Quo

di

Toni Garbini

 

“Tutti i contenuti sono neutralizzati da una procedura continua di interrogazioni dirette, ovunque il test come forma sociale fondamentale di controllo; ogni segno e ogni messaggio ci si presentano come domanda-risposta e tutto il sistema della comunicazione è passato da una struttura sintattica complessa di linguaggio a un sistema binario di domanda-risposta, di test perpetuo”.
Jean Baudrillard, Lo scambio simbolico e la morte

 

Lo spazio scenico dovrebbe nella prima parte in qualche modo rispondere alle ambientazioni proposte, e cioè l’interno di una stanza da bagno e uno studio televisivo. Poi, nell’ultima parte del lavoro, lo spazio dell’allestimento deve svuotarsi di tutti gli elementi scenici.

 

Personaggi:

P (il padre)
M (la madre)
F (la figlia, che deve essere interpretata da un attore maschio truccato solo leggermente)

 

 

1.

Il bagno. P, in mutande, avanza lentamente attraverso la scena semibuia; il suo ventre molle ondeggia dolcemente a ogni passo; si dirige verso un’asse da stiro su cui sono posati i pantaloni della sua divisa che si accinge ora a stirare. Dopo aver infilato, con grazia, la gamba sinistra dei pantaloni nell’asse e verificato la fuoriuscita del vapore dal ferro da stiro, un sorriso sottile, quasi ebete, si stampa sul suo volto barbuto mentre svolge il suo compito con meccanica devozione.

P: … che cosa vuol dire per te fidarsi di qualcuno?… …
… c’è al mondo qualcuno di cui ti fidi o qualcuno che si fida completamente di te?… raccontami qualcosa… ho bisogno che tu ora mi racconti qualcosa in modo che io possa, ancora per un momento… … … raccontami un’esperienza in cui hai rischiato e ti sei fidato… anche se non vedevi le cose molto chiaramente… raccontamela… me la racconti?… eh?… e questa persona che ti vuole bene… che ti conosce e… ti vuole bene… e con cui parli delle cose più belle e più tristi… è così… tu ci parli… anche se è difficile… è difficile fidarsi… non è vero?… a volte mi porto dentro dei pesi insopportabili… sono come dei buchi… e… soffro… soffro tanto per quello che accade intorno a me… e soprattutto dentro di me… ma non riesco a chiedere aiuto… perché mi vergogno… o perché ho paura che gli altri mi prendano in giro… sono così fragile e… sono così cattivo certe volte e tu lo sai… mi comprendi non è vero?… a volte mi sento come… scoraggiato… triste e malinconico… piango… non riesco a dormire la notte e… mangio… ho fame… non ho neanche voglia di fare l’amore lo sai?… e ingrasso… è cosi difficile prendere la decisione giusta perché niente sembra più importante… niente mi… non può più appassionarmi veramente… … ho come l’impressione che gli altri starebbero meglio se io morissi… … … anche se poi… sento che… qualcosa sta cambiando… giorno per giorno sta crescendo in me la consapevolezza e… anch’io troverò il mio posto nella comunità… ne ho il diritto… ma ho bisogno di incoraggiamento… mi basterebbe solo una piccola… risposta… una… … basterebbe una sola risposta… giusta… la risposta giusta al momento giusto…

Rallentando ancora l’azione, indossa i pantaloni appena stirati e l’intera divisa che giaceva piegata accuratamente su una sedia accanto all’asse da stiro. Dopodiché, sbuccia lentamente un’arancia e se la fa fuori uno spicchio alla volta, facendo molta attenzione a non sporcarsi la divisa pulita.

a) solo la follia rende dolce e amabile l’esistenza, b) non si può dire bene o male della follia in generale, c) la follia genera ogni sorta di mali, d) l’amore come la poesia è una desiderabile pazzia, e) un pizzico di follia può rendere più amabile la vita?
… con quale sigla vengono chiamati i messaggi scritti e inviati con il cellulare?… negli anni Sessanta il verso di quale animale precedeva l’inizio dei film della Metro Goldwyn Mayer?… in Gran Bretagna un autista che vuole svoltare a sinistra deve segnalarlo attivando quale freccia?… a quale dei seguenti conflitti del secondo Novecento non hanno preso parte le forze armate statunitensi?… Afghanistan, Corea, ex Jugoslavia, Vietnam, Iraq?… di che colore è generalmente la maglietta indossata da Olivia di Braccio di Ferro?… l’aumento della popolazione umana influisce sul peso della terra?… che cosa produce in abbondanza chi soffre di ptialismo… sudore o saliva?… quali di questi personaggi non è nato sotto il segno del leone? Alfred Hitchcock, Fidel Castro, Benito Mussolini, Lorella Cuccarini, Napoleone, Gianni Rivera, Winston Churchill, Mata Hari, Schwarzenegger o Madonna?… chi è il marito della madre del fratello di tuo padre?… che cosa fa la maggior parte degli uomini per chiudere una storia d’amore?… sparisce nel nulla, parla a viso aperto o… … si fa lasciare?…

 

2.

Lo studio televisivo. Applausi registrati si mescolano al suono di un clavicembalo digitale che scandisce una musichetta di fine Settecento, accogliendo l’apparizione di M e F che si schierano una di fronte all’altra per un momento di tv verità.

M: (si rivolge al pubblico) … allora… posso parlare?… devo parlare ora?… …
… sì allora: … mia figlia è andata via di casa e io sono tanto arrabbiata, perché ho mio marito che è malato da due anni… … e io non ce la faccio, lei a casa non vuole tornare però, io la voglio a casa, perché io lavoro tutto il giorno e non ce la faccio ad accudire mio marito e… il lavoro.
F: … io non ci tornerò mai a casa non lo voglio più vedere quello schifoso e tu lo sai, dopo tutte le cose che mi ha fatto passare…
M: … tu sei l’unica figlia… tu sei l’unica figlia che potresti aiutarmi.
F: … a me dispiace per te mamma perché io ti voglio bene… io ci penso a te ma…
M: … tu sei l’unica figlia che potresti aiutarmi se lo vuoi, lo puoi fare benissimo.
F: … mamma, sono maggiorenne mi mantengo da sola… io quel lurido non lo tocco neanche con i guanti… lo capisci… che mi ripugna… …
M: … non è così!
F: … e non ho nessun obbligo io.
M: … non è così!
F: … non c’è nessuna legge che mi può impedire a me di….
M: … e i sacrifici che ho fatto io per te, per mantenerti a scuola?
F: … ma cosa vuol dire mamma?… innanzitutto se io ho fatto la scuola come odontotecnico è perché l’ho voluto io, perché se fosse stato per lui… lo sai benissimo mi sarei dovuta fermare alla terza media… …
M: … io e tuo padre abbiamo fatto i sacrifici a mantenerti a scuola!… io e tuo
padre!
F: … ma cosa vuol dire mamma? … non è così… non è così mamma… sono vent’anni… vent’anni d’inferno che io…
M: … ma perché lo odi così? … perché lo odi così?
F: … perché sono state sempre…
M: … è malato!… è… malato.
F: … tante liti in casa mamma e quello che diceva lui era sempre legge…
M: … è malato tuo padre!
F: … cosa vuol dire?
M: … è molto malato e lui ti vuole bene!
F: … no mamma mi dispiace a casa non ci torno.
M: … lui ti vuole…ti vuole molto bene.
F: … quello che dice lui è sempre stato sempre legge e io non voglio… non voglio vivere così… non voglio fare una vita così… non voglio mica fare la sua fine…
M: … non fa niente.
F: … a me dispiace che lui è malato.
M: … è tuo padre!
F: … no mamma!
M: … è tuo padre!…

 

3.

Il bagno. P, dopo la propria vestizione, si è adoperato nella deturpazione accurata di un paio di jeans che vengono fatti a pezzi con una forbice.

P: (tagliuzzando) … provo un senso diffuso di inquietudine… … se posso evito di uscire di casa… facilmente mi sento turbato… e ho paura… ho paura che da un momento all’altro possa accadermi qualcosa di grave… una disgrazia… mi sento a pezzi… mi tremano le gambe… le gambe e le braccia… mi sento debole e mi stanco con grande facilità… soffro di emicranie… mal di collo e mal di schiena… mi sento sempre irrequieto e non riesco a stare da una parte… sento il mio cuore che batte forte… il mio cuore mi senti?… soffro di vertigini… a volte svengo… mi sento svenire… faccio fatica a respirare… e… urino come una bestia… … devo spesso… … ho le mani sudate… ora ho le mani sudate… mi capisci? … … … come faccio a fidarmi di te?… ho nostalgia della tua serena felicità… si tratta di qualcosa di così naturale… lo sento quando sono con te… è una profonda sensazione di quiete… puoi sentirmi?… di calma… e ne ho bisogno… ne ho bisogno ora… … che cosa mi sta succedendo?… come fai a non sentirlo anche tu… è solo per me?… tutto questo… tutto questo che sento in modo così nitido e sincero… … è solo per me?…

 

4.

Studio televisivo.

F: … io mamma lo sai benissimo non potevo mai uscire… …
M: … se non torni adesso… te ne pentirai!… ok?
F: … no mamma a me dispiace e non potevo uscire lo sai, andavo a scuola.
M: … te ne pentirai Maria…
F: … andavo a scuola… studiavo poi lo sai anche con le mie amiche… io non potevo mai andare dalle mie amiche… erano sempre le mie amiche che dovevano venire a casa, eh?… …
M: … fa niente.
F: … come fa niente mamma?

 

5.

Il bagno. M spoglia P della sua divisa lentamente usando un paio di guanti gialli di gomma e inizia a insaponargli la testa.

F: (rimasta sola nello studio televisivo) … gli spermatozoi umani rimangono fertili nell’apparato genitale femminile: a) ventotto giorni, b) sette giorni, c) due giorni, d) all’infinito e) due ore… … … Un ritardato mentale è tale fin dalla nascita o dalla prima infanzia? … un pazzo è un individuo che ha subito un deterioramento mentale?… o è soltanto un disadattato sociale?… un individuo può diventare ritardato mentale a seguito di un forte trauma adolescenziale?… un pazzo può non mostrare alcun disturbo emotivo?

P sembra avere una crisi; collassa a terra e M cerca invano di rianimarlo; prima prova con un massaggio cardiaco, poi con la respirazione bocca a bocca, ma è tutto inutile.

 

6.

Studio tv.

M: … cosa importa?… cosa importa?… è sempre tuo papà!
F: … ma mamma… ma non è vero dai!
M: … e lui ti vuole tanto bene!
F: … cosa è sempre successo?
M: … così tu non vuoi bene neanche a tua mamma non venendo a casa.
F: … è stata sempre una vita d’inferno… si è sempre lamentato di come mi vestivo di come portavo i capelli… che somiglio a un maschio sempre le solite cose.
M: … ma possibile che non c’è nessuna legge… nessuna legge che…
F: … e le botte?… le botte che dava a me? e che hai preso anche tu? e adesso lo difendi anche.
M: … fa niente è da perdonare Maria… è il papà…
F: … ma cosa vuol dire mamma?
M: … è molto malato… è tuo papà.
F: … ma cosa vuol dire mamma? cosa vuol dire che è il papà?
M: … bisogna perdonare.
F: … no mamma io non lo perdono… io… io mamma quando me ne sono andata cinque anni fa, se ben ti ricordi, lui cosa mi ha detto?… “se tu esci da questa casa non ci rimetterai più piede”…
M: … ma lo ha fatto per paura.
F: … e io così ho fatto.
M: … lo ha fatto per paura lui.
F: … ma quale paura mamma?
M: … perché ti vuole bene.
F: … ma se una persona ti vuole bene non lo dimostra così.
M: … perché non te ne andassi di casa… non voleva, lui.
F: … perché non te ne sei andata anche tu?
M: … perché ti vuole tanto bene.
F: … no mamma se lui mi vuole bene me lo dimostra in un’altra maniera non così. Comunque io a casa non ci torno… lo sai mamma che cosa mi ha fatto.
M: … non si fa così… sei cattiva.
F: … è andato nel mio armadio e mi ha tagliato tutti i pantaloni… tutti i jeans.
M: … fa niente.
F: … ma se anche avevo le gonne mamma non sarebbe stato uguale?
M: … fa niente è tuo papà, Maria.
F: … ma cosa vuol dire “è mio papà” mamma?

 

7.

Nel bagno. P, rimasto prima privo di sensi, si alza ora per sedersi sul water. M lo raggiunge e i due finiscono sul pavimento in un bacio appassionato. Poi P si tira su e cavandosi la cinghia dai pantaloni, inizia a colpirla ripetutamente; M rimane a terra senza muoversi. P finisce a terra stremato sul corpo di M; F appare come testimone della scena appena svolta si rivolge al pubblico.

F: … io… … sono sincero… sinceramente io sono infelice… e prendo la decisione di aspettare… questa è la decisione che prendo… ho l’aria di qualcuno che aspetta?… sono timido e sussurro le parole… perché… tutto dipende da te lo sai… solo da te… da quello che deciderai… tutto dipende dalla tua voce… perché io ti ascolto… e tu… tu cosa fai… ti arrendi?… … in fondo la cosa veramente difficile è cercare di non capire che cosa sto provando… … …

 

8.

Studio tv.

F: … ma cosa vuol dire che “è mio papà” mamma?
M: … l’ha fatto sempre perché ti vuole tanto bene.
F: … a me dispiace… mi dispiace.
M: … la ragiona in quella mentalità, lui, la vede così, è fatto così…
F: … e quell’altra volta lì mamma? che si è tolto la cinghia dei pantaloni per
picchiarmi? ti sei dimenticata?
M: (implorante) … fa niente Maria è da perdonare papà… ti prego vieni a casa, la mamma…
F: … no mamma mi dispiace… io a casa non vengo…
M: … sei l’unica figlia che mi puoi capire.
F: … io ti voglio bene e mi dispiace che tu soffri ma io a casa non vengo.
M: … sei l’unica figlia… torna per l’ultima volta… proviamo… facciamo una prova… alla mamma… dài… ti prego…
F: … no mi dispiace.
M: (si rivolge al pubblico) … non sta bene mio marito… mio marito ha fatto due ictus cerebrali e un diverticolo perforato… è molto malato… non è autosufficiente… è a letto, si alza solo per i suoi bisogni, non ce la fa mio marito… e sono sola che lavoro dalla mattina alla sera… e più accudire lui… non ho la…
F: … a me non interessa
M: … la possibilità per mantenere una persona per accudirlo…
F: … ti arrangi…
M: … non ce la faccio… mia figlia non mi ascolta.
F: … ti arrangi…
M: … ci sarà una legge per aiutare una mamma in queste condizioni…
F: … te ne potevi andare… perché non te ne sei andata?
M: … no perché ormai… è tanto malato papà… e non posso abbandonarlo… ci vuole cuore, ci vuole fegato a abbandonare quella persona.
F: … ma cosa vuol dire?
M: … non si può abbandonare.
F: … be’… tu la pensi così ma io a casa non torno… a me dispiace ma è così.
M: … te ne pentirai… te ne pentirai!
F: … no… secondo me no.
M: … Maria te ne pentirai…

 

9.

Il bagno. M si applica l’elettrostimolatore sul ventre per il suo intervento estetico quotidiano e parla come in una confessione, cercando di darsi un tono.

M: … quando ero piccola…  mi piaceva molto costruire dei fortini… con i miei amichetti… mi piaceva essere abbastanza attiva… attiva direi… andavamo a fare dei giri in bicicletta… o giocavamo al pallone… … sì, insomma, a me piaceva… anche se è molto difficile per me leggere le emozioni delle persone… non sono mai davvero convinta… sicura di quello che provano… il mio rapporto con la matematica poi è… è totalmente, mi sento completamente… fuori… perché magari poi ti abbracciano, non che non ami essere toccata… no… anzi… è che… mi piaceva molto uscire, saltare… sfogarmi ecco… è difficile capire la gente, vero? … poi va che uno inizia a parlare di sé, della sua infanzia… … se sei attratto da me… me ne accorgo… so sentire certe cose io… e non mi sbaglio… perché ci sono dei segnali che devono essere… come interpretati… e… io mi diverto spesso da sola con quelle cose… mi eccito… … è che sto cercando un nuovo inizio… secondo te… è meglio: … “sto cercando un nuovo inizio”? o… forse … “cerco del sano divertimento”?… che cosa dici?… sono simpatica… carina… sincera e amante della natura… e degli animali… alta uno e sessanta… capelli castani… occhi neri e profondi… sono piena di fantasia, dolcezza e determinazione… … … sono una tipa niente male… e mi vesto casual… cerco nuovi stimoli… adoro l’Italia, l’amore e l’onestà… il senso dell’umorismo e invece odio… le bugie e la falsità… l’avarizia e la meschinità… le olimpiadi… odio anche l’euro, l’Unione Europea… e la comunicazione senza senso… non mi piacciono le situazioni… come quando sei insicura… sì come quando… quando trovi un parcheggio e allora pensi… magari in questo ci entro… poi però… arriva qualcuno… cosa fai?… lo fai aspettare?: … non devo deludere le tue aspettative lo so… ma ero molto brava in ortografia… se mi concentro posso vederlo… il tuo volto, sai?… chiaro… la luce del tuo volto… sono veramente brava io con le facce a… a ricordarmele… e anche la musica… se l’ascolto una volta posso… se dovessi proprio scegliere… al massimo mi piacerebbe… alla fine mi oriento abbastanza facilmente… anche senza… considerare il suicidio… sarebbe orribile… orribile… non è vero? … certe volte lo desidero però… … desidero che mi accada una cosa del genere, lo dico seriamente… … è come quando facevo i giochi di fantasia… … prenderei la palla al balzo… sono sicura… di poter esprimere la mia femminilità anche in altri modi… no? … non ci sono solo le… ci sono solo dei piccoli problemi di tipo estetico… quindi l’intensità varia… di cellulite… ma… bisogna essere costanti però… … per il miglioramento della circolazione… la mobilizzazione dei grassi… la tonificazione dei muscoli… il rassodamento dei tessuti, il drenaggio dei liquidi… e infine… la riduzione dell’effetto buccia d’arancia…

 

10.

Gli attori iniziano a rivolgersi al pubblico.

F: … iniziando qualcosa di nuovo di solito pensi di avere successo?
P: … credi che per evitare le delusioni sia importante non avere aspettative troppo grandi?
M: … il sesso orale ti rende nervosa?
F: … hai molti progetti per il futuro e senti di poterli realizzare?
M: … pensi davvero di poter scegliere qualcosa in piena libertà?
P: … credi che con il passare del tempo le cose vadano sempre peggio?
M: … di solito affronti con ottimismo le tue difficoltà?
P: … se qualcuno ti procura un trauma nella parte superiore sinistra del cranio, che cosa ti succede?
F: … ti si bloccano le contrazioni cardiache?
M: … i movimenti respiratori?
P: … viene compromesso l’equilibrio?
F: … pensi che ci saranno sempre nuove guerre, nonostante ci si sforzi di lavorare per la pace?
P: … hai fiducia nel futuro e nei progressi dell’umanità?
F: … pensi che la masturbazione sia un valido sostituto?
P: … proprio quando il successo è a portata di mano, la fortuna ti volta le spalle?
M: … pensi che con l’andar del tempo le cose miglioreranno?
F: … di quale cosa di tua proprietà non vorresti mai privarti?
P: … se aumenta il prezzo del petrolio nella regione del Golfo è perché c’è stata una contrazione dell’offerta?
M: … ti aspetti di dover affrontare molte difficoltà in futuro?
F: … di solito guardi le cose positive della vita?
M: … pensi che il vero nemico sia dentro di te?
P: … credi che non valga la pena impegnarsi a fondo perché comunque le cose non vanno mai per il verso giusto?
F: … credi che tutto sommato il mondo sia un bel posto in cui stare?
P: … cosa pensi di quelli che giocano sporco?
F: … quando le cose ti vanno bene ti aspetti che la situazione si capovolga presto?
M: … com’è che a qualcuno gli viene in mente di fare “jumping”?
P: … il bisogno di sensazioni forti?
F: … l’incapacità di provare violente emozioni?
P: … il gusto naturale per la trasgressione?
M: … il senso di soffocamento dell’ambiente famigliare?
F: … pensi che si possano trovare aspetti positivi anche nelle difficoltà?
P: … pensi che i tuoi progetti siano destinati a fallire?
F: … l’aggettivo “carnale” a quale dei seguenti sostantivi può essere riferito?
M: … hai più paura di una attacco di herpes o di un’auto-bomba alla stazione?
P: … dall’incrocio di due cani mancanti di pelo, con quale frequenza si hanno cuccioli mancanti di pelo, sul totale dei cuccioli nati vivi?
M: … puoi immaginare qualcuno perfettamente privato della libertà?
P: … pensi che lo sfruttamento dei paesi poveri da parte di quelli ricchi si verifichi per questioni climatiche?
F: … non pensi che il sesso occasionale sia comunque meglio di niente?
M: … nessuno mancante di pelo, un terzo, tutti a pelo normale, tutti mancanti di pelo, o due terzi?
F: … un gatto ha la temperatura interna di trentotto gradi centigradi… se viene lasciato fuori di casa per un’intera notte di un inverno assai rigido che cosa gli succede?
P: … a) la sua temperatura interna aumenta, b) non torna più a casa, c) la sua temperatura interna diminuisce, d) la sua temperatura interna rimane invariata, e) muore sicuramente.

 

11.

Studio tv.

M: … ma perché lo odi così?… perché lo odi così?
F: … perché sono state sempre…
M: … è malato!… è… malato.
F: … … tante liti in casa mamma e quello che diceva lui era sempre legge…
M: … è malato tuo padre!
F: … cosa vuol dire?
M: … è molto malato e lui ti vuole bene!
F: … no io sono convinta di quello che dico….e non mi interessa.
M: … non va bene… non va bene proprio niente…
F: … cos’è che ha sempre detto… che sarei dovuta uscire di casa soltanto se mi sarei sposata… e tu lo sai mamma che io intenzione di sposarmi: zero… e allora?
M: … fa niente.

 

12.

Continuando a rivolgersi al pubblico.

P: … qual è la tua migliore qualità?
M: … hai avuto una madre castrante?
P: … sei molto influenzato dalla coppia?
F: … oppressiva?… soffocante?
M: … ti sei sentito in colpa quando hai immaginato di fracassarle la testa?
P: … sei guidato più spesso dalla testa o dal cuore?
M: … ti muovi con giudizio o impulsivamente?
F: … che cosa ti rilassa di più?
M: … pensi che chi ama la vita deve amare anche il teatro?
P: … pensi alla società come potenza regolatrice dei bisogni morali così come l’organismo regola quelli fisici?
F: … ti senti superiore e autosufficiente?
M: … sei più bravo a notare i dettagli o a intuire dietro le apparenze?
P: … ti fa schifo la debolezza negli altri?
M: … nel giudicare qualcuno conta di più quello che fa o le tue sensazioni a pelle?
P: … è più importante essere coerenti o appassionati?
F: … perché cerchi sempre di giustificarti?
P: … e ora perché fai la vittima?
M: … sei affetto dalla melanconia dell’artista?

 

13.

Studio tv.

F: … io faccio la mia vita, mamma…
M: … ma cosa fai adesso?… fai solo l’operaia… sei solo un’operaia… tu che hai studiato da odontotecnico… ti ho mantenuto io e tuo padre a scuola… e adesso fai solo l’operaia.
F: … ma cosa vuol dire… guarda che è difficile trovare lavoro io mi sono sempre arrangiata…
M: (al pubblico) … è un’operaia… l’ho mantenuta a studiare, ha fatto l’odontotecnico… e adesso è andata a finire a fare l’operaia… … ha poca vita mio marito… poca vita… è tanto malato.
F: … peggio per lui!
… … … … … … … … … … … … … … … … … … …
M: … sei brava… sei molto brava… …
F: … non mi interessa… io tutte le cose che io ho passato non le dimentico… va bene?… … basta!

 

14.

Al pubblico.

M: … senti il fascino della grazia di Dio?
P: … odi negli altri quello che in realtà appartiene a te?
M: … quale dei tre nipotini di Paperino non si chiama come un avverbio di luogo?
F: … riesci a ridere di te stessa?
P: … qual è il genere di intrattenimento che preferisci?
M: … e se tutto questo non stesse accadendo a te… cosa ne diresti?
P: … pensi che sarebbe stato meglio andare al cinema a vedere Alien 5?
M: … hai mai fatto l’esperienza di amare qualcuno?
F: … pensi che il conto della guerra sia troppo salato?
M: … qual è il tuo desiderio più sincero?
P: … hai mai amato davvero qualcuno?
F: … sei capace ad essere fedele?
P: … ti vendichi quando sei ferito?
M: … pensi di essere sorvegliato?
F: … che cosa hai intenzione di fare concretamente per sentirti finalmente più libero?
M: … e le premonizioni… che cosa ne pensi?
P: … e il dejà vu?

 

15.

Gli attori svuotano la scena e si liberano dei costumi; poi sovrapponendo le voci rispondono ai test apparsi man mano nello spettacolo.

… quo… sms… ventiquattro ore… il ruggito… non influisce sul peso della terra… a sinistra… … … pater noster… saliva… rossa… Alfred Hitchcock… … il nonno… vertigini… una verità evidente… … non si può dire bene o male della follia in generale… Afghanistan… due giorni… se non c’è nessun incremento nel prezzo del petrolio proveniente dalla regione del Golfo, questo significa che non c’è stata alcuna contrazione dell’offerta in quella regione… la sua temperatura interna rimane invariata… due terzi… appetito… gli arti di destra rimangono paralizzati… se la soddisfazioni dei bisogni biologici bastasse ad appagare l’essere umano non ci sarebbe bisogno di controllo sociale… … completamente vero… due ore… abbastanza vero… di un attacco di herpes… completamente falso… l’immaginazione… … abbastanza falso… dormire… dalla testa… il bisogno di sensazioni forti… il ritardato è tale dalla nascita o dalla prima infanzia… lo sfruttamento dei paesi poveri ha avuto origine a partire dal dominio politico di quelli ricchi e da allora è sempre aumentato… … claustrofobia… … … sparisce nel nulla…