TEATRO AL LIMITE

Drammaturgia di 

Gaetano Mosca



LA MORTE E IL SUO PROFUMO

(I personaggi parleranno un dialetto “non definito” rappresentando così una realtà provinciale. Siamo nella cucina di Sante commissario di polizia di questo piccolo centro: “un non meglio identificato Rocca, considerando che in Italia ci sono molti paesi che hanno questo nome, Rocca di Botte, Rocca di cambio, Rocca di mezzo, Roccagiovine, ecc.” è ora di cena. La televisione è accesa ed i protagonisti parlano a voce alta. Vasco figlio della coppia è chino sul piatto e mangia voracemente).



SANTE (Mollando uno scappellotto sulla nuca di Vasco.) Non ti buttare sul cibo come un animale.
VASCO (acc.) Ahi! Papà!!!
SANTE E aspetta nu momento.. aspetta almeno che ci sediamo tutti a tavola! Mangiamo insieme no?
VASCO Ma io tengo fame.
PIERA Lascia tranquilla la criatura. La riprendi sempre!
SANTE Chiamala criatura, questo è una bestia! Ci piace solo mangià e nun faticà.
PIERA Questo, si chiama Vasco ed è spiccicato, identico come a lu padre. E nun ce da li schiaffi n’testa che se scimunisce, così finisce de somigliatte de più.
SANTE Sì scherza tu! Lo cresci maleducato. (al figlio) Ti comporti così pure con gli amici tuoi? Pure con...come si chiama?... Susina, quella che esce con te! Pure con lei sei cafone?
VASCO Susanna! Struppi sempre li nomi, se chiama Susanna non Susina. E poi mo che centra sto’ discorso?
SANTE E' lo stesso! E' il concetto che conta. Tu sai di chi stò parlando.
PIERA A proposito!
SANTE Ma a proposito di che?
PIERA Di cafoni comm'a te. Lo sai che lo zio di Susanna, quello che tiene l'officina di camion...
SANTE L'officina all'entrata del paese? Quella di N'tonio o panzone?
PIERA Si quella!...una ce ne stà! Proprio lui.
SANTE Be?
VASCO Lo cristiano è muorto!
SANTE Deve esse schiattato d'infarto immagino. Poveraccio! Mi dispiace!
PIERA No! Era sano come nu pesce.
VASCO Nu pesce palla! Ultimamente s’era ingrassato assai!
PIERA Pare che l'hanno ammazzato.
VASCO Misteriosamente!
PIERA L'hanno trovato sotto lu camion, schiacciato!
SANTE L'hanno messo sotto? Ma guarda che destino, uno che ripara li camion e alla fine ce finisce sotto.
VASCO Ma lu camion era fermo in riparazione dentro l'officina.
PIERA E non era lu camion su cui stava lavorando. Poi c'erano segni di lotta.
SANTE Ha lottato col camion?
PIERA No coll’assassini.
SANTE Hanno arrubbato qualche cosa?...
VASCO C'era tutta l'officina all'aria. Ma non mancava niente.
SANTE Io vulesse sapè come fate a sapere tutte sti ccose.

(squilla il telefonino)

SANTE Abbassate quella televisione, anzi, buttatela di sotto. Voi guardate troppi programmi scemi! Vi si è abbruciato lo cervello! (rispondendo) Si? Apollò, dimmi,..... hanno ammazzato N’tonio, lu meccanico. Lo so, lo so!...lo avete trovato sotto il camion…. Apolloni, non mi dici niente di nuovo, qua c'è la succursale della Centrale, il dipartimento distaccato dei RIS. Io vorrei sapere che lo faccio a fare il commissario e tu lu brigadiere, se le notizie le vengo a sapere prima da mia moglie e da mio figlio?...... Mò se c'hai un poco di pazienza mi diranno pure chi l'ha ammazzato, e perché l'hanno ammazzato...si, si! (riferendosi al programma televisivo in onda) Ghiaccio...la parola è ghiaccio...(DONNA - MARE - PARMA - ESSENZA - SUSKIN), che dici Apollò...no alla televisione, la parola...vabbè... mo' vengo! Non fare avvicinare nessuno. (...) Ah c'è pure il sagrestano di Don Paolo. La moglie del defunto coi cognati, il farmacista, ho capito manco solo io… porto vino e bruschetta, ma vammoriammazzato Apollò. (riferendosi al programma televisivo) La parola è ghiaccio, ce azzecco sempre. E voi due mi dovete dire adesso dove e da chi l'avete saputo? Questo è un'interrogatorio ufficiale.
VASCO Lo sa tutto lu paese, lo sa!
SANTE Non parlare con la bocca piena, questo è il Commissario che ti parla, non il padre.
PIERA Le voci camminano....
SANTE Le voci corrono no camminano. Vanno a velocità supersonica. Fammi andare a vedere. Che iella, stasera manco si mangia. Avete altre notizie, prima che faccio la figura del coglione alla Centrale?
VASCO E' stato ammazzato da uno dellu paese! E la parola è "profumo". Non l'azzecchi mai.
SANTE Ha parlato il Commissario Capo. Dimmi Serpico, come lo sai che è uno del posto? jammo sapientò!
VASCO A papà, sò tre giorni che “Rocca” è isolata dalla frana... e so tre giorni che nisciuno esce o entra da lu paese.
SANTE E' vero! E io ho finito le sigarette e se non arrivano divento pazzo e la strage la faccio io. Avete altre cattive notizie?
PIERA Avevo preparato le fettuccine con i funghi porcini e freddi fanno schifo e non ti piacciono, diventano na' colla...
SANTE (uscendo) "Mannaggia la Maiella"...che lavoro che mi so' andato a capà... potevo rimanè al Ministero, come diceva la bonanima de patemo. E secondo me c'è il trucco perché la parola era "ghiaccio"!

(stacco musicale - passaggio di tempo, Sante rientra e la moglie è intenta a fare la maglia)

PIERA Beh? Ci sono novità? Hai saputo niente?
SANTE Bocche cucite, nessuno sape e nessuno ha visto niente. Adesso so io che lo chiedo a te: saputo niente?
PIERA Io so come lu sumaro de Gargantua: “magna, caca e se fa li fatti sua”. Insomma tutto tace.
SANTE Come è possibile? Radio commare non ha comunicati? Allora lo vedi che il Commissario ce vole dentro a lu paese pe’ sapè che succede!
PIERA E poi se è uno de quine, non lo vedono manco se ci pesta i calli.
SANTE Omertà! Se capisce!
PIERA Se l'assassino è omo, se capisce.
SANTE Piè! Omertà si è ommo, femmina, criatura. Quando uno sà ma non parla, si dice: “omertà”. Il fatto è che ci so stati troppi morti ammazzati in questi ultimi tempi. Il marito di Ginetta...Il marito de Lorenza la fornaia, tutti incidenti assurdi, improbabili, a dir poco sospetti...
PIERA (guardando fisso Sante) Tutti mariti!
SANTE Che guardi? Che vuoi dire con sti “mariti”?
PIERA Voglio dì: si ce stesse nu maniaco, nu serial killer? Uno che ammazza in serie e solo li mariti?
SANTE Si la catena de montaggio. E perché dovrebbe ammazzà li mariti?
PIERA Magari ammazza li mariti pe arrubbasse le mogli.
SANTE Ma qui so' tutte scorfane, tutte baffute.
PIERA Beh, Ginetta è graziosa, tene du belle gambette. E' stata pure Miss!...Me ricordo che pure tu ce currevi dietro?... No?
SANTE Te ricordi male, perché io ce currevo davante pe nun famme acchiappà. Capirai prima classificata Miss alla "Festa della Marmotta", alla sagra della castagna, dove potrebbe vince pure un'orso marsicano. Dove sono le fettuccine che ho lasciato?
PIERA Se l'è mangiate figlieto.
SANTE E ti pareva... la Belva ha colpito.
PIERA Ma quello è giovane deve crescere. E tu dici sempre che fredde non ti piacciono, che diventano nà colla.
SANTE E lui se l'ha mangiate?
PIERA A lui piacciono collose.
SANTE Ma fammi lu piacere!
PIERA Ti faccio una frittatina, du spaghetti aglio e oio.
SANTE (brontolando) Riconsolate co” l’aglietto”.
PIERA Sei passato dalla vedova?
SANTE Per forza! Ce so dovuto passà per servizio! C'erano nu sacco de parenti, amici, c'erano pure quelli de lu paese da basso, c'era Ida, che ha detto che te deve parlà, secondo me è lei la tua informatrice, sa tutto de tutti. C'era pure Settimio lu marito di Armida, quella morta sotto la corriera ....
PIERA Quello c'e sta sempre. Da quando è andato in pensione come lavoro fa il consolatore a li funerali... il consolatore di vedove. Ce s’è pure comprato er vestito nero apposta.
SANTE Magari se vole trova n’ata compagna, se sente solo e mo la scelta non gli manca di certo... con tutti quelli che schiattano...
PIERA Seguite qualche pista?
SANTE Ma che! Non c'è un'idea di movente, morti assurde.
PIERA Insomma “rantolate” nel buio.
SANTE Piè “brantolia”…”branz”…insomma nun sapimmo do sbatte le corna, sò tutte persone integerrime, Pie' quà ci conosciamo tutti, tutta gente per bene. Oh, mi raccomando non fare parola con nisciuno di quello che ti sto dicendo.
PIERA E che mi stai a di'. Lo sai che io sono una tomba, e nostro figlio..
SANTE Nu tombino! E' roba che quando arrivo a la questura sanno pure che cosa ho mangiato.
PIERA Quando li fanno li funerali?
SANTE Strano che ste cose le chiedi a me? Ma non siete tu e tuo figlio l'ufficio informazione de lu paese?
PIERA Ma si lo so, lo so che prima dovete fare l'autopsia, e dopo aver fatto tutti i riscontri restituite la salma alla famiglia. Poi Don Paolo sta in città e un operaio dell’ANAS m’ha detto che se tutto va bene la strada la riaprono giovedi, quindi se ne parla venerdi prossimo....
SANTE Ma se sai tutte ste cose perché me le chiedi?
PIERA Per parlare, prima che ti metti davanti alla televisione. Certo gli ridanno la salma in putrefazione, sai che puzza. A proposito dove la metteranno se la strada de lu cimitero è isolata?
SANTE L’appoggeranno da Otello nella cella frigorifera della macelleria. E a proposito de puzza, mai come Ginetta, l’altra volta quando sono andato ad abbracciarla al funerale, c'aveva un'alito che fetava....solo Settimio la consolava, è stato tutto il tempo vicino a lei, come avrà fatto?
PIERA Te l’ho detto che da quando sta in pensione e dopo la morte de Armida, s’è messo a fare il consolatore de vedovelle. Sarà stato raffreddato. L'ha sostenuta tutto il tragitto!... Gli alibi li state controllando? Le impronte le avete prese?
SANTE Che alibi, che impronte, hanno toccato tutti tutto, c'è stata la processione.
PIERA L’unica è beccallo in “fragranza” di reato.
SANTE Si, caldo caldo, croccante. Flagranza Piè.
PIERA Vabbè comme dici tu “flagranza”, co la pistola fumante insomma. E mo come intendi continuare?
SANTE Aspetto che rientra tuo figlio, così l'ufficio informazioni è al completo, e le notizie le chiedo a voi, che vado in giro a fa,' pe' perdere tempo?
PIERA Io mi avvalgo della facoltà di non rispondere.
SANTE Ecco brava statte zitta e prendime lu vino.
PIERA C’hai le mani che te friggono? Te faccio presente che lo schiavismo è stato abolito.

(stacco musicale - passaggio di tempo)

SANTE Prendime lu vino.
PIERA Il dottore ha detto meglio di no. Te devi sta’ tranquillo.
SANTE Un bicchiere solo. Per riattivare la circolazione. C’ho li brividi de la febbre.
VASCO La stretta la sei presa forte papà. Sei ancora bianco come un cencio.
SANTE lo credo! Prima ho pensato al terremoto, poi ho visto quel masso rotolare giù dal costone, ho dato un’ accelerata e le ruote se so messe a slittà, e per fortuna, perché lo masso ha deviato de poco, ma quel poco che m’ha schivato. Me lo so visto passà davanti.
VASCO Per fortuna nun ve sete fatti niente.
SANTE Come nun ve Siete? Stavo da solo, grazie a Dio.
VASCO No dicevo tu e la macchina. Anzi… se la macchina nun te serve… se nun la poi piglià… la prenderei io.
SANTE A te nun te frega niente che l’ho scampata per un pelo, a te interessa la macchina.
VASCO Ho un’ urgenza.
SANTE Se è un’urgenza come l’altra volta, nun me la impantanà che stavolta non vengo co’ la “Campagnola” della caserma, ma co lu padre de quella fijola e si te bastona te ce do l’altre sopra.
PIERA Pijete la macchina che a patete non je serve, è ancora sotto sciocco. Nun lo senti che straparla.
SANTE E’ la febbre!
VASCO Ce vedemo.
SANTE Grazie è? Manco ringrazia. Dagli venti euri che così ce mette la benzina. (Piera prende dei soldi dalla borsetta ed esce un’attimo per portarli al figlio) Piera mia che spavento che me so pigliato. Prima ho pensato al terremoto, poi ho visto quel masso rotolare giù dal costone, ho dato un’ accelerata e le ruote se so messe a slittà, e…
PIERA Lo vedi che sei scioccato, ripeti sempre la stessa storia, mica la dovemo imparà a memoria.
SANTE’ Ce potevo morì. Comunque è stato lui l’assassino, de li mariti. Secondo me sa che gli sto alle calcagna, che lo bracco quindi me se vole levà da torno.
PIERA Te lo dicevo quello ammazza pè le femmine.
SANTE E tu che centri? C’hai qualcuno che te viene dietro?
PIERA Non dire scemerie. Insomma lu masso che t’è rotolato addosso, tu dici che l’hanno smosso apposta?
SANTE Piè quello masso stava li dal tempo della creazione, se doveva smove proprio quando passavo io. Ma stavorta lo becco, Apolloni aveva convocato mezza “Rocca” alla Centrale, devo cercà nell’altra metà. Il cerchio se stringe. A proposito del cerchio che se stringe ho fatto un’antro buco alla cintola, me voi fa morì de fame?
PIERA Te faccio una fettina panata? Na bistecchina…” Sacco voto non ta in piedi”
SANTE Non ti azzardare. Da quando tengono il cadavere de N’tonio lu panzone nella cella frigorifera della macelleria io nun voglio più vedè nu pezz’e carne.
PIERA Allora brodo vegetale e non te lamentà. E poi perde qualche chilo te pole fa solo che bene. “La salute comincia a tavola”
SANTE Benissimo, sto a morì de fame, vedrai quanto bene me fa il digiuno.
PIERA Sei scampato alla morte e teni fame? “Con la panza vota il cervello se svota”
SANTE Parli come “Frate indovino”. Ecco che te successo da piccola, mateta te teneva digiuna! La mia sarà na fame nervosa, ma è fame. Io devo guarì presto, sennò chi lo chiappa l’assassino: tu e figlieto?

(Squilla il cellulare)

SANTE Passame il telefono.
PIERA Ti devi riposare, ti stressi.
SANTE Passame il telefono, è la Questura di sicuro, potrebbe essere una cosa urgente. (rispondendo) Pronto? Apollò dimme che succede? (…) Ah! Un masso… caduto… lo so, lo so. Stava cadendo su una macchina… lo so, Apollò lo so… ti dico che lo so! Apollò che macchina era? (…) Una panda rossa, uguale alla mia, Apollò lo so perché quella macchina era la mia, e dentro c’ero io. (…) No tranquillo, la macchina è intatta! (a Piera) “Ce fosse qualcuno che se preoccupa de me, si me so fatto qualcosa”! Comunque Apollò, io, dico io, nun me so fatto niente, altrimenti ti avrei risposto da lu cimitero! (…) Come che ce stavo a fare al cimitero? Apollò famme il piacere lascia perde. A proposito fammi una lista de tutte le persone che avete convocato in questura, e che avete ascoltato. (…) Lo so io che ce devo fa! Te sei scordato l’assassino? Ho il sospetto che quello ammazzi i mariti per le mogli. (…) Che mi frega che sei scapolo. Ci vediamo in questura, domani al massimo. Intanto io lavoro da casa che qui le notizie arrivano prima.

(attacca)

SARA Ma sto Apollò me sembra n’po’ tonto.
SANTE Apolloni. E’ lo più sverto della caserma. Me tocca pure tenemmelo caro.

( il cellulare torna a squillare)

Te pare che se pole sta’ un po’ in santa pace. Pronto! (…) Si sono io, il mostro? Quale mostro. (…) le donne? Scusi ma chi parla? Che giornale? (…) Ma chi vi ha detto queste cose, io non posso assolutamente dare notizie riservate. (…) Lo stiamo braccando? Sappiamo chi è? Beh, per questo dovete parlare con mia moglie, (…) No non è poliziotta. (tra se e se) “ma a casa comanda lei”. (…) Siamo efficienti lo so, ma la riservatezza è fondamentale, (…) Si ho capito per chi lavora, (…) no, non posso fare eccezioni, lo so che la strada è bloccata e che non potete raggiungerci, ma creda è meglio così, almeno ci lascerete lavorare in pace. (…) Me lo saluti. Arrivederci.
PIERA Che te succede me pari invasato.
SANTE Lo sanno pure i giornalisti de sti omicidi, ma come avranno fatto? Come l’avranno saputo. Semo isolati, nessuno s’è mosso da lu paese. Questo è un altro mistero ner mistero.
PIERA Magari tramite internet lo sai come funziona.
SANTE Che scemo non ci avevo pensato. Quello è stato Vasco avrà “ciattato” con qualche amico. Praticamente adesso lo sanno pure in Botswana, alle Samoa, in India che sono più di un miliardo de persone. Se non trovo l’assassino sono sputtanato in tutto il mondo.
PIERA Nun te avvilì vedrai cho lo pizzicamo, il cerchio se strigne, lo hai detto tu.
SANTE Meno male che ce siete tu e Vasco che me aiutate, anzi comincia subito e piame un’aspirina, che er cerchio se strigne, ma sulla testa mia. Me sta a scoppià.
PIERA Ma nun sei contento che diventi famoso. Magari ce fanno na serie televisiva, “Le inchieste del commissario Sante”
SANTE Er Montarbano della Marsica.
PIERA Magari visto er successo te promuovono e ce trasferiscono in città, un bel quartiere, na bella casa….
SANTE …Col rumore der traffico, li camion che caricano la mondezza, le ore a cercà er parcheggio. Ma come, io me so imboscato quaggiù per stare tranquillo, in un posto dove manco rubano le galline.
PIERA Lo diceva mi madre: nun te lo sposà quer mediocre, vedrai che vita te farà fa. Je dovevo dare retta, io manco te aiuterebbe a risolve il caso.
SANTE Ecco brava nun me aiutà che pe la discesa vado bene da solo.

(rientra Vasco)

VASCO Ve se sente fino alla strada.
SANTE Sempre meno de quanto sentono a te su Internet. Che t’è sartato in mente de anna a di a mezzo mondo che c’è un assassino, e che lo stamo a inchioda. Che hai fatto? sei tutto infangato, dove te sei andato a infrattà? M’hai zozzato la macchina?

VASCO/PIERA (in un angolo confabulano sottovoce)

Che c’avete da confabula’, se sono notizie sull’indagine le devi comunicare a me, altrimenti ti chiudo in cella.
VASCO Ma no niente papà, è che ne hanno ammazzato n’antro.
SANTE No niente papà? Ma te sei scemito? Qui stanno a fa la strage degli innocenti. In macelleria da Otello ce so più cadaveri che quarti de bue e tu dici: niente papà.
PIERA Lascialo tranquillo, lo vedi che è scosso.
SANTE Tu statte zitta. E tu racconteme. Che è quella faccia? Parla!
VASCO No niente… stavo a tira fori la machina dar fosso….
SANTE M’hai distrutto la macchina….
PIERA E che sarà mai…distrutto, sei sempre esagerato.
SANTE Tu statte zitta, che la macchina è la mia…
VASCO Se fai così nun parlo.
SANTE Nun m’arrabbio, parla! Mannaggia la Maiella era nova.
PIERA Ma si c’aveva dieci anni…
SANTE Ma io da poco l’avevo finita da pagà, quindi per me era nova.
VASCO Ma insomma te devo riccontà o dovemo perde tempo con la macchina?
SANTE Lo sai perché nun t’ammazzo, pe nun famme arrestà da Apolloni, quel deficiente! Avanti parla!
VASCO Insomma stavamo a tirà fora la macchina dal fosso. L’amichi mia se so messi a scherzà, se so messi a ride.
SANTE Pure!
VASCO Dicevano: mo quanno lo viene a sapè tu padre….io ho visto na scarpa per terra e je la volevo tirà, l’ho presa ma a la scarpa c’era attaccato un piede… co’ na gamba… con tutto…
SANTE Con tutto che?
VASCO Con tutto er sor Mario…
SANTE Mario?
PIERA Mario? Er marito de Giuliana?
VASCO Si, lui! C’aveva la testa fracassata, gli avevano dato na serciata, proprio dietro la capoccia, un colpo unico, manco se n’ è accorto, poveraccio, nun ha sofferto per niente.
SANTE Mo fai pure la perizia medico legale. Come le sai tutte ste cose? Nun l’avrai ammazzato tu?
PIERA Nun lo di’ manco pe scherzo, lo sai che tuo figlio nun è capace a ammazzà manco una mosca…
SANTE Lo so che nun è capace de ammazzà come nun è capace de fare niente, è capace solo de distruggeme la macchina e de chiacchierà su internet.

(squilla il telefono, Sante risponde)

(…) Apollò vammoriammazzato.

(attacca)

Tanto lo so quello che me doveva dì. Anzi mo che ce penso fammelo richiamà. Apollò pronto, senti stavorta nun fa avvicinà nessuno, e raccogli quer sercio pieno de sangue che è l’arma der delitto. (…) Lo so e basta! Guarda se ci sono impronte. Insomma pensece te. (attacca) Che stamo freschi.

(stacco musicale - passaggio di tempo. Piera al telefono con Ginetta una delle vedove)

PIERA ….Che te devo di’ Ida mia, mi marito lo sospetta fortemente, lo so è gentile, ma proprio questo lo ha messo in sospetto, lo capisci che non ha mancato un funerale. (…) Lo so pure a quello de Ginetta. (…) Come? Je s’è presentato a casa! Ja fatto compagnia tutta la notte? (…) Ma che ja messo le mani addosso? (…) Ah no! Meno male. (…) Vabbé abbracci amichevoli, così dice essa. Mah? Va a sapé. Che me dici? lo ha dovuto caccià a forza. Beh lo poteva caccià prima. No dopo tutta la notte. Mica per niente, lo sai la gente è cattiva! Mormora. (…) Come non lo dì a tu marito? Invece glielo devo dire, nun te scordà che è il commissario…

(entra Sante)

SANTE Meno male che so’ ancora commissario. Chi è che mormora er Piave?
PIERA Idarè mo te devo salutà, si stai tranquilla che le femmine nu le ammazza. Ciao.
Hai capito Settimio! Le andava a consolà a casa.
SANTE S’è sfogata la sora Ida. Finarmente quarcuna vota er sacco. Meno male che con te parlano, riesci a fa parlà pure li sassi.
PIERA Perché io mantengo il segreto professionale.
SANTE Perché esiste l’albo delle commari?
PIERA Fai pure lo spiritoso, intanto senza de me stavi punto e a capo. Anzi me dovresti aumentà la paga.


(stacco musicale - passaggio di tempo. La famiglia è in agitazione hanno un’ospite a cena, e cosa più strana è il sospettato numero uno. Siamo sempre in cucina il tavolo della sala da pranzo si suppone dietro la quinta di DS. - Court)


PIERA tuo padre se deve essere impazzito invitallo a cena. E se fosse davvero lui il pazzo assassino? Te rendi conto? Se fosse lui sarebbe peggio der “mostro de Nerola”.
VASCO E se anche fosse, tu non devi avere paura. Quello ammazza l’omini, li mariti mica le donne.
PIERA Bel ragionamento, ma l’ommo in questo caso è pateto. Non ti scordà che forse già ci ha provato una volta facendo precipità il masso. Tuo padre è vivo per un pelo.
VASCO Momenti distruggeva la macchina, sarva per miracolo.
PIERA Per fortuna che ci hai pensato tu a buttalla nel fosso. Io non te farebbe portà manco lu trattore de nonno.
VASCO Quello inveco lo porto bene, nonno con quello che me dava le lezioni di guida.
PIERA Disgraziati, mo capisco. Ce parlo io co tu nonno. Piuttosto dovemo anda de là non li potemo lascià soli tutta la sera, magari lo ha già ammazzato, già so vedovella.
VASCO Papà ha detto che se lo deve lavorà, ce vole piglià le impronte e il DNA.
PIERA Si gli deve fare le analisi del sangue. Ma poi quel cristiano è lo più pacifico de lu paese, lo più educato, gentile, non ha mancato un funerale, è stato vicino a tutte le vedovelle.
VASCO E proprio pe’ questo che babbo lo sospetta e lo ha voluto a cena.
PIERA Vai tu di là, porta la frittata e fai venire tuo padre.
VASCO E che me mandi dal mostro da solo? Bella madre.
PIERA Ma quello ammazza li uomini grandi e ammogliati. Tu sei ammogliato?
VASCO Si ma lui che ne sa.
PIERA Ma se ti ha visto crescere. Cammina porta la frittata e fai venire pateto…. ma guarda che situazione, questo ha scambiato casa pe la caserma, poi sto cristiano nun me sembra manco a posto con la cirivella, m’ero messa tutta elegante e profumata, nun m’ha degnato de no sguardo, che faccio così schifo? Ha portato li fiori e ha detto: li avevo comprati per suo marito. Gli piace più Sante che io. (specchiandosi con una padella) C’ho l’anni mia ma nun me li porto mica male.

(entra Sante)

SANTE Ecco giusto co li tegami te poi specchià. Dico ma te sei impazzita?
PIERA Perché?
SANTE Come perché, fai venire Vasco con la frittata de carciofi e me fai chiamà, e me fai di’ de venì de qua.
PIERA Perché stava confessando? Lo avevi incastrato? Ho interotto quarcosa?
SANTE Ma de che. Lo sai che me ne moro de la frittata de carciofi. Quello tene la fame de lo lupo solitario, se la papperà tutta esso. Già s’è strafogato due piatti de fagioli co li maltagliati.
PIERA Embè?
SANTE Lo sai che a me me piacciono freddi, ne hai fatti troppo pochi.
PIERA Na pila intera?
SANTE Io già me li immaginavo domani, addensati al punto giusto, col gambuccio che sprigionava profumo. E lui se l’è strafogati, dopo un’antipasto de bruschetta, salame, carciofini e caciottina fresca de pateto.
PIERA Pure quelli te li volevi conservà per domani? Ma se sei diventato tirchio nun la invità la gente a pranzo.
SANTE Ma questo è un pranzo di lavoro, è per fallo parlà, fallo sbottonà.
PIERA Pe adesso gli hai fatto sbottonà solo la cinta de li pantaloni, con quello che s’è magnato. Lo voi prende per la gola? Sappi che quanno è imbriaco, straparla, lo sa tutto lo paese, magari te dice un sacco de fregnacce e te porta sulla pista sbagliata.
SANTE Donna di poca fede, in vino veritas.
PIERA Quello “in vino” nun ritrova manco la strada de casa.
SANTE Allora pole essere che colpisce sotto li fumi dell’alcool.
PIERA Si, ma si beve sti “fiumi” dell’alcool nun pole fa le azioni criminali, come: appostasse, fa rotolà un sercio de svariate tonnellate, o arivà de soppiatto e dare na serciata n’testa ar sor Mario, o mette N’tonio o panzone sotto n’camionne.
SANTE Brava credo che sia un lucido criminale, infatti sospetto che lui sospetti che io gli voglia prendere le impronte digitali.
PIERA Dici?
SANTE Pefforza! Semo arivati alla frutta e ancora nun s’è levato li guanti de lana.
PIERA Ma nun pole sfuggire ar dorce che m’ha mannato mamma.
SANTE Brava quello è micidiale. L’altra vorta l’ho portato a Apolloni, è rimasto una settimana attaccato alla scivania.
PIERA Gli rimarranno li guanti attaccati alla tavola. O se li leva, o lo dovemo adottà.
SANTE Se li leva se li leva e io lo incastro, è l’unico a “Rocca” che non ha alibi pe tutti l’omicidi.
PIERA Ma che je dirà la cirivella?

(si affaccia Vasco)

VASCO Ma’, ce la fai n’artra frittata. Ammazza quanto era bona. Papà che te sei perzo.
SANTE Lo sapevo che annava a finì male. Ma io gliela metto in conto.
PIERA Si gli fai aumentare la pena perché si è mangiato tutta la frittata. Senti nun te fà sentì altrimenti ti degradano a pizzardone. Penza piuttosto a trovare un movente valido, sennò ce fai la figura de lo scemo.
SANTE E’ vero! Qui, quando riapriranno la strada se fionneranno tutti come sciacalli: li giornalisti, le TV. Arriverà tutto il circo mediatico.
PIERA Ma il circo Medrano nun è venuto a Natale?
SANTE Piè famme lu favore statte zitta che è meglio. E prepara il caffè. Anzi, prima porta il dolce e dopo gli prendo le impronte che lascerà sulla tazzina der caffè. A me me fanno ridere quelli del RIS, noi c’avremo li metodi burini, ma efficaci.
PIERA Me sento tutta emozionata! ”Invito a cena con l’assassino”.
SANTE Troppa televisione.
PIERA Lo arresti stasera?
SANTE Ma che arresto, qui in Italia nun s’arresta la gente con le prove, figurate un’indagato.
PIERA Si tu me lasciassi sola co lui te lo farei parlà io.
SANTE Mo io te lascio sola con esso. Te sei ubriacata.
PIERA Ma quello ammazza l’omini.
SANTE Tu sei capace de faje cambià idea, e de comincià con le femmine.

(si affaccia Vasco)

VASCO Pa’ ma’. Nun me lasciate solo con Settimio, me comincia a guardà strano. Papà la tieni la pistola?
SANTE Ecco n’antro scemo. La pistola deve restà dove deve stà.
PIERA E dove stà?
SANTE Stà, dove la metto sempre.
VASCO Ma se non la metti mai nello stesso posto.
SANTE Per sicurezza, non si sa mai un ladro o un caso come stasera.
PIERA Appunto un caso come stasera. Adesso se quello da di matto tu che gli dici: scusa aspetta che cerco la pistola.
SANTE Guarda nel primo cassetto.
PIERA (guarda) Non ce sta.
SANTE T’ho detto nel primo cassetto.
PIERA A sta casa ce so trenta primi cassetti.
VASCO Se ce voleva ammazzà a quest’ora eravamo tutti terra pe’ ceci.
SANTE Nel primo cassetto der comodino in camera da letto. E tu vai di là sennò se insospettisce.
VASCO E se la pistola l’avesse presa esso? La prima botta me la pijerei io. Io esco con Susanna, me aspettava, già ho fatto tardi.
PIERA Nun ce stà.
SANTE Che nun ce stà!
PIERA (agitata) La pistola nun la trovo, nun ce stà! Ner primo, ner secondo, in tutti li cassetti.
VASCO L’ha presa esso!
PIERA Mo fa la strage. S’è stufato de ammazzà l’omeni e comincia con le famiglie.
SANTE Si poi co li paesi e poi dichiara la guerra alla Svizzera. Mannaggia la Maiella quarcuno vada de la, non lo potemo lasciare solo… quello me se magna tutto.
PIERA Ma il commissario chi è in questa casa?
SANTE Io.
VASCO Allora devi andare tu: sei la legge.
SANTE Solo quando ve pare. Quando mettete bocca, quando giocate a fare gli investigatori.
VASCO Ma la pistola ce l’hai tu.
SANTE Magari.
VASCO La pistola ce l’hai tu papà, ti si vede, te fa un culone.
SANTE Me pareva! Nun poteva esse sparita, non me ne separo mai. Vabbé vado di la con tu madre, ma tu telefona ad Apolloni, digli se ha fatto l’ispezione a casa del sospettato, e se ha trovato indizi. E se l’ha trovati de venì qui e circondà casa.
VASCO Da solo?!
SANTE Che?
VASCO Circondà casa da solo?
SANTE De mettese davanti alla porta, vabbè! sei contento! Uhh come sei sofistico.
VASCO Andate.
PIERA Io porto la torta de mamma.
SANTE Allora non c’è bisogno della pistola.
PIERA Spiritoso!



(stacco musicale - passaggio di tempo, Piera sta finendo di sistemare la tavola)


PIERA (chiamando) Vasco, Vasco!
VASCO Che c’è?
PIERA Chiama tuo padre che è pronto, sto mettendo in tavola.
VASCO Ha quasi finito! Sta ar telefono, sta a dà gli ultimi ordini a Apolloni. Sta a portà Settimio al carcere.
PIERA Finarmente sta storia è finita, chi l’avesse mai detto, Settimio! Il più tranquillo, il più educato.
VASCO Il più scemo!
PIERA Che dici ja confessato?
VASCO Te credo! Apolloni ha trovato le foto de tutte le vedove a casa sua. E nun solo le foto, mo se famo raccontà da papà.
PIERA Gli ho preparato la frittata come piace a lui e due fettuccine con il tartufo, da mo che nun magna. Intanto tu taglia il pane.
VASCO E’ surgelato, come lo taglio, co la sega a motore?
PIERA Se sta a scongelà.
VASCO Ma non l’hai comprato stamattina?
PIERA Quello de stamattina l’ho messo nel congelatore.
VASCO Insomma ne sta casa er pane fresco nun se magna mai? Quanno la interrompemo sta catena der freddo?
PIERA Aho, falla finita e taglia il pane. Mo pure le purci c’hanno la tosse.
SANTE Ma che state a baccajà? Ce la famo a mangià tranquilli na bona volta?
PIERA Mettete a sedè rilassato che mo ce devi raccontà?
VASCO Se l’è portato?
SANTE Se, se, ma nun posso dire niente, segreto professionale, segreto istruttorio. Poi nun me va de parlà de particolari raccapriccianti all’ora de cena, ve passerebbe la fame voi nun sete abituati.
PIERA Vasco tiè, porta ste frittate e ste fettuccine cor tartufo ai cani de zio Francesco, che papà oggi nun magna.
SANTE Ma che fai me ricatti? Guarda che nun è na storia pe tutti li stomaci.
VASCO Io digerisco tutto.
SANTE Questo lo so, purtroppo a spese mie.
PIERA Ma non volemo sapè come li ha ammazzati che ce lo sapemo, ma perché? Che javevano fatto quelli cristiani?
SANTE Niente! Nun javevano fatto un bel niente. Lo avevamo sospettato no? Ammazzava li mariti perché ce piacevano le vedovelle.
PIERA E c’ra bisogno de ammazzà? E’ pieno de signorine…
VASCO Dimo zitelle!
PIERA Tutte belle, pulite, acchittate co li sordi sotto ar materazzo, nun c’aveva che da sceglie.
SANTE Il problema era proprio qui. Lasciamo perde li particolari che è meglio.
PIERA Vasco portece pure la crostata a zio Francesco.
SANTE Vabbè! Tutto è cominciato qualche anno fa co la morte der carbonaro.
VASCO Me ricordo, ma quello je scappata la motosega e s’è quasi tajato in due da solo.
SANTE Infatti da solo. Settimio nun c’entra. Ma ar funerale c’era con la moje, è cominciato tutto li, quanno è annato a fare le condoglianze alla vedova. Dice che questa distrutta da la morte der marito nun s’era lavata da qualche giorno e fetava, poi c’aveva n’alito che scappaveno pure le mosche. Ma s’era accorto che questo a lui lo eccitava. E da quel momento s’è messo a frequentà li funerali e abbraccià le vedove e non solo a “Rocca”.
VASCO Annava pure in trasferta.
SANTE Se li faceva tutti, quanno moriva un amico, un parente, poi ha cominciato pure co l’estranei.
PIERA E perché ha cominciato ad ammazzare?
SANTE Quando hanno cominciato a scarseggià li funerali, ha cominciato a procuralli lui. Io nun ce volevo crede, allora ho telefonato a quell’amica mia “criminologa”.
PIERA Così hai trovato la scusa pe’ richiamalla, io te metto le fettuccine per cappello.
SANTE E’ stata una telefonata professionale, volevo sapere che tipo de sindrome poteva essere, m’ha detto che ce ne so’ un sacco legate alla puzza, all’odore. Quella de Settimio se poteva avvicinà alla “sindrome di Samo” Insomma quelli che so’ attratti dai malati tipo lebbrosi, appestati senza paura de attaccassele malattie.
VASCO Beh, lui rischiava poco! Al massimo se attaccava la puzza.
PIERA Sto disgraziato! Sto fetente! Ce devono da’ l’ergastolo a vita.
SANTE Vabbè mo nun t’arabbià.
PIERA Hai capito sto n’famone, te voleva ammazzà pure a te. Ma perché puzzo io? Che c’ho la fiatella?
VASCO Solo quanno fai er soffritto per la matriciana.
SANTE (dando uno scappellotto a Vasco) Un po de rispetto! Poi nun potete sapè quello che ha trovato Apolloni a casa sua, le peggio porcherie appartenute alle vedove roba da nausea, s’e sentito male pure lui che è cinghiale.
PIERA (un poco seccata) Adesso basta! Metteteve a sedè che metto in tavola.
SANTE Per me no, a forza de parlà de schifezze m’è passata la fame,
VASCO Quelle de papà dalle a me. Che tengo na fame, c’ho lo stomaco…
SANTE Foderato de amianto.

(la musica attacca sulle ultime battute e va in crescendo con Piera e Sante che discutono, si intuisce dalla pantomima di Piera che vuol far sentire che non puzza, mentre Vasco al centro della scena mangia con grande appetito e voracemente).

FINE