C’è SPERANZA PER TUTTI

Commedia brillante in due atti di

Giovanni Allotta



Prefazione

Totò e Nina si trovano davanti san Pietro. Quest’ultimo gli legge il libro della vita nel quale si evidenzia il loro cattivo comportamento in vita e a causa di questo, vengono destinati a punizione certa. A seguito della loro continua insistenza san Pietro li rimanda sulla terra nella speranza che la loro condotta possa cambiare. Totò e Nina ce la faranno a rimediare ai loro errori e guadagnarsi la giusta ricompensa?


Personaggi

Totò
Nina
San Pietro
Dottoressa Andrea Bellavista
Mimì il pescivendolo
Loredana l’estetista


(a sipario chiuso come in qualsiasi teatro o piazza, una voce annunciatrice invita il pubblico a prepararsi ad un imminente spettacolo. La nostra voce in questione fa parte del nostro spettacolo. Sarà suddivisa in due tempi. Il primo: voce registrata limpida e pulita che darà l’annuncio. Secondo: darà si lo stesso annuncio ma subentrerà una voce maschile che il pubblico non si aspetta e irromperà nella semplice e naturale bellezza di quel messaggio)
 
 “ consiglio di registrare la voce possibilmente femminile, fluida e senza inflessione dialettica” (questo primo messaggio lanciarlo quando il teatro o piazza è quasi piena. Di modo che il pubblico ascolti la voce e la memorizzi. Consiglio di registrare la voce no dal cellulare ma in una vera sala di registrazione in modo che sia pulita e nitida: radiofonica)

VOCE ANNUNCIATRICE   primo messaggio
Signori e signore buonasera. Tra pochi minuti avrà inizio lo spettacolo, vi preghiamo di prendere posto. Grazie!

POCHI MINUTI DOPO…

VOCE ANNUNCIATRICE   primo messaggio
Signori e signore buonasera. Tra pochi minuti avrà inizio lo spettacolo, vi preghiamo di prendere posto. Grazie!

QUANDO INIZIA LO SPETTACOLO…

VOCE ANNUNCIATRICE secondo messaggio
Signori e signore buonasera. Tra pochi minuti avrà inizio lo spettacolo, vi preghiamo di prendere posto. Grazie!

VOCE MASCHILE
( consiglio: la voce in questione in fase di registrazione stia lontano dal microfono in modo che la voce riempia l’ambiente e dia impressione che sia realmente distante) la smetti di giocare con sto microfono che mi sembri Orietta Berti e vai a cambiare il pannolone a tuo padre ch’è si è pisciato tutto!
VOCE ANNUNCIATRICE
( esplode in una foga irascibile dimenticando la professionalità esibita attimi primi) oh, ma dove l’hai comprato il cervello da media shopping? Ma sei scemo. Non vedi che sto lavorando. Spoglialo e glielo infili tu il catetere, pochi minuti e arrivo…allora signori per un buon svolgimento  si prega di buttare i cellulari. Per la buona riuscita dello spettacolo…si prega di non fiatare e di rimanere concentrati. Abbiamo selezionato il miglior pubblico in sala. Gente bella, solare ma soprattutto intelligente. Al mio tre vi chiedo gentilmente a tutti di girare la testa dal lato destro e guardare negli occhi la bellezza della persona che vi affianca. Pronti?... uno, due, tre. Giratevi! ( tutti guarderanno la testa degli altri. Attendere qualche secondo) … di che colore sono gli occhi della persona accanto?... scimuniti quelli sono i capelli. Buon spettacolo! ( musica d’inizio. la scena iniziale si svolge a sipario chiuso. I due protagonisti parlano da fuori fino ad arrivare in scena davanti il sipario)

NINA fuori scena
( consiglio: mentre l’attrice parla deambulare veramente simulando una salita per le scale) Totò ancora molto ci vuole. A che piano è il dottore?

TOTO’ fuori scena
( consiglio vale anche per l’attore ) io sapevo a primo piano. È da mezz’ora che saliamo. Sembra che stiamo scalando il Kilimangiaro!

NINA fuori scena
( voce affaticata)  Mi stanno spuntando le cipolle ai piedi. ( arrivano in scena. Salgono i gradini fino ad arrivare sul palco) finalmente! ( si tocca i piedi. Totò si piega su se stesso a volersi riposare. Nina si tocca i polpacci) mi fanno male i pollacci da quanto ho camminato. ( Adirata) ti darei tante di quelle sberle fino ad immischiarti tutte le vertebre. Un dottore più vicino, no! Meno male che non c’è nessuno. San Paolo è il migliore per la prostata. Spero solamente che ti risolva il problema!

TOTO’
Mamma mia che sei pesante! Sembri il grillo parlante di quanto parli. cicicicicicici. basta!. Si asciugano tutti i luoghi, tutti i laghi ma la tua lingua non si asciuga mai!?

NINA
Quando io parlo lo so che ti do fastidio perché dico la verità!...( nervosa) ma un marito con la prostata giusto giusto a me doveva capitare!

TOTO’
Guarda che la prostata ce l’hanno tutti gli uomini.

NINA
Si ma la tua è bucata!!!...con tutte le visite che hai fatto avresti potuto comprarla nuova… Stamattina per farmi l’esame delle urine, cento euro! Vedete quanto mi è costata una pisciata!...Tu quanto stai pagando per la visita di oggi?

TOTO’
Trecento euro e anzi, mi sta rispettando!

NINA
( meravigliata) trecento euro per una visita alla prostata? ( Totò annuisce) cose da pazzi! Se me lo dicevi a me con cento euro te la facevo io a visita, boh!...( Totò la manda a quel paese con un gesto del braccio si allontana e le da le spalle)

TOTO’
Sempre che ti lamenti!...Se sto facendo la visita è anche per lei e si lamenta pure

NINA
Per me? io che me ne devo fare della tua prostata. Se non ti serve dalla in beneficienza

TOTO’
( intellettualmente )La prostata appartiene alla sfera sessuale dell’uomo. In caso di disturbi ne influisce negativamente su tutto l’apparato e, ne determina una nevrosi che facilita l’accumulo di stress e quindi…

NINA
(sbotta) non ti si alza più e che ci vuole a dirlo! …Vedi che giro di parole pur di non dire che soffre di elezione sessuale!

TOTO’
( nervoso a denti stretti) ma ti cade a pupilla della lingua, mai! Ti pare corretto urlare e farlo sentire a tutti? Io lo so che ci stai godendo sopra la mia malattia…Se proprio vuoi sapere la verità, soffro di alza bandiera solo con te, si! la prostata quando ti vede se ne va in protezione! Invece quando sono per i fatti miei, basta un fischio e…( allusivo. porta la mano alla fronte, tipico gesto dei militari quando salutano l’alza bandiera)

NINA
quando non trovi la soluzione la colpa è sempre a mia. Sentiamo il perché

TOTO’
Te lo spiego subito!... l’hai scordato che hai l’utero al contrario!?

NINA
Si chiama utero retroverso, scimunito prostatico! Invece di essere aperto in avanti si trova all’interno il collo dell’utero. Ma non è un problema questo. Il  problema ce l’hai tu che non possiamo fare figli. Hai la semenza parzialmente scremata!

TOTO’
La mia semenza è eccezionale veramente! Dalla mia generazione mai nessuno ha avuto problemi di semenza. Mio nonno undici figli. Io ho sei fratelli tutti con figli. Mio padre aveva la semenza così fertile che a mia madre la metteva incinta… (porta il palmo alla bocca e grida) con gli occhi!

NINA
Della mia generazione mai nessuno ha mai avuto problemi. I problemi ce l’hai tu che non puoi avere figli. hai la prostata bucata e vai perdendo colpi. ( Totò adirato la manda a quel paese) da quand’è che soffri e non facciamo più fifty fifty, ( lagnosa) mi è venuto la cataratta nell’apparato riproduttivo?

TOTO’
In che senso ti è venuto la cataratta nell’apparato riproduttivo? La cataratta viene negli occhi

NINA
…( esplode di dolore) appunto! È da un anno che non vedo più un ca… ( Totò con un balzo le mette la mano in bocca e la blocca)

TOTO’
Zitta, zitta! Non ci facciamo riconoscere dal dottore. Io l’organo sempre qua ce l’ho. Ch’è colpa mia se soffri di astioporosi negli occhi. ( i due silenziosi si guardano sorridenti. Riaffiorano dei ricordi ardenti) ti ricordi i primi tempi?...( Nina annuisce) bastava il pensiero e… mi veniva il tiramisù! (Nina ricorda con d’imbarazzo) dimmi la verità, ti piaceva il mio tiramisù, vero?!
 
NINA
( ha le caldane) certo!...( dire la frase tutta d’un fiato con ardente desiderio) mi piaceva quando mi sbattevi lo zabaione!

TOTO’
Dalla mattina a sera sempre a inzuppare il biscottino! ( Nina ha le caldane) da mattina a sera …( fa dei movimenti pelvici, non volgari, che richiamino un atto sessuale e non solo, anche movimenti che non c’entrino nulla con l’atto sessuale ma che diano illusioni di posizione strane. Accompagnato da espressioni vocali buffe) un movimento sechisi

NINA
( eccitata) Totuccio la finisci? Sento i fermenti lattici che fanno sali e scendi. A che hai la prostata ingrossata, approfittiamone prima che ti si sgonfia ( gli si lancia in contro, Totò la scansa)

TOTO’
Finiscila Nina. S’è il dottore ci prende per due pedofili.  Oramai faccio la visita e poi torniamo a casa. Intanto busso ( gira alla ricerca di una porta) oh, ma come mai non c’è la porta. Strano, boh!

NINA
Ma sicuro questo è lo studio del dottore? Secondo me ti sei sbagliato

TOTO’
È questo! Vedi che siamo soli. San Paolo riceve per appuntamento! ( i due mentre cercano la porta si fermano e si accorgono del pubblico. I due traumatizzati della folla si avvicinano lentamente l’uno all’altra. danno le spalle al pubblico. Parlano sottovoce) ma tu li avevi visti a tutti questi?

NINA
No. Sono arrivati ora o già c’erano da prima? ( Totò alza le spalle) se anche loro sono a turno, ci faremo il natale dal dottore.

TOTO’
Chiedi! Se dicono si digli che sei incinta di undici mesi e hai la precedenza!

NINA
Se, ventiquattro mesi! Posso dire che sono incinta e devo fare visita alla  prostata così mi spetta la precedenza! ( i due sono appagati della soluzione. Si girano verso il pubblico con indifferenza) buonasera ma chi è l’ultimo?... (guarda Totò non avendo reazione del pubblico) pure voi dal dottore San Paolo?... anche voi avete tutti la prostata?...( a Totò) non mi risponde nessuno! Può essere che sono qui per la 104! ( stizzita) Totò di qua me ne voglio andare! ( Totò si trattiene. I due creano subbuglio. Un tumulto di luci e tuoni irrompono in scena, spaventandoli. Dall’estremità del palco accompagnato da fumo e luce bianca entra un uomo in veste bianca con barba e capelli bianchi, SAN PIETRO) Ma sicuro questo è il dottore? ( Totò è dubbioso) ma che gli è morto il barbiere? parla. Digli qualcosa. Io ti copro le spalle!

TOTO’
Dottore San Paolo, buonasera. Avevo prenotato la visita prostatologica. Si ricorda vero? ( silenzio assoluto da parte di San Pietro) dottore San Paolo tutto apposto? Mi pare un poco pallido in faccia ma come mai!?

NINA
Può essere che non ha cacato!...dottor San Paolo visiti mio marito che abbiamo da fare. Già è tanto che siamo qua.

SANPIETRO
Io non sono San Paolo! Io sono San Pietro.

NINA
( adirata fulmina Totò con lo sguardo poi lo schiaffeggia) te lo dicevo io che avevi sbagliato la via. A chi ce l’hai la testa quando guidi, al caciocavallo ce l’hai! Mi scusi signor …lei di cosa si occupa

SANPIETRO
Io sto alla porta. Porto le chiavi per entrare!

TOTO’
Ah, fa pure il portiere? Mi faccia una visita veloce e ci apra la porta che tra l’altro no vedo.  ( San Pietro scrolla la testa) ah no! se porta la porta noi andiamo e della visita, poco me ne importa!

SAN PIETRO
( adirato, alza le mani al cielo e si sente un tuono che li spaventa) Per chi mi avete preso! Portate rispetto. Qui è un luogo sacro! Se credete di essere nel vostro mondo avete sbagliato indirizzo.

NINA
(furibonda) oooh, c’è bisogno di fare così!! Il cliente ha sempre ragione. Totò andiamo. La visita te la prenoto da San Crispino e a San Pietro gli faremo una brutta recensione ( si gira per cercare una uscita) Signor lei ma di dove si esce. Gentilmente la porta la porta?!

SAN PIETRO
Uscire? ( risata ironica) Per andare dove! Siete giunti a capolinea!  

TOTO’
(porta la mano in testa, spaventato) minchia è il controllore! Abbiamo dimenticato a fare il biglietto. Nina ma tu li hai fatti i biglietti?
NINA
Si per te, per farti prendere la 104. ( rivolta al pubblico) Mettiti a turno con loro!...cretino ti pare un autobus questo!? Signor lei mi faccia uscire che sono già stanca con tutti sti giri di parole. La parrucchiera mi aspetta!

SAN PIETRO
Deduco dal vostro grado di apprendimento che non avete ancora compreso il luogo nei quale vi trovate. Chiunque avrebbe compreso. A quanto pare mi sa  che siete senza neuroni.

NINA
Come senza neuroni? Stamattina mio marito ne ha comprato una cassa al mercato. Vero Totò?

TOTO’
Certo!. Per ora ci sono gli sconti prendi tre neuroni e ne paghi due. Se tutto va bene sabato li arrostiamo. Nina vedi se in macchina ce ne stanno che gliene regaliamo un po’ al dottore

SAN PIETRO
( furibondo alza le mani. Una serie di fulmini e tuoni li spaventano) silenzio! Vi ho lasciato fin troppo tempo, adesso parlo io! Io sono Pietro servo dell’iddio vivente. Colui che sta alla porta del paradiso e che aspetta le anime per dare loro la destinazione che meritano. ( dalla lunga veste ne esce un grosso libro. Lo apre) questo è il libro della vita. Su questo Dio annota tutto ciò che voi umani fate nel bene e nel male! Vediamo un  po’…
 
TOTO’
Un momento! S’è vero come ho capito lei è San Pietro quello che sta in cielo? ( San Pietro annuisce) …e che ci fa pure lei dal dottore?

NINA
Pure lui  ha la prostata bucata!

SAN  PIETRO
No sono io che mi trovo giù da voi, siete VOI che siete saliti su da me!
TOTO’
( intimorito deglutisce la triste realtà) cioè, in parole povere siamo…morti? ( San Pietro annuisce)

NINA
( intimorita) mi scusi signor San Pietro, ma siamo morti morti o morti vivi?!

SAN PIETRO
Morti e basta!!... ( i due si disperano abbracciandosi)

NINA
( disperata) non è giusto morire così, senza manco preavviso. Avevo preso  appuntamento dalla parrucchiera. Appena quella sa che non vado perché sono morta…m’ammazza! ( piange abbracciata a Totò)

TOTO’
(gemendo) morto così ancora giovane giovane. Manco i denti del giudizio avevo messo. signor San Pietro come siamo morti. Non mi ricordo!

SAN PIETRO
Avete avuto un incidente stradale proprio stamattina mentre stavate andando dal medico. È stato tutto così veloce che nemmeno vi siete resi conto. Peccato, ancora giovani

TOTO’
( piange) Il Signore dovrebbe mettere una legge di morire vecchi, no giovani.…( si dispera) ci ho perso trecento euro per la visita da San Paolo. Che peccato ( si dispera) lei niente può fare per farmi rimborsare? Una piccola raccomandazione tra santi. ( San Pietro scrolla la testa) cornuto e bastonato e con  la prostata! ( Piange)

NINA
( triste) anch’io ho perso le cento euro per la visita alle urine. Era da molto che avevo un forte bruciore e volevo capire il motivo. Se sapevo di dover morire me li potevo risparmiare sti soldi. Tanto, più di una infiammazione non poteva essere.
SAN PIETRO
La tua non era un’infiammazione.

NINA
In che senso?

SAN PIETRO
Nella visita che hai fatto l’esito sarebbe stato che un forte batterio ha attaccato il tuo apparato riproduttivo e l’ha corroso irrimediabilmente. Avresti dovuto operarti da lì ad un mese per non compromettere il resto del corpo e causare la morte. ( Nina viene scossa. Avverte il colpo come avesse ricevuto un gancio allo stomaco da lasciarla senza fiato. Totò ascolta)

NINA
Quindi, che significa?

SAN PIETRO
Non saresti mai potuto diventare madre! ( Nina resta di ghiaccio. Si lascia cadere sulle gambe, non svenire. chiude la testa nel petto commossa)

TOTO’
( parte all’attacco con cinismo) lo vedi, e tu dicevi che la colpa fosse mia che non diventavi mamma. ( San Pietro si avvicina a Totò fino ad arrivare a tappargli la bocca)Che non mi funziona…. Che sono vecchio, non servo a nulla. E invece il problema sei tu, tu e tu!...( con lo sguardo intima Totò a star zitto e comprendere lo stato d’animo della moglie. Totò calma la sua ira e osserva Nina a terra che piange)

NINA
Io non chiedevo nulla al Signore, solo di diventare madre. l’unica cosa che ho sempre chiesto avere un figlio mio! E ora, solo ora scopro che sono malata e che mai e poi mai sarei diventata madre! ( piange)

TOTO’
( commosso le si avvicina. Si abbassa e la stringe nelle spalle) dai Nina non fare così. ti chiedo scusa se ho esagerato. Purtroppo la natura fa brutti scherzi e…non è colpa mia né colpa tua. E poi…( ironico)che piangi a fare, oramai sei morta!

NINA
( lo spinge facendolo cadere) ma vafanculo! ( i due si alzano. Nina si asciuga le lacrime. I due si mettono davanti San Pietro che apre il libro della vita e inizia a leggere…)

SAN PIETRO
( legge dal libro) Salvatore Bianchetti, detto Totò…( legge con gli occhi e si meraviglia) qui c’è scritto che sei stato una brava persona amorevole, sempre pronto ad aiutare a tutti ( Totò ne va fiero di questo. Si atteggia nei confronti della moglie.) marito modello, lavoratore non molto quieto e onesto. Ne hai fatto di birichinate, vero? ( Totò annuisce alzando le spalle) ahi ahi… leggo una cosa molto grave. Un grosso peccato!... Una relazione extraconiugale! Gli adulteri non erediteranno il regno dei cieli, lo sai?! Visto che non ti sei pentito fin che hai potuto non meriti il paradiso! ( Totò cala gli occhi a terra)

NINA
( furibonda) cosa cosa, hai fatto adulterio?... e con chi mi hai adulterato?…( Totò impaurito arretra all’avanzare minaccioso di Nina) Totò guardami negli occhi... hai baciato un’altra donna? ( Totò spaventato dice di no) le hai guardato i paesi bassi?

TOTO’
La smetti di dire queste volgarità! Io le donne le guardo solo negli occhi, te lo giuro! Se non ti dico la verità deve morire tua madre!( Nina si toglie la scarpa e gliela tira)

NINA
Grandissimo figlio di tua madre mi hai tradito, io che sono il simbolo dell’onestità! ( gli lancia l’altra scarpa) fermati! Se ti acchiappo t’ammazzo! ( Totò si nasconde dietro san  Pietro)

TOTO’
Oramai sono morto, fregata! ( Nina cerca di colpirlo mentr’egli si nasconde dietro San  Pietro)

SAN PIETRO
Basta!!! ( tuono e fulmini. I due stanno a debita distanza. Nina è furibonda. Minaccia Totò con gesti) andiamo avanti!

NINA
Un momento! Si può sapere il nome della pollastrella sgallinata?

SAN PIETRO
La donna con la quale ha peccato si chiama Loredana. È una persona che frequentava spesso casa tua

NINA
(meravigliata) chi, Loredana l’estetista? ( Totò annuisce. gli lancia quello che trova in giro) disgraziatissimo delfino curioso! Che ha lei che io non ho. C’è l’’ha d’oro? Con me sempre problemi, con lei ti funzionava l’apparato scheletrico che hai in mezzo le cosce! ( totò annuisce)

SAN PIETRO
( tuono) silenzio! A che vale togliere la pagliuzza nel suo occhio quando nel tuo occhio tieni una trave!

NINA
Ma quale trave e trave, io tengo le lentine! ( gli mostra gli occhi) guardi!   

SAN PIETRO
Adesso tocca a te!... ( legge dal libro) Antonina detta Nina Colpelo

NINA
Depilata sono San Pietro. Ci tengo a precisare!

SAN PIETRO
Colpelo è il cognome!!... Buona, gentile, capricciosa…in ogni cosa hai sempre aperto il cuore…( San Pietro storce il naso destando curiosità di Nina) da quanto leggo non solo aperto solo il cuore ma hai aperto la porta al peccato. Anche tu hai commesso Fornicazione ( Totò è meravigliato e furibondo allo stesso tempo)

NINA
( si giustifica) vede signor San Pietro sono una brava persona. A me piace aiutare gli altri. Quando qualcuno soffre…mi si apre il cuore!

SAN PIETRO
Avere pietà degli altri è un atto d’amore verso il prossimo ma questo non deve andare oltre però. Perché non è più atto di amore ma è un atto…

TOTO’
( nervoso) di buttanesimo!...( San Pietro fa segnali a Totò di star zitto) ma quali zitto, a me ha fatto la romanzina e poi lei ha più peccati di me! ( Nina  tiene testa bassa) vergogna! Con me avevi sempre mal di testa e con gli altri  facevi la dama di carità. Un po’ la davi di qua un po’ la davi di là.  Vergogna!...Signor san Pietro visto che si è saputo della mia voglio sapere il nome di chi faceva tik tok con mia moglie

SAN PIETRO
(legge) Domenico Piritullo ma tutti lo conoscono come Mimì il pescivendolo!

TOTO’
( disperato) Ti sei messa con Piritullo il mio migliore amico! ( Nina tiene gli occhi bassi) sei fortunata che già sei morta, se no, ti avrei …( si morde le dita dalla rabbia)  Che ha lui che  io non ho. Dimmelo, cos’ha!

NINA
…( quasi in imbarazzo) lui è un pescivendolo è ha l’anguilla che fa così ( col braccio esegue un movimento serpeggiante)

TOTO’
 L’anguilla pure io ce l’ho, cretina. La mia morde!  

NINA
L’anguilla?...Tu hai il pesce pagliazzo. Ti cali le mutande e non trovi un…( Nina ride a sfottò)

TOTO’
Ma che ridi, babbuina depilata! Siamo davanti San Pietro, sarà lui a giudicare se ho torto o ragione…signor santo, metta le mani nella mia anguilla e veda se morde ( stava per slacciarsi i pantaloni. San Pietro furioso fa partire una raffica di fulmini e tuoni)

SAN PIETRO
Gli umani pronti a puntare il dito verso l’altro e mai verso se stessi! Presuntuosi e duri di cuore!...entrambe avete violato le leggi di Dio. Entrambe meritate il fuoco eterno! ( si accende una luce rossa sul palco e del fumo riempie la stanza. Una musica tenebrosa e una grassa risata negativa li spaventano. I due si abbracciano) oggi stesso sarete spediti, all’inferno!!!

NINA
( spaventata e gemente, s’inginocchia) no per favore. Non posso andare  all’inferno soffro di gastrite nervosa!

TOTO’
Io non posso andare all’inferno perché…perchè…soffro di gastrofobia.

SAN PIETRO
Razza di ipocriti! Passate il resto della vostra vita ad odiarvi e uccidervi. Molti di voi è convinto che una volta chiusi gli occhi sia tutto finito. Errato! Dio ha creato l’uomo eterno. Sta a lui decidere dove passare l’eternità: paradiso o inferno! In quanto a voi non mi resta che mandarvi all’inferno! ( si sente un tuono. I due piangono)

NINA
Signor san Pietro, tutto quello che lei dice, mai nessuno me l’ha detto. Se l’avessi saputo le pare che non avrei rimediato in tempo?

SAN PIETRO
Andate in chiesa per far cosa? per riscaldare una sedia? Per sparlarvi? cosa vi raccontano?.. la realtà è questa. Paradiso o inferno! ( tuono)

TOTO’
Scusi signor Pietro, ma non si può tornare indietro e rimediamo ai nostri peccati e poi ritorniamo? ( San Pietro scuote la testa)Parli col principale ch’è misericordioso e ci faccia andare in paradiso, dai

SAN PIETRO
In paradiso entra solo gente che ha fatto la volontà di nostro Signore, no i peccatori. Su forza, all’inferno che non ho tempo da perdere!

NINA
( timorosa) Noi gente ignorante siamo. A casa abbiamo due bibbie ma le giuro che non l’ho mai letta. Ci faccia tornare indietro e le prometto che me la leggo tutta da mattina a sera anzi…la scrivo io una bibbia!  

TOTO’
(timoroso) ed io l’aiuto. Le suggerisco le parabole da inserire, o meglio, i pannelli fotovoltaici. Sono più economici!

SAN PIETRO
Secondo ciò che avete appena detto io dovrei concedervi un ultimo desiderio? ( i due coniugi annuiscono. lo importunano cercando di convincerlo nel farli tornare indietro. San Pietro è irremovibile ma infastidito)

NINA
Signor Pietro ci faccia tornare, fra poco ho appuntamento dalla parrucchiera.

SAN PIETRO
Ma poi perché mi date del lei. Siamo tutti fratelli e sorelle. Diamoci del tu.

NINA
Grazie signor Tu! ( incita al pubblico) picciotti facessivo una stenni a rovescio al miglior santo del mondo!
TOTO’
( incita il pubblico con esultanza ) ammirate che bel fratello che ho! Forza, fate un’ovulazione per mio frate Pietro! …( dopo reazione pubblico) lo vedi che c’è qua. Ce lo meritiamo di tornare a casa si o no? ( San Pietro scuote la testa. I due coniugi si guardano perplessi. A Totò viene un’idea. Attira l’attenzione di San Pietro. Porta indice e pollice al naso come a volersi concentrare. Fa intensi respiri poi recita una poesia con tanto di enfasi:

Stasera è una serata un po’ particolare.
Mi trovo davanti alla presenza di mio fratello Pietro, un santo speciale.
A causa di un incidente qua mi sono ritrovato
Per causa del nostro vizio, a me e mia moglie ci ha condannato.
Fratello mio, una cosa ti chiedo di fari ora ora,
non prendere decisioni affrettate e pensaci ancora.
Siamo due povere anime ignoranti che in terra non fece altro che peccare
facci tornare a casa che c’impegniamo a rimediare!
Vedrai che anche Dio si ricorderà di sti due povere anime che in vita si tradì, ma grazie a te tornò indietro, non peccò più e si convertì!

( allarga le mani verso il pubblico invogliandoli all’applauso)

SAN PIETRO
( sodisfatto della poesia)complimenti! Dopo queste belle frasi non posso che non accettare la vostra richiesta. ( i due felici si abbracciano) un momento!

TOTO’
Un momento cosa! oramai è fatta. Hai detto di si e basta. Non ti rimangiare le parole se no la poesia la dedico a San Paolo!

SAN PIETRO
Vi lascio andare. Che nessuno sappia tutto ciò che vi è successo. Immaginatevi una situazione simile alla vostra che tutti quelli che vengano qua e mi facciano la vostra stessa proposta, io se vi rimando devo farlo con tutti. Capite che rischio il posto di lavoro?...alla mia età chi mi prende più

TOTO’
Tranquillo, ho un amico e ti faccio prendere il reddito di cittadinanza!

NINA
(premurosa) forza San Pietro. La parrucchiera mia aspetta. Non vi perdete in chiacchere.

SAN PIETRO
Proprio tu. Tieni la bocca chiusa e non dirlo a nessuno in giro. Se si viene a sapere una cosa del genere, vi spedisco dritti all’inferno!!

NINA
( Totò fa il giuramento portando una mano sul cuore) tranquillo che non lo dirò a nessuno. Dovesse morire mio marito se non dico la verità! ( Totò si tocca in mezzo le gambe)

SAN PIETRO
Tornerete indietro allo stesso giorno dell’incidente. Andrà tutto per com’è  già andato. Adesso tocca a voi guadagnarvi il paradiso! Chiudete gli occhi. rilassatevi. E ora, buon viaggio…( la scena si copre di fumo. Un sottofondo musicale accompagna il tutto. I due attori spariscono dietro il sipario e si vanno a posizionare a letto. Consiglio: per non affaticarsi nel cambio scena, ovvero cambio temporale, consiglio ai due attori di mettere sopra i vestiti delle vestaglie per lui e per lei)

TOTO’
(All’apertura del sipario ci si ritrova in una comune sala da pranzo. Alla parete una credenza con oggetti vari. Tavolo con sedie. Lato sinistro vi si trova il giaciglio dei due coniugi: due lettini uniti che formano un matrimoniale.  Lasciare spazio tra i due letti in modo che Totò ad un certo vi cada al centro. Totò si gira di lato e si tira la coperta lasciando scoperta Nina che, a sua volta la tira a se lasciando scoperto Totò che irritato ne tira una metà e si copre. Quando tutto sembra calmo, Nina inizia a tirare calci sotto le coperte come faceva la Mondaini. Totò osserva disgustato si spaventa)  la finisci di fare la cretina o no? ma che ti è venuto un ictus nelle gambe?

NINA
Mi si sono addormentati i calli dei piedi! ( da gli ultimi calci e si quieta)

TOTO’
Il cervello ti si è addormentato, no i calli...ora fammi dormire ancora un pò!

NINA
( parte il ripetuto e sonoro canto di un cardellino. Nina gira e rigira infastidita fino a che sbotta e gli urla nelle orecchie facendolo balzare giù dal letto nella fessura di mezzo) ma non lo senti che ti canta l’uccello! Alzati e fallo zittire! (Si alza nervosa e disfa il letto. Entrambi i coniugi hanno la vestaglia)

TOTO’
( si alza nervoso) buttana della miseria! Te l’ho detto cento volte di stringere u letto, no allargarlo! ( apre la finestra e lascia entrare luce in scena come a definire il nuovo giorno) o ti zitti o ti faccio con le patate! ( si zittisce il canto) vedi? Con le buone maniere si ottiene tutto...( si stiracchia) mi sento stanco stanco e ancora non ho fatto niente!

NINA
Prepara la colazione io levo sto letto! ( Totò dalla credenza prende mottini, latte, biscotti, caffè … Nina toglie i lettini di mezzo) è una vergogna che manco abbiamo una stanza da letto come si deve e dobbiamo dormire in cucina. Vergogna!

TOTO’
Ringrazia il Signore che la casa ce l’abbiamo. Piccolina ma carina. Ti pare poco che  non paghiamo affitto? Io mi accontento!

NINA
E noi ci dobbiamo accontentare sempre! gli anni passano e noi ci accontentiamo! ( si siedono a fare la colazione) buona colazione…( mentre consumano. Nina si blocca in tempo…) è oggi l’esame di urine? ( Totò annuisce mentre mangia) non posso mangiare nulla prima! …vediamo che cosa possa essere sto bruciore intimo che mi seguita da parecchio. Sicuramente è infiammazione. ma tu non hai pure la visita? ( totò annuisce) a  che ora? ( Totò fa segno alle 11) alle undici? Giusto giusto ho appuntamento con la parrucchiera! Non puoi cambiare orario?

TOTO’
Il dottore San Paolo mi aspetta per l’undici. Se ci vuoi venire vieni, se no ci vado da solo.

NINA
Ci vengo. Importante che non facciamo tardi!... prima che andiamo però passo e lascio l’urina al laboratorio analisi, va bene? ( Totò annuisce.  mangiando) a proposito di San Paolo, mi sta venendo in mente un sogno che ho fatto stanotte. Un sogno incredibile che appena ti dico, non mi crederai!

TOTO’
Pure io ho fatto un sogno strano! Inizio col tuo che poi ti dico il mio.

NINA
Mi sono ritrovata davanti San Pietro dopo un incidente e lui mi giudicava delle mie azioni in terra. ( Totò si blocca nel mangiare e ascolta stupito) mi voleva mandare all’inferno, ma poi si convince e mi rimanda in terra. In tutto questo eravamo assieme!

TOTO’
( meravigliato) no, non ci posso credere!...pure io ho fatto lo stesso sogno! ( Nina è stupita) prima che San Pietro ci lasciasse andare, che gli ho dedicato?

NINA
Una poesia!

TOTO’
( è irrequieto) minchia! Il nostro non è stato un sogno. Noi siamo veramente morti e ritornati per come ci aveva promesso!

NINA
Siamo tornati allo stesso giorno dell’incidente. ( Totò annuisce) quindi oggi appena andiamo dal dottore, moriremo? ( totò annuisce irrequieto) sai che fai, vai solo dal medico. Io ho appuntamento dalla parrucchiera. Muori solo per oggi! ( Totò gli fa un bel gesto dell’ombrello)

TOTO’
( nervoso) a te conviene che io muoia così continui a tradirmi col pesciaiolo!
 
NINA
 ( Nervosa) visto ch’è così svuotiamo il sacco! Anch’io so che mi fai le corna con l’estetista Loredana, sta grandissima …( si tappa la bocca) senza troppi giri di parole voglio il divorzio. Ti fai la circoncisione e ciò ch’è mio me lo dai. Intanto esigo tremila mila euro di alimenti!

TOTO’
Tre mila euro? Ma non eri a dieta?! Adesso ti è venuta tutta sta fame?! Io sono un operaio socialmente inutile e non ti do nulla. Anche tu mi hai tradito e voglio i miei diritti. Siccome la casa è mia o mi dai due mila euro di affitto o ti puoi fari la valigia e te ne vai di là, a quel paese!

NINA
( sdolcinatamente ironica) E no caro mio, pensi male a quanto vedo. Quando ci siamo sposati hai avuto l’amorevole gesto che la casa me l’hai intestata ( scorbutica) quindi: fatti la valigia e vattene tu, a fanculo!

TOTO’
(pensa) la casa l’ho intestata a te? …( molto perplesso)

NINA
( ironia sdolcinata) si gioia mia. La casa è mia! Sei stato troppo intelligente

TOTO’
No, sono stato troppo coglione!... i maschi appena vediamo un pò di pelo, ( espressioni di stupore) mih, manco vedessimo a madonna! ( imita le gesta della scimmia con lingua di fuori quando rincorre una femmina per l’accoppiamento)…Mio padre ragione aveva a dirmi: “ figlio mio tira più un pelo di femmina che…( invoglia il pubblico a finire la frase) pure voi siete restati fregati?...( Nina orgogliosa fa cenno al marito di andar via da casa) e va bene, me ne vado però sappi una cosa…( con dolcezza per corromperla) senza di me che fai! Chi è che ti fa le coccole la notte. Chi è che ti prepara la camomilla per dormire. Chi è che ti tiene stretta stretta nella notti di maltempo? ( Nina si rammollisce dalle lusinghe. ha il visino dolce) lo vedi che sei bella con quella bocca di rosa. Gioia mia sei tu, gioia. Dimmi qualcosa di bello, dai. Qualcosa che ti viene dal profondo del cuore. Dai, sprigiona tutto il tuo amore per me, dimmelo!

NINA
( esplode tutta la sua ira urlandogli) AMMAZZATI!!! Piglia una corda e ti butti a mare…anzi, visto che già sai come si muore vai dal medico e risparmi fatica inutili. Appena vedi san Pietro me lo saluti! ( esce di scena borbottando. Totò rimane interdetto)

TOTO’
( gira per stanza nervosamente. Le grida contro) è così allora. Vuoi che muoia, vero? E va bene! Ci vado solo dal dottore e muoio solo. Sicuramente andrò all’inferno ma sappi che anche tu ci andrai. Te lo spiego: visto che mi hai augurato di morire, mi hai gettato una maledizione. Il Signore a me punirà per i miei peccati a te lo farà per la maledizione la tua cattiveria!...ok?...io vado. Vado a morire. Ci vediamo all’inferno! ( va per uscire e Nina entra di corsa e lo ferma tirandolo verso l’interno. Totò fa forza per uscire) lasciami stare che devo andare morire!...voglio morire, lasciami!!

NINA
Io per te all’inferno non ci voglio andare. Stai qua e non uscire!...( continua questo andirivieni per un po’ fino a che trovano un accordo) ora basta!... risolviamo la situazione pacificamente! Oramai il fatto è fatto e indietro non si torna. Se andiamo dal medico, si sa che avremo l’incidente. Chi possiamo fare per evitare?...lo facciamo venire a casa!

TOTO’
(felice dell’idea) giustissimo! ( prende cellulare dalla tasca) tieni, chiamalo. Tu sai parlare meglio di me

NINA
Chiamo col mio. Chiamo di là che nel frattempo mi spiccio in bagno che devo andare dalla parrucchiera ( porta la mano in testa) l’esame di urina! Lo stavo scordando!...( pensante) a proposito, se già sappiamo l’esito che mi faccio a fare. Oramai la sentenza la so, ho una malattia.

TOTO’
Fallo lo stesso. Almeno ti curi prima che sia troppo tardi.

NINA
( triste) quel bruciore pensavo fosse una semplice infiammazione. La mia intenzione era di curarmi per avere un figlio e invece…sono malata. Ti chiedo scusa se ti ho dato la colpa. Il Signore a me sta punendo! Sarà brutto invecchiare senza figli, sempre se non muoio prima( cala un triste silenzio. Poi spezza il ghiaccio) vado a telefonare al dottore ( esce commossa. Totò resta in scena senza parole. Un sottofondo musicale triste accompagna il suo stato d’animo. Apre la finestra e volge lo sguardo verso Dio. Prega con il cuore. Manda un bacio al vento. Torna in scena Nina pronta per uscire. Il suo tono basso, anch’ella triste)

NINA
( entra con un involucro per le urine) Io esco. passo dal laboratorio analisi e lascio le urine e poi vado dalla parrucchiera! A dopo. ( va per uscire)

TOTO’
Hai chiamato al dottore?

NINA
Si. Mi ha detto che San Paolo ha avuto un’emergenza e non può fare visite a domicilio ma sta mandando un sostituto. Io vado. Ciao! ( va ed esce)

TOTO’
 ( tra se) appena mi guarisco deve tremare la terra della potenza che devo  sprigionare! Lo devo fare così tanto che devo entrare in riserva! ( pensa) aspetta, ma guarire da cosa? ma è mia moglie che non può avere figli che c’entro io!?...effettivamente io non ho problemi!...oramai lo faccio lo stesso il controllo ( va alla radio e mette musica neomelodica. Canta col il labiale imitando i gesti “ tamarri” degli stessi interpreti” … si mette al cellulare e mangiucchia qualcosa: crackers o grissini… suonano al campanello. Al primo e secondo Totò non sente. Al prolungato terzo suono torna in se) un momento! spegne la radio e va ad aprire)

DOTT.SSA ANDREA
( la dottoressa si presenta imbacuccata di cappotto, berretto, occhiali, fascia collo e con borsa da medico) Buongiorno piacere signor Bianchetti. Sono la dottoressa Andrea Bellavista sostituta del dottor san Paolo. ( Totò la fa entrare senza tanta importanza) scusi se ho insistito nel suonare ma c’era della musica tamarra ad alto volume e quindi…

TOTO’
Per chi non piace è tamarra, per me è poesia! ( la dottoressa si siede) mi tolga una curiosità. Ma lei con sto caldo va vestita così pesante? Per caso ha il termostato guasto? Se non si presentava l’avevo scambiata per una testimone di genova

DOTT.SSA ANDREA
Ha ragione. Ho fatto un intervento delicato e ho gli anticorpi bassi. Evito ogni sorta di influenza. In questa casa ne avete virus, batteri?

TOTO’
 mia moglie è in parrucchieria, stia tranquilla.

DOTT.SSA ANDREA
Le spiace se mi offre un bicchiere d’acqua? Ho un’arsura che mi si appiccica la lingua( Totò esce di scena. La dott.ssa si toglie tutto ciò che la ingombra e si manifesta per quella ch’è, una bella donna in tutti i sensi. La dott.ssa si presenta con gonna e camicia attillata in modo da evidenziare un bel decolté. Mette degli occhiali assumendo un profilo sensuale. Rientra Totò. La vede di spalle. Tiene del liquido in bocca nel vederla lo sputa in aria. Il medico si volta di scatto) Signor Bianchetti, tutto bene?

TOTO’
Mi scusi ma lei chi è? Che fine ha fatto la zingara?
DOTT.SSA ANDREA
( sorride) sono sempre io la dottoressa Andrea Bellavista. Ero vestita in maniera pesante per sfuggire a qualche infezione virale. ( Totò capisce. Le da il bicchiere) grazie!...

TOTO’
Dottoressa lei è proprio una bellavista. Con questo caldo mi si stanno rinfrescando le papille gustative degli occhi. Mi tolga una curiosità perchè si chiama Andrea s’è donna?

DOTT.SSA ANDREA
( dopo aver bevuto) che goduria. Che mondo sarebbe senza acqua! Andrea è un nome usato al maschile e femminile. ( Totò è ammaliato) possiamo sederci? ( le porge la sedia e si siede anch’egli) Le faccio qualche domanda per capire meglio… quand’è che ha fatto la sua ultima visita urologica?

TOTO’
( Totò fraintende) la scorsa settimana. Siccome si era rotta la batteria e l’ho portato dall’urologiaio. Ora pare che l’urologio mi funzioni bene!

DOTT.SSA ANDREA
Lei capisce una cosa per un’altra. ha mai fatto visita alla prostata? ( Totò scrolla la testa)sa come si fa? …( Totò scrolla la testa) le spiego subito. Basta inserire un dito nella zona  rettale, palpare e capire se vi è una patologia o qualche anomalia. Chiaro? ( Totò scrolla la testa con dubbio) zona rettale significa dal sedere. Una palpatina all’apparato genitale per vedere se ci sono ernie. ( Totò capisce il gesto e strizza gli occhi dal piacere. Inizia a scaldarsi)…ha mai avuto problema di minzione?

TOTO’
 dottoressa ho problemi alla minzione solo con mia moglie. Ma sto notando con lei sto problema non c’è, mi si sta ingrossando la prostata. ( si volta a guardare) e pure la minzione!... Me li posso abbassare i pantaloni dottoressa?

DOTT.SSA ANDREA
Non ancora. Le hanno prescritto un prelievo del sangue dove rilevare il livello di testosterone? ( Totò alza le spalle) strano che il dottor San Paolo non glieli abbia prescritti. A che livelli è lei col testosterone?

TOTO’
Dottoressa a livello scolastico. Purtroppo non ho studiato! ( ammaliato lancia sguardi ammiccanti alla dottoressa) però sono maestro di lingue. I love you baby. Famo bunga bunga, bum bum?!

DOTT.SSA ANDREA
( capisce e svia) Siamo seri!! Io sono una professionista e non sono qui per scherzare! ( dalla borsa prende lo stetoscopio ed inizia a visitarlo dalle spalle) faccia dei respiri intensi e profondi…( Totò esegue) mi dica, trrrrrredici. Accentui la R per rilevare eventuali problemi ai polmoni. Dica trrrrredici ( la dottoressa gli palpa il dorso, poi passa al petto. Totò eccitato accentua la ripetizione man mano che la dott.ssa lo palpa sul dorso fino alla pancia)

TOTO’
Trrrrrrrrrrreeedici!...trrrrrrrrreeedici…quattorrrrrdici…veeeentitrrrrrrrrrrre!!!!....trrrrrrrenta trrrrrrrre…trrrrrrrentatrrrrrrre!

DOTT.SSA ANDREA
Le avevo detto tredici mica tutta la tabellina! lei è arrivato a trentatré

TOTO’
lei più maneggia e più la prostata lievita! ( ammaliato) dottoressa lo faccio per lei, me li posso abbassare i pantaloni?

DOTT. SSA ANDREA
Non ancora le ho detto!... ha un po’ di catarro. Durante i colpi di tosse le  capita mai di espettorare?

TOTO’
Si la mattina quando vedo mia moglie nel letto. ( la dottoressa ride. continua a visitare la lingua, gli occhi. Totò sempre più ammaliato)
DOTT.SSA ANDREA
Tutto sommato nulla di rilevante. Anche se vorrei approfondire con degli esami per conoscerla meglio. Visto che non è mio paziente se ne occuperà poi il suo medico

TOTO’
Dottoressa lo lasci stare il dottore. Approfondisca lei. È da un’ora che glielo dico. Li posso abbassare i pantaloni? Più tempo perdiamo è peggio per lei  ( si morde le dita dalla passione focosa)

DOTT.SSA ANDREA
Non ancora!... le voglio fare un ultimo controllo. Si distenda! ( Totò si distende nel divano la dott.ssa gli tocca lo stomaco, i fianchi. Totò è troppo su di giri) se le tocco qua le fa male? (Totò scrolla la testa)…qua le fa male…e qua le fa male?...

TOTO’
( voce maliziosa) io lo dico per lei, guardi che se scende più sotto si fa male lei! Per ora lei manco se lo immagina quello che ho nel basso ventre…ho il fuoco di sant’Antonio!!  Mi faccia abbassare i pantaloni che glielo faccio vedere. (la dott.ssa lo ignora. Posa l’attrezzatura nel borsone. Totò osservandola è ammaliato. Suona il cellulare della dottoressa)

DOTT. SSA ANDREA
Si pronto?- ciao Angelo! Si, sto lavorando. Dimmi pure…( Totò la osserva. La dott.ssa scosta il cellulare dall’orecchio) lei si prepari. Si spogli ( Totò è felice. Lei al cellulare in un angolo parla a bassa voce. Totò si spoglia in scena sulle note di “you can leave your hat on” consiglio: spegnere le luci sul palco mettere in penombra la dott.ssa e una luce illumini lo spogliarello buffo e sensuale di Totò. Rimane in mutande. S’è possibile renderle buffe appiccicandogli qualcosa. Ritorna l’audio della dott.ssa in scena. Totò è estasiato aspetta di essere visitato. Fa segni al medico di essere pronto. Lei da l’ok) va bene dai, ora ti lascio. Il paziente è pronto!...- no no, ma lo sai già perché devo ripeterlo! – ho speso tanti soldi ma n’è valsa la pena, sono una bella donna. Non mi credi? ( a Totò porgendogli il cellulare) il mio amico non crede. Glielo dica lei. Sono una bella donna, vero?
TOTO’
( ammaliato) me li posso abbassare le mutande! ( intanto si mette a quattro zampe sul divano in attesa che venga visitato. Sembra un cagnolino)

DOTT.SSA ANDREA
Visto? chiunque mi vede ammira la bellezza di una donna. Nessuno saprà mai che sono ancora un uomo ben dotato. risolverò anche quello.( Totò colpito da quanto ascoltato si ferma) Come si dice: sono una donna pipistrello con le tette e l’uccello… ( ride. Totò è scosso. Non ha più lo stato di eccitazione. Resta a quattro zampe) ora ti lascio. Ciao ciao-. Le chiedo scusa signor Bianchetti ma è una persona che non sentivo da tempo e…comunque, andiamo a noi. Si tiri giù ste mutande che le faccio la visita prostatica.

TOTO’
(salta dal divano) no no, apposto. Mi è passato tutto

DOTT.SSA ANDREA
Ancora non l’ho toccata come fa a dire ch’è apposto? Guardi che non le faccio male nell’infilare il dito. Mi spiace ma questa è la prassi!

TOTO’
Ma che prassi e prassi! Le pare che il mio didietro è forno arriva e infila. No no. Già sono guarito! ( la dottoressa gli si avvicina tentando di toccarlo)

DOTT.SSA ANDREA
Ma che guarito. Mi faccia toccare e vediamo se ha la prostata ingrossata

TOTO’
Ma che ingrossata! Con tutti sti discorsi mi si è bucata

DOTT.SSA ANDREA
Sempre la solita storia! Discriminazione!!! Questa è la gente malvagia come lei che vede noi gente trans, malata!

TOTO’
Per me lei non è né malata, né anormale. Ognuno fa quello che vuole. Ma per sicurezza di un transalpino non mi faccio toccare.

DOTT. SSA ANDREA
rispetto la sua decisione. mi paghi e vado via. Mi dia le mie trecento euro

TOTO’
Trecento euro? Mica mi ha visitato? Quindi se ne vada.

DOTT.SSA ANDREA
ho speso il mio tempo per lei. Il tempo è denaro. Fuori i soldi altrimenti qui finisce male

TOTO’
Senta signor lei, anzi lui…signor mix non te ne approfittare perché sei bellavista di sopra e con la sorpresa di sotto. Non mi faccia arrabbiare se no…le do una cinquina che le immischio i transaminasi! ( gli apre la porta e la invita ad uscire).

DOTT.SSA ANDREA
( assume atteggiamenti mascolini. malintenzionato) amico bello senza soldi non me ne vado. Chiaro? (La dottoressa tenta di abbassargli le mutande ma Totò le scansa le mani. Scappa in ogni angolo della casa e viene rincorso. La chiude all’angolo e l’abbraccia per tenerla ferma. La porta rimane aperta)

TOTO’
Giù le mani  se no te li faccio cadere. Dice mamma rocca si guarda ma non si tocca.  

DOTT.SSA ANDREA
Io ti devo visitare con le buone o le cattive. Mi servono i soldi per fare l’operazione

NINA
(entra Nina. Dalla sua prospettiva nota il marito abbracciato con la dott.ssa, pensa male. Si toglie la scarpa e lo va a colpire) disgraziatissimo esemplare di babbuino. Pure in casa mi tradisci! Chi è sta pollastrella sgallinata

TOTO’
Ma che tradire!  È lei, cioè lui che mi vuole infilare il discorso a me

DOTT.SSA ANDREA
Mi deve trecento euro suo marito signora per tutto il tempo a disposizione. Io il mio servizio l’ho fatto e voglio essere pagata!

NINA
( lo colpisce) disgraziato. Non solo mi tradisci ma pure il tirchio vuoi fare!  Vieni non scappare. Se ti acchiappo ti do ‘na cinquina che ti faccio andare in trans

DOTT.SSA ANDREA
Piacere signora, sono un trans. Si vede? Sono donna pipistrello con le tette e l’uccello!

NINA
Non solo con le femmine pure con i trans. Io t’ammazzo!

TOTO’
( le due donne lo rincorrono. Una per i suoi soldi. L’altra per bastonarlo.) Aiutooooo. Voglio la mamma!!!! ( inizia a chiudersi il sipario sulle urla di Totò) aiutatemiiiii


FINE PRIMO TEMPO


SECONDO TEMPO

( la scena compare nella medesima del primo tempo. Si trova in penombra. Totò sta riposando su una sdraio sereno e beato. Accompagnato da un sottofondo soft la scena si riempie di fumo. Poco dopo compare San Pietro, proprio davanti a Totò)

SAN PIETRO
( voce con eco. Lo chiama dolcemente) Totò… Totò svegliati…( Totò mugugna ma non fa accenno a nessuna reazione. San Pietro aumenta il tono ed il volume) Totò svegliati, sono qui!...( esasperato gli viene tolto l’eco e sbotta) sveglia!!!!!!

TOTO’
( balza in aria. È frastornato) Chi è, ma dove sono!( vede San Pietro) tu mi hai svegliato? ( San Pietro annuisce) che ti venga una cacarella celestiale. Mi hai fatto venire un colpo

SAN PIETRO
Visto che con la dolcezza non ti svegliavi ho usato le maniere forti!

TOTO’
La prossima volta chea mi svegli così, ti do un schiaffo che rima ti faccio vedere il lampo e poi il tuono.

SAN PIETRO
Si si. Sono tornato perché c’è un grosso problema. Il paradiso si sta svuotando ed è tutta colpa vostra.

TOTO’
Colpa nostra? Ma in che senso?

SAN PIETRO
Vi avevo detto di non parlare con nessuno di tutto ciò che vi è successo e invece, lo sanno cani e porci! In tanti vengono da me e mi dicono : “ a loro li hai fatti tornare e noi no?” Siccome devo essere corretto li riporto indietro e il paradiso si sta svuotando! Ma ti rendi conto che rischio il posto di lavoro!. Me lo dici tu chi è che mi prende a quest’età?  

TOTO’
Ti fai il reddito di cittadinanza! Sei pagato per non fare niente!

SAN PIETRO
La smetti di scherzare!...preferisco lavorare piuttosto che stare fermo!

TOTO’
Scusami fratè ma tu assieme ai tuoi fratelli non facevate i pescapesci?

SAN PIETRO
Si dice pescatori, ignorante!

TOTO’
Ha parlato l’intelligente! Mica peschi i tori ma i pesci quindi: pesca pesci! Fratello Pietro vedi che io sono molto intelligentico!

SAN PIETRO
Ma dai finiscila! Ti pare che sono come voi umani. Io sono Pietro, San Pietro. Non faccio parte del vostro mondo e me ne torno indietro!...(nervoso) quindi Totò vedi di risolvere sta cosa se no ti do ‘na serie di schiaffi che ti faccio vedere il papà vestito da comunione!

TOTO’
( Ironico. allude all’ingrossamento delle parti basse) Stai calmo san Pietro, altrimenti la prostata ti diventa un metro

SAN PIETRO
Non c’è tempo per scherzare! Devi risolvere sta cosa. Visto che in paese vi conoscete vai in giro e disdici sta cosa. altrimenti sono costretto a mandarvi all’inferno sia a te che tua moglie senza preavviso!

TOTO’
Oramai noi siamo qua e all’inferno non ci vogliamo andare!
SAN PIETRO
Ma chi te l’ha detto! I vostri peccati non sono mai stati cancellati! Se vi ravvedete il signore vi darà gioie nelle vostre vite, in caso contrario…dolori e  panza!

TOTO’
Si gioie. L’hai scordata la malattia di mia moglie che ha nell’apparato riproduttivo? appena avremo l’esito dell’esame vediamo per farla operare come ci hai detto tu!

SAN PIETRO
ricordo!... siete tornati indietro potete ribaltare la realtà. Il Signore vi ha messo alla prova. Che strada volete prendere ( la scena si riempie di fumo e San Pietro ha l’eco)… paradiso o all’inferno? (San Pietro sparisce tra la nube. Totò torna a dormire nel medesimo posto in cui si trovava. Si accende la luce in scena)

NINA
( grida da fuori. Entra gridando e si va a buttare sopra Totò che lo fa morire dallo spavento) aiuto. Aiutoooo. Aiutoooo ( scuote il marito violentemente il quale, ancora assonnato non capisce dove si trova) Totò vai la e l’ammazzi. Hai capito! Vai e ammazzallo! Subito.

TOTO’
(Assonnato) Aoh, che ti possa venire una paresi all’osso sacro del gargarozzo. Che successo?

NINA
Quello che ha più coraggio e forza sei tu, giusto? ( Totò annuisce) Chi comanda a casa sei tu, giusto? ( Totò tentenna ma poi annuisce) il  maschio della casa tu sei, giusto?...( Totò annuisce. spaventata gli si avvinghia al collo) allora vai di là e ammazza il topo

TOTO’
( sale sulla sdraio) per me puoi morire tu e lui pure!

NINA
Ma come ti schifi. Tu sei il maschio della  casa, vai e ammazzalo!!!

TOTO’
 è mai possibile che il maschio in questa casa sono solo io. Dici che tieni le palle. ammazzalo tu!

NINA
( timorosa) Se non lo fai uscire di casa, cambio casa io!

TOTO’
( gli fa gola ciò che ha appena ascoltato) che hai detto?

NINA
( spaventata)  ho detto che se non la fa uscire da casa, me ne vado io ora stesso!...ho paura a stare in casa dove c’è un topo!

TOTO’
( gli fischia al topo come a voler attirare l’attenzione) topolì. Hai sentito che ha detto mia moglie? Se reti tu scappa lei! Comincia a pisciare tutta la casa ti autorizzo io. Da oggi sei il padrone

NINA
E tu preferisci un topo in casa al posto mio?

TOTO’
Lui mangia dorme e non mi dici niente. tu, mangi dormi e mi scassi i cazzi da mattina a sera! ( Nina lo colpisce ripetutamente. Intanto si vede passare il topolino da una parte all’altra della stanza che va dritto verso la porta di uscita. I due spaventati saltano sulle sedie. Giunto alla porta, il topo sbatte ripetutamente contro la porta) aoh, ma ch’è, te ne vai? mi lasci solo? Aiutami

NINA
Vedi che vuole andare aprigli la porta (Totò spaventato gli va ad aprire la  porta e il topo fugge. Consiglio: il topo è meglio legarlo con un filo di nylon che attraversa tutta la scena da destra a sinistra. Qualcuno tirerà il filo dalla porta di sinistra, il topo passerà la scena e si fermerà dietro la porta fino a che Totò non l’aprirà e il tipo verrà tirato fuori) un pensiero in meno. Ora mi tocca disinfettare casa. Tu mi aiuti, vero Totò? ( Totò si rifiuta gesticolando) ma che te lo dico a fare, tanto lo sapevo. I maschi manco andate bene a centrare il buco quando urinate, pensa altro… ( esce di scena)

TOTO’
Le femmine volete avere sempre ragione. Le donne avete la lingua rossa no per formazione naturale ma perché parlate così tanto che vi si è abbronzata! …a proposito, vieni che ti devo parlare. Mi è venuto a trovare San Pietro! ( Nina entra incuriosita) e mi ha detto che c’è un grosso problema

NINA
Che problema c’è?

TOTO’
Dice che il paradiso si sta svuotando perchè tutti sanno che ci ha fatto ritornare e molti dicono “ a loro si e noi no?” lui, costretto li rimanda indietro. per caso  hai detto qualcosa in giro? ( nina scrolla la testa) giura!

NINA
Ti giuro che non ho parlato di niente a nessuno. Se non ti dico la verità devi morire tu! ( totò si tocca) ma perché non mi credi. Sono sincera!

TOTO’
Chi crede a te muore ammazzato! Cerca di parlare di meno di sta situazione perché a san Pietro gli girano…( allusivo) i satelliti e siamo su di un filo di rasoio. ( con un gesto lo manda a quel paese e va per uscire) mi ha detto che oggi abbiamo la possibilità di guadagnarci il paradiso o l’inferno.

NINA
Te l’ha detto come?

TOTO’
Sicuramente comportandoci bene… sai che faccio, vado in piazza a scambiare due parole con i paesani e cerco di rimediare sta situazione. ci vediamo dopo! ( sta per uscire e si ferma, torna e da un bacio sulla guancia alla moglie che resta basita)

NINA
Come mai questo bacio? È da tanto che non lo facevi che manco me lo ricordavo più  

TOTO’
(  Alza le spalle) non lo so, mi è venuto di farlo e l’ho col cuore. ( gli schiaccia l’occhio ed esce. Nina è sorpresa per quel gesto. Emozionata tocca la guancia baciata. Questi pochi secondi, meglio se accompagnati da un sottofondo musicale. Esce di scena. Dalla platea entra Mimì Lobello il pescivendolo. Vestito semplicemente da lavoro ma con stivali da pesca. Entra con una carriola. su di essa una piattaforma bianca con delle sponde laterali in grado di contenere le casse di pesce. S’è possibile mettere pesce fresco, oppure finto ma bagnato. In modo che dia impressione che fosse vero e fresco)

MIMI’
 ( grida senza risparmiare la voce come fosse in un vero mercato rionale) qua sono. Qua sono. È arrivato Mimì Lo bello quello col pesce più bello! ( cammina in mezzo al pubblico e l’invoglia ad acquistare il pesce) guardate che bello, guardate che bello il mio pescio. Ha l’occhio vivo occhio vivo. Signori il mio pesce parla, parla il mio pesce! A sarda viva, a sarda viva! Ho fegatini di neonata, gamberetti di caponata e calamaro con le corna! Oggi  novità novità! Ce l’ho fresco ce l’ho esagerato ho il baccalà esagerato! Qua sono, qua sono gente…

NINA
( entra e ammira Mimì) Mimì, buongiorno! Per me cos’hai di buono?

MIMI’
( si avvia verso la scena, ammaliato da Nina) buongiorno a lei signora Nina. per lei ho l’anguilla con le ali. ( si guarda in giro, allusivo)

NINA
Sono sola! Puoi salire

MIMI’
( si avvicina le prende il braccio e glielo bacia con passione) gioia mia quanto ho desiderato sto momento. Quanto tempo che non ti vedevo, ma dove sei stata!

NINA
Stamattina ero morta, per questo non mi hai trovata.

MIMI’
( meravigliato) morta? In che senso morta?!

NINA
( camuffa la questione) volevo dire…ch’ero morta di sonno! Sonno paradisiaco ( sorriso ironico)

MIMI’
( annusa il profumo e si schifa) ma che hai cambiato profumo? Quello che ti ho regalato io non lo metti più? ( con una certa cadenza ed eleganza francese)  jadorè de la banan.  

NINA
 ( imita la stessa cadenza francese) No gioia. Questo è odor de Panel…

MIMI’
( schifato si scansa stropicciando il naso) amò melo fai apposta! sai che soffro di gastrite al naso (Nina irritata si allontana ma gli si avvinghia al braccio. Con atteggiamento poetico) amore mio più ti guardo e mi tremano le mani. più ti guardo e mi tremano gli occhi. Più ti guardo e mi trema il cuore. lo sai che significa?...

NINA
Principio d’alzheimer. Fatti ‘na visita amò! ( Mimì la manda a quel paese. è Nina che gli va incontro e gli stringe le mani al petto) invece tu, tu sei la luce dei miei occhi amore mio. Condividi anche tu questo?
MIMI’
Io condivido ma per la bolletta pensaci tu!...a luce è cara amò non si può campare più amò! ( le bacia il braccio con tanto di moine) gioia mia sei calda? (Nina risponde sempre “Si”…) tanto calda? …ma calda calda?

NINA
Amò non c’è bisogno che me lo ripeti sempre. ( accentua il nome) Se Sto carda stoccarda e basta!

MIMI’
Visto che sei calda calda fai ‘na cosa: ( da dietro i jeans ne esce un pacco di spaghetti) tieni, fai la pasta che oggi non ho mangiato. Fai spaghetti alla bottarga

NINA
( dispiaciuta e nervosa allo stesso tempo va per lanciargli il pacco ma Mimì lo prende dalle mani) ma va morì ammazzato tu e quella bottarga che ti ha preso per i piedi

MIMI’
No gioia. Quando sono nato non mi hanno preso per i piedi né per la testa.

NINA
Ti hanno preso per il culo! (Nina è irritata. Si apparta e gli da le spalle)

NINA
Sono offesa con te! Oggi proprio non ti capisco.

MIMI’
( cantilena poetica) amore mio ma che ti piglia, se ti arrabbi il cuore ti triglia! Se una cosa buona vuoi fare, getta la lenza e un bel merluzzo ( evidenzia se stesso) come me puoi pescare!

NINA
( stessa cantilena poetica) non è perchè ti chiami Mimì Lo Bello, amico mio non ti vantare, perché non hai niente più di un cicirello. Con te sono offesa e non voglio essere occhiata né ora né fra un’orata.

MIMI’
Se vuoi me ne vado e non tonno più! Chi perde sei solo tu!...( Nina sempre più scontrosa. Le si avvicina e cerca di sedurla) dai stavo scherzando, non fari la vongola. Andiamo di là e ci ( ondeggia il bacino) culliamo come una gondola

NINA
( si rammollisce e lo asseconda. fine cantilena) gioia dall’emozione mi sta girando la cernia. Per ora mi attaccherei a te come ‘na cozza. Però che mio marito torni in tempo. Dio ce ne scampi!

MIMI’
 Non pensare a quel scorfano di tuo marito. ( con cantilena) stasera mi sento san Martino campanaro. Portami di là che ti faccio assaggiare del buon calamaro! non voglio più stare sulla sogliola della porta, vieni con me ho ‘na cosa bella che chiama e ti desidera anche se non te ne sei accorta! ( sodisfatto della sua vena poetica fa un inchino invogliando il pubblico ad applaudirlo. Nina gli batte le mani)

NINA
Mimì ma io non ti credevo così poetico. Mi hai fatto venire la pelle di coccodrillo

MIMI’
A proposito di coccodrillo. Tu lo sai il coccodrillo come fa?

NINA
…no!

MIMI’
( la prende per la mano e va per farla uscire) andiamo che te lo faccio vedere io come fa ( stanno quasi per uscire, Nina è consenziente quando la voce tonante di san Pietro, accompagnata da fulmini e tuoni riempie la scena. Nina si blocca spaventata. Mimì non sente nulla ma l’osserva basito)

SAN PIETRO voce fuori scena con eco
Nina! ( nina si ferma, alza lo sguardo verso l’alto. Mimì non sente nulla) che stai facendo! hai già dimenticato tutto? dove vuoi andare… in paradiso o ( tuono)… all’inferno! A te la scelta. ( viene scossa. Quella scelta le tocca il cuore. Si mobilizza. È molto incerta)

MIMI’
Amò dai. Ho il coccodrillo che ti vuole coccodrillare, dai…( Mimì le tira la mano ma resta ferma sulla sua posizione) ma che ti è preso. Guarda che non ti morde

NINA
( le stacca la mano) no Mimì, non lo posso più fare

MIMI’
Come non lo puoi fare. Andiamo che ti faccio ballare la salsa ma ti prometto che non ti sporco di sugo ( Nina si scosta da Mimì tiene il profilo basso. Mimì diventa serio) ch’è successo Nina. dimmi la verità! è la prima volta che mi rifiuti!

NINA
Mimì mi devi scordare...io…io, non voglio più continuare sta storia clandestina. Non voglio più tradire mio marito. Non lo merita!

MIMI’
Come mai sti ripensamenti? la prima eri tu che lo facevi con piacere e ora? il nostro passato l’hai scordato? E il futuro che mi avevi promesso?

NINA
Futuro, ma che futuro! Vederci di nascosto questo lo chiami futuro? Tu sei sposato ed io pure! Tu hai figli…ed io no, purtroppo! il peccato  ci ha accecati entrambi! due ciechi non possono camminare assieme. Prima o poi dentro un pozzo vanno a finire!...nel nostro caso, all’inferno!
MIMI’
Pozzo, inferno ma che ti è preso?! E meno male che non ti droghi …ami un altro, vero? dimmelo e non ci girare intorno con  tutte ste fesserie

NINA
Si vero, amo un altro uomo. Quell’uomo è… mio marito!

MIMI’
Tuo marito?... raccontala ad un altro questa fesseria....siamo arrivati fin qui perchè non ami tuo marito e ora mi dici…ma dai. Non sei sincera!

NINA
Sono sincera! Te lo giuro. Non lo so perchè stavo con te, non lo so. Di sicuro non era amore ma una distrazione…ora che ci penso, distrazione di cosa…boh! Ero convinta di farmi bene tanto chi deve venire a saperlo? Nessuno!... in terra, ma in cielo sanno tutto persino le cose nostre più intime

MIMI’
( alza lo sguardo verso il cielo) aoh, la piantate di prendervi i miei pensieri. Guardate altrove  e non mi rompete il…cruscotto!

NINA
Un giorno ci presenteremo davanti a Dio e lui ci presenterà il conto. Paradiso o inferno?! ( Mimì è furioso le volta le spalle. Nina si avvicina e gli si mette alle spalle) Mimì io spezzo questa catena di peccato che ci ha uniti! Vai da tua moglie e amala con tutti i suoi difetti, amala! Voglio salvare la tua vita dall’inferno! ( Mimì è commosso e furioso allo stesso tempo ha il fiato lungo. Il petto gli si gonfia a dismisura. Esce di scatto. Sbattendo la porta alle spalle. Nina è angosciata. Si siede. Un sottofondo musicale accompagna lo stato d’animo di Nina durante la preghiera) alza lo sguardo al cielo. Lo riabbassa. Lo alza ancora.) signore mio, io…io…non so pregare ma una sola cosa ti chiedo… abbi pietà di me che sono una peccatrice! ( manda un bacio verso il cielo. Si apre la porta ed entra Totò. Nina cerca di camuffare quell’angoscia dandosi una stropicciata al viso)

TOTO’
Tutt’apposto quel discorso. Sono stato al bar a spiegare la questione a certi individui un po’ m’hanno creduto un po’ no. ( Nina silenziosa si avvicina sempre più al marito) Ti raccomando di non dire più niente riguardo a questo se no… ( gli si lancia al collo. Lo stringe forte a se con affetto)

NINA
Mi sei mancato Totò! Ora non mi sento più sola! ( si scosta e lo fissa. Totò basito da quel gesto d’amore, resta di stucco) Come mai sei così freddo. Non ti fa piacere? Se ho sbagliato mi scuso

TOTO’
( quasi senza parole) no, certo che mi ha fatto piacere solo che…non me l’aspettavo. Non ero più abituato a questi gesti, come dire…altamente glicemici. Per questo sono rimasto diciamo un poco…

NINA
Lascia fare al cuore. Tutto il resto viene da se. ( gli da un bacio sulla fronte) esco. Devo andare dalla parrucchiera. Mi voglio fare bella per mio marito! ( esce di scena, prende la borsa) ci vediamo tra poco. ( esce di scena. Totò è ancora basito per quei atteggiamenti inusuali. Si siede ed è pensieroso. Gli squilla il cellulare. Risponde)

TOTO’
Pronto?- ciao Gianni!- io tutto apposto, tu? - Dimmi pure! – ( scocciato nel ripetere sempre la stessa cantilena) si, purtroppo è vero tutto il discorso di San Pietro. Però ora basta! – ridi? Ma perchè ridi? – Gianni non mi pigliare per il cu…non mi fare arrabbiare se no ti rompo il cu…a me? lo sai dove te la devi infilare? ‘nto cu…ora sai che ti dico, ma va fan ‘nto cu!.– (chiude la chiamata e lancia il cellulare sul tavolo) sono diventato lo scimunito del paese pi sto fatto di San Pietro! Tutto grazie a mia moglie che non le si secca mai la pupilla del gargarozzo, mai! ( esce di scena borbottando. bussano) chi è che ci rompe con la mattinata. Sicuramente sono i testimoni di Genova. Solo loro ci mancano. ( apre con foga. Davanti si trova Loredana, l’estetista. Vestita col camice da laboratorio. Capelli raccolti, unghia pronunciate. Ben truccata. Totò a vederla gli s’illuminano gli occhi)

ESTETISTA
( Si affaccia timidamente) buongiorno. Salve signor Salvo. Sua moglie è in casa? ( scrolla la testa) ha detto di no? ( Totò scrolla ancora la testa. La ragazza alza il cellulare in alto, aziona la musica ed entra allegramente sulle note di musica tamarra ed ella gira per tutta la stanza) isa, isa ca biochetassi!... ( stop musica) amò ti ho mancata?

TOTO’
Assai assai mi hai mancata. Per fortuna che hai arrivato. ( l’abbraccia poi  l’estetista si allontana e si va a buttare sulla sedia.)

ESTETISTA
Calmati amò. Non mi baciare assai perchè mi ho fatto una passata di fondotinta. È ancora fresco. Ci devo dare la seconda mano. Tua moglie se lo fa mai il fondotinta?

TOTO’
Mia moglie non ha bisogno del fondotinta ha bisogno di rifarsi una ristrutturazione facciale sin dalla radice quadrata

ESTETISTA
( si mette in piedi e si fa notare) amò, guardami dalla testa ai piedi. Dimmi la verità. Sono o non sono un sex single?!...Si vede che ho asciugato tutti i grassi? ( ammaliato pende dalle sue labbra come fosse un cane. La bacia nel braccio. Annuisce) amò se devi essere il mio amante pure tu ti devi asciugare tutte le grassi. Guarda che ciccia che hai.

TOTO’
Per ora non mi funziona il phon amò. Con l’aspirapolvere è lo stesso?  

ESTETISTA
Scimunito! ( fa una giravolta) look me amò. Io so biutiful. Ti piace che io so assai biutiful, amò? ( Totò è interdetto)

TOTO’
non mi piace biutiful. Ogni tanto mi vedo cento latrine!
ESTETISTA
Biutiful significa che io sono bella, vero? ( Totò annuisce) io speack in inglish. Tu sai “speack” in inglish?

TOTO’
io no spick inglish. Io spicchio fave e piselli…

ESTETISTA
Nel mio campo parlare inglese è importante. L’altro giorno è venuta una cliente nel mio laboratorio. Mentre le levavo i baffetti mi diceva sempre “ hai hai” pensavo che si stesse facendo male e ho fatto piano. Quando stava pagando “ hai hai” mi sono arrabbiata e le ho detto: “ signò ma per caso è ritardata? guardi che ho finito mezz’ora fa” sai che mi ha risposto: “ io sogno inglish. dire Hi, significa salutare” D’allora mi ho aggiornata! L’inglese è una lingua madre e si deve parlare sempre!

TOTO’
( infervorato) vieni di là che t’insegno io la lingua padre!

ESTETISTA
( si scosta dalle grinfie di Totò il quale ci resta male. Mette le labbra a “culo di gallina” evidenziando il rossetto rosso) che ne pensi del mio lipstick. È il miglior lipstick che c’è in giro

TOTO’
(infervorato) curò, certo che mi piace. Il tuo lipstick è numero uno!!

ESTETISTA
Sembra strano ma un buon lipstick fa andare in tilt qualsiasi uomo. ( maliziosetta) vero amò che col mio lipstick ti blocchi? ( Totò annuisce infervorato)

TOTO’
Mi blocco? Basta che penso al tuo lipstick mi sento tutto kamicaze!

ESTETISTA
So che tua moglie usa pure un buon lipstick. Ma io sono io, eh! Dimmi la verità ( si fa osservare) chi è più cool tra me e tua moglie? ( gli manda bacetti che lo fanno andare su di giri)

TOTO’
Curò se devo scegliere, scelgo il tuo cul. A mia moglie la mando a fancul.

ESTETISTA
( gli da dei maliziosi pizzicotti alle guance) maliziosone mio! nel mio settore oramai si usa molto l’inglese anche tra i vari prodotti. Tipo: eyeliner, blush, fard, makeup, eyeshadow. Su tutti amo il lipgloss. Quando lo metto divento ( con passione) una gatta ( fa le fusa) una cats. Caz woman!

TOTO’
( infervorato fa le fusa) ed io voglio essere il tuo caz men!

ESTETISTA
Solo che ora mi è finito e non lo trovo in giro ( triste) cuore mio mi è finito il lipgloss e sono triste

TOTO’
( gli viene un’idea brillante)ti avvilisci per non parlare. Io ho il lipgloss che fa per te! ( L’estetista gioisce) Andiamo di là che te lo faccio vedere.

ESTETISTA
( lo abbraccia fortemente) grazie assai vituzza mia. mi hai risolto tutti i mie problem. Vallo a prendere e me lo porti

TOTO’
Andiamo di là, di qua non lo posso portare perché allergico ai raggi ultra violenti. ( la tira per il braccio ma ella si trattiene) andiamo. Sbrigati!   

ESTETISTA
No aspetta! Ma è sicuro ch’è lipgloss? Non facciamo ch’è solo lip.

TOTO’
Ti do la mia parola ch’è gloss, molto gloss. Forza andiamo che già stiamo perdendo tempo! ( la tira ma ella continua a desistere. S’irrita sempre più)

ESTETISTA
Sono stanchissima. Vai tu e me lo porti! … La mia dipendente l’ho mandata a casa e oggi mi sono fatta tutti i clienti del locale. ho i calli nelle mani

TOTO’
( nervoso) come come, aspè. ti sei fatta tutti i clienti?

ESTETISTA
( esclama con entusiasmo) io sono Loredana l’estetista ti tira i peli come l’artista!

TOTO’
No, tu sei l’estetista Loredana tira i peli e fai la …  bocca mia statti zitta ch’è meglio! Sei una grandissima scarpa estiva!

ESTETISTA
( non comprende) cos’hai detto cuore!...( offeso gli fa un gesto col braccio nel mandarla  a quel paese) sono una  grandissima scarpa estiva? Ma che significa!

TOTO’
( esplode di rabbia) sei ‘na grandissima zoccola!( braccia conserte e col broncio si mette all’angolo e fa l’offesa) fai pure l’offesa! ma chi è giusto che ti fai tutti i clienti del locale? Lo sai che sono geloso! Ti pare giusto che fai la “giorgia” con  tutti i clienti!

ESTETISTA
( sorride) ma che hai capito! Mi sono fatto i clienti nel senso che li ho accontentati con la mia arte. E poi ho a che fare con le donne. ( gli si avvinghia e lo schiaffeggia maliziosamente. Totò va in visibilio) L’unico uomosessuale sei solo tu!... Guardami bene amò. Ti piace il mio peeling?
 
TOTO’
Certo che mi piace. Mia moglie nell’ultimo cambio stagione l’ha perso tutto!

ESTETISTA
( gli da pizzicotti sulla guancia) bello, bellissimo. Sembri un culetto di un bambino! ( gli osserva il viso con meraviglia dal punto di vista estetico) curò ma…ma… che occhi grandi che hai?

TOTO’
(piacione) …è per occhiarti meglio!

ESTETISTA
 ma che fronte grande  che hai?

TOTO’
( piacione) …o sta fronte…per affrontarti meglio

ESTETISTA
Si ma pure il collo! Amò ma perché hai sto collo?

TOTO’
( eccitato la stringe a se) ma per incollarti meglio! E dammi un bacio. non mi fare aspettare più. ho voglia di limonare con te!

ESTETISTA
(Si scosta) ma che limonare! a me non piace il limone perch’è acido

TOTO’
( l’afferra nuovamente con foga) visto che non possiamo limonare… mandariniamo?

ESTETISTA
( scocciata) No, il mandarino è della stessa famiglia del limone.

TOTO’
( pensa un attimo…) ho trovato. Facciamo una cosa che non fa parte della famiglia degli agrumi. Amò…pomiciamo!

ESTETISTA
(si scosta) ma che pomiciare, oh! La pomice è una pietra eruttiva. Mi vuoi eruttare in bocca, ajaaa!!!!

TOTO’
( adirato) limonare no, mandarinare no, pomiciare nemmeno e che cavolo. Stamattina quando sei venuta a trovarmi tutti sti problemi non te li sei fatta. Hai voluto subito fare micio micio bau bau. Invece ora mille discorsi!

ESTETISTA
( perplessa) stamattina?...ma stamattina quando? Noi ora ci stiamo vedendo   per la prima volta oggi

TOTO’
Ci siamo visti stamattina prima che io morivo! E abbiamo fatto tutto quello che non vuoi fare ora! e come eri focosa, insaziabile! ( imita buffamente, urla di piacere) Figurati che mi è spuntato l’occhio rosso… perché ero in riserva.... Ora invece sei un pezzo di ghiaccio, ora sei ghiacciosa.

ESTETISTA
( molto perplessa) Stamattina sei morto?

TOTO’
Si!...e dopo tre ore…sono risuscitato!

ESTETISTA
( turbata lo fa sedere) ha mai provato a fare il provino per la 104? Secondo me te l’accettano subito subito.

TOTO’
( scatta in piedi) ti pare che sono pazzo! ( parla verso il cielo) Ma la colpa non è tua è di quello là sopra che ti ha fatto il lavaggio del cervello e a cambiato tutte le carte in tavola per non mi far fare fifty fifty. ( verso il cielo) fratè l’ultima e poi mi converto, forza dai. L’ultimo bum bum e poi basta
 
ESTETISTA
( lo fa sedere e lo accarezza in viso) gioia mia ora capisco perché hai tante rughe sulla fronte, negli occhi e sul collo. Sei molto stressato, vero cuore? ( Totò annuisce e si rilassa. Poggia la testa sul suo ventre) intanto rilassati. Se domani mi vieni a trovare in ufficio sai che ti faccio? Ti faccio un meraviglioso rilassante, rigenerante botulino, ok?

TOTO’
( nel sentire quella parola Totò gli si apre un mondo. Il suo viso s’illumina. È accalorato) certo che lo voglio amò. Ma non aspettiamo a domani. Facciamolo ora il botulino!

ESTETISTA
No cuoricino mio. qua no. Mi manca l’attrezzatura.

TOTO’
Tranquilla l’attrezzatura la metto io! ( la prende per il braccio e la invita ad uscire) dai, cominciamo! Te lo dico prima, mi sento un poco ingolfato. Ma quando comincio divento un cavallo a vapore! ( nitrisce)

ESTETISTA
( si trattiene) se viene tua moglie che scusa le inventiamo. No, ora no!...sai, lo stesso botulino che voglio fare a te l’ho fatto ad un mio caro amico. aveva problemi di glutei molli. gli ho fatto due botulini e ora ha glutei che sembra un bronzo di riacito

TOTO’
Come?…hai fatto il botulino al tuo amico nel glutine? Io pensavo che solo io..., invece…  sei una grandissima bott…

ESTETISTA
…Il botulino è una iniezione di silicone! Cuore non capire sempre male. Io sono una ragazza all’antica. Chiudo a porta e apro la fi…( Totò esclama un “NO!” bloccandole la bocca pensando che stesse dicendo altro) a finestra amò. Per pigliare aria, boh! ( le squilla il cellulare. Si scansa da Totò che ci resta male) spostati che rispondo. – pronto?-

VOCE AL TELEFONO
Buonasera signora Loredana. Sono molto triste, mi aiuti. Cosa posso fare per non vedermi più addosso tutta questa cellulite?

ESTETISTA
Signora spenga le luci e risolve il problema! ( fine chiamata. Totò la tira  per uscire. Squilla cellulare. Si trattiene e risponde. Totò è nervoso)

VOCE AL TELEFONO
Buonasera signora Loredana. Mio marito mi dice che non troverò mai un lavoro perché sono magra come un’acciuga, ho la pelle d’oca, ripeto sempre le cose a pappagallo. continuando così farò una vita da cani. Lei cosa mi consiglia per trovare un lavoro?

ESTETISTA
Signora faccia il provino per il circo, sicuramente l’assumono a tempo indeterminato! ( fine chiamata. Totò prova a farla uscire ancora ma un’altra chiamata la blocca. Si morde le dita guardando verso il cielo)

VOCE AL TELEFONO
Buonasera signora Loredana lavoro al bar e sono molto stressato. L’altro giorno ho mangiato un barattolo da un kilogrammo di nutella. Mi è spuntato un brufolo giallo grosso quanto un’arancia. Che faccio?

ESTETISTA
Lo sprema e con la materia gialla riempa i cornetti! ( Totò gli viene il voltastomaco. Fine chiamata)

TOTO’
Finito o ci sono altre telefonate?

ESTETISTA
Purtroppo i clienti mi chiamano ad ogni minuto. Perché io sono Loredana l’estetista ti tira i peli come l’artista! ( si siede. Si tocca i piedi doloranti) che dolore. Ho l’alli gally ai piedi. Per ora avrei di bisogno di farmi fare un footmask e un foot massage.

TOTO’
Se ti sbrighi ti faccio io un bel massaggio footing!

ESTETISTA
Ma che hai capito! Io ti parlo di foot, no di footing!

TOTO’
E va beh, futti futti che Dio perdona tutti. Fottitene!

ESTETISTA
( stizzita) È da quando che sono arrivata che pensi solo a una cosa! prima di arrivare al dunque parliamo del più e del meno, eh!

TOTO’
Ma quand’è che tutti e due ci siamo visti per parlare del più e del meno? Ogni vota che ci vediamo facciamo tremare il palazzo. E ora vuoi parlare? Boh!

ESTETISTA
Si vero che abbiamo fatto solo quello ma oggi ho le mie cose e non posso fare altre cose.

TOTO’
Posa le tue cose e andiamo di là che ti do le mie cose  

ESTETISTA
E tu da me vuoi solo quello? ( Totò si sfrega le mani annuendo) e andiamo! Ora te la faccio passare io la voglia di fare lo spiritoso!  ( gli prende la mano e va per uscire. Un tuono irrompe nella scena. Totò si blocca)

SAN PIETRO voce fuori scena con eco
Totò! ( Totò si ferma. Alza lo sguardo verso l’alto. L’estetista non sente nulla, meravigliata ) hai dimenticato tutto?...dove vuoi andare in paradiso o all’inferno. A te la scelta!

TOTO’
per ora voglio andare di là che ho da fare alcune cose. Poi ne parliamo!

ESTETISTA
Ma con chi parli?

TOTO’
Con mio fratello san Pietro! Mi deve disturbare ( verso il cielo) vado affondo e torno! ( va per uscire e un tuono lo blocca)

SAN PIETRO con eco
Tua moglie ha dimostrato più amore, più cuore di te. lei è già stata premiata. Tu sei libero di fare ciò che vuoi. La scelta è tua! ( tuono. Totò viene scosso. Si ferma a pensare. Si va a sedere. Mette la testa fra le mani. Loredana l’osserva basita)

ESTETISTA
Che ti è successo? Ti è passata la voglia? con chi parlavi? ( Totò alza la testa, l’osserva poi rimette la testa tra le mani. Si stizzisce) ma si può sapere che ti è preso?  Mi hai fatto una testa tanta da quand’è che sono arrivata e ora, ti metti a parlare con …non so con chi e ora, ti sei spento. ( lo scuote) Oh, mi spieghi!

TOTO’
( si alza e va verso la porta. L’apre e poi si volta verso di lei)  è durata fin troppo questa illusione. Fatta di baci e abbracci finti e tutto per cosa, per pochi minuti di passione, e poi? Che ti rimane di me, che mi rimane di te! io mi fermo qui. Ho fatto la mia scelta.

ESTETISTA
( commossa) E così mi butti nella spazzatura! Finchè ti sono servita ti andavo bene e ora non sono più la tua scelta. E quale sarebbe la tua scelta, anche se penso di averlo già capito!

TOTO’
 ( gli si avvicina lasciandosi la porta alle spalle) Ho scelto di andare in paradiso!...cambia direzione anche tu, non andare all’inferno!

ESTETISTA
( fortemente scossa e commossa ha il fiatone. Va per uscire) sei uno stronzo! ( esce di scatto. Totò nemmeno si volta a guardare. Nello stesso istante si scontra con Nina ch’entra. Nota lo stato d’animo dell’estetista)

NINA
Totò! …( Totò si volta di scatto. È sorpreso nel vedere la moglie. È quasi in imbarazzo) ma ch’è successo?

TOTO’
Nina ho fatto la mia scelta. La mia scelta è il paradiso…ma insieme a te mano nella mano! ( Nina sorride. I due si abbracciano) questa esperienza mi ha fatto capire tante cose. Non voglio sbagliare più! ti chiedo scusa se ho sbagliato con te. Se ho mancato come marito…se non sono mai stato presente e…

NINA
( gli tappa la bocca) siamo tutti peccatori Totò. Nessuno escluso! Pure io ho fatto la mia scelta ed è quella di voltare pagina e cominciare una nuova vita insieme a te! ( si abbracciano ancora una volta. Dalla tasca di Nina le cade una busta. Totò la raccoglie)

TOTO’
Ma cos’è sta busta! ( la raccoglie e la apre) ah già le analisi cliniche. (Le butta in aria. l’entusiasmo si trasforma in tristezza) porca miseria l’avevo dimenticato degli esami. Era tutto troppo bello per finire in felicità! Pagherò i migliori dottori per farti curare importante che…( Nina è commossa. lo invita a leggere) no, non voglio leggere.  sappiamo l’esito. cerchiamo di trovare una soluzione perché… non ti voglio perdere

NINA
Leggi per favore! Da oggi in poi avrò bisogno di te più che mai o…mi abbandoni!

TOTO’
Ma che abbandoni! Per te ci sarò sempre, comunque vada!...( fa un amaro e intenso respiro. Raccoglie la busta e inizia a leggere)… “ l’esame delle urine non rileva alcuna anomalia che possa far ricorrere ad una cura specifica. I parametri biologici sono tutti nella norma: Potassio, sodio, acido urico. Nessuna presenza di sangue o malattie varie. Risultato, negativo da ogni tipo di malattia.” ( Nina è commossa) aspè e la malattia che fine ha fatto? ( Nina alza le spalle. Sorpreso) non c’è più!? ( commossa. Scrolla la testa. Si lancia al collo di Nina. felice. La prende di peso e le fa fare un giro su se stessa) sono felice! Nina il Signore ci ha perdonati è ci ha fatto un regalo che dico regalo un miracolo!!  Dobbiamo cominciare una nuova vita tu ed io mano nella mano.

NINA
Leggi ancora. Non è finito!

TOTO’
Ancora? Ma dove?

NINA
( col dito gli indica una nota della lettera) leggi qua

TOTO’
( legge) “dall’esame abbiamo riscontrato nella sua urina un livello alto di Beta HCG. tale parametro conferma il suo stato di ...” gravidanza? ( guarda Nina fortemente emozionata) sei incinta? ( Nina annuisce piangendo. Irrequieto. Un mix tra gioie e confusione. Gira su se stesso) non ci credo. Non può essere. Aspè!...sei incinta oppure ho letto male?

NINA
Sono incinta Totò! Incinta!!!  ( Totò abbraccia la moglie è molto commosso. Gli si avvicina e gli stringe le mani) Totò il signore ha avuto pietà di noi! il bruciore che avevo in pancia…non c’è più! Il signore dal male ne ha tratto il bene.

TOTO’
Questo significa che…non ti devi più operare? ( Nina scrolla la testa) che…non esiste più malattia? ( Nina scrolla la testa) che tu…

NINA
Sono incinta, incinta!!! Diventerò madre. sarai padre! ( Totò si chiude il volto tra le mani e piange. È commosso)

TOTO’
Sono felice! Mi pare un sogno. Io…io… sono troppo felice. Gloria, gloria a DIO!( i due si abbracciano)

NINA
Anch’io sono felicissima! L’unica cosa che possiamo fare e ringraziare nostro Signore per la sua misericordia.

TOTO’
Non sbaglierò più con te! te lo giuro per il figlio che deve nascere. Nina io…io…ti amo!!!

NINA
Anch’io ti amo Totò!

TOTO’
Dai non voglio più stare a casa. Sistemati che andiamo a festeggiare! Lo devono sapere  tutti di stu miracolo!!

NINA
C’è tempo per festeggiare. Ora, ci resta da fare solo ‘na cosa ( i due coniugi si guardano negli occhi per qualche secondo, i due annuiscono con intesa. Si rivolgono al pubblico)… bella la nostra storia, vero? Abbiamo riso, scherzato, pianto, sofferto, abbiamo fatto tanti errori. non abbiamo inventato nulla. questa è la vita di ognuno di noi, nessuno escluso!

TOTO’
Chi è senza peccato scagli la prima pietra!...Siamo tutti peccatori, ammettiamolo! Nessuno di noi può dire il contrario. Siamo tutti sotto questo cielo.

NINA
Siamo tutti bravi a puntare il dito sopra gli altri quando sbagliano. Ma chi siamo noi per giudicare gli altri? Nessuno! Un giorno ci sarà Dio che ci giudicherà. A noi resta solo una cosa da fare, amare.

TOTO’
Ognuno di noi è libero di credere o non credere ma siamo stati creati tutti da un solo creatore, un solo padre. A che vale perdere tempo ad odiarci, ammazzarci. Per ammazzare non servono solo le armi basta ‘na parola. Siamo tutti fratelli e sorelle! Amiamoci senza distinzioni senza discriminazioni

NINA
Dobbiamo solo aggrapparci all’amore, l’amore copre tutti i difetti. Sei non sappiamo come si fa guardiamo verso Gesù Cristo, lui è l’esempio perfetto di amore. E se avuto pietà per me…

TOTO’
Pietà di me!

NINA
Che siamo peccatori!

TOTO’ E NINA
( mano nella mano aprono le braccia verso il pubblico) C’è speranza per tutti!!!


FINE