SARO’…. FRANCA
di
Virginia Consoli
Personaggi
Franca Leosini, abile e navigata conduttrice del programma “Ombre sul giallo”, impeccabile, non un capello fuori posto, schizzata e umorale come suo solito;
Gli Ospiti della Puntata : sono composti da:
Un Marito, dall’aria un po’ dimessa; non è ben sicuro di essere capitato nel programma giusto ( infatti ): guarda spesso in giro con l’aria un po’ spaesata;
Una Moglie, molto passionale e loquace dietro arie da gran signora; non vede l’ora di essere intervistata e di farsi le sue ragioni;
Una Figlia un po’ squinzia, tipico prodotto simil-velina, treccine e calzettoni, mastica la gomma americana e ne fa palloncini scoppiettanti. Siccome vuole fare un provino per essere presa come Velina, quando si annoia durante la trasmissione, ogni tanto si alza e ballicchia. Malissimo.
Voce Fuori Campo di una simpatica Assistente di Studio.
S C E N A
Lo studio di “Ombre sul giallo”, molto sobrio e molto essenziale ( sedie, poltrone e un tavolino basso ). Su tutti svetta Lei ( W la Franca!), ossia Franca Leosini, abile e viscerale conduttrice del programma.
E’ alle prese con un nuovo caso che le sta particolarmente a cuore perché lo ha ricostruito lei, personalmente, con l’aiuto di un corpo speciale dei RIS. Attorno a lei c’è la famigliola ospite ( che non sembra particolarmente angosciata ), ben felice di essere in televisione: marito, moglie e figlia.
Luce sulla “Franca”. Primo piano molto intenso. “Ella” domina tutto il centro della scena, con la sua splendida cofana che la fa sentire la più bella delle top model.
FRANCA ( serissima ): Buonasera a tutti e benvenuti ad una delle puntate più importanti di questa serie di “Ombre sul giallo”, se non la più importante, forse… ( brusìo alle spalle… gli ospiti cominciano già a capire che c’è qualcosa che non va. Franca si gira lanciando loro un’occhiataccia, poi prosegue con tono secco )… siamo nella trasmissione-cardine del nostro ciclo di puntate perché, pensate, signori, oggi non affronteremo un caso che porta nomi eccellenti, ma parleremo di gente semplice, qualunque, come me… ( e qui ha un’esitazione perché, nel fondo del suo animo, lei non si ritiene affatto “comune”, ma un po’ di più )… beh, come voi, più che altro. Un caso che, proprio per questo motivo, ho avuto il privilegio di istruire io stessa…facoltà che mi è stata conferita da un Corpo Speciale, i RIS di San Martino Valle Caudina, il cui lavoro è stato fondamentale per giungere a capo di questa drammatica situazione che potete vedere incarnata negli sguardi di questi…poveri disgraziati qua alle mie spalle ( lancia un’occhiata circolare ai tre che sono sempre più sbigottiti e la guardano come per dirle : “Ma come si permette ?” )… una famiglia così semplice, così comune, che però nasconde i propri segreti, i propri rancori… fino ad arrivare al mistero e al delitto…!
IL MARITO ( salta su, un po’ indispettito ) : Scusi, signora, ma noi dovevamo parlare davanti a tutti dei nostri problemi, veri o presunti tali, almeno così ci avevano raccomandato: “ problemi, invidie, torti in faccia e parolacce…e dateci dentro, mi raccomando, più la sparate grossa e più vi pagheremo…” ma non avevano parlato di “mistero e delitto”…anche perché se ci ammazziamo a vicenda non possiamo più litigare per benino…cioè, non ce l’avevano messa così sul tragico…
FRANCA ( lo interrompe serissima, noncurante, fissandolo intensamente e continuando per la propria strada ) : Sì, signori miei, avete sentito bene: “tragico” è proprio la parola giusta, stiamo entrando, così, come si suol dire, in medias res… e nelle parole del nostro graditissimo ospite potete leggere tutto il dolore e lo sgomento di un mistero mai del tutto risolto ( almeno, fino a stasera ), un segreto da celare gelosamente…
LA MOGLIE ( al marito, sottovoce ) : “Un segreto da celare gelosamente…” non è che questa qui ha scoperto che abbiamo ricevuto un assegno superiore a quello degli altri ospiti…?
IL MARITO ( le risponde sempre sottovoce ): E non è mica colpa nostra se abbiamo più guai degli altri e quindi ci pagano di più !
LA MOGLIE ( c. s. ) : Lo hai nascosto bene, l’assegno? ( Il marito annuisce, indicando di averlo nella tasca della giacca e lo tira leggermente fuori per farlo vedere alla moglie. In questo frangente la figlia, che sta ballonzolando una coreografia demenziale, fa scoppiare un palloncino col chewing gum. La madre, innervosita, le tira una pacca ) E smettila tu ! Che ne hai di segreti da celare, come quello che non ti fai una doccia da una settimana… e menomale che dallo schermo non si sente…!
LA FIGLIA ( con voce stridula, indicando la Franca ) : Ahò, ma è questa qui che mi deve fare il provino?
LA MOGLIE ( non sa cosa rispondere, nicchia un po’ ) : Sssst… parla piano!... penso di sì… L’hai allenato bene il ditino, tesoro mio? Così puoi fare l’annunciatrice anche tu ! ( allude alle nuove annunciatrici che salutano accendendo col dito la scritta “Rai “, 1, 2, 3, ecc. )
LA FIGLIA ( scatta in piedi, col dito pronto ) : Sì, mamma, guarda !
( Parte con foga con la mano verso la madre e le ficca il dito in un occhio )
LA MAMMA ( dolorante, le tira un’altra pacca ) : Ahia! Cretina! Ho proprio una figlia stupida, tutta suo padre! ( La ragazzina si risiede offesa ) E pensare che noi stiamo qua a fare i buffoni a rimediare i soldi per te!
FRANCA ( ha notato il trambusto alle sue spalle e continua nel suo delirio catodico ) : E’ palese, signori miei, il disagio che trapela alle mie spalle, tra i nostri ospiti, imbarazzo che vorrebbe essere tramutato in un innocuo giochetto come questo ( si avvicina al padre e ficca il dito in un occhio anche a lui, che soffoca qualche parolaccia all’indirizzo della Franca ) , un trastullo dall’apparenza innocente che però può racchiudere tante serpi nel seno… ( il marito, credendo che la Franca alluda all’assegno, si stringe la giacca addosso, anche perché “lei” gli è rimasta vicina e lui, di conseguenza, non è per niente tranquillo )… Ebbene, cari telespettatori, qua accanto a me potete vedere un uomo attanagliato dal senso di perdita… ( l’uomo controlla bene la presenza dell’assegno sotto la giacca ), una grande perdita, la peggiore che possa capitare a un uomo: quella della propria compagna di vita, della cara moglie, uccisa tragicamente, non a caso, la notte di San Valentino dell’anno scorso.
A questo punto i tre ospiti trasecolano, facendo un balzo sulle sedie. Sono smarritissimi. Hanno capito di aver sbagliato in pieno lo studio.
IL MARITO ( si alza verso la Franca, che tanto non lo ascolta ): Signora, scusi…io volevo dirle che mia moglie è qua… non è morta… anche se tante volte mi verrebbe voglia…( La moglie gli tira una borsettata )
LA FIGLIA: Ma papà, non dovevi tirarlo fuori adesso questo discorso…più tardi, più tardi, quando si dovrà parlare della bionda…( riprende a dimenarsi)
IL PADRE ( fa segnacci alla figlia, poi tenta di parlare con la Franca di nuovo. La moglie lo acchiappa per una manica ) : Signora…se mia moglie è qua che mi lancia borsettate in testa e mi tira la giacca proprio dalla parte dove c’è l’asse… ( si blocca in tempo ) come fa ad essere defunta?!
LA MOGLIE ( al marito ) : Chi sarebbe questa bionda ? Non c’era nel copione della sceneggiata che dovevamo imbastire!! ( Il marito si siede in silenzio, con l’espressione fissa e un po’ ebete. La donna si rivolge alla Franca ) Senta, signora conduttrice…ma non siamo nello studio di “C’eravamo tanto scannati” ? Perché è lì che dovremmo andare…
FERANCA ( si risveglia dalla sua “fissità”, capisce che le “prede” le stanno scappando, li afferra per i polsi e li fa sedere bruscamente sulle poltrone ) : Una situazione particolarmente spinosa, come vedete, signori miei, in cui il dolore è talmente forte da far travisare la realtà: questo è un caso che è stato studiato da psicologi e criminologi fra i più illustri e ognuno ne ha dato una propria versione…
IL MARITO ( fa per rialzarsi, ma la Franca lo gela con lo sguardo… si risiede e tenta l’ultima difesa ) : … le volevo solo dire che mia moglie è ancora qua, alla faccia dei criminologi e soprattutto alla faccia mia… e non vorrei che per questo stupidissimo sbaglio mi ritrovassi in galera dall’oggi al domani solo perché lei non mi ascolta e mi ha scambiato per qualcun altro…
FRANCA : … e come risulta evidente, le teorie più accreditate , e forse quelle più azzeccate, sono quelle dello sdoppiamento e della perdita dell’identità, nella mente sconvolta di quest’uomo che ormai delira…
IL M ARITO ( alla Franca, con intenzione ) : Ah, sarei io a delirare? Senti chi parla… con lei è tutto inutile…!
FRANCA ( gli preme una mano sulla testa, un po’ per indicare agli spettatori la mente “malata” dell’uomo e un po’ per farlo stare zitto ) : Un terribile caso forse di personalità multipla, signori, per cui questo pover’uomo, segnato dagli eventi e dalla malattia mentale, crede di vedere la propria moglie in questa donna qua presente, ben diversa dalla povera signora scomparsa, alta, bionda, slanciata…
LA MOGLIE ( furiosa, al marito ) : Ancora con questa storia della bionda! Senti, questa
( allude alla Franca ) sarà pure un po’ fuori di testa, ma almeno qua ci ha azzeccato! Animale!!
( lo prende a borsettate di nuovo )
FRANCA ( imperterrita ) : E, in effetti, sono evidenti in quest’altra donna la rabbia e l’umiliazione per non essere riconosciuta, visto che lei sa benissimo chi è, a differenza del nostro sfortunato peccatore qua presente, che non rammenta neppure nome e cognome, non sa dove si trova, non sa più nulla…
IL MARITO ( con la testa fra le mani, quasi parlando a se stesso ) : Mi ricordo a malapena dove sta l’assegno…
FRANCA ( ora punta la moglie ) : Ma chi può essere questa misteriosa donna, questa dark lady
( la moglie non sa cosa voglia dire quest’espressione e le urla : “A chi? Dillo a tua sorella!” )… un’infermiera? Una dama di carità? O forse ( la fissa intensamente come solo lei sa fare ) un’esponente del demi-monde ( la moglie non capisce di nuovo e aggrotta la fronte, senza replicare perché tanto ha capito che è inutile )… una lucciola compiacente che magari viene pagata periodicamente da questa ragazzina ( indica la figlia, che balla da seduta ), di cui sono evidenti i disagi psichici a causa di questa sorta di Ballo di San Vito che l’ha presa fin dall’inizio della trasmissione… segno del suo travaglio interiore che la porta a questa specie di mercenariato per soddisfare le esigenze naturali e sacrosante del padre, uomo peraltro ancora giovane e attivo.
LA FIGLIA ( ha capito che si sta parlando di lei e salta su ): Ma allora mi ha notata? E’ vero che ballo bene? Mi farà fare la prossima puntata? Però guardi che non si chiama… Ballo di san… Coso come ha detto lei, si chiama Monkey Dance…la danza della scimmietta ( La imita ) Uh… uh…
( La madre la fa risedere di brutto. La ragazzina prova a ballicchiare di nuovo sulla poltrona)
FRANCA ( lanciando un’occhiata di sufficienza ai tre e soprattutto alla ragazzina, prosegue) : Questa trasmissione ha sempre voluto dimostrare, senza giudicare, come l’animo umano possa sbagliare…ma io spesso mi domando se i genitori si rendano conto che le loro azioni possono avere un effetto devastante sulla psiche dei loro figli…la puntata di stasera testimonia anche questo, come avete visto ( Cambia repentinamente tono e torna verso il centro della scena ). Resta da analizzare, signori, l’arma del delitto… arma che è stata repertata e portata qui dal Nucleo Speciale dei RIS di San Martino Valle Caudina ( prende da un tavolino un sacchetto con dentro l’ “arma” che non è altro che un enorme clistere. Lo mostra al pubblico e alla telecamera ) . Ecco qua, signori: un documento fondamentale a lungo esaminato da me e dai RIS… un innocuo oggetto, di quelli che non godono di una reputazione, come dire, “alla luce del sole”… anche gli oggetti soffrono discriminazioni, è vero, signori miei… questo reperto, di solito usato per altre funzioni, è stato uno strumento di morte, nonostante l’apparenza paciosa e familiare che aveva per la povera signora Desdemona, la vittima… un nome un destino, signori, NOMEN OMEN…
LA MOGLIE ( al marito, vedendo il clistere ) : Ecco dov’era finito il clistere di nonno Evaristo! Se tu non corressi dietro a tutte le bionde che si chiamano Desdemona non l’avresti perso! ( Il marito ha un moto di stizza ) Era uno degli oggetti più importanti che la produzione di “C’eravamo tanto scannati” mi aveva consigliato di esibire per fare ancora più compassione…
IL MARITO ( alla moglie ) : Tu, compassione? Ma quando mai? Se me ne sono sempre preoccupato io di pulirgli il c… ( si frena in tempo )
LA MOGLIE ( arrabbiatissima ) : Ah, sì, sarebbe così? Che bugiardo! Manco fosse mio il nonno! Cosa vuoi che me ne importi del suo sacco intestinale che è sempre da svuotare?
A questo punto, la scena ( e la situazione ) si dividono in due, andando in parallelo:
al centro della scena la Franca, imperterrita, inquadrata dalla sua telecamera preferita, che va avanti nel suo caso, mentre a lato, sulle poltrone, inizia lo scontro fra i due coniugi, con scambio alternato di battute al fulmicotone del tipo : ( il marito ) : “ E i tuoi mali di testa continui, senza pensare alle mie esigenze?”( la moglie): “ E allora perché non te le vai a cercare sul marciapiede?” ( il marito ): “ E i tuoi mugugni lamentosi e rabbiosi da mattina a sera?”
( la moglie ) : “ E tu che non mi porti mai fuori?”… nel mentre, la figlia si frappone ballando tra i due che, innervositi, le danno uno spintone e la fanno sedere definitivamente.
FRANCA ( molto compresa ) : Questo caso, signori, è molto intricato e particolarmente doloroso, come risulta evidente. Odio? Rabbia? Noia? Cosa ha spinto quest’uomo ( indica il marito che si sta scagliando contro la consorte ), forse, a disfarsi della propria compagna di vita…
IL MARITO ( dal fondo ) : … Magari !!
FRANCA ( c. s. ) : … e a nascondere, signori , forse la prova definitiva del suo coinvolgimento nella sparizione della moglie… una prova nascosta in una giacca che è stata rinvenuta sul luogo del delitto… una giacca ( si dirige verso l’uomo, puntando l’indumento ) proprio come questa!
( Con grande rapidità sfila di dosso la giacca all’uomo, la fruga e tira fuori l’assegno ).
IL MARITO ( disperato ) : Noooo! L’assegno ! Lo lasci !!
FRANCA ( imperturbabile ) : Ecco qua, signori, come vedete dalla concitazione, questa è una prova in più a carico di questo povero disperato, ormai alle strette, un assegno…probabilmente l’ultimo lascito che la vittima aveva in serbo per i suoi cari…prova labile, facilmente occultabile, che è stata tenuta nascosta in vari modi, perfino ( tira fuori dalla tasca un accendino ) è stata oggetto di un tentativo di distruzione totale… come questo! ( Da’ fuoco ad un angolo dell’assegno che brucia rapidamente. I tre litiganti urlano all’unisono : “ Noooo ! L’assegno di ‘ C’eravamo tanto scannati’ ! Nooooo !!”. Il prezioso rettangolino è ormai per terra, i tre tentano disperatamente di recuperarlo, ma è troppo tardi. Alla vista dei soldi sfumati, si scagliano di nuovo l’uno contro l’altra, mentre la ragazzina ripete, come incantata : “Ma allora vuol dire che il provino è andato bene? Se non c’è più bisogno di pagare…!”, mentre i suoi le urlano : “Sta’ zitta!” “Sta’ zitta!”I soldi!! I soldi !!” Franca è impassibile come un iceberg e raccoglie, con gesto da primadonna tragica, il mucchietto di cenere ) Pensate, signori: forse la verità è racchiusa in questa polvere, ormai arsa, informe, grigia come le nostre esistenze, umile come ci hanno sempre raccomandato di essere: “polvere siamo e polvere torneremo…”. Le domande restano aperte, presenti, ci colgono e ci assalgono, come delle tenaglie sempre vive, dalla morsa d’acciaio. ( Guarda di sottecchi i tre che sono sempre più agitati ) Cosa siamo mai, signori… ? Canne al vento, esseri umani in transito, in balìa delle passioni…
Squilla il telefono dello studio. Franca fa segno di passarle la telefonata.
VOCE AL TELEFONO : Pronto…qui è lo studio vicino, quello di “C’eravamo tanto scannati”
( Franca fa una strana espressione ) Ci siamo accorti già da un po’ che i signori lì in studio sarebbero dovuti venire da noi…
LA MOGLIE ( esasperata ): E’ un’ora che cerchiamo di dirlo a questa zuccona qua! ( indica la Franca, impassibile )
LA FIGLIA ( alla Voce F. C. ): Lei non sa niente del mio provino?
FRANCA ( alla Voce F. C. ) : Prego, parli pure tranquillamente. Ha qualche testimonianza da renderci?
VOCE AL TELEFONO: ‘A Franca, non far finta di non conoscermi, sai benissimo che sono la Cesira, l’assistente di studio qua vicino, sto a uno sputo da dove stai tu… Beh, per fartela breve… ho chiamato per tranquillizzare i signori… anche perché ho visto che bella fine hai fatto fare al loro assegno… volevo dirvi che lo staff della nostra trasmissione ha raggiunto un compromesso con i tuoi collaboratori… e dato che la caciara che i tuoi ospiti hanno piantato nel tuo studio è stata ancora più efficace di quella prevista per “C’eravamo tanto scannati” abbiamo deciso di rimborsare i signori con una ricompensa ancora più consistente… vi abbiamo fatto un bel bonifico bancario di valore doppio a quello dell’assegno che ha fatto la fine di Giovanna d’Arco…così almeno starà fuori delle grinfie della Franca… ( I tre esultano e urlano: “ Grazie!!” “Grazie!””) Eh, beh, ve lo siete proprio meritato. D’altronde, la regola è questa: più litigate, più raccontate palle, più ne inventate, più si alza lo share , più noi vi paghiamo… Ahò, Franca, ma sai che era bella l’ultima frase, quella delle “canne al vento”…non è che te ne sei fatta qualcuna, oggi? Perché non mi sembri molto lucida…
FRANCA ( facendo finta di non capire ) : Regìa, scusate, sento parecchi disturbi di sottofondo in questa telefonata….non so se riuscirà ad essere ben compresa dagli spettatori a casa…
VOCE AL TELEFONO: Sì, sì, sta’ tranquilla che quello che dovevano capire lo hanno capito! Ti saluto, carissima…Grazie, Franca, grazie a Dio e grazie Auditel! Ciao, cari! ( Mette giù )
I tre saltano ancora dalla gioia. Franca è molto soddisfatta di se stessa. Vuole concludere con frasi ad effetto.
FRANCA: Bene, signore e signori, la trasmissione si sta avviando verso la conclusione. Il Bene e il Male, la Luce e l’Ombra, il Giorno e la Notte… l’altra faccia della Luna, insomma. Stasera vi abbiamo presentato tutto questo… La ragione di tutto questo? E’ scritta in un libretto…oopps, scusate, volevo dire…è scritta nel mistero dell’uomo e della vita, che fa passare dalla disperazione… (dà un’occhiata ai tre che si sono riappacificati) alla gioia, nel mezzo dell’umanità che porta con sé i propri segreti…
IL MARITO : … e i propri assegni! Soprattutto!!
FRANCA : Già… soprattutto! E su questa espressione-chiave… “soprattutto” si chiude questa puntata di “Ombre sul giallo”.
Arrivederci alla prossima settimana.
ALTRA VOCE F. C. : Franca, una foto!
Franca si mette in posa da donna fatale ( come nella famosa foto sul mare pubblicata su “TV Sorrisi e Canzoni ). Qualche istante di luce su di lei, poi BUIO.
SIPARIO.
F I N E