ALMA La musa del secolo

di

Riccardo Bàrbera


Personaggi

Alma Mahler – donna donna donna donna donna donna

Mahler – 50 anni, piccolo, sguardo magnetico, uomo carismatico e profondo ma tormentato, si muove continuamente. 

Oskar Kokoschka – grande e grosso , non bello, occhi vagamente orientali, sa essere simpatico, portamento noncurante ma intimamente armonioso. Violento, indisciplinato, contestatore, ma appassionato di Shakespeare

Walter Gropius - voce suadente, biondo, occhi chiari, elegantissimo in qualsiasi occasione. Appassionato cacciatore di donne altrui.

Franz Werfel – nato a Praga. Gaudente, ciarliero, fumatore e bevitore accanito, ama le donne, conversatore inesauribile. Uomo un po’ tarchiato, labbra sensuali, occhi grandi, fronte alla Goethe. Politicamente ne’ carne ne’ pesce

Sigmund Freud – la coscienza


La scena rappresenta la terrazza di un “cafè” affacciato sul Prater Viennese.
In apposito luogo deputato, una piccola orchestra da giardino contrappunterà l’azione durante tutto l’arco della commedia. 

Un tavolo laterale, ora vuoto, sarà occupato da Sigmund Freud. Quel tavolo rappresenta il suo studio. Tutto ciò che vedremo potrebbe non essere altro che l’ analisi a cui si sottoposero in epoche diverse i protagonisti della nostra storia. 

All’aprirsi del sipario una serie di immagini della Grande Wien ci appaiono in qualche modo. 

SCENA 1

Nel suo spazio, l’orchestrina suona musica acconcia 

Contemporaneamente, in altro luogo deputato, Alma piangendo brucia ritualmente, uno a uno, degli spartiti musicali, come in un rito sacrificale.

SCENA 2
Siamo in un surreale garden party cui partecipano contemporaneamente 30 anni di idee, persone, vita viennese. Da un lato un buffet ricchissimo, al centro sedie e tavolini, Werfel e Gropius vagano straparlando tra le aiuole fiorite, mentre in un tavolo laterale Freud legge un giornale. Le prime parole sono un tributo a Musil.

WERFEL 
Dunque voi non credete affatto in certe forze misteriose e occulte che nascondiamo in noi?

GROPIUS 
Forze nascoste? No, direi proprio di no.

WERFEL
Mi spiego. Da bambino ero afono, avevo una voce fessa e bruttissima per cui gli altri bambini mi burlavano… ma, dentro, sentivo che un giorno avrei stupito la gente con la bellezza del mio canto.

GROPIUS
Perché, voi cantate?

WERFEL
Per niente.

GROPIUS
Ecco, vedete?

WERFEL
Ma la mia voce è normale. Forse avrei potuto, studiando…. io penso che da piccoli tutti noi possediamo forze tanto immani quanto celate chissà dove. Un sorbetto?



GROPIUS
Grazie. (Si servono da un tavolo) Credo in immani forze ma, vi assicuro, non sono nascoste, anzi, sono le più visibili! La forma delle cose e delle persone, per esempio, è una forza misteriosa e ineludibile che ci condiziona grandemente. 

WERFEL
Cosa vorreste dire? Che se ho forma di rospo sarò condannato in eterno alla rospitudine?

GROPIUS ridendone
Esatto! Tutta la mia energia non potrà che portarrmi a una rospitudine più o meno intensa… Ma se ho forma e colori di farfalla… l’immagine, i colori che promano condizioneranno la mia e l’altrui felicità. La forma plasma l’anima.

WERFEL
… ma se io non possedessi una grande anima e un’ acuta sensibilità, i colori della farfalla nemmeno li noterei. 

GROPIUS
La forma s’impone! Guardatevi intorno, Vienna è la capitale della forma! E il Prater ne è lo zoo, popolato di animali bellissimi.
Salutando una signora- Animali. molto interessanti!

WERFEL-
E’ la signora Von Brummel… sposatissima. Non fissatela così!

GROPIUS-
Sposata? La Forma non ha marito! Sarebbe come attribuire un marito… a Vienna. Devo parlarle. - Si allontana

WERFEL
Incorreggibile.

Entrano Alma e Gustav
ALMA
Signori, buona sera! 
Attoniti, tutti improvvisamente silenziosi, si volgono a guardare la coppia entrante

WERFEL
Alma!

ALMA
Beh? Mi aspettavo un po’ di musica al mio ingresso!

ZONA MUSICA
Viene eseguito un gaudente Strauss

ALMA
E’ la solita grande Vienna. Questo giardino, l’eleganza, la musica e intorno, dentro di tutti noi, questa gioiosa spontaneità…

GUSTAV 
In una parola: Osterreich! 

ALMA
L’Austria che ride!

KOKOSCHKA intervenendo bruscamente ma poi sciogliendosi in un sorriso
Il volto dell’Austria sorride perché non ha più muscoli facciali.

ALMA
Oskar! 

KOK
Ciao, Alma; buongiorno, maestro.

GUSTAV
Vienna sarebbe preda di una paresi? In tal caso non dimenticate che noi artisti viviamo e ci culliamo e ci nutriamo dilaniando questo bellissimo corpo morente. 

ALMA
Non guardarmi così, amore.

GUSTAV
Era una figura retorica, Almschi.

ALMA
Una figura retorica raccapricciante, Gustav! Fortuna che la tua arte è fatta di crome e semicrome e non di parole.

KOKOCHKA
Il maestro ha fotografato il mondo con un obbiettivo addirittura ottimista.

ALMA
Sempre rabbuiato? 

KOKOCHKA
Ho il colore dei miei quadri, che è il colore del mondo.

ALMA
Hai provato a cambiare occhiali?

KOKOCHKA
No, ma sto per cambiare il mondo!

GUSTAV
Vi prego, cambiate quel che volete ma lasciate intatto il Prater.

GROPIUS aWerfel
Bisogna cambiare tutto! Ci pensate? Oggi possiamo costruire edifici in forme fino a ieri inconcepibili. Abbiamo nuove possibilità grazie a questi nuovi materiali e metalli…

WERFEL
Grazie alle nuove menti, anch’esse fatte di nuove materie... 

ALMA
…materie grigie.

WERFEL ad Alma
Come tutti gli architetti di oggi, il tuo Walter è malato di una curiosa malattia intellettuale: Vede e idolatra solo la forma, la superficie delle cose. E’… un malato superficiale.

GROPIUS
Lo ammetto, vostro onore. La forma è tutto, l’ho intuito improvvisamente, un mattino, nel mezzo dei miei studi adolescenti. Una rivoluzione. (Fissando Alma) da allora progetto e amo solo cose belle.


WERFEL
E, per dirla, cosa avreste progettato di tanto rivoluzionario grazie a questa patologia cerebrale?

GROPIUS
Una fabbrica di scarpe.

WERFEL
Scarpe? Ma fatemi il piacere!

ALMA
Dove si va? Al Caffè Du Louvre?

GUSTAV
No, è pieno di sionisti.

ALMA
Ma tu sei ebreo!

GUSTAV
Ebreo forse, sionista, mai!

ALMA
Allora… all’ Imperial? Quel Troszkij ha sfidato Schnitzler a scacchi

GUSTAV
Interessante. I socialisti al solito sono grandi scacchisti. E, altro pregio, mentre giocano stanno zitti. Pasticcino o sorbetto?

ALMA
Pasticcino.

WERFEL
No, portaci al caffè Herrendorf, è così intensamente pieno di poeti!

ALMA
No, Franz, non ti permetterò di giocare in casa. Vediamo… dove potrei portarvi… 


GROPIUS
Perché cambiare caffè, Alma? Si sta benissimo, qui. C’è vita, c’è tutta Vienna. Ci sono gli Strauss, c’è Lehar, c’è Francesco Giuseppe D’Asburgo… c’è l’anarchia… c’è tutto e il contrario di tutto. Un vero lusso. Che bella vita!

KOKOCHKA
Questa bella vita ci impoverisce dentro. Superiamola!

GUSTAV
Morendo?

KOKOCHKA
Cambiando. La vita che conduciamo a Vienna non è sana. Viviamo come prostitute che si nutrono soltanto di insalate francesi e di sorbetti… dal lato intellettuale, intendo.

GUSTAV
Dal lato gastrico vedo che avete svuotato tre vassoi.

KOKOCHKA
Sì, vivere in barricata comporta un certo appetito.

WERFEL
Fate pure, tanto oggi dovremo accettare che paghi la nostra musa.

GROPIUS
La nostra musa

KOKOCHKA
La nostra musa

GUSTAV
La nostra musa
ALMA si è intanto distrattamente portata al tavolo laterale di Freud.

SCENA 3
ZONA FREUD
Freud e Alma

ALMA
Tutto iniziò da mia madre.

FREUD
Come sempre.

ALMA
Sono figlia di Schindler, il grande pittore. Un grand’uomo. Ebbe un solo difetto. Morì presto. E mia madre si risposò con Carl, l’assistente di mio padre. Gli preparava i colori, fissava per lui gli appuntamenti… un segretario, più che un pittore! Non si può amare un pedone quando si è posseduto lo scacchista. Io ho amato solo scacchisti.

FREUD indicando i quattro che danzano tra loro a centroscena
Sarebbero… costoro?

ALMA
Sì,sì, Sigmund. I miei amori. I principali amori. Le mie migliori conquiste. Uomini eccezionali meritavano una donna eccezionale 

FREUD
Ti ritieni eccezionale?

ALMA
A vent’anni, quando conobbi Mahler, ero bella, leggevo Nietzsche, conoscevo Platone, ascoltavo Wagner, suonavo e scrivevo musica… facevo l’amore con grande trasporto e con una certa innata vocazione, ero felice.

FREUD
Ciò non vuol dire, la felicità è fatta di altro. Lei, quindi DECISE di amare solo delle menti illuminate? 

ALMA
Decisi di farmi amare. Fin dal primo bacio, a 17 anni, rubato a Gustav Klimt. Un bacio solo… non altro, e dipinse me e quel bacio per tutta la vita. Che grande potere. Il mio corpo come una bacchetta magica.

FREUD
D'altronde… sedurre un genio comporta la stessa fatica che sedurre un carpentiere… ma quanta soddisfazione in più! 

Kokoschka, Gropius, Werfel e Mahler continuano ad apparirci come nella festosa prima scena, ma di sfondo, come automi evocati dalle parole di Alma

KOKOSCKA
Alma.

GROPIUS
La sirena dagli occhi blu.

WERFEL
Ogni bacio un’ispirazione.

MAHLER
Ogni bacio un capolavoro.

ALMA
Mi adorano.

FREUD
Attenta, è più facile difendersi da una coltellata che da un complimento.

ALMA
Ma io non voglio difendermi. Le altre donne sono attratte dal potere, alcune dalla ricchezza, io dal genio. 

MAHLER
Non si finisce mai di conquistarla

WERFEL
È lei che tradisce

KOKOSCKA
È lei che rompe


GROPIUS
È lei che divorzia

ALMA a Freud
Cosa pensi dell’amore?

FREUD
Io faccio domande, non rispondo.

ALMA
E via, neanche tu puoi resistermi. Cosa pensi dell’amore?

FREUD
Dio ha creato il coito. La donna l’ha trasformato in amore.

SCENA 4

A centro scena, si ricostruisce il primo incontro tra Alma e Mahler. Siamo nel 1901, per strada. Alma è giovanissima e i suoi amori recitano qui la parte della virtuosa cerchia di amicizie che introdusse Alma nel bel mondo Viennese

GROPIUS 
Mahler sarà qui a momenti, vuoi venire anche tu? E’ quel tipo d’uomo che sicuramente ti interessa.

ALMA
No, ho sentito la sua prima sinfonia all’inaugurazione della stagione 1901; mi ha fatto orrore. E pensare che c’è chi lo paragona a Wagner!

WERFEL
Come può non piacerti?

ALMA 
Così, d’istinto… e poi è vecchio, piccolo, se la fa con tutte le sue luride soprano… e si rifiuta da anni di trattare il mio Zemlinsky. 

GROPIUS
Ancora innamorata del tuo insegnante di composizione?


ALMA
Perdutamente! Per Zem farei tutto… quasi tutto!

GROPIUS
Beato lui. Ah, vuoi sapere un segreto che riguarda Mahler? 

WERFEL
No, non è carino dirlo!

ALMA
Dimmelo immediatamente!

GROPIUS
E’ malaticcio. Il cuore, si dice. E altre cose innominabili.


ALMA
Non c’è nulla di innominabile, se siamo amici. 

WERFEL
Amici? Speravamo in qualcosa di più! Quando lo lasci il tuo professorino?

ALMA
Un’altra frase su Zem e non vi rivolgo più la parola

WERFEL
Vorrà dire che non ti diremo il segreto del signor Mahler. 

ALMA
Mmmm! Curiosità, il tuo nome è Alma! Allora? Cos’ha?

GROPIUS a Werfel
Lo dici tu?

WERFEL
In cambio d’un bacio.

ALMA
Accordato.

WERFEL
Ebbene, l’esimio Direttore del Teatro dell’Opera di Vienna, il celebratissimo Gustav Mahler non soffre di nobile tisi, ne’ di qualche esotico morbo contratto durante interminabili viaggi in oriente, ma di… emorroidi. Enormi, sanguinolente, purulente, prosaiche… antimusicali!

GROPIUS
L’anno scorso interruppe le repliche della sua sinfonia per questo. C’ero. Avresti dovuto vederlo sul podio! Volto luciferino, guance pallide, occhi iniettati, tutti pensavano a un travaglio creativo… a sera l’hanno ricoverato, operato con interessamento dell’Imperatore in persona: emorragia rettale. Una cosa orribile.

WERFEL
Dobbiamo a questo la sua musica cacofonica? Forse! … e adesso: bacio! Uh, che bello, me lo merito davvero!

ALMA
Che un tuo bacio sia bello è tutto da dimostrare. E poi, come posso baciarti immaginando quella… roba?

WERFEL
Ogni promessa…
Entra Mahler

MAHLER 
La signorina Schindler, presumo? E’ permesso ridere con voi? 
I tre ridono. I due uomini si allontanano lasciando Alma e Mahler soli

ALMA
Sì, si parlava di cosa è bello e cosa no!

MAHLER
Allora vi dirò… che, a parte la presente…
Esibendosi in un impeccabile baciamano
.per me la cosa più bella al mondo è la testa di Socrate

ALMA a Freud, che assiste imperturbabile- è una sorta di a-parte
Ho vent’anni! Quando mi trovo di fronte a persone molto autorevoli o taccio dando risposte evasive oppure mi nascondo dietro una disperata sfrontatezza. Stavolta… scelgo la disperata sfrontatezza.

FREUD
Brava, non si può combattere più di tanto la propria natura!

ALMA A Mahler, rimasto immobile nel baciamano
Dicevate?

MAHLER
…per me la cosa più bella al mondo è la testa di Socrate

ALMA
Non è male nemmeno la testa di Zemlinsky

MAHLER
Chi, il mio collega?

ALMA
Cos’ha Zem che non va? E perché non volete rappresentare il suo balletto “il cuore d’oro” su testo di Hofmannsthal? Glielo avevate promesso!

MAHLER
Perché non lo capisco. Siete amanti?

ALMA
Siete indiscreto. 

MAHLER
Pardonne.

ALMA
Vi racconterò il contenuto del libro e vi spiegherò il suo significato.

MAHLER
Sono tutt’orecchi.

ALMA
Però non prima che voi mi abbiate spiegato il significato della “Sposa di Corea”, quel balletto detestabile che vi ostinate a mettere in scena ogni anno…


MAHLER ride
O bella! Nemmeno l’Imperatore mi giudica con tale franchezza! So che studiate composizione, signorina.

ALMA
Con Zemlinsky.

FREUD
Brava! Portatemi qualcosa di vostro. Lo leggerò e lo ascolterò volentieri.

ALMA
Prometto, quando avrò scritto qualcosa di buono.

MAHLER
Beh, non fatemi aspettare troppo. Perché intanto non venite alle prove generali, domattina all’Opera?

ALMA
Cosa si prova?

MAHLER
“La sposa di Corea”. Un capolavoro. Fremo dalla voglia di illustrarvelo.

ALMA
Voi siete molto crudele.

MAHLER
Voi siete molto giovane. Vi accompagno a casa.

ALMA
No, meglio di no.

MAHLER
Allora, a domani, promesso?

ALMA
Forse.
-Ulteriore baciamano, poi Mahler si allontana. Alma parla a Freud.-


ALMA
Un grande fascino. Un uomo così adorabile può quindi comporre musica tanto detestabile!
Non so come comportarmi.. quella notte non chiudo occhio. Devo aver fatto sicuramente una sciagurata impressione su Mahler. Mi intimidisce. Riuscirò a scavare una nicchia per me in quell’uomo che comunica con Dio per telefono? 
E’ un uomo abituato al comando e a trattare solo persone devotamente sottoposte alla sua autorità. Un uomo solo in eburneo isolamento, scontroso e imprendibile. Però… sono lusingata che occupi di me.

FREUD nella parte di un servitore
Signorina… abbiamo trovato sotto la porta questa lettera per voi.

ALMA
Grazie. Legge:
“Che strazio a notte attendere i rintocchi
Il tuo profumo e la tua voce e gli occhi
cercavo ogn’ora, e a un picciolo rumore
d’un tratto m’affannava un tuffo al cuore.
Gustav
Legge commossa, e poi, a Freud, quasi piangendo per l’emozione
Mai letta una poesia più brutta di questa!

FREUD
Concordo; ma, direi, è fatta.

Freud alza il calice in un brindis
i
Musica


SCENA 5
Siamo nella camera di Mahler nell’Auenbruggerstrasse. Mahler apre la porta di casa e viene investito da un’Alma scatenata.

MAHLER
Ti amo

ALMA
Anch’io

MAHLER
Finalmente

ALMA
Sei agitatissimo 

MAHLER
No… 

ALMA
Tua sorella…

MAHLER
Justine? E’ uscita

ALMA
Vivi con lei come con una moglie

MAHLER
E’ mia sorella. Un bacio…

ALMA
Sì. - Si baciano

MAHLER
Ora basta… non roviniamo tutto.

ALMA
Gustav… siamo soli…

MAHLER
Ti prego

Breve stacco musicale. E’ passato qualche giorno, i due sono nella stessa stanza
Come nella scena precedente, ma due mesi dopo
ALMA
Di nuovo soli. 2 mesi di attesa, non resistevo più! Ti amo 

MAHLER
Ti hanno vista entrare?

ALMA 
No, sì, non so.

MAHLER
Per me è importante. Non roviniamo tutto.

ALMA
Justine non c’è, lo so. E so anche che si è fidanzata, finalmente!

MAHLER
Sì, mi ha dato un grande dolore.

ALMA
Non preoccuparti. Son qui per darti un grande piacere . Sono due mesi che aspetto questo momento.

MAHLER
La mia posizione, la mia età…

ALMA
21 anni! Che sono? Se si ama, un battito di ciglia.

MAHLER
Ne sei proprio certa?

ALMA
Perché queste terribili convenzioni? Perché non posso, semplicemente attirarti a me? 

MAHLER abbozzando un sorriso
Sciogliti i capelli.

ALMA 
Voglio un figlio da te, con te. Con la tua anima, col mio corpo! Voglio essere tua. Non parli?

MAHLER sottraendosi agli abbracci
Alma, sono del tutto sprovvisto di esperienze sessuali. 

ALMA
Tu… cosa? - E… le tue amanti? Le tue cantanti?

MAHLER
Una cena, un fiore… tutto lì.
Alma scoppia a ridere. MAHLER urla furiosamente
Non ridere, non ridere!

ALMA 
Scusa… oh, no, non ce la faccio… scusa…

Mahler entra in una esplosiva crisi di nervi. Urla e piange al contempo
MAHLER
Non ridere, non ridere di me!

ALMA
Ma come!
Amo un simbolo del potere Viennese! Un uomo acclamato dal mondo intero, un uomo dalla grande mente e dalla grande esperienza! Io mi scopro una spalla e lui… scoppia a piangere? A questo punto so cosa devo fare.

MAHLER speranzoso
Mi lasci?

ALMA 
No!
-a Freud-
Gli sono saltata letteralmente addosso. 
Bella sensazione: dapprima quell’agitazione morbosetta che mi solleticava, la sfida … lui si lascia andare, d’un tratto. Mi bacia, mi morde, mi pizzica, mi spoglia… s’avvicina il momento cruciale; poi… mi rimane come morto, immobile, senza forze, quasi piangente per la vergogna… abbattuto, sconvolto! 
E non finisce lì. Per ore, dopo, mi offende, mi tortura!

MAHLER
Sei una piccola presuntuosa idiota.Tu hai solo fortuna, vieni dalla luce e dalla gioia, non ti trascini dietro un tetro passato, una famiglia, ma io ho avuto sempre il cammino difficile, ho dovuto procedere con le catene ai piedi! Vuoi amarmi? Conquistati il mio amore, ragazzina! Soffri, come tutti.

ALMA a Freud
Fanno così gli impotenti?

FREUD
Temo di sì. Ma al sesto incontro… ce l’ha fatta!

ALMA
Quel tanto che basta per mettermi incinta! 


SCENA SESTA
Salotto in casa Mahler. I due seduti davanti a un the

MAHLER
Sposiamoci, da quando ho te tutto è più bello. Anche la mia ispirazione è come esplosa. 

ALMA
Non credo alle mie orecchie. La signora Mahler!

MAHLER
Che ne diresti di un viaggio? L’Italia.

ALMA
Va bene, amore, ma prima devo finire il mio lavoro.

MAHLER
Quale lavoro?

ALMA
Sto finendo una sonata e altri due lieder

MAHLER
Non è un lavoro

ALMA
E’ il mio lavoro. Te li dedicherò. Soprattutto l’ultimo, perché è tutto in minore. Scusami, ma anche la mia musica deve esistere!
-a Freud- Anche la mia ispirazione cresceva. Scrivevo bella musica, sgorgava da me come da una fonte inesauribile. 
- Mahler - Non vedo l’ora di farti ascoltare i frutti musicali del nostro amore nascere insieme a nostra figlia.
-a Freud - Gustav parte, da solo. 

SCENA SETTIMA
Mettiamo in scena l’epistolario tra Almschi e Gustav durante la permanenza all’estero di Maher, poco prima le nozze.

MAHLER
Carissima Almschi, oggi ti scrivo col cuore pesante perché sarò costretto a recarti del dolore. Non posso fare diversamente. Mi dici:

ALMA
“Saremo esseri supremi che plasmano non soltanto la propria esistenza ma anche quella dell’umanità intera”

MAHLER
Alma, quel tipo di personalità si può conseguire solo attraverso lotte, esperienze e sofferenze terribili e grazie a una vocazione profonda e rarissima. Perdonami, ma in te non vedo ancora nulla di tutto questo.
Sei una persona attraente, sbocciata alla vita con mente aperta e consapevole del proprio valore, ma questo non dev’essere motivo in te di arroganza. Alma, bambina mia, noi siamo uniti nei nostri cuori; ma nelle nostre idee? Quali sono dunque queste tue idee?

ALMA
I capitoli di Schopenhauer sulle donne, l’idea del superuomo di Nietzsche, il mondo sognante di Maeterlink.

MAHLER
Non sono idee tue, ma loro!...Che cosa è, in somma questa idea fissa di dover “essere e diventare te stessa” che è entrata nella tua testolina? 
Mi dici “Scusami, ma anche la mia musica dev’esserci”. Vuoi seriamente mettere a confronto la mia musica (che tu non conosci e che non comprendi) con la tua musica? Perché mai non ti riesce ancora di considerare la mia musica come tua? Cosa significano frasi del tipo “non ho ripreso a lavorare…” “Adesso vado a lavorare”? 
Cos’è dunque questo “lavoro”? Comporre? Per un tuo privato piacere o per contribuire al patrimonio comune dell’umanità?
Come immagini la vita in comune di due compositori? Cosa succederà quando tu ti sentirai ispirata ma dovrai invece occuparti della casa o di qualche altra cosa di cui io abbia bisogno? 
Per la nostra felicità sarai la mia sposa e non la mia collega. 
Prima che io sabato venga a trovarti, devo aver ricevuto una risposta a questa lettera. 
Ti manderò un domestico. 
Fà in modo che sia pronta.

ALMA
Qui muore, a 22 anni, Alma Schindler, musicista e pensatrice.
Qui nasce Anna Mahler, moglie.


SCENA OTTAVA
Zona Freud, continua il racconto di Alma

ALMA
Finalmente inizia per me una vita che tutto il bel mondo mi invidia.

FREUD
Lui ha una posizione di grande spicco! Chissà che vita agiata!

ALMA
Tutta la sconfinata famiglia Mahler vive attingendo ai conti di Gustav. Scopro di avere 50.000 corone d’oro di debito. Faccio un piano di rientro con le banche in 5 anni. Gustav non può risuolarsi le scarpe, io vivo di niente.

FREUD
Chissà quanti spettacoli avrà visto!

ALMA
Mai! Posso assistere solo ai concerti di Gustav. 

FREUD
Che viaggi!

ALMA 
Appena sposati via! In treno a San Pietroburgo. Ci ammaliamo tutti e due, rimarrò sorda da un orecchio per tutta la vita.

FREUD
E quelle due splendide bambine?

ALMA
Nasce Maria, la mia piccola Putzi! Dopo nemmeno un anno nasce Anna. Ma la prima mi muore di difterite, improvvisamente, a quattro anni.

FREUD
Ancora viaggi! Via! Parigi, Colonia, Helsinky, Roma, America! New York, Boston, Philadelfia! Caruso e Toscanini.

ALMA
Dodici bauli da fare e disfare. Lui sta male, il cuore. Faccio tutto io. A Roma ci rubano tutti i bagagli con tutte le partiture!! 

FREUD
Lui: un uomo affascinante, stimolante.

ALMA
Invito mia cugina. Dopopranzo mi dice “simpatico, tuo marito! Cenare con lui è come avere un cadavere sotto la tavola”

MAHLER in zona salotto sta scrivendo un regolamento domestico
Ogni mattina sveglia alle 7: la mia colazione. 
Ore 8,45 esco per andare all’opera. Tu ti occupi della casa e della bambina.
ore 13 telefonata dal Teatro dell’Opera: ti si avverte che il direttore sta uscendo
ore 13,15 suona il campanello al portone. La minestra sarà scodellata mentre salgo le scale 
ore 13,18 si pranza, in silenzio
ore 13,45 breve riposo. Tu sdraiata accanto a me.
Ore 14 passeggiata di buon passo: 3 o 4 chilometri anche con la neve.
Anche se sei incinta, fa bene!
Ore 15 Ritorno al Teatro dell’Opera
ore 17 Torno a casa per il the. Puntuale.
ore 17,30 Ritorno al teatro dell’Opera
ore 19 Mi raggiungi all’Opera, ti siedi buona buona in un palco, sola, puoi leggere un libro. Appena mi libero, ti porto via.

ALMA speranzosa
A passeggio?

MAHLER
No, a casa. Ore 21 circa: si cena. Cibi leggeri, senza nessuna spezia, stracotti. Questa alimentazione fa bene anche a te, sai?

ALMA
Stracotti?

MAHLER 
Ore 22 Mi sdraio sul divano bianco. Mi leggi ad alta voce lunghi brani da libri sacri o saggi di musicologia. 
ore 23 Ti bacio, ti saluto, buona notte.

ALMA
Io mi addormento sola. Lui arriva dopo, non l’ho mai sentito entrare nel letto. So solo che al mattino è lì. Apro gli occhi e incontro i suoi che mi dice….

MAHLER
“Ti amo”. 

ALMA
E ci alziamo. 
Ma io… io…

SCENA NONA
Alma, sola con se stessa

ALMA 
…io sto malissimo! Non dormo più, piango senza motivo. 
Mi metto al pianoforte e mi sento morire dalla voglia di suonare, ma non so più la strada che porta alla musica. Sono stata rapita al mio mondo, alle mie amicizie, da uno sconosciuto che mi tiranneggia.
Quanto al sesso… sempre peggio. 
A Freud - Seguirò il tuo consiglio. 
Per una volta, per la prima volta, andrò in vacanza da sola, senza lui, con mia figlia.
Piuttosto… è vero che ha chiesto di vederti?



SCENA DECIMA
Zona FREUD. Stavolta è Mahler a farsi psicoanalizzare
MAHLER
Non ho alcuna conoscenza della psicoanalisi, mi spiace.

FREUD
Neanch’io, cosa credete? –dando un’occhiata agli appunti- Vostra madre si chiamava Maria, vero?

MAHLER
… come?

FREUD
Lo desumo da alcuni indizi emersi dalla nostra conversazione. Come siete riuscito a sposare una donna con un nome diverso?

MAHLER
In effetti non chiamo mai Alma col suo nome, ma sempre Almschi o col suo secondo nome di battesimo, che è… Maria.

FREUD
Appunto. Maria. Voi amate Maria, non c’è dubbio ma… l’amore è come l’eco: dà quanto riceve

MAHLER
Io darei poco? Forse. O forse è colpa della differenza di età… Quasi 21 anni, capite…Certo, è banale, Alma era legata al padre e ha cercato un uomo più grande che in qualche modo gli assomigliasse.Io ho cercato una donna del tipo di mia madre. Alma le somiglia ma… ! 
Sono il secondo di 12 figli. Ho sepolto quattro miei fratelli bambini, morti di difterite, poi Hermann a 13 anni col cuore malato, altri due nell’ultimo anno. Dov’è il dolore in Alma? 
Ho scoperto una cosa. Guardando qui dentro. (la testa)
Io, nei momenti più elevati, quelli ispirati dalle emozioni più profonde, introduco sempre una melodia banalissima, non so perché, non so farne a meno.
Ebbene, mio padre era un uomo brutale, trattava molto male mamma, e quando ero bambino li sorpresi in uno strano momento. Erano… erano…

FREUD
…svestiti?

MAHLER
Erano nudi. Lui la teneva da dietro per i capelli, lei urlava, lui anche. Odore di birra dappertutto. 

FREUD
Paura?

MAHLER
Tanta. Entrai. Ero un bambino, ma volevo salvare mia madre. Vedendomi urlarono tutti e due ancor più forte. Mia madre piangeva. Rimasi come impietrito.
In quel momento, però, sospeso nel dolore, dalla strada arrivava il suono d’una pianola ambulante, un organo di barberia. Era una canzoncina popolare viennese “O du lieber Augustin”. 
L’orchestrina accenna a un motivetto banale. Mahler rimane impietrito in una sorta di “urlo” di Munch 

Fuggii a perdifiato.
Il tragico e il fanciullesco si fondono in me quindi da allora in maniera inestricabile.
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Stacco musicale

SCENA 11
diario
ALMA
Diario del 7 maggio 1910, Gustav a Lipsia da Freud?
Io a , a curare le mie depressioni passando le acque nella deliziosa Tobelbad, bighellonando nell’Istituto termale, partecipando alle feste danzanti. La bimba è qui, ma sta con mia madre e con la governante. 

10 maggio
Ho 30 anni, ma pare abbia la freschezza di una ventenne. Mia madre dice: “uno stuolo di corteggiatori è la miglior cura per le debilitazioni nervose.”
…e ride, e mi accorgo che si è truccata come non faceva da anni… e che saluta con la mano, così… un bel signore di una certa età. 
E’ il medico dell’istituto termale. Accanto a lui un gran bel ragazzo.
Si avvicinano, si presentano.

Entra Gropius , saluta garbatamente, assume posture plastiche persino nel sedersi
ALMA
Il ragazzo si chiama Walter Gropius, è biondo, occhi chiari, 27 anni, architetto, sano figlio della borghesia prussiana, educato. Uno sguardo che ti fruga dentro. Restiamo soli. Parliamo. Anzi… parla: 

GROPIUS
La forma delle cose è fondamentale… Credo che dalla forma scaturiscano forze immani! La forma delle cose, la forma delle persone… è energia pura, misteriosa e ineludibile che ci condiziona grandemente. Se ho forma di rospo tutta la mia energia potrà solo portarmi a una rospitudine più o meno intensa… Ma la vostra forma e i vostri colori… creano e condizionano la vostra e l’altrui felicità. La forma plasma l’anima.
Quando si fa qualcosa, quando si progetta una cosa bisogna sapere tutto ciò. Io proclamo un nuovo modo di costruire. Pareti di vetro, strutture metalliche… trasparenze… in una parola… “Bauhaus”, capite cosa voglio dire?

ALMA
No, poco o nulla. A dire il vero non mi importa molto di quel che dite. 

GROPIUS
Viva la franchezza! Evidentemente l’architettura affascina solo me.

ALMA
Mi interessa più… il suono delle vostre parole. Lo ascolto come si ascolta Wagner.

GROPIUS
Davvero trovate che io abbia una bella voce?

ALMA
Come architetto secondo me siete sprecato. Avete la vocazione e il talento del raffinato strumento musicale. Non parlate, suonate! Vi sistemerei in orchestra a discettare di forme e strutture, ma tra l’oboe e il fagotto e seguendo una partitura.

GROPIUS
E chi scriverebbe quella partitura?

ALMA
Io.

GROPIUS
Così potrei dire solo ciò che voi avete scritto per me. 

ALMA
Ma lo direste meglio di chiunque altro. Sapete, io da bimba avevo una voce bruttissima. Forse per questo oggi attribuisco tanta importanza alla voce.

GROPIUS
Francamente la voce è l’ultima cosa che ho notato in voi

ALMA avvicinandosi a lui e fissandolo negli occhi
Volete dire che non ascoltate quel che dico?

GROPIUS
Voglio dire… Santo cielo, non so più cosa voglio dire…! Chiedo scusa, mio padre mi reclama.

MAHLER scrivendo da altrove ad Alma
Cos’hai, piccolo amore, bambina? Mi arrivano le tue righe ma non ti ci riconosco dentro. So, perché lo sento, che sei felice! Gustav.

ALMA tra sé.
E sono felice sì, sono proprio felice!

MAHLER
19 maggio. "Il mio dolore sotterraneo mi sta dando un po' fastidio, Alma, prega per me. Gustav"

ALMA
28 maggio - Prego per le sue emorroidi ma soprattutto prego che non finisca mai questa vacanza. Notti insonni fino all'alba, nel letto di Walter, da più di un mese. 

Riappare Gropius. Abbraccia Alma

GROPIUS
Esisti o ti sto sognando?

ALMA
O è un sogno… o, se è la realtà, mi sto risvegliando da un incubo! 

Freud scrive ad Alma mentre Alma bacia Gropius

FREUD 
Cara Alma, la tua insurrezione causata dal crollo della libido del Maestro deve aver fratto breccia in lui. Ho analizzato il signor Mahler oggi; si è presentato così, a sorpresa, nel primo pomeriggio. Il tempo di liberarmi da una serie di appuntamenti e l’ho accolto nel mio studio. 
Se devo credere alla turpe descrizione che me ne hai fatto, dovrei aver ottenuto con lui qualche buon risultato. 
Nel corso di interessanti esplorazioni attraverso la storia della sua vita più privata abbiamo analizzato il suo comportamento sessuale e soprattutto il suo evidente complesso d’Edipo. 
Ho avuto numerose occasioni di ammirarne la capacità di penetrazione psicologica: un uomo di genio, indubbiamente. 
Invece non è stato possibile gettare alcuna luce sugli aspetti sintomatici della sua nevrosi ossessiva. Era come se si fosse scavato un angusto e cieco cunicolo attraverso un edificio misterioso.
Sigmund

Continuano le effusioni tra Gropius e Alma

MAHLER
“Dolce Almschi, quattro ore, pur se con Freud, non rappresentano, è evidente, un’approfondita analisi, ma ne esco stranamente sollevato. Mi sono specchiato per la prima volta e ho visto la mia ricerca ossessiva della perfezione, la mia idolatria per la sofferenza, il mio rifiuto della felicità. Sento un rinnovato bisogno di te, mia cara Almschi, ci accenderemo insieme di un nuovo fuoco. ”

Gropius si allontana da Alma

ALMA
Parto da Tobelbad, a malincuore. Walter mi spedisce un telegramma ogni ora per giorni.

GRIOPIUS
Alma ti amo. Alma mia vita. Alma, forma dell’amore. 

ALMA
Arrivo a casa sconvolta e confusa.

SCENA 12

Risuonano le note della musica di Alma. Mahler seduto a un piano virtuale, le sta suonando. Alma Entra con le valigie, di ritorno a casa da Tobelbad

ALMA
Cosa… stai suonando?

MAHLER
Sono le tue note. Ricordi?

ALMA
Le mie… note?

MAHLER
Sì, nel fondo di una cassa in soffitta ho trovato una piccola cartellina. Come ho potuto farti questo? Riparerò, li farò pubblicare ed eseguire! 

ALMA a parte
Il mio Gustav è come improvvisamente guarito. Perfino la sua libido è riemersa o forse nasce solo ora a 52 anni. Mi travolge di gentilezze.
Vuole fare l’amore con me. E ci riesce.
9 agosto - Gropius è a Vienna, vuole fare l'amore con me. E ci riesce. 

MUSICA

Stessa situazione, Mahler al piano, Alma rientrante.

MAHLER
E’ arrivata una lettera. Per te. L’ho letta.

ALMA
Perché?

MAHLER
Perché questo tal Walter l’ha indirizzata a me.

ALMA
E perché?

MAHLER
Non lo so, chiedilo a lui. 

GROPIUS entrando
Ciao, Alma.

ALMA
Walter?

MAHLER
L’ho fatto chiamare io. -Tendendo la mano a Gropius-
Una piccola sorpresa. signor Gropius, so tutto di voi, per me è un piacere conoscervi.

GROPIUS
Sì, anche per me, o almeno, immagino di sì.

ALMA a Gropius
Tu mi hai scritto una lettera … indirizzandola a lui?

MAHLER
Presumo volesse farmi scoprire la vostra relazione simulando un errore. 
E’ evidente la sua adorazione per te. Sembra sincero. Lo ami?

ALMA
Io…

MAHLER
Lo ami? - ALMA annuisce -Mi lascerai?

ALMA
No. 

MAHLER
Bene, adesso io e questo signore andiamo a fare due chiacchiere… ma non qui davanti a te, andremo di là, nel mio studio. Così, tanto per salvare la forma. La forma è tutto, vero, signor Gropius?
GROPIUS
Touché!
I due si allontanano insieme

ALMA
Parlano insieme per ore, da soli. Io mi torco dalla curiosità. Mai come questa volta Gustav riesce a stupirmi
rientra Gropius

ALMA
Walter! Dov’è mio marito?

GROPIUS
Si è chiuso nel suo studio a leggere. Ci lascia liberi di vederci, incredibile. Non so che dire! Sembra amarti almeno quanto me.

ALMA
Beh, una situazione insolita… ma non è detto che sia spiacevole…
Si avvicina come a chiedere un bacio

GROPIUS
No, non qui, scusami, sono sconvolto, devo andare. A domani.
Gropius esce. Si affaccia Mahler

MAHLER
Almschi. Tutto è simbolo di qualcosa. Tu del mio destino. Mi offrono una lunga tournée in America. Ricominciamo? 

ALMA 
Partiamo. 
Il mio marito despota nell’ultimo anno mi tratta con una dolcezza disarmante.
Per la prima volta mi scopro realmente innamorata di lui. Ma il suo cuore non ci permette di vivere questa seconda fase del nostro amore.
Sono giorni difficili. Trovo appena il tempo per scrivere una lettera…

FREUD
A Walter! 

ALMA
Sì. Pazza! Continuo a pensarlo! “So bene che quando ti vedrò…”
GROPIUS legge la lettera di Alma
"So bene che quando ti vedrò tutto rivivrà e rifiorirà in me. Aiutami. con quei tuoi slanci che mi hanno inondata di felicità. Io ti voglio! Tu? Alma."

ALMA
Chiudo la busta, raggiungo Gustav nella sua camera. Lo trovo esanime. 
A Mahler - Ieri sera, al teatro dell’opera in un concerto è stato inserito un mio lied e il pubblico ne ha chiesto a gran voce il bis. 

MAHLER immobile. La sua voce è malferma.
E’ un grande successo, vero?

ALMA
Sì, per me lo è. Sei contento?
Gustav mi sorride… 
…e muore. 
Al funerale montagne di fiori. Tutti piangono un eccelso artista, perfino coloro che hanno passato la vita a denigrarlo senza aver mai avuto la forza nemmeno di sostenerne lo sguardo. -A Freud che le porge una busta
Anche tu mi scrivi.

FREUD 
A dire il vero, Alma… non sono le mie condoglianze, è la mia parcella. 

ALMA
Per Gustav?

FREUD
Ho le mie spese
Musica, un waltzer

SCENA 13
Finale atto In un waltzer surreale

GROPIUS
La guerra! Ah questa guerra terribile! Tutto ormai ci appare deforme, anche quella che credevamo una splendida civiltà.


WERFEL
La guerra? Non parlatemene troppo male. Questo mare di dolore è anche un mare d’ispirazione. Il dolore è estremamente artistico.

GROPIUS
Il vostro cinismo mi irrita e mi attira al contempo.

WERFEL
Fu l’effetto che mi fece Alma, incontrandola per la prima volta.

ALMA
Zitto, Franz, non parlare di cose che devono ancora accadere.

WERFEL
Scusa, ma la passione per il futuro mi travolge.

MAHLER
La guerra è solo dolore, il dolore: un assaggio di morte.

KOKOSCHKA
Il dolore è come il colore, evoca istinti primari, si esprime anarchicamente.

GROPIUS
Con tutto ciò, cosa vogliamo dire del walzer? 
Tutto muore, lui no!

MAHLER
La musica è altra cosa. Nel regno delle semibiscrome l’eco della guerra non giunge se non per caso.

KOKOSCHKA
I soldati cadono come mosche nelle trincee immersi nei loro liquami, ma qui in città si continua a piroettare idiotamente.
WERFEL
Il walzer è questo, solo questo: una società che impazzisce nel dolore e come certi folli in lotta con se stessi, impossibilitata a sopportarsi, inizia a girare su se stessa per stordirsi.

MAHLER
Si può girare su se stessi anche alla ricerca dell’estasi, caro signore. Se la musica è stordimento, che sia almeno stordimento mistico.

KOKOSCHKA
Mentre tutto accade intorno, noi, qui, storditi!

ALMA
Perché dite questo? Il Waltz è così bello! Non dovete pensare, solo girare! Meglio Strauss che un narghilé d’oppio! Non trovi, Oskar?

KOKOSCHKA
Vipera!

GROPIUS
Vienna gira gira gira e per forza centrifuga proietta le sue scorie sul mondo. Perde pezzi, la nostra civiltà come noi, tuoi satelliti, che a forza di orbitare furiosamente finiremo per perderti. Basterà poco, un errore minimo, una frase, un sorriso, un sognare di troppo o solo lo scattare di un calendario meccanico: Clik e via, scagliati chissà dove, senza più centro, nella guerra del mondo.

KOKOSCHKA
Senza più colore

WERFEL
Senza parole.

GROPIUS
Senza più forma.

MAHLER
Poverini! Vi lascio volentieri alle vostre piccole guerre. Almschi?

ALMA
Sì?

MAHLER
Addio.

buio e silenzio improvvisi


II° ATTO

SCENA 1
La guerra: l’esplosione di Alma

ALMA
Non porto il lutto. Lui non lo voleva. Per sei mesi scompaio dalla vita pubblica.

FREUD
Hai trentuno anni, Alma, non puoi pensare di aver finito il tuo compito in questo mondo. Devi reagire. 

ALMA
Prendo un treno, per andare chissà dove. Ho bisogno di silenzio. Mentre la campagna Bavarese scorre via dal finestrino, mentre mi allontano dalla mia casa-prigione, sento una nuova energia emergere dalle nebbia della disperazione. 
E’ morta Alma Mahler, la moglie-bambina. Nasce la vera Alma.

musica
Sul treno, al ritorno, si siede di fronte a me un signore. Parliamo. E’ un insigne biologo e melomane: il professor Paul Kammerer, sposatissimo. Mi invita ad andarlo a trovare. 

FREUD
Lo fai?

ALMA
Lo faccio. Mi invita a partecipare ai suoi studi, nel suo laboratorio.

FREUD
Lo fai?

ALMA
Lo faccio. Mi ama. Insiste.
Mi concedo alla sua adorazione. Continua a volere di più.

FREUD
Che fai?

ALMA
Lo lascio.
In un mese altre 3 proposte di matrimonio. Sorrido, li illudo, li caccio, ma comincio a intuire di essere un buon partito.
Intanto l’opera di Vienna mi assicura un vitalizio e scopro che l’arcigno Gustav ha depositato a New York 100.000 dollari a mio nome. Sono davvero un buon partito. Scopro in una banca di Lipsia azioni a mio nome per 130.000 corone. Altri cadeau di Gustav. Sono decisamente un buon partito.

Appare GROPIUS. I due compiono qualche passo di waltzer
ALMA
Intanto rivedo Walter… 
A un ricevimento. Poi… Basta un’ora e rinasce l’amore di un tempo. 
Ma è di passaggio, riparte quasi subito: è sempre a Berlino o a Weimar per lavoro.
Gropius exit
Così vado a trovare mia madre. Un giovane pittore, ex allievo del mio Klimt, sta facendo un ritratto al mio patrigno: ha un nome impronunciabile: Oskar Kokoschka. Ha 22 anni. Vende i suoi disegni nei caffé del centro.
Non bello, occhi vagamente orientali, ha una certa nonchalance intimamente armoniosa. Veste malissimo, strane macchie gli chiazzano la giubba, emana un forte odore selvatico… ma sa essere nel contempo simpatico, violento, contestatore, e appassionato di Shakespeare.

KOKOSCKA
Mi hanno sospeso la borsa di studio per eccesso di degenerazione! Dicono di me che non sono un pittore ma un corruttore e i miei quadri “fiori di penitenziario”! E’ una nuova pittura. Non è importante ciò che vedi nel quadro, è importante ciò che esprime. Non esiste più la forma. 

ALMA stupita
Non esiste più la forma?

KOKOSCHKA
Il colore accende istinti primari, si esprime anarchicamente saltando ogni passaggio.

ALMA
Come va il vostro teatro? So che avete messo in scena "Assassino, speranza delle donne" questa commedia sadica che scandalizza tutti. 

KOKOSCHKA
Faccio teatro perché non ho soldi per andarci.

ALMA a Freud
Ma lo senti? Irresistibile!

FREUD
De gustibus. 

ALMA
Mi bastano due sorrisi. E una richiesta. 
“Fareste un ritratto anche a me?”

KOKOSCHKA
Attenta. Io non ritraggo la persona, ma direttamente la psiche.

FREUD
Vedi? Comincia a piacere anche a me.

KOKOSCHKA
Allora? Paura?

ALMA
Non ho paura.

KOKOSCHKA
Io sì, non ho mai ritratto una donna innamorata di me.

ALMA
Vi sbagliate… mi attribuite un sentimento che è solo vostro.

KOKOSCHKA
Bugiarda. Vi ritrarrò, ma voi, prima, farete per me qualcosa.
I due si guardano in silenzio
Sposami. In segreto.

ALMA
Ma… siete pazzo? Mi conoscete da... un giorno?

KOKOSCHKA
Mi basta.

ALMA
Domani, alle 11, da me.

SCENA 2

Stavolta sulla graticola di Freud c’è Oskar

KOKOSCKA a Freud
La frequento da un mese. Non riesco più a fare a meno di lei. La costringo a posare per ore. In effetti, o faccio l’amore con lei o la dipingo. Dimentico di mangiare, imbratto tele furiosamente senza nemmeno riguardarle o correggerle. Non sopporto che frequenti altre persone, non sopporto che esista al di fuori di me. Continua a circondarsi di amici, di inutili satelliti e mi lascia ai margini della tua vita, nel fango. Le lascio scritto su uno specchio: “decidi: o ti liberi di me o sarai libera in me. Io sono te e tu me, 
firmato: Alma-Oskar Kokoschka”. 
Dannazione, non vuole sposarmi. 

SCENA 3
Alma e Oskar, in intimità

KOKOSCHKA
Insomma, alla rassegna dei nuovi pittori è venuto l’erede al trono. Ha fato tre passi, ha guardato un quadro e ha esclamato:

ALMA
"Porcherie"!

KOKOCHKA
…altri 3 passi, altro quadro: 

ALMA
“Porcherie”

KOKOCHKA
Poi è arrivato dinanzi al primo dei miei dipinti e ha sentenziato 

ALMA
“Quest’uomo merita che gli si rompano le ossa una ad una” e ha fatto chiudere la mostra.
Alma ride divertita



KOKOCHKA
O mi impiccano o divento famoso.

ALMA Di colpo seria 
Ieri ho abortito.

KOKOSCKA 
Di me? Alma annuisce - Sposami, quindi!

ALMA
No, parto, invece, per un viaggio d’arte con Lili, una mia amica. Sì, lo so, la bella Lili Leiser ostenta la sua omosessualità ma, ti giuro, non ne sono tentata. O meglio, non ancora.

KOKOSCHKA a Freud
E’ mia! Il suo volto espressionista, disfatto dal piacere riempie in mille pose i salotti borghesi. La nostra relazione campeggia davanti agli occhi di tutti. Sposami, le ripeto, sposami. Che fai sempre in giro per l’Europa? Torna qui.”

ALMA
Faccio una vita intensissima. Presenzio a importanti manifestazioni in memoria di mio marito. Sono la vedova Mahler! 

KOKOSCHKA 
Mahler è morto! Non puoi restare tanto tempo senza vedermi. Ne morirai. Ne morirò. Mi scoppierà il cuore

Scoppia una bomba

…e scoppia la guerra, invece. 

L’Austria dichiara guerra alla Serbia. Stacco.

ALMA
Vorrei liberarmi di Oskar. E’ così ossessivo, mi toglie ogni forza. Peccato che mi piaccia ancora tanto.

FREUD
Cara Alma, è venuto a trovarmi un impresentabile buzzurro che emana effluvi inquietanti. Afferma di non riuscire a liberarsi da te. Ho provato a compiere una breve analisi. Impossibile. A qualsiasi domanda risponde: Alma. Immagino sia una presenza piuttosto assillante per te.

ALMA
Forse… ma è così carino!

KOKOSCHKA 
Ho 27 anni. Perché aspettare che mi richiamino? Parto volontario. In cavalleria.

SCENA 4

Tavolo di Freud. Alma continua la sua rievocazione. Freud ascolta e prende appunti. 

ALMA
Geniale! Cosa c’è di più cretino di un uomo? L’amante che non poteva vivere un’ora senza di me nel giro di pochi giorni vende “la sposa del vento” 
-Immagine : “the bride of the wind”
Vende me, quindi, nel suo più bel quadro, a un farmacista di Amburgo. Con i soldi compra un cavallo, una divisa e un mazzo di fiori per me. Un'ultima notte d'amore e via! Al fronte! Con l'aria felice e vagamente eroica.
Di nuovo libera. Mentre Oskar parte per la prima linea Walter ne torna ferito. Lo raggiungo di corsa a Berlino. E’ bellissimo nella sua uniforme di tenente.

Entra GROPIUS in divisa militare e un braccio al collo. Suoni di stazione. Fumo. Alma ha in mano un borsone da viaggio.


SCENA 5
Stazione ferroviaria

ALMA gli corre incontro
Walter!

GROPIUS freddamente
Ciao.

ALMA
Sei molto elegante, così, in divisa.

GROPIUS
Tutta Europa sa che la vedova Mahler ha una relazione con un pittore ributtante. 

ALMA
Tutta Europa vive solo di pettegolezzi.

GROPIUS
Non negare. Ho visto uno di quei quadri. Ogni piccola macchia, ogni piega della tua pelle , un neo, una piccola ruga… c’è tutto il tuo corpo in quei brutti quadri. Non lo sopporto.

ALMA
E io avrei fatto 12 ore di treno per sentirmi dire questo da te, Walter? 

GROPIUS
Temo che tu li abbia fatti inutilmente. 

ALMA
Capisco. Non mi resta che ripartire

GROPIUS
Temo di sì.

ALMA fa per andarsene. Poi guarda Gropius
Non mi saluti? A Freud— La partita sembrava ormai persa, ma voi uomini avete sempre un punto debole. A Gropius — Io... -ha una sorta di piccolo svenimento- 


GROPIUS accorrendo
Alma.

FREUD
Il senso di protezione. Funziona quasi sempre.

ALMA
Ho freddo. 

GROPIUS
Chiamo aiuto….!

ALMA
No, no… grazie. Non fa niente. Piuttosto… nella mia borsa… cerca… nella borsa…

GROPIUS Frugando
Cosa? C’è una bottiglia…. Bordeaux?

FREUD
Il suo vino preferito, vero?

ALMA accarezzando Gropius ma parlando con Freud
Lo convinco a fare un ultimo brindisi sui binari con una bottiglia di Bordeaux millesimato. 
Dopo un’ora facciamo l’amore in una cuccetta del wagon lits. Vinco sempre io! 
Musica

SCENA 6
Tavolo di Freud. Alma continua la sua rievocazione. Freud ascolta e prende appunti. 

ALMA
La guerra infuria. Anche i miei due amori si fanno guerra a colpi di telegrammi. Sia Walter che Oskar, mi scrivono dal fronte implorandomi di sposarli! 

Telegrammi

GROPIUS
Il dado è trattostop. Sposeròtti quando e come vorraistop. Costruiròtti una cattedrale cristallinastop. La nostra casa di specchi sarà, riflettendo te, un tempio alla bellezzastop. Sto scegliendo una stella da incastonare che sia tanto luminosa da esser degna del tuo ditostop. Mi vorrai? WALTERstop

KOKOSCHKA
Sposami. stop 
Sposamiiiiii. Stop
Spo! sa! mi! S. t. o. p.
io-te-me stop
Fine telegrammi
FREUD
Chi scegliere? Il pittore o l’architetto?

ALMA
L’architetto scrive meglio, 

FREUD
…e a distanza certe qualità contano più di altre.

ALMA
18 agosto 1915 il tenente Walter Gropius gode di una licenza di due giorni, arriva e mi sposa in tutta fretta. Alma Schindler vedova Mahler, signora Gropius.
Anche perché sono di nuovo incinta.
Infatti due mesi dopo nasce Manon Gropius, una deliziosa creatura.
Ma Walter è sempre al fronte. Anche Oskar. 
Gira voce che sia morto. Chissà! 

OSKAR
Non vuoi più vedermi? So che hai sposato quell’architetto. 
Non me ne frega niente. 
Sono ferito, mi rimpatriano. Aspettami. Sempre tuo.

ALMA
Non è morto affatto. 
Sono nervosissima. Scalpito. Com’è possibile che gli uomini giochino alla guerra mentre Vienna langue tristemente? 
Frequento sempre Lili Leiser, ma non mi basta. Ormai non mi basta più niente!




SCENA 7
WERFEL e ALMA.
ALMA
Organizzo una cenetta per pochi amici. Mi portano il mio scrittore preferito…
Entra Werfel- A Werfel— Ma voi siete… Franz Werfel! 

WERFEL
….e non sapete quanto! Io ho una vocazione innata a essere me stesso. Sono il miglior Franz Werfel che voi possiate mai incontrare.
Va al piano e incomincia a cantare un brano d’opera.

FREUD
Lo scorso anno ha venduto più libri di Thomas Mann. Praghese. Gaudente, ciarliero, fumatore accanito, bevitore, ama le donne come null’altro, canta a memoria tutto Verdi, con una bella voce maschia. 
E’ molto più giovane di te… 10 anni. 
Altra qualità vincente: è un uomo tarchiato, labbra sensuali, occhi grandi, fronte alla Goethe. 

ALMA
Come mio padre. 

FREUD
Contro Edipo non si hanno difese. 

WERFEL
Vostro marito è al fronte, vero?

ALMA


WERFEL
E’ una guerra durissima, che fa vittime d’ogni tipo. Questa casa è bella, ma non vi esprime.

ALMA
L’ha voluta così mio marito…

WERFEL
Lo so. E infatti qui vedo solo lui, il grande architetto. Io per voi penserei a una casa fatta solo di specchi.

ALMA
Perché?

WERFEL
Perché quella casa di specchi sarà, riflettendo voi, un tempio alla bellezza.

ALMA
Walter, una volta, mi disse una frase simile.

WERFEL
Possibile, tutti leggono Werfel.

ALMA ride, guardando fuori
Una bufera di neve mai vista! Non potete uscire di qui, Franz. Le strade sono impraticabili. Sto facendo preparare una stanza per voi e per gli altri ospiti. Spero non vi spiaccia.

WERFEL si avvicina pericolosamente ad Alma, che sguscia via elegantemente
Come difendersi dagli Dei della meteorologia? Mi terrete prigioniero?

ALMA
Sì, e vi costringerò a cantarmi tutta l’Aida.

WERFEL
Cantare per voi? Un supplizio piacevole.

ALMA a Freud
Un’incredibile bufera. 

FREUD
E… succede?

ALMA
Succede di tutto. Una relazione intensissima. Siamo affamati l’uno dell’altra. 

WERFEL
E’ incredibile con quale ardore e facilità io riesca a scrivere da quando ti frequento. Ogni tua frase, ogni tuo sorriso è un’ispirazione.

ALMA
Pensi dipenda da me?

WERFEL
Assolutamente sì. Brucerei tutto quanto ho scritto prima. 

ALMA
Comincio a credere in questo mio strano potere.

FREUD
In effetti è un fenomeno su cui sarebbe interessante indagare.

OSKAR
Alma mia, Alma me. Ti ho cercata, di ritorno dal fronte, con una pallottola in testa e una nel polmone, in fin di vita, non hai voluto farmi visita. Perché? Oskar.

ALMA
Non è più il suo tempo. Non rispondo. Una o due volte al mese vedo Walter, che è al fronte a una distanza da Vienna sempre maggiore, sicché la sua presenza, a parte quegli sporadici e frettolosi amplessi, mi appare lontana e sempre meno definita. Il martedì è il giorno di Franz. Parliamo, parliamo per ore, ma non solo. Avevo l’idea che i letterati fossero fisicamente per lo più inabili. 
-Werfel la tira a sé.
Non è vero.
-Si baciano
Musica

KOKOSCHKA scrivendo da altrove
Sono guarito, ripartito, Sono saltato su un ponte a Drauch, di nuovo in ospedale con le braccia spezzate. Senza poter più nemmeno dipingere . Neanche ora vuoi incontrarmi?

ALMA si stacca da Werfel
A Kokoschka - No!
A Werfel - Incinta, un’altra volta! Tra una cosa e l’altra, è la mia settima volta.

WERFEL
L’architetto lo sa?

ALMA
Gli ho mandato un biglietto ieri.

WERFEL
E’ suo?

ALMA
Lui, naturalmente, pensa di sì.

WERFEL
E tu?

ALMA
Io qualche dubbio ce l’ho. In realtà pochi. Nessuno. E’ tuo.

WERFEL
E’ la più bella notizia che abbia mai ricevuto nella mia vita. Grazie a questa creatura saremo immortali, capisci?

ALMA
In tal caso… io sono estremamente più immortale di te!

WERFEL
Windegard

ALMA
Cos’è?

WERFEL
Il nome di nostro figlio. Oppure Olga.

ALMA
Non ti sembra prematuro?

WERFEL
Alma, mi aspetto da te un atto eroico. Abbandona tutto. Ho una casa in Svizzera dove sovente mi ritiro a scrivere. Montagne, laghetti, fiumicelli pescosi, pace assoluta sotto un cielo che ti guarda benevolo. Crescerà lì, nostro figlio.
Entra Gropius. Ha sentito tutto

GROPIUS
Vostro figlio?

ALMA
Walter.

GROPIUS fa per estrarre la pistola
Sono esterrefatto. Tu mi hai fatto questo? 

WERFEL si getta su Gropius per fermarlo
Non fate pazzie, signore. Considerate piuttosto che Alma non vi ama più.

ALMA
Questo non l’ho mai detto.

WERFEL
Altrochè se l’hai detto!

ALMA
Mi dai della bugiarda?

WERFEL
Non puoi amare un costruttore di scatolifici, un progettista di squallidi uffici burocratici. E’ poco più di un muratore, è come se Venere amasse Polifemo.

GROPIUS
Non mi avrai tradito con questo cicisbeo deforme!

WERFEL
Non sembrava dispiacerle qualche mia deformità.

GROPIUS
Vi ucciderò entrambi. 

ALMA
Fermatevi!
Siamo alla rissa. I due uomini si rotolalo sul pavimento

WERFEL a Gropius
Che io sappia non avete più rapporti da un anno.

GROPIUS
Io rischio il reato di diserzione appena posso per poter tornare da mia moglie, per vederla anche solo per un’ora. Chi sei tu, nanerottolo informe, per frapporti tra noi?

WERFEL
Il padre di quel bambino.

GROPIUS
Nascerà orfano. Spara un colpo che va a vuoto 

Alma sviene. I due si fermano.

WERFEL
Alma!

GROPIUS
Non toccatela. Non insozzatela ulteriormente.
Tentano goffamente di soccorrerla, ma riescono solo a intralciarsi l’un l’altro. Alma rinviene e li allontana da sé con un gesto deciso

ALMA
Basta! E’ vero! E’ tutto vero! Vi ho traditi entrambi. Confesso! 
Ma nessuno di voi due si chiede perché io non trovi pace? 

Lungo silenzio imbarazzato

ALMA
In nessuno di voi ho un vero compagno di vita. Mi indossate come una bella camicia e poi via, a farvi i fatti vostri. A giocare alla vita. Sulla mia vita. Fuori! Fuori tutti di casa mia! 
Quanto ai miei figli sono solo miei. Pensavo che almeno uno di voi due mi amasse. Vedo che non è così!

A Freud- Apro la porta e ci trovo Guki e Marion, le mie figlie, che hanno ascoltato tutto e singhiozzano. 

FREUD
Suonano alla porta. 

ALMA
Proprio ora!

FREUD
Il postino.
Freud consegna un telegramma ad Alma

KOKOSCHKA scrivendo da altrove
Ho un’ispirazione improvvisa, dovuta forse all’assenzio. Dipingo disperatamente da 36 ore senza fermarmi. Ti amo, Oskar. 

Gropius strappa il telegramma dalle mani di Alma e lo legge insieme a Werfel.

FREUD
Ahi ahi, non ci voleva! 

WERFEL a Alma
E questo come lo spieghi?

FREUD
Sembrerebbe la tua prima grande disfatta, Alma.

ALMA a Freud, guardando in terra.
L’ultima risorsa , l’ultimo scatto da felino stretto al muro da un branco di cani: lo sguardo.

Alma solleva la testa guarda con occhi disperati Gropius. E’ scarmigliata, disperata, irresistibile.

Walter… io…

GROPIUS l’abbraccia, poi si butta in ginocchio 
E’ tutta colpa mia. Ti scongiuro, rimani con me!

FREUD
Nel frattempo, Franz Werfel, l’amante scrittore è sgattaiolato via dalla porta. Dileguato. Nel pomeriggio Walter Gropius riparte per il fronte. 
Tutto torna tranquillo.
Tutto è a posto! Tutto sistemato.


ALMA
Non so come ho fatto!

FREUD
Lo sguardo. Ti è bastato uno sguardo. Che teneri animaletti siamo noi uomini.

KOKOSCHKA
Mi risveglio da un sonno catatonico e mi trovo di fronte 13 inutili mostruosità su tela. Sopraffatto dal disgusto, brucio tutto nel camino. Musa, dove sei?

ALMA
Al settimo mese Franz si rifà vivo con tanto di valigie. Si trasferisce a casa mia nella camera degli ospiti per essermi vicino nell’ultimo periodo. 
Di notte si infila nel mio letto e via, aggiunge altri capitoli alla nostra storia!
Gli dico di far piano. Niente. Sai come sono gli uomini.
Ho un’emorragia . Martin nasce settimino e debolissimo. Io mi salvo per miracolo. Ma il bimbo langue, sta sempre peggio.

KOKOSCHKA
Per carità, Alma, devo vederti per rompere il sortilegio! Non so più dipingere. Dove sei? Oskar
ALMA
La guerra finisce, ma non la mia. Walter torna dal fronte. 
Franz si è piazzato nella camera accanto alla mia, non vuole andarsene. I due si incrociano in corridoio continuamente e ogni volta si rischia la colluttazione. 
A ore alterne Walter vuole divorziare o vuole eliminare fisicamente Franz. 

GROPIUS
O quell’uomo schioda da casa mia o chiamo la forza pubblica.

WERFEL
Devo vivere qui, accanto a mio figlio. Sta male. 
Chiamate pure la polizia, appena vedrò un agente accostarsi al portone mi suiciderò all’istante.

ALMA
All’inizio del 1919 il piccolo Martin muore…. 

GROPIUS
Alma!

WERFEL
Alma!

ALMA
Ed io fuggo… salto su un treno. Vado da Oskar.

FREUD
Da Oskar?

ALMA
Sì. Da Oskar. Ma… Non lo trovo. Per la prima volta cerco un uomo e non lo trovo. Non vuole farsi trovare. Da me!

FREUD
No, no! Lui non l’ha mai saputo!

OSKAR
Ero a Dresda. Organizzavo una strana festa.


SCENA 17

EPILOGO- la bambola di KOKOSCKA. Oskar, già brillo, dà il via a una strana festa. Intorno a lui tutti gli amori di Alma passati, presenti e futuri. 

KOKOSCHKA
Carissimi, amici, sono pazzo. E tutto quanto stiamo per fare sarà un riflesso di questa mia qualità.
Vi ringrazio per aver accettato l’invito che vi ho rivolto.
Signori Klimt, Zemlinsky, Mahler, Gropius, Kammerer, Fraenkel, signora Leiser, Signor Werfel, e perfino voi, signor Hollensteiner, che per amore di Alma getterete la tonaca e rinuncerete alla porpora cardinalizia.

Tutti vittime di Alma.
Tutti presunti padroni di un essere senza padrone.
Dev’essere stata la pallottola che mi è entrata nel cranio.
E’ una follia, questa.
E’ una festa per Alma. 
Ed è Alma che evocheremo ora insieme. 
La Alma che ci ha stregato, l’unica maga del nostro secolo.
Alma, imprendibile Alma.
Oggi io ti sposo!
Ho ordinato a un artigiano di Dresda una bambola di grandezza umana, fatta di stoffa e di stoppa, che riproduce fedelmente la tua immagine, ho curato io stesso con meticolosa precisione ogni piccolo particolare.

Immagini della bambola di Kokoschka

Un neo.
Una piccola cicatrice.
Il colore. 
Ho poi acquistato della biancheria da Parigi. È la tua biancheria. 
La conosciamo tutti, qui. Ne ricordiamo l’aroma, la sensazione tattile. 
Ho acquistato un vestito di seta, delle perle, un rossetto… 
La cassa giunse in mia assenza. 
L’ha ricevuta la mia anziana domestica.
Ha aperto la cassa. Adagiata nella segatura c’eri tu.

La domestica è svenuta.

Vi ho trovate in terra tutte e due, rientrando.
Ho aiutato la vecchia Grete a riprendersi. La prima cosa che mi ha detto riaprendo gli occhi? “Mi licenzio”
Ho affittato una carrozza d’oro. Ho girato per ore per il centro di Vienna. 
Che tutti la vedessero, la mia nuova sposa.
Ho affittato il tuo palco all’Opera, e l’avete vista tutti, piangere alle note di Gluk. Piangeva finalmente mano nella mia mano, la mia signora.
Ho amato questa mia nuova Alma per due anni.

Stasera Alma è qui. Con noi. Ve ne faccio dono. Per fuggire da ciò che la nostra Dea è diventata.

Entra il fantoccio di Alma. Sfila come in una lugubre passerella portato in trionfo dai suoi amori.

Le donne che amano hanno un sesto senso. Il loro intuito è sicuro come quello di animali selvaggi che fiutano il nemico. Possiedono virtù divinatorie che riguardano le colpe maschili. Così è Alma, all’ennesima potenza. Siamo esseri inermi di fronte a lei. 

L’unica soluzione? Rinchiuderla in un Golem.
L’ immane forza simbolica di questa Dea pagana è celata laddove è più visibile! 
La Forma!
La Forma delle cose e delle persone è una forza misteriosa e ineludibile che ci condiziona grandemente. 

Ecco la forma di Alma.
È il ritorno di Euridice. Accendete le torce. 
Che il vino scorra a fiumi.

Viva Alma! 
Ho delle nuove droghe orientali. Approfittatene. Muoia Alma, viva Alma.

Questo simulacro racchiuda in se l’eleganza, l’armonia, il calore, la seduzione, il sorriso disarmante, il femminino, il sacro che sempre si cela nell’amore. La sensualità, la forma e la sostanza, la parola insinuante, lo sguardo che ti scava.
Nel Golem l’immortalità. Sua e nostra.

MUSICA

KOKOSCHKA a Freud
Giugno 1921 - La serata si trasforma in orgia.
Da una villa vicina spaventati per le urla e per le grida “uccidila! Uccidila”, Qualcuno chiama la polizia.
Arrivano in 6, con la divisa e tutto.. 
Cercano il cadavere.
Mostro loro mia moglie, la compagna di tutti noi, riversa in giardino.
Appare insanguinata e decapitata.
Io urlo, sì, l’ho uccisa io, io sono stato… io le sopravvivo!
Mi arrestano.
Ma poi sono costretti a rilasciarmi. Ride, si allontana

FREUD
Il sangue non era sangue, era Barolo italiano. Un colpo di bottiglia ha svelto la testa di stoppa. 

Il servizio di nettezza urbana si porta via nel grigio mattino il sogno di Euridice.

La musa del secolo.
Fine