PIEDI DI FELTRO

Commedia in atto unico
di

Mario Alessandro Paolelli





PERSONAGGI (I.O.A.)

PEDONE BIANCO (uomo)
CAVALLO (uomo o donna)
PEDONE NERO (uomo o donna)
ALFIERE NERO (uomo)
REGINA BIANCA (donna)
TORRE (uomo)
SALVATORE (uomo)
REGINA NERA (donna)
RE (uomo)
ENRICO (uomo)



Il palcoscenico è pieno di ‘pezzi della dama’ sparsi qua e là, di colore bianco e nero e di dimensioni piuttosto grandi, circa 30 cm di diametro. Vi sono due aperture, formate da quinte, una sul lato destro ed una sul lato sinistro. I personaggi sono vestiti chi di nero chi di bianco ma tutti avranno una ‘soletta’ di feltro verde sotto le scarpe.
La commedia inizia con Pedone bianco, vestito interamente di bianco (costume tipo paggetto) che entra in scena in questo modo: braccia lungo i fianchi, salta a piedi uniti da fuori scena ed atterra in scena, sempre a piedi uniti, facendo finta di barcollare un po' oppure di perdere l’equilibrio, ma tenendo sempre i piedi uniti e le braccia lungo i fianchi. Dopo qualche secondo Pedone bianco comincia a muovere liberamente le gambe e le braccia e cammina su e giù per la scena nervosamente.

PEDONE BIANCO (si guarda intorno scocciato) No... (sbuffa) Ma come si fa, come si fa dico io! Tutte le volte, tutte le sante volte è la stessa storia! Ora, posto che per ‘apertura’ si intende l’insieme delle prime mosse, che servono o che ‘dovrebbero’ servire a mettere in azione nel modo migliore i pezzi dei due colori, non si può dire che non ci sia stato giocatore di scacchi che non abbia cercato, analizzato o studiato un nuovo ‘tipo’ di apertura, ‘il colpo segreto’, capace di mettere in difficoltà l’avversario e in grado di fargli acquistare, fin dalle prime mosse, un vantaggio decisivo. Bene! Questo si può leggere tranquillamente su un qualunque manuale di scacchi...(rivolto verso il cielo) ma leggitelo questo manuale! Non fare sempre la stessa mossa di apertura qualunque sia l’avversario che ti trovi davanti. Io l’ho capito subito chi aveva di fronte. Quei tipi inespressivi, che non ti guardano mai negli occhi, che non lasciano trasparire la benché minima emozione...un computer! Quello riesce a prevedere almeno dodici o tredici mosse. Come l’ho capito io non l’ha capito lui! (con tono canzonatorio) “Io gioco la partita alla scozzese con la variante del gambetto di Re all’inizio che non usa ormai più nessuno!”. Ma ci sarà un motivo per cui non la usa più nessuno, che dici, eh? Fa schifo! Ecco perché! “Se non si conoscono le mosse del nemico non si sa come controbatterle!”. Certo che non le conosce le ‘mosse del nemico’! Non può credere che tu sia così cretino da fare quel tipo di apertura! Quella va bene per una partita con tuo nipote, non in un torneo! E cambia qualcosa, studiati un libro, non andare a comprarti le lenti a contatto grigie per avere lo sguardo glaciale e cattivo. E non parlo solo perché tocca sempre a me fare l’agnello sacrificale, non perché sono sempre io a farti da spalla per il tuo gioco del cavolo, non perché sono ‘io’ ad essere il primo pezzo ad essere mangiato, non perché sono io ad essere ‘per primo’ messo in questa scatola, non perché devo sempre aspettare un’eternità che qualcuno mangi un altro pezzo per non starmene qui ad impazzire mentre parlo da solo, non per questo...il gambetto è l’offerta di un pedone fatta dal Bianco nelle prime mosse per facilitare lo sviluppo dei pezzi. Esso si può accettare o rifiutare; si dice ‘accettato’ se il Nero prende il pedone offertogli, pur sapendo di sottoporsi ad attacchi violenti, e ‘rifiutato’ se il Nero declina la presa del pedone. Partendo dal presupposto che ‘ogni’ gioco di gambetto sia perduto per chi lo tenta, è meglio accettare il pedone in modo da avere del materiale in più da far valere nel corso della partita: a restituirlo ci sarà sempre tempo. Il computer, là, lo sa benissimo e lo sanno benissimo tutti quelli che giocano a scacchi, tranne quel ‘pirla’ che ogni partita mi offre come ‘tributo’ agli Dei dell’avversario! (pensieroso) Ma...ho quella ‘sottile’ sensazione che non rimarrò solo a lungo. Ho la partita qui, davanti agli occhi (chiude un momento gli occhi): il Bianco, ‘il pirla’, vuole impadronirsi dell’avamposto f5 prima di attaccare sulla colonna aperta, mentre il Nero tende a eliminare l’Alfiere bianco c1 per lasciare l’avversario con l’altro Alfiere bloccato dai propri pedoni. Il Bianco attacca immediatamente sull’ala di Re senza difendere la posizione h4. Il Nero se ne avvede, apre la Regina e...gnamm...se magna er cavallo!

In quel momento entra in scena Cavallo, nello stesso modo in cui è entrato Pedone bianco all’inizio, vestito tutto di 
bianco (stivali, camicia, gilet e cappello da fantino). Barcolla un po’, rimane un po' fermo e pian piano si muovono le 
braccia e le gambe ma, non si sposta dalla posizione di entrata.

PEDONE BIANCO Tu? Incredibile! Non eri mai stato mangiato!

CAVALLO (mani sui fianchi) Ti sembra giusto?

PEDONE BIANCO La vita è ingiusta mio caro!...E lui è un pirla.

CAVALLO (sempre senza muoversi dal suo posto) Ma come si fa, come si fa dico io! Tutte le volte è la stessa storia!

PEDONE BIANCO Questo l’ho già detto io...

CAVALLO Come pretende di giocare la difesa alla Russa in questo modo! Un essere mitologico! Metà uomo metà...

PEDONE BIANCO Pirla.

CAVALLO Pirla. Pirla! Questa difesa, il cui inventore si starà rivoltando nella tomba, è sorta con lo scopo ‘intelligente’ di attirare in avanti il più possibile i pedoni avversari in principio di partita, cioè invitare l’avversario, come nella scherma, a scoprirsi, per poi colpirlo a luogo e momento opportuni in modo da...

PEDONE BIANCO Scusa se ti interrompo ma...perché non vieni vicino a me a parlare? Cos’è, puzzo?

CAVALLO Bè, pedone! (ridacchia in modo molto scemo)

PEDONE BIANCO Hai finito?

CAVALLO Arrivo, arrivo. (sbuffa) Aspetta, eh. (mima con le mani, mentre parla, un percorso) Dunque tu sei lì... per cui... scusa, ma senza quadrati è un po' (ridacchia in modo molto scemo)... andando prima verso... e poi girandomi... si! Ecco, eh!

Cavallo va verso Pedone bianco, che starà dall’altra parte del palcoscenico rispetto a Cavallo, muovendosi come se 
fosse sulla scacchiera ovvero, con delle ‘elle’. Pian piano arriva proprio davanti a Pedone bianco, naso contro naso, 
che lo guarda storto.

PEDONE BIANCO Ma la smetti? Non hai bisogno di muoverti come se fossi sulla scacchiera, almeno qui puoi fare come ti pare!

CAVALLO Si, lo so, hai ragione. Però vorrei vedere te a camminare in questo modo ridicolo da quando esisti!

PEDONE BIANCO Si, vabbè, vabbè, stavi dicendo? Andiamo a sederci.

Cavallo (che si sposta sempre disegnando delle ‘elle’ quando cammina) e Pedone bianco si siedono sul lato sinistro 
della scena (dalla parte dove escono i pezzi Bianchi) mostrando il loro ‘feltro verde’ sotto i piedi.

CAVALLO Stavo dicendo che la difesa alla Russa...che poi tra l’altro non so perché l’abbia usata visto che non serviva in quel momento...

PEDONE BIANCO Lo so io.

CAVALLO Ah, già, l’essere mitologico...

PEDONE BIANCO Metà uomo metà...

CAVALLO Dicevo...quel tipo di difesa presuppone che vi sia un’esca.

PEDONE BIANCO (braccio intorno alla spalla) Come ti capisco!

CAVALLO L’esca è data da un Cavallo che attraversa tutta la scacchiera e da solo riesce ad attirarsi addosso i pedoni centrali dell’incauto antagonista.

PEDONE BIANCO Incauto...il computer?

CAVALLO Non è una difesa facile, perché tutto si regge sul filo del rasoio e sono sufficienti una o due mosse improprie per far precipitare tutta l’impalcatura...mi hanno mangiato subito! Non sono riuscito ad attirare neanche un pedone, il classico sacrificio inutile! Non so se riesci a capire come mi sento.

PEDONE BIANCO (guardandolo malissimo) Tu che dici?

CAVALLO Ah, già, tu sei il pedone del gambetto! Scusa, non volevo ...(risata scema)

PEDONE BIANCO Lascia perdere, piuttosto com’è la situazione su?

CAVALLO Disastrosa. Quello secondo me primo, non riuscirà mai a vincere e secondo, non riuscirà a mangiargli neanche un pedone!

Entra dal lato destro ‘Pedone nero’ nel solito modo vestito tutto di nero e con una camicia uguale a quella di Pedone 
bianco.

PEDONE NERO Salve.

CAVALLO e PEDONE BIANCO Salve.

PEDONE NERO (sgranchendosi ulteriormente) Non è meraviglioso essere qui?

PEDONE BIANCO (rivolto a Cavallo) Hai un termometro? Quello ha un febbrone da cavallo! (risata scema uguale a quella del Cavallo)

CAVALLO E piantala!

PEDONE NERO No, dico sul serio! Non è bellissimo sgranchirsi e potersi muovere liberamente? Ogni volta non vedo l’ora di poter venire in questa scatola. E’ estenuante dover attendere anche delle ore per potersi fare una passeggiatina. Sempre lì, fermo, immobile, a volte senza neanche essere mosso per un sacco di tempo nella speranza di sentire al più presto...quella parola! Quella splendida , inebriante parola!...Scacco!

CAVALLO Se ci dice fortuna quella splendida, inebriante parola per noi è...‘patta’! (risata scema)

PEDONE BIANCO (risata scema a prendere in giro il Cavallo)

PEDONE NERO (sorridendo) Bè effettivamente non vorrei trovarmi nei panni di chi è costretto a giocare la difesa alla Russa in un modo tanto stupido!

PEDONE BIANCO Se n’è accorto anche lui. (si alza)

CAVALLO (si alza arrabbiato andando verso Pedone nero sempre disegnando delle ‘elle’ mentre cammina) Perché tu come avresti giocato?

PEDONE NERO Posto il fatto che non credo ci sarebbe stato nulla da fare comunque, avrei giocato la difesa Francese; il Bianco ha così l’iniziativa, spazio per manovrare, il dominio del centro e quindi può scegliere ‘dove’ attaccare al momento opportuno.

CAVALLO Certo! Così il Nero rimane nella propria area, sviluppa al meglio i pezzi ed attende l’attacco dell’avversario per respingerlo e contrattaccare!

PEDONE BIANCO (tra se) Bisogna che lo impari questo gioco prima o poi.

PEDONE NERO Si, ma così ha meno spazio disponibile e deve subire continuamente l’iniziativa dell’avversario!

CAVALLO Ma solo facendo le mosse migliori e difendendosi con intelligenza può fronteggiare con esito favorevole le offensive avversarie e prevalere nel finale!

PEDONE BIANCO (tra se) Credo di essere l’unico pezzo degli scacchi a non saper giocare a scacchi!

PEDONE NERO Quello là non è un uomo, è una macchina...

PEDONE BIANCO Lo dicevo io...

PEDONE NERO Lui riesce a rimanere concentrato fino all’ultimo. La Francese al giorno d’oggi è una delle più giocate; come tutte le partite moderne, ritarda la spinta dei pedoni centrali per farla in un secondo tempo...

PEDONE BIANCO (tra se) Sfido io! Sono sempre il primo ad essere mangiato quindi non ho mai visto una partita intera! Non si può pretendere che io sappia giocare!

CAVALLO ...dopo aver sviluppato i propri pezzi!

PEDONE NERO Che vuoi dire con questo?

CAVALLO Che lo saprebbe fare anche un bambino.

PEDONE NERO Il vostro bambino ha appena giocato un’apertura alla Scozzese con gambetto di Re!

PEDONE BIANCO (alza una mano) Eccolo!

CAVALLO Ha un...‘suo’ modo di giocare.

PEDONE NERO Che andrebbe bene con suo nipote!

PEDONE BIANCO Lo dicevo io...

CAVALLO (alterandosi di più) Ringrazia che non sono razzista!

PEDONE NERO Che vuoi dire?

CAVALLO Ci sarà un motivo per cui è il ‘Bianco’ ad avere sempre la prima mossa! (torna verso Pedone bianco muovendosi ad ‘elle’ come al solito)

PEDONE BIANCO (rivolto a Pedone nero) Dai, non te la prendere, lui è fatto così, quando perde le staffe... ah, ah, ah! (risata scema guardando Cavallo che a sua volta lo guarda storto) E’ solo un po’ arrabbiato per il modo di giocare del nostro amico. Bè, perché per spezzare la tensione non ci facciamo un tressettino? (sfregandosi le mani)

CAVALLO Siamo in tre, non vedi?

PEDONE BIANCO (andando verso Cavallo) Giochiamo col morto.

Entra in scena dal lato dei pezzi neri Alfiere, vestito tutto di nero più elegante degli altri, nel solito sistema. Alfiere 
avrà una parruccona di capelli neri tipo settecento, pizzetto, una spada alla cintola e un atteggiamento altezzoso e 
snob.

CAVALLO (mentre Alfiere si deve ancora sciogliere) E quello chi è?

PEDONE BIANCO Il morto!


Appena comincia a muoversi, Alfiere tira fuori dalla tasca un fazzoletto nero e lo appoggia alle narici con fare gagà.

PEDONE NERO (con un leggero inchino) Alfiere, mi permetta di porle i miei più sentiti e dovuti omaggi!

ALFIERE Comodo, comodo.

PEDONE BIANCO Vuole fare una partita a carte con noi?

ALFIERE Bridge?

PEDONE BIANCO (guarda interdetto Alfiere, si gira e va verso Cavallo) Ho capito. Facciamoci una briscoletta io e te. (tira fuori dalla tasca un mazzo di carte napoletane)

Pedone bianco e Cavallo cominciano a giocare a carte seduti a gambe incrociate l’uno davanti all’altro a sinistra 
della scena.

PEDONE NERO Se posso chiederlo... come va la partita... signore?

ALFIERE Bene! Bene per noi, naturalmente. La stupidità delle mosse di questo avversario mi ha lasciato senza parole. Sulle prime il Nostro quasi non sapeva come comportarsi ma poi...ha capito di trovarsi di fronte un allocco e...

CAVALLO Il Re bianco ha già arroccato?

ALFIERE Come dice, scusi?

PEDONE BIANCO (un po' più forte) Il Re bianco ha arroccato?

ALFIERE Mais naturelment! Ovvio! Lo ha fatto appena ha potuto.

PEDONE NERO Sempre se posso chiederlo, come mai si trova qui... signore? E’ un fatto un po' insolito.

ALFIERE E’ vero. E’ vero. Hai acume giovanotto, ‘ça va sans dir’! In genere sono io che mando i pezzi in questa scatola e non viceversa ma...come si dice: ‘ça pourrait être que l’impossible devienne possible’!

CAVALLO Sei stato mangiato, eh?

ALFIERE Mangiato non è la parola esatta, diciamo che è stato una sorta di...’sacrifice’, sacrificio; necessario per il tenore di gioco improntato dal giocatore. Mi definirei un...

PEDONE BIANCO (sottovoce) Altro pirla!

PEDONE NERO (con enfasi) Martire!... Signore.

ALFIERE Esatto garçon, esatto! Martire è la parola esatta, io non avrei saputo trovare di meglio. C’est la vie, c’est l’amour pour la patrie!

Pedone bianco guarda con complicità Cavallo, conta con le dita uno, due e tre, ed al tre cantano con la mano destra 
sul cuore rivolti al pubblico.

PEDONE BIANCO e CAVALLO ‘Allons enfant de la patrie, le juor de gloire est arrivèe. Contre nous de la tiranie, l’etendard san glant est elevèe...’

ALFIERE (accavallandosi) Chi sono quei due deficienti?

PEDONE NERO Per carità! Non meritano la vostra attenzione... signore.

ALFIERE Non tratto con i plebei, infatti non li ho mai notati.

PEDONE NERO E’ logico...signore, quei due hanno la sfortuna di conoscere queste quattro pareti a memoria! Lei invece è sempre lì, bello, impavido, con quel suo portamento... a difendere noi ed il suo Re!... Signore.

ALFIERE Loyautè, honneur...

PEDONE BIANCO e CAVALLO (interrompendo a voce alta) ‘Allons enfant de la patrie...’

ALFIERE Lealtà, Onore ed Onestà, sono i miei comandamenti ...e se ritenessi certi atteggiamenti un offesa alla mia persona, chiederei immediatamente soddisfazione!

PEDONE BIANCO e CAVALLO (urlando) ‘Allons enfant de la patrie...’

ALFIERE Questo è troppo! Cette situation… è insostenibile! (estrae la spada)

PEDONE BIANCO Alain Delon?

CAVALLO Rien ne va plus!

ALFIERE Tu joues avec le feu, giovane impudente!

CAVALLO Les jeux sont faits?

PEDONE BIANCO Catherine Deneuve!

ALFIERE Adesso basta! Alzatevi e battetevi, ‘lâche’!

PEDONE BIANCO Cala D’Artagnan, cala!

ALFIERE J’ai dit: ‘Alzatevi!’

CAVALLO Oh, guarda che quello ti infilza davvero!

PEDONE BIANCO Con caalma, con caalma. Tu sei nuovo di qui. Per cui con caalma, ti spiego.

ALFIERE Alzatevi, ho detto!

PEDONE BIANCO Se il Re ha già arroccato, vuol dire che il punto debole di questo farloccone sta arrivando!

ALFIERE Che cosa avete detto?

CAVALLO Cioè?

In quel momento entra al solito modo la Regina bianca, alta, con un bell’abito bianco ovviamente. Alfiere rimane 
dapprima inebetito e poi va a farsi sistemare l’abito dal Pedone nero.

CAVALLO La Regina !!?

PEDONE BIANCO Eh, la Regina.

CAVALLO In effetti ora che c’è lei mi sento più sicuro!

PEDONE BIANCO Lo so, l’occhio del padrone ingrassa il cavallo!

CAVALLO Ma la smetti! Poi questa non l’ho mai capita!

PEDONE BIANCO Manco io! Dai, alziamoci!

Pedone bianco e Cavallo si alzano e si mettono in atteggiamento di riverenza. La Regina comincia a muoversi.

PEDONE BIANCO Le do il benvenuto, mia Regina, a nome di entrambi.

REGINA BIANCA (sconsolata) Grazie, grazie. Non sono mai stata trattata in questo modo. (arrabbiata) Sono inviperita!

ALFIERE (avvicinandosi e scrollandosi di dosso Pedone nero che gli era rimasto attaccato alla gamba per aggiustargli i pantaloni) La vostra bellezza si esalta mille volte quando vi arrabbiate! Lasciate che il vostro umile servitore vi porga anch’egli i suoi omaggi. Lo sconforto che provo nel vedervi in questa triste scatola è pari però alla gioia ‘que moi’ sento sprizzare...

REGINA BIANCA (interrompendo scocciata) E tagliate corto...messere!

CAVALLO Che fa, non apprezza le smielature del farloccone?

PEDONE BIANCO Ma che scherzi? L’alfiere da quando ha capito che con la Regina nera non si batte chiodo, si è buttato a pesce su quella bianca. Quello ha visto l’arrocco del Re bianco, ha intuito, con quel po' di cervello che gli è rimasto, che la Regina avrebbe avuto vita breve e si è fatto mangiare. Solo che a lei non gliene importa niente. Ormai sono diverse partite che va avanti così, ma se viene mangiato chi dico io, ci divertiamo!

ALFIERE Cos’è che la fa alterare?

REGINA BIANCA Avanti e indietro sulla scacchiera, come una pedina della Dama! Sembra un bambino che ha appena iniziato a giocare. Qual è la prima cosa che fa? Comincia a muovere la Regina in tutte le direzioni! Sarò stata messa sotto scacco almeno venti volte!

ALFIERE Mais questa triste condizione ha permesso il nostro incontro ‘ma petite fleur’!

REGINA BIANCA E la smetta di fare il mollicone! Almeno cambi repertorio, è così noioso! Questa scatola è così noiosa, è noioso essere qui, è noioso essere stati mangiati...e mi dà fastidio che ‘lei’ possa fare la smorfiosa a suo piacimento adesso!

CAVALLO A chi si riferisce?

PEDONE BIANCO Alla Regina nera.

CAVALLO Cioè?

PEDONE BIANCO Dopo, dopo ti spiego.

ALFIERE Mi lasci dire allora che...che... suo padre è un ladro!

REGINA BIANCA Come si permette, insolente!

ALFIERE Si, un ladro, (si inginocchia) poiché ha rubato due stelle e le ha messe al posto dei vostri occhi!

PEDONE BIANCO E’ agghiacciante!

ALFIERE Ha rubato due petali di rosa e ne ha fatto le vostre labbra, il canto a un usignolo e ne ha fatto la vostra voce, ‘les rayons du soleil’ e ne ha fatto i vostri capelli. Fate che questo cuore straziato trovi alfine un po' di conforto. Un vostro si, un semplice ‘oui’ ed io...

Entra, dal lato dei bianchi, Torre che però non entra al solito modo bensì si fa mezzo palcoscenico rotolando su se 
stessa. Tutti i pezzi guardano la scena. Torre si ferma,rimane un secondo sdraiato, si alza in piedi, si spolvera, fa un 
leggero inchino alla Regina e si appoggia a braccia conserte, spalle al muro in fondo alla scena. Torre è molto 
muscoloso, vestito di bianco, indossa una t-shirt molto attillata, un paio di anfibi e occhiali scuri (con montatura 
bianca)..

PEDONE BIANCO E’ arrivato!

ALFIERE (buttando continuamente un occhio a Torre) ...ed io...ehm...je vi metterei su un trono d’oro...ehm... sperando solo in un vostro...ehm (tossisce),...vi donerei tutto ciò che un cuore può donare e...poi io vi...ehm affiderei mon, mon coeur e...

REGINA BIANCA State farfugliando cose che non capisco! (fa per allontanarsi)

ALFIERE (la trattiene per il vestito, lui è sempre in ginocchio) Mais non! Aspettate, lasciate che i miei sentimenti possano esprimere...

REGINA BIANCA I vostri sentimenti sono noiosi, e non toccatemi!

ALFIERE (continuando a tirarla per il vestito) Pourquoi mi sfuggite, pourquoi mi evitate, pourquoi non lasciate che il vostro cuore si innamori di me!

REGINA BIANCA Questo è troppo! Torre! Pensateci voi!

Alfiere si alza terrorizzato e Torre gli si mette davanti, con le mani dietro la schiena, quasi naso contro naso.

ALFIERE Ch...che volete? Je suis un chevalier, un cavaliere e non tratto con ch...chi non è del mio stesso rango...ecco!

Torre continua a non dire una parola e forma un palloncino con la gomma da masticare.Continua, senza muoversi, a 
guardare fisso Alfiere.

ALFIERE Spero di...ehm...essermi spiegato bene, per cui visto che non ha ‘rien’ da dirmi io...potrei...darle il permesso di ritirarsi...ecco!

TORRE (mette le mani davanti a mo’ di ‘ti faccio un mazzo così e dice ad alta voce) E nun guardà le mano, guarda i bracci!

ALFIERE J’ai comprì, j’ai comprì! Che bisogno c’è di scaldarsi tanto. Siamo tutti un po' nervosi per questa situazione no? Bene! Visto che ci siamo detti tutto...porga i miei ossequi alla Regina. (in fretta raggiunge Pedone nero)

Torre va verso la Regina bianca, fa un leggero inchino e torna in fondo al palcoscenico sistemandosi di nuovo spalle 
al muro e braccia conserte.

PEDONE NERO ‘Bravò’! Se posso farle un piccolo apprezzamento... signore, ha fatto bene a non dare soddisfazione a quel... bifolco!

ALFIERE Non avrai creduto davvero che mi sarei mai sporcato le mani con quel...

PEDONE NERO Bifolco!... Signore.

ALFIERE Tu sai che io sono molto ‘sans façons’, ma arriva il momento in cui purtroppo bisogna far valere il proprio ruolo nella società. Dico bene?

PEDONE NERO Benissimo!... Signore.

CAVALLO C’è una cosa che non capisco. Perché Alfiere ha così paura di Torre? Lui ha la spada!

PEDONE BIANCO Sai dove se l’è ritrovata la spada l’altro Alfiere nero?

CAVALLO Capisco! Giochiamo?

REGINA BIANCA Che state facendo, miei buoni vassalli?

PEDONE BIANCO (inchinandosi leggermente) Una partita a carte, mia Regina.

REGINA BIANCA Una partita a carte! Pensate che questo possa servire a spezzare la monotonia che siamo costretti a patire qui dentro?

PEDONE BIANCO Giocare a carte con la vostra Maestà sarebbe per noi un grande privilegio e per lei un sicuro svago.

REGINA BIANCA E sia dunque, giocherò io col morto. Accompagnatemi cavallo.

Cavallo salta in piedi e, sempre camminando ad elle, va a prendere la Regina, le porge il braccio e l’accompagna 
all’angolo dove si trova Pedone bianco. Cavallo e Pedone bianco aiutano la Regina a sedersi e si siedono anche 
loro. Cavallo mischia le carte.

REGINA BIANCA Oh, nun ve fate i segni eh!

ALFIERE (si accorge di qualcosa e guarda verso l’alto) Ho paura che ci dovremo lasciare, fedele scudiero. Si vede che il nostro giocatore ha ormai la strada spianata per la vittoria ed ha bisogno di me per la ‘stoccata’ finale!

Alfiere si sistema ritto in piedi, braccia lungo i fianchi e piedi uniti, accanto all’uscita dei neri. Cavallo se ne 
accorge.

CAVALLO Perché Alfiere si è messo lì in piedi ad aspettare?

PEDONE BIANCO Questa non l’avevo mai vista!

REGINA BIANCA Evidentemente ha visto che uno dei suoi pedoni sta per arrivare alla fine della scacchiera. Ma scusi Pedone, non le conosce le regole?

PEDONE BIANCO (timidamente) Non so giocare a scacchi...

CAVALLO Quando un pedone arriva alla fine della scacchiera, il giocatore può sostituirlo con uno dei pezzi a lui mangiati.

REGINA BIANCA Ben detto! 

PEDONE BIANCO E dato che il miglior pezzo nero che c’è adesso nella scatola è l’Alfiere... in questo caso... mi perdona Regina? Ho il permesso di lasciare il gioco per un minuto?

REGINA BIANCA Andate pure, nel frattempo Cavallo mi spiegherà come mai ha fatto passare l’Asso con tanta sicurezza. Ve fate i segni !?

Pedone bianco cammina verso Alfiere.

ALFIERE Adieu, mia Regina. La sorte ha fatto sì che noi fossimo di colori avversi, ma con un suo sorriso l’unico colore per me sarà il verde, il verde della speranza di rincontrarvi in circostanze più gradite.

Pedone bianco arriva da Alfiere e gli mette una mano sulla spalla.

PEDONE BIANCO (piangendo) Non lasciarti sgomentare dagli addii. Un addio è necessario prima che ci si possa ritrovare. E il ritrovarsi è certo, per coloro che sono amici!

Alfiere guarda storto Pedone bianco e col solito saltino esce di scena.

CAVALLO Invece di fare l’idiota, visto che sei lì, guarda chi arriva.

Pedone bianco guarda in alto all’altezza dell’apertura dei neri.

PEDONE BIANCO (spaventato) E’ Salvatore!

REGINA BIANCA e PEDONE NERO Oh, no!

TORRE (grugnisce e fa no con la testa) 

Pedone bianco corre al suo posto a giocare a carte.

CAVALLO Che c’è? Chi è Salvatore?

PEDONE BIANCO E’ un Pedone diventato mezzo scemo da quando un giocatore, che stava perdendo, per rabbia l’ha buttato per terra e lui è cascato a testa in giù. Sulle prime sembrava che non fosse successo niente, si addormentava quando meno te l’aspettavi: tutto qua. Poi ha visto ‘Il Nome della Rosa’ ed è peggiorato.

CAVALLO Che vuol dire...”ha visto ‘Il Nome della Rosa’”!!?

PEDONE BIANCO Il film! Vedi, lui prima faceva parte di una scacchiera di due giocatori che stavano sempre davanti alla televisione: i film, le pubblicità, Derrick, Carramba! Si è visto di tutto, poveraccio! E’ diventato un ‘blob’ ambulante! Poi lo sai com’è...si perde un pedone e se ne recupera un altro da un’altra parte. Purtroppo per noi ci è capitato il peggio. Mi raccomando (guardando tutti), che nessuno gli dia corda!

Contemporaneamente, entra Salvatore, tutto vestito di un tipo di nero visibilmente diverso da quello di Pedone nero, 
nel solito modo. La camicia è uguale a quella degli altri pedoni.

CAVALLO E perché lo chiamate Salvatore? 

SALVATORE (imitando Salvatore del ‘In Nome della Rosa’, si dà una botta sulla tempia col palmo della mano aperta) Salvatore...stupido!

Tutti si comportano come se Salvatore non fosse mai entrato.

SALVATORE (voce normale) Salve a tutti!...

Nessuno si interessa a lui.

SALVATORE Be’, non si ricambia il saluto? Un po' di educazione non guasterebbe qui dentro, eh! (alla Salvatore) Stupido! El diablo! (voce normale) Come va? (comincia a camminare su e giù per la scena) Allora, chi c’è qui? (voce da checca) Pedone nero! Leccaculo come sempre, immagino. Pedone bianco! Serva! Sei sempre la solita pettegola, vero? Sa tutto di tutti perché viene sempre mangiato all’inizio, ma l’unica cosa che non sa, poverino... è giocare a scacchi! Ridicolo! Regina bianca...(si inginocchia, con voce identica a quella dell’Alfiere) ...vostro padre ha rubato due petali di rosa e ne ha fatto le vostre labbra, il canto a un usignolo e ne ha fatto la vostra voce. Un vostro si, un semplice ‘oui’ ed io...(voce da checca) L’ho visto tornare su, quel moschettiere imbalsamato! Poi dicono che sono io, (occhi storti) diverso! Torre! (va verso Torre e gli guarda le parti basse) Il mio fustaccione preferito!

TORRE Ahò!

SALVATORE (voce da checca) Sempre di poche parole l’amico! E tu? (si dirige verso cavallo, voce normale) Tu chi sei? Non ti ho mai visto!

CAVALLO E’ la prima volta che mi mangiano...

SALVATORE Ma tu... tu... tu parli! Dimostrami che non sei come questi ‘Figli di un Dio minore’! Urla il mio nome! Urla il mio nome!

CAVALLO Salvatore!

SALVATORE (va verso Cavallo zoppicando, voce da Igor di ‘Frankenstein Junior’) No, Salvàtore!

CAVALLO Ma mi avevano detto...Salvatòre.

SALVATORE (voce da Igor) Bè, avevano torto non le pare?

PEDONE BIANCO (a Cavallo) Non gli dar retta...

SALVATORE Già, non mi dar retta, io sono... (alla Salvatore)... stupido! (corre verso Pedone nero, voce normale) Almeno tu, che sei del mio stesso colore, Kunta Kinte, almeno tu! (al pubblico) No Martini? No party!

CAVALLO Tutto a posto?

SALVATORE Tutto a posto? ...Ma sentite che dialettica, sentite che profondità di concetti! Tu si che sai far fare alla gente quello che vuoi. Hai stoffa ragazzo! Fai come me… salve, sono Salvatore e anch’io ascolto RDS, Radio Dimensione Suono!

CAVALLO Vuoi giocare a carte con noi?

SALVATORE Giocare a carte? Ci ho il poker nel sangue, io!

PEDONE BIANCO (scocciato) E’ briscola.

SALVATORE Come? Giocate a carte senza soldi? Ma è come cucinare la pasta senza il sale, dormire su un cuscino senza piume, bere un cappuccino senza la schiuma...non li odiate voi quelli che al bar prendono il cappuccino senza schiuma? “Un cappuccino senza schiuma, per favore!”. Ma che cappuccino è, allora? Perché si chiama ‘cappuccino’ secondo loro? E quelli che chiedono... ”vorrei un decaffeinato lungo macchiato tiepido al vetro con il dolcificante”, non li odiate con tutte le vostre forze? Non mandereste al rogo quelli che sgasano la Coca-cola? E quelli che tolgono il cetriolino da dentro gli hamburger di Mc-Donald? Ghigliottina! Quelli che riescono a dormire solo nel proprio letto e che allontanano i grassetti della carne? Quelli che non mangiano i mandarini perché non ne sopportano l’odore e che vanno al cinema a vedersi ‘Viaggio a Kandahar’! Quelli che hanno paura dei temporali, degli aerei, di prendersi le malattie se fanno la pipì ad un bagno pubblico. Quelli che si mangiano i Ringo senza aprirli in due e leccarsi la vaniglia. Quelli che credono ancora che il tasto dei nuovi telefoni pubblici serva a far cadere i gettoni e stanno lì tre ore... Quelli che non hanno mai creduto a Babbo Natale, che vanno a messa tutte le Domeniche, che continuano a vedersi Sanremo! Quelli sono gli emarginati! Ma voi lo sapevate che l’umanità è divisa in due categorie? Quelli che si fanno sempre il bidet e quelli che preferiscono usare metri di cartaigienica. Già, ma che ne sapete voi della vita. Siete chiusi qui in questa scatola a parlare sempre delle stesse cose, ad ascoltare le stesse storie patetiche, costretti a vedere sempre le stesse facce, sembra di stare al Maurizio Costanzo Show! Oppure lì sopra. Fermi immobili, non potersi muovere finché qualcuno non lo ritiene necessario. Avete mai sentito parlare del libero arbitrio? (voce da Salvatore) Stupido! (voce normale) “Ora vivo in un mondo di fantasmi. Sono prigioniero dei miei sogni e delle mie fantasie. Il sole è ancora alto nel cielo, ed io gioco a scacchi con la morte.”

CAVALLO E questa da dove l’ha tirata fuori?

PEDONE BIANCO Dal film: “Il settimo sigillo”, del grande Ingmar!

CAVALLO Stenmark!

PEDONE BIANCO Bergman!

CAVALLO Ma non si chiamava Ingrid?

SALVATORE ...Ma quale libertà, qui, costretti ad essere dei pezzi degli scacchi per tutta la vita e tu, tu mi chiedi se voglio giocare a carte? Ma io ti rispondo che è il tramonto! Si, il tramonto di un altro giorno! L’Oriente si unisce all’Occidente e la rottura di palle è giunta allo zenith! Bè, ho sonno, vado a farmi un riposino vicino alla mia torre (va verso Torre) che mi veglia e mi protegge. (si sdraia e si addormenta)

PEDONE BIANCO (a Cavallo) Te l’avevo detto...quando va a briglia sciolta...

Cavallo lo guarda storto.

PEDONE NERO (avvicinandosi ai giocatori) Se per voi va bene, con il permesso della vostra elegantissima Regina, gioco io...

REGINA BIANCA No, per me basta, fedeli sudditi. Mi annoio, mi annoio terribilmente. Salvatore ha ragione, qui c’è solo noia, noia, noia. E poi voi ve fate i segni! Per cui è inutile continuare a giocare. Aiutatemi ad alzarmi.

Cavallo e Pedone bianco si alzano per aiutare la Regina bianca quando un ipotetico scossone alla scatola fa quasi 
cadere tutti quanti per terra. Tutti dovranno simulare una specie di scossa di terremoto molto violenta. Le luci che 
illuminano il palcoscenico dapprima tremolano e poi tornano normali. Salvatore si sveglia e salta in piedi.

SALVATORE (voce da Gassman) ‘Quando aprirono il settimo sigillo, vidi che vi fu un violento terremoto. Il sole divenne nero come sacco di crine, la luna diventò tutta simile al sangue e le stelle del cielo si abbatterono sopra la terra. Allora i Re, i grandi, i capitani, i ricchi, i potenti ed infine ogni uomo, schiavo o libero, si nascosero tutti nelle caverne e fra le rupi dei monti.’ (voce normale) Ciriola! (ricade addormentato)

PEDONE BIANCO (urlando verso l’alto) Volete stare attenti, per favore?

CAVALLO Che è successo?

PEDONE NERO Hanno dato una botta alla scatola. (scapicollandosi) Mi permetta di aiutarla vostra illustrissima maestà!

Va verso la Regina bianca e fa per sollevarla quando si accorge che sta entrando la Regina nera. Lascia così cadere 
la Regina bianca per terra e corre a fare la riverenza alla Regina nera. Regina bianca è soccorsa da Cavallo e 
Pedone bianco. E’ entrata la Regina nera, nel solito modo, vestita di un bell’abito tutto nero, molto elegante, diverso 
da quello della Regina bianca. La Regina nera è visibilmente più bassa della Regina bianca.

PEDONE NERO (inchinandosi) La mia Regina qui! Che onore! Se solo avessi saputo mi sarei premunito di accogliervi con gli onori dovuti alla vostra persona! Benvenuta!

REGINA NERA (guardandosi intorno) Mmm... sì, grazie.

PEDONE BIANCO (a Cavallo, divertito) Ci sono tutt’e due le regine! Siamo a cavallo! (guarda per un attimo Cavallo) Pardon! Saranno almeno cinquanta o sessanta partite che non succedeva! Ora viene il bello!

CAVALLO Che vuoi dire?

PEDONE BIANCO Che non si sopportano, si odiano a morte!

CAVALLO Perché?

PEDONE BIANCO Mah...alcuni dicono che la Regina bianca abbia tentato in tutti i modi di circuire un pedone di cui era innamorata la Regina nera, ma altri assicurano che è a causa di una spiata che la Regina bianca ha fatto al re nero riguardo alla scappatella della Regina nera con questo pedone: ovvio che l’ha fatto per gelosia. Comunque è una faccenda molto grave.

CAVALLO Sarà, ma oltre a non degnarsi di uno sguardo non è successo nient’altro di particolare.

PEDONE BIANCO Che scherzi? Quelle sono due bombe innescate! Basta dargli il via, guarda! ( si rivolge alla Regina bianca, ad alta voce) Comunque... la trovo in ottima forma Maestà!

REGINA NERA Già, si vede che la tua Regina fa molta ginnastica!

REGINA BIANCA Non per niente siamo il pezzo che si muove di più sulla scacchiera!

REGINA NERA Veramente io mi riferivo ad un altro ‘tipo’ di ginnastica e...immagino che loro abbiano anche molti allenatori!

REGINA BIANCA Le loro Maestà dovrebbero badare alle ginnastiche proprie!

REGINA NERA Invece le vostre Maestà dovrebbero badare agli ‘affari’ propri!

REGINA BIANCA Noi badiamo solo al bene del nostro Re!

REGINA NERA Evidentemente il Re bianco non sa di chi si circonda!

REGINA BIANCA Il Re nero, invece, dovrebbe stare più attento alla fedeltà di certe concubine!

REGINA NERA Certe persone dovrebbero chiedersi perché non passano più attraverso le porte!

Le regine ora si avvicinano fino ad arrivare ad un palmo l’una dall’altra. Nello stesso momento Pedone nero si avvia 
verso Pedone bianco e Cavallo.

REGINA BIANCA A lei non c’è motivo per chiamarla sua ‘altezza’! Tappa!

REGINA NERA La mia è un’altezza più che sufficiente!

REGINA BIANCA Si, per fare certi lavoretti!

REGINA NERA Nella botte piccola c’è il vino buono!

REGINA BIANCA Hai usato il termine giusto: botte!

PEDONE BIANCO Suvvia signore, un po' di calma...

REGINA NERA e REGINA BIANCA Tu fai silenzio, traditore!

CAVALLO Ah, perché eri tu quello che...

PEDONE BIANCO (gesto da sconsolato) Sto sempre qui, non so che fare, quando capita... (gesto del ‘trombare’)

PEDONE NERO (va dal Pedone bianco) Facciamo una partita?

Pedone bianco guarda Cavallo per invitarlo a giocare ma lui gli fa segno che preferisce rimanere lì. Pedone nero e 
Pedone bianco vanno allora a giocare insieme proprio dietro le regine. Si sistemano a gambe incrociate l’uno di 
fronte all’altro.

REGINA NERA Te l’hanno data la strigliata oggi, cavalla?

REGINA BIANCA Questa cavalla almeno cavalca!

REGINA NERA Non ti preoccupare che cavalca anche il tuo Re e bene anche! Dovresti sincerartene qualche volta!

REGINA BIANCA Che vuoi dire?

REGINA NERA Che si dà molto da fare, sorella!

REGINA BIANCA (alterata) Che vuoi dire?

REGINA NERA Pensi che siccome si muova solo di un quadrato per volta non ci sia mai arrivato dall’altra parte?

REGINA BIANCA (sempre più alterata) Che vuoi dire?

REGINA NERA Che l’ultima volta che ci siamo incontrati mi ha detto: “Vieni qui,...

PEDONE NERO (nell’atto di giocare a carte) Scopa!

Le Regine si girano a guardare i due che giocano a carte per un attimo e poi riprendono.

REGINA NERA Più o meno...

REGINA BIANCA Nessuno può offendere il mio Re e rimanere con tutti i denti in bocca!

REGINA NERA Ma quale ‘tuo’! Di ‘tuo’ del Re c’è rimasto soltanto il colore! Ah, ah, ah! (risata sguaiata)

REGINA BIANCA Attenta ai denti, sorella!

REGINA NERA (in romanesco) Ma a chi voi fà paura, eh? Mò perché sei più arta? Me pari ‘n rotolo de Scottex, me pari! A strappona!

REGINA BIANCA (in romanesco) Strappona a chi? A beccamorta!

La Regina bianca cerca di avventarsi contro la Regina nera ma sopraggiungono Pedone bianco da una parte e 
Pedone nero dall’altra a trattenere entrambe le Regine.

PEDONE BIANCO Cavallo aiutami, non ce la faccio a tenerla!

CAVALLO (arrivando muovendosi ad elle) Arrivo, arrivo! Lo sai che...

REGINA NERA E certo che non ce la fa, è pesante da tenere da solo quel bue, vero?

REGINA BIANCA Lasciatemi andare che l’ammazzo, l’ammazzo! Lasciatemi, ve lo ordino!

REGINA NERA Ah, si? Non vedi l’ora di colpirmi col tuo zoccolo? O, forse, nel tuo caso dovrei dire zoccola? Ah, ah, ah! (risata sguaiata)

REGINA BIANCA Lasciatemi, che mi voglio fare un purè con le sue retine!

PEDONE BIANCO Torre, dacci una mano, non la reggiamo più!

Torre fa per muoversi quando si sveglia Salvatore che salta su in piedi.

SALVATORE (urlando con voce normale) Basta! Adesso basta!

Tutti si fermano.

SALVATORE (rivolgendosi alle due regine) Vi sembra questo il modo di comportarsi? (si dirige verso la parte sinistra del palcoscenico dove si sono schierati a mo’ di soldati Pedone Bianco, Cavallo e Torre: a Pedone) Pancia in dentro! (a Cavallo) Petto in fuori! (a Torre) Come ti chiami recluta?

TORRE (sottovoce) Torre…

SALVATORE (urlando minaccioso) Non ho sentito!

TORRE Torre!

SALVATORE Torre signore!

TORRE Torre, signore!

SALVATORE Che nome da checca, torre!

Torre fa per scagliarsi verso Salvatore urlando un ‘Madonna!’ ma viene trattenuto dai suoi compagni bianchi. 

SALVATORE (rivolto alla Regina Nera) E mi meraviglio di voi, mia regina, che dovreste essere di esempio a me e a tutti i vostri sudditi!

REGINA NERA Mi sono lasciata trasportare dall’ira...

SALVATORE (arrabbiandosi) Una regina non si deve ‘lasciar trasportare’ e tantomeno da sentimenti quali l’ira, la gelosia o l’invidia. Una regina deve possedere solo virtù! Cosa penserebbero gli altri pezzi se venissero a sapere cosa è successo qui oggi? E’ naturale che sia io che voi possiamo contare sulla discrezione dei presenti affinché quest’increscioso incidente possa essere dimenticato!

I pezzi rispondono con un po' di esitazione, guardandosi tra di loro.

PEDONE BIANCO Certo...

CAVALLO Naturale...

PEDONE NERO Io non ho visto o sentito nulla!

TORRE A da vede!

SALVATORE E voi, Regina bianca, non mi aspettavo un simile atteggiamento! E’ forse per questi comportamenti che il nostro Alfiere ha perso la testa per voi? E’ per codeste...frasi che mi vergogno persino di ripetere, che quel povero cuore innamorato continua a comporre carmi e liriche?

REGINA BIANCA Io...mi dispiace!

SALVATORE Ed è giusto che vi dispiaccia! (rivolgendosi a entrambe) Ma la prima qualità di una buona Regina è l’umiltà! L’umiltà di riconoscere i propri errori e la saggezza di saper ricostruire là...dove nessun uomo è mai giunto prima! Ta ra ri ra ri ra ra ra raaaammm...(canta la musichetta di Star Trek, voce da checca) Ma poi diciamoci la verità, che ci si può aspettare da due donnette che non hanno un minimo di stile e di eleganza! Guardate, guardate qua! (tocca gli abiti delle due Regine) Poveracce! Sembrano pronte per salire sul carro dei monatti! (rivolto alla Regina bianca) Tu torna pure a mangiare la tua razione di biada e tu (rivolto alla Regina nera) è meglio che te ne torni a dormire...(mimando una botte) in cantina! E, a proposito di dormire, buon riposo! (si riaddormenta accanto a Torre)

TORRE (guarda Salvatore, fa di no con la testa e grugnisce)

Cavallo, Pedone bianco, Pedone nero e le due Regine tornano lentamente ai loro posti, ma la Regina nera si ferma e 
si volta verso la Regina bianca.

REGINA NERA La tua razione di biada! Ah, ah, ah! (risata sguaiata)

La Regina bianca cerca di gettarsi addosso alla Regina nera ma viene nuovamente fermata da Pedone bianco e 
Cavallo. Pedone nero fa la stessa cosa con la sua Regina.

REGINA BIANCA Lasciatemi! Mi voglio fare una borsetta con la sua pelle!

Tutti si girano a guardare in alto dalla parte dei Bianchi.

CAVALLO Ho paura, mia Regina, che ci sia bisogno di lei, lassù!

PEDONE BIANCO Mi vuoi dire che quell’idiota è riuscito a far arrivare un pedone alla fine della scacchiera?!!

La Regina bianca si ricompone e si sistema con le mani lungo i fianchi accanto all’apertura dei Bianchi.

REGINA NERA Ecco, brava, è meglio che te ne vai! Mi dispiace solo che i tuoi lacchè ti abbiano trattenuta, altrimenti quella botte ti avrebbe strappato tutti i capelli!

REGINA BIANCA (con serafica calma) Vedi, mia cara...se io torno su, avrò campo libero col tuo Re! Ah, ah, ah! (stessa identica risata sguaiata della Regina nera)

La Regina bianca esce di scena. Pedone bianco e Cavallo ridacchiano mentre la Regina nera pesta i piedi.

REGINA NERA No! No! No!

PEDONE NERO Vi prego, state tranquilla, mia Regina, voi conoscete il vostro Re!

REGINA NERA E’ proprio perché lo conosco che mi preoccupo, imbecille!

Entra dal lato dei Bianchi il Re, vestito come un semplice Pedone bianco, che è più alto dei Pedoni finora in scena.

PEDONE BIANCO Che si fa? Ricominciamo a giocare?

CAVALLO Si, tanto non c’è molto da fare qui. Ma non dai il benvenuto al nostro amico? (raccoglie le carte)

PEDONE BIANCO E’ solo un pedone... mischia, dai!

Nel frattempo il Re comincia a camminare felice per tutto il palcoscenico finché non ritorna al punto di partenza, 
dove Cavallo e Pedone bianco hanno cominciato a giocare a carte.

RE Posso giocare anch’io?

Cavallo si gira a guardare Pedone bianco.

PEDONE BIANCO Va bene, in fondo sei un poveraccio come noi...

RE A volte l’abito non fa il monaco!

CAVALLO (rivolto a Pedone bianco) Non ti sembra un po' troppo alto per essere un pedone?

PEDONE BIANCO (si alza) C’è qualcosa che non va, infatti. Che io ti conosca è logico, però... Torre! Vieni un po' qua!

Cavallo si alza. Torre arriva e fa voltare il Re con brutalità. Appena lo vede, lo riconosce e si inginocchia.

CAVALLO Ma che fa?!!

RE Ci sono persone che non si fanno ingannare dalle apparenze!

PEDONE BIANCO Sire! (si inginocchia)

CAVALLO Maestà! (si inginocchia)

La Regina nera e il Pedone nero guardano la scena incuriositi prima e allibiti poi.

REGINA NERA (al Pedone nero) E’ il Re! (va vicino all’apertura dei Bianchi e, guardando in alto, fa ‘tiè’ col braccio)

RE Per carità, per carità, alzatevi!

PEDONE BIANCO Vi imploro di perdonarmi. Non potevo certo immaginare...

RE Va tutto bene, non è successo niente. Ma alzatevi, vi prego!

Pedone bianco, Torre e Cavallo si alzano.

CAVALLO Come mai siete qui?

RE Non rammentate che io sono l’unico pezzo degli scacchi a non poter essere mangiato?

PEDONE BIANCO Ci mancherebbe altro, altezza!

RE Eh, no! Con questa scusa io sto sempre là, impettito, quasi sempre fermo. Neanche a dire mi facessi grandi passeggiate! Di un quadrato per volta, dove volete che vada? Giusto quando arrocco... ma è quando capitano partite come questa (indica in alto) che vorrei sprofondare. Vedere il mio popolo mangiato inesorabilmente un pezzo alla volta, senza poter fare nulla! Via il mio baluardo preferito (mette una mano sulla spalla di Torre), via i Cavalli, i Pedoni, persino mia moglie, la Regina! Allora...un’illuminazione! Stava davanti a me, per proteggermi poverino, un Pedone...quello...che gli fa sempre male la schiena...

PEDONE BIANCO Enrico!

Si sveglia Salvatore.

RE Enrico!

SALVATORE (voce da Gassman) Yorik! (va dal Pedone nero e gli prende il mento in mano) Povero Yorik! (rivolgendosi al Re) Io lo conobbi, Orazio, un uomo di arguzia infinita, di una fantasia senza pari ed ora come lo aborre la mia immaginazione, lo stomaco mi si rovescia! Qui pendevano le labbra che baciai non so quante volte! (lascia andare Pedone nero) Dove sono le tue canzoni, le tue facezie, le tue burle...povero Yorik! (si gira e si sistema a capo chino e braccia conserte, spalle al pubblico, in fondo alla scena)

RE (guarda un attimo con sorpresa Salvatore e poi ritorna a parlare normalmente) Dicevo...è’ stato un attimo! Un momento di disattenzione dei giocatori e ci siamo scambiati il vestito! Dovevate vedere com’era contento! Per me, io sarei stato felice anche così...essere un Pedone, potersi muovere di più e più spesso, e poi...il miracolo! Quel...quel... (indica in alto)

PEDONE BIANCO-CAVALLO-TORRE Pirla!

RE Si...insomma...riesce a farmi arrivare alla fine della scacchiera! Il resto lo sapete. Certo, poteva essere la volta buona per starmene un po' con mia moglie, ma non si può avere tutto. E qui come vanno le cose?

Pedone bianco e Cavallo si lanciano uno sguardo complice.

PEDONE BIANCO Bene!

CAVALLO Benissimo!

PEDONE BIANCO Si, bene!

CAVALLO Non potrebbe andar meglio!

PEDONE BIANCO Tutto a posto!

CAVALLO Mai stato più tranquillo di così qua sotto!

RE Ma non è la prima volta che vieni mangiato, tu?

PEDONE BIANCO Be’... gliel’ho detto io che oggi va... tutto particolarmente bene!

TORRE (grugnisce facendo di no con la testa)

RE Che c’è, Torre, non sei d’accordo?

SALVATORE (voce normale) Eh, no! Non può essere d’accordo! Perché non gli racconti cos’è successo, Torre? (corre a mettersi in mezzo a Cavallo e Pedone bianco: imitando i due vecchietti del Muppet Show) Però, bello questo spettacolo… quale spettacolo? Ah ah ah ….

PEDONE BIANCO (scocciato ed arrabbiato) Che stai dicendo, Salvatore?

SALVATORE (fa la voce di Igor in ‘Frankenstein junior’, camminando come lui con la gobba e trascinandosi la gamba) E’ lei che ha cominciato!

PEDONE BIANCO No, non è vero!

SALVATORE (fa la voce di Igor in ‘Frankenstein junior’) Non insisto, è lei il padrone!

RE Insomma, mi dite che sta succedendo?

SALVATORE (accorgendosi che si tratta del Re, si getta ai suoi piedi baciandoli e fa la voce di Salvatore de ‘Il nome della Rosa’) Magnificentissimo! Magnificentissimo!

RE Ma che fai? Alzati!

Salvatore si alza.

RE Dimmi cos’è successo, piuttosto!

SALVATORE Mi nò nò nothing! Mi nò nò nothing! Mi stupido!

RE Che va dicendo?

SALVATORE No sabe, no sabe nada!

REGINA NERA (inchinandosi) Lo perdoni, Maestà, non sa quello che dice!

RE Mi perdoni lei, Regina, per non averle porto subito i miei omaggi ma ero alle prese con...affari di stato! (le bacia la mano)

SALVATORE Penitentiagite! Penitentiagite! (con voce normale rivolto alla Regina nera) Tu, Messalina! Con quali lorde mani osi toccare un sì onest’uomo?

RE Non si permetta di offendere o prenderò provvedimenti!

PEDONE BIANCO Vedete, Maestà, forse non è il caso...

SALVATORE (voce da Gassman) Essere...

PEDONE NERO-TORRE-PEDONE BIANCO-CAVALLO
... o non essere!

SALVATORE Questo è il problema! Sappi nobile giovane che il serpente che morse la vita di tuo padre, oggi ne porta la corona! (voce da vecchio) Non permettere che il talamo reale sia un’alcova di lussuria e di incesto! C’è del marcio in Danimarca!... (voce normale rivolto al Re, riprendendo la pubblicità…) Buonaseraaaa… (si va a sdraiare in fondo alla scena per un secondo e poi si rialza, con la voce alla Reinold Messner) Altissima, purissima, levissima! (si riaddormenta)

PEDONE NERO Non lo state a sentire... se posso dare la mia opinione... Maestà! E’ matto come un cavallo!

CAVALLO Oh!

TORRE Sire! (Torre fa segno al Re di avvicinarsi a lui; il Re si scusa con la Regina nera, si avvicina e Torre gli sussurra qualcosa all’orecchio)

REGINA NERA (al Pedone nero) Che fai lì impalato, vai a sentire cosa si dicono! 

PEDONE NERO All’ istante, Maestà! (si avvia verso la parte dei Bianchi fischiettando e porgendo visibilmente l’orecchio)

Quando Torre finisce di parlare, si accorge dell’arrivo di Pedone nero e si sistema in mezzo al palcoscenico a 
braccia conserte in posizione di attesa; nel frattempo il Re, visibilmente scocciato, chiama a sé Pedone bianco e 
Cavallo e, mentre parlerà con loro, Pedone nero, che avanza senza guardare tendendo l’orecchio, sbatte contro il 
corpo di Torre, lo tasta un po' ed alza la testa.

TORRE (col dovuto gesto) Tela!

PEDONE NERO Pardon! Ossequi! (torna indietro)

RE Voi due perché non me l’avete detto subito? (urlando) Sono state dette...(si accorge che la Regina nera sta ascoltando ed abbassa la voce) delle cose orribili su di me e sulla vostra Regina e voi ve ne stavate lì a giocare a carte! (urlando) E’ inaudit...(a bassa voce) è inaudito!

PEDONE NERO (alla Regina nera) Mi duole dovervi informare che la missione è fallita!

REGINA NERA Deficiente!

RE Secondo voi, qual è la miglior vendetta che potrei attuare?

TORRE (fa scrocchiare le nocche delle mani)

RE Preferirei qualcosa di più elegante...

CAVALLO E se spezzassimo le ossa al suo pedone, che tra l’altro mi sta anche antipatico?

PEDONE BIANCO Combatti il tuo nemico con le sue stesse armi! Io, Maestà, andrei sul classico. Prima ce la farei credere e poi...

RE Si, non è male, forse hai ragione. Allora, facciamo così: voi distraete il Pedone nero...

Torre e Cavallo fanno per andarsene scrocchiandosi le nocche.

RE (fermandoli) Senza spargimenti di sangue, possibilmente! Una partita a carte sarà sufficiente, mentre io mi circuisco la Regina, d’accordo?

Tutti annuiscono.

RE Bene! Pedone, pensaci tu!

Torre e Cavallo si siedono pronti per giocare, mentre Pedone bianco va da Pedone nero.

PEDONE BIANCO Ti va di giocare? Siamo in tre, ci serve il quarto.

PEDONE NERO Mia Regina, potrei...?

REGINA NERA (guardando estasiata il Re, tra i denti) E vai!

Pedone nero segue Pedone bianco ed insieme agli altri si mette a giocare a carte; il Re va verso la Regina nera.

RE Non ero mai stato in questa scatola...

REGINA NERA E’ naturale, voi siete il Re!

RE Il posto non è granché. Quattro pareti...poche persone con cui parlare...

REGINA NERA E nessuna del vostro rango...

RE Ci siete voi!

REGINA NERA Mi onorate, Maestà, ma...permettetemi: come mai siete venuto quaggiù?

RE La partita si era fatta d’improvviso monotona visto che il centro della mia attenzione era stato mangiato...

REGINA NERA (acida) Vostra moglie, capisco...

RE Se un pedone arriva alla fine della scacchiera, il giocatore può scegliere di cambiarlo con il pezzo più importante tra quelli mangiati dall’avversario...

REGINA NERA (acida) E quindi lo cambierebbe con la Regina...(dolce) ma allora sapevate che vi avrebbero scambiato con vostra... e quindi il centro della vostra attenzione sarei...

RE (si avvicina e le prende la mano) Avete finalmente capito!

Torre, Pedone bianco e Cavallo si girano contemporaneamente verso i due facendo il gesto dell’amo in bocca.

TORRE-PEDONE BIANCO-CAVALLO Aaaaaaah!

PEDONE NERO Che state facendo?

PEDONE BIANCO No, è che ho una carie!

CAVALLO Si, anch’io!

TORRE (verso di dolore toccandosi la guancia)

REGINA NERA Voi...voi mi confondete...

RE No, non la confondo con nessuno, siete voi che io desidero!

REGINA NERA (acida) Ma no! Mi confondete nel senso...(dolce) non importa, stavate dicendo?

RE Siete vestita di nero, circondata da pezzi neri, ma in mezzo a tanta oscurità i vostri occhi sono due stelle che vorrei brillassero solo per me!

REGINA NERA Vi sono obbligata per queste parole!

RE Ma io non la voglio obbligare! Deve decidere liberamente!

REGINA NERA (acida) Ma non mi obbliga nessuno! E’ un modo di...(dolce) Cosa dovrei decidere?

PEDONE BIANCO Cambiamo gioco?

PEDONE NERO Scopone?

TORRE Daje!

CAVALLO A quanto si arriva?

Da questo momento i quattro si interrogano animatamente su quale sia il punteggio da raggiungere per vincere a 
scopone.

RE Decidete di accettare la corte di un Re! Non è cosa da poco!

REGINA NERA Bè, a caval donato...

RE Volete che vi doni il mio cavallo? Come desiderate...Cavallo!

CAVALLO (si alza) Si, Maestà! (continua a discutere sul punteggio)

REGINA NERA (acida) Non lo voglio il vostro cavallo! Dicevo...(dolce) visto che siamo in ballo...

RE Allora volete ballare! Perché non lo avete detto prima?

REGINA NERA (acida) Non voglio ballare! E’ un modo di dire! Abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno!

TORRE-PEDONE NERO-CAVALLO-PEDONE BIANCO
Trentuno!

CAVALLO A scopone si arriva a trentuno! (si siede)

Da questo momento Pedone bianco, Cavallo, Torre e Pedone nero giocheranno a scopone, parlando del loro gioco a 
voce alta. Gli attori andranno a braccio su argomenti quali: sparigliare, il palo, fare scopa, i denari sono punti, etc...

RE Perdiana! Volete giocare a carte o volete parlare con me?

REGINA NERA (acida) Non voglio giocare a carte! (si volta un attimo) E’ de coccio questo! (dolce) Maestà, voi capite, io sono legata ad un altro uomo...

RE (guardando intorno alla Regina nera) Legata? Ma io non vedo...

REGINA NERA No, no! Non legata, sono... impegnata!

RE Se avete un appuntamento...

REGINA NERA No, neanche impegnata va bene, ho... ho... dato la mia parola ad un altro?

Il Re guarda la Regina nera in modo interrogativo.

REGINA NERA Ciao!

Entra, senza che se ne accorga nessuno, dal lato dei Bianchi, la Regina bianca; il Re afferra la Regina nera e 
l’abbraccia.

RE Parlate in modo strano ma so che non vedete l’ora di baciarmi. Allora, volete cedere alla tentazione?

La Regina bianca assiste stupefatta alla scena dopodiché corre verso il Re.

REGINA BIANCA Brutto pagliaccio traditore vigliacco infingardo mollusco verme schifoso che non sei altro!

Il Re atterrito si stacca dalla Regina nera indietreggiando. 

RE Amore mio! Come sono felice di vederti qui!

REGINA BIANCA Felice? Strano, mi sembrava di aver interrotto qualcosa, essere spregevole!

REGINA NERA In effetti ha scelto un momento poco opportuno!

REGINA BIANCA Tu fai silenzio, che con te facciamo i conti dopo, cornacchia! Ed ora tu, viscido serpente!

RE Tesoro, guarda che non è come sembra!

REGINA BIANCA Ti ho trovato tra le braccia di questa gallina spennacchiata a sussurrare paroline dolci, che cosa sembra secondo te?

REGINA NERA Come si permette?

REGINA BIANCA Ho detto di fare silenzio o ti spezzo le corna!

RE Vi prego, state trascendendo!

REGINA BIANCA e REGINA NERA Tu fatti gli affari tuoi!

REGINA BIANCA Non ti azzardare a rivolgerti così a mio marito!

REGINA NERA Guarda che io e il tuo maritino ce la stavamo spassando prima che arrivassi tu!

RE Non è vero! Non è vero! Ti posso spiegare tutto!

REGINA BIANCA Stai zitto disgraziato, io so quello che ho visto!

REGINA NERA (quasi tra se) E ti pare che se la rimangiava il vigliacco!

REGINA BIANCA Ho detto di non rivolgerti così a mio marito!

RE Io poi non mi rimangio niente, non c’è stato niente!

REGINA NERA (dolce) Non usavi questo tono con me prima...

RE Ma quale tono, quale tono! Tesoro, fammi spiegare!

REGINA BIANCA Disgraziato!

RE Mi vuoi far spiegare!

REGINA BIANCA Sei un disgraziato!

REGINA NERA Non sai perdere, tesoro!

REGINA BIANCA Puttana.

RE Ma cara, non dire queste parole, sei una Regina!

REGINA BIANCA Ah, la difendi pure? Tu sei un disgraziato e lei è una puttana!

Si vede e si sente che ora i giocatori smettono Scopone e iniziano Briscola; i termini, quindi, ora saranno: fermino, 
carico, punti, andare liscio, briscola, etc...

REGINA NERA Non raccolgo.

REGINA BIANCA E che raccogli, per te è un complimento!

RE Tesoro, ti prego calmati!

REGINA BIANCA Io mi calmo, ma lei rimane una puttana.

REGINA NERA Ti comporti da animale ferito, sei patetica.

La Regina bianca si avventa contro la Regina nera ma il Re la trattiene.

REGINA BIANCA Che fai la raffinata adesso? Perché non ripeti le cose orribili che hai detto quando lui non c’era, eh?

RE Non hai motivo di comportarti così, ti ripeto che non è successo e non sarebbe successo niente!

REGINA NERA Non so di cosa tu stia parlando, io non userei mai quell’ignobile linguaggio a te molto familiare.

REGINA BIANCA (cercando di divincolarsi) Lasciami andare disgraziato, che la distruggo!

La Regina nera guarda un attimo verso l’alto.

REGINA NERA Vedo che il dovere mi chiama...(si sistema, con le braccia lungo i fianchi, accanto all’apertura dei Neri)

REGINA BIANCA Lasciami andare! Non se la può cavare così!

RE Calmati, ti prego!

REGINA NERA Tientelo stretto, tesoro! Tuo marito bacia benissimo! (esce)

RE (lasciando andare la Regina bianca) Ma non è vero!

REGINA BIANCA Lo sapevo io! Sei un mostro!

RE Ma ha detto una bugia, non c’è stato niente! 

REGINA BIANCA (inizia piangendo) E ti sei pure vestito da Pedone per correre dietro alle sue sottane! Tutto preparato, vero? Arrivi alla fine della scacchiera, sai benissimo che ti scambiano con me e tu hai il campo libero. Ma io lo so con chi ti sei messo d’accordo! Con quel Pedone che ti sta sempre davanti scommetto, quello che gli fa sempre male la schiena poverino...

PEDONE NERO-PEDONE BIANCO-TORRE-CAVALLO Enrico!

REGINA BIANCA Enrico!

SALVATORE (si sveglia, voce da Gassman) Yorik! (va dal Pedone nero e gli prende il mento in mano) Povero Yorik! (rivolgendosi al Re) Io lo conobbi, Orazio, un uomo di arguzia infinita, di una fantasia senza pari ed ora come lo aborre la mia immaginazione, lo stomaco mi si rovescia! Qui pendevano le labbra che baciai non so quante volte! (lascia andare Pedone nero) Dove sono le tue canzoni, le tue facezie, le tue burle...povero Yorik! (si riaddormenta in fondo alla scena)

RE E’ una congiura contro di me, ne ho le prove!

REGINA BIANCA Ah, si? Forza allora!

Entra dal lato dei Neri, Alfiere, quello di prima, vestito da Pedone ma con pantalone e camicia visibilmente più corti.

RE (Prende la Regina bianca per mano) Vieni con me! (Arriva dai quattro che stanno giocando a carte) Pedone! Spiega alla tua Regina cos’è successo!

CAVALLO Ma se ti ho detto di andare liscio perché hai passato la briscola?

PEDONE BIANCO Tu mi hai detto di andare liscio? Secondo me ti buchi, però stavolta ti sei preso una dose da cavallo! (ride)

TORRE & PEDONE NERO (ridono)

CAVALLO E smettetela!

RE Pedone, ti sta parlando il tuo Re! Vuoi spiegare, di grazia, alla Regina cos’è successo?

L’Alfiere si avvicina alla Regina.

ALFIERE (sottovoce) Regina?

CAVALLO Ma perché non hai messo il carico? Sono tre ore che faccio cosi! (muove le labbra in avanti)

PEDONE BIANCO E che vuol dire?

CAVALLO Che ho l’asso di briscola!

PEDONE BIANCO Ma che ne so! Pensavo avessi un tic! E poi o vado liscio o metto il carico, non posso tenere il piede in due staffe! (ride)

TORRE & PEDONE NERO (ridono)

CAVALLO Uffa!

RE Cavallo, allora diglielo tu alla Regina che era tutto un piano organizzato da noi, diglielo!

ALFIERE (sottovoce) Regina?

PEDONE NERO Eh, no! Così non vale! Ve fate i segni!

REGINA BIANCA Si, guarda, io ne so qualcosa!

CAVALLO Dai, mettici l’asso!

PEDONE BIANCO Eh, si! Campa cavallo che l’erba cresce! (ride)

TORRE & PEDONE NERO (ridono)

CAVALLO La volete finire?

RE Torre, ti prego, almeno tu! Spiega alla ‘tua’ regina che il ‘tuo’ Re si voleva vendicare della ‘tua’ Regina!

ALFIERE (sottovoce) Regina?

PEDONE NERO Non gli dar retta, passa la briscola...

TORRE E’ arta!

PEDONE NERO E tu mettila al... ma datti all’ippica!

CAVALLO Oh?!

PEDONE BIANCO (a Pedone nero) Guarda, è come lui, non si può certo dire che la briscola sia il suo... cavallo di battaglia! (ride)

TORRE & PEDONE NERO (ridono)

CAVALLO Ma non avete altro da fare?

REGINA BIANCA (allontanandosi) Lo vedi! Non ti danno retta! Anche i tuoi sudditi ti snobbano oramai!

RE (inseguendola) Sto solo cercando di dirti che il mio era tutto un piano per vendicarti per tutte le cose brutte e false che la Regina nera aveva detto su di te e su di me e questi quattro stronzi te lo possono confermare!

REGINA BIANCA Più si alza la voce più si ha torto! E poi non dire queste parole, sei un Re!

RE Ma vai a...! (va dai giocatori) E andateci pure voi! (passeggia nervosamente in fondo alla scena)

ALFIERE (sottovoce) Regina?

REGINA BIANCA Uffa! Chi è? Che c’è? (si volta) Un Pedone? Come si permette di rivolgersi a me in questo modo, insolente!

ALFIERE Mais non! Sono io, il suo Alfiere preferito, c’est moi! Mon tresor!

REGINA BIANCA Oddio, no!...Oddio, si! (guarda un attimo il Re) Alfiere, che bella e inaspettata sorpresa!

ALFIERE Davvero è contenta?

REGINA BIANCA Ma certo, come potrei non esserlo ma...come mai in questi panni?

ALFIERE Mi annoiavo a morte, Madame. Non c’era motivo di stare lassù se voi eravate quaggiù. Moi ero là, ma mon coeur era qua!

REGINA BIANCA Siete sempre così galante...ma io volevo sapere perché siete vestito da Pedone?

ALFIERE Ma è stato un trucco! La mia supreme intelligenza mi ha suggerito questo stratagemma! Mi sono scambiato gli abiti con un Pedone et voilà! (si inginocchia) Eccomi ai vostri piedi e ai vostri comandi e tutto... solo nella speranza di un ‘sourir’, un sorriso!

REGINA BIANCA Ma voi, lasciatevelo dire, siete un genio! Avete fantasia, estro, originalità, a chi altri sarebbe potuto venire in mente un piano del genere...(voltandosi verso il Re) e per una donna poi...

ALFIERE Voi mi date la felicità con queste parole! (si alza) Allora io vorrei...ardire!

REGINA BIANCA Ardisca, ardisca pure!

RE Ma che ardisca e ardisca! Ma vada ad ardere da un’altra parte! E tu, come ti sei ridotta, farmi ingelosire...dalla Torre Eiffel qua!

ALFIERE Come si permette! Lei, vous, non sa con chi sta parlando, e farà bene a togliersi dai piedi se non ne vuole pagare le conseguenze!

RE Ah, si?

ALFIERE Oui!

RE (si guarda Alfiere, si mangia le unghie con indifferenza e dice) Torre, vieni un po' qua!

Torre si alza, va verso il Re che gli indica Alfiere col pollice.

ALFIERE Rieccolo! (cerca di nascondersi dietro la Regina)

TORRE Ancora qui stai tu? Sei morto!

ALFIERE Mais non, aspettate cerchiamo di essere ragionevoli...

TORRE Se t’acchiappo te pijo peè recchie e t’arzo come la Coppa Uefa!

REGINA BIANCA Alfiere, vada a combattere da uomo!

ALFIERE Sono due contro uno non vale!

REGINA BIANCA Non si preoccupi, mio marito, come al solito, non alzerà un dito.

ALFIERE Mais io parlavo solo di Torre!

REGINA BIANCA Già, non alzerà un dito, non lo ha mai alzato per me. Lui ricorre ai suoi scagnozzi per fare i lavori che dovrebbe fare da solo: vigliacco!

Alfiere corre via, Torre lo rincorre; arrivano in un angolo dove Alfiere, terrorizzato aspetta il colpo di grazia, Torre 
glielo sta per dare.

TORRE Numerete le ossa che te smonto!

RE Basta così! Credo che si sia spaventato abbastanza. Grazie, Torre.

TORRE (col pugno alzato) Ma...

RE Grazie! Torre.

Torre si allontana borbottando e si sistema a braccia conserte in fondo al palcoscenico.

RE (alla Regina bianca) Anche il tuo amichetto non mi sembra che sia molto coraggioso!

REGINA BIANCA Almeno lui mi tratta come dovresti trattarmi tu! 

ALFIERE Maestà! Scusatemi se non vi ho riconosciuto subito mais vous etês celui qui a de la chance, voi siete fortunato ad avere un tale gioiello!

Si sveglia Salvatore.

SALVATORE (voce da venditore di gioielli) Gioiello? Gioielli, signori! Abbiamo qui da vendere l’intera collezione di un privato. (indicando la Regina bianca) Ecco una perla scaramazza color bianco di calibro 120, (indicando Alfiere) un diamante baguette di sedici punti di carato, (indicando il Re) un diamante purissimo di rara lucentezza di ben ottanta carati, (indicando Torre) una capezza di platino da macellaio, (indicando Pedone bianco, Pedone nero e Cavallo) un mucchio di zirconi e un orecchino d’onice spaiato: il tutto a soli trecentocinquanta euro e prego la regia di indicare in sovrimpressione che il prezzo è già scontato del cinquanta per cento, grazie! Ripeto il prezzo: trecentocinquanta euro...si, pronto? Aggiudicato alla signora Sonia! Ma vediamo che la signora Sonia vuole continuare! (va a prendere due carte dai pezzi che stanno giocando e le mette per terra davanti a sé). Attenzione perché restano solo due carte! Quella di destra? E’ la sua risposta definitiva? La accendiamo? (alza la carta e la fa vedere a tutti) La ‘Luna Nera’! Mi dispiace, ma passiamo ora al prossimo lotto... ma no! (tono serio) La verità è che mi sono stufato. Mi sono stufato di fare il buffone, mi sono stufato di te, di te, di te, di voi! Mi sono stufato di questa scatola, di questo ambiente... mi sono stufato...

PEDONE NERO A chi lo dici. Qui non si vede una carta...

SALVATORE (arrabbiato) Non mi sembra di averti chiesto nessun parere!

PEDONE NERO Scusa, era per solidarietà, in fin dei conti siamo colleghi...

SALVATORE Colleghi? COLLEGHI? E tu saresti mio collega perché sei un pedone nero come me, giusto?

PEDONE NERO (terrorizzato) Beh...

SALVATORE (puntando in faccia a Pedone Nero una pistola fatta con le dita) Dì un po’, Marcelus Wallace che aspetto ha?

CAVALLO (sottovoce a Pedone Bianco) Eh?

PEDONE BIANCO (sottovoce a Cavallo) Pulp Fiction...

CAVALLO (sottovoce a Pedone Bianco) Ah.

Pedone Nero resta terrorizzato per tutta la scena, come se la pistola che Salvatore gli punta 
addosso fosse vera.

PEDONE NERO Cosa?

SALVATORE Da che paese vieni?

PEDONE NERO Cosa? Cosa?

SALVATORE “Cosa” è un paese che non ho mai sentito nominare. Lì parlano la mia lingua?

PEDONE NERO Cosa?

SALVATORE La mia lingua, leccaculo, tu la sai parlare?

PEDONE NERO Si...

SALVATORE Allora capisci quello che dico?

PEDONE NERO Si, si!

SALVATORE Descrivimi perciò Marcelus Wallace, che aspetto ha?

PEDONE NERO Cosa??

SALVATORE (muove il caricatore della sua pistola finta, ovvero fa il gesto di ‘caricare’ la pistola e la appoggia sulla fronte di Pedone Nero) Dì “cosa” un’altra volta, dì “cosa” un’altra volta, ti sfido, due volte, ti sfido, leccaculo, dì “cosa” un’altra maledettissima volta!

PEDONE NERO Ma io non conosco Marcelus Wallace!

SALVATORE (si allontana leggermente come per prendere meglio la mira per sparargli da più lontano) E allora ascolta questo, Ezechiele 25-17: “Il cammino dell’uomo timorato è minacciato dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre. E la mia giustizia calerà con grandissima vendetta su coloro che si proveranno a distruggere i miei fratelli e tu saprai, quando farò calare la mia vendetta sopra di te, che il mio nome è...” (esce dai panni del cattivo di Pulp Fiction e torna in quelli di Salvatore) Salvatore... stupido... (a mo’ del Salvatore del Nome della Rosa)

PEDONE NERO (sospira)

TORRE Sire...

RE Che c’è Torre?

TORRE Guardi lì... (indicando un punto qualunque in alto)

Re cerca di guardare il punto indicatogli da Torre il quale approfitta dell’attimo di 
distrazione del Re e va a picchiare Alfiere. Lo prende, lo sbatte per terra e comincia a 
‘tumularlo’ utilizzando le dame che sono lì intorno. Alfiere non reagisce.
Nello stesso tempo entra, dal lato dei pezzi Neri, la Regina Nera. Subito il Re se ne 
accorge e prende la Regina Bianca, che invece non se n’era accorta, e la porta dall’altra 
parte della scatola con la scusa di voler fare una passeggiata. Pedone Nero, anche lui, se 
ne accorge, si alza, va ad inchinarsi e ritorna a sedere per giocare a carte. La Regina Nera 
si sistema il vestito.

SALVATORE (si siede di fronte a Cavallo e recita come il cattivo di ‘Matrix’) Lo sente? Lo sente signor Anderson? Questo è il suono dell’ineluttabilità!... (si alza. Alla ‘Rain Man’) Chi, chi gioca in prima base, chi?... Stupido... (vicino al Re. Di nuovo ‘Matrix’ ma stavolta come Morpheus) questo è ‘struttura’, il nostro programma di addestramento... (normale) struttura... ma certo! Perché non ci ho pensato prima! Capite adesso? E’ ‘struttura’! E’ tutto ‘struttura’! Io... io... (tremando, come John Belushi in ‘Blues Brothers’) ho visto la luce! Ho visto la luce!!! Guardate, guardate tutti lì! (indica Torre che dopo aver ricoperto Alfiere di dame ha appena sollevato un’altra grossa dama e gliela sta per dare in testa come per dargli il colpo di grazia. Torre, nel notare che tutti lo osservano, nasconde dietro le spalle la dama e fischietta...) Vedete? Capite? Cosa stava facendo Torre?

RE Disobbediva ai miei ordini?

SALVATORE No.

CAVALLO Stava giocando a dama?

TORRE Eh, eh! (esclamazione come a dire ‘Si, si!’)

SALVATORE No.

REGINA NERA Faceva il prepotente?

SALVATORE No!

REGINA BIANCA Faceva il suo dovere?

SALVATORE No!!

ALFIERE (da terra, ricoperto di dame) Stava scercando di uscidermi? 

SALVATORE Ma no!!!

ALFIERE Eppure, ne aveva tutta l’aria...

PEDONE BIANCO (con tono canzonatorio) E allora che stava facendo?

SALVATORE Stava solo recitando il suo ruolo, il ruolo che gli è stato imposto dal suo abito, dal suo essere qui in questo momento, dal fatto che egli è un pezzo di una scacchiera, avete capito adesso?

TUTTI Eh?

ALFIERE (da terra, ricoperto di dame) Sono molto contento che lei mi abbia salvato la vita però mi piascerebbe abusare ancora della sua gentilossa e chiederle se magari poteva fare qualcosa per liberarmi...

SALVATORE (rivolto al Re, si siede per terra sconsolato perché nessuno ha capito nulla del suo discorso) Gli dica di liberarlo...

RE Torre, dia di nuovo una dignità a quella specie di cyrano e gli tolga quelle dame di dosso...

TORRE Ma!

RE Torre...

TORRE (mugugna)

SALVATORE (si rialza di scatto) No, no, fermo! Ecco dov’è il problema! Tu non devi ordinare proprio niente a nessuno e tu (rivolto a Torre) non devi prendere ordini da nessuno!

CAVALLO (rivolto a Pedone Bianco, tutto eccitato) Che film è?

PEDONE BIANCO Non è nessun film... non l’ho mai visto fare così...

RE Ma come si permette?

TORRE Eh? Come te permetti? (rivolto al Re) ‘O spezzo?

SALVATORE State giocando, state ricoprendo dei ruoli, non siete voi stessi veramente! Oramai vi siete incancreniti negli abiti che avete addosso... (come Benigni ne ‘Il Piccolo Diavolo’, mostrando il proprio abito) modello numero quattro: Giuditta!... (tornando normale) così incancreniti da prendere come vostre delle parole e degli atteggiamenti che non sono vostri ma appartengono ai pezzi degli scacchi!

REGINA BIANCA Ma noi siamo dei pezzi degli scacchi!

SALVATORE Voi siete quello che decidete di essere!!! Non hai detto proprio tu che eri stufa? Che qui c’era solo noia, noia, noia (scimmiottando la Regina Bianca) ?

REGINA BIANCA Si, però...

SALVATORE (come il maestro Yoda nel film ‘Guerre Stellari’) Non c’è però! Fare o non fare, non c’è però! Un Jedi deve avere profondissimo impegno. (come se parlasse con l’alto) Lei guardava al futuro, mai la sua mente su dove lei era! Avventura, mpfh! Emozioni, mpfh! Un Jedi queste cose non ambisce!

ALFIERE Vi giuro che vorrei partecipare attivamonte alla discussione ma avrei davvero bisogno di aiuto per...

SALVATORE (di nuovo normale) E tu! (rivolto a Pedone Nero) Non ti sei forse stufato di litigare con Cavallo? Non ti sei stufato di avere paura di Torre? Di perdere sempre a briscola (gli toglie le carte dalle mani)? Di inchinarti alla Regina Nera?

PEDONE NERO Si...

REGINA NERA E’ suo dovere inchinarsi!

SALVATORE Il pedone nero ‘deve’ inchinarsi ma lui può scegliere di non essere ‘Pedone Nero’, può scegliere di essere quello che vuole, tutti voi potete ‘scegliere’! Tu! (rivolto al Cavallo) Hai sempre detto di esserti scocciato di camminare in quel modo, no? (Cavallo annuisce) E tu (rivolto a Pedone Bianco) non ti sei stancato di dover stare sempre in questa maledettissima scatola a vedere migliaia di volte le stesse situazioni? (Pedone Bianco annuisce) E tu, (rivolto al Re) trovi giusto restare sulla scacchiera tutto il tempo? E solo perché, per puro caso, sei stato scelto, chissà da chi, a vestire i panni del Re? E tu, (rivolto all’Alfiere, ancora per terra) sei contento di andare sempre in bianco e di avere paura di Torre? Ebbene, qui, nella scatola, chi vi impedisce di agire diversamente? Pensateci, pensateci solo un momento. Chi vi impedisce di agire diversamente da come agite là? (indicando verso l’alto)

RE Là?

SALVATORE (come Igor ne ‘Frankenstein Junior’) Lupo ululì e castello ululà!

RE Io ritengo che qui non sia tanto male, anche se tutti continuano a fare quello che fanno e ad essere quello che sono!

SALVATORE (come Igor ne ‘Frankenstein Junior’) Beh, potrebbe essere peggio...

RE E come?

SALVATORE (come Igor ne ‘Frankenstein Junior’) Potrebbe andar via la luce!

Va via la luce (si spengono i riflettori...).

PEDONE NERO Quattro, tre, sette e due nove: scopa!

CAVALLO Ma non c’era il quattro a tavola!

Ritorna la luce. Torre è di nuovo nell’atto di gettare una dama addosso ad Alfiere. 
Nell’attimo in cui si accorge della luce, rimette la dama dietro di sé.

SALVATORE Giorni sempre uguali, movimenti sempre uguali, chi, chi vi impedisce di essere diversi, qui, in questo squallido contenitore? (alla ‘Rain Man’)... Chi gioca in prima base, chi??...

ALFIERE Mi piascerebbe tantissimo discutere con lei a quattrocchi di questo affascinonte argomento, se potesse aiutarmi...

SALVATORE (normale) Non vi siete stancati? Io... (recita come Rutger Hauer in ‘Blade Runner’) io ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei Bastioni di Orione... e ho visto i raggi ‘B’ balenare nel buio vicino alle Porte di Tannhoiser... E tutti quei.. momenti... andranno perduti nel tempo.. come lacrime nella pioggia... E’ tempo.. di morire... (si addormenta in pezzo al palco)

PEDONE BIANCO In effetti potrebbe esserci del buono in quello che dice...

REGINA BIANCA – REGINA NERA Che stupidaggine!

REGINA NERA Toh! Per una volta siamo d’accordo.

SALVATORE (si risveglia di soprassalto) Ma voi potreste essere ‘sempre’ d’accordo! Litigate perché è insito nel vostro ruolo! Forza, provate a dirvi qualcosa di carino!

REGINA BIANCA Per me sarebbe uno sforzo sovrumano!

REGINA NERA Come dare perle ai porci...

SALVATORE Avanti, avanti! Cercate di uscire dai vostri ruoli! Sto solo cercando di darvi la libertà...!

PEDONE BIANCO Dai, provateci!

CAVALLO Forza!

RE E se Salvatore avesse ragione?.. Vi ordino di provarci!

REGINA BIANCA – REGINA NERA Intanto tu non ordini niente a nessuno!

SALVATORE Brave! Questo è lo spirito giusto! Ditevi qualcosa di carino!

ALFIERE Forse potrei essere d’aiuto, se magari qualcuno potesse...

TORRE Te voi sta’ zitto?

ALFIERE Pardon...

SALVATORE (irritato, rivolto a Torre e ad Alfiere) Allora cominciate voi a dare il buon esempio. Forza Torre, libera Alfiere e tu, Pedone (rivolto al Pedone nero) dagli una mano e lavorate insieme come se foste buoni fratelli...

PEDONE NERO Fossi scemo...

PEDONE BIANCO Dai, stai tranquillo...

CAVALLO Dai Torre, prometti al Pedone che non gli farai niente!

TORRE Lo giuro sulla testa dell’Alfiere! Eh eh... (ride)

SALVATORE E intanto tu (rivolto al Re) mettiti a giocare a carte con loro (Cavallo e Pedone Bianco) come se fossi un semplice Pedone, (va vicino al Re, per convincerlo mellifluamente) scommetto che ti va un sacco!

CAVALLO Suvvia sire, solo una partitina... 

RE Mi piace questa cosa, forza allora date le carte! (si siede)

Cavallo, Pedone Bianco e il Re si sistemano per giocare e, nello stesso tempo, Torre e 
Pedone Nero liberano Alfiere. 

SALVATORE (rivolto a Torre e a Pedone Nero) E adesso datevi la mano.

Torre ed Alfiere si stringono la mano: ci rimette Alfiere che fa l’espressione di quello che 
ha messo la mano in un tritacarne. Torre si mette a giocare a carte con gli altri ma prima 
invita il Pedone Nero a giocare insieme a lui.

SALVATORE E questa è fatta. Ora voi due (rivolto alle Regine). Fate la vostra parte.

REGINA BIANCA Non vedo perché dovrei fare dei complimenti a quella lì.

REGINA NERA Non vedo perché dovrei dire delle bugie.

SALVATORE Dovete farlo per essere libere!

REGINA BIANCA Io sono libera!

REGINA NERA Anch’io!

SALVATORE (va dalla Regina Bianca) No! Tu sei stufa di essere qui, sei annoiata, non hai più stimoli, ti sembra di non aver voglia di fare più nulla, ti sei stancata di controllare continuamente il Re e soprattutto hai il terrore della menopausa! Sbaglio? (Regina Bianca capisce ed annuisce. Ora Salvatore si rivolge alla Regina Nera) E tu non ne puoi più di fare la parte della cattiva. Tutti qui ti odiano e tu lo sai, ma non vorresti fare e dire tutto quello che fai e dici e soprattutto... sei stressata! Sbaglio? (Regina Nera capisce ed annuisce) Avanti allora, fatevi dei complimenti!

REGINA NERA (comunque riluttante, rivolta alla Regina Bianca) Avete un abito abbastanza decente.

REGINA BIANCA (comunque riluttante, rivolta alla Regina Bianca) Avete una acconciatura al limite del passabile.

SALVATORE Vi dovete dare del tu!

ALFIERE E poi, scusate se interrompo, ma qui occorre del savoir-faire, della classe, uno spescialista dei complimenti insomma. Posso permettermi di dare dei suggerimonti?

SALVATORE Prego, prego...

ALFIERE (alla Regina Nera) Mia Regina...

SALVATORE Non è la tua regina!!!

TORRE (si alza di scatto) Spezzo?

ALFIERE Non! Non! Ho capito perfettamonte il punto.

TORRE (si risiede contrariato) 

ALFIERE Ricominscio. Donque.. ‘deve’ scercar... ‘devi’ scercare di esaltare al massimo quello che credi sia il punto di forza dell’altra persona. Per esempio se io dovessi fare dei complimenti a lei, mia Reg... (Salvatore fa un gesto a Torre che si rialza per spaventare Alfiere) se dovessi farti dei complimenti metterei in risalto i... suoi... non sce la faccio... i ‘tuoi’ occhi che secondo me sono un concentrato di...

REGINA NERA (Scocciata) Si, si, ho capito... (alla Regina Bianca) Sei abbastanza proporzionata per essere così... alta.

ALFIERE Oui!

REGINA BIANCA Anche tu non sei male pur essendo così... bassa.

REGINA NERA In fin dei conti, ‘altezza mezza bellezza’...

ALFIERE Oui, oui!

REGINA BIANCA In fin dei conti si possono trovare grandi qualità anche in un piccolo corpo...

REGINA NERA La tua altezza ti conferisce sicuramente una maggior regalità!

ALFIERE Oui!

REGINA BIANCA Sei un esempio di come la regalità non dipenda dalla statura...

REGINA NERA Alta, regale...

ALFIERE (verso di piacere)

REGINA BIANCA Ciò non di meno, anche voi...

REGINA NERA Alta, regale, grande... gran portamento, grandi spalle, grandi occhi, il naso...

ALFIERE Non...

REGINA BIANCA Il naso?

REGINA NERA Si beh, anche il naso, voglio dire, è logico che il tutto sia proporzionato...

ALFIERE Forse...

REGINA BIANCA Che hai da dire sul mio naso?

REGINA NERA Ma niente tesoro, hai un naso ‘regale’, inutile negarlo.

ALFIERE (verso di scontentezza)

REGINA BIANCA Che vuoi dire?

REGINA NERA Meno male che sei così alta altrimenti, cò tutti quelli che te girano intorno, se te giri de scatto ammazzi qualcuno.

ALFIERE (verso di scontentezza)

REGINA BIANCA Io almeno ce l’ho qualcuno che mi gira intorno. Te ormai ce l’hai talmente chiusa che c’è vò l’apriscatole.

REGINA NERA Per la tua invece so già pronti i progetti per la costruzione della Tangenziale!

ALFIERE (verso di scontentezza)

REGINA BIANCA Ma pensa a vestitte in un modo decente, me pari Mortisia me pari.

REGINA NERA Dimmi un po’, è trucco quello che hai sulle guance o qualcuno ti ha vomitato in faccia?

ALFIERE (verso di scontentezza)

REGINA BIANCA Sai cara peccato che fai la cacca, altrimenti potevi almeno servire come soprammobile!

Le regine fanno per scagliarsi l’una contro l’altra ma vengono fermate dai rispettivi ‘pezzi’.

SALVATORE Ma si! Ma si! Va bene lo stesso, odiatevi pure! Che litighiate o no è la stessa cosa, l’importante è uscire dal ruolo di regina degli scacchi! 

ALFIERE A sgiudicare dal loro linguaggio proprio non direi che siano due resgine. (quasi tra sé) C’est ne pas la meme chose...

SALVATORE E tu smettila di parlare francese!

ALFIERE Mais...

SALVATORE La regola deve valere anche per te! Prova a parlare normale e togliti quella ridicola parrucca!

ALFIERE (Tossisce, togliendosi la parrucca) Ehm... 

TORRE (Ridacchia nel vedere Alfiere senza la parrucca)

ALFIERE Che devo dire?

SALVATORE Ma non lo so dì quello che vuoi! Sfogati! Di’ qualcosa che non hai mai avuto il coraggio di dire!

ALFIERE Qualcosa che non ho mai... ebbene... (in romanesco spinto o qualunque altro dialetto in cui sia in grado di parlare l’attore. Rivolto alle Regine) Signore mie, sarete pure le uniche femmine decenti qua dentro ma c’avete n’alito che ammazza i sorci! Ah! l’ho detto!

Le Regine sono piuttosto piccate e, di nascosto, fanno la ‘conchetta’ con la mano per sentirsi l’alito, mentre gli altri fanno scattare un applauso scrosciante e qualche ‘Bravo!’ ‘Bravo!’ mentre il Re va a stringere personalmente la mano ad Alfiere.

SALVATORE Bene! Finalmente avete capito che potete essere anche altro, basta volerlo! Ma adesso...

RE Aspetta un attimo. E tu?

SALVATORE Io cosa?

RE Non mi sembra che tu abbia dato prova di poter cambiare.

SALVATORE Ma...

PEDONE BIANCO Possiamo fare un piccolo esperimento...

PEDONE NERO Cioè?

PEDONE BIANCO Cavallo...

CAVALLO Si?

PEDONE BIANCO Come si chiama quel pedone a cui fa sempre tanto male la schiena?

CAVALLO Enrico.

SALVATORE (scattando) Yorik! Povero Yorik! (corre a prendere la testa di Pedone Nero) Io lo conobbi, Orazio, un uomo di... (lascia la testa di Pedone Nero) aaagh!... (si contorce) non ci riesco... (riprende il Pedone Nero) Yorik! Povero... (lo lascia) è terribile... non ce la faccio... (imita Yoda di Guerre Stellari) resistente sono io grazie alla Forza... ma non così resistente... (rientrando nei panni di Salvatore, riprende Pedone Nero) ... un uomo di un’arguzia infinita, di fantasia senza... (lo lascia) ci devo riuscire... ci devo riuscire... si... SI!!! Ce l’ho fatta, anch’io sono libero! Sono libero...!

CAVALLO Enrico!

SALVATORE Sono libero...

PEDONE NERO Enrico!

SALVATORE Sono libero... è inutile che insistete, sono libero! E adesso che tutti siamo pronti vi devo chiedere: siete preparati al grande salto?

TORRE Eh?

SALVATORE Ma non lo avete ancora capito? Ora siete pronti per il grande salto! Ora siete pronti per uscire di qui!!!

PEDONE BIANCO Cosa? Ma sei matto?

REGINA BIANCA E come faremmo ad uscire da qui?

REGINA NERA E per andare dove, poi?

SALVATORE Per andare dove più ci piace, per vedere tutti quei posti che avremmo voluto e dovuto vedere se non fossimo rimasti ingabbiati qui per tutto questo tempo!

RE Ci pensate? Poter andare dove vogliamo, potersi muovere a piacimento...

PEDONE NERO Niente più inchini...

PEDONE BIANCO Niente più partite a scacchi... 

REGINA BIANCA Niente più scatola...

REGINA NERA Niente più stress...

CAVALLO Niente più quadrati... 

ALFIERE Un sacco di femmine...

TORRE Ma come famo?

SALVATORE Sfondiamo!

REGINA BIANCA Sfondiamo?

REGINA NERA E cosa sfondiamo?

SALVATORE (quasi sussurrando indicando e accarezzando la quarta parete, quella parete immaginaria che divide il palcoscenico dal pubblico) La parete...!

La notizia viene accolta con un certo timore reverenziale...

PEDONE NERO Ma come?

SALVATORE Forza! Tutti gli uomini prendano le dame per formare un ariete. Tu Torre sarai l’ultimo della fila e darai la spinta definitiva al momento dell’impatto. (Imitando Russel Crowe ne ‘Il Gladiatore’) Al mio segnale, scatenate l’inferno!

Gli uomini si mobilitano e formano un ariete con le dame e si dirigono verso il pubblico. Questo ariete dovrà sfondare la quarta parete.

SALVATORE Bene! Pronti...? ... Via!

Gli uomini caricano e fingono di aver dato una botta alla parete.

SALVATORE Forza che sta per cedere, un altro colpo, su! Pronti...? ... Via!

Gli uomini caricano e fingono di aver dato una botta alla parete.

SALVATORE Ne serve un’altra. Pronti... ? ... Via!

Gli uomini caricano e fingono di aver dato una botta alla parete. Tutti si rendono conto che 
è stata aperta una breccia.

SALVATORE (emozionato) Ce l’avete fatta! Avete aperto una breccia! Ora possiamo passare... possiamo passare dall’altra parte... forza allora, mettete via le dame e preparatevi. Chi è il primo?

Gli uomini appoggiano le dame e poi tutti confabulano sul da farsi ma nessuno ha il 
coraggio di andare per primo, così dopo un breve conciliabolo mandano Cavallo a parlare 
con Salvatore.

CAVALLO (Recalcitrante, spinto dagli altri va da Salvatore) Ehm...

SALVATORE (scocciato) Si???

CAVALLO Ehm... il fatto è che noi... io... insomma qui nessuno ha il coraggio di fare il primo passo. Per cui noi avremmo deciso di chiedere a te di andare per primo. (Torna subito in mezzo agli altri)

SALVATORE (Ride) Vigliacchi... c’è Salvatore, mandiamo avanti lui... (ride) ... certo che vado io! (Si avvicina all’ipotetica apertura, la guarda un pochino timorosamente e poi si gira verso gli altri imitando Jim Carey in ‘The Truman Show’) E casomai non vi rivedessi: buon pomeriggio, buonasera e buonanotte! (Si inchina a tutti, fa per oltrepassare la quarta parete, con somma eccitazione e trepidazione di tutti gli altri, ma si ferma e scoppia a ridere fragorosamente) Ah ah ah ah ah ah ah !!! Ma dove volete andare?! (altra risata) Ah ah ah ah ah ah ah !!! Davvero ci avete creduto? Ah ah ah ah ah ah ah !!! (infuriato) Pazzi! Siete solo dei pazzi! Ma chi vi credete di essere? Ah ah ah ah ah ah ah !!! Voi... voi siete dei pezzi degli scacchi, non dimenticatelo mai! Voi non potete andare da nessuna parte! Non potete andare da nessuna parte! Ah ah ah ah ah ah ah !!!

RE Ma ci hai detto che potevamo essere quello che volevamo!

SALVATORE Bugie!

PEDONE NERO Che potevo non inchinarmi se non volevo...

SALVATORE Bugie!!

PEDONE BIANCO Che potevamo andare fuori da questa scatola!

SALVATORE Bugie!!! Ah ah ah ah ah ah ah !!! (mostrando il proprio vestito) Siete dei pezzi degli scacchi! Guardate i vostri abiti. Siete pedoni, alfieri, torri, cavalli, re e regine. Non potete essere altro. 

PEDONE NERO Non gli diamo retta, usciamo!

SALVATORE Se uscite di qua cadrete per terra e batterete la testa come è successo a me! E resterete immobili, senza potervi muovere finché i giocatori non si accorgeranno di voi e vi riprenderanno per rimettervi sulla scacchiera e giocare. E voi... giocherete! Ah ah ah ah ah ah ah !!! Giocherete finché loro vorranno e tornerete in questa scatola solo quando verrete mangiati e rifarete sempre le stesse cose. E’ il nostro destino, non possiamo farci nulla! Ah ah ah ah ah ah ah !!!

Tutti i pezzi restano sbigottiti, sgomenti e soprattutto, delusi.

TORRE (rivolto alla Regina Bianca) Regina, deve...

La Regina Bianca guarda un momento verso l’alto, si posiziona accanto all’uscita dei Bianchi ed esce.

SALVATORE (mentre la Regina sta per uscire) Vedete? La vita continua e voi non potete fare nulla per cambiarla! Dai, non fate quella faccia! Per un po’ abbiamo movimentato questa noia! (inchinandosi verso il lato dei Bianchi) Non è vero mia Regina?... Anche se non potete andare dove volete, anche se vi sembra di essere manovrati, anche se è vero che siete manovrati, ricordate che c’è la scatola! Questa splendida squallida scatola! E ricordate che il ruolo che giocate qui è quello che vi siete scelti voi! Qui non vi può manovrare nessuno... qui potete scegliere di essere quello che volete, di ‘fare’ quello che volete! Fate come Salvatore!... eh... eh... Salvatore... (triste)... Finché non ricomincerà un’altra partita... (di nuovo allegro) E voi, Cavallo e Pedone, (li va a prendere e li porta a giocare a carte) tornate a giocare a carte che non è successo niente, qui non può succedere niente! Qui ogni giorno deve essere uguale all’altro. E tu (rivolto al Pedone Nero), fai l’inchino alla tua Regina e vai a giocare a carte, e mi raccomando, attento che si fanno i segni!

CAVALLO Io non ci sto! Prima ci fa credere una cosa e poi... uffa!

ALFIERE In effetti non ti sei comportato affatto bene, c’est ne pas juste!

RE Concordo pienamente col moschettiere!

ALFIERE Mais io non sono un moschettiere! (scocciato va a sedersi insieme agli altri per giocare a carte)

Ora, sulla scena, tutti si mettono a parlare rumorosamente tra di loro mentre si verificano 
contemporaneamente queste situazioni: Salvatore prende Torre e si mette a parlare con lui 
in fondo alla scena; Regina Nera parla con Re; Alfiere chiede il permesso di giocare a 
carte e si mette a discutere animatamente e ad alta voce con Cavallo e Pedone nero sul 
fatto che lui vuole giocare a Bridge. Il tutto avverrà, naturalmente, con recitazione a 
braccio degli attori finché il protagonista sarà il loro caos di voci. Dopo qualche secondo 
entra un Pedone bianco. Tutti si zittiscono. Appena il Pedone finisce di sgranchirsi si 
contorce dal mal di schiena.

ENRICO (bloccato dal dolore) Ah! Oddio, oddio!

TUTTI Enrico!

SALVATORE (visibilmente felice di poterlo dire di nuovo) Yorik! Povero Yorik!

Ricomincia il caos di voci. Salvatore corre da Pedone nero, lo afferra e recita il pezzo di 
Yorik dopodiché va a parlare con Torre. Il Re corre a prendere Enrico e gli chiede chi è il 
Re adesso e di spiegare alla Regina bianca tutta la faccenda. La Regina capisce di essere 
nel torto e abbraccia il Re. Alfiere, Pedone nero e Cavallo continuano a parlare di carte. Il 
tutto avviene con recitazione a braccio fino ad arrivare ad un’assordante confusione.

PEDONE BIANCO (con voce portata) Scusate...

Nessuno lo sente e tutti continuano come se niente fosse.

PEDONE BIANCO (a voce alta) Scusate...

Nessuno lo sente e tutti continuano come se niente fosse.

PEDONE BIANCO (a voce alta) Scusate...

Nessuno lo sente e tutti continuano come se niente fosse.

PEDONE BIANCO (urlando) Silenzioooo!

Tutti zittiscono contemporaneamente tranne Torre che continua a parlare come se non si 
fosse accorto che tutti stanno zitti.

TORRE (rivolto a Salvatore, con voce smaccatamente omosessuale) E allora io le ho detto, mamma insomma la vita è mia, se voglio vivere sulla spiaggia e andare in giro nuda...(si accorge che tutti stavano zitti ad ascoltare lui)...oh...(e china la testa)

Tutti guardano in alto e chi stava seduto si alza. Le luci diventano molto soffuse ed in sala 
si sente il brano finale della partita di scacchi del film ‘2001 - Odissea nello spazio’, preso 
direttamente dal film. Sul sottofondo musicale dell’inizio della scena la voce di pedone 
bianco ripeterà una frase del monologo iniziale preregistrata:


PEDONE BIANCO ... Quei tipi inespressivi, che non ti guardano mai negli occhi, che non lasciano trasparire la benché minima emozione... un computer! ...



Dal film:

FRANK Allora... la Regina mangia il Pedone.

HAL L’Alfiere mangia Pedone di Re.

FRANK Mh... sono nei guai. (pausa) Mmmmh... Torre in D1

HAL Mi dispiace, Frank, forse ti è sfuggito: Regina in F3, Alfiere mangia Regina, Re mangia Alfiere, scacco matto!

FRANK Ah... a quanto pare hai ragione. Bravissimo.

HAL Grazie per la bellissima partita.

FRANK M-mh. Grazie a te.

- FINE -