Meglio soli

Commedia brillante in due atti di

FRANCOFERRI
(Frank)


PERSONAGGI:

AMEDEO -  Il padrone di casa.
ARISTODEMO (DEMO) – Amico di Amedeo.
WALTER (VATER) – Amico di Amedeo.
LUCIA – Vicina di casa di Amedeo.

LA SCENOGRAFIA

È la casa di un single, quindi si adatta ad una grande variabilità.
La più semplice è:
Posters alle pareti, un solo divano, anche piccolo, un mobile per il telefono o cellulare. ( Il telefono, magari di antica fattura fa più scena).
Due entrate nella parete di fondo ( ingresso a destra e bagno a sinistra). Due  entrate laterali (cucina e camera da letto).
L’azione si svolge non necessariamente ai giorni nostri.



PRIMO ATTO

All’apertura del sipario la scena è vuota.
Si accendono in crescendo le luci di scena ed allo sfumare della musica di sottofondo il telefono comincia a squillare incessantemente. Visibilmente seccato entra in scena Amedeo, in clamoroso accappatoio, ciabatte ridicole ed altrettanto ridicola cuffia in testa.
Amedeo risponde al telefono.


AMEDEO - …Pronto…??...Chi…?? …Ah, sei tu mamma…no, no, ero in bagno…ossia, stavo per farmi la doccia, no…non…non ce l’ho la vasca no…ho la doccia…si…per adesso…No, mamma…non prendo freddo…non ti preoccupare…ho il riscaldamento acceso…si…no, mamma, no…non c’è nessuna donna…e non ho bisogno di niente…no…se avessi bisogno di qualche cosa …senz’altro…si…ciao, mamma…ciao…si…va bene …ciao…(chiude il telefono.

Amedeo esce di scena, rientra nel bagno.
Pausa breve, poi il telefono squilla di nuovo.
Amedeo rientra vestito come sopra, dimostrando il suo disappunto.

AMEDEO – Prontoooo…!!...Mamma per favore…!! Cosa vuoi ancora..??...No…No…te l’ho detto, stavo per farmi la doccia…niente raffreddore per il momento, però sicuramente mi verrà se mi fai fare continuamente avanti e indietro…No…va bene …nessun problema…Ok…senza dubbio…adesso però chiudo eh..!!...Si…ciao…ciao…ciao mamma ciao…ciao…!! (Amedeo chiude la telefonata)….Che palle…mamma mia che palle…!!

Amedeo rientra in bagno, qualche secondo di pausa, poi suona il campanello di casa. Amedeo inviperito ritorna ancora indietro e si piazza di fronte all’entrata.

AMEDEO – (A voce alta)…Chi è ???...CHI É….??

DEMO – (Da fuori)…Sono io Amedeo, apri…

AMEDEO – (Non riconosce l’amico)…E si…è  facile dire sono io…io chi…??

DEMO - …Ma sei cretino…?? Sono io Amedeo, non mi riconosci…??

AMEDEO - …No…!

DEMO – Ah, ma allora sei veramente rincretinito, sono io, e apri questa porta su…

AMEDEO - …Ehi…ehi…andiamoci piano con le parole eh…!! Dimmi chi sei altrimenti chiamo la polizia !!

DEMO - …Ma che polizia…!! Sono Demo…Demo…il tuo amico fraterno, il marito di Stefania…quello che abitava in via Trigattini al numero civico 22…

AMEDEO – Ho capito…va bene…ho capito…e che diavolo vuoi a quest’ora…??

DEMO – E aprimi, porca trota, mi fai entrare si o no…??

AMEDEO – (Va ad aprire)…Ma si, ti apro, calma…

Demo entra seguito da Amedeo.

DEMO – (Entrando inciampa in un gradino)…Acc…per poco non cadevo…ma cosa hai messo le trappole…

AMEDEO – Ma cosa dici…??...Le trappole…E che lì c’è un gradino, non vedi…??

DEMO - …Perché non lo elimini ?? Non ti da fastidio…??

AMEDEO – A me no…

DEMO – A me invece si…per un po’ non cadevo…

AMEDEO – Va beh…non facciamola lunga e veniamo al punto…cosa diavolo vuoi…??

DEMO – Niente, non voglio niente…solo una visita di cortesia…ti disturbo…??

AMEDEO – (Sarcastico)…Noooo…ma scherzerai…

DEMO - …Perché non hai aperto subito…??

AMEDEO – Non sapevo chi eri…se non mi dici chi sei io non apro, e se magari eri un malintenzionato…?? Un ladro o…o un assassino??

DEMO – No, dico, ti sei visto come sei combinato…?? Guarda che se qui entrasse anche per sbaglio un ladro, se la farebbe sotto dalla paura…

AMEDEO - …Demo, cortesemente…non ho voglia di scherzare…posso sapere il motivo della tua visita decisamente fuori orario…??

DEMO – (Con imbarazzo)…Ecco…si…Avrei bisogno di un grosso favore…(Pausa silenziosa)

AMEDEO - …Sentiamo…

DEMO – Si…dunque…per prima cosa togliti quella cosa che hai in testa che così fai ridere i polli…

AMEDEO – (Si toglie la cuffia) …Ecco, basta chiedere. Allora…??

DEMO – Potresti per favore ospitarmi per qualche giorno…??

AMEDEO – Ma tu sei fuori !! Non se ne parla nemmeno!!
DEMO – Credimi Amedeo…è una questione di vita o di morte…

AMEDEO – Ma non me ne frega niente…!! Arrangiati.

DEMO – (Si dispera)…Amedeo…Amedeo…in nome della nostra vecchia e grande amicizia, non mi dire di no…!

AMEDEO – (Deciso)…NO, NO e no…!

DEMO – Per favore…per carità…mi metto qui, in un angolo, buono buono…non ti do fastidio…!!

AMEDEO - …Io vorrei sapere che cosa hai in testa…eh…??...Sei un uomo sposato, hai una bella moglie, brava che ti vuole bene…Hai pure una casa tua…di proprietà…Ma io mi chiedo che cavolo vuoi di più…cosa vai cercando…?!

DEMO – (Deciso)…La libertà.

AMEDEO – E la tua libertà, la vieni a cercare a casa mia ??

DEMO – Amedeo, ascoltami per piacere, ho litigato con mia moglie, per far valere i miei diritti, ma non è servito a nulla, e allora sono fuggito da quella casa, casa mia, sbattendo la porta e senza voltarmi indietro.

AMEDEO - …È la verità…?

DEMO - …Più o meno…

AMEDEO – E allora diciamo il contrario, è stata tua moglie che ti ha cacciato di casa.

DEMO – Va bene, va bene, però la porta l’ho sbattuta sul serio.

AMEDEO – (Benevolo) Che diavolo hai combinato Demo…?

DEMO – Ma niente di grave, involontariamente ho guardato una bellissima ragazza per strada e…involontariamente mia moglie si è accorta.

AMEDEO – Ma bravo un vero capolavoro di cretineria maschile.

DEMO – Cosa…?

AMEDEO – Osservare le donne per strada quando si è insieme alla propria compagna, amica o moglie che sia. Sei un genio !!

DEMO – Ma non è questo, e che più tardi abbiamo avuto una discussione perché anche lei ha fatto la stessa cosa, e per farmi ingelosire ha guardato un uomo che passava di lì.

AMEDEO – Allora…?

DEMO - …Solo che questo tizio si è fermato e ha cominciato ad infastidire mia moglie…e allora io…io…non ci ho più visto, sono andato lì e…

AMEDEO – E…?

DEMO - …Preso dall’ira…due schiaffoni…

AMEDEO – Due schiaffoni…a lei…??

DEMO – No…lui, a me…mi ha dato due schiaffoni, sono ancora tutto rintronato.

AMEDEO – Non ti è andata male…se ti fosse servito di lezione.

DEMO – Ma non è questo il motivo del mio allontanamento famigliare.

AMEDEO – Ah no…??

DEMO – No, perché più tardi a casa, vedo Stefania che fa la valigia, allora le chiedo “Dove vai…?” …E lei molto tranquillamente mi risponde “ No mio caro, sei tu che te ne vai!”
Cosa avrei dovuto fare?? Insistere nel restare in una casa dove la mia presenza non è gradita…??
(Si butta in ginocchio per implorare AMEDEO)
Amedeo…per piacere, per pietà, per favore…in nome della nostra secolare amicizia, fammi restare…ti prego !!

AMEDEO - …Ancora la vecchia amicizia…No dico…ma ti vedi…??
Non hai neanche un po’ di dignità…un pizzico di amor proprio…ma non ti vergogni…??

DEMO - …NO…!!

AMEDEO - …Va bene, Ok…!!...Ti faccio restare qui…però solo per due giorni, due…poi, aria, fuori…ci siamo capiti…?? Sono stato chiaro…??

DEMO – Cristallino! (Demo esce)

AMEDEO - …Adesso dove vai…??

Demo rientra con una grossa valigia.

DEMO - …Avevo lasciato la valigia fuori della tua porta di casa…E comunque grazie…veramente grazie di cuore, sei proprio un amico.

AMEDEO – Si va beh…Devo dirti subito una cosa, ascoltami bene.

DEMO – Dì…dì…son tutt’orecchi…

AMEDEO – Non ti devi mai dimenticare che sei a casa mia e non a casa tua, quindi cerca di comportarti in modo adeguato e consono.

DEMO – Ho capito…ho capito…

AMEDEO - …E comunque sappi che ti faccio restare soltanto perché siamo amici da un sacco di tempo, e ho lottato parecchio con l’altra parte di me stesso che mi consigliava vivamente di buttarti fuori, quindi stai bene attento a come ti muovi. Sono stato chiaro…??

DEMO - …Come il sole nelle giornate di nebbia.

AMEDEO - …Bene !...Ora, attento che ti mostro la casa.

DEMO - …Non vedevo l’ora…

AMEDEO – Dunque, di là c’è il bagno…(indica)…con doccia…

DEMO – Ah…però…che lusso…

AMEDEO – Qua, come puoi ben vedere c’è la cucina con tutti i confort…

DEMO - …E dove sono…??

AMEDEO – Cosa…??

DEMO – I confort…

AMEDEO – Quello che vedi…numero tre sedie, tavolino, frigorifero e gas per mangiare e comodo divano che sarà poi dove dormi tu.

DEMO – Grand hotel a cinque stelle…

AMEDEO – Ma, procediamo…(indica)…Qua c’è la mia camera, e qua non si entra per nessun motivo al mondo…capito ?...É una questione di privacy…

DEMO - …Va beh…che privacy avrai…?...Forse qualche segreto…

AMEDEO – Tu non preoccuparti, ricordati che sei un’ospite…e come tale ti devi comportare.
DEMO - …Mmmm…Quasi quasi torno da mia moglie…

AMEDEO – Fai tu…Ti lascio ampia libertà di scelta.

DEMO – Ma no, dai rimango…Sei contento ??

AMEDEO – Non sto più nei panni dalla contentezza…A proposito,
di te e Stefania…ma tu ti sei fatto buttare fuori di casa come una scarpa vecchia…così, senza dire niente…

DEMO – Beh…no, qualcosina ho detto, ma poco…perché in verità avevo proprio bisogno di staccare…il matrimonio caro Amedeo, mi logora…E poi se Stefania non mi vede per un po’ di tempo, poi si calma, le passa l’arrabbiatura…dimentica e quando mi rivede e tutta contenta, ed io intanto per un po’ faccio quello che voglio senza mia moglie che stressa.

AMEDEO – …Comunque anche qui, non è che puoi fare quello che vuoi, sia ben chiaro.

DEMO – Ma certamente, ci mancherebbe altro, però volevo ringraziarti per l’ospitalità, non sapevo proprio dove andare.

AMEDEO – Beh…potevi andartene a casa di tua madre.

DEMO - …Stai scherzando, sarei passato dalla padella alla brace e poi vuoi mettere il divertimento

Squilla il telefono, Amedeo risponde.

AMEDEO – Pronto…??...Chiii…??...LOREDANA FRU FRU…??...No signorina…guardi ha sbagliato numero…

Non finisce di parlare che Demo strappa di mano la cornetta del telefono ad Amedeo.

DEMO - …Pronto…??...Si…si…No, non posso parlare adesso, comunque sono qui…a questo numero…ti richiamo ciao.

Ripone la cornetta poi si rivolge ad Amedeo che lo guarda esterrefatto.

DEMO - …Scusami tanto Amedeo, ma non potevo fare altrimenti…il tuo numero di telefono era l’unico modo per stabilire un contatto con questa signorina senza usare il cellulare.

AMEDEO – Loredana Fru Fru…??...Ma…ma chi è…??

DEMO – (Pimpante)…La mia fidanzata…

AMEDEO – (Sconvolto)…La tua…fidanzata…???

DEMO - …Si…la mia fidanzata…si…immagina…LOREDANA FRU FRU…anni trentadue…occhi neri, capelli neri, labbra nere…

AMEDEO - …Una ragazza di colore…??!!

DEMO - …Ma no…labbra carnose…come facevo a dire di no…

AMEDEO – Perché…?? Lei ti ha detto di si…??

DEMO – Chi…??

AMEDEO – Questa…questa Loredana Fru Fru…

DEMO – No…Ancora non mi ha detto di no, però, puta caso mi dicesse di sì, io non le dico certamente di no…

AMEDEO – (Perplesso)…Effettivamente è un ragionamento che non fa una piega…e…Stefania…tua moglie??

DEMO – Mia moglie ha una pietra di legno al posto del cuore…non mi merita.

Di nuovo squilla il telefono e Amedeo di nuovo risponde.

AMEDEO – Pronto…?? …Buonasera…no…no…mi ascolti, ha sbagliato numero…qui non c’è nessuno che si chiama Rodolfo…
Non termina la frase che Demo si impadronisce della cornetta.

DEMO – Prontoooo…?!!...Si...si…ciao bignè…sono io il tuo Rudy…ma certamente mia bella cavalla da mostra filippica…bellezza strascinante…no…no…impossibile al momento…ti richiamo io…Ciao per ora…mia dolce pastarella farcita…(Chiude il telefono)

AMEDEO – (Ancora più esterrefatto) …Fru Fru…Bignè…ma neanche fossimo in pasticceria…E poi…E poi chi sarebbe Rodolfo…??

DEMO - …Rodolfo c’est moi…!!...Sono io!!

AMEDEO – Tu sei Aristodemo…il tuo nome è Aristodemo!

DEMO – Si…è giusto, però per CARLA BIGNE’ sono Rodolfo o Rudy se preferisci…nome d’arte.

AMEDEO - …Roba da matti…Tu sei un pazzo…!!

DEMO – Eh…mio caro Amedeo…tu non puoi capire…

AMEDEO – Ma cosa devo capire…?? Dimmelo tu…E comunque immagino che anche questa ti abbia detto di si…

DEMO – E invece no…mi ha detto di no…per il momento, però bisogna insistere, non dare tregua, battere il ferro continuamente…immagina un pescatore con tante canne da pesca. Bene…ora immagina queste canne da pesca che lavorano all’unisono…sono gettate, sono sempre la in acqua aspettando con pazienza il pesciolino, e guarda che qualche pesce prima o poi…abbocca.

AMEDEO – Ah…non ne dubito, e…nel tuo caso, quanti…pesci hai preso fin adesso…?

DEMO – Fin adesso…fin adesso (Conta con le dita)…beh…per il momento neanche uno…ma è ancora una cosa in fase sperimentale…ci vuole un po’di tempo…(cambia argomento)…Tu piuttosto…qua come sei messo…??

AMEDEO – In che senso…?

DEMO – No…dico…un po’ di movimento…c’è…??

AMEDEO – Movimento…? Quale movimento??

DEMO – Come, quale movimento…? Movimento in generale…

AMEDEO – Non so proprio di cosa parli.

DEMO – Amedeo, ascoltami bene, partiamo da un dato di fatto.
Tu sei un uomo single, che abita da solo ok?

AMEDEO – Beh…direi di si, almeno ci vorrei provare…

DEMO – Allora, un uomo single, che abita da solo, per i fatti suoi,
deve forzatamente avere un certo suo movimento, chiaro?

AMEDEO - …Direi proprio di no.

DEMO - …Donne, Amedeo…femmine, ragazze…frizzi, lazzi, spruzzi e sprazzi…il movimento no…?!!

AMEDEO – Ascoltami Demo…lascia che ti dica una cosa…tu sei proprio fissato…sei malato, hai bisogno di farti vedere da un medico, ma non da un qualsiasi medico, no, no…devi andare da uno bravo che ti indichi la strada e che ti faccia finalmente capire che nella vita, non c’è solo quella robina li…ma dai…!!

DEMO – A parte il fatto che “quella robina li” è una robina bella un gran bel po’ e meriterebbe tutta la nostra e la mia attenzione…voglio mostrarti una cosa…(da una borsa estrae un paio di boxer di colore rosso)…dimmi un po’…lo sai cosa sono queste?
AMEDEO - …A occhio e croce sembrano un paio di mutande da uomo…

DEMO – No…No…Queste non sono semplici mutande…no, caro mio queste sono come  una divisa…per l’esattezza una divisa da combattimento. AVANTI SAVOIA…!!

AMEDEO – Io…io devo proprio essere rimbecillito a trovarmi ancora qui a provare  di fare un ragionamento sensato con te…E comunque fatti coraggio soldato dell’amore, qui non troverai nessun movimento. Tutto tranquillo.

DEMO – Mi dai una grande delusione Amedeo, speravo sinceramente in qualche cosa di più.

Il discorso viene interrotto dal campanello d’ingresso che annuncia l’entrata in scena di LUCIA, vicina di casa di Amedeo.
Amedeo va ad aprire.

LUCIA – (Da fuori)…Scusami Amedeo…scusami tanto, (entrando)… per favore avresti un po’ di zucchero da prestarmi…?

AMEDEO - …Come no, Lucia, te lo prendo subito…

Amedeo esce di scena, lasciando sola Lucia con Demo.
Pausa piena di imbarazzo.
Demo squadra più volte da capo a piedi Lucia.
(Effetto sonoro) In lontananza l’ululato di un lupo.

DEMO – Ehm…Ehm mm…Buonaseraaaa…!!

AMEDEO – (Da fuori) …Ma che buonasera, cretino…sono le dieci e mezza del mattino…!!

DEMO - …Volevo dire buongiorno…

LUCIA – (Lieve imbarazzo)…Giorno…

DEMO - …Io sarei un amico di Amedeo..

LUCIA – A si…?? …Sono contenta…

DEMO - …Sono contento anche io che lei sia contenta…E, come si chiama…??

LUCIA – Mi chiamo Lucia…(porge la mano)…piacere.

DEMO – (Prende la mano di Lucia)…Aristodemo…detto Demo…
Piacere, molto, ma molto piacere piacerissimo…(Lucia ritrae la mano con forza)…Che non abbia paura signorina…mica mordo sa…

LUCIA – (Chiama)…Amedeooo…!!

AMEDEO – (Da fuori)…Cosa c’è Lucia…??

LUCIA - …Avrei un po’ di fretta Amedeo…

AMEDEO – (Da fuori)…Arrivo subito…

DEMO – Eeee…Dove abita lei signorina…?

LUCIA – Proprio qua, di fronte la casa di Amedeo.

DEMO – Veramente…??

LUCIA - …Be, si.

DEMO – Magnifico !! Perché da oggi in avanti anche io starò di casa qui…Amedeo è un mio carissimo amico e mi ospita…da oggi …e per sempre.

LUCIA – Ma va…!

DEMO – Ah si eh…!! In verità faccio molta fatica ad abitare qua,
ma per un amico solo come un verme quale è Amedeo che soffre di questa solitaria solitudine ho fatto e farò questo sacrificio, per fortuna che ci sono, altrimenti…

LUCIA – Ma è strano però, a me Amedeo dice sempre che da solo sta bene…

DEMO - …Lui dice così perché si vergogna…

LUCIA – Si vergogna di cosa…??

DEMO – In realtà la solitudine lo devasta…io sono qui per questo, per fargli un po’ di compagnia…così magari avremo occasione di incontrarci di nuovo…io e lei…

LUCIA – Ma certamente…

Rientra Amedeo con una tazza di zucchero in mano.

AMEDEO – Scusami tanto Lucia, ti ho fatto aspettare un po’, c’è ancora talmente casino in cucina che…comunque ecco qua. (Porge la tazza a Lucia).

LUCIA - …Ma figurati, stavo parlando con questo tuo amico…

DEMO – (Ribadisce il nome)…DEMO…!!

LUCIA  - Demo…si.

DEMO – Le ho detto che da oggi e per un po’ di tempo abiterò con te…e ti farò compagnia…e se anche lei avesse bisogno…

AMEDEO – Veramente della tua compagnia, potevo benissimo farne a meno, e poi penso proprio che nel brevissimo periodo di tempo in cui rimarrai qua, Lucia non avrà bisogno di nulla.

DEMO – Non si sa mai…troppe cose possono capitare in una settimana…

AMEDEO - …No…no…il tuo soggiorno qui da me e previsto per soli due giorni, mio caro amico, dopo di che te ne ritorni da tua moglie.

LUCIA – (A Demo)…Ma, sei sposato ?

DEMO – (Pronto)…Chi…?? Io…??...No, ci mancherebbe altro! Io Lucia, sono scapolo, scapolissimo fin dalla nascita.
Una scelta di vita Lucia…perché si sa, che la solitudine e come la pioggia marzolina, lava i panni della vita, risciacqua i pensieri vagabondi e stende al sole con le mollette della fantasia le visioni distorte di questo infausto mondo…(Rimane in posa oratoria).

Amedeo e Lucia rimangono senza parole. Pausa.

LUCIA - …Belle parole, bravo.

DEMO - …Sono anche un po’ poeta.

LUCIA – Lo immaginavo, beh…meglio che vada…grazie tante per lo zucchero Amedeo. (Fuori).

AMEDEO – Ciao Lucia…(La vede uscire, poi si rivolge a Demo)…Mi vuoi spiegare che diavolo hai in mente ??

DEMO – Amedeo, cerchiamo di essere chiari, ti si presenta in casa una donnuccia, notevolmente attraente e carina…Ti vuoi creare qualche chanse? Si o no…??

AMEDEO - …Non ti capisco…mi sembra di parlare con..con un deficiente…

DEMO – Ma è tutto una questione di tattica, per movimentare un po’ questa casa tanto triste. Dovremmo organizzare qualche festa.

AMEDEO – Tu sei matto…Non si organizza proprio niente di niente, questa e casa mia, e tu tra due giorni te ne vai…un’altra cosa…

DEMO - …Dimmi…

AMEDEO – Vedi di lasciare in pace Lucia, non mi far fare figuracce per cortesia.

Da fuori scena si sente il suono ripetuto e costante di una trombetta.

DEMO – (Meravigliato)…Questo…? Cos’è…??

AMEDEO – Ah…Questo è Massimino…Un bambino che abita dall’altra parte del muro…ogni tanto suona una trombetta.

DEMO – (Preoccupato)…Anche di notte…??

AMEDEO – Può capitare che la suoni anche di notte, è piccolo ha solo due anni, ma non da fastidio, anzi…

DEMO – E…I genitori non fanno nulla…

AMEDEO – Gli diranno di smettere, lui smette poi magari ricomincia, te l’ho detto è un bambino.

La trombetta continua a suonare.

DEMO – Un bambino scassapalle…non smette più.

AMEDEO – Bisogna avere pazienza.

DEMO – (Gridando)…Ohé…Smettila di far casino, bambino cretino…!!!

AMEDEO – (Sobbalza)…Ma cosa gridi…???

DEMO – Senti un po’…?? Ha smesso…
AMEDEO – Per forza ha smesso, l’avrai spaventato…

DEMO – Così magari impara l’educazione.

La trombetta riprende a suonare.

DEMO – Allora è proprio stupido…

AMEDEO – Non è stupido…è un bambino…

DEMO – (Grida ancora più forte)…OOOOHHH…!! Se vengo li la tua trombetta te la faccio ingoiare…La vogliamo smettere si o no…?? E allora…??

La trombetta tace.

AMEDEO – (Irritato)…Adesso basta !! Ma che modo di fare hai…??...Ti ricordo che sei a casa mia.

DEMO – E che non mi piace la confusione…

AMEDEO – Sei solo tu che fai confusione…

Squilla il telefono ed un Amedeo un po’ alterato risponde.

AMEDEO – Pronto…??...Ah…mamma sei tu…! Si, si certamente…Ma dai…ma veramente…??...No spiegami come è potuto il gatto a finire nel forno…No me lo devi spiegare…Ah…ho capito, si va bene, ma il forno era caldo ?...Si…e il gatto è rimasto dentro…Va bene, vengo subito, mamma non toccare niente che arrivo…si…ciao. (Chiude il telefono poi si rivolge a Demo)..Demo, guarda, devo fare un salto da mia madre, cerco di fare veloce…Tu qua fai come fossi a casa tua…(ci ripensa)…Ovviamente si fa per dire.

DEMO – Si…Si, tranquillo, sistemo la mia roba poi ti aspetto.

AMEDEO - … Ah…Un’ultima cosa, se vuoi mangiare qualche cosa basta che apri il frigorifero in cucina. Mi raccomando non esagerare. Ciao. (Amedeo esce).

Demo si guarda intorno pensieroso, comincia a sistemare le sue cose. Poi si siede, si toglie le scarpe e si accorge di avere un buco in un calzino. Si stende sul divano e ne esamina la consistenza facendo insignificanti ragionamenti a voce alta.
Improvvisamente squilla il telefono. Dopo qualche secondo di indicazione Demo risponde.   

DEMO - …Pronto…Si, questa è la casetta del signor Amedeo…Chi parla…??...No…mi dica lei chi è…?? Ah…Walter, amico caro… ma sei tu veramente…??...No, non hai sbagliato numero…lo so che la voce non è quella di Amedeo…si…si…si…no e che…si…e basta no…!! Parli solo tu…e allora..!! Posso parlare…mi fai parlare…OH…!! Sono Demo…si Walter sono Demo, Amedeo adesso non c’è, è uscito, non so quando torna…no…Come cosa ci faccio qua, ci abito…si…Amedeo mi ospita per…diciamo un paio di settimane…Si…No, non credo proprio che voglia ospitare anche te…come dici…?...Stavano facendo dei lavori di manutenzione e hanno trovato una bomba d’aereo nella strada dove abiti…!! Ma veramente…?? Hanno evacuato tutta la zona e hanno fatto  sgombrare tutte le famiglie residenti…e …lo so…però qua non c’è posto…siamo già in due…perché non vai da tua madre…??...E tua moglie…?? Va da tua suocera…vacci anche tu…non se ne parla nemmeno. Ho capito, però io adesso non ti posso dare il permesso di venire qua…non è casa mia…però, magari potresti dormire per terra…come ??...No, io non gli dico niente…bisogna eventualmente che lo domandi tu…no…no…Walter…??...Walter…
(Ripone il telefono)…Ecco, ha chiuso questo deficiente…prendo un po’ di roba e arrivo…e io…?? Cosa dico a Amedeo quando torna…?...(Ci riflette un attimo)…Beh…alla fine…non è un mio problema e adesso…ho fame ! (Fuori verso la cucina).

La scena si oscura (mezze luci) per alcuni secondi, musica, e mentre ritornano le luci normali di scena, la musica termina. Rientra Amedeo.
AMEDEO – (Entrando)…Demo…son tornato…!!

DEMO – (Esce dalla cucina con un vistoso panino in mano) …Oh…Amedeo…son qua…

AMEDEO – Ma…stai mangiando…??

DEMO – E si, mi avevi detto che se mi fosse venuta fame…

AMEDEO - …Giusto…mangia pure il tuo panino…

DEMO - …Mmmm…Veramente sarebbe il terzo…

AMEDEO – Ah…però…tre panini ti sei mangiato…!!

DEMO – Si…Mortadella e salame…

AMEDEO - …C’è rimasto più niente in frigo…??

DEMO - …Il ghiaccio…

Amedeo si dirige preoccupato in cucina.

AMEDEO – (Da fuori alterato)…Ma guarda, guarda qua che disastro, che confusione…ma neanche ci fosse passato un branco di maiali…ma guarda,  tutto in disordine…olio…coltelli forchette…il pane..il pane ??...Dove è finito il pane…??

DEMO - …L’ho mangiato!

AMEDEO – (Rientra)…Ma come…l’hai mangiato..!? Era un chilo e mezzo di pane…Un chilo e mezzo…!!

DEMO – Come l’ho mangiato…che domanda…l’ho mangiato con quattro uova e un poco di formaggio !!

AMEDEO – Immagino sarai sazio…!! Tre panini con mortadella  e salame, un chilo e mezzo di pane, quattro uova sode, il formaggio…
DEMO - …Pure due mele…

AMEDEO – Pure…

DEMO – Certamente, la frutta è fondamentale, e poi come si dice, “ Una mela al giorno leva il medico di torno…” io per stare più tranquillo ne ho mangiate due…

AMEDEO – (Affranto)…Sono senza parole…

DEMO – Il problema e che sarei a dieta…

AMEDEO – Ma che fortuna…

DEMO – E che quando sono fuori casa…mi prende una gran fame…credo sia ansia.

AMEDEO – Ma guarda che strana combinazione…uno stato d’ansia, un impeto convulsivo che ti porta a divorare tutto quello che è commestibile…E a me non hai pensato…??

DEMO - …Amedeo, sei stato tu a dirmi che se avevo fame…

AMEDEO – Ho capito…ma datti una regolata però…!! Io adesso cosa mangio…??

DEMO – Non saprei…Perché non vai dalla tua vicina di casa, e ti fai invitare a pranzo…??

AMEDEO – Ma ci mancherebbe altro, così senza preavviso è impossibile.

DEMO – E allora o rifai la spesa, o digiuni sino a questa sera.

SQUILLA IL TELEFONO AMEDEO RISPONDE.

AMEDEO – Pronto…Ah mamma sei ancora tu…No, no sono arrabbiato…e che sto parlando con un mio amico…si, qua con me c’è un mio amico, no, no.. e che ha litigato con la moglie…e adesso è qui da me per due giorni…si, dorme qui…come non è bello…?...Che un uomo dorma con un altro uomo…si va beh…!!...Si…che poi la gente parla…Quale gente mamma…?? Quale gente…??...Comunque basta eh…!! Per favore…No, no, non ho bisogno di nulla…no, mi è passata anche la fame…se…Ciao.
(Chiude il telefono)…Ci mancava anche mia madre…

DEMO – A proposito…prima ha telefonato Walter…

AMEDEO – Walter…?? E cosa voleva…?

DEMO – Ah, non saprei…mi ha detto solo che hanno trovato una bomba d’aereo nella strada di casa sua…

AMEDEO - …Sul serio…??

DEMO – Eh…si, ha detto proprio così…stavano facendo dei lavori ed hanno rinvenuto questo ordigno della seconda guerra mondiale…e per via della sicurezza hanno evacuato tutta la zona per due chilometri.

AMEDEO – Ma pensa un po’…

DEMO – Si…Allora Walter …si …insomma ti voleva chiedere un favore…

AMEDEO – (Dubbioso)…Quale favore…??

DEMO – Ti voleva chiedere se…poteva trasferirsi qui da te per un po’…

AMEDEO - …Ma siamo pazzi…?? No…no…non se ne parla nemmeno…E poi dove lo metto…??

DEMO – Potrebbe dormire per terra come i barboni…

AMEDEO -…No…no……ci mancherebbe soltanto questa disgrazia…

DEMO - …Si tratterebbe di aiutare un amico in difficoltà…

AMEDEO - … Ti assicuro che ci troveremmo noi in difficoltà se Walter venisse qua.

DEMO – E perché mai…?? Sarà mica malato…

AMEDEO – Non è malato, però ha qualche problema…

DEMO – Non ne sapevo niente, mi dispiace…

AMEDEO – Ti dispiace cosa…??

DEMO – Di questa malattia che ha Walter…

AMEDEO – Ma non è una malattia, soffre di aerofagia…che poi non è una malattia vera e propria…in pratica fa…delle bombe micidiali…

DEMO – Le bombe sarebbero…

AMEDEO – Peti…Demo, peti…emissioni anche fragorose di gas intestinali tramite l’orifizio anale…hai capito…??

DEMO – Eh va bè…dai…tutti chi più e chi meno…

AMEDEO – Ah…certamente…ma non come Walter…lui è un caso patologico, è come se ingurgitasse aria dalla bocca, anche respirando l’aria gli finisce nelle budella e si va a mescolare con quello che mangia e pare che i suoi succhi gastrici…siano poco gastrici, e quindi tutto fermenta. Ovvio quindi che i gas che si formano all’interno prima o poi escono, e nel suo caso escono in modo…come dire, anomalo.

DEMO – Un bel problema…e poi l’imbarazzo…

AMEDEO – Dubito fortemente che Walter provi qualche imbarazzo, e questo gli comporta anche la risoluzione del problema, visto che Walter non è propriamente un damerino. Senza contare l’odore continuo e pestilenziale che viene emanato dai suoi piedi…e del suo fiato ?...Ne vogliamo parlare…??

DEMO – Mi parli di una catastrofe ecologica…

AMEDEO - …Quasi…E dunque come vedi, non è proprio il caso di ospitarlo qua…specialmente adesso che poi ci sei anche tu.

SUONA IL CAMPANELLO D’ INGRESSO.

DEMO - …Questo è lui…!!

AMEDEO – (Disperato)…Come sarebbe a dire …è LUI…!!??

DEMO – (Tranquillo)…Si…mi ha detto che veniva qui e che…

SUONA ANCORA IL CAMPANELLO D’INGRESSO.

AMEDEO – Non dire niente…stai zitto…adesso ci parlo io…

AMEDEO VA AD APRIRE.

AMEDEO – (Da fuori) …OH… Walter…sei tu…??

WALTER – (Entra in scena con un materasso arrotolato sulle spalle. Vestito in modo molto dimesso e trasandato, getta il materasso a terra) …Permesso…permesso…questo dove lo appoggio ??...Va beh…lo metto qua…(getta il materasso a terra poi esce).

AMEDEO – (Tenta di fermarlo) No…Walter…ascolta.

WALTER RIENTRA DI NUOVO PORTANDOSI DIETRO UNO SCATOLONE PIENO DI COSE SUE, TRA CUI FIASCHI DI VINO, PROSCIUTTI, SALAMI ECC. ECC..
WALTER – Quello è il mio posto vero…?? (Si butta sul materasso) …Ah…!! Come si sta bene…(si rialza sistemando alla meno peggio)…Adesso vado a prendere le ultime cose…(vede Demo)…Ciao Demo…!!

DEMO – C…ciao…!!

AMEDEO – (Senza parole) …Che cazzo gli dico adesso…??

DEMO - …Ah…Non saprei proprio…la casa è la tua…

RIENTRA WALTER CON UN SACCO E LO GETTA A TERRA.

AMEDEO - …Walter ascolta…ti volevo dire che…(Annusa l’aria)…mamma mia…senti che…che …odore…puzzolente…!!

DEMO – (Anche Demo si accorge del cattivo odore)…Ma dai…!! Walter, ma cosa hai mangiato…?? Topi morti…???

AMEDEO - …Cosa ti avevo detto…?? Cosa ti avevo detto…??

IN QUESTO MOMENTO DI GRANDE CONCITAZIONE ENTRA LUCIA.

LUCIA - …Oh…Scusate tanto, ma c’era la porta aperta allora…Che succede…??

AMEDEO – (Imbarazzato)…Ah…Lucia, niente di particolare, e che è arrivato un mio amico, allora…

LUCIA – (Annusa l’aria)…Amedeo, stai forse cuocendo i broccoli..??

AMEDEO – (Imbarazzatissimo)…Ehhh…?? Cosa…? Aahhh…i broccoli…Nooo…cioè…si…comprati questa mattina…

LUCIA -…Mmmm…Buoni i broccoli…e come li fai Amedeo…??

AMEDEO – (Come sopra) …Come li faccio… già… bella domanda…come li faccio ??....Con la pasta, si…pasta e broccoli.

LUCIA - …Buona, pasta e broccoli…però senti che cattivo odore che fa…(Si avvede che Demo tiene tappato il naso con le mani)…E…il tuo amico cos’ha…?? Sta male…?

AMEDEO – Eh…?? Ah…si…un fastidioso mal di denti…pare.

LUCIA – Oh…poverino, mi dispiace tanto…

DEMO – (Farfuglia)…Anche a me…

ENTRA WALTER TENENDOSI LA PANCIA.

WALTER - …Permesso…permesso…Amedeo…Amedeo…per cortesia…il bagno…?

AMEDEO – (Pronto)…Di là…!!

WALTER DI CORSA AL BAGNO.

LUCIA – (Meravigliata)…E questo chi è…??

AMEDEO – (Un po’ alterato)..Te l’ho detto, è un altro amico …si chiama Walter…

DEMO – (A voce bassa)…Detto “FOGNA”…!!

LUCIA – (Non capisce)…Come…??

AMEDEO – (Cerca di rimediare)…Niente…Lucia…Niente…

LUCIA – (Curiosa) E, verrà anche lui ad abitare qua da te…??

AMEDEO – Ma no…ci mancherebbe…è solo di passaggio.

DEMO - …Siamo ancora giovani per morire…

LUCIA – Perché…?? Ha qualche forma di malattia infettiva…??

DEMO – …Imbarazzo intestinale perseverante…

LUCIA – (Non capisce)…Prego…??

AMEDEO – (Si altera)…Demo…e allora…!! Diamoci un taglio no?

DEMO – Chiedo scusa.

AMEDEO – (Si rivolge a Lucia)…Scusami tanto Lucia, ma proprio è urgente che te ne vai…magari se torni più tardi…

LUCIA – Ah…però…sei gentile…se ti do tanto fastidio puoi dirmelo chiaramente…non mi offendo mica…

AMEDEO – Lo so, però come vedi c’è un po’ di confusione…

LUCIA - …Non dire altro…va bene, torno più tardi…se non disturbo…Ciao ! (Fuori).

AMEDEO – (Sollevato)…Oh…Finalmente!

DEMO – Bravo Amedeo, certo che un barlume di educazione e di eleganza nei confronti delle donne…qui siamo distanti anni luce…

AMEDEO – Di cosa parli scusa…??

DEMO – Come di cosa parlo…?? No dico, ti sembra questo il modo di ricevere una signora a casa tua…??

AMEDEO – E già, perché secondo te, ricevere una signora tra gli odori e gli effluvi di quella specie di cloaca che risponde al nome di Walter è una finezza squisita.

SI ACCORGE CHE STA TORNANDO WALTER. (Rumore di sciacquone.)

AMEDEO - …Fermo…fermo, ritorna il “bombardiere” !!!

I DUE CERCANO RIPARO.
WALTER ENTRA TRIONFANTE, BRACCIA AL CIELO.

WALTER - …Ragazzi…ragazzi ascoltate questa grande verità…
“…SI ENTRA PESANTI E DOLENTI…E SI ESCE LEGGERI E CONTENTI!” …Una grande, grande soddisfazione, sono commosso !!

AMEDEO  - (Cerca di dire qualche cosa)…Si…Walter, ascolta…

WALTER – (Perplesso)…C’è qualcosa che non va…??

MENTRE CONVERSA COME NULLA FOSSE SI INFILA UN DITO NEL NASO E NE ESTRAE MATERIALE PER FARNE PALLINE CHE LANCIA.

DEMO – (Si dispera)…E no…dai…ma che schifo…!!

AMEDEO – E smettila Walter, per piacere…!!

WALTER – (Non rendendosi conto) …Cosa c’è…?? Cosa ho fatto di male…??

AMEDEO - …Porca trota…un po’ d’educazione no…??

WALTER – (Intende)…Ehhh…per così poco!...Siamo tra di noi !

AMEDEO – (Paziente)…Si, saremo anche tra di noi, però sei anche a casa mia…poi ci sarebbe anche Demo, che sarebbe mio ospite…

WALTER – Ospite…?? Demo un ospite…?? Ma non dir cazzate, Demo è un amico !

DEMO – No, no…Non voglio essere più tuo amico…mi astengo.

WALTER – Ma smettila…ospite…! (Lancia una pallina verso Demo)…AH…AH…Toh..!! Prendi al volo…!!

DEMO – (Evita la pallina e fugge disperato)…Che schifoooo…!!!

AMEDEO – (Deciso)…Walter, ascoltami, ti devo parlare.

WALTER – (Mette una mano sulla spalla di Amedeo.)…Dimmi tutto amico mio.

AMEDEO – (Cerca di evitare il contatto)…Buono...!! Non mi toccare, ok…?

WALTER – Guarda che non ho mica la peste.

AMEDEO – Siamo d’accordo, non avrai la peste però si pregato di non toccarmi…ascoltami…non è per cattiveria, mi devi credere, però adesso a casa mia, c’è Demo per due giorni…come vedi la casa non è grande anzi è proprio piccola, e rimane difficile una convivenza in tre proprio qui, in questa casa, quindi sarebbe bene che tu….

IL DISCORSO DI AMEDEO CHE WALTER ASCOLTA CON ATTENZIONE, ANDRA A SFUMARE CON L’ALZARSI DI UNA MUSICA FINALE CHE CHIUDERA’ IL PRIMO ATTO.


FINE PRIMO  ATTO



SECONDO ATTO


All’apertura del sipario, la scena illumina la tragedia della casa di Amedeo. La devastazione ed il disordine regnano sovrani.
Bottiglie vuote, fiaschi di vino, piatti di carta usati, lattine vuote, salami appesi, prosciutti appesi, scarpe spaiate, calzini, indumenti vari anche appesi ad un filo che attraversa la scena.
Troviamo Demo che dorme sul divano in mutande sulla sinistra (dello spettatore) e Walter sulla destra, anche lui dorme disteso a terra su di uno sporco materasso.
Squilla il telefono.
Risponde al quarto o quinto squillo Walter, molto, molto seccato.


WALTER – (Squillo il telefono)…Prroonto...Chi è…??...Chi...La mamma di Amedeo…??...No, Amedeo è uscito…si…mi scusi signora ma, la mamma di Amedeo, non era morta…??...No…E certamente…va bene, vedo se lo trovo e se non lo trovo vado subito a cercare suo figlio…Certo, non dubiti, lei però signora stia al telefono, che se lo trovo la faccio richiamare…va bene. (Abbassa la cornetta)…Ma va all’inferno…te e Amedeo. (Si ributta sul materasso).

Di nuovo squilla il telefono.
Questa volta risponde Demo.

DEMO – (Assonnato ed alterato)…Pronto…!!...Chi parla…??...La mamma…??...Che mamma…??...Di Amedeo…!Signora, la mamma di Amedeo è morta…!! E si…morta…Come no…se le dico che è morta, è morta sicuro…e comunque Amedeo adesso non c’è…non so dove sia…forse al cimitero a trovare sua madre che è morta…ma non insista signora su…va bene, riferirò. (Abbassa la cornetta). Ma ti venisse un colpo…svegliare così la gente alle dieci e mezza del mattino. (Si ributta sul divano a dormire)

Pausa.
Entra molto lentamente dal fondo Amedeo, tenendo in mano una bomboletta di deodorante che ogni tanto spruzzerà.
Desolatamente si guarda intorno.

AMEDEO - …Mamma mia…Che confusione, che desolazione, che tristezza…sembra di entrare in un allevamento di cinghiali …peggio di una stalla…(Guarda desolato Walter)…Guarda questo…un animale…una bestia…puzza come una capra…ma sarà mai possibile…!!

Walter si alza non accorgendosi di Amedeo, si dirige verso il bagno, dove entra, non prima di aver bevuto da un fiasco di vino.

AMEDEO – (Lo osserva schifato) …Proprio un principe…un vero signore…Io non ne posso più…stavo tanto bene da solo, nella mia beata e tranquilla solitidine…ma come mi è saltato in mente di ospitare questi…questi due cialtroni puzzolenti che ora non hanno nessuna intenzione di andarsene…

Walter esce dal bagno e solo ora si accorge di Amedeo.

WALTER - …Amedeo…! Amico mio, buongiorno, lo sai che dentro il tuo bagno si sta proprio bene…c’è un bel calduccio.

AMEDEO – Non ho sentito lo sciacquone, come mai ?

WALTER – Perché ho solamente…come dire,  esplicitato una impellenza idrica. (Si sdraia di nuovo nel suo materasso).

AMEDEO – (Non convinto)…Fammi dare un occhiata…(va in bagno poi da fuori a voce alta)…Ragazzi, bisogna proprio che ve lo dica…qua non andiamo bene…il disordine non è parte del mio carattere e quindi…(si ferma)…e questo ??...(esce dal bagno con in mano un tubetto di dentifricio malamente spremuto.)…Cosa sarebbe questo ?

WALTER – (Vede il tubetto)…Come cosa sarebbe…?...Il dentifricio no…??!

AMEDEO – (Adirato)…AH…!! Questo sarebbe il dentifricio…??
Chi è stato…??...Voglio sapere chi è stato…??

WALTER - …A fare cosa…??

AMEDEO - …A ridurre il dentifricio in questo modo…

WALTER - …Ma che noia Amedeo…

AMEDEO - …Non lo sopporto…mi da fastidio…

WALTER – Ma cosa…??

AMEDEO – A parte il fatto che il dentifricio è una cosa strettamente personale…che tra l’atro questo è anche medicato…

WALTER – Cos’è…??

AMEDEO – Medicato, ignorante…medicato !

WALTER – E…vorrebbe dire…??

AMEDEO - …Vorrebbe dire dodici ero e cinquanta in farmacia.

WALTER - …Bravo…sei furbo…dodici e cinquanta per un dentifrico…complimenti.

AMEDEO - …Me lo ha consigliato il dentista…

DEMO INTERVIENE.

DEMO – E basta insomma…!! Voglio dormire…

WALTER – Zitto tu…e dormi.

Da fuori si sente suonare la trombetta di Massimino.

DEMO – (A voce alta)…E basta, porca trota…Bastaaaa…!!

Ancora la trombetta di Massimino.

DEMO – (Si altera ulteriormente)…Ohhh…!! Imbecille di ragazzino cretino…smettila con quella trombetta…se vengo li te la rompo in due e poi te la faccio mangiare…!!

Suona il campanello dell’ingresso, Demo furioso si alza dal divano  e si dirige verso la porta.

DEMO – (Uscendo)…Questa volta faccio un macello…Chiunque sia lo maciullo…lo spacco in due…(Esce poi improvvisamente cambia tono)….Ooohh…!! Ma che sorpresa …Lucia…che piacere !!

LUCIA – (Entrando)…Disturbo…??

DEMO – (Dietro Lucia)…Ma no…ci mancherebbe…La mia casa e la tua casa…

LUCIA – (Non raccoglie)…C’è Amedeo…??

AMEDEO - …Si, Lucia, sono qua…

LUCIA – (Si accorge di Amedeo)…Oh, scusami Amedeo, ma in mezzo a tutta questa confusione, non ti avevo visto.

AMEDEO - …Si, andiamo di male in peggio…Cosa c’è Lucia…??

LUCIA – Ma niente…volevo solo dirti che…(Lucia annusa l’aria)…Ma…hai cucinato broccoli anche oggi…??

AMEDEO – (Guarda Walter)…Ehhh?...Come…?...Si…direi proprio di si…ci piacciono veramente tanto, non è vero ragazzi…?

DEMO – A me fanno schi…

AMEDEO – (Lo interrompe)…Fanno bene…i broccoli fanno bene…alla sera magari sono un po’ pesanti, ma se hai problemi di…

DEMO – Ma Amedeo…Mi meraviglio…!...Ma io dico…potrai parlare di broccoli davanti ad una bella signorina ??...Che lo scusi tanto signorina Lucia…anzi, Lucia…ma Amedeo non conosce le buone maniere…

LUCIA - …Perchè tu invece…

DEMO – NO…io no…come avrai certamente afferrato, io sono fatto di altra pasta…di altro stampo…e se tu Lucia, magari ne volessi approfittare…

WALTER - …(Seduto a terra sul materasso)…Se vuoi puoi anche approfittare di me…non ho niente in contrario…

LUCIA – (Con sarcasmo)…Senza dubbio ragazzi…se dovessi per un attimo impazzire, ve lo faccio sapere…(Si rivolge a Walter)…Specialmente tu…si vede subito che sei un signore…!

WALTER - …Buongustaia…!!

LUCIA – (Taglia corto)…Ok…però adesso dovrei parlare con Amedeo se non vi dispiace.

DEMO – (A Walter)…Walter, forza, andiamo in…ufficio.

I due si dirigono verso il bagno.
Lucia attende l’uscita.

LUCIA – (Ad Amedeo)…Dunque, Amedeo, ieri c’è stata la riunione di condominio, tu non c’eri, però la famiglia Cenci, i genitori di Massimino, hanno protestato con l’amministratore per via del chiasso che ci sarebbe qua.

AMEDEO - …Noi facevamo chiasso…? E quando…??

LUCIA - …Dopo pranzo…quando il piccolo Massimo va a dormire…

AMEDEO - …Mi dispiace, non ne so nulla…perché in genere subito dopo pranzo, vado da mia madre…però…però…mi rimangono a casa questi due disgraziati…Aspetta…aspetta un momento…(Chiama)…Walter..??...Demo…??...Venite un attimo per favore…

I due rientrano.

AMEDEO – Ascoltate un po’…Cosa avete combinato ieri dopo pranzo quando di solito vado da mia madre…??

DEMO – Dove…??

AMEDEO – Ma come dove…?? Qui, in casa…

WALTER - …Io di solito a quell’ora sono in bagno che…

AMEDEO – (Lo interrompe)…Abbiamo capito grazie!

DEMO – Io invece ero sul divano, come faccio tutti i giorni, cercando di riposare, ma qui non è possibile, perchè sempre alla stessa ora, quel testone di bambino soffia in quella sua trombetta del cavolo…Tutti i giorni, appena dopo il pranzo, fa così !...Allora ho gridato, ho gridato talmente forte da sgolarmi…ma lui niente, poi , quasi alla disperazione ho cominciato a dare certi pugni nel muro che quasi lo sfondo…

AMEDEO - …Poi la musica è finita…

DEMO – …Si, gli amici se ne vanno…Certamente che la musica è finita…

AMEDEO – (Si rivolge a Lucia)…Hai visto Lucia ? Mistero scoperto.

LUCIA – Beh…Amedeo, cerca di fare qualche cosa se no finisci nei guai…I signori Cenci hanno minacciato di denunciarti. Ma quando se ne vanno questi due…??

AMEDEO - …Bella domanda…Non lo so…ormai sono qui da quattro settimane…ed io, guarda, non ne posso più…

LUCIA – Sotto certi versi ti posso capire…però la colpa è tua che li hai fatti entrare…

AMEDEO – Ma io non potevo certo immaginare che fossero due bestie…

LUCIA – Be, io ti ho avvisato, quindi vedi di risolvere questa situazione al più presto, ok ?...Adesso vado…buon giorno a tutti eh…!!

WALTER – Ciao Luciana…

LUCIA – (Seccata) Il mio nome è Lucia…

WALTER - …Ciao Lucilla…

LUCIA – Si…buonanotte…(fuori accompagnata da Amedeo)

Rientra Amedeo che cerca di parlare ai due amici.

AMEDEO - …Sentite…io vi dovrei parlare.

WALTER – Siamo tutt’orecchi…

AMEDEO – Prima cosa, tu Walter…insomma sarebbe urgente che ti lavassi ecco…puzzi…puzzi come se avessi un topo morto nelle tasche…non è possibile…

AMEDEO NON FINISCE IL SUO DISCORSO CHE WALTER ESTRAE DALLE TASCHE QUELLO CHE SEMBRA ESSERE UN TOPO MORTO.

AMEDEO – (Esterrefatto)…E questo..??

WALTER - …Portafortuna…

DEMO – WALTER…sei…sei repellente…mi fai ribrezzo !

AMEDEO – Pienamente d’accordo !

WALTER - …Avete finito…?? …Si…?

AMEDEO - …Si.

DEMO - …Si.

WALTER – Sentitemi bene entrambi…L’aroma che voi ignoranti annusate è in realtà, il mio odore naturale…

AMEDEO – Non c’erano dubbi in merito.

WALTER - …Siete ipocriti e provinciali, io a differenza di voi sono sempre me stesso in ogni occasione e circostanza perché sono un signore, e sono un uomo che non deve chiedere…mai…

DEMO E WALTER RIMANGONO BASITI.

WALTER – (Riprende)…A proposito Amedeo…non è per caso che mi presti ancora il tuo dentifricio ?!

AMEDEO - …Ancora…??

WALTER – Questa volta mi serve solo per lavare la biancheria sporca…così tutto rimane fresco e sorridente …come vuoi tu.

WALTER - …(Si infuria)…Ti prendo a pugni se non te ne vai..!!

SUONA NUOVAMENTE IL CAMPANELLO D’INGRESSO, DEMO VA AD APRIRE, ENTRA DI NUOVO LUCIA.

DEMO – (Da fuori)…OH…Quale dolce visione …Lucia…prego..

RIENTRA LUCIA, SEGUITA DA WALTER.

AMEDEO - …Lucia…di nuovo qua…?

LUCIA – Eh…si…mi sono dimenticata di una cosa…

AMEDEO - …Dimmi.

LUCIA – Una cortesia…quando esci, mi potresti comprare questi giornali…OGGI…e GENTE…Ti dispiace…?? Poi ti rimborso.

AMEDEO -…No, no, tranquilla…

LUCIA – Grazie Amedeo…Ci conto eh…? Ciao…Ciao…(Esce)

DEMO – (Allusivo)…Ciao, ciao…Te lo do io il Ciao ciao !!

AMEDEO -…E ti pareva che lui non ne usciva con le sue dichiarazioni poetiche…

DEMO – Vuoi della poesia…eccola…! “ Lucia, Lucia, accosta la pancia vicino la mia così ascolterai una gran sinfonia…”!

A sentire questa poetica frase, Walter comincia a ridere a crepapelle seguito da Demo.

AMEDEO -…Non vi permetto…non vi permetto di mancare di rispetto ad una mia amica…sappiate che mi incazzo di brutto !

DEMO – Eh…calma…mica ci metteremo a litigare per una donna!

AMEDEO – C’è donna e donna…e Lucia non è come le altre donne…

WALTER – E già…ce l’avrà d’oro…!!

AMEDEO – È una questione di testa, di pensiero…  di bellezza interiore…

DEMO - …Ossia…??

AMEDEO – È anche bella dentro…ignorante…

DEMO - …Le hai fatto le lastre, confessa…!

Ancora risate di Walter e Demo.

AMEDEO – Siete proprio due cialtroni e pure ignoranti…
…Meglio che vada…ho bisogno di respirare un po’ d’aria pulita.
(Fuori bruscamente)

WALTER – Oh…Salutare no eh…!?

DEMO - …Ho come l’impressione che l’abbiamo fatto leggermente incazzare…

WALTER - …Leggermente…??...Per me s’è incazzato alla grande…

DEMO – E va bene…farà fatica doppia…poi gli passa…

Riprende lamentosa a suonare la trombetta di Robertino.

DEMO - …Mamma mia…!! Senti questo…!

WALTER – Noooo…Dai…Non è possibile, quando comincia non smette più…

La trombetta continua a suonare.

DEMO – (Disperato)…Qui bisogna fare qualcosa…!!

WALTER – Si…però senza esagerare…

DEMO – Va bene…cerchiamo di essere diretti…senza esagerare.

WALTER – Allora…uno, due e tre…

Walter e Demo, all’unisono, urlano, gridano e strillano.

DEMO – WALTER – Ohhh…!! Smettila…!! Ci hai rotto i timpani…!! E non solo i timpani…Bastaaaa…!! La gente vuole dormire…Bastaaa…!!

Silenzio.

WALTER - …Visto…?? Ha smesso…Basta poco…

DEMO – Io lo dico sempre…con i bambini, ci vuole un certo metodo.

WALTER - …Hai ragione…hai proprio ragione.

Suona il campanello d’ingresso, Demo va ad aprire. Entra Lucia.

DEMO – (Entrando)…Prego, prego, entra pure Lucia…fa come fossi in casa tua…

LUCIA – (Entrando un po’alterata)…Ma, siete stati per caso voi a gridare in quel modo…??

WALTER – Certamente…!

DEMO – Ci siamo fatti sentire eh…??

LUCIA – Certo…che vi siete fatti sentire…tutti vi hanno sentito, perché siete due cretini…!!

WALTER - …Cretini…??

DEMO - …Si…mi pare che cretini…vada bene…

LUCIA - …Massimino adesso si è spaventato  e piange disperato…non si riesce di farlo smettere e i genitori vorrebbero parlare con Amedeo, ma Amedeo come sempre non c’è…vero…?

DEMO – No, Amedeo è uscito…e…

LUCIA - …Allora veniteci a parlare voi con i genitori di Massimo…

WALTER – Ma certamente…è ora di finirla con questa storia…

Walter e Demo escono di scena, Lucia resta.

Da fuori scena si odono voci concitate. Demo e Walter gridano a soggetto.

DEMO e WALTER - …Insomma bastaaaa…!! Lei deve dire a suo figlio che deve smettere di suonare la trombetta…No..No…No…Noi siamo ospiti…abbiamo diritto…io la denuncio…lei non sa chi sono io…!!...Gli rompo la faccia…la spacco in due…no…a lei ed alla sia signora…non se ne po' più…e allora…??

I due rientrano.

DEMO – E che cazz…Non se ne poteva più…

WALTER – Era necessario un chiarimento…

LUCIA – Adesso, siete contenti e soddisfatti vero…??

DEMO – Ma certamente…Quando ci vuole, ci vuole…

LUCIA – Vorrei farvi osservare che i genitori di Massimo erano venuti solo ed unicamente per parlare…

WALTER – Perché…?? Non abbiamo parlato ??

Improvvisamente da fuori si sente la voce concitata e disperata di Amedeo.

AMEDEO - …Ma no…!!...Perchè..??...No…! …Ahaio…!! Ahaia…!! Ma cosa c’entro ioooo…!! Aiuto…Aiuto…Mi menanooo…No…le orecchie no…ahaiaaa…!! Ahaiaaaa…!!

Pausa, i tre in scena si guardano tra di loro meravigliati.
Poi entra Amedeo, pesto e dolorante.

AMEDEO – (Entrando)…Ahio…!! Ahio…!! Che cazzotto in faccia mi son preso…! Mamma mia …che male, che dolore…che dolore…

LUCIA – (Premurosa)…Amedeo…Ma cosa ti è successo…??

DEMO – (Preoccupato)…Ma che hai fatto Amedeo…??

WALTER - …Che diavolo hai combinato…??

AMEDEO – (Confuso e dolorante)…Non…non saprei proprio…è stata come una valanga…una furia devastatrice…Erano in due…non mi hanno fatto neanche dire mezza parola che PIM…PUM…PAM…quattro schiaffoni e tre cazzotti…mi hanno rovinato…mi hanno…!!

LUCIA - …Erano il padre e la madre di Massimino…(Si rivolge a Demo e Walter)…Siete contenti adesso…??

WALTER – (Non raccoglie)…Ma Amedeo…Come sarebbe a dire…??...Ti sei fatto menare da due ragazzini…??

LUCIA - …Veramente il padre di Massimino è quasi due metri…

DEMO – La colpa è tua Amedeo…attacchi briga sempre con tutti…sempre in mezzo alle risse…quasi quasi ti serva di lezione…

LUCIA – (Premurosa)…Siediti Amedeo…cerca di respirare…

Amedeo siede.

AMEDEO - …Mi fa male…tutta la faccia…

WALTER - …Non è grave dai…

DEMO - …Su coraggio…un ragazzone come te…
LUCIA - …Hai la borsa del ghiaccio…??

AMEDEO – N…No…

LUCIA - …Aspetta…te la vado a prendere a casa mia…(Fuori)

AMEDEO – (Sempre dolorante)…Ma…che diavolo è successo si può sapere…??

DEMO – Ma niente di che…Una piccola discussione con i genitori di quel bambino… posseduto dal demonio…

AMEDEO - …Per quale motivo…?

WALTER – E lo domandi anche…??...La trombetta…perepe…perepe…tutto il giorno…e diamoci un taglio no…??

DEMO – Cazzarola…Mi viene l’esaurimento nervoso…io ho bisogno di riposare…sono qui apposta, che se no stavo a casa mia…con mia moglie…

WALTER – Parole sante…!!

AMEDEO – Ma…ma cosa state dicendo…??...Ma lo volete capire che questa non è casa vostra…mi combinate solo casini…

DEMO - …Esagerato…

Rientra Lucia con la borsa del ghiaccio.

LUCIA – Amedeo…prendi…mettila in faccia…dove ti fa male…

AMEDEO - …Grazie Lucia…

DEMO – (Con sarcasmo)…Troppo…BONA…buona…volevo dire buona…

WALTER - …Buona…BONA…Che differenza fa…?

LUCIA  - (Si offende)…Che stronzi…!!(Esce)

AMEDEO – Ecco…perfetto…Adesso s’è incazzata pure lei…Ma non potete fare così…un po’ di rispetto…e che cazzo…!!

DEMO – Dimmi un po’ Amedeo…Pare a me…o sei oltremodo interessato a …Lucia…??

AMEDEO – Assolutamente no…!

WALTER – Strano però…quando c’è lei sei sempre così carino…così perbenino…

AMEDEO – Una parola sola…EDUCAZIONE…!

DEMO - …Ascolta un po’…EDUCAZIONE…la vogliamo fare una scommessa…??

AMEDEO – (Diffidente)…Quale scommessa…?

DEMO – Senti a me…scommettiamo una cena…una grande cena…che se…io ci provo…la tua Lucia…ci stà.

AMEDEO - …Mmmm…non credo proprio, non sei il suo tipo…

DEMO – E che ne sai tu…?

AMEDEO - …Lo so, perché la conosco…

DEMO – Si…va bè…insomma ci stai o no…?? (Pausa)…Ti vedo titubante…

AMEDEO – Non sono titubante…e che…

DEMO – Allora facciamo così, se dovessi andare in bianco con Lucia, cosa altamente improbabile, non solo ti pago la cena ma…

AMEDEO - …Ma…??
DEMO - …Ma, me ne ritorno a casa mia…da mia moglie, in più mi porto dietro anche Walter…il nostro gasometrico comune amico.

AMEDEO – (Interessato)…Veramente…??

DEMO – Parola d’onore…(Si rivolge a Walter)…Tu Walter che ne dici…??

WALTER - …Per me, va bene…anzi vi faccio da testimone alla scommessa a condizione che la cena la pagate pure a me…

AMEDEO – (Si convince)…Aspetta…Aspetta…facciamo le cosa per bene…Ti do tre, anzi no, quattro, quattro giorni di tempo…E tutto ovviamente dovrà succedere qua, a casa mia…

WALTER - …Farò io da testimone oculare…

DEMO - …Impossibile…

WALTER – E perché…?? Se tutto deve succedere qui…io starò nascosto nell’altra stanza…se non posso vedere, ascolterò…se non potrò ascoltare…allora vedrò…in un modo o nell’altro Amedeo avrà la mia testimonianza.

AMEDEO – Allora…?? Siamo d’accordo ??

DEMO – Quattro giorni non sono tanti…però…ci stò !

I tre si danno la mano in segno di intesa. Si alza una musica e la luce si abbassa, qualche secondo di buio poi lentamente la luce ritorna sulla scena e la musica cala fino al silenzio.
Sono passati alcuni giorni.

AMEDEO – (Entra dall’ingresso) …Ohhh..!!Sono ritornato…!!...Sono qua…!...Non c’è nessuno…?? (Tra se)…Pare proprio che non ci sia nessuno…(Annusa l’aria)…però Walter è sicuramente uscito da poco…Ohhh…Si può entrare…?? Permesso…! (Pausa, poi tra se)…Ma, che diavolo sto dicendo…??
…Ma che permesso…? Quale permesso…?? Sono a casa mia …cazzo…!! Pensa un po’ come sono ridotto…chiedo il permesso di entrare nella mia casa…No, no…questa cosa non va bene, devo urgentemente risolvere questa situazione…adesso poi c’è anche in ballo quel cavolo di scommessa…e… se la perdo…??...Perchè…non si sa mai..Demo si è talmente fissato su questa cosa che…insomma, potrebbe anche vincere…Oddio…conoscendo Lucia…andrei sul sicuro…però…Porca trota, mi viene l’esaurimento a me…Calma…cerchiamo di restare calmi. (Si siede)…Potrei anche dire a Lucia di stare in guardia…in fondo è un mia amica…così magari lei potrebbe darmi una mano….ma potrebbe anche dirmi di fare i fatti miei…Oppure…oppure potrei avvisare Stefania, la moglie di Demo…le potrei dire, con le giuste parole, quali intenzioni ha il marito…così magari lei si ingelosisce e se lo viene a prendere…e se Demo se ne va…riuscirei in qualche modo a sfrattare anche Walter…(prende il telefono o cellulare e compone il numero)…Ciao…Stefania…sono Amedeo… si…si tutto bene…o quasi…tu piuttosto…certo che senza il tuo amato Aristodemo…dev’essere dura…Come…?? Come dici…?? Ah…meglio di così non sei mai stata…Ho capito…però è giusto che tu sappia che Demo adesso è qui da me…e …Ah…dunque lo sai…Son cazzi miei…Come sarebbe a dire…cazzi miei…!! Stefania…no dicevo che sarebbe ora che tu gli parlassi….Neanche morta, dici…arrangiati…Stefania cosa vuol dire “arrangiati”…Stefania…Stefania…!! Ha chiuso…Demo è qua, e adesso sono “Cazzi miei”…E no…cazzarola…qua la faccenda diventa molto più grave di quella che è…Tutto mi si rivolta contro…e dunque adesso basta, prima che sia troppo tardi debbo spiegare tutto quanto a Lucia…e sicuro lei capirà, perché è una ragazza intelligente…(mentre ragiona tra se, compone il numero del telefono o cellulare.)…Ciao Lucia…sono Amedeo…si…ascolta, potresti fare un salto qua da me che dovrei dirti una cosa…??
No, no…tranquilla, niente di grave…si ti aspetto …(riaggancia)…Ecco, adesso arriva…e le spiego ogni cosa…perché questa è una situazione che deve in qualche modo finire…

Suona il campanello d’ingresso, entra Lucia.
AMEDEO – (La accoglie)…Ciao Lucia…Entra…dovrei dirti una cosa…

LUCIA – (Preoccupata)…Cosa succede…??

AMEDEO – Ma, niente di che Lucia, una sciocchezza…Come ti sarai accorta, da un po’ di tempo, qua in casa mia ci sono pure altri due ragazzi…

LUCIA – Ragazzi…?? Un po’ cresciuti, mi pare…

AMEDEO – Beh…Cresciuti o no…questi due mi stanno portando all’esasperazione…Non ne posso più, questa non è più casa mia ed io non so come fare per…

LUCIA – Ma…Amedeo, ci vuole poco…li cacci e buona notte !

AMEDEO – E si li caccio…e ti pare facile…?? Sono amici da un sacco di tempo, e come faccio dai…mi sentirei in colpa…

LUCIA – Si, però guarda un po’ tu come ti hanno ridotto i tuoi amici…ormai sei uno straccio di uomo…una specie di relitto, una larva umana…un avanzo di mondezza…

AMEDEO - …Lucia…

LUCIA – (continua)…Un verme repellente…

AMEDEO – Oh…Lucia…

LUCIA – Un bacherozzo schifoso…

AMEDEO – (Toccato)…OK…Ho capito Lucia…Adesso basta però eh…magari sto in una situazione di merda, però non esageriamo…

LUCIA - …Per fortuna te ne rendi conto…E se io Amedeo potessi fare qualche cosa, la farei con tutto il cuore…

AMEDEO – Ecco, si…è proprio questo il punto…tu qualche cosa potresti farla…però…non dovresti farla…

LUCIA – (Pensierosa)…Non ho capito…

AMEDEO – (Imbarazzato, farfuglia) …Dunque…è successo questo…IO…e…Aristodemo, abbiamo fatto…insomma…una specie di scommessa…

LUCIA - …Una scommessa…??...Quale scommessa…??

AMEDEO -…Ma si…sarebbe solo una cosa…che…così per ridere un po’…

LUCIA – Amedeo, per favore…vogliamo stringere…!?

AMEDEO - …Si, hai ragione…Dunque la scommessa è questa…Demo ti…ti farebbe la corte…e se tu ci stai…lui vince e starebbe qui…a casa mia finchè vuole…insieme a Walter…ovviamente…

LUCIA - …Ovviamente…

AMEDEO - …Se invece tu…gli dici di no…insomma se tu lo mandi in bianco…beh…allora io avrei vinto la scommessa e loro se ne andrebbero entrambi…capito…??

LUCIA – (Seccata)…Ah…!! Questa sarebbe la scommessa…??

AMEDEO – Yes…! Che ne dici…?

LUCIA – E…secondo te… cosa dovrei dire…??

AMEDEO – Tu, se vuoi aiutarmi, dovresti dire di no !

LUCIA – (Arrabbiata)…E avresti anche il coraggio di dirmi che cosa dovrei fare…??

AMEDEO - …Ho soltanto risposto alla tua domanda…

LUCIA – (Arrabbiata)…Ma come vi siete permessi…??...Come vi siete permessi, voi…tre imbecilli…!! Con che coraggio !!

AMEDEO – (Non capisce)…Veramente ti ho solo spiegato la …

LUCIA – (Lo interrompe)…Ascoltami bene Amedeo…Tutto mi sarei aspettato da te…tutto, ma non il fatto che tu mi mancassi di rispetto in questo modo ! (Fa per andarsene)

AMEDEO - …No…Lucia…aspetta…

LUCIA - …Ma come puoi pensare…?...Mi chiedo come puoi pensare che io possa in qualche modo …Ma io sono una signora…ma cosa credi…Amedeo…Mi hai guardata bene…?(Si mette in posa).

AMEDEO – (Osserva ammirato)…Beh…direi di si…però ho anche pensato che…come dire…”Non si conosce mai l’umore della bestia”…ecco…

LUCIA – (Si arrabbia proprio)…”L’UMORE DELLA BESTIA…??!!”…Amedeo, tu proprio non capisci niente…!! Comunque non preoccuparti, so io quel che debbo fare…

Lucia esce di scena senza salutare e a testa alta. Si sente solo sbattere la porta.

AMEDEO – (Cerca di fermarla)…No, Lucia, guarda ha capito male
…Lucia…(Lucia non ascolta ed esce )…Ma guarda te…!! Questa si è incazzata sul serio…ma veramente …!! …Complimenti Amedeo…Proprio un bel lavoro…E va beh…!! Che però io le donne non le capisco proprio…Ma come…?? Cerco di spiegare un problema e non va bene…!! Aveva detto che mi voleva aiutare…e non va bene, se non le avessi detto nulla, sarebbe stato sbagliato…ma valle a capire le donne…

Suona il campanello d’ingresso, ed entra Demo euforico.

DEMO - …Amedeo…Amedeo…mi è successa una roba…una roba che…guarda, da non credere !!

AMEDEO – (Rassegnato)…Cosa c’è adesso..?!

DEMO – Ascoltami bene, mentre salivo le scale…ho incontrato Lucia…Io salivo, lei scendeva…e…indovina un po’ ?...Indovina…!

AMEDEO - …Cosa...?

DEMO – Mi ha detto…guarda è incredibile…mi ha detto che tra un po’ viene qua…perchè dovrebbe parlarmi…a me…capisci…??

AMEDEO – (Dubbioso)…E…come mai…??

DEMO -Ah…non lo so…E poi lo sai cosa mi ha fatto…?? Lo sai…?? Dimmi un po’ lo sai…??

AMEDEO – (Spazientito)…Cosa ti ha fatto Demoooo…!!

DEMO - …MI ha fatto l’occhietto…

AMEDEO - …Cosa…??

DEMO – Ma si dai…l’occhietto…l’occhialino…come ti pare, ma questo non è tutto…

AMEDEO – Ah…no…??

DEMO – No…Mi ha anche detto, testuali parole, “Se per caso Amedeo è in casa, mandalo via…” Capito…??

AMEDEO – No…

DEMO – Te ne devi andare Amedeo…fuori…out…go on…

AMEDEO – Ma come…??

DEMO – (In stato di agitazione)…Abbiamo in ballo una scommessa, ricordi…?...Quindi sgombera il campo di battaglia…le mutande…??(Cerca)…Dove sono le mie mutande rossa da combattimento…che preparo l’artiglieria…

Suona il campanello d’ingresso.

DEMO – (Frenetico)…Ecco. Potrebbe essere lei…Amedeo, vai nel bagno…vai dove vuoi, ma non farti vedere per carità…

AMEDEO - …Ma…

DEMO – E VAI…!!

Amedeo sconsolato va verso il bagno.
Demo va ad aprire e rientra insieme a Walter.

DEMO – Ah…Per fortuna…Walter…Walter…ascoltami bene e preparati…

WALTER – …Cosa succede…??

DEMO – La signorina Lucia…verrà qua, in questa stanza per incontrarmi…

WALTER - …Ma no…veramente…??...Allora è fatta…!

AMEDEO – (Rientrando)…Scusatemi tanto…ma siccome siamo a casa mia, avrei tanto il piacere di vedere cosa succederà…se mai qualche cosa succederà tra queste quattro mura…

DEMO – Fate quello che volete, regolatevi come vi pare, ma lasciatemi lavorare…ho una missione da compiere…e mi raccomando non fatevi vedere fino a quando non è tutto finito.

Suona la porta d’ingresso.
Attimi di silenzio.
Risuona ancora il campanello d’ingresso.

DEMO – (A Walter e Amedeo)…Via…via…fuori…!!

I due entrano in bagno.

DEMO – (Tra se mettendosi alla ricerca)…Le mutande rosse…dove diavolo sono le mie mutande…(Si accorge di averle addosso)…Ah…eccole qua…(Si toglie i pantaloni e rimane in boxer rossi).

Così conciato con molta calma e sicurezza va ad aprire la porta.
Entra Lucia.

LUCIA – (Arrabbiata)…Perché ci hai messo tanto per aprire…??...
Sarai mica sordo…??

DEMO – No…e che…

LUCIA – (Vede Demo in boxer)…Ma…Giochi a calcio per caso…?

DEMO – Ma no…e quanto mai…!?

LUCIA – (Non lo fa parlare)…Amedeo..?? Se ne andato…??

DEMO – Eh…si…se ne andato…ma non parliamo di Amedeo…parliamo di noi…

LUCIA - …Taci…cretino…!!

DEMO – Come…cretino…?

LUCIA – Si…cretino…e guarda che io della vostra insulsa ed ignobile scommessa, so tutto.

DEMO – Eh…Eeee…??

LUCIA – (Arrabbiata)…Zitto, cretino…non parlare, volevo dirti solo una cosa, che poi tu riferirai…Caro Demo…o Aristodemo che dir si voglia…sappi che tu, mi fai proprio ribrezzo…e non trovo le parole per sottolineare al meglio al tua imbecillità…Anche perché è vero che Amedeo e Walter sono altrettanto cretini, ma tu…tu, li superi di gran lunga…

DEMO – (Spiazzato))…Come…come sarebbe a dire…??

LUCIA – Zitto, non ti permettere di proferire parola altrimenti ti gonfio di botte…(Pausa)…E adesso, riguardo quel cavolo di scommessa…beh…te la faccio vincere…contento…?

DEMO – (Non ci crede) …Come…come…??

LUCIA – Si…te la faccio vincere, così Amedeo imparerà a capire quello che ha finto di non capire…Eppure lo credevo più intelligente…(pausa)…E da quando è venuto ad abitare qua che cerco in tutti i modi di essere carina con lui…sembrava così solo poverino…ma lui niente…e invece cosa fa…??...Scommette…
Capito…?? Scommette…su di me…!!...Ma che bravo…Ti sei divertito…??...Bene !! Adesso mi diverto io…(A Demo)…Tu…
Cretino, sei pronto…??

DEMO – (In confusione)…Eh…??...Si, si…

LUCIA – (Decisa)…Allora andiamo…(Indica la camera)…Di là, vero??...

DEMO - …Si,si…

Lucia entra decisa nella camera di Amedeo seguita da Demo.
Dopo alcuni secondi Walter e Amedeo escono dal bagno.
Amedeo è trattenuto di forza da Walter.

AMEDEO - …No…No…Lasciami…Io non potevo sapere…Non avevo capito …Walter lasciami…

WALTER - …No…Amedeo…una scommessa è una scommessa e va rispettata…

AMEDEO – Qua, la scommessa non c’entra niente…perché io non avevo capito …che lei…che io…

WALTER – (Minaccioso)…Fermati Amedeo…!! Siediti e non ti muovere…Quando si scommette, si scommette e basta…Fermo lì…stai seduto che adesso quale testimone, osserverò dal buco della serratura come procede la situazione…Tu…fermo,non muoverti…!! E silenzio…!!

Walter si mette ad osservare dal buco della serratura.

AMEDEO – (Sulle spine)…Allora…??...Walter, cosa succede…?

WALTER – (Osserva)…Mah…!! Non so…non vedo una mazza…!

AMEDEO – (Impaziente)…Guarda bene…dimmi cosa succede…Walter…Allora…??...Cosa fanno…??

WALTER - …Un attimo…un attimo…dammi il tempo di mettere a fuoco…ecco…

AMEDEO - …Ecco cosa…Walter…!! Cosa ???...

WALTER - …Non saprei…Demo sembra fermo…in piedi e non si muove…

AMEDEO – Come sarebbe …

WALTER  - (Lo interrompe)…Zitto…zitto…stanno per uscire…

Dalla camera da letto escono una decisa Lucia, ed uno sconsolato Demo.

LUCIA – (Si rivolge a Demo)…Visto cretino…?? Abbiamo fatto presto…(Vede Amedeo)…Ah…tu sei qui…

AMEDEO - …Si, Lucia…tu mi devi scusare…ma…

LUCIA – (Lo interrompe)…No…adesso no…perché devo dirti io una cosa…(Scandisce)…Caro Amedeo…Vaffanculo…capito…?
Vaffanculo tu, e pure i tuoi cari amici ! (Lucia esce a testa alta)

I tre guardano uscire Lucia in silenzio.

Walter – Allora…??...Cosa è successo…??

Demo incomincia a preparare le sue cose.

DEMO - …Niente…Non è successo un cazzo di niente…ce ne andiamo caro Walter…la scommessa è persa…

WALTER - …Nooooo….!!

DEMO - …Ero li…con lei…insomma era fatta…poi non so come…mi sono …emozionato…

AMEDEO - …Emozionato…??

DEMO – Ma si…emozionato…ho cominciato a sudare…mi tremavano le gambe…mi veniva da vomitare…poi ho pensato a voi che eravate qua…a sbirciare…insomma ho avuto un grosso calo di pressione…e poi lei a braccia conserte …mi ha guardato e mi ha detto…COGLIONE…!!

WALTER - …Noooo…!! Ti ha dato del “COGLIONE”…?

DEMO – Si…si…mi ha dato del coglione…a me…Capito…?? A me…!
…Che figura di merda…ma che figura di merda che ho fatto !

Demo e Walter continuano a raccattare le loro cose.

AMEDEO – Beh…Tirando le somme…  e considerata la tua figura di merda …direi senza ombra di dubbio che la scommessa l’ho vinta io…Dunque…come da regolamento verbalmente stipulato…Caro Demo e carissimo Walter…sono costretto a salutarvi…veramente a malincuore, credetemi…Comunque è stato bello così…Però adesso…fuori…!!

DEMO - …Hai ragione…una scommessa va onorata sempre specialmente tra amici…è un peccato però…in fondo stavamo bene insieme…

AMEDEO - …Come no…!!

DEMO – Comunque ciao Amedeo…e grazie, veramente grazie di tutto…(Fuori)

WALTER – (Rimette in spalla il suo materasso) …Ciao Amedeo…amico mio …mi sono divertito in questi giorni…

AMEDEO – Giorni…?? Quattro mesi…

WALTER – Già…forse abbiamo approfittato un po’…ma è perché stavamo bene tutti e tre insieme…

AMEDEO – Ok…bene…allora ci si vede…(Fa per farlo uscire)

WALTER – Si…presto, ci vediamo presto…

AMEDEO - …Ciao Walter…

WALTER – (Non se ne va)…AH…dimenticavo…salutami tanto  Massimino…e anche Lucia…ovviamente, perché tanto…tu e lei…insomma ci siamo capiti…

AMEDEO – (Calmo)…Ok…di nuovo ciao Walter…

WALTER - …Sono proprio contento per te…perché finalmente anche tu ti sistemerai…e anche tua mamma sarà contenta, perché Lucia è una ragazza in gamba…

Amedeo spinge fuori di forza Walter che non se ne vuole andare.
Poi si ritrova finalmente solo. Si guarda intorno contemplando la sua casa e il devastante stato in cui si trova. Si siede quindi sul divano esausto.
Quindi si sente la trombetta di Massimino.

AMEDEO – (Ascolta felice)…Bentornato Massimino…è un piacere sentirti…

La trombetta tace. Totale silenzio.

AMEDEO – (Tra se)…Ma senti che pace…Che beata solitaria paciosa solitudine…Nulla da dire…Meglio soli…(Pensa convinto)…Si pranza da se…si cena da se…senza pensare…insomma si mangia da soli…si va in giro da soli…sempre senza pensieri…senza dirlo a nessuno…o qualcuno…poi si dorme da soli…che si sta belli larghi…a letto…da soli…(meno convinto)…si…fa…l’amore…da soli…ogni tanto, magari…d'altronde chi fa da se…fa per tre…e però…si starà anche bene da soli…non lo nego…però…a volte…poco poco…può pure essere una grande, grandissima rottura di palle…Adesso poi che Lucia si è un po’, come dire, incazzata…la cosa è anche più pesante…Ma come potevo sapere io…?? Come potevo immaginare…

Pausa lunga.
Amedeo pensieroso sulla sua situazione.
Poi, lentamente, prende il telefono(o cellulare) e compone un numero.

AMEDEO - …Pronto…??...Lucia…??...AMEDEO…!

La telefonata continua a piacere sfumata dall’alzo della musica finale .                           

SIPARIO

FINE