L’OSTERIA DI CONCON

commedia di

Giuliano Angeletti



PERSONAGGI:

CONCON
(Oste e titolare del locale)

TIMORATA
(Sua moglie)

FIRMINA
(Sua figlia)

IL CONTE CONSALVO DE CAROLIS
(Nobile decadente, avventore dell’osteria,
unico locale che ancora gli concede credito)

PIATELÉTO
(Giovane squattrinato ma dotato di un fascino particolare)

LA CONTESSINA ADELAIDE MOSCONI
(Nobildonna costretta suo malgrado per un guasto alla sua carrozza a sostare nell’osteria)

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
(Compagna di viaggio della Contessina Mosconi e costretta a condividerne la sorte)

FAUZIN
(Arrotino innamorato di Firmina)

LIGŔGIA
(Spalatore di ghiaia)

GIAZÉRA
(Pescatore di frodo)

CAPČO
(Carrettiere)

CARATELIN
Becchino del paese

MARIO
(Vetturino)


I PERSONAGGI
Caratteri psicologici :

Microcosmo di varia umanitŕ i personaggi della commedia si possono raggruppare nei classici tre stati: la nobiltŕ ( il Conte Consalvo De Carolis, la Baronessa Ombretta Riccobaldi e la Contessina Mosconi ) la borghesia Venusto Martelloni, sua moglie Timorata e la figlia Firmina, i popolani ( Fauzin, Giazéra, Capčo e Caratelin). Tra la nobiltŕ vi č una netta divisione, perché il Conte De Carolis e la Baronessa Ombretta Riccobaldi rimangono in effetti i veri nobili, a differenza di Adelaide che ha comprato con molte Lire il casato per distinguersi dall’anonima borghesia da dove proviene. Per lei l’impatto con quel mondo una volta suo ed ora ripudiato č molto piů traumatico perché l’ambiente rimuove inconsciamente tutto il suo passato. Differente ma nello stesso modo si muove la borghesia( l’oste e la sua famiglia) che trovandosi con il commercio del vino e con il locale sempre affollato un piccolo capitale prova una specie di avversitŕ e di ammirazione per la Contessina Mosconi che č riuscita con i suoi soldi a fare un salto di qualitŕ: ma tuttavia Concon mantiene ancora i piedi per terra e pur ambendo per la sua unica figlia un partito migliore: non ostenta l’amore di Fauzin per la sua diletta. Fauzin ha un mestiere, fa l’arrotino e non piů ambulante ma con bottega. Nella commedia anche il popolo si ritrova nella dignitŕ dei deboli, infatti non vi č commiserazione nei dialoghi tra Giazéra, Capčo e Caratelin.


Questa vicenda accadde
nel lontano 1880 in una delle osterie ubicate nelle vicinanze del fiume Vara (La Spezia)



( Questa č l’ insegna dell’osteria)


OSTERJA DEL VARA

VINO
PANE FRESCO
PIZZICHERJA
BRODA
MINESTRONE TUTTI I GIORNI
ANGUILLE
TABACCO
AREA DI SOSTA PER CARRI
STALLAGGJO
CON FORAGGI DI OTTIMA QUALITŔ

SCENA 1

(OSTERIA)

GIAZÉRA - LIGŔGIA - CONCON - IL CONTE CONSALVO

La scena si svolge in una osterja nei pressi del fiume Vara: gli abituali avventori Giazéra, Ligŕgia e Capčo e il Conte Consalvo De Carolis sono seduti al tavolo del locale: tutti parlano di Piateléto eccetto il Conte che legge il quotidiano

GIAZÉRA
Concon portate del vino, di quello bianco e di quello buono
non il cancherone ... che date di solito ...

LIGŔGIA
Concon portate anche del pane e del salame ...

CONCON ( fuori scena dal retrobottega)
Ho capito ... abbiate pazienza ...

IL CONTE CONSALVO
Nel sacro nome della nobiltŕ ... Oste della malora ... vi ordino di portare tanto vino ... e soprattutto tanto affettato
perché il Conte De Carolis ha un leggero languorino ...

CONCON ( fuori scena dal retrobottega)
Languorone Signor Conte .... languorone ... ma adesso non posso ... non pos-so ...
aspettate che diamine !...

GIAZÉRA
Certo che da quando la moglie di Concon ha conosciuto
Piateléto il nostro locandiere č piuttosto nervosetto ...

LIGŔGIA
Nervosetto ... diciamo nervosone ... poverino bisogna capirlo ha sempre un certo mal di testa ...

(E tutti gli avventori fanno il segno delle corna al cielo)

IL CONTE CONSALVO
Plebei volete fare una partita a dadi ...

A dadi ... Signor Conte ma se voi perdete sempre ...

Il Conte Consalvo
Oggi sento che č la giornata buona ...

LIGŔGIA
No non ne ho voglia ... anzi ho ancora un credito di 20 Lire
con Vostra Signoria ...

IL CONTE CONSALVO
Giochiamo ad appianarlo o a raddoppiarlo ...

LIGŔGIA
No non ne ho voglia !... Intanto voi pagate il dovuto ...

IL CONTE CONSALVO
Come non vi pago, vi offro gratis le mie consulenze legali ... e sapete bene che le consultazioni costano fior fiore di quattrini …

LIGŔGIA
Voi signor Conte siete esoso ... Il Marchese Parodi per un contenzioso su un confine ha voluto come parcella solo due polli ed un tacchino ...

IL CONTE CONSALVO
Due polli ed un tacchino ... che sanguisuga di nobile ... le mie parcelle sono di gran lunga inferiori ... e poi io porto sempre in questo luogo l’informazione ... giornale che pago di mia tasca, giornale che voi non vi degnate neppure di leggere ... ingrati ! Ecco cosa siete ... siete degli ingrati !...

LIGŔGIA
No signor Conte! Noi per voi abbiamo rispetto, solo che nessuno di noi sa leg-gere ... perché siamo tutti eccetto Concon e la sua famiglia, analfabeti ... capite per noi il giornale č cartastraccia.

IL CONTE CONSALVO
Quali sono allora i vostri interessi ...

(E tutti gli avventori in coro
Vino oste della malora ... portate vino ... vino ... vino ...)

CONCON (fuori scena dal retrobottega)
Branco di scansafatiche ... andate a lavorare invece di disturbare la gente che lavora ...

IL CONTE CONSALVO
Sono il Conte Consalvo, stavolta sono io che vi ordino non un plebeo qualunque ... oste portate del vino ...

CONCON (fuori scena dal retrobottega)
Va bene ... va bene Signor Conte ... Timorata portate un litro a quelle sangui-sughe ...

IL CONTE CONSALVO ( nel salone )
Avete visto come si fa ... il valore della nobiltŕ č eterno ... cari plebei imparate a rispettare i nobili ...

(Giazéra in disparte sente e fa una pernacchi)

(tutti ridono meno il Conte)

GIAZÉRA
Ma che nobiltŕ ... ma che nobiltŕ ... voi Signor Conte mi dovete 40 Lire ... soldi che ho vinto onestamente con Vostra Signoria a dadi ma denaro non ne ho ancora visto ... e poi mi dovete ancora i soldi delle trote che vi ho portato in cittŕ ... e le anguille ... e i barbi ... il totale di tutta la mia pesca di frodo di una settimana circa 20 Lire di pesci ... quindi il mio conto con Signoria Vostra č sa-lito a 60 Lire ... non sono istruito come Voi Conte ma i soldi sono in grado di contarli ...

IL CONTE CONSALVO
I pesci plebeo non costano cosě tanto ... voi siete un truffatore e un ingrato mio buon Giazéra. Tuttavia sarň magnanimo, per tutte le volte che ho delucidato la vostra miseria con le notizie che avvengono nel mondo civile posso farvi pagare in via eccezionale solo 20 Lire. Quindi il mio debito con voi equivale attualmente a 40 Lire ...

GIAZÉRA
E i miei pesci ! Ho rischiato l’arresto per portarveli, il guardapesca mi ha inseguito per le golene ho dovuto seminarlo attraverso l’alveo spingendomi fino a Bottagna per poi tornare all’osteria solo la mattina dopo ...
Il Conte Consalvo
I suoi pesci sono un dono per la sua magnanimitŕ al Conte Consalvo ... che sinceramente vi ringrazia ...

GIAZÉRA
(alterato si alza di scatto)
Ringrazia ... tenetemi tenetemi ... io lo ammazzo

(Giazéra sempre piů minaccioso viene trattenuto da Ligŕgia)

IL CONTE CONSALVO
Calmatevi ... con una partita a dadi ci mettiamo in pari

(Giazéra si calma, siede e il Conte tira fuori i dadi)

IL CONTE CONSALVO
Ci giochiamo le 40 Lire

GIAZÉRA
Va bene ...

(Il Conte De Carolis getta i dadi e tutti sono intorno al tavolino)

IL CONTE CONSALVO
8 ... ho vinto ...

(Si sfrega le mani e salta)

IL CONTE CONSALVO
Un altro lancio ... un altro lancio ... rivincita
vinco 80 Lire ... erano anni che non vincevo ... un altro lancio ... un altro ...

GIAZÉRA
Va bene ... va bene un lancio da 40 Lire ...

IL CONTE CONSALVO
Va bene a voi i dadi ...

(Giazéra getta i dadi)

GIAZÉRA
2 ...

IL CONTE CONSALVO
3
Ho vinto ... ho vinto ...

(Il conte si sfrega le mani e salta)

GIAZÉRA ( contrariato)
Basta ! ... Non ho i soldi per pagarvi ...
posso solo pagarvi in pesci ...

IL CONTE CONSALVO
Si in pesci ... tanti pesci, ma attenzione non vi fate arrestare mi raccomando, perché il debito non va in prescrizione ...

SCENA 2

(OSTERIA)

( GIAZÉRA - LIGŔGIA - CONCON - IL CONTE CONSALVO
TIMORATA )

(Entra i scena Timorata con il vino e i bicchieri)

IL CONTE CONSALVO ( euforico)
Bella signora ... deliziosa Timorata finalmente avete portato il nettare di Bacco, bevete bevete tutti ... oggi paga il Conte! Il Conte oggi č un vincente !

(Concon da dietro il sipario)

Nettare di Bacco, Signor Conte questo vino non č di Bacco che diavolo, questo vino č del mio vigneto e poi questo Bacco non lo conosco ...
Il Conte Consalvo
Volete scusarmi, come Bacco intendevo il dio del vino ...

( Concon da dietro il sipario)

Dio o non dio, il vino č mio capito !

IL CONTE CONSALVO
Va bene mi scuso ... oggi pago io ...

(Concon da dietro il sipario)

Timorata fatevi pagare ...

TIMORATA
Il Conte Consalvo che paga ... finalmente, domani piove ... ma ditemi avete visto per caso Piateléto doveva venire in cantina ad aiutarmi ad infiascare ...

IL CONTE CONSALVO
Vengo io !
con voi cara Timorata ...

TIMORATA
Voi volete venire in cantina con me! Voi osate farmi delle proposte! Proposte a me che vado tutte le Domeniche a Messa ... proposte a me ... Venusto ... Ve-nusto ... Il Conte mi sta facendo delle proposte !

CONCON ( entrando in scena con un coltello menandolo davanti al Conte)
Conte voi dovete smetterla di insidiare mia moglie: altrimenti io vi taglio in due.

IL CONTE CONSALVO
Scherzavo ! Io non mi permetterei mai ... di offendere una donna cosě fedele e in grazia di dio ...

CONCON
Guardate che io non sto scherzando ! Provate
di nuovo ad insidiarla e poi vedremo ... e voi Timorata tornate di nuovo in can-tina ...

TIMORATA
Vado ... vado ... maritino mio perň mi raccomando quando vedete Piateléto mandatelo giů in cantina ad aiutarmi ho bisogno urgente di una mano ...

( E tutti in coro ripetono Piateléto ... Piateléto ...)

CONCON
Si ... quel fannullone di un perdigiorno ... non nego che quando č presente aiu-ta ... ma si fa sospirare ...

IL CONTE CONSALVO
E che aiuto ... lungo 25 Centimetri ...

( E tutti ridono ... Timorata esce di scena)

CONCON ( Rivolto al Conte)
A cosa volete alludere ...
non capisco ...

IL CONTE CONSALVO
A niente ... volevo dire che ...
Concon volete fare una mano ai dadi ...

CONCON (Sorridendo)
Certamente ... oggi mi sento in forma ...

(prendendo carta e penna)

Dunque ... egregio Conte voi mi dovete circa 60 Lire
anzi per essere preciso Lire 60 piů 20 Centesimi.
Adesso gettate i dadi ...

IL CONTE CONSALVO
A quanto la posta ...

CONCON (Sorridendo)
Le 60 Lire certamente al raddoppio …

IL CONTE CONSALVO
D’accordo ...

(Il Conte Consalvo getta i dadi, tutti si radunano al tavolo
e ripetono)
5
(Concon getta i dadi, e tutti ripetono)
4
IL CONTE CONSALVO
( sfregandosi le mani e saltando di gioia )
Ho vinto ... ho vinto ...

CONCON ( alterato )
No ... non mi piacciono ... questi dadi
vado a prendere i miei ... rivincita ...sempre se voi permettete

(e Concon va dietro il banco a prendere i suoi dadi)

CONCON ( alterato )
Lancio prima io ... Eccellentissimo ...

IL CONTE CONSALVO
Concesso ... ma cosa in posta ...

CONCON ( alterato )
Le 120 Lire piů i 40 Centesimi ...

IL CONTE CONSALVO
Come pattuito ...

CONCON
Devo assolutamente rifarmi dei soldi che ho perso ...

IL CONTE CONSALVO
Va bene ...

CONCON
Allora lancio ...

(e tutti ripetono Olé ...)

CONCON
7 ...

IL CONTE CONSALVO
Un momento! Lasciatemi lanciare ...

(Il Conte Consalvo lancia i dadi e tutti ripetono ... Olč...)

IL CONTE CONSALVO
8 ho vinto ... adesso mi dovete 120 Lire

CONCON ( profondamente sconvolto)
Basta ... torno dietro il banco

IL CONTE CONSALVO
Tutti a bere oggi paga il Conte ... anzi offre il barista ...

(e tutti vanno al banco a bere…)

SCENA 3

(OSTERIA)

( GIAZÉRA - LIGŔGIA - CONCON - IL CONTE CONSALVO
PIATELÉTO )

in quel momento arriva Piateléto ( l’arrivo di Piateléto č sempre accompagnato da musica e Piateléto č sempre sorridente e vitale )

( PIATELÉTO correndo si ferma sorridente da Concon)

Concon mio egregio e prodigo padrone ...
non abbiate quella brutta cera ... potrebbe non giovarle alla salute, ma ora di-temi illustre padrone ... come va l’emicrania ...

CONCON
Benissimo va e viene la sento come fosse un peso ...

(e tutti gli altri facendo il segno delle corna ridono)

IL CONTE CONSALVO
Piateléto prendetevi un bicchiere e brindate con noi,
oggi a dadi dopo anni sono un vincente ...

PIATELÉTO
Certamente ... brindare con voi Signor Conte č un onore ...

GIAZÉRA
Oggi č la giornata del Conte ... sono anni che non vince a dadi

LIGŔGIA
Oggi non fa altro che vincere,
ha vinto anche con Concon ...

PIATELÉTO
Anche con Concon anche con lui che malgrado l’emicrania ha sempre avuto una fortuna sfacciata

(e tutti ridono)

CONCON (profondamente sconvolto)
Non č possibile ... perdere cosě non č possibile.
E ho perso anche con i miei dadi ... adesso bevete con calma poi voi Piateléto andate in cantina a dare una mano a mia moglie ad infiascare il vino buono ...
io adesso devo tornare in magazzino ...

PIATELÉTO
Sempre ai vostri ordini ... e servitore della sua signora ...

( Concon esce di scena)

SCENA 4

(OSTERIA)

( GIAZÉRA - LIGŔGIA - PIATELÉTO - IL CONTE CONSALVO
TIMORATA )

(Tutti ridono e rimasti soli gli avventori parlano tra loro)

LIGŔGIA
E voi Piateléto raccontateci ... raccontateci di Ernestina la moglie del farmacista ... raccontate ... raccontate ...

PIATELÉTO
Ieri sera la gentilissima ha scritto sul ricettario un decotto da preparare urgente per il barbiere che soffre di colite ... e la furbona ha consegnato il biglietto solo dopo il desinare al consorte, quindi il marito č stato costretto a tornare tra gli alambicchi e i mortali a lavorare fino in nottata. Il decotto doveva essere consegnato urgente e quindi il Dottor Oreste, ha avuto la buona idea di mandarmi a chiamare e di aspettarlo a casa sua ...

(Tutti ripetono ed Ernestina)

PIATELÉTO
Ernestina mi ha aspettato ... sotto le lenzuola ...

LIGŔGIA
E dopo ...

PIATELÉTO
Ho consegnato il pacco e il buon farmacista mi ha lasciato anche la mancia ...

IL CONTE CONSALVO
Rivedrete la vostra amante ...

PIATELÉTO
No ! Ero tentato di accettare il lavoro di fattorino che il buon Oreste mi aveva proposto, compreso vitto e alloggio, ma non ho accettato ...

IL CONTE CONSALVO
Perché !! Avete fatto uno sbaglio Piateléto !... Almeno con loro mangiavate tutti i giorni

GIAZÉRA
E facevate anche dell’altro !... Avete sbagliato Piateléto ...

IL CONTE CONSALVO
Io se fossi stato del vostro ceto sociale avrei accettato ... ma io sono nobile e quindi non posso ...
Ho il lignaggio io ... non sono un plebeo io ...

GIAZÉRA
Vi conviene fare silenzio Signor Conte, noi sappiamo che Vostra Signoria si fa mantenere dal povero Paolino

IL CONTE CONSALVO
Come osate, infangare il mio nome ... plebeo ... io che ho portato in questa bettola la Cultura ...

LIGŔGIA
Noi non abbiamo bisogno di cultura, noi vogliamo solo che voi saldiate i debiti ... li avete con tutti ... mi dovete ancora pagare la ghiaia che vi ho portato ...

GIAZÉRA
Il lavoro č vero va pagato ...

IL CONTE CONSALVO
Ma Signor Ligŕgia ci siamo scontati con la letura del giornale, anzi adesso sono con voi in credito ...

LIGŔGIA
Come in credito ...

IL CONTE CONSALVO
Si in credito ma oggi mi sento magnanimo, se volete rigiochiamo ...

LIGŔGIA
No ! Oggi voi siete troppo fortunato ...

GIAZÉRA
Voi Signor Conte avete piů debiti che capelli in testa, se non ci fosse il povero Paolino che voi disprezzate non vi farebbe neppure credito il macellaio ...

IL CONTE CONSALVO ( cambiando discorso )
A proposito di Macellaio, Piateléto come č andata la vostra avventura con la moglie di quell’energumeno tutti sanno Remigio č gelosissimo ...

PIATELÉTO
Amici ascoltate ( e tutti si avvicinano ) un giorno mentre mi godevo con tranquillitŕ il sole del meriggio, mi sento chiamare da un ragazzetto. Il fanciullo mi disse di andare urgente dal macellaio. Mi presentai con apprensione perché voi tutti sapete che Remigio č un tipo violento.

IL CONTE CONSALVO
Cosa voleva ...

PIATELÉTO
Voleva con una certa insistenza che andassi a mettere a posto la toppa della porta di casa ... sua moglie Ortensia mi stava aspettando...

LIGŔGIA
Continuate ... continuate ...

PIATELÉTO
Entrai in casa, la serratura del portone funzionava benissimo ma Ortensia volle che le ispezionassi la sua ...

IL CONTE CONSALVO
E dopo ...

PIATELÉTO
E dopo passai dal marito, che mi diede anche una lauta mancia


SCENA 5

(OSTERIA)

( GIAZÉRA - LIGŔGIA - PIATELÉTO - IL CONTE CONSALVO
TIMORATA – CONCON )

(In quel momento compare Timorata e chiama Piateléto)

TIMORATA ( toccandosi i capelli e con occhi dolci )
Piateléto... venite ad aiutarmi ad infiascare il vino
venite Piateléto ...


PIATELÉTO
Proprio adesso ...

IL CONTE CONSALVO
Chi ha il pane non ha i denti ...

TIMORATA ( toccandosi i capelli e con occhi dolci )
Piateléto, vieni ... vieni ...

(Entra in scena Concon)

CONCON ( in modo autoritario )
Piateléto per cosa vi pago io ... fannullone quando vi chiama la signora dovete andare ... chiaro ...

PIATELÉTO
Se davvero lo desiderate vado ...

SCENA 6

(OSTERIA)

( GIAZÉRA - LIGŔGIA - CAPČO - IL CONTE CONSALVO – CONCON )

(Piateléto e Timorata escono di scena e si vedono controluce amoreggiare...nel frattempo entra Capčo disperato)

CAPČO
Il mio cavallo č morto, sono rovinato ... sono rovinato ...

CONCON
Calma ... calma Capčo ... bevete un goccio ...

LIGŔGIA
Quando č successo ... raccontate ...

CAPČO
Due ore fa ... Brunello era li tranquillo, mangiava il suo fieno poi improvvisamente č stramazzato al suolo ... ed ora č solo carne da macello ...
GIAZÉRA
Meno male che č assicurato ... tutti i mesi pagavate la parcella al qui presente Conte Consalvo ...
CAPČO
Si ... si č vero ...
GIAZÉRA
Ma dov’č il Conte Consalvo delle Assicurazioni De Carolis

( Il Conte Consalvo in disparte cerca di guadagnare l’uscita ma viene notato da Concon )

CONCON
Dove volevate andare Signor Conte ... Non avete per caso intenzione di scap-pare ...

GIAZÉRA
Se il povero Capčo aveva assicurato il suo cavallo alla vostra Compagnia Voi che ne siete Presidente e liquidatore dovete risarcirlo del danno ...

IL CONTE CONSALVO
Vedete ... non č cosa semplice plebei, per la liquidazione del sinistro fabbisogna, il certificato di morte del veterinario e poi bisogna vedere la polizza ...

(Capčo e accasciato su di una sedia e gli altri lo sorreggono ... Mentre Ligŕgia cerca di rianimarlo il povero carrettiere fa segno all’amico di prendere un foglio dalla tasca interna della giacca ...)

LIGŔGIA
Ecco qua il foglio ... ma non so leggere ...

CONCON
Passatemi il foglio ... ecco il certificato di morte del cavallo ...

IL CONTE CONSALVO
Abbiate la compiacenza di darmi quel foglio ... plebeo ...

CONCON
Questo foglio lo tengo io ... perché č piů sicuro nelle mie mani
e adesso pagate ...

IL CONTE CONSALVO
Non ho dietro la polizza ...

CONCON
La polizza l’avete dentro la borsa ...

IL CONTE CONSALVO
Adesso guardo ... eccola ... eccola ... Ma purtroppo ... non posso
pagarvi il risarcimento Signor Capčo... perché non sono state pagate le rate ...

CONCON
I soldi delle rate li lasciava in custodia a me ed io ve li ho sempre consegnati

IL CONTE CONSALVO
Non sono firmate ... per cui non sono valide ...

CONCON
Capčo č analfabeta, per cui le ricevute saranno crociate ...

IL CONTE CONSALVO
Chiunque puň mettere una croce ... Capčo devo vedere le vostre ricevute ... esaminarle ... esaminarle ...

CONCON
Capčo dove sono le ricevute ...

CAPČO ( Piangendo )
Tempo fa quando il cavallo si ammalň, chiesi un parere al Conte e il Conte mi disse di gettare le ricevute delle polizze ...

LIGŔGIA
Bastardo ... chiamiamo i RR CC

GIAZÉRA
Infame vi siete approfittato di questo povero diavolo ...

IL CONTE CONSALVO
No ... un povero diavolo, Capéo proprio no ... ragioniamo ...
Posso magari concedere una piccola somma di denaro come risarcimento ... ma solo in via eccezionale ...

CONCON
Piccola somma di quanto ...

IL CONTE CONSALVO
Ecco vediamo ... di 50 Lire

CONCON
Accettate Capčo accettate ...

LIGŔGIA
Accettate prima che questo accattone ci ripensi ...

IL CONTE CONSALVO
Accattone a me ... accattone al Conte De Carolis
come vi permettete ...

CONCON
Mi permetto ... mi permetto ... accettate Capčo accettate ...

CAPČO ( visibilmente soddisfatto)
Accetto ... a malincuore accetto, adesso datemi subito il denaro che vado a Bottagna a San Michele ad acquistare
subito un morello …

IL CONTE CONSALVO
In questo momento non ho liquido ... tuttavia ho un credito con il nostro Concon il quale sarŕ ben contento di darvi i soldi concordati ... perché i debiti di gioco vanno pagati ...

CONCON
Va bene ... quanta fretta venite Capčo ...

(Concon va dietro il banco a prendere la borsa e da i soldi a Capčo il quale ringrazia ed esce di scena. Entra in scena ancheggiando Firmina la figlia di Concon)

SCENA 7

(OSTERIA)

( GIAZÉRA - LIGŔGIA - CAPČO - IL CONTE CONSALVO – CONCON – FIRMINA – TIMORATA - FAUZIN)

CONCON
Figlia mia voi siete la ragazza piů bella del paese, proprio tutta vostra madre .

IL CONTE CONSALVO
Firmina voi siete bella come una stella, gioia mia mi piacerebbe accompagnarvi al ballo a Follo. Posso ardire ...

FIRMINA
Signor padre Concon il Conte Consalvo vuole ardire ...

CONCON ( con il coltello e adirato)
Disgraziato, voi con mia figlia non ardite ...
per chi avete preso questa santa ragazza ...
Voi non dovete permettervi di ardire, io vi ammazzo ...
ardire con Firmina ... Scostumato ...

(interviene animosamente Timorata)

TIMORATA Ardire con mia figlia ... signor marito, buttatelo fuori dal locale ... Concon date una lezione a questo insolente ... disgraziato ardire con mia figlia ... disgraziato !!

CONCON (menando il coltello in faccia al Conte)
Chiedete subito scusa ... insolente ardire cosě senza un motivo insolente ! ma-leducato !
(e il Conte gira intorno ai tavoli inseguito da Concon, trattenuto dagli altri, infi-ne i due si calmano ...
entra in scena Fauzin)

FAUZIN
Arrotino ... arrotino ... arrota ... arrota ... arrotino ... avete bisogno di arrotare coltelli lame ... zappe ... falci .... arrotino ... il mola ... il mola ... moleta... moleta ... moleta ...

CONCON
Fauzin bravo giovane, venite qui ad arrotarmi questo coltello, vorrei che sia af-filatissimo ...

( Fauzin prende il coltello e lo affila )

FAUZIN
Ecco il ferro pronto ed affilato ... a cosa vi serve

CONCON (guardando il Conte con fare minaccioso)
Devo dare una lezione a qualcuno ...

(Il Conte vede ha un sussulto ma dopo ostenta indifferenza)

CONCON
Come va il lavoro bel giovane ...

FAUZIN
Benissimo ... benissimo non sono piů un arrotino ambulante adesso ho com-prato un fondo e ho messo su bottega ...

CONCON
Dove ... dove ditemi ...

FAUZIN
Ho comprato il fondo di Cuzzan ... per pochi soldi ... lo ho ristrutturato e adesso sono talmente pieno di lavoro che ho dovuto prendermi un apprendista .

CONCON (visibilmente soddisfatto)
Un apprendista ... allora fate le cose in grande ...

FAUZIN
Tutti i contadini mi portano i loro ferri da fieno, le loro falci, i loro penati: pensate signor Concon che mi portano le scuri perfino da Quaratica e Ca-medone

CONCON ( visibilmente soddisfatto )
Da Quaratica e Camedone... bevete Fauzin ... bevete questo vino č speciale .

( gli altri avventori seduti al tavolo notano e commentano )

IL CONTE CONSALVO
Ecco dov’era il vino buono ...

GIAZÉRA
Per Fauzin tira aria di fidanzamento ...

LIGŔGIA
Non č giusto ... solo per lui il vino buono e per giunta gratis ...

IL CONTE CONSALVO ( gridando )
Concon anche a noi dovete fare assaggiare il vino

CONCON (Irato)
Conte fate silenzio ... per voi quel vino che č anche troppo ...

GIAZÉRA
Ma sembra aceto ...

CONCON (Irato)
Ma che aceto, ha un leggero spunto ma č d’uva ...

(e tutti tacciono …
intanto Fauzin si dirige nell’angolo del bancone dove č seduta Firmina, la ra-gazza si sta specchia ravvivandosi i capelli)

FAUZIN (Sorridendo)
Carissima Firmina ogni giorno, ogni ora siete sempre piů bella

FIRMINA
Adulatore …

FAUZIN (Sorridendo)
Voi Firmina siete cosi affascinante che fareste innamorare qualsiasi uomo ...

FIRMINA
Qualsiasi uomo !... Dite davvero ...

FAUZIN (Sorridendo)
Il mio cuore č nelle vostre mani

FIRMINA
Nelle mie mani ...
nessuno mi aveva detto una cosa simile ...

FAUZIN (Sorridendo)
Vi voglio bene Firmina, posso invitarvi al ballo a Follo

FIRMINA
No ... al ballo no ...

FAUZIN (visibilmente contrariato)
No perché ... no
non ditemi che il vostro cuore č giŕ impegnato ...

FIRMINA
No ... non so
ma davvero potrei fare innamorare qualsiasi uomo ...

FAUZIN (visibilmente contrariato)
Si ...

(In quel momento arriva Piateléto in compagnia di Timorata sempre piů radio-sa, L’arrivo di Piateléto č sempre accompagnato da musica ...)

SCENA 8

(OSTERIA)

(PIATELÉTO - - LIGŔGIA - CAPČO - IL CONTE CONSALVO – CONCON – CARATELIN - FAUZIN)

CONCON (soddisfatto)
Avete finito di infiascare il vino con mia moglie

PIATELÉTO
Certamente e sapete come vostra moglie si fa infiascare !

( Tutti gli avventori ridono e fanno il gesto delle corna ...)

CONCON (soddisfatto)
Venite Piateléto venite e bevete un sorso di questo vino, questo rosolio fa parte della mia riserva speciale ...

( Tutti gli avventori contrariati sentono e …)

IL CONTE CONSALVO
Concon anche noi vorremmo gustare quel vino pregiato ...

CONCON
Voi ... cosa volete voi ... per il vostro palato basta quello che vi ho portato ... č anche troppo

IL CONTE CONSALVO
Il vostro vino ha un leggero spunto ...

GIAZÉRA
Sembra aceto... vogliamo bere anche noi quel nettare ...

CONCON
No questo vino č solo per le grandi occasioni ... per esempio
quando si mariterŕ Firmina ... oppure se in questo locale capiterŕ un persona importante ...

PIATELÉTO
Va bene padrone, via solo un gocetto per tutti siamo in pochi penso che sua moglie e vostra figlia saranno contente ...

CONCON
No non posso ...

TIMORATA
Un gocetto per tutti č un buon augurio ...

GIAZÉRA
Ben detto signora ...

IL CONTE CONSALVO
Un gocetto di buon augurio per Firmina ...

FIRMINA
Signor padre ... sono io parte in causa quindi spetta a me l’ultima parola ...

CONCON
Va bene decidete voi adorata figlia ...

FIRMINA
Va bene facciamo contento Piateléto, un gocetto per tutti ma poco ... basta che

CONCON
Basta che ...

FIRMINA
Basta che Piateléto venga con me nella scuderia ad aiutarmi a strigliare la ca-valla ...

TIMORATA
La cavalla no č giŕ stata accudita ...
Piateléto deve darmi una mano a staccare i salami ...

PIATELÉTO
Calmatevi donne

CONCON
e tutti in coro meno Fauzin dicono
.... Piateléto daghe sotto ... Piateléto daghe sotto ...

Calmatevi non litigate ... l’impiego di Piateléto devo deciderlo io: Firmina, Piateléto vi ha giŕ dato una mano ad infiascare ... adesso lo mandiamo con Firmina alla scuderia ...

FIRMINA
Grazie Signor Padre (e lo bacia) adesso servite da bere ...

Concon offre da bere, tutti bevono anche Fauzin malgrado sia triste, mentre Piateléto si ritira con Firmina e i due si vedono nel palcoscenico amoreggiare. Nel frattempo entra vestito di nero Caratelin il becchino del paese anche lui con il vizio del gioco d’azzardo, quando lo vedono entrare tutti contemporaneamente fanno le corna verso il basso e si toccano.

CARATELIN
La pace eterna sia con voi ...

(e tutti si toccano di nuovo)

CARATELIN
É inutile che vi tocchiate tanto prima o poi tutti dovete passare da me ...

(e tutti smettono di toccarsi)

CARATELIN
Qualcuno vuole giocare ...

(e tutti in coro dicono no...)

CARATELIN
Non avrete mica timore ...

(e tutti in coro dicono no...)

CARATELIN
Altrimenti potrei ... presto ... accompagnare qualcuno di voi al camposanto ...

tutti si toccano e poi
e tutti in coro tutti in coro ripetono giochiamo tutti...

CARATELIN ( tirando fuori i dadi)
Chi per primo ...

GIAZÉRA
Io ... cosa giochiamo ...

CARATELIN
20 Lire ...

CARATELIN
Va bene ...

GIAZÉRA
Lancio ...

(e tutti si radunano attorno al tavolo)

GIAZÉRA
3

(lancia i dadi Caratelin)


CARATELIN
4
Ho vinto ... ho vinto ...

GIAZÉRA
Maledetta sfortuna ...

CARATELIN
Non rinnegate la fortuna la vera sfortuna sarŕ quando vi preparerň il letto ...
adesso volete la rivincita …

GIAZÉRA
No per caritŕ ... per il pagamento dovreste aspettare ...

CARATELIN
Non posso aspettare in eterno ...

(Giazéra nel sentire queste parole si tocca le parti intime)

CARATELIN
Avanti il prossimo ...

CONCON
Gioco io ... gioco io ... ma 40 Lire secche ...
alla carta piů alta ...

(Concon corre a prendere un mazzo di carte ...)

Fauzin bel giovane mischiate le carte e stendetele sul tavolino

Fauzin mischia le carte e le depone sul tavolo

CARATELIN
Comincio io ...

(prende una carta e la nasconde sotto la giacca nera ...
Pesca la carta Concon ...)

CONCON
7 di cuori ...

CARATELIN
Fante di Picche ...

CONCON ( Contrariato)
Con i beccamorti non si puň giocare hanno sempre un aiuto dall’aldilŕ ...

CARATELIN ( sempre senza un minimo accenno di sorriso)
Non scherzate con i morti ... porta male ...

CONCON ( Contrariato)
Scherzare con i morti ... non mi permetterei mai ...

CARATELIN ( sempre senza un minimo accenno di sorriso)
Avanti il prossimo ...

IL CONTE CONSALVO
Vorrei provare se mi permettete ... ma a dadi ...

CARATELIN ( sempre senza un minimo accenno di sorriso)
D’accordo ... usiamo i miei ...

IL CONTE CONSALVO
Per me va bene ... quanto in posta ...

CARATELIN ( sempre senza un minimo accenno di sorriso)
facciamo 60 Lire al raddoppio con tre raddoppi …

IL CONTE CONSALVO
Sono notevoli somme ... ma per me va bene ...
lancio ...

(i dadi scorrono sul tavolino )

CARATELIN ( sempre senza un minimo accenno di sorriso)
11

IL CONTE CONSALVO
12 ho vinto ... rivincita ...

CARATELIN ( sempre senza un minimo accenno di sorriso)
lancio .... 6

IL CONTE CONSALVO
7 ho vinto ...

CARATELIN ( sempre senza un minimo accenno di sorriso)
Che sfortuna ... rilanciate Conte ...

IL CONTE CONSALVO
3 ...

CARATELIN ( sempre senza un minimo accenno di sorriso)
Stavolta č fatta (e lancia i dadi ...)
2 non č possibile ... purtroppo
non vi posso pagare a meno che ...

IL CONTE CONSALVO
A meno che ! ditemi

CARATELIN ( sempre senza un minimo accenno di sorriso)
Quando passerete a miglior vita signor Conte sarň io ad occuparmi del vostro trasporto ... e con tanto di piagnoni ...
adesso alzatevi che devo prendervi le misure per la cassa ...

(Il Conte Consalvo si alza contrariato respingendo con forza il becchino che lo segue per tutta la scena con il metro da falegname)

No ... la cassa no ... vi condono il debito ...


CARATELIN ( sempre senza un minimo accenno di sorriso)
Giammai i debiti di gioco sono debiti d’onore !

(Il Conte e il becchino escono di scena,
tornano Piateléto e Firmina, la ragazza č raggiante, il giovane č visibilmente stanco tutti nell’osteria cantano in coro canzonacce meno Fauzin che rimane in disparte ma viene consolato da Piateléto..)

SCENA 9

(OSTERIA)

(PIATELÉTO - LIGŔGIA - CAPČO – CONCON – FAUZIN – FIRMINA )

PIATELÉTO )

Perché Fauzin siete cosě triste ...

FAUZIN
Perché Firmina non mi vuole, Firmina vuole voi ...

PIATELÉTO
Comunque non preoccupatevi per Firmina ... sapete, non me la sento, č una brava ragazza ...

FAUZIN
Per voi Piateléto lei non conta nulla, per me č la vita. Io la voglio sposare.

PIATELÉTO
Fauzin non siate cosě triste io vi aiuterň a sposarla ...

FAUZIN
Come ... proprio voi ...

PIATELÉTO
Si proprio io ... Firmina mi ha chiesto, anzi scongiurato che l’accompagnassi al ballo a Piana Battolla ma io arrembando scuse ho declinato l’invito. Proponete-glielo voi ...

FAUZIN
Io le avevo giŕ proposto l’invito, ma lei non ha accettato ...

PIATELÉTO
Non scoraggiatevi ... ora le cose sono cambiate, Firmina tiene molto a quel ballo ... e voi tenete molto a Firmina. Andate a riproporvi ... accettate il mio consiglio ... fidatevi ...

(Fauzin va da Firmina i due parlano in disparte poi Fauzin torna visibilmente soddisfatto: Piateléto esce di scena con Fauzin e Firmina)

FINE 1 ATTO

2 ATTO

SCENA (1) 10

(OSTERIA)

(CONCON – LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI –LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI – GIAZÉRA - IL CONTE CONSALVO - CARATELIN)


Una carrozza ha avuto un guasto davanti all’osteria, il vetturino scende da cassetta per vedere il danno e si accorge della rottura del semiasse: quindi in attesa di recuperare un altro mezzo consiglia alle sue viaggiatrici la Contessa Adelaide Mosconi e la Baronessa Ombretta Riccobaldi di attendere il suo ritorno dentro quella malfamata osteria .

LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI
É permesso ...

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
É permesso ...

(al sentire voci estranee il brusio ha un attimo di pausa)

CONCON (a voce alta e senza vedere quasi gridando)
Entrate che aspettate !

(La donna entra mostrando una certa ripugnanza)

CONCON ( notando le nobildonne e sentendosi in soggezione abbassa notevolmente la voce)
Entrate signorine entrate ... sedetevi ... sono vostro servo ... prego ... vi pre-paro un tavolo riservato ... entrate ... entrate ...

(e l’oste si avvicina ad un tavolo ai margini della stanza e con uno strofinaccio lercio cerca di pulire il piano bisunto . La Contessa e la Baronessa si siedono su sedie sporche, nel silenzio generale le due nobildonne si sentono tutti gli sguardi addosso meno quello del Conte Consalvo che nasconde il volto dietro le pagine del giornale ...)

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Signor oste, purtroppo la nostra vettura ha avuto un guasto quindi siamo costretti ad attendere il nostro cocchiere che č andato in paese a nolleggiarne un’altra ... potremo signor oste attendere il suo arrivo ...

CONCON Certamente signore ... tutto quello che vedete č a vostra disposizio-ne ...

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Grazie siete molto gentile ...

(e tutti gli avventori guardano meravigliati e stupiti)

CONCON (rivolto agli altri avventori)
E voi cafoni che avete da guardare ... io sono il signor oste anche per voi ... anche per voi Giazéra che ridete ...

GIAZÉRA ( intimorito)
Io no ... non ridevo ... pensavo tra me e me ...

CONCON (rivolto al Conte Consalvo e avvicinandosi al suo tavolo)
Ditemi signor Conte sapete chi č quella nobildonna tutta piena di se ?

(Il Conte Consalvo sempre nascosto dalle pagine del giornale)

Quella signorina č la Contessa Adelaide Mosconi
dei Conti Mosconi, ricchissima possidente e figlia del senatore Girolamo ... il puritano ... ma lei non č una vera nobile sapete

(abbassando il giornale e facendo un cenno di silenzio)

Suo padre era un commerciante, un arricchito ... anni fa ha comprato il casato dei Conti Pellegri ...
sapete quelli caduti in disgrazia ...

CONCON (con stupore e rivolto al Conte Consalvo)
Del senatore Girolamo ... quello dei ..

IL CONTE CONSALVO (sempre nascosto dalle pagine del giornale)
Silenzio discrezione ... discrezione ...

(e tutti gli avventori fanno il cenno del silenzio)

CONCON
E l’altra signorina ?

(IL CONTE CONSALVO sempre nascosto dalle pagine del giornale)

L’altra Nobildonna ... č la Baronessa Ombretta Riccobaldi ...

(e tutti manifestano il loro stupore e fissano la Contessina e la Baronessa)

LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI ( spazientita )
Insomma cosa avete plebei da guardare ...

CONCON (a voce bassa quasi rassicurante)
Dovete comprendere questi zotici signorina loro non sono abituati a vedere no-bildonne ...

LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI ( spazientita )
Perché voi siete abituato ...

CONCON (voce bassa quasi rassicurante )
Come abituato ... io vostra grazia sono istruito ... io sono capace a leggere e a fare di conto ...

LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI (spazientita)
Capirete che sforzo ... siete solo leggermente erudito

CONCON (spazientito)
Non vi permetto di offendere, erudito sarŕ vostro padre ed eruditi saranno tutti i componenti della vostra famiglia ....

LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI
Erudito non č una parola offensiva ... immagino che sappiate che cosa sia un erudito ...

CONCON (soddisfatto e rivolto agli altri avventori)
Zotici io non sono un cafone come voi io sono un erudito ...

(e tutti ripetono erudito con un fare sbalordito)

GIAZÉRA ( Curioso e a bassa voce)
Signor Conte che cosa vuole dire erudito ...

IL CONTE CONSALVO (sempre nascosto dalle pagine del giornale)
Erudito ... insomma erudito
erudito vuole dire ... facciamo finta che voi Giazéra andiate al mercato e vede-te il prezzo delle carote ...

GIAZÉRA ( Curioso e a bassa voce)
Cosa centra erudito con le carote ...

IL CONTE CONSALVO (sempre nascosto dalle pagine del giornale)
Mi ascolti ... voi ... per esempio sapete il prezzo delle carote ... e vedete che al mercato a Brugnato costano meno ... ecco voi siete erudito ... sul prezzo delle carote ...

GIAZÉRA ( Alzandosi di scatto e uscendo di scena )
Sono erudito ... sono erudito anch’io ...
che diamine io si che sono erudito,so il prezzo delle carote ...

CONCON (irritato rivolto al Conte Consalvo)
Come anche Giazéra č erudito ...

IL CONTE CONSALVO (sempre nascosto dalle pagine del giornale)
Io insomma gli ho detto cosa vuole dire erudito ...

CONCON (irritato rivolto al Conte Consalvo)
E cosa vuole dire erudito ...

IL CONTE CONSALVO (sempre nascosto dalle pagine del giornale)
Erudito ... vuole dire

LA CONTESSA ADELAIDE (con autoritŕ)
Conte Consalvo De Carolis che cosa ci fate voi in questo squallido luogo ...

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Conte Consalvo come mai voi in questo luogo ...

IL CONTE CONSALVO (vistosi scoperto e notevolmente in imbarazzo si libera del giornale accennando a scuse plausibili )
Io Nobildonne ! Mi trovo in questo squallido posto solo per una misera consu-lenza legale ...

CONCON (irritato rivolto al Conte Consalvo)
Ma quale consulenza legale il benemerito Conte e qui solo per giocare d’azzardo ...

LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI (spazientita)
E voi conte potete permettervi di giocare d’azzardo ... Mi meraviglio !

IL CONTE CONSALVO
Gioco Contessa ...come tutti i Nobili ...

LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI (spazientita)
E come pagate ! Tutti sanno che la mia banca ha ipotecato tutti i vostri averi ...

IL CONTE CONSALVO (facendo cenno di fare silenzio)
Diciamo che sto passando un momento critico ma passerŕ. Oggi per esempio ho vinto ... oggi č la mia giornata fortunata ...

La Baronessa Ombretta tra se e se
Giocare d’azzardo ... con questi zotici č eccitante ... e poi Conte perdere č ecla-tante ...

CONCON
Perdere ! Signora Baronessa oggi il Signor Conte ha una fortuna sfacciata ! ... Oggi č la sua giornata ...

GIAZÉRA
Con tutti con tutti ...

CARATELIN ( che fino a quel momento era in disparte)
Anche con me ... pensate Vossignoria che ha vinto anche un viaggio

(e tutti si toccano)

LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI (spazientita)
Perché vi toccate sotto, e ditemi che viaggio ha vinto il vostro conte

CARATELIN Il viaggio Eterno ... e di prima classe e con tanto di piagnoni
che per l’occorrenza verranno appositamente da Napoli vedrete presto che funerale ha vinto, un trasporto degno di un grande personaggio .... quasi di un principe ...

IL CONTE CONSALVO
Come presto e si tocca io vi condono il debito ...

LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI (spazientita)
I debiti di gioco vanno pagati e non vanno condonati ...

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
I debiti di gioco vanno pagati eccome ... io mi ricordo quando ho perso ai dadi il mio castello a Madrignano ... che emozione che emozione ...
ho perso il castello e ho dovuto anche concedere due notti d’amore al Visconte Filippo Manganelli ... che emozione che emozione ... dovete credermi che emozione ... che emozione ...

(e tutti meravigliati ripetono che emozione)

LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI (spazientita)
Vantarsi di perdere al gioco ... che miseria

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Comunque i debiti vanno pagati ... per salvare l’onore


CARATELIN Sicuramente, io sono un uomo d’onore adesso alzatevi che vi prendo la misura della cassa ...

(e tira fuori il metro avvicinandosi al Conte)

IL CONTE CONSALVO
No adesso no...

(e corre inseguito da Caratelin per tutto il palcoscenico ed entrambi escono di scena ...)

(Concon corre con un vassoio e due bicchieri verso le due nobildonne)

CONCON
Gentilissime signore assaggiate, vi prego questo rosolio, nettare dei miei vigne-ti a Tivegna

Le due nobildonne in simbiosi

Signorine prego ... ripetete

CONCON (servizievole di nuovo ripete)
Gentilissime signorine assaggiate vi prego questo rosolio nettare dei miei vi-gneti a Tivegna, offre la casa ...

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI assaggiando il vino

Ottimo vino ... č una delizia

LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI assaggiando il vino
Pessimo vino ... sembra aceto ...
( Concon ) servizievole ma anche contrariato
Come non gradite il mio omaggio, sentite che profumo ambrato
La Baronessa Ombretta assaggiando il vino
Ottimo vino ... ha un profumo ambrato
La Contessa Adelaide assaggiando il vino
Pessimo vino ... ha un profumo di mandorla amara ... sembra arsenico ...


LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI assaggiando il vino
Signor Concon ditemi, voi avete qualcosa da mangiare sento un leggero lan-guorino ...

CONCON (servizievole di nuovo ripete)
Si Baronessa abbiamo del salame e della mortadella e del minestrone ... e na-turalmente del pane fresco

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Vada per la mortadella, con pane fresco naturalmente

CONCON (servizievole)
E per voi Contessa ...

LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI
Non voglio niente da voi ...

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Ma siete proprio sicura ... non sentite i morsi della fame ...

LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI
Anche se fosse non accetto niente da questi cialtroni ...

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Va bene ... lo stomaco č vostro per me pane e mortadella ...

CONCON
Firmina ... Timorata portate del pane e andate a prendere la mortadella quella stagionata ...

SCENA 2 (11)

(OSTERIA)

(CONCON – LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI –LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI – GIAZÉRA – TIMORATA – FIRMINA – FAUZIN)


(ed entrano in scena Firmina e Timorata una con il vino ed una con la morta-della ... E fauzin)

FAUZIN
Signor Concon ...

CONCON
Si ...

(Si avvicina Firmina a Fauzin ed entrambi parlano con Concon ...)

FAUZIN
Signor Concon ...

CONCON
Si ... avanti non siate timido giovanotto ...

FAUZIN
Signor Concon ... mi sono permesso di chiedere a sua figlia di accompagnarmi al ballo a FOLLO ...

FIRMINA
Ed io signor padre ho accettato ... ma manca ancora il vostro autorevole con-senso

CONCON
Si ... io vi do il consenso ...

FAUZIN
Signor Concon ... io vorrei chiedere la mano a vostra figlia e fidanzarmi uffi-cialmente con lei ...

CONCON
Si ... io vi do il consenso ... Timorata ... Timorata ...

(Timorata si intravede abbracciata con Piateléto)

TIMORATA
Vengo ... vengo ...

CONCON
Timorata venite, lasciate stare Piateléto ...
venite ho una buona nuova

(Timorata soffocata dai baci di Piateléto)

Vengo ... vengo ... e cosa ci sarŕ mai ...
di tanto importante ... vengo ...

(Timorata soffocata dai baci di Piateléto)

Vengo ... vengo ... vengo ...

(e arriva con Piateléto nel salone
L’arrivo di Piateléto č sempre accompagnato dalla musica mentre tutti gli av-ventori fanno il gesto delle corna)

CONCON
Timorata ... nostra figlia Firmina si č fidanzata

TIMORATA
E con chi ? Č un buon partito ...

CONCON
Si con Fauzin ... il giovane arrotino ... pensate che mette su bottega e porta nostra figlia a ballare a FOLLO

TIMORATA
Si č un buon partito ... diamogli l’assenso ...

CONCON
Io ho giŕ dato il mio consenso ...

PIATELÉTO
Festeggiamo un bel fidanzamento ... con un bicchiere di vino
offre il nostro caro Concon

CONCON
Tutti al banco offre la casa ..

SCENA 3 (12)

(OSTERIA)

(CONCON – LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI –LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI – GIAZÉRA – TIMORATA – FIRMINA – FAUZIN - IL CONTE CONSALVO – IL VETTURINO)

(e tutti si avvicinano al banco meno la Contessa Adelaide
in quel momento rientra il Conte Consalvo e nota una allegria)


IL CONTE CONSALVO (rivolto a Giazéra)
Finalmente sono riuscito a seminarlo
Ma che cosa č successo ... cosa state festeggiando ?

GIAZÉRA
Il fidanzamento di Firmina ...

IL CONTE CONSALVO
Con Piateléto ...

GIAZÉRA
Ma che Piateléto ! Con Fauzin l’arrotino ...
ditemi e Caratelin ...

IL CONTE CONSALVO
Caratelin meno male, ne sono liberato ... č stato chiamato urgentemente ... č morto Friseo ...

GIAZÉRA
Pace all’anima sua c’č chi viene e c’é chi va, non pensiamoci adesso beviamo

IL CONTE CONSALVO
Si beviamo evviva i fidanzatini
leviamo i calici per Fauzin e Firmina ...

(Tutti scherzano e si divertono meno la Contessa Adelaide che rimane in di-sparte... intanto tutti tornano ai propri tavoli...)

PIATELÉTO
Contessa lei č bellissima ... posso ardire a farvi questo omaggio

(e porge un fiore alla donna)

LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI
Come vi permettete ... io non accetto niente da voi ...

PIATELÉTO
Volevo solo vedere la Vostra Grazia sorridere ... e poi sono preoccupato per voi non avete neppure mangiato ...

LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI
Io sorrido solo quando ne ho voglia ... e quanto al mangiare non ho fame ...

PIATELÉTO
Non siate scorbutica ... io non volevo niente ...


LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI
Appunto ... niente ... quindi chiudiamo ...

PIATELÉTO
Perň se voleste ... potrei accompagnarvi in cantina e farvi assaggiare un buon vinello e un salamino del tutto speciale ...

LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI
Da voi insolente non voglio niente ... niente

(e Piateléto ritorna tra i suoi amici ...)

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Contessina Adelaide avete rifiutato il fiore di Piateléto

LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI
E chi č Piateléto ...

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Quel giovanotto che vi ha offerto la rosa ...

LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI
E allora ?

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Sapete che Piateléto come dicono č un virtuoso ...

LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI
E che virtů ha questo giovane ...

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Immaginate amica mia ...

LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI
Oh...

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Adesso basta Contessina adesso ho proprio voglia di perdere al gioco che emo-zione che emozione ...

(e si reca verso il gruppo di gente)

LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI
Piateléto ... Piateléto ...

PIATELÉTO
Al suo servizio

LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI
Piateléto ... ho un leggero languorino ... potreste gentilmente accompagnami in cantina, vorrei assaggiare il vinello e gustare quel pregiato salamino ...

(e Piateléto e la Contessa Mosconi escono di scena intanto nell’osteria)

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Qualcuno vuol giocare ...
e tutti in coro ... no ...

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Perché no ...

CONCON
Perché non vogliono giocare con le donne ...

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Perché con le donne no!Avete paura che le donne non paghino

(e la Baronessa tira fuori le sue monete e le sparge sul tavolo)

Io cari popolani sono una donna che ama giocare e perdere, che emozione perdere al gioco che emozione...quando ho perso i miei poderi a Beverino ... che emozione ... che emozione …
Giochiamo … plebei … giochiamo …

GIAZÉRA
Gioco io ... a dadi ...

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI

(tirando fuori i suoi)

Quanto giochiamo ...

GIAZÉRA
Insomma io ... non ...

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Facciamo 20 Lire ...

GIAZÉRA
Ma io non ...

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Va bene ... gettate i dadi ...

(titubante getta i dadi)

11 ho vinto ...

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI

( lanciando i dadi )

Aspettate ...

12 ho vinto che noia ... volete la rivincita ...

GIAZÉRA

Non ho i soldi ...

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Perň a quanto mi dite andate a pescare ...

GIAZÉRA
si ...

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Portatemi del pesce fresco a palazzo per trenta giorni e siamo pari ...

GIAZÉRA
(chinandosi e baciando la mano alla baronessa)

Si ... grazie ... grazie

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
(facendo alzare il pescatore)
Oste portate del vino per tutti a patto che qualcuno di voi giochi voglio diver-tirmi ... e perdere naturalmente ...

CONCON
(portando il vino per tutti)

Gioco io ... gioco io, basta che paghiate le bevute ...

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
(getta il portamonete sul tavolo)

Servitevi buon uomo ma giocate ...

CONCON (servendo il vino per tutti)

D’accordo ma alla carta piů alta ...
cominciate voi signora

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
E quanto giochiamo ...

CONCON
50 Lire ...

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Va bene pescate su una carta .

(anche Concon alza la carta ... la baronessa 7 e Concon 6)

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Volete la rivincita ...

CONCON
No ecco i soldi ...

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Non voglio i suoi soldi ... vi propongo un affare ...

CONCON
Ditemi ...

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Vi propongo ... una gettata secca a dadi dove io mi gioco un palazzo con 3 et-tari di terreno a Polverara tutto per questa bicocca e basta ... vi offro questa occasione ...

CONCON
Mi consiglio ... mi sembra troppo

(e chiama Timorata che cerca di dissuaderlo mentre il Conte Consalvo lo spro-na a giocare ... Concon accetta il consiglio della moglie e torna al tavolo per non accettare ma quando vede il Conte e si convince ...)

CONCON
Accetto ... ma usiamo i miei dadi ... e li lancia
11

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
(lanciando i dadi)

12 ho vinto ...

CONCON
Ho perso tutto ... ho perso tutto ...

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Da questo momento l’osteria č mia e voi Concon mi pagherete una pigione che stabilirŕ il mio amministratore ...

(Concon disperato esce di scena e poi torna invocando l’aiuto del Conte Con-salvo al quale si appella Timorata ... )

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Conte Consalvo voi non giocate ...

IL CONTE CONSALVO
Ma neppure per idea ...

TIMORATA (accarezzando i capelli al Conte)
Conte vi scongiuro ... voi che oggi siete fortunato, non potete abbandonarci co-sě ...

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Conte Consalvo giocate ... con voi mi gioco l’ isola del Giglio che voglia che ho di perdere ... che voglia ...

IL CONTE CONSALVO
L’isola del Giglio se vinco sarň il Conte Consalvo dell’isola del Giglio ... davvero ma io ...

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
E in piů pago tutti i vostri debiti ...

IL CONTE CONSALVO
Come i miei debiti ... io ho le Assicurazioni, io ho dei ...

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Debiti, con tutti anche con il macellaio, tutti sanno che vi mantiene Paolino, e le vostre decantate Assicurazioni sono pignorate dalla banca ... e adesso gio-chiamo ...

IL CONTE CONSALVO
Va bene ... ma calma giochiamo con i miei dadi ..

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Con i vostri dadi ... e ride ... con i vostri no, sono limati ... giochiamo con quelli di Concon

(e tutti guardano il Conte Consalvo in cagnesco)

IL CONTE CONSALVO
Va bene ... va bene ...

CONCON vado ... vado ... Conte salvaci .. siamo nelle vostre mani.

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
A chi il primo getto ...

IL CONTE CONSALVO
A voi naturalmente

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Getto ... 4 finalmente sono contenta di perdere ...

IL CONTE CONSALVO
Getto ... 3 ... maledizione ... ed ora ...

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Rivincita ...
Il Conte Consalvo
Con che posta ...

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Quello di prima e in piů se io dovessi vincere voi mi farete da servitore per un anno ...


IL CONTE CONSALVO
Non accetto … non accetto ...

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Io vi consiglio di accettare ... mi sento che finalmente perderň ...
lo sento ...

IL CONTE CONSALVO
(avvilito)

Se lo dice voi io lancio ... 11

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
12 ho vinto ... voi domani si stabilirete nel mio palazzo e mangerete e dormire-te con la servitů ...

(Il Conte Consalvo si accascia su di una sedia ... in quel momento entra Adelaide Mosconi sconvolta ... e subito dopo entra Piateléto anche lui frustrato)

LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI (agitata)
Aiutatemi questo energumeno mi ha assalita in cantina ... mi ha toccata qui

(e si tira su la gonna mostrando le gambe)

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
E dopo ...

LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI (agitata)
Mi ha toccato qui quello zotico ...

(e mostra il di dietro)


LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
E dopo ...

LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI (agitata)
Ha cercato di baciarmi il bocca e ... con la lingua ...

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
E dopo ...

LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI (agitata)
Mi ha fatto vedere il salamino ...

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
E com’era ...

LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI (agitata)
Un salamone anzi si ... no ... che dico ... per chi mi ha preso quello zotico ... per chi mi ha preso ...

(In quel momento arriva il vetturino con una nuova carrozza)

IL VETTURINO
Nobildonne si parte ...

(La Baronessa Ombretta fa un cenno e il conte De Carolis porta le valige sulla carrozza)

LA BARONESSA OMBRETTA RICCOBALDI
Concon presto vi farň sapere il prezzo per poter ricomprare questa Osteria ...

CONCON
Grazie Baronessa ...

LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI
Voi Piateléto per ripagare l’oltraggio alla mia persona, da questo momento siete al mio servizio in qualitŕ di stalliere ... nelle mie scuderie avrete vitto e alloggio garantito ... e ricordatevi che la vostra signora verrŕ a trovarvi tutti i giorni ... perché la Vostra Nobile Padrona ama cavalcare ...

LA BARONESSA OMBRETTA (prendendo sottobraccio Piateléto)

Capite la santa ...

PIATELÉTO

( perplesso)

Va bene accetto, quando prendo servizio ...

LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI
Subito ... partite con noi ...

La Baronessa Ombretta prendendo sottobraccio Piateléto

Se vuole contessina possiamo giocarcelo a dadi ..

LA CONTESSA ADELAIDE MOSCONI


NO ... PENSO PROPRIO DI NO ....


( SIPARIO )