La ragazza che non sapeva inginocchiarsi
monologo
libero adattamento da 
Diario e Lettere di Etty Hillesum

di
Gabriella Schina


Etty è seduta su un vagone aperto di un treno-merci, nel campo di smistamento olandese di Westerbork. Sono le sei del mattino; il treno partirà alle 11. I convogli sono diretti ad Auschwitz, Treblinka, Sobibor, ma la destinazione è ignota ai deportati. Etty, su un piccolo quaderno, cerca di appuntare gli avvenimenti che precedono la partenza, tornando a scorrere pagine del suo diario.

(I brani scritti in corsivo indicano la dimensione del ricordo). 


Etty
Avanti allora! E' un momento penoso, …quasi insormontabile. Dai Etty! Forza, …devi farcela ancora, …hai scritto ovunque …nella cuccetta, negli angoli più nascosti del campo, …su una carriola, …cerca le parole …coraggio! Una volta ho detto che avrei voluto scrivere parole inserite armoniosamente nel silenzio, …poche parole, …pennellate su uno sfondo muto, …fatto da Dio, …ma qui, devo impugnare questa piccola penna stilografica …come un martello, e le parole devono essere come tante martellate per raccontare tutto! 
(guarda il cielo) E’ quasi giorno …si sono fatte le sei , il treno partirà alle 11, …cominciano a salire coi bagagli, (fa segno con la mano come per ricacciare indietro una persona che sta per salire, con voce soffocata le urla ) “via, via, vai via…torna nella baracca, corri…non puoi stare qui”…solo quelli che devono partire. Ossessivo, …puntuale, …come ogni martedì, …ha tagliato in due il campo …una fila di interminabili vagoni merci, vuoti, a terra i materassi di carta sono per i malati; …spuntano le uniformi, …verdi! ….Nere, dovrebbero essere nere come ha detto il piccolo Peter… . Le donne coi bambini in braccio, …non riescono a stare dentro (guardando il cielo )…l’aria è così fresca.
Quanti sono …e i sorveglianti, …pochissimi, …non è possibile, …è ridicolo!
(guarda il treno) Si direbbe che il treno sia pieno.
(guarda altri che arrivano) Come faranno a starci tutti questi altri? (Con finta e ironica sorpresa) Ecco il comandante! Le stelle famose della rivista entrano in scena soltanto nel gran finale! …Dicono che ha charme e che è ben disposto verso gli ebrei, …ha poteri assoluti sulla vita e sulla morte; poco tempo fa ha deciso che il nostro vitto doveva essere cambiato, …ceci grigi invece che cavolo; …oltre che il vitto segue anche la vita artistica del campo, …per non parlare del nostro cabaret, …sembra sia arrivato ad assistere per tre sere di seguito allo stesso spettacolo, ridendo per le stesse tristi battute, …ha fondato un coro maschile che per suo ordine ha cantato “Sei bello accanto a me”… Sembra comunque che anche i bambini devono passarsela bene con lui, …in ospedale hanno un pomodoro al giorno!
Pare che ieri si sia molto infuriato, perché un ragazzo in pigiama celeste è scappato dall’ospedale, si è nascosto in una tenda. Ha perso la testa, …gli altri gli hanno dato la caccia, altrimenti decine di persone sarebbero state prese al suo posto. Comunque sono dovute partire lo stesso! …cinquanta! …per dare esempio! …cinquanta vittime per un attimo di confusione …ma la colpa non è sua …chissà poveretto che cosa dovrà sopportare nel viaggio. 
Era estate quando arrivai qui. Fino a quel momento del Drenther sapevo solo che c’erano molti dolmen e nient’altro… e poi, …ecco (si guarda attorno) …ci ho trovato un villaggio di baracche di legno, incorniciato di cielo e di brughiera, e i lupini …gialli, bellissimi; …nel mezzo e tutt’intorno il filo spinato …e tante vite umane…
(Si guarda attorno) ”Un poeta…servirebbe un poeta per raccontare tutto questo”,…me l’ha detto un anziano…una sera d’estate, stavo mangiando il mio cavolo rosso vicino al campo giallo di lupini…”si dovrebbe scrivere la cronaca di Westerbork”. Pensavo di essere sola…dopo un attimo, da sinistra una voce stanca: …”si signorina, ma ci vorrebbe un poeta…un grande poeta”.


(Lettera) Dicembre 1942
Vi scrivo su richiesta del vostro amico Dr. K, mi ha raccontato di voi in modo così trascinante che mi ha convinto a farlo. Sono arrivata a Westerbork dopo aver lasciato, dopo soli 15 giorni, l’impiego nell’ Ufficio del Consiglio ebraico ad Amsterdam, un ambiente a metà tra l’inferno e il manicomio, naturalmente non si potrà mai più riparare al fatto che alcuni ebrei collaborino a far deportare tutti gli altri. Ho chiesto allora di essere inviata qui al campo, ho rinunciato al sicuro, voglio esserci, voglio capire. Era il 30 luglio 1942, all’inizio registravo i nuovi arrivi, smistavo la posta, poi sono stata assegnata come assistente alle baracche dell’ospedale; posso usufruire di permessi limitati che mi consentono di rientrare a casa.
Westerbork era stato costruito nel 1939 per raggruppare rifugiati ebrei, tedeschi o apolidi, che fossero entrati nei Paesi Bassi; il 1 luglio del 1942 passò sotto il comando tedesco diventando ufficialmente campo di transito. 
Nel campo gli ebrei sono divisi per liste:i residenti a lungo termine, gli ebrei battezzati, di origine portoghese, quelli con matrimonio misto, quelli pronti per partire per la Palestina, la lista Puttkamer, la lista Calmayer: quelli che sperano di provare le loro origini ariane.
Che cosa aggiungere: c’è un comandante olandese e uno tedesco, un orfanotrofio, una sinagoga, una piccola cappella mortuaria , costruiranno un manicomio e una prigione più grande…”una prigione dentro una prigione”; si possono ricevere lettere, meglio se cartoline postali, pacchi di viveri e di indumenti,… sempre attraverso il consiglio Ebraico..
Nelle baracche si muore di freddo, …i letti di metallo senza materassi né coperte, …nelle cuccette si vive e si muore, si mangia e si è malati.
Ma il centro della vita di Westerbork ruota tutto attorno ad unico, terrificante avvenimento:la partenza ogni martedì del treno. Il numero dei deportati deve essere quello stabilito, da 1600 a 2500. …La destinazione?…sconosciuta.


(rivolta a Jopie) …Jopie, io, te, Kormann, Mechanicus… condivideremo onestamente il freddo, il buio…e la minestra di piselli e il filo spinato… forse sapremo sopportare insieme ogni cosa e poi non credi, …avremo belle storie da raccontarci….
Jopie,… e questi graffi sul viso?…se almeno circondasse solo il campo,… anche tra le baracche,…un labirinto impenetrabile il filo del ventesimo secolo!
Jopie andiamo a vedere il tramonto …sbrighiamoci prima che il sole sparisca dietro ai lupini di questo filo spinato, …non lasciamoci consumare dal dolore,…non lo dobbiamo fuggire, …no non sono strana,… ascoltami senza prendermi in giro,…penso che il dolore abbia sempre preteso il suo posto…in una forma o nell’altra, …vedi, …come noi, …si può essere stanchi come cani, …piegati dalla sofferenza, …ma dentro,…dentro di noi c’è qualcosa che non ci abbandonerà mai più, …e se non ci renderà più umani, e liberi dalle piccolezze, sarà stato inutile. 
Amico mio,…stenditi qui, sulle mie gambe, …la vita e la morte,… il dolore e la gioia, le vesciche ai piedi,… il gelsomino dietro la mia casa di Amsterdam, le persecuzioni,…le atrocità,… ci portiamo dentro proprio tutto Jopie,…Dio, il cielo, l’inferno…e la terra …e i secoli, …tanti secoli, …tutto, …tutto, …è come un unico insieme …potente …e lo accetto, comincio a capirlo, …abbiamo il dovere di vivere nel modo migliore, …convinti …fino all’ultimo respiro, …che chi verrà dopo di noi non dovrà più ricominciare tutto da capo…(all’improvviso le sembra di riconoscere un volto)… Jopie guarda ma non è Van Golden? … (stupita) e quello è Shaap…”signor Shaap…signor Shaap …sono Etty …Etty Hillesum…Si ricorda dottore?…”la signorina che vuole tornare a Westerbork!”.
Cominciano ad arrivare tutti …proprio tutti, Ter Braak, Pos, Du Perron; (rispondendo a Jopie)…Willen Bonger?…è morto!…il prof. Borger è indimenticabile per me. Ricordo quella mattina che se ne andava lungo l’Ijsclub, goffo, pesante, con gli occhiali azzurri sulla testa, …il porto era in fiamme. Fissava di traverso il cielo,…non mi scorderò mai quella scena, …corsi fuori senza mantello,…”buon giorno prof. Bonger, ho pensato molto a lei in questi ultimi giorni,…l’accompagno un pezzetto”, …mi guardava, non aveva la minima idea di chi fossi, …malgrado due esami e un anno di lezioni …ma in quei giorni c’era tanta familiarità tra le persone, e io avevo continuato a camminargli a fianco,…era il giorno in cui tutti cercavano di scappare in Inghilterra, …gli chiesi se avesse senso fuggire,…”la gioventù deve rimanere qui –mi rispose – la democrazia vincerà di certo, ma alcune generazioni ne faranno le spese”.
Il feroce Bonger era indifeso come un bambino, …quasi dolce …sentii un bisogno irresistibile di mettergli un braccio attorno alla vita e di guidarlo, …e così camminammo,…era affranto,…pieno di benevolenza,…lo salutai e gli presi la mano tra le mie, …chinò il capo con gentilezza, …mi guardò e con una solennità …quasi comica mi disse :”mi ha fatto piacere”. Alle otto si è sparato alla testa.
(A se stessa) Tutto il mondo va in pezzi …ma io mi sento ancora così ricca …il vuoto non mi è entrato ancora dentro, arresti,…terrore, …campi, …separazioni di padri, madri, sorelle; …portiamo in noi il germe di ogni crimine,…il marcio che c’è fuori, c’è dentro di noi e non ci sono alternative, …dobbiamo estirparlo ...ci potrà essere una pace futura solo se prima sarà stata trovata da ognuno …in sé stesso, solo se ogni essere si sarà liberato dall’odio contro il prossimo, di qualunque razza o popolo, se avrà superato quest’odio e l’avrà trasformato in qualcosa di diverso. E’ l’unica soluzione possibile.
(guarda verso l’alto)…Oh Spier…mio caro vecchio Spier,… sono certa che mi senti, …sei diventato talmente parte del cielo sopra di me, …che mi basta alzare gli occhi per esserti vicino. Che cosa sta accadendo?…guarda dove è la tua Etty,… non ci crederesti mai,…così piena di acciacchi ancora resisto,…eppure vecchio mio non provo né odio, né amarezza,…come quando eravamo insieme,… due allegri turisti,…il cielo, anche se c’era un sole radioso, era diventato basso, minaccioso …le nostre mani stavano così bene insieme. Ricordi quella mattina, quando mi prese una grande stanchezza? …non ce la facevo più per quanto avevo camminato,… all’improvviso mi resi conto che non avrei più potuto sedermi in un tram o fermarmi in un caffè all’aperto come avevamo sempre fatto. Al ritorno ci aspettava una camera fidata, …ci buttavamo sul divano …oh Spier…i nostri occhi, …le nostre mani,…le nostre bocche,…si era spento ogni più piccolo desiderio,… ormai si trattava solo di essere buoni l’uno verso l’altro, …ogni nostro incontro era un addio. …Il pigiama celeste …la tua espressione timida,…eri seduto sul bordo del letto. ”Etty, era così bello ieri, cerchiamo di stare insieme il più possibile”. Sapevamo bene che quella sicurezza non l’avremmo più avuta, che saremmo finiti in una baracca a corsie… grazie a Dio hai deciso di morire prima. Tu sai quanto sia stato faticoso il mio cammino,…paura di vivere …sfiducia in me stessa, …pensavo e amavo in modo insaziabile e tu …non mi eri neanche simpatico, …i tuoi occhi grigi, intelligenti,…vecchissimi,…leggevi la mia mano quasi fosse il mio viso,…la tua grande bocca, …così sensuale,…mi bastava sentire la tua voce al telefono per avere tutto il mio corpo in subbuglio, …le nostre lotte sul pavimento …l’una nelle braccia dell'altro,…ti volevo mio, …solo mio…e poi sempre più ordine …e pace,…sei diventato una parte di me, …ma dentro ero sempre più libera;…ora possiedo tutto, Spier…tutto, e la mia ricchezza è immensa …ed è anche merito tuo …hai dissolto in me ogni minima tentazione all'odio,…anche qui…in questo orrore, …ho imparato ad accettare tutto quello che ci tocca,…e nonostante quello che accade, non trovo ingiusta la vita,… ma qui tra la gente non lo posso dire …come facevo con te mio caro, … ho la mia forza interiore e mi basta, c'è in me una sorgente profonda, la parte più ricca, …in cui mi riposo,…io la chiamo Dio.
Che altro ti posso dire …come vedi, la distruzione si avvicina da ogni parte… presto si chiuderà il cerchio attorno a noi …e nessuna persona buona ci potrà aiutare …è la nostra “ora amara”.


(brano musicale)


…che buona questa minestra di patate e poi è calda. Avete visto? …nelle baracche hanno acceso tutte le luci di Hannukkah …ma no Korman mi fanno così male i piedi,…è tanto che non ballo,…sei un terribile testardo…(accenna motivo di danza)…andiamo a chiamare anche i Mahler, …sono così gentili…
Sabato prossimo andrò in licenza, mi fermerò qualche giorno ad Amsterdam,…sono contenta di incontrare i miei amici,…non sto per niente bene, …non sono proprio buona a nulla …mi rattrista, …qui c’è tanto da fare, …ma non so più che mi accade, …riesco a vivere solo ingoiando polverine calmanti,…qui mi circondano tutti di premure …soprattutto voi.
(si gira verso una persona che sta per entrare) Santo cielo Max, dove hai trovato quella splendida mantellina?… è nuova?…tornerò presto,...voi sarete sempre con me …ma poi sarà veramente, per poco,… ritornerò, …mi sento attratta da questo pezzetto di terra in mezzo alla brughiera…


(lettera)
Amsterdam 15 settembre 1942
Kormann, mio buon amico,
forse è stato tutto un po' troppo. Sono stata costretta a ricordarmi che un essere umano ha anche un corpo. Avevo creduto che il mio spirito e il mio cuore potessero sopportare tutto da soli , ma il mio corpo si fa sentire e dice : alt.
Vivo con la compagnia più o meno simpatica di un calcolo biliare;…è un paradosso,…la scrivania,…la lampada, …l’albero di gelsomino, …i canali …il cielo di Amsterdam, …qui ogni ebreo darebbe Dio sa che cosa per stare in ospedale ed evitare a tutti i costi Westerbork e il resto, ...mentre io vorrei tanto tornare e devo trasferirmi invece in ospedale.


(A se stessa) Mio Dio mi rendo conto solo ora di quanto tu mi abbia dato da portare. Ti sono riconoscente per aver scelto proprio il mio cuore, …ho vissuto nel campo così intensamente, che in due mesi ho consumato le riserve di una vita intera, …vorrei riuscire a raccontarlo, …dominare tutto con le parole.
L'albero è sempre lì, …potrebbe scrivere la mia biografia, …ma non è più lo stesso,…o forse sono io che non sono più la stessa, …mi gira la testa, …dovrei dormire per giorni e giorni, …dovrei lasciare andare tutto …anche la scrittura, …ma non so smettere, …cerco sempre la parola che riassuma tutto, …aspetterò, …aspetterò che maturino le parole per la mia testimonianza,…per il ”cuore pensante della baracca”….
Oh Spier,…mio Spier,…sei morto alle sette e un quarto di ieri, sono tornata in tempo,…proprio il giorno in cui scadeva il mio permesso,…devo confessarti una cosa strana,…io non ho mai visto una persona morta, …proprio così, in questo mondo dove muoiono ogni giorno migliaia di uomini, …io non ho mai visto un morto …e tu sei il primo. Oggi …ho baciato ancora la tua bocca. Sono felice che la tua vita sia finita naturalmente, che anche a te sia toccato un po’ di dolore da portare,…mio caro uomo viziato, probabilmente non saresti stato in grado di sopportarlo. Io si che ne sono capace, … continuerò la tua vita e ti trasmetterò agli altri. Tornerò ancora una volta in quella strada; …un canale e un ponticello mi separavano dalla tua casa;…sarà strano,…quando suonerà il telefono non sarà più la tua voce con quel modo…:“Stia un po’ a sentire”. Come è strana Spier,…la mia storia, …la storia della ragazza che non sapeva inginocchiarsi… una volta ho scritto un racconto intitolato così, o forse era …la storia della ragazza che aveva imparato a pregare.
Oggi mi sono inginocchiata sulla stuoia di cocco in bagno …per te.
Etty
“Chiunque abbia la possibilità di sfuggire alle loro grinfie assassine dovrebbe provarci …non ci si può dare in pasto alla Gestapo …è un dovere salvarsi …devi fare qualcosa per te”, …quanto me lo hanno ripetuto, …ognuno si è dato da fare per salvarsi… (indica la gente attorno) ma tutta questa gente non è dovuta partire? Fuggire, …nascondersi, …ma che senso ha? …e poi se non parto io qualcuno dovrà pur farlo al posto mio, …si certo avrei voluto scrivere …diventare una scrittrice, …Johanna ha cercato disperatamente di non farmi tornare a Westerbork, …venne a trovarmi a casa, mi parlò del mio desiderio, del bisogno profondo di scrivere, io stavo per partire …insisteva che mi nascondessi… ”ma non volevi diventare una scrittrice? …se tu vai lì non riuscirai a sopravvivere più di tre giorni, tutto ciò che avremo saranno solo i tuoi diari!” …improvvisamente mi ricordai dei quaderni, …corsi su per le scale per prenderli, …quando riscesi era andata via, …aveva capito che volevo affidarglieli…e partire …
(guarda il cielo) Piove… e c’è talmente tanto fango che da qualche parte tra le costole si deve proprio avere un gran sole interiore, …dai Etty coraggio!
Chissà dove è finito Korman, (si guarda attorno) ieri mi ha raccontato di un uomo che ha riempito il suo zaino ed è partito spontaneamente, …voleva essere libero di partire quando piaceva a lui, …del resto per umiliare qualcuno si deve essere in due.
(Si gira, guarda il treno) Come ce la faranno a sopportare il viaggio… la prima volta che uno di questi treni è passato per le nostre mani abbiamo capito che non avremmo più potuto ridere. 
Quanta confusione… e tutto in mezzo chilometro quadrato… in pochi mesi da mille siamo diventati diecimila, un’inondazione umana, …arrivano da Rotterdam, da Heerlen, da Maastrich, da Amsterdam, gli ebrei cattolici, dialetti bavaresi, olandesi, frisi, tedeschi, polacchi, olandesi con accento tedesco e tedeschi con accento olandese, fiamminghi, berlinesi,… una babele, …rapati a zero, picchiati, maltrattati, …bisognerebbe vederli tutti questi deportati …le loro vite sconvolte, abbattute di colpo, …spaesati …tremanti, …le loro sagome scorrono indifese lungo il filo spinato …bisognerebbe vederli camminare per capire. 
Una notte sono arrivate persone vestite solo con la biancheria e le pantofole, (indignata) …tutta Westerbork si spogliò fino alla camicia , …in un unico gesto d'orrore! … forse noi,… possediamo altri organi …oltre la ragione; …se riusciremo solo a salvare i nostri corpi da luoghi come questo… sarà troppo poco, …ci vogliono pensieri nuovi e luminosi, …e forse questa vita sbandata potrà fare un piccolo passo avanti… . 
(Chiedendo a qualcuno non vicino) …” Sono molti gli anziani? e gli invalidi? 
Poveri vecchi, …un capitolo a parte! La mattina si stringono l'uno all'altro sotto la pioggia, …sono cacciati dalle loro baracche per le pulizie. Quella vecchietta laggiù… aveva dimenticato gli occhiali e la medicina sul caminetto “di casa”, …ripeteva, …non capisce dove si trova, …dove deve andare e perché, …mi ha preso il braccio come se non volesse più lasciarlo,… mi ha detto “i gradini davanti alla porta della mia casetta hanno sempre brillato, non mi è mai capitato di buttare i vestiti sotto il letto prima di dormire”. Sono smarriti poveri vecchi, …una mano sulla spalla è già troppo pesante.
(Si gira rispondendo ad una donna) “non so risponderle… mi dispiace… ce la faremo …certo". Ma come posso spiegare… a lei vecchia… perché a noi ebrei ci tocca soffrire tanto. (si guarda attorno)…Pezzo dopo pezzo il campo è stato amputato, …la prossima settimana un altro pezzo e poi un altro ancora, …è così da più di un anno, …settimana dopo settimana, …martedì dopo martedì …e non sappiamo più nulla di chi è partito, …non mi resta che parlare con te mio Dio, (rivolgendosi al cielo) …dammi pace e fammi superare ogni cosa, … e se non mi aiuterai più, …allora sarò io ad aiutare te, …ti metterò al sicuro nelle mie mani, …e se questo mi riuscirà, …allora vorrà dire che sarò riuscita ad esserci anche per gli altri.
(si guarda intorno) Certo che di brughiera ne è rimasta ben poca dentro il recinto,…solo quell’angolino lì, …mi ci sono seduta spesso al sole, …sotto il cielo azzurro, …fra i cespugli; (guarda verso un punto) …c’è anche un ufficiale che raccoglie i lupini violetti,(benevolmente ironica) …ci sarà qualche contadinella in giro… 
(guarda verso i vagoni)…Portano via anche lei… stanotte l’ ho aiutata a prepararsi …aveva solo un pacchetto di pane tostato per il viaggio, …era molto calma, …dritta come una ragazza, l’altro giorno eravamo sedute insieme al sole,… davanti le baracche, …le avevo dato un libro di Spier, …alcune ragazzine si sono sedute vicino a noi, …”quando partiremo ognuna di noi potrà piangere soltanto tre volte”, …una ragazza le ha risposto: ”ma io non ho ancora avuto il mio tagliando per piangere…” .

(A se stessa) Mah, …quello, quello …non è il cappello di mamma?…papà! …sono gli occhiali di papà, …Misha …Mischa…(si sbraccia) …ehi sono qui …sono qui…qui, mamma …papà …papà! …(sempre cercando i suoi con lo sguardo) mi hanno visto…mi hanno visto…
(con ansia)…ora ci sarà la registrazione, le ore di attesa, …ma qualche amico mi aiuterà; …le grandi baracche, …li accompagnerò lì … .


(rivolta all’amico Jopie) …No Jopie, non mi aspettavo di vederli, …non così presto,…una sorpresa, …una sorpresa che mi ha indebolito. Sono veramente coraggiosi… e non hanno perso neanche il loro senso dell’umorismo… papà è indifeso,…completamente,…in pochi giorni il colletto è diventato così largo e la barba ispida e grigia,… fa tanta pena sai. Stanno ammassati in un magazzino umano,…ma li aiuterò a superare le difficoltà,…mi sento forte,…ma devi aiutarmi,…devo tenere su papà con il pane,…no, non mangia ancora cibi caldi,…non c’è verso,…hai ragione, scriverò a Christien,…spero di non darle noia….


( lettera) Cara Christien, 
sai come potresti rendermi felice e raggiante? Sei disposta ad accogliere richieste speciali? Con dei fazzoletti di carta!…e si possono trovare degli assorbenti igienici…e dei rotolini di bende?e da parte della mamma: esistono ancora conserve, salsicce e cose simili?…Le preoccupazioni per i miei cari mi consumano più di ogni altra cosa,…oggi sono svenuta due volte; …ora soffro anche di timbrite…eh si, perché qui ci sono timbri rossi, verdi, blu…ne possiamo parlare per ore! (ironica)…e il prossimo convoglio chissà che colori avrà!
Sembra che quattrocento persone qui dell’ospedale partiranno con il treno di martedì,…”vero che non dovrò partire?… non ci porteranno via …non potrebbe fare qualcosa per me?",…una vecchietta decrepita, ammalata,…mi ha chiesto: “crede che in Polonia ci sia assistenza medica?”. Ora devo proprio lasciarti, come vedi ci è consentito scrivere solo su una facciata del foglio.
Un saluto 
Etty”.


(Rivolta a Jopie) Hai visto Jopie,…il Consiglio Ebraico è in agitazione, sembra che solo sessanta di noi possano rimanere qui. I miei sono qui ed io comunque voglio rimanere a tutti i costi,…c è chi darebbe tutto per lasciare Westerbork …e poi…ci si agita così tanto,…vieni via,tutto questo parlare toglie energia,…e così amico mio, finiremo per trovare la vita assurda. Ti ho portato del burro, …no…abbiamo ancora dei buoni amici fuori,…le cose grandi sono ovunque…e non dobbiamo perderle di vista… Jopie la vita è buona,…non è colpa di Dio se a volte va tutto così storto,…no…ne sono convinta…si certo, anche ora, …anche se sarò spedita in Polonia con papà, mamma e mio fratello. Ed io, da quando ho visto quel treno di gente presa con i rastrellamenti, non soffro più né fame, né sonno e mi sento benissimo,…sono concentrata su questa gente e mi dimentico tutto. Mio caro, …ora vado a dormire, …chissà se troverò un letto stanotte …non c’è un millimetro libero.
( guarda in alto) …Che luna meravigliosa,…mi sono così affezionata a questo luogo,…penso che ne avrei nostalgia ovunque,…la baracca sembra fatta d'argento e d'eternità,…un giocattolino sfuggito alla mano distratta di Dio …


(Etty accanto al padre seduti all’aperto) 
Ma dai papà…chi vuoi che prendessero a scavare il fosso,…siamo in un campo di smistamento di ebrei,…che bel vento vero? Se non ti tiravo giù io dalla cuccetta;…togliti la sabbia dal viso,…(fa il gesto di pulirlo)…è scirocco, …qui …sul collo, …sei pieno…tutto nero,…si, lì il fossato …devono stendere il filo spinato,…no papà (sorridendo)non ci butteranno lì dentro, …è per non farci fuggire. …Hai visto come è brava la mamma, …si hai ragione, …incomprensibile!…riesce ad andare in giro curata,…vivace come sempre,…si (ridendo)…e all’aperto!… lo ha steso pure alla cordicella… ed era pure un gran secchio,….si papà anch’io ho paura per Misha… è facile impazzire qui… e tu quando ti deciderai a mangiare?…Westerbork non ce la fa più a starti dietro,… si, nonostante i fiori violetti dei lupini è proprio un deserto… "gli ebrei nel deserto!"…è vero,…un paesaggio che conosciamo bene,… non ridere papà e chiudi la bocca,…c’è una tempesta di sabbia…
Devo dirti una cosa,…tra poco forse non sarò più così privilegiata,…forse il Consiglio Ebraico di Westerbork sarà abolito, la nostra libertà di circolare nel campo sarà ridotta, saremo semplici “residenti", … poi volevo dirti che nei nuovi arrivi Jaap non c’è,…no vecchio mio e che anche stanotte siamo sopravvissuti alla deportazione. No papà non pensare a martedì prossimo, abbiamo una settimana da goderci,…ora devo andare dalla mamma, …anche lei non mangia quasi niente, …il pane non lo digerisce, … ho scritto a Mieu, …le ho chiesto dei pomodori, …delle cose fresche, …ne ho bisogno anch’io …ed anche qualcosa per tenerla su,…è esausta, …siamo tutti esausti, …no, non posso fermarmi…passerò più tardi, …lo so sono partiti tanti amici, …stai tranquillo,…cercherò di fare qualcosa, …certo papà,…cercherò di rassicurarla, …vado, …le ho promesso che la porterò alla baracca 73, …si quella dei battezzati, e canteremo insieme a loro le canzoni russe….


(rivolta a Jopie)…Jopie non ce la faccio più,…segue un momento di riposo e poi…si vive aspettando la prossima deportazione. 
No, non posso lamentarmi dei miei,…sono bravi,…sono fiera di loro,…dicono di non temere più nemmeno la Polonia,…si hai ragione, è molto teso…povero Mischa.. a volte è così sporco…agitato, arriva tardi all’appello…si, si…grazie a Dio l’umorismo non lo abbandona mai. Sai che ti dico Jopie…in quanto a me … non mi sento neanche prigioniera,…sento che non c’è nessuno che possa farmi veramente del male……massaggiami un po' la schiena, …vorrei un cuscino vero, alla lunga questa paglia è proprio dura!…A volte rimango sveglia e lascio che tutto mi passi davanti agli occhi,…i fatti…le impressioni…lasciatemi essere il cuore pensante di questa baracca, …vorrei essere il ‘cuore pensante' di un intero campo di concentramento.
Oggi ero alla registrazione,…una donna e un bambino si sono messi a piangere,…mi sono messa dietro di loro,…così (incrocia le braccia sul petto)… volevo proteggerli,…sorridevo un po’ e dentro di me dicevo a quell’esserino rannicchiato…“dai non è poi così grave”,…sono rimasta lì,…'c’ero',…che altro potevo fare?…A volte passo una mano attorno a una spalla,…poche parole, il minimo,…ma guardo sempre le persone in faccia,…non mi è nuovo nulla,…nessun dolore,…come se avessi vissuto ogni cosa,…no, no Jopie, che dici,…non ho i nervi d’acciaio, anzi purtroppo sono piuttosto sensibili,…ma so resistere,…non provo amarezza per quello che accade,…ma amore,…amore per come alcuni siano capaci di sopportare tutto questo dolore…anche se impreparati.
In futuro Jopie ci sarà chi pubblicherà questo immenso dramma,….per raccontare la storia,…le mostruosità che stiamo vivendo,…io so scrivere un pochino, ma qui mi trovo davanti a un abisso,…una montagna, tutti questi particolari, …è troppo, e poi non ne sento il bisogno; Mechanicus sta appuntando ogni cosa con assoluta precisione, …un vero documento storico, …credimi,…tutte le sfumature, …le divisioni, …gli abusi, …le ingiustizie verso gli ebrei olandesi,…i privilegi di quelli tedeschi, …mi ha detto che sulla parete divisoria di un gabinetto qualcuno ha scritto a caratteri cubitali: ” La baracca 73 sarà messa a fuoco dopo la guerra con tutti i suoi contenuti. Amen”. …Jopie nella 73 ci sono gli ebrei battezzati. Abbiamo ancora così tanto da fare con noi stessi che non ci possiamo permettere di odiare i nostri nemici,…siamo ancora abbastanza nemici tra noi. 
Guarda che bel cielo,…no, non ho nostalgia, mi sento a casa,…sono a casa anche qui…sotto questo cielo,…ovunque,…e poi portiamo tutto in noi…sai che non ho neanche una fotografia,…non le ho portate, (indica il petto) …alle pareti del mio petto ci sono i visi e i gesti di tutti quelli che amo,…stanno sempre con me,…mi sento una nave che ha preso a bordo un carico prezioso…e via!…libera di navigare… . 


(Brano musicale)


(A Jopie) Sono andata a controllare, Jopie, perché a volte si sbagliano, …portano via anche chi non è nella lista, …andrei dieci volte più volentieri in Polonia se prima riuscissi a togliere di qui i miei,…pazienza,…dovremo avere pazienza.


(A Jopie) Ci siamo di nuovo Jopie,…domani è martedì! …parte un altro treno,…ieri ho saputo che i miei erano nella lista,…me l'ha detto Herman, all'orecchio,…mentre ero seduta sul letto di papà a chiacchierare,…no, lui non si è accorto di niente,…comunque sembra che anche questa volta sia riuscita,…almeno ancora per questa volta,…ma non è mai certo,…bisogna stare all'erta sino all'ultimo momento,…del resto se non arriva l’ordine ufficiale di trattenerli a Westerbork,…partiranno la settimana prossima.
Non ce la faccio più,…qualsiasi lavoro,…anche il più duro lo preferisco a queste tensioni,… ogni settimana,…questa continua paura per loro,…sapendo che vanno incontro ad una via crucis…è insopportabile…a volte vorrei preparare di nascosto lo zaino e salire su uno dei treni…ma sarebbe troppo facile.


(A Jopie) Jopie oggi erano 2500! …hai saputo, …hanno portato via anche la zia di Millie…dovremo scriverle ed avvertire anche che non spediscano più i pacchi per i Frank. Ho faticato a tener fuori i miei,…lo so me l’hanno già detto,…devono prepararsi a partire la settimana prossima …ci vuole solo un miracolo,…ti prego aiutami a far partire Mischa,...è stato accettato a Barneveld, nel campo degli artisti,…lì sarebbe al sicuro, ma lui ha deciso di non andare, vuole seguire mamma e papà, …ad ogni costo…
Si, l'ho saputo,…del procuratore Puttkammer, …pagare i tedeschi per salvare gli ebrei,…mi sono vergognata, …c'è un limite a tutto, …qui non si tratta più della vita, amico mio, ma di come stare di fronte alla nostra fine ….


Etty
Sono quasi le otto, …qualche ora e il treno partirà (esclama meravigliata)…è uscito l’ arcobaleno… e anche le pozzanghere risplendono (sorride serena) ; ”no, non ho buone notizie, …no, no signora, …sorrido, così …eh …(prende tempo dentro) che mi è venuta in mente una storiella che mi hanno raccontato, … su Vittorio Emanuele, …sembra che abbia fatto arrestare Mussolini, …si, …forse più vicina … (a se stessa)…la pace è più vicina…”.
(si stringe nelle spalle) Fa proprio fresco, …l'estate è definitivamente passata, …come sarà diventato il mio gelsomino, …la mia piccola scrivania, …quando non dovrò più dormire in un letto di ferro circondato da filo spinato, voglio avere una lampadina vicino, …così di notte ci sarà luce ogni volta che lo vorrò; ...a volte passano piccoli racconti, ...come bolle di sapone, (con la mano come se accompagnasse le bolle) …mi sveglio come in un bozzolo, …poi comincia una piccola passione, …pensieri, …immagini, …vorrei scrivere, …ma non c'è nessun posto dove possa stare seduta con calma, …ne avevo trovato uno tra i cartoni dell'ospedale.
Non ci sono parole per dire quello che accade a queste partenze, …stanotte ho aiutato a vestire tutti i bambini piccoli, …ho cercato di calmare le madri, …come ogni lunedì notte. Una donna ha messo addosso alla figlioletta un biglietto per chi la riceverà: “Prego la persona che avrà cura dei bambini di avere pietà di mia figlia, ne ho già persa una, ma forse riuscirò a vedere la mia piccola. Vi prego molto: occupatevi di lei, che è senza difese e tanto debole. Ti bacio cara Haliuscia. La tua mamma”. (sorriso ironico) …Io le aiuto! …potrei quasi maledirmi da sola, …ho abbandonato le persone indifese, …malate, …alla fame, …al caldo, …al freddo, …alla distruzione, …eppure li ho vestiti io stessa, …li ho accompagnati a questi nudi carri bestiami, …e se non erano in grado di camminare, li ho portati con i miei amici sulle barelle. Ma che succede qui, …che cosa? …che misteri sono questi, …quale meccanismo funesto ci ha impigliato? …è facile dire " siamo dei vili", …e poi non siamo così cattivi, …è qualcosa di più profondo, …le cose che ci accadono sono troppo grandi, …troppo diaboliche perché si possa reagire con rancore e amarezza, …troppo poco, …abbiamo a che fare coi demoni.
Oh Spier avrei ancora tante cose da chiederti, …da imparare da te, …mi è toccato far tutto da sola, …ma me la sono cavata e me la caverò, …mi hai insegnato a pronunciare con naturalezza il nome di Dio e …un gesto semplice, …tenero che non conoscevo …(unisce le mani in preghiera) …un giorno mi hai detto: "questo è un peccato contro lo spirito e si vendicherà. Ogni peccato contro lo spirito si vendica"….(fa un gesto come per indicare attorno) … e tutto questo?


(lettera)
Westerbork 2 settembre 1943
Cara Maria
Stabiliamo così:ogni martedì spedirò un breve telegramma ai Nethe e il testo sarà:”viveri per quattro persone”, la fame non c'entra niente; se papà e mamma saranno partiti, scriverò:” viveri per due persone”.
Per favore, guarda una volta Kathe con occhi amichevoli da parte mia, e accosta la tua guancia a quella di papà Han, anche da parte mia, ...state ancora bene insieme? Salutami la mia cara scrivania, il più bel posto di questa terra.
Ti guardo un momento in faccia , mia cara, e non dico più molto. 
Ciao, affettuosamente,
Etty . 


(Rivolta al padre) Hanno tirato fuori tutti i letti della baracca, …si è vero, sembra proprio un sanatorio all'aperto,…che ridi papà,…perdi sempre tutto,… grazie a Dio sei circondato da persone gentili che non fanno altro che cercare le cose che perdi. Ancora pane? No, non si sprecherà di certo,…ma tu mangi troppo poco…cercherò di passare più tardi. …Ho un prezioso vasetto per te, (guarda il vasetto con orgoglio) …crema di scampi! …e anche un dolce, non è meraviglioso?… si Christien,…la nostra benefattrice, …è impagabile …e c’è anche della cioccolata! …esitono ancora persone disposte a sostenerci. 
…Papà lo sai che adesso toccherà anche a noi,…eh già, hai ragione,…"sopporteremo quello che tante migliaia hanno sopportato prima di noi”,…sono tanto grata di avervi ancora qui,…continuiamo a sperare papà, …sembra che a l’Aja si possa fare qualcosa, …l’ho saputo oggi da una mia amica che ci sta aiutando,…ehi, guarda guarda,…ma dove hai preso la carta igienica?…attenzione che lo dico alla mamma,…corteggiato dalla moglie di un influente rabbino! Ora devo proprio andare,…mi raccomando,…mangia i cetrioli e i pomodori,…cercherò di portarti del thè e di trovare un po’ di fette biscottate,…ciao papà,…verrò a prenderti dopo le tue lezioni di greco,…ce ne andremo un po’ nel nostro deserto.
…ciao papà …ti busserò ai vetri.


(A Jopie) Papà è stato iscritto tra i deportati!
… la segretaria di Rauter,…si, proprio lei in persona,…ha chiamato la mamma per dirle che lei e papà sono stati messi nella lista di martedì. Mischa può rimanere a Westerborck, …ma non lo farà, …se partiranno andrà con loro,…è difficile tenerlo tranquillo, …vuole correre dal comandante…urlargli che è un assassino, …impazzirà di sicuro se li vedrà partire, …devo vigilare tutto il giorno per non fargli fare qualcosa di pericoloso, …devo lottare duramente per non farmi paralizzare dalla compassione per loro, …non mi devo lasciar consumare dalle preoccupazioni e finire per non vedere gli altri. Io no, …preferisco non accompagnarli, …per un'altra forma d'amore, …forse vile,…ma da sola sono più forte,…riuscirò a pregare per loro,…sarà più facile che vederli soffrire vicino a me.
Oh Jopie, potessimo restare qui,…una piccola possibilità di cavarcela l’avremmo, …ma se saliranno su quel treno, e se non sarà bombardata la ferrovia come tutti sperano …sarà la fine. Lo so ho la febbre,…se lo vuoi sapere anche una poco poetica diarrea,…si il turno l’ho finito, …non lo so, …veramente preferisco rimanere in piedi, essere sempre presente.
No Jopie, vado alla baracca delle caldaie, …si l'acqua per il thè del papà, …poi passo dalla mamma, …da Mischa e ti raggiungo….
A proposito sai dirmi chi era quel grosso rospo vestito di un’uniforme verde che ha strisciato tra le baracche?


Etty 
Mio Dio è proprio vero, …iniziano a sigillare i convogli, …le porte si chiudono sulle persone cacciate indietro, …pigiate nei vagoni; …dalle strette aperture in alto iniziano a spuntare le teste e le mani, proprio come quelle di chi affoga, …tra poco saluteranno, …alla partenza del treno… .
Tra poche ore potrei dubitare di tutto quello che ho visto, …stanotte sono scesa all’inferno, …come potrò descriverlo? 
Sbarrano gli accessi al treno, chi non deve partire deve stare dietro le transenne, non si può né salutare, né accompagnare nessuno. 
Il comandante …ispeziona le sue truppe: malati, lattanti, mamme, uomini rapati a zero …, c’è anche il suo segretario, …e il Direttore dei Servizi del campo, …ci sono proprio tutti! Un ebreo tedesco, …alto, possente, stivaloni neri, berretto nero, giubbone militare nero con la stella gialla, le labbra crudeli, …il collo da despota… (ironica) si dà importanza: ”boulevard dei deportati”; la sua ascesa è un pezzo di storia …e in futuro ci si dovrà tornare sopra. 
Mi rendo conto ora, che una cosa è certa: non potrò mai scrivere le cose così come la vita le ha scritte qui, …in caratteri viventi, non saprò mai raccontarle, …devo accettare i miei limiti, …ma continuerò ugualmente a lavorare, …devo tener testa al male.
Ma nonostante tutto non possono farci niente, non possono veramente farci niente, …siamo noi a privarci delle nostre forze migliori, …col nostro odio, la nostra paura, …ci derubiamo da soli. Trovo bella la vita, e mi sento libera. I cieli si stendono dentro e sopra di me. Credo in Dio e negli uomini e oso dirlo senza falso pudore. Sono una persona felice e lodo questa vita, la lodo proprio, nell’anno del Signore 1943, l’ennesimo anno di guerra.

Papà …papà …mamma …sono qui …oh Mischa …(in tono ironico verso il padre) …papà …sei sempre lo stesso …si …classe turistica! …voi siete qui al vagone numero uno, …io laggiù al dodici, …ma non vi preoccupate, … alle soste cercherò di venirvi a trovare, …e comunque ci vedremo all'arrivo. 
Si certo che me lo ricordo papà, …lo cantavamo sempre …(intona un motivo). Ora dobbiamo andare, …papà, …mamma, …Mischa,…fratello mio, …se vi è possibile cercate di riposare, …ci vedremo certamente all'arrivo; …mamma … attenta, …il tuo cappello …(si china per raccoglierlo, lo pulisce, lo porge alla madre).. 


(A Jopie) Jopie no, è inutile, …non andare a cercare nessuno, …abbi cura di te, …e ti prego, quando saremo partiti racconta tutto a Tide, …Hans, … Maria, …ogni cosa, … e digli che siamo partiti sereni e cantando,…tutti e quattro.



***

29 giugno 1942
La nostra distruzione si avvicina da ogni parte …presto il cerchio sarà chiuso attorno a noi e nessuna persona buona che vorrà darci un aiuto lo potrà oltrepassare.
Le ultime notizie dicono che tutti gli ebrei saranno deportati dall'Olanda in Polonia, passando per il Drenthe. Secondo la radio sembra che la strage sia al colmo, …dall'aprile scorso siano morti 700.000 ebrei, in Germania e nei territori occupati…se rimarremo vivi, queste saranno ferite che dovremo portarci dentro per sempre. Eppure non riesco a trovare assurda la vita. E Dio non è nemmeno responsabile verso di noi per le assurdità che noi stesso commettiamo :i responsabili siamo noi.
Adesso io sono separata dai miei genitori e non li posso raggiungere, anche se si trovano a due ore di viaggio da qui: ma so esattamente in che casa abitano, so che non patiscono la fame e che sono circondati da molte persone ben disposte verso di loro. E anche loro sanno dove sto io. Ma potrà venire un tempo in cui non saprò più niente, e i miei genitori saranno deportati e moriranno miseramente, chissà dove : so che può succedere.