RISCHI DI FORMA

Commedia in due tempi di

Bruno Enrico Longhini




PERSONAGGI

IDA - cinquanta/cinquantacinque anni
ENRICO - cinquanta/cinquantacinque anni
MARCO - cinquantacinque/sessanta anni
GIORGIO - trenta anni


AI NOSTRI GIORNI – DA FINE INVERNO ALL’AUTUNNO



PRIMO TEMPO

UNA NOTTE DI FINE INVERNO

UN SOGGIORNO ARREDATO CON VECCHI MOBILI:
UN DIVANO E UN PAIO DI POLTRONE RICOPERTE CON UNA STOFFA A FIORI .
SUL FONDO, LA PORTA D’INGRESSO
SUL LATO DESTRO UN CORRIDOIO CONDUCE AL REPARTO NOTTE.
MENTRE SUL LATO OPPOSTO E’ LA PORTA DELLA CUCINA.
L'AMBIENTE E' IMMERSO NELLA SEMIOSCURITA',
L’UNICA FONTE DI LUCE PROVIENE DA UN MASTODONTICO TELEVISORE SENZA SONORO DIFRONTE AL QUALE E' SEDUTA IDA, UNA CINQUANTENNE CON UN PROBLEMA DI OBESITA' .

LA DONNA DIVORA CON ESTASI UNA TAVOLETTA DI CIOCCOLATO.

QUALCUNO FA GIRARE LA CHIAVE NELLA TOPPA DELLA SERRATURA DELLA PORTA D’INGRESSO.

IDA SUSSULTA.

IDA

( Con apprensione) Chi è ?

Aldilà della porta
ENRICO
Sono io !

IDA
Io... chi ?



ENRICO

Togli il paletto.

IDA

Chi cavolo è ?

ENRICO
Apri !

Fanno eco altre due voce: “apri”!

IDA
( Urla) Chi è, Dio buono? In quanti siete ?

ENRICO
Per favore…sono Enrico .

IDA
( Si calma) Enrico chi ?

ENRICO
Quello di sempre. Il solito

IDA
Non conosco nessun Enrico il solito !


ENRICO
(Scocciato ) Continui ancora per un pezzo? !

IDA
Identificarsi .

ENRICO
Rompicoglioni !!!


IDA

Enrico Rompicoglioni ... quello sì lo conosco!

IDA SI ALZA CON FATICA
VA AD APRE LA PORTA.
ENRICO ENTRA E ACCENDE LA LUCE.
IDA NASCONDE, IN UNA TASCA DEL CARDIGAN CHE INDOSSA QUELLO CHE RESTA DELLA TAVOLETTA DI CIOCCOLATO

ENRICO
Perché ti sei chiusa dentro ? Al buio… E tutte queste storie ? Non ti conosco….identificarsi ... Ti sembra il momento di scherzare?

IDA
La cautela ti salva la vita: se non te la sei rovinata prima.

ENRICO FA PER BACIARLA, MA LA DONNA GIRA IL VOLTO.
ALL'INGRESSO SOSTANO ALTRE DUE PERSONE: GIORGIO E MARCO .
ENTRAMBI HANNO IN MANO DELLE BORSE DA VIAGGIO. ENRICO SI ACCORGE CHE IDA LI STA FISSANDO

ENRICO
Sono amici ...E' stato un bene che mi abbiano accompagnato...Non ce l’avrei fatta a guidare .

MARCO
Povero! era in uno stato ! Quando ci ha telefonato per raccontare della disgrazia, gli ho detto “ fermo! non muoverti… ci precipitiamo...”

GIORGIO
... In una circostanza simile, non potevamo lasciarlo andare da solo

MARCO FA SCIVOLARE LA BORSA A TERRA E PORGE LA MANO A IDA

MARCO
Marco...

IDA NON SI MUOVE.
MARCO RITRAE LA MANO .
ANCHE GIORGIO POGGIA LA SUA BORSA E CON UN RAPIDO GESTO AFFERRA LA MANO DELLA DONNA

GIORGIO
Sono Giorgio . Tu dovresti essere Ida .

IDA
Non dovrei...sono. Ti fa specie?

GIORGIO
No . Ma se deve farmene ...
(Ad Enrico mentre Solleva la borsa) Dove?

ENRICO
(E’ deluso dal comportamento di Ida)
Per stasera bisogna arrangiarsi. Dormirete di là nel letto matrimoniale dei miei.

IDA
Quello del morto.
Le lenzuola non sono state cambiate da quando…


MARCO
Lo faccio io, che ci vuole ?! E’ una delle cose che mi riesce meglio.

IDA
Mah va!

MARCO SCRUTA LA DONNA E ABBOZZA UN SORRISO

MARCO
Quando si vive da soli o ci si arrangia o ci si ritrova nella ...Nel caos. Maman e la nonna mi ripetevano sino a sfinirmi che vivere nel disordine è indice di instabilità mentale. Perciò la prima cosa che ho imparato, prima di cucinare, è fare il letto. Nel rispetto di quella massima, cambio le lenzuola ogni due giorni.
IDA
( Con ironia) Complimenti
Il tempo passa …le massime restano…Solo che con gli anni, ti può capitare di valutare da che bocca sono uscite.
Le lenzuola sono nell’ultimo cassetto del comò

MARCO
Con permesso! Ci ritiriamo nei nostri appartamenti.
( A Enrico ) Di là, vero ?

ENRICO
Vi accompagno .

MARCO
Facciamo da soli .
Ah! il bagno?

ENRICO
La porta in fondo al corridoio .

MARCO
A domani !
Notte !
GIORGIO
Se hai bisogno chiamaci.

MARCO
(A Giorgio, tra i denti) Andiamo!!!



GIORGIO
Hai capito? In qualsiasi momento.
Ah! Domani pensiamo noi a sbrigare tutte le pratiche…
Sai io so ci sono passato… A domani mattina

MARCO
Chissà se ci arrivi a domattina . Andiamo! Può accadere di tutto durante la notte ... in quella stanza ... La stanza della buonanima.
La morte è il più grande atto d'amore ... Non ricordo dove l'ho letto .

GIORGIO
Forse su una lapide .

MARCO
Fringuello mio... è una citazione letteraria

GIORGIO
Le citazioni sono comuni nei cimiteri.

MARCO
Anche nei tribunali. Ah! Ah ! Ah !

GIORGIO
Cosa ?

MARCO
Te la spiego dopo… di là.
Notte!

I DUE ESCONO DALLA STANZA.

IDA SI AVVIA VERSO LA PORTA D’INGRESSO, DOPO ALCUNI PASSI SI FERMA.

IDA
Avevo la borsa ? Mi sembra di no. Lo scialle? ... Eccolo !
VA AL DIVANO SU CUI E' POGGIATO UN AMPIO SCIALLE DI LANA, LO PRENDE. POI PIGIA UN BOTTONE DEL TELECOMANDO PER SPEGNERE IL TELEVISORE.
Hai mangiato?

ENRICO
Credi che ne abbia voglia?
IDA
Ti ho chiesto se hai mangiato , non se né hai voglia .

ENRICO
E' l'ultima cosa a cui penso.

IDA
In alcuni casi, il dolore ti fa venire un buco allo stomaco: in realtà non è altro che ansia da cibo. Nel mio caso è stato sempre così !
Mangiare mi ha sempre salvato da scivoloni psicologici: quando le cose non vanno è un dovere soddisfare le richieste dello stomaco . E’ un modo per essere tolleranti con se stessi.

ENRICO
Più che tolleranti direi masochisti .

IDA
Cioè?

ENRICO
In altri tempi ti rispettavi di più .

IDA
Mi rispetto nei limiti della normalità.

ENRICO
Se per te é normalità trenta chili …. !
Trenta?

IDA
Quasi quaranta…
Piaccio anche così. Ho i miei estimatori .

ENRICO
Ne sono sicuro ... Mah, la tua salute...
Qualche volta ti capita di incrociare uno specchio?

IDA
Dio buono! Sempre. Mi guardo spesso … E quella che ho davanti mi fa invidia, perché è sempre un pò più grassa di me: gli specchi in mia casa deformano...
Ti ricordo che sei qui per una triste circostanza...non per dare suggerimenti… Una tua triste circostanza, nella quale sono involontariamente coinvolta. Perciò niente consigli... Se te ne dessi io, non so se ti piacerebbero.

ENRICO
Non me ne passi una!
IDA
Ti passo tutto! Nel senso che me ne frega poco di te. Ahi!...Ahi! ti dò troppa importanza!

ENRICO
Ti capisco .
IDA
Mi capisci?! ( Con un risolino)Ma ti accorgi che ti escono le parole così, a ruota libera … Non hai perso il vizio: ti piace il rumore delle frasi che pronunci.
Ti ca-pi-sco ! Anzi sei peggiorato: parli per pura convenienza...
(Alza il tono della voce)
“Visto che lei é qui; si è prestata...regaliamole una frase che significa molto”. Ti assicuro che quello che dici ha valore.

ENRICO
Parla piano!


IDA
Hai paura che sentano?

ENRICO
Ci vediamo domattina….Se vuoi.

IDA BUTTA LO SCIALLE SUL DIVANO .
D’IMPROVVISO DIVENTA ACCONDISCENDENTE E SERVILE, IN NETTA CONTRAPPOSIZIONE CON L’ATTEGGIAMENTO CHE HA TENUTO SINO A QUEL MOMENTO.

IDA
Ti preparo qualcosa .

ENRICO FA UN CENNO DI DINIEGO COL CAPO .
Vai a letto a stomaco vuoto?
Due fette di pane con prosciutto? ... Ho visto che c'è del crudo e del cotto. Anche del provolone piccante.
Però i formaggi non fanno bene alla prostata; e tu hai quell’età in cui si è soggetti a disturbi di prostata .

ENRICO ACCENDE UN' ALTRA SIGARETTA CON IL MOZZICONE DI QUELLA CHE HA IN BOCCA.
IDA
Ancora ? Gli dai giù ! Una volta non fumavi tanto ...Anzi non fumavi. Mah, si cambia ... si adottano abitudini ... Si prendono vizi che mai ... Niente di male! ... Se fumare ti distende ... Continua! Però attento! è un'altra cosa che non fa bene alla prostata .

ENRICO
Cosa c'entra la prostata?

IDA
E' un modo carino per dirti riguardati . Prima sei stato tu a preoccuparti per me.
Dio buono ci sono tante brutte malattie !

ENRICO
Me la stai tirando?

IDA
Mi piacerebbe. Ma non credo a certe dicerie .

ENRICO
Questa disgrazia ora non ci voleva ...Non posso perdere un minuto...

IDA
Comodo! scegliere quando e come certi eventi debbano accadere. Ritieniti fortunato. Non ha sofferto. Non s'è accorto di niente.
E' arrivato in ospedale ...
FA SPALLUCCE
Una morte così c'è da augurarsela! Ci metterei la firma. Hai visto come era ridotta mia madre ... No, non hai visto, tu non c'eri già più . Non l'hai vista consumarsi ...
Sei venuto al suo funerale. Sei stato gentile. Mi hai detto belle parole ... Quando si tratta di consolare, sei impareggiabile.
Non ci vediamo da più di un anno, vero ?

ENRICO ASSENTE COL CAPO. CERCA UN POSACENERE PER SPEGNERE LA SIGARETTA

IDA
Da un lato è meglio. Mi irrita averti davanti .
Apre le porte al tempo che fu.
Meglio sentirti al telefono ...La tua voce è meno fastidiosa della tua faccia.

LE LUCI SI ABBASSANO
UN CONO LUMINOSO ISOLA UN ANGOLO NEL PROSCENIO .
IDA ALLUNGA UNA MANO VERSO LA LUCE.
LA SUA FIGURA RESTA COMPLETAMENTE IN OMBRA.

IDA
Le cose cambiano così rapidamente e senza preavviso …E’ molto difficile non perdere l'equilibrio .

ENRICO
( Si ode solo la voce)
Non sta cambiando niente .

IDA
Ti piace pensarlo…Anche a me piacerebbe... Dai l’impressione di chi dice il vero anche quando è evidente che menti…

ENRICO
…Stai diventando troppo complicata…

IDA
…Insicura …
RITRAE LA MANO

ENRICO
…Siamo entrambi esausti.

IDA
Ma che esausti! Odio l’incertezza e mi disturba l’ambiguità.

ENRICO
Io non posso aspettare. Tu hai una capacità straordinaria di rimandare le decisioni

IDA PORTA ENTRAMBE LE BRACCIA VERSO LA LUCE.

IDA
C’è chi dice che tu possiedi molte sfaccettature…dimensioni…usi…Una corazza…

ENRICO
In questo momento ho solo la logica di una persona che ama.

IDA
Bella frase! Posso scriverla.
FA IL GESTO DI SCRIVERE.
Ti farai mai conoscere?
LE MANI CONTINUANO A SCRIVERE MENTRE PARTE UN BRANO MUSICALE:
“Il segreto per essere felici” di DONIZETTI da LUCREZIA BORGIA (parte cantata)

BUIO.
QUANDO LA LUCE AUMENTA DI INTENSITA’ ENRICO E’ IN PIEDI HA ACCESSO UN'ALTRA SIGARETTA.
IDA E’ SEDUTA AVVOLTA NELLO SCIALLE.

ENRICO
Grazie per quello che hai fatto. Te ne sono grato…

IDA
( Ha un attimo di abbandono: tralascia i modi bruschi)
Siamo stati bene .
Per quanto …?

ENRICO
Per un pò.

IDA
(Ridacchia) Giusto il tempo di confonderci.

ENRICO
Se avessimo….
S’INTERROMPE. POI CONTINUA CON UN ALTRO DISCORSO.
Sul serio. Grazie .
IDA
Non è quello che volevi dire. Si presenterà l'occasione di parlare, prima che tu parta? La faremo capitare? Vorrei che accadesse.
(Sorridendo con amarezza)Forse, continuerò a non capire.

ENRICO
A patto che non ti procuri uno dei tuoi mal di testa : sarebbe fuori luogo…

IDA
…Non mi verrà. Anche perché ho adottata una nuova filosofia quella di non incazzarmi più di una volta a settimana . E siccome mi sono incazzata quando tuo padre mi ha chiesto di correre da lui perché stava male ...
Quindi ho già dato.

ENRICO
Se non ci fossi stata tu…

IDA
Con voi non avevo più niente a che fare ... Non volevo essere coinvolta. Ma ci sono cascata. Mi stai sui coglioni ... E mi ci stava anche tuo padre. Ti dirò di più, mi ci sta anche nostra figlia .

ENRICO
Mio padre credeva di avere un'amica in te. Me lo ripeteva spesso .

IDA
Troppe cose diceva e si rimangiava. Vizio di famiglia!
La colpa è mia; come un'idiota, ho cercato di rendermi indispensabile, anche se questo mi metteva a disagio... Ma non riuscivo a evitarlo. Tutto perché volevo sapere di te.

ENRICO
Non c'era niente sul mio conto che poteva interessarti o consolarti .

IDA
Consolarmi? Consolarmi ... Mah, guarda la presunzione di questo qui!



TACE PER UN ISTANTE
POI CON DETERMINAZIONE
Con quale dei due ?

ENRICO
Come ?

IDA
Dai ! hai capito !

ENRICO
Tu ragioni ?

IDA
Tutti e due. Un bel triangolo!

ENRICO SCUOTE IL CAPO E LE SORRIDE CON SARCASMO.

IDA
Che fastidio ! E’ ridicolo . Una situazione che mi fa dare di stomaco …

ENRICO
Dà la colpa alla cioccolata!

IDA
( Perdendo il controllo)
Non ci posso pensare che…
Non riesco neppure a dirlo ... Non ci riesco ... Mi vergogno ...Dentro ...mi si ...

ENRICO
Calma .





IDA
Più calma di così !
LO STATO D’ANSIA CHE LA PERVADE AUMENTA
Non mi vengono le parole ...per questo mi altero. Carenza di espressioni ... Un difetto che in cui cado da un po’ di tempo… Si è presentato con gli anni... e con…
Da domani rimedierò leggendo tutte le parole del vocabolario... La padronanza dei termini è fondamentale con gente come te... Da domani diventerà una regola fondamentale colpire il bersaglio con un termine giusto …

ENRICO
Calma !

IDA
Ancora ?! Ti sei fissato che non lo sia! ... Sono esasperatamente calma...

ENRICO
Resterò qualche giorno. Il tempo di sbrigare le pratiche ... Cerchiamo il modo di... No, non importa .

IDA
Mah sì! sarò brava ...corretta, come si conviene quando c’é un morto in casa .
Come mi devo comportare?... Dimmelo! Devo o non devo dire quello che… ? Lo dico…

ENRICO
…con moderazione e solo a me.

IDA
In quanto a moderazione non te lo prometto. Però ti prometto che userò le parole giuste... le più efficaci ... E per quelle che non conosco mi aiuterò con i gesti.




PRENDE UN PEZZO DI CIOCCOLATO DA UNA TASCA DEL GIACCONE DI LANA E SE LA FICCA IN BOCCA.

IDA
Ebbene sì ! facciamoci del male .
Prima la cioccolata non mi piaceva ... Quando me ne offrivano, facevo smorfie orribili: mi stomacava ...
Poi la rivelazione! Mancava al mio organismo.
Così ho iniziato a comprarla...
Dio buono! dicono che mi piace il dolce perché mi manca l’affetto...
Sostengono che sia un ottimo antidepressivo.
Cavolate ! Sono forse depressa io? No!
Gli affetti ...il sesso ... quella cosaccia che a noi donne fa tanto bene e anche a un gruppo sempre più numeroso di maschietti...non mi manca. Troppa fatica! Ingoio cioccolato perché nel cioccolato ho trovato la summa della vita.

ENRICO
Nei prossimi giorni ti va bene? Mi porti da qualche parte…In campagna come una volta …Parliamo .

IDA
Magari nel posto dove in gioventù…
Non era niente male..
Se avesse funzionato così così non me ne ricorderei … Non sarei così incazzata. Mi piaceva. Anche se ne ho provati di migliori. Ma i migliori sono sempre attaccati sugli idioti, almeno quelli che sono capitati a me. Tu non sei un idiota, sei solo orrendo.
Comunque il sesso non è importante… Lo sono le conseguenze…
Dio buono che sto dicendo! Sono fuori… Che sia la soddisfazione di buttarti in faccia più merda possibile?!




ENRICO
( Con durezza)Per oggi è sufficiente, no?

IDA
Lo stavo per dire . Se continuiamo ad affondare la lama potremmo arrivare a “rimembranze " poco edificanti.
Siamo sul punto ... O meglio io lo sono.
(Torna aggressiva) Ridi?

ENRICO
Io ?
IDA
Dentro... Lo sento dal tuo respiro. Ci godi a considerarmi una poveraccia da manovrare su cui ridere.

ENRICO
( Piuttosto contrariato) Perché ti agiti tanto?!

IDA
(Urla) Non mi agito! Sono calma!
Vado !
NON SI MUOVE
Mi hai sempre sottovalutata.
Mah … hai una morale?

ENRICO
Adesso che c’entra la morale?

IDA
FA SPALLUCCE
Boh? Non lo so…O meglio so che il tempo è passato e io ne porto le conseguenze.

ENRICO
Dopo più di venti anni? Non è ridicolo?

LE LUCI SI ABBASSANO SINO AL BUIO.
UN CONO LUMINOSO ISOLA UN ANGOLO DEL PALCOSCENICO.

ENRICO AVANZA VERSO LA LUCE DANDO LE SPALLE AL PUBBLICO. MIMA UNA TELEFONATA.

ENRICO
Perché?… Non voglio sentire… Cosa significa?…
Non posso arrabbiarmi…
Non ci sono i presupposti per incazzarsi.
Sei andata a letto con un altro? E’ nel tuo diritto.
No! Non m’interessa.
Non è finita tra di noi?…Dici?
Cosa m’importa se è tanto fantasioso?! Che metta a frutto la sua dote: scriva un opuscolo…
Non mi sento a disagio…Dovresti essere tu a disagio.
Certo partite…andate nel posto che più vi ispira…
Perfetto! E’ il luogo giusto…Rhum…ananas fiore della passione e scopate da mal di schiena! Hai quello che vuoi…
Sei stata tu a rientrare nei ranghi…
Attenta! Il senso di colpa potrebbe diventare la tua disgrazia…
Continui?…
Complimenti! Metteranno il vostro nome nel Guinness dei primati!

PARTE LA MUSICA: “Voi che sapete”- MOZART – Le nozze di Figaro.
( dal canto)
LA LUCE SI ABBASSA SINO AL BUIO.
IMPROVVISAMENTE LA SCENA E’ ILLUMINATA.

IDA
Comunque…era mio diritto …

ENRICO
…Sorvoliamo…
IDA
… tenevi il piede in più staffe ! Non era importante che fosse donna o uomo.

ENRICO
Quante storie …e quanta ironia!

IDA
Ironia? mai !

ENRICO
( Indica il corridoio) Ma se appena cinque minuti fa mi hai chiesto con quale dei due me la faccio! Se è un rapporto a tre...

IDA
…Hai risposto?

ENRICO
Vuoi sapere perché è finita... a prescindere dai miei gusti sessuali? C'è stato un momento in cui tutto quello che facevamo e dicevamo era fittizio... Per molti anni abbiamo avuto la convinzione che la felicità era possibile solo se avessimo seguito gli impulsi più intimi…

IDA
La felicità non ha bisogno di una tattica…

ENRICO
Ne sei convinta?
Non riceve risposta.
Tutto è precipitato quando hai iniziato a comportarti secondo i canoni della logica comune: una continua limitazione per paura che si sapesse… Già! …la colpa da mascherare dinnanzi a un perbenismo banale e dilagante.

IDA
Avrei fatto questo? Non ci posso credere!?
APPLAUDE
Che analisi del cazzo!
Eravamo giovani …in un momento di continua euforia …
in un momento in cui non abbiamo seguito le premonizioni del cuore.

ENRICO
Torno a ripetere che è filato alla perfezione sino a che c’era la clandestinità...

IDA
Continui con questa analisi di merda!?
E nostra figlia?

ENRICO
Per lei sono l'ex della mamma. Quello a cui si rivolge quando è in crisi... Una persona che non ha un ruolo chiaro nella sua vita. Accidenti, non c’è male! come atmosfera da romanzo d'appendice.

IDA
Nostra figlia è una stronza, ma non un romanzo d'appendice. I personaggi dei romanzi sono gente immaginata, capace solo di incertezze fasulle… Mentre quelle che io avvertivo erano vere…Autentiche incertezze.

ENRICO
Per ora, lasciamo il passato dov’è.

IDA
Facile per te.
ENRICO FA SPALUCCE
Il passato è la mia vita di tutti i giorni.
A volte mi distrugge, a volte mi diverte…Ci convivo.

LA LUCE CALA D’INTENSITA’ SINO AL BUIO QUASI TOTALE.
SOLO I VOLTI DI ENRICO E DI IDA RESTANO IN LUCE.






IDA
Se n'è andato .

ENRICO
Di punto in bianco?

IDA
Andato...
RIDE COPRENDOSI IL VOLTO CON LE MANI

ENRICO
Che ti prende? Cosa ridi ?

IDA
NON RIESCE A CONTROLLARE L’EUFORIA
Che scena ! A gambe larghe ... Se ne è andato a gambe larghe!

ENRICO
Mi fai capire?

IDA
Per un attimo seria.
Li ha come due arance.
Sghignazza di nuovo
Sembrava che avesse un neonato dentro i pantaloni

ENRICO
SI LASCIA CONTAGIARE DALLE RISATE
E' la fine di una barzelletta ? Mi racconti come inizia ...

IDA
(C.S.) Che barzelletta !
IMPROVVISAMENTE SERIA
Il mio legittimo sposo ha l'orchite .
RIPRENDE A RIDERE
E con quale orgoglio se le è portate appresso! C'é da capirlo è stato sempre modesto ...

ENRICO
Esagerato! lasciare casa per l’onta dell'orchite ...Un po’ troppo, no?

IDA
( Trattiene il riso)Sul serio: è’ scappato perché ne aveva le palle piene.
IL RISO SI TRASFORMA IN UNA SORTA DI ISTERICO MUGUGNIO
Andato !

ENRICO
Sii seria ! Cosa è accaduto?

IDA
Finiremo sulla cronaca locale:noto negoziante di scarpe lascia casa, moglie e figlia per rigonfiamento dei testicoli.
Basta non ce la faccio più, se continuo così…per il ridere verrà l’orchite anche a me: anche se non le ho!
TIRA UN RESPIRO PROFONDO
Ieri sera sono andata a casa di Giovanna , l'amica di famiglia ... tu amico di famiglia...Giovanna amica di famiglia... Non capisci?
Non capisci. Bene... Passo dalla porta del giardino ... Discreta… piano… senza far rumore … Sbircio dalla finestra, nella cucina ... Orrore ! Mio marito seduto sul tavolo con i pantaloni a mezz’asta…con i gioielli in piena luce…
E lei con le mani sporche di unguento che gli massaggiava i due cosi abnormi . Beh, un inequivocabile segno di intimità, no?

ENRICO
Forse si vergognava di te ...
IDA
Dio buono! per questo va a farsele massaggiare dalla mia migliore amica?! Beh, forse rientra nelle regole più elementari...Forse sono gli amici a dare una svolta alla monotonia della famiglia


Per farla breve mi sono fatta vedere ... Da parte loro non c'è stato imbarazzo ... Era una cosa normale che fossi lì a sorprenderli ... Lei non si è scomposta, ha continuato il massaggio ... Non una parola ... Né da parte mia, né da parte loro ...
Una scenata ?! mah mai e poi mai! Ho alzato le spalle e sono uscita ... Quando lui è tornato a casa, non ha proferito verbo: si è limitato a dire che se ne andava per sempre e che il resto era affare degli avvocati .
(Con rabbia) Era premeditato ... Non aspettavano altro che di essere scoperti per sbandierare la loro relazione ... Almeno io …( Tace)

ENRICO
Tu …cosa ?

IDA
Noi ... siamo stati più discreti.

ENRICO
Ma quando mai! Ti illudevi che non si sapesse!

IDA
(Con finto candore) Dici?

ENRICO
Questa storia ti ha infastidita, ammettilo!

IDA
Non mi piace essere presa per i fondelli da una che si è sempre dichiarata amica... Era così appiccicosa che a volte ho creduto che mi si volesse fare. Anche per questo non mi sono preoccupata più di tanto per le attenzioni che aveva con mio marito.

ENRICO
Preoccupata? Ti rendi conto di quello che stai dicendo? Perché preoccuparsi se tuo marito si interessava a un'altra donna?

IDA
Scusami... Cado sempre in contraddizione ...
(Con un sorriso ebete.) Ebbene l'orchite l'ha spinto da lei ...
(Molto infantile) Si concepiscono figli dopo quella malattia?
AVVERTE UNA SORTA DI DISAGIO E DI
DISAPPUNTO
Che m'importa ... Fuori dalla mia vita... Mi ha mollata nel migliore dei modi . Niente recriminazioni ... Sarebbe stato troppo discutere... Ha trascinato gli ammennicoli fuori di casa ... Via!!!

PARTE LA MUSICA: “Lascia che io pianga”- HANDEL – RINALDO
( dal canto)
LA LUCE SI ABBASSA SINO AL BUIO.

IMPROVVISAMENTE LA SCENA E’ ILLUMINATA.
ENRICO E IDA SONO SEDUTI ALLE DUE ESTREMITA’ DEL DIVANO
ENRICO
Dal momento che tuo marito ti ha lasciata, molte cose sono cambiate. ( Con ironia) Il fascino della colpa non esisteva più.

IDA
Cosa è una giustificazione? ... O sei nella fase di chi costruisce un muro di cazzate per nascondercisi dietro .
Caro…il tuo comportamento era e resta ambiguo. Non vorrai per caso giocare a “di chi è la colpa”?
La tua! ... Brutta merda! anche tu te ne sei andato e mi hai mollata … mi hai lasciata appesa…
Te ne sei andato con il pretesto delle ambizioni da soddisfare ... Forse oltre alle ambizioni c’era dell’altro .
Tu l'orchite l'avevi al cervello!
Hai fatto di tutto perché ci lasciassimo ... C’era premeditazione . Che stronzate! le chiacchiere sulla tue aspirazioni ...sulla tua mancata realizzazione ... Sulla voglia di chiarezza e di onesta ... Credevi che fossi così cretina da non intuire le tue vere ossessioni.

ENRICO
In tutti questi anni non ne abbiamo parlato ... Improvvisamente ...
Avevo quasi trent’anni… Mi sono allontanato per capire cosa era possibile fare della mia vita.
Sono rimasto sino a quando l’hai ritenuto necessario. Sino a quando la ripetitività delle giornate ci sembrava
straordinaria perché, secondo noi, dimostrava la forza delle nostre emozioni...
La verità è che avevamo paura di parlare...La noia e la noncuranza si misuravano dalla durata delle pause tra una frase e l’altra. Sino a che abbiamo finito per non avere frasi, ma solo pause... Dire questo oggi è fuori luogo.

IDA
Lo é per te!... Quelle pause, come tu le chiami, erano un modo per comunicare… un segno di tenerezza…

ENRICO
…La tenerezza del distacco... Tra noi non c’era più complicità...A volte penso che non sia mai esistita…

IDA INGURGITA CON FRENESIA DEI PICCOLI PEZZETTI DI CIOCCOLATO CHE ESTRAE DALLE TASCHE.

IDA
E, una volta lontano, tu hai scoperto tutto questo?
NON RICEVE RISPOSTA
Anch’io non provavo più un’emozione da rincoglionire.
Ma ti volevo bene e questo bastava...
Quanta gente va avanti volendosi bene: dopo un pò che si sta insieme, si finisce per perdere di vista l’amore e…
(Infantile di proposito)
Mi sento strana …. Tutte le cose astratte mi procurano un vuoto allo stomaco.
Non ero pronta alla solitudine.
Mi sono comportata con abulia… come un automa...Cercavo di stordirmi con brutte esperienze...Con passioni occasionali.
Tu eri la regola della mia vita...

ENRICO
Anche tu... Ma non hai saputo aspettare...

IDA
( Urla )Non ho mai sopportato le pause di riflessione!

ENRICO
Ti prego, smettiamola!

IDA
Riuscirci! Quando si comincia non ci si ferma…Ti tieni tutto dentro e poi …


ALL’IMPROVVISO IRROMPONO NELLA STANZA, MARCO E GIORGIO.
ENTRAMBI INDOSSANO VESTAGLIE A GROSSI POIS.

GIORGIO
( Sbraita)Me ne vado...

ENRICO
( Infastidito)Cosa succede?

GIORGIO
Qui non ci resto. ( A Enrico ) Non per te...
Vicino a questo...vecchio... con i denti marci non ci resto!

MARCO
Marchetta del cazzo!
SPALANCA LA BOCCA E MOSTRA UNA DENTATURA PERFETTA.
Denti marci?!

MARCO GLI SALTA ADDOSSO; GLI APPIOPPA DEI SONORI CEFFONI.

GIORGIO
Non mi toccare! Non mi toccare!!!... Toglietemelo di dosso! Lo rovino.
Ti sputtano!

MARCO
E’ da parecchio che lo sono! E da quando sto con te .
SMETTE DI PICCHIARLO.

GIORGIO
(Con isterismo prossimo al pianto)Non ci voglio stare qui... Non ci voglio stare !…Portatemi via! E’ un pazzo in andropausa. Sono i peggiori. Fuori…Lontano!
(A Ida e Enrico)
Vi prego …
IDA
Gli affari di questa famiglia non mi riguardano...Sono moderna e disinvolta ma non per una scena da fumettaccio squallido!

ENRICO
Ida ! non ti ci mettere anche tu!

MARCO
Scusate... La colpa é mia: trascinarlo qui è stato uno sbaglio… Ida ha ragione…
Mi vergogno... Non so cosa altro … Che dispiacere! In una circostanza simile!



IDA STA PER DIRE QUALCOSA MA SI ASTIENE.
SI LIMITA A FISSARE I TRE CON ESPRESSIONE DI DISGUSTO
POI PRENDE LO SCIALLE E FA PER ANDARSENE.

GIORGIO
( A Ida) Se mi aspetti, esco con te… Lontano da quella pazza!

IDA
Preferirei uscire da sola.

MARCO
L’unico che se ne deve andare sono io…

GIORGIO
Voglio essere fuori di qui al più presto! Libero!!! Libero!!!

MARCO
Che casino ho combinato!

IDA
Sento che da un momento all’altro erutterò il mezzo chilo di cioccolata che mi sono … Mi dispiacerebbe…una qualità così fine… Un vero orgasmo per il palato.
Perciò salve!
Spero di non incontrarvi più.
Signori miei mi fate pena.

GIORGIO
(A Ida)Non provocare! Non sai cosa può uscire da questa bocca?

IDA
Non ho bisogno di verifiche.

GIORGIO
In questo paese c’è un porco schifoso albergo di merda?…Un dormitorio?…Un posto dove riposare qualche ora?

MARCO
Enrico, accompagnalo in albergo...
Oppure accompagna me…
Meglio restare separati, per il momento...

GIORGIO
Per il momento? Per sempre! Si taglia stavolta… E’ definitivo…Stop ai giochi…Niente ripensamenti… Non venirmi a cercare…Non minacciare il suicidio…Ingozzati di sonniferi …Attaccati al tubo del gas… Libera l’umanità…Mi hai rovinato …Mi hai tirato piano piano verso la lobby dei froci…
(A Ida)Tutti debbono essere come loro…Pensarla come loro…Mi ha fregato… Stavo per sposarmi…Ho tradito la fiducia dei miei… Per che cosa? Per chi?

MARCO GLI PIAZZA UN MANROVESCIO.
GIORGIO PORTA LE MANI AL VISO, SI LAMENTA.

GIORGIO
Il labbro! Me l’ha rotto!!! Vecchio puzzolente...Chiamo la polizia...Ti faccio arrestare.

MARCO
Siamo alle solite! La polizia...gli arresti... Che isterico!

GLI APPIOPPA UN CALCIO SUL SEDERE.

UN LUNGO SILENZIO CARICO DI TENSIONE…
UN ATTIMO CHE PREANNUNCIA UNA TEMPESTA.
GIORGIO, MARCO E ENRICO SI COSULTANO CON RAPIDE OCCHIATE.

ENRICO
No…eh!…Non superiamo i limiti.



GIORGIO
Quello che detto, è detto, non si cancella! Così quello che è stato fatto! Al prossimo cenno di violenza…

ENRICO
…Non ci sarà, vero Marco?…

GIORGIO ESCE CON RAPIDITA’

MARCO
Certo non ci può essere… Non ci sarà…
(Improvvisamente calmo e rassegnato.)
Ho esagerato…I vecchi, quelli del mio tipo, si lasciano prendere dallo stesso sconforto che prende ai bambini quando li scippano il giochino preferito.
Con lui è stata la prima volta che ho trasgredisco ad una regola che mi ha sempre salvato: quella di avere la consapevolezza che quanto si ottiene con i sentimenti è legato alla perdita.

IDA SI GIRA CON LO SGUARDO NEL VUOTO.

IDA
Associare l’idea dell’amore all’idea della perdita…

MARCO
Già! Ci si arriva dopo essere stato travolto molte volte.
Meglio che sia accaduto ora... Se fossero trascorsi altri mesi…Che ne dici?

IDA
Stai fresco se credi di essere consolato da me! Non faccio parte della squadra.
TORNA INDIETRO E PER L’ENNESIMA VOLTA GETTA LA ROBA SUL DIVANO
Resto sino a quando torna Enrico da avere accompagnato in albergo il pupone. ( A ENRICO )E’ quello che farai, vero?


ENRICO
Beh, non vedo altra soluzione…vero, Marco?

MARCO
Digli che gli spedirò la sua roba…
Che non metta più piede in casa mia!…Fatti dare le chiavi. Digli anche che sarò generoso…Non lo metto in difficoltà…Provvederò a tutto quello di cui ha bisogno…

IDA
Come un marito coscienzioso e amorevole…

MARCO
Di più…A volta “noi” siamo “grandiosi” dopo la catastrofe…
Stavolta lo faccio per non avere ritorsioni: conosco il soggetto e di che cosa è capace.
Poi chi rompe paga e ne sopporta le conseguenze, in tutti i sensi.

ENRICO SI AVVIA VERSO LA CAMERA DA LETTO

ENRICO
Vedo a che punto è…
Dovremo attraversare il soggiorno…
Sarebbe meglio se …
Ida perché non gli prepari qualcosa di caldo.
Ci sono delle tisane in cucina?

IDA
Tisana…tè…caffè, carcadè…Di tutto e di più!

ENRICO ESCE
MARCO
Meglio una tisana che un secondo round…
Non so prevedere se l’apparizione dell’oggetto del desiderio… Meglio evitare ritorni di fiamma!



IDA
Andiamo! In cucina ci aspetta un beverone ai fiori di amarilllis che ci rigenererà.

ENTRANO IN CUCINA.

GIORGIO TORNA NEL SOGGIORNO INDOSSA IL CAPPOTTO SOPRA LA VESTAGLIA: LANCIA UN PAIO DI OROLOGI E ALCUNE PICCOLE SCATOLE SUL DIVANO.

ENRICO
Non esagerare! Ha solo detto di lasciare le chiavi di casa, non i gioielli della corona!

GIORGIO
Una boccata di aria fresca!…Libertà!

ENRICO
Ecco! è’ il modo giusto di affrontare la situazione…Bravo! Prendere atto …è una cosa sensata.

GIORGIO
La mia dignità andava difesa, ti pare?
Mi sono lasciato incantare …Non so neanche io da che cosa… La sicurezza dell’età…forse, era quella che mi attirava…Forse qualcosa di familiare…

ENRICO
Il papà?

GIORGIO
Semmai la mamma! …Mi sfotti?

ENRICO
Scusami.




GIORGIO
Adesso non lo subisco più… Tra qualche giorno sarò al sicuro…Basterà non vederlo e non ascoltarlo… Mi farà bene, allontanarmi dalla sua ironia …Soprattutto lontano dal suo isterismo camuffato con la tenerezza…
Sbuffa
Non può esiste vita di coppia tra…
Non immagini come si può stare con uno come lui in giro per casa.

ENRICO
…A proposito! le chiavi.

GIORGIO ESTRAE DALLE TASCE UN MAZZO DI CHIAVI E GLIELO METTE IN MANO.
ENRICO RACCATTA GLI OROLOGI E LE PICCOLE SCATOLE SPARSE SUL DIVANO.

ENRICO
Questa roba?

GIORGIO ALZA LE SPALLE

GIORGIO
Non la voglio.
(Dopo una leggera pausa)
Domani non verrò al funerale.

ENRICO
Capisco…Sei stato molto gentile ad accompagnarmi…
Non lo dimenticherò…

GIORGIO
Ti considero un amico… Non perdiamoci di vista.
FA UN GESTO CON LE MANI COME PER DIRE – “E’ ANDATA”-
Prendo la borsa … E’ lontano l’albergo?


ENRICO
…Circa tre quattrocento metri dopo la stazione.

GIORGIO
Bene, così mentre andiamo, mi fermo a chiedere a che ora c’è un treno…

VA A PRENDERE LA BORSA

ENRICO
Il primo treno… mi sembra più che giusto.

GIORGIO TORNA CON LA BORSA.

GIORGIO
Se dimentico qualcosa me lo dai quando ci vediamo…

SULLA PORTA DELLA CUCINA APPAIONO IDA E MARCO.

LA DONNA SPINGE INDIETRO MARCO: IL SUO GESTO NON VA A SEGNO, L’UOMO RESTA INCHIODATO NELLA SUA POSIZIONE .

IDA
Calma!

MARCO
( Con un filo di voce) Continuerò ad essere…

GIORGIO
…Un frocio di merda…per sempre.

IDA
Eccoci!…Secondo round!
CON UNA MANO CERCA DI TAPPARE LA BOCCA DI MARCO.




ENRICO
MOSTRA IL MAZZO DI CHIAVI.
Le chiavi!!!
Mi ha dato le chiavi senza fare storie… Possiamo evitare…
CERCA DI SPINGERE VERSO LA PORTA D’INGRESSO GIORGIO.

GIORGIO
Dimentica il numero del mio cellulare … non chiamare mia madre…
Lascia fuori la mia famiglia da questa squallida storia.

PER IMPEDIRE A MARCO DI AVVENTARSI SUL SUO COMPAGNO IDA GLI SI BUTTA ADDOSSO.

ENRICO CON RAPIDITA’ APRE LA PORTA DI CASA .

GIORGIO
Hai capito cosa ho detto? Crepa!…. così non rovinerai altri malcapitati con il tuo fascino da intellettuale da vespasiano.

ENRICO RIESCE A SPINGERE FUORI DI CASA GIORGIO E A CHIUDERE LA PORTA.

IDA
Buono!

IN SEGNO DI RESA MARCO ALLARGA LE BRACCIA.
SPOSSATO, SI LASCIA CADERE SUL DIVANO.


MARCO
E adesso?…






IDA
Lo chiedi a me? O te lo stai chiedendo?

MARCO
Tutte e due le cose…

IDA
Credo che ora tu debba prendere in considerazione la regola dell’assenza.
Prova a pensare alla persona che hai avuto accanto come non reale… Una proiezione. L’ idiozia ci porta a costruire delle immagini perfette …Una persona con il carattere che più ci conforta. Un essere capace di gesti nobili… Insomma una sorta di pupazzo che è semplice rigirare e soprattutto giustificare.
Quando ci contraria lo odiamo: gli auguriamo le peggiori disgrazie …la rovina. Poi, ci lasciamo prendere dal languore della tenerezza… o meglio da una proiezione dei nostri desideri …Il risultato?! Giustifichiamo ogni sua crudeltà al punto di attribuirci tutte le sue mancanze.
E questo per esaltare una bestemmia che chiamiamo amore… Una bestemmia che dovrebbe essere un antidoto al veleno nel cuore.
Quando ci rendiamo conto di quanto è assurdo il marchingegno che abbiamo escogitato, ci affidiamo al tempo perché ci renda giustizia.…Ma, non avviene…Il tempo passa e basta . E noi restiamo con il languore.

MARCO
( Sospira)Come era bello con lui ! Ha capito all’istante quello che volevo ….

IDA
( Con sarcasmo)La vita di coppia non si esprime solo nella posizione orizzontale!
Che cavolo dico?…Neanche con una cara amica mi esprimerei così!



MARCO
Si vede che ti ispiro…complicità.

IDA
Non direi proprio…Tutt’al più … Lasciamo stare…

MARCO
Pena?

IDA
Pena.

MARCO
Beh, che altro sentimento potrei suscitare?
Quando ti dicono merda…frocio…
Non è che lui abbia detto eresie!

IDA
Siamo alla rivalutazione. E sono passati pochi minuti…

LE LUCI SI ABBASSANO SINO AL BUIO TOTALE.
UN RAGGIO ISOLA UN ANGOLO DEL PROSCENIO.
GIORGIO AVANZA VERSO LA LUCE.

GIORGIO
Non riesco a staccare gli occhi…
Mi ha ipnotizzato…Non ho mai visto niente di simile
Ho sempre girato alla larga dalle gallerie d’arte.
Riconosco che hai ragione: puoi avere grandi sorprese…Questo quadro…ad esempio…mi ha compresso il cuore.

ANCHE MARCO ENTRA NEL CONO LUMINOSO

MARCO
Che espressione penetrante!



GIORGIO
Mi prendi in giro?

MARCO
Ci conosciamo da cinque minuti… non mi permetterei …
E’ una libertà che …( FA SFARFARE LA MANO DESTRA)
E’ una nota a latere.
Che altro ti trasmette questo ritratto?

GIORGIO
Beh… Ti aspetti che ti rivolga la parola…


MARCO
Uhm! Uhm!

GIORGIO
Gli ignoranti come me vanno presi per mano e guidati…

MARCO
Uno con la tua personalità non si fa guidare!

GIORGIO
Se ne vale la pena…

MARCO
Una risposta calibrata… esemplare!

GIORGIO
Non è come pensi.

MARCO
Cioè?

GIORGIO
Super fidanzato… Con una ragazza straordinaria.



MARCO
Esistono ancora? Buona a sapersi…In quello che ho detto non c’era l’intenzione di…

GIORGIO
( Cerca di sviare il discorso)
Tu… con le donne?

MARCO
( Divertito)
Beh…Che dire?… Può capitare… Sì è capitato, quando ero più giovane…Per la verità…tutte le volte che credevo di avere bisogno di una donna, la prendevo come si prende una purga.
(Si rende conto di essersi scoperto troppo)
A proposito di guida… Qui vicino c’è un bar molto carino…Assomiglia a un bistrot …Perché non ci prendiamo un caffè?…Vieni, usciamo…

GIORGIO
Ti ringrazio, ma ho fretta…Tra mezz’ora debbo essere a studio.

MARCO
Dentista?

GIORGIO
Avvocato. Lavoro in un noto studio legale
Mi spiace …Sarà la prossima volta.

MARCO
Non rimandare mai…
Ci possiamo vedere domani… Alla stessa ora…Ti lascio il mio numero di telefono…

GIORGIO
Preferirei di no.
Capiterà d’incontrasi ancora…Per un caffè

MARCO
E se volessi…

GIORGIO
…Lasciamo fare al destino.

PARTE LA MUSICA: “Allegro io son ”- DONIZETTI – Rita.
( dal canto)
LA LUCE SI ABBASSA SINO AL BUIO.

IMPROVVISAMENTE LA SCENA E’ ILLUMINATA.
MARCO E’ IN PIEDI DIFRONTE A IDA CHE E’ SEDUTA AL DIVANO.

MARCO
Ci siamo lasciati con una stupida frase di circostanza.
Il giovane avvocato mi aveva toccato il cuore e riempito la mente di delicati pensieri, misti a una sensazione di lieve angoscia …
Per essere esatti, con la smania di chi ha sprecato una occasione…Il risultato di tutto quel “rondò” mi ha procurato l’insonnia.
Mi sono rivolto anche al Padreterno perché me lo mettesse davanti.
Forse è stato lui, a furia di pregare, che me lo ha fatto incontrare di nuovo… Per punirmi.
Beh, il Padreterno ha altro da pensare…Sono stato io che mi sono messo sulle sue tracce e ho provocato l’incontro fatale…
RIMANE PER UN ATTIMO IN SILENZIO POI…
Cazzo, come mi manca!
Quell’ignorate…quel fringuello…mi ha sparato allo stomaco…E adesso il buco si allarga sempre più!

IDA
Che vuoi fare?

MARCO
Resistere ad oltranza.
E’ l’unica soluzione, mi sembra. Che ne dici?

IDA
Non posso darti consigli… Consultati con Enrico…Tra voi…tra…

MARCO
…ti sbagli.
Enrico che io sappia non è mai stato su questa sponda…
Ci posso scommettere…
Non ha tutto questo grande interesse per le avventure femminili, ma con questo, non significa che debba…
So che ha avuto delle storie con donne importanti…Donne determinate e invadenti che hanno finito per stancarlo…

IDA
Quante?… Chi sono?

MARCO
Non devo raccontartelo io…Se non ti ha informato…
Credo che sia sempre stato legato a te…
IDA RIDE INNATURALMENTE
Per fortuna che stasera c’è qualcuno che ride!
Non l’ho detto per piaggeria…Credo…presumo…
Con te ha messo al mondo una figlia.

IDA
Te lo ha raccontato?… Non avrebbe dovuto…Mi aveva promesso che non l’avrebbe mai ....

MARCO
Certo sei buffa! C’è poco da alterarsi: la ragazza è il suo ritratto!

IDA
E tu quando l’hai vista?


MARCO
Mi ha mostrato la foto.

IDA
Pure la foto!

MARCO
In camera da letto ha le foto tue e di vostra figlia.

IDA
Non desidero che vada a raccontarlo in giro…Mia figlia conosce la mia storia con lui, ma non sa …

MARCO
Come ragioni? E tu credi che la ragazza non sia al corrente?
Il comportamento di Enrico con lei è sempre stato più che paterno…Credi davvero che abbia pensato che la sua gentilezza …la sua disponibilità nasceva da una vecchia storia d’amore con te?
Dai! non puoi essere così ingenua!

IDA
( Sbrigativa)
Non m’importa…Ma lui…è strano…lo è sempre stato… Ora lo è ancora di più
Sembra come se qualcosa l’abbia allontanato da tutto …Mah, anche ammorbidito in modo innaturale.
C’è qualcosa che dovrei sapere?

MARCO
No…

IDA
Abitate sullo stesso pianerottolo…

MARCO
Con questo?

IDA
Siete amici…

MARCO
Non sono tenuto ad essere informato su tutto …

IDA
Ad un vero amico è capace di dire anche quante volte va al cesso.

MARCO
Quello potrebbe. Mah…non è detto che debba tenermi informato su ogni minuto della suo movimento.

IDA
Ho il diritto di sapere.

MARCO
Questa poi!… Il diritto! Non esagerare…
Ho detto un sacco di coglionate…

FA UN GIRO SU SE STESSO, CON FINTA EUFORIA, POI SI LASCIA CADERE SUL DIVANO ACCANTO A IDA.
Giurami che non gli dirai niente. Giuramelo!

BUIO.





FINE DELLA PRIMA PARTE.








SECONDA PARTE

UN GIORNO D’AUTUNNO.
STESSO AMBIENTE.
SONO TRASCORSI ALCUNI MESI.

IDA STA CERCANDO UN ANGOLO DOVE PIAZZARE UN GRANDE VASO DI AMARILLI.
GIORGIO SEDUTO AL DIVANO E’ INTENTO A RAMMENDARE UN PAIO DI CALZINI.

IDA
(Senza guardarlo)
Che numero di scarpe porti?

GIORGIO
Quarantadue…

IDA
Domattina, vedo di comprarti dei calzini nuovi.

GIORGIO
Non ce n’è bisogno, aggiusto quelli che ho…Comunque da qualche parte dovrei averne degli altri …

IDA
Mi dà fastidio vederti con l’ago in mano… Non sono lavori maschili

GIORGIO
Con ciò!?

IDA
Semplice constatazione…
Allora quarantadue … Cinque o sei paia…Blu…nero marrone...Preferisci un colore in particolare?



GIORGIO
E’ impossibile frenarti.

IDA
Blu! Il blu va su tutto…

GIORGIO
(Controlla l’orologio al polso)
Credo sia il caso di svegliarlo…Sono dodici ore che dorme.

IDA
Durante la notte si è alzato molte volte per andare in bagno.
Ha dato di stomaco di continuo… Quando ha chiuso gli occhi era esausto.

GIORGIO
Non è stato un bene assecondarlo: era più logico che restasse in clinica… Una cosa come quella di stanotte l’avrebbero subito risolta.

IDA
Dici? Non ne sarei tanto sicura… Gli antidolorifici gli fanno poco …Povera creatura!

GIORGIO
( Con tono di rimprovero) Come ti esprimi?!

IDA
Non l’ho mai visto così.
GIORGIO
Comportati con normalità. Niente commiserazione, niente occhi lucidi…Soprattutto evita ogni forma di ipocrisia. Lui sa perfettamente qual è il suo stato…Sa che non torna indietro.
Auguriamoci è che soffra il meno possibile.
Comunque essere qui lo fa sentire protetto…Questa casa gli dà serenità.


Per lui è stato come tornare all’infanzia.
Per settimane e settimane non ha fatto altro che parlare di questo posto…delle piccole cose che aveva da bambino… delle sensazioni che gli procuravano…Mentre me lo raccontava gli brillavano gli occhi; non dava più importanza alla malattia.

IDA
Ne sapete più di me: vivete in simbiosi!

GIORGIO
Lo dici con un tono! Come infastidita…

IDA
Sbagli…Mi fa piacere che ci sia qualcuno con la voglia di occuparsi di lui.

GIORGIO
Ti assicuro che è molto semplice: lui non chiede… le sue necessità sono ridotte al minimo.

IDA
Come, no! Nella sua logica tutto gli è dovuto. Beh, l’egoismo è sempre stato un punto fermo nella sua vita.

GIORGIO
Ti credi diversa? In fondo chi può dire di non essere egoista?!

IDA
( Con ironia)
Quanto buon senso!

GIORGIO
Per noi lui vale ics …per te…
Comunque a noi non disturba occuparci di lui.

IDA
Non credevo di vederti più da queste parti.
Te ne sei andato come una…Un pazzo furioso…

GIORGIO
…Come una checca isterica? Giusto! Mah,ho capito…Ti fa sorridere?!
Sì, ho capito che scappavo per paura di arrendermi… La paura per le conseguenze che avrebbe portato la mia resa al bene che Marco mi dava.
Soprattutto ho visto la mia mediocrità sentimentale.
Ci sono voluti alcuni mesi… molti sonni agitati per rendermene conto …
I sogni mi hanno aiutato a prendere una decisione.

LE LUCI SI ATTENUANO .
GIORGIO FA QUALCE PASSO SINO AD UN ANGOLO BUIO
UN RAGGIO ILLUMINA MARCO CHE OSSERVA QUALCOSA DAVANTI A LUI: UN DIPINTO.
GIORGIO GLI SFIORA UN BRACCIO.
MARCO SI VOLTA…LO FISSA PER UN ISTANTE.
QUELLA SORPRESA GLI PROVOCA UN LEGGERO TIC AL NASO.
APRE LENTAMENTE LA BOCCA CON L’INTENZIONE DI PRONUNCIARE UNA FRASE MORDACE, MA PER QUALCHE ISTANTE NON RIESCE A PARLARE.
POI RESPIRA PROFONDAMENTE.

MARCO
Mi infastidisce quando un moscone ronza in una stanza…
Specie in un luogo come questo dove la bellezza non ammette di venire spezzata da rumori o sensazione sgradevoli.

GIORGIO
Sono d’accordo.

MARCO
Sfotti?!

GIORGIO
E’ una nota a latere…come dici tu.

MARCO
Non ho voglia di parlarti…Non posso…Sei pericoloso.
La tua presenza mi stomaca. Non voglio aggiungere altro.

GLI VOLTA LE SPALLE.

GIORGIO
Non so cosa fare.
Mi metto in ginocchio?

MARCO
Oddio che cretino!

GIORGIO
Ti sto seguendo da giorni…Solo oggi ho avuto il coraggio…Sei entrato qui…Mi ricorda…

MARCO
Non hai niente di meglio da fare? Vai per fratte …O in una sauna: sono i luoghi preferiti da…
(S’interrompe)

GIORGIO
…le velate…Quelli come me le chiamano velate.


MARCO
Non m’interessa come ti definiscono e quello che fai!
FA PER ANDARSENE
Trovo assurdo che tu ti dia tanto da fare per provocare incontri… Oggi vederti è la cosa più sgradevole che possa capitarmi. Sono stato chiaro?

GIORGIO
(Sorridendo) E tu non venire nei miei sogni.




MARCO
SI VOLTA
Mah…chi te le suggerisce certe cretinate?

GIORGIO
Sei con me tutta la notte, mentre dormo …Mi vegli e io piango…Piango perché non vuoi parlare. Mi guardi e basta.
Cerco la tua considerazione… Ma non c’è niente che possa fare o dire per avere un gesto…Sei lì, immobile…mi fissi senza emozioni …E mi sento… Sono solo di fronte al più grande dolore della mia vita.

MARCO
Questa poi!! Parli come uno di quei disgraziati delle soap-opera…

GIORGIO
Vero! penso e mi comporto anche allo stesso modo (Con veemenza) Sono in buona fede.

MARCO
Addio!

GIORGIO
Un istante…

MARCO
Ahi..Ahi…non si risolve…La brocca è rotta e i pezzi sono nella pattumiera.

GIORGIO
Non è da te essere così intransigente. Non puoi parlarmi per frasi fatte…
MARCO
Mi vuoi insegnare il bon ton di chi l’ha preso in culo?!
Vivi nel sonno! Con i tuoi pensieri. Io l’ho fatto e non è poi tanto male.


GIORGIO
Ho paura di addormentarmi: non ho nessuno accanto che mi aiuti …Non ho nessuno che dorma con le sue gambe incrociate alle mie.

MARCO
Fatti un cane. Sono eccezionali! Di gambe ne hanno quattro: hai voglia a incrociare!
CON NERVOSISMO SI GRATTA PIU’ VOLTE UNA GUANCIA.
Che cazzo! Perché ti parlo?…
No è! Non voglio che tornino i momenti migliori…Anche quelli che non ci sono stati e potevano…
Va via! Non ti fare più vedere! Non rovinarmi: lasciami un pò di dignità, non te la inghiottire tutta.
Almeno tu sogni …io non...
Passo la notte sveglio perché non voglio scendere dentro di me per incontrare quello che non voglio incontrare.

GIORGIO
E perdonare?

MARCO
Sì, me stesso, per essere caduto in bocca al pupo… Dovevo saperlo che non poteva funzionare…Ci sono troppe differenze… L’età… Uno come te…coi suoi ventinove anni…ha ancora molte curiosità da …
Adesso basta! Ciao!
Ognuno si tiene quello che merita…Stammi bene, ora e sempre.

COME SEGNO DI CONGEDO ALLARGA LE BRACCIA E FA CIONDORE IL CAPO COME SE FOSSE UNA MARIONETTA
GIORGIO L’AFFERRA PER IL COLLO.
MARCO RESTA IMMOBILE.



MARCO
(Con ironia)Potenza del gesto che conserva l’effimero… che dà forma a un attimo che fissa il bagliore del tramonto.

GIORGIO
E se fosse il bagliore di un alba.

MARCO
( Sbrigativo) Quello che è…è…

SI GIRA E LO BACIA.
PARTE LA MUSICA: “Com’è gentil ”- DONIZETTI – Don Pasquale.
( dal canto)
LA LUCE SI ABBASSA SINO AL BUIO.
MOLTO LENTAMENTE LA STANZA TORNA IN LUCE.
ENRICO E’ DISTESO SUL DIVANO. INDOSSA UNA VESTAGLIA E UNA SCOPOLETTA DI LANA GLI NASCONDE I CAPELLI; UNA GRANDE TRAPUNTA GLI COPRE LE GAMBE. ATTORNO A LUI IDA MARCO E GIORGIO.

MARCO
E’ stato semplice. Ho aspettato…Un po’.
CON UN ESPRESSIONE FURBA FISSA GIORGIO
Sapevo che questo fringuello sarebbe tornato in gabbia.
O meglio a convincermi sono state le parole…
INDICA CON IL CAPO ENRICO
Le sue .
Mi ero inferto un colpo di grazia in pieno cuore. Stavo con la testa nel cesso.
Sino a che il dolore si è attenuato: lui mi ha fatto ridere, facendo il verso alla mia sofferenza
PRENDE LA MANO DI GIORGIO E SE LA PORTA ALLA BOCCA
Questo qui è intelligente al punto giusto…A volte bello… Crudele quanto basta, per un masochista come me.


GIORGIO
Buffone!

IDA
Uhm…un matrimonio perfetto, con liti furiose, tenere riappacificazioni … Tradimenti…

MARCO
( Piuttosto infastidito) Si superano se si vuole…… (Indica la testa) Preferisco la fedeltà che sta qua dentro …
(Si guarda il sesso)A questa.

IDA
( Riferendosi a ENRICO)Quindi è stato bravo: ti ha dato il consiglio giusto nel momento della disfatta.
Un grande dispensatore di miracoli verbali .
Peccato che non lo sia stato altrettanto quando serviva a me…Quando avrebbe dovuto trovare una soluzione per aiutare noi due…
( Con sdegno interiore)
Eravamo diventati amanti reticenti… I nostri corpi erano lontani anche quando erano uniti. Mi sono chiesta più volte la ragione del malessere che si era insinuato tra di noi… Non sono riuscita a trovare la risposta.

MARCO
E’ così importante?

IDA
Direi proprio di sì . E’il classico chiodo fisso.
In questi anni con chi … come…Tu mi hai confidato che ha avuto delle storie…

MARCO
…Anche tu.


IDA
Io no!
MARCO
(Scettico) Tu no?!

IDA
Lo giuro!

MARCO
Non ti credo.

GIORGIO
Può essere.

MARCO
Sii onesta…Sappiamo che la mancanza d’amore ti spinge a cercare altro… Dei surrogati.

GIORGIO
Ti può anche sottrarre da conseguenze malinconiche.

MARCO
Ma non dal sesso…Da tanto cattivo sesso.

GIORGIO
( Deluso) Io non credo…

MARCO
Aspetta qualche anno e ti accorgerai! Su, non fare l’ingenuo !
( GLI DA’ UN PIZZICO SULLA GUANCIA)
Fringuello mio!

GIORGIO
Non sopporto le smancerie!

MARCO
Mi è venuto naturale…Un gesto naturale.

GIORGIO
Sei un po’…tanto stronzo!

IDA
Ragazzi!!!

GIORGIO
Lei dice di credere alla fedeltà… Alla sua fedeltà. Rispetta le sue scelte.

MARCO
Lei è una “bambinaccia” molto furba…

IDA
Già! al punto di rimanere incastrata dalla nostalgia per un uomo che si è volatilizzato nel momento che avremmo potuto stare insieme per sempre.

MARCO
Sempre? Che brutta parola!…Quanto è riduttiva!

GIORGIO
Oggi non gli va bene niente!

MARCO
Può darsi.

IDA
ESTRAE DA UNA TASCA UN FOGLIO. LO APRE E LO SVENTOLA.
Una poesia che descrive alla perfezione come la penso …

MARCO
Non sapevo che ti dilettassi…Guarda un po’ abbiamo di fronte una nuova Emily Dickinson…una Ada Negri… e non lo sapevamo!

IDA
Non l’ho scritta io. L’ho copiata da un libro.

GIORGIO
Forse ce la vuoi leggere?

IDA
E’ mia intenzione
( GETTA UN’ OCCHIATA SORNIONA VERSO I DUE)
“Quando verrà, sarà senza preavviso,
Come mettersi un dito nel naso?
Busserà alla mia porta una bella mattina,
O mi pesterà un piede sull’autobus?
Sarà come il tempo, quando il tempo cambia?
Sarà gentile il saluto, o brutale?
Mi trasformerà la vita di un colpo?
Oh, ditemi la verità sull’amore!”

MARCO
Non mi sembra proprio una poesia tanto adatta a eterosessuali: Wystan Auden l’ha scritta ad un uomo…Al suo amato Chester.

IDA
Che vuol dire?!… Ha un valore universale.

MARCO
Non pensavo che avessi questo tipo… Bambinaccia! La tua benevola predisposizione per i gay non esiste.
E’ evidente che detesti la “categoria”.
( Indica con la testa Enrico) Chi vuoi fregare? E’ tutto un teatrino per farci dire non so cosa.
Forse credi che lui… No, no, bambinaccia… Sbagliato!

MARCO VA A SEDERSI AD UNA POLTRONA
LE LUCI SI ABBASSANO.
BUIO.
UN RAGGIO ISOLA MARCO.
L’UOMO TIENE LA TESTA TRA LE MANI.
ENRICO AVANZA VERSO LA POLTRONA .
ORA LA LUCE AUMENTA D’INTENSITA’



ENRICO
( Con sarcasmo)Siamo alla canna del gas?

MARCO
Che orrore! Non farei mai una cosa simile…Forse i barbiturici…Più teatrale…Melodrammatico. No! Che cazzo serve…
Chi mi rimpiangerà?

ENRICO
( C.s.) In vita mia, non ho mai visto nessuno tanto lamentoso! Cosa pensi di ottenere?

MARCO
Voglio innescare un senso di colpa.

ENRICO
Sei orrendo!
Complimenti! sei molto umano! Saresti capace di un gesto estremo per mandare in crisi… rovinare la vita a un povero Cristo ?

MARCO
Ebbene sì! Povero Cristo poi!!!
E’ il minimo che posso fare, a uno che ha rivelato la sua vera natura …a un furbastro che mi si è rivoltato contro quando non c’era più nulla da ottenere…

ENRICO
…Beh, non male come giustificazione! …Non hai mai pensato di essere stato tu a comportati in modo indecente: lo hai esasperato con la tua isteria.

MARCO
Sei un amico?

ENRICO
Ti voglio bene …nonostante i tuoi eccessi da fanatico.

MARCO
Sai che io e te faremmo una bella coppia!? Sarei pronto a sposarti.

ENRICO
Sì, sì…

MARCO
Sto dicendo sul serio. Sono certo che se ti avessi vicino non andrei a mangiare fuori di casa.

ENRICO
Eh?

MARCO
Per nessuna ragione al mondo ti tradirei…Le mie curiosità sessuali verrebbero appagate.

ENRICO
Finiscila! O sarò io a ficcarti il tubo del gas in bocca.

MARCO
C’è tutta una vita davanti a noi.
Posso continuare a sperare? Con gli anni non si sa mai.

ENRICO
Mi fa felice essere nei tuoi pensieri…mah…non in quel tipo pensieri.
MARCO
( Continua il gioco)Non potresti esporti un po’ di più ?…Ne vale la pena, sai ?

ENRICO
Ohi! La smetti!


MARCO
Un’altra cocente delusione.

ENRICO
(Cambia registro) Cercarlo.

MARCO
( Sussulta) Io dovrei…Dopo quello che è uscito dalla bocca del fringuello?!
Sai che ti dico: non mi voglio più suicidare…

ENRICO
…S’era capito…

MARCO
… Deve schiattare quella merda d’uomo! Uomo si fa per dire…

ENRICO
…Ti manca… E tanto.

MARCO
A chi? A chi?
ENRICO
Sino a poco fa volevi passare a miglior vita!?
Mah, è giusto rendersi infelici e rendere infelici gli altri, per assecondare il proprio orgoglio? Esiste anche la comprensione…I ripensamenti…
Non mi inganni: il tono della tua voce contraddice il senso delle tue parole: cerchi di camuffare la nostalgia con l’irritazione

MARCO VORREBBE RISPONDERGLI, MA NON CI RIESCE.
FISSA ENRICO CON UN ESPRESSIONE TRA L’IRONICO E LO SMARRITO.
ENRICO
Vedi un po’ quello che puoi fare!





MARCO
(Furibondo) Dio mi strafulmini se sarò io a… Quello che mi ha buttato in faccia è …è …brutto. Molto…Non posso…Non devo...
Il sesso non può essere una parte così importante nella vita della maggior parte di noi. Penso proprio che non lo sia…Occupa qualche mese…magari qualche anno. Poi… diventa routine …Dovrebbe lasciare il posto a qualcosa di meno ossessivo: che so! la conoscenza dei gesti…delle parole…ad accettare ogni difetto del partner con normalità. …Avere la volontà di vivere insieme emozioni più mature…meno fumose.
Accidenti! avrei preferito mille volte che mi tradisse…ma che non mi si scagliasse contro con una rabbia che ha messo in evidenza tutto il suo disgusto per me e per la nostra vita in comune.

ENRICO
E se l’avesse fatto per paura?

MARCO
Comunque l’ha fatto.
Non ha amore…né affetto.
Bisogna che me ne faccia una ragione.
(Si copre il viso)
Ho avuto troppe storie oscene…Mi sono logorato il cuore e il cervello…
Chiodo non scaccia chiodo: non serve buttarsi dentro una sauna o fare il porco in qualche angolo buio …Mi ha fatto male…Lui per me era un rifugio alla tristezza.
Purtroppo non poteva durare…E’ molto giovane…

ENRICO
Non c’entra…A volte tutto avviene a causa di una maledetta morale: si ha paura e si scappa.
Beh… accade anche tornare… Accade.



MARCO
Sei molto caro…
(Dopo una pausa) Credi davvero che sia possibile?

ENRICO
Lo spero per te.
( Con ironia ) E per la mia salute mentale…
Meriteresti di essere lasciato solo con il tubo del gas o con un doppio flacone di barbiturici.

MARCO
Noi vecchie finocchie perdiamo la testa quando all’improvviso ci togli l’amore.

ENRICO
Non ti sentire il prescelto: è così per tutti.

MARCO
Che consolazione!

PARTE LA MUSICA: “Loin de son amie vivre sans plaisir! ”- HALEVY – La Juive.
( dal canto)

ENRICO INDIETREGGIA SINO A SCOMPARIRE NEL BUIO.
MARCO SI ALZA DALLA POLTRONA.
LA LUCE SI ABBASSA SINO AL BUIO.

LA STANZA TORNA IN LUCE.
MARCO SI AVVICINA A IDA.

MARCO
E’ chiaro che detesti la “categoria”.
( Indica con la testa Enrico) Credi che lui ne sia un membro attivo.
Debbo deluderti. Non lo è. Se lo fosse avrei fatto di tutto per conquistarlo. Mah, forse è meglio come amico. Lo adoro…Lo adoro perché è presente quando serve… Mi ha salvato da brutti scivoloni…da situazioni pericolose…
(Fissando Giorgio)
Se non si fosse capito …io sono un po’…un po’ tanto…psicolabile…

GIORGIO
Molto di più!

IDA
Siete insopportabili…Fastidiosi… E io che sto a sentire le vostre svenevolezze!

MARCO
Lo fai perché speri di sapere qualcosa di più su di lui.

IDA
Non ho bisogno di altre informazioni…So quello che c’è da sapere.

MARCO
Supposizioni…bambinaccia! Solo supposizioni.
Poi cosa importa in questo momento?
Per curiosità: ma tu sai cos’è la tolleranza?

IDA
So quello che è giusto.
Sono passati molti anni da quando ho calato la saracinesca. Il guaio è che non mi sono resa conto di essermi chiusa dentro da sola…Mi sono relegata in una prigione dove ho continuato a immaginare una storia …La mia storia…Diventavo sempre più confusa, al punto da non riuscire a vedere il susseguirsi dei fatti. Ero bloccata al momento in cui se ne era andato.
Ora non è più necessaria l’immaginazione. Che cosa mi resta da immaginare? …Lui è qui.
Ora ho bisogno di lui fino a quando…
Devo rimanere sola con lui.
Ho bisogno di cancellare molti rischi di forma.


MARCO
Intendi dire che siamo di troppo? Ci stai suggerendo di partire?

GIORGIO
Vuoi restare sola con lui…

IDA
Ne ho il diritto.

GIORGIO
Non ci capisco molto. Mah, dietro queste grandi frasi, mi pare che ci sia solo il rancore di una donna incazzata.

IDA
( Un cupo scoppio di risa)
Questa poi!

GIORGIO
Sì, è così. Vuoi che la situazione peggiori: vuoi farlo sentire male ancora di più di quello che sta.

IDA
Dio mio come sei…cretino…Frocio e cretino… Pensi che mi faccia piacere saperlo in queste condizioni.

GIORGIO
Sono sicuro: sei una donna vendicativa.

MARCO
Smettiamola di offenderci!…Siamo tutti provati. Non fa bene a nessuno: dobbiamo aiutarci per aiutarlo. Adesso più che mai ha bisogno d’attenzione, di buone intenzioni…di piccoli gesti che lo calmino…che gli diano la serenità per superare …..

L’INTENSITA’ DELLA LUCE DIMINUISCE SINO QUASI ALL’OSCURITA’.

UN RAGGIO TAGLIA IL PROSCENIO.
ENRICO AVANZA VERSO LA LUCE.

ENRICO
Non mi potete mentire…Accetto le cose come stanno. Ne ero sicuro …Lo senti quando c’è qualcosa che non funziona.
Per un po’ mi sono affidato alla convinzione che a me non potesse accadere. Ho fatto appello al senso illogico di immortalità che è dentro di noi.
Cari amici sono fottuto…
Sono terrorizzato…
Sino a quando sarà possibile non permetterò a nessuno di manipolarmi… E men che meno di compatirmi.

MARCO
( Ride con poca convinzione)Stai esagerando!

ENRICO
Sono queste le frasi che non voglio… E’ così e basta!
Accetto, Cristo!!!
Non sono certo il primo.
Vi prego …fingiamo che non sia accaduto.

GIORGIO
( Con un improvvisa euforia) Oggi è il mio compleanno. Non mi credete? Vi lascio il tempo per un regalo, poi vi invito a cena

ENRICO
Ti crediamo…

MARCO
…E domani è il mio…

ENRICO
…Dopodomani il mio…

GIORGIO
…Tra tre giorni di nuovo il mio…

MARCO
…Tra quattro il mio onomastico…

ENRICO
( Cambia tono)Vorrei tornare a casa mia. Non subito. Tra qualche tempo, quando…

MARCO
L’ultima volta che siamo stati là, ne sono accadute di cose!

ENRICO
Avete fatto di quei numeri!
Mi avete scioccato Ida.

GIORGIO
Ma quando mai! E’ stata lei ha scioccarci!

ENRICO
(Di nuovo cupo e preoccupato) Farei bene ad informarla.

MARCO SI AVVICINA A ENRICO GLI PRENDE UNA MANO E SE LA BATTE SULLA TESTA.

ENRICO
Che fai

MARCO
Sa!
A dirglielo è stata questa brutta, vecchia pettegola …

GIORGIO
Cosa hai fatto?!

ENRICO
Non importa. Meglio che sia stato un altro a dirglielo.
Forse io non ci sarei riuscito.


MARCO
Mi perdoni?

GIORGIO
Come ti è saltato in mente?

ENRICO
( Tronca il discorso) Allora? Chi cominciamo a festeggiare?

GIORGIO
( A Marco) Non potevi tenertelo per te!

MARCO
Oh!!!

ENRICO
Mi volete bene?

PER UN ATTIMO I TRE UOMINI SI FISSANO CON TENEREZZA POI SI ABBRACCIANO.
PARTE MUSICA
- Ah! mes amis quel jour de fete.- da “ La figlia del reggimento di Donizetti- ( dal canto)

BUIO

LENTAMENTE LA STANZA E’ ILLUMINATA.
ENRICO E’ DISTESO SUL DIVANO CON UN PLAID TIRATO SINO AL MENTO.
IDA E’ SEDUTA ACCANTO A LUI. SFOGLIA CON FRENESIA UNA RIVISTA E NEL CONTEMPO AZZANNA UNA TAVOLETTA DI CIOCCOLATO, DI TANTO IN TANTO, GETTA UNO SGUARDO A ENRICO.

ENRICO ABBASSA IL PLAID.

ENRICO
( Assonnato, con un filo di voce) Latte o fondente?

IDA
Farcita all’uvetta.
( Gli porge un settimanale)
Vuoi?

ENRICO
No.
Sino a qualche settimana fa riuscivo a leggere dei romanzi…Era una consolazione, in un certo senso…Mi immedesimavo in quelle vicende immaginate: riuscivo a farle mie…al punto di viverle

IDA
Posso leggere io, se vuoi…Ma ti avverto: leggo molto male…Finirei per irritarti.

ENRICO
Già! è l’unica reazione che ho...
Il disagio quotidiano è indescrivibile…
Solo percezioni che amplificano la precarietà.
Qualche istante fa ripensavo alla prima volta che ho messo piede nello studio dello specialista…Appena seduto di fronte a lui, la prima cosa che ho fatto è stata quella di guardare le sue mani…Mani che avrebbero deciso il mio futuro… E allora mi è tornato alla memoria un ricordo di scuola che mi portava a paragonare le sue mani a quelle di una parca .
Era un uomo robusto, con la faccia da divo del cinema americano anni Cinquanta …Forse aveva anche fatto l’attore, chissà?! Lui chiedeva e io mentivo…Cercavo di creare degli ostacoli, di inventare giustificazioni alla mia malattia.
Che vigliacco! Mah… era l’unico modo per allontanare l’angoscia: ero lo struzzo che mette la testa sotto la sabbia.
Mi fissava e io non riuscivo a sostenere il suo sguardo…
Perché m’era venuta l’idea di affidarmi a quelle mani? Erano mani dello stregone che ti estirpa ogni male e lo butta in un catino?
Ogni parola che pronunciava era puntuale… studiata per tenere a bada la confusione che si era impadronita di me?
Le sue mani pulsavano e si spostavano con lentezza impercettibile, per farmi comprendere quanto fossi idiota a nascondere il mio stato?
Lui era la parca… quella più cattiva… quella con la forbice che recide… quella con la Mont Blanc che, per aumentare
l’ ansia, ti prescrive un infinito numero di analisi.
( UN SILENZIO)
Adesso?
Sono in altre mani che sanno cosa fare…
Mi aiuterai?

IDA
(Scuote il capo)
Non ne ho il coraggio. Ci vuole molto amore per accontentarti e io non ne ho. ( Lo fissa senza mostrare alcuna emozione, con un distacco calcolata)
Quando sei tornato ho avuto momenti di rabbia …
Poi ho compreso che non avevi la possibilità di agire in altro modo.
Sei solo. Un’ondata di pensieri ti ha sbattuto in questa casa … Ti sei aggrappato a quello che pensavi restasse di tempi lontani. In realtà avresti voluto essere sospinto da qualche altra parte, ma non vi erano le condizioni.
Ti sei arenato sul questo divano …
(Morde con un senso di disgusto la tavoletta di cioccolato.
Riprende a parlare, a sé stessa più che a Enrico.)
Mi sono rovinata la vita per qualcosa di astratto? Ne avevo poi bisogno? Ero debole?…Si è deboli davanti a qualcosa che non esistite?

ENRICO
Devi farlo…






IDA
…No.
Non ti permetto di infierire.
Mi rattrista che tu sia malato. Il mondo è pieno di gente sul punto di staccare il biglietto…Gente che aspetta senza coinvolgere quelli che hanno accanto.

ENRICO
Ti sto dando molti problemi…

IDA
No…Direi di no! Non ve n’è traccia.
IDA SI SPOSTA DA UN PUNTO ALL’ALTRO DELLA STANZA
Da quando sei tornato è accaduta una cosa singolare:non esiste più alcuna traccia…Anche quella figlia che abbiamo concepito in un istante d’incoscienza, anche lei, non è più una traccia.
In verità, non credo neppure che esista…Almeno dentro di me…Mi è estranea, allo stesso modo come ora lo sei tu.
Non pensare che sia cinica.
Lo sei tu…Lo sono gli altri…Il vostro è un cinismo non dichiarato, non voluto…ma che comunque ti perseguita … ti danneggia … ti porta a rifiutare tutto.

ENRICO
Non dovevo tornare…Ho usato i ricordi…E tu sei molto coinvolta dai ricordi.

UN LUNGO SILENZIO
IDA
Invece hai fatto bene …Mi hai dato la possibilità di guardare…Di capire… Ho sperato sempre di pronunciare la parola fine.

ENRICO
Non ha senso quello che dici.
Sembra…una vendetta.

IDA
Per chi mi prendi?

ENRICO
Cosa vuoi dimostrarmi? Io sto per …Beh, non sono nel pieno …
SI PORTA LE MANI AL VISO…SE LO COPRE

IDA
Non possiedo la panacea che chiedi. Ecco.

ENRICO
( Con ansia)Marco …Giorgio …Chiamali! Sii gentile …

IDA
…Andati…Partiti.

ENRICO
Non è possibile.

IDA
Ti salutano…Ti telefoneranno…

ENRICO
Non ci credo.

IDA
Ho ritenuto meglio per te e per loro…
( Con finta convinzione) Ci sono io. Sono qui…Da sempre…

ENRICO
(Agitandosi)… Come ti sei permessa?

IDA
Ho dato un consiglio e loro l’hanno seguito. Sono andati.
Forse torneranno…Saranno di nuovo con noi…Non so quando…Forse… avverrà!

ENRICO
(Sempre più ansioso)
Non dovevi farlo…
Ho bisogno di loro …

IDA
Hai bisogno di gente? Avrai gente! Sono in tanti a chiedere di te…Basta aprire la porta, sei una celebrità…Vecchi compagni di scuola…vecchi amici…amori e cose del genere… In molti si accalcano con il desiderio di spiare il tuo eroismo terminale.

ENRICO
Lasciami solo.

IDA
Sei solo?…Così solo con me?

ENRICO
Portami in ospedale.

IDA
Vuoi davvero?

ENRICO
No.
Ti prego non essere… cattiva…

IDA
( Con irrisione) Piccolo caro…innocente…
SI SIEDE SUL BRACCIOLO DEL DIVANO.
ESTRAE DA UNA TASCA DALLE TASCHE UN FAZZOLETTO, PER ASCIUGARGLI IL VISO SUDATO.

IDA
Ti agiti…Diventi brutto… I tuoi bei capelli!…Ne avevi tanti…
DALLA TASCA PRENDE UN PETTINE E GLI RAVVIA I CAPELLI.

ENRICO
( Con voce flebile) Per favore…

IDA
La riga a destra…come la prima volta che ti ho incontrato…La riga a destra…Poi ti hanno convinto a pettinare i capelli all’indietro.
GLI PASSA UNA MANO SULLE GUANCE.
Potrei farti la barba. Sono bravissima! Spesso mi rado le ascelle…non mi sono mai piaciute le creme depilatorie…
ENRICO CHIUDE GLI OCCHI
Bravo…Dormi…Il sonno ristoratore… Oppure fingi di dormire, amore mio: è una cosa che facevi così bene … Una volta questo modo di negarti, mi preoccupava: lo consideravo una segno di indifferenza. Strano, ma ora mi sento felice che tu sfugga … Mi dà sicurezza.
Ho belle carte per raggiungere il massimo del punteggio…Soprattutto non occorre che bluffi: ho la partita in mano … Il piatto è mio.
GLI VOLGE LE SPALLE . DOPO QUALCHE SECONDO SI GIRA DI SCATTO.
(Critica con se stessa) Non ho voglia di vincere. Ho perso per una vita e adesso dovrei…Chi è abituato a perdere, non sa gestire l’improvvisa superiorità… Non ne ha più voglia. Poi… per vincere cosa?
Che cosa sto facendo?
Io…non riesco…Non ci sono mai riuscita a privarmi di te… Ti sei insinuato nella mia esistenza…Eri di fronte a me anche quando...

ENRICO APRE GLI OCCHI, ALLUNGA IL BRACCIO VERSO IDA.
LA DONNA IGNORA IL GESTO; SI ALLONTANA.

ENRICO
Non sono l’incubo che ti ha tormenta e continua a tormentarti…Sono un uomo che ha provato un grande sentimento per te…e per molte persone…Sono tornato, perché non sapevo dove rifugiarmi prima di…
L’ho fatto perché la memoria non si cancella…
I giorni restano… restano le immagini dei giorni…
Sì, sono rischi di forma, come dici tu. Ma poco importa essere egoisti, quando chiedi un momento di tenerezza…E io, da grande egoista ho bisogno della tenerezza del passato e del presente. Non m’ importa della forma o della logica.
Qui è bello, perché, qui, è la mia giovinezza…la mia incoscienza…
Dovevo ancora aprire molte porte e scoprire…
Oltrepassi tante soglie e non hai la capacità di comprendere qual è la condizione di tutta un’esistenza…Sino a che… Beh, torni indietro…E non è facile fare il viaggio alla rovescia…Torni indietro e porti con te quello che sei diventato.
( UNA PAUSA)
Mi sento male…Ti prego esci.

IDA SI AVVIA VERSO L’ALTRA STANZA. POI SI FERMA SI VOLTA FA PER PARLARE

ENRICO
No, basta! Per oggi…abbiamo detto molto…

IDA
A dopo.

ENRICO
Sì!

IDA ESCE.
ENRICO SI ALZA CON GRANDE FATICA.

LA LUCE SI ATTENUA.

IN SOTTOFONDO MUSICA CHE PROVIENE DA UN LETTORE CD- “NUAGES” eseguita da DJANGO REINHARD § STEPHANE GRAPPELLY.


ENRICO
Lo avete promesso…Voi saprete rispettate i patti.
Non voglio aspettare ancora…Non debbo…

ALLE SUE SPALLE AVANZANO MARCO E GIORGIO

ENRICO SI ABBASSA LA VESTAGLIA SINO ALLA CINTOLA: RESTA A DORSO NUDO.

ENRICO
Un po’ d’indulgenza. Non sono più qui…Mi sono allontanato …Mi osservo… Non ho più identità.
SI GIRA VERSO MARCO E GIORGIO, ALLARGA LE BRACCIA E LE PORTA IN AVANTI.
Un gesto… Un atto di comprensione…

GIORGIO GLI INFILA LA VESTAGLIA.

MARCO PASSA UNA MANO SUL VISO DI ENRICO PER CHIUDERGLI GLI OCCHI.

LA MUSICA AUMENTA DI INTENSITA’

BUIO.


UNA LUCE MOLTO INTENSA ILLUMINA LA STANZA…SI DIREBBE CHE GLI OGGETTI EMANINO UNA SORTA DI LUCORE.

LA MUSICA TORNA IN SOTTOFONDO
IDA
( Abulica) Siete tornati! Non dovevate…Lui non vuole.

MARCO
Sì è vero…Lui non vuole…Per questo…

IDA
Per questo?

GIORGIO
Se ne è andato.

IDA
Lo dovevate trattenere.

MARCO
In nome di che cosa?

IDA
Lo avete aiutato?

GIORGIO
Non aveva bisogno di noi.

IDA
Di me aveva bisogno…Lo so che aveva bisogno… Gli ho dato tanta vita.

MARCO
Le storie finiscono e continuano…basta immaginarle.

IDA
E adesso?

MARCO
Non lo so…c’è una logica naturale che risolve …che …Non lo so.

LA LUCE AUMENTA DI INTENSITA’ SINO A PROCURARE UN SENSO DI FASTIDIO AGLI OCCHI.
LA MUSICA AUMENTA D’INTENSITA’.

ALL’IMPROVVISO BUIO.

FINE