RAPSOMIA
Monologo

di

Enzo Ferrara


Scusate se entro così, senza preamboli, senza giri di parole ma... oggi mi sento una carogna. No! Non mi ha morsicato la tarantola? Perché uno per sentirsi una carogna si deve, per forza, far morsicare da una tarantola? Ma dove stanno le tarantole? Il WWF le ha messo in una riserva: specie in via di estinzione; a forza di morsicare l'uomo morivano tutte: dopo le balene, le tigri siberiane, le blatte pakistane anche le tarantole. 
Siamo tremendi noi uomini. 
Io oggi mi sento una carogna perché sono incazzato, perché... mi va di incazzarmi. Perché incazzarsi ogni tanto fa bene. Ti da un brivido, una scossa, un rimescolamento del sangue che insomma fa bene alla salute. Me lo ha consigliato anche il medico, e per agevolarmi mi manda delle parcelle che mi fanno incazzare come una bestia. Dice che mi fa bene, fa circolare meglio il sangue nelle arterie, che me le pulisce, me li disinfetta, l’incazzatura è "l’idraulico liquido" delle vene, il "mister muscolo" delle arterie; l’incazzatura riduce il pericolo di varici e aumenta l’intelligenza perchè aumenta il flusso del sangue al cervello, e difatti io più sono incazzato più sono intelligente. 
Lo diceva anche Martin Luther King “Incazzatevi ogni giorno”.
Va be lui diceva “indignatevi ogni giorno” ma che differenza c’è? Che poi mica uno dice: “Oggi non mi dite niente perchè sono indignato” “Oggi c’ho una indignatura che levati”. Incazzatura è meglio, rende di più l’idea. Il 50% degli italiani, dicono le statistiche, è depresso. Ma chiamiamo le cose con il proprio nome: il 50% degli italiani è incazzato. Che già lo vedi al mattino quando saluti: “Ciao, tutto bene?” Ma tutto che? Che cosa vuol dire TUTTO? Vuoi essere più specifico? "La salute..."
Si, ma cosa in particolar modo? Il fegato, la cistifellea, la milza, l'apparato respiratorio. Quando dici “tutto” cosa intendi “tutto tutto” o “tutto tutto”? Aho! vuol dire che prossima volta ti farò delle domande dettagliate, anzi la prossima volta ti porto un questionario con tutte le domande e così sbarri le caselle.
La verità è che viviamo un periodo in cui l'incazzamento deve essere motivato, supportato, come dire... razionalizzato. Se uno si incazza perché è lunedì; c'è il sociologo che ti spiega perché ci si incazza il lunedì; se uno si incazza perché ...perché due non fa tre, c'è l'incazzologo che ti fa l'analisi dell'incazzo; Chi è l'incazzologo, lo studioso dell'incazzo. Ma non me li fate dire queste cose, perché io non voglio trascendere, non voglio arrivare al turpiloquio. Cerchiamo di essere incazzati con stile, con eleganza. Tanto per cominciare bisogna distinguere fra essere incazzati e essere stronzi. Stronzi si nasce, incazzati si diventa. Perché oggi ci si incazza per motivi... oscuri, inspiegabili, come ve lo posso spiegare... una volta uno si incazzava perché... la moglie ti faceva le corna; perche il tuo datore di lavoro ti sottopagava; il tuo partito politico ti deludeva... insomma c'erano motivi validi per cui valeva la pena incazzarsi, mica uno si incazzava per niente. Oggi, ma che fai ti incazzi perché tua moglie ti fa le corna? Oggi se tua moglie ti tradisce non ti chiamano manco cornuto, ti chiamano: “portatore di handicap coniugale”; ma allora perché ci si incazza? Per il traffico? Siamo così abituati al traffico che a ferragosto non usciamo per paura di perderci nelle strade deserte; ci incazziamo per la politica? La politica, la politica; come che è la politica? Ma dai, avrete visto qualche manifesto sui muri: “Meno tosse per tutti”, non era la pubblicità dello sciroppo, quello era un messaggio politico.
L'incazzamento oggi è un fatto ...sottopelle, che non esplode, non deflagra e ...in Stand by. Ma allora perche ci si incazza oggi? E chi lo sa perché! Non c'è una spiegazione logica, e più una cosa metafisica, è un incazzamento concettuale, che c'è e non c'è.
Osservate i giovani dai 20 ai 30. Hanno tutti l'aria incazzata. Anche quando si devono divertire. Si incontrano in discoteca; osservateli sembra che dicano a passo di rap: lo sapevo che finivo a ballare sta stronzata/30mila solo ingresso, diecimila un'aranciata/ ma perché non torno a casa a guardare la tivvu/ Piero Angela quarke volta e molto meglio di Pelù/tanto Lella ma già detto che stasera non si schioda/dice che per lei la castità oggi non è solo una moda... 
Vedete io lo capisco la vita non è facile: dovete studiare 30anni e quando trovate lavoro è un lavoro precario, ma dovete accettare la realtà. Prendete esempio da ...Prodi. Prodi quando è stato ...dimesso da primo ministro, non è che ha fatto storie, si è messo a piangere, no. Lui ha fatto la sua brava domanda di assunzione alla comunità europea è lo hanno preso. D'Alema, anche lui, non si nemmeno iscritto all'ufficio di disoccupazione, ha fatto un concorso ed è stato assunto come presidente dai DS. D'Antoni non ha nemmeno protestato ai sindacati, si è dato da fare, a cominciato con una bancarella, poi un furgone; piano piano, piano piano si è ha fatto il suo partitino politico. Questi sono gli esempi che dovete seguire. Bisogna fare come negli Stati Uniti, se un americano perde il lavoro nello stato della Virginia; passa nello stato della California; riperde il lavoro? Passa nello stato del Texas; senza traumi: normale. In Italia è uguale: perdi il lavoro? Passi dallo stato di lavoratore allo stato di precario; perdi anche quello? Passi allo stato di disoccupato; alla fine sarai in uno stato pietoso. Normale.
Secondo me l'incazzamento ci viene iniettato quotidianamente: dai giornali, la radio, la televisione, e adesso anche da Internet. Tutto si muove con input pubblicitari. Questi input ti entrano nel cervello, nella pelle, nel DNA; per cui, dato che non poi soddisfare tutte le richieste di acquisto che ti si affollano in testa, trasformi questa insoddisfazione in una specie di globulo che entra nel circuito sanguigno e si diffonde in tutto il corpo. Difatti oltre i globuli bianchi e rossi è nato il globulo nero. Il globulo dell'incazzamento.
Perché oggi la pubblicità è subdola; non invita all'acquisto in maniera esplicita, chiara; ma suggerisce e non suggerisce, dice e non dice. Tranne in qualche caso, come quando per comprare un etto di prosciutto ti devi mettere a ballare un flamenco e per comprare un etto di mortadella devi ballare il twist.
La pubblicità è diventata una materia di studio, di analisi sociologica. Una volta il messaggio era chiaro: “Bevete ferro china Bisleri”, “Usate Brillantina Linetti”. Non c'erano possibilità di equivoci.
Uno andava in farmacia comprava un litro di Ferro China e mezzo litro di Brillantina Linetti, ti mettevi il ferro china in testa e ti scolavi la brillantina; ma ero il solo rischio che correvi, niente a che vedere con quello che ti succede oggi se vuoi un aperitivo: fare un duello alla sciabola con il nipote del Corsaro Nero.
Qual'è il significato recondito e sociale nell'immagine di persone che in tutto il mondo inseguono un rotolo di carta igienica? Che siamo nella merda? 
Perché tutte queste telecamere che ti spiano, per strada, negli uffici, nei mezzi pubblici? 
Dove è il capo di questa cospirazione? Perché abbiamo scoperto tutto! Abbiamo le prove; prove inconfutabili; come di che? Di questo piano nazionale e, direi internazionale, di rincoglionirci tutti. Ragazzi questo è un gioco al massacro. Tenete i nervi saldi, grande concentrazione mi raccomando. Qual'è lo scopo che si prefiggono? E' un gioco perverso e subdolo. Hanno cominciato facendoci credere che la polizia senza cani, non è capace di fare niente. Vogliono sostituire il questore di Roma con Rex e Il Prefetto con Tequila. 
Hanno poi continuato con le soap opera. Non ci bastavano quelle americane, brasiliane, adesso sono arrivate quelle italiane. Eserciti di attori e di autori si sono messi al servizio della verità manipolata. Non stategli a credere: la vita non è un Incantesimo, bisogna rompersi il culo. Il Posto al sole è già occupato, da sempre; Vivere è un manuale per la sopravvivenza degli stessi autori di questa stronzata.
Signore e, diciamolo, anche signori che guardate queste telenovelle siete avvisati. State attenti che vi finisce come quella canzone, ve la ricordate: "Una mattina mi son svegliato, o bella ciao, bella ciao, ciao, ciao, una mattina mi son svegliato e ho trovato l'invasor.
La dobbiamo finire di dare i messaggi subliminali, dei codici da decifrare; abbiamo già i nostri problemi della vita di tutti i giorni: si rompe il televisore al plasma, chiamiamo un ematologo o il 118 televisivo?
Io ho le scarpe che respirano, però da qualche giorno tossivano pure, li ho portati dallo pneumologo mi ha prescritto 10 giorni in montagna, dice che alle scarpe gli fa bene. Comunque niente di grave solo un principio di asma.
Ed è questa ambiguità quella che ci frega. Vogliamo chiarezza: diteci che cosa dobbiamo comprare. L'auto? Diteci: comprate quella macchina!

"Ammazza aho! Ma questa è la ... macchina di ...coso ...Ford, di Indiana Jonse, 'mazza che tosta sta macchina, bella nuova fiammeggiante, ce sta l'alberello, il buonsai"
"Certo, c'è il buonsai, c'è pure un faggio, 10 castagni, 50 alberi di cocco e tutto il parco nazionale d'Abruzzo."
"Ce l'ha la marmitta paralitica?
"No l'ho portata a fare riabilitazione, 30 sedute di terapia fisica" 
"E gli Airsberg?"
"Aisberg? Questo ci ha una banchisa polare. A contronto quello del Titanic era un ghiacciolo"
"E che c'è pure il viaggiatore interstellare?"
"Ma che è il viaggiatore intestellare? Aho, questa è na macchina, mica lo Shuttle, vuoi dire il navigatore satellitare"
"Appunto! Ma quello ce vole! Metti che tu non sai la strada, che devi anna a via del tritone e non sai dove se trova, zacchete, quello te lo dice"
"Ma io mica prendo la macchina per andare a via del tritone"
"Ma perchè non ci puoi andare a via del tritone?"
"Ma perchè devo andare a via del Tritone? Compro una macchina da 50 milioni per andare a via del tritone?"
" Ma metti che ci devi andare..."
" Mi prendo l'autobus, piglio un taxi, mi ci faccio portare da un amico con la vespa: io con la macchina non ci vado!"
"Ma che macchina de merda; ma come uno compra na macchina da 50 milioni e non può andare a via del tritone, ma buttala sta macchina che non vale un cazzo".

Si parla sempre male della pubblicità, si dice che è insopportabile, che non si segue bene perché interrotta da troppi film e insomma i soliti luoghi comuni, le solite banalità. Io vorrei spezzare una lancia in favore della pubblicità. 
Quando è iniziata la pubblicità? Chi ha avuto questa brillante idea. Perché, ammettiamolo: la pubblicità è importante. Ma come si può concepire un mondo senza pubblicità? Se dobbiamo comprare un’auto o un frigorifero o un ferro da stiro senza la pubblicità, ma come facciamo? Andiamo in giro a chiedere: “scusi lei lo sa se è uscito un nuovo modello di auto; Scusate qualcuno sa di quello che si dice in giro su un nuovo tipo di surgelatore, perché io avrei bisogno di notizie più dettagliate, a chi mi posso rivolgere? 
Scusi, lei ha notizie certe su un aspiravolvere che, mi diceva mio cugino, che l’ha visto da una sua vicina di casa, sembra, dico sembra, che funzioni anche a batteria.
E proprio perché la pubblicità è una esigenza che già nell’antica Grecia c’avevano pensato. Nella Grecia di Platone, di Aristotele, c’era chi usava in forma ancora grezza la formula degli spot. Dovete sapere che nella Grecia antica non tutti sapevano leggere, esistevano perciò i “Rapsodi”, persone che sapevano leggere e declamavano i poeti. Si andava in questi posti, una specie di cinema multisale dell’epoca e si ascoltavano i Rapsodi. Le locandine fuori annunciavano il programma della serata: nella sala Democrito si leggeva l’ultimo best seller “L’ILIADE” di Omero, in testa alle classifiche, incassi record, tanto che poi c’hanno fatto il seguito: “ODISSEA”; nella sala Demostene si leggeva “La Repubblica” e allora succedeva che qualcuno chiedeva “A rapsodo me leggi a pagina do sport? Chi a vinto il derby Sparta Atene” “A me me leggi a pagina degli spettacoli” “ Aho, me leggi l’annunci economici che sto a cerca casa” A ragazzi, ma questa è La Repubblica di Platone, mica di Scalfari.
Ma gia allora, qualcuno ebbe l’idea di mettere la pubblicità. Ad un certo punto della narrazione il Rapsodo si fermava entrava la valletta che declamava la pubblicità: "calzari Valleverde con aria condizionata. Come vedete l’aria entra da tutte le parti e esce da tutte le parti così il piede rimane bello fresco anche d’estate, perché d’inverno so cazzi vostri. Stacco. Altra pubblicità: 

Per non parlare dei quiz. Vuoi diventare miliardario? Ma che lavoro, ma che idea geniale; devi partecipare ad un quiz; preparati sulle canzonette, o su qualcos'altro... e poi vai in televisione; male che vada 20 30 milioni te li becchi. Non sei preparato in niente? Cultura? Zero? Partecipa a "Testa o croce" il quiz miliardario. “Se indovini... dove ho la chiave che apre la cassaforte lei vince 5 miliardi; mi deve solo dire: destra o sinistra? ...Destra? Ha sbagliato! Che peccato; lei ha perso 5 miliardi. Pazienza. Ma non si può sempre vincere. Auguri e rimanga con noi, continui a seguirci”.
CINQUE MILIARDI!
Se invece di destra dicevo sinistra vincevo 5 miliardi. Ma perchè non ho detto sinistra, ma perchè non ho detto sinistra, ma perchè non ho detto sinistra. Lo ha continuato a ripetere all'infinito, anche adesso nella corsia dell'ospedale psichiatrico seduto per terra con lo sguardo allucinato ripete: perchè non ho detto sinistra, perchè non ho detto sinistra......


Perchè sono pericolosi questi quiz, con i quiz si supera lo stato di incazzamento per entrare nella patologia incazzatoria. State attenti perchè i quiz possono essere addirittura: mortali.
Si concentri, andiamo con la prima domanda:
Per 5 milioni mi dica: Qual'è la città che è stata definita Caput Mundi?: Bombay, Zurigo, Roma, Cesenatico? 
Ma non può essere. Mi danno 5 milioni per sapere qual'è la città Caput Mundi che lo sanno pure i bambini; ma che è un sogno? Ma come è possibile? Ma lo sanno tutti che la Caput Mundi è... cosa... dove c'è il Papa, ma si ci hanno fatto il film: cosa... città aperta, Bombay citta aperta, no, no Zurigo nun fa la stupida stasera; no, com'era che diceva Bixio: lo sai che i papaveri... non quello era un'altro Bixio, o Cesenatico o Morte! No, mamma... non mi viene, mamma mia... mamma Roma. ROMA, Roma, Roma, anche se sono laziale lo devo dire: ROMA, ROMA, ROMA.
Adesso la seconda domanda. Per 10 milioni mi dica: Dove si trova il Texas? Nel Lazio, nella Francia, nella Garfagnana, negli USA.
Andiamo per ordine: Nel Lazio c'è Mikailovic, ma non c'entra; lo vedi, la c'è Marino, la sagra c'è dell'uva, quindi escludiamo; nella Francia Chirac e Zidane stanno negli Champs Elisèe avec les enfant de la patrie e la Tour Eifel sono da escludere; nella Garfagnana... c'è la garfagnola che vien dalla campagna in su calar del sole, ma che è sta garfagnana? Negli Usa e getta, è meglio non gettare mai niente perchè non si può mai sapere. Usa... United States of America, sentieri selvaggi, ombre rosse, John Wayne... Texas. Ci sono: il Texas si trova negli USA.
Esatto.
E che ci vuole. Quando c'è la curtura.
Adesso per 25 milioni mi dica: Dove vive l’Otocione: Asia, Africa, Australia, America.
Be, abbiamo scherzato, è stato tutto un gioco, come non detto. Adesso mi alzo, saluto tutti...
Allora, lei saprà certamente che cos'è l’Otocione... 
Ehhh! Come non so che cos'è l’Otocione. Lo sanno anche i bambini...
...ci deve dire solo dove vive. Per 25 milioni.
Aho, io la butto li... ma che butto 25 milioni. Ci provo, alla fine che cosa sono 25 milioni, la vita di un'uomo. A....
E' sulla buona strada inizia per A.
Hai visto! Una volta che sai che inizia per A già sei a metà del... del cretino che sei. Cominciano tutte per A. Io faccio la conta, la conta come si dice, Ambaraba cicci cocco tre civette sul comò che facevano l'amore con la figlia del dottore il dottore si ammalo ambaraba cici cocò. Africa.
Esatto!
Non ci posso credere. Ho vinto 25 milioni. Ma... com'è possibile?
Andiamo adesso alla domanda da 50 milioni. Chi scrisse "Il Gattopardo": Alessandro Manzoni, Ernest Heminguay, Lucio Dalla, Tomasi di Lampedusa.
E quà ti volevo. Aveva ragione mio padre: "E leggi qualche libro invece di guardare sti fumetti, che l'ignoranza è una brutta bestia". E adesso che gli dico... bo! Certo uno di Lampedusa non può scrivere questi libri di animali, ce l'hanno messo apposta, a Lampedusa al massimo ci possono essere cani, gli Otocioni, no quelli stanno in Africa, io lo so... asini, pernici... ma insomma i gattopardi non può essere che stanno a Lampedusa; ma perchè tutte queste domande sugli animali; ma fatemi domande sul calcio, sulle partite. No, gli Otocioni, i Gattopardi. Ma che è un quiz zoologico? Concentriamoci. Alessandro Manzoni ha inventato il telegrafo... no quello era Marconi,... Manzoni ha scritto La Divina Commedia questo è sicuro perchè alle medie mi hanno bocciato per questo. Lucio Dalla ha scritto un libro su gli animali? Può essere. Lui è un amante degli animali... con quella faccia da gufo... ma non mi pare; quell'altro, come fa Hemin..gu...ai, ma che è un cocktail. Sai che ti dico io riprovo con l'ambaraba cici cocò! Il numero 4.
Esatto! Passiamo adesso alla domanda da 100 milioni.
In quale stadio si giocò la partita Italia Germania finita 4 a 3? San Siro, Olimpico, Atzeca, Marassi.
Finalmente la domanda che aspettavo, facile, facile. Dunque Italia Germania la famosa partita finita 4 a 3; l'Italia schiera: Zoff, Burgnic, Facchetti, Altobelli, Rivera, Boninsegna, Riva, Gentile, Mazzola fa la staffetta, gol di Riva, Altobelli, Rivera, Burgnic. Allo scadere del 2° tempo con l'Italia in vantaggio... si ma dove giocavano? A San Siro c'era nebbia... o era estate, a Marassi la Sampdoria giocava con l'Udinese, all'Olimpico... ma dov'è questo At...Atzeca. ATZECA...
Bravo! Allo stadio Atzeca di Citta del Messico. Bravissimo.
Ma vi rendete conto: State vincendo 100 milioni e potreste arrivare a 200 milioni, dico 200 Milioni! La vostra vita può cambiare, realizzare il vostro sogno, fare quello che desiderate da ragazzo. Dovete solo rispondere a questa domanda: Chi ha cantato "una lacrima sul viso" al festival di Sanremo? Placido Domingo, Giorgio Consolini, Bobby Solo, Little Tony. Ma vi rendete conto: 200 milioni per dire una cosa che sanno tutti, anche un bambino; 200 milioni sono già nelle vostre tasche, già pensate che macchina comprate, la Maserati; non cominciamo con le esagerazioni, bisogna moderarsi, non fare i cafoni, una Mercedes da 50 milioni va bene, poi, vediamo... una crociera o un safari? Ad ammazzare tutti gli Otocioni! E questo lo devo discutere con mia moglie... "...restano 10 secondi; allora chi ha cantato "una lacrima sul viso" ..." Ma dai lo sanno anche i bambini: Little Tony."
Dopo un simile trauma è facile che ci si dia all'alcool, o si affronti una lunga terapia psicoanalitica che vi costerà decine e decine di milioni; non c'è li avete? E che problema c'è? Fate un quiz!
No! No! Scherzavo.

Che poi, i soldi non sono tutto, si sa; ma non si sa chi ha detto questa stronzata. E comunque vero che non è importante quanto c'hai, ma dove ce li hai. Alla posta? In banca? Si ma in quale banca. Perchè le banche sono come le chiese. Ognuna c'ha i propri devoti. Dice non mischiamo il sacro col pròfano... (o profàno?) Allora ditemi perchè chiamano le banche con il nome di santi: SanPaolo, San Teodoro, Sant'Agata, San Miniato... Perchè le banche sono come dei santuari, con la sacrestia, i confessionali: "Dimmi figliolo da quando non fai un deposito". Lo sapete quale la differenza fra una chiesa è una banca? Che in chiesa rimettono a noi i nostri debiti gratis; in banca rimettono a noi i nostri debiti al 10% di interessi. Ma vuoi mettere l'accoglienza che ti fa una banca con quella di una chiesa. Intanto come ti avvicini ad una banca, trovi un signore in divisa che ti spoglia con gli occhi, poi ti sorride come per dire "con quella faccia da scemo non puoi essere un rapinatore"; poi entri in quella specie di cilindro rotante che sembra il teletrasportatore di Star Trek, e t'aspetti di smaterializzarti qui per ricomporti sull'Enterprise. E invece esci e ti trovi nella banca dove una 30ina di persone passeggiano nervosamente guardando un bigliettino che hanno in mano e un tabellone su cui appaiono numeri. Anche voi prendete il numero nella macchinetta e vi unite alla schiera degli astanti (ma si può dire astanti). Quando, dopo una mezzoretta, appare sul tabellone il numero che avete in mano, entrate in fibrillazione, perchè dovete decidere subito se siete il 124 che deve andare allo sportello 35 o siete il 35 che deve andare allo sportello 124. Ma lo dovete decidere in 10 secondi perchè se non lo fate scatta il numero successivo e voi vi dovete mettere in lista d'attesa. Quando arrivate allo sportello, l'impiegato che ci ha l'occhio clinico, sa già che siete un morto di fame. Ti guarda e poi ti dice: "Lei che ci ha un conto qui? No!" Come no! Ci ho un conto si. "Conto. Non esageriamo. Conticino" Senta ma lei accoglie cosi tutti i clienti? “Tranne Pavarotti. Per contratto. Allora sentiamo che deve fare un versamento? No!” E invece si! Devo fare un versamento.
E sentiamo che deve versare? E che devo versare... lacrime, lacrime amare da quando mi sono aperto il conto da voi; su un'operazione di 10.000 lire mi fate pagare spese per 5.000 ma per chi mi avete preso per il presidente della General Motor?
Uno che non aveva questi problemi era mio nonno. 85 anni vissuti con coraggio e sprezzo del pericolo fino a quando non gli dicono che la sua pensione, per motivi amministrativi, gliela devono versare in banca. La parola BANCA evoca, nella mente di mio nonno, fantasmi, paure. Non è riuscito ancora ad accettare che una porta senza maniglie, si apra appena lui si avvicina. Per cui entrare in uno di quei cilindri rotanti di cui dicevamo era un atto di grande temerarietà. Quella che si accingeva a compiere era una "Mission Impossible 3"
- Buon giorno (fa l'impiegato portiere Aldini, noto per il suo apostolato fuori dal lavoro come volontario fra drogati e barboni )
-Buon giorno (risponde mio nonno)
- Cosa posso fare per lei, buon uomo.
- (Buon uomo? Ma allora, pensò mio nonno: non è vero quello che dicono delle banche? Anche qui c'è gente buona e caritatevole) 
- Sono venuto per la pensione.
- Ah, capisco, la sua pensione; il frutto di una vita di lavoro e di sacrifici. Se ce la vuole affidare, noi la custodiremo come se fosse la nostra; non lasceremo avvicinare nessuno, nemmeno lei, senza le dovute precauzioni. Perchè solo noi possiamo veramente capire il valore del denaro.
- Bene, rispose mio nonno, che cosa devo fare?
- Deve aprire un conto corrente.
- Non si può fare senza?
- Senza conto corrente?
- No senza corrente.
- Ah, ah,ah! Vuole scherzare, mattacchione. Mi dia i suoi dati che facciamo subito l'operazione.
- Subito?
- On line. Ecco lei adesso è un nostro correntista! Questo le permetterà di avere accreditati i suoi soldi direttamente sulla nostra banca.
- Cioè?
- I suoi soldi passeranno dall'ente erogatore a noi.
- E io?
- Lei cosa?
- No dico: io, i miei soldi quando li vedo?
- Mai! Ma che importanza ha? Quando ha bisogno di soldi, stacca un'assegno.
- E perchè lo stacco?
- Non lo vuole staccare, non lo stacchi.
- Lo riattacco?
- Ma non si riattacca un'assegno. Allora mettiamo che lei ha bisogno di comprare un... DVD e lo vuole pagare cash, lo paga con un clic.
Un cd-rom, cash, clic.
- Ma se io non voglio comprare questo chesc col clic.
- Vuol dire il DVD? Non lo compra, io facevo solo un'esempio. Facciamo un'altro esempio. Lei vuole fare Trading on line, non ha il Wap, ma c'ha il Web, le conviene fare e-shopping o fare un e-mail?
- Non lo so.
- Ha visto? La nostra banca le risolve tutti questi problemi. Con il Sistem Bank on line lei fa e-commerce e nello stesso tempo fruisce del nostro Data bank per il suo Browser per cui tutti i Link sono cliccabili in Real Time. Ha capito?
- Ssssi, ma... i miei soldi?
- I suoi soldi saranno agganciati all'euro e non subiranno le impennate del Mibtel e del Nasdaq ma oscilleranno con i Future e eurofond; per farle capire più facilmente: mettiamo che lei abbia prime rait del 2 percento e non voglia investire in BOT, BPT o in CCT e opta per il Mib30 che a wall street è altalenante mentre a Francoforte è stabile +0,2 lei che fa?
- Io voglio i miei soldi.
- I suoi... i nostri soldi saranno gestiti da Financial Manager che lavorano per lei 24 ore al giorno. Il Down Jons di Wall street, l'Hang Seng di Hong Kong, il Dax di Frankfurt, ......non hanno segreti per noi.
Dopo una settimana mio nonno comprò una pistola giocattolo si presentò davanti allo sportello e disse con la voce più ferma e decisa che aveva: “datemi unmilionetrecentosessantacinquemilae500 lire della mia pensione o giuro che faccio una strage.”

Ma lo vogliamo capire che viviamo in era di globalizzazione? Lo vogliamo capire che ci dobbiamo globalizzare, se non ti globalizzi sei tagliato fuori, sei out, sei obsoleto. Guarda che obsoleto ci sarai tu. Ma che hai capito. A meno che tu non sei anti. Sei anti? Sei stato a Seattle? E allora vuol dire che sei per. Perchè la globalizzazione è inevitabile. Scusi lei dove abita? "A via del fagiolo" Ecco lei capita a fagiolo, perchè è la dimostrazione che lei della globalizzazione non ha capito niente. Perchè avrebbe dovuto rispondere: io abito in Italia. "Ma perchè via del fagiolo dov'è in Inghilterra?" Ma non è questo l'importante, l'importante è il concetto di essere. Lei egregio signore è in EUROPA. L'Europa fa parte del mondo, del globo, per cui lei è globalizzato. Non lo sapeva? Be adesso lo sa. Se lei, per esempio, vuole andare a lavorare a, faccio per dire, Nuova Delhi, basta che si connette con il sito di Nuova Delhi ed è fatto. Questo si chiama TELELAVORO. "Ma il telelavoro non è quello che fa Mike Buongiono, Bruno Vespa, ecc.? Quello non è Telelavoro, è lavoro alla tele. Che è diverso. Andiamo per gradi. Lei sta a via del fagiolo e vuole comprare un chilo di lenticchie a Frosinone, lei che fa? Prende la macchina è va a Frosinone. Giusto? No! E' sbagliato! "E ci credo, per un chilo di lenticchie andare a Frosinone è da imbecilli... " Bravo. E' da imbecilli... "li compro al supermercato sotto casa" Ahhh! Ma allora non si vuole capire; lei non deve comprare le lenticchie sotto casa, lei le lenticchie le deve comprare a... Città del Messico, a Buenos Aires, Ad Amburgo. Come fa? Semplice, con la rete. "Vado a pescare?" Va a pescare le lenticchie? E che ci faccio con la rete? La rete è INTERNET. La rete delle reti. Questo grande universo parallelo nel quale una fitta rete di connessioni, tu ti connetti con quello, quello si connette con quell'altro che a sua volta si connette con quell'altro ancora, che si connette con un'altro e cosi via... "Ma io non mi voglio connettere con nessuno di questo branco di depravati che si connettono l'uno con l'altro, come porci...”
Ma che cosa ha capito? Ma lei lo sa che vuol dire: connettersi? "Lo so, lo so, non sono mica uno scemo; io mi connetto solo con mia moglie" Ma ci possiamo mai globalizzare se non conosciamo almeno le cose più elementari. Stiamo parlando dell'abc, del nuovo mondo, della Techno. C'è lo vogliamo mettere in testa che il mondo non c'è più! Come sarebbe non c'è più? Che è la fine del mondo? In un certo senso, perchè il mondo è diventato un Villaggio Globale. Noi viviamo in un villaggio globale. "Ma non è meglio il Club Mediterranee?" Villaggio globale è un neologismo per dire che il mondo si è rimpicciolito. "E ti credo con tutta quest'acqua che ha preso" Ma rimpicciolito è una metafora per dire che è diventato facile da raggiungere in ogni sua parte. Roma-New York in sei ore. Tokio-Caracas quattro ore. Boston-Oslo cinque ore. "Tiburtina-Parioli otto ore". E va bene se vogliamo fare i disfattisti facciamoli, ma non si va lontano cosi si resta fermi.
Vogliamo parlare dei cibi transgenici? E parliamone.
Alzi la mano chi sa che cosa sono i cibi transgenici? Non lo sapete? Adesso ve lo spiego io. I cibi transgenici sono cibi che non sono a senso unico; prendiamo per esempio la patata. Se trattata geneticamente la patata oltre ad essere una patata con il sapore di patata può avere anche il gusto di carota, oppure di carciofo, oppure di finocchio o addirittura tutti questi gusti messi insieme. Vi chiederete ma che senso ha? E difatti non ha senso. Ma oggi il senso non ha senso. Che senso ha dire che una cosa non ha senso, quando il senso stesso non ha senso. Non so se mi sono spiegato? No? Va be! La genetica si è già messa in moto. Tutto può diventare tutto. Si può fare diventare un peperone un lassativo, una melenzana un astrigente; fate attenzione a non fare la caponata. Si possono fare diventare i piselli degli anticoncezionali, la fava un afrodisiaco... per una mia amica questo già c'è. Ma quello che più è rivoluzionario è il: pomodoro di bellezza. Vi spiego che cos'è. Sembra un normale pomodoro; ci volete fare il sugo? Diventa: anticellulite. Che fate lo spalmate sulle cosce? No! Ci condite i maccheroni e dopo una dieta di 10 giorni sparisce la cellulite. lo volete come antirughe? Fate un bel ragù ristretto e fa sparire le rughe. Pensate alla comodità, vi volete curare la tosse? bevete un bicchiere di vino anticatarro, tre volte al giorno dopo i pasti. Ma quali pasti? E questo è il problema. Che cosa mangi? Un piatto di pasta? No, perchè la pasta viene usata come antistress e prima di dare una forchettata bisogna leggere attentamente le istruzioni. Una bistecca? E quale? C'è quella contro il Morbo di Parkinson, contro L'Alzaimer, contro l'epatite... Ma quella che si mangia solo per mangiare? Si trova al mercato nero ma non ti danno nessuna garanzia.
Lei è stato in qualche ristorante transgenico? Ah! Non lo sapevate che esistono anche i ristoranti transgenici? Come no! Li ti puoi mangiare un'insalata colorante agli enzimi per capelli, diventi biondo gia alla prima forchettata. Oppure un succo di frutta agli estrogeni se vuoi cambiare sesso, il servizio depilazione è al piano superiore.
Io, per quanto mi riguarda, sto facendo un corso accelerato di orticultura transgenica; per imparare a distinguere i cavoli normali dai cavoli amari che saranno per tutti. 

Ma che vogliamo fare la retorica dei bei tempi andati, del tipo "come si stava meglio quando si stava peggio"? Si! E facciamola questa retorica. Diciamolo che: si stava bene quando si stava male. Perche: si stava male, ma lo si diceva. Si "esternava". Quando facevi la fila alla posta ti liberavi; parlavi male del governo, di tuo cognato, del direttore dell'ufficio postale; era una esternazione psicoanalitica, ti liberavi, era una catarsi. Uscivi più leggero, più consapevole del tuo ruolo nella società. Perchè dicevi: Aho! Però glieli ho detti quattro al governo. Quando in banca ti facevano aspettare un'ora per fare un versamento, ti potevi lamentare con il vicino di fila, facevi amicizia, se era una bella donna, ci provavi, minacciavi di ritirare il denaro dal conto corrente al vice direttore. E quando eri fuori, eri convinto di aver minacciato la stabilità economica della banca togliendo quei 3milioni che avevi in deposito.
Adesso. Non si fanno più le file. Ma voi lo sapete che grande strumento di socializzazione erano le file? Sono cominciati, con le file, il 25% degli incontri che poi si sono trasformati in matrimoni. C'erano vedove e vedovi che andavano a prendere la pensione già alle sei di mattina, ma no perchè volevano essere primi, ma per fare conoscenze, per scambiare quattro chiacchere, per raccontare le loro storie di vita. Non si fanno più file. Guardate che non scherzo. Ma nelle file nascevano grandi amori, grandi amicizie. Io rivoglio le file.
- Lei signora che lettera ci ha, scusi non è per essere curioso, ma mi chiedevo, dato che l'ho visto altre volte.
- C'ho la C come Chiaretta Cosi, vedova Carmignano.
- Pensionata Inps?
- No, Enpals.
- E che è l'Enplas?
- Ente Nazionale lavoratori dello spettacolo.
- Ma perchè lei lavorava nello spettacolo?
- Si, facevo la ballerina.
- Classica?
- No di fila, stavo a fare la fila come adesso. E' il mio destino fare la fila.
- Su via, non si stia a demoralizzare, in fondo la vita è tutta una fila.
- Che pensiero intelligente. Lei è un filosofo?
- Ma che fa mi prende in giro?
- No, è la verità. E' la prima volta che sento una cosa così profonda. Lei è un poeta?
A questo punto è scoccato l'amore. Ma non l'amore... così. L'amore quello vero, quello che solo due persone: lui 65 anni, lei 62; possono sentire.
- Da ragazzo, scrivevo poesie.
- Ci avrei giurato. Lei ha la faccia da poeta e anche le mani da poeta.
Arrivare a 65 anni e sentirsi dire queste cose è come fare un sogno. Uno, che in tutta la sua vita, la cosa più gentile che abbia mai sentito è stata: ma non dire cazzate! Sentirsi chiamare poeta è il massimo della gratificazione. Ed è subito Amore.
Ora, se hai una certa età non è che pensi: vediamo se stiamo insieme, ci frequentiamo, ci confrontiamo; no, la prima cosa che pensi è: ci sposiamo. Ma non per leggerezza o per superficialità, no; è proprio perchè non c'è tempo da perdere. Ragazzi voi ci potete credere o non credere ma ad un 65enne il cuore per l'emozione batte più forte di un 18enne. E quando il cuore batte così forte che non sei capace di parlare che fai? Training autogeno? Rilassamento Ayurveida? Yoga? No. Ti pigli 10 gocce di Valium e vai.
- Chiaretta, mi permetta di chiamarla Chiaretta?
- Certo che si; però io non so come si chiama lei?
del governo, di tuo cognato, del direttore dell'ufficio postale; era una esternazione psicoanalitica, ti liberavi, era una catarsi. Uscivi più leggero, più consapevole del tuo ruolo nella società. Perchè dicevi: Aho! Però glieli ho detti quattro al governo. Quando in banca ti facevano aspettare un'ora per fare un versamento, ti potevi lamentare con il vicino di fila, facevi amicizia, se era una bella donna, ci provavi, minacciavi di ritirare il denaro dal conto corrente al vice direttore. E quando eri fuori, eri convinto di aver minacciato la stabilità economica della banca togliendo quei 3milioni che avevi in deposito.
Adesso. Non si fanno più le file. Ma voi lo sapete che grande strumento di socializzazione erano le file? Sono cominciati, con le file, il 25% degli incontri che poi si sono trasformati in matrimoni. C'erano vedove e vedovi che andavano a prendere la pensione già alle sei di mattina, ma no perchè volevano essere primi, ma per fare conoscenze, per scambiare quattro chiacchere, per raccontare le loro storie di vita. Non si fanno più file. Guardate che non scherzo. Ma nelle file nascevano grandi amori, grandi amicizie. Io rivoglio le file.
- Lei signora che lettera ci ha, scusi non è per essere curioso, ma mi chiedevo, dato che l'ho visto altre volte.
- C'ho la C come Chiaretta Cosi, vedova Carmignano.
- Pensionata Inps?
- No, Enpals.
- E che è l'Enplas?
- Ente Nazionale lavoratori dello spettacolo.
- Ma perchè lei lavorava nello spettacolo?
- Si, facevo la ballerina.
- Classica?
- No di fila, stavo a fare la fila come adesso. E' il mio destino fare la fila.
- Su via, non si stia a demoralizzare, in fondo la vita è tutta una fila.
- Che pensiero intelligente. Lei è un filosofo?
- Ma che fa mi prende in giro?
- No, è la verità. E' la prima volta che sento una cosa così profonda. Lei è un poeta?
A questo punto è scoccato l'amore. Ma non l'amore... così. L'amore quello vero, quello che solo due persone: lui 65 anni, lei 62; possono sentire.
- Da ragazzo, scrivevo poesie.
- Ci avrei giurato. Lei ha la faccia da poeta e anche le mani da poeta.
Arrivare a 65 anni e sentirsi dire queste cose è come fare un sogno. Uno, che in tutta la sua vita, la cosa più gentile che abbia mai sentito è stata: ma non dire cazzate! Sentirsi chiamare poeta è il massimo della gratificazione. Ed è subito Amore.
Ora, se hai una certa età non è che pensi: vediamo se stiamo insieme, ci frequentiamo, ci confrontiamo; no, la prima cosa che pensi è: ci sposiamo. Ma non per leggerezza o per superficialità, no; è proprio perchè non c'è tempo da perdere. Ragazzi voi ci potete credere o non credere ma ad un 65enne il cuore per l'emozione batte più forte di un 18enne. E quando il cuore batte così forte che non sei capace di parlare che fai? Training autogeno? Rilassamento Ayurveida? Yoga? No. Ti pigli 10 gocce di Valium e vai.
- Chiaretta, mi permetta di chiamarla Chiaretta?
- Certo che si; però io non so come si chiama lei?
- Che stupido non mi sono presentato: sono un pensionato metalmeccanico, mi chiamo Paolo Ferrari.
- Come il grande attore. Io lo conosciuto... nel senso che l'ho visto. Facevo una comparsa in una serie televisiva, adesso non mi ricodo quale.
E insomma com'è, come non è, il fuoco dell'amore divampa: un incendio; che al confronto quello di San Francisco è un cerino acceso. Ora due persone autonome, e se permettete: mature. Potrebbero decidere di fare quello che vogliono e invece no. 
- Ma papà mi meraviglio di te! Metterti con una ballerina.
- Ma come ti permetti di criticarmi. Guarda che Chiaretta è una signora. Una ex ballerina, ma poi che vuol dire "ballerina" detto con quel tono. E tu saresti il rappresentante della nuova generazione? 
Che c'hai più pregiudizi tu di quanto non ce ne avesse mio bisnonno. ...Ballerina!
E poi io sono innamorato!
- Nonno, ma che è vero che te sei messo con una ballerina che se metteva col culo di fuori? Lo posso vedere anch’io?
Perchè la generazione dei nostri padri, diciamolo: è una generazione di lottatori d'amore. Quando erano giovani dovevano lottare con i rispettivi genitori, contro i pregiudizi, la rigidità di costumi, la morale corrente, ecc. Adesso devono lottare con i propri figli per affermare il loro diritto all'amore.
- Mamma ma che fai, ti metti col primo che incontri?
- Ah, ragazzina, anche se sei gia madre, non ti permetto di criticarmi. Intanto non è il primo che incontro. E da sei mensilità di pensione che ci guardavamo... prima con interesse, poi piano piano... oh, insomma, Paolino è un bravo ragazzo; e poi è un pensionato metalmeccanico da 2milioni e 350mila, che insomma non è da buttare.
- Ma che fai un matrimonio d'interesse nonna?
Ma come: abbiamo fatto le lotte, le barricate contro questi conformismi, contro questi moralismi ipocriti e ci li ritroviamo ancora in casa. Ma che dobbiamo rifare gli ultimi 50 di storia? Io sono stanco, non c'è la faccio. La facessero le nuove generazioni, se gli interessa.
(Inserire altri spettacoli televisivi: E.R Un medico in famiglia, (Ti parlo con il cuore in mano, disse tenendo in mano un pezzo di fegato) ed altri. Farne un momento di finale)
La verità è che sta cambiando il modo di vedere la realtà. Stiamo sostituendo la nostra realtà con una realtà virtuale, la realtà virtuale del cinema e della tivvu. E' chiaro che se stiamo a guardare la tivvu otto ore al giorno incominciamo a credere che la vita non è quella che viviamo ma quella che vediamo. Ora è statisticamente provato che ogni giorno vengono trasmessi 80 film al giorno. Dico 80 al giorno. Di questi 80, 75 sono americani. Siamo arrivati al punto che conosciamo meglio la geografia americana che quella italiana. Se chiedete: dove è Ravenna? Il 50% degli italiani non lo sa. Se chiedete dove è Houston? L'80% risponderà subito: nel Texas. La cosa più preoccupante è che cominciamo a parlare come nei film americani; che sono doppiati e quindi non hanno una rispondenza fra movimenti labiali e suono emesso. 
Quella che vi voglio raccontare è una storia, anzi due storie, due storie parallele. Una storia si svolge a Cleveland (Ohio), l'altra si svolge a Caltanissetta (Sicilia)
(Musica di sottofondo, Jazz o altro)
Il protagonista della prima storia si chiama: Jack.
Jack viveva a Cleveland (Ohio) da quando aveva 8 anni. Il padre vi si era trasferito da Rock Mount per lavoro. Jack adesso aveva 35 anni è faceva il giornalista per il Cleveland Daily.
Antonio viveva a Caltanissetta (Sicilia) da quando aveva 8 anni. Il padre vi era stato trasferito da S. Cataldo. Antonio adesso aveva 35 anni è lavorava come magazziniere nell'ipermercato alla circonvallazione di Caltanissetta (Sicilia).
Jack odiava il suo lavoro; questo mestiere senza orari. Quanto gli sarebbe piaciuto fare il magazziniere, magari in un ipermercato. Quella sera, mentre saliva nella metropolitana di Cleveland (Ohio) era molto triste. La sua mente andava al ricordo di quando conobbe Susy. La bella Susy, la più corteggiata del college, reginetta di bellezza di tutti i concorsi della Cleveland University (Ohio). E' stato un gran giorno quel giorno che, dopo aver ballato insieme nella palestra della scuola, lui gli disse: "Susy... io... io, io non so come dirtelo ma io... io ti amo". Susy notò che quando Jack diceva "io" apriva la bocca come per dire "Ai", ma credeva che fosse per l'emozione, non sapeva che era solo un fatto di doppiaggio.
Antonio era incazzato come una bestia quando sali sull'autobus che lo portava a Caltanissetta. Quello stronzo del direttore questo mese non gli aveva fatto fare nemmeno 6 ore di straordinario. Stronzo maledetto. Adesso come glielo diceva a Carmela che questo mese non potevano andare al ristorante nemmeno una volta? Desiderò di essere lontano. Che ne so a Cleveland (Ohio).
Jack vide salire quei due con giubbotti di pelle nera e capelli lunghi e orecchini e tatuaggi e insomma tutte quelle cazzate che si mettono gli stronzi maledetti dei film americani; e pensò: "qui si mette male, come vorrei essere lontano da qui".
Dissolvenza rapida. Antonio si trovava a Cleveland (Ohio) nella metropolitana e di fronte aveva quei due drogati incazzati che lo guardavano con odio. "Andiamo bene" disse Antonio; ma perché minchia non mi sono stato zitto? Antonio non capì bene quello che gli diceva uno dei due incazzati drogati, ma gli rispose: "Io non sono di questo posto, io sono originario di S. Cataldo, San Catald, understand? Si trova in Sicilia". Desiderò essere di nuovo nel suo bus. Dissolvenza: Antonio si trova di nuovo nell'autobus delle linee Trinacria Viaggi. Ma questa volta non è seduto. Osserva chi è seduto nel suo posto e gli fa: "scusate questo posto è occupato." Ma quello sembrava non capire. "Ma che minchia, uno non può mancare nemmeno due minuti, il tempo di andare a Cleveland, ....vabbe (Ohio)! che subito trova il posto occupato."
Jack osservo quell'uomo che sembrava incazzato, poi guardò gli altri due. Quelli non sembravano incazzati: lo erano. Jack amava i film d'azione perché nei film i tempi erano dosati al millesimo di secondo. Se sparavano al protagonista stai sicuro che la pallottola nella sua strada incontrava tante di quelle difficoltà che alla fine cambiava idea e non colpiva più. 
Susy Mitchell era bionda con gli occhi azzurri, seno tondo e perfetto, fianchi da modella e gambe da impazzire. Susy era bella, ma era anche infelice. Ed era infelice perché era una cretina. Possiamo dire che Susy era cretina e quindi era infelice, ma, porca puttana, era bella. Quella sera Susy aveva ceduto alla corte di John.
Carmela stava guardando la televisione e in cuor suo stava cedendo alla corte di Gerry Scotti. Carmela avvampò di rossore quando Gerry gli disse: "Ci vediamo fra poco, dopo il tg."
Carmela pensò ad Antonio e desiderò che tardasse.
Jack era tranquillo anche se la pistola del drogato incazzato era ficcata nella sua bocca. Lui sapeva che sarebbe arrivato l'eroe che l'avrebbe salvato. Girando gli occhi, perché non poteva girare altro, vide il titolo del giornale che un passeggero stava leggendo: MORTO IN UNA SPARATORIA IL TENENTE CALLAGHAN. Porca puttana, e ora chi mi viene a salvare? E incominciò ad avere una paura pazzesca. Primissimo piano sulla faccia del drogato incazzato; primissimo piano sulla faccia di Jack. Cambio di inquadratura, primissimo piano sulla faccia di Antonio con la pistola in bocca che pensava: "ma che minchia sta succedendo?" 
Jack scese alla fermata della 23esima e decise che appena arrivato a casa avrebbe abbracciato forte Susy. Ma appena arrivato si rese conto che non poteva: Susy era già abbracciata con John.
Carmela guardava Mentana che aveva la faccia di Jack e subito si innamorò e si misero a fare l'amore sul tavola della cucina rovesciando piatti, bicchieri e una bottiglia di Cerasuolo di 5.300 lire. Antonio pensava "va be, se Jack scopa con Carmela fatemi scopare con Susy" Ma Susy non l'ascoltava, era troppo presa. Antonio si incazzò, tolse la pistola al drogato incazzato e cominciò a sparare. Sparò al drogato incazzato, a Jack, a Carmela, a John e, giacché c'era, anche al direttore dell'ipermercato, al televisore. A Susy no. Perché Susy era una cretina ma era bionda con gli occhi azzurri, seno tondo e perfetto, fianchi da modella e gambe da impazzire e lui non aveva mai scopato con una così.