PRIVACY

Di Duccio Camerini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

RAGAZZO

ARCANGELI

APOSTOLO

EDOARDO

ZOE

 

 

 

 

 

 

 

Tre luoghi:

uno studio, un deposito provvisorio, un locale vuoto.

 

 

SCENA 1

 

LOCALE VUOTO

 

 

 

RAGAZZO Ah, mò ti ci stai zitto... Nervoso... Ansioso?... Incazzato, proprio.

Che ne so perchè. Non posso contare su nessuno. Tanto per cambiare. Tu sei un minorato mentale... sì, sono ansioso, bravo,

hai vinto una bamboletta... Che, mi devo vergognare?

 

Armeggia su un pannello elettrico che ha appena fissato al muro.

Si avvicina a un tubo aperto che scende dal soffitto.

 

Mi senti o no!

VOCE (dal tubo) Ti sento. Non urlare.

RAGAZZO S’è accesa la spia verde?

VOCE No...

RAGAZZO (pausa) Che mi significa...?

VOCE No.

RAGAZZO Per chi mi prendi? Questo è un no che sfotte.

VOCE Ho detto solamente no.

RAGAZZO Non ti fidi di me?...Bè, via, aria, smammare, sei tu che m’hai chiesto lavoro... non stiamo partendo male, stiamo partendo peggio!... tu ti pensi che non sono all’altezza, lo sento, porca merda!... tu critichi, mica collabori... che ti frega, eh, se

la spia verde non si accende...Come cristo fa a non accendersi!

VOCE (pausa) S’è accesa.

RAGAZZO (pausa) E me lo dici così?

VOCE Non volevi che ti interrompevo...

RAGAZZO (pausa) S’è accesa...che fa, lo decide da sola? Quando gli gira s’accende? Com’ha fatto ad accendersi se prima era spenta!

 

VOCE Beh, una lampadina s’accende se prima sta spenta....

RAGAZZO ... zitto, per carità, che sennò ti caccio....continua a grattare, gratta, fatti la stanza là di sopra col caminetto... te li sei levati quei cazzo di occhiali da sole?

VOCE Senti, domani lavoriamo di notte...

RAGAZZO Non darmi ordini, comando io. Di notte?...Vabbè. Basta che ci vedi mentre lavori. La stanza che ti sei fatto ieri era piena di bitorzoli...Hai lasciato quei muri che parevano borsette di coccodrillo...

Ce lo devi perdere, più tempo!...Intanto io combatto qua sotto coll’impianto di riscaldamento... che or’è, che o’rè?

VOCE Le cinque...Non è meglio che ci sbrighiamo?, facciamo il grosso...

RAGAZZO (pausa) Sette mesi...(bussa sul tubo) ricevuto?, e qui sarà pieno di gente...Ma non di handicappati come te, gente sveglia !... il Club del Gioco Multicodice/Intercodice, infatti è proprio...

VOCE Dài, mò non metterti a pensare alla concorrenza...

RAGAZZO Demente! Sei un subnormale!...Il Club del Gioco Multicodice/Intercodice siamo noi! NOI!... IO... sto trasformando questo cesso nel Club del Gioco Multicodice/ Intercodice... ma per farlo pago le autorità - e non esca da questo tubo - così chiudono un occhio sui lavori che facciamo... Quindi con i soldi che fuoriesco voglio che il Club del Gioco Multicodice/Intercodice venga su micidiale, mi spiego? Il più grosso casinò multimediale d’Europa, d’accordo?, niente bitorzoli, occhei? Anche perchè figure del cazzo con lo sponsor non le faccio...mi mandano gli ultimi ritrovati; video-giochi che ti ci vedi dentro, roulette ologrammi-laser, slot-machine interattive, lo scopone elettronico, i dadi virtuali.... (bussa sul tubo)

VOCE Posso fare una domanda?

RAGAZZO No!

VOCE Se c’è tanta fretta, chiamiamo una ditta, degli operai...In due siamo pochi.

RAGAZZO E’ un consiglio, questo. E non mi servono consigli grazie... Non mi serve nessuno a me. Faccio tutto con queste mani. C’ho talento per organizzare le cose.... Tutte, le cose... Talento.... L’ho preso da mia madre.... (pausa) Tu non m’hai ancora capito a me... Epperò mi conosci da un pezzo... bè, ti dico una cosa che non t’ho detto mai, così t’impari ... io sono uno che... non sono venuto al mondo come voi...esatto, prima c’erano dei segni... del destino... parlavano di me... Ah, mò ti ci stai zitto... tu non sai niente di me.

 

 

 

 

 

SCENA 2

 

STUDIO

 

 

Arcangeli è assorto, in poltrona.

La porta si apre, spingendo dentro musica e chiacchiere della festa di là.

L’apostolo entra e richiude.

 

 

APOSTOLO Disturbo?

ARCANGELI (pausa) Avanti.

APOSTOLO Perchè quell’espressione di disgusto?

ARCANGELI E’ la mia faccia... E in più, vorrei partire.

APOSTOLO Partire? Ora?

ARCANGELI Ultimamente voglio sempre partire... lontano, lontano... Ma non riuscirei a sopportare il distacco dai miei oggetti... Mi cercano?

APOSTOLO ...perchè hai dato un cocktail, se non ti andava?

ARCANGELI Mi piace avere gente intorno... ci sono nato a Villa Dionisia, e la preferisco gremita di viventi, anzichè di fantasmi...troppe memorie di antiche ere gloriose e, qui...Come diceva Flaiano: coraggio,il meglio è passato... Coraggio, tu devi parlarmi. Lo percepisco....

APOSTOLO Forse sì... vedi, ecco...

ARCANGELI E percepisco anche dell’altro...(pausa) un sogno...fatto stanotte... si ricompone ...un uomo...che si macchia di un’azione orrenda... della più orrenda, delle azioni... contro natura...è in pericolo... lo vedo...lo vedo...ma so che non posso fare più nulla per lui ...è perduto!... Perduto!... (si alza, vacilla)

APOSTOLO (gli prende un braccio) Stai bene?...

ARCANGELI Perduto...

APOSTOLO Ce la fai, da solo?...

ARCANGELI Cosa vuoi! (si divincola)

APOSTOLO ... devo parlarti.

ARCANGELI (pausa) Mi stai sempre attaccato, tu. Aderisci...Gli altri miei accoliti come dicono sui giornali? La mia corte, i miei apostoli... gli altri miei apostoli sono più discreti.Sarà perchè sono giovani. Tu sei vecchio e scalpiti. Sai che ti resta meno tempo.

APOSTOLO Mi interessa una donna. E’ di là.

ARCANGELI (distratto) Che ore sono?

APOSTOLO Le cinque...

ARCANGELI Scopatela.

APOSTOLO Vorrei sapere chi è.

ARCANGELI Scusami, non per recensirti il look, ma hai dei pedalini fuori tonalità.

APOSTOLO Fuori...?

ARCANGELI Radicalmente, fuori.

APOSTOLO Non sapevo che il celebre Arcangeli fosse passato dalla critica letteraria a quella...di costume.

ARCANGELI Battuta fiacca. Resta il pedalino errato.

 

 

La porta viene riaperta da qualcuno che ci urta contro: i rumori della festa tornano vicini.

Arcangeli si avvicina alla porta, scruta il salone. L’apostolo lo imita.

 

 

APOSTOLO Non...non la vedo...aspetta...

ARCANGELI Dio dei cocktails, perdonami...chi ho invitato?...

APOSTOLO L’avevo incontrata altre volte, qui...

ARCANGELI ...sono lugubri,e grevi...Sembra un funerale di periferia...

APOSTOLO In effetti...troppe soubrette, troppi critici... troppi apostoli...

ARCANGELI Buono... non scalpitare...C’è stato un tempo in cui mi sarei tagliato un braccio per diventare un opinion-maker, un intellettuale, sì, un critico... Oggi, ho l’impressione di non avere che lo stretto indispensabile alla sopravvivenza.

APOSTOLO ...Eccola!...Laggiù!...porta un cappello nero, con piume di struzzo... e un filare di perle grosse attorno al collo...la vedi! Chi è!

ARCANGELI (pausa) Chiudi la porta.

APOSTOLO Un pò appariscente, forse... (chiude)

ARCANGELI (riaccende il sigaro) Lungi da me una condotta censoria... ma ho paura che non ci sia niente da fare, con lei.

APOSTOLO Frigida? Lesbica? Transessuale?

ARCANGELI E’ la cameriera.

APOSTOLO Non parliamo della stessa persona...

ARCANGELI Sì, un’eccentrica fan, che supplicava di vivermi alle costole; spesso la sorprendo in biblioteca a divorare libri senza capirli... quando invece dovrebbe sgrassare casseruole, ò percuotere tappeti, estinguere quella polvere che appunto il suo frivolo amore per la cultura fa prosperare. La odio. La vorrei morta... hai visto, in società si vergogna di fare la cameriera, la stronza, e indossa toilettes demodè. Stronza. Stronza. Merda. Vaffanculo.

APOSTOLO Prima girava col vassoio dei rustici... però teneva a precisare che era un’amica di famiglia che dava una mano in assenza dei domestici... perchè non la mandi via?

ARCANGELI Non le ho mai pagato i contributi... Mi ha incastrato. Puttana.

APOSTOLO Potrei liberartene, la assumo io.

ARCANGELI (pausa; aspira il sigaro) Vuoi avere una relazione con una cameriera. A ... Andiamo, cosa stai dicendo! La vita è una, ed è lotta, conquista. Ambizioni, piccolo uomo, ambizioni!... (pausa) Già che ci sei ,dammi una mano...(socchiude la porta)...La mia domestica fuma con gli invitati parlando di politica... dovremo provvedere noi due a servire i drink...

APOSTOLO Noi due?...

ARCANGELI Anzi, senti...ci sono dei giornalisti, sarebbe meglio...

APOSTOLO Già, non è l’ideale che tu ti metta la crestina in testa...ci penso io.

ARCANGELI Grazie... Mi porteresti qualcosa di forte?

APOSTOLO (si avvia, poi si rivolta) Ma...dopo che avrò servito tutti...

ARCANGELI Sì?

APOSTOLO ... parliamo un pò...

ARCANGELI (lo guarda) Di che?

APOSTOLO Un pò...

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 3

 

DEPOSITO PROVVISORIO

 

 

L’ambiente è pieno di scatole, mobili, arredi e addobbi sparsi alla rinfusa. Edoardo è perplesso.

 

 

 

EDOARDO Non esiste.

ZOE (da fuori) Non ti sento...

EDOARDO Io non prendo uno spillo.

ZOE (c.s.) ...Sai l’ora?

EDOARDO Faccio le cinque...Eppoi, il nome non è il mio, scusa.

ZOE (c.s.) Parla anche di te, quando scrive delle persone che qua c’hanno vissuto... (entra) Il taglierino? Le forbici non tagliano.

EDOARDO (glielo passa, Zoe esce) Zoe, sono quasi vent’anni che manco da questa casa... sì, tu l’avevi conosciuto da poco, ma se non altro l’avevi conosciuto...io non sapevo più niente di lui...fratelli, ma troppo diversi, e divisi...lui qui, io in città... sei anni che non lo vedevo nè lo sentivo... Per me era già morto.

ZOE (si affaccia) Questa è una brutta cosa da dire.

EDOARDO La vita andata è andata...sì, certo, ora sono qui, tu mi hai chiesto di starti vicino, ma la settimana prossima tra me e questo posto finita. Chiuso.

ZOE (rientra) Che t’ho chiesto io?

EDOARDO Di...restare, no?

ZOE No. Sei restato da te, non te l’ho chiesto io. (esce) Insomma non vuoi niente.

EDOARDO Non c’è più niente che mi lega a questo posto. Eh, triste, lo so...

ZOE rientra con un quadro incartato) ...devo fare un nodo, dammi un dito......

EDOARDO No, sennò ti prendi tutto il braccio.

ZOE gli prende il dito) Edoardo, non cazzeggiare...qua la roba è troppa... io la devo smaltire.

EDOARDO Non c’è bisogno che adoperi questo linguaggio... Smaltisci. Che vuoi da me.

ZOE Ti porti via qualche cosa...a lui gli farebbe piacere... sei cresciuto con lui, in questa casa...

EDOARDO Questa ora è casa tua. Se posso riavere il mio dito, grazie...

ZOE Uhmm...e io che faccio ? Butto tutto?

EDOARDO Butta, non mi riguarda.

ZOE Non me la sento, no? ... non mi metto mica a giudicare i rimasugli di un morto... tuo fratello è ancora caldo...non te ne puoi fregare!... eppoi questa casa scoppia... io in teoria ci dovrei vivere e mi serve spazio... perchè forse non sarò manco sola... e comunque ci sono da preparare le visite guidate, la mostra... Ecco, prenditi i quadri. (lo tocca)

EDOARDO Prego?

ZOE E...quelle sedie, forza. Levamele di torno.

EDOARDO Non ci penso proprio. In città ho un appartamento piccolo. Vivo solo.

ZOE (lo tira per un braccio) Cambi casa, cambi vita!...Sedie e quadri fanno sempre comodo.

EDOARDO Zoe, Zoe ...che tocchi? Per favore, giù le manine... ognuno al posticino suo, eh?... chi ti conosce, scusa...Fino a un mese fa non sapevo neanche che esistevi, e tu tocchi, smanacci...

ZOE E’ un mese e quattro giorni, che è morto.

EDOARDO (pausa) I quadri...se è per aiutarti, prendo quelli... li brucerò sull’autostrada... Sei sicura che non vuoi tenerli?

ZOE No, sono croste. Prenditeli tu.

EDOARDO Grazie...imitazioni di De Chirico, falsi.

ZOE Eeh su, per ricordo.

EDOARDO Di chi, del falsario?

ZOE Il comò!...Ti prendi pure quello.

EDOARDO Io prendo i quadri, e se insisti neanche quelli.

ZOE Ti gonfierei di botte, possibile che sei tanto deficiente!

EDOARDO ...cosa dici ,che gonfi, quasi non ci conosciamo, non si parla così ad un estraneo.Buonina lì.

ZOE ...qui ci sta un’eredità, c’è gente che si sbranerebbe per un cerino, e tu che sei della famiglia... (gli dà una pacca)

EDOARDO E basta!...Sempre con ‘ste mani addosso!... (pausa)... già non mi piace, casa mia, in città... e tu me la vorresti riempire con tutta questa roba morta...!

ZOE Perchè non ti piace casa tua?

EDOARDO Non ti impicciare, sono fatti miei, non ci conosciamo abbastanza.

ZOE Perchè vivi solo? Hai dei problemi?

EDOARDO Ma che cos’è tutta questa confidenza...

ZOE L’hai detto te che non ti piace la vita che fai.

EDOARDO Non ho detto questo!

ZOE Non ti piace casa tua, è lo stesso. Non ti piace là,non ti piace qua...

EDOARDO Che ne sai di me! Che t’importa di quello che mi piace!...

Si vive ugualmente.... anche se non ti piace una casa... si vive, anche senza QUESTA casa... ho fatto una fatica, anni fa, per scappare... e mi ci vuoi far tornare dentro?...Ho preso una stanza

in albergo con vista sul lago. Non ti dispiace restare sola, vero?

ZOE Ah, figurati, io qua ci sto una favola.

EDOARDO Non ne dubito... senza mio fratello tra i piedi.

ZOE Non sembri dispiaciuto, eh?...

EDOARDO (pausa) Che notizie ci sono.

ZOE Nessuna...stanno sempre con quello che ha detto la guida che l’ha trovato: forse è scivolato, salendo al rifugio...

EDOARDO Sì, di notte, sulle montagne... con le scarpe di vernice.

ZOE Beh, non hanno ancora capito se...

EDOARDO Se si è ammazzato?

ZOE Diciamo: com’è morto.

EDOARDO Non di morte naturale, da quello che ho visto all’obitorio.

ZOE ... certo, spiaccicato in fondo a un burrone, è una brutta morte...

EDOARDO Sì, brutta.

 

 

 

 

 

 

SCENA 4

 

LOCALE VUOTO

 

 

 

RAGAZZO Sssst!...hai sentito?...Cos’era?... Oh, datti una svegliata, che era!...

VOCE (dal tubo) Cosa?

RAGAZZO Voci...rumori...

VOCE Qua sopra no.

RAGAZZO ...non è la prima volta...pareva che c’era qualcuno...Invece siamo soli, no?... no?

VOCE ...lo vedi, sei stanco... qua i giorni passano e non puoi fare tutto da solo...

RAGAZZO E’ tutto mio, comando io!, che mi devo vergognare?

VOCE ...non puoi rifare la facciata senza un disegno... Chiamiamo uno che ha studiato. Altrimenti crolla tutto.

RAGAZZO Studiato, eh, disegni, scuole, università...Non ci crede più nessuno!...cosa parli, tu, che per un pelo non sei mongoloide?...Già mi fai venire a lavorare di notte...Io ti caccio a calci nel culo e continuo da me! Tanto il fisico mi regge. Non c’ho paura di niente.

VOCE ...e fai troppi danni...hai segato quegli alberi là fuori...

peccato, me li ricordavo da bambino...

RAGAZZO Platani. Li odio, i platani... Dovevo fare posto al cantiere.

VOCE ...rompi tutti quei vasi, quei muri antichi...

RAGAZZO Uuuh, cocci, ruderi... è pieno! Che c’entro io se la casa l’hanno costruita sopra vecchie rovine! Dobbiamo distruggerle ’ste macerie, sennò niente Club del Gioco Multicodice/Intercodice e fai ciao con la manina ai soldi... (pausa) Non parli più...Proprio vero che sono una mosca bianca davanti a voialtri, dubbi, dubbi...lo sai che sei tu? Un fallito, sei ...

VOCE Perchè...? E tu, tu che...che...

RAGAZZO Io c’ho il Club del Gioco Multicodice/Intercodice. E non fare paragoni, che sei più vecchio di dieci anni.

VOCE Sei uguale a quand’eri ragazzino...

RAGAZZO Certo, perchè ero già grande....Nessuno era come me.E oggi è uguale, sì, non faccio parte di gruppetti, congreghe, sono un pezzo unico.

VOCE ...cioè sei figlio unico?

RAGAZZO Che era, una battuta? ...(pausa) E comunque sì, lo sai, no?...

VOCE ...non ti vedevo da una vita...e quand’eri piccolo...non eravamo veri amici.

RAGAZZO Ah no...?

VOCE Eravamo amici solo perchè abitavo qua vicino...

RAGAZZO Figlio unico... Embè?, e con questo? Dici che sono viziato!?... certe volte l’avrei ammazzata, mia madre... ripeteva che ero speciale, speciale, speciale!...poi ho capito che c’aveva ragione... (pausa) Non mi va di parlare di lei...e non mi vanno quei segni, se ci ripenso...segni del destino, prima che nascevo...Lei me li faceva imparare come il vangelo. Diceva che erano il nostro vangelo.

VOCE (pausa) Tua madre ci viene quando apriamo il Club ?

RAGAZZO Eh...se fa in tempo a rinascere. E’ morta.

VOCE Oh....mi dispiace...

RAGAZZO (pausa) ...pensa se rinasce dentro un platano...e io lo sego...! Dài, non perdiamo tempo, zitto e lavora.

VOCE E tuo padre?

RAGAZZO Che.

VOCE Tuo padre ce lo fai venire?

RAGAZZO (pausa) Ce l’ho scritto in faccia che c’ho un padre? M’hai mai visto con mio padre?

VOCE No... non lo so, era morto?

RAGAZZO Difficile che muore uno che non esiste...

VOCE Cioè?

RAGAZZO Eh, cioè...mia madre...s’è fatta sbattere da qualcuno...a quanto pare... però a me m’ha raccontato un’altra storia.

 

 

 

 

SCENA 5

 

STUDIO

 

 

ARCANGELI ...quindi proprio in quanto gli artisti sono ignari di sè, e per così dire incarnano l’inconscio della collettività, ne risulta che il critico funge da Super-Io...capito?

APOSTOLO Sì, credo...

ARCANGELI Non condividi?

APOSTOLO Non so, dovrei pensarci...

ARCANGELI Eh, pensaci...

APOSTOLO E’ per questo che hai stroncato il mio primo libro?

ARCANGELI Il tuo primo e ultimo, libro. E a ragione , si avvertiva in te un critico più che uno scrittore...

APOSTOLO Oh, ti ringrazio, ma non hai bisogno di mentire...mi hai preso con te per risarcirmi della delusione...

ARCANGELI ...se dovessi assumere tutti quelli che stronco...

APOSTOLO Sì, ma forse pochi degli stroncati ti ringraziano per quello che scrivi, pochi ammettono che il loro libro è realmente inutile... io l’ho fatto... pochi ammirano le tue parole di disprezzo, e pochi - credo - si rifugiano in te chiedendo di...essere cambiati...

ARCANGELI E dunque? Bando alle melanconie....

APOSTOLO Non sono più un ragazzo, non è facile cambiare vita alla mia età...

ARCANGELI Sì, lo so questo, me lo hai già detto... ma ora passiamo all’ordine del giorno. Il premio "Il romanzo è morto, viva il romanzo" - hai presente? - cerca un rilancio. Serviva un presidente della giuria di un qualche prestigio, e volevo conoscere il tuo parere...

APOSTOLO Hai suggerito il mio nome...?

ARCANGELI Ho imposto, il tuo nome.

APOSTOLO ...davvero?

ARCANGELI Come membro della giuria. Il presidente sono io. Che ne dici?, ho accettato la loro offerta fingendomi infastidito... la faccia mi aiuta... E ho posto, sì, una serie di condizioni....Tra queste, che uno dei giurati fosse persona di mia fiducia...Tu, bla, bla, bla.

APOSTOLO Grazie.

ARCANGELI Di che? Non posso affrontare a petto nudo gli editori.

APOSTOLO Perchè, gli editori interverranno sulla giuria?

ARCANGELI Negozieranno.

APOSTOLO Da quanti è formata la giuria?

ARCANGELI Sette noi compresi.

APOSTOLO Non avremo mai la maggioranza...!

ARCANGELI ...mi conosci, per veicolare le votazioni posso ricorrere a...

APOSTOLO No. Stavolta no.

ARCANGELI Per disinnescare manovre ostili ai candidati che proteggiamo...

APOSTOLO Solo se ci vedremo costretti.

ARCANGELI Uhmm...che noia.

APOSTOLO Giuramelo.

ARCANGELI Senti, vai un pò a fare in culo...Perchè non dovrei ? Li conosco tutti, i giurati, mi limiterò a solleticarli sui loro punti deboli... a loro piace, non chiedono altro... (prende un foglio, lo avvicina all’apostolo) Ecco, vedi, a lui possiamo promettere un articolo sul figlio che è musicista... a questo, beh, con questo funzionano solo i soldi... a lei, vediamo... lei te la porti a letto...

APOSTOLO Io? Ma scusa fallo tu...

ARCANGELI Non è il mio tipo....ecco, questo è un duro, con lui dovremo usare le maniere forti...sì, un ricatto, qualcosa di sporco si trova sempre... La vecchia invece...

APOSTOLO Me la porto a letto?

ARCANGELI No, è sempre stata asessuata... no, la vecchia la aggiriamo...anche perchè lei non legge una riga, fa leggere un suo amico, un paralitico... a lui ci penso io, lo porto da un dottore e gli faccio dire che è operabile... mi sembra che ci siamo, che dici?

APOSTOLO Francamente?

ARCANGELI ...francamente?

APOSTOLO ...sono perplesso....Penso ai poveri scrittori che concorrono al premio e che nulla sanno di queste congiure... penso al vincitore, che si crederà premiato in virtù della sua prosa... Insomma, Arcangeli, non sono affatto convinto che questo sia il modo migliore di esercitare la critica letteraria, ecco!...

ARCANGELI Noioso...potessi partire, partire...

APOSTOLO Finora ho seguito i tuoi insegnamenti...ma ho il sospetto di averli praticati per rivalsa....

ARCANGELI Contro chi?...Contro di me?

APOSTOLO No. Contro quelli che scrivono. Un tempo ero uno di loro.

ARCANGELI Puerilità, kinderheim...non ricercare negli eventi cause ed effetti...la vita è mescolanza.

APOSTOLO Dio, questi aforismi...(pausa) La critica dovrebbe essere una coscienza estetica a disposizione degli artisti... interrogare l’anima dei tempi...Invece quanti critici pensano solo a sè stessi... è indispensabile scegliere, secondo me, o di qua o di là...non può essere attendibile un critico che fa lo scrittore, o è colluso con una casa editrice e riceve uno stipendio extra...Arcangeli, vi comportate come se non esistessero regole, ma un solo fondamentale tabù: non avere potere...! (pausa) Ti ho offeso?

ARCANGELI (prende un flacone con delle pillole e una bottiglia di whisky) Sei un moralista, astratto, fuori dalla realtà... seppur veemente, tremante... perchè tu tremi, lo sai? Spesso tremi.

APOSTOLO E’ la passione che metto...

ARCANGELI Troppa.

APOSTOLO La paura.

ARCANGELI Di che?... (manda giù diverse pillole con lunghe sorsate di whisky) Circa l’inutilità che lamenti... secondo Wilde, l’arte è inutile...dico, se è inutile l’arte, la critica cosa sarà?... Spiacente di deluderti, questo mondo non sarò io a cambiarlo. Sono nauseato da me stesso, credimi.

APOSTOLO ...che bisogno c’era adesso di...

ARCANGELI Eh?...

APOSTOLO ...lo sai che dopo stai male...

ARCANGELI Cosa?

APOSTOLO Me ne vado.

ARCANGELI ... vigliacco, non vale... prima provochi e poi scappi...

APOSTOLO ...non mi piace vederti ridotto a quel modo...non sei più tu...

ARCANGELI ...Oh, invece sono proprio io... eccomi qua... guardami...

APOSTOLO Sì, Arcangeli...

ARCANGELI Mi hai trattato male...ma ora puoi rimediare...c’è qualcosa che potrà farmi piacere, tu lo sai...leggi dentro di te...cosa potrà farmi piacere... cosa? cosa?

APOSTOLO (pausa, senza volontà) Tu...tu...vuoi che ti dica quello che chiedo...

ARCANGELI Quello che chiedi?... Quello che chiedi al ristorante?

APOSTOLO No... Quello che chiedo alla mia vita.

ARCANGELI Ah...sì, interessante... cosa chiedi alla tua vita? Sentiamo.

APOSTOLO (pausa) Essere te.

ARCANGELI Ripetere, please...

APOSTOLO Essere te.

ARCANGELI Oooohh... ne ho prese troppe...comincio a non reggermi in piedi... (cade nella poltrona)

APOSTOLO Essere te.

ARCANGELI Che invidia... questo, non posso proprio chiederlo ...purtroppo, io sono già... ME.

APOSTOLO Essere te.

 

 

 

 

 

SCENA 6

DEPOSITO PROVVISORIO

 

 

ZOE Lui. Parli continuamente di lui. Allora prenditi la tua parte di eredità e vattene!

EDOARDO (distratto)....non sono stato nominato nel testamento, cercavo di farti capire quanto eravamo diversi...

ZOE Sì, vabbè...quel lavoretto sui libri l’hai finito?

EDOARDO E’ una prima lista...

ZOE (la prende, la legge) Libri con dedica.

EDOARDO Da bambini, io e mio fratello non potevamo immaginare come saremmo cambiati... io un dentista, e lui...(comincia a spostare mobili dal muro)

ZOE (legge) Prefazioni, postfazioni...che cerchi?

Edoardo sposta una specchiera, scoprendo uno sportello nel muro.

 

EDOARDO Toh...c’è ancora... lo sportello del montacarichi...

ZOE Introduzioni... E con questo?

EDOARDO ...l’aveva messo mio nonno per tirare su le scorte di vino dalla cantina...

ZOE (legge) Libri commentati e annotati.

EDOARDO ...mio fratello mi scriveva dei messaggi sul suo diario, e lo lasciava qua dentro... (prova ad aprire lo sportello) ...non si apre...

ZOE (legge) Dizionari. Enciclopedie.

EDOARDO (lo forza) ...dev’essere...incastrato...

ZOE (legge) Collezioni di riviste.

EDOARDO Non c’è verso... E’ incastrato, lo sportello.

ZOE Saggi di... (smette di leggere) ...ma che fai, chiami tuo fratello per cognome?

EDOARDO Non mi viene di scrivere il nome.

ZOE (legge) Saggi di Arcangeli, saggi su Arcangeli....

EDOARDO (pausa) Lo sai perchè ne parlo?

ZOE Perchè sei un sentimentale fracico. E ti manca.

EDOARDO Mi ha telefonato il giorno che è morto.

ZOE E... che t’ha detto?

EDOARDO Niente. Stavo operando e avevo dato ordine di non passarmi chiamate.

ZOE Ma dopo non l’hai richiamato?

EDOARDO Sì, appena finita l’operazione, due ore dopo... strano effetto, sentire che mi aveva cercato...ho fatto il numero con un bel pò di sensi di colpa... Ma a quel punto - stando alla polizia- lui era già volato nel crepaccio. Il telefono suonava libero... No, Zoe, non mi manca. Non l’ho mai amato. Forse non voglio bene neanche a me, ma so di essere un pò meglio di lui, anche se non ho un posto "mio" ...Parlavo di lui perchè... è proprio vero, niente finisce, tutto ritorna, sempre, sempre...

ZOE Che stai dicendo?...

EDOARDO Il problema è il tempo...Il tempo è Dio, e noi...noi siamo fuori... gli orologi stanno al tempo sì e no come... i tergicristalli di una macchina stanno alla formula della benzina.

ZOE Boh... (legge) Rassegna stampa.

EDOARDO Per questo vorrei che tu avessi la forza di buttare via tutto.

ZOE Ma và?... Ti ricordo che questa non è casa tua. Non più.

EDOARDO Appunto...e con tutti i lavori che ci hai fatto... sei tu l’erede universale, è universalmente saputo.

ZOE Beh... se m’ha lasciato tutto, un motivo ci sarà...

EDOARDO Chi dice il contrario

ZOE (pausa) E sarebbe?

EDOARDO Scusa?

ZOE Questo motivo, quale sarebbe?

EDOARDO Se non lo sai tu...

ZOE Eh... io mica lo so!...è stata una sorpresa, te lo giuro!...il cuore mi batteva a mille... No, non mi guardare così...non c’ho idea del perchè...

EDOARDO Ah no?...

ZOE Guarda che tra me e Arcangeli non c’era assolutamente niente... e se lo vuoi sapere, non è che io non volevo, è stato lui a dire di no, da quel signore che era... forse non gli piacevo...

EDOARDO Ci sarai rimasta male.

ZOE Una cosa media... però...stare qua era bello lo stesso...sì, anche se facevo la cameriera... la gente per casa, i libri, tutti quei discorsi... non riuscivo a farmi una ragione che si poteva vivere in quella maniera...quello era il mio sogno... proprio quello che dicevano Le Sorelle della Luce, farsi sempre le Domande Opportune...

EDOARDO (ridacchia) Le sorelle della luce?...

ZOE Non ti sei mai fatto le Domande Opportune?... "Voglio essere felice? Voglio essere importante per qualcuno? Sto cercando l’energia giusta che mi illuminerà? Non mi voglio fare queste domande e poi pentirmi dopo?...

EDOARDO (si volta a guardarla, senza ridere)

SCENA 7

STUDIO

 

 

Arcangeli è in poltrona, esanime. L’apostolo è in fibrillazione

 

APOSTOLO Non c’è nessuno in casa?!...Aiutatemi!... Arcangeli, rispondi... rispondi !...Lo sapevo... Non ti sopporto quando lo fai... oppure va bene, fallo, ma rispondimi....le altre volte ti riprendevi prima .... Arcangeli, non volevo dirti quelle cose... mi pento, parlami... (prende il telefono, fa un numero) Perchè... perchè...che c’entro io coi tuoi giochetti... e se non sono giochetti, non me ne sto a guardare mentre tu...no, questo no... Pronto!... senta, mi serve un’ambulanza per... un mio amico... non so, non mi risponde...cosa?...no, non credo... gli era già successo, non è così grave ... però sbrigatevi....

ARCANGELI Eh...oho...che cazzo fai, idiota... attacca quel telefono.

APOSTOLO Ah!...Ha parlato in questo momento!... sta bene...! Bene!...

ARCANGELI Portami a vomitare.

APOSTOLO (al telefono) Sentito?, altro che morto...glielo dicevo che non poteva essere morto... Lo conosco. Questo ci seppellisce a tutti... anzi, sa cosa le dico... adesso che ci penso... spero di morire prima di lui.

 

 

 

 

SCENA 8

LOCALE VUOTO

 

 

Il ragazzo è buttato per terra, vicino al tubo.

 

 

RAGAZZO I soldi li trovo...li trovo...i soldi li trovo, vedrai ...non possiamo darla vinta a dei burocrati....

VOCE (dal tubo) Ma come farai?...stiamo in ritardo...

RAGAZZO Eh?...non basta la polizia a fermarmi, possono appiccicare tutti i sigilli che vogliono al cantiere... io li trovo i soldi, li trovo !!...

VOCE Ma...i pezzi grossi, non stavano dalla parte tua?

RAGAZZO Eeeh! ... pure lo sponsor se la fila, dice che non ci viene a giocare un cane, qua... che questa è una fogna!... bè, andassero a spiegarglielo a quegli altri dei beni culturali, che c’hanno bloccato i lavori per quei quattro sassi... che cos’è, una gara a chi ci blocca per primo?... io sto solamente ristrutturando...e (pausa, bussa sul tubo) Sta’ a sentire, noi non ci fermiamo ... per il momento non costruiamo....dopo nove crolli, non ci vedono di buon occhio... però vai avanti, avanti, fai, fai !, una cosa qualsiasi... avvita le maniglie, le lampadine, porta le saponette nei cessi... così, tanto per dare fumo negli occhi... Io mi devo riposare, non c’ho più forze, arrivo subito...

VOCE Te lo dicevo che facevamo più danni che altro...

RAGAZZO Zitto e lavora... zitto... mi volete mettere i dubbi, eh?... che non sono capace a tirare su il Club del Gioco Multicodice/Intercodice tutto da me... (pausa) Allora sai che c’è?...Non parlo più con nessuno. Così v’imparate. Sciopero !...

 

 

 

 

SCENA 9

DEPOSITO PROVVISORIO

 

 

EDOARDO (si volta) Chi è?...

ZOE Eh?

EDOARDO C’è qualcuno...?

ZOE Chi ci deve stare...

EDOARDO ...è successo anche giorni fa... mi sono sentito sfiorare... e sentivo parlare, camminare... invece la casa era vuota... Eh, questa casa è decrepita. Figurati che vicino alle fondamenta hanno trovato i resti di una masseria del rinascimento, una chiesa romanica e un tempio pagano...E tu adesso ci vuoi fare la fondazione, il museo... Non è fuori mano, un museo in questo paesetto?

ZOE (con fastidio) Arcangeli abitava a Villa Dionisia. Dove lo dovrei... fare... ah....

EDOARDO E per lo studio cos’hai deciso? Lo sposti di sopra, nella stanza col caminetto?

ZOE Edoardo, piantala con le domande...! Ah...

EDOARDO Che hai?

ZOE Niente... sono stanca.

EDOARDO Infatti, sei pallida.

ZOE (lo guarda, pausa) .... perchè sei rimasto?

EDOARDO Per me, parto anche subito.

ZOE ...no, perchè rompi, fai le ripicchette, mi tiri giù... mi ci vorrebbero parole più... importanti, ecco.

EDOARDO Mio fratello è morto.

ZOE Da quando sei arrivato non vuoi "vedere"... ti basta quello che sai già, che è il meno, non conta... tutto sotto controllo, cerchi continuamente il trucco... e se il trucco non c’è?... quando una cosa non la capisci te la fai sotto, e il risultato è quell’aria sfigata, perchè - mò dimmi che sono cafona, non mi frega - perchè lo sai che non capisci un cazzo e ti senti stronzo e ti arrendi !... (pausa) Invece no... tutto può essere, niente è impossibile... Edoardo, io devo fare una cosa, e tu mi stai facendo perdere tempo. Se vuoi rimanere, lavora e zitto.

EDOARDO Sì, sì...

ZOE Vado a buttarmi sul letto. (si avvia)

EDOARDO ...Ah, Zoe...

ZOE Che c’è?

EDOARDO Volevo dirti...

ZOE Che.

EDOARDO (pausa) Ieri sera... in giardino... ho visto... delle... luci... nel cielo... luci colorate, intermittenti... si muovevano... erano belle.

ZOE Luci?

EDOARDO Sì.

ZOE Stelle?

EDOARDO No...non stelle.

ZOE E allora che erano?

EDOARDO (pausa) Mah... avevo bevuto... forse è stato il fegato...No, niente.

ZOE Eh?

EDOARDO Niente. Va’ a riposare....Niente, davvero. Niente.

 

 

 

 

 

SCENA 10

 

LOCALE VUOTO

 

 

Il ragazzo è buttato per terra, come prima.

 

 

VOCE (dal tubo) Ci sei? Ci sei?...Oooh !... (il ragazzo non risponde) Perchè non mi parli?... Guarda che mi piglio strizza... scendo giù? Eh? ...Scendo?...

RAGAZZO No, non mi serve niente. Stattene di sopra... Ce l’avete con me... (pausa) Prendetevela un pò con mia madre, grandissima troia!... ‘Sta villetta era sua, io l’ho soltanto ereditata!... Una troia. La più troia delle troie. E io... un figlio di troia... anzi, manco era sua...del professore, lei faceva la serva, questo è schiattato e gli ha lasciato la villetta... e che ci va a fare, mammina? Un museo!... Pazzesco, invece di capitalizzare!... Una troia!... Il museo chiude subito perchè non frega, ma a lei non gl’avete detto una parola, e a me mi venite a sindacare i coglioni... perchè!... Il Club del Gioco è un’idea grandiosa, che porta soldi per tutti... Ah, ma io vi faccio zompare per aria!... Le bombe, vi metto... Le bombe!... (pausa) E’ una grande idea... datemi una possibilità, fate i bravi... Una.

 

 

 

 

 

 

SCENA 11

 

DEPOSITO PROVVISORIO

 

 

Edoardo parla con Zoe, che è in un’altra stanza.

 

 

EDOARDO ...No, va tutto bene. Scusami Zoe, non volevo svegliarti... per un attimo mi sono scordato che riposavi ...Ti ricordi che ti parlavo di quelle luci?... Le vedo anche stasera - eccole - dalla finestra... tutto qui... sai che ti dico, mi fermo ancora un pò... vado avanti coi cataloghi, così ci avvantaggiamo... (guarda fuori)... Strane, che sono...volteggiano nel cielo, si confondono con le stelle...capisci, Zoe?... Non volevo svegliarti... è che quando le ho riviste, la voce mi è uscita da sola... Non volevo gridare.

 

 

 

 

SCENA 12

 

STUDIO

 

 

Arcangeli è alla scrivania, lavora.

Zoe entra di colpo.

 

 

ZOE Posso entrare !

ARCANGELI Sei dentro.

ZOE Ti prego, stammi a sentire, insomma...

ARCANGELI Sto lavorando.

ZOE E guardami in faccia!

ARCANGELI Sei la domestica. Non puoi dirmi cosa devo fare.

ZOE C’ho un guaio grosso. E che s’ingrossa. Non mi vedi che sto tutta quanta smaniosa?....

ARCANGELI Voglio sperare non si tratti ancora del tuo approccio nei miei confronti...

ZOE No, per quello...mi sono messa l’anima in pace, tranquillo... è un casino... altrochè. E non si spiega.

ARCANGELI ...già averti come cameriera mi imbarazza, se in più dovessimo aggiungerci una tresca...

ZOE Non fare lo stronzo !...

ARCANGELI Dovresti darmi del lei. E placarti. Sei in orgasmo.

ZOE Io? Che zozzata, però.

ARCANGELI Bene Zoe...visto che tra noi c’è il Nulla, poichè gli amori ancillari non si addicono alla mia età....

ZOE No, non mi trattare male...!

ARCANGELI Chi mi è toccata... Una scombinata, quello che più aborro... Una di quelle che hanno un’idea al giorno e finiscono per aprire erboristerie.

ZOE Sono incinta. Tantovale che t’incazzi subito.

ARCANGELI (la guarda, pausa)

ZOE Che è, t’è cascata la faccia?

ARCANGELI Incinta...

ZOE Bè, io te l’ho detto. Prima o poi te ne accorgevi.

ARCANGELI Uhm... e adesso che lo so?... (pausa) Il padre... lo conosco?

ZOE No... è lui, il guaio...!

ARCANGELI ... è contro l’aborto?

ZOE No, no... sono io che non voglio abortire.

ARCANGELI Ah, sei cattolica?

ZOE Più che altro sono vergine.

ARCANGELI ....Ascendente?

ZOE Macchè... sono vergine vergine. Vergine... sotto.

ARCANGELI (pausa) Eri, vergine.

ZOE Sì, la fai facile...scusa, fammi parlare... se ti dico che sono vergine...

Insomma, mi sono ritrovata incinta senza aver combinato niente!

ARCANGELI (pausa) Spiegati in lingua italiana.

ZOE Eh...sono vergine. Ma sono pure incinta. Che c’è da capire... Più chiaro di così.

ARCANGELI Non sei andata a letto con nessuno?

ZOE Embè, qua ci sta chi ci fa il prezioso...

ARCANGELI ...Non hai mai avuto un rapporto sessuale in vita tua?

ZOE Ho pomiciato.... ma non ci si resta incinta, no !?

ARCANGELI Stai dicendo... che l’imene è ancora intatto?

ZOE Che domanda indiscreta.

ARCANGELI Zoe... irrompi nel mio studio, mi coinvolgi in una storia ai confini della realtà... Tu non sei deflorata?

ZOE E direi ! Non ho fatto niente con nessuno!

ARCANGELI Non è possibile... (una pausa) Quando hai scoperto di essere incinta?

ZOE Un giorno mi sono svegliata con un malditesta, che m’è durato quasi una settimana... mi scoppiava la testa!...poi, Il ciclo mi si è interrotto; allora ho comprato quei cosi in farmacia... sai, "Predictor", "Mamma sì mamma no", bè, è venuto fuori che sto incinta.

ARCANGELI E... perchè ti saresti mantenuta vergine fino alla tua età?

ZOE Che, sono vecchia?

ARCANGELI Non di primissimo pelo.

ZOE Lo dici sempre... faccio troppi bordelli, c’ho le idee confuse, sono tutta arrovugliata...

ARCANGELI "Arrovugliata" io non posso averlo detto.

ZOE ...intorcinata... volevo che "quello" fosse diverso...io per certe cose mi vedo ancora piccoletta... aspettavo il momento buono... guarda che m’è andato a capitare, mannaggi’ai paperi...

ARCANGELI Perchè non vuoi ammetterlo? ...hai fatto la porca.

ZOE Me ne sarei accorta, No?!

ARCANGELI Potresti essere frigida...e non aver afferrato bene la situazione...

ZOE Sì, però qualcuno sopra di me l’avrei incontrato, tu che dici?... Ti pensi che non mi sono spremuta le cervella?... ho ripensato a quello che ho fatto ogni giorno, ma niente. Per esempio, niente bagni in piscina...No, sai, se prima di te c’è stato uno che ha fatto una porcheria, o che c’ha le perdite, potrebbe... Lo vedi, a tutto ho pensato.

ARCANGELI E sei certa di non esserti sdraiata con un uomo!... prova a ricordare... Un uomo, nudo... un atto che forse la tua inesperienza ti porta a sottovalutare, e che invece ha un nome: coito.

ZOE Insomma, oltre che vergine e incinta, mi devo essere pure rincoglionita?...Mi vuoi aiutare, senza farmi ‘ste interrogazioni? Non ci capisco niente... però mi pare chiaro che una cosa così non la prendi alla leggera... non capita tutti i giorni... non posso abortire... E’ un segno del destino.

ARCANGELI Un segno...? Ma che dici, sei una fanatica...

ZOE Capito, ti prendo un appuntamento dal mio ginecologo. Mi ha visitata quindici giorni fa che ero vergine, d’accordo, mi segui? Ecco, in queste due settimane non sono andata a letto nemmanco con la borsa dell’acqua calda!

ARCANGELI Contenta tu...

ZOE Non lo so se sono contenta, ma è vietato abortire... Perchè... è una magìa. Un miracolo. E i miracoli comandano loro.

ARCANGELI Miracolo, eh? ...Sì, per carità, niente di nuovo...In Galilea se non sbaglio accadde qualcosa di simile... per non citare la Partenogenesi...

ZOE E parla come mangi !...

ARCANGELI (estrae un volume dalla libreria, lo sfoglia) "Partenogenesi...nascita da una vergine"...

ZOE Il caso mio...!

ARCANGELI "Riproduzione di alcune piante e animali... inferiori... in cui lo sviluppo dell’uovo avviene senza che questo sia stato fecondato..."

ZOE Bravo...!

ARCANGELI "Più che altro diffusa tra gli Imenotteri, gli Emitteri, gli Omotteri, gli Eterotteri."

ZOE ...e, delle ragazze non parla? Non dice se è ereditario? Il parto è uguale agli altri parti? Davanti alla legge come mi metto?...

ARCANGELI (chiude il volume) Vattene. Stiamo perdendo tempo.

ZOE Che, mi cacci?

ARCANGELI La tua presenza mi annoia. Vattene di là. E dato che ci sei, lavora.

ZOE Spolvero la biblioteca...?

ARCANGELI No!!!...Perchè sennò ti metti a leggere i libri, ed è perfettamente inutile, in quanto non capisci un cazzo ! Vai a cucinare! Lava i vetri! Rifammi il letto!...

ZOE (pausa) Sono incinta. Niente lavori pesanti.

 

Zoe esce. Arcangeli solo.

 

 

 

 

SCENA 13

 

LOCALE VUOTO

 

RAGAZZO ...perchè non l’ho coperto?...

VOCE (dal tubo)Eh.

RAGAZZO Qua, sulla parete, ci sta uno sportello... perchè non l’ho coperto? Chi lo doveva coprire: lo dovevo coprire io, lo dovevi coprire tu?... qualcuno lo doveva coprire...è colpa mia?...Forse non l’ho coperto... perchè ero preso dal lavoro ...eh, preso...non ho combinato niente... C’è uno sportello, in mezzo alla parete...è brutto da vedere... Vabbè, adesso lo levo!...(si alza, lo tocca, prova ad aprirlo) Non viene via...non riesco a aprirlo, è incastrato... ‘spetta, che c’è una fessura... (guarda dentro) Si vede qualcosa... (riprova) Non riesco a aprirlo, non ci riesco... non ci riuscirò mai, mai, mai... bè, non esageriamo... non mi devo buttare giù... Accetto la sfida... (allo sportello) Ti apro. (pausa) E se non ci riesco?... come, non ci riesco?... Sei uno sportello... uno sportello... Almeno questo lo saprò fare.

Attacca a forzare lo sportello.

 

 

 

 

 

 

SCENA 14

 

DEPOSITO PROVVISORIO

 

 

Zoe si accarezza la pancia nuda.

 

 

ZOE Sola no... prima, casomai... no, non sono sola... ci sei tu... mi aiuti tu quando sono stanca... me la dai tu la forza... eh, sei forte tu... e sai che la tua mamma sta facendo tutto questo per te... non vedo l’ora che vieni fuori, ti devo raccontare un sacco di cose ...

 

Entra l’ Apostolo, le si avvicina senza essere notato... le guarda la pancia.

Sta per parlarle, quando entra Edoardo. Zoe si accorge di non essere più sola, si ricopre. L’apostolo distoglie lo sguardo.

 

 

APOSTOLO Arcangeli non è morto. Egli nasce per noi mediante i suoi oggetti ...dov’è la pipa di schiuma?... talvolta me la faceva fumare...la Mont-Blanc?...quella era un mio regalo... e quelle statuine safrichi... sacrificali? Le riportammo da un mitologico viaggio in Messico... Oh, vi prego, disponete di me. Caprar....cooperare, con la fondazione intitolata al mio maestro, mi aiuterà a semprirlo sente...ventrirlo ven... sentirlo sempre vivo!...

EDOARDO Sù, deve calmarsi...lo vede che s’impappina?

APOSTOLO Sono sgomento...

EDOARDO ...vuole un bicchiere d’acqua?

APOSTOLO Perdonatemi.

EDOARDO Faccia conto di essere solo. Solo con il suo maestro.

APOSTOLO Grazie...

EDOARDO ...Se le va, osservi qualche minuto di silenzio.

ZOE (piano, a Edoardo) Non fare il cretino...

APOSTOLO Effettivamente, non stonerebbe, in ossequio a lui...

EDOARDO Mi ha tolto le parole di bocca.

APOSTOLO Tornare qui, senza di lui...

EDOARDO ...Si raccolga, non faccia complimenti...

APOSTOLO Sì, credo di averne bisogno.

EDOARDO Si metta pure ginocchioni... come una suora. Può anche baciare il pavimento. Abbiamo lavato stamattina.

APOSTOLO ... prego?

EDOARDO Preghi, certo...anche ad alta voce. Preghi. Canti. Scelga lei.

APOSTOLO (a Zoe) Non capisco...

ZOE Edoardo, per favore... (all’Apostolo) E’ un ragazzino... gioca.

APOSTOLO Sì?... (pausa) Gioca coi fanti ma lascia stare i santi.

ZOE Che dicevamo prima?...Ah, bè, sì, un suo aiuto mi servirebbe... si faccia un giretto per casa, prenda quello che vuole... Lei gli era così vicino...

EDOARDO Così plagiato.

ZOE Edoardo.

APOSTOLO Scusi se non mi diverto, risento parecchio della sua scomparsa.

EDOARDO Si vede, è tutto a scatti.

APOSTOLO Io sono una persona sensibile!

EDOARDO Che razza di uomo era mio fratello per ridurre la gente così?...

APOSTOLO Un grand’uomo!... Lei, a quanto vedo, non può capire.

ZOE Edoardo, fuori, vattene... ci sono da comprare i chiodi.

EDOARDO Sì, sì... e porto fuori questo scatolone...tra un pò dovrebbero passare i netturbini...

APOSTOLO Che...che fa...fermo...in quella scatola ci sono dei quadri..!

EDOARDO Sono falsi. Croste.

APOSTOLO Lei fa il dentista. Lasci giudicare me... (apre la scatola) Ma...ma... questa è pura follìa!....sono reliquie sacre... Arcangeli commissionò di persona questi falsi, era suo costume... Signorina Zoe, s’imponga! E’ lei la conservatrice di Villa Dionisia!...

ZOE ...mica riesco a salvare tutto tutto...devo apparecchiare la casa-museo, mi serve posto...certa robetta l’ho dovuta buttare...

APOSTOLO ...Cosa? Vi prego, date a me ciò di cui intendete liberarvi.

ZOE Eh, se un pò di roba se la prende lei...

APOSTOLO Io, sicuro...religiosamente...non gettate nulla, non fatelo morire una seconda volta...Serbate perfino i ninnoli. Prenderò io il tutto, foss’anche una catasta che s’innalzi fino al cielo!...

EDOARDO Pessima letteratura. Fortuna che è un critico.

ZOE E’ colpa di Edoardo, pensavo che qualche cosa se la prendeva lui...

EDOARDO Chi sono, un rigattiere?

APOSTOLO Potrebbe darsi. Lei è francamente digiuno di cultura.

EDOARDO Con la fondazione non voglio entrarci.

APOSTOLO Bravo; è un dentista? Torni alle sue cure canalari.

ZOE (a Edoardo) Già, è vero, non dovevi partire?

EDOARDO Dipendesse da me, butterei.

APOSTOLO NON dipende da lei. Lei è un dentista.

EDOARDO Perchè ci vuole più coraggio a buttare.

APOSTOLO Ah, taccia!... Zoe, posso vedere la Mont-Blanc, la pipa di schiuma e le statuine messicane?

EDOARDO Difficile. Era tutto nel carico di ieri.

APOSTOLO Carico...?

EDOARDO Una scatola che ho infilato nel cassonetto dei rifiuti.

APOSTOLO (scoppia) Chiamiamo il Comune, il Sindaco, l’Assessore!...

EDOARDO L’assessore alla nettezza urbana o quello alla cultura?

APOSTOLO Dobbiamo scongiurare la distruzione di quei reperti!...

EDOARDO Di solito, tempo due ore e inceneriscono tutto.

APOSTOLO Lei...Lei!...perchè non è morto lei, al posto suo!

EDOARDO Io sono un dentista.... (pausa, guarda fuori) Bè, si è fatto tardi.

APOSTOLO Se si aspetta che me ne vado, sta fresco!!..

EDOARDO No, siccome fuori è buio...

APOSTOLO Io non ce la lascio qui. Assassino!

EDOARDO Non parlavo con lei... Me ne vado io, ho un impegno.

APOSTOLO Chi la trattiene? Si eclissi. Io la faccio arrestare, un’altra volta che...

ZOE Senta, non esageriamo, eh...

APOSTOLO Vorrei picchiarlo.

ZOE Non qui, io c’ho da fare.

EDOARDO Ah, lo sai, Zoe... continuo a vedere quelle luci...

ZOE Quali luci?

EDOARDO Sopra il giardino, anche ieri sera, andandomene... luci intermittenti...creano strani disegni, come dentro un caleidoscopio...

APOSTOLO Che cazzo va cianciando?

ZOE Senta, per favore...

APOSTOLO (a Zoe) Che me ne importa a me? Io devo parlare con lei!...

EDOARDO ... mi dispiacerebbe se fossero solo immaginazione ... io... io spero di rivederle... (esce)

ZOE (all’Apostolo) ....Con me?

APOSTOLO Sono venuto apposta.

 

 

 

 

 

SCENA 15

 

STUDIO

 

 

Arcangeli è seduto alla scrivania.

Ai piedi, un paio di scarpe di vernice.

E’ al telefono.

 

 

ARCANGELI Il dottor Arcangeli, per cortesia... sono il fratello... sì, abbastanza urgente... provo ad attendere...

IL SUO PENSIERO Lo schifo...per Conrad è l’orrore, per me lo schifo... forse sono malato?... potrei morire... mi eviterebbe di ammazzarmi... no, sono condannato a vivere, in eterno... a vivere morendo...

ARCANGELI (al tel.) Sì, sono qui...d’accordo...resto in linea...

 

Prende un volume da uno scaffale.

 

IL SUO PENSIERO Il diario, mi calma... dove saranno finiti, i vecchi diari?... (scrivendo) "Il desiderio di partire non è già fine a sè stesso. E’ istinto di conservazione. Mi sento in pericolo... Oscuri presagi intorno a me... "

ARCANGELI (al tel.) Pronto, Edoardo!... (pausa) No, non può richiamarmi... preferisco attendere.

 

 

 

SCENA 16

 

DEPOSITO PROVVISORIO

 

 

APOSTOLO Ricorda quando ci siamo conosciuti?

ZOE Al funerale di Arcangeli ?

APOSTOLO No, prima... venivo a trovarlo, di tanto in tanto.

ZOE Boh...non c’avrò fatto caso, sa, con tutta la villa da spicciare...

APOSTOLO Non ricorda neppure quel cocktail, lei sfoggiava una toilette assai sofisticata...

ZOE Vagamente.

APOSTOLO E mi servì dei rustici, se non vado errato.

ZOE Addirittura.

APOSTOLO (pausa) Lei può indovinare cosa mi univa ad Arcangeli, profonda stima e gratitudine...In verità non mi sentivo tagliato per quel genere di vita. Il suo era un mondo affascinante, ma che non capivo fino in fondo... O da cui se preferisce non ero capito...

ZOE Se è così, come mai si è fissato a conservare tutte le sue cose?...

APOSTOLO Mi sento solo... penso che lui è morto, e che non gliene importa più nulla di questi oggetti... (pausa) Zoe, io mi sono coltivato una privata utopia in questa società così strillata... Miro ad essere una persona normale, senza arrossirne. Normale, che parla di cose normali. Aurea mediocritas, dirà lei...Sì, nell’ombra c’è rivelazione e salvezza... ho riconosciuto in lei i tratti della mia sana aspirazione. Lei mi è apparsa un pesce fuor d’acqua in quell’ambiente... Mi dichiaro innamorato. Sono pronto a tutto.

ZOE (ride)

APOSTOLO ...E’ di quest’uomo che ride?

ZOE Eh, ha fatto una grezza...

APOSTOLO Una cosa?

ZOE Io qui a Villa Dionisia non ci volevo sembrare un pesce fuori dall’acqua sua...e comunque ha sbagliato momento, sa?

APOSTOLO Credevo di essere stato tempestivo.

ZOE Mica tanto. Sono incinta.

APOSTOLO Imbarazzante... lei ha qualcuno?

ZOE Eh già, un bambino che cresce.

APOSTOLO Sì, ma...un uomo?

ZOE ... è una faccenda complicata... No. Non ho nessuno.

APOSTOLO Sono indiscreto?...

ZOE Vuole sapere con chi ho fatto il bambino... e va bene, glielo dico... Lei m’ha fatto una confidenza, adesso gliela faccio io e stiamo pace... Mi va di dirlo a qualcuno, neanche Edoardo sa niente... Con chi ho fatto il bambino? Nessuno.

APOSTOLO ....Nel senso?

ZOE Vergine. E tutt’a un botto mi sono trovata in questo stato... E’ vero!... m’è presa una paura, i primi giorni, anche perchè mi sentivo tutta sfasata...certi mal di testa... la testa mi scoppiava, come se avessi fumato cento canne...

APOSTOLO ......

ZOE Ho aspettato, per vedere se saltava fuori un errore... Ma intanto qua lui cresceva - me lo sento, che è maschio. A questo punto non m’interessa più com’è successo... sono segni del destino, io ci credo... come Arcangeli sfracellato, m’ha dato la sua benedizione... e la mia vita è un’altra... (deglutisce, fa un passo indietro)...un pizzico di nausea, non le vorrei vomitare sulle scarpe... Non mi guardi male, mica mi credo la Madonna... casomai penso a uno scherzo della natura, la Partogenesi, no?..... Mio figlio non sarà uno come tanti, non nasce da una coppia, da uno di quegli uomini pelosi coi pedalini...non verrà su complessato... Mi dispiace, non me n’è mai potuto fregare di meno di una persona mediocre.

APOSTOLO (pausa) Sono basito. Non so che dire.

ZOE Può stare anche zitto.

APOSTOLO (pausa) Le auguro che suo figlio cresca forte.

ZOE Grazie.

APOSTOLO Che sia armato contro la crudeltà, e non si faccia cogliere impreparato.

ZOE Perchè parla così?

APOSTOLO Avrei potuto darle molto.

ZOE Non mi serve nè molto nè poco.

APOSTOLO Tutti abbiamo bisogno degli altri.

ZOE Io no! Io un figlio me lo sono fatto da sola!

APOSTOLO Mi dica che non le piaccio, me lo dica!... (grida) Ma la storia che racconta non sta in piedi!...Lei offende la mia intelligenza!

ZOE Non avrò mai bisogno di un uomo come lei.

 

 

Rientra Edoardo.

 

 

EDOARDO Ehiiii !!... sono lassù, nel cielo...le luci...lassù!... tutte le sere nello stesso punto, non potevo essermele sognate... si accendono, si spengono, cosa potranno essere?...

APOSTOLO Saranno aerei, no? (esce)

EDOARDO Eh, no!... sono troppe... gli aerei non ce l’hanno tutte quelle luci... eppoi sono troppo colorate, non si tratta di aerei, lo escludo... e troppo basse, si dovrebbe sentire il rombo dei motori... invece là fuori non si sentiva niente... giusto il mio respiro... o era il vento?

 

 

 

 

 

SCENA 17

 

STUDIO

 

 

Arcangeli è ancora in attesa al telefono. Nel frattempo, scrive sul diario.

 

 

IL SUO PENSIERO ... "Morte e deformità mi circondano... Mostri... Ho intravisto un bambino che vive non lontano da qui... albino, con gli occhi bianchi, lievemente ritardato... non esce con la luce del giorno...dorme quando c’è il sole e si sveglia al tramonto... orribile...

ARCANGELI (al tel.) Pronto!...Mi dia notizie, non mi lasci così appeso...sì, si... aspetto...

 

Riprende a scrivere sul diario.

 

 

IL SUO PENSIERO ...Questo bambino gioca di notte... gioca fuori, con aquiloni, che lancia nel vento... per vederli nel buio, li ha costellati di lucine colorate e intermittenti... i suoi aquiloni si stagliano nel cielo nero, e incombono su di me come cattedrali volanti...

ARCANGELI (al tel.) Capisco... dica a mio fratello che ho chiamato... prego? Ah, lei è una mia fan... desolato, buonasera. (attacca, di scatto si volta) Chi c’ è... Zoe, sei tu...

IL SUO PENSIERO No, è la sua sera libera... e allora chi è...

ARCANGELI C’è qualcuno?...

IL SUO PENSIERO ... Voci, rumori, rimbombano...

ARCANGELI C’è qualcuno?

IL SUO PENSIERO ...e la casa è deserta...

 

Torna al suo diario, lo chiude. Fa per riporlo in un cassetto.

 

IL SUO PENSIERO No, non qui... torniamo all’antico...

 

Toglie un quadro dalla parete: dietro, c’è lo sportello del montacarichi. Apre, infila il diario e richiude lo sportello sbattendolo con violenza.

 

 

IL SUO PENSIERO Parto subito. Posso farcela... ma devo fare presto... non c’è più tempo... merda... sangue...!

 

 

Si avvia verso la porta, ma questa si apre di colpo: è l’Apostolo.

 

 

 

 

SCENA 18

 

DEPOSITO PROVVISORIO

 

 

Zoe ha in mano una scultura raffigurante una testa.

L’ambiente è in via di sgombero e risulta meno affollato.

 

 

ZOE T’intendi di sculture?

EDOARDO Non ci ho mai pensato.

ZOE Che dici di questa?

EDOARDO Uhmm... sembra di Moore.

ZOE Di?

EDOARDO Moore. Un inglese.

ZOE Ma è famoso?

EDOARDO Beh, sì...

ZOE Allora capace che vale un sacco di soldi.

EDOARDO Dipende, se la scultura è sua...potrebbe trattarsi di un altro falso... Qui è tutto falso...

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 19

 

STUDIO

 

 

ARCANGELI Piangi..?

APOSTOLO Io...

ARCANGELI Che accade?

APOSTOLO Io...

ARCANGELI Hai sbagliato momento. Sto partendo.

APOSTOLO Ho un problema.

ARCANGELI Ne parliamo quando torno.

APOSTOLO Non ti lascio partire.

ARCANGELI Hai bevuto?

APOSTOLO Non riesco a separarmi da te.

ARCANGELI Cazzate. Fammi passare.

APOSTOLO E’ tardi, Arcangeli. Troppe parole spese, fatti condivisi... Non mi sento un uomo, mi sento due uomini; te, oltre che me... non ho occhi, ho i tuoi occhi...

ARCANGELI E’ questo il problema? Bene, ti dispenso dal frequentarmi.

APOSTOLO ...mi hai strappato l’arbitrio, e l’hai gettato fuori dal finestrino...E un altro, al posto mio, per te sarebbe stato uguale... avresti ridotto anche lui un fantoccio inanimato...

ARCANGELI Per trasformare un UOMO in ciò che dici serve la sua collaborazione...a quanto pare, il tuo desiderio era quello. Quindi non seccarmi.

APOSTOLO ...mi hai sfilato l’anima da sotto il culo...e l’hai spaccata in due, come un frutto tropicale... una metà l’hai mangiata, immergendoci il muso e sporcandoti a furia di succhiare, leccare...

ARCANGELI Che linguaggio...

APOSTOLO L’altra metà la conservi in frigo. Un giorno di questi avrai fame.

ARCANGELI ...che libri stai leggendo?... E di chi è la colpa, se anagraficamente sei un uomo e psichicamente un allievo?

APOSTOLO "Psichicamente"!, che ne sai tu di psicologia?

ARCANGELI Un allievo. Ci si nasce. E tu lo rimarrai. Perchè ci si muore.

APOSTOLO Perchè chi ottiene riscontri in un campo pontifica su qualsiasi aspetto della vita? Perchè!...

ARCANGELI Fai bene a chiedertelo. Di riscontri ne assaggi pochi, tu.

APOSTOLO Non guardarmi... mi appunti addosso quegli occhi ghiacciati, scavi con le pupille per scoprire punti vulnerabili... Ne sono pieno, lo sai...è da quando ci conosciamo che mi parli vicinissimo, fissandomi...ne hai bisogno, aumenti la tua forza radiografando la mia debolezza... ma tu sei debole!

ARCANGELI Hai fantasia, ricomincia a scrivere.

APOSTOLO Arcangeli...ti bastò un’occhiata per intuire che sarei stato in tuo potere... che gusto c’è? Io sono uno scarto.

ARCANGELI Vuoi che mi senta in colpa verso di te... ?!

APOSTOLO Sì, hai finto di volermi valorizzare, al contrario mi disprezzi...

ARCANGELI ... i veri peccati...li ho commessi contro me stesso.

APOSTOLO Stai zitto!... tu dovevi cambiarmi, questa era la tua promessa...non l’hai fatto! Io sono lo stesso di prima!...

ARCANGELI Io parto.

 

 

Arcangeli cerca di scansare l’Apostolo, ma questi lo colpisce sulla testa con un posacenere di marmo.

Arcangeli cade dietro la scrivania.

 

 

ARCANGELI che fai

APOSTOLO Arcangeli.

ARCANGELI mi hai fatto male

APOSTOLO No.

ARCANGELI mi vuoi ammazzare

APOSTOLO Era un posacenere....Non si ammazza nessuno con un posacenere.

ARCANGELI cosa

APOSTOLO Non ti ho fatto niente... era un posacenere, non lo vedi... sono altre le cose che fanno male... (vede la scultura di Moore sulla scrivania, la impugna e colpisce Arcangeli alla testa) Ecco, questo fa male... (lo colpisce ancora) dillo adesso, che fa male... adesso sono d’accordo... (lo colpisce ancora) questo fa male... (lo colpisce ancora)...non parli?...ti stai pisciando addosso... (pausa) Vuoi ridere di me ? ...ho paura. Sai perchè? Sono vivo.... e avrò paura, a dirlo. E ad esserlo. Senza di te.

 

 

 

 

SCENA 20

 

DEPOSITO PROVVISORIO

 

 

ZOE Per favore, vai a buttare all’immondezzaio le scatole di fuori... e... pure questa, forza, non mi piace... (indica la scultura a forma di testa)

EDOARDO (pausa) Zoe.

ZOE Che?

EDOARDO Volevo dirti una cosa.

ZOE Vabbè, dopo... adesso vai.

EDOARDO Sta succedendo una cosa.

ZOE Che?

EDOARDO Un pò mi vergogno.

ZOE Casomai me lo scrivi, eh?

EDOARDO Cominciano a diventare importanti, per me.

ZOE Ma che... ?

EDOARDO Quelle luci. Lassù.

ZOE Ancora? Ma è una fissa... (si volta verso la finestra)

EDOARDO ...No, si vedono solo quando è buio... in mezzo a quei due platani... ti riempiono gli occhi, ti senti migliore... non mi era mai capitato.

ZOE Sono contenta... io che c’entro?

EDOARDO Mi chiedevo cosa sono...da parecchie sere, e non l’ho ancora capito... è naturale chiederselo... sai cosa pensavo?...

ZOE Eh, dimmelo.

EDOARDO ...Non vorrei apparirti banale...

ZOE Oddìo, che sfinimento.

EDOARDO ...ti metterai a ridere...

ZOE Edoardo, ti scervelli per capire che sono... Accontentati. Sono belle? Non cercare di sapere altro.

EDOARDO No, no, senti... proviamo così: queste luci intermittenti qualcosa dovranno essere... e allora : qualcuno deve avercele messe... fin qui ci siamo. Ecco, mettiamo che questo "qualcuno" non sia esattamente uno di noi... che venga da lontano...

ZOE Un vu-cumprà?

EDOARDO No... non lontano come siamo abituati a pensare... lontano il cielo, lontano le galassie....

ZOE (pausa) ...ma che cazzo dici ?

EDOARDO (esplode nella risata che aveva trattenuto finora, finchè riesce a riprendere)... Ti prego, non mi sono mai sentito tanto imbecille... cerca di darmi una mano... io queste cose le leggevo sui giornali e ci ridevo... Ma ora non posso fare a meno di pensarci, è più forte di me... d’altronde, che potrebbero essere?! ... lo dicevi tu; perchè dobbiamo andare subito alla conclusione più razionale!... E’ almeno possibile, per il calcolo delle probabilità "devono" esserci altre forme di vita, non spaventiamoci di un pensiero così... sì, rivendico il diritto di dubitare - fino a prova contraria - che quelle luci siano... "Loro".

ZOE Non stai correndo troppo?

EDOARDO Perchè così scettica... Proprio tu, con le Domande Opportune, le Sorelle del...

ZOE Sì, vabbè... ma che intenzioni c’hai?

EDOARDO (sorride) Nessuna. Volevo dirtelo. Non so se per me cambierà davvero qualcosa...(prende la scultura, fa per uscire)Però sarebbe bello, non trovi?... magari, eh?

ZOE Ma magari cosa? ...dài, sbrigati.

EDOARDO Magari, magari...

ZOE Perchè magari?

EDOARDO Magari. (esce)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 21

 

LOCALE VUOTO

 

 

Lo sportello del montacarichi cede.

Per tutto il tempo il ragazzo ha fatto leva con una sbarra di metallo. Accanto a lui, una cassetta degli attrezzi che era andato a prendere.

 

RAGAZZO OOOH!....Oòòh!...Oh !!!...Vittoria!... Ce l’ho fatta! Ce l’ho fatta!... Ho aperto questo figlio di puttana di sportello di merda!... Oooooh!... L’ho fatto! Sì! Vittoria!!.. me lo sentivo, che ci sarei riuscito...ci dovevo, riuscire... quando mi metto una cosa in testa, io...L’ho fatto... l’ho aperto... incredibile... OOOOòòòòh !!!....

VOCE (dal tubo) Che sportello?

RAGAZZO ... uno come me ci si deve impegnare, per non riuscirci, eh!...Bel colpo, bel colpo...!

VOCE Che sportello?

RAGAZZO Lo sportello!...T’avevo parlato di uno sportello qua nel muro, no?

VOCE A me?

RAGAZZO E a chi, scusa! A te, sì. Siamo in due.

VOCE ...non mi ricordo...

RAGAZZO Peggio per te, che ti sei perso!...

VOCE Perchè? Che hai fatto?

RAGAZZO Te l’ho detto duecento volte, mi sono sgolato. Sveglia un pò!

VOCE Buone notizie...? Levano i sigilli?

RAGAZZO Ma no, non quello, che c’entra...

VOCE Hai trovato i soldi?

RAGAZZO No.....no.

VOCE E allora che è?

RAGAZZO (pausa) ...Vabbè, insomma, ho tirato via ‘sto sportello...l’ho strappato...l’ho ESTIRPATO, proprio, dal muro...

VOCE E perchè?

RAGAZZO (pausa) Tra tante domande, hai scelto la più stronza... che mi rappresenta "perché" ?

VOCE Perchè.

RAGAZZO Ah, insisti ?

VOCE Eh, perchè...

RAGAZZO Vuoi sapere perchè.

VOCE Sì... non ho capito che ci frega a noi di questo sportello...

RAGAZZO Che discorsi...non ci frega niente... solo che era brutto da vedere, ecco perchè.

VOCE Brutto?

RAGAZZO Brutto, sì... l’ho estirpato perchè era brutto...mi dava fastidio... e poi... c’è dentro un...coso, un affare...cazzo ne so...

VOCE Dentro dove?

RAGAZZO Dentro lo sportello.

VOCE Ma non l’hai strappato via?...

RAGAZZO Dentro il buco, che stava dietro lo sportello!

VOCE Ah, c’è pure un buco?

RAGAZZO E sennò lo sportello ce lo mettevano per bellezza?

VOCE ...e che ci sta nel buco?

RAGAZZO Oooh!!...E basta! Meno male che non te ne fregava niente!

VOCE Ti sento tutto scalmanato...

 

 

Il ragazzo torna al montacarichi, guarda dentro, infila una mano, prende il diario di Arcangeli.

 

 

RAGAZZO ...che cos’è ques... che, c’hanno nascosto... un vecchio...

VOCE Che cos’è? Che cos’è?

RAGAZZO Ma niente... niente... chissà che mi pensavo... Boh...(apre il diario, lo sfoglia, legge)

 

 

 

 

SCENA 22

 

DEPOSITO PROVVISORIO

 

 

ZOE (sente un rumore dietro la porta socchiusa) Edoardo... senti, pensavo di dirti una cosa di me che ancora non t’ho detto... è giusto, che te la dico... però non ti devi mettere a ridere, eh?

La porta si apre, entra l’Apostolo. E’ su di giri, come ubriaco. Zoe fa un passo indietro.

 

APOSTOLO ...ciao... la volta passata non ho avuto il coraggio di confessarti un segreto... Non potevo perdonarmelo!...

ZOE Calma....

APOSTOLO ...Hai voluto provocarmi con la favola del bambino perchè sapessi di che pasta sei fatta, eh?

ZOE ...io sono incinta.

APOSTOLO Suvvia, non hai il minimo accenno di gravidanza.

ZOE Sono al secondo mese.

APOSTOLO E cosa ne pensa il tuo ginecologo?

ZOE Diceva che sono sverginata. Infatti non è più il mio ginecologo.

APOSTOLO Zoe, ascoltami!...Ti ho lasciato credere che desideravo essere un uomo ordinario - per un periodo sarà stato anche vero - ma ora devi sapere dove il destino mi ha chiamato. Zoe, io ho ucciso Arcangeli. Un mese fa. Io.

ZOE Arcangeli...

APOSTOLO Quaranta tramonti orsono una ferita sanguinante all’orizzonte... gli ho sfondato la testa... Dopo ho ripulito tutto, l’ho portato in montagna e scaraventato giù per il crepaccio... fingevo un incidente, o un suicidio... L’ho fatto qui, il sangue è schizzato qui... Zoe, io ho ucciso. Non sono un uomo come gli altri. Io ho deviato il corso della critica letteraria europea, se lo stanno mangiando i vermi !... Non parli? Sei scioccata, è comprensibile, e conquistata. Chiedevi un uomo speciale... povera Zoe... amami. Sono io.

ZOE (pausa) Non mi dia del tu. Lo dia a sua sorella.

APOSTOLO Amami.

ZOE Mi prende per il culo?

APOSTOLO Amami.

ZOE S’è inventato tutto. Pensava che ci cascavo?

APOSTOLO Inventato?...

ZOE Ma in che lingua glielo devo dire che non mi serve niente? Si levi dalle palle.

APOSTOLO Zoe...

ZOE Lei mi fa senso. Vada via!...

APOSTOLO (pausa) ... proprio tu mi accusi di inventare?

ZOE Fuori !!

APOSTOLO ...tu, ragazzetta monomaniaca, mitomane, paranoide...

ZOE E non si azzardi più a ficcare il naso in casa mia!

APOSTOLO ...lo diceva, Arcangeli... una squilibrata...

ZOE Stia zitto, lei non si può permettere manco di pensarlo, quel nome... (lo spinge verso la porta)

APOSTOLO Zoe... io ho ucciso!

ZOE Io ho da fare.

APOSTOLO ... l’ho ammazzato qui !...

ZOE Era un sogno.

APOSTOLO Aiutami... ho paura...

 

Zoe gli sbatte la porta in faccia.

 

 

 

 

 

SCENA 23

 

STUDIO

 

 

Arcangeli è seduto, finisce di scrivere sul diario. Quindi rilegge. E mentre rilegge, corregge.

 

 

ARCANGELI ...Trascorsa la vita a recensire storie altrui, ne propongo una mia, realmente accaduta... Ho una domestica; Zoe. Una selvatica, da cui mi sento attratto. Sarebbe stato facile proporsi, alla ragazza - non so perchè - piaccio. Tuttavia non me la sono sentita, non sono mai stato un campione di virilità, con una donna in stato di veglia.... Già, perchè...da un pò uso drogare le donne che voglio con un cocktail di mia creazione a base di psicofarmaci, e congiungermi con loro... le poverine si risvegliano con la testa che gli scoppia, e ignare di tutto... Questi, i rapporti sessuali che la natura matrigna mi concede. Così ho narcotizzato Zoe, l’ho posseduta tre volte, ammirandone il corpo... innocuo... Senonchè la disgraziata era vergine.E inconsapevolmente ha festeggiato il suo Imeneo. E non è finita : la sorte ha voluto che restasse incinta, che cominciasse a fare strani discorsi, quasi aspettandosi di partorire in una mangiatoia.... al cospetto di un bovino, di un equino, e di tre extracomunitari... L’ho nominata erede universale. Per sdebitarmi.... ma avrei preferito che abortisse. Non mi solletica l’idea di quell’embrione che le si gonfia nella pancia.... Quello che mi riguarda dovrebbe morire con me... E’ una questione di privacy.

 

 

 

 

 

SCENA 24

 

LOCALE VUOTO

 

 

Il ragazzo chiude il diario. Un lungo silenzio.

 

 

RAGAZZO ...senti... senti...

VOCE (dal tubo) M’hai chiamato?

RAGAZZO ...sì, senti, oh...oh...

VOCE Che c’è, stai male?

RAGAZZO Non bene.

VOCE Scendo?

RAGAZZO Non adesso.

VOCE Che ti piglia?

RAGAZZO Lasciamo stare tutto.

VOCE Che?

RAGAZZO Mi sa che c’avevi ragione. In due siamo pochi. Scusa.

VOCE Ma... allora?

RAGAZZO Basta. Ci fermiamo qua.

VOCE ...me ne torno a casa?

RAGAZZO No, no, aspetta...io ti voglio racconta... (pausa) ...sai che una volta ho comprato uno di quei libri che... che provano l’intelligenza... quelli con i test , no?... rispondi alle domande, ogni risposta vale un numero...cinque, sette, due, tre.... secondo mia madre dovevo sfondare il punteggio...dieci, cento, mille... (pausa) Invece ero sotto la media. Ho rifatto il conto, ho pensato a uno sbaglio, la matematica non è il mio forte....ma quale cazzo è il mio forte?... ho rifatto il conto e quello era giusto. Lasciamo perdere, davvero...

VOCE Che c’è?

RAGAZZO ...c’è un libro, pure adesso... l’ha scritto uno che... racconta una storia... (piange) che m’avevano già raccontato... ma finiva in un’altra maniera.

VOCE Che stai dicendo...?

RAGAZZO Che è arrivato mio padre.

VOCE ... sta lì con te?

RAGAZZO Qua, in braccio a me... Papà.

VOCE Avevi detto che non c’era...

RAGAZZO Beh...ti prendevo in giro... un padre ce l’hanno tutti... sì, papà, abbracciami, fammi sentire che stringi... stringi forte... un padre ce l’hanno tutti, anche i cani... e io? ... bravo, così, fammi sentire il calore della famiglia... soffiami in faccia, papà...

VOCE (pausa) ...no, non fare così, non ci pensare, ti sei stancato troppo... Usciamo, andiamo in giardino, stasera ci divertiamo...Indovina che ho portato.

RAGAZZO Che cosa...

VOCE Gli aquiloni ... Stasera c’è il vento buono.

RAGAZZO Sì...

VOCE Vedrai che belli quando volano nel cielo!... A te ti piacciono le cose che volano nel cielo?... a me mi piacciono le cose che volano nel cielo.

RAGAZZO ...come facciamo a vederli... è notte....

VOCE Eh, ho appiccicato sugli aquiloni le lucette dell’albero di natale, con una batteria fina fina... lo facevo anche da ragazzino... di notte, perchè il sole mi fa male agli occhi... tu non te lo puoi ricordare, eri troppo piccolo... dài, vieni...!

RAGAZZO Valli a prendere... arrivo.... (pausa) Segni del destino... ormai non fa niente, mamma... ma non c’erano misteri nella pancia... il morto spappolato nel burrone... non c’entrava niente. E’ stato un caso... non c’entrava niente...niente...

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA 25

 

Nella stanza impiegata provvisoriamente come DEPOSITO, Edoardo è alla finestra.

 

EDOARDO Credete che non lo so?... Quaggiù rideranno di me... ma non m’importa... VOI ed io sappiamo come stanno veramente le cose...VOI...! Non chiedo che di poter ascoltare le vostre parole, diverse dalle mie... e guardarvi...non le solite facce... un modo "nuovo"... attraverso VOI conoscerò qualcosa che in questi anni non ho osato immaginare... VOI mi indicherete la strada...VOI mi direte qual’è il senso che debbo cercare... voglio vedervi.... scendete...sono solo, quaggiù... non avrò fallito come uomo, se davanti a me si aprirà La Strada del Rinnovamento e della Conoscenza... a qualunque prezzo. Anche di venire via con VOI... Ve lo prometto, manterrò il segreto. Ma VOI ditemi... "quando"...

Entra Zoe con una pila di schedari.

 

ZOE Edoardo, ti prego, mi vieni a dare una mano...?

EDOARDO Ah?.... sì, sì.... subito... (le prende gli schedari, li ripone)

ZOE (sbuffa) Allora... vediamo un pò di fare il punto della situazione...

EDOARDO Va bene.

ZOE Senti, ti fermeresti stasera?...Ho bisogno che m’aiuti, prima che parti...

EDOARDO Eh, proprio di questo...volevo parlarti... io... Se ti va, avrei deciso di restare per un pò... almeno, finchè...

ZOE Finchè?

EDOARDO Finchè non mi si sblocca una situazione.

ZOE La casa non ti mette più paura?

EDOARDO Dovevo ascoltarti.... mi ha fatto bene tornare qui... Vado in albergo e lascio la camera.

ZOE Quante volte te l’ho dovuto dire,eh?... vabbè, meglio tardi che mai.

EDOARDO Ti fa piacere, sì?

ZOE Vorrei vedere, qualcuno mi serve...___"

EDOARDO Vado a prendere le valige.

ZOE ...visto che rimani, sai che facciamo? Ci prendiamo la serata libera...! (si siede) Sono la padrona, no?...

EDOARDO Sì, però tocca a me... tu non devi alzare un dito... stasera faccio tutto io... cucino, anche.... torno tra poco... ecco, fatti un pisolino... (guarda verso la finestra) Fuori è già buio... (esce)

 

Pausa. Zoe chiude gli occhi. Si tocca la pancia.

 

 

ZOE Mi senti... amore mio, mi senti... non ho bisogno di vederti... lo so come sei fatto... vedo quello che hai nel cuore, quella è la tua vera faccia... sarà uguale negli anni, senza rughe e pieghe... vieni a stare in un mondo triste, ma sto tranquilla, perchè lo so che c’hai carattere...io lo so chi sei... molto più di chi sono io....

 

Nel LOCALE VUOTO, il ragazzo piange.

 

 

ZOE ...hai già capito che, qua, le cose devi volerle con tutte le tue forze... quello che esiste, esiste soltanto perchè tu vuoi che esiste...

RAGAZZO ...mamma... mi sa che tocca ricominciare tutto da capo... ci provo... che altro mi resta ... Sto in ballo, e ballo...

 

Nello STUDIO, Arcangeli seduto alla scrivania, scrive sul diario.

 

 

ARCANGELI "...Era la prima volta, con una vergine... se non fosse che odio procreare, recluterei nuove vergini... che si convincerebbero di essere nuove madonne, incinte di nuovi poveri cristi... "

RAGAZZO ... devo fare pulizia... c’è da pulire un sacco, mamma ... chissà cosa troverò sotto lo sporco...

ZOE ... farai grandi cose... io lo so, perchè chi parte bene è a metà del viaggio... e tu sei partito bene... nessuno, come te... buon viaggio, amore mio....

 

Il ragazzo fa un singhiozzo più forte. Zoe apre gli occhi.

 

 

ZOE Edoardo, sei tu?... (si volta) Chi c’è?

ARCANGELI (si volta) Chi è?...

RAGAZZO (si volta) C’è nessuno?...

ZOE C’è qualcuno?

ARCANGELI Chi è!

RAGAZZO C’è nessuno...

ZOE C’è qualcuno sì o no?

ARCANGELI C’è nessuno?

RAGAZZO C’è qualcuno...

 

 

 

 

Silenzio.

Zoe richiude gli occhi.

Arcangeli riprende a scrivere.

Il ragazzo esce dal LOCALE VUOTO...

 

Roma, novembre 1994 - gennaio 1997