Sconosciuti fino all'alba

Commedia in due tempi di

Antonio Caruso


Personaggi

DIEGO
DORIANA
IL SIGNOR ISTINTO

Scena
Interno di abitazione...soggiorno o salotto.

IL SIGNOR ISTINTO
Stiamo perdendo tempo. Lo aveva capito anche Seneca. Chi era Seneca? Un filosofo. Insomma, uno che aveva tempo da perdere. Quando si accorto di non averne più, si è tagliato le vene. Tutti sprechiamo il nostro tempo. Anche voi ora, qui state perdendo il vostro tempo, perché lo avete consegnato nelle mie mani. Io sono il depositario del vostro tempo. Se credete che questa nostra di oggi sia soltanto una perdita di tempo o peggio un modo per ingannare il tempo, vi converrebbe andarvene subito. Il problema è che io non potrei parlare ad una platea vuota perché cosi facendo perderei soltanto del tempo. Quindi, siate gentili, non fatemi perdere altro tempo e rimanete seduti. Il tempo... se ne parla tanto eppure ci sfugge, lo si sconosce. Ma cos' il tempo? Secondo i vocabolari il tempo è nozione che organizza la mobile continuità di stati in cui si identificano le vicende umane e naturali, ricollegandola ad un idea di successione o di evoluzione... Dice Seneca: il tempo ci viene tolto o sottratto, quasi a nostra insaputa, oppure ci sfugge, non si sa come. Omnia aliena sunt, tempus tantum nostrum est. Tutto ci estraneo, solo il tempo è veramente nostro. È l'unica cosa di cui la natura ci ha fatto padroni. Non c'è nessuno che si senta in debito, se gli si concede del tempo... Eppure questa è l’unica cosa che non si può restituire, nemmeno se si prova grande riconoscenza. Dobbiamo riappropriarci del nostro tempo. Gran parte della vita ci scappa senza far niente e l'intera esistenza trascorre in occupazioni inutili che non ci riguardano veramente... anche se non sempre ne siamo coscienti. Come i due protagonisti di questa nostra storia di oggi. In verità per loro due, il problema è un po’ diverso ma non vi anticipo niente altrimenti perdereste il gusto per la sorpresa ed avreste la sensazione di aver perso soltanto del tempo. Ed invece il mio compito specifico è quello di farvi “gustare” il tempo. C’è stata una Festa. Festa in casa di campagna, lontano dalla città. Festa a tema: musica anni settanta. Perché musica anni settanta? A me piace tanto la musica anni settanta… Che c’entro io? Io c’entro, c’entro… C’entro sempre. Dunque, c'è stata una festa. Qui abbiamo fatto incontrare i due personaggi. Lei, Doriana, estroversa, amante della vita sociale, estrosa ed eccessiva... Lui, Diego, studente universitario, No fumo, no droga no alcol. Succo di frutta... e al massimo acqua tonica per sballare un pò. Entrambi sono figli... di questo nostro tempo e malgrado non lo dichiarino, il loro linguaggio e la loro voglia di esistere esprime indirettamente o direttamente questa condizione. Ma sapere tutto questo è importante? Forse si. E… altra domanda: loro sono realmente come si mostrano, oppure no? Mah? Adesso basta temporeggiare... Diamo tempo al tempo e vediamoli in azione. A proposito, qualcuno si sarà certamente chiesto chi sia io? Non ve lo siete chiesti? Si, che ve lo siete chiesti. Io sono… Non ve lo dico, non ancora almeno. Perché? Perché con questa musica non mi va proprio di parlare… (MUSICA)

DIEGO (alzandosi da dietro un divano)
Aaaaaahhhhhhoddioddioddioddioddio… Io odio le feste; odio la gente che va alle feste e odio Franco che beve litri e litri di Cointreau e finisce sempre per toccare il culo a Giovanna e odio Giovanna che beve litri e litri di Bourbon e si fa toccare il culo da FrancoGinoAlbertoCarlo e Tonino, odio la musica forte e la gente che ti parla gridando, perché con la musica forte bisogna parlare gridando… E odio me stesso che sto qua a parlare delle feste e di gente che va alle feste. Sono stato alla solita festa. Anzi sono ancora alla solita festa. Cioè, sono nella casa della festa ma la festa non c’è più. Sono andati tutti a vedere l’alba. Ore tre. Nella sala si segnala intenso odore di alcol… Nel salone è presente soltanto il sottoscritto. Il sottoscritto nelle ultime due ore è rimasto dietro il divano in un maldestro tentativo di isolamento. Comunque tutti erano impegnati a bere e a toccare culi… e a farseli toccare, per cui non si sono accorti della mia assenza. Meglio così. Sono andati tutti a vedere l’alba. Immagino che aspetteranno l’alba toccando culi e facendoseli toccare. Comunque ora non c’è più nessuno in casa, oltre me s’intende. Meno male, vuol dire che proverò a dormire un po’. Tanto di raggiungere gli altri non se ne parla nemmeno: hanno chiuso la porta a chiave, prima di uscire a vedere l’alba… e le finestre sono alte. Ogni festa che si fa… tutti a vedere l’alba! (Entra Doriana poco o nulla vestita – ubriaca)
DORIANA
Devo fare pipì… (guarda verso Diego) Mi era sembrato di sentire parlare qualcuno... Eri anche tu della festa..?
DIEGO
No, passavo per caso.
DORIANA
Scemotto! Non dicevo… cioè…volevo dire che a quest’ora mi sarei ricordata di te.
DIEGO
E perché mai?
(lo bacia)
DORIANA
Lo dicevo che non mi ricordavo di te. Mi ricordo di GiulioAlbertoCarloDavideLino Federico Erminio e Samuele ma di te no.
DIEGO
Piacere… Diego.
DORIANA
Diego… Diego… Diego… Non ricordo alucun Diego.
DIEGO
Peccato, comunque neanche io mi ricordo di averti mai visto. Tu sei?
DORIANA
Doriana! Dory per gli amici. (si butta addosso all’altro) Non ti senti bene? Io invece benissimo.
DIEGO
No, soltanto un po’ di caldo… Fa caldo qui dentro.
DORIANA
Hai ragione, c’è un gran caldo… Fa caldo qui dentro.
DIEGO
Certo con tutto quello che hai in corpo.
DORIANA
Cos’ha che non va il mio corpo…?
DIEGO
Assolutamente nulla. Assolutamente. Dicevo che intuisco che tu devi aver bevuto parecchio alcol.
DORIANA
Sei un intuitivo. Si vede che hai studiato. Comunque io sono astemia. Tu non mi credi… (si alza in piedi barcollante) E guarda… cammino su di una gamba sola… (fa per cadere ma l’agguanta l’altro)
DIEGO
Lo sapevo che non dovevo venire alla festa…
DORIANA
Ciao Giulio.
DIEGO
Non sono Giulio.
DORIANA
Ciao Paolo.
DIEGO
Diego… Mi chiamo Diego.
DORIANA
Ciao Federico!
DIEGO
Ho detto che mi chiamo Diego. Non sopporto che mi si chiami con un altro nome.
DORIANA
E va bene, non ti arrabbiare, mettimi giù Alberto, mica sono tonta… basta dirmele una sola volta le cose.
DIEGO
Buonanotte! Adesso andiamo a nanna che è meglio.
DORIANA
E perché?
DIEGO
Come perché? Non vorrai restare così tutta la notte.
DORIANA
Uhhhmmm….
DIEGO
A nanna su!
DORIANA
Lo so perché tu vuoi portarmi per forza a nanna.
DIEGO
Perché ?
DORIANA
No, non te lo dico.
DIEGO
Va bene, non me lo dire… però andiamo a nanna.
DORIANA
E allora te lo dico: tu vuoi fare con me piccipicci porcellone!
DIEGO
Non è vero! Io non voglio fare con te piccipicci.
DORIANA
Sisi! Tu ti vuoi approfittare di una fanciulla indifesa e fare con me piccipicci…
DIEGO
Ho detto che io non voglio assolutamente fare piccipicci con te!
DORIANA
Piccipicci…
DIEGO
Piccipicci un corno! Ora facciamo sonnino.
DORIANA
Aspetta… Non mi canti la ninnananna?
DIEGO
No.
DORIANA
Aspettaaaaa…
DIEGO
Che c’è?
DORIANA
Non mi dai il bacino della buona notte?
DIEGO
Non ne hai bisogno. Che razza di situazione…
DORIANA
Aspettaaaaa…
DIEGO
Che c’è??
DORIANA
Almeno rimboccami le coperte.
DIEGO
Ma se non ce l’hai… anzi per la verità non hai praticamente… Ah, si, ecco: una cosa la faccio.
(si toglie la giacca e fa per metterla addosso a lei)
DORIANA
Lo vedi che vuoi fare piccipicci? Ti stai spogliando.
DIEGO
‘Notte!
DORIANA
Ma io non ho sonno.
DIEGO
E fattelo venire.
DORIANA
Perché?
DIEGO
Perché è così. (si allontana)
DORIANA
Diego… Diegooo… DiegooDiegoDiegoDiegoooo… Siamo sopra un aeroplano, vedo tutto che vola, vedo le stelle, vedo la luna… (fa un paio di giri poi cade giù coperta da mobilia ed esce di scena carponi)
DIEGO
(che rientra)
E tu chiudi gli occhi pianpianino e vedrai che non ci saranno più le stelle e la luna. Hai chiuso gli occhi? (silenzio) Vedi che ora ti è venuto sonno. E’ bastato semplicemente…( la cerca ma non la trova più in scena) Ma dov’è andata? Ma dove sei? (si sente da fuori Doriana vomitare) Cos’ho fatto di male? Sarò costretto a fare il babysitter e io odio fare il babysitter ad una ragazza ubriaca e soprattutto odio fare il babysitter a una ragazza ubriaca che sta vomitando. ( Doriana continua a vomitare) E odio fare il babysitter ad una ragazza ubriaca che ha appena vomitato e crede che io voglia fare piccipicci con lei. Specifichiamo: ho fatto un pensierino così, come lo possono fare tutti. Ma c’è una bella differenza tra il pensarlo ed il… Cioè non è che lo pensi e poi… no. Lo faccio anche; ma in questo caso è diverso, cioè, la ragazza di meritare merita. E poi c’è caldo, e lei conciata in quel modo… voglio dire, che chiunque farebbe, pure i morti, le mummie ed io non sono una mummia… Non sono una mummia, non sono una mummiaaaaa! (dice questo dopo essersi seduto e sentendo l’altra arrivare finisce per posizionarsi da mummia facendo finta di dormire)
DORIANA
(rientrando)
Ma dov’è finita? Sono sicura di averla lasciata qui. Poverino s’è addormentato. Ma dove accidenti ho messo la giacchetta? Ma io la giacchetta l’avevo, ne sono sicura. Perché ne sono sicura? Ma perché Gianni ha cercato per tutta la serata di togliermela, se non l’avessi avuta, che cosa avrebbe potuto togliermi? Dunque all’inizio della serata la giacchetta c’era. E poi? Poi è arrivato Lino che ha tentato di baciarmi, ma siccome aveva mangiato aglio io l’ho allontanato e lui per ripicca mi ha fatto la doccia col vino. E la giacchetta me la sono tolta. No, non me la sono tolta. Alberto? Che ha voluto fare la battaglia con l’acqua, soltanto che io usavo i bicchieri di plastica e lui un secchio pieno? Si, ma la giacchetta c’era ancora, mannaggia. Ma quando me la sono tolta? Vuoi vedere che è stato quando Luciano, mi ha portato al piano di sopra per sbattermi sul letto? No, non è stato neanche lì. Allora è stato quando con Pippo abbiamo giocato al medico e all’ammalata. Uhhmmm… No, no, no, non è stato neanche lì. (lo osserva) Io sto qui a sbattermi con questo schifo di giacchetta e questo deficiente qui dorme beato. Dormi dormi, che tanto tu… Cosa può importantene se giro per casa praticamente con le tette di fuori. Oddio, Un pochino potrebbe pure importargli. Forse non gli piaccio. A quest’ora avrebbe già dovuto saltarmi addosso… E chissà che proprio con questa faccia da scemo lui in realtà non aspetti altro? Attende il momento propizio. Appena mi volto patatrac: in un sol colpo mi trovo struprata, brutalizzata e sodomizzata! Hai capito il maialino… Sai che ti dico allora? Che hai trovato pane per i tuoi denti da squalo, se fai un solo gesto sbagliato ti ritrovi col pisellino tranciato di netto, e sono pure cintura nera! Secondo me tu stai facendo finta di dormire. Lo sai cosa faccio adesso? Vaccio biccolo test per federe se sdai dormendo obbure no! …E se questo scemo ha un’arma . Naaaaaaa, ha la faccia troppo da scemo. Però è anche vero che i veri maniaci hanno la faccia da scemo. Lui ha la faccia da moltomolto scemo. Dev’essere proprio un pericoloso maniaco porco assassino. Questo mi sbatte per terra e patatrac: sodomizzata. E io… io allora comincio a gridare, e a chi grido? Siamo a venti chilometri dal paese. Lui ha tutto il tempo di infierire su questa povera verginella ! Ho detto verginella . E’ risaputo che i veri maniaci vanno matti per le verginelle. Un’arma! Ho bisogno di un’arma, un coltellaccio, una spranga, un martello pneumatico, una sega circolare, qualcosa che faccia male. (all’altro) E non ti muovere sai ! (esce)
DIEGO
Oddioddioddioddio…Questa è tutta matta, da ricovero… Bisogna fare qualcosa prima che sia troppo tardi. Arriviamo al piano di sopra. Bisogna prendere tempo, ho la situazione in pugno… prendere tempo… ho la situazione in pugno…prendere pugno…ho la situazione in tempo…
(entra lei non vista e gli punta un forchettone da cucina alle spalle) Ahhhhhhh!!!
DORIANA
Ti infilzo le palline come polpette.
DIEGO
Ahhhhh!
DORIANA
Fermo e zitto.
DIEGO
Ascolta c’è un equivoco, io non sono quello che tu credi…
DORIANA
Già, sei molto peggio, maiale.
DIEGO
Metti giù, qualsiasi cosa tu abbia, metti giù per favore… soffro di cuore.
DORIANA
No.
DIEGO
Mi farai venire un accidenti se continui a puntarmi… A proposito, con cosa mi stai minacciando?
DORIANA
Sono affari miei.
DIEGO
Non per contraddirti ma sono anche un po’ i miei.
DORIANA
Zitto. E non ti voltare o ti infilzo!
DIEGO
Hai una lancia?
DORIANA
Non proprio.
DIEGO
Una spada… una sciabola…?
DORIANA
Non direi.
DIEGO
Un coltello, un punteruolo?
DORIANA
Decisamente no.
DIEGO
Mi fai stare sulle spine, poi mi prende un infarto, ci resto secco e tu mi avrai sulla coscienza.
DORIANA
Coscienza? E tu hai il coraggio di parlare di coscienza?? Depravato criminale.
DIEGO
Non sono quello che tu pensi.
DORIANA
Dacci un taglio, sei patetico. Faresti meglio a confessare i tuoi crimini ed affidarti all’indulgenza divina.
DIEGO
Indulgenza che?
DORIANA
Confessa porco confessa!
DIEGO
Cosa?
DORIANA
Perché hai fatto in modo di rimanere solo con me questa notte? Mi avevi adocchiato alla festa e pensavi che fossi un buon bocconcino, eh?
DIEGO
No.
DORIANA
…Mi volevi brutalizzareviolentaresodomizzare, eh?
DIEGO
Proprio per niente.
DORIANA
Hai ragione, volevi soltanto uccidermi.
DIEGO
Nooo! Fammi voltare che ti spiego.
DORIANA
Ora t’ammazzo.
DIEGO
Non è come tu pensi… io sono veramente…
DORIANA
Un porco!
DIEGO
No, io sono…
DORIANA
Una fogna !
DIEGO
Ti dico di no… Io sono… sono… Chi sono io? Io sono… gay. Ecco. Io sono gay.
DORIANA
Questa è proprio grossa.
DIEGO
E’ la verità.
DORIANA
Giura .
DIEGO
Giuro.
DORIANA
Naaaaaaa!
DIEGO
Invece ci devi credere… Mi piacciono i maschi. Le donne manco le guardo.
DORIANA
Provalo.
DIEGO
In che senso…?
DORIANA
Tutti possono dire: “Sai io sono gay”. Perché dovrei crederti? Dammi una prova, che so, hai fatto operazioni?
DIEGO
No.
DORIANA
Spogliati.
DIEGO
Che…?
DORIANA
Hai capito benissimo.
DIEGO
Non ci penso proprio. Piuttosto la morte.
DORIANA
Se preferisci, ti accontento subito.
DIEGO
Ehhhh… Aspetta… Fammi riflettere un po’… o mi spoglio o mi ammazzi, o mi spoglio o mi ammazzi, o mi spoglio o mi ammazzi… Ok, mi spoglio. Perché vuoi vedermi nudo?
DORIANA
Poi te lo dico. Su, comincia.
DIEGO
Non ci riesco… così non ci riesco. Non ci riesco!!
DORIANA
Ho capito. (preme dei tasti di un telecomando – si sente della musica ) Questa dovrebbe andare bene. (lui comincia a spogliarsi malamente e senza grazia e soprattutto velocemente) Troppo veloce… troppo buttato… più malizioso… più ammiccante… più lento !
(lui esegue e termina in boxer)
DIEGO
Soddisfatta?
DORIANA
Embè?
DIEGO
Embè cosa?
DORIANA
Non hai ancora finito.
DIEGO
Nononononono… no!
DORIANA
Troppo comodo.
DIEGO
Perché?!
DORIANA
Taci!
DIEGO
Bene.
DORIANA
Bene, i boxer.
DIEGO
No.
DORIANA
Hai dieci secondi di tempo altrimenti ti ammazzo. Unoduetrequattrocinqueseisette… (lui fa per toglierli) Alt !
DIEGO
Ho fatto male?
DORIANA
Così è sufficiente
DIEGO
Ma se avevi detto di togliermeli.
DORIANA
Mi fai schifo. Ti saresti tolto tutto senza ritegno al solo scopo di mostrarmi il tuo affarino… Depravato animale di fogna! Pantegana zozza!
DIEGO
Io…
DORIANA
Porcoporcoporco!
DIEGO
Ma se me l’avevi chiesto tu…
DORIANA
Taciiiii! Hai detto di essere gay, vero?
DIEGO
Verissimo.
DORIANA
Bene, è venuto il momento di dimostrarlo. Se sei gay lo vedremo subito.
DIEGO
Subitosubito? Magari ci vuole un po’ di tempo… no?
DORIANA
Ti dovrò legare.
DIEGO
E’ necessario?
DORIANA
Metti le mani dietro la schiena.
DIEGO
E’ necessario. (lei lo lega con una calza di nylon appena tolta)
DORIANA
Prova a slegarti.
DIEGO
Ma se mi hai appena legato…
DORIANA
Voltati.
DIEGO
(si gira e vede con cosa è minacciato)
Che morte orrenda, arrotolato come uno spaghetto…
DORIANA
…Alla puttanesca!
(lei comincia a spogliarsi dopo aver selezionato una musica con il telecomando)
DIEGO
(tra se, mentre lei ancheggia addosso a lui)
Devo essere un pezzo di ghiaccio… un pezzo di ghiaccio… un pezzo… devo essere un pezzo di ghiaccio… ghiaccio… ghiaccio… Il ghiaccio di sta sciogliendooooo!
DORIANA
Bugiardo!
(lei interrompe lo streap-tease e punta contro di lui il forchettone)
DIEGO
E’ cotta la pasta, la vorrei al dente, mi raccomando.
DORIANA
Fai meno lo spiritoso e confessa piuttosto, confessa…!
DIEGO
E va bene. Basta, basta, basta. (saltella – causa pantaloni calati giù fino a terra- verso di lei, attaccandola) Confesso. Vuoi che confessi? Ed io confesso tutto, sai? Tutto quello che vuoi… Si, ho struprato, violentato, sgozzato, tagliuzzato, bruciacchiato… ho abusato di venti, anzi no, di trenta, donne, ragazze, bambine, madri, signore di mezza età e pure nonne! SI, pure le nonne. Anzi, ti dirò di più: con le vecchiette è ancora più bello, una goduria…! Si, si, si! Le ho violentate nella maniera più indecente.
DORIANA
Come?!
DIEGO
Come? Come… come? Ora ti dico come… Le ho violentate in modo… in modo violento!
DORIANA
E le hai anche uccise?
DIEGO
No.

DORIANA
Noooo?
DIEGO
No…non tutte. Soltanto metà.
DORIANA
Bugiardo.
DIEGO
Hai ragione, le ho uccise tutte, non me lo ricordavo.
DORIANA
Con che arma?
DIEGO
Con che arma che?
DORIANA
Con che arma le uccidevi?
DIEGO
Con un…
DORIANA
Con un…?
DIEGO
Un b…
DORIANA
Bottiglia?!
DIEGO
No. B… P… P come patata.
DORIANA
Con una pistola!
DIEGO
No, non era una pistola. Ho detto P… ? Sbagliavo, volevo dire C. Una ca…
DORIANA
Una caaaaraaaabinaaa??!
DIEGO
Si: una carabina.
(silenzio)
DORIANA
Un poco complicato. Non era più semplice strozzarle?
DIEGO
Giustissima osservazione. Ed infatti io prima le strozzavo e poi…
DORIANA
Ma se hai appena detto…
DIEGO
L’ho detto, è vero, ma lasciami finire. Prima le strozzavo, poi mi allontanavo, prendevo la mira ed infierivo con la carabina.
DORIANA
Uuaaaauhhh! Come un marchio, vero? Lasciavi il tuo segno di riconoscimento. Scommetto che dopo, a sangue ancora caldo, ci facevi pure un po’ di sesso…
DIEGO
(tra se) Ora vomito…
DORIANA
Non so se ammazzarti subito o farti soffrire lentamente…
DIEGO
Opterei per una terza possibilità.
DORIANA
Tanto per cominciare potrei castrarti, poi taglierei il pisello.
DIEGO
Che prospettiva incoraggiante.
DORIANA
…Io rimarrei a guardarti mentre rantoli e latri come un animale.
DIEGO
E’ la trama di una scena horror…
DORIANA
Oppure nel frattempo potrei brutalizzarti, che so… sodomizzandoti con la tua carabina…
DIEGO
Non c’è piacere senza dolore…
DORIANA
A proposito, dov’è?
DIEGO
Chi? Cosa?
DORIANA
La tua carabina.
DIEGO
Io non ho carabina.
DORIANA
Mi stai prendendo in giro? Ma se mi hai appena confessato…
DIEGO
Oh che scemo! Volevo dire che non ho qua la carabina. E’… è … è a casa mia. Perché è guasta, s’inceppa.
DORIANA
Che sfortuna… non potrò sodomizzarti.
DIEGO
Già, un vero peccato.
DORIANA
Vuol dire che cercherò materiali alternativi.
DIEGO
No, non vale… Devi usare la carabina.
DORIANA
Hai ragione, ma se non c’è.
DIEGO
Vuol dire che non se ne fa niente. Peccato: sarà per la prossima volta. Significa che la prossima volta tu mi ricordi di portare la carabina se ci tieni tanto a sodomizzarmi. E’ stato un vero piacere: arrivederci e grazie. (nel frattempo lui si è rivestito dopo essersi slegato i polsi – fa per andare)
DORIANA
Fermoooo!
(va via la luce)
DORIANA E DIEGO
Aaaaaaaaaaahhhhhhhhh!
DORIANA
Che è stato??!

DIEGO
Che è stato??!
DORIANA
Hai spento tu la luce?
DIEGO
Io credevo che fossi stata tu.
DIEGO E DORIANA
Chi ha spento la luceeeee?!
DIEGO
Sarà stato un black-out.
DORIANA
Aaaaahhhhhh!!!
DIEGO
E zitta, che tanto non ti sente nessuno.
DORIANA
Appunto.
DIEGO
Hai paura, eh?
DORIANA
Non ti muovere, sai non ti muovere…
DIEGO
Adesso non fai più la gradassa… “Ti taglio il pisello, ti sodomizzo con la carabina”… Perché non le dici adesso tutte queste cosettine…? Non parli, eh? Non fai più la spiritosa… E’ inutile, tanto ti trovo lo stesso… Ucci ucci sento odor di femminucci… Non ti ho detto una cosa prima: sono anche cannibale. Le donne mi piacciono al sangue… le mangio crude. (tra se) E’ totalmente in mio potere. (poi a lei non sentendola più parlare ed avendo lui stesso paura del buio) Doriana… Dorianaaaaaaa… Io scherzavo, non è vero niente, non sono un maniaco… non ho mai fatto male ad una mosca io… Ho detto quelle cose perché tu le volevi sentire… E’ tutto falso…
(viene sbattuto a terra da lei che gli è sopra) Ahhhhhhhhh!!!
DORIANA
Siiiiii! Brutalizzami, violentami… sono tua, fai di me ciò che vuoi!!!
DIEGO
Aiutoooo! Aiutoooo!
(BUIO – SIPARIO)
IL SIGNOR ISTINTO
Non è tanto il tempo perduto il reale problema quanto avere coscienza di esso. E come si fa a distinguere se il tempo è stato perso oppure è stato ben impiegato? Dobbiamo evitare lo scorrere inutile, improduttivo del nostro tempo. Del resto la modernità serve a questo, no? Una volta i libri si scrivevano a mano... e passavano anni prima di leggerne uno. Poi è nata la stampa... la penna a biro, la macchine da scrivere, quelle elettroniche, il computer... il silkepil…! Oggi in base a questo principio siamo tutti in grado di leggere più libri al giorno , ma per non perdere tempo, evitiamo direttamente di leggerlo, il libro. Il progresso della società moderna sta lavorando per noi, per farci recuperare il tempo. Una volta la donna per procreare un figlio era costretta ad impegnare tutte l’energie... perché prima doveva conquistare il suo uomo… cioè doveva far sembrare che fosse stato l’uomo a conquistarla. Lo vedeva prima per strada... poi gli faceva un sorriso accennato... poi caso mai lui si presentava ai genitori di lei e si “spiegava”. Quindi cominciavano a uscire assieme, in compagnia di madre zia e sorella di lei. Quindi si sposavano. E nel frattempo erano passati anni. E solo allora si poteva ragionare sulla procreazione. Tutto il tempo era proiettato verso la soddisfazione del desiderio. Oggi fortunatamente ci siamo evoluti: sono nate le banche del seme. Tutto tempo guadagnato. Anch’io ho un libretto di deposito… una vita di versamenti. ….ma questi sono gli inconvenienti. Sapere impiegare il proprio tempo è importante. Forse arriverà il giorno in cui noi saremo veramente padroni del nostro tempo. Lavoreremo senza lavorare... anche se molti già lo fanno adesso... Non faremo più file agli sportelli o in macchina, mangeremo senza mangiare. parleremo senza parlare... Dormiremo senza dormire... E guadagneremo tempo tempo tempo... Saremo pieni di tempo. Bello eh? E che faremo poi? Seguiremo il dettato del maestro Seneca, e potremmo starcene tutti per proprio conto, di fronte ad uno specchio a ripetere: Sono cosciente che è trascorso un minuto dei mio tempo che io coscientemente lascio trascorrere senza far nulla, piuttosto che disperderlo in azioni inutili, e so che nessuno potrà restituirmelo... Avete capito perché Seneca si è tagliato le vene? Ora vado. Anche perché non so più come impegnare il mio tempo... E poi sono curioso di vedere che cosa succederà ai nostri due amici… Per la verità lo so già…ma che volete farci sono burlone e poi con questa musica… come si fa ad esser compiti e composti…

Secondo tempo
DIEGO
(in vestaglia femminile)
La serata, anzi, la mattinata sta scorrendo tranquillamente. E’ stata una vera battaglia! Strana ragazza. Ho la sensazione che si sia innamorata di me. Io le capisco subito certe cose. Anche la stessa foga con cui ha voluto… Un uomo le capisce… Si è innamorata. Io invece, si, cioè no… non lo so. Cioè di piacermi mi piace, la ragazza di meritare merita, però, non è che basta una volta e… va bene, è successo… però… Per me ci vuole tempo, le cose non nascono così dal nulla. Certo, bisogna tener conto dei dettagli, la ragazza era vergine. Sono distruttostravoltodisfattosfiancato sfinitosvuotatosfiatatostroncato… (lei è rientrata non vista e ascolta le parole di lui) Si, credo che lei mi ami.
DORIANA
Stronzo.
DIEGO
Buongiorno.
DORIANA
Essere immondo.
DIEGO
Qualcosa che non va?
DORIANA
Vergognati, bruto, essere senza cuore, invertebrato, verme viscido, vergognati!
DIEGO
Ma scusa, io veramente, non capisco, mi era sembrato…
DORIANA
Cosa ti era sembrato? Quando ti era sembrato? Come ti era sembrato? Uomini, tutti uguali gli uomini, tutti maiali…!
DIEGO
Ma veramente…
DORIANA
Cosa?
DIEGO
Sei stata tu a volerlo…
DORIANA
E bravo, scarichiamo la responsabilità, così tu hai la coscienza a posto, vero?
DIEGO
Io non ci capisco più niente, mi era sembrato che ti fosse piaciuto.
DORIANA
Mi era piaciuto?! E da cosa lo hai dedotto animale! Approfittarsi così di me… che non ero in condizioni… Porcoporcoporcooo!
DIEGO
Approfittarsi? Scusa sai ma se c’è qualcuno che si è approfittato quella sei tu! Non ti dico che mi sono sentito un uomo oggetto…
DORIANA
E non lo dire allora! Tu tu tu tu tu tu… Tu! Che mi hai fatto il lavaggio del cervello, che mi hai fatto credere di essere un maniaco…!
DIEGO
Ah, io ti ho fatto credere…!
DORIANA
Si, tu! E non gridare!
DIEGO
Non sto gridando!
DORIANA
No, eh?
DIEGO
No!
DORIANA
Spero tanto che marcisca.
DIEGO
Cosa?
DORIANA
Il tuo coso.
DIEGO
Ora basta. Sei stata tu o no a buttarti sul mio coso!?
DORIANA
…Si.
DIEGO
Sei stata tu o no a dirmi: “fai di me ciò che vuoi”!!!?
DORIANA
…Si.
DIEGO
Sei stata tu o no a farlo per quasi due ore come un’assatanata!!?
DORIANA
Un’ora e quarantacinque…. Si.
DIEGO
Sei stata tu o no a dire dopo: “E’ stato bellissimo”…!!?
DORIANA
Non ho mai detto niente di simile.
DIEGO
Si che l’hai detto.
DORIANA
Bugiardo.
DIEGO
Ninfomane.
DORIANA
Non avrei potuto dire niente di simile, anche perché, se non l’hai capito, io prima non l’avevo fatto con nessuno. Quindi che cavolo ne so se è stato bellissimo o no? E poi mi fa schifo e quindi bellissimo non poteva essere. Chiaro!?
DIEGO
Potrei giurare del contrario.
DORIANA
Maschilista e narcisista.
DIEGO
…” E’ stato bellissimo”.
DORIANA
Non l’ho detto. Anzi, forse ho detto qualcosa che ci somigliava vagamente e tu avrai capito…
DIEGO
…”E’ stato bellissimo”.
DORIANA
Ho usato proprio queste parole? Non lo ricordo. Comunque vergognati lo stesso!
DIEGO
E di cosa? Hai fatto tutto tu!
DORIANA
Vigliacco.
DIEGO
La verità brucia, eh?!
DORIANA
Fuori da questa casa… Cioè, fuori da questa stanza… Fuoriiiiii!!!
DIEGO
Non c’è bisogno che mi cacci. Esco io perché ho bisogno di mettere la testa sotto l’acqua… mi hai fatto venire l’emicrania, ho il cervello che mi sta scoppiando tanto le spari grosse…! (esce)
DORIANA
Prova a mettere la testa dentro la tazza e già che ci sei, tira pure la catenella. (esce dicendo queste parole, poi rientra, rimane a riflettere un secondo e poi decisa fa per uscire) Stronzoooo! (rientra) Oddioddioddioddioddioddio! Ma che cosa ho combinato…? Possibile che mi sia data a questo imbecille qui. La mia prima volta doveva essere fantastica doveva ! Oddio, tanto schifo poi non faceva… Ma è il modo, il modo! Che se non ci fosse stato quel cazzo di buio! Un black-out mentale, altro che buio! Un black-aut mentale!! E ora? Lui cosa vorrà da me? Come mi dovrò comportare? Sarà sazio l’animale? Noo? Oddio: e se si è innamorato di me? Ma com’è che finisco sempre per mettermi nei casini?! E potrei prendere pure qualche malattia… E non posso neanche dire che mi sia dispiaciuto. Però dargli addosso in quel modo, nemmeno fosse stato Richard Gere. Bah, non è che sia brutto brutto brutto… (lui appare in scena con dei fiori secchi dentro una scarpa) E ora cosa vuole ? Ha una faccia che non promette niente di buono, ha la faccia di uno che ora mi chiede di sposarlo! Che bel gesto però! Che carino che è stato! Ora glielo dico… Nonononono! Non gli dico un accidenti.
DIEGO
(tra se)
Non le sono piaciuti, lo sento. Un uomo certe cose le capisce. Sono gli unici che ho trovato… in un vaso al piano di sopra. No, non le sono piaciuti. Certo, se avessi potuto avrei preso dei fiori freschi…
DORIANA
(tra se)
Mi guarda; che cazzo guardi Scemo. Adesso si avvicina e mi dice: “Sai, ti sembrerà strano, ma credo di essermi innamorato di te!”
DIEGO
… Sai, ti sembrerà strano ma credo…
DORIANA
(interrompendolo)
Ho capito tutto! Tutto tutto tutto! Stanotte è successo quello che è successo, ora tu sei qua con i fiori appassiti, e vuoi che tu ed io, ambarabaciccicoccò… il vestito bianco, l’orchestrina, il riso, la marcia nuziale… Tu ed io… si. Ho capito tutto. Ma mi sembra che tu stia correndo un po’ troppo figliolo. Dopotutto abbiamo passato soltanto una notte insieme, per l’esattezza un paio d’ore. A dirla tutta: un’ora e quarantacinque. Tu stai affrettando i tempi… cioè, per fare una cosa così ci vuole un po’ di testa. Non puoi sempre ragionare con il pene! Cosa sai tu di me? E io di te? Cosa sappiamo di noi? Chi siamo, dove andiamo, quanto tempo ci stiamo? Io ti ringrazio per il pensiero ma…
DIEGO
(interrompendola) Ti sembrerà strano ma volevo dirti che… questi fiori… mi hanno detto, sono buonissimi da mangiare… all’insalata, conditi… davvero, e forse tu… potevi… (lei si altera in viso) Buona… no… io non… no.. Nooo!
DORIANA
Sai dove te li devi ficcare i tuoi fiori!!!?? (esce)
DIEGO
(a voce alta)
Ma insomma ti sono piaciuti o no? Questa è tutta matta.. Almeno fosse chiara, almeno capissi cosa vuole da me. La chiamerò, le dirò: Sai, siccome mi hai violentato volevo sapere se io ti piaccio.
DORIANA
(entra come una furia – Musica a tutto volume)
That’s american boy yes so beautiful so hard l Know that Brook and Ridge and bloody Mary with my friend from Los Angeles California… I love you Joshua!!!
DIEGO
Cheee? Che cosa vuoi da me?
DORIANA
Non ti sento!
DIEGO
Che cosa vuoi da me?
DORIANA
Non ti sento!
DIEGO
Che cosa vuoi da meeee!!!
DORIANA
Balla!
DIEGO
No.
DORIANA
E dai, balla, balla con me!
DIEGO
Assolutamente no.
DORIANA
Questo ballo è eccitante.
DIEGO
Ma se ti ho detto che non voglio ballare… Non voglio, non so e non voglio ballare! Ho detto di no! Io non voglio ballare!
DORIANA
Come si fa a non ballare… il ballo è vita! Puoi scaricare tutto quello che hai dentro… non c’è bisogno di sapere ballare basta muoversi!
DIEGO
Vado a bere un bicchiere d’acqua.
DORIANA
Fermo! Ci penso io. Tu continua a ballare e non ti fermare, scarica scarica scarica… continua a ballare, non fermarti… (dice queste parole uscendo di scena e rientrando con un bicchiere) Tieni: tutto d’un fiato.
DIEGO
Perché così?
DORIANA
Perché così fa bene alla circolazione sanguigna. E bevi!
DIEGO
(dopo aver bevuto)
Strana acqua… strano sapore, veramente strano…
DORIANA
Non ci pensare.
DIEGO
L’hai presa dal rubinetto? Bisognerebbe citare in giudizio il comune, la provincia, la regione, lo stato… chissà da quali tubature passa quest’acqua, chissa quanti germi. E poi noi paghiamo.
DORIANA
Non ci pensare ti dico.
DIEGO
Poi si chiedono come mai ci sono tante malattie in giro…
DORIANA
Non era acqua.
DIEGO
Tutti in galera dovrebb… In che senso?
DORIANA
Nel senso che non era acqua.
DIEGO
No?
DORIANA
Era meglio dell’acqua.
DIEGO
E cos’era?
DORIANA
L’hai bevuta? Ok ! Ora non ci pensare e continua a ballare.
DIEGO
Beh, sai sono un poco curioso.
DORIANA
Se ci tieni tanto: era vodka secca con gin.
DIEGO
Ahhhhh… Vodka secca con… Gin. Acqua niente.
DORIANA
Neanche un goccio.
DIEGO
Acqua niente… E io ballo… Si, scarico, si, mi muovo… e chi si ferma… Io ballo… E che qui ballano tutti insieme a me… Balla il pavimento… Balla il pavimentoooo? Dorianaaaa, tutto ballaaaaa! Io sto ballandooooo! Io ballooo! (sviene – lei rimane ad osservarlo in silenzio poi, dopo un pò)
DORIANA
Si vede che l’alcol non lo reggeva proprio. ( si avvicina a lui) Dimmi che mi ami… Dimmi che mi ami… e dimmi che mi amiii! Dai, dimmelo dimmelo dimmelo dimmelo dimmeloooo!
DIEGO
Chi è…che c’è… dove sono?
DORIANA
Ciao.
DIEGO
Ah, si, ricordo, purtroppo.
DORIANA
Ciaooo!
DIEGO
Cosa vuoi da me? Lasciami dormire, almeno.
DORIANA
Oggi la giornata sembra promettere tanto sole, il cielo è limpido e non si vede neanche l’ombra di una nuvola… Mari poco mossi, temperatura stazionaria…
DIEGO
Ma che dici?
DORIANA
Guardandoti in faccia deduco che tu hai bisogno di un buon caffè.
DIEGO
Finalmente qualcosa di sensato.
DORIANA
Si si si… un bel caffè, forte, nero, bollente, amaro. Sai, non è facile preparare un buon caffè, ci vuole pazienza e dedizione. Non affrettare i tempi e aspettare. Il miglior caffè che abbia mai bevuto veniva dall’Olanda, certo è questione di miscela, di torrefazione… la tostatura, senz’altro. Ma per me è fondamentale la preparazione lenta ed accurata. Non siete d’accordo anche voi?
DIEGO
I tappi. Devo procurarmi dei tappi per le orecchie. Senti, tu vai a preparare il caffè di cui parli tanto…
DORIANA
Ci ho ripensato, niente caffè. Meglio té.
DIEGO
Come credi. Thè hai detto? Io preferivo il caffè. Comunque va bene pure il thè.
DORIANA
Ho detto té, con la e stretta.
DIEGO
Si va bene, se fai il thè fallo ristretto, bello scuro.
DORIANA
Meglio té té téééééééé!!
DIEGO
Si cara, fai come vuoi thè, caffè, spremuta, tisana, camomilla… che ti farebbe pure bene…!
DORIANA
Ma vuoi capirlo o no che non me ne frega niente del caffè, del thè, del succo di frutta e della tisana!?
DIEGO
E allora cerca di spiegarti perché io non ti capisco.
DORIANA
Ah, non mi capisci?
DIEGO
No.
DORIANA
E allora sturati le orecchie e aziona il cervello se ce l’hai perché io non te lo rispiegherò una seconda volta.
DIEGO
Per tua norma e regola io ci sento benissimo!
DORIANA
Ahaaa, vuol dire che sei senza materia grigia figliolo.
DIEGO
Tra noi due mi sembri tu quella con il cervello in pappa.
DORIANA
Mi vuoi ascoltare o no?
DIEGO
Si.
DORIANA
E allora cerca di chiudere quella boccaccia!
DIEGO
E tu smettila di offendere.
DORIANA
Anche tu!
DIEGO
Tu di più!
DORIANA
Sai cosa faccio adesso? Non ti dico più niente e me ne vado. Ecco quello che faccio.
DIEGO
Dove te ne vai, cretina?! La porta è chiusa a chiave.
DORIANA
E chissenefrega… tanto io ho… tanto io spacco la porta…”CRETINA”.
DIEGO
Scusa. Ho chiesto scusa. Cosa volevi dirmi?
DORIANA
Non me lo ricordo più.
DIEGO
Forse non era così importante.
DORIANA
E tu che ne sai? Che ne sai tu…? Che ne sai? Che ne sai tu… di un… di un campo di grano che mietere non si può perché sotto la panca la capra campa e campa cavallo che l’erba cresce ma l’erba del vicino è sempre più verde! E qualche volta fai pensieri strani e con una mano ti sfiori… fiori rosa fiori di pesco che chi dorme non piglia pesci…Ci sei o ci fai? Fai da te fai da me… tre per tre trentatré, trentatré trentini entrarono a Trento tutti e trentatré trottelerrando… (lui la bacia) Mi hai baciato… Tu mi hai baciato… Perché mi hai baciato?
DIEGO
Perché ti ho baciato?
DORIANA
Perché?
DIEGO
Perché era l’unico modo per…
DORIANA
Si…?!
DIEGO
Era l’unico modo per…
DORIANA
Siiiii!?
DIEGO
… Per zittirti! Stavi dicendo delle cose senza senso.
DORIANA
E tu per questo mi hai baciato?
DIEGO
Si.
DORIANA
(lo bacia) Non mi piace rimanere indietro. Ora siamo pari. (sbadiglia)
DIEGO
Che hai?
DORIANA
Narcolessia. Stato di stress, momentanea botta di sonno improvvisa. (crolla addormentata)
DIEGO
Dobbiamo parlare noi due. Noi due dobbiamo parlare. E se non mi prometti che starai a sentire… E stammi a sentire che devo dirti una cosa importante. E’ da molto che ce l’ho dentro. Volevo dirtelo prima ma… Sono successe tante cose questa notte ed io mi sento confuso… Perché io sento, sento profondamente…
DORIANA
Anch’io sento profondamente…
DIEGO
Anche tu? Non posso credere…
DORIANA
Si, anch’io.
DIEGO
E cosa senti…?
DORIANA
Sento… sento…
DIEGO
Dai, dillo!
DORIANA
Sento… che stanno aprendo la porta!
DIEGO
Non c’è nessuno.
DORIANA
Ok, falso allarme. Avrò sentito male.
DIEGO
Doriana…
DORIANA
Si.
DIEGO
E se ricominciassimo tutto daccapo?
DORIANA
Che vuol dire “daccapo”?
DIEGO
Fare come se ci stessimo conoscendo per la prima volta.
DORIANA
Ma va… ma dai…
DIEGO
Perché non si può?
DORIANA
Non ho detto questo.
DIEGO
Forse non ti va…?
DORIANA
No… e che… Ma tu cosa intendi per “ricominciare daccapo”?
DIEGO
Quello che ho appena detto.
DORIANA
Si ma non capisco.
DIEGO
Aspetta… (si concentra e cambia tono di voce)
DORIANA
Ciao.
DIEGO
Come ti chiami?
DORIANA
Lo sai scemo… Ah, si hai ragione… tutto daccapo… Io mi chiamo Doriana, Dory per gli amici.
DIEGO
E non vuoi sapere come mi chiamo io?
DORIANA
Lo so come ti… Cioè, non lo so. Come ti chiami tu?
DIEGO
Io mi chiamo come tu vuoi che io mi chiami.
DORIANA
Benissimo allora ti chiamerò Adalgiso.
DIEGO
Speravo in un Nick, Tyron…
DORIANA
Adalgiso è un nome bellissimo.
DIEGO
E cosa fai tutta sola in questa notte magica e misteriosa…?
DORIANA
Aspettavo te che venivi a chiedermelo.
DIEGO
Eccomi qua.
DORIANA
Bravo.
DIEGO
Hai dei gomiti bellissimi.
DORIANA
Anche la spalla, lo sterno e la cassa toracica non sono da buttare. Perdonami sei troppo ridicolo.
DIEGO
Ma non mi hai dato nemmeno il tempo…
DORIANA
Il tempo di che? Tu vorresti dire che fai così ogni volta? Sai che risate le ragazze.
DIEGO
Guardami negli occhi, subito, guardami negli occhi.
DORIANA
Che è successo, che hai?
DIEGO
Guardami negli occhi!
DORIANA
Perché ti devo guardare negli occhi?
DIEGO
Promettimi che non riderai.
DORIANA
Perché dovrei ridere?
DIEGO
Perché sto per dirti che…
DORIANA
Stai per dirmi che…?
DIEGO
Sto per dirti…
DORIANA
Dai, un piccolo sforzo…
DIEGO
Che mi…
DORIANA
Che ti…?
DIEGO
Che mi sono innamorato!
DORIANA
Alè… anche io mi sono innamorata!
DIEGO
Alè!
DORIANA
E di chi ti sei innamorato?
DIEGO
Come di chi?
DORIANA
Dai dillo.
DIEGO
Si, te lo dico però me lo devi dire anche tu.
DORIANA
Lo diremo insieme.
DIEGO e DORIANA
Io mi sono innamorato\a di… Alè!
DORIANA
Io mi sono innamorata di un ragazzo conosciuto alla festa!
DIEGO
Anch’io!
DORIANA
Ma dai…Anche tu ti sei innamorato di un ragazzo della festa?
DIEGO
No. Anch’io ho conosciuto alla festa la ragazza di cui mi sono innamorato!
DORIANA
E che tipo è?
DIEGO
E’ tutta matta.
DORIANA
Siiiiii!!!
DIEGO
E’ matta da legare, però mi piace così.
DORIANA
E ti piace tanto?
DIEGO
Tantissimo.
DORIANA
E’ stupendo. E come si chiama?
DIEGO
Si chiama… si chiama… Non me lo ricordo come si chiama.
DORIANA
Dai non crollare adesso… Concentrati. Tu ti chiami Diego, io mi chiamo Doriana… quindi lei si chiama Do… Do…Do…
DIEGO
Do… Do…Donatella! E’ alta un metro e novanta ed è bionda e fa la modella…!
(silenzio)
DORIANA
Il mio si chiama Arturo ed è un giocatore di pallacanestro. Ed è magro.
DIEGO
Non ti ci vedo con un giocatore di pallacanestro.
DORIANA
Io invece si.
DIEGO
E lui?
DORIANA
Lui che?
DIEGO
No dico, lui è innamorato?
DORIANA
Si, tantissimo.
DIEGO
Allora…
DORIANA
Allora che?
DIEGO
Dico… allora… bene. Tutto ok.
DORIANA
Benissimo. E la bionda? E’ presa di te?
DIEGO
Certo.
DORIANA
Do…Donatella, hai detto.
DIEGO
Già, Donatella.
DORIANA
Strano, non l’avevi mai vista prima della festa?
DIEGO
No.
DORIANA
Che strana la vita… Vai ad una festa e ti ritrovi innamorato.
DIEGO
Pro… proprio così. E non vedo l’ora di rivederla.
Epilogo
DORIANA
Tieni. (consegna una chiave)
DIEGO
Cos’è?
DORIANA
La chiave d’ingresso. Ora puoi andare a cercare la tua bionda.
DIEGO
Tu avevi la chiave?
DORIANA
Si.. Questa casa è mia. Ciao.
DIEGO
Prendo la mia roba.
DORIANA
Si.
DIEGO
Se vuoi aspetto che tornino gli altri. Non è che c’è tutta questa fretta per la bionda.
DORIANA
Vai vai… Che è meglio. Non preoccuparti per me. E poi potrebbe sempre tornare Arturo, il giocatore di pallacanestro.
DIEGO
Ah, si, Arturo. Si è meglio che io vada.
DORIANA
Si, è meglio.
DIEGO
Comunque è stata proprio una gran bella festa.
DORIANA
Mhmmm…
DIEGO
Io vado matto per le feste ma quella di oggi è stata veramente speciale. Dico sul serio. Bella bella, bella festa veramente. Ok, io ho finito. E’ arrivato il momento dei saluti…
DORIANA
Ciao.
DIEGO
Non sono stati mai il mio forte i saluti… stai lì a cercare sempre le parole più giuste.
DORIANA
Ciao.
DIEGO
Allora… Io vado.
(tra se)
Non è giusto non può finire così… E’ normale avere paura ma…
DORIANA
(tra se)
…Non si può avere paura di dire che ti sei innamorato…!
DIEGO
(tra se)
… Non si può, non è giusto. Eppure basterebbe riuscire a dire…
DORIANA
(tra se)
…Ti amo. E invece…

INSIEME
(tra se)
… Ho paura.
DIEGO
(tra se)
Non ci vuole poi molto, lo so, è soltanto una parola… Cosa vuoi che sia soltanto una parola? L’altro potrebbe dirti no ma almeno tu sai di averci provato di averlo avuto questo coraggio…
DORIANA
(tra se)
E invece io non ce l’ho questo coraggio.
DIEGO
(tra se)
… Io non ce l’ho questo coraggio.
(Diego si allontana verso l’uscita poi improvvisamente risoluto si volta)
DIEGO
Doriana!
DORIANA
Si!?
DIEGO
…Chi era il Dio del Mare… ?
(silenzio – poi)
DORIANA
Poseidone.
DIEGO
Ma no… il dio del mare è Nettuno… Capisci, tu mi rispondi “Nettuno” …Ed io allora ti dico: “Non è pottibile qualcuno doveva pur ettere…” No, eh.
(Esce sconsolato di scena. Lei osserva lui uscire poi va a sedersi sul divanetto).
IL SIGNOR ISTINTO
Lo facciamo andar via così? Possibile che non trovino il coraggio per dirsi quello che sentono? Tante sono le domande a cui non riusciamo a trovare risposta. Eppure la risposta è lì a portata di mano, anzi di cuore. Il problema è che non dovrebbe essere un problema. Se sentite nel profondo dell’animo tutte le vostre azioni dovrebbero essere permeate da quello che sentite. Voi ubbidite sempre al vostro “sentire”? No. Forse un tempo era più facile ed immediata la reazione tra il sentire e l’agire. Oggi siete disturbati. E spesso fate quello che credete di aver sentito oppure confondete quello che avete sentito, oppure non sentite affatto. Ed io continuo ad oziare, a sonnecchiare ad ingrassare e rimango inattivo mentre invece avrei tante cose da fare. Tutta colpa dalla vostra razionalità. Vi fa perdere tempo. Anche voi, qua ora… quanti volevano veramente sedersi a vedere uno spettacolo? E quanti hanno creduto di volerlo vedere? Quanti hanno sentito lo spettacolo e quanti lo hanno semplicemente visto? Dovreste lasciarmi fare il mio lavoro senza interferire. Sarebbe tutto tempo guadagnato. Che poi il problema non è la quantità di tempo… è la qualità del tempo. Lo so non è facile, non più. Ma vale la pena provarci, no? Ora, con permesso… dovrei aiutare questi due giovani in difficoltà…Chi sono io? L’istinto, ovviamente. Il vostro bloccato, anchilosato, intorpidito ingrassato istinto. Un consiglio: quando vi parlo, non fate finta di non sentire!
Epilogo dell’epilogo
DORIANA
Diego !?
DIEGO
Siii?
DORIANA
Non è che per caso tu avresti voluto dirmi qualcosa prima di andare via?
DIEGO
No…
DORIANA
Tipo: mi sono innamorato di te?
DIEGO
Ma no, che vai pensando…
DORIANA
Ah, va bene. (esce di scena sussurrando un “cretino”)
DIEGO
(spalle a Doriana mostra con ampi gesti la sua disapprovazione per il mancato coraggio, poi si volta e vorrebbe gridare qualcosa ma non esce voce – lei rientra improvvisamente)
DORIANA
Hai dimenticato qualcosa?
DIEGO
Si…
DORIANA
E cosa?
(Diego si avvicina e la bacia)
DORIANA
Adesso lo vuoi dire o no?
DIEGO
Mi sono innamorato di una ragazza che si chiama Doriana.
DORIANA
Quindi ti sei innamorato di me.
DIEGO
Si!
DORIANA
Gran pezzo d’imbecille! (spinge l’altro, a calci e schiaffi – verso l’uscita di scena)
DIEGO
Oddioddioddio, questa ricomincia.
DORIANA
…E mi hai fatto aspettare tutta una notte per dirmelo. Sono stremata, sono distrutta, ho fatto di tutto e tu niente, non ti senti un po’ in colpa!?
DIEGO
Ma anche tu potevi… potevi dirmelo più chiaramente…
DORIANA
Te l’ho detto te l’ho detto…
DIEGO
Non l’ho sentito…
DORIANA
Con la voce del cuore ma te l’ho detto! (continua a picchiarlo).
DIEGO
E allora ridimmelo.
DORIANA
Anch’io ti amo, anch’io ti amooo!
Adesso l’hai sentito? (continuando a picchiarlo)
DIEGO
Ah, mi ama… mi ama… Si, l’ho sentito, l’ho sentito… (ormai sono fuori scena)
SIGNOR ISTINTO
Cosa volete farci… E’ l’istinto selvaggio che chiama. E quando chiama non bisogna mai frenarlo! (Da fuori scena si sente picchiare) Forse qualche volta…

Musica finale – buio -

fine