IL CASO SIGONELLA

Atto unico di

Antonio  Sapienza
                                          


Personaggi:
Col Annicchiarico……………………………Comandante del 41° stormo
Col. Bach ……………………………………..Comandante dei marines
Magg. Nucci…………………………………. Capo Ufficio Comando
Cap. Speranza…………………………………Comandante compagnia CC
Dott.ssa Geraci……………………………….. Giornalista

            
L’opera, liberamente adattata ed elaborata, è tratta da un fatto realmente accaduto nella base aerea di Sigonella, nel 1985, dopo il sequestro della nave da crociera italiana Achille Lauro, da parte di un commando palestinese. finale della commedia è puro frutto della fantasia dell’autore.

 
Torre del Grifo, Giugno 2021


 Sulla scena ci sarà la ricostruzione dell’ufficio del Comandante dello Stormo: Grande tavolo con suppellettili, telefoni e pratiche varie; Dietro le spalle il ritratto del Presidente delle Repubblica, e del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica; La Bandiera italiana è alla sue destra. Su una parete vi è uno scaffaletto con degli scudetti di altri stormi e coppe varie; di fronte un orologio che segna anche TMG. In scena ci sono il Colonnello Annichiarico, e il Maggiore Nucci, capo ufficio comando.

Comandante – (in maniche di camicia, intanto che mette ordine a dei documenti che ha sulla sua scrivania, guarda l’orologio) Uh, già le 19, Nucci, io andrei a mangiare un boccone al Circolo, tu che fai, vieni con me?-
Nucci – (seduto accanto alla scrivania, stiracchiandosi e sbadigliando) Vengo dopo, comandante, ho da far partire la corrispondenza…oggi mi manca il segretario.-
Com. (indossando la giacca) Come mai, Battaglia sta forse male? –
Nucci- No, ha una lieve indisposizione…sembra che ieri sera abbia fatto bisboccia, c’era la festa d’addio di Ceccato; (si alza e s’avvia a uscire) vado a prendermi le pratiche, poi, se non ti dispiace, resto qui a lavorare, approfitto del tuo telefono diretto, devo fare anche delle telefonate allo Stato Maggiore… (intanto esce, va nel suo ufficio e torna con delle pratiche in mano).-
Com. – ( raddrizzando il gagliardetto”1° torneo i calcio 4!° Stormo”, appeso nel muro di fronte alla scrivania e indicandola a Nucci)) Bravo sottufficiale Ceccato, questo è merito anche suo… peccato che sia stato posto in congedo.-
Nucci- Già, l’età…-
Com- Già. Allora chiudi tu. Ciao, a domani.-
Nucci- A domani comandante. –
I due si stringono la mano e il comandante esce.
Nucci- (sedendosi e inizia a lavorare fischiettando, poco dopo squilla uno dei telefoni, Nucci lo prende svogliatamente e risponde, è l’ufficiale alla Torre di Controllo)  Pronto? Torre? No, sono Nucci, dimmi (attesa, controscena, poi concitato) Accidenti, chiamo subito il Comandante! (chiude la comunicazione e chiama col portatile) Nick, vieni subito a comando! C’è un casino…la Torre di Controllo mi ha comunicato che ha chiesto l’atterraggio l’aereo Egiziano che trasporta i sequestratori della Lauro… ma ci sono anche i caccia americani che l’hanno dirottato…e un C141 del SEL dei marines…si, chiarissimo…ho capito…chiamo Dazzi e Speranza… Ok, metto in allarme lo Stormo. A dopo. (riprende l’apparecchio e fa le chiamate) Dazzi, vieni alla base con massima urgenza, c’è aria di casino. (fa altro numero) Speranza, vieni al comando, urgentissimo…è emergenza… esegui immediatamente. (poi) Torre allarme generale…allertate chi di competenza… Ok grazie. (telefonata in arrivo) Pronto?...no sono il Maggior Nucci, capo ufficio comando, comandi signor generale…si, siamo stati informati…si il comandate è in arrivo… siamo già in allarme…si, va bene, la faccio chiamare. ( chiude e fa un altro numero) Pronto? Corpo di guardia? Passami l’ufficiale di picchetto. (attende) Ten Giannì, riunisca tutte le guardie disponibili pronti per essere dislocate nella piazzola di fronte al comando…. Si armati…si… e li comandi lei, starete lì in attesa di ordini. Ah, senta, il comandante del battaglione difesa è in arrivo, ma ho bisogno ancora di almeno trenta avieri del Battaglione Difesa armati di mitra, mandi un sottufficiale per provvedere- immediatamente… Si, per adesso va bene; ah, i trenta avieri armati li voglio pronti nel giro di dieci minuti. (altra telefonata) Operazioni, in campana, ci sono rogne in vista…si, si… l’aereo egiziano… ci sentiamo. (altra telefonata) Antincendi, in allarme, pronti a partire in dieci minuti su richiesta delle Torre!-
Chiude il telefono e intanto entra il colonnello Annichiarico.    
Nucci- Ah Comandante proprio ora ha telefonato il generale, vuole che lo chiami. E, per prudenza mi sono permesso di prendere qualche iniziativa: parcheggio del velivolo qua di fronte, Torre avvisata, antincendi pure e così corpo di guardia-
Com.- (intanto che pende il telefono e compone un numero) Hai allertato il comandante del battaglione difesa?-
Nucci- Si, è in città, sta venendo, intanto ho dato disposizioni all’Ufficiale di picchetto di tenersi pronto per recarsi nella piazzola con gli avieri della guardia, tutti. E l’ho incaricato di ordinare ad un sottufficiale di disporre per altri trenta.-
Com.- Grazie, ben fatto. Ma richiama Dazzi e sollecitalo…comunque il velivolo dovrebbe atterrare a Fontanarossa (Nucci va nell’altro telefono e compone un numero, poi parlerà a bassissima voce) Pronto signor Generale, sono Annichiarico, mi dica…si…si…siamo in allarme. Abbiamo preso tutte le iniziative necessarie… si, però dovrebbe essere indirizzato a Fontanarossa…trattandosi di un aeromobile civile…un attimo per favore… (viene avvicinato sa Nucci che era all’altro telefono).-
Nucci- (sottovoce) Comandante la Torre ci in forma che l’aereo egiziano ha dichiarato emergenza carburante e ha chiesto di atterrare qui.-
Com.- (al Generale) Signor Generale, sono stato informato in questo momento che l’aereo ha dichiarato emergenza carburante e ha chiesto di atterrare qui…e, forse, è meglio così, qui controlleremo meglio la situazione… si, certo, è meglio così…si, certamente prenderò tutte le precauzioni necessarie… lo farò parcheggiare nella piazzola antistante il comando … sissignore, ho già pronti i nostri avieri…Certo, riferirò immediatamente. Agli ordini (chiude, poi a Nucci) Nucci, a che punto siamo?-
Nucci- Operativi!
Comandante- Bene, fai intervenire la guardia.-
Nucci-  Subito. (chiama il corpo di guardia) Gianni sulla piazzola, subito. (risponde all’altro telefono) Si, si, a dopo. Comandante Dazzi è in arrivo, intanto telefonicamente ha già dato disposizioni per il rafforzamento della guardia.-
Com.- Chi c’è di servizio alla Torre?-
Nucci- Il Capitano Bianconi, però sta arrivando anche Ricciardi delle Operazioni…-
Com. Bene. Torre e Operazioni insieme. Benissimo. (riflessione) Senti, vorrei che andassi personalmente in piazzola e che prendessi tu il comando di tutte le operazioni necessarie, sarai la mia longa manu. (pausa) E, ascolta, vorrei che i due automezzi degli antincendi, un’autocisterna, una gru fossero dislocati pei pressi della piazzola… sai, per ogni evenienza di qualsiasi … natura. Mi capisci? –
Nucci- Ho capito. (prende il telefono) Torre una cisterna, un mezzo antincendi, più una gru urgentemente nella piazzole di parcheggio dell’aeromobile egiziano con la massima urgenza. Grazie. -
Com. – Avrei pensato, dopo l’arresto dei motori del velivolo egiziano, per ogni evenienza, di farlo circondare dalla guardia armata e di disporre i mezzi antincendi che affluiscono in modo tale da bloccare il velivolo materialmente sulla piazzola. Ma tutto deve avvenire con naturalezza. Senza concitazione, ma con fermezza. Io sarò qua, al comando in contatto col ministero e con te telefonicamente. Il portatile ce l’hai con te?-
Nucci –(mostrandolo) Eccolo. E senti comandante, mi posso armare?-
Com. Naturalmente, nelle armi inserite la sicura… ma tenetevi pronti a tutto… prudentemente.-
Nucci- Ricevuto! Vado in piazzola. (esce) –
Com- (prendendo il telefono) Torre, che novità? Ah, è in finale… bene, certo, come concordato, fatelo parcheggiare nella piazzola di fronte al comando, usate tono e procedure normali, gli americani ci ascoltano, dobbiamo essere tranquilli, ma allerta…. Ah, ci sono i caccia al seguito? Si? Quanti sono … due? Bene, fateli parcheggiare lontano dalla nostra piazzola, magari nel lato degli americani. Ah, si? un C141, ci mancava pure quello… fatelo parcheggiare nella zona americana. Tenetemi costantemente informato, lasciate il telefono aperto, io resto in ascolto.-
Entra in scena il Cap. dei CC Speranza.
Speranza - Permesso? Comandante comandi. (si mette sull’attenti e saluta militarmente).-
Com.- Ah, è già arrivato? Comodo, comodo, allora è pronto? (cenno di sì con la testa da parte di Speranza) Bene, mi dica.-
Speranza- Signore Colonnello ho già a disposizione trenta carabinieri della mia compagnia.-
Com.- Bene, li faccia affluire al corpo di guardia e li tenga in stand-bay, aspetti ulteriori ordini. Nella piazzola c’è il maggiore Nucci che ha il comando dei miei avieri; lei collaborerà con lui. Quindi vada giù e prenda gli accordi necessari. Riceverà le ulteriori istruzioni tramite Nucci che è collegato costantemente con me. Come sono armati i suoi uomini?-
Speranza – Sono armati di mitra e pistole d’ordinanza.
Com. - Bene. Li tenga pronti per intervenire in caso di necessità. Ah, avvisi il comando territoriale, forse avremo bisogno di rinforzi…si, anche qualche cingolato…ma solo in caso di …di precipitazione degli eventi.-
Speranza- Comprendo Comandante. Il comando del gruppo è stato già allertato. Hanno già disposto una compagnia di rinforzo e due autoblindo. Aspettano solo il suo via.-
Com. Molto bene. In campana. Può andare .-
Speranza- (salutando militarmente e facendo dietrofront) Sissignore. Comandi!- (esce).-
Suona il telefono
Com. Pronto? Si, sono il comandante, chi parla? (si mette automaticamente sugli attenti) Mi dica signor Presidente…si, ho fatto prendere tutte le precauzioni, parcheggerà nella nostra zona, proprio nella piazzola di fronte al comando…si ci saranno trenta guardie armate di mitra, e una trentina di carabinieri di riserva, siamo in allerta... Nossignore…si certamente nessun estraneo entrerà nella piazzola. Il velivolo e i passeggeri saranno sotto la nostra sorveglianza? Ma certamente signore, ho dato disposizioni in merito, gli uomini sono armati di mitra e c’è l’appoggio dei trenta carabinieri anch’essi armati di mitra, per ogni evenienza. Certamente, La terrò informata… ah riferire a lei personalmente? Sarà fatto. Buonasera a lei, signore. –
Passeggia meditabondo, poi bussa ed entra Speranza.
Speranza – (con soddisfazione) Comandante…i miei militari sono già sul posto e sono già operativi; col Maggiore Nucci ci siamo già sentiti e abbiamo concertato le prime mosse: faremo circondare il velivolo dagli avieri, io, in disparte interverrò ad un suo cenno. Che si fa? Spariamo?-
Com. Ma che è matto? Che spariamo e spariamo, andiamo…ma che sciocchezze dice.-
Speranza- Scusi comandante, volevo dire speriamo.-
Com.- E speriamo. (allarga le braccia) Comunque, mi raccomando, calma e occhi ben aperti. (pausa, poi con calma) Speranza, la situazione è assai delicata, mi ha chiamato personalmente il Presidente. Questa è una crisi internazionale, e dobbiamo procedere coi piedi di piombo, senza fare passi falsi, ma con fermezza- se sarà necessaria.-
Speranza - Capisco. –
Com. Ha il portatile?-
Speranza- Si.-
Com. – Bene lo lasci acceso, per ogni evenienza, e si tenga pronto ad intervenire. Vada Speranza.-
Speranza- Comandante…(esce)-   
Gracchia il telefono con la torre di controllo
Com.- Pronto? Già in corto finale? Bene fatelo atterrare e attenetevi a quanto disposto, a dopo. (chiama al portatile Nucci) Nucci, atterrano...si, coi carabinieri siete già operativi? Bene in campana Nucci! (prende un binocolo e si reca al finestrone che dà sulla pista) Eccolo che atterra…e ci sono gli angeli custodi…i cow-boy che lo seguono…eccoli, atterrano anche loro…e c’è il solito C141 (sbuffa, poi si gire verso destra) E Nucci è già pronto…anche gli automezzi sono arrivati, tutto procede bene. (chiama Nucci) Nucci, appena l’aereo avrà parcheggiato, ti ricordo di disporre gli automezzi antincendi in modo tale che il velivolo sia impossibilitato di spostarsi dalla piazzola…ma con calma, mi raccomando. Ti lascio.- (compone un numero) Pronto? Sono Annichiarico, il Presidente, grazie...Pronto signor Presidente, l’aereo è già atterrato e si sta dirigendo verso la piazzola concordata… si, abbiamo predisposto tutto, si, la terrò informata. Buonasera a lei. (chiama il generale al telefono) signor Generale, sono atterrati… si tutti schierati…stia tranquillo non succederà nulla…la devo lasciare…grazie…a dopo. -
Stacco con calo di luci, che riprendendono subito dopo. Il comandante passeggia nervosamente nell’ufficio e guarda di tanto in tanto fuori dal finestrone, osserva qualcosa, quindi si ferma e guarda attentamente.
Com.- Eccolo parcheggiato… automezzi predisposti, e Nucci lo circonda con le nostre guardie…bene, bene…ma, che razza di … chi sono quelli? I marines?…circondano i nostri. Perdiana|! (prende il portatile) Nucci. Ho visto. Calma chiamo i carabinieri (fa un altro numero) Speranza porti i suoi militari sulla piazzola, troverà Nucci circondato dai marines… ah è stato ha già informato…bene li circondi a sua volta e tolga la sicura alle armi. Vada! (ritelefona) Nucci, arrivano. Fai togliere la sicura alle armi. Ma calma, intesi? …Ok. Chiudo…(rivà al finestrone)  Eccoli circondati. Ma che spettacolo da operetta che è questo? Non siamo immersi in una grande crisi internazionale? a me sembra di giocare ai buoni contro i cattivi e viceversa. (chiama al telefono) Presidente, ci sono novità: l’aereo è nella piazzola prestabilita ed è stato circondato dai nostri avieri, ma sono sopraggiunti i marines che, a loro volta, li hanno circondato. Ho fatto intervenire un reparto di carabinieri che ha circondato a sua volta i marines…Ho capito, faccio sbarcare i passeggeri… non tutti?  Ah, solo i quattro terroristi? e li consegno al magistrato che è in arrivo?… Benissimo. Provvedo. A dopo. (chiude e chiama Nucci) Nucci, permetti di far sbarcare dall’aereo solo ai quattro presunti dirottatori, e consegnali al magistrato che è in arrivo da Lentini, ma penso, che probabilmente salirà lui sull’aereo per prenderli in consegna. Gli altri resteranno nel velivolo... si, anche l’equipaggio. Tu non salire a bordo, mantieni saldo il controllo dei nostri uomini e…quelli degli altri…. Cosa? Il comandante dei marines vi minaccia? Vuole un anche altro passeggero? Ma quello è tutto matto. Non accettare provocazioni. Calmalo se puoi, e mandalo da me.  (riprende il telefono) Operazioni? …Ricciardi? ah, è già alla Torre? Sei Battaglia? senti, mandatemi la dottoressa Annibali urge la sua presenza, c’è da parlare con gli americani senza possibilità di equivoci… ah, non è presente in campo…è in ferie. Ok come non detto. (chiude poi tra se)   e quando mai la trovi presente quando c’è la necessità.-  
Suona il telefono
Com. Pronto? Mi dica…Una giornalista? Trattenetela al corpo di guardia, non voglio nessuno tra i piedi…va bene, ma si, passatemela…ah è lei? No mi dispiace per lei dottoressa Geraci, ma capirà ora non posso proprio… Certo, dopo… a dopo. (chiude, poi, tra se) Ci mancano solo i giornalisti. –
Prende il telefono
Com.- Pronto, sono il colonnello Annichiarico, mi passi il Presidente… Pronto? Signor presidente… no, no niente di grave… insomma il colonnello dei Marines pretende di arrestare lui i presunti terroristi, e mi hanno riferito che vorrebbe anche un altro passeggero non identificato, minacciando anche il mio collaboratore, il Maggiore Nucci. Si, glielo ha già detto di rivolgersi a me per esternare le sue pretese…si, lo sto aspettando…stia tranquillo. Si, la richiamerò. A dopo. (tra se): Ed eccoci al punto cruciale: mi armo o non mi armo (controlla nel cassetto, poi lo chiude). No!  e che siamo nel far west? –
Entra la giornalista Geraci: mezza età, tipo deciso caparbio, veste dimessamente, porta un ridicolo cappellino e impugna un altrettanto ridicolo ombrellino.  
Com. – (sorpreso) Dottoressa Geraci, lei qua? Chi l’ha fatta passare?-
Geraci- Nel trambusto Sono svicolata via… e la strada la conoscevo già, dall’ultima intervista.-
Com. – Dottoressa, non posso farla restare qui, vada nell’ufficio accanto e stia tranquilla… -
Geraci- …ma…
Com.- Niente ma, aspetto il comandante dei marines…-
Geraci- Ah…Va bene, attenderò di là.-
Sta per uscire, quando come una valanga arriva il colonnello dei marines, che quasi la travolge, occhiataccia della Geraci.
Geraci- …ma che modi…(si pone da parte ma non esce)-
Marines- (la scansa sgarbatamente, e, parlando in italiano sgrammaticato con accento americano) Sir, mio presidente infuriato. Voi dovete consegnare noi assassini nostro connazionale a bordo della Achille Lauro. Subito!-
Com. – Intanto le chiedo di calmarsi, qui siamo al comando dello stormo e in territorio italiano. Poi, se è un gentiluomo, le chiedo di salutare e di presentarsi.-
Marines- Certamente, sir. (fa il saluto militare al quale risponde il comandante italiano) Sono il colonnello dei marines George C. Bach, sono il comandante del gruppo che ha intercettato…-
Com.- …che ha dirottato…
Bach – All right …il velivolo egiziano e vengo per chiederle di consegnarci tutti i terroristi assassini, per essere giudicati negli USA,.
Com. Colonnello, sono spiacente di non poter aderire alla sua richiesta in quanto le leggi italiane lo vietano espressamente.-
Bach- Come? Come!-
Com.- (con molta calma) Glielo spiego io come: il reato è stato commesso a bordo di una nave battente bandiera italiana, quindi territorio nazionale italiano e, conseguentemente giurisdizione italiana…-
Bach- (interrompendolo) …No, no, e no! Ha ucciso passeggero americano. E’ nostro diritto prelevarlo…-
Com.- (interrompendolo a sua volta) …Lei non vuole capire. I presunti colpevoli li arresteremo noi, e li consegneremo al un nostro magistrato che già sta per arrivare…-
Non può finire la frase che il Bach impugna la pistola.
Bach- Poche parole, ordini di consegnarmeli…(la frase gli muore sulle labbra perché la Geraci, ponendosi dietro, gli mette la punta dell’ombrello nella schiena)
Geraci- (con voce gutturale) Metta giù quel cannone cow boy, e alza le mani se non vuoi che ti ficchi una pallottola calibro 38 nel culo!-
Bach, sorpreso, cerca di sbirciare, ma la Gerace spinge l’ombrello più forte e l’uomo mette giù l’arma lentamente ed alza le mani. Annichiarico intanto si china, prende l’arma e la poggia sulla scrivania.  
Com.- Colonnello, si guardi bene, non vede come è ridicolo? S’è fatto disarmare da una donna- una intrepida giornalista- e con la punta di un ombrello. No! Stia calmo che già ha commesso una mezza dozzina di reati. (intanto mette la mano sulla pistola) Vede, caro signore, forse non ha capito dove si trova. Qui siamo in Italia, e anche se i nostri paesi sono alleati, siamo uno Stato sovrano e non accettiamo intimidazioni o minacce, da nessuno. Qui vige la nostra legge. E basta! Allora, per tornare in argomento, e per non aggravare la sua posizione e complicare i rapporti tra i due Stati, con calma, vada a quella finestra e ordini ai suoi marines di ritirarsi immediatamente e che tornino subito nella vostra zona aeroportuale. Detto ciò, le assicuro che i presunti assassini saranno giudicati dal nostro tribunale, e se colpevoli- come noi riteniamo- saranno adeguatamente condannati. Su, animo!-
Bach- (quasi rinsavendo) Mi permetta di telefonare al mio presidente?-
Com.- Faccia pure.-
Bach- (componendo un numero) Mister President all down… yes…okkay. (a Annichiarico). Sir mio presidente parlerà con vostro presidente. Noi siamo aut.-
Com- Meglio così. Comunque aspetterò gli ordini del mio Presidente. Intanto vada a richiamare i suoi marines…subito, prego.-
Bach- (sta per uscire a malincuore) Ok sir.-
Com. (bloccandolo) No! Vada alla finestra prego, provveda da lì. (fa cenno alla finestra)
Bach- (si sporge, emette un fischio e fa cenno ai suoi marines di ritirarsi, si sbraccia, poi grida,) Go Haus! (quindi con un sospiro, quindi al comandante) Tutto all right, sir, si stanno ritirando.-
Com.- (guardando la Geraci e facendole segno di controllare) Meglio così. (la Geraci fa cenno affermativo e allora Annichiarico prende la pistola e la riconsegna al Bach) Eccole la sua arma colonnello, ne faccia buon uso.-
Bach- (prendendo l’arma e soppesandola) Okkay, sono stato un idiota- ma sa, la rabbia per quello lì (fa cenno alla finestra) m’ha fatto perdere la lucidità. Colonnello, lei è un ufficiale gentiluomo e un ottimo comandante, sarebbe un privilegio poter lavorare con lei, in futuro.-
Com.- La ringrazio.(Bach gli tende la mano, poi, vedendo Annichiarico gelido, subito la ritira e fa il saluto militare, quindi  fa dietro front ed esce).
Geraci- (tergendosi la fronte) Minchia che giornata!-
Com. - Grazie per l’intervento, dottoressa, a buon rendere.-
Geraci- Posso scrivere tutto?-
Com. – Si, però, la storia della pistola resti tra di noi, d’accordo?-
Geraci- D’accordo.
Com. (parla al telefono) Nucci, tutto a posto? Ah, sono andati via mugugnando? E lasciamoli mugugnare. Come ho fatto? Poi te lo racconterò. E’ arrivato il magistrato? No?, mi raccomando, tu non salire a bordo, controlla la situazione e lascia che salga lui con due carabinieri. A presto.-
Suona il telefono
Com.- Pronto? Dica signor Presidente… si, si… ho capito: dopo che i terroristi saranno stati arrestati, l’aereo, con gli altri passeggeri potrà decollare… si certamente, stia tranquillo, qui tutto a posto. (chiude col presidente e parla con la Torre) Torre, il velivolo egiziano può decollare, richiamate i mezzi antincendio. Datemi conferma d’avvenuto decollo. (col portatile) Nucci, non appena il magistrato avrà concluso la sua missione, e saranno rimossi i mezzi che impediscono al velivolo manovra di rullaggio, togli il cordone delle nostre guardie, e di a Speranza di fare altrettanto con i carabinieri. Ah, è arrivato il magistrato? Sta prelevando i terroristi… sono tutti e quattro?... Sta partendo a bordo di un furgone dei carabinieri? Benissimo. Tutto OK! (suona il telefono) Ah, Dazzi è arrivato? Bene vada al circolo e si prenda un caffè. (poi tra se) che tempestività.-
Poi prende il telefono e parla col Generale
Com.- Pronto? Signore Generale, ho avuto l’ordine da parte del Presidente di lasciar partire l’aereo egiziano per Ciampino. Il magistrato ha già eseguito l’arresto ed io ho dato ordine alla Torre di far decollare l’aereo in questione. Ma mi domando: e se gli americani, durante il volo di trasferimento, ci riprovassero ancora a dirottarlo per prendersi qualche altro passeggero? Ah, bene, …ci sono in volo già due F 104 partiti da Trapani per ogni eventualità? Allora il velivolo sarà scortato? Benissimo, ora sono più tranquillo… cosa dice? Mi vuole lì, a Roma, a rapporto? Quando? Domani stesso? Ho capito, verrò in volo, ho capito. Comandi. (molto turbato prende l’altro telefono e parla con la Torre) Torre, ci sono novità sull’arrivo in zona di due F 104?  Ah, sono già nel nostro spazio aereo? Bene avvertiteli che durante il volo di trasferimento c’è la possibilità che qualche “zombi” non identificato s’accodi e possa dar loro fastidio. Occhio!-
Geraci- Geraci- (vedendolo contrariato) Ci sono… problemi con Roma, comandante?-
Com.- (titubante) No…no… normale routine…
Geraci - Già routine… Senta comandante mi tolga una curiosità: cosa significa per voi zombi?-
Com. – Significa uno che s’intromette, indebitamente, negli affari degli altri...-
Geraci – Ah, allora io sarei una zombi?-
Com- No signora lei è stata il nostro F104 di protezione e pronto intervento, a cui va il più sentito ringraziamento… mio personale …(imbarazzato) e da parte…di tutti.-
Geraci- (pavoneggiandosi) … routine…-
Com.- …già routine. (Annichiarico si produce in un perfetto baciamano, poi galantemente) Madame, mi permette d’offrirle un caffè al Circolo?-
Geraci- Accetto volentieri, ma… sarebbe meglio un cognacchino (si sventola il viso), sa, la fifa…-
Com. (sorridendo sotto i baffi) Magari lo prendo anch’io…(squilla il telefono ) Pronto? Già decollato, bene, grazie e buona notte a tutti ragazzi. Mi scusi un attimo  dottoressa. (parla al portatile ) Nucci, quando avrai finito, raggiungimi al circolo, ho da presentarti una persona interessantissima…ok t’aspetto… si certo… perlomeno, per noi fine della crisi.-

Prende il berretto, apre la porta, s’inchina, cerimonioso, cede il passo alla Geraci ed escono.