STRADA NEL DESERTO

di

Stefano Mecca



Sole. Strada nel deserto. Caldo.
Una donna e un uomo.

(I personaggi non devono comportarsi come se il caldo fosse opprimente, anzi agiscono nel loro ambiente ideale.)

LEI. (Sembra che prenda il sole. Lui la guarda). Sento i tuoi occhi... e i tuoi pensieri. 
LUI. E le mie mani?
LEI. E le tue mani. Mia madre...
LUI. (La interrompe). No. (Silenzio).
LEI. Mio padre...
LUI. No. 
LEI. No padre no madre?
LUI. Sempre.
LEI. E tu?
LUI. Io?
LEI. Tu... 
LUI. Io ho dissotterrato le radici. Ho lavato con uno straccio bagnato di 
benzina il passato. No ieri...
LEI. (Ride). Un poeta. (Silenzio). Stiamo aspettando? (Lui resta in 
silenzio e la guarda.) Non stiamo aspettando. Continui a... 
LUI. Non riesco a... fare altro.
LEI. Anch’io. (Si guardano). Allora?
LUI. Ce ne andremo. E’ nella natura degli eventi, ma adesso... adesso...
LEI. Adesso? 
LUI. Siamo qui... tu e io...
LEI. Vuoi fare l’amore nel deserto?

LUCE ACCECANTE. 

LEI. Dovremmo mangiare.
LUI. Lo faremo.
LEI. Dovremmo bere.
LUI. (Prende dalla sacca una borraccia e gliela porge, lei beve, poi beve 
lui). Acqua ne abbiamo.
LEI. Tu non hai più radici. Bella trovata. Ma io non ho fatto le tue scelte.
LUI. Vuoi parlarmi di te? Vuoi raccontare la tua storia? (Silenzio).
LEI. Non servirebbe... 
LUI. A cosa?
LEI. Non servirebbe e basta. Tutto questo dovrà portare a qualcosa.
LUI. Non possiamo impedirlo.
LEI. Già... anche se... noi...
LUI. Provare per fallire?
LEI. E’ la vita, diceva mio nonno.
LUI. (Osservando il cielo). Fanculo tuo nonno.
LEI. Mi piaci quando fai il maschio duro e cattivone. (Si guardano 
sorridendo poi d’impulso si abbracciano, e si baciano rotolando per terra.) 

SILENZIO.

LEI. Senti, sradicato figlio di puttana... non vuoi dirmi niente?
LUI. (Silenzio). 
LEI. Non sai mentire... poeta...
LUI. Non so… raccontare… tu vuoi una storia.
LEI. No, non voglio sentire storie, vorrei...
LUI. Cosa?
LEI. Cosa puoi dirmi?
LUI. C’e’ qualcosa che vuoi ascoltare da me?
LEI. Sì... forse no...
LUI. Ho viaggiato molto.
LEI. Buon inizio. Anch’io.
LUI. E ora... ora sono qui e ho deciso.
LEI. Attento! 
LUI. Vero.
LEI. Sei bello.
LUI. Sei... bellissima.

SILENZIO E LUCE FORTE. 

LUI. Tenevo un diario. Ogni giorno descritto.
LEI. Ti sei tradito.
LUI. L’ho bruciato.
LEI. Non ho mai scritto un diario.
LUI. Strano.
LEI. No da ricordare, no da descrivere.
LUI. Sai che i funamboli scivolano apposta dal filo teso? Fa parte del 
numero.
LEI. Tu sei un funambolo?
LUI. Che non è scivolato per finta e…
LEI. (Ride). Sei un conquistatore.
LUI. Lo sto pensando di te.
LEI. Complicato. Difficile.
LUI. Senza senso.
LEI. No. Non potrei sopportarlo.
LUI. E se fosse uno scherzo.
LEI. Ma non e’ un gioco?
LUI. Così crediamo, ma se... Basta. Non andare oltre.
LEI. Dovremo... andare... oltre.
LUI. E’ necessario?
LEI. Un uomo forte come te!
LUI. Una donna... come te.
LEI. (Indicando il luogo girando su se stessa). Questo e’ il punto! Questo 
e’ il punto!

BREVE BUIO.

LEI. Ora, guardiamoci bene negli occhi, bello. (Si guardano).
LUI. Ti sto guardando bene negli occhi, bella.
LEI. Che parte e’ la tua?
LUI. Sei una donna.
LEI. Ne dubitavi?
LUI. Mai.
LEI. Allora?
LUI. (La bacia). Io non so.
LEI. Perché ?
LUI. Non conosco i motivi, e tu?
LEI. Io non rinuncio, tu?
LUI. Io ho smesso.
LEI. Ti stai rivelando.
LUI. Possiamo farlo.
LEI. Facciamolo.

VUOTO. 

LEI. Come sei arrivato?
LUI. Non immaginavo che tu potessi essere qui.
LEI. Sconforto?
LUI. Affatto.
LEI. Felice?
LUI. (Silenzio). E se non facessimo più domande?
LEI. Cosa ci resta?
LUI. Domanda.
LEI. Non possiedo altro. Sono qui per...
LUI. Stai per farlo.
LEI. Sto per farlo... tu non vuoi. Non e’ una domanda.
LUI. Non ti impedisco di continuare.
LEI. Sono qui proprio per questo: continuare. Anche tu.
LUI. Tu sai di me più di quanto io possa mai arrivare a sapere.
LEI. E’ una pesante responsabilità.
LUI. Conoscere.
LEI. Domanda?
LUI. No, certezza.
LEI. Siamo giunti alle certezze. Il dialogo e’ finito. (Silenzio).
LUI. Ho sbagliato.
LEI. Il dialogo continua.

BREVE BUIO.



LUI. Stai fuggendo?
LEI. Non stai alle regole del tuo gioco.
LUI. No. I giochi mi stancano.
LEI. Le regole stancano.
LUI. Sono trappole... tagliole.
LEI. Io ci ho lasciato le zampe, una volta.
LUI. Una volta... anch’io.
LEI. Ma ce ne siamo liberati.
LUI. Siamo qui.
LEI. Guarda, una nuvola nera nel cielo del deserto. (Guardano in 
alto e la luce si offusca).
LUI. Abbracciami... (Si abbracciano). Stringimi più forte che puoi.
LEI. Come se...
LUI. No, non come se... non ora. (Lei lo guarda, poi lo stringe).

BUIO.

(Luce forte. Sono distanti e guardano in direzioni diverse).
LEI. Tu stai aspettando qualcuno?
LUI. No. E tu stai aspettando... qualcosa?
LEI. No.
LUI. Uno di noi sta mentendo.
LEI. Fin dall’inizio.
LUI. Non e’ vero... tu?
LEI. Uno di noi.
LUI. Chi e’ l’assassino?
LEI. Il colpevole indaga su se stesso.
LUI. Prima o poi cederà.
LEI. E dovrà confessare. (Silenzio).
LUI. Vostro onore sono innocente, sono vittima delle circostanze.
LEI. Mi rubi le battute.
LUI. Ora tocca a te.
LEI. (Seria). Abbiamo tutti un debito verso qualcuno. 

SILENZIO. 

LEI. Il debito ti ha portato qui?
LUI. Il... debito?
LEI. Cosa ti ha...
LUI. Attenta alle trappole, ricordi?
LEI. Hai ragione.
LUI. A volte succede anche a me.
LEI. Mi massaggi i piedi? Sto impazzendo. (Lui si siede per terra, lei si 
siede dietro e lo circonda con le gambe. Lui le massaggia i piedi). Oh sì... oh sì, oh sì!


(Mentre lui le massaggia i piedi, lei gli accarezza il petto. Lui si alza all’improvviso e guarda verso il fondo della strada e poi intorno). 
Cos’hai sentito? Cos’hai visto?
LUI. Mi e’ sembrato... (S’interrompe. Guarda).
LEI. Sì..?
LUI. Un lampo. Uno scintillìo. Una piccola luce lontana. 
LEI. Sono gli inganni del sole. Mi hai fatto tornare alla vita.
LUI. Verranno a prenderci. Arriverà un elicottero.
LEI. O un aeroplano... (Si guardano. Silenzio).

LUI. Potremmo impedirlo, non e’ inevitabile.
LEI. Ha tutta l’aria di una condanna.
LUI. Ho bisogno di chiederti una cosa.
LEI. Se credi che sia giunto il momento...
LUI. Tu sai... cosa c’è alla fine di questa strada?
LEI. Non è questa la mia direzione.
LUI. Lo supponevo.
LEI. Tu stai per andare laggiù? (Silenzio immobile. Lei ha una valigia al 
lato della strada).
LUI. Sembra molto pesante.
LEI. Lo è, ma trovo sempre qualcuno disposto a portarla per me.
LUI. Anche fino a qui?
LEI. No, questa è stata una parte difficile. Fino a qui sola. Ma 
ora posso contare su di te... posso contare su di te? 
(Lui annuisce e lei sorride).
LUI. Tu pensi mai a quello che ci aspetta? A cosa accadrà?
LEI. Cerco di non farlo con tutte le mie forze, è un pensiero 
inutile, superfluo, dannoso.
LUI. Ma lui è più forte di te... è un eterno duello, vero?
LEI. A volte per farlo smettere lo lascio vincere.
LUI. Bellezza e saggezza.
LEI. La notte è lontana.
LUI. La luna non esiste più.
LEI. I sogni sono ricordi ingialliti.
LUI. Il telaio del tempo intreccia i suoi fili. 
(Danzano nel silenzio come se la musica fosse dentro di loro).

BUIO.

LUI. Ho sprecato intere notti aspettando, e se chiudevo gli occhi... 
solo incubi. In un’alba grigia ho deciso...
LEI. Cosa c’è nella tua sacca?
LUI. Non ci crederesti. (PAUSA).
LEI. Io ti credo. (Si guardano).
LUI. Aprila. (Lei si avvicina piano e la apre. Espressione di grande 
stupore. La richiude veloce). 
Mi avresti creduto?
LEI. Io ti credo.
LUI. Perché? (Lei alza le spalle e allarga le braccia).
LEI. Vivevo in una casa in mezzo ad un bosco.
LUI. Come nelle fiabe.
LEI. Ma la mia vita non lo era. Niente di tragico, soltanto sempre 
uguale, lo stesso ritmo, la stessa nota.
LUI. Musica senza emozione.
LEI. Io vengo da molto lontano.
LUI. Abbiamo la stessa provenienza. (PAUSA). Vorrei che non 
passasse mai nessuno da qui.
LEI. Questo non accadrà.
LUI. Sarebbe bello.
LEI. Cosa?
LUI. Tu e io qui, e nessuno all’orizzonte.
LEI. Tu sai che arriverà qualcuno.
LUI. Essere dimenticati è un lusso.
LEI. Tu disperi sempre nella vita?
LUI. No. Pensi che sarei qui se fosse così? No. Io sono stato molto 
stupido, e vorrei smettere.
LEI. Questo e’ il pensiero delle persone intelligenti.
LUI. Non ho mai incontrato una donna come te.
LEI. (Con un lieve inchino). Contraccambio la gentilezza. Sempre 
che lo sia...
LUI. Il mondo urla... o è depresso... troppo veloce o troppo lento...
gridano, piangono... Per cosa? Per chi?
LEI. In piedi, entra la corte. Qual è il verdetto, vostro onore?
LUI. (Sorride). Non colpevole. L’imputato non e’ in grado d’intendere e 
volere.
LEI. E vogliamo lasciarlo libero comunque? Non è pericoloso?
LUI. Lo metteremo sotto osservazione.
LEI. E le cose cambieranno?
LUI. Raccoglieremo tutti i dati...
LEI. E alla fine scopriremo se... (Si guardano).
LUI. Se la vita può continuare anche senza di te. (PAUSA).
LEI. E senza di te...

BUIO.

LEI. Dovremo andarcene, prima o poi...
LUI. Dovremo...
LEI. Non possiamo restare qui per sempre.
LUI. Non possiamo...
LEI. E’ solo una pausa questa cosa tra noi.
LUI. Una pausa...
LEI. Fra quello che abbiamo lasciato e quello che ci aspetta, quindi...
LUI. Quindi?
LEI. Tu non mi stai ascoltando. Non mi rispondi mai.
LUI. Ora, adesso, in questo momento.
LEI. C’e’ un luogo dietro di noi che ci ha catapultato uno addosso 
all’altra.
LUI. E questa è la prova che la fortuna esiste.
LEI. Ora, adesso, in questo momento c’è un luogo che attende il nostro 
arrivo... insieme.
LUI. Insieme? 
LEI. No? (PAUSA).
LUI. Sì..
LEI. Per un istante ho pensato che...
LUI. Hai paura?
LEI. Dovrei averne? (PAUSA). Dimmelo se devo avere paura... è così?
LUI. No nessuna paura.

LEI. Il sole brucia le ali.
LUI. Bisogna buttarsi nel vuoto per poter volare.
LEI. Non vedo nessun vuoto. Non sono un’adolescente che si eccita per 
una frase ad effetto.
LUI. Non siamo qui per spirito d’avventura.
LEI. Potrebbero arrivare in ogni istante.
LUI. Credo che siano già in viaggio.
LEI. Il tempo che resta è meno di quanto possiamo immaginare.
LUI. Ho lasciato le preoccupazioni in un altro mondo, non le ho portate 
con me.
LEI. Già... (Indicando la sacca). Ti sei portato...
LUI. Non riesci nemmeno a dirlo...
LEI. E’ la cosa più assurda che abbia mai visto.
LUI. Pensavo che saresti scappata via.
LEI. Fuggire per così poco... e perderti? Dovrei essere pazza...forse lo 
sono...
LUI. Sai cosa dovremmo fare ora? 
LEI. Raggiungere il mare.
LUI. Salire su una nave, anzi no...
LEI. Ci fermiamo sulla riva e ci lasciamo bagnare dalle onde.
LUI. Guarda laggiù.
LEI. Non vedo niente.
LUI. Guarda bene... laggiù.
LEI. Deserto... strada... deserto...
LUI. E’ molto lento, ma presto sarà qui.
LEI. Sì, ora vedo, qualcuno sta venendo da questa parte. Lo stavi 
aspettando?
LUI. Non so chi è, non so cosa fa e non so cosa vuole...
LEI. E’ ancora un punto sulla linea dell’infinito.
(Lui le abbraccia le gambe e la solleva).

BUIO.

LUI. Io non sono morto. Ho cambiato il corso degli eventi prima d’esserne 
stritolato. 
LEI. L’umanità’ ha bisogno di credere. Io ho preso gli idoli di sabbia e le 
religioni ed ho buttato tutto nel cesso... e ho tirato l’acqua. Il mio mondo è più pulito.
LUI. Io ho conosciuto tutte le stupidaggini, tutte le sciocchezze e le 
pochezze per le quali l’uomo lotta, piange, soffre, brama...
LEI. E anch’io ho creduto che fosse lì il senso d’ogni nuovo mattino e il 
premio d’ogni notte... 
LUI. Avevo perso la strada. Un giorno, a colazione, ho detto al mondo: 
‘Grazie, e’ stato un piacere, ma s’è fatto tardi. E’ meglio che vada.’
LEI. Hai fame o sete?
LUI. No... non più. Siamo qui tutt’e due per lo stesso motivo.
(Lungo silenzio di tensione).
LEI. Abbiamo aperto gli occhi.
LUI. Ma le nostre orecchie sono ancora murate.
LEI. Forse...
LUI. Io ho abbandonato la vita conosciuta, e ho fatto credere al mondo 
d’essere morto.
LEI. Siamo schiavi... lo siamo ancora.
LUI. Niente fa riflettere sulla vita come la morte.
LEI. Togliamo la polvere per non permettere al tempo di lasciare tracce. 
LUI. Il tempo non si dimentica mai di noi.
LEI. Rischiamo di cadere da un momento all’altro. Il nostro equilibrio è 
continuamente minacciato.
LUI. Se i fatti accadessero secondo il copione della nostra 
immaginazione, come ci comporteremmo? Siamo pronti a seguire i nostri desideri?
LEI. Siamo così disabituati a noi stessi.
LUI. La vita dei se... se... se... Possiamo dire d’essere liberi?
LEI. Qui lo siamo.
LUI. Non tutto è compiuto... Io non ti abbandonerei mai.
LEI. La terra sta tremando.
LUI. Ma noi non cadiamo.
LEI. E anche se fosse io resto aggrappata a te.
LUI. Acrobati immobili.

LUI. Abbiamo costruito il palazzo delle nostre convinzioni e opinioni.
LEI. Dei nostri credo.
LUI. E ci siamo murati vivi...
LEI. ... dentro.
LUI. Ho messo la dinamite nella roccia delle mie certezze e l’ho fatta 
saltare in aria.
LEI. Quando uno non vuole ascoltare non c’è niente da fare, tutti 
vogliono capire quello che vogliono capire.
LUI. Non hai mai la sensazione che tutto intorno a te sia un’enorme 
presa per il culo?
LEI. Sempre.
LUI. Cosa è più saggio?
LEI. Continuare?
LUI. Ricominciare?
LEI. Smettere?
LUI. Far finta di niente? 
LEI. Non vedere, non sentire.
LUI. Non capire, non dire.
LEI. Giocare il gioco fino in fondo?
LUI. Cambiare le regole?
LEI. Creare un nuovo identico gioco?

LEI. Cosa avresti fatto se non mi avessi incontrato qui?
LUI. Avrei immaginato che tu ci fossi.
LEI. E allora credi che non dobbiamo sperare?
LUI. E’ un pensiero che avevo abbandonato, ma ora...
LEI. Anch’io. Ma ora...
LUI. Possiamo.
LEI. Possiamo.
LUI. Nessuna marea verrà mai a bagnare questa sabbia.
LEI. Le nostre impronte saranno cancellate dal vento.
LUI. Anche questa strada scomparirà.
LEI. E al tramonto? Quando il sole non ci brucerà più?
LUI. Una nuova luce ci illuminerà... diversa...
LEI. C’è qualcosa qui a cui non possiamo rinunciare.
LUI. Non riusciamo. E’... questa cosa che possiede noi.
LEI. Più d’ogni altra?
LUI. Cosa hai fatto negli ultimi dieci anni?
LEI. Dove sei stato?
LUI. Perché non ti sei fatta viva?
LEI. Non sarebbe stata la stessa cosa.
LUI. Non pensi che noi ci stiamo...
LEI. Creando?
LUI. L’un l’altra. Il tuo sguardo m’inchioda e mi rende muto. Ogni 
parola mi sembra... così...
LEI. Credevo che avrei vissuto con il rammarico di non aver potuto 
incontrarti.
LUI. Mi domando che cosa ho vissuto finora.
LEI. Tutto quello che ho fatto, visto e sentito...
LUI. I posti in cui sono stato, le persone che ho incontrato...
LEI. Gli amori che ho provato...
LUI. La noia e la gioia...
LEI. Tutta la vita...
LUI. Ora capisco.
LEI. Ora capisco. Abbiamo corso sempre.
LUI. Siamo senza conflitto.
LEI. Un sogno prolungato.
LUI. Un sogno senza notte?
LEI. A cosa stai pensando ora?
LUI. Non riesco a pensare ad altro se non a...

VUOTO.

LEI. E adesso a cosa pensi?
LUI. La stessa cosa.
LEI. Nient’altro?
LUI. Alla fine... finirà.
LEI. Si chiamano “attacchi di depressione”.
LUI. Vero... non devo lasciarmi andare a questo.
LEI. Fai quello che desideri. 
LUI. No, non basterebbe.
LEI. Alleluia.
LUI. E tu?
LEI. Anche per me non basterebbe.
LUI. E che altro allora?
LEI. Le stesse cose che cerchi tu.
LUI. Ti ho sempre pensato.
LEI. Anche ora. Io invece non ti ho mai creduto.
LUI. Troppe delusioni?
LEI. Troppo improbabile... inverosimile...
LUI. Tu credi nel “verosimile”? Ti aspetti il “probabile”?
LEI. No... mi auguro di non essere così noiosa.
LUI. Non lo sei... Anche se... 
(Lungo silenzio.)

LEI. Ci troveranno... verranno a prenderci... ci porteranno via...
LUI. Scappiamo.
LEI. Lo stiamo già facendo e a che cosa è servito?
LUI. Non e’ stato del tutto inutile. (Si baciano.)

LEI. La notte potrebbe arrivare in qualsiasi istante... 
LUI. E tutto qui intorno diventerebbe ghiaccio.
LEI. Anche...
LUI. ... noi. 

LUI. Non mi frega niente di angeli e demoni.
LEI. E’ la vita che si muove.
LUI. Nei segreti…
LEI. Non ne vuoi più?
LUI. Uno solo.
LEI. Il nostro.
LUI. Questo…
LEI. Noi qui stiamo rinunciando a tutto?
LUI. Credo che sia il contrario.
LEI. E’ bello quando sei così…
LUI. Così?
LEI. Ah, ci sei cascato! Chi è più misterioso?
LUI. Qualcuno… da qualche parte… in qualche modo… potrebbe vederci 
o ascoltarci e…
LEI. Speriamo che trovi “qualche modo” per mettersi in contatto con noi.
LUI. Perché?
LEI. Se ci capisce qualcosa potrebbe dircelo.
LUI. E’ questo che vuoi? Questo ti manca?
LEI. No… non mi manca. Dopotutto perché volerlo di nuovo?
LUI. L’inganno?

(Silenzio. Camminano piano come se fossero soli. Si fermano. Si guardano).

LEI. C’è stato un tempo quando ero…
LUI. Non credere che voglia fermarti.
LEI. Quando seguivo delle tracce già conosciute…
LUI. Camminare sulle orme… dove non c’è strada…
LEI. Fino al momento in cui le orme finiscono e allora i passi diventano i tuoi.

(Si avvicinano, si abbracciano, si siedono per terra e avvinghiano con le gambe. Restano così, come un corpo con due teste).

LEI. Non…
LUI. Voglio…
LEI. Mai…
LUI. Più… 
LEI. Restare…
LUI. Senza…

(Si guardano tenendo con le mani uno la testa dell’altra. Sussurrano parole non udibili, si alzano e continuando a sussurrare si baciano e ridono. Si staccano).

LEI. Noi due in un altro luogo…
LUI. Cosa saremmo?
LEI. No, saremmo comunque, ma…
LUI. Ma? (Silenzio).
LEI. Cosa sono in grado ancora di percepire i nostri sensi abituati alla 
nebbia delle nostre idee di vita reale…
LUI. Non mi aspettavo questa accelerata.
LEI. E io non mi aspettavo questa risposta. Stiamo viaggiando insieme, sì 
o no?
LUI. Sì!
LEI. E allora… questo ti sembra il modo di reagire, soldato?
LUI. Ci sono momenti, signor generale, quando la guardo… momenti in 
cui io non capisco assolutamente più nulla e…
LEI. Quando ti parlo cerca di ascoltare!
LUI. Chiuderò gli occhi.
LEI. Girati. (Lui si gira). Tu sai dirmi quanto dura questo oggi? (Appoggia 
il suo corpo alla schiena di lui che si stacca e inizia piano a girarle 
intorno).
LUI. Ah! Signor generale, che mossa maldestra da dilettante! Fermati e 
ascolta me adesso! Non domandarmi più la durata delle cose. Questa sabbia su cui abbiamo fatto l’amore è il frutto dei tuoi… dei nostri… pensieri. Le preghiere di tutto il mondo ci hanno condotto qui, ora io so cosa stai per dirmi e non vorrei cadere a terra colpito da un proiettile di… di…
LEI. E domani?

(Lui finge di essere colpito e cade a terra come morto).

LUI. In realtà desideravo che tu lo facessi.
LEI. Bugiardo. Io non lo desideravo.
LUI. Falsa come un bacio…
LEI. Rimani sdraiato?
LUI. Per una volta nella mia vita non voglio andarmene via.
LEI. Nemmeno io… anche se tutto ci è contro, niente e nessuno ci può 
aiutare… anch’io voglio restare qui… soltanto perché… 
ENTRAMBI. Ci sei tu.

(Lei si sdraia accanto a lui. Luce accecante poi buio per pochi secondi. Al ritorno della luce sono in piedi).).

LEI. Tutto è stato dimenticato… cancellato…
LUI. Nessuna sofferenza? E la ricerca… il desiderio…
LEI. A volte, a tratti…
LUI. Di qualcosa d’impossibile? 
LEI. Per toccare? Per avere… per essere?
LUI. Per essere nella possibilità dell’impossibile!
LEI. Per avere?
LUI. Sì!
LEI. Niente di male…
LUI. E allora?!
LEI. Questo non risolve il problema.
LUI. Già, ne crea altri.
LEI. Finché non decidi…
LUI. Di dire basta.
LEI. E a questo punto…
LUI. Non ne esci più.
LEI. Sei in trappola.
LUI. Come noi?
LEI. No, questa è un’altra storia.
LUI. Pensavo che fosse solo una. (Silenzio).
LEI. Mi hai fregato.
LUI. Grazie, you’re welcome. 

(Lui si isola assorto nei suoi pensieri, lei si avvicina sorridente).

LEI. E’ in atto l’ennesimo processo?
LUI. E’ un appuntamento fisso.
LEI. Ti stai giudicando?
LUI. Sembra inevitabile.
LEI. Ti sei mai assolto?
LUI. Sempre.
LEI. Bene, ho temuto che tu fossi grave.
LUI. Non devi temere per me.
LEI. Non temo. Io non ho più paura.
LUI. Vorrei poter dire la stessa cosa.
LEI. Non ci sono avvoltoi in questo cielo, anche se dovrebbero essercene. 
La nostra sola presenza dovrebbe attirarli.
LUI. Ma questa non è solo una semplice impresa disperata? Prima 
giocavamo nel labirinto.
LEI. Ricordo… cercavamo sempre un’uscita.
LUI. Per trovare un’altra entrata.
LEI. E tutto ricominciava.
LUI. Ora non ricomincia più niente.
LEI. Non si tratta più di ricominciare… e non chiedere…

LUI. Restiamo così.
LEI. Restiamo così.

(Dopo un lungo silenzio se ne vanno in direzioni diverse, e lasciano le loro cose). 

FINE