La Parrocchia controsenso
Commedia brillante in due atti di
Giovanni Allotta
Rocchino, sacrestano di Parrocchia, a seguito
della sbornia, arrecatasi mentre sistemava l’altare, fa coincidere nella stessa
ora, matrimonio e funerale. Creando una situazione ridicola. Anche il prete poi,
ha a che fare, con delle confessioni strane, tanto da fargli pentire di esser
prete de la parrocchia controsenso. (affrontando questo tema, il mio intento è
quello di regalare un sorriso da buon credente, no di offesa a nessuno! Ho
voluto creare una Parrocchia Controsenso. Controsenso perché, in realtà tutto
quello che accade nel contesto, non accade nelle normali parrocchie)
Personaggi
Prete
Rocchino sacrestano
Calogero toccamilla papà di Domenica
Domenica melalavo sposa
Nunzia baccalaro mamma di Gigio
Gigio Pinnasecca sposo
Enza culobotto vedova
Concetta parrocchiana
Vito marito di Concetta
Grazia parrocchiana
Rosita parrocchiana
(la scena si svolge all’interno di una parrocchia. Al centro un altare con
tovaglia bianca. Sotto l’altare, un tappeto rosso. Sia frontale che nei lati
della stanza, quadri che raffigurino volto di santi. In entrambi i lati, dei
candelabri con candele spente, verranno accese dopo. Lato destro, porta che
conduce nella stanza del prete. Nel medesimo lato, su di un mobile, vi è un
telefono. Lato sinistro, porta che conduce fuori la chiesa. Nel medesimo lato,
una cassetta delle offerte. In un angolo, un mobile dove ci sarà l’occorrente
per adornare l’altare. Nello stesso lato, ci sono diverse sedie, appoggiate al
muro. In scena Rocchino il sacrestano, intento a svolgere un cruciverba)
ROCCHINO
Allora, vediamo quest’altro. (Legge) al mare, restano a galla. (Pensa e poi
scrive) …stronzi! Ci sta bene! (Legge) quando la sbucci, ti viene da
piangere…(Pensa e poi scrive) mia moglie! È più brutta della morte! (Legge) li
regala la moglie al marito…(Pensa e poi scrive) corna! (Legge) non si fa mai, i
fatti suoi. Questa è facile. (Scrive) mia suocera! (entra il prete con tonaca)
PRETE
Rocchino, che stai facendo?
ROCCHINO
Padre, sto facendo le parole intrecciate.
PRETE
Mi serve una penna, me la presti? Devo scrivere una lettera! Dammi la tua. (gli
prende la penna) Grazie Rocchino (esce)
ROCCHINO
(Si ribella) ehi, ma grazie cosa! Meno male ch’è un santo! Arriva, mi frega il
pennino e mi lascia, a me Rocchino, come uno scimunito!
PRETE F. S.
Come un cretino!!
ROCCHINO
Lei e suo cugino!
PRETE
(Entra) la smetti di dire parole insensate?
ROCCHINO
Lei, ha iniziato dicendomi, cretino!
PRETE
Ma che dici! L’ho fatto, per far finire bene la rima baciata. Rocchino, non
suona bene con scimunito, ma con cretino!
ROCCHINO
Ah, non lo sapevo che il mio nome, facesse rima con cretino. (Il prete sta per
assentarsi) aspetti! Lei lo sa, qual è la sua rima? (Il prete dice no) la rima
baciata di sacerdote è, rispetta il sacrestano e non fare il coyote!
PRETE
Ma dai, smettila! Con te, non ci si può scherzare! Sempre che ti offendi! Vado
di là. (Esce)
ROCCHINO
Certo, la mia rima non gli è piaciuta. Forse perché, sono stato troppo poetico!
Che faccio adesso? Con tante penne che ci stanno, giusto la mia gli è piaciuta!
(Gira per la stanza, poi risolve) vero! Visto che perdo tempo, ne approfitto per
fare una…(Va al telefono, sempre guardingo, digita numero e parla con molta
dolcezza) pronto? Ciao amore! – ma che fai, mi pensi? – io tanto tanto! – io,
sono sempre pensato di te! ... figurati, talmente ti amo troppo che, l’altro
giorno ho avuto un incidente stradale…no, non è colpa tua! …è stato l’amore mio
per te, è troppo cieco! (Poetico)Mi alzo e ti vedo davanti, mi lavo e ti vedo
davanti, mangio ti vedo davanti. Guido e ti vedo davanti, non ho visto niente,
ed ho fatto l’incidente!...ti manco? Ma quanto ti manco, da 1 a 2? (Felice) ti
manco dieci gradi sottozero! Grazie amore!...certo, appena arrivo a casa, ti
apro come un cocomero. Cosa? Mi vuoi sentire eccitato? No, non posso! Il prete
ha il mio pennino tra le mani…ti ho detto di no…ma se…ti di…e va bene, dai! Come
mi devo mettere? (inizia a distendersi sulla tavola, di schiena) – va bene così?
…tu, mettiti sopra la lavatrice! …si, ti faccio fare la centrifuga! …(eccitato)
si, sono focoso…tanto focoso, che sto prendendo fuoco! (dall’eccitazione, fa il
verso della sirena) no, ma quali pompieri! Sono io, eccitatissimo! (Il prete
affaccia la testa dalla porta e lo osserva, meravigliato) Si, sono un cavallo a
vapore! Mi sento tutta la cavalleria rusticana, dentro! … Come? Stai rompendo le
acque? …si si dai, ora ti imbianco tutta no con un pennello grande, ma un grande
pennello, cinghiale! Si si, dai dai. Ancora ancora…ah ah (il prete con busta in
mano, avanza e si fa vedere, il quale si blocca) mi scusi, la casa la
imbianchiamo un’altra volta. Buongiorno! (Chiude telef)
PRETE
(ira crescente) Rocchino, si può sapere che stavi facendo? Con chi eri al
telefono? Quante volte ti devo dire che, il telefono della parrocchia, non lo
devi usare, per telefonate personali! Dimmi con chi parlavi.
ROCCHINO
Quali telefonate personali! Ero al telefono con l’imbianchino.
PRETE
E con l’imbianchino, parli stando seduto sopra il tavolo, come un cane con
pancia in aria?
ROCCHINO
(Confuso nell’esprimersi) Si, siccome si deve imbiancare il tetto. Per
spiegarglielo meglio, mi sono sdraiato per farglielo capire…dove si devono dare
i colpi di grande pennello! (Con le mani, fa il gesto del pennello che imbianca)
PRETE
A te sembra che io sia stupido! Eri al telefono con una donna?
ROCCHINO
Ma che dice! Il pensiero a lei, le va sempre là! Ma quale donna. Era una
imbianchina che voleva essere imbiancata. Glielo giuro! Guardi, se non le dico
la verità, che possa morire lei!
PRETE
(lo sgrida e fa scongiuri) dimmi la verità Rocchino. Con chi parlavi? Guarda che
se non mi dici la verità, ti faccio prendere la strada, dritta dritta per
l’inferno. Chiaro?
ROCCHINO
Io faccio la curva e vado in paradiso! San Pietro è mio amico e mi fa entrare,
anche senza biglietto omaggio!
PRETE
Basta con ‘sti scherzi. Dimmi la verità, stavi parlando con tua moglie?
ROCCHINO
No, con l’amante! (Si tappa la bocca)
PRETE
Con l’amante? E di chi?
ROCCHINO
Di mia moglie. (Confuso)
PRETE
Di tua moglie?
ROCCHINO
(Confuso) padre, mi sta facendo confondere tutto! lei si faccia il prete, io mi
faccio l’amante…cioè volevo dire, mia moglie! Anzi no, meglio il self service
che lei è…(Impazzito) insomma, si faccia i cazzi propri!
PRETE
Prima di tutto, non ti permetto di parlare così in chiesa! Queste cose non si
fanno, perché è peccato! E poi, un giorno, cosa andrai a dire a Dio, che avevi
due donne?
ROCCHINO
Due donne? Una donna!
PRETE
Si due! Tua moglie e l’amante!
ROCCHINO
Ah, perché lei a mia moglie, la chiama donna? E meno male che la conosce! Quella
è un reperto archiologico della sorella, dell’uomo scimmia, parente dei
dinosauri. Mia moglie, è come la cipolla. Più si spoglia, più fa piangere! Posso
capire che il pelo è bello, ma lei, quando è nuda, pare che avesse il piumone
incorporato! (Dolce) invece l’amante è come la rai, di tutto e di più! Ha la
pelle così chiara che sembra un foglio rosa. E poi padre, ha un pelo, che pare
carta igienica. Sette piani di morbidezza!
PRETE
Basta basta, non m’interessa! Per ora, il mondo ti sembra dritto e facile.
Appena arriviamo da nostro Signore, le legnate sono da orbi!
ROCCHINO
Appena quel Signore, (indica il cielo) gli presento mia moglie, mi fa i
complimenti che ho l’amante!
PRETE
Rocchino, sai perché ti trovi qua? Perché voglio che la tua anima, si salvi! Non
bruci, sotto il sole caldo dell’inferno!
ROCCHINO
Non si preoccupi che, non mi brucio, padre! Ho comprato la protezione 500,
contro i raggi uva! …e poi, io sono furbo. Mi porto l’ombrellone e, al diavolo
lo frego!
PRETE
Se se, scherza scherza! (Guarda orologio al polso) è tardi, sono le undici. Vado
a consegnare questa busta e torno. Prepara l’altare, pulisci tutto. a
mezzogiorno abbiamo un matrimonio! Se telefona qualcuno, non prendere impegni
per oggi, ma da domani. Va bene? ( Rocchino annuisce) dico va bene? ( Rocchino
annuisce) u capisti?
ROCCHINO
(Nervoso) ho capito! Le pare che sono cretino? Ha da un’ora che faccio (Fa il
gesto si con la testa, in modo buffo) che fa, il linguaggio testicolare, non lo
conosce?
PRETE
Ah scusa, (Ripete il gesto con la testa) mi pareva che ti si era incantato il
disco orario! Io vado. Sistema il tutto, ti raccomando.
ROCCHINO
Il disco orario a me? ( lo invita ad uscire) Padre, si vada a consegnare la
busta, prima che lo prendo a colpi di raccomandata, nel culo! (Esce il prete,
gesticolando) vedi cosa mi dice! Se scherzo io, sono cattivo. Lui, può
scherzare! Ahi ahi, quando deve cambiare la mia vita? Bho! (Guarda i quadri dei
santi) invece che guardarmi, aiutatemi! Si dice che, per mezzo dei santi, si va
in paradiso. Voi, vi fate gli affari vostri e, mi lasciate in questa valle di
lacrime! (Confuso si siede) che confusione! Ho la lingua sudata. Che dovevo
fare? Ah si! Preparo l’altare…(Inizia a pulire. spolvera il tavolo, ci sputa e
lo pulisce col braccio) no no, ‘sta vita non si può fare! Appena divento ricco
e, mi apro io una chiesa, il prete principale lo faccio io! A padre Lillo, lo
faccio chierichetto. La mia amante, la faccio diventare mia sorella. Mia moglie,
la metto ad abbaiare davanti la chiesa, come guardia. (Prende bottiglia di vino)
visto che non c’è acqua, bevo un po’ di vino, a digiuno fa male, ma poco, non fa
nulla. (Gusta) buono(continua ad arredare l’altare facendo un andirivieni dal
mobile, prendendo il tutto per adornarlo con Tovaglia, ceri, ampolla, calice.
cantando) una rotonda sul mare…ta ta ta ta. A mia moglie non lo posso
sopportare…ta ta ta ta. È più brutta di una cambiale…ta ta ta ta. Non la voglio
più campare…ta ta ta ta…io, la getterei al mare…(Squilla il telefono) iniziamo!
Sentiemo chi è! (Beve sorso di vino) …pronto, parrocchia controsenso, mi dica. –
no, mi dispiace, padre Lillo, non c’è. Buongiorno! (Chiude. Beve vino. continua
a sistemare e cantare) mia moglie è un coccodrillo e non lo sa…pa pa pa, pa pa
pa. ha una lingua fino a là…pa pa pa, pa pa pa. si dice parla troppo. Le
romperei la testa sul cruscotto- è grassa come una porchetta. Si muove come una
stronzetta e pare la scimmia di giufà! (Suona telefono) anche a cantare si
stanca! (Beve un buon sorso di vino) Pronto, parrocchia a controsenso, mi dica.
No, per oggi no, che abbiamo un matrimonio. Per la convergenza delle anime,
domani. Buongiorno! (Fine telef.) sarà che sono stanco, mi gira un po’ la testa.
Aspetta che bevo. (Beve vino, inizia a singhiozzare di tanto in tanto, dando
segni di barcollamento. Continua a sistemare, sedie ect…) jamme jamme, jamme c’è
staccà. Jamme jamme jamme c’è staccà. A mia moglie e so mà, a mia moglie e so
mà, jamme c’è staccà se non la finisce di sparlà. Jamme c’è staccà, se non la
finisce di sparlààààà!
VOCE FUORI SCENA
Aoh, la smetti di cantare? Sei parente di SanRemo?
ROCCHINO
(Ironico) no, sono parente di,…San Giovanni Decollato! (Ride) sono toppo comico.
Potevo fare, l’attorino! (Beve vino e suona telefono) un minuto, sto bevendo
(Risponde, barcolla e singhiozza sempre) Pronto? Parrocchia a senso unico,mi
dica! - - c’è matrimonio oggi? E chi sono questi che si stanno rovinando la
vita?...a che ora? Alle dodici?- …se vuole venire, si stia a casa ch’è meglio!
Buongiorno! Fine telef) ma come, il prete mi aveva detto che il matrimonio era a
mezzogiorno, lei mi dice alle dodici? Mah! che gente stupida. Nemmeno conoscono
l’orologio (Guarda stanza) mi pare che sia tutto pronto. Sono più superdotato di
superman! (Ride va a bere, fino ad esaurirlo e si preoccupa) è finito! ora,
padre Lillo come fa la messa…con l’acqua? (Ride è tutto ubriaco. Suona telef.)
Pronti? Pannocchia a doppio senso (Ride) mi scusi signora, sono troppo comico,
che mi prendo per culo, da solo! (Ride) mi dica! (Preoccupato) come? Vero? Come
è morto, il morto?...come? è morto con gli occhi chiusi?...poverino! (Quasi
piange) vuole prenotare un funerale per oggi?...a che ora? Alle dodici?...
aspetti che controllo nella rubrica! (Toglie cornetta dall’orecchio e pensa,
grattandosi la testa) un momento, visto che il matrimonio è a mezzogiorno, il
mortorio a che ora glielo infilo?... (Pensa grattandosi testa e parla al telef.)
un minuto signora, sto mescolando nella rubrica (Gli viene idea) vero! Lo
possiamo fare alle dodici!- sono troppo intelligentico! (Al telef.) Signora, il
funerale oggi alle dodici. Grazie a lei- mi saluti il morto. Arrivederci! (Si va
a sedere barcollando. Borbotta e ride solo, fino a che, crolla dal sonno,
russando. Squilla telef, balza in aria dallo spavento, ma sentendo suonare il
telef. Ride, raggiungendolo. Appena vicino, si ricompone, stando serio) Pronti?
Questa è la parrocchia…(Ride a crepapelle) aoh, con ‘sta parrocchia a
controsenso, ci vorrebbe un vigile, per rispondere al telefono! (Ride fino a
sbattersi a terra, riattaccando telef. Arriva il prete che lo nota a terra)
PRETE
(Lo aiuta ad alzarsi) Rocchino, ma che ti prende? Ti senti bene?
ROCCHINO
No, mi sento male!
PRETE
(Preoccupato) che hai?
ROCCHINO
Sto morendo…(Lo guarda in faccia, poi esplode a ridere) dalle risate!
PRETE
(nervoso lo lascia, il quale cade a terra, continuando a ridere) che ti venga un
attacco di calcografia, nel cu…(Il prete vorrebbe dire culo, ma evita) nel
cu…nel buco del cus cus! (Rocchino, sentendo quest’ultima affermazione, esplode
a ridere) ma si può sapere, che ti è preso? (Lo scuote) Parla cretino! (Guarda
che in giro, è tutto pronto) in compenso, è tutto pronto. Ma che gli è preso?
(Nota bottiglia del vino, vuota) Ecco, il perchè! Ti sei ubriacato! Brutto
mascalzone! È la seconda volta che mi combini questo. E ora, come dico messa?
Eh! (Gli urla vicino) Dimmelo tu, come posso dire la messa!!
ROCCHINO
Padre, è così semplice. Apra la bocca e dice messa! (Imita voce di prete con
eco) alleluia amen prega per noooi! (Ride)
PRETE
(esausto) no no, stavolta hai proprio esagerato! Questa è la volta buona, che ti
mando a casa, a calci nel cu…(Si blocca) …nel cu…nel curriculum! (Lo prende per
il braccio, lo spinge ad uscire. Rocchino, si fa pietoso)
ROCCHINO
No padre, per favore! Non mi getti in mezzo la strada. Sono troppo bravo per
camminare a piedi!
PRETE
Va via, e basta! Hai esagerato. Ho fatto di tutto per non farti cadere
nell’inferno, ma ora, lascio morire la tua anima nel fuoco eterno!
ROCCHINO
(gli si aggrappa al braccio, inginocchiandoglisi. Quasi piange) mi perdoni,
padre! Se mia moglie scopre che devo morire, mi ammazza! (Piange come un bimbo)
voglio la mamma! La mammina voglio!!
PRETE
(s’impietosisce) sai qual è il mio problema? Sono troppo grande di cuore e ti
perdono, ancora una volta! Però, devi renderti conto che sbagli! (Rocchino
barcollante, si asciuga le lacrime) lo fai più, che ti ubriachi?
ROCCHINO
Non lo faccio più. Però, tu me lo compri il gelato con la panna?
PRETE
(lo accarezza) sei sempre un bambinone! Non preoccuparti, ti compro il gelato!
Però, devi fare il bravo! Se no, ti stacco la testa con le scarpe!
CALOGERO F. S
(Uomo maturo) Padre, siamo pronti per il matrimonio? Posso entrare con mia
figlia?
PRETE
(Si mette mano in testa) Eccoli! Solo già qua, per il matrimonio! (Urla) si
si…aspettate un momento! Rocchino, dobbiamo andare a vestirci!
ROCCHINO
Vestirci? Io, le calzette le ho messe. Lei, le ha cambiato le mutande cacate?
PRETE
Ma che c’entra! Tu il saio, io u paramento, capito? (Rocchino annuisce) intanto,
facciamo partire la marcia nuziale. (urla) signori, potete entrare! (Esce
facendo premura a Rocchino barcollante) dai dai…(Parte la marcia nuziale. Dal
centro del pubblico entrano Calogero, papà della sposa. Uomo maturo ben vestito,
ricco di tic, in tutto il corpo. Camminando, schiaccia ripetutamente l’occhio ha
anche tic sulle labbra. Ha il tic nelle spalle, alternandosi. Trema la mano. In
mano, porta un sacchetto che, all’interno ci sono due anelli grandi. I tic, si
alterneranno tra loro. Finisce uno, inizia altro) a braccio porta Domenica, la
sposa, vestita di bianco. Ragazza brutta e timida. Truccata malamente. Occhiali
a fondo di bottiglia. Denti neri. Bigodini in testa. Camminando sorride e saluta
tutti. Arrivati all’altare, si metteranno rivolti verso il pubblico. Entra Prete
e Rocchino con abiti sacri. Rocchino ha il turibolo, ed è sempre ubriaco )
PRETE
(Carmela è distratta e non guarda il prete, il quale entra sorridente) Pace e
bene figliuoli. Ben arrivati nella casa del Signore! (Domenica si gira
sorridente, facendolo spaventare) aiuto! Dov’è scappata questa, dal museo degli
scimpanzè?
ROCCHINO
Mi scusi signorina sposa, è parente di mia moglie? Vi somigliate assai. Più la
guardo e penso, ma tutti e due, da quale catacomba sono uscite? (Ride)
CALOGERO
Scusate, mia figlia di cognome fa Toccamilla, no catacomba!
DOMENICA
(sorridente ma timida, da la mano al prete) Piacere, Domenica Melalavo,
Toccamilla!
ROCCHINO
(Da la mano a Domenica) Piacere, io me la lavo, ogni matina! (Ride)
PRETE
(stava per dargli la mano, ma la ritira) Mi deve dire come si chiama. che
m’interessa a me, se la lava domenica!
ROCCHINO
Meglio! Almeno in chiesa, viene profumata!
CALOGERO
(Pieno di tic) padre, perché non ha dato la mano a mia figlia? Le pare che ha il
morbo del plasmon?
PRETE
Ma che dice? Non le ho dato la mano, perchè mi ha detto Toccamilla. sono parroco
e certe toccate, non posso farle…(Colpo di tosse) Comunque, cari figliuoli, vi
ringrazio che avete scelto la mia parrocchia. Avete scelto di sposarvi nella mia
chiesa. E quindi…
DOMENICA
(Lo precede) Padre, ma questo non è il mio sposo! (Ride come se belasse)
ROCCHINO
Chi è, tuo nonno? (Ride. La sposa ride)
CALOGERO
(Da la mano al prete, appena gliela afferra, trema tutto, facendo tremare anche
il prete che si spaventa) Piacere, sono Calogero Toccamilla. Il papa della
sposa! (il prete, con forza si toglie la mano e la pulisce sull’abito)
ROCCHINO
Mi scusi, signor elettrostimolatore. Per caso, si è mangiato il telefonino e,
quando correggia, vibra tutto? (Ride)
PRETE
(Lo spinge, invitandolo a star zitto) Visto che non è lei lo sposo. Dove sta?
L’avete scordato a casa?
DOMENICA
Era dietro di me. Un attimo che lo chiamo. (Con poco garbo, urla)
Gigio…gigio…dove cornuto sei?
PRETE
Signora, siamo in chiesa! Usi parole più dolci, perbacco!
DOMENICA
Mi perdoni padre, mi ero emozionata, dalla timidezza! (Rocchino e prete si
guardano, contraddicendo ciò che dice. Poi, con dolcezza) Gigio…dolce della mia
vita, dove cornettino sei? (Fa occhio al prete, per sapere se va bene. Il prete,
si fa segno della croce. Rocchino gli gira col turibolo)
GIGIO F. S.
Amore, non posso entrare. Mi vergogno a sposarmi!
CALOGERO
(Si alza. Dalla rabbia, gli aumentano i tic) Come si vergogna a sposare (Mette
mano ai fianchi e, da colpi di bacino verso l’alto) a mia figlia? (Rocchino col
turibolo, lo incensa nelle parti basse. Urla) entra subito, se no ti rompo il
cu…(Si gira di schiena, mette mani ai fianchi e da colpi all’indietro col
sedere)
PRETE
Si calmi, si calmi! Non dica parole in chiesa! (intanto Calogero, continua col
gesto e col dire “ u cu…u cu…”)
ROCCHINO
Padre, padre… Io so quello che vuole dire. Vuol dire (il prete sta per fermarlo,
credendo dicesse una parola) …il contratto! Vero? (Ride)
PRETE
Bravo Rocchino! Senta lei, si calmi! Ha visto ch’è la rabbia lo fa balbettare?
Stia calmo e non balbetti
CALOGERO
Padre, io non sono balbettoso. Sono un poco(Gli viene tic sulle labbra, come se
volesse baciare il prete da lontano, il quale, si scandalizza) sono un poco…
ROCCHINO
(Lo precede) finocchio! (Ride) Padre, le ho trovato il fidanzato! (Ride. Il
prete sgrida Rocchino)
CALOGERO
Finocchio c’è ( pernacchia) finocchio c’è…( Pernacchia ) tuo padre! Io, sono un
poco ne ne…(Sali e scendi con spalla) nervoso. Sono pieno di ticket! (si adira)
se ‘sta bestia di mio genero non viene, (Si gira di schiena, mette mani ai
fianchi e da colpi all’indietro col sedere) gli rompo il cu… ( fa pernacchia) …
u cu…
PRETE
Rocchino intervieni! Che vuole dire?
ROCCHINO
Gli vuole rompere il…curriculum! (Ride) sono un attorino!
PRETE
Va bene, si calmi. Abbiamo capito cosa gli rompe! (Tra se) oggi, chi me li ha
portati a questi, la befana?
ROCCHINO
Si, allora è stata mia suocera! lei, di mestiere fa la befana! (Ride)
PRETE
La smetti! (Grida a Gigio) Entra figliuolo. Ti stiamo aspettando e sinceramente,
già mi stanno arrivando ai piedi!
DOMENICA
(Lo guarda, quasi a sollevargli l’abito, ma il prete la ferma) papino, ma cosa
gli stanno arrivando ai piedi, al prete? (Calogero, si alza e portando le mani
all’altezza del basso ventre, fa gesto di pesante. Piega le gambe, e
abbassandosi, fischia)
PRETE
Appunto! Vedi, tuo padre mi ha capito! Comunque, signorino sposo, entra subito
che devi prendere moglie!
DOMENICA
Entra amore mio! Che mi devi prendere tutta! (ride)
GIGIO F. S.
Scusate, per sposarmi, per forza io devo esserci? Domenica, inizia a sposarti
sola, quando saremo a casa, ti sposo io! (Rocchino ride come un matto)
ROCCHINO
Pensavo di essere l’unico cretino. Da quello che vedo, più stupidi di me, ce ne
stanno! (Ride. Il prete lo ammonisce)
DOMENICA
(Piange da far paura) papà, ‘sto disgraziato, mi vuole fare sposare sola!
CALOGERO
(Si alza, a consolare la figlia) Non ti preoccupare figlia mia, se non diventa
tuo marito, (porta le mani sotto le ascelle e, li batte come fanno le oche) lo
faccio diventare tuo vedovo!
PRETE
(S’innervosisce) ragazzi, già mi sta urtando! Signore perdonami! (Guarda
orologio) mancano dieci minuti a mezzogiorno e, ancora nemmeno abbiamo iniziato!
(A Domenica) ti avviso, a mezzogiorno ho la pasta sul tavolo. O da sola, o in
compagnia, io ti sposo. (urla) Sposo, entri o non entri?
GIGIO
Entro entro! Faccia partire la marcia nuziale( Parte la musica. Entra Gigio
sottobraccio della madre. Gigio, ragazzo timidissimo. Lentiggini in viso, guance
rosse. Baffi. Ha entrambe le mani fasciate. Nunzia, la madre. Signora matura,
tutta d’un pezzo. Impettita. Domenica, appena vede lo sposo con un sorriso
buffo, gli va incontro. Gigio stava per lanciarsi e la madre lo ferma)
NUNZIA
(Lo ferma) fermati! Mi hai passato l’ordine prima di baciare la babbuina?
GIGIO
(Timido e dispiaciuto) Scusami mamma! posso baciare Carmela?
NUNZIA
Puoi baciarla! Un bacio a stampo e via! Se no, nascono i figli malati! (Rocchino
ride. Gigio bacia a stampo Domenica e si nasconde dietro Nunzia, timidamente.
anche Domenica si nasconde dietro Calogero che, continua ad avere tic)
CALOGERO
Mi scusi, come si …(Tremore nella gamba e pernacchia) permette a dire a meee
(bela) figlia, babbu (Abbaia e pernacchia) babbu (abbaia) babbuina? Lei si è
vista ch’ è tutta …(Braccio destro a 90 °, aderente al busto, come se stesse
tagliando legna) cretina!
NUNZIA
Cretina io? Lei si è visto ch’è tutto malato dalla testa, fino alle calzette e,
se la vedono all’inps, manco paga il ticket!
CALOGERO
Prima di tutto, è l’inps che paga me!
NUNZIA
(Ride ironicamente) l’inps paga a lei? (Ride) e perchè, sentiamo?
CALOGERO
Paga me, perché sono ricco di ticket! Mi guardi! (Si alza e manifesta ogni sorta
di ticket)
ROCCHINO
Silenzio tutti! Voi sapete che significa inps? (Nessuno risponde) ve lo dico io.
Inps significa: Istituto Nazionale Per Scimuniti! (Ride. anche Nunzia ride)
CALOGERO
(Sempre con tic di ogni genere) che vuoi dire, che …sono scimunito?
ROCCHINO
No lei! L’inps!
PRETE
Signori, avete finito di ticchettarvi? Lo possiamo fare il matrimonio, che
mancano cinque minuti a mezzogiorno?
NUNZIA
Intanto mi presento, signor prete. Piacere, sono Nunzia Baccalaro. E poi, qual è
il problema che, mancano cinque minuti a mezzogiorno. Che deve fare, deve
prendere la pillola?
PRETE
No, la pasta col sugo di porco! Ora basta! (Alza le mani al cielo) Cari
figliuoli,…un momento! È i testimoni, dove li avete lasciati?
CALOGERO
Signor prete, a casa mia, siamo tutti pentiti. Nessuno è testimone!
NUNZIA
Che cretino! Invece noi, non abbiamo bisogno di compare, che si fanno vedere
solo per il giorno del matrimonio e poi, scompare!
DOMENICA
Amore, ma cosa hai fatto alle mani?
GIGIO
Ho avuto un incidente domiciliare. Mentre mamma friggeva le patate, io ero lì
vicino col cellulare che parlavo con te. Mi sono emozionato e, mi è caduto
dentro l’olio caldo e gli…(Mostra la destra, dolorante) ho infilato questa mano
per prenderlo e, mi sono bruciato vivo!
CALOGERO
E in quella sinistra, che hai fatto?
GIGIO
Siccome, la destra era già bruciata, ho provato ad infilare la sinistra per
prendere il telefonino e…(Piange) mi sono bruciato pure!
ROCCHINO
Oh, ma per intelligenza dove ti servi, da stanlio ed ollio? (Ride)
DOMENICA
Ora capisco, che mentre parlavo con te, mi sono ustionato il timpano! Perché, mi
è entrato l’olio, nell’orecchio (Lo schiaffeggia. Gigio si ripara)
PRETE
Ora basta, calmatevi! Se cominciate così, farete strada lontana! Comunque,
iniziamo la messa! Nel nome del padre e del figlio e dello spirito santo… è una
immensa gioia che vi siete ritrovati ad unirvi in matrimonio, nella casa del
padre…
NUNZIA
(A Gigio gli da schiaffi che piange come un bimbo, Domenica lo consola)
Disgraziato, per questo volevi per forza sposarti con questa scimmia? Perché
questa è la casa di suo padre? Quella nostra, non ti piaceva?
ROCCHINO
Signora, lei si sbaglia. Questa non è la casa di suo padre ( Indica Domenica) ma
è la casa, del padre dei padri che sta in cielo! Capito? (Il prete, consenziente
a ciò che dice Rocchino)
NUNZIA
Certo! Questa è casa di suo nonno! Siccome è andato in cielo, ‘sta casa,
gliel’ha lasciata al figlio! (La guarda schifata) guardatela com’è antica…pare
una chiesa! (Prende per mano Gigio) andiamo Gigio. Questa, non è famiglia per
te. (Domenica lo tira da un braccio, Nunzia dall’altro. il prete cerca di
Parlare ma interviene Calogero con i suoi tic. Tra fischi e movenze particolari
dappertutto)
CALOGERO
Signora, la smetta di mettere zizza ( Fa movenze come se tagliasse legna)
zizza…zizzania? Questa è una chiesa, coco…coco…(Fa il gallo che canta) cocome
tutte le altre! Quindi, si sieda e faccia sposare agli sposi!
PRETE
Sante parole! Lei ha detto quello che dovevo dire io, bene! Allora, continuiamo.
Cari figliuoli, è una gioia che vi siete ritrovati in matrimonio…
ROCCHINO
(Ferma il prete che si irrita) mi perdoni padre, perché dice, vi siete ritrovati
in matrimonio? Perché, stavano giocando a nascondino? (Ride, facendo ridere
anche gli sposi, Calogero ridendo fa rumori strani con gola)
PRETE
Pure, ti ci metti? Ti stai zitto, se no, se continuiamo così, questo matrimonio,
finisce per le nozze d’argento! Allora, …(Con cantilena) è una gioia che vi
siete trovati nel matrimonio (Evidenzia) nella casa del padre! (Guarda tutti,
indica il cielo, tutti si fanno il segno della croce) e vogliamo ringraziare
nostro Signore, che ha permesso di essere qua.
NUNZIA
Come, nostro signore? Gigio, te lo dicevo io che questo matrimonio è
raccomandato, per farti sposare (Indica verso Domenica) la bella e la bestia!
(Tira il figlio per il braccio, Domenica aiutata dal padre, lo tira a se) i
matrimoni raccomandati, finiscono prima di cominciare. Andiamo, gigetto
PRETE
(Adirato) aoh! La smette si o no? Già mi sta seccando! Lei, ad ogni cosa che
dico, pare che cercasse il pelo nell’uovo, per non fare sposare suo figlio. Me
lo dice il motivo?
NUNZIA
(Gli prende la faccia a Gigio, quasi a torcerla pur di mostrarla al prete)
Padre, ma lei lo immagina, un figlio bello e informatico come il mio, si sposa
la figlia di fantozzi! Al posto della faccia, ha una cacata di asino, decorata
coi baffi!
DOMENICA
Io sono brutta? Però, non me lo ha mai detto nessuno? (Piange forte da far
paura)
PRETE
Oh, calmati! Dove ti senti in discoteca, che piangi così! Piangi in silenzio!
(Domenica piange, mimando un pianto, ma senza voce)
CALOGERO
(Gli va vicino) senta baccalara con la muffa, moderi i limiti. Io non sono
fantozzo. Mi chiamo Calogero …(Mette le mani ai fianchi e da colpi di bacino in
avanti, davanti Nunzia) Toccamilla!
NUNZIA
(Schifata) a me, dice toccamilla? Io, solo a mio marito tocco! Che schifo,
famiglia di maniaci! Glielo dicevo a mio figlio, che non è famiglia per lui!
CALOGERO
(Carmela è triste. La consola) figlia mia, non…(Movimento di spalla sale e
scendi) piangere. Tu non sei (continua con tic) brutta. Hai solamente una faccia
di cu… (Si gira di spalla, si curva a 90 ° e fa una pernacchia. Tutti si
scandalizzano. Rocchino lo incensa, ridendo)
PRETE
Forza Rocchino, intervieni tu!
ROCCHINO
Questa la so! È facile facile. Ha una faccia da culatello! (Ride. Il prete lo
rimprovera)
CALOGERO
(Sempre nella stessa posizione) no, ma che dici!...mia figlia ha una faccia da
(Fa il verso della gallina) …cuccu…cuccu…cuccu…nfettino!
PRETE
Signori, a me, tutti ‘sti discorsi, ‘sta volgarità, mi sta infastidendo!
Ditimelo voi, questo matrimonio si deve fare o non si deve fare? (Parlano tutti
contro tutti, chi dice si, chi no) aoh, uno alla volta!
NUNZIA
Questo matrimonio non si deve fare, perché mio figlio è troppo intelligente, per
una vacca (Indica la sposa) orba come quella!
CALOGERO
(Continua sempre con ogni sorta di tic) Questo matrimonio si deve fare, così mi
levo dai piedi mia figlia, che non la voglio più campare. (Si siede) anzi,
scusami topo Gigio, se vuoi, ho pure mia moglie da rottamare. Quella te la
regalo!
PRETE
A piantate si, o no? Dove siamo, al mercato dell’usato? Siamo in chiesa!! Aldilà
di quello che pensano i vostri genitori, almeno voi, vi volete sposare? (I due
sposi, si guardano molto timidi e imbarazzati)vi sposate si o no?
GIGIO
(Voce timida e si dondola come un bimbo imbarazzato) si, io mi sposo con la mia
Domenica. Però a casa, poi devi comandare tu!
DOMENICA
(Voce timida e si dondola come una bimba imbarazzata) Io pure ti sposo. Però,
devi comandare tu!
GIGIO
No, tu! Io, ti amo troppo assai, per comandare io! Devi essere tu, la regina
della casa, con la corona in testa!
ROCCHINO
Non ti conviene sposo! Se la fai diventare la regina della casa con la corona in
testa, tu diventi, il toro della casa, con le corna in testa!
NUNZIA
(Nervosa) ma poi dico io, ma che schifio le ha visto a ‘sta gatta morta coi
baffi? Boh!
GIGIO
Mamma, la smetti? Io, amo Domenica! È troppo bella,ma così bella che somiglia a
belen!
DOMENICA
Mi manca solo la farfalla! (i due fidanzati, si osservano timidamente)
PRETE
Dai, ora basta con tutto questo zucchero! Passiamo all’atto pratico! (prende un
libro. I due sposi, si vergognano tantissimo, nascondendosi i volti)
GIGIO
(Timidamente) Padre, ma che dice? Io mi vergogno!
DOMENICA
(Timidamente) Anche io mi vergogno. Non l’ho fatto mai, davanti a tutti!
PRETE
È normale che non l’avete fatto mai! Siete qua per questo! Qualcuno di voi, ha
una pinna? (Domenica indica Gigio, il quale, alza di suo la mano) forza, tirala
fuori che serve!
GIGIO
(Rosso dall’imbarazzo) mi vergogno troppo forte, a uscirmela!
PRETE
Dai, che vi vuole! Sbrigati ch’ è mezzogiorno!
GIGIO
(Timido) Mamma, ti arrabbi se gliela faccio vedere al prete?
NUNZIA
Non ti preoccupare gioia mia! Tanto, non ti può fare niente. Appena allunga le
mani, Tac! Glieli faccio cadere! Vai tranquillo. Fagli vedere a tutti, il
capolavoro che ti ha fatto la mamma, dai!
CALOGERO
Padre, se mia figlia gliela vede prima, c’è problema che gli blocca la crescita?
NUNZIA
Mal che vada, non gli cresce più la barba! (Rocchino ride)
PRETE
Basta! Gigio, te la prendi o non te la prendi? Sbrigati, se no, la prendo io!
(Timidissimo, Gigio tenta di abbassarsi i pantaloni. Il prete lo blocca) fermo!
Ma che stai facendo? Ti pare che siamo allo strip calzoni? Che avevi capito?
GIGIO
lei mi ha detto di uscirmela!
PRETE
Ma io intendevo a pinna, in quanto penna! No a pinna, in quanto…vabbè! Che mondo
di guai! Ci penso io, dai! (I due sposi, si vergognano. Il prete, infila le mani
dentro la tonaca, di davanti e ne esce una penna) Forza, firmate! Mettete nome e
cognome!
ROCCHINO
(Barcollante) Padre! Ma che fa, il matrimonio a controsenso? Si firma alla fine,
no prima!
PRETE
(Si asciuga i sudori, tirando su la tonaca) vero, hai ragione! Oggi, con questi
scappati da una casa di cura, mi stanno facendo impazzire! (Gigio stava per
firmare, appoggiandosi sul libro, quasi a dormire sopra. il prete gli si
abbassa, urlandogli da vicino facendolo spaventare) Nooo!!!! (Si avvicina a
loro, Domenica. Il prete girandosi la vede e urla dallo spavento. Spaventandosi
entrambi) ragazzi, mi state facendo venire una trombosi nel cervello! Rocchino,
pensaci tu!
ROCCHINO
(fa risistemare gli sposi) forza, circolare circolare! Ragazzi, fate i bravi!
Non solo che il prete vi sta sposando, ve lo volete trombare?
PRETE
(Si riprende) ora basta! (A Rocchino) tu, capisci sempre le cose, a controsenso!
Chiudiamola qua! Figliuoli Domenica e Gigio, siete venuti a contrarre il
matrimonio…
NUNZIA
Ueh! Topo Gigio, c’è suo padre! Mio figlio, ha nome e cognome. Gigio è un
soprannome!
PRETE
Se tutti lo chiamate Gigio, pure io, lo chiamo così! (A Gigio) come ti chiami?
GIGIO
tutti mi chiamano Gigio. Ma io mi chiamo, Luigi Pinnasecca!
ROCCHINO
Bella accoppiata fanno tutti e due! (Addita su Gigio) Pinnasecca … (Addita su
Domenica) Domenica Melalavo! (Ride)
CALOGERO
(Si alza, di scatto) in toccamilla! (Si siede)
NUNZIA
(Si alza, di scatto) con baccalaro! (Si siede)
PRETE
Signori, ora basta! Figliuoli, siete venuti a contrarre il matrimonio, senza
alcuna costrizione? (gli sposi dicono si) siete disposti ad amarvi per tutta la
vita? (Gli sposi dicono si) siete disposti ad accogliere i figli che Dio vorrà
regalarvi?
DOMENICA
Ma come? I figli me li deve regalare Dio? E ‘sto cretino di marito, non fa
niente la sera?
PRETE
I figli, li devi fare con tuo marito. Però, sono un dono di DIO!
GIGIO
(Ridendo come uno scemo)Amore, i figli te li regalo io! Al mercatino ci sono gli
sconti. Prendi tre, paghi due! Ci vogliono pochi soldi!
ROCCHINO
Cretino, per fare i figli, non ci vogliono i soldi. Ma lo strumento!!!
PRETE
Per favore Rocchino, non fare il cretino! Continuiamo…dunque, s’è vostra
intenzione cunsumariv…(Si riprende) sposarvi, datevi la mano destra (i due
sposi, vanno in contrasto con le mani. Uno da la destra, l’altra la sinistra e
viceversa)
GIGIO
Padre c’è un problema! Non combaciano le mani! (il prete disperato, gli sistema
le mani per bene e li invita a leggere dal libro sacro) posso leggere? (Prete
gli dice si) Io, Gigio Pinnasecca, mi prendo Domenica Melalavo, nella gioia e
nel dolore, nella salute e nella malattia. Ed amarla e onorarla per tutti i
giorni della mia vita. (Nunzia piange con strazio, obbliga il figlio a non
sposarsi.)
NUNZIA
Figlio mio, non ti sposare questa anguilla coi bigodini! Vedi che, quando si
sveglia la notte, ti fa venire un infarto di cacarella! (Calogero coi tic, cerca
di far star zitta a Nunzia, obbligando Gigio a dire si)
GIGIO
(Voce timida, verso Domenica) amore, nella gioia e nel dolore, quando mi faccio
la bua, me la metti la supposta? (Domenica dice si e Gigio è felice. Nunzia
continua a dirgli a Gigio, di non sposarsi)
DOMENICA
(A nunzia) Mia cara suocera, ti dico con affetto e simpatia, fatti i cazzi tuoi,
e non rompere i cazzi a me! Prego padre, continui con lo sposamento!
GIGIO
(Piange)amore, la mia mammina vuole a me! Che ne pensi, un posto libero per lei,
c’è nella nostra casa? (Il prete gli fa premura)
DOMENICA
Si amore, la cuccia del cane è libera! (Nunzia si ribella, ma il prete la calma)
PRETE
Ora basta! Adesso tu, Domenica te la lavi!
DOMENICA
(Legge) Io, Domenica Melalavo, prendo te come sposo Gigio Pinnasecca, nella
gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amarti e onorarti per
tutti i giorni della mia vita. (A Gigio) se io ti prendo, tu nella salute e
nella malattia, quando ho la febbre, me lo infili il termometro? (Gigio dice si)
NUNZIA
Gigio, sai che giorno è oggi? È lunedì! Rifletti con me. Se ‘sta bestia (Indica
Domenica) se la lava domenica, devi aspettare una settimana prima di sentire
profumo di pesce fresco! Pensaci bene, prima di sposarla!
GIGIO
E che fa! Io, me la sposo lo stesso!
NUNZIA
Ti avviso, non la toccare prima di domenica, se no, prendi la malattia, l’adsl
PRETE
Finito!? Allora, siamo arrivati ad infilare gli anelli. possiamo continuare
questo matrimonio, si o no?
ENZA VOCE FUORI SCENA
(Grida) noooooooo!
CALOGERO
Ma che no Carmela! Digli di si! Dove lo trovi, un’altro cretino che ti sposa?
Digli si!
PRETE
Allora, Domenica Melalavo, te lo prendi a Pinnasecca?
ENZA VOCE FUORI SCENA
(Grida) noooooooo!
PRETE
(Adirato) ha da una mattinata che dai nervi, mi state facendo uscire l’emorroidi
dal cervello, e ora dici no?!
GIGIO
Amore, perchè non mi vuoi sposare? Perchè hai scoperto che sono pinnasecca?
CALOGERO
(Implora la figlia, in ginocchio) Carmè, digli di si. Ti prometto che, basta
metterci un po’ d’acqua, resuscitano tutte cose! Digli si!!!
DOMENICA
Ma io, non ho aperto bocca! Non ho detto, ne si ne no! Chi l’ha detto?
NUNZIA
Lo so io chi è! Questa è la voce della coscienza, che da ragione a me! (Parla
con la voce) È vero signora voce, che lei è la coscienza?
ENZA VOCE F. S.
No! Questa è la mia voce, mi chiamo Enza! (Parte una marcia funebre. Dal centro
della platea, entra Enza, donna grassa vestita di nero, con velo davanti il
viso, che piange. Quattro persone, portano una barella con un uomo defunto,
avvolto tipo mummia con del giornale. Nella zona intima, una sporgenza evidente.
In testa, tiene un berretto della notte e ha gli occhiali da sole. Ha la bocca
aperta. Arrivati in scena, i quattro posizionano la barella in modo che il morto
stia in posizione eretta, verso il pubblico ed escono. Gli sposi, si spaventano,
si tappano il naso, spostandosi) Buongiorno a tutti! State calmi, non fa puzza
mio marito! Prima di morire, si è fatto il bidello!
PRETE
(Rocchino gli da incenso al morto) insomma, ma lei chi è?
ENZA
mi scusi padre! Mi chiamo Enza Culobotto! (Si presenta a tutti, i quali dicono
ognuno il loro nome) scusate, ma siete di festa?
DOMENICA
Si, eravamo arrivati che io mi stavo prendendo mio marito!
ENZA
Scusate l’invasione! Se lo prenda a suo marito signora, prima che scappa. Oramai
il mio, non scappa più. Guardatelo, arrivò a capolinea! (Si siede di fronte ai
parenti della sposa, prende un ventaglio dalla tasca e sventola il marito morto.
Piange e si dispera in silenzio, facendo smorfie di dolore, col viso)
ROCCHINO
Signora, lo sventoli piano, se no, prende freddo!
PRETE
(Nervoso) Ma dico io, qua dentro che ci sto a fare? Vi sembro l’asso di coppe,
nel presepe? Vedete che, suono io quello che comanda. Chiaro? (Calogero fa una
pernacchia, il prete resta immobile. Rocchino lo incensa) allora, signora non
vede che ho un matrimonio? Ch’è venuta a fare, nello stesso momento, col
funerale?
ENZA
Che son venuta a fare? Stamattina, ho chiamato e mi sono prenotata, il funerale
per le dodici. Mi è stato detto ch’ era libero, e sono qua!
PRETE
(Guarda nervoso Rocchino, gli mette le mani addosso, il quale s’intimorisce) ti
smonterei il cervello e, ne farei omogeneizzati per porci! Se ti ho detto di non
prendere altri impegni, come ti azzardi a prenderne due, nello stesso tempo?
ROCCHINO
La colpa non è mia! Lei mi ha detto che, il matrimonio era a mezzogiorno. Ed io,
vedendo che alle dodici era libero, gli ho infilato il mortorio! …la colpa non è
mia, se lei non conosce l’orologio! (Singhiozza ed erutta in viso al prete)
PRETE
(è nervoso, vorrebbe picchiarlo ma si limita) lasciamo perdere, ch’è meglio! Mi
scusi signora Culobotto, è meglio che si prenda ‘sta specie di morto e, va via.
Mi devo finire il matrimonio!
ENZA
(Si altera) Oramai che sono qua, lei mi deve fare il mortorio! Al costo che, mio
marito diventa catacombo, ma io, non mi muovo!
DOMENICA
(Nervosa) Signora, ma io mi devo sposare! Mi voglio ricordare il giorno del mio
matrimonio, no il giorno del suo funerale!
CALOGERO
(Gli va vicino, facendo i tic si presenta) mi scusi signora, le vorrei dire una
cosa, … piacere Toccamilla!
ENZA
(gentile) lei è troppo gentile, e poi, è un bel signore! però, mi vergogno
davanti u morto! (Sottovoce) Mi dia il tempo di andarlo a posteggiare al
cimitero e…ne riparliamo!
CALOGERO
Io, porto tanto di rispetto al defunto. Perdoni mia figlia, per il nervoso. Con
gentilezza, si ottiene tutto. per favore, può andare a fare in culo lei e ‘sta
mummia, fuori dalla chiesa?
ENZA
Senta signor toccatilla, mih che focoso! Le ho detto di aspettare il tempo del
funerale e poi, tocca qua e tocca là e, ci conosciamo! Padre, lei niente dice?
(Si crea confusione tra i presenti)
PRETE
Calma figliuoli, calma! Abbiate rispetto gli uni degli altri. Sappiate che, come
c’insegna nostro Signore, bisogna rispettare sempre il prossimo!
CALOGERO
(Ha tic, come se accendesse una vespa. Da colpi di pedale e accelera con le
mani) Ma quale il pro…quali il pro… prossimo! Noi, siamo prima del morto! (suona
con bocca. Si crea confusione)
NUNZIA
Silenzio! Non è un caso che la signora, si ritrova ad irrompere nel matrimonio!
Questo è segno che ho ragione io. Questo matrimonio non si deve fare! La morte
di suo marito, è un segno del destino!
ENZA
No! La morte di mio marito è stata un colpo di diarrea fulminante, mentre
ascoltava, l’emozione non ha voce, di Celentano. Ogni volta che mio marito sente
‘sta canzone, dalla troppa emozione, non ha voce e…muore di crepacuore!
PRETE
Come ogni volta che sente ‘sta canzone muore? Perché, muore un giorno si e uno
no?
ENZA
Mio marito soffre di emoziologia istantanea! Significa che, ogni volta che si
emoziona, si ferma il cuore. Ma c’è anche una canzone, che lo fa resuscitare!
(Tutti per curiosità dicono quale sia) no, mi dispiace! Se lo dico, si sveglia!
Sto facendo di tutto, per farlo morire in eterno, e voi, me lo volete far
campare per sempre? È una canzone che lui mi dedicò, quando ci siamo sposati.
Perciò, non la dico. Comunque, il medico mi ha detto che si chiama…cacalessi!
CALOGERO
(Sempre con tic) si chiama…cata…cata…catacatacata…catalessi! Cioè, morte
apparente!
NUNZIA
Signora, visto ch’è abituata che suo marito muore e rinasce, perch’è venuta in
chiesa per il funerale? Perch’è vestita di nero?
ENZA
Sono venuta per il funerale, sperando che sia la volta buona, che muore per
sempre! Sono vestita di nero, no per il lutto, ma ( Fa una sfilata di moda) per
essere più sechisi e, non si nota che sono un poco porchetta !
ROCCHINO
Perché il morto, non è nel tabuto? E poi, perch’è ricoperto da giornale? Gli ha
fatto stampare, la morte…in prima pagina? (Ride)
ENZA
Io, sono una tipa moderna. Gli ho fatto, il tabuto, all’aperto. E poi, l’ho
avvolto dai giornali, almeno quando è sotto terra, si passa il tempo a leggere!
CALOGERO
Mi scusi, perchè ha la bo…(Pernacchia) perchè ha la bo (Pernacchia) perchè ha la
bocca aperta, il morto?
ENZA
Perch’è morto mentre cantava!
DOMENICA
Perchè ha il berretto della notte?
ENZA
Perché la notte, c’è umidità sotto terra e lui, soffre di cervicale!
GIGIO
(Si avvicina al morto e col dito, indica la sporgenza sulla zona intima) Signora
Culocotto, ma che ha in mezzo le cosce suo marito?
ENZA
Devi sapere che, i giornali una cosa piccola (Fa il gesto con mani, prima di
piccolo, poi di grandezza) la fanno diventare grossa!
DOMENICA
Gigio, per la prima notte di nozze, al posto delle mutande, mettiti il
telegiornale! Ti raccomando! (Gigio timidissimo)
ROCCHINO
Perché ha gli occhi per il sole, e il cappello per la luna?
PRETE
(Esausto) ora basta! Mi sento al mercatino! Quanto costa quello, perchè ce l’ha
lunga quella. basta! Facciamo una cosa, finiamo il matrimonio, poi facciamo il
mortorio. Va bene? (Tutti dicono si) dove eravamo arrivati…
DOMENICA
Eravamo arrivati che, mio marito mi deve infilare, l’anello!
GIGIO
(Timido) ma che dici amore! La mamma, mi ha insegnato, che l’anello, s’infila la
sera? Vero mamma? (Nunzia fa segnali al figlio di silenzio)
PRETE
(Nervoso, gli da pacca in testa) la testa sempre al cacio, ce l’hai! Allora,
dove sono gli anelli? (Calogero sempre con tic, tira fuori dal sacchetto due
grossi cerchi e li da, al prete) accidenti! Questi sono anelli per gli elefanti,
no per i cristiani!
CALOGERO
Padre, a me piace fare i regali grandi! Gliel’ho fatti grande di misura, così,
se li ritrovano per quando saranno vecchi!
PRETE
Se se, vabbè! Cari sposi, infilatevi ‘sti anelli per collane, ok? (annuiscono.
Gli da il libro) leggete!
GIGIO
Domenica, t’infilo questo anello,…
CALOGERO
Ma quale domenica! Ora glielo devi infilare l’anello a mia figlia! Devo
aspettare una settimana, per vedertelo infilare?
GIGIO
Va bene, glielo infilo ora! (Legge) Ora,… t’infilo questo anello nel segno del
mio amore e mia fedeltà! (mette anello al collo di Domenica)
DOMENICA
Pinnasecca, te lo infilo pure io, il mio anello nella fedeltà e nell’amore!
(mette anello, al collo di Gigio)
PRETE
Manco a leggere siete bravi! Ma che ci state a fare sopra la terra? Solo
confusione! Perché non fate compagnia al marito della signora. Non vi fa pietà a
farlo morire da solo! … Comunque, Vi dichiaro, marito e moglie! (Tutti
festeggiano, facendo casino. Nunzia è forzatamente, felice. Enza per sovvarcare
i sorrisi, aumenta il tono del pianto. Fino a che, entrambi chi ride e chi
piange, cercano di sopraffare uno su gli altri) bastaaaa! E qua, vi dovete
mettere d’accordo. O ridete voi, (Parte degli sposi) o piange culobotto! Siamo
in chiesa, no a Sanremo! (Si crea scompiglio tra le due fazioni, chiunque, vuole
precedenza sugli altri. Rocchino esce di corsa e rientra con una bacchetta)
ROCCHINO
Silenzio tutti! ci penso io! (S’imposta la voce) Signore e signori, io me
medesimo, con la mia bacchetta, dirigo l’orchestra delle risate e delle
piangiute. Forza maestro, parte la base per altezza diviso due (indica sposi e
Enza. Parte il valzer “Danubio blu” dal minuto 1,30. Rocchino segue con la
bacchetta il ritornello, arrivati al “ ta ta ta ta ta, TA TA…TA TA…” al primo “
TA TA…TA TA” gli sposi ridono con un “ah ah…ah ah” e i genitori danno due
battiti di mani.” Clap clap…clap clap” Al secondo “TA TA…TA TA” enza piange a
ritmo di musica e così via)
PRETE
Va bene così, mi sono schifato abbastanza! Dico io, ma questa me la chiami
chiesa? Questa è veramente una parrocchia a controsenso. Se ci viene a trovare
il papa, ci fa andare a tutti, a scopare il mare! Chi piange, chi ride, chi ha
il tic tac. Ditemelo voi, ora, di dove comincio?
ROCCHINO
(Evidenzia il turibolo) padre, gli dia a tutti un colpo di benedizione e li
manda a fare (Prete gli tappa in tempo la bocca, poi gliela lascia)…una
camminata! Stia tranquillo. Le sembrava che le dicevo, li manda a fanculo?
ENZA
Quale casa! Mio marito, destinazione paradiso!
PRETE
Io, vi ci mando a tutti…in paradiso! (Prende il turibolo benedice il morto)
signor morto, io la benedico…nel nomi del pater del figlio e dello spirito
santi…(Tutti in coro “ ora pronobis” .Va dagli sposi) vi benedico nel nomi del
pater del figlio e dello spirito santi…(Tutti in coro dicono “ ora pronobis” )
auguri agli sposi! Buona morte al morto! (Gli sposi festeggiano con baci e
abbracci. Enza piange) la marcia nuziale!
GIGIO
(Incitato da Domenica) no no! Mi scusi, signor prete. Possiamo fare partire, la
nostra canzona d’amore?
PRETE
Prego! (Parte il ritornello, “Un corpo e un’anima” i due sposi ballano il lento.
Il morto, si sveglia, toglie gli occhiali e strappando i giornali è felice.
ENZA
(si dispera) ma che avete combinato?! Questa è la canzone, che lo resuscita! (
Nunzia dallo spavento sviene. Calogero, è ricco di tic. Il prete è sconvolto.
Rocchino riempie tutti d’incenso)
Fine primo atto
Secondo atto
(La scena è la stessa del primo atto. Il prete si trova seduto sul lato destro
della scena. Al suo fianco, una sedia vuota. Vestito con tonaca nera, intorno al
collo ha la stola viola, per le confessioni. Il prete è stanco)
PRETE
(Guarda orologio al polso e si tocca la pancia) Mi sa tanto, che sia ora di
pranzo, lo stomaco brontola! Per oggi, basta confessioni! (Si toglie la stola)
Che mangio oggi? (Pensa) ah si! Mi faccio, un piattone di pasta e fagioli.
(Guarda il alto e si segna) Caro Gesù, perdonami se poi, mi metto a sparare
(Indica col sedere) …con la marmitta. Sarde a beccafico. Gelato, dolce e un bel
caffè. Oggi, mi devo saziare come un porco! (Si sente un tuono, il quale si
spaventa.) Signore Gesù, perdonami. Dissi di fare il porco, nel senso di
abbuffarmi a mangiare. No porco, nel senso di maialino coraggioso, eh! Stai
tranquillo. Amen! (Si cerca nelle tasche) vado a comprare il pane. non ho soldi
addosso! (Guarda la cassetta delle offerte) e va beh, li prendo da qua i soldi.
In fondo, servono anche per sopravvivere noi! (Apre e nota ch’è vuota) ma è
vuota! Come mai? Fino a ieri sera, era piena e adesso è…(Sospettoso) forse so,
chi è che ha le mani lunga! (Entra Rocchino di corsa) Vedi? Si parla del diavolo
e ti spuntano le corna! (si sente un tuono) Perdonami Signore, volevo dire, si
parla di Rocchino, (Fa le corna) e ci spuntano il cornettino!
ROCCHINO
(col fiatone) Che ha padre, che gli sono spuntate le corna?
PRETE
Le corna a te, sono spuntate con le campane! Sono arrabbiato con te!
ROCCHINO
Arrabbiato? Dico io, ma nemmeno footing posso fare? Boh!
PRETE
Per me, puoi futtingare dalla mattina alla sera. Dimmi, cosa hai combinato?
ROCCHINO
Glielo giuro, non ho fatto niente! Sono innocente come l’acqua del baccalà!
PRETE
Ti conosco troppo bene, per non ti credere! dimmelo tu, cosa hai fatto?
CONCETTA F. S.
(Donna adirata) È permesso padre! C’è ancora tempo per il confessionale?
PRETE
(Nervoso, fa segnale a Rocchino dell’orario ch’è tardi, per confessare) mi
dispiace, in chiesa non ci sono oggi. Vieni domani figliola!
CONCETTA F. S.
Ma che cazzarola dice? Se lei non c’è, io con chi parlo, da sola?
PRETE
No, stai parlando con me, che sono il prete. Però, non sono in chiesa! Parola di
prete! E poi, se non sono sincero io, chi può esserlo? (Si sente il tuono, il
quale si spaventa) cioè volevo dire, certe volte, dico pure bugie! (Guarda in
alto, come a giustificarsi)
ROCCHINO
Signora, è vero, il prete non c’è in chiesa. Mi ha lasciato di dire, che se
viene qualcuno, devo dire di tornare domani. È vero padre?
PRETE
Bravo Rocchino, hai detto la verità! (Si sente il tuono, il prete si segna)
CONCETTA F. S.
Padre, domani non posso venire. Che dice? Entro, o entro lo stesso?
PRETE
(Disperato) questa sarà entrata che, non mangio più per oggi! Ma dico io, non
potevo essere zappatore. Terminando di zappare, posavo la zappa e andavo a
letto. Invece, dalla mattina alla sera, faccio sempre il parroco. Anche nei
sogni lo sono! (Stufato si rimette la stola) Entra, entra! (A Rocchino) vattene
di là, ne riparliamo dopo quello che hai combinato. (Rocchino esce di corsa)
CONCETTA
(Entra Concetta, tirando il marito per le orecchie, il quale, si lamenta dal
dolore) Buongiorno padre! Che fa, non mi voleva ospitare in chiesa? Mi voleva
fare prendere un’altra via?
PRETE
Ma che dici figliuola! Scherzavo! E poi, le vie del Signore, sono infinite! (Tra
se) però, se oggi, prendevate un’altra via, era meglio! Che succede?
CONCETTA
Mi perdoni del mio incazzolimento, ma ho portato ‘sto stronzo di mio marito, a
confessarsi o con le cattive o…con le cattive (Al marito, lo prende a calci)
Pentisciti, pentisciti!
PRETE
Figliuola, stai calma! Non ti accanire su questo pover’uomo!
VITO
(Piangente, si difende dietro il prete) è vero! Ha ragione padre. Non c’è
bisogno che fai la cagna rabbiosa con me. Pentisciti tu, no io!
CONCETTA
Mi devo pentire io? Perchè, che peccato ho fatto? Sentiamo!
VITO
Hai fatto un peccato mortale! Con tanti bei maschi che ci stanno in paese,
giusto giusto a me, dovevi venire a consumare? (Piange) mentisciti strega!
CONCETTA
A me, strega? Tua madre è befana. E tua sorella, le tiene la scopa! Vieni subito
qua, o ti do un pugno che ti faccio la faccia, come il culo di maratona! (Il
marito, impaurito, si avvicina alla moglie) e ora, accuccia! (Si mette
rannicchiato nella sedia, con testa bassa)
PRETE
Me lo volete spiegare, che siete venuti a fare?
CONCETTA
Certo! Sono venuta per confessare mio marito!
PRETE
Ma come! È venuta in chiesa, per confessarlo lei? Ma il prete, sono io!
CONCETTA
Si, ma la moglie sono io! Io, lo confesso (Segnale di legnate) lei lo confessa
col crocifisso! (Triste ) Sono troppo offesa! Sono io, quella ferita nel cuore!
Sono venuta da lei, per essere guarita!
PRETE
Figliuola, se sei ferita nel cuore, devi andare in ospedale, no a chiesa.
VITO
(Parla come un bambinone, impaurito) Giustissimo dici il prete. Però a che ci
sei, ti potresti anche ricoverare in ospedale!
CONCETTA
(Prende a legnate, il marito) mi devo ricoverare? T’ammazzo, disgraziato! Non
solo che mi hai ferito nell’orgoglio, mi devo anche ricoverare. (Lo prende a
legnate) ma io a te, ricovero, per sempre!
PRETE
(li divide. Tra se) ma tutti i tipi strani, qua vengono? Mah! figliuola, ma
come, prima eri ferita nel cuore, ora anche nell’orgoglio? Se non vi sbrigate ad
andare in ospedale, vi ci mando io!
CONCETTA
Ma quale ospedale e chiesa! Sono venuta, per denunciare mio marito! (Inizia a
piangere, con dolore)
PRETE
(Intenerito) figliuola, non fare così! Mi fai stare male, nel vederti piangere!
VITO
Padre, queste non sono lacrime sue! Sono, lacrime di coccodrillo! (La moglie gli
da uno schiaffo, facendolo piangere)
CONCETTA
Invece queste, sono vere lacrime sue. Comunque, sono venuta a confessare mio
marito…(Esplode a piangere)
PRETE
Dai, non piangere! dimmi perché siete venuti? Se no, vi confesso io (Allude alle
legnate) a tutti e due! e
CONCETTA
…ha ammazzato, la mia dignità di femmina! (Piange)
VITO
(Piange) Non è vero padre! Lei, dignità non ce l’ha mai avuta!
PRETE
Sentitemi bene, o mi ditei la verità, senza giro di parole, o vi butto fuori!
CONCETTA
(Triste e piangendo) Padre, mi ha fatto le corna, ‘stu maniaco !
VITO
Le guardi la testa. le vede corna? (Il prete dice di no) lo vede che dice
fesserie! Pentisciti tu, pinocchio con le zizze
CONCETTA
Li guardi bene, padre. A parte i vestiti, gli vede nulla’ (Il prete dice no)
eppure è tutto cacato! Ha la coscienza sporca! Non si faccia corrompere. ‘sto
disgraziato, mi ha tradita! (Piange)
PRETE
Ma lei è sicura? L’ha visto con i suoi occhi?
CONCETTA
Certo che l’ho visto! (Si esprime con dolore, al termine della frase, piange)
l’ho visto con i miei occhi che…era a cavallo, di una cavalla!
VITO
(Piangendo) bugiarda! Era una stallona italiana puro sangue!
PRETE
Si, ho capito! E che male c’è, andare a cavallo, di una cavalla?
CONCETTA
Sa che faceva ‘sta bestia di mio marito mentre era a cavallo?...mi faceva le
corna! (Fa le corna e piange)
PRETE
(imita il gesto, galoppando in scena e fa le corna.) Cioè, mentre galoppava,
faceva le corna, così? (Concetta dice si. Al marito) anche tu, figliuolo! un po’
di rispetto per tua moglie! Invece di startene tranquillo a cavallo, le facevi
anche le corna? Non è giusto!
VITO
Non è vero che le facevo le corna! Ero impegnato a galoppare, e non avevo il
tempo, di salutarla! (Fa le corna)
CONCETTA
(Lo tira per l’orecchio) eri impegnato a galoppare? Ma almeno, l’avevi il
pensiero a me? Il rimorso del tuo peccato, l’hai avuto?
VITO
Sinceramente no! Avevo paura se perdevo la corsa!
CONCETTA
(lo prende a calci, nel sedere) ah si? Galoppa con questi, asino cornuto!
PRETE
(Li divide) aoh! Ma dico, oggi, non avete altro da fare? Andate a confessarvi,
all’ippodromo!
CONCETTA
Padre, ma quella non è un cavallo. È una svergognata, zoccola e lecca lecca. Mio
marito che mi ha tradito con questa è: disgraziato, scostumato e gli prometto
che a giorni, sarà pure castrato! (Il marito si tocca parti basse)
PRETE
Insomma, hai tradito tua moglie con una donna?
VITO
Padre, era una femmina! Però, una bella femmina, no come mia moglie, che fa
venire da gomitare!
CONCETTA
(Si accanisce sul marito, il prete li divide) io non sono bella? È bella quella
cosce lorde di tua madre! I maschi che tradiscono, sono tutti mondezza con le
scarpe! Ora le spiego padre. Tutti i maschi del mondo, hanno i piselli. Vero
padre? (Il prete dice si) tutte le femmine, hanno i fiorelli, vero padre? (Prete
dice si) allora, glielo vuole spiegare a ‘sti minchioni che tradiscono ch’è
inutile farlo. Perché, cambia il maestro, (Movimento ondulatorio di bacino) ma
la musica, è la stessa!
PRETE
Si si, ci siamo capiti! Ora basta. (Fa segno della croce) Vi assolvo, dai vostri
peccati. andate in pace.
CONCETTA
Aspetti! Ancora il peccato, glielo deve dire, il maialone frettoloso! Forza
porcelloso, digli al prete, che stavate facendo con quella donna di carità!
PRETE
Ma non m’interessa, scendere nei particolari! E poi, perché dona di carità?
CONCETTA
Donna di carità, perché un po’ fa la zoccola qua, un po’ la fa là. Capito? Ora
si stia fermo. Che mio marito, si pentisce tutto. forza, racconta al prete, cosa
gli hai fatto, alla zoccoletta! (Gli da schiaffi) parla!
PRETE
(Esausto) Dai, pentiti e chiudiamola qua! Dimmi quello che avete fatto, dai
VITO
(Piangendo) padre, io non ho fatto niente. Tutto lei faceva! Glielo giuro ch’è
la verità! Se non le sto dicendo la verità, deve morire mia moglie!
CONCETTA
(Si vuole lanciare sul marito, il prete in mezzo, li divide) io devo morire?
Così ti viene meglio a galoppare? A te, devono seccare le palle degli occhi!
Digli la verità al prete, eravate nudi!
VITO
Eravamo nudi, perché la femmina era una veterinaria. Io, giusto giusto, nella
galoppata, mi sono sentito male, nella zona apparato ombelicale e lei, mi ha
fatto una visita gine ecologica!
PRETE
Basta! Bastaaaa! Ho capito tutto e ora, vi posso confessare, per farvi andare in
pace. (Alza le mani in cielo) Scenda su di voi, la benedizione di nostro
Signore…padre figlio e spirito santo, andatevene a casa!
CONCETTA
Padre, è questa me la chiama benedizione? Gliene deve fare una, così forte, ma
così forte che deve ricordarsela per sempre!
PRETE
Ne vuole una più forte? Giustissimo! (Prende la sedia e li minaccia) se non ve
ne scappate subito, vi mando in paradiso, senza fare il telepass, da San Pietro!
( i due coniugi spaventati, scappano. Posa sedia è esausto) Signore mio, che
gente stupida esiste sulla terra! Mi stavano facendo diventare, pazzo! Appena
rinasco, devo fare il prete orbo, sordo e muto! (annusa l’aria. Cerca di sentire
la provenienza, fino a che, abbassandosi, capisci ch’è lui) da qua arriva la
puzza! Ho tutte le mutande sudate. (Grida) Rocchino, vieni qua. Perché non mi
risponde? Vado a cambiarmi le mutande e torno (Esce)
GRAZIA
Scusi è permesso! (Entra una bella donna. Vestita scollata e con la gonna. Parla
con sensualità) c’è nessuno?
PRETE
(da fuori scena) andate in pace, per oggi non confesso più, manco se viene il
papa!
GRAZIA
Ma io, ne ho moltissimo bisogno! (Esce il prete con delle mutande grandi in mano
e resta di stucco, da tanta sensualità) Buongiorno padre! Ho bisogno che mi
confessi, subito subito! (Il prete rimane a bocca aperta. La donna gli gira
intorno) mi confessa si o no?
PRETE
(Ammaliato e senza parole) Signora, sinceramente per oggi, sono in ferie e non
confesso più. Mi dispiace!
GRAZIA
(Molto sensuale, accarezza i capelli del prete, il quale, inizia a sudare e si
asciuga con le mutande) ma come! Non le faccio pena a perire nel fuoco
dell’inferno con i miei peccati? E lei, vuole avere sulla coscienza una santa
come me? Su forza, (Lo accarezza) mi porti in paradiso con lei!
PRETE
(Ammaliato) Prima di andare in paradiso, passiamo dallo spurgatorio…(Si
riprende) vuliva dire, purgatorio! (Si segnano) Allora signora, mi dica i suoi
peccati.
GRAZIA
Mi da del lei? (Gli da la mano) io mi chiamo Grazia!
PRETE
(affascinato gli da la mano) Prego! (Si scuote) allora Grazia, grazie per esser
venuta nella nostra parrocchia. dimmi i tuoi peccati.
GRAZIA
Padre, ultimamente faccio dei brutti sogni. Sogno di camminare in una valle
verde. Vengo rapita da un misterioso uomo nero…e che mi porta in un bosco buio e
spaventoso.
PRETE
Hai detto uomo nero? (Grazia dice si) può essere ch’è Mustafà, che ti vuole
vendere accendini?
GRAZIA
Ma no! Uomo nero, nel senso di mistero. (Sensuale) io so, chi è costui?
PRETE
Cara Grazia, questo è il maligno che ti prende e ti vuole allontanare dalle
strade di nostro Signore. Attenta, a non cadere mai in tentazione!!!
GRAZIA
Poi ricordo che, mi prende e mi porta in una casetta piccolina e in canadà!...
dove mi butta in un letto e (Accavalla le gambe, il prete la guarda)…comincia a
guardarmi e guardarmi e… guardarmi fino a che…(emette un urlo che il prete balza
in aria) mi violenta!
PRETE
(Si tocca il cuore) accidenti! Pure io mi sento violentato pissiecologicamente.
Un infarto mi stava venendo! …comunque, Grazia attenta a non cadere in
tentazione! Questo vuol dire che vuole impossessarsi della tua vita!
GRAZIA
Si, proprio così! Mi sa tanto che se n’è impossessato! Spesso e volentieri (in
modo provocatorio) sento un fuoco che sale, sale e sale, fino ad incendiarmi il
cuore! (Il prete sente caldo ) mi controlli prete (Gli prende la mano, quasi a
strofinarsela nel suo corpo. Il prete resiste)mi tocchi in tutto il corpo. Mi
esorcizzi tutta! Mi liberi da questo belva! Ora!!! (Il prete si alza accaldato)
PRETE
Assassina! Ti pare che sono veterinario? Io sono parroco, animalista! E poi, ho
capito! Volevi impossessarti del mio corpo? Vai via da me, lucignolo
GRAZIA
Ma io sono Grazia! (Molto sensuale) Vuole che me ne vada?
PRETE
No no, tu resta! Ora, ne faccio andare, a lucifero! via via, sciò sciò! (Fa
segnali con le mani, come se volesse cacciare qualcuno)
GRAZIA
Allora padre, mi aiuta? (Si scolla troppo e provoca il prete)
PRETE
Grazia, (La guarda per un attimo) io ti esorcizzerei tutta! Ma non posso! non
sono la persona adatta!
GRAZIA
Come? Non è forse lei che libera i figli dai peccati? (Il prete dice si) allora,
mi liberi dal mio!
PRETE
(Dispiaciuto) figlia mia, io lo so che sto facendo un peccato, a non liberarti
dai tuoi peccati. Però, questa è la mia legge…che peccato!
GRAZIA
Invece io, sono venuta per violare quella legge. (lo segue, il prete si
allontana) Padre, dalla prima volta che l’ho vista, mi sono innamorata di lei.
Lei è bello dentro e pulito fuori!
PRETE
Esatto, le pulizie dentro, le ho fatte stamattina insieme a Rocchino!
GRAZIA
Ogni volta, vengo a messa per guardare lei! La notte, sei la mia stella che
brilla solo per me. Ogni notte, dormo con la tua foto sul comodino con tanti
ceri accesi!
PRETE
(Si gira, come a toccarsi) aoh, ti pare che sono morto? Comunque Grazia, io ti
ringrazio di tutto questo affetto. Ma io sono fatto di spirito, e carne ( A
cantilena) non ne posso mangiare!
GRAZIA
(riesce ad acchiapparlo all’angolo) Sei tutto mio! Dimmi la verità che mi
vorresti esorcizzare tutta. Dimmelo!
PRETE
(Ad alta voce) Invece no, non riuscirai a tentarmi! Io, non cado mai alle
tentazioni! (Voce serena e ironica) però se insisti, ci possiamo mettere
d’accordo!
GRAZIA
Vedi? Anche tu vuoi quello che voglio io! Dai padre, (Si manifesta in tutta la
sua sensualità) peccami tutta!
PRETE
(la guarda a bocca aperta, poi si riprende) invece no!!! Lungi da me, maligno!
Non riuscirai a tentarmi, in nessun modo! Io, non cedo alle tentazioni. (A voce
alta) E ora, vai via. Ti ho graziata Grazia e…grazie di tutto!
GRAZIA
Ah, è così? Sa cosa le dico? (Si sistema il seno) si è perso una bella
tentazione! E ora, vado via! (Quasi piangente) E le dico addio nella vita
e…anche nei sogni!!! (Scappa via)
PRETE
Meglio così! Una come te, meglio perderla che averla! (ride) le pare che
sonocosì debole che cedo alle tentazioni? Mai! (Ride. Grida, ma guarda fuori
dalla porta) Rocchino mi voleva tentar…senti che facciamo…Rocchino… Rocch …
Roc…sto venendo! (esce di corsa, lascia porta aperta)
ROCCHINO
(Entra assonnato) che vuole padre che mi chiama! (Lo cerca) ma dove schifio è.
Padre lillo, gioca a nascondino, o vuole fare il cretino? (lo cerca come si
cercano i cagnolini. Nota porta aperta) c’è la porta aperta. (Guarda fuori dalla
porta e spalanca gli occhi) ma…ma…pa…pa… (Torna indietro lascia porta aperta)
vero è quello che vedo? Vero che ho le cervicali negli occhi, ma ci vedo bene,
da lontano! (Si sentono grida da fuori) no, non può essere che lui è…no no, che
mondo di guai!
ROSINA
(Donna adulta molto adirata. entra vestita da domestica, tirando la figlia
brutta, malconcia che piange) vieni con me, che ora la risolviamo ‘sta cosa! È
permesso? (Entra da sola) buongiorno a tutti! (Nota Rocchino) tu qua sei?
Proprio a te, cercavo! …(Esce testa dalla porta e grida) Entra Teresina, rompiti
le gambe qua! (tira la figlia con forza. Entra con la testa fasciata come una
mummia e con occhiali da sole)
ROCCHINO
(Spaventato) aiuto, una catacomba in vacanza!
ROSITA
Quella sciacqua lattughe di tua sorella c’è catacomba! Questa è mia figlia
Teresina. (Scuote la figlia) parla invece di fare la mummia! (La ragazza
mugugna, perché ha la bocca fasciata. Le da uno schiaffo, per farla star zitta)
e stai zitta, sempre che ti lamenti sei! Senta sacrestano, come la risolviamo
‘stu problema?
ROCCHINO
Semplice! Prenda carta e penna e, lo risolviamo!
ROSITA
Si, banane e lampone! Ma che hai capito? Ti pare che siamo a scuola?
ROCCHINO
A scuola? Ero il numero uno! ero così bravo, che i professori si sono
affezionati a me, e per dieci anni, mi facevano ripetente alla quinta
alimentare!
ROSITA
A me, non interessa della tua sceccologia! Io, intendevo che voglio fatta
l’assicurazione dell’incidente stradale e, le hai rovinato il prospetto
informativo a mia figlia! (La scuote) parla pure tu, non fare l’imbalsamata! (La
ragazza mugugna)
ROCCHINO
Cosa, incidente stradale? E come? Ma quando?
ROSITA
Come? Con la machina! Quando? Un mese fa, venerdì diciassette, in via cacatone.
ROCCHINO
Ma che dici! Io, manco so dove si accende la macchina. Ho la patente A, per
camminare A piedi! La patente M, per la macchina, non ce l’ho! E poi, un mese
fa, il diciassette, mi trovavo a passeggiare in via, pisciatone!
ROSITA
A me, non interessa se era in via pisciatone o cacatone, sta il fatto che, mia
figlia ha la faccia rovinata, per colpa tua! Voglio fatta l’assicurazione!
ROCCHINO
Assicurazione? Se non te ne vai tu, e ‘sta mummia divertente, (Segno di calci)
ve la faccio l’assicurazione a colpi di francobollo, nel culatello! Ti pare che
hai trovato il pollo di turno? Vai a gettarti al mare tu, e ‘sta specie di
rotolo di carta igienica! (La ragazza mugugna) e poi, dopo un mese, ti è venuta
l’idea del cacatone?
ROSITA
Sono stata impegnata, che non avevo visto che mia figlia, avesse una faccia
rovinata. E poi, al mare non ci vado, perché non so nuotare, stronzo
tecnologico!
ROCCHINO
(La spinge col braccio ad uscire) senti, è meglio che te ne vai. Con me, non
attacchi! Ti conoscono tutti in paese, fai di tutto, per soldi. Vai via di
corsa, se no, a te e tua figlia, vi faccio fare il volo, dieci metri sopra il
cielo. via…sciò sciò…andalè andalè…! (Rosita insiste a rimanere, Rocchino le
spinge ad uscire. Si crea confusione, entra il prete)
PRETE
(Li guarda attonito, poi li ferma) Silenzio! Che modi sono questi di alzare la
voce, nella casa del Signore! Rocchino, che sta succedendo?
ROCCHINO
Padre, volevo fare una opera di carità. Voglio buttare al mare, ‘sti due pesci
fitusi!
ROSITA
Schifoso, lardoso e cacoso, tu e quella balena di tua moglie! Mi scusi prete, ma
con certa gente, non voglio avere a che fare! (Tra Rocchino e Rosita, si crea
caos verbale)
PRETE
Per favore, fate silenzio! Dico io, dentro questa parrocchia, c’è sempre casino!
Secondo me, è il nome che porta sfiga! “Parrocchia controsenso” si dovrebbe
cambiare con “ parrocchia a doppia corsia” almeno, viene anche gente brava, no
solo cretini! …(Sospiro profondo) allora, ch’è successo? Fatemi capire qual è il
problema!
ROSITA
(inizia a parlare Rocchino, Rosita lo blocca in tempo) ueh maleducato!
precedenza alle donne!
ROCCHINO
Tu, ti ritieni di essere una donna? Tu sei, una scimmia depilata, col cervello
masterizzato!
ROSITA
A me, scimmia depilata? Tu, hai una faccia come il culo di mio nonno, a buccia
di ficodindia!
PRETE
Ehi ehi ehi! Adesso basta con le parole. Piuttosto, raccontami l’accaduto.
ROSITA
Padre, il suo collega mi deve fare l’assicurazione per l’incidente stradale che
gli ha fatto a mia figlia!
ROCCHINO
E continua! Ti ho detto che, non ho la patente della machina! Camminavo a piedi!
ROSITA
Come vuoi tu! Allora, voglio fatta l’assicurazione per l’incidente di
marciapiede che il suo collega, le ha fatto a mia figlia!
PRETE
(Confuso) Incidente di marciapiede? Fatemi capire, perchè mi sono allagato il
cervello!
ROSITA
Ora le spiego. Io e mia figlia, stavamo passeggiando nel marciapiede felici e
contenti, quando da lontano, abbiamo visto ‘sta bestia del suo sacrestano!
ROCCHINO
Senti befana con le orecchie a paracqua, bestia c’è tuo marito! Se non era
bestia, non ti faceva una mostra di figlia! (Rosita lo attacca verbalmente, il
prete seda)
PRETE
Rocchino, la smetti? Signora continui!
ROSITA
E lei gli dica a ‘stu quadrupede che non mi disturba e io, continuo!
ROCCHINO
Quadrupede io? (Fa le corna con la mano e le porta in testa) Toro tuo maritu
c’è! (Il prete lo richiama) Padre, e lei che mi provoca, ‘sta vipera con la
mummia!
PRETE
Ora basta! Nessuna interruzione. Prima sentiamo il problema, poi commentiamo!
Prego, signora mummia…(Si riprende) volevo dire vipera mummificata...(Si
riprende) comunque, parli!
ROSITA
Eravamo arrivati a ‘stu bestia di sacrestano. (Rocchino vuole reagire, il prete
lo ammonisce) più ci avvicinavamo, vedevo il suo collega, era distratto. Appena
fummo vicino, si girò a guardare e vedendo la bellezza di mia figlia, si
spaventò!
ROCCHINO
(Ironico) Talmente è bella, che mi è venuto un colpo di fulmine appena l’ho
vista. (il prete gli fa segnale di far silenzio)
ROSITA
Non so perché, ma restando folgorato della bellezza di mia figlia, urla tipo
l’esorcista, che la mia bambina dallo spavento balza in aria, inciampa in una
pietra e cade a testa indietro. Mia figlia, siccome è flescion, mentre era in
aria, si gira e per non sbattere la testa, (Triste) ma ha sbattuto forte la
faccia. Gioia mia, ha sbattuto così forte, nel cemento gli è rimasta la firma
della sua faccia. (Piange) una figlia mi ha rovinato! (Scuote la figlia) parla
cadavera, parla!
PRETE
(La quieta) signora, non faccia così. Vedrà che risolveremo il tutto! Rocchino,
è vero tutto quello che dice la signora?
ROCCHINO
Si, è vero quello che ha detto. Però, la colpa non è mia se sua figlia è brutta!
Che dico brutta, una mostra! Anzi signora, se vuole fare soldi, la metta esposta
nel balcone, e potrà fare la fiera degli animali!
ROSITA
Tua moglie c’è bestia! Ch’è un incrocio tra un sorcio e bingo bongo. La mia
bambina è bella, vero Teresina? (La ragazza mugugna, ella la scuote) parla ,
dilla ognittanto una cosa! (Geme) ogni mattina, quando la mia piccolina si alza
dal letto, va davanti lo specchio e dice: “ specchio, specchio delle mie brame,
sono più bella io, o il letame?” lo specchio sa che fa?
ROCCHINO
Si vomita !
ROSITA
No no! Le dice che ovviamente è più bella la mia piccolina! È vero a mamma? (Le
da uno schiaffo) rispondi e non fare la fantasmina!
ROCCHINO
Pure lo specchio ha corrotto! Comunque, è meglio che te ne vai, perché io,
l’assicurazione a tua figlia, non la faccio!
ROSITA
Non gliela fai? (Lo minaccia) tu, devi farle l’assicurazione. Con i soldi che
prenderà, si deve fare la chirurgia plastificata! Padre, lei sta muto? Invece di
dire che ho ragione, non parla?
PRETE
(Non sa che dire) che posso dire…Rocchino, falle l’assicurazione e chiudiamola
qua!
ROCCHINO
Ma che dice! In paese, a questa la conoscono tutti che, s’inventa qualunque
cosa, per fare soldi! Questa è una scusa, per fregarmi i soldi.
ROSITA
La pensi così? Chi mi paga il danno di mia figlia? Padre, me lo dica lei che
devo fare, per avere una figlia sechisi?
ROCCHINO
Ma quale sechisi! Padre, sua figlia è una gatta ubriaca coi stivali! È più
brutta della morte! Ma lei se lo immagina, mentre cammina, si vede questo mostro
davanti? Io dico, che le sarebbero uscite le emorroidi dal cervello!
ROSITA
(Si scaldano gli animi) mia figlia brutta non c’è! O le fai l’assicurazione, o
te la sposi!
ROCCHINO
Me la sposo? Mi basta che in casa ho un dinosauro di moglie, se mi metto dentro
anche tua figlia, mi posso aprire, il museo delle mummie viventi! (Rosita e
Rocchino litigano, il prete si esaurisce)
PRETE
Ora basta! Chiudiamola qua, col fatto brutta o bella, bella o brutta! Sono come
san Tommaso. Se non vedo, non credo! Forza figliuola, spoglia sua figlia. Voglio
vedere com’è fatta?
ROSITA
Padre, vuole vedere mia figlia nuda? (Occhi dolci) è piccola per lei, io sono
più stagionata!
PRETE
(Adirato) ma che ha capito! Intendevo, spogliarla del lenzuolo in faccia!
ROSITA
Scusi, mi ero distratta! (gira la figlia dando le spalle a prete e Rocchino.
Inizia a togliere le bende) padre, ora le faccio vedere che ho ragione io, che
mia figlia è bella!
ROCCHINO
(Sottovoce),si chiuda gli occhi, la visuale è vietata ai minori.
PRETE
Smettila di dire cretinate! Ho visto di peggio, nella mia vita.
ROCCHINO
Io, l’ho avvisata. Se le viene da vomitare, si giri da l’altro lato che ho
questi vestiti da una settimana e sono ancora puliti!
ROSITA
Allora, noi abbiamo finito! Siete pronti a vedere la bellezza di nonna natura?
(Gira la figlia) Olè! (è una ragazza bruttissima coi peli, baffetti, denti neri,
occhi storti, capelli malandati, sopracciglia folte. A Rocchino, gli viene la
cacarella, gira per la stanza toccandosi la pancia. Al prete, gli vien da
vomitare, si mette mano in bocca. Scappano dalla scena per andare in bagno, dove
si sente rumore di acqua, scorregge ect…) boh, ma che gli è preso a tutti e due?
TERESINA
Mamma! Perchè scappano?
ROSITA
Forse perchè sono rimasti colpiti dalla tua bellezza. Appena rientrano, fagli un
sorriso. (Rientrano i due sconvolti) signor prete, si avvicini a mia figlia, la
vuole ringraziare. (Il prete si avvicina, Teresina sorride brutalmente ed, il
prete gli riviene da vomitare. Anche Rocchino riceve il sorriso da Teresina e
scappa per il bagno) non capisco perché scappano. Forse perché, non hanno mai
visto una bella donna come te e, si vergognano! (Rientra prete e Rocchino
sconvolti) Padre, me lo vuole spiegare perchè scappate?
PRETE
Io scappo? Ma quando mai! Andavo di là …perché…, fattelo dire da lui( indica
Rocchino) che li sa dire le bugie, io non posso! Rocchino, pensaci tu! (Gli fa
l’occhio) Dille perchè scappavamo!
ROCCHINO
Io? Ah si…e…scappavamo perchè…(Fa segno di defecare) a me, mi arrivano i fax, e
il prete li legge! (il prete gli fa smorfie di nervoso)
ROSITA
Per i fatti vostri! Padre, che ne pensa di mia figlia? E come dico io, ch’è
bella o, è come dice quello mulo falso? (Rocchino la manda a quel paese con dei
gesti)
PRETE
(Disgustato di Teresina che sorride, si trattiene) che posso dirw? Lei ha
ragione, ‘sta ragazza è troppo bella e si merita, l’assicurazione! (Teresina lo
abbraccia e il prete scappa a vomitare. Rocchino cerca di non inquadrare lo
sguardo della ragazza)
ROSITA
Di nuovo è scappato! Visto che tu sei qua, come fa a leggere il fax?
ROCCHINO
questa volta, gli è arrivato a lui, un telegramma, importante!
PRETE
(Rientra dolorante) ahi ahi, oggi sembro la fontana di trevi. Anche dalle
orecchie mi usciva il vomito.
ROSITA
Padre, come ci mettiamo d’accordo?
PRETE
Facciamo una cosa, per evitare che getto il latte che mi diede mia madre,
andatevene a casa, ci penso io a farvi l’assicurazione!
ROSITA
Grazie padre! Lei si ch’è un uomo di pace! Teresina, dagli un bacio, al prete!
(Il prete grida un “NO! “ secco) perché? Le pare che la mia bambina ha malattie?
Il pedigree gliel’ho fatto, due giorni fa!
PRETE
No che c’entra! Sono un prete vietato ai minori di 18 anni. Gli faccia salutare
Rocchino.
ROCCHINO
No no, grazie! All’infuori di mia moglie, non posso baciare altri animali!
ROSITA
Sei bestia! Si vede che, non ne capisci nulla di bellezza! Padre, glielo dica
lei che mia figlia è bella! (Indica il viso della figlia, lo mostra al prete) mi
dica la verità, ci somiglia a Naomi Camper?
PRETE
(Ironico) vediamo, mettiti di profilo destro (La ragazza esegue) si certo che le
somiglia, anzi più bella. Profilo sinistro (La ragazza si gira lato sinistro) da
questo lato, somigli alla figlia di fantozzi!
ROSITA
(Felice) vero? Bellissimo! Sentito Teresina? Questo significa che puoi fare
l’attrice di bollyvudde!! (Le due donne sono felici e si abbracciano) padre, noi
togliamo il disturbo. Siamo stati troppo, vero?
PRETE
Ma quando mai! La mia parrocchia è sempre aperta!
ROCCHINO
è sempre aperta pi cristiani, no pi gorilla! (le donne obbiettano, ma vanno via,
spinte da Rocchino) andatevene a mangiare banane, sciò! (Chiude porta)
finalmente! Non ne potevo più con tutti e due!
PRETE
Non dovrei dirlo, ma speriamo che non entrino più in questa chiesa. Speriamo che
conoscono il musulmano così diventano musulmane.
ROCCHINO
No padre. Mia cognata è musulmana, ma in chiesa cattolica ci entra. Invece,
speriamo che conoscono il buddismo, almeno in chiesa non ci vengono più, perché
diventano, bubbane! (Il prete lo guarda meravigliato) perché mi guarda così, si
dice!
PRETE
Vabbè dai, lasciamo perdere! La prossima volta che cammini, attento a dove metti
i piedi. Mica posso fare l’assicurazione a tutti, per colpa tua!
ROCCHINO
Ora colpa è mia? Si metta nei miei panni e, mi dica se mentre lei cammina e si
vede davanti una faccia cacata come quella, che fa? Le stringe la mano e le
dice, complimenti ai genitori per lo schifo che fai!
PRETE
Che c’entra! Però dico, la prossima volta che vedi una mummia che cammina, cambi
strada!
ROCCHINO
Glielo auguro a lei, di dover incontrare un fantasma mentre cammina per strada.
Dallo spavento, si deve cambiare sette paia di mutande!
PRETE
(Ironico) Poi chiamo te, e mi vieni a leggere ed asciugare il fax! Cambiamo
discorso ch’è meglio. Senti Rocchino, vai a comprare qualcosa da mangiare, mi è
venuta fame. (Rocchino gli porge il palmo della mano, per i soldi) che vuoi?
ROCCHINO
Che voglio? (Strofina indice e pollice) i soldi! Io, gli compro tutto e di
tutto, se mi da i soldi, le compro anche il ristorante!
PRETE
Vuoi i soldi da me?
ROCCHINO
E di chi da San Giuseppe?
PRETE
No, di San Paganino! (allusivo) senti a me, secondo me, tu i soldi ce l’hai e
abbastanza. È vero?
ROCCHINO
(Impacciato si allontana dal prete, stando l’uno distante dall’altro) Vero? Ma
vero cosa? Non so che dice! Se avessi soldi, non starei qua con lei!
PRETE
(Sempre più investigativo) Non sai quello che dico? E se ti dico, ne sai niente
dei soldi che mancano da l’offertorio? Tu, ne sai nientw? (Rocchino non
risponde) allora, niente mi dici?
ROCCHINO
Che le devo dire? Non l’ho capito!
PRETE
Non c’è problema, lo ripeto. Ne sai niente dei soldi che mancano
dall’offertorio? (Rocchino fa segnale di non sentire) che fa, non lo capisci?
ROCCHINO
Padre, è inutile che lei parla, non sento niente!
PRETE
Ora ci penso io! (Urla) ne sai niente dei soldi che mancano da l’offertorio?
ROCCHINO
E insiste! Le ho detto che da qua, non sento niente! È inutile che urla!
PRETE
Ma se ci troviamo a distanza un metro. Come fai a non sentirmi? Mi prendi in
giro?
ROCCHINO
Ma quale in giro! Sono troppo sincero. Non capisco quello che lei dice!
PRETE
vedi, com’è disgraziata! Fai di tutto per fregarmi, facendo finta che non mi
sente!
ROCCHINO
La pensa così? Cambiamo posto e le faccio vedere che ho ragione io. (Cambiamo
posto, sempre uno distante dall’altro) allora padre è pronto?
PRETE
Prontissimo! Lo vedi che si sente bene da qua!
ROCCHINO
Ora vediamo. Risponda alla mia domanda.
PRETE
Ti rispondo a qualsiasi domanda. Ti sento benissimo!!! Vai pure!
ROCCHINO
Padre, ma che ci faceva poco fa, con la signora Grazia?
PRETE
( in difficoltà) …minchione, vero niente si sente da qua!
(Cala il sipario)
Fine