I signori restano a cena

commedia in tre atti di

DANIELA G.MEIER ZEFFIRO


Fine Prima stesura Luglio 2003
Seconda Stesura Marzo 2005
copyright riservato secondo le norme vigenti

N.posizione Siae 104036
nominativo Daniela Fracalosso
pseudonimo Daniela Zeffiro



PERSONAGGI

Martin Winter
Clarissa Winter, sua moglie
Daniel Winter, figlio di Clarissa e Martin
Pola Sherwood,amica di Clarissa
Sarah Webster, attrice
Michael Morgan, chef e scrittore
Carlotta, mamma di Clarissa
Philip, padre di Clarissa e ammiraglio in pensione
“Miss Marple” il cane di famiglia


L’azione si svolge ai nostri giorni



ATTO PRIMO PROLOGO 

Il sipario e’ chiuso.Note della canzone Moonlithing di sottofondo " We have all the time in the world" di Louis Armstrong) da sinistra entra Martin, in vestaglia da camera, da destra Clarissa,anche lei in vestaglia . Appena sono uno di fronte all’altra si prendono fra le braccia e si muovono al tempo della musica.

MARTIN (voce fuori scena) - Sei stupenda…da quanto non te lo dicevo?

CLARISSA (v.f.s) - Sono passati esattamente cinque minuti e trenta secondi caro!

MARTIN (v.f.s) - Così tanto? Devo essere uno sciocco a farmi fuggire così in fretta il tempo per dirti quanto ti amo!Ma rimedierò nei prossimi secondi. A proposito, dobbiamo proprio rimanere ad accogliere le orde barbariche?

CLARISSA (v.f.s) - Da questo lato non sei per niente cambiato. Sorridi, sarà una magnifica festa fra amici per festeggiarci,trovo fantastico esultare per un matrimonio, il nostro, che continua, preferivi un galà per un probabile divorzio?Ti rammenti l’estate scorsa? Abbiamo temuto il peggio. Ma come è iniziato tutto questo?

MARTIN (v.f.s tono distratto.) - Ne ho un evanescente quanto tiepido ricordo!

CLARISSA (v.f.s) - Caro, vuoi riprendere a litigare?

MARTIN (v.f.s.) - E non sarebbe meraviglioso? Da quando abbiamo scoperto di saper litigare così bene non siamo mai stati così solerti nel riappacificarci . Solo uno stupido presuntuoso pensa di avere tutte le risposte riguardanti la propria moglie e io, mio malgrado, devo ammettere di aver scordato per un breve periodo del nostro rapporto quanto ti volessi accanto Ma forse hai ragione tu, se non fosse per quel periodo non potrei dire di essere continuamente sposato con te. Eravamo all’inizio dell’estate.....

Buio. le note si attenuano. apertura sipario




ATTO PRIMO



SCENA PRIMA

Casa di Clarissa e Martin: Londra.Lei è una rinomata editrice inglese, lui un noto critico teatrale

Camera da letto di Clarissa e Martin. Molto elegante. Sul fondo due porte finestre che immettono sul giardino.Sono spalancate. Siamo in estate. Sulla sinistra una porta che da sullo spogliatoio da camera, sulla destra una porta che divide la stanza dal resto delle altre. L’arredamento è sobrio, una specchiera, una poltroncina accanto a un tavolino,con telefono e un cabaret con un paio di caraffe contenenti una del porto e l’altra acqua, un letto ampio posto sullo sfondo a sinistra.Due piccole lampade ai lati opposti del letto poste su dei comodini.
Clarissa Winter esce dallo spogliatoio. Indossa una vestaglia, si siede alla specchiera e comincia a spazzolarsi i capelli. 

CLARISSA (spazzolando i capelli) - E uno, due, tre e quattro per una capigliatura esuberante...(ironica fra sè) che serata esaltante! 

MARTIN (facendo il suo ingresso dal giardino, le mani in tasca della vestaglia,con tono annoiato) - Hai detto qualcosa cara?

CLARISSA (continuando a spazzolarsi i capelli) -Nulla che tu non conosca già...caro! !

MARTIN (andando verso il tavolino) - Ti verso da bere? Acqua o porto?

CLARISSA - No grazie....(voltandosi verso di lui, irritata) - Lo sai che ora è?

MARTIN - Mezzanotte e cinque minuti perché?

CLARISSA - Dimmelo tu perché, da un paio di mesi nelle nostre serate eccitanti all’Opera o a Teatro per via del tuo lavoro noi non abbiamo molta vita sociale, riesco a divertirmi di più nelle riunioni con gli autori e gli agenti letterari, il che è abbastanza preoccupante!

MARTIN (pensieroso) - Ah davvero? Trovi? 

CLARISSA (osservandolo attenta) - Sei molto strano in questo periodo, un po' distratto o sbaglio?

MARTIN - Completamente, sono del mio solito umore!

CLARISSA - Non oso dirti di che genere!. 

MARTIN (svagato, sedendosi sulla poltroncina) - Ah sì,se proprio dobbiamo parlarne anch’io ho da lamentarmi sul rigido clima mattiniero da più di due mesi a questa parte, non trovi che rientrare presto la notte può essere di buon auspicio durante i nostri estemporanei, ormai posso chiamarli così, incontri ravvicinati nel talamo coniugale?

CLARISSA (fissandolo) - Ah sì? Non mi sembrava che fossi scontento quella sera durante il ricevimento a casa di Lady Essendine.

MARTIN - Mia cara era un ricevimento talmente noioso per entrambi che dovevamo pur far scoppiare qualche fuoco d’artificio (pausa) devo dire che quel salottino dopo non deve averne visti altri e purtroppo nemmeno noi!

CLARISSA (ritornando a spazzolarsi i capelli) - Non sottilizzare sulle sfumature, i fatti stanno che tu hai qualcosa che ti rode e non me ne vuoi parlare. E’ successo qualcosa al giornale? O peggio ancora hai ricevuto lettere minatorie da parte di qualche attore che hai stroncato senza via di scampo? Devi smetterla di essere così disfattista nei confronti degli attori o prima o poi ti ritroverai con qualche tagliacarte nella schiena e un biglietto da visita, gli attori sono estremamente megalomani specialmente quelli inglesi, ci tengono a finire sempre in prima pagina. 

MARTIN (noncurante) - Nulla di tutto ciò, è da molto che non mi diletto nelle stroncature, ma hai ragione, dovrò rimediare in tal modo certi attori invece di storpiare i testi possono dedicarsi a dirigere il traffico o condurre i filobus o qualsiasi altra cosa che non sia quella di abbruttire la nobile arte della recitazione. Dio mio cara, rabbrividisco al pensiero che in un futuro non troppo lontano produttori analfabeti possano scritturare idioti che non sanno nemmeno cos’è una quinta e stanno per mesi chiusi in una casa ripresi da orrende telecamere e guardati giorno e notte da altrettanti zombie guardoni....Meglio eliminarli fin che ci lasciano il tempo per farlo! 





CLARISSA - Ma cosa ti viene in mente….è una cosa così orribile…come può succedere?

MARTIN - E' già successo darling, per questo noi critici esistiamo,anzi, specifico, perché io esisto, per impedire la disfatta finale!

CLARISSA- La tua presunzione è pari solo al pessimo carattere che ti ritrovi….lo sai tesoro che non sei molto simpatico….

MARTIN – A chi? Solo agli incompetenti ignoranti….Non sono simpatico? …Che gioia!!!

Martin sospira distratto.

CLARISSA (guardandolo dallo specchio) - Vuoi dirmi cosa c’è che non va? (voltandosi) parla! 

MARTIN (alzandosi, il bicchiere fra le mani, girando per la scena) - Non riesco a nasconderti nulla. Non so comunque da dove iniziare....

CLARISSA (nervosamente) - Comincia dal soggetto!!

MARTIN - Certe volte mi irrita questo tuo senso pratico....

CLARISSA (sempre più insofferente) - Martin, per favore ....

MARTIN (bevendo d’un fiato, guardando Clarissa con occhi languidi)- Mi addolora tutto questo, ma devo annunciarti che andrò ad una conferenza a New York e non potrò trascorrere le vacanze a Venezia come da programma! (dopo una breve pausa) Veramente la conferenza durerà solo cinque giorni, ma ho deciso che trascorrerò l’intera estate qui a Londra, a scrivere! Era da un po' che volevo prendermi un po' di tempo per me, approfitto di questo periodo, dopotutto non sarai da sola!

CLARISSA (di scatto, voltandosi verso lo specchio,continua a spazzolarsi i capelli, con calma) - Come vuoi, festeggeremo il compleanno di Pola, ma anche l’anniversario dei miei genitori, ci rimarranno senz’altro molto male, a parte Daniel che è a Roma, la famiglia sarà riunita come tutti gli anni, sai quanto ci tengono .E’ la prima volta che non passiamo l’estate insieme. Me ne farò una ragione!

Silenzio. Martin va verso la porta dello spogliatoio, vi entra, ritorna in scena con una rivista fra le mani. Si sdraia sul letto sistemandosi i cuscini dietro la nuca, comincia a sfogliare il giornale. Clarissa,nonostante l’evidente insofferenza continua a prepararsi per la notte, non guarda Martin.

CLARISSA (voltandosi verso Martin,improvvisamente) - E poi?

MARTIN (con sguardo interrogativo) - Poi cosa?

CLARISSA - Le tue intenzioni quali sono?

MARTIN (scrollando la testa assorto, posa la rivista sul letto e si alza) - Vorrei solo stare un po' tranquillo per questo periodo estivo. Ho bisogno di rimanere solo con me stesso.

CLARISSA - Mi sorge un dubbio....Stiamo entrando in crisi? Se è questa la situazione, non me ne sono accorta!

MARTIN (bofonchiando) -Che ti salta in testa adesso, ma no, sono io che preferirei risolvere questa mia crisi interiore lontano da tutto e ti pregherei di rispettare questa mia condizione, spero temporanea....

CLARISSA - E aggiungerei leggermente confusa....Va bene, fa come vuoi anche se sono convinta che è la presenza di Pola e i miei che non desideri, preferirei che me lo dicessi senza tanti panegirici.

MARTIN (sarcastico) - Ma come? Pola è la mia fonte di battute e i tuoi sono irresistibili rompiscatole, non riuscirei a fare a meno di loro nemmeno se me lo chiedessero, cosa molto improbabile! 

CLARISSA (alzandosi, andando verso lo spogliatoio, senza guardare Martin, calma con leggero tono seccato) - Non sarò certo io a impedirti di ritrovare te stesso....quando ci riuscirai fammelo sapere (entra)

Il telefono squilla, sussultando Martin va al tavolino, solleva la cornetta del telefono. 


MARTIN (quasi sussurrando, guardando preoccupato verso la porta dello spogliatoio) - Sì sono io (pausa, alterato) non ho mal di gola, parlo piano perché Clarissa mi può ascoltare. (irritato) Sì le ho parlato. Certo, ci vediamo al club domani sera, nel frattempo tu avverti chi sai....Come sarebbe a dire se ne sono convinto? (esitando) Ormai sono arrivato fin qui e devo andare sino in fondo(ascoltando) Lo so benissimo cosa ho detto..Dici che non sono il tipo? (veemente) lo vedremo! (riattacca d’impeto,fra se,con energia) Non ne sono capace? Senti chi parla, uno che appena sente solo la voce registrata della moglie scatta sull’attenti!


CLARISSA (entrando in scena) - Stai discutendo con il tuo io martoriato e depresso? (pausa) Chi era al telefono?


MARTIN ( guardandola) - Leggo nel tuo sguardo un certo disappunto! E il mio io è in perfetta forma (pausa, fissandola) era Max, dobbiamo incontrarci al club domani!


CLARISSA ( ironica) - Ah già, il ritrovo per soli uomini, poi mi spiegherai che cosa ci trovi di tanto catalitico in quel posto!


MARTIN - Il fatto che sia per soli uomini cara, è una delle poche tradizioni che resiste ancora in questo Paese. Ogni tanto noi uomini vogliamo goderci il nulla lontano dalle urla di femmine che assaltano grandi magazzini nei giorni dei saldi, alle aste di beneficenza e qualsiasi altro posto dove riescono ad entrare. Credimi tesoro non sai cosa ti perdi nei silenzi sepolcrali dei club per soli uomini! 


CLARISSA(sospirando) - Dovrò fare attenzione a questo lato misogino della tua personalità! (andando verso la porta d’uscita dalla stanza) Ti auguro una tranquilla notte Martin !


MARTIN (stupito) - Dove stai andando?


CLARISSA (voltandosi) - Nella stanza degli ospiti e tu puoi sempre andare a chiedere ricovero al tuo circolo almeno lì non ti sentirai ossessionato dalla mia presenza costante ! (esce)


MARTIN (fissando un punto davanti a sè, affondando le mani nella vestaglia, con aria perplessa) -Ma che le ho detto?(scrollando il capo) le mogli, prima agiscono poi pensano..mah! 

Buio. Sipario.





SCENA SECONDA

Il sipario si apre sul soggiorno della casa di Clarissa a Venezia. Tarda mattina.
Sullo sfondo una vetrata che si apre su un’ampia terrazza visibile al pubblico. A sinistra della scena un paio di scalini portano ad un piano rialzato dove si vedono cinque porte, tre camere da letto, il bagno e la cucina. Sulla destra ben visibile al pubblico la porta d’ingresso. Il soggiorno è arredato elegantemente. Sulla destra un divano e una poltrona, uno scrittoio posto in fondo vicino al mobile bar. Un tavolino basso a fianco del divano. Sempre sul fondo, a sinistra, un ripiano dove vi è posto uno stereo. In un angolo sempre a sinistra una libreria. In scena nessuno. Passano pochi attimi, la porta d’ingresso si apre, entra Pola Sherwood, agente letterario e amica di Clarissa, ha circa 35 anni, è in abito da sera.
Contemporaneamente Clarissa esce dalla propria camera, indossa una vestaglia da camera.


CLARISSA (guardando Pola, entrando in cucina, aria assonnata) - Colazione o aperitivo?


POLA (perplessa, fissando la porta della cucina) - Clarissa?!


CLARISSA (uscendo dalla cucina con un bicchiere di latte in mano,andando verso il divano, si siede, sospirando) - Vorrei non esserlo...


POLA (guardandola dubbiosa) - Stai bene?


CLARISSA - Credo di sì!


POLA (sospirando) - Si prospetta una giornata nel segno della chiarezza!


CLARISSA (guardandola attentamente) - Noto una venatura ironica nel tono!


POLA- Solo? Molto acuta . (andando verso il mobile bar) Seriamente Clarissa sono solo tre giorni che siamo qui e ti sei dimostrata intrattabile, affermerei anche un tantino angosciante!. 


CLARISSA (distrattamente, guardandola) - Stai uscendo?


POLA - No, sono appena rientrata!


CLARISSA (dando un’occhiata all’orologio posto sullo scrittoio) - Le 11 del mattino, sono le 11 del mattino e sei stata fuori tutta la notte!


POLA - Sì mamma!


CLARISSA - Non è un rimprovero!


POLA - Ci mancherebbe altro. Comunque non ho trascorso una notte lussuriosa, mio malgrado, tutt’altro!


CLARISSA (guardando sotto il divano) - Hai visto le mie pantofole?


POLA - Sì, proprio adesso sfoggiate dai tuoi piedi!


CLARISSA (distrattamente, sorseggiando il latte) -Grazie (sospira)


POLA (dopo una breve riflessione) - Ho ucciso un tizio perché non si era lavato i denti e ho nascosto il cadavere nella cuccia del cane...penso ci starà un pò stretto!


CLARISSA (sempre con lo stesso tono assente) - Ti sarai divertita spero!


POLA - Immensamente!


CLARISSA - Bene, sono contenta per te!


POLA (seriamente) - Clarissa, noi dobbiamo parlare!


CLARISSA (trasalendo) - Cosa?


POLA - Se il tuo equilibrio è in precarie condizioni non intendo fargli compagnia con il mio!


CLARISSA - Saresti disposta ad ascoltarmi pur se l’argomento non è di tuo gradimento?


POLA (scattando) - Basta, ne ho abbastanza (si avvia verso la sua camera)


CLARISSA (alzandosi) - Oh insomma, scappi sempre quando ti si chiede comprensione...io sono veramente (passa davanti allo specchio posto sopra il mobile bar, ritorna indietro, si guarda, poi a Pola, con impeto) un mostro, ho le occhiaie, hai visto? Questo è il risultato e tu non mi dici nulla!


POLA(tornando indietro) - Ma se non so nemmeno di cosa ti stai lamentando! 


CLARISSA - Va bene, allora te lo dico, ho il sospetto che il mio matrimonio stia scricchiolando, è solo una sensazione, ma la sto coltivando da quando siamo arrivate!


POLA - E questo da cosa l’hai dedotto? 


CLARISSA (passeggiando nervosa) - Martin è scomparso da due settimane!


POLA - Questa è la buona notizia, la cattiva qual’è? L’hanno ritrovato?


CLARISSA - Contieni il tuo cinismo, la situazione è seria. Si tratta del mio matrimonio!


POLA - Non mi pare una tragedia, la situazione voglio dire, la tragedia è il matrimonio in generale, sul tuo non faccio commenti e nemmeno su tuo marito,dovunque sia ha trovato il modo di rovinarmi le vacanze. Magari scomparisse , purtroppo scomparire è un verbo assoluto che tuo marito non conosce!!


CLARISSA - Ti ho chiesto comprensione non di seppellire Martin!


POLA - Non suggerirmi l’idea, potrei applicarla. Comunque sia, spiegati!


CLARISSA - Non ho più sentito da quando è rientrato da New York, te l’ho detto che voleva stare solo per questa estate, ma mi aspettavo che mi chiamasse, l’ho cercato a casa, al giornale, al suo studio, al suo club .....


POLA - Al suo club? (con una risata) scommetto che i soci appena hanno sentito la voce di una donna hanno chiamato Scotland Yard! 


CLARISSA (guardando Pola tagliente, continuando) -Anche loro non vedono Martin esattamente dal giorno che è partito!


POLA (pensierosa) - Scusa un attimo, quando hai detto che è partito?


CLARISSA - Una settimana prima di noi!


POLA (riflettendo) - Ah ...(scrollando la testa) ...no, non può essere!.


CLARISSA (guardandola perplessa) - Che c’è, sai qualcosa?


POLA - Adesso che ne stiamo parlando mi sta venendo in mente che l’ho visto per caso alla stazione Vittoria proprio nel giorno che avrebbe dovuto essere a New York. Non ci ho dato molto peso, andavo di fretta!


CLARISSA (sussultando) - Alla stazione Vittoria? Martin odia i treni! 


POLA - Avrà cambiato itinerario!


CLARISSA (osservando attenta Pola) - Non ne vedo la ragione se non quella di nascondermi qualcosa. Da un paio di mesi Martin ha accentuato il suo carattere ombroso e irritabile, ma la situazione non mi sembrava grave almeno sino ad oggi. (pensierosa) ma fino al punto di mentirmi, non era mai successo!


POLA (frettolosamente) -Mentre rifletti io vado a cambiarmi (sbuffando) se ci riesco!


CLARISSA (d’acchito) - Ferma lì e raccontami tutto, tu sai più di quello che vuoi farmi credere! 


POLA (fissandola) - Guarda che c’è sempre una spiegazione a tutto (dopo una breve pausa) magari! 


CLARISSA (tagliente) - Prosegui!


POLA (alzando gli occhi al cielo, poi fissando Clarissa, sospirando, frettolosamente)-Era con una donna che ho visto di spalle quindi evita di dirmi chi era, non credo di conoscerla, per mia fortuna! 


CLARISSA (attonita e frastornata) - Una donna, con una donna alla stazione Vittoria. E dove stava andando? 


POLA -.Che vuoi che ne sappia. (scuotendo la testa) Di te si dice che sei fredda e calcolatrice, ti dovrebbero vedere ora. Io ti preferisco iceberg. E’ il matrimonio che riduce in questo stato o succede solo a te che hai per marito uno come Martin? (pausa, sospirando) Non la conosce nessuno del nostro entourage!


CLARISSA - In che senso scusa? Quindi tu sai qualcos’altro!


POLA (sbuffando) - Avrei preferito evitarlo. Ho sentito che non la sta frequentando da molto, forse un paio di mesi o meno, è un pettegolezzo quindi io se fossi in te ci andrei cauta ! Non te ne ho parlato solo per rispetto e per affetto e anche per prudenza, certe affermazioni vanno sempre provate.


CLARISSA (fissandola) - Secondo te la realtà qual’è?

Pola abbassa il capo tossicchiando imbarazzata

CLARISSA (dopo una breve pausa,freddamente) - A questo punto credo non ci sia più nulla da aggiungere.(pausa, improvvisamente, sbottando) Impostore, infingardo e (arrancando) dopo mi verranno in mente tutte in una volta. (fissando Pola) come osa tradirmi senza avvertirmi? Ah, me lo sentivo, o se me lo sentivo. ...(con un leggero balbettio nervoso ) sai che scusa ha architettato per il suo subdolo intrallazzo? Una crisi, aveva bisogno di starsene in solitaria meditazione, a scrivere, dice lui.....a ..(bloccandosi) no, meglio di no, o divento scurrile...ma cosa crede ....solo perché è la prima volta (pausa, dubbiosa) e se non fosse la prima volta? Se fosse successo altre volte? quel giorno che è stato ricoverato per quell’intervento....


POLA (sospirando) Clarissa, ha subito un’operazione d’ulcera e tu sei stata con lui tutto il tempo.


CLARISSA (d’acchito) - Ma non durante l’intervento chirurgico!


POLA(sbottando sorpresa) - Sei gelosa, tu sei gelosa! Scommetto che Martin non ne ha il più pallido pensiero!


CLARISSA - Non gli ho mai dato modo di scoprirlo e poi non sono affatto gelosa!


POLA - Come no, si vede che ti è indifferente. Fai bene a dar sfogo alla tua rabbia, ci sono situazioni dove la signorilità è superflua! 


CLARISSA (lasciandosi cadere sul divano) - Non l’avrei mai immaginato, da Martin mi sarei aspettata di tutto, ma non questo, questo no ( improvvisamente quasi sconsolata, il volto fra le mani, con un’incrinatura della voce) fa male, accidenti se fa male! (inizia un pianto sommesso)

Silenzio Pola va al mobile bar, riempie due bicchieri. Si avvicina a Clarissa, le si siede accanto.


CLARISSA (alzando la testa, asciugandosi le lacrime, prende il bicchiere dalle mani di Pola, beve d’un fiato, poi si alza, con molta calma) - Sto bene, sto bene, non mi farò certo prendere dall’ansia. Proseguiamo nel nostro programma. Vado a vestirmi!


POLA - Ohi, ohi, non mi convinci quando passi da uno stato malinconico all’euforia 


CLARISSA - Malinconica io? E da quando? sono in vacanza e vorrei distrarmi se permetti e non ti ci mettere anche tu ora......va tutto bene...!


POLA(sarcastica) - Si vede....alla grande!

Clarissa si avvia verso la camera, entra. Squilla il telefono. Pola alza il ricevitore.


POLA - Pronto? Sì, questa è l’abitazione della signora Winter, ma non sono la signora Winter, no, visto il marito non mi piacerebbe (ascoltando) anche lei ha una moglie che non la capisce? Sua moglie ha tutto il mio appoggio! Ora mi passa la comunicazione? Pronto? Pronto? (dopo una breve pausa) Martin?!? Dove sei? Spero lontano da ogni avamposto civile! No, Clarissa non c’è. No, caro, non sente affatto la tua mancanza. Certo che ci divertiamo, ci stiamo dando da fare, che significa? Quello che ho detto! (riattacca)

Clarissa esce dalla camera. Indossa un abito da passeggio


CLARISSA - Non sei ancora pronta?


POLA - Dammi dieci minuti (esce)


Clarissa rimasta sola si versa da bere, accende la radio, si toglie le scarpe e si muove al ritmo della musica. Le luci si attenuano.



SCENA TERZA

E’ notte inoltrata. la scena e’ al buio. da fuori si odono voci e musica: la vetrata del terrazzo e’ aperta. Pochi istanti e il soggiorno si illumina, dall’ingresso entrano Pola e Clarissa in atteggiamento euforico, canticchiando. Ridendo si lasciano scivolare,una sul divano l’altra sulla poltrona.

POLA ( ridendo) - Non mi sono mai divertita così tanto, uno spasso!


CLARISSA (togliendosi le scarpe) - Lo ripeti ogni qualvolta rientrando dai tuoi bagordi!


POLA - E’ diverso ora. Siamo all’estero ed è notorio che lontano dal proprio paese ci si trasforma, miriadi di novelli mister Hyde che vagano alla ricerca di pulsioni, sensazioni...brividi e misteriosi incontri... ( scoppia a ridere)


CLARISSA - Parla per te, perché ci si deve complicare la vita anche quando non è necessario, io non ho mai sentito l’esigenza anche adesso che un certo sospetto mi attanaglia.


POLA - Tu cara non fai testo, sei un caso irrecuperabile, sempre innamorata dello stesso individuo con le lucciole negli occhi ogni volta che lo nomini, possibile che quell’uomo non se ne accorga? No altrimenti non si comporterebbe da idiota, svolazzando come un moscone senza meta!


CLARISSA (sospirando) -Se è per questo nemmeno io ho fatto attenzione ai suoi cambiamenti,e forse è questo che ci ha leggermente allontanati....o forse no....non so....!


POLA (energicamente) - Martin mettilo in una scatola e dimmi se stasera non ti sei divertita...Dai, su...e ammetti che ti sei divertita!


CLARISSA (sbuffando) - Sì, mi sono divertita...ma era un sano divertimento senza secondi fini.


POLA -(fissandola) Stasera....domani, non si sa ( alzandosi in piedi, accennando ad un passo di danza latina) o come mi piace la conga.....!


CLARISSA (con tono assonnato) - Già, hai ballato tutta la sera con quel tipo molto carino e così spaventosamente giovane!


POLA - Che dici, avrà più o meno la mia età!


CLARISSA - Appunto....non è terribile?


POLA (sospirando) -Mi chiedevo quanti secondi avresti fatto trascorrere prima di iniziare la litania ! 


CLARISSA (alzandosi) - Ne parliamo quando avrai raggiunto la mia di età!


POLA (sbottando) - Santa pazienza.. hai solo 45 anni, una donna comincia a questa età a crescere, fa progetti e se ne sbatte dei giudizi altrui, non ha da perdere nulla, può solo dare quello che ha conquistato con l’esperienza, tu se nel fulgore della passionalità e.....


CLARISSA-E di una breve e significativa avvisaglia della menopausa.....

Pola la guarda seria poi scoppia in una sonora risata


CLARISSA - Non ci trovo nulla di buffo....prima o poi il momento fatidico arriverà!


POLA - Tu non sei vicina alla menopausa ma ad un analista senz’altro se la tua fissazione continua!.


CLARISSA - Chi può dire che succederà fra pochi giorni, mesi, anni......


POLA - Perché non organizziamo una tavola rotonda sui vari cicli mestruali delle donne che temono di invecchiare, perché è di questo che si tratta e basta...!


CLARISSA - Che fai...sfotti?


POLA - Ebbene sì....ma sei tu che mi provochi !


CLARISSA - Uffa.....va bè, avrò esagerato un po'..


POLA - Solo un po'? E’ un eufemismo......Per me facendo così vuoi nascondere quello che ti rode. Parliamone apertamente. Tuo marito ha un’amante!


CLARISSA(sobbalzando) - Vorrei non pensarci....ma non ci riesco!


POLA - Giuro che strozzerò Martin appena l’avrò tra le mani!


CLARISSA - Non prima che l’abbia fatto io!


POLA - In attesa della liberazione che ne diresti di un brindisi a suggellare in allegria la serata?


CLARISSA - Ma sì..tanto piangermi addosso non serve a capire quello che non funziona..


POLA (preparando i cocktail) - Se ci pensi bene da tutta questa storia si può trarre un elemento positivo!


CLARISSA - Sarebbe?


POLA - Che potrai riposare in pace e dormire con chi ti pare.....


CLARISSA - Dove sta la differenza?


POLA (ammiccante) - Non lo intuisci? ( le allunga il bicchiere)


CLARISSA - Adesso sì, non addentrarti nei particolari....(riflettendo) sai, non voglio precipitarmi nelle decisioni a caldo.....devo rifletterci attentamente...


POLA - Ho molti amici, te li presento tutti!


CLARISSA - Non in quel modo.....Voglio riordinare la mia vita matrimoniale per quanto è possibile!


POLA - Perché? Hai ancora una vita matrimoniale?


CLARISSA - Sì, l’ipotesi di una separazione si deve prendere in considerazione quando si analizza quello che è successo,vorrei farlo coi miei tempi e con il mio metodo....non so ancora quale, ma lo troverò.. (riflettendo) sai, magari quello che sembra non è quello che è può avere una spiegazione logica.....


POLA ( perplessa) - Se lo dici tu.! Adesso fammi la cortesia di non parlarmi più di Martin per sempre se ti è possibile, ma dubito che la supplica abbia effetto! (alzando il bicchiere) Intanto brindo!


CLARISSA (osservando l’amica) - Mi stavo chiedendo se sei mai stata innamorata!


POLA - Se dovesse accadere sarò il più lontano possibile!


CLARISSA (sorridendo) - Beata te che hai queste certezze. (stancamente) Ti ringrazio di aver sopportato il mio stato d’animo altalenante...ora vado a dormire! Ciao!


POLA (seduta, allungando le gambe, sorseggiando rilassata il cocktail) - ..Notte, cara...


CLARISSA (sulla soglia della camera, esita, si volta e improvvisamente) - Di quanto più giovane?


POLA (voltando la testa, sorpresa) - Cosa?!?


CLARISSA (ritornando verso l’amica) - Perché sicuramente sarà più giovane di me!


POLA - Ma chi?!?


CLARISSA (energica) - Quella!!


POLA (con un sospiro) - Ti riferisci all’amante o presunta tale di Martin?


CLARISSA - Quella certo!


POLA - Uffa, non la conosco, per me potrebbe avere anche novant’anni!


CLARISSA - Non essere evasiva, sarà certamente una più giovane. Ho scoperto che Martin ha prenotato una visita per un lifting!


POLA (indifferente) - Ma guarda, ne avrà da fare quel chirurgo!


CLARISSA - Non essere cattiva, Martin ha solo 55 anni ed è un uomo affascinante, ma ha le sue piccole manie.


POLA - Mi dici come mai vuole tirarsi la faccia?


CLARISSA - Ha un io piuttosto vanitoso.....ma ritorniamo al tema precedente (con ansia) davvero non la conosci?


POLA (fissandola) - Ti ripeto no..poi no e no! Non risolverai il problema arrovellandoti su come sia fatta o quanti anni ha. Fatti una dormita e domani ne riparleremo(alzandosi, sollevando l’amica per un braccio) su..a nanna!


CLARISSA (con un lamento) - Non ho voglia!


POLA (trascinandola) Si che ne hai (aprendo la porta della camera) se stai buona ti canto la ninna nanna!


CLARISSA (ridendo) - Ma piantala! (entra seguita da Pola)

La scena rimane vuota. Un uomo entra dalla terrazza. Giovane, sui 35 anni. Si aggira incuriosito.

POLA (entrando in scena in quell’istante, d’acchito) - E lei chi è? Se è un ladro si sbrighi e non faccia rumore!

L’uomo si volta

POLA (sorpresa) - Michael!?


MICHAEL (sorridendo gioviale) - Carissima ti trovo in splendida forma!


POLA - Questa non è una buona motivazione per giustificare la tua presenza in casa d’altri. Da quanto ti trovi sul terrazzo e come sei entrato?


MICHAEL - Calma, un quesito per volta, ho svegliato il vostro portiere...


POLA(perplessa) - Abbiamo un portiere?....Continua!


MICHAEL - Gli ho detto che sono il tuo fidanzato e che desideravo farti una sorpresa, mi ha aperto la porta, pensa se fossi stato un ladro vero, ha creduto alla mia storiella, sfido io si è preso una mancia da favola.Quando vi ho sentito arrivare mi sono nascosto sul terrazzo....Devo essermi anche addormentato....non la finivate più di chiacchierare tu e la tua amica!


POLA (seccata) - Il mio cosa?!


MICHAEL (cercando di abbracciarla) - Solo un piccolo stratagemma per rivederti! Non lo trovi romantico?


POLA (veemente) - No e giù gli artigli e tanto per puntualizzare io non ho mai espresso la volontà di avere con te incontri ravvicinati!


MICHAEL - Il nostro breve incontro è stato sufficiente per farmelo capire!


POLA - Quella è un’altra commedia e l’unica cosa che ci accomuna è la stessa città!


MICHAEL (euforico) - E non è meraviglioso che due esseri unici come noi si siano incontrati per caso in una città come Venezia? A Londra non sarebbe mai accaduto!


POLA - Avrei dovuto rimanerci!


MICHAEL - Speravo mi trovassi almeno accattivante!


POLA - Non lo so ancora! 


MICHAEL - Ho una vaga speranza?


POLA - Te lo dirò nelle prossime ore o giorni o decenni, adesso sei pregato di andartene!


MICHAEL(perplesso) -Ma non ti senti almeno un po' lusingata dal mio corteggiamento!


POLA - No!

I due non si accorgono di Clarissa che esce dalla propria camera li osserva per un attimo prima di entrare in cucina.


MICHAEL (raggiungendo l’ingresso, voltandosi, tono acceso) - Ecco quello che mi piace di te,l’ardore !(esce)

Pola scuote la testa, si volta e vede Clarissa sulla soglia della cucina con un bicchiere in mano.


CLARISSA (andando verso la propria camera) - Acqua o sali minerali.? (voltandosi) Non male, dovresti frequentarlo più spesso!


Dopo che Clarissa ha chiuso la porta della stanza Pola osserva la porta d’ingresso, si lascia scivolare sul divano e coprendosi il viso con un cuscino scoppia a ridere!

Buio!



SCENA QUARTA

E’ giorno. In scena seduto ad un tavolo apparecchiato per la prima colazione vi è un giovane di circa 20 anni. Sta leggendo un quotidiano. Alza lo sguardo dalle pagine poi le piega con cura. va allo scrittoio e appoggia il giornale.Si sposta osserva i mobili intorno. va verso la libreria, sceglie un libro poi fischiettando si dirige sul terrazzo. Entra in scena Clarissa, esce dalla camera. è già vestita in abiti da passeggio. Attraversa la scena va alla porta d’ingresso, si blocca sulla soglia, torna indietro e osserva perplessa la tavola.


DANIEL (rientrando) - Buongiorno mamma!


CLARISSA (voltandosi, sussultando) - Daniel!?!


DANIEL (andando verso di lei, la bacia sulla fronte) - Tutto bene grazie...oggi è una giornata molto calda!


CLARISSA - Lieta della notizia, quando sei arrivato?


DANIEL- Stanotte da Roma, ho evitato di disturbarti.....


CLARISSA (titubante) - Hai bisogno di soldi?


DANIEL (serafico) -Che io sappia no...!


CLARISSA - E allora?


DANIEL ( pensieroso) - Sono con degli amici, resterò per qualche tempo, non infinito così ti rilassi subito. Sono miei compagni d’Università..non ti spiace se resto?E poi volevo festeggiare insieme a voi l’anniversario dei nonni e il compleanno di Pola.


CLARISSA ( al figlio. sorridendo) ma certo che non mi spiace....resta pure quanto vuoi!


DANIEL (avviandosi all’ingresso) - Sai mamma, ho trovato la casa impregnata di un certo disordine, spero sia una cosa passeggera! (esce)

Pola esce dalla sua camera. Indossa un accappatoio.

POLA (sedendosi al tavolo, guarda l’amica) - Ciao Clarissa, hai un’espressione di disgusto o quasi, ti faccio questo effetto al mattino?


CLARISSA - L’alieno è qui!


POLA (versandosi del caffè) - Tuo marito?

CLARISSA (sedendosi al tavolo, versandosi del the, d’impeto) - Mio figlio!


POLA (serafica) - Significa che resta a cena stasera? Questa casa sta diventando come la sala d’aspetto di una stazione!


CLARISSA (irritata) - Non parlarmi di stazioni o treni!


POLA (sarcastica) -Gli aeroporti vanno meglio?


CLARISSA (sorseggiando, mugugnando) - Quel ragazzo è spaventosamente legnoso per avere la sua età. 


POLA - Gli hai chiesto il permesso per uscire e te lo ha negato? 


CLARISSA (dopo una breve pausa, con finta indifferenza) - A proposito, buon compleanno!


POLA (distratta, mugugnando) - Grazie.....


CLARISSA (insinuante) - Hai l’aria turbata....da qualcosa o da.....qualcuno?


POLA (con vivacità) - Che sciocchezze!


CLARISSA - Come il tipo di stanotte!


POLA (appoggiando la tazza con vigore,fissandola torva) - Clarissa stai insinuando?


CLARISSA - Esplicitamente !


POLA - E pensare che tu non pubblichi libri cretini dalle trame mielose e sentimentali, da dove ti viene questo lato oscuro?


CLARISSA - E’ un segreto?


POLA - Una facezia non sconvolgente....parliamo invece di cose serie!


CLARISSA - Ti prego non ritornare su quel tasto!


POLA - E invece sì, ignorarlo non ti fa bene!


CLARISSA- Dovresti essere soddisfatta del risultato ottenuto con la tua terapia d’urto!


POLA - Tu sei umiliata, offesa e ferita,.ammettilo!


CLARISSA (d’acchito) - Non ne voglio discutere ora!


POLA - E’ necessario!

Squilla il campanello d’ingresso. Le due si guardano interrogativamente.

CLARISSA /POLA (insieme) - Aspettavi qualcuno?


CLARISSA (dirigendosi alla porta d’ingresso) - Io no, vorrei proprio sapere....(apre e di fronte si trova Martin, richiude la porta finendo la battuta).....chi è..


POLA - Bè...chi era?


CLARISSA (voltandosi, nervosa) - Pretendete che io sappia tutto lo scibile umano….non sono perfetta (veemente) va bene?!? (attraversa la scena entra in camera e sbatte la porta)

Il campanello suona ripetutamente. Pola va ad aprire. Martin entra di slancio


MARTIN - Mia moglie dov’è?

Pola squadra l’uomo poi si volta allontanandosi. Va verso la propria camera.

MARTIN (alterato) - Ehi tu, dove credi di andare?


POLA - In camera mia o avevi altri progetti per noi ....(strizzando un occhio, ironica) caro?


MARTIN - Ti ho chiesto dov’è mia moglie.


POLA (sibillina) - Mah, chissà, un giorno le mogli sono qui e un giorno là, chi può dirlo?(entra in camera)


MARTIN (urlando) - Clarissa...Clarissa!


CLARISSA (uscendo dalla camera, guardandolo ) - Sei proprio tu, avrei dovuto intuirlo dall’urlo! Come mai da queste parti? Non eri in ritiro spirituale o quasi?

Martin fa per abbracciarla, ma lei si scosta.

MARTIN (leggermente imbarazzato) - Ti chiederai cosa ci faccio qui dopo tutto il trambusto che ti ho procurato.


CLARISSA - Effettivamente sì!


MARTIN - Suppongo tu pretenda delle spiegazioni!


CLARISSA (accendendosi una sigaretta, freddamente) - Com’è andato il viaggio a New York?


MARTIN - Ecco appunto... Veramente non sono mai partito per New York!


CLARISSA (osservandolo attenta) - E il tuo periodo lontano da noi mostri invadenti dove l’hai trascorso?


MARTIN - Capisco la tua contrarietà, posso spiegare....


CLARISSA - Non affaticarti ad inventare chissà quale scusa, non ci crederò mai!


MARTIN -Sorvolo su questa tua improvvisa acidità, dovresti essere contenta che abbia modificato il mio programma (tono suadente) Ho capito che mi mancavi tantissimo e mi sono comportato da sciocco (con un ampio sorriso) chissà cosa mi ha preso. Sono pronto a rimediare (va verso la scrivania, solleva il ricevitore del telefono, euforico) Vedrai, dimenticherai presto questo episodio, prenoto un tavolo in quel ristorantino di Murano dove abbiamo trascorso giornate indimenticabilmente romantiche (parlando al telefono) Sì , va bene aspetto in linea.

Martin fischietta, gira le spalle a Clarissa che lo guarda con rabbia agitando i pugni , si volta e la donna con si siede compitamente sul divano. 


MARTIN (al telefono) Si attendo..(a Clarissa) Ho telefonato per avvertirti che stavo arrivando, ma ha risposto Pola...(contrariato) potresti rispondere tu al telefono di casa tua, anzi, casa nostra...(fissandola, sorride tronfio) vedrai che bella giornata trascorreremo insieme!

POLA (uscendo dalla camera, a Martin) - Sei ancora qui?


MARTIN (torvo) - Chi ti ha detto d’uscire dal tuo antro?


POLA - La strega madre!


MARTIN (al telefono) - Si, un tavolo per due, alle 13 (a Clarissa) per te va bene tesoro? (sempre al telefono) certo che non dicevo a lei, di che si immischia..? Come sarebbe a dire ho cominciato io? 


CLARISSA (con un sospiro, sconsolata, a Martin) Vuoi smettere di maltrattare quel poveretto?


MARTIN - Poveretta tesoro, è’ una donna (al telefono)non stavo parlando con lei, ovvio che lei lo sappia, ma no, non che è una poveretta..oh mio Dio com’è difficile farsi capire al giorno d’oggi…(irritato al telefono) lo stavo spiegando a mia moglie, che lei è una donna non che è una poveretta, vuole star zitta per favore? (alzando la voce) pronto...pronto....(riattacca, a Clarissa) lo sai che ha fatto?Ha riattaccato, certo che la gente è maleducata e strana! (continuando imperterrito, lo sguardo illuminato) ma ho già un altra soluzione, mentre vado a prendere il mio bagaglio mi fermo in un posticino intimo e prenoto un tavolo ( va verso l’ingresso,voltandosi, a Clarissa) tu aspettami, sarò di ritorno al più presto! ( esce)


Clarissa e Pola si guardano perplesse. Clarissa va al mobile bar, riempie un bicchiere. 


CLARISSA (guardando Pola ) - Non un commento, non una sola parola. Calma, devo stare calma ( dopo una breve pausa, urlando) giuro che gli leverò la pelle strato per strato...(quietandosi) no..devo pensare..devo stare calma..calma!


POLA - Non lo hai affrontato?


CLARISSA - Ma l’hai visto? Per lui è tutto come prima e non sa che io so anche se non so ancora nulla o almeno so in parte... (sedendosi) prima gli voglio dare la possibilità di raccontare la sua versione!


POLA - E ti illudi che ti dirà la verità?


CLARISSA (titubante) - Magari sì. In fondo Martin è il tipo d’uomo che non riesce a nascondere la verità a lungo(alzandosi di scatto)se ha deciso di raggiungermi qualcosa è accaduto (esitante, fissandola) che ne pensi?


POLA - Che tuo marito è a una svolta, diventerà un estraneo. Corri al riparo sino a che sei in tempo o finirai per stendere un velo pietoso su quello che una volta era il tuo perfetto matrimonio!


CLARISSA - E’ una prospettiva orribile e rifiuto un futuro così squallido.


POLA - E che escogiterai?…


CLARISSA (sguardo luciferino) - Troverò un sistema, inventerò...


POLA (osservandola) - Secondo me minaccia una separazione vedrai come scondinzolerà quieto! Anzi, non minacciare, fallo e basta!


CLARISSA ( andando verso l’ingresso) - Nel frattempo potresti parlarmi del tuo uomo misterioso!


POLA (seguendola) - Io non ho nessun uomo misterioso!


CLARISSA (aprendo la porta) - Questo lascialo stabilire a me, mia cara!

Le due donne escono. Buio







SCENA QUINTA


Primo pomeriggio. In scena Martin che sta camminando nervosamente, ogni tanto va sul terrazzo poi rientra, fissa costantemente l’orologio. Entra Daniel dalla porta ingresso.

MARTIN (sorpreso) - Daniel?!?


DANIEL (senza scomporsi) - Ciao papà perchè sei qui?


MARTIN - Spiritoso, mi pare naturale trovarmi a casa mia!


DANIEL - Mamma lo sa?


MARTIN (irritato) - Che domanda, certamente, anzi le avevo raccomandato di aspettarmi,dovevamo uscire a pranzo insieme,ma tua madre sarà in giro con Pola e sicuramente avrà scordato l’appuntamento. ....( al figlio) ascolta, dovresti darmi le tue chiavi,ne faccio una copia!Mi ha aperto il portiere dopo che mi ha sguinzagliato appresso il suo cane, non voleva credere fossi il marito di mia moglie, si è calmato appena gli ho fatto vedere il passaporto e ancora dubitava, non si capacitava che una signora così educata e perbene come la signora Winter mi avesse sposato. Veniamo in questa casa ogni estate impossibile che non sappia chi sia... l’ha fatto intenzionalmente!


DANIEL( sospirando) -Rassegnati papà, hai la capacità di irritare gli altri solo guardandoli. (dopo una breve pausa) Le tue chiavi che fine hanno fatto?


MARTIN - Credo d’averle dimenticate o peggio ancora perse!


DANIEL - Se le hai perse dovresti fare denuncia e dirlo alla mamma!


MARTIN (scrollando le spalle) -Il pensiero non mi sfiora minimamente, sicuramente le ho lasciate a casa!


DANIEL - Quale delle due?


MARTIN - Come sarebbe a dire? Casa nostra, a Londra 


DANIEL - Papà, tu sai che gioco a scacchi con il figlio di Simmons, il redattore della cronaca sportiva del tuo giornale...


MARTIN - E con questo?


DANIEL - Dopo aver mosso il suo alfiere e bevuto la sua cioccolata calda.....ti parlo di circa sei mesi prima della mia partenza per Roma...


MARTIN (esasperato) - Daniel, ti informo che hanno inventato la sintesi!


DANIEL (sistemandosi la giacca) - So, per voce del mio amico che hai affittato un piccolo appartamento a pochi isolati dal tuo club!


MARTIN (sbottando, sollevato) - E allora? Mi serve come studio e tua madre lo sa!


DANIEL - Quello che non sa è che hai affittato questo appartamento in coincidenza con la conoscenza di una signorina di professione attrice o aspirante tale. (con gravità) Papà, sappi che hai la mia completa disapprovazione!


MARTIN (sbottando) - Per fortuna del mondo civile la Santa Inquisizione è scomparsa anche se ti farebbe piacere ripristinarla! E tanto per avere informazioni più dettagliate il rapporto fra me e quella signorina è strettamente professionale e non ti riguarda!


DANIEL . - Inizialmente sarà stato così, ma poi ti sei lasciato prendere dal fascino del proibito non facendo attenzione che nella tua poca esperienza di intrighi extra coniugali non sei stato sufficientemente discreto. Almeno una decina di persone ti hanno visto in un locale per lo più frequentato da persone che conoscono sia te che la mamma. Ti convieni troncare definitivamente prima che le voci si diffondano oppure sii più furbo. Propenderei per la prima soluzione, ma se continui evita i pettegolezzi e le pessime figure!


MARTIN (collerico) - Ma che ne sai tu saputello ipocrita e in quanto a chi mi ha visto me ne sbatto di loro e se osano insinuare qualsiasi cosa davanti a tua madre li prenderò a calci e senza chiedere il permesso! (fissandolo) e tu invece di sputarmi addosso il tuo veleno perché non ti sei precipitato da tua madre a rivelarle quella che per te è una tresca?


DANIEL - La motivazione è che non mi pareva molto elegante e poi voi due dovete sbrigarvela da soli!


MARTIN (insinuante) - Sai mio caro figliolo parlerò con tua madre, le spiegherò come mai non sono andato a New York poi con contrizione le accennerò a certe voci che girano su me e una certa ragazza, sarò talmente convincente che mi crederà senza fiatare!


DANIEL - Vorrei sapere come farai senza insultare la sua intelligenza.


MARTIN - So come fare e tu mi aiuterai.


DANIEL (stupefatto) - Non farò niente di simile!


MARTIN - Certo che lo farai, per il quieto vivere lo farai o scegli di andare a rivelare quello che sai a tua madre, ma dovrai confrontarti con me, sarà molto dura ti renderò la vita impossibile! 


DANIEL (rabbuiato, brontolando) - E va bene, ma lo faccio solo per la mamma....!!


MARTIN (euforico)- Così mi piaci (battendogli una mano sulla spalla) figliolo! Non devi far altro che tenerla impegnata fino a che non avrò risolto le cose con tua madre!


DANIEL (frastornato) - Tenere impegnata chi?


MARTIN ( sedendosi, con tono quasi sussurrato) - Sì, insomma, Sarah, la ragazza..è qui...a Venezia!


DANIEL(trasalendo) - O buon Dio, e come ha fatto?


MARTIN (irritato) - Ha preso un aereo come vuoi che abbia fatto!


DANIEL(spaventato) - Le hai detto di seguirti? Sei folle, completamente incosciente!


MARTIN - E’ stata una sua libera iniziativa. Si è messa in testa che presto chiarirò la situazione con mia moglie....


DANIEL (sarcastico) - Chissà che le avrai promesso.....


MARTIN - Assolutamente nulla (fissandolo) non fare quell’espressione beota...può essere che abbia interpretato male certe mie frasi oppure mi trova irresistibile....


DANIEL (perplesso)- Quella ragazza avrà poco più della mia età e perché dovrebbe trovare un uomo della tua età così irresistibile da procurare e procurarsi guai?


MARTIN - Questa domanda è piuttosto impertinente (dopo una breve pausa) e per risponderti a tono può darsi che mi trovi brillante e charmant, al contrario di certi giovincelli spocchiosi!


DANIEL - Troverà brillante e attraente la tua professione di critico teatrale!


MARTIN (severo) - Sei offensivo e ti diffido nel continuare nelle insolenze. Datti da fare per intrattenerla e basta, vedrai che appena la conoscerai meglio supererai i tuoi pregiudizi!


DANIEL - Su questo non ci contare troppo! E sappi che se ti do corda è per la speranza che questa storia sia solo un buco nell’acqua e poi....lo faccio solo....


MARTIN (sbrigativo) - Sì va bè..solo per tua madre ( va alla scrivania, scrive un biglietto poi lo consegna al giovane) ecco tieni, questo è l’indirizzo del suo Hotel. mi raccomando, a costo di legarla non farla andare da nessuna parte...ora vai..sbrigati!


DANIEL (brontolando, va verso l’uscita) - Questo è un vero sopruso, un attentato ai diritti filiali (sulla soglia, voltandosi) un..un ....


Martin chiude la porta


DANIEL (fs) - Un volgare uso dell’autorità paterna!


MARTIN (alzando la voce) - Muoviti!


DANIEL (fs,frettolosamente) - Vado!


MARTIN (strofinandosi le mani, con soddisfazione) - Sta andando tutto come previsto...Un ritocco qui e un ritocco là e sistemerò la situazione...(sospirando) Clarissa, la devo tranquillizzare poi sarà fatta (dopo una breve pausa, perplesso) già..ma cosa? (scrollando le spalle) un problema alla volta....


Suona il campanello d’ingresso. Martin va ad aprire.

MARTIN (aprendo, fissando davanti a sè) - Buongiorno! (bruscamente) e lei chi è?


MICHAEL (entrando) - Buongiorno (allungando la mano) sono Michael Morgan!


MARTIN (ignorando la mano tesa, andando al centro della scena) -Non mi pare che ci conosciamo o sì?


MICHAEL (accomodandosi sul divano) - Non direttamente, leggo spesso i suoi articoli..sono un appassionato di Teatro e molto informato. Lei ha una penna molto sferzante (fissandolo) non ha molti amici vero?


MARTIN (guardandolo torvo) - Più di quanti si immagina....


MICHAEL (continuando con tono leggero) - Sa che l’ho intravista nel foyer del Royal Shakespeare Theatre circa tre mesi fa, era in compagnia di una graziosa signorina, credo fosse sua figlia!


MARTIN (sorridendo forzatamente) - Io ho un figlio maschio!


MICHAEL ( guardandolo insinuante) - Mi scusi, sono stato malizioso?


MARTIN (tranquillo) - Niente affatto (disinvolto) vuole bere?


MICHAEL - Un’acqua tonica grazie!


MARTIN (andando verso il mobile bar) - Signor...che sbadato ho scordato il suo nome....


MICHAEL - Morgan..Michael Morgan!


MARTIN (allungandogli il bicchiere) - Signor Morgan, appurato che io non ho avuto la possibilità di fare la sua conoscenza in quella circostanza nè in altre arguisco che lei non sia qui per me...(pausa, con sospetto) conosce mia moglie?


MICHAEL - Non personalmente. speravo di incontrarla ad un premio letterario del quale lei presiedeva la giuria! Sono ammirato dall’eleganza e dall’intelligenza di sua moglie e poi è ....è....


MARTIN (interrompendolo seccato) - C’è qualcuno in questa casa che conosce personalmente?


MICHAEL - Ah certo, sono un amico della signorina Pola Sherwood!


MARTIN (sbottando) - Ha tutta la mia comprensione!


MICHAEL - Prego?


MICHAEL - Nulla, invece la signorina Sherwood dove l’ha incontrata?


MICHAEL - Proprio a Venezia, abbiamo trascorso una deliziosa serata. Pola è quel tipo di donna dalla personalità pepata che intriga non le pare?


MARTIN - No, su me ha un effetto sinistro!


MICHAEL - Non comprendo....


MARTIN - Continui, cos’altro l’ha colpita in quella donna ?


MICHAEL (tossicchiando, ammiccante) -Siamo fra uomini, non c’è bisogno di sottolinearlo eh?


MARTIN - Questo è affar suo ( cambiando tono) si ferma per molto a Venezia?


MICHAEL - Ero venuto proprio per avvertire Pola, dovrei partire questa sera,ma prima volevo salutarla!


MARTIN (non trattenendo la propria soddisfazione) - Le darò io i suoi saluti. Pola è a far shopping con mia moglie....faranno molto tardi...(frettolosamente) ora se permette io avrei da fare....


MICHAEL (traendo un biglietto dalla tasca della giacca,alzandosi, allungandolo a Martin) - Questo è il mio biglietto da visita, lo dia a Pola...


MARTIN (quasi spingendolo a forza) - Si figuri, è già fatto...(prende il biglietto e si volta andando verso la camera)


MICHAEL (fra sè) - Che razza di cafone presuntuoso!(esce)


MARTIN ( fra sè) - Che razza di spocchioso imbecille! (entra in camera)


Martin dopo un attimo rientra in scena


MARTIN (sospirando)- Finalmente si è levato dai piedi....(guarda il biglietto da visita, lo strappa) ...Caro signore il suo biglietto è giunto al destinatario....(ghignando) ehe..eh.... 

Martin rientra in camera mentre si apre la porta d’ingresso. Entrano Clarissa e Pola


POLA (lasciandosi scivolare stancamente sul divano) - Ma come mai questa città è circondata solo da acqua?


CLARISSA (togliendosi le scarpe) - Siamo a Venezia e l’acqua non è un optional e poi cosa vorresti, che fosse circondata da martini e gin and tonic?


POLA - Sarebbe un’idea gustosa (cambiando tono) non c’entra niente, ma levami una curiosità, perché ti toglie sempre le scarpe?


CLARISSA - Non sempre solo quando sento un certo formicolio ai piedi. Mi succede quando qualcosa nella mia vita è in allarme. E’ una specie di barometro!


MARTIN (uscendo dalla camera, seccato) - Ben tornate, mi congratulo!


CLARISSA (a Pola) - Che ti avevo detto?


MARTIN (nervosamente, a Clarissa) - Ti ricordo che avevamo un appuntamento a pranzo. Non hai mai dimenticato i nostri appuntamenti....


CLARISSA ( soave) - Davvero? Che sbadata. Che posso fare per farmi perdonare?


MARTIN (acido) - Devo parlarti...(guardando Pola) in privato possibilmente!


POLA (alzandosi, a Clarissa) - Se hai bisogno...urla! (va verso la propria camera, entra)


MARTIN - Quella donna mi farà ritornare l’ulcera!


CLARISSA (sibillina) - Non credo dipenda da Pola se ti ritornerà l’ulcera, ma dal tuo modo di comportarti ultimamente, sai, gli stress prolungati di un certo tipo non giovano alla salute!


MARTIN (guardandola senza capire,dopo una breve pausai) - Allora, come ti ho detto sono pronto a darti delle spiegazioni. Innanzitutto mi sentivo piuttosto malinconico dopo quella stupida discussione avvenuta fra noi. Non sono partito per New York, volevo riflettere su di noi..ma è stato solo un attimo passeggero. La mia è stata solo una puerile bugia. Ho approfittato di quei giorni per rifugiarmi in campagna da Max!


CLARISSA (insinuante) - E ci sei andato in treno?


MARTIN (perplesso)- In treno? Lo sai che detesto le stazioni e quella calca umana che le affolla! Ci sono andato in auto. 


CLARISSA - E in campagna non hai fatto nessun incontro?


MARTIN - No, mi sono riposato, ho scritto e ho pensato molto a te, al nostro rapporto. Facciamo un viaggio , che ne diresti di una crociera? 


CLARISSA (osservandolo a lungo, stizzita) - Tutto qui?


MARTIN - In che senso? Potresti provare un guizzo di contentezza, non ti ho proposto una gita in autobus nel deserto del Sahara!


CLARISSA (voltandosi) - Come sei dolce....., ma ho mal di testa!


MARTIN (perplesso) - E pensi ti durerà a lungo?


CLARISSA - A questo punto non so...le mie emicranie arrivano e se vanno all’improvviso!


MARTIN (guardandola perplesso)-Tu non hai mai avuto emicranie! Come mai sei così sfuggente?


CLARISSA - Io?! Noooo...tu, magari vuoi aggiungere altro!


MARTIN (fissandola) - Clarissa, sei strana.....!


CLARISSA - Non so chi lo è di più fra noi due....(traendo un lungo sospiro) meglio che te ne parli o.....

In quel momento entra Daniel. s’accorge della presenza del padre e sta per tornare indietro.


MARTIN (veemente) - Daniel che ci fai a casa..a quest’ora?


CLARISSA(con sguardo interrogativo ) - Perché? Dove dovrebbe essere?


MARTIN - A prendermi le sigarette!


CLARISSA - Tu non fumi!


MARTIN - Ah sì? E da quando?


CLARISSA - Che cos’è questa storia? Cosa state complottando?


MARTIN (noncurante) - Ma niente....(guarda Daniel) avanti diglielo...


DANIEL (sbigottito) - Eh.....!? Ma..ma...


MARTIN - Mio caro ragazzo, nasconderlo non serve ( a Clarissa) e va bene..mi hai scoperto, ho chiesto a Daniel di ritirare un regalo che avevo acquistato per te, volevo farti una sorpresa!


CLARISSA - Ah sì ? E dov’è?


DANIEL - Dov’è cosa?


CLARISSA - Il regalo....


MARTIN ( a Daniel) - Già..dov’è?...(tastandosi la giacca, infila la mano in una tasca e trae una collana di brillanti) ..ma che stupido...l’avevo in tasca!


DANIEL - Sono senza parole!


CLARISSA - Siamo in due .....


MARTIN (avvicinandosi a Clarissa, languido) - La indosseresti insieme all’abito che ti ho regalato per il tuo compleanno?


CLARISSA (sospirando) - Martin, ascolta.....(scostandosi)


MARTIN (sbuffando) - Clarissa se è un gioco io non mi sto divertendo...che hai? C’entra per caso la tua uscita di ieri sera con Pola? Chi hai incontrato?


CLARISSA (guardandolo tono risentito) - Dici a me chi ho incontrato? Inizia tu!


MARTIN- E che ne so io chi hai incontrato tu!


CLARISSA - Non parlavo di me...ma (guarda il figlio) se permetti è una questione delicata....


DANIEL (annuendo) - Ho capito....me ne vado!


Daniel si dirige verso l’uscita. Apre la porta e sulla soglia vi è una ragazza con un borsone.


MARTIN (sbigottito) - Sarah?!?


CLARISSA (alla ragazza) - Buongiorno..( a Martin) la conosci?


MARTIN (riprendendosi, va verso la ragazza e la trascina all’interno, la giovane è imbarazzata)- Sì, la conosco, sono solo un pò sorpreso dal suo arrivo, anche Daniel è sorpreso, vero figliolo?


DANIEL (annichilito) -Io?!?!? (scuotendosi) ah..sì..certo!


CLARISSA - Se mi delucidate la situazione....


MARTIN (guarda la ragazza significativamente, sorridendo, a Clarissa) - Tesoro, ti presento la fidanzata di Daniel!


Silenzio totale. Daniel attonito. Sarah terrorizzata. Martin enfatico. Clarissa arretra e si siede sul divano assorta.


Fine primo atto. Sipario




ATTO SECONDO


SCENA PRIMA

Al levarsi del sipario la scena e i personaggi sono come li abbiamo lasciati alla chiusura del primo atto. Martin è il primo che si muove. 

MARTIN ( a Clarissa) - Hai visto che bella sorpresa ci ha fatto il nostro caro figliolo?


CLARISSA (ignorando Martin, A Sarah) - Si accomodi signorina…signorina?


SARAH ( con la voce leggermente incrinata, cercando di essere naturale) - Sarah…Sarah Webster…


CLARISSA ( al figlio) - Bè che fai lì impalato? Produci almeno un accenno vitale e preoccupati di mettere a suo agio la tua fidanzata. Allora è per questo che non mi hai avvertito del tuo arrivo, volevi prepararmi all'evento….


DANIEL (tossicchiando imbarazzato) - Bè….sì…o quasi….


CLARISSA - Evidentemente hai preferito confidarti con tuo padre…( a Martin, con tono quasi insinuante) vero tesoro?

Sarah nel frattempo si muove sulla scena incuriosita e preoccupata. Daniel la segue come un ombra a sua volta con lo steso atteggiamento della ragazza

MARTIN ( leggermente distratto dalle azioni dei due ragazzi) - Sai com'è, per certe cose un figlio maschio si confida più con il padre!


CLARISSA ( incrociando le braccia) - No, mio caro, non so proprio come funzionano le cose fra voi maschietti, mi piacerebbe tanto approfondire questo atavico punto di vista!


SARAH (intervenendo , guardando Daniel infastidita, rivolta a Clarissa)- Mi scusi, ma anche per me, è stato un inaspettato incontro…in tutti i sensi e che suo marito è stato così gentile a presentarmi ( con tono dall'incrinatura sarcastica) in famiglia anche se con tempi piuttosto imprevisti, vorrei potermi rinfrescare e riposare. 


CLARISSA - Ma certamente, mi scusi Sarah per quest'attimo di sbandamento, avremo modo più tardi di conoscerci meglio ( a Daniel) accompagnala nella tua camera e disponila per la nuova ospite. Niente in contrario signorina se la sistemo con Daniel? A meno che non lo ritenga sconveniente, io non ho nessun tipo di prevenzione in proposito ( A Martin) e tu caro?


MARTIN ( verso il proscenio, girando tra le mani un bicchiere piuttosto nervoso ) - Ma figurati cara, noi ci fidiamo del comportamento di Daniel…(voltandosi verso il figlio fulminandolo con lo sguardo) vero figliolo?


DANIEL ( calcando sul tono) Farò del mio meglio per non deluderti ( a Sarah) Seguimi!….

I due giovani escono di scena entrando nella camera di Daniel. Sarah getta uno sguardo fuggevole di insofferenza verso Martin.


MARTIN ( sedendosi sul divano) - Bene, bene…..( a Clarissa) che ne pensi?


CLARISSA - Di cosa? Della ragazza o della situazione? Abbastanza sconcertata su entrambi i fronti.(perplessa) a quanto pare anche di mio figlio non so molte cose...(fissando Martin) tu invece sembri molto informato...


MARTIN(con indifferenza) -Non quanto ti immagini, ma la cosa dovrebbe solo farci gioire per lui ( alzandosi di scatto andando ad abbracciare la moglie) Coraggio che volevi dirmi? 


CLARISSA - Ora preferirei chiarirmi un po' le idee. 


MARTIN - Scusa Clarissa, ma non ti capisco, siamo sposati da troppo tempo per poter andare oltre alle mezze frasi.


CLARISSA - Ho l'impressione che dalla tua presunta pausa di riflessione alla tua visita qui piuttosto sorprendente siano accaduti avvenimenti che non mi sono del tutto chiari.


MARTIN ( muovendosi, con finta enfasi, tono offeso) - Comincio a intuire che il tuo atteggiamento non voglio dire ostile, ma insofferente, è la reazione a qualcosa che qualche linguaccia malefica ti ha riferito. Suppongo sia stata la tua amica Pola, degna rappresentante dei pettegolezzi dei salotti di femmine intellettuali inglesi, a raccontarti chissà quale nefandezza sul mio conto.


CLARISSA (sospirando) -Non c'entra Pola né quello che secondo te potrebbe avermi riferito. Sai, o sono io che sono isolata su posizioni piuttosto tradizionali per il nostro rapporto o sei tu che hai preso una svolta….(dopo una breve pausa) da imbecille!


MARTIN (offeso) - Clarissa non mi avevi mai apostrofato in tal modo ?


CLARISSA - E' questo il punto amor mio, una volta non ce ne sarebbe stato bisogno.


MARTIN (spalancando lo sguardo ) - Lo sai che sei strana?


CLARISSA (sorriso forzato, leggera ironia velata da un tono malinconico) - Rinnova le battute mio caro, l'hai già detto…come replica è stantia!


MARTIN ( bofonchiando) - Ah sì? Aggiorno il mio copione se ti fa piacere! 


CLARISSA - Come vuoi caro anche se i dialoghi con le cuciture non cambiano! 


MARTIN ( distratto) - Cosa ?…Dove ero rimasto?…Ah sì, comunque c'è una spiegazione..


CLARISSA - Di questo sono sicura…


MARTIN - Il tuo tono così pieno di sfumature dubbiose non mi sta aiutando affatto mia cara…se non fossi sicuro che non può essere possibile che il tuo pensiero possa anadare a sospetti..di cui bada bene…io non posso fugare perché non so nemmeno per quale ragione tu possa avere dei sospetti…o mio Dio…ma cosa sto dicendo?...

CLARISSA - E' quello che mi sto domandando da 20 anni….


POLA ( uscendo dalla propria camera, a Clarissa) - Non dovevamo uscire?


MARTIN ( a Clarissa) - Di nuovo? ( a Pola) sempre tempista tu eh?


POLA - Che vuoi farci è un dono che purtroppo tu non possiedi.


MARTIN ( a Clarissa) - E' da quando sono arrivato che vai, torni, mi parli o non mi parli, stai sulle spine, pensi che non me ne sia accorto?. Vogliamo terminare la discussione possibilmente senza questa virago di mezzo? 


POLA - Mi stai adulando?


CLARISSA (con tono mondano, a Pola) - Ah una cosa curiosa….Mio figlio si è fidanzato..


POLA (guardando avanti a sé poi fissando Martin) - Ah…e con chi?


MARTIN - Con una deliziosa ragazza ..vero Clarissa?


POLA - E quando si può conoscere questa meraviglia?......


CLARISSA - La vedrai presto, è qui.


POLA ( girandosi intorno) - Qui dove?


CLARISSA - In camera di Daniel.


POLA - Ha chiesto asilo alla futura suocera?

Martin mentre le due donne conversano continua ad andare avanti e indietro sulla scena controllando la camera del figlio.


MARTIN - Ma che stanno combinando?


CLARISSA ( a Martin ) - Come hai detto?


MARTIN (frettolosamente) - Niente… niente (guardando Clarissa ) vogliamo continuare la conversazione ?.


CLARISSA (con una vivacità quasi forzata) - Soprassediamo per il momento…ne riparleremo al mio rientro se ti trovo…(insinuante ) ti trovo o no?


MARTIN (sussultando) - Ma certo che sì…dove vuoi che vada?


CLARISSA - Visto gli ultimi avvenimenti non saprei, ma spero che almeno tu lo abbia chiaro in mente….( con energia dirigendosi verso l'uscita, a Pola) andiamo, ho urgenza d'aria ( a Martin)...pura!

Clarissa esce seguita da Pola. Martin rimane ad osservare la porta d'ingresso. Contemporaneamente dalla propria camera da letto esce Daniel.

DANIEL (d'acchito) - Esigo delle spiegazioni papà e non ritengo opportuno che quella ragazza stia nella mia camera, con me, non penso sia antipatica, tutt'altro, ma non so che dirle, che raccontarle, quanto andrà avanti questa specie di farsa? Io la mia parte l'ho fatta e ora se permetti(fermandosi, guarda il padre curiosamente) papà mi stai a sentire?


MARTIN - Secondo me nasconde qualcosa , è così sfuggente…


DANIEL - Non mi sembra che lo sia, un po' isterica questo sì, ma cosa nasconderebbe se non l'imbarazzo di quest'assurda situazione?


MARTIN ( fissandolo) - Chi?


DANIEL- Quella Sarah che sta di là a imprecare.


MARTIN - Veramente è tua madre che mi preoccupa, ha un comportamento piuttosto bizzarro considerando il suo carattere! 


DANIEL (scrollando le spalle)- Perché tu ti ritieni il limpido modello di uomo e marito perfetto?


MARTIN(ignorandolo,seguendo il suo pensiero)-Tua madre si sta rivelando molto imprevedibile,( quasi a se stesso) se non la conoscessi così bene direi che ha espresso un pizzico di gelosia ( ad alta voce)..estremamente insolito!


DANIEL - Dipende, io non conosco la mamma sotto questo aspetto, se non lo sai tu…


MARTIN (scrollando le spalle) - Hai ragione, non può essere, quando mai tua madre è stata gelosa? E perché poi, non è proprio nel suo spirito...( guardandolo rabbuiato) che diavolo è accaduto? Sei proprio una frana, ora dobbiamo sconvolgere tutto il nostro piano!


DANIEL (sbuffando) - La smetti di usare il plurale? Io sono andato in Hotel, ma quella aveva già disdetto. Per chi mi hai preso, non sono la sua baby sitter e non voglio nemmeno esserne il fidanzato...vedi di risolvere questa faccenda!


SARAH (uscendo dalla camera in quell'istante) - Se io sono la faccenda da sistemare non affannarti, sarò io stessa a definirla….(con impeto) andandomene…


DANIEL - Oh oh, le cose si complicano……


SARAH ( a Daniel ) - Sta zitto tu, complice dei suoi deliri!


DANIEL - Che c'entro io, siete voi due che avete qualcosa da rivelare o no?


SARAH ( brandendo un bicchiere , agitata) - Non avvicinarti!


DANIEL ( schivandosi) -Non ci tengo proprio! 


MARTIN - Visto che caratterino….


DANIEL (riparandosi dietro un divano) - Bada che quel servizio è quello preferito da mia madre, sarà molto contrariata quando lo vedrà in pezzi….

Sarah con un urlo va sul terrazzo. Si appoggia alla balaustra.


DANIEL ( al padre ) - Se è un'attrice è molto brava nel ruolo dell'offesa, se è solo una ragazza isterica allora è una pessima attrice.


MARTIN - A parte questo sproloquio cerca di essere abbastanza convincente quando tua madre ti farà domande sul suo conto.


DANIEL ( sguardo stranito) - Ancora? Mi sono stufato di queste tue frenesie da 
climaterio avanzato. Perché non te la risolvi da solo questa situazione?


MARTIN (sussultando, con tono orgoglioso) - La mia andropausa è più lontana di quanto non sia la tua presunzione di giudicare sempre (sarcastico) specialmente se si tratta dei tuoi genitori. E delle loro scelte.


DANIEL ( molto irritato)- Se si trattasse di scelte potrei anche capire, ma qui sembra che ti sia invischiato in un labirinto dove non penso proprio tu voglia uscire, anzi,sembra che ti diverta e non sapendo nulla preferirei continuare nella mia beata ignoranza senza finire nel vostro pantano dei rapporti. Io volevo solo informarvi che…..


MARTIN (muovendosi nervosamente e controllando i movimenti della ragazza sul terrazzo, distratto, gli volta le spalle) - Dimmi figliolo..ti ascolto……

Daniel scrollando la testa s'avvia verso la porta d'uscita. esce.


MARTIN(voltandosi, tronfio) - Io sono sempre stato…attento alle tue….(le parole gli si bloccano accorgendosi dell'assenza di Daniel, scrollando le spalle, fissando un punto davanti a sé fra il pubblico) e pensare che una volta era solo uno spermatozoo errante! 

Rientra Sarah in scena. Il suo volto e' sempre molto cupo.


MARTIN (avvicinandosi) - Ti sei tranquillizzata?

SARAH(scattando) - Nooo! Sta lontano da me oppure dammi delle giustificazioni plausibili.

MARTIN - Io non vi capisco! Tutti quanti in cerca di spiegazioni e giustificazioni, ma perché se non so ancora che succede! Piuttosto, avresti dovuto avvisarmi delle tue intenzioni, te l'avrei decisamente sconsigliato !

SARAH ( in crescendo affrontando Martin frontalmente)- Perché mio caro, in una delle tue espansive dimostrazioni di faciloneria mi hai raccontato che saresti stato felice di avermi come ospite nella tua casa, a Venezia, ovviamente hai dimenticato una sottigliezza (fissandolo, breve pausa, d'acchito) tua moglie!


MARTIN ( serafico) - Avresti potuto evitare se ti fossi degnata di parlarmene!.


SARAH (interrompendolo, irritata)- Volevo farti una sorpresa ! Ma la mia è stata superiore ed ora mi trovo fidanzata con tuo figlio e non siamo stati nemmeno presentati!!!


MARTIN - Bè, ora è tutto sistemato,(avvicinandosi alla giovane con trasporto) non merito almeno un abbraccio di ben trovato?


SARAH ( scostandosi, furiosa) - Meriteresti che ti strappassi la pelle e ne facessi tappeto per il mio anaconda.


MARTIN - Che visione macabra cheriè (riflettendo) da quando possiedi un anaconda? (sussultando) Non sarai per caso una specie di feticista? Spero che la tua sia solo una frase dettata dalla situazione piuttosto particolare, non mi piacerebbe essere il cuscino di quelle amabili e viscide bestiole!


SARAH - Tu non riuscirai mai ad essere serio vero? 


MARTIN (facendole il verso)-Tu invece sì vero?….(riflettendo, guardandola dubbioso, serafico) hai realmente un anaconda? Ci frequentiamo da così breve periodo che certe cose bisognerebbe appurarle per tempo!


SARAH - Perfettamente in sintonia con quello che volevo dirti. Noi ci frequentiamo e in che modo? Virtualmente o con una parvenza di concretezza? Non è che l'ho ben capito sai. Per ben due settimane mi sei stato appiccicato come la resina sopra un albero..e….


MARTIN ( interrompendola)- Bè proprio appiccicato in senso biblico è da escludere, mi farebbe piacere che cercassi di comprendere la mia posizione, è stata una turbolenza non calcolata nella mia vita matrimoniale, una sensazione piacevole, non fraintendermi, ma per certe cose bisognerebbe essere più preparati e io purtroppo non lo sono del tutto.


SARAH (lampeggiante) - Ti ringrazio della delucidazione, ma non è che mi conforti molto, ero convinta che per una volta tanto frequentare un uomo maturo..


MARTIN (bofonchiando) - Bè maturo, diciamo completo….


SARAH ( lanciandogli un'occhiataccia)- Stavo dicendo che sentivo in te una responsabilità che i miei coetanei non hanno, ma che ora non ritengo più tale e quell'intervista che mi hai promesso sospetto sia nel novero delle tattiche d'accerchiamento tipico di voi uomini .


MARTIN (inalberandosi offeso) - Eh no non confondiamo , quella è un'altra cosa ( dopo una breve pausa, dubbioso)Ma tutto questo trambusto per un'intervista?


SARAH - E' stata una tua promessa antecedente allo sconvolgimento dei sensi di colpa che ti hanno assalito. Mi hai lasciato in quella condizione diciamo piuttosto disagevole…praticamente sei scappato! 


MARTIN (versandosi da bere, leggermente deluso) - Alla faccia della tenacia, attraversare la Manica per un'intervista è proprio degno del sacro fuoco dell'arte scenica. 


SARAH (un po' meno dura) - Oh, non è solo per questo, sei un uomo attraente, perché negarlo, sotto alcuni aspetti mi piaci molto, ma devi ammettere, che, ora è abbastanza intricato. Anche se devo dire che trovo tutto questo paradossalmente eccitante! Per quanto ancora dovrò sostenere il ruolo di tua nuora o quasi?
( avvicinandosi all'uomo e accarezzandogli i capelli scompigliandoli si scosta bruscamente, allontanandosi) Ma con tua moglie adesso come agirai?


MARTIN (balbettando) - Questa situazione va trattata con estrema diplomazia, un po' di pazienza..e risolverò il problema...(fra sè) vorrei proprio sapere come.... (scuotendosi, a Sarah)vedrai sarà tutto sistemato....(riflettendo)tu cerca di non stare mai sola con Clarissa e evita quella pazza della sua amica Pola....!


SARAH (perplessa)- Perché pazza?


MARTIN (dopo una breve pausa, con tono subdolo ) -Proprio pazza, pazza no, non allarmarti, ma è stata ricoverata in una clinica, per disintossicarsi ,beveva un po' troppo, ogni tanto dava in escandescenze!!


SARAH (sussultando)- Oh mio Dio, è pericolosa?


MARTIN - No, se non la si provoca! 


SARAH(esitante) - Ma siete sicuri?


MARTIN - Come no...le siamo affezionati ed è la migliore amica di mia moglie..! (cambiando tono) bando alle tragedie....ora pensiamo a noi (trae dalla tasca la stessa collana offerta a Clarissa, l’allaccia intorno al collo di Sarah) ...è per te...un omaggio alla tua freschezza e al nostro incontro!


SARAH (andando a specchiarsi) - E' magnifica (voltandosi e andando verso l'uomo, sfiorandogli il volto con una carezza) ti ringrazio per il gentil pensiero,( togliendosela e facendola cadere sul divano) non vedo nessun motivo perché io debba accettare qualsiasi regalo da te se la nostra fra virgolette relazione non è ancora una relazione…(s'avvia in camera altera, apre la porta e poi la chiude con forza alle sue spalle)


MARTIN (fra sè) - Mi dev'essere sfuggito qualcosa delle donne, in quest'ultimi due lustri…..mah!(scrolla la testa)

Le luci si attenuano.Sipario






SCENA SECONDA

E’ quasi sera. In scena nessuno. La grande finestra che immette sul terrazzo e' aperta, in lontananza si vedono delle luci,un motivo musicale fa da sottofondo. Pola esce dalla propria camera,in vestaglia. ha con se' il cestello del ghiaccio e fa per entrare in cucina dalla quale esce Michael con un grembiule da cucina annodato sui fianchi e con un vassoio di stuzzichini per l'aperitivo fra le mani.


MICHAEL (sorridente) - Che scontri incantevoli abbiamo io e te!


POLA (arretrando, con meraviglia e seccata) - Tu?!? Che diavolo ( in crescendo) ci fai nell'appartamento della mia amica Clarissa, nella sua cucina, non sperare nella mia camera da letto……


MICHAEL (appoggiando il vassoio sul tavolinetto al centro della scena, prendendo una mano di Pola sfiorandola con le labbra) - Mai senza il tuo consenso, sono un gentleman di vecchia fattura…..


POLA (andando al mobile bar, mentre cerca fra le bottiglie esposte, osservandolo, serafica) -E chi sarebbe il tuo sarto?


MICHAEL (guardandosi il grembiule) -Ho messo la prima cosuccia che ho trovato nei cassetti, per cucinare va bene lo stesso!.


POLA - Non mi hai soddisfatto nel chiarimento! (sarcastica)E poi non mi riferivo al grembiule, quello è l'unico tratto di stile.


MICHAEL - Questa casa sembra perennemente disabitata così mi ha fatto entrare il portiere.


POLA - Solo tu riesci a incontrare il portiere di giorno e di notte! ( battendo le nocche sul ripiano del piano bar insistente) Su….Parla!


MICHAEL (prendendo uno stuzzichino) - Mai a stomaco vuoto, quando si hanno le papille gustative soddisfatte tutto appare in una luce migliore, lasciatelo dire da uno dei migliori chef d'Europa se non mondiale.


POLA - Sei un cuoco?


MICHAEL (offrendo una tartina a Pola, con una smorfia) - Uno Chef, ho scritto dei libri! Anzi, visto che sei un agente letterario potresti prendermi in considerazione! 


POLA (indifferente) - Forse, conclusa la prima parte, fammi il resoconto della seconda. (assaggiando la tartina) uhm..è buonissima..(dopo una breve pausa) attendo con ansia…


MICHAEL - Ero in procinto di partire per un viaggio di lavoro quando mi arriva una telefonata dalla mia agenzia, un mio collega che svolge la sua alta consulenza professionale al Danieli si era impegnato a preparare una cena di compleanno, ma purtroppo è giunta una delegazione di diplomatici russi e non ha potuto declinare l'invito dalla direzione di preparare la cena per il Galà del loro consolato. Mi ha chiesto di sostituirlo ed eccomi qua, (facendo uscire dalla manica una gardenia, inchinandosi e offrendola a Pola ) buon compleanno!


POLA (prendendo la gardenia, sorridendo ironica) - Tu non ti arrendi in maniera indolore eh?(lentamente avvicinandosi a Michael, sorridendo allusiva)Lusingata dalle tue attenzioni (mettendogli il fiore nel taschino della giacca) mi astengo dall'accettarle …(s'avvia in camera sua senza voltandosi, altera)


MICHAEL (avviandosi a sua volta in cucina, allegro, fra sè) - Non può fare a meno di me…mi brama! (entra).

Pochi attimi e Michael esce dalla cucina con una tovaglia sotto il braccio che si dirige sul terrazzo. Apre un tavolo pieghevole e sistema l'ampia tovaglia, fischietta va al tavolinetto dove e' disposto il vassoio degli stuzzichini, ne assaggia uno poi con soddisfazione rientra in cucina. Pola esce dalla propria camera da letto,indossa sempre la vestaglia, esce anche Sarah, le due si osservano guardinghe e all'unisono si dirigono in bagno scontrandosi per entrare(breve gioco mimico fra le due)Pola e' piu' svelta.


POLA (prima di chiudere la porta) - Abbia fede prima o dopo toccherà anche a lei!


SARAH (rientrando nella sua stanza) - Ma quella chi è?! (breve pausa.)..La pazza..è lei!(entra in camera frettolosamente,chiudendo la porta energicamente)


POLA (aprendo la porta del bagno, la testa appena accennata all'esterno) - E quella chi è?(rientra)


Michael esce dalla cucina con delle bottiglie di vino in una mano e nell'altra dei bicchieri va sul terrazzo.Dall'ingresso entra Martin seguito da Clarissa piuttosto alterata.


CLARISSA( gettando la borsa sul divano, indispettita) - Vuoi dirmi perché mi stavi pedinando?


MARTIN (spalancando lo sguardo, attonito)- Io?!?Ti ho vista in quella piazzetta e ti ho solo detto di aspettarmi!


CLARISSA (nervosa) - Confermo, mi stavi pedinando!


MARTIN - Se anche fosse perché ti alteri? Ti rammento che mi hai sposato vent'anni fa.


CLARISSA (serafica) - Voi uomini…sempre a rivangare il passato!


MARTIN (con lo stesso tono) - Voi donne…sempre a pungere sulla stessa cosa !


CLARISSA - Per invitarvi a non divagare in continuazione…..


MARTIN - Non mi sembra il caso di scomodare l'intera umanità per sottolineare il nostro poco intendimento di questi ultimi giorni!

Nel frattempo Michael continua a preparare la tavola. Clarissa e Martin continuano a fronteggiarsi ignorando la sua presenza.


CLARISSA ( accendendosi una sigaretta) - Finalmente abbiamo sottolineato il problema!


MARTIN (andando verso Clarissa, togliendole la sigaretta dalle mani, spegnendola in un portacenere) - E smettila….(poi fissandola) hai detto bene, il tuo problema ....!


CLARISSA ( accendendosi un'altra sigaretta) - Vorrei almeno essere la padrona delle mie azioni in questa casa ( spegne la successiva sigaretta nel portacenere, fissando Martin, con sfida e serafica ) ..e poi non ne avevo nessuna voglia..mio caro!


MARTIN ( sedendosi su una poltrona) - In quanto a voglia è da un po' che ne sto notando l'assenza…


CLARISSA (scattando) - Cosa vuoi insinuare?


MARTIN (osservandosi le mani, con calma) - Assolutamente nulla a meno che tu stessa non te ne sia accorta!


CLARISSA - Trovo questa conversazione completamente anacronistica!


MARTIN - Guarda che hai scelto tu di addentrarti in questo cunicolo con il tuo comportamento. Io ho cercato di essere comprensivo e dimostrarti tutto il mio affetto e mi hai trattato in modo poco carino e questo mi ha addolorato moltissimo! (s'accorge del vassoio degli stuzzichini, ne prende uno)


CLARISSA - Bene, vuoi che sia esplicita? Lo sarò! (d'acchito, quasi d'un fiato) Che ci facevi alla Stazione Vittoria in compagnia di una donna non ancora identificata esattamente nel periodo dove la tua presenza doveva essere altrove secondo quello che mi a avevi raccontato?


Martin sussultando ingoia il crostino bruscamente procurandosi una tosse convulsa seguita da una specie di pantomima.

CLARISSA - Ti comunico che stai di nuovo divagando!


MARTIN (quasi arrancando) - Aagh…sto soff…annn…!


CLARISSA (preoccupata, andando verso l'uomo ) - Oh cielo, Martin tesoro..amore, che hai…che succede…? 


MARTIN ( smettendo di tossire in maniera convulsa ) - Ma allora mi adori ancora!


CLARISSA (dandogli uno spintone voltandosi inviperita) - Buffone! (e s'avvia con passo spedito nella propria camera, sbatte la porta alle sue spalle)


MICHAEL ( appoggiato allo stipite della porta- finestra, scrollando la testa) - Lei non sa proprio trattare le donne amico mio, scappano sempre !


MARTIN (versandosi da bere, a Michael senza apparente sorpresa) - Che ci fa di nuovo a casa mia? Non doveva partire?


MICHAEL (andandogli incontro ) - Sono temporaneamente il vostro chef per la cena di questa sera e a questo proposito….(Va in cucina poi esce con un libro in mano, lo porge a Martin) Questo è per lei, vuole una dedica?……l'ho scritto io sa?


MARTIN (prendendo il libro e buttandolo sulla scrivania, con poca grazia) - Grazie, ne farò buon uso….! (beve , poi fissa l'uomo dubbioso) Resterà fra i piedi tutta la sera?


MICHAEL - Il tempo che occorre, perché lei ha altre situazioni da propormi? Forse è meglio che non le esponga, il suo sguardo è fin troppo eloquente! Mi preferirebbe in alto mare e senza salvagente!


MARTIN -Bravo, ha molto intuito...(riflettendo) Quanto ha ascoltato della mia conversazione con mia moglie?


MICHAEL - Non mi permetterei mai , ma se vuole un consiglio, negare non è una buona strategia, faccia ammenda e chieda perdono, sulle donne fa effetto, così non si sentono prese in giro, ovviamente la verità deve essere adattata a quello che a loro piace ascoltare!


MARTIN( sarcastico) - Parole dovute all'esperienza?


MICHAEL - Solo saggezza amico mio..solo saggezza!


MARTIN - Non sono amico suo tanto per tratteggiare i confini della conoscenza e poi di che si immischia? Faccia il suo lavoro e mi lasci in pace!


MICHAEL - Pensavo che potessi esserle utile, ma se vuole osserverò con distacco il suo matrimonio che lentamente si sgretolerà e tutto per il suo stupido orgoglio che , mi dia retta, nei sentimenti è solo corrosivo!


MARTIN( osservandolo curiosamente) - Lei che ne sa di questa storia?


MICHAEL - Tiro ad indovinare, faccio uso dell'immaginazione come dovrebbe servirsene lei…


MARTIN (sospirando, guardandosi attorno come se cercasse qualcosa, con tono distratto) - Forse ne ho abusato un po' troppo dell'immaginazione. Mi trovo tra due situazioni scottanti…ma questo ovviamente non la riguarda, è una mia constatazione….


MICHAEL - Ha perso qualcosa? Mi aspetto che mi risponda il buon senso, ma è una pia illusione!


MARTIN ( sbottando) - Rimanga in quello stato aleatorio(poi continuando a guardare prima sollevando i cuscini del divano, poi intorno alla scrivania e agli altri mobili) Ma dove l'avrà buttata…


MICHAEL - Cosa?


MARTIN - Insomma, stia zitto..se ne vada!


MICHAEL (rientrando in cucina) - Vado, vado….sempre al suo servizio comunque (fissando un punto davanti a sé,verso il pubblico) …che uomo impossibile! (scompare all'interno)


MARTIN (fra sè) - Impiccione! Sono circondato da impiccioni! Non basta questa famiglia, di mogli, figli, amiche delle mogli eccetera, pare essere un Hotel, gente che va gente che viene, anche gli estranei ci si mettono! (sospirando) e tutto sta andando storto….( poi riprendendosi)…figurarsi se mi arrendo, ne ho abbastanza d'essere arrendevole, ho deciso di respirare aria nuova e aria nuova respirerò….(riflettendo) devo solo scoprire dov'è ….


CLARISSA (uscendo di slancio dalla camera, a Martin d'acchito ) - Basta Martin, questa volta ho deciso, non ti permetterò di rovinare tutto per degli stupidi puntigli e non lo permetto nemmeno a me stessa quindi ti ascolterò con calma almeno tenterò di essere…..(fissandolo, fulminante) calma!


MARTIN ( fissandola) -Ma tu non prendi mai fiato? (riflettendo, dubbioso) Qual è il punto(breve pausa, ironico) amore?


CLARISSA - Piantala e non sbavare…lo sai, ah se lo sai e non sono paranoica!


MARTIN - Mai detto!


CLARISSA -Il tuo pensiero è più veloce! 


MARTIN - Insomma Clarissa tu cosa sai?


CLARISSA - Quello che sai tu!


MARTIN (improvvisamente ,d'impulso) - Sono stufo, ho cominciato a sentirmi a disagio da un po', a disagio dovunque,persino a casa mia, in me è cresciuta un'insofferenza tale che non sono più riuscito a contenere, può darsi che il mio senno si sia perduto in qualche isolato ospizio per mariti in fase d'elaborazione della propria mezza età come direbbe quella mente da chioccia petulante del nostro caro figliolo. Non metto in dubbio tutto questo anche se declino ogni responsabilità per quanto riguarda la mezza età , ma da adesso in poi io non risponderò più ai tuoi ed altri interrogatori. Se c'è qualcosa che non va, arrangiati a scoprirlo io non ne posso più della tua esasperata curiosità di conoscere qualcosa che non intendo rivelarti e che non ha nessun significato e ..(riflettendo) che tutto sommato (guardando Clarissa con sfida) non me ne importa un ficco secco!..Ah ..finalmente l'ho detto! E ora tocca a me entrare in camera e sbattere la porta come state facendo tutti in questa casa! (va verso la camera con molta calma senza guardare Clarissa, entra e sbatte la porta, la riapre sbottando) ho un pessimo carattere? Me lo godo alla faccia vostra! (sbatte la porta)


Clarissa rimane assorta solo per pochi attimi poi si avvia sul terrazzo sospirando .Pola nel frattempo entra in scena, indossa un elegante abito da passeggio. S’avvia verso il mobile bar, si versa da bere. In quel momento esce dalla camera Sarah che appena vede Pola si blocca.


SARAH (diffidente, a Pola) - Mi scusi non volevo disturbarla!


POLA (guardandola, perplessa) - Non mi ha affatto disturbata....Mi lasci indovinare, lei è la fidanzata di Daniel, avrei dovuto supporlo quando ci siamo quasi scontrate sulla soglia del bagno.(gioviale) gradisce bere qualcosa?


SARAH ( quasi con rimprovero) - No, grazie e mi scusi non dovrebbe farlo nemmeno lei a quest’ora!


POLA (fissandola sorpresa) - E’ solo dell’acqua tonica....


SARAH (con un sospiro) - Sono contenta per lei, vedo che sta migliorando, spero che continui su questa strada (fissandola) Sa, lei non mi pare molto alterata !


POLA (guardandola) - Qualcosa non va?(avvicinandosi)


SARAH (arretrando, spaventata) - Noooo....(balbettando) tutto a posto, stia calma! ( va veloce verso la sua camera, entra )


POLA (laconica) - Anch’io sono felice d’aver fatto conoscenza sa!(scuote la testa sorridendo, poggia il bicchiere poi va verso l’ingresso, esce) 



Sarah apre l’uscio della camera, fa capolino, poi accertandosi che non ci sia nessuno va verso lo scrittoio. Si siede dando le spalle al terrazzo, non si avvede di Clarissa che sta per rientrare in soggiorno, ma si blocca dietro una porta della vetrata vedendo la ragazza.


SARAH (componendo un numero di telefono, dopo un attimo di attesa)- Ciao, come chi sono? (alterata) ascoltami bene, sono abbastanza seccata da come si sono messe le cose qui, non ti ci mettere anche tu...(con ironia) bè, se escludi che mi sono fidanzata con il figlio di Martin che non ho mai visto prima d’ora, che questa casa pullula di gente non molto normale a cominciare da un’amica di famiglia che non ha molte rotelle a posto, a parte questo, va tutto a meraviglia! ...(ascoltando attenta) non so se faccio bene a prolungare questa storia, diventa complicato e io non sopporto le difficoltà..Martin? (scrollando le spalle) è uscito lasciandomi da sola in questa casa.....(resta in ascolto) capisco che mi faccia comodo, ma a scapito dei miei nervi....(ascoltando attenta) Quando fanno il provino? ( con un grido strozzato), accidenti e io sono bloccata qui, in quest' incubo di casa..(breve pausa) va bene, prendi tempo, vedrò come posso districarmi da quest’impiccio.....ma sì che ci tengo a lui, ma a tutto c’è un limite, mi pare un diesel! (frettolosamente) ciao, resterò in attesa...! (riattacca, si guarda intorno circospetta, poi frettolosamente si alza e va verso la camera, entra)


Clarissa attente un attimo, poi va verso lo scrittoio, prende il telefono e preme un tasto.

Clarissa (attende, breve pausa) - Pronto...con chi parlo? (attende un attimo) Oh, pardon, ho composto il numero sbagliato..

Riattacca, rimane pensierosa, poi prende una penna e scrive su un pezzo di carta. Va verso la porta di ingresso che si apre improvvisamente. Entrano i genitori di Clarissa , la madre e' una donna dall'abbigliamento molto originale ha in braccio un cane bassotto, dietro lei flemmatico il padre di Clarissa in abito da passeggio.

CLARISSA (frettolosamente, baciando velocemente la madre su una guancia) - Ciao mamma (al padre sorridendo) ciao papà , scusate, devo andare, accomodatevi!


CARLOTTA (guardando la figlia, ironica) - Buonasera Clarissa, vedo con immenso piacere che continuiamo a procurarti l'impellente reazione della fuga!

Clarissa esce mentre il padre sempre con calma si siede su una poltrona estrae la pipa dalla tasca della giacca e l'accende. 

MICHAEL ( uscendo dalla cucina)-Anche lor signori restano a cena?

Buio. 


SCENA TERZA

Sera inoltrata,in scena nessuno,il terrazzo e' illuminato a giorno il tavolo e' imbandito con eleganza su un carrello accanto spicca una torta . Michael esce dalla cucina s'avvicina ad un mobile dove e' posto lo stereo, lo accende, ritorna in cucina. Dall'ingresso entra Sarah furtivamente mentre Michael rientra in scena.

MICHAEL ( sorridendole ammiccante) - Bella serata vero?E bella musica (entra in cucina, voltandosi ) Ma non ci siamo già incontrati da qualche parte? (dopo un attimo entra, fra sé) mi verrà in mente, non dimentico mai il viso di una donna…io!

Sarah rimane un po' statica per pochi secondi. Scrolla le spalle, si dirige verso il terrazzo., squilla il telefono. Va a rispondere.

SARAH (tono di voce basso) - Ah è lei? Certo che aspettavo la chiamata..sì sono a casa...(resta in ascolto, tesa) Ho compreso benissimo...non è che mi abbia lasciato altra scelta..No, sono convinta che nessuno ci abbia viste insieme...io sono stata prudente, non credo Martin mi abbia seguita, era indaffarato a fare altro...cosa vuole che ne sappia..altro e basta! (sbuffando) Ho capito, ho capito....non vedo l’ora che tutto termini (ascoltando) lei si è scocciata? Si figuri io! (riattacca)

Dall'ingresso entra Daniel.

DANIEL (accorgendosi di Sarah , con impeto) - Proprio te cercavo….Sei uscita? Dove sei andata?


SARAH (voltandosi) - Adesso mi hai trovata…che vuoi?


DANIEL - Potresti avere un tono meno maleducato?


SARAH ( avvicinandosi, sedendosi, accavallando le gambe, con sfida) - Se faccio un bel sorriso di circostanza meglio da ebete soddisfatta e mi mostro serenamente integrata ti va bene?


DANIEL - Non ti ha costretto nessuno ad accettare l'ospitalità se non la volevi quindi evita di elargire sentenze e cerchiamo di risolverla invece!


SARAH( alzandosi) - In che modo scusa?


DANIEL ( guardandosi intorno) - Innanzitutto dov'è mio padre?


SARAH - Non so, da qualche parte a riflettere come ci si può cacciare nei pasticci in pochi minuti e uscirne dopo trent'anni, per il resto della tua tribù non so nulla, è per caso un vostro parente quel tipo un po' tocco che si aggira per la casa sorridendo in continuazione?Certo che abbondano le vostre amicizie particolari, come quella donna..come si chiama....(riflettendo) non lo so e non lo voglio sapere..... 


DANIEL ( guardandola senza capire, dopo un attimo, frettolosamente) - Comunque sia ora devi trovare una scusa per andartene, tornatene a Londra o dovunque vuoi, in poche parole vattene!


SARAH (ironica) - Ci siamo appena fidanzati e già mi vuoi abbandonare….insensibile!


DANIEL - Io e te non siamo affatto fidanzati, anzi non abbiamo proprio niente che ci accomuna, forse l'età, ma dubito anche di quella!


SARAH - Tua madre e l'intero gruppo non è dello stesso parere. (andando verso il terrazzo)


DANIEL (seguendola) - Forse avrei io qualche suggerimento per farti cambiare idea.


SARAH (fissandolo con altezzosità) - Lo escludo, non hai gli argomenti adatti !


I due vanno sul terrazzo. da fuori scena si odono delle voci animate.


POLA (f.s. tono sostenuto) - Da dove vieni? 


Pola entra seguita da Clarissa


CLARISSA - Sarò libera di fare una passeggiata per conto mio o devo sempre avere te come controllore?


POLA( animatamente) - Ebbene sì se serve a farti rinsavire! Che hai deciso?


CLARISSA - Niente! Sto a guardare!


POLA ( incredula)-Proprio non ti capisco! Stamani sembravi così pronta a indossare l'armatura della moglie offesa e pronta a lottare e pensavo avessi un piano, invece come al solito, scusa se te lo dico, ti sei lasciata intenerire! Ma non potresti usare un po' di spietata determinazione anche nel tuo privato? 


CLARISSA (lasciandosi scivolare su una poltrona, stancamente) - Che vuoi che ti dica, non riesco a decifrare per il meglio la situazione, sto cercando di affrontarla senza scadere nella banale volgarità.( guardando Pola) Ho parlato, si fa per dire, con Martin e , per assurdo, quell’uomo mi fa ancora girar la testa, sì lo so, è villano, presuntuoso, impostore e altro, ma che ci vuoi fare, non posso fare a meno di pensare a cosa può averci allontanati perché se le cose stanno a questo punto noi abbiamo trascurato l’essenza del nostro matrimonio..chissà! Comunque sia Martin ha fatto il pagliaccio come al solito, speravo...(sospirando) tutto inutile! 


POLA - Hai ancora delle riserve? Vuoi continuare a portare pazienza? E' una virtù che le mogli non possono permettersi (sospirando) Sai, avrei preferito che avessi sposato Jack lo squartatore piuttosto che un critico teatrale!


CLARISSA (sbottando) - Molto consolante, grazie! Senti, in queste ultime ore ho abbandonato la certezza assoluta che questo sia avvenuto. In fondo Martin è qui,con me, forse avrà solo combinato uno dei suoi pasticci di cui è maestro(breve pausa) Tu sei cinica perché hai la forza di una donna che non si è mai innamorata! Ci sono molti uomini che ti corteggiano e dovresti prenderli in considerazione! Ti distrarrebbero dalla tua acida razionalità!


POLA (sbuffando) - Ma cosa c'è un'eco ritardataria in questa casa? Ancora con quest'elucubrazione? Il mio cinismo è solo attenzione!


CLARISSA (insinuante) - A proposito di attenzione, hai notato quella del tuo scrittore nonché nostro chef temporaneo?


POLA (con tono noncurante) - I tuoi genitori dove sono?Tuo padre l'Ammiraglio grugnisce sempre e tua madre parla sempre con il cane sperando in una risposta di tuo padre?


CLARISSA (alzandosi) Sì..sì..cambia discorso…Tra poco saranno qui, sono andati al loro Hotel a cambiarsi per la cena. Martin è in giro e ora anch'io vado a cambiarmi. Suvvia Pola un po' di entusiasmo, è la tua festa di compleanno!


POLA (versandosi un drink) - Affonda il dito nella piaga!


CLARISSA - Non ho messo ancora le candeline sulla torta, (ironica)quante quest'anno, 30 come gli anni precedenti? Cos'era quella filippica sulle mie manie del tempo che passa? 


POLA ( alzando il bicchiere) - Bè, almeno io sono solidale!


CLARISSA (entrando in camera, con soddisfazione) - Non vedo l'ora di vedere il tuo prossimo compleanno fra 10 anni!


POLA (bevendo) - Questa sì che si chiama crudeltà!


DANIEL (entrando da terrazzo, d'acchito) - Pola dov'è mia madre?


POLA - In camera sua…(voltandosi verso il terrazzo, accorgendosi di Sarah) ah eravate nascosti fra le piante?(ammiccando verso Sarah) a proposito della tua ragazza...sei sicuro abbia tutte le sinapsi al suo posto?


DANIEL (agitato) - Non ti ci mettere pure tu, ho già le mie difficoltà in proposito…Anche mio padre è lì dentro?


POLA - No, è in giro e non farmi aggiungere altro. ( fissandolo, dopo un attimo di pausa) Tuo padre sta esagerando..non so se ti sei accorto del clima…. 


DANIEL (d'acchito) - Sì, ma la mamma non è che getta acqua sul fuoco, anzi!!


POLA( sarcastica) - Mentre tu che fai? Lo spegni?


DANIEL (dopo un attimo di esitazione)- Cosa vuoi sapere?


POLA - Nulla, solo che sei molto abile come tuo padre o solo più indifferente!


DANIEL ( con apprensione) - Che significa ?


POLA ( scollando le spalle, noncurante)- Che vuoi che ne sappia io, ho già le mie banali debolezze da sostenere quotidianamente!


DANIEL (osservandola attentamente) - Tu hai delle debolezze? Chi l'avrebbe mai immaginato!


POLA - Che c'è di particolarmente curioso in questo? Anch'io sono un essere umano…a volte! Se non te ne sei accorto sono una donna, non uno dei tuoi reperti archeologici da catalogare!


DANIEL( squadrandola attento) - Se lo fossi ti studierei con molta attenzione! Che sei donna (pausa) e che donna, me ne sono accorto da un po'( fissandola) parliamone!


POLA (andando verso la propria camera) - Fammi un favore, ripassa fra dieci anni! (entra in camera) 


Daniel rimane come in trance a guardare la porta della camera di Pola. Dall'ingresso entra Martin, con se' un fascio di rose rosse. e' sempre molto agitato.


MARTIN ( guardando Daniel ) - Dove sono?

Daniel non risponde .Sospira.


MARTIN (girando intorno al ragazzo) - Ehi dico a te…(gridando) dove sono?


DANIEL (scuotendosi) - Chi? (sbuffando) che vuoi papà? Ho fatto quello che volevi, ho intrattenuto quella come sia chiama..Sarah…e poi ( come in trance) Pola, mi sono accorto che ha qualcosa di straordinariamente intrigante! Alle volte si hanno delle illuminazioni inaspettate…


MARTIN (trasalendo) - Pola? E' la stessa persona che conosciamo entrambi? Cosa stai farfugliando?


DANIEL (guardandolo severo) - Cos'è che ti urta? 


MARTIN - Non ti sarai mica preso una cotta?


DANIEL (nervoso) - Direi un’allucinazione...(sospirando).


MARTIN ( adagiando il mazzo di rose sul ripiano della scrivania) - Sai, vorrei sapere come nascono questi impulsi, queste trasformazioni emotive esagerate, come è possibile da un giorno all'altro?


DANIEL ( fissandolo a lungo, ironico)-Nello stesso modo delle emotività senili…(breve pausa) papà!


MARTIN - Questo è un colpo basso!


DANIEL - Probabilmente i tuoi formicolii provengono da lì…


MARTIN (offeso) - Probabilmente avrei dovuto non procreare!


DANIEL - E daì papà, confessalo….cosa credi di combinare con quella Sarah e come pensi di cavartela con la mamma…


MARTIN (sbuffando) - Con riserbo in entrambi i sensi….


DANIEL - In questa casa? In questa famiglia? 


MARTIN - Ti è venuto in mente che tuo padre ogni tanto può anche avere delle risorse nascoste?


DANIEL (dopo una pausa, cambiando tono, quasi dimesso) - Sai papà, ogni tanto avrei bisogno di queste tue risorse, ma quando mai si sono rivelate come tali?


MARTIN (pensieroso) - Non so a cosa ti riferisci, forse intuisco (poi con noncuranza) meglio adattarci alle contingenze del momento..dov'è tua madre?


DANIEL (andando verso la propria camera) - In camera sua e non dirmi a fare cosa, penso a sostenere il peso di tutta questa confusione…(fra sé) che sta influenzando anche le mie di sinapsi! (entra in camera)


MARTIN (brontolando, girando per la scena) - Ma perché non ho generato un figlio dei fiori invece che un grillo parlante, sta sempre lì a chiosare ….divertirsi mai…!


CLARISSA (uscendo dalla camera, indossa un abito da sera molto elegante e seducente) - Tu lo stai facendo alla grande!


MARTIN (sussultando) - Eh ..cosa!? Chi..come..perché? Non è vero niente!


CLARISSA - Ho sentito l'ultimo tuo afflato, l'ho interpretato come tale dato la tensione che stai accumulando!


MARTIN (squadrandola) - Non so a cosa ti stia aggrappando per illustrarmi un simile quadro di una situazione chiara solo a te….Peccato che siamo circondati da troppe persone ……


CLARISSA - Altrimenti che faresti? O hai già fatto troppo? ( accorgendosi delle rose) sono per me?


MARTIN -Speravo di rallegrare l'atmosfera considerando che abbiamo anche un'ospite particolare….


SARAH (entrando) - Vi state riferendo a me? Buonasera, è una bellissima serata..un'aria stupenda! ( andando a prendere il mazzo di rose) Che magnificenza….(verso i due) come siete stati carini, mi avete proprio accolta come una figlia ( a Martin abbracciandolo, con un leggero pizzico di sarcasmo) posso chiamarla papà? ( verso Clarissa, stessa azione) e lei mamma?..(con voluta enfasi) Sono commossa, è da tanto che sogno queste affettuosità..vado a sistemare queste beltà sul terrazzo….(di nuovo a Martin) mi sento proprio come a casa mia! Quanto siete cari! ( va sul terrazzo) torno subito…!


Martin e' annicchilito mentre Clarissa sembra divertita.


CLARISSA ( a Martin) - Bè, una dimostrazione di calore molto significativa non trovi? ( lo guarda) Martin, che hai? Per caso ti sei accorto di qualche ruga in più?


MARTIN - Questa è una congiura!

Dall'ingresso entrano i genitori di Clarissa preceduti dal cane. contemporaneamente escono dalle proprie camere Pola e Daniel . 


CARLOTTA ( a Martin) - Ti trovo un po' palliduccio mio caro! ( al cane e contemporaneamente al marito) dì qualcosa a Martin!

L'ammiraglio si limita ad assentire.

POLA - Ci siamo tutti?

Martin si siede rabbuiato sul divano.

SARAH ( entrando) - Ecco tutta la famiglia, molto rassicurante! ( avvicinandosi a Daniel, abbracciandolo con trasporto) amore, che ne dici di fare ora le presentazioni ufficiali? Mi pare l'occasione adatta! (andando incontro ai genitori di Clarissa) Sono entusiasta di far parte della vostra meravigliosa e così unita famiglia.Sono Sarah, la fidanzata del vostro caro nipote Daniel!

PHILIP- Daniel chi?


CARLOTTA ( al cane) - Philip non esagerare con il sarcasmo!


CARLOTTA (sempre con il medesimo tono a Sarah) Auguri signorina, spero che lei possa vedere nostro nipote più spesso di quanto non lo vediamo noi, questo è il senso del pensiero di mio marito !


DANIEL (terrorizzato) - Che sta succedendo?


POLA ( a Clarissa e Martin ironica) - Non gli avete raccontato nulla, nemmeno la storia delle api?

Improvvisamente un lampo e uno scroscio di temporale.


MICHAEL (uscendo dalla cucina, ampio sorriso) - Se i signori desiderano mettersi a tavola sarà meglio adottare qualche modifica necessaria….(a Pola) è tutto così stimolante!

Tutti corrono sul terrazzo tranne il padre di Clarissa che si accomoda su divano accendendosi la pipa. 

Buio


SCENA QUARTA

La scena e' illuminata solo dai candelabri . In la scena Michael, Martin e Daniel sistemano il tavolo al centro della sala.Pola e Clarissa ridendo si stanno occupando del carrello con la torta, la madre di Clarissa dirige le operazioni . Sarah e'seduta su un angolo del divano,sta parlando fittamente al cellulare in tono sommesso L'ammiraglio e' comodamente seduto sul divano, la pipa in bocca e il cane arrotolato sui piedi. Sarah chiude la conversazione e si alza. Martin le si avvicina 


MARTIN ( tono basso)- Che stai combinando?


SARAH -Io?! Mio caro non penso proprio che tu lo debba sapere. Faccio solo la mia parte, non era quello che ti aspettavi?


MARTIN (bofonchiando) - Non c'è dubbio che te la cavi in maniera impareggiabile!


SARAH - Noto con piacere che ti infastidisce, bene,vorrà dire che farai qualcosa in proposito.


MARTIN - Tutto questo per un'intervista mancata o per uno scoppio di passione fulminante?


SARAH (leggermente alterata) - Per tutte le promesse non mantenute (sussurrando, cambiando tono) ma se vuoi vedere i risultati della passione fulminante sei sempre in tempo a dimostrarmi il contrario. ( si allontana)


MARTIN (perplesso)-E adesso che faccio?


MICHAEL ( passandogli accanto) - Perché non prova con la verità? 


MARTIN (sobbalzando) - Perché non si limita a servire a tavola?


MICHAEL - Lo sa che potrei essere un ottimo alleato?


MARTIN ( allontanandosi) - Ma chi me l'ha mandato questo? 


CLARISSA( alle sue spalle) - Che fai, parli da solo?


MARTIN (sussultando, voltandosi) -Almeno io mi do retta!



CLARISSA - E lo trovi eccitante?


MARTIN - Sempre!


POLA ( a tutti) - Ci mettiamo a tavola prima che accada qualcos'altro?


SARAH (a Pola, apprensiva) - Lei non si agiti e andrà tutto per il meglio?


POLA (serafica) - Mia cara ragazza io non sono agitata, lei invece...

Si ode un tuono, tutti si mettono a tavola anche l'ammiraglio con molta flemma.La disposizione e' la seguente: Pola e Daniel vicini. Clarissa e Martin uno di fronte all'altra Sarah vicino a Martin l'ammiraglio e Carlotta,' a capotavola uno a destra e l'altra a sinistra rispetto al pubblico in sala. Michael nel frattempo serve i commensali. In scena silenzio.


CLARISSA (rompendo il momento di vuoto) - Non vorremmo farci rovinare questa serata da uno stupido temporale e dalla mancanza di corrente, dato che ho ricevuto delle piacevoli visite anche se inattese cominciando dai miei genitori che non attendevo prima di domani, ( alla madre, sguardo significativo) vero mamma?(prendendo il calice ) brindiamo a Pola con tanti auguri e approfitto dell'occasione per dare il benvenuto a Sarah e a Daniel e alla loro unione che pare abbia avuto degli scossoni notevoli!


MARTIN (sussultando) - Che scossoni?


SARAH (abozzando) - Bè, effettivamente sono stata praticamente catapultata in questa casa vero signor Martin? ( da un calcio a Martin)


MARTIN (sussultando) - Ahi!! Il cane mi ha dato un calcio!


CARLOTTA (offesa) - Miss Marple è un cane educato,se dovesse scalciare come i cavalli mi avvertirebbe!


MARTIN - Carlotta, solo tu puoi usare termini così coloriti, tuttavia siamo al buio potrei benissimo scambiare un cane per un altro, sempre di genere femminile!


CLARISSA (ignorando Martin, alla madre) - Sai mamma non sforzarti cercando di interpretare gli atteggiamenti di Martin, io ci ho rinunciato da un pezzo!


MARTIN (a Clarissa sarcastico) - E questo ti rende fiera?


CARLOTTA - So cosa vuoi dire cara anche tuo padre è su questa strada (al cane che ora è accanto ai suoi piedi) vero Philip?


PHILIP (flemmatico, mangiando) - Se lo dici cara lo penserai!


CARLOTTA (sempre al cane) - Ti sei degnato di rispondermi, allora vuol dire che ogni tanto mi ascolti!


PHILIP (con il solito tono) - Mai smesso di farlo!


MARTIN ( a Clarissa) - Tu invece hai smesso da anni!


CLARISSA- Che affinità, pensavo la stessa cosa!


SARAH (rifilando un altro calcio a Martin ) - Ti rendi conto che stai flirtando con tua moglie in mia presenza?


MARTIN - Se questo è flirtare alla prima portata chissà che succederà durante il dessert! (sussurrando) ti informo che possiedo solo due stinchi!


MICHAEL (passando accanto a Martin, servendo) -E anche due caviglie suppongo!


MARTIN - E anche due mani, capito l'antifona?


MICHAEL -Ma che brutto carattere! 

Michael si avvicina a Pola e le sussurra all'orecchio. Pola ascolta con espressione meravigliata.Clarissa osserva la scena con attenzione.


POLA (allontanando Michael con una spinta leggera)-Ne riparleremo,forse!


CLARISSA (insinuante, a Martin) - Il tuo caratteraccio scombussola ogni volta le situazioni (sospira) devo ammettere che un tempo era la cosa più affascinante di te!


MARTIN - Sai tesoro, se non ti conoscessi direi che stai cercando di dirmi qualcosa! (allungandosi verso lei, sussurrando) Smettila Clarissa con questa inutile sciarada,, non so proprio a cosa stai mirando, non ti sei mai comportata in questo modo!


CLARISSA (ignorandolo, alzando il tono della voce, verso gli altri) - Allora questo brindisi?


SARAH (a Pola) - Non per intromettermi, ma lei non dovrebbe bere nelle sue condizioni, qualcuno deve dirglielo....( a Martin tono basso) Ma come mai non badate alla vostra amica e se dovesse diventare aggressiva?


MARTIN (distratto, continuando a fissare Clarissa torvo) -Clarissa di che parli?


DANIEL (alzandosi in piedi di scatto con il bicchiere alzato, guardando Pola) - Sì, sono d'accordo con la mamma, brindiamo alla donna più acuta e sensuale che io abbia mai incontrato! Buon compleanno Pola!


MARTIN (a Pola) - Hai visto cosa hai combinato? Messalina!


POLA - Io?!? ( a Daniel prendendolo per un braccio) - E tu siediti chiudi quella bocca e i tuoi ormoni!( a Sarah, insinuante) Perché non ci racconta come ha conosciuto Daniel? 


SARAH (in allerta) - Mi sta minacciando?


POLA (serafica) - Dovrei?


SARAH( a Daniel, spaventata)-Perché non inizi tu (pausa) caro?


DANIEL (bevendo in un fiato) - Ma che m’importa dove e quando ci siamo conosciuti!!


POLA (ironica)- Come cambiano velocemente oggi le storie d'amore!


CLARISSA - O i fidanzamenti lampo! ( a Martin) il nostro è finito come sappiamo vero (sarcastica) caro?


MARTIN (sconsolato) - Ho un pessimo presentimento sulle ore future!


POLA (incalzante a Sarah)-Siamo tutti in attesa.


SARAH - Con lei non ci parlo, Martin fa qualcosa, mi sta guardando ....


DANIEL (a Sarah, d’acchito) - Chiudi quella boccaccia! 


MARTIN (alzandosi in piedi, fingendo naturalezza) - Passiamo al dessert?


CLARISSA - Seduto Martin, la cosa si fa interessante!


Martin si risiede rassegnato 


SARAH (a Pola)- Ci siamo conosciuti a Teatro. Io recitavo in una commedia!


Martin sembra sempre piu' afflitto


PHILIP (flemmatico) -L'idea del dessert è allettante!


CARLOTTA (direttamente al marito, brusca) - Devi comunicare proprio adesso che la cosa si fa piccante?


PHILIP - Carlotta stai parlando con me?


CARLOTTA - Non certo con il cane!


PHILIP ( al cane)- Mi pareva!


CLARISSA ( a Sarah)- Così lei è un'attrice? ….


DANIEL (brusco) - Ma che ne so, credo di sì!


CLARISSA ( al figlio)- Che trasporto, trasudi passione per la tua fidanzata in ogni singola particella del tuo corpo!


DANIEL (sguardo perplesso) -Davvero?!


POLA (a Martin ) - Martin, questo è il tuo campo…su, dici un tuo parere!


MARTIN (alzando le spalle) - E che devo aggiungere, sinceramente non ho mai avuto il privilegio di vederla in scena! 


CLARISSA - Sinceramente è un termine da non inserire nella tua personalità!


MARTIN - Invece nella tua veleno va bene?


MICHAEL (insinuante,verso Martin)-Ma avrà approfondito il suo interesse professionale la sera che ho visto lei insieme alla signorina nel foyer del Royal Shakespeare Theatre.


CLARISSA(freddamente) - Ah,quindi è stata una presentazione privata!


SARAH (a Martin, mondana) - Ma perché negarlo, ci siamo conosciuti proprio la sera precedente e in quella occasione siamo stati presentati da Daniel.(guardando Daniel ) vero caro?

Tutti si voltano verso Daniel.


DANIEL (alzando le spalle, titubante) - Può essere, non ricordo! (beve d'un fiato, a Sarah,veemente) e smettila di chiamarmi caro!


MARTIN (con rimprovero, a Daniel) - Figliolo..contegno!


DANIEL (veemente) - Pensa al tuo di contegno...e non chiamarmi figliolo!.


MARTIN –Siamo all’ammutinamento…figliolo?


CLARISSA (guadando Martin con disapprovazione)– Anche come padre non è che risalti….


MARTIN (ironico e tagliente)- Ha parlato la madre dell’anno…


DANIEL (ad entrambi i genitori)- Posso divorziare da voi due?…


CLARISSA /MARTIN (insieme) – Hai visto cosa hai fatto?


CARLOTTA (a Philip) - Tu cosa pensi stia accadendo?


PHILIP (a Martin) - Che il nostro Martin deve averla combinata non proprio alla perfezione!


CLARISSA (ironica, a Martin) - Concordi..tesoro?


MARTIN - Eh va bè, non ho riferito l'insieme della conoscenza con la signorina, ma cosa cambia? (a Michael) se prima avevo dubbi ora ne ho la certezza, lei è un imbecille!


MICHAEL (serafico) - Ricambio con la stessa cortesia (dopo una pausa) ancora vino?


MARTIN (sbottando) - Noo!!! 


Silenzio, ognuno riprende a cenare ignorandosi.


CARLOTTA (osservando tutta la scena con estremo interesse e tensione) - Continuate, continuate! E' più bello che al cinema (a Philip, sarcastica)sono quelle sale dove la gente va per vedere delle figure su un telo ! 


PHILIP - Vorrà dire che ci andremo!


CARLOTTA (con sussiego e mondanità) - Philip caro stasera mi turbi con queste proposte! (cinguettante, a Sarah) così lei è un attrice, sono stata anch’io a Teatro (guardando Philip) tu dormivi! (di nuovo a Sarah) Mi pare fosse l’Amleto!


SARAH - Ah sì..e come l’ha trovato?


CARLOTTA - Indeciso!(dopo una pausa,continuando mentre gli altri l’osservano attoniti) sì e anche un tantino arrogante, un giovanotto poco gentil’uomo, specialmente con quella povera Ofelia.Ma come si è permesso di urlare quelle cose orribili. E poi che aveva da strillare, eravamo tutti lì, mica in un’altra sala(a Philip) inutile sollecitare il tuo pensiero in merito, tanto lo so che pur di contraddirmi, se fossi stato sveglio, l’avresti applaudito.


CLARISSA - Mamma, si tratta di un dramma teatrale non è la storia del tuo vicino di casa!


CARLOTTA (scrollando le spalle) - Qualsiasi cosa sia io protesto per come si è comportato con quella ragazza....(sottovoce) pensa che ha perso la testa per quello lì(dopo una breve pausa).e i suoi parenti? Che pessima educazione e che pessima gente! (a Sarah) spero per lei che non vorrà morire per uno così complicato, io ci ficcherei lui in convento!.

Nessuno parla, tutti guardano in diverse direzioni. Clarissa guarda la madre sbalordita! Philip con la solita flemma si versa del vino.


MICHAEL - I signori desiderano passare al dessert?


SARAH ( d'acchito) - Non ne posso più, volete ascoltarmi, ho una rivelazione da fare!!

Silenzio. Si sente un tuono.


SARAH (proseguendo, a Martin ) - Scusa Martin, ma io non me la sento più di proseguire, non saprei più cosa inventare!


MARTIN(a Sarah) - Non so di cosa tu stia vaneggiando! 


SARAH - La commedia è terminata! Intendo prendermi le mie responsabilità e anche tu dovresti farlo!


MARTIN (con un lungo lamento) - Ohh ci siamo!


CLARISSA (a Martin) - Stava parlando di responsabilità, ti dice nulla questa parola?(a Sarah, distendendosi) vada avanti, è una scena che non voglio assolutamente perdere!


SARAH (a Clarissa) - Mi spiace per lei signora e per la sua famiglia e per Daniel (guardando il giovane) anche se non troppo! ( prendendo fiato, dopo una pausa, osservando a lungo Clarissa)Io ho una liason con suo marito!


MARTIN (spalancando lo sguardo, verso Sarah) - Cos'è che abbiamo io e te?


CLARISSA - Una liason caro, significa relazione!


MARTIN (con impeto) - Lo so cosa significa !( a Sarah, stesso tono) Io e te non abbiamo nulla di simile!


PHILIP (accendendosi la pipa, impassibile) - In qualsiasi lingua le chiami sempre quelle sono!


CLARISSA (stupita, a Daniel) - E tu non commenti?


DANIEL (a Clarissa, indicando il padre) - Ti giuro che ha fatto tutto lui!


CLARISSA (minacciosa) Ti proibisco di fiatare! ( a Martin) C'è altro?


SARAH (con impeto, a Clarissa) - Sì, lo ammetto (infliggendo una gomitata a Martin) e ammettilo !


MARTIN - Ma cosa?!?


POLA (ironica) - Su dai dillo così passiamo alla torta!


PHILIP (sbottando) - Oh finalmente il dessert!


CARLOTTA - Philip, per favore, è in gioco il matrimonio di tua figlia!


PHILIP(al cane) - Non mi sembra un buon motivo per rinunciare al dolce!


CLARISSA (a Martin, allusiva) - Tu invece non ci hai rinunciato!


MARTIN (sbottando) - Sempre meglio della panna acida!


CLARISSA (alzandosi con impeto) - Per me ti ci puoi anche affogare nella meringa!


MARTIN (a Clarissa, esasperato) - Presumo che arrivati a questo punto tu voglia farmi delle precise domande in proposito! Sta sicura che le risposte non ti piaceranno!


CLARISSA( calma, dirigendosi verso la camera da letto) -Improvvisamente non mi importa più nulla del tuo (osservando Sarah) futuro presente e ora il tuo recente passato se ne esce di scena cercando di farlo con eleganza, quella che a te è mancata! (con soddisfazione) Ahh...!!Non mi sono mai sentita così bene! ( entra in camera e chiude la porta a chiave)

Silenzio.Michael impassibile taglia la torta.


MARTIN (veemente andando verso la camera da letto, bussando alla porta,quasi balbettando) - Clarissa, io scherzavo, lo ammetto, ma solo un po' che non mi sono comportato benino nei tuoi confronti, ma stai traendo conclusioni affrettate, non vorrai credere a tutte queste scemenze!

Clarissa esce dalla camera: ha con se' un borsone. va verso la porta.

CLARISSA (a Martin) -Non ho sentito quello che avresti dovuto dirmi e cioè che ti spiace e che è tutto vero ( veemente) Io me ne starò assente per un po', buona permanenza! (esce sbattendo la porta)

Martin attonito guarda la porta poi gli altri che si voltano in altre direzioni. Michael serve in tavola.

SARAH (alzandosi) - Buona continuazione, penso abbiate molto da sparlare fra voi...


POLA (sarcastica) - Cosa le fa credere che lei sia il nostro passatempo preferito?


SARAH (allontanandosi verso la camera, a Pola, tagliente) - Lei doveva essere un tipo spassoso prima del suo ricovero! ( a Daniel, stesso tono, con ironia) peccato, avremo potuto essere felici io e te, ti lascio la stanza contento?( a Martin, con disapprovazione, scuotendo la testa) e dire che ci avevo fatto un pensierino su di te....mah.....( entra)


POLA (perplessa, a Daniel) - Che avrà voluto sottolineare la tua amichetta?


Daniel non risponde si affloscia sul tavolo.!


CARLOTTA (a Philip) - Dov’è andata quella simpatica ragazza?


MARTIN (borbottando incredulo) - Ma l'avete sentita? Buona permanenza (sbottando) e voi dite qualcosa…!!


MICHAEL (serafico) - Il signore desidera il dolce?

Fine secondo atto. 

Sipario


ATTO TERZO


SCENA PRIMA

Sono trascorsi due giorni. E’’ mattino. In scena un notevole disordine. Pola e’ seduta su una poltrona con accanto il vassoio della colazione. sta leggendo tranquillamente il giornale. e’ appena rientrata ed il suo abbigliamento e’ da passeggio.
Dalla camera esce Martin.in vestaglia. piuttosto accigliato, guarda Pola e senza una parola entra in cucina.


POLA (sempre leggendo) - Buonagiornata Pola, come stai? Tutto bene grazie e tu?


MARTIN (rientrando in scena, in mano una tazza di caffè,grugnendo) - Malissimo e la giornata è pessima e questo caffè è imbevibile!


POLA - Ma perché noni bevi una tazza di thè come ogni bravo suddito di Sua Maestà britannica?(osservandolo) no eh? Bè (accennando al vassoio) serviti pure c’è ancora del caffè caldo!


MARTIN (servendosi) - Non vorrei che queste tue gentilezze diventassero delle abitudini!


POLA - Non illuderti, è solo una breve tregua!( osservandolo con rimprovero) giusto perché mi fai pena. Hai raccontato a quella tua spasimante che io ero una specie di pazza alcolizzata, sei un maniaco incontrollabile!


MARTIN (scrollando le spalle) - Ho solo accentuato la tua personalità, tocca lo sei un pochino ammettilo e non te le prendere, si è chiarito tutto!( dopo una breve pausa, teso) e poi la nostra pausa vale sino al ritorno di Clarissa!


POLA (piegando il giornale fissandolo seria) - Ma ne sei ancora convinto? Sono due giorni che la rincorri senza che lei voglia farsi trovare. La realtà è piuttosto evidente.


MARTIN (sussultando ) - Tutta questa storia non ha senso. Mia moglie si è comportata come un’adolescente e continua come tale. E’ assurdo , assurdo!


POLA - Martin, proprio non lo vuoi accettare! Sei cocciuto quasi quanto tua moglie, solo che lei ha buone ragioni per esserlo!


MARTIN - Se le potessi parlare solo per pochi minuti comprenderebbe immediatamente che questa situazione non è come apparentemente può sembrare!


POLA - Allora tale miraggio è stato collettivo!


MARTIN (leggermente alterato) - Ebbene sì, tutti quanti avete preso un abbaglio!(guardando Pola, incontrando il suo sguardo scettico, dopo una breve pausa,con calma riflessiva) posso solo ammettere qualcosa(velocemente) ma non è quello che pensi!


POLA (serafica) - Sentiamo quello che penso!


MARTIN (sedendosi,in tono confidenziale) -Ascolta, come al solito ci si trova di fronte a delle mezze verità, a te posso dirlo!


POLA - Quale onore! (dubbiosa dopo una breve pausa, fissandolo) Cosa c’è sotto?


MARTIN - Lasciami continuare!


POLA - Prima di proseguire sappi che non ho la più pallida idea di dove sia Clarissa quindi se per caso credi che possa fare da tramite scordatelo!


MARTIN (continuando) - Non ha importanza (esitante) ma se dovessi vederla....


POLA (sbottando) - Lo sapevo, sempre il solito infido!


MARTIN (sospirando, con mestizia)- Va bene, non ti interessa (facendo cenno d’alzarsi) vado a ....


POLA (prendendolo per un braccio e costringendolo a sedersi,curiosa) - Noo, poi vedremo!


MARTIN - Insomma, un po' sì e un po' no!


POLA - Cosa?!?!


MARTIN -Sì, mi ero invaghito di Sarah, no, non è la mia amante ,avevo preso una piccola sbandata e no non intendevo tradire Clarissa qui nella sua casa!


POLA - E già, lontano invece sì....Un po' contorto, perché non ti fai un piccolo esame di coscienza? (fissandolo) o in te è latitante….(breve pausa) la coscienza….


MARTIN ( con forza, offeso)- Se la metti su questo tono è meglio lasciar perdere!


POLA - Secondo te è sensato quello che mi hai appena detto?


MARTIN - Non sarà edificante, ma nemmeno da condannare. Ho commesso un errore, persino tu puoi sbagliare!


POLA - Io?! jamais!


MARTIN - Ah, già, dimenticavo che non hai involucro umano!


POLA - Ricominci?


MARTIN - Scusa, ma come ben sai le vecchie abitudini stentano a morire! Per finire, ho solo fatto una stupida gaffe!


POLA - E questa gaffe è ancora in circolazione?


MARTIN - Se ti riferisci a Sarah non la vedo da quella brutta serata. Ora sta in un Hotel, ma la vedrò al più presto e sarò franco con lei, dovrò trovare i termini adatti, sai, la poverina si è presa proprio una cotta per questo ha equivocato il mio atteggiamento solo amichevole , ma è solo una ragazza, una giovane attrice attirata dall’immagine dell’uomo con esperienza. Non posso ferire la sua sensibilità!


POLA (dopo una breve pausa) - Mentre quella di Clarissa sì!


MARTIN - Sai benissimo che non è così, sono stato uno stupido, un incosciente,un....


POLA(interrompendolo, con calma) - Codardo? Impostore ,bugiardo?...


MARTIN - Ti sei ripresa alla grande eh? Tutto quello che vuoi...(sospirando) ma da qui a farne una tragedia....! 


POLA (seria, versandosi del caffè) - Mi stai dicendo che è stato solo un disguido e come sempre è responsabilità della ragazza di turno che non ha saputo trattenersi! (sarcastica) io non sono una moralista, ma è decisamente deprimente questo modo di scaricare le, fra virgolette colpe, su l’altra parte!


MARTIN - Io non ho mai avuto ragazze di turno. Non sono un marito del genere e Clarissa lo sa benissimo!


POLA (ironica) - Ma che sintonia, proprio due giorni fa Clarissa ha espresso la medesima opinione e io ho commentato che lo sarai presto (con finta enfasi)nessuno uomo e specialmente nessun marito è esente dai ricorsi storici!


MARTIN (scattando)- Tu non sei una moglie, non fai statistica!!


POLA - E dubito che lo sarò nei prossimi vent’anni, ma non è di me che si parla.(dopo una breve pausa, guardando Martin) un punto di domanda senza retorica. Perche?


MARTIN (d’impulso, prendendo le mani di Pola fra le sue, fissandola intensamente) - Ascolta...non ho scuse, lo so, ma vorrei semplicemente dire questo a Clarissa se dovessi avere lei di fronte adesso, così, semplicemente! 

Martin lentamente si volta e si avvia con studiata mestizia verso la camera. entra. Pola fissa la porta della camera con sguardo perplesso poi va al telefono. compone un numero. Martin e’ in ascolto dietro la porta semi socchiusa della camera.

POLA (al telefono) - Ciao,(annuendo più volte) mi ha parlato, mi ha parlato non capisco la ragione ma l’ha fatto e sai cosa ti dico che faresti bene ad ascoltarlo, credo sia veramente dispiaciuto e dagli ancora una possibilità, ma per la continuazione della nostra amicizia,e che questo resti fra noi, credere a Martin mi fa sentire una moglie e non è una bella sensazione per me. E’ un uomo impossibile, ma tutto sommato è simpatico, diciamo che fondamentalmente è il meno dannoso, lo so cara che non è un virus, ma potrebbe diventarlo (pausa, in ascolto) sì lo so anche Michael è simpatico, ma che c’entra...(prima di riattaccare) che resti fra noi anche questo mi raccomando! (riattacca, sospirando) oh cielo, non mi riconosco più ( poi scrollandosi, andando verso la sua camera) bè c’è sempre una prima volta!( entra in camera)

Martin esce dalla camera: lo sguardo trionfante. va al telefono 


MARTIN (con evidente soddisfazione, fra sè) - Se non le puoi sconfiggere fattele amiche, inutile ripeterlo, ma sono un genio! (compone un numero, rimane in ascolto, riattacca sbottando) come mai comprano quei tremendi telefonini se poi li tengono spenti? ( sbuffa)

Martin s’avvia nuovamente verso la sua camera quando dall’ingresso entra Daniel quasi di slancio.


DANIEL (d’acchito) - Eccoti papà, finalmente!


MARTIN ( guardandolo sorpreso) - Ti aspettavi di trovarmi con un bicchiere in mano a cantare Provaci ancora Sam? 


DANIEL (continuando con lo stesso tono)- Ho tentando di chiamarti, ma quel telefono è sempre occupato!


MARTIN (sbuffando,fissandolo) - Che c 'è?


DANIEL - So dov’è la mamma, ci ho messo un po', ma l’ho scoperto tramite i nonni!


MARTIN (fissandolo ironico) - Giochi sempre in anticipo tu eh?


DANIEL (sgranando lo sguardo) - Lo sapevi ?


MARTIN - No, ma non ha nessuna importanza perché tua madre la conosco come me stesso, tornerà, ah se tornerà e di sua spontanea volontà, ma vuoi rimediare alla tua inettitudine mi dovresti fare un favore?


DANIEL - Un altro? ( dignitosamente) No, papà, mi spiace per quello che è successo fra te e la mamma, ma io non sono fatto per questi intrighi, hai visto bene che come complice sono una frana.


POLA (uscendo dalla propria camera, ai due) - Eccovi insieme, uniti nel crimine! (a Martin, osservandolo) sei ancora in vestaglia?(interrompendosi, riflettendo) ho l’impressione d’aver già visto 

questa scena ( scrollandosi, con allegria) uomini vi lascio ai vostri piani diabolici ( fissando Daniel ) uomini, uno e mezzo....( va verso l’ingresso ed esce ridendo)


DANIEL ( fissando la porta , poi verso Martin, sguardo vago) - Pensi che mi noterà tra due anni quando sarò tornato? Sicuramente sarò più maturo per una donna come lei!(sospira)


MARTIN (distratto) - Ne dubito (dopo una breve pausa) tornato da dove?


DANIEL - Da quando sono qui tento di parlare con te e la mamma solo per ...


In quel momento suonano alla porta.


MARTIN ( andando ad aprire, sbuffando) - Chi sarà adesso....!(aprendo la porta) tu?Ti ho chiamata al tuo coso come si chiama....!


SARAH ( entrando, serafica) - Si chiamano telefoni cellulari, ma scordavo che li detesti. Mi domando come fai nel tuo lavoro!


Daniel sbuffando va verso l’ingresso. esce.


MARTIN ( a Sarah) - Evito le presenze inopportune: Va bè, andiamo oltre, ascolta, devo metterti al corrente di un particolare di vitale importanza che ripeterai alla presenza di mia moglie!


SARAH (sospirando) - Non ne hai avuto abbastanza? 


MARTIN (continuando con lo stesso tono, camminando per la scena) -Lo so, ti ho deluso, ma forse possiamo rivederci e magari ci conosceremo meglio, ma sai adesso non sono pronto per queste cose ( guardando Sarah per un attimo, poi nuovamente seguendo un suo pensiero) Con te mi sono sentito per un attimo così, così...


SARAH - Giovane?!


MARTIN (fermandosi, fissandola) - Non proprio, intendevo altro, ma ora ....


SARAH - Mi ascolterai senza interrompere.( sospirando) Inizialmente volevo rientrare a Londra senza salutarti, poi ripensandoci ho deciso che in fondo ti meriti una spiegazione, con me ti sei solo comportato confusamente e sì (avvicinandosi e baciandolo su entrambe le guance) ho capito in quel breve periodo trascorso insieme in campagna che non eri adatto!


MARTIN (tossicchiando ) - A cosa?


SARAH - Ma al ruolo che volevi a tutti i costi sostenere , che ne so forse avevi voglia di provare qualche brivido in più....Gli uomini ad una certa età sono come i telefoni, o sono occupati o sono guasti, tu appartieni alla prima categoria!


MARTIN (ironico) - Il brontosauro ringrazia! 


SARAH (d’acchito)- Insomma Martin non hai in te il gene del tradimento, bisogna urlartelo? Non desidero approfondire ulteriormente il tuo rapporto con tua moglie, ma se lei ha combinato questo trambusto significa che vuole smuovere qualcosa e fartelo almeno intuire! Accoglilo e non polemizzare come sei solito fare!


MARTIN (confuso) - Che stai tentando di comunicarmi?


SARAH (sospirando) - Preferirei che lo chiedessi a tua moglie, lei sapeva già tutto!


MARTIN - Clarissa? (passeggiando nervoso) Ma va, non è possibile, Clarissa non può....(riflettendo) anche se adesso che mi ci fai pensare, il suo comportamento era particolare, non mi sembrava la solita moglie....


SARAH - Ecco bravo, hai continuato a considerarla la solita moglie invece che una donna ! (scrollandosi, con tono frivolo) Bè, in fondo è stato divertente...E tu sei un fonte di ispirazione inesauribile, mi ricordi i personaggi di Noel Coward, in vestaglia di seta e dal fascino fuori dagli schemi comuni, forse demodé, apparentemente disinvolti nelle loro storie inventate di pseudo tradimenti, bislacchi quanto basta per non trovarli del tutto inutili!Non si prendono mai molto sul serio (sospirando) è una dote, non perderla ( andando verso l’uscita, voltandosi) Scusa, ma io al contrario di tua moglie non combatto senza conoscere l’esito finale !Un’ultima cosa, non preoccuparti per l’intervista, ha già sistemato tutto Clarissa, almeno è più pratica di te! Senza rancore vero caro? (esce)


MARTIN (sedendosi sul divano, la testa fra le mani ) - Ma che avrà voluto dire? Non ho capito niente! 


CLARISSA ( entrando )- Posso aiutarti?


MARTIN ( sobbalzando, alzandosi) - Tu!?!


CLARISSA (battendo le mani, sarcastica) - La tua recitazione sta migliorando, lo stupore incredulo dipinto sul volto dà alla tua espressione un convincimento tale che anch’io plaudo estasiata! Non dirmi che non mi aspettavi!


MARTIN (alzandosi di scatto, le mani nella tasca della vestaglia, nervosamente) - In quanto a bravura d’invenzione scenica tu mi sei pari almeno da quello che ho inquadrato alla prima messa a fuoco!


CLARISSA (andando verso il tavolino con il vassoio della colazione) - Prenderei del Thè se non ti dispiace!


MARTIN - Serviti pure (si risiede, espressione ombrosa) 


CLARISSA -Ma che tono scontroso e offeso, che ti caduto in testa o peggio ancora ...sulla coscienza? ( si versa il Thè, sorseggia con calma, poi con noncuranza) ho visto la tua amante uscire!


MARTIN (scontroso) - Non è la mia amante e lo sai benissimo, non continuare a fingere!


CLARISSA (fissandolo, appoggiando sul vassoio la tazza, avvicinandosi a Martin, gli passa le dita sulle guance) - Ti ha lasciato il suo autografo, per tua fortuna non è indelebile!


MARTIN (tossicchiando) - Hai un buon odore!


CLARISSA - Scodinzolerei volentieri se fossi una barboncina!


MARTIN (scostandosi, scattando in piedi) - Alle mie affettuosità rispondi sempre con il sarcasmo, come dovrei reagire?


CLARISSA (allontanandosi, andando verso il centro della scena , voltando le spalle a Martin) - Alle mie premure tu invece rispondi con l’allegra esperienza del tradimento!


Martin non risponde le va vicino 

MARTIN (prendendo Clarissa per un braccio e costringendola a guardarlo) - Ascoltami bene tu! Sarah mi ha accennato a qualcosa che hai combinato e ho il sospetto che si tratti di questa mia pseudo tresca!


CLARISSA ( staccandosi, leggermente alterata) - Pseudo tresca? (alzando la voce) Oh certo non dubitavo affatto che l’avresti catalogata come un incidente di percorso, una cosa che rientra nella normale routine del matrimonio specialmente se avviene dopo anni, quindi spassiamocela una volta ogni tanto ( andandogli vicino, veemente) eh no, (ironicamente) tesoro, la vita è un’altra cosa come le mogli che non sono sempre lineari come le si vorrebbe!


MARTIN ( guardandola, serafico) - Ho visto! 


CLARISSA - E cosa hai capito?


MARTIN ( con un gesto delle mani) - Quello che le mogli auspicano cioè assolutamente nulla!


CLARISSA (sbottando) - Eppure non ti ho sposato solo per la tua avvenenza!


MARTIN (osservandola attento, dopo una breve pausa) - Credi di essere stata molto furba? eh?


CLARISSA (sospirando) - Non so, forse, all’inizio volevo affrontarti immediatamente, come solitamente ti saresti aspettato, seguendo il mio carattere, ma poi riflettendoci ho concluso che avrei fatto bene a scoprire da me quello che non mi avresti mai detto spontaneamente!


MARTIN - Spiegami! Sarah mi ha raccontato di un tuo coinvolgimento piuttosto attivo! (fissandola) Come hai fatto a capire ?


CLARISSA - Piccoli segnali dal tuo atteggiamento non propriamente limpido e dal fatto che ero già anticipatamente al corrente che ti stavi inoltrando in un terreno piuttosto infido e paludoso per te. Non conoscevo la tua amante quindi....


MARTIN (sbuffando) -Ancora!?(veemente)non è la mia amante!


CLARISSA (guardandolo torva, continuando)-Dicevo che dovevo solo giocare d’astuzia quindi nel momento che mi hai presentato Sarah come fidanzata di Daniel ho dubitato, non immediatamente, ci ho messo un po' (dopo una breve pausa, d’acchito) circa un’ora (continuando con tono pacato) poi dopo che ho ascoltato fortuitamente un colloquio piuttosto strano di Sarah al telefono, cosicché ho fatto un paio di telefonate, ,mentre tu eri impegnato nel ruolo del seduttore anni trenta, sono risalita così all’agente di Sarah ho scoperto che vi eravate visti parecchie volte e che tu provavi una forte attrazione nei suoi confronti e allora ho deciso che l’avrei affrontata da donna a donna cercando di capire, ma senza che tu potessi avere un vago sospetto di ciò che stavo per fare, tu e gli altri, nemmeno a Pola ho confidato il mio piano!


MARTIN (sarcastico) - E tu saresti la povera vittima?!


CLARISSA ( continuando con lo stesso tono) - Sarah si è dimostrata molto disponibile a metterti alla prova e a conoscere le tue intenzioni , non ho faticato molto a convincerla, mi è sembrata persino sollevata come se si fosse liberata da un peso. E stato un incontro molto civile senza scenate, mi conosci!


MARTIN (sbottando, leggermente adirato, cercando di contenersi) - No, non conosco questo lato della tua personalità che, scusa mia cara, sa un tantino di perversione repressa, che volevi dimostrare? Che sei migliore di me? Scaltra senz’altro, oscuro lato che non sapevo possedessi (battendo le mani ironico) complimenti, brava hai dimostrato la mia ingenua stupidità davanti ad una ventenne che a quanto pare non è che le importasse molto di me!


CLARISSA (sussultando) - Non era questo il mio scopo! Non era mia intenzione umiliarti, mi spiace forse ho leggermente esagerato....(poi riprendendosi) solo un pò!


MARTIN - Ne sono commosso, volevi solo sapere chi avrei scelto, fra una moglie, una vita, una realtà consolidata e l’impulso momentaneo! Bella messinscena!...(dopo una breve pausa, fissandola serio) Sai che ti dico? Avrei preferito un altro comportamento da parte tua, più sanguigno, più passionale, emozionale aggiungerei, perché in verità anche ora non ci stiamo rivelando nulla ed è vero che qualcosa fra noi contribuisce a separarci più che a unirci!


CLARISSA (impallidendo, titubante) - Stai parlando sul serio?


MARTIN (andando verso l’uscita , aprendo la porta) - Mai stato così serio, non era quello che volevi? (esce)


CLARISSA (alzando la voce, con tono incrinato) - Martin, caro, guarda che....


MARTIN (rientrando di slancio, attraversando la scena andando verso la camera da letto, con alterigia) - lo so...sono in vestaglia.....( entra in camera sbattendo la porta)


Clarissa deglutisce poi va a versare il the’ in una tazza con calma ed espressione impassibile. le luci si attenuano. Buio







SCENA SECONDA


Sera. alcuni giorni dopo. Un leggero tuono in lontananza preannuncia un temporale estivo. la tavola e’ apparecchiata in mezzo alla scena. accanto al divano due borsoni da viaggio. Sul terrazzo appoggiati alla balaustra vi sono Michael e Pola che stanno bisbigliando, squilla il telefono, dalla propria camera esce di corsa Clarissa: ha in mano una scarpa: mentre risponde al telefono cerca di infilarsela. e’ in abito da sera. molto elegante.
Pola e Michael entrano in soggiorno .


CLARISSA (con leggero affanno ) - Sì, pronto..(attendendo, poi con una lieve incrinatura di delusione) sì...certo..non preoccuparti...no, vi aspettiamo! (riattacca, si volta e trasale, a Pola) hai preso la pessima abitudine di capitare anche tu come un’ombra alle mie spalle.


POLA (sorseggiando il suo vino, con calma) - Io e chi altro?


CLARISSA (noncurante, andando a versarsi da bere) - Non importa, (schiarendosi la gola) tutto a posto vedo ( a Michael) ha fatto come sempre un ottimo lavoro, la ringrazio per l’ennesima cortesia, oggi è anche l’anniversario dei cinquant’anni di matrimonio dei miei genitori,naturalmente lei cena con noi!


MICHAEL - E’ un piacere,ai compleanni e anniversari delle belle donne non so resistere, vi lascio un attimo e vado a controllare che tutto sia perfetto....(entra in cucina)


CLARISSA (con un accenno, a Pola ) - Vedo che da parte tua non vi è nessun cenno alla licantropia, ti piace vero? (sospirando) sono contenta per te, datti uno svago ogni tanto! 


POLA (guardandola significativamente) - Dal modo con cui ti sei precipitata al telefono pensavi fosse Martin! O mi sbaglio?


CLARISSA (bevendo, categorica) - Sì, era Daniel, sta per arrivare con i miei genitori!(dopo un attimo di pausa, guardando Pola) Perché mi fissi? Che ho detto?


POLA - Veramente è quello che non hai detto che rumoreggia. 


CLARISSA (sbottando) - Ancora con questa storia? Martin ha fatto la sua scelta, basta!


POLA - Certo era impensabile che fino a poco tempo fa lui avesse tali reazioni, ma, aimè, mi duole affermarlo ti sei comportata in maniera diabolica. Probabilmente è questo che l’ha sconcertato. Non è andata come volevi, speravi in un prostrarsi ai tuoi piedi senza che il suo orgoglio ne risentisse? 


CLARISSA - Ecco, hai detto bene, orgoglio. Martin è da un orgoglio ottuso ! Se spera che lo cerchi, eh no...vuole andare sino in fondo..lo faccia...lo faccia...magari è bene che ci allontaniamo....


POLA - Tu invece orgoglio nulla ..Siete entrambi simili nelle reazioni da bambini impauriti e scusa un tantino idioti e petulanti...


CLARISSA (continuando a ruota libera nel suo pensiero) - .... presuntuoso e irascibile! 


POLA - Fai prima a dire che ti manca!


CLARISSA - Non ci penso nemmeno, dopo quello che mi ha fatto!


POLA - Su questo siete pari, il tuo scherzetto è stato micidiale, nemmeno io avrei saputo inventare una strategia migliore di questa e tutto senza mettermi al corrente. Prossimamente sui pali elettrici ci scriviamo toccate i fili fanno meno male di una moglie tradita...o quasi il che è la stessa cosa.....


CLARISSA (d’acchito) -Appunto! Ero troppo chiusa nel mio regno di moglie insostituibile, generosa e con il paraocchi, ora so come stanno le cose e non mi pento, lui avrebbe dovuto chiedermi perdono!


POLA - E vuoi che il tuo matrimonio continui ad assomigliare ad un ring piuttosto che ad una camera da letto? 


CLARISSA - Insomma Pola, prima mi istighi a lasciare Martin e adesso che lo fa lui ti lamenti!


POLA - Non ne sto gioendo anche perché non ne siete convinti e poi non ci sarebbe più l’atmosfera adatta per punzecchiare, con chi potrei farlo?


CLARISSA - C’è sempre il tuo nuovo amico, ho come l’impressione che si illumini ad ogni tua battuta condita con l' arsenico. 


POLA (riflettendo) - Rimandiamo a dopo le mie necessità, ora mi spieghi perché non hai detto a Martini che Daniel se ne va in Perù con quell’equipe di svitati archeologi? E’anche suo figlio! 


CLARISSA - L’ho saputo solo ieri , Daniel ha cercato di parlarci da quando è arrivato, ma noi eravamo troppo distratti per ascoltarlo. Purtroppo è anche figlio di Martin e prima o poi glielo riferirò, (irritata) ma non voglio più parlare di Martin per favore!


POLA - Che determinazione puerile e scontata! 


CLARISSA (nervosa) - Non sono io che ho iniziato!


POLA (insinuante) - L’ultima parola è la tua comunque!


CLARISSA - Basta , non insistere, parentesi chiusa! ( va verso la camera, entra sbattendo la porta)


MICHAEL (entrando in scena, fissando Pola con sguardo interrogativo) - Bè, come sta andando?


POLA (guardandolo) - Un disastro!


MICHAEL ( andando verso la tavola, prendendo due bicchieri) - La tua amica è testarda! 



POLA - Senti un po tu, stai dalla parte di Martin adesso?


MICHAEL (versando del vino)- Un po' di parità non guasta, voi donne coalizzate e noi restituiamo! Anche se Martin è uno zero nei rapporti sociali!!


POLA (fissandolo, tono serafico e divertito) - Che hai combinato? 


MICHAEL - Una telefonata qui e una là e l’ho avvertito! 


POLA - E che ti ha risposto?


MICHAEL - Ha riappeso urlandomi epiteti intraducibili! 


POLA - Mossa azzeccata (alzando il bicchiere) A noi due ( con mondanità andando verso il terrazzo) Pensi che pioverà?


MICHAEL (seguendola,stesso tono) - Sarà un magnifico temporale estivo darling!


I due vanno in terrazza. dopo pochi attimi la porta d’ingresso si apre. Entrano i genitori di Clarissa preceduti dal cane. L’ammiraglio e’ serenamente scostante.Si accomoda sul divano accendendosi la pipa. 


CLARISSA (uscendo dalla camera) - Eccovi , dov’è Daniel?


CARLOTTA (euforica) - Sta arrivando!


CLARISSA ( alla madre, osservandola attentamente) - Che c’è mamma?Ti vedo particolarmente elettrica!


CARLOTTA (toccandosi il collo, mostrando una collana) - E’ un regalo di tuo padre per il nostro anniversario (sussurrando) credi che tuo padre risenta degli anni che passano, si dice che gli uomini invecchiando fanno strane cose....(sussultando) Oh mio Dio, non ci sarà un’altra donna? 


CLARISSA (guardando la collana , sorridendo ironica) -Ti sta benissimo al collo mamma e se fossi in te non cercherei spiegazione all’evento e non c’è nessuna altra donna, credimi...sarebbe troppo faticoso per lui, non per l’età ma per pigrizia!


CARLOTTA (riflettendo perplessa) - Però, non è consolante sapere che un marito ti è fedele solo perché fatica ad alzarsi dal sofà (dopo un attimo di pausa, con tono mondano) ma almeno so sempre dov’è ( toccandosi la collana) Vado a guardarla bene allo specchio, per ricordarmi questo giorno, gli slanci di tuo padre non capitano molto spesso!(va verso il bagno, entra)


CLARISSA (al padre) - O tu e Martin avete gli stessi gusti o giurerei che quella collana l’ho già vista da qualche parte.


PHILIP (serafico) - Le cose alle volte spariscono e alle volte ricompaiono, a tua madre piacciono le frivolezze, perché deluderla? Ignorandola peggiorerei il resto dei nostri anni insieme e dandole spazio coltivo il mio!(osservando Clarissa a lungo) e tu che cosa stai per perdere?


CLARISSA (sussultando) - Che intendi dire?

PHILIP – Preferirei non ripetere mia cara, hai capito benissimo, se continui a guardarti intorno agitandoti perché Martini non risponde alle tue aspettative eviterai certo lo sforzo di osservarti dentro, ma ti resterà sempre la solita domanda, ovvero, chissà come sarebbe stato se avessi fatto anche solo un gesto, detto una parola non per litigare,ma per il piacere di ascoltare la risposta. ..

CLARISSA (guardandolo curiosa) – Papà, sei una continua sorpresa….

PHILIP ( andando vicino a C. baciandola in fronte) –Sì mia cara, ma questo rimane un segreto fra me e te e per quello che hai perso,n on disperare, lo recupererai! (va sul terrazzo,flemmatico) Che magnifico temporale si sta preparando e che onde! 

Clarissa perplessa va verso un mobile prende un candelabro e lo poggia sulla tavola. accende le candele. osserva soddisfatta, canticchiando va verso la propria camera da letto: entra. Si apre la porta d’ingresso. Entrano Daniel e Martin visibilmente contrariato.


MARTIN (guardandosi attorno, al figlio, seccato) - Non penso sia stata una buona idea...e poi, hai visto, non c’è mai nessuno in questa casa, almeno quando ci sono io. Tua madre non sarà molto contenta di questa vostra iniziativa e quando dico vostra includo i tuoi nonni e quella specie di tacchino impiccione, amico di Pola, mi ha telefonato persino di notte. (scuotendo la testa) no, no...non mi piace questa storia!


DANIEL (sbottando) - Senti papà, tu sei qui per me intesi? Starò via per molto tempo, è un passo importante per uno a cui avete cambiato i pannolini fino a l’anno scorso. Vi voglio vicini almeno questa sera. 


MARTIN - Spero non ti abbia spronato maggiormente quella tua cotta per Pola. 


DANIEL (deciso) - No, figurati, avevo già deciso di partire per questa spedizione archeologica!


MARTIN - Stando alle tue opinioni nei nostri confronti,bastava la tua famiglia per le tue ricerche d’anticaglie, perché andare così lontano?


DANIEL (sbuffando ) - La mamma sarà sul terrazzo, vado ad avvertirla!(esce sul terrazzo)


MARTIN (fissando il cane sdraiato sul divano) - Che dici è un complotto per lasciarci soli? (avvicinandosi, fissando Miss Marple con attenzione) visto che non ci capiterà mai un’occasione simile e visto che sei una femmina (fissandola) anche mia moglie è una femmina,potrai sicuramente illuminarmi sul suo comportamento. (sedendosi, sospirando) Se devo essere sincero fino in fondo, Clarissa mi ha profondamente colpito con quella sua reazione, voi donne, siete spietate quando volete. (alzandosi, sospirando) Sai, io amo Clarissa, sono stato innamorato di lei ancor prima di conoscerla e in questi ultimi tempi invece di dirglielo così, semplicemente, ho seguito esclusivamente l’onda degli anni che trascorrono e invece di viverli con lei ho tentato di farlo con chi non ha minima idea di chi io sia, solo per vanità o che ne so, provare qualcosa per cambiare,cosa? Nulla, ma è l’idea che eccita (guardando il cane, sospirando) Per tutto questo periodo ho solo guardato le rughe degli anni sul mio viso e probabilmente Clarissa osservava le sue! (al cane) sì, hai ragione, fare tanto rumore e rovinarci la vita solo perché si ha timore di invecchiare è da noi umani (sospirando, accarezzando Miss Marple) è stato un piacere conversare con te!

CLARISSA (uscendo dalla camera dopo una breve pausa, guardandolo a lungo) Che fai da queste parti?


MARTIN (guardando Clarissa) - Sono qui solo per nostro figlio Daniel, niente suppliche. Ho preso la mia decisione!


CLARISSA (andando a versare da bere in due bicchieri, serafica) - Non ho nessuna intenzione di commentare ( allunga il bicchiere a Martin) tutto sommato hai ragione tu, ci sono tante strade da percorrere perché non tentare separatamente?


MARTIN (prendendo il bicchiere sfiorando le dita di Clarissa, al cane) - Tu pensi di percorrerle in quale direzione?


CLARISSA -Dimmi prima la tua poi rifletterò sulla risposta.....


MARTIN (al cane, con noncuranza) - Ti trovo in forma (per un attimo guardando la moglie) splendida direi......


CLARISSA - Io e Miss Marple ne siamo lusingate....


MARTIN (avvicinandosi a Clarissa, di fronte a lei fissandola negli occhi) - Come pensi che ci vedano da fuori?


CLARISSA (non staccando lo sguardo) - Come due che hanno fatto tanto per riaccendere un fuoco che non si era mai spento!


MARTIN (perplesso) - Stai per caso tentando di sedurmi?


CLARISSA - Sarebbe talmente drammatico ?


MARTIN - Dipende!


CLARISSA - Da me o dalla situazione?(gli si avvicina lentamente)


MARTIN (osservandola) - Stai prendendo iniziative?


CLARISSA (di fronte a lui,ammiccante) - Ti infastidisce?


MARTIN (riflettendo)- Ogni tanto, vorrei iniziare per primo,non che valga molto, ma è parzialmente consolatorio!


CLARISSA (va allo stereo,mette un disco, a Martin) - Ricordi questo motivo? (si avvicina nuovamente a Martin)


MARTIN (avvolgendola in un passo di danza sulle note della musica) - Da quando sei diventata dichiaratamente sentimentale!.


CLARISSA - Da quando ti ho sposato..e..


MARTIN - L’hai tenuto ben celato come altre cosette.....(guardandola) e ti sei pentita?


CLARISSA (dolcemente)- E tu?.


MARTIN (osservandola) - E’una domanda o un funereo presagio?(dopo una breve pausa) No, non sono pentito(dopo una breve riflessione) Ma è vero che mi hai sposato anche per la mia avvenenza?


CLARISSA - Quale delle mie risposte ti renderebbe più sicuro? 


MARTIN - Nessuna, ma va bene così!


CLARISSA - E’ il mio giro di domande ora. (fissandolo) Dove saresti arrivato con quella ragazza?


MARTIN (trascinando Clarissa in una giravolta, dopo una pausa , sfiorandole un orecchio con le labbra) - Questo,tesoro, se permetti, resterà una tua curiosità!


CLARISSA (a sua volta con una giravolta, sfiorando appena le labbra di Martin) - Non a lungo, mio caro, non a lungo!


MARTIN ( insinuante) - Sarà una lotta fino allo sfinimento allora!


CLARISSA (con lo stesso tono) - Non ti darò tregua! (dopo una pausa,sussurrando) Sai caro, mi piacerebbe che quella piccola ruga rimanesse lì dov’è!


MARTIN (brontolando) - Devo rinunciare al lifting?


CLARISSA- Il vecchio Martin era il mio Martin....e lo preferisco tutto intero!


MARTIN (sospirando) - E ho pure pagato in anticipo (a Clarissa stringendola) per riconquistarti ci rinuncio volentieri! Sono lieto d’aver scoperto il lato più impulsivo del tuo carattere, perché non me ne sono accorto prima?


CLARISSA - Perché sei un uomo tesoro!


MARTIN - Rimedierò a questo leggero difettuccio antropologico!

Un tuono e lo scroscio dell’acqua. vi e’ una rientrata di tutti in scena. Carlotta esce dal bagno.


CARLOTTA - Insomma ragazzi, mi sono stufata di avere l’orecchio incollato alla porta del bagno..non si sente niente da lì dentro!


POLA - Se voi due vi decidete.....


PHILIP (bofonchiando) - Probabilmente questa volta si mangia!


MICHAEL (a Clarissa e Martin, con malizia) - Sì, ma i signori che hanno deciso?


MARTIN (guardando Clarissa )-I signori restano a cena....vero?


Tutti si accomodano a tavola. la musica sale coprendo il brusio di sottofondo. le luci si abbassano


CLARISSA (vfs) - ....Ecco com’è andata...!


MARTIN (vfs) - E tutto si ripete....


CLARISSA (vfs) - E no! Speriamo proprio non tutto!


MARTIN (vfs) - Bè, non mi dispiacerebbe,.solo un pochino,che fai tesoro con quella spazzola.... punge......


Si alza la musica

SIPARIO