Sipario!
(prima della prima)

atto unico di

Paolo Cappelloni




PERSONAGGI

Marco Mantini : attore - regista
Sergio Goresi : attore
Giuly Redi : attrice
Antonio Baldi : direttore di scena
Alfredo Ardini : attore
Mac : macchinista
Angelo :____________
Angela :____________
Vari elettricisti e macchinisti (con voci fuori scena)


L'azione si svolge dietro le quinte di un palcoscenico al di là delle quali si intravede la scenografia della commedia che si sta per rappresentare. I mobili di scena che si intravederanno saranno naturalmente rivolti verso il fondo dove ci sarà un sipario chiuso.

(Penombra. Compaiono Angelo e Angela)

Angelo - E' tutto buio, Angela. Forse non c'è nessuno.
Angela - Tanto prima o poi riuscirò ad avere l'autografo di Giuly Redi...!
Angelo - A me Sergio Goresi è piaciuto di più.
Angela - Angelo... Mentre aspettiamo andiamo a curiosare un po' in giro per il teatro.
Angelo - Attenta a non inciampare da qualche parte, qui ci sono mille trabocchetti! (Escono)
Marco - (Entra. sta parlando al cellulare con l'impresario) Pronto, Carpi? Ciao Gianni, sono Marco, allora, ho qui l'articolo di oggi... (Sfoglia un giornale) Scusa ma tu che sei l'impresario non l'hai letto?... ho capito... va bene... tu mi lusinghi, dunque: (Comincia a leggere) "Viva attesa in città per la prima di "Raccontala ad un altro", versione teatrale dell'ormai celebre romanzo di Luigi Senni. Riuscirà Marco Mantini.." (Ascolta)... sì... Luigi è stato da me ieri mattina... allora: "riuscirà Marco Mantini e la sua compagnia ad eguagliare il successo del libro? L'autore ha collaborato alla realizzazione" (Ascolta)... no, non gliel'ho detto... va bè, è una stupidaggine!... fammi continuare, "alla realizzazzione" con quattro zeta... sarà un refuso (Ascolta) un REFUSO! "quindi... quindi si può essere abbastanza sicuri della buona riuscita, dico abbastanza" (Ascolta) Sì, dice "abbastanza"... "dico abbastanza perché sono capitati diversi casi, in passato, di versioni teatrali, cinematografiche e televisive di buoni romanzi che hanno però deluso le aspettative. Speriamo bòne!"... vuol dire "bene", è un altro refuso (Ascolta) un REFUSO! (Ascolta) Sì, lo dice lui! (Continua) "Con Marco Mantini appariranno Sergio Goresi, Giuly Redi e Alfredo Ardini"... Finito. (Ascolta) Eh, purtroppo è vero, non si possono fare grandi previsioni prima di certi debutti, lo sai meglio di me... (Ascolta) Certo! Non si sa mica come la prenderà il pubblico, che cosa ne dirà la stampa (Ascolta) bè, questo si sa, ne abbiamo parlato spesso. Comunque ci siamo sempre noi, sul palco. (Ascolta) Eh, sì, vedo che l'esperienza t'insegna (Ascolta) Sì, sì... l'attore... ma l'attore rimane sempre un figlio di buona donna! (Ascolta) Sì, so che tu non sei attore... va bene, ci vediamo dopo. (Chiude e grida) Giorgio! Fai un po' di luce, per favore! (Luce) (Entra Sergio Goresi e si mette a passeggiare su e giù, abbastanza nervosamente) 
Sergio - Marco, quanto manca?
Marco - Due ore.
Sergio - Credi che andrà tutto bene?
Marco - Lo spero.
Sergio - Madonna, ma chi me lo ha fatto fare?... Accettare un lavoro simile?!
Marco - La vanità?
Sergio - (Esagerando) La fame! O accettavo o stavo a spasso. E per fame si accettano anche ruoli come questo. Come se ad un capostazione si facesse indossare la tuta da astronauta. Hai visto la fatica che ho fatto, no?
Marco - Hai faticato ma ne è uscito un buon lavoro.
Sergio - Lo vedremo stasera. Comunque grazie. E' bello sentirselo dire da te, carino. Quanto manca adesso?
Marco - Un'ora e cinquantotto minuti.
Sergio - Poi messa su così in fretta! Anche ad attori validi non giova la fretta, lo sai! (Cita) La gatta frettolosa fece i figli... (Non ricorda)
Marco - Fece i figli...?
Sergio - Ora non ricordo come li fece ma non le devono essere venuti bene!
Marco - Stai calmo, Sergio, andrà tutto bene, entrerai in scena e mostrerai tutto quello che hai saputo trarre dal personaggio.
Sergio - Madonna! Ma chi me lo ha fatto fare?
Giuly - (Entrando) Ciao a tutti, che ora è?
Sergio - (A Marco) Che ora è?
Marco - (Paziente) Le sette e dieci.
Sergio - Allora mi vado a truccare. (Esce)
Giuly - E' arrabbiato?
Marco - No, se la sta facendo sotto.
Giuly - Uomo di poca fede! Io sono tranquillissima. (Si accende una sigaretta) E' tanto che la gente aspetta questa commedia! Tutti sanno che sarà un grande successo e stasera il teatro sarà pieno come un uovo! (Tra sé) Saranno le sette e un quarto... (A Marco) Mi vado a truccare anch'io. (Esce)
Marco - (Sorride tra sé. Entra Antonio con il copione. Passano vari macchinisti ed elettricisti. Marco si rivolge ad Antonio) Ogni volta è così, come se fosse la prima volta: ci sentiamo tutti fragili, inermi, poi, alla fine siamo leoni vittoriosi o abbattuti da qualche stupido critico, diciamo noi, che non capisce niente di teatro e che si nasconde tra il pubblico godendo del sottile potere che gli è concesso.
Sergio - (Si affaccia) E' arrivato Alfredo?
Marco - No.
Sergio - Non è ancora arrivato?
Marco - (Guardando l'orologio) Non ancora.
Sergio - Alfredo mi farà morire! (Esce) (Antonio si siede a leggere il copione)
Marco - Tu hai visto Alfredo?
Antonio - No.

(Ripassano macchinisti ed elettricisti)

Marco - Ieri sera mi sembrava...
Antonio - Ieri sera aveva una sbronza da durare una settimana, altroché "mi sembrava"! E se posso dire la mia, non si fa così il giorno prima!
Marco - E' tutto a posto qui? Gli arredi di scena e tutto il resto?
Antonio - Non sono mica Alfredo, io!
Marco - Dai, non esagerare, è da lui fare così.
Sergio - (Entra mezzo truccato ripassando la sua parte ad alta voce) "Credi che sia contento di tutto quello che si sente dire in giro? Sai cosa dicono?" (Mima la battuta dell'altra) "Ah, lo sai! E come dovrei comportarmi di fronte a questa situazione?"
Marco - Andare in camerino e ripassarti la parte di là!
Sergio - Ehi! Ehi! Ma cosa avete tutti quanti, eh? Se siete nervosetti non prendetevela con me, va bene? Sembra di essere nell'anticamera di un dentista, mica in attesa di recitare una commedia! (Esce)
Antonio - Ma dove l'avete trovato un elemento così?
Marco - Però è bravo. Ha recitato in molte compagnie. Un po' particolare ma bravo. L'ha conosciuto Alfredo l'anno scorso ad una specie di ricevimento, ne è rimasto colpito e ce l'ha proposto.
Antonio - Solo Alfredo poteva rimanere colpito da un tipo così. In effetti è un tipo che colpisce. (Sorride) (Pensa ad Alfredo) Comunque potrebbe cominciare a preoccupare, questo suo ritardo.
Marco - Infatti sono preoccupato, gli ho telefonato tre volte, oggi pomeriggio, e non mi ha risposto, sono stato a casa sua e non c'era nessuno, la cosa è un po' preoccupante davvero.
Sergio - (Si affaccia) Che or'è?
Marco - Sergio smettila! (Sergio scompare)
Antonio - E' stata fatta parecchia pubblicità, vero?
Marco - Sì, radio, televisione, stampa e manifesti come al solito. Molti hanno letto il romanzo e pare che siano curiosi di vederne la versione teatrale. Le musiche sono a posto?
Antonio - Le musiche sono a posto.
Voce di
elettricista
fuori
scena - Spegni il terzo riflettore di sinistra! (Si spegne)
Marco - Provo a ritelefonargli. (Esce)
Voce di
elettricista
fuori
scena - Spegni quello vicino! (Si spegne)

(Si sente un rumore secco di qualcosa di pesante che cade a terra. Il direttore di scena, Antonio Baldi, si alza di scatto ed esce di lato)

Voce di
Antonio
fuori
scena - Deficiente! Si può essere più imbecilli?!?!
Sergio - (Entra rivolto verso la quinta) Ma non l'ho fatto apposta! Madonna, mi ci sono appoggiato un attimo e mi è caduto... cioè ho fato leva con l'avambraccio...
Voce di
elettricista
fuori
scena - Riaccendi i due riflettori! (Si riaccendono)
Giuly - (Entra correndo) Cos'è successo?
Sergio - Ho fatto cadere il mixer e quello stupido...
Antonio - (Entrando, furibondo) Chi è lo stupido qui, eh? Sai che non funziona più? Con cosa la faccio la musica, adesso io? eh? Come fate ad andare in scena stasera? Come fate? Me lo sai dire? Imbecille! (Esce)
Giuly - (A Sergio) Ti ha dato dell'imbecille.
Sergio - Ho sentito, cara! Può succedere a tutti! Si ha un po' di agitazione addosso...
Giuly - Ne avranno una di riserva.
Antonio - (Da fuori) Sì, lo stampo, io, un altro mixer!
Giuly - Come facciamo, ora? Come facciamo?
Sergio - Mi dispiace...
Marco - (Entra) Cos'è successo?
Sergio - (Indicandogli la parte dove sta Antonio, fuori scena) Mi dispiace proprio. (Giuly e Marco escono) Mi dispiace ma io, la sera di un debutto sono sempre un po' agitato! Tanto non si manderà a monte una prima perché è caduto il mixer, no? (Tra sé, allarmato) Madonna! è facile che si rimandi lo spettacolo perché è caduto il mixer! E l'ho fatto cadere io! Ah! Dio mio! (Cerca di pensare ad altro. Si concentra e ripassa la parte) Mi devo distrarre... "Credi che sia contento di tutto quello che si sente dire in giro? Sai cosa dicono?" (Mima l'azione dell'altra) "Ah, lo sai! E come dovrei comportarmi di fronte a questa situazione?" (Continua a leggere tra sé) (Entrano Marco, Antonio e Giuly)
Antonio - Aggiustarlo non si può, dove cavolo lo trovo, a quest'ora, un altro mixer?
Sergio - Mi disp...
Antonio - (Grida) Non dire più mi dispiace!!
Marco - Possiamo chiederlo al Teatro Lirico.
Giuly - E' un'idea!!
Antonio - Questo ce l'ha prestato il Teatro Lirico!
Giuly - Dio mio!
Marco - I negozi sono anche tutti chiusi a quest'ora.
Sergio - (A Marco) Hai trovato... (Guarda Antonio) bè, mi dis... SONO TANTO MORTIFICATO! (Antonio non lo guarda nemmeno)
Marco - (Ad Antonio) Non riesco a trovare Alfredo da nessuna parte.
Antonio - Cavolo! (Passano altri macchinisti)
Giuly - Ma ci rendiamo conto? Manca poco più di un'ora al sipario e ci manca un mixer e un attore!
Marco - Lo sappiamo da noi, non occorre che tu ci faccia l'elenco!
Antonio - Vado da Boldini a sentire se ha un mixer di ricambio, torno presto. (Esce)
Sergio - Vengo anch'io. No... meglio di no.(Ci rinuncia) Che or'è? (Nessuno gli risponde. Esce)
Giuly - Senti, Marco, allora, quando devo baciare Sergio...
Marco - Eh.
Giuly - Quando devo baciare Sergio, gli occhi li chiudo o no? Perché se li chiudo si può capire che in fondo provo ancora qualcosa per lui, se li tengo aperti do proprio l'idea di essere una donna senza un briciolo di cuore! Mentre non sono del tutto una donna senza cuore... però non lo amo più!
Marco - Tienili socchiusi.
Giuly - Dici davvero?
Marco - Oppure un occhio chiuso e l'altro aperto.
Giuly - Ma dai! Tu mi prendi in giro!
Marco - Giuly, una donna come quella che devi interpretare tu non è, in quel momento, una donna innamorata, tutto qui. E' una donna normale che ha deciso di chiudere col marito, va bene? Quindi il suo bacio deve essere un pro - forma e deve durare un batter d'occhio, uno spazio di tempo talmente breve che il pubblico non si accorgerà se tu tieni gli occhi chiusi o aperti. Non ti dilungare sul bacio.
Giuly - Ho capito! Devo baciarlo come bacio mia zia! Grazie Marco!
Marco - Prego, Giuly. (Esce)
Giuly - (Ripassa la parte) "Ma sì, te l'ho detto, vado da mia sorella! Mi fermo per il week-end e lunedì sarò di nuovo qui." (Manda un bacio frettoloso. Esce ripetendo:) "Ma sì, te l'ho detto, vado da mia sorella!"
Mac - (Attraversando la scena) Comincia male questa commedia...

(Entra Sergio leggendo il copione, camminando incrocia un macchinista e gli lancia un'occhiata, il macchinista prosegue sorridendo e scuotendo la testa. Sergio continua ad andare avanti e indietro leggendo il copione.)

Marco - (Entra) Senti, Sergio, io vado da Lucia a vedere se Alfredo è là, dovessi tardare vedi tu, con qualche moina, di convincere Carpi a restare calmo e, in caso, a rimandare di mezz'ora l'inizio della commedia, d'accordo? (Si avvia per uscire)
Sergio - Sì, sì, Marco, ma tu fai presto e rintraccialo, quell'ubriacone, mi raccomando! Madonna! Don Abbondio direbbe: "Questa commedia non s'ha da fare!"... non era Don Abbondio... chi diavolo era? Il cardinale Federico... no, è impossibile che un cardinale dica una cosa simile! (Riflette) "Questa commedia non s'ha..." cioè: "Questo matrimonio non s'ha da fare"... Adesso ci sto male se non mi viene in mente! Carneade! Chi era costui! (Passa un macchinista) Ehi Mac! Macchinista! Macchinista! Senta, per cortesia, chi ha detto la frase...
Mac - Bè?
Sergio - Niente, niente, vada pure. (Il macchinista esce) Chi può averla detta? Oddio! La commedia rischia il naufragio prima di uscire dal porto e io sto perdendo il tempo con i Promessi Sposi! Signor Carpi! Signor Carpi!... No, no, non ancora, può arrivare Marco da un momento all'altro con Alfredo e tutto si aggiusterà... tranne il mixer che però verrà sostituito! (Ride tra sé) Madonna che battuta stupida! (Esce)
Giuly - (Entra) Ma dove sono tutti? E' roba da pazzi! (Forte) L'unica che si preoccupa qui sono io! Cavolo! Fra un po' comincerà ad arrivare il pubblico, affollerà platea e galleria in ogni ordine di posti e a noi manca un attore!
Mac - (Passando) Lo posso sostituire io...
Giuly - Vada al diavolo! Ehm, no! no! Venga qui, per favore, mi aiuti a provare una scena.
Mac - Cosa devo fare?
Giuly - Niente, faccio tutto io.
Mac - Per me va benissimo.
Giuly - Allora: (Prova) "Ma sì, te l'ho detto, vado da mia sorella! Mi fermo per il week-end e lunedì sarò di nuovo qui." (Bacia il macchinista sulla guancia, non troppo frettolosamente. Tra sé:) Bè, lui non è mica mia zia! (Al macchinista) Vada pure, grazie.
Mac - Se vuole riprovarla, io sono sempre disponibile! (Esce)
Giuly - Stupido! (Entra Antonio) Hai trovato il nuovo mixer?
Antonio - No.
Giuly - Dio mio! Ora come si fa?
Antonio - Come si fa? (Grida) Come si fa? (Grida più forte) Non lo so! Andremo a chiederla al pubblico: "Scusi, ha un mixer? Un nostro attore imbecille l'ha fatto cadere e s'è rotto" - E lui: "Ma come ha fatto a farlo cadere?" E io: "E' chiaro, perché è imbecille!"... Se non lo ammazzo stasera non l'ammazzo più! Dov'è Marco?
Giuly - E' andato a cercare Alfredo da Lucia, credo.
Antonio - Lucia? Ma l'ho vista cinque minuti fa nel ridotto del teatro!
Giuly - No!
Antonio - Così Marco sta anche perdendo tempo e noi non possiamo fare niente.
Giuly - Potrei andare a cercarlo io.
Antonio - Dove?
Giuly - Non so!
Antonio - Vado a cercare un altro mixer. (Esce)
Giuly - Signor Carpi! Signor Carpi!
Sergio - (Entrando) Col signor Carpi ci devo parlare io! Signor Carpi! Signor Carpi! (Esce seguito da Giuly) (Buio, poi penombra. Entrano Angelo e Angela)
Angelo - (Guardando in alto) Angela... Hai visto come si vede bene la commedia dall'alto?
Angela - Sì, ma eravamo talmente in alto che non abbiamo potuto chiedere gli autografi!
Angelo - Prima o poi troveremo qualcuno, io mi accontenterei anche dell'autografo di Marco Mantini.
Angela - Accidenti! Mi dici niente! Lui non solo è attore ma è anche il regista della commedia!
Angelo - Allora è molto importante!
Angela - Certo! Senti, Angelo... ora andiamo in platea a sentire i commenti del pubblico. (Escono. La luce ritorna)
Sergio - (Entrando) Che or'è?
Giuly - Non so.
Sergio - Ti va di ripassare quella scena?
Giuly - No, sono preoccupata.
Sergio - A chi lo dici! (Pausa) Vuoi ascoltare una barzelletta?
Giuly - No, grazie, non ho voglia di ridere.
Sergio - Te ne racconto una che non fa ridere (Ride. Pausa) Madonna che patema d'animo!
Giuly - Cosa ti ha detto Carpi?
Sergio - Niente.
Giuly - Come, niente?
Sergio - Mi ha dato dell'imbecille... Guarda: non mi era mai capitata una cosa simile!
Giuly - Che ti dessero dell'imbecille?
Sergio - No!! Di trovarmi in una situazione simile! Manca nemmeno un'ora al sipario e mi sembra di essere in una tribù nomade!
Giuly - Che c'entra la tribù nomade?
Sergio - Ma scusa, la tribù nomade, antropologicamente parlando... ma lascia stare, non capiresti (Pausa) Questa sera non reciterò, lo sento! Lo sento, non reciterò!
Antonio - (Entra) Ho trovato il mixer! (A Sergio) Vedi di rompere anche questo, adesso!
Sergio - Già, come se io rompessi sempre tutto!
Antonio - (Andandosene) In un certo senso è così.
Giuly - Cosa ha voluto dire?
Sergio - E' un modo di chiedere scusa dell'arroganza che mi ha usato.
Giuly - Perché, cosa ti ha usato?
Sergio - Madonna, Giuly, tu mi annichilisci!
Giuly - Cosa ti faccio? (Sergio sta per ribattere quando Entra Antonio)
Antonio - E' tutto a posto, cosa si è deciso di fare?
Giuly - Forse si rimanda lo spettacolo.
Antonio - Chi te l'ha detto?
Giuly - E' una mia supposizione: Se Alfredo non c'è lo spettacolo non si fa, è chiaro. (Si accende una sigaretta)
Antonio - (Le toglie la sigaretta di bocca) Non fumare, qui.
Giuly - (Grida) Quando mi fanno così divento isterica! Io fumo dove voglio!!
Antonio - Non qui!!
Giuly - Sì invece!!
Sergio - Madonna che bisticcio!
Giuly - Allora sapete cosa vi dico? Me ne vado! Sono stufa di questa buffonata! Si recita... non si recita... tutto per colpa di un ubriacone che non sa fare nemmeno il suo mestiere! Avete capito? Me ne vado!! Me - ne - va - do!! (Esce)
Antonio - (La segue) Giuly, senti...
Sergio - A me le donne mi faranno morire! Cherchez la femme!... Madonna! Questa attesa è una tortura! (Esce) (Passano dei macchinisti)
Marco - (Entra e grida) Antonio! Sergio! Giuly! Tutti sul palco!
Sergio - (Entra) Finalmente! Hai trovato Alfredo?
Marco - Aspetta un attimo, voglio parlare a tutti.
Sergio - Sarà un po' difficile, a Giuly è venuta una crisi isterica e se ne sta andando.
Marco - (Esce di corsa e rientra subito con Giuly che indossa un soprabito e ha una valigia in mano) Che cosa è successo?
Giuly - Me ne vado! Sono stufa di questa gabbia di matti! Sono stufa di questa presa in giro! Sono stufa del teatro! Voglio fumare! (Piange)
Marco - (Le offre una sigaretta) Tieni, calmati, su.. e non dire mai più una sciocchezza simile.
Giuly - Ma io volevo fumare!
Marco - Intendevo che non devi più dire che sei stanca del teatro, sciocca! Il teatro ti sta dando tanto e tu stai dando tanto al teatro! So che hai detto quella frase senza pensarci ma devi sapere e ricordarti che sei una brava interprete e non ti devi lasciar prendere da queste stupide crisi che ti fanno dire cose assurde.
Giuly - Dici davvero che sono una brava attrice?
Marco - Certo! (A Sergio) Chiama Antonio.
Sergio - (A mezza voce) Antonio.
Marco - Per favore, Sergio! Fammi la cortesia di andare a chiamare Antonio! (Sergio esce riluttante. Marco aiuta Giuly a togliere il soprabito. Entrano Sergio e Antonio) Ascoltate tutti quanti: Non ho trovato Alfredo. (Ad Antonio) A proposito, ho trovato un mixer.
Antonio - Anch'io.
Marco - Bene. Significa che ne avremo uno di riserva.
Antonio - Allora, Sergio, puoi romperne tranquillamente un altro. (Smorfia indispettita di Sergio)
Marco - Allora, dicevo: Alfredo non l'ho trovato, aspetteremo ancora un po' poi faremo affiggere un avviso fuori del teatro in cui si dirà che la prima di questo spettacolo verrà rinviata di qualche giorno, in caso vedremo quando, per indisposizione di un attore. (Giuly sviene, accorrono Antonio e Sergio e le fanno un po' di vento)
Marco - Antonio, per cortesia, vai a prendere un po' di brandy. (Antonio esegue) (Marco si siede, esausto)
Sergio - (A Marco) Io devo andare? (Marco lo guarda e tira un sospiro per non mandarlo a quel paese. Sergio torna da Giuly) (Torna Antonio con il brandy, lo fa annusare a Giuly che si riprende e lo beve d'un fiato)
Antonio - Come va?
Giuly - Un po' meglio, grazie.
Sergio - Che cosa è stato? quello che ha detto Marco?
Giuly - No, credo di essere incinta.
Sergio - (Barcolla) Madonna!
Marco - (Ironico) C'entri niente tu, Sergio?
Sergio - Io??!! Ma vorrai scherzare!!? (A Giuly) E' vero, cara, che io non c'entro niente?
Giuly - No, tu non c'entri.
Sergio - (A Marco) Hai visto? Maligno!
Giuly - (Porge il bicchiere ad Antonio) Ne potrei avere un altro, per favore?
Antonio - (Prendendoglielo) Che non diventi un vizio, però! (Esce)
Sergio - (Ripassando la parte) "Ma io sono pur sempre tuo marito! Ti rendi conto di quello che mi hai fatto? Sciagurata! E ora credi di potertela cavare così? Credi che ora tutto ti sarà facile? Ma tu non mi conosci bene, cara!" (Riprova quest'ultima frase con diverse intonazioni) "Ma tu non mi conosci bene, cara!... Ma tu non mi conosci bene, cara!... (Minaccioso) Ma tu non mi conosci bene, cara!"
Antonio - (Rientrando con il bicchiere per Giuly) Ti conosciamo, ti conosciamo! (Sergio fa una smorfia) Ormai non verrà più.
Marco - Gli farò passare io la voglia di bere! 

(Giuly, che stava per chiedere un altro bicchiere, ci rinuncia.)

Antonio - Alfredo ne fa sempre di tutti i colori ma mai una così grossa! A meno che non gli sia capitato qualcosa.
Giuly - Forse un whisky andato a male.
Sergio - Ma il whisky non va a male! Invecchia nelle botti e nelle bottiglie!
Alfredo - (Entrando) Chi sta parlando di whisky?

(Giuly ha un sussulto. Marco ha un gesto di disperazione. Antonio si alza in piedi stupefatto)

Sergio - Madonna! Alfred!!
Alfredo - Ehi! Non sono mica un fantasma!
Marco - (Nero in volto) Che cavolo è successo?
Alfredo - Ragazzi, mi dispiace del ritardo ma non è stata assolutamente colpa mia, sapete che non è da me fare certi scherzi! Ho avuto un piccolo incidente proprio davanti a casa: un'auto mi ha urtato e sono svenuto ma non è stato niente di grave visto che sono qui a raccontarla.
Sergio - E noi che abbiamo pensato male di te, Alfredo tesoro!
Mac - (Passando, grida verso l'alto) Tieniti pronto! Credo che stasera si faccia qualcosa!
Antonio - Ma sei sicuro di sentirti bene?
Alfredo - Certo! Mi hanno accompagnato al Pronto Soccorso ma non hanno riscontrato niente quindi mi hanno rilasciato subito. Ma il bello non è questo...
Sergio - In che senso?
Alfredo - Voglio dire che in quei pochi minuti in cui sono stato privo di sensi ho fatto un sogno bellissimo... quanto manca al sipario?
Marco - Mezz'ora.
Alfredo - Allora faccio in tempo a raccontarvi tutto. Non ci crederete ma in quegli istanti mi sono visto tutta la nostra commedia, dalla prima all'ultima battuta.
Sergio - Io come sono andato?
Alfredo - Sei stato eccellente, Sergio!
Giuly - E io?
Marco - Giuly, per favore!
Alfredo - Anche tu sei stata perfetta, solo un appunto: il bacio che dai a Sergio deve essere appena più fuggevole, non temere di essere considerata freddina.
Giuly - Sì, sì, ne ho già parlato con Marco.

(Tutti si rendono conto della stranezza della situazione. Si scambiano alcune occhiate)

Alfredo - Però non capisco perché durante la commedia ti ho sempre vista con un foulard rosso al collo.
Giuly - Ma io non ho mai avuto foulard rossi!
Alfredo - Mah! Insomma ho assistito ad un trionfo e in una visione talmente realistica che sono convinto sia una premonizione! E la musica? Bellissima! Non sembrava nemmeno che usassimo il vecchio mixer del Teatro Lirico! (Stupore generale)
Sergio - Madonna!
Alfredo - Cosa c'è?
Marco - Bè, sarebbe troppo complicato raccontare l'incredibile, continua pure.
Alfredo - Niente, ho ripreso i sensi al fragore degli applausi e se avessi avuto sotto mano un telefono vi avrei chiamato per congratularmi! Ancora bravi, ragazzi! E detto questo... mi vado a preparare per il successo! (Esce)
Sergio - Meraviglioso! Meraviglioso e misterioso! Questa è da raccontare!
Antonio - Eh, bè! Il teatro in fondo è così: un susseguirsi di colpi di scena, e se ciò che si svolge è una commedia si conclude con il lieto fine.
Marco - Ma ci sono anche le tragedie.
Antonio - Già, ci sono anche quelle.
Sergio - Quanto manca?
Antonio - Poco. (Esce)
Giuly - Bè, io sono pronta!
Sergio - (Alzandosi) Anch'io!
Marco - (Alzandosi, con un sospiro) Anch'io (Esce)
Sergio - Wow! Si debutta! Ne abbiamo passate di cotte e di crude ma tutto si è sistemato! sono pronto ad affrontare i critici più agguerriti! Fatevi sotto, pennaioli assetati di fiaschi! (Rivolto a Giuly) Fiaschi teatrali, s'intende!
Giuly - Sento che sarà un trionfo di pubblico e di critica (Tra sé) Devo ricordare di non chiudere gli occhi durante il fuggevole bacio.
Sergio - (Ripassa la parte) Dai, Giuly, l'ultima scena... "Non ci vedremo più ma sempre ricorderò quella vacanza al mare, l'azzurro del cielo e la tua felicità."
Giuly - "Una felicità che purtroppo non avrò mai più, me ne vadoOrlando."
Sergio - (Ironico) E io piangendo sommessamente...
Giuly - Ma cosa dici?
Sergio - Staccale, le due parole: "Me ne vado", virgola, "Orlando". Se no la gente capisce "urlando".
Giuly - "Me ne vado (Pausa) Orlando."
Sergio - "Addio, Melania."
Giuly - "Addio... e scusami."
Sergio - "Anche tu."

(Si allontanano, poi si voltano ed entrambi hanno uno slancio d'amore che li riporta l'uno nelle braccia dell'altra. Entrano Angelo ed Angela)

Angelo - (ad Angela) Finalmente! (Si avvicina a Sergio che è ancora abbracciato a Giuly) Mi scusi, signor Goresi, potrei avere il suo autografo?
Sergio - Certo caro.(Esegue)
Angela - (A Giuly) E io potrei avere il suo?
Giuly - Certamente, cara! (Esegue) Ecco fatto.
Angela - Grazie!
Angelo - Tante grazie e complimenti, siete stati bravissimi!
Sergio - Ma se dobbiamo ancora cominciare?
Angelo - Macché! Noi l'abbiamo vista tutta, dalla prima all'ultima battuta!
Giuly - Ma state scherzando? Mancano pochi minuti al debutto!
Angelo - E Alfredo Ardini non si è complimentato con voi?
Giuly - Bè...
Angelo e
Angela - (Avviandosi) Ancora bravi, ragazzi!
Angelo - Noi torniamo su. (Esce)
Angela - (Sorridendo allusiva) In... galleria!
Sergio - Sì ma...
Angela - (A Giuly) A proposito, metta questo, è un portafortuna! (Le da un foulard rosso che Giuly automaticamente si mette al collo, quindi esce. Sergio e Giuly si guardano esterrefatti)
Marco - (Entra con Antonio) (Ad Antonio) Va' a dire a tutto il personale che si comincia fra poco. (Antonio esce) (Marco prende uno specchietto, estrae una matita dalla tasca e si rinfresca il trucco. Si rivolge a Giuly e a Sergio) Siete pronti?
Giuly - (Esitante) P-pronta.
Sergio - (Esitante) P-prontissimo.
Alfredo - (Entrando) Questa commedia sarà un sogno!
Marco - (Rivolto dietro le quinte) Fai mezza sala.

(Ogni attore prende il suo posto. Alfredo e Marco in scena oltre le quinte, Giuly e Sergio al di qua delle quinte insieme ad Antonio che è seduto in un angolo con il copione)

Marco - (Sottovoce, dal palcoscenico fittizio, volgendosi verso Giuly e Sergio) Signori, in bocca al lupo.
Sergio e 
Giuly - Crepi!
Antonio - (Al siparista) SIPARIO!

(La luce aumenta al di là delle quinte. Marco e Alfredo, naturalmente, voltano le spalle al pubblico, il sipario di fondo si apre davanti ad un'immaginaria platea)

Sergio - (A Giuly, sottovoce) A proposito, chi ti ha messo incinta?

(Si sente il rumore di fragorosi applausi)

SIPARIO


Tutela SIAE
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