabilità affettiva, rivelandosi inversamente proporzionale al grado di incongruenza che l’abbandono esercita nella vostra libido…

Andrea resta un attimo disorientato, poi fa un sorriso ebete.

ANDREA
Grazie… ora posso dire di conoscermi meglio.

I tre studiosi si stringono la mano scambiandosi congratulazioni e sorrisi di assenso.

ELENA
Finora ognuno dei trentanove soggetti studiati ha rivelato un quadro differente, questo è un dato molto interessante…

ANDREA (allusivo)
Del resto, li hai studiati tutti “a fondo”, no?…

Interviene Pasquale guardando Elena con aria maliziosa.

PASQUALE
Certo, ma non chiedetele se questo le pesa perché tanto vi risponderà…

PASQUALE, MARGHERITA, EX BARBONE
“Per la scienza questo ed altro!”…

Elena si avvicina a Pasquale.

ELENA (con dolcezza)
Amore, sai che non è professionale fare il geloso…

PASQUALE
Hai ragione, passerottina, ma sai, a volte l’istinto predomina…

ELENA
Siamo quasi giunti al paragrafo finale, passerottino, e quando tutto sarà finito potremo sposarci…

I due si fanno qualche coccola, mentre Andrea li guarda sconcertato.

ANDREA
Ma voi…?

ELENA
Tra colleghi può nascere un rapporto d’amore… abbiamo analizzato anche questo, puoi trovarlo nel paragrafo 15 del nostro trattato D-C-S: l’amore nella professione.

ANDREA
L’ultima cosa al mondo che farò è leggere il vostro trattato… piuttosto mi accoppio con un elefante…

EX BARBONE (con interesse da studioso)
Africano?...

Gli altri tre studiosi lo guardano con dissenso.

MARGHERITA
Fate male, sarebbe una mano santa per voi…

PASQUALE
Vi aiuterebbe a risolvere tanti problemi…

ELENA
A guardarti dentro, e a vivere l’amore con più consapevolezza…

ANDREA
I miei problemi me li tengo volentieri… le risposte facili, le soluzioni in tasca, le vittorie scontate non mi interessano… 

I tre scuotono la testa, senza approvarle… Ora Andrea volge lo sguardo verso il vuoto lasciandosi andare ad un piccolo monologo mentre le sue parole vengono accompagnate da…


UNA MUSICA


ANDREA
D’accordo, io in amore non ho mai costruito nulla, mi ritrovo sempre al punto di partenza, però l’ho vissuto, ho provato emozioni intense e struggenti, e questo mi basta per dare un senso alla mia vita… mi basta sapere che l’amore esiste e che forse un giorno potrò incontrarlo di nuovo… e quel giorno, come sempre, sarà l’amore a decidere per me…
Non ditemi altro, preferisco non sapere. 


LA MUSICA SI FERMA


ELENA
Hai finito?…

ANDREA
Si.

ELENA
Ecco, allora spostati…

Ora le luci si abbassano. Elena guadagna il centro del palco e rimane l’unica ad essere illuminata dal solito faro.

ELENA
Relazione D-C-S: prime conclusioni.
Non fatevi ingannare dai sentimentalismi, non servono a nulla.
L’amore segue un suo schema ben preciso, anche se ancora non siamo in grado di elaborarlo… Fatto sta che, per quanto l’amore ci faccia star male, nessuno sembra disposto a rinunciarvi: la sua spinta propulsiva è talmente forte che si baratta volentieri un istante di gioia in cambio di lunghi patimenti… come siamo stupidi, eh?... La lezione sembra non bastare mai… ma io sono certa che la chiave di tutto è ad un passo, basta solo allungare una mano… ancora un po’ di pazienza ed è fatta... 
Io, di sicuro, non mi arrendo!...

Un improvviso fascio di luce illumina uno spettatore di sesso maschile a caso seduto in platea. I quattro studiosi lo indicano, mentre si ode una voce FC.

VOCE FC
Nuovo soggetto inconsapevole SSSI-41: identificato!…

Poi, anche Andrea, timidamente, fa un passo in avanti e lo indica.

BUIO

FINE