VISITE FUORI ORARIO

di

ROBERTO RUSSO



PERSONAGGI

Emma Goscè
Il signor Lofino




I ATTO

(Scena: interno di ufficio. La luce di un primo pomeriggio estivo filtra attutita dalle tendine poste alle grandi finestre che occupano lo sfondo. Fra la prima e la seconda finestra, in posizione leggermente più avanzata, c'è un pilastro dietro al quale, appoggiato sul bordo del finestrone di destra, si indovina un panno bianco che copre qualcosa di non visibile. Il davanzale delle finestre è in comune ed è costituito da un lungo bancone. Sul bancone sono appoggiati in ordine sparso fogli, fascicoli, cartelline e contenitori per fogli: alcuni fra questi elementi formano delle colonne disseminate un po' qui, un po' lì.
A sinistra della stanza, quasi in proscenio, addossata al muro, una porta. Da destra partono due lunghi e alti scaffali che seguono un tracciato parallelo ma leggermente sfasato e puntano verso il centro della scena. Su ognuno di essi lunghe teorie di contenitori di cartone su ognuno dei quali è impressa una data e dei numeri.
Al centro della scena: una scrivania di qualità modesta (un misto fra legno e metallo), al di là c'è una sedia girevole con braccioli decisamente pretenziosa, al di qua due sedie di pelle nera poste l'una di fronte all'altra. Sulla scrivania ci sono un portapenne ed un telefono di foggia non recentissima, grigio, il filo della spina termina presso il pilastro. La scena è vuota. Da sinistra, fuori scena, si odono delle voci e dei passi concitati di varie persone).


1° VOCE E' ora! Si firma!
2° VOCE C'è il foglio?
3° VOCE Starà girando...
1° VOCE Come...."sta girando"!
2° VOCE E che ne so! Starà girando!
4° VOCE Ma è presto!
1° VOCE Si firma!
(Trillo di campanello)
2° VOCE Aprite!
3° VOCE Sarà Sebastiano con il foglio!
(Nuovo trillo)
1° VOCE Chiamate Sebastiano!
2° VOCE Vuoi aprire!? Sarà lui!
1° VOCE Da quando c'è questo....e che diamine! Niente di meno! Se li nasconde i fogli!
(Rumore di passi, apertura di porta metallica)
1° VOCE E meno male, Sebastià!
VOCE SEBASTIANO E' ancora presto!
4° VOCE Gliel'ho detto!
1° VOCE Dai qua! (pausa) Arrivederci!
(Rumore di porta metallica che viene chiusa)
2° VOCE (ridendo) L'ultimo a entrare, il primo a uscire!
VOCE SEBASTIANO Quello mi farà cacciare!
4° VOCE Il rientro di pomeriggio è una croce!....ve lo dicevo che era presto!
3° VOCE Prepariamoci và, se ne parla domani.
VOCE SEBASTIANO Chi c'è rimasto ancora?
2° VOCE Lofino, in archivio.
VOCE SEBASTIANO E avvertitelo!
3° VOCE Lofino! Preparati....Lofino!
(Da dietro gli scaffali si ode una specie di grugnito)
4° VOCE Lofino! Fra poco si firma!
3° VOCE Lofi'! Chiudi baracca e burattini! Se ne parla domani!
4° VOCE (più vicina) Lofino! Mi senti! Lofino!
LOFINO (dietro gli scaffali, brusco) Come le pecore al pascolo!
3° VOCE Lofino! Mi senti?
(Lofino esce dallo spazio compreso tra i due scaffali, è di corporatura normale, brizzolato, con occhiali sulla fronte, indossa un pantalone blu e una camiciola bianca a mezze maniche troppo larga per lui. L'uomo provocatoriamente si mette a belare).
4° VOCE Lofino!
3° VOCE Che fa?
4° VOCE La pecora! Lofino!
LOFINO Beeee! Beeee!
3° VOCE Non ci sta più con la testa.
4° VOCE L'archivio ti fa male!
LOFINO (ad alta voce) Le pecore al pascolo! Sto venendo!
4° VOCE Ha sentito!
3° VOCE E meno male, và!
(Lofino ha tra le mani un contenitore per fogli molto pesante, si avvicina al tavolo e a fatica lo appoggia sulla scrivania, sbuffa, scioglie gli spaghi che lo chiudono, con cura inforca gli occhiali, trae una cartellina rosa dal contenitore e l'avvicina agli occhi. Posa sul tavolo la cartellina, prende dal tavolo un foglio scritto e lo osserva, dopodichè prende nuovamente la cartellina e la confronta meticolosamente con ciò che è scritto sul foglio. Sospira con aria soddisfatta. In quel mentre, trillo alla porta. Rumore di porta metallica che viene aperta, Lofino riprende a leggere aprendo la cartellina)
VOCE SEBASTIANO Chiama Lofino!
3° VOCE Non risponde!
4° VOCE Oggi Lofino fa lo spiritoso!
LOFINO (continuando a leggere, ad alta voce) Non so firmare! Analfabeta!
VOCE SEBASTIANO Un momento....vado a chiamarlo.
(Lofino poggia la cartellina sul tavolo con aria perplessa, poi si anima e si avvicina al pilastro, alza il panno, lo riabbassa, spia dalla tendina di destra, ritorna alla scrivania, ripone la cartellina nel contenitore)
VOCE SEBASTIANO (più vicina) Lofino, c'è una signora che ti cerca!
LOFINO E' finito il tempo! Ripassate domani....
VOCE SEBASTIANO E' una cosa urgente.
LOFINO .....o dopodomani! Meglio se fra tre giorni! (prende il contenitore e sparisce nell'intercapedine fra i due scaffali)
VOCE SEBASTIANO Scherza...non vi preoccupate, rivolgetevi a lui....
(Rumore di passi che si allontanano. Si apre la porta di sinistra e si vede la testa di una donna di trenta, trentacinque anni. Entra, indossa un vestito color sabbia. La donna porta sotto il braccio degli incartamenti, sbircia con aria perplessa)
EMMA E' permesso? (non ottiene risposta, e chiude la porta alle spalle) Signor archivista! (pausa) Signor Lofino, si può? (avanza e poggia le cartelline su una delle sedie di pelle, sbuffa, si guarda attorno con aria seccata) Signor.....
VOCE LOFINO Siete fuori orario, il pubblico lo riceviamo dalle nove a mezzogiorno.
EMMA Lo so...
VOCE LOFINO E allora?
EMMA Cosa?
VOCE LOFINO E allora se lo sapete tornate domani o dopodomani.
EMMA E' per una cosa urgente, voi avete ragione....
VOCE LOFINO Quindi discorso chiuso, se ho ragione e se lo sapete...
EMMA I vostri colleghi...
(Lofino esce dall'intercapedine con aria sarcastica)
LOFINO I miei colleghi sono sempre i primi a scappare quando si deve uscire e sono anche i primi a lavarsene la mani per inguaiare gli altri.
EMMA Voi avete ragione...
LOFINO E due!
EMMA ....ma se poteste essere così gentile! E’ per una cosa molto urgente...solo pochi minuti...
LOFINO (si avvicina alla sedia, borbotta) Quando il pubblico reclama gentilezza, è sempre una fregatura (Lofino stende una mano e la donna gli porge subito un foglio che l'uomo inizia a leggere) Roba di pochi minuti! Lo sapevo che c'era la fregatura! Voi poi venite come la santarellina all'altare a chiedere la grazia.
EMMA Mi sembra che la stiate facendo un po' troppo lunga! Due minuti e me ne vado...certo non mi sto divertendo....
LOFINO Neanche io se è per questo.
EMMA Allora mi potete capire.
LOFINO Non sono tenuto, comunque...(abbassa il foglio, si tira su gli occhiali, si appoggia alla scrivania) Che volete?
EMMA Mi chiamo Goscè....Emma Goscè...(pausa) Forse già una volta...
LOFINO Non conosco nessuno, in archivio non siamo tenuti, per quello ci sono già i segretari di sezione.
EMMA (risentita) Sono una procuratrice.
LOFINO (sarcastico) Una praticante...
EMMA Procuratrice!
LOFINO (c.s.) Praticante...da un avvocato...commercialista?
EMMA (c.s.) Esattamente!
LOFINO (sedendosi) Brutta razza! Commercialisti...o imbroglioni o arruffoni.
(La donna si alza di scatto)
EMMA Caro signor....signor...
LOFINO "Lofino". Non mi riferivo a voi, non vi conosco nemmeno, figuratevi se potevo permettermi...ciò non toglie....comunque, ditemi.
EMMA (si siede) Una cliente dello studio ha bisogno del verbale di una decisione.
LOFINO (riprendendo il foglio consegnatogli poco prima dalla donna, legge) Ambrosino Anna?
EMMA Sì.
LOFINO Ricorso numero 647 dell'86?
(Emma fa cenno di sì con la testa)
LOFINO (scorre il foglio, si ferma, guarda la donna, sorride) Discusso il 14 novembre dell'89?
EMMA Esatto.
LOFINO (sbrigativo, levandosi gli occhiali) Signora cara, per questo ci sono le sezioni, tornate domani, faranno una ricerca...
EMMA Ho già parlato con il signor Gaudieri...
LOFINO (amaro) Gaudieri...e allora?
EMMA Il segretario della 14° sezione.
LOFINO (c.s.) Lo conosco, lo conosco.
EMMA Mi ha detto che l'incartamento completo è qui, in archivio, avrete qualche contenitore di pratiche, qui!
LOFINO (indicandole i due enormi scaffali) Che ve ne pare?
EMMA Insomma, ritrovare questa decisione non sarà mica impossibile!
LOFINO Quasi impossibile...(riprende il foglio, legge) Nell'89 il sistema informatico ancora non c'era....
EMMA E allora?
LOFINO Si faceva tutto a mano, si segnavano gli estremi sugli elenchi.
EMMA In ordine...
LOFINO ....sparso, completamente sparso, così come venivano...(rilegge il foglio, perplesso, e poi, compreso, lo restituisce alla donna) Tornate fra dieci giorni.
EMMA Dieci!?
LOFINO Anche sette, ce la dovremmo fare se qualcuno mi aiuta...
EMMA Ma è impossibile! La nostra cliente ne ha urgente bisogno!
LOFINO E che sarà! Per una settimana non muore nessuno!
EMMA La causa fu discussa e la Commissione diede ragione alla cliente...
LOFINO E allora di cosa si preoccupa!
EMMA ....ma l'esattore di quella decisione non ne ha mai saputo nulla e ci ha comunicato che domani mattina si presenterà alla porta della signora per pignorare...
LOFINO .....e voi spiegategli la situazione.
EMMA E da quando gli esattori ascoltano?
LOFINO Ora fate anche polemiche!?
EMMA (provocatoria) Da quanto tempo lavorate qui? Due, tre giorni al massimo!
LOFINO (amaro) Quasi trentacinque anni....trentacinque...e voi forse non eravate nemmeno nata.
EMMA Per questo pomeriggio devo avere la copia della decisione!
LOFINO (si alza calmo e va verso la finestra) Voi siete giovane...
EMMA Non vi permetto!
LOFINO ....laureata e sicuramente conoscete la materia...(si avvicina al panno bianco) ma in questo momento vi sfugge un particolare...(alza il panno, guarda) secondo la legge il rilascio della copia di una decisione (abbassa il panno, torna alla sedia) può avvenire entro dieci giorni dalla richiesta, dieci...ed io che ve ne ho proposto sette vi ho già fatto una cortesia.
EMMA Ma la cliente...
LOFINO (stravaccandosi sulla sedia) La signora Ambrosino Anna fra sette giorni andrà a spignorare la sua roba con la sua bella decisione, e noi ci saremo risparmiati una fatica inutile....
EMMA Quanto la fate facile! Vi giuro che da quando lavoro allo studio dell'avvocato....e non è da un giorno, non mi era mai capitata una cosa del genere!
LOFINO (distratto) In quale studio lavorate?
EMMA Lo studio Vinner...
(Lofino, come colpito dal nome, si mette a sedere più composto)
LOFINO Vinner!? L'avvocato Vinner?
EMMA Sì.
LOFINO L'avvocato che ha lo studio nella piazza del castello?
EMMA Proprio lui.
LOFINO (riprende la carta) Potevate dirlo subito...
EMMA Non me l'avete chiesto...
LOFINO (legge la carta) Seduta del 14 novembre '89, decisione 358...l'avvocato è persona degnissima.
EMMA Un ottimo professionista.
LOFINO Un pezzo di pane e una grande persona...vediamo cosa si può fare (si alza, meditabondo) Mi sembra...(si avvia verso l'intercapedine, scompare, la sua voce si udrà dall'interno)...proprio ieri hanno portato due contenitori di "sordomute"...(Emma sorpresa volta il capo) dalle sezioni...Questa no...(con lo sforzo di chi preleva un peso)....88\89...quest'altra, vediamo...(riappare da dietro gli scaffali con un enorme contenitore)...se non c'è, ci toccherà aprire i libroni...
EMMA (si alza) Volete un aiuto?
(Lofino fa cenno di no e con un ultimo sforzo poggia il pesante contenitore sul tavolo, fa spazio sul ripiano e scioglie i nodi)
LOFINO Speriamo bene...Allora (inizia a guardare le cartelline una per una)
EMMA (si siede) Perchè le avete chiamate così?
(Lofino si ferma interdetto a guardarla)
EMMA Le pratiche, avete usato una parola...
LOFINO (ridendo, riprendendo a guardare le cartelle) Ah! Le sordomute! E' un mio modo di dire...(si ferma preoccupato) Se vi offende...
EMMA Ma no! E' strano...
LOFINO Le sordomute, con decenza parlando, sono i pezzi di carta che non vi dicono niente.
EMMA E che dovrebbero dire?
LOFINO (si ferma e la guarda) Molte cose, molte storie, perchè tutte le carte, quelle sugli scaffali, quelle sulla finestra, parlano di cose e di persone, è come un romanzo....ma bisogna saperle leggere.
EMMA E queste, invece?
LOFINO Queste sono mute e anche sorde (la donna ride, Lofino riprende la ricerca)...sono troppo nuove, ancora non ci parlano...sono situazioni...c'è qualche fatto...ma non sono storie, deve passare del tempo, molto tempo per capire cosa è successo e per sapere che fine hanno fatto le persone (si ferma, si schermisce con un sorriso) Ora forse mi giudicherete un po'...vi sembrerà assurdo..
EMMA Ma no! Con l'esperienza che avete!
LOFINO Trentacinque anni, cara dottoressa...(si ferma perplesso) ...o dottore?
EMMA Fa lo stesso...comunque?
LOFINO Trentacinque anni...(con decisione riprendendo la pratica) Ma non mi posso lamentare...
EMMA Che dicevate delle pratiche?
LOFINO Le pratiche!?
(Emma fa cenno di sì e tocca l'ingente gruppo di cartelline)
LOFINO Ah! Sì....uno poi perde il filo...
EMMA "Mi sembrerà assurdo"....cosa?
LOFINO (ricordando all'improvviso) Ecco! Sapete perchè le sordomute vi raccontano niente o poco? (attende la risposta di Emma che scuote il capo, poi continua fra sè) E certo, che ne potete sapere...(si guarda attorno circospetto come temendo che qualcuno possa ascoltarlo, si sporge attraverso il tavolo, Emma a sua volta si fa attenta avvicinandosi anch'essa) perchè qua dentro ci sono persone vive!....Troppo vive!
EMMA (sbigottite) Perchè solo le morte....?
LOFINO Preferibilmente morte, ma non solo...(riprende a sfogliare le cartelline) Certo le persone morte hanno una storia completa e quindi ci dicono più cose (ancora con aria circospetta) Ci pensate: queste sono le ultime cose che hanno scritto da vivi e le carte parlano per loro! (ritorna normale, riprende a cercare) E' un lavoro interessante.
EMMA (ancora sorpresa, dopo una breve pausa) Insomma solo le persone morte...
LOFINO Ma no vi ho detto! Anche le vive sono interessanti ma non queste...quando è stato discusso il ricorso della vostra cliente?
EMMA Novembre dell'89.
LOFINO (con aria di sufficienza) Tre anni...tre anni e mezzo fa...e nessuno ha fatto appello contro la decisione di primo grado?
EMMA Che mi risulti...
LOFINO Che significa "che mi risulti"! Siete o no il legale?
EMMA (intimidita) No, non c'è stato ricorso.
LOFINO Figuriamoci, è finito tutto in primo grado, il ricorso è solo di tre anni fa...cosa volete che ci racconti una carta così?! E' sordomuta. (continua a cercare)
EMMA (si guarda attorno) Quanta polvere!
LOFINO Vi piace?
EMMA Insomma....
LOFINO Siete allergica?
EMMA No.
LOFINO E allora non c'è problema (si ferma a guardare la pratica) Mi dite il numero della decisione?
EMMA Sì...647.
LOFINO (con aria di sopportazione) Quello è il ricorso...la decisione, il numero.
EMMA Scusate...sì....358...
LOFINO Eccola! (la trae fuori)
EMMA Meno male...posso? (Lofino le fa cenno di aspettare, legge la pratica)
LOFINO Qui c'è scritto: Ambrosino Anna in Kolver...
EMMA E' lei, fatemi dare uno sguardo (allunga la mano per prendere il foglio, Lofino glielo sottrae)
LOFINO Voi mi avete detto Ambrosino Anna.
EMMA Coniugata Kolver!
LOFINO (apre la pratica) Ah! E' sposata con uno che si chiama Kolver.
EMMA Era sposata.
LOFINO (ammiccando) Divorziata?
EMMA Vedova! (riesce ad impadronirsi del foglio, legge)
LOFINO (aggiustando e pareggiando le altre pratiche del contenitore) Vedova di uno straniero...tedesco doveva essere...quanti anni ha?
EMMA (infastidita) Quasi sessanta.
LOFINO Anch'io! L'avrà conosciuto dopo la guerra.............oppure durante..............forse collaborava con i tedeschi...(incuriosito) Oppure l'ha conosciuto in vacanza? Forse in riviera....
EMMA (immersa nella lettura) Non lo so.
LOFINO (amichevole) Voi dovete scusarmi....
EMMA (dura, senza guardarlo) Figuratevi.
LOFINO Mi piace scherzare, sono un tipo....giocherellone.
EMMA (c.s.) Fate bene.
LOFINO Mica si può sempre drammatizzare? E che vita sarebbe! Bisogna anche un po' divertirsi...Io mi prendo questa libertà perchè l'avvocato Vinner è una persona d'oro, ci conosciamo da venti anni....ma che dico, trenta! Proprio all'inizio della Commissione....
EMMA (distratta, alzando appena la testa) Ah sì?!
LOFINO Trent'anni, pare adesso (resta meditabondo)...quindi se scherzo con voi mi pare un po' di scherzare con lui...
EMMA (gelida, guardandolo) Veramente preferirei...
(E' interrotta da voci che provengono dall'esterno)
2° VOCE Lofino!
(Lofino le fa segno di tacere)
3° VOCE Che dice?
2° VOCE Lofino!....Niente, non risponde!
3° VOCE Si fa notte, Lofino!
2° VOCE Sebastiano è andato a chiudere gli uffici del secondo piano...
3° VOCE Lofino! Ce ne andiamo!
EMMA E' tardi....
LOFINO (a bassa voce, guardando l'orologio) Continuate, continuate....
2° VOCE Buon lavoro, Lofino!
(Le voci si allontanano, ridendo, poi cessano)
EMMA (leggendo, di fretta) Solo un momento....(scorre il foglio)
LOFINO Fate pure.
EMMA (termina la lettura) Bene, è tutto chiaro (ripone il foglio che viene subito preso da Lofino)
LOFINO (con voce stentorea) "La Commissione accoglie il ricorso!" (sorridendo con scherno e buttando il foglio sulla scrivania) Và và, si è sprecato 'sto relatore! (Emma ride e riprende il foglio) Voglia di lavorare saltami addosso!
EMMA Per me va bene così. "Accoglie il ricorso" e tanti saluti!
LOFINO (prendendo un'altra cartellina e aprendola) E' una relazione quella? E che soddisfazione c'è?
EMMA L'importante è quello che dicono.
LOFINO Appunto! Due parole insignificanti!....(apre il foglio che ha fra le mani) Sentite un po' qua...
EMMA (con aria supplichevole) Signor Lofino!
LOFINO E non è nemmeno fra le migliori, è una delle sordomute...però volete mettere....!
EMMA (c.s.) Per piacere!
LOFINO (con voce ispirata legge) "La Commissione di 1° grado riunitasi in data 20 marzo 1987 nel pieno del suo organico e alla presenza del Signor Presidente Federico Bacher..." La sentite la differenza?
EMMA (c.s.) E' tardi anche per voi!
LOFINO (non le dà ascolto e continua in un crescendo di ispirazione) "Per le sopraddette ragioni e in virtù del D.P.R. 600 del 1973 nonchè D.L. 20 febbraio '75, la Commissione rigetta l'istanza in quanto incompatibile con i motivi sopra addotti".....(si ferma, compreso) E' armonia...Questa è una decisione, cara dottoressa! (Emma sbuffa, Lofino rimette la pratica nel contenitore) E' una forma di rispetto! Lo Stato mi paga? Mica posso rubare lo stipendio! Vorrei proprio vedere quelli che dicono che gli statali non lavorano.
EMMA Non ho mai detto questo!
LOFINO Non mi riferisco a voi, per carità! Una collaboratrice del nostro caro avvocato Vinner! Parlo di quelli che scrivono che nello Stato non si fa niente....i giornali...la televisione...venissero un po' qui in archivio! E ci rimanessero per trentacinque anni a catalogare...a rassettare come ho fatto io!
EMMA Avete ragione...ma non avevate fretta? Sapete, dovrei rientrare allo studio, vi ringrazio per la vostra disponibilità....
LOFINO (richiudendo il contenitore e allacciando gli spaghi sciolti) La fretta...non serve avere fretta...le cose riescono male e si deve cominciare daccapo...e poi, che fretta dovrei avere ?
EMMA Ce l'avrete una casa!
LOFINO Beh, certo...(sorride malizioso) vi aspetta qualcuno? 
EMMA (fredda) Sinceramente sì e non vorrei che aspettasse troppo!
LOFINO (prende sotto braccio il contenitore) E lasciate che aspetti! Non ve ne pentirete mai troppo...
EMMA E voi?
LOFINO (senza rispondere direttamente si avvia verso i due scaffali) Con la fretta niente cambia. Siamo diventati vecchi, io e le carte...ma non mi dispiace, ho conosciuto molte più persone e molte più cose qua che non uscendo a perdere tempo a passeggiare! (si gira e, con fare amichevole) Non mi riferisco a voi, anche l'avvocato non sopporta quel tipo di persone....(scompare dietro gli scaffali, la voce si udrà dall'interno)....quelle che corrono di qua e di là e pensano di cambiare il mondo...(Emma sbuffa vistosamente) come se il mondo aspettasse proprio loro per essere cambiato...quando gira sempre nello stesso modo e sempre nello stesso posto rimane. Non vi pare?
EMMA (sbuffa e poi, distratta) Certo, certo...
LOFINO (nella voce una nota di fatica) Si può anche diventare ricchi...ecco fatto...a posto...(la voce si fa più vicina) e allora? C'è un altro ricco, ecco tutto...(sbuca fuori dall'intercapedine) L'importante è che non ci càpitino disgrazie, siete d'accordo?
EMMA Dite bene, ma adesso pensiamo...
LOFINO (si avvicina al tavolo) Uno, poi, mica pretende la luna, vuole solo essere tranquillo. (Emma si tuffa nella lettura per scoraggiare ogni dialogo, ma Lofino imperterrito continua) Poi mi fanno ridere quelli che mi dicono :"Ma come, Lofino, trentacinque anni in mezzo alla polvere e che hai visto? Mica è campare? ” Cretini! Ho visto tanto che loro.....neanche dopo dieci vite! (si avvicina piano alla donna e le sussurra all'orecchio, misterioso) Io ho assistito!
EMMA (colta di sorpresa, sobbalza) Cosa?
LOFINO Ho assistito!
EMMA A che cosa?
LOFINO Centinaia di storie e come spettatore....Lofino!
EMMA (riprendendo a leggere) Se questo vi rende felice...
LOFINO Ma perchè, gli altri che fanno? (duro) Voi che fate?
EMMA Io!?
LOFINO Voi che fate? Lavorate allo studio dell'avvocato....
EMMA Lavoro, mi muovo...
LOFINO Assistete! Anche voi...
EMMA Ma io cerco...
LOFINO (sarcastico)....di fare....di migliorare....
EMMA Certo....i clienti...
LOFINO Ecco! Assistete alle storie dei vostri clienti!
EMMA Cerco anche di migliorare le loro condizioni...
LOFINO Avete mai cambiato la vita di qualcuno?...sinceramente...eliminate i parenti...amici e fidanzati...
EMMA (confusa) No.
LOFINO Quanti altri assistenti ci sono da Vinner?
EMMA Ma è un interrogatorio!
LOFINO Voglio solo dimostrarvi...quanti assistenti?
EMMA (seccata) Tre.
LOFINO Più voi...sono quattro...sapete che significa?
EMMA (a braccia conserte) No!
LOFINO Voi avete assistito sì e no a un quarto delle storie dei clienti, che non sono nemmeno vostri ma di Vinner.
EMMA E allora?
LOFINO Io ho assistito alle storie dei clienti di tutti...dico, tutti! gli studi legali della città!...
EMMA (ironica) E' chiaro che cercate l'applauso.
LOFINO Vi siete offesa...dovete scusarmi ma con le persone simpatiche io sono sincero...
EMMA E meno male che vi sono simpatica!
LOFINO Molto! E da quando mi avete detto che lavorate con Vinner ancora di più...(risolino di Emma, Lofino puntualizza)...per la stima di tanti anni che mi lega all'avvocato, s'intende...
EMMA E certo! Vogliamo lavorare?
LOFINO Subito! (si siede) Eccomi qui!
EMMA Avete un foglio? Vi scrivo la richiesta.
(Lofino apre un cassetto della scrivania e le porge un foglio, la donna fa per prenderlo, Lofino glielo sottrae e, con fare misterioso)
LOFINO L'archivio è una miniera......sorprendente! (La donna cerca di afferrare il foglio, ma Lofino gesticolando rende vani i suoi tentativi) Di solito si pensa che dove c'è tanta carta ci siano solo tarme, che a dire la verità ci sono, o topi...
EMMA (spaventata ) Topi?! (si guarda attorno)
LOFINO Una volta...tre o quattro topolini...poi c'è stata la disinfestazione, da allora niente...
EMMA (esasperata) Mi date il foglio?
LOFINO (come se se ne fosse reso conto solo allora, con un gesto di scusa le porge il foglio, riprende con fare misterioso) Ci sono pezzi storici...pensate, le carte degli antichi Banchi!
EMMA (senza alzare lo sguardo dal foglio) E come mai sono qui?
LOFINO Mistero!
EMMA Quando si trasloca si trovano le cose più strane....
LOFINO ....contratti dell'epoca...cessioni...donazioni di centinaia di anni fa...da uomini che allora erano vivi e che ancora parlano!
EMMA (ridendo) Un prodigio giuridico! Cadaveri nella parte di notai.
LOFINO (ispirato, a memoria) "Et sicut donationem regio imperio...(Emma lo guarda sorpresa) acri dugento de mirabili terra cum pascoli et silva eccellentissimo messer Agnoli"
EMMA Le avete lette, allora!
LOFINO (citando a memoria) "Revoca de la proprietà, requisizione de 300 acri contra li rei di Stato de la cosiddetta ripubblica..."
EMMA Fatemeli vedere!
LOFINO Sono cose belle? Che ve ne pare?
EMMA Se me le mostrate vi saprò dire..
LOFINO E' impossibile, non è per cattiveria, ma sono pezzi storici, unici addirittura, non so come siano capitati qui ma fanno parte della mia biblioteca personale...figuratevi che anch'io li consulto raramente...si possono rovinare...
EMMA Se poteste fare un'eccezione...anche l'avvocato vi sarebbe grato...
LOFINO ...è fuori discussione...anche l'avvocato mi capirebbe.
EMMA (con dispetto) Allora facciamo presto.
LOFINO Sto aspettando la richiesta.
EMMA (stizzita) Sto scrivendo!
LOFINO Bene.
(Pausa, la donna scrive, Lofino osserva)
LOFINO Gradite un po' di caffè?
EMMA Non disturbatevi!
LOFINO Nessun disturbo, se volete...
EMMA Non voglio caffè!
LOFINO Bene. (si alza) Io invece...(va verso la porta, si ferma) A quest'ora..(guarda l'orologio, rassegnato) Niente caffè. Io mi servo di solito al secondo piano...
EMMA (indifferente) Molto interessante.
LOFINO E sapete come chiamo la combriccola del caffè? "La parrocchia del secondo piano"....
EMMA Molto divertente.
LOFINO Perchè ce ne sono altre...io partecipo alle spese di quella...(resta a fissare la porta)
EMMA C'è poca luce!
(Lofino si guarda attorno ma resta fermo)
EMMA Le tendine, per piacere!
LOFINO (avviandosi al finestrone di sinistra) Come volete...(alza le tapparelle) Va bene così?
(Emma gli fa cenno di alzare anche quelle del finestrone di destra)
LOFINO (passando al finestrone di destra, si ferma titubante prima di alzare la tendina) Siete sicura? Il panorama non è granchè...a molti dà fastidio.
EMMA Vi ho chiesto del panorama, forse? E allora, per cortesia, alzate la tendina.
LOFINO ...poi non vi lamentate, lo dicevo per voi.
(Lofino alza le tendine e appare di fronte una collina sovrastata da un cimitero, si individuano perfettamente delle cappelle).
EMMA (dà uno sguardo e poi, sarcastica) Che allegria!
LOFINO (stringendosi nelle spalle) V'avevo avvertito, se volete....
EMMA Lasciate così che va bene.
LOFINO (voltandosi a guardare la collinetta) Dall'altro lato si vede il carcere.....
EMMA Ne avete di scelta!
(Lofino va di nuovo alla finestra e abbassa la tendina quel tanto da non rendere visibile il cimitero, si allontana di qualche passo per meglio osservare il suo operato)
LOFINO Così va meglio, c'è luce (si guarda attorno)....e quello che non si vuole non si vede (guarda la donna che non fa commenti)...anche se quelli sono gli unici che non danno fastidio. (Pausa, improvvisamente vivace) Dall'altra parte si vede...
EMMA (gelida)....il carcere!
LOFINO ....quello è proprio di fronte, no...più lontano si vede anche il castello!
EMMA (rileggendo quello che ha appena scritto) Ah sì?!
LOFINO Molto da lontano però.....
(Emma è immersa nella lettura, Lofino con le braccia dietro la schiena fischietta e poi lentamente gira attorno alla scrivania ponendosi proprio alle spalle della donna che non si è accorta di questi movimenti. Lofino dietro le sue spalle sbircia il foglio, la donna termina di leggere, alza il capo e non vede nessuno, si guarda attorno)
LOFINO (sussurrando) E le marche da bollo?
(Sorpresa, la donna sobbalza)
EMMA Avete proprio il vizio di prendere la gente alle spalle!
LOFINO Scusate, volevo controllare...siete un po' nervosa. Forse vi imbarazza stare da sola con un uomo...non preoccupatevi.
EMMA E di cosa dovrei preoccuparmi?
LOFINO Di niente, per carità, potrei essere vostro padre....
EMMA (seccata) ...comunque non ho marche con me...
LOFINO E' un problema (gira attorno alla scrivania)...il tabaccaio all'angolo dovrebbe averne...
EMMA Quello all'inizio della salita? (Lofino fa cenno di sì) ...Allora vado...subito.
LOFINO Con tutto il rispetto non posso stare ai vostri comodi...(la donna lo guarda sorpresa) Questo è un ufficio pubblico, già vi ho fatto una cortesia, i miei colleghi sono andati via e anch'io...(guarda l'orologio)
EMMA (smarrita) Dicevate di non avere fretta...
LOFINO Questo non significa che abbia tempo da perdere...
EMMA Ma sono pochi minuti!
LOFINO E cosa ne posso sapere io? E se il tabaccaio è chiuso?
EMMA Non credo.
LOFINO E se lo è? Oppure se c'è folla alla cassa? E se non ha marche da bollo? Sto qui ad aspettarvi tutta la sera?
EMMA (rimettendosi a sedere, smarrita) E allora ditemi voi....
LOFINO Ora non è il caso di avvilirsi...la prassi richiederebbe la marca da bollo sulla richiesta al momento della consegna....Ma una piccola eccezione la possiamo fare....
EMMA Grazie!
LOFINO Però domani mi portate le marche, altrimenti sono guai.
EMMA Non dubitate!
LOFINO (traendo con gesti sapienti un foglio dalla cartellina) Vi faccio la fotocopia della decisione.
EMMA Grazie ancora.
LOFINO (squadrando con occhio esperto il foglio) Sono uno a cui piace scherzare, ma se devo fare un piacere ad una dottoressa simpatica...
EMMA Molto gentile.
LOFINO ...non mi tiro indietro (si avvia verso l'intercapedine, scompare, la sua voce si udrà dall'interno) E' solo un momento!....I fogli...
(Emma si guarda attorno)
EMMA Porterò i vostri saluti all'avvocato!
LOFINO Mi raccomando! Ci tengo! Come sta?
EMMA Abbastanza bene (guarda verso la finestra di destra)
LOFINO Certo gli anni passano per tutti! Toglietemi una curiosità....
EMMA (nota dietro al pilastro il panno bianco) Dite pure!
LOFINO Chi vi ha indirizzato a me?
EMMA (si alza circospetta) Il segretario della quattordicesima sezione.
LOFINO (sarcastico) Gaudieri!
EMMA (si avvicina alla finestra) Sì, proprio lui.
LOFINO Brutta persona! Non si dovrebbe dire di un collega ma stategli alla larga...
EMMA (sbircia da vicino il panno) Perchè?
LOFINO Lo so io...ma statemi a sentire...e cosa vi ha detto?
EMMA (cerca di sbirciare ciò che è coperto dal panno) Non trovava la decisione e allora mi ha detto che avrei potuto cercarla in archivio...
LOFINO Solo questo?
EMMA (tocca il panno) Sì...ah, poi ha detto che voi avreste sicuramente risolto il mio problema.
LOFINO Quello c’ha una faccia tosta eterna! Se può evitare di lavorare...tanto ci sono i fessi!...Ecco qua!
(Emma sta per alzare il panno ma dopo avere ascoltato l'ultima esclamazione di Lofino si ritrae, ma non tanto velocemente da rimettersi a sedere. L'uomo, sbucato dall'intercapedine con vari fogli, la sorprende infatti ancora in piedi presso la finestra)
LOFINO (con fare inquisitorio) Che stavate facendo?
EMMA (confusa) Niente.
LOFINO (paterno) Non dite bugie...vi siete alzata per andare alla finestra...
EMMA Così per curiosità.
LOFINO Dicono tutti così e poi non sanno resistere...(alza le tendine, riappare il cimitero) Prima dite che vi dà fastidio (guarda il cimitero)...e poi vi gustate il panorama...
EMMA E' vero.
LOFINO C'è una spiegazione per tutta questa curiosità...voi vedete il cimitero una o due volte all'anno...invece qui lo scenario è fisso.
EMMA (si siede) Deve essere così...
LOFINO Però è confortante! (esce dalla stato di contemplazione, abbassa di quel po' le tendine)... io, poi, sono anche pigro e quando penso che dopo più di trentacinque anni passati qui dovrò spostarmi solo di pochi metri, che vi posso dire.... mi sento piu’ tranquillo!
(Ridono entrambi)
EMMA Mi sembra che stiate un po' correndo!
LOFINO Eh cara dottoressa! Sessant'anni suonati!
EMMA Non si direbbe!
LOFINO (sedendosi) Siete gentile...ma è così, questo è il mio regno. Adesso vedete l'ufficio in queste condizioni....(amaro) non si capisce più niente! Ma trenta anni fa! Eravamo in dieci! Solo dieci persone!
EMMA Addirittura!
LOFINO E lo portavamo avanti noi l'ufficio! Tutto funzionava alla perfezione! Poi, sono venuti tutti questi ragazzini con le loro arie da professori....solo perche’ c’hanno un pezzo di carta....(sarcastico) Vogliono fare i dirigenti!
EMMA Anche Gaudieri.
LOFINO Quello è un'altra cosa!
EMMA Mi pareva che fosse un po' avanti negli anni!
LOFINO E' più vecchio di me di due anni! Ma stategli lontano che è una serpe!
EMMA Va bene! Ma che ha fatto?
LOFINO E' una serpe! Non vi siete mica offesa per quello che vi ho detto dei laureati? (Emma fa segno di no) Non ce l'avevo con voi! Solo che a volte penso che c'è tanta gente che davvero avrebbe bisogno...e invece quelli fanno i generali! (si alza di scatto, con fare misterioso e ammiccante si avvicina al finestrone di sinistra, sbircia fuori, a sinistra, fa segno alla donna di avvicinarsi, la donna è titubante, Lofino ripete il suo gesto, la donna si avvicina, Lofino le fa posto alla finestra e le indica a sinistra un punto) Guardate!
EMMA E allora? C'è una casa diroccata.
LOFINO Guardate meglio, il balcone al secondo piano, a sinistra, in fondo!
EMMA (individuato il punto) Chi è?
LOFINO Stanno suonando...vedete quello con la fisarmonica?
EMMA Mi pare...sì....c'è anche uno con una chitarra...
LOFINO (correggendola) Balalaika! La chiamano così.............sono stranieri...povera gente...stanno lì già da qualche anno...vi rendete conto di come vivono?
EMMA Poveretti!
LOFINO Senza luce e senza acqua...e chissà quanti topi e quanti insetti! Guardate la finestra! Non hanno le tende e ci mettono i cartoni...ci dormono!
EMMA E come fanno?
LOFINO Saranno anche irregolari...ma li dovete vedere la mattina quando escono per lavorare!
EMMA Almeno lavorano!
LOFINO Ai semafori...oppure per strada...accendini e altro, non so bene...forse uno fa il manovale...insomma la mattina escono tutti e cinque puliti, rasati, pettinati...c'è anche una donna con loro...molto giovane, una bella ragazza...insomma...la dignità!...Si lavano anche.
EMMA E l'acqua?
LOFINO Vanno a prenderla a una fontanella e riempiono una specie di tinozza...io li ho visti.
EMMA E non è possibile aiutarli?
LOFINO Un paio di volte con Sebastiano gli abbiamo comprato un po' di roba da mangiare, in scatola naturalmente e gliel'abbiamo portata
EMMA E loro?
LOFINO Ogni tanto mi vedono alla finestra e mi salutano...
(Emma si distacca dal finestrone sospirando, e si siede)
EMMA Mi date le fotocopie?
(Lofino lancia un ultimo sguardo, abbassa le tendine e ritorna alla scrivania. Le dà quattro fogli, la donna li legge con attenzione)
LOFINO Permettete un momento? (prende la cornetta del telefono, Emma alza un attimo lo sguardo, lo riabbassa presa dalla lettura. Lofino forma un numero) “Pronto?...Sono ancora qui...una visita imprevista...una persona dell'avvocato Vinner...”(copre la cornetta con la mano, si rivolge ad Emma) Lo saluta!
EMMA Chi è?
LOFINO Mia moglie, chiede di salutarle l'avvocato!
EMMA Grazie, riferirò. (si reimmerge nella lettura)
LOFINO “Sì...gliel'ho detto...non so a che ora...un'oretta...poi dipende dal traffico.....(polemico) Se va come stamattina anche due ore...ho preso il 109 come al solito, arrivati alla piazza del Castello l'autista si è fermato e ci ha detto di scendere perchè aveva rotto il motore...cose da pazzi!...che ci vuoi fare...bisogna avere un po' di pazienza, è la seconda volta in un mese da quando c'è questo nuovo autista...dici bene! Con che criterio mettono certa gente a guidare i pullman! Siamo saliti sul 35...sì...quello che fa il giro per la Marina...il viaggio è andato bene...abbiamo attraversato la Marina fino al porto, da lì ha svoltato a sinistra per il Municipio, poi ha imboccato la Calata dei Genovesi, e si è trovato nel budello della Strada Catalana...un'altra mezz'ora...in tutto questo poi c'era un animale di tranviere che mi ha chiesto il biglietto, io gli ho fatto vedere la tessera e quello mi ha detto che non riusciva a capire quale nome ci fosse scritto...alla fine mi ha chiesto un documento...(ride)...sì..a me...sono venticinque anni che faccio quella linea...(amaro)...ma quello era un animale...che ci vuoi fare...si vede che così doveva andare...”(la luce si spegne tutto intorno come se il sole si fosse oscurato, solo Lofino resta in luce, mentre ripete) Così doveva andare...(fa il gesto di posare il ricevitore, il braccio gli resta a mezz'aria, entra un fascio di luce molto forte dalla finestra di sinistra e nella cornice di luce sul pavimento si allunga l'ombra di una donna, in una dimensione fra ricordo e sogno: Lofino si volta a guardare e parla gentile e premuroso) Ma per così poco! Sono io che ringraziare (ride)...a furia di sentirvi parlare così! Io ringrazio voi...te soprattutto, questa zona non offre molto e invece voi..............belle persone..Non dirlo! Figurati! Un po' di scatolame...questo è tutto..sapevo che non avevate il frigorifero, non ancora...ma vi auguro......Veramente dovrei rientrare, il collega è già scappato...è così timido Sebastiano! Ma...come fate a vivere qui senza...gia’, la forza della fame. Ma non è il caso! Solo un piccolo pensiero...vi vedo così spesso...(ride) mi sento quasi uno di famiglia....se potessi mi tratterrei...davvero...non ci mancherebbero argomenti ma...non ho tempo...(assorto) E' già molto tardi...allora vado...Sì! Ecco...quando mi vedi alla finestra...un saluto con la mano! Solo questo!...Non ho molta dimestichezza con la gente, anche per me le cose...in famiglia...questione di tempi diversi...come capita spesso...nulla di preoccupante...(stizzito) Ciò non toglie che se fosse davanti a me...proprio come ora vedo te......
(Si volta di scatto con atteggiamento aggressivo a guardare la porta che si spalanca, nello stesso tempo dall'uscio viene fuori una luce molto intensa, la luce della finestra si spegne del tutto. Nella cornice luminosa proiettata sul pavimento si staglia la figura di una donna immobile)
LOFINO ....la mia sposa! Bisognerebbe stabilire un limite di volte per tutto quello che si ripete, oltre quello c’e’ solo l’indecenza! (implorante) Ma è povera gente!...e poi solo una volta!...un paio di buste....ero sicuro che anche tu, sapendo della loro situazione, magari avresti voluto conoscerli! Sapessi in che stato....(stupito) Ma abbiamo di che vivere! Si spendono soldi per tante sciocchezze!....cosa ci è mancato finora?...di cosa ti ho privato? (smarrito)...ho mantenuto ogni promessa...(titubante, china il capo) Cosa credi.....sono giorni che si appiccicano addosso....e mentre li conti diventano anni...li ho sentiti anche prima di te......Scrollarmeli dalle spalle?...(smarrito) Restano tutti bene attaccati! Restiamo calmi,non e’ successo niente ed e’ meglio così, perche’....vedi...qualcuno che ho conosciuto tempo fa....forse da bambino, mi chiede spesso di aiutarlo a venire fuori...(agitato) sussurra...non capisco le parole...cosa abbia voluto dire...non so nemmeno da dove venga fuori questa voce! E poi sento che è dentro di me! (febbrile)....e se anche tu lo conoscessi, fuggiresti perche’ anch'io ne ho paura...lui non è comprensivo...non è un bravo ragazzo che si rassegna! Ma per abitudine si riaddormenta in questi giorni sempre uguali...ed è giusto così, basta sapersi accontentare....(irritato) E ancora Gaudieri! Lascialo fuori quello! Lui e sua moglie campano molto al di sopra delle proprie possibilità! Ma lo so io come finisce questa gente! Ne ho conosciuti molti...Invidia!? ........e cosa ci è mancato? Quante altre cose avrei voluto dirti...e non ne ho avuto il tempo...cosi’ tante che forse sarà meglio dimenticare........
(Va alla porta, la chiude piano, sparisce il fascio di luce e contemporaneamente si riaccende la luce pomeridiana della stanza. Emma solleva il capo dai fogli che sta leggendo)
EMMA Fate bene a lamentarvi del servizio dei tram...
LOFINO (ancora agitato, stranito, fermo presso la porta)...Ve l'ho detto? Sono sposato...
EMMA Sì...comunque anche a me è capitato proprio oggi di aspettare più di mezz'ora.
LOFINO (con voce assente, ritornando verso la scrivania) Con una donna molto malata, dieci anni fa....un infarto....
EMMA Mi dispiace!
LOFINO Adesso sta meglio...non esce mai di casa...e ho anche un figlio
EMMA Mi fa piacere...ora però concludiamo...
LOFINO Fa il poliziotto...lontano....viene raramente....
EMMA Potete sempre sperare in un riavvicinamento...allora le fotocopie vanno bene, dovreste timbrarle per il rilascio.
LOFINO Che pullman aspettavate stamattina?
EMMA Il 2, perchè?
LOFINO Quello che parte dal deposito Garittone, scende dalla collina, svolta alla seconda traversa del lungomare e poi imbocca il viale della Regina....
EMMA Ma come fate!
LOFINO E' la pratica, conosco tutte le linee, da giovane avrei voluto diventare tranviere...
EMMA Ora si spiega!
LOFINO E' una passione, da ragazzo salivo su qualsiasi tram solo per seguire le azioni del conducente...mia madre mi diceva che così perdevo solo tempo.
EMMA I genitori a volte non capiscono.
LOFINO Non capiscono mai...ma è rimasto quest'amore...
EMMA Oggi però c'è un disservizio!
LOFINO E' vero, ma mi sono affezionato anche a quello, capita ogni giorno e quella volta che il tram arriva puntuale mi sembra così strano che quasi...ci resto male...
EMMA Davvero?
LOFINO Ci si abitua ad una situazione, e quella volta che non si verifica vi sentite a disagio....
EMMA Immobili per l'eternità! (ride)
LOFINO Esatto!
EMMA Signor Lofino, pensiamo alla nostra Ambrosino in Kolver...
LOFINO Voi dovete essere una grande persona!
EMMA (sorpresa) Grazie...
LOFINO Le riconosco quelle come voi...serie, intelligenti, profonde...
EMMA Ora non esagerate!
LOFINO D'altra parte una persona dell'avvocato Vinner non poteva che essere così!
EMMA (ironica) Ah! Questo è certo!
LOFINO ...e se non fosse tardi vi farei vedere delle cose molto interessanti...
EMMA E cosa?
LOFINO (quasi bisbigliando) Pezzi di persone!(Emma resta a fissarlo sorpresa) Pezzi di vita! Li conosco benissimo...così tanto che ormai si fanno leggere solo da me...anche i miei colleghi lo sanno Anche Gaudieri!
EMMA Mi sembrava ben disposto verso di voi.
LOFINO E' una serpe, non dategli ascolto!
EMMA Veramente non lo conosco...
LOFINO Fidatevi, meglio così...questi pezzi di persona...
EMMA (ironica) Pezzi di carta!
LOFINO Pezzi di vita...che vivono...Sto bene solo fra loro...
EMMA (seccata) Non capisco quello che dite!
LOFINO Voi li capite quelli di fuori?...La gente...
EMMA Che discorsi! A volte...
LOFINO Spesso? O solo qualche volta?
EMMA (turbata) Non lo so!
LOFINO Siete sulla buona strada, anche per me è cominciato così...un disagio, non sapere cosa dire...poi mi sono accorto che non sapevo più come parlavano....cosa si dicevano...perchè si muovevano in quella maniera o in quell'altra....non posso nemmeno dire di non averci provato...
EMMA E allora?
LOFINO Niente...aprivano la bocca e non li capivo..
EMMA Così volevate.
LOFINO E che differenza fa?...Ma no! Erano altre parole...gli amici? Forse...uno o due...più vicini con questo (si tocca il petto) che con la testa.
EMMA Questa polvere vi è entrata nella testa!
LOFINO ...e forse nemmeno con il cuore...c'era solo quell'abitudine di stringersi la mano o di darsi una pacca sulle spalle...per niente!...Capite? Ognuno non capiva quello che diceva l'altro, nè quello che sentiva, ma passavamo il tempo a sospirare come vecchi...(Breve pausa, ride) e a massaggiarci la schiena...Voi li capite?...Quelli di fuori, dico...
EMMA Non sempre...
LOFINO Ma poi chi l'ha detto che bisogna per forza capirli!
EMMA Pensiamo che tutti aspettino noi...che ci guardino...commentino...
LOFINO L'importante è che non ci càpitino disgrazie, e se proprio non possiamo evitarle...che non siano troppe...(ridendo fra sè) quando poi è tutto così semplice! Uno si affanna per dei pezzi di carta, soldi, diplomi, documenti...fateci caso.
EMMA (si alza, cammina verso la porta.) Così, detto in due parole sembra che stiate parlando di me...
LOFINO Per amor di Dio! Non mi riferivo...
EMMA Non credo di essere l'unica....Quanti anni pensate che abbia? (si avvicina alla scrivania)
LOFINO Non mi permetterei! (La donna lo incoraggia a rispondere) Non so...forse venti...
EMMA Trentacinque..
LOFINO Non l'avrei mai...
EMMA Non dite bugie.
LOFINO Ma vi giuro!
EMMA (va verso il finestrone di sinistra) Niente di originale, una famiglia dignitosa...
LOFINO Questo è bello.
EMMA (con più forza, guarda verso l'esterno e, con voce stentorea) "Pensa sempre a quello che dirà la gente"..."Il decoro dove lo metti?"...."e certo che una figlia laureata è una soddisfazione"..Una bella medaglietta sul decoro di famiglia...le amicizie giuste...le conoscenze adatte...ve l'ho detto, non è una storia interessante.
LOFINO E voi?
EMMA (si volta) Io...cosa?
LOFINO Che dicevate?
EMMA (ritorna a guardare fuori.) E che dovevo dire! Certo, non è più come una volta, un figlio si può far sentire e dire quello che vuole! (ride) Parole! Perchè mentre vi dicono questo, aggiungono che oggi i tempi sono più difficili...
LOFINO E' vero.
EMMA ...bisogna adattarsi...perciò se vuoi protestare fallo pure, ma...la minestra è questa, altro non c'è!
LOFINO Non credo che possiate lamentarvi...
EMMA Sapete cosa volevo fare? Chi volevo diventare?
(Lofino apre le braccia)
EMMA E nemmeno io! (ride) Vedete? Sono talmente istruita su quello che conviene fare, che alla fine non so più cosa veramente volevo fare....
LOFINO E cosa avreste voluto?
EMMA (a passi veloci verso la propria sedia, irata) Non lo so! Non me lo ricordo più! Ma non questo!
LOFINO Ma siete ancora così giovane!
EMMA (c.s.) ....E medaglie al decoro: laurea! e poi...procuratrice! In fondo una portaborse...
LOFINO Ma dell'avvocato Vinner! E poi sono tempi difficili.....
EMMA Vi ci mettete anche voi?
LOFINO ...ma l'importante non è essere ricchi oppure diventare famosi...
EMMA Signore mio! L'unico uomo sulla faccia della terra a pensarla così!
LOFINO Quello che conta è un posto dove nascondermi...
EMMA Magari!
LOFINO ...faccio una vita semplice, chiamatela come volete: una tana, un rifugio..io l'ho trovato!
EMMA (guardandosi attorno) Sarebbe questa, la tana?
(Lofino fa convinti cenni di assenso)
EMMA Certo che in quanto a polvere ci siamo!
LOFINO (insinuante) E voi?
EMMA Per fortuna non sono ancora a questo punto.
LOFINO Voi volete ancora farvi vedere, apparire, migliorare...
EMMA E ci mancherebbe! Non andrà sempre così!
LOFINO E' naturale pero’.....avete avuto delle prove! Ciò che migliora è quello che non si muove...
EMMA Anche i proverbi adesso!
LOFINO ....le cose che cambiano sono quelle che danno piu’ dispiaceri...(Emma ride e si alza) Ma scusate, si dice o no che l'età più bella è quella dell'infanzia? Guarda caso proprio quella dove sembra che non succeda niente, dove il tempo sembra non passare mai.....
(La donna va verso i contenitori posti negli scaffali e guarda le date una per una, come se non desse ascolto a Lofino che continua in tono sempre più mellifluo)
LOFINO ...datemi retta...I vostri genitori sbagliano...i soldi, la carriera, portano dispiaceri, portano novità. Si lasciano i vecchi amici e se ne trovano altri, ma sono troppo nuovi per capirvi...ed il guaio è che voi siete rimasta comunque la stessa.
(Emma non risponde nè si volta, Lofino sta per qualche secondo ad aspettare una reazione che non arriva, allora riprende dalla scrivania il foglio scritto dalla donna, lo osserva)
LOFINO Gradite qualcosa da bere?
EMMA Non mi pare di essere venuta ad una festa...(secca) Signor Lofino, sono qui non so da quanto tempo! Che cos'è, un sequestro di persona?
LOFINO Stavo leggendo...vi ho solo chiesto...
EMMA No grazie. (ritorna a guardare i fascicoli, poi si volta più disponibile) Anzi! Questa polvere mi sta seccando la gola.
LOFINO Cognac...
EMMA (si risiede) Vada per il cognac...ma fate presto!
(Lofino si alza e, repentino, va dietro gli scaffali, Emma tamburella con le dita sulla scrivania)
LOFINO (da dietro gli scaffali) Lo conservo per le grandi occasioni...
EMMA (sbuffando) I timbri sulla richiesta! Ci sono? (guarda il foglio, con fastidio lo getta di nuovo sul tavolo)
LOFINO A proposito della richiesta...volevo dirvi...
EMMA I timbri non ci sono...
(Lofino rientra raggiante con una vecchia bottiglia e due bicchieri di carta)
LOFINO Certo non è l'ideale per questo caldo, ma è proprio speciale!
EMMA Che dicevate a proposito della richiesta?
(Lofino pone la bottiglia sul tavolo, riempie un bicchiere)
LOFINO Dopo, dopo. (porge il bicchiere ad Emma)
EMMA E' troppo!
LOFINO Tutto d'un fiato, vi farà passare l'arsura...(Emma un po' titubante, esegue, tossisce) Brava, proprio così! (riempie di nuovo il bicchiere)
EMMA Un po' forte ma buono....no no....un altro no!
LOFINO Festeggiamo la conoscenza!
EMMA La sapete lunga voi!
LOFINO Il secondo è migliore del primo! (Emma ride ed avvicina il bicchiere alla bocca) D'un fiato! Forza!
(Emma esegue)
EMMA Non sono abituata! (ride) E' francese....
LOFINO D.O.C.! (riempie per la terza volta) E questo è per Ambrosino Anna!
EMMA (ride senza più freni) ....in Kolver...ma è troppo!
LOFINO Fareste un torto alla memoria del signor Kolver ex marito della signora Ambrosino Anna?
EMMA (trattenendo le risate) E che c'entra?
LOFINO I tedeschi trincano che è un piacere!
EMMA (scoppia a ridere) Ma con la birra!
LOFINO E noi ci adattiamo con quello che abbiamo. 
(Emma ride senza freni)
LOFINO Nel ricordo del signor Kolver!
EMMA (saluta militarmente, poi beve di un fiato, è presa da un accesso di tosse, Lofino si siede dietro la scrivania e scruta il foglio scritto da Emma con aria severa, Emma riprende a ridere) Ve l'avevo detto che non ero abituata...non lo reggo! Non bevo mai...o quasi (ride) Chissà cosa mi ha preso...Se ogni granello di polvere valesse una lira, voi sareste un nababbo! (ride senza freni, Lofino serio ogni tanto la squadra al di sopra del foglio. Emma cessa di ridere e poi, triste) Saranno stati i vostri discorsi, quando mi deprimo, bevo....
LOFINO (gelido) Chi è il legale di Ambrosino Anna?
EMMA (lo guarda sbigottita e poi scoppia a ridere) Il signor Kolver!
LOFINO Vorrei sapere chi è il legale rappresentante della signora Ambrosino
EMMA Vinner! 
LOFINO Bene...cara dottoressa c'è un problema....
EMMA (trattenendo a stento le risate) Un altro?
LOFINO Sulla richiesta va la firma del legale, quella dell'avvocato Vinner, oppure una sua delega per la dottoressa Emma Goscè...
EMMA E non c'è?
LOFINO Evidentemente, per cui...(con nonchalance getta il foglio sul tavolo)
EMMA (con uno sforzo per concentrarsi) Non capisco....
LOFINO (alzando la voce) La vostra firma non basta!
EMMA Non sapevo...forse...
LOFINO (seccato) Siamo già fuori tempo, dottoressa!
EMMA Sì...scusate...un momento...e un'autorizzazione verbale?
LOFINO Non è nella prassi...
EMMA (giungendo le mani) Per piacere!
LOFINO (tituba, poi si apre in un sorriso) ...ma farò un'eccezione...
EMMA Grazie! (ride) Siete molto gentile e il vostro cognac....(non riesce a parlare per le risate, Lofino pazientemente si alza, le sposta il telefono più vicino)
LOFINO Prego....
EMMA Sì...grazie.(forma un numero, nell'attesa deve reprimere più volte le risate, Lofino la guarda con un sorriso) “Sì...sono Goscè...(contiene la risata) No...niente...ci deve essere un'interferenza (Lofino ride, Emma cerca di controllarsi)...passami l'avvocato. Come "quale avvocato"?! ...Vinner! Non c'è!...Il vecchio non c'è...e il figlio? (guarda interrogativa Lofino che apre le braccia e le fa cenno di sì. Emma seria, dura) Va bene, passami il figlio!” (con rabbia) “Sentiamo come sta il giovane avvocato Vinner...Aspetto! Fà presto, è cosa urgente, diglielo!”
(Lofino le fa cenno di calmarsi)
EMMA (ad alta voce, ma praticamente fra sè) Il brillante figlio di Vinner! Mi passano il rampollo!
LOFINO E allora?
EMMA Mi ha messo in attesa...(sempre al telefono cerca il bicchiere e Lofino repentino glielo riempie, la donna beve)
LOFINO Questo è un altro punto a mio favore, voi vi agitate...
EMMA “Pronto!” Mi ha passato su un'altra linea..
LOFINO Le attese le conoscevo a memoria, poi ho deciso di non aspettare più...
EMMA Si fa aspettare il giovane Vinner!
LOFINO (le gira intorno, con falsa indifferenza, parlando con dolcezza)....è la condizione migliore non aspettare...ci sono riuscito restando in questa stanza...
EMMA “Pronto!”
LOFINO Liberarmi dal terrore di fare tardi...ma non da ora! Da tempo ho abituato anche mia moglie ad orari...diciamo...un po' diversi (si ferma, attonito) Mia moglie è malata di cuore......ve l'ho detto? (Emma non l'ascolta, la sua agitazione per l'attesa al telefono sale) Sì, lo sapete...e allora il mio turno finiva alle cinque e non tornavo a casa prima delle otto...aspettavo! Intendiamoci...sapevo che niente sarebbe accaduto...aspettavo che si facesse tardi, restavo nell'ufficio, da solo....una piccola astuzia, cara dottoressa...(intenso) perchè quella volta che mi fosse capitato un incontro, un appuntamento, lei non avrebbe sospettato. Aspettavo il niente...(assorto, a mezza voce) Chi ti aspetta a casa, Lofino.......
EMMA “Pronto! Finalmente!...Come "chi sono"!....Goscè!..Mi hai lasciato in attesa....passami Vinner! (con il bicchiere fa segno a Lofino che glielo riempie, quasi le va di traverso il sorso per la rabbia, tossisce)...Lo so che è fuori! Non il padre...il figlio! (seccata) Ancora!” Questa cretina mi ha messo di nuovo in attesa...(Lofino sospira rassegnato, si siede) “Sì! L'interno è occupato! Che significa "forse lo avrà staccato"!....chiamalo!...Ora ti alzi e ci vai...(attonita, scandisce) Non vuole essere disturbato?!...Da nessuno!...Nemmeno...Ma con chi è?! Ah! La procuratrice Castro!...Sta conferendo......E allora dici pure al caro avvocato....al figlio!, certo...
LOFINO (facendole cenno di calmarsi) Dottoressa! (con un gesto rabbioso Emma lo zittisce)
EMMA Digli pure che sono in Commissione da un paio d'ore...la cosa non gli sembrerà importante...il punto è che se sono qui è per i casini che combinano lui e il suo studio....e digli anche che la professionalità non sa nemmeno dove sta di casa...
LOFINO (c.s.) Vi prego!
EMMA ....ma si sa che quando il gatto non c'è...Non ho finito! Digli pure che continuasse a conferire con la chiarissima procuratrice Castro.......e visto che se ne intende tanto, digli che così lo studio se ne va a puttane!” Ha chiuso...questa stronza....prima che io potessi....(sbatte il telefono, si siede, si nasconde il viso tra le mani e trattiene le lacrime)
LOFINO (con aria paterna) Non fate così, non mi pare il caso! Una soluzione si trova....
EMMA ...mi aveva promesso....che cretina!
LOFINO (si alza, le va accanto) Che esagerazione! per una richiesta di decisione scatenare tutto questo! (sospirando le versa un bicchiere) Il senso della misura! Fra dieci minuti riproverete, l'avvocato sarà disponibile, e tutto si sistemerà (le porge il bicchiere) Questo attaccamento alla vostra cliente vi fa onore!
EMMA (beve di un colpo, riconsegna il bicchiere a Lofino) Sapeste quanto m'importa della cliente! Me la fa sotto al naso! Poi con quella! Che bella figura, vero? La brava procuratrice Goscè!....
LOFINO Ma no...
EMMA Che ne sapete voi...come dicevate? Il vostro regno...qui non entra tutta la sporcizia che c'è fuori....
LOFINO In un certo senso è vero...
EMMA Me lo sto chiedendo da quando sono entrata qui....possibile che non sappiate chi sono?
LOFINO Me l'avete detto....
EMMA Cosa?
LOFINO Goscè, Emma Goscè....
EMMA E allora? (Lofino spalanca le braccia, Emma con un sorriso amaro) Sono la nuora dell'avvocato Vinner.
LOFINO Signora!
EMMA Non sprecatevi troppo! Sono solo l'ex moglie del figlio.
LOFINO Non sapevo! Che onore!
EMMA Non è il caso di onorarmi...non l'avete mai sentita questa storia? Due colleghi di Università si incontrano, la conoscenza si approfondisce e pensano di provare chissà che...(si alza e versa altro liquore nel bicchiere, beve) Ma lui in realtà se ne frega...ricco....viziato...
LOFINO Non posso credere che l'avvocato Vinner.....!
EMMA Il figlio di Vinner è uno di quelli che non ha bisogno di adattarsi.
LOFINO Mi dispiace, voi non sapete quanto.
EMMA (ricadendo a sedere sulla sedia) Banalità...e quello che è peggio è che siamo tutti affezionati alle cose ovvie... E cosi’, dopo due anni di passerella, sempre in seconda fila beninteso, Emma va in archivio...non è successo niente...Vuole la separazione, la ottiene....si può negare qualcosa a Vinner?
LOFINO Credo di no.
EMMA E da allora faccio la spettatrice...(si mette a braccia conserte) Vediamo che fa il giovane Vinner.
LOFINO Almeno potevate abbandonare lo studio!
EMMA Ma il vecchio Vinner prese la giovane sottobraccio e le disse :"Ragazza, vedrai che è solo un colpo di testa, se ora vai via lo perdi, se resti io sono contento perchè sei brava...."
LOFINO Detto da Vinner è un bel riconoscimento.
EMMA ...e “mi fido di te”....e “poi col tempo...con un po' di pazienza vedrai”...”mio figlio è impulsivo proprio come sua madre!"
LOFINO L'ho conosciuta. Grande donna!
EMMA Che banalità...
LOFINO E così voi....
(Emma fa cenno di sì e china il capo nascondendo il viso. Lofino si avvicina e con gesto incerto le tocca il capo, accarezzandola)
EMMA ...Nemmeno un figlio ha voluto da me. Certo, lo so, non avrebbe cambiato le cose...ma almeno...ho trentacinque anni...il tempo finisce!...(Lofino le accarezza il capo)..e lui...ogni giorno...sotto gli occhi...altre storie..
LOFINO Non fate così...non vi merita...
EMMA Ci avrei giurato che avreste detto così. Ora nella mia collezione di frasi pietose manca soltanto "la vita continua"...avanti, Lofino! (Lofino sconcertato non risponde, Emma con aria dispiaciuta prende la sua mano) Scusate...me la prendo proprio con voi...
LOFINO Per quel poco che mi conoscete, avete fiducia in quello che vi dico? (Emma titubante fa segno di sì con il capo.) Voi non dovete aspettare più nulla...lasciate lo studio! Ora! Anch'io ho avuto brutti momenti...una moglie malata...
EMMA Di cuore.....lo so......
LOFINO Mi sono salvato nel rifugio...nella tana...
EMMA Ma io non so....dove...
(Lofino si sottrae delicatamente alla stretta di Emma e con calma le versa un altro bicchiere che la donna accetta, l'uomo parla con calma, molto persuasivo)
LOFINO Io sono un estraneo, ma mi pare di conoscervi da anni.
EMMA Anch'io ho questa sensazione.
LOFINO Non avete un rifugio....fuori?
(Emma smarrita fa cenno di no)
LOFINO (allargando le braccia) Questo basterà per tutti e due. (Emma sorpresa lo guarda e si guarda intorno, Lofino la incalza) Cosa ti hanno fatto? Rifiutata...ti hanno derisa...ogni giorno ti sembra di essere più vecchia e più sola....questo è quello che ti offro...delle ore tutti i giorni, dalle cinque alle otto, una bella amicizia...la confidenza che fa bene, che guarisce. (le posa una mano sul viso, Emma accetta la carezza, sorpresa, e poi è presa da un accesso di risate. Lofino resta interdetto)
EMMA Perchè no! Fra tante cose inutili che pensavo intelligenti, questa è la più pazza...(gli prende la mano, la stringe e ride) Clandestini...sarà uno spasso!
(La donna va alla finestra di destra con passo incerto e apre le braccia come per stiracchiarsi e per abbracciare il povero panorama che c'è fuori. Lofino ride fra sè compiaciuto scuotendo il capo, quando all'improvviso si spalanca la porta e una luce fortissima azzera il chiarore della stanza, nella cornice proiettata sul pavimento appare l'ombra di una donna)
LOFINO ...lo facevo per te...lo sai, la gente sa essere cattiva ed è esperta...si allena per anni a spiare dal buco della serratura...fra le fessure di una persiana. Non avrei sopportato che potessero parlare proprio di te! Sai quanto ti sono affezionato, nonostante tutto...(scuote il capo convinto, con vigore)..no...no...sei ingiusta, come puoi pensarlo?....sì...di cuore...in qualche modo, è così...avrei dovuto spiegare....confessare, invece restiamo tranquilli, quasi in silenzio....sssttt.....con il silenzio quella voce che sento si fa meno minacciosa ed e’ meglio per tutti che dorma. Il cuore, mi è parsa la cosa più plausibile...Cosa? Sebastiano ha inventato tutto! Io egoista!? Dopo tutto questo!? (fa un risolino imbarazzato) Ma sai forse è meglio che dicano...no, non dico che mi faccia piacere sentire quelle stupidaggini! Di spioni che allevano generazioni di pettegoli. Ma forse e’ meglio così (ride) “....la moglie di Lofino ha abbandonato la casa del marito perchè è malata di cuore, si è rifugiata dai genitori perchè lui è ancora così pieno di ardori...!” (ride, sospira) Che fantasia quel Sebastiano!(assorto) Quando tutto, invece, è molto più semplice...più definitivo...(intimidito) Non l'ho messa io in giro la voce...no...senti...scusami...(disperato) Che altro avrei potuto dire?...confessare?....La gente sa sbranarti se pieghi il capo...Parlo di me, certo!...per te ormai...Secondo te...del tempo...ne abbiamo? Non dico "ne avremo", il futuro è una lotteria truccata, ora, in questo momento!...Perchè da sempre sono fermo ad ora! Parlo di secondi, e di baci ora!...Adesso!...Perchè adesso ho parole e pensieri e sono quello che sono...fra un giorno o fra un anno...o fra dieci anni...mi pentirò di non averti detto altre cose..che ora mi sfuggono...e sarò vecchio...voglio del tempo...ora...adesso! (la porta inizia a chiudersi, Lofino ansimando per la stanchezza) ...ora...è sempre ora...
(La porta si chiude e con essa anche la luce, Lofino fa alcuni passi come a voler impedire quel commiato, si ode la voce di Sebastiano dall'esterno)
VOCE SEBASTIANO (da lontano) Lofino! Adesso è proprio ora! Sono le cinque e mezza!
(Emma si volta di scatto e Lofino le fa cenno di tacere, si avvicina alla porta a origliare)
VOCE SEBASTIANO Lofino ci sei? (i due restano in attesa immobili, Sebastiano bussa alla porta) Lofino! (Pausa, la voce di Sebastiano si allontana) Non ha nemmeno firmato...questi mi faranno licenziare...
(Passi lontani, rumore di porta metallica che si apre e si chiude)
EMMA (emozionata) Via libera?
(Lofino apre piano la porta, sbircia, si ritrae)
LOFINO Tutto a posto!
(Emma ridendo a passi incerti si è avvicinata alla scrivania, ha posato il telefono a terra e sta cercando di spostare la scrivania)
LOFINO Ma che fai?
EMMA (con uno sforzo) Se è un rifugio, almeno..(ride, si ferma, riprende a spingere) chiudiamolo bene!
(Lofino aiuta la donna e poi da solo pone la scrivania di traverso a sbarrare la porta, con un po' di fiatone, osservando il lavoro appena compiuto. Si volta e la donna, con passi incerti, si porta alla spina del telefono, che stacca con forza)
EMMA (mostrando trionfante la spina staccata) .....e crepi chi è fuori!
(Lofino fermo batte piano le mani)

FINE I ATTO 



II ATTO 


(La scena è immutata rispetto alla fine del I atto. La scrivania di Lofino sbarra la porta di sinistra, al centro della stanza l'uomo ed Emma sono seduti fianco a fianco sulle due sedie di pelle nera. Davanti a loro, sulla vecchia sedia della scrivania, sono posti l'uno sull'altro due contenitori di cartone, ai loro piedi sono disseminate alcune cartelline. L'uomo è vigile ed attento a ciò che sta leggendo - un voluminoso dossier spillato in alto a sinistra - al contrario della donna che sembra in stato di dormiveglia, con il capo appoggiato sulla spalla dell'uomo. Ogni tanto la donna apre gli occhi e sbadiglia. La luce che filtra dalle tendine è meno violenta, da pomeriggio molto inoltrato che ancora non sconfina nel rossastro del tramonto)


LOFINO Possibile che non te ne renda conto?
(Emma sbadiglia, accoccolandosi meglio)
LOFINO (pazientemente) In ogni carta c'è un prima e un dopo...(guarda la donna che sonnecchia, muove la spalla, la donna ancora semiaddormentata cerca l'appiglio, l'uomo continua a muovere la spalla)
EMMA Fermo, solo un po'....
LOFINO E allora? (la donna pigramente fa cenno di sì con il capo, e poi si abbranca al braccio di Lofino) Ci sono dei dettagli che potrebbero sfuggire se non si presta attenzione...le carte parlano una sola volta...dopo diventano mute...hai voglia poi a dire che sono documenti aridi! Se non hai saputo cogliere il senso, non ti diranno mai più niente.
EMMA (con voce impastata, sorridendo a occhi chiusi) Le famose storie.....
LOFINO Ma non è così semplice, le carte non recitano monologhi...è un dialogo...tu chiedi e loro rispondono....
EMMA Cosa vuoi che dicano!
LOFINO Soldi...interessi....passioni!
EMMA (accoccolandosi meglio, sempre a occhi chiusi) E' un film emozionante?
LOFINO Qui è tutto vero, ad ogni foglio chiedi il perché e scopri un prima e un dopo.
EMMA "Prima e dopo" di cosa? (con voce grave) E cosi’ il destino dell'umanità sta nella misteriosa cartella esattoriale! (ride)
(Lofino sottrae il braccio, la donna fa fatica a non cadere priva di appoggio)
LOFINO Tu non ascolti!
(La donna sbuffa) 
EMMA (stropicciandosi gli occhi) E va bene! Se la prendi così..(vivace) Un po' di cognac?
LOFINO Dopo (si alza con il dossier tra le mani) Dunque...questa è la storia..(Emma ha un accesso di riso, Lofino appare indispettito)
EMMA Ma allora ci credi davvero! (gelata dall'occhiata di Lofino la donna diventa seria) Basta...giuro che non ti interromperò...giuro (bacia le dita in croce e sforzandosi di tenere gli occhi aperti sta in ascolto)
LOFINO Questa è la storia di una coppia...i signori Geb (Emma ride) Ma insomma!
EMMA Il nome è strano. Geb! Va bene.....Geb....un cognome come un altro.
LOFINO Lui era un vecchio commerciante, settant'anni circa, la signora Geb (scorrendo il foglio e indicandone un punto) era molto più giovane, neanche trent'anni...
EMMA Saranno stati padre e figlia...
LOFINO Per piacere!
EMMA E’ un'obiezione seria!
LOFINO C'è scritto!...coniugata Geb! (Emma alza le mani in segno di resa, si rimette in ascolto) Nel '79 questo ricco commerciante, molto conosciuto qui in ufficio, che viveva ormai di rendita, decise di intraprendere una nuova attività e la cointestò alla moglie. Nello stesso tempo chiesero che venisse riconosciuta l'esenzione da ogni imposta per dieci anni...
EMMA Una bella agevolazione...per dieci anni senza tasse.
LOFINO .....in quanto questa nuova attivita’ veniva svolta in una zona notoriamente depressa.
EMMA La nostra.
LOFINO ...l'ufficio imposte invece non accolse la richiesta...
EMMA (ridendo) Che botta!
LOFINO Centinaia di milioni...ma i coniugi Geb proposero ricorso alla Commissione (cammina avanti e indietro con passo grave, quasi declamando) Nell'82 ci fu la discussione alla quale i Geb intervennero personalmente. Questo e’ importante, non lo dimenticare!
EMMA Perchè?
LOFINO Ma la decisione della Commissione fu sfavorevole e la comunicammo con raccomandata con ricevuta di ritorno in doppia copia.
EMMA Una per la moglie e l'altra...
LOFINO Nel febbraio dell'83 ci recapitarono le ricevute di ritorno (si avvicina ad Emma)...sulla prima...(le mostra da vicino il dossier)
EMMA La firma della moglie.
LOFINO Mentre sull'altra...
EMMA (legge) "Per il marito deceduto, firmato signora Alice..(guarda Lofino e scandisce) Vedova Geb....
LOFINO (chiudendo il dossier) Tutto chiaro! I particolari coincidono.
(Emma lo guarda sbalordita, poi pian piano si fa avanti una risata che la donna cerca di trattenere, ma che poi inevitabilmante la travolge)
EMMA Dio mio, sei più ubriaco di me! (la donna ride, Lofino è immobile con aria dignitosa ed offesa) E' morto! E allora? Non dico fosse decrepito, ma settant'anni...mica uno scherzo!
LOFINO (scuote la testa) Non hai capito....
EMMA Cosa devo capire?
LOFINO I piccoli particolari...quelli che sembrano trascurabili...
EMMA E quali sarebbero questi "grandi" misteri?
LOFINO Non grandi! Piccoli, minimi...(riapre il dossier) Il vecchio era un ricco commerciante, tanto ricco da vivere di rendita...
EMMA Bene...
LOFINO Mi sai dire perchè doveva imbarcarsi in un'avventura così incerta come quella di creare una nuova attività? (la guarda a braccia conserte, con aria di sfida)
EMMA Non lo so...i motivi possono essere stati tanti...necessità di investire..(Lofino sorride e scuote il capo)...le rendite non gli bastavano...(Lofino c.s., Emma seccata)...ma che ne so...forse voleva provare di essere ancora in gamba! (Lofino fa un cenno con la mano come per dirle che è sulla strada) O forse la moglie...
LOFINO Appunto! La moglie...giovane, sicuramente inquieta, con manie di grandezza, lo convince a questo passo....facile immaginare che a quell'età un uomo accontenti la moglie in tutto e per tutto...
EMMA Mica sempre...
LOFINO ....cercando ,di adeguarsi al suo stile di vita...ai suoi ritmi...
EMMA Eh! Come corri...
LOFINO ...la multa poi fa il resto....il signor Geb ancora ricco nonostante la sanzione...per lo stress e per la rabbia accumulata...un giorno...presumibilmente nel dicembre dell'83, muore...
(Emma sbigottita scoppia a ridere, si alza a fatica fra i singulti e va alla finestra di destra, si calma, poi sospirando)
EMMA Quanta fantasia signor Lofino!
LOFINO Non quadra?
EMMA Se è per questo potrebbe anche......potrebbe...come altre migliaia di ipotesi...milioni...(sbircia dalle tendine) Sta di fatto che il signor Geb ora è lì...(fa un gesto di saluto con la mano) Ciao!
LOFINO Ma ignori il resto...
EMMA "Signori, il dramma!"
LOFINO Il vecchio Geb non era uno sprovveduto, sapeva che la questione era delicata e venne armato...
EMMA (barcollando si muove verso gli scaffali) Così si fa...(scompare dietro lo scaffale) Una sventagliata contro tutti i burocrati (riappare con la bottiglia di cognac e si appoggia al bancone della finestra di destra)
LOFINO ....fece preparare il ricorso da un esperto, l'avvocato Ganara
EMMA (distratta, appura il livello della bottiglia) Il nome non mi è nuovo.
(Lofino solleva il dossier in alto mostrando la pagina)
LOFINO La procura per Ganara!
EMMA (svita il tappo e versa il liquido nel bicchiere, con aria mesta) E' la prassi.
LOFINO Geb perde, è a terra e all'improvviso muore, infarto con ogni probabilità.(Emma ha un breve sospiro) La signora adesso è libera di realizzare ciò che aveva architettato! (Emma ride e scuote il capo) Nell'84 si appella contro la decisione di I grado e stavolta vince!
EMMA Benissimo...lei mi sta simpatica.
LOFINO Si illudeva che tutto passasse sotto silenzio, nessun testimone, nessuna traccia...tranne questa! (alza il foglio, lo riabbassa. Con aria grave) Quando le carte mi parlano di questi crimini, anche se niente appare sento fra le mani una sensazione strana....
EMMA Di sangue?
(Lofino si guarda le mani e fa cenno di sì con il capo, Emma esplode in un'ennesima risata, Lofino si volta verso di lei con rabbia, agitando il foglio)
LOFINO Non le senti le urla del povero Geb? Dagli scaffali il soffio è così forte che solleva polvere! Lo hanno ucciso!
EMMA Non nego che tu sia divertente, ma sei anche completamente pazzo.
(Lofino come una furia le si avvicina e le mostra il dossier)
LOFINO Leggi! Guarda se sono pazzo! Guarda! Il delitto...
EMMA Ma cosa dovrei...
LOFINO Il nome della donna! Sul secondo ricorso, quello presentato a un anno dalla morte del marito...(le indica un punto sul foglio)
(Emma sbuffando legge in silenzio, poi trasale, guarda Lofino come a volere una conferma a quanto ha letto. Lofino fa un grave cenno di assenso, la donna scandisce)
EMMA Signora Alice Ganara....già vedova...Geb!
LOFINO La verità delle carte è inconfutabile...(batte sui fogli) C'è scritto...
EMMA Alice Ganara...ha sposato l'avvocato!
LOFINO Anche la faccia tosta di aggiungere quel "già vedova Geb"!
EMMA Certo si è consolata subito, potrebbe essere una coincidenza...(si mette le mani tra i capelli)....sto rincretinendo anche io....Fesserie! Il marito è morto e lei ha trovato conforto nell'avvocato...tutto qui!
LOFINO Ma guarda un po'! Proprio con l'avvocato del primo ricorso...e dopo nemmeno un anno, la signora si ritrova ricca e nuovamente sposata...
EMMA (si siede, la testa ciondoloni) E come avrebbero fatto...(Lofino sfoglia le pagine senza rispondere) ..a ucciderlo?
LOFINO (con un sorriso trionfante) Inizi a sentire anche tu quello che le carte dicono...
EMMA E' un'ipotesi...
LOFINO Qui c'è solo il prima e il dopo, tutto il resto sta alla nostra abilità! Sarebbe bastato sbagliare il primo ricorso...un piccolo errore formale...(cerca animatamente sfogliando le pagine)...nella motivazione della decisione...
EMMA Potrebbe essere! Sembra assurdo però.....
LOFINO Eccola! (legge) "Rigetta il ricorso per scadenza dei termini di presentazione" (guarda la donna)
EMMA Un errore!...perdono la causa...sanno che Geb, già anziano, sotto stress...forse già sofferente....non reggerebbe il colpo...e difatti!.....
LOFINO (grave) La vita...la morte...le passioni...(chiude il dossier)
EMMA Che ridicoli! Te ne rendi conto?
LOFINO Ridicoli!?
EMMA Noi! Ridicoli...questa tana, questa polvere...mi confondono...magari è molto più semplice...
(Una fortissima luce proveniente dalla finestra di destra azzera le luci della stanza. Dietro la finestra, in controluce, un'ombra di donna. Emma resta del tutto esclusa immersa nel buio, Lofino invece muove verso la luce fino ad entrare nel suo raggio)
LOFINO Carissima signora è davvero un onore...la ringrazio per le belle parole..(sorpreso) Ora mi fa torto! Non mi permetterei mai..."infangarla" dice lei...non è esattamente questo...mi ascolti...mi scusi..(gelido) Signora Geb...Ganara, come vuole...adesso non vorrà negare...(risentito) le calunnie, come lei le chiama, sono tali solo se non poggiano su fatti, nel qual caso diventano verità! (con sussiego)...vagamente...ricordo...entrò nella mia stanza con suo marito...(insinuante) Parlo di Geb naturalmente...La guardavo!?...Cosa intende dire!? (offeso) Mi meraviglio di quanto lei abbia potuto equivocare...(duro) Lei non ha argomenti! La cosa non è affar suo!...se la mia vita è così, non devo certo dare conto...Non mi altero, non è da me...(attonito) le sue gambe...il seno...no, mi creda signora...anche se avessi avuto la tentazione...l'avrei dominata........no no......lei è ancora molto bella...non è questo il punto...certo...sensuale...(mortificato) La guardavo...è vero...ma senza intenzione...(timido) Perchè lei pensa...? Non si sarebbe offesa...anche se avessi avuto qualche piccola intenzione...bastava un gesto...forse l'avrei intuito! Alice...se avessi compreso! Geb non sarebbe stato un ostacolo! Ora non lo è più per fortuna...tua e mia...perchè ora è possibile! E' possibile?..No!?..L'ostacolo? E quale?!...Ho ancora braccia...e una fantasia che ti sconvolgerebbe...tanti bei giochetti alla faccia del morto e del cornuto...Alice!...(imbarazzato) Mi scusi signora...certo...vedo passare centinaia di milioni...niente, lo giuro! Niente mi resta fra le mani...è questione di onestà! Lei mi conosce!...Sì...lei è una donna semplice...niente esagerazioni...è giusto...sono d'accordo...un disonesto è ladro...Ma chi è onesto può permetterselo soltanto se è in grado di arricchirsi secondo le regole...Pensa che non ne sia capace? Lo crede davvero? (avvilito) Ho troppa paura per essere un ladro...Suo marito, invece...e quel Ganara! Proprio suo marito, se non lo sa, urla ogni giorno dal mio archivio! Mi sa dire il perchè? (ride)..Lei è impagabile...anche se non è l'aggettivo che più le si adatta...è incredibile: “urla perchè in vita non ha saputo fare altro che lamentarsi”!? (morboso) Senta, ma come ha fatto...insieme a Ganara..dico..a mandarlo all'altro mondo...Non che voglia imitarla...ma sa...apprezzo l'intelligenza..(d’improvviso si irrigidisce) Non sono affari suoi su chi mi aspetta a casa! (galante) Anzi, in confidenza le potrei dire...mi piacerebbe ci fosse lei..Alice..(La luce dalla finestra si spegne, si illumina con violenza l'intercapedine fra i due scaffali, Lofino è stupito) Alice! Mia moglie è molto malata...(si volta verso il nuovo fascio di luce, con atteggiamento esasperato) E devo sentire mia moglie che glorifica quell'imbecille di Gaudieri!...E' un ladro, vuoi capirlo?...Glielo ho detto!..Certo!...credi che mi faccia paura? (ride nervosamente) Io...paura di Gaudieri!? Se ne sei cosi’ tanto convinta, allora, perche’ non glielo dici tu che razza di ladro e’!? Perche’ anche tu lo sai! Così questa storia finalmente finira’!(ironico) Tu dici? “Non ci darebbe peso da quel gran signore che è!”? (violento) E allora facesse il signore a casa sua, invece di seccarci ogni sera con le sue improvvisate!...Ma come si fa! A volte torno e Gaudieri da solo o con signora...è già seduto sul divano di casa mia...ma da dove è venuta fuori questa amicizia...questo attaccamento improvviso...Tu frequenti chi voglio io!...(più dolce) Odio importi le cose...ma mi costringi...non sei sola, hai me, la nostra vita...la casa...(stupito) Ripeti! (felice) Ancora una volta! Un figlio...mio! Come “Non sai se lo terrai”!? Amore, ..nostro figlio! Che vuol dire "Chiedimi chi è il padre"!? Non avresti potuto! Sei chiusa qui con me...Scherzavi!....(felice) Ma ti rendi conto di quanti altri domani ci siamo assicurati...anche quando non ci sarò più...qualcuno, in qualche modo mi porterà dentro di sè...mio figlio! (si guarda attorno, smarrito)....perchè non parli?
(Sparisce la luce dall'intercapedine, ritorna quella della stanza, stavolta quella del tramonto imminente. Lofino si siede, smarrito, su una delle sedie)
EMMA (con eccessiva allegria, accennando addirittura dei passi di danza goffi e incerti) Te la passi bene signor Lofino...(barcolla, rischia di cadere) Quante emozioni! I tuoi misteri! Ti avevo giudicato proprio male...sì...grigio...noioso..(barcollando si avvicina a Lofino che ha un'espressione assente) Li hai in pugno! Alla faccia di tutte le loro benemerenze...e dei loro attestati. Basterebbe andare a sfogliare con attenzione quello che c'è nei loro scaffali...Quanta merda ne uscirebbe! (imbarazzata si pone una mano davanti alla bocca)
LOFINO Niente...le cose hanno un nome, tanto vale usarlo...
EMMA “Prendere nota”, lo hai mai fatto? (Lofino scuote il capo) Sbagli! Si! Perche’ se prendessi nota di tutto...e se dopo, così, innocentemente, facessi qualche telefonata...industriali, avvocati, persone perbene....."Caro signore, mi chiamo Lofino e faccio l'archivista, certamente non si ricorderà di me, non sono fra quelli che restano impressi nella memoria (Lofino scuote il capo, la donna si avvicina e si appoggia alla sua schiena)...ma se cercasse di rammentare.....vede, presumo che verso la mia persona lei abbia già speso, cosi’ in pochi istanti, qualche frettoloso aggettivo, tipo...stupido, insignificante, buono a nulla....ma oggi le devo comunicare che quello stupido sa più cose di lei di quante ne saprebbe sua madre...e sì che sua madre arrossirebbe se conoscesse quello che io so di lei...perchè non mi viene incontro?” Eh? Che ne dici?...saresti libero di andartene...
LOFINO Sto bene qui...
EMMA ...soldi e protezioni...sputarli in faccia...uno ad uno!
LOFINO Ognuno ha il suo posto...io studio le carte...
EMMA Bravo...studia e fà che la cosa ti porti frutti...Chissà quante cose sai anche su Vinner!
LOFINO Vinner è una brava persona...
EMMA Un ladro come gli altri! (Lofino la guarda sconcertato) Forse un po' meno degli altri, ma solo un po'. Rifletti....io potrei aiutarti a cercare,indagare...studiare....Non scartare subito l’idea! Certo dovrai farci l’abitudine...tu pensaci...(barcolla verso gli scaffali) Ladri! Assassini! Sfruttatori! Tremate! Ci penserà Lofino!
LOFINO Non ho niente a cui pensare.
EMMA Mi stabilirò qui! Di mattina andrò in giro a prendere informazioni e la sera studieremo i piani! Tu dove preferisci dormire? Nello scaffale di destra o di sinistra? (ride) Ecco la sala di comando! Per la prima volta ne conosco una! Tutti ai vostri posti! (barcolla e poi cade a terra, ha un'espressione assorta) Il rifugio che non avevo! Le sai capire le donne?
LOFINO A volte....
EMMA E' quello che non ho mai avuto...la tana...forse molto tempo fa...da bambina mi piaceva nascondermi in posti che pensavo di conoscere io sola...un'esclusiva...e poi riapparivo solo quando volevo...così pensavo, e m'illudevo che così fosse...solo piu’ tardi capii che mi lasciavano fare solo per non avermi fra i piedi per qualche ora. Il rifugio non c'era più....
LOFINO (intenso) Mi sarebbe piaciuto andare al mare, di pomeriggio e restare con l'acqua fino alle ginocchia, con il sole alle spalle (la donna , attenta, gli si avvicina carponi)...per guardare i riflessi sulla schiena delle onde (scuote il capo sorridendo)
EMMA Cosa significa?
LOFINO Niente, un momento...
EMMA (si guarda attorno allarmata) E adesso tua moglie?
LOFINO (con espressione stanca si alza, con passo incerto si avvicina al pilastro e riattacca la spina del telefono, forma il numero) “Sono io...ne avrò per molto, anzi per sempre. Sai bene cosa intendo...me ne vado. Sei asfissiante...non ne posso più....e non farmi ripetere sempre le solite cose che si dicono in questi casi.”
EMMA (ridendo, sorpresa) Lofino!
LOFINO (le fa cenno di tacere) “...sì, proprio così...mi hai deluso molto...con tutte le tue promesse! Figurati! Questa sera, sì proprio questa sera andro’ via. Cambierai?! Non ti credo, hai promesso troppe volte. Cosa vuoi che m'importi di nostro figlio!? No, non prenderò il numero 35 e nemmeno il 109...(Emma lo incita a gesti, Lofino sarcastico)....scommetto che non ricordi nemmeno il percorso del 109 e nemmeno del 35 ! Vedi? Come "che c'entra"? E' importante...te lo ripeto da venticinque anni...e tu? Niente, non mi hai mai ascoltato....(scuote il capo sospirando) Il 35 al Municipio non svolta a destra...a sinistra, a sinistra! E' inutile...non ti sei mai interessata a nulla che mi riguardasse...le mie aspirazioni, quello che mi capitava...siamo due estranei. Per non parlare poi della tua rassegnazione! Non l'ho mai sopportata e fra qualche minuto dirai: Meglio così...così doveva andare...Come sei scontata!”
EMMA Bravo!
LOFINO “Tornerò a piedi a prendere la mia roba...niente scenate per piacere...Che significa..."chi ti aspetterà a casa da oggi"?...(amaro) E finora? ...Una malata...nessuno “(abbassa il ricevitore)
EMMA (lo applaude freneticamente) Bravissimo signor Lofino! Chissà che faccia! Non dirmi che l'hai fatto per me! (Lofino scuote il capo) Sono molto sensibile a questi gesti romantici! (si alza e con passo incerto va al finestrone di sinistra. Lofino raccoglie da terra una cartellina, la apre) Da stasera si cambia vita...stai riflettendo sulla mia proposta? (senza attendere risposta, la donna si piega sul bancone della finestra e guarda con attenzione verso l'esterno a sinistra)
LOFINO Questo è invece il caso della signora Rosa Boggia..(Emma a gesti gli fa cenno di avvicinarsi) Una situazione davvero curiosa...
EMMA Lofino! vieni....(Lofino la guarda interdetto) Vieni...si stanno lavando!
(Lofino poggia nuovamente a terra la cartellina e si avvicina)
EMMA Guarda! (Lofino si sporge per osservare) Nella stanza di destra ci sono i quattro uomini...
LOFINO Giocano a carte.
EMMA In quella di sinistra, nella tinozza...
LOFINO La donna...
EMMA Non si vede granchè.....(vivace) Eccola!
LOFINO Sì, è lei.....
EMMA Non è male, la straniera...
LOFINO E' giovane.
(Emma di scatto si pone dietro le spalle di Lofino e gli mette le mani sugli occhi, ride)
EMMA Lofino....ti potrebbe fare male...
(Lofino ridendo evita le mani della donna, getta un ultimo sguardo e si ritrae)
LOFINO Potrebbe essere mia figlia....
EMMA (camminando lungo i finestroni)....e così il signor Lofino, inappuntabile archivista, ad una certa ora del pomeriggio, quando è proprio sicuro che nessuno possa disturbarlo, si pone di vedetta a spiare nella casa degli stranieri....non per semplice curiosità....e nemmeno perchè commosso dalle tristi vicende di quei disperati...
(Lofino si volta a guardarla appoggiato ad una delle sedie, nell'atteggiamento di chi si gode uno spettacolo, sorride e scuote il capo)
LOFINO Questo è lo stile di Vinner...
EMMA Il qui presente Lofino si acquatta dietro i vetri, sottraendo tra l'altro tempo al suo lavoro....
LOFINO Non è vero...
EMMA ....per puro esercizio di libido! In poche parole spia la giovane straniera nell'atto di lavarsi e ne apprezza le forme..nude!
LOFINO Ma che dici!?
EMMA La lunga e dolorosa solitudine ha reso quest'uomo simile ad una bestia assetata di carne! (gli si avvicina e gli gira intorno) Vorrebbe Lofino essere lì in quella povera stanza? Certo che lo vorrebbe! E per fare cosa? Per tuffarsi nella stessa tinozza con la donna godendo del suo contatto, oppure restando in piedi presso la ragazza cogliendo a piene mani le grazie bagnate che la giovane così tanto generosamente gli offre? (si ferma con il braccio levato)
LOFINO Basta, non è divertente...
EMMA (scoppia in una risata) Dai! Non dirmi che non ci hai fatto un pensierino...un'occhiata un po' più insistente...
LOFINO Mai.
EMMA ....è giovane, meriterebbe maggiore attenzione anche se solo da lontano...(presa da un improvviso pensiero) Sei sposato! Già, forse sei fedele...solo con tua moglie...dimmi un po'...come sei? Focoso o contenuto?
LOFINO Mia moglie è malata, da tempo ormai...Una volta era diverso, non faccio per vantarmi...
EMMA Vantati Lofino! Fai ancora a tempo...c'è chi ti ascolta...(si accovaccia a terra)
(Lofino dopo un breve attimo di incertezza si china verso la donna ed emozionato inizia a parlare)
LOFINO Ero terribile!
EMMA Ci avrei giurato! Il fuoco sotto la polvere...
LOFINO Prima di sposarmi ma anche durante non me ne facevo sfuggire una...mi trovavano...sensuale!
EMMA Quindi...anche dopo sposato!
LOFINO Sì ma mai queste storie hanno interferito! La famiglia è sopra di tutto! Appena mi rendevo conto che chiedevano qualcosa in più...aria!
EMMA E tua moglie? 
LOFINO Poveretta! Avevo altre idee, ero giovane. Le donne le prendevo...anche più di una alla settimana...in macchina...in albergo...in veranda....(Emma alza le mani come per sottolineare l'enormità della cosa detta, Lofino incalzante) Lo sapevano tutti in ufficio. Di alcune mi chiedevano indirizzo e numero di telefono nel caso mi fossi stancato di loro, perchè mi stancavo spesso...sempre attorno...a chiedere...a corteggiarmi. (Emma ride incredula, Lofino seccato) Non ci credi? (con gesti nervosi estrae dalla tasca posteriore dei pantaloni il portafogli e, da questo, una fotografia, la mostra alla donna che repentina se ne appropria e guarda)....era pazza di me...
EMMA Bella donna.
LOFINO Bellissima...sarà stato il '63....sul lungomare...
EMMA Questo sei tu! Com'eri strano!
LOFINO Che significa "strano", ero giovane...e lei...(Emma guarda non vista il retro della foto e ride fra sè) Che donna! Chissà che fine ha fatto...(scuote la testa)...ti somigliava!
EMMA Stavo per dirti la stessa cosa. (guarda attentamente la foto, trasale) Ma no! Non è possibile!
LOFINO Cosa?
EMMA Dimmi che non è vero! Dimmi che è tutta un'assurda coincidenza! (Lofino la guarda stupito) Questa donna (guarda da vicino la foto)....è mia madre! (la foto le scivola per terra)
LOFINO Ma che dici...non è possibile! (raccoglie la foto) Tua madre! Che fesseria! (guarda la foto con attenzione e squadra la ragazza)
EMMA Nel '63...era solo una ragazzina...era sposata quella donna?
LOFINO No, ma che significa!
EMMA Mia madre a volte mi ha parlato di una sua fiamma...un amore giovanile...un ragazzo serio, di grande fascino...ma non mi sarei mai aspettata...
LOFINO Oh basta! Certo questa donna un po' ti assomiglia, ma non per questo....E come si chiama tua madre?
EMMA Anna.
LOFINO Anna!? (guarda la fotografia)
EMMA E' lei....a quel ragazzo aveva dato un soprannome..."mio cavaliere"
LOFINO Cavaliere?! (Pausa) E' incredibile...
EMMA Sei tu.
LOFINO Non pensavo fosse possibile...dopo tanti anni...proprio oggi, qui.
EMMA Ci siamo incontrati...(commossa) Povera mamma!
LOFINO E come sta? E' felice? Dopo tanto tempo!
EMMA ....si può dire felice chi non ha dimenticato il passato? Vive nel tuo ricordo, signor Lofino.
LOFINO Sono passati tanti anni!
(Emma fa un cenno per ricevere la foto, Lofino gliela consegna, Emma la guarda con tenerezza)
EMMA Avresti potuto essere il mio papà! (Lofino le accarezza i capelli) E c'è un'altra cosa che vorrei dirti...(molto commossa si interrompe)
LOFINO Dimmi, cara...
EMMA (gli fa segno di avvicinarsi)...è un segreto che mi ha confidato la mamma...dopo tanti anni....non so se faccio bene....(Lofino affettuoso si siede accanto a lei per terra)
LOFINO Va meglio così?...(Emma fa cenno di sì, Lofino si avvicina ancora di più)
EMMA (timidamente si avvicina come a volergli confidare il segreto in un orecchio, si nasconde il viso tra le mani come se piangesse, accosta il viso a Lofino che è commosso e attento. All'improvviso urla ) Ci sei cascato! (ride, dà una manata a Lofino che si ritrova disteso, la donna si alza a fatica, è piegata in due dalle risate. Va verso la finestra di sinistra, vi si appoggia. Lofino stupito lentamente si tira su) Che scherzo! Geniale!
LOFINO Non c'è nessun segreto?
EMMA Stupido! Non è vero niente! “Mio cavaliere!” (Lofino guarda la foto assolutamente instupidito) Era scritto dietro la foto...."Da Anna al suo cavaliere"....
LOFINO Ma allora....tua madre...
EMMA (raccogliendo da terra la bottiglia quasi completamente vuota) Elena....un solo uomo per la vita! (Beve dalla bottiglia che si esaurisce del tutto) Purtroppo per lei...mio padre...
LOFINO E' uno scherzo stupido...
EMMA Mica ti sarai offeso! Ho ricostruito il prima e il dopo...
LOFINO ....e cattivo! (si siede e incrocia le braccia, indispettito)
EMMA Su su...non fare così...(si avvicina a Lofino, si appoggia sulla sua spalla, Lofino volta il viso dall'altra parte)...pensi che sia cattiva? Stavo solo scherzando! (si appoggia sull'altra spalla) Non volevo farti male! Senti: che c'importa se quella donna non la rivedrai più e se non saprai mai che fine abbia fatto!? Sarà vecchia, ormai, appassita. Qui ci sono io. Se vuoi, facciamo finta che quella sia mia madre...ti va? A volte ci si confonde. Le persone con gli anni hanno quasi tutte le stesse facce e le stesse espressioni...dài! Sono anche più giovane di quella donna...di mia madre...una volta te la spassavi con lei. Su, paparino! Avrei potuto essere la tua figlioletta. Non ti piacerebbe..? (lo abbraccia da dietro. Lofino sensibile a quel contatto sembra quasi abbandonarsi) Fra parenti stretti non si dovrebbe...ma se sono consenziente...
LOFINO (spaventato, liberandosi dalla stretta) Non così! Smettila! (trilla il telefono, i due si guardano. La donna va al telefono, alza il ricevitore e, senza ascoltare la voce dall'altra parte del filo, lo riabbassa troncando ogni comunicazione. Lofino è immobile come in trance, la donna si appoggia al bancone della finestra, e inizia ad accarezzarsi le spalle e il seno)
EMMA Vieni signor Lofino (Lofino fa un paio di passi, tentato, ma si ferma) Sono migliore della straniera e di tutte le tue donne. (maliziosamente si alza la gonna mostrando le gambe per un attimo) Se pensi sia sconveniente che ti chiami paparino... ti chiamero’ “mio cavaliere”...vieni...(Lofino si avvicina, è incerto, si guarda le mani, la donna gli prende la mano e la bacia e come una carezza la poggia sul suo collo. Trilla di nuovo il telefono, Lofino si china, alza il ricevitore, guarda la donna che è a occhi socchiusi e che gli tende le braccia, e di colpo riattacca) Lasciali fuori gli altri...siamo naufraghi...pensa a me...(Lofino di impeto l'abbraccia, la donna risponde al suo abbraccio) Sei giovane Lofino...mio cavaliere..e se può aiutarti pensa che io...e la straniera...e tutte le tue donne...siamo qui...(Lofino senza freni la bacia sul collo, sui capelli, sul viso con grande foga, la donna ride di quell'assalto e sembra arrendersi) Tutti fuori Lofino! Stanno tutti lì a fregarsi l'uno con l'altro....(Lofino dal semplice abbraccio passa a toccarla, la donna ride) Cosa fai!? (Lofino le tocca il seno, la donna appare, ora, infastidita) Mi fai male...Lofino...mi fai male! (Lofino le alza la gonna) Non così...ti prego! No! (Lofino la schiaccia letteralmente contro il bancone con tutto il proprio peso e con la propria foga, la donna ora si difende, irritata, spaventata) Lasciami...basta! (con grande sforzo riesce ad allontanarlo, Lofino sta per lanciarsi nuovamente) Basta! (la donna gli vibra uno schiaffo, l'uomo resta come intontito. mentre Emma gelida e nervosa si accomoda il vestito e soprattutto le spalline abbassate)
LOFINO (mortificato) Scusami..
EMMA Ecco quello che si guadagna a dare confidenza a certa gente...
LOFINO Per la verità pensavo...
EMMA Lei, da incivile qual è, si è fatta un'idea sbagliata. Senza contare che ha anche cercato di stordirmi con il suo schifosissimo cognac. Un fatto gravissimo! (si avvicina al telefono, nervosa) E non chiamano, questi imbecilli! (si avvicina a Lofino) Ma mi ha guardata bene? Le sembra possibile che una come me possa andarsi a mettere con uno come lei? (gli gira attorno) Mi rendo conto che una situazione di questo tipo....a causa di quegli incompetenti di Vinner! Possa autorizzare una certa familiarità (guarda verso la porta)...il tavolo! (Lofino si guarda attorno intontito) Lo sposti! (Lofino realizza e goffamente sposta il tavolo da solo mentre la donna passeggia e controlla l'orologio. Terminata la sua opera Lofino resta fermo, impacciato presso la scrivania, la donna riprende a parlare in tono polemico) Nessuno nega che a volte, anche per spezzare un po' la routine, si scherzi...
LOFINO Lei scherzava...
EMMA Appunto...lei invece no...
LOFINO Lei era brilla...
EMMA Allegra...solo un po'. Ma lei...come si è permesso? La gente non ha misura! Lei non ha coscienza della propria ridicolaggine!
LOFINO Può darsi.
EMMA Quest'aria di superiorità! Ma si è visto? Vecchio...le sue carte hanno un'aria più vivace della sua...grigio...insignificante! (Lofino sorride e fa cenno di sì con il capo) Quarant'anni come un topo in archivio e certo che i topi sono più puliti di lei!
LOFINO Lei ora è un po' alterata...
EMMA Ora sto benissimo!
LOFINO ...ma non è successo niente...si scherzava, tutto qua.
EMMA (si siede, accavalla le gambe e, con un sorriso cattivo) Facile così......e se la denunciassi? Lei mi ha aggredita...
LOFINO (bonario, sorride) Per carità signora!
EMMA Quanto mi dà sui nervi questo suo atteggiamento! Non si smuove...vero?
LOFINO Se mi denuncerà vorrà dire che così doveva andare.(tranquillo si avvia verso il pilastro) Anzi, meglio così. Conoscerebbe meglio la macchina della burocrazia. Capirebbe che in questi uffici niente cambia. (prende da dietro il pilastro un piccolo vassoietto ricoperto dal panno bianco) Un po' di buriana, una piccola inchiesta così, tanto per dovere...(appoggia il vassoio sul tavolo, sospira) C’è tanta noia fra queste pareti! Dopo il primo momento di curiosità, perchè una denuncia è sempre una novità, tutti e tutto ritornerebbero a dormire. (con tono misterioso) C'è un grande sonno in giro, non le pare? (Emma tamburella con le dita sul tavolo e si volta dall'altra parte) Senza contare che niente è successo. (scopre il vassoio e su questo ci sono tanti piccoli pupazzetti e una minuscola pianta grassa. Lofino guarda il tutto con un'espressione di soddisfazione e le indica alcuni pupazzetti) Escono dalle uova di cioccolato, quelle piccole...una volta le compravo a mio figlio...adesso è grande....ma piacevano anche a me, e allora...Lo vede questo? E' molto raro. (La donna con un'espressione di scherno torna a guardare da un'altra parte, Lofino guarda con attenzione i pupazzetti, uno per uno, e sospira rassegnato) Mi creda....i vecchi proverbi non tradiscono...a tutto c'è rimedio...Tranne che alla Signora della collinetta (Emma guarda in alto e sorride cattiva, si alza lentamente, Lofino la guarda sorpreso)
LOFINO Prego..?
EMMA Non si smuove il nostro Lofino, niente che lo spaventi (Lofino fa spallucce e ritorna a rimirare i pupazzi) Niente che cambi, poi una sera giunge una visita inaspettata...
LOFINO Graditissima, si figuri...(con un colpo improvviso della mano Emma manda all'aria il vassoio e i pupazzetti si disseminano per terra, Lofino appare stupito più che irritato) Cosa vuole da me?
EMMA (si pone alle sue spalle e parla con sarcasmo)...ma viene il momento che si cambia per forza, i particolari, quelli che tanto ti piacciono, non ti hanno messo sull'avviso?
LOFINO Con tutto il rispetto, lei non può permettersi!
EMMA (si appoggia alle spalle di Lofino e gli sussurra in tono cattivo) I tuoi colleghi pensano che tu sia già andato via, tua moglie crede che tu sia solo e che fra poco tornerai a casa. Non comprendi? (Lofino piega il capo all'indietro, stupito, nel tentativo di guardarla) Un po' di immaginazione, ne sprechi tanta ogni giorno! E proprio quando ti è necessaria......Nessuno sa con certezza che tu sia con me....
LOFINO Lo studio Vinner...
EMMA Hai parlato con qualcuno di quello studio? Io no....una semplice trovata, non che ne avessi bisogno...Rifletti, Lofino! Con attenzione! Una donna che ha fretta resta per due ore fra cartacce e polvere...rifletti!
LOFINO Le circostanze...il caso ha voluto...
EMMA Un caso ben architettato, devi ammetterlo. (si avvicina con passo tranquillo agli scaffali) Di solito non mi servo di questi mezzucci (con un colpo fa cadere a terra un contenitore dallo scaffale) Ma il tuo era un caso speciale (con un altro colpo fa cadere un altro contenitore) Si tratta di una lezione, non è che ti servirà molto in futuro! (con un terzo colpo fa cadere un altro contenitore) Diciamo che alla fine dei conti sono venuta a mettere in chiaro certe cose (con un ultimo colpo fa cadere un quarto contenitore, Lofino si scuote e appare rabbioso e impotente)
LOFINO Cosa vuole?
EMMA Le mie intenzioni? Le migliori! (con una sola spinta butta giù altri tre contenitori) Rifletti bene! Non sono un'assassina nè una ladra, proprio con te sarebbe fatica sprecata. (con passo tranquillo si porta all'altezza della finestra di destra e fa cadere una pila di fogli) Se proprio non ci arrivi, posso aiutarti, diciamo che sono il risultato di ogni assassinio (fa cadere un'altra pila di fogli, Lofino china il capo sulla scrivania, la donna gli si avvicina con fare deciso. Lofino si copre il capo con le braccia chiudendosi a riccio) Ora hai inteso chi sono? Mi sei molto caro (si porta alla finestra di sinistra) Per questo motivo ti ho evitato anche quel piccolo fastidio di salire sulla collina, sono venuta giù da sola (Lofino cerca di nascondersi, la donna gli si avvicina con fare amichevole) L'ho fatto solo per te, per liberarti dall'errore, povero Lofino! (lo accarezza e Lofino per sottrarsi si lascia andare a terra, rannicchiato ai suoi piedi. La donna lo osserva soddisfatta) Come pensavi di nasconderti? Vedi, finchè avessi solo pensato di seppellirti alla vita, alle gioie, ai dolori....anche agli anni, la cosa non m'avrebbe disturbato ma c'è stato un momento....confessalo! 
LOFINO Sì!
EMMA ...che hai pensato di poterti nascondere anche a me. Una grave mancanza!
LOFINO E' vero, l'ho pensato.
EMMA "Se tutto è così mobile, se sono riuscito a vincere il dolore e la paura degli anni, allora sarò immortale!" Questo hai pensato?
LOFINO Sì.
EMMA Ma per riconciliarmi con te e per dimostrarti quanto ti sia sbagliato, oggi vivrai un grande riconoscimento! Per la prima volta qualcuno è venuto qui....non per sbaglio, nè per avere informazioni, ma per cercare te...Lofino! (Emma sorride cattiva, ma guardando Lofino accovacciato il suo sorriso si muta in una risata che la donna reprime a stento per riacquistare, subito dopo, un aspetto austero giusto un istante prima che Lofino alzi il viso in una smorfia di pianto e disperazione)
LOFINO La ragione è tua ed io ti riconosco (abbassa il capo, la donna per poco non sbotta a ridere, Lofino rialza il viso implorante)....ma prima che tu compia ciò per cui sei venuta da me, sappi che riconosco tutto, e che tutto ciò che è in me ora può esprimersi. Quel qualcuno che mi parla da anni e che cercavo di zittire...è qui con noi...
EMMA (enfatica) Sì Lofino! (si volta per non far vedere a Lofino il proprio sorriso)
LOFINO Sono stato il peggiore....il più sporco! Se la mia tana mi ha salvato dal compiere azioni terribili, per i pensieri merito l'abisso....(abbranca le ginocchia di Emma che con uno sforzo non perde l'equilibrio e ora appare meno sicura di se’)
EMMA Lo ammetti, Lofino?
LOFINO (con foga) E allora ascolta: sono stato egoista...ho distrutto la vita di mia moglie e le ho usato violenza più volte! Quando si ammalò speravo che morisse...e lo spero tuttora perchè non sopporto il dolore degli altri. Ho avuto pieta’ solo per il mio dolore. (stringe le ginocchia della donna che ora cerca di sottrarsi) Cosa me ne facevo di una malata? Anche a letto provavo schifo e non me ne vergognavo. Ho pregato santi e diavoli che crepasse! E allora di nascosto ho cercato altre emozioni...da solo, pensando a quello che di più proibito ci fosse....
EMMA Lofino!
LOFINO Hai mai spiato nelle serrature dei cessi pubblici? C'è un odore di orina e di lavanda in quelli delle donne....giovani o vecchie, non importa....Lo hai mai fatto con la paura di essere scoperto? (Emma ora è spaventata, cerca di liberarsi dalla stretta di Lofino che si fa sempre più forte) Hai mai allungato le mani sulle bambine, nel buio dei cinema o in qualche vicolo....
EMMA Che schifo!
LOFINO ....sono morbide, le bambine...Otto anni...dieci...ho sempre pensato che dopo il primo momento di paura trovino la cosa stimolante, nuova..
EMMA Stavo solo scherzando, mi lasci!
LOFINO L'hai mai fatto? Con i ragazzini, si intende.....(piagnucoloso) Io non ho mai potuto farlo, ma l'ho sognato....(incalzante) Ho sognato molte cose, ma soprattutto ho sprecato gli anni e se fossi il tuo Dio per questo, non mi perdonerei....ma io sono Dio! Il Signore di tutto quello che è mediocre e che si nasconde perchè è troppo stupido da mostrare. E come Dio mi assolvo! Per tutti i minuti inutili di questa vita, per i gesti insignificanti, per ogni fuga, per tutte le scorciatoie...per ogni banalita’ detta e per quelle solo pensate, mi assolvo.
EMMA (con voce rotta, senza opporre più resistenza) Stavo scherzando.....
LOFINO Ma se tu fossi la mia morte, la morte di Lofino, mi comprenderesti e chiederesti particolari...gli ultimi, i desideri più sporchi, i sogni più belli....se tu fossi....(l'espressione di Lofino da disperata diventa irridente)....ma sei solo una donnetta, isterica, frigida e cornuta! (la donna si siede affranta, l'uomo le si avvicina in ginocchio e le parla con tono grave) Quando si va troppo oltre c'è solo silenzio e allora qualcun altro parla (si siede a terra e parla come se in realtà parlasse a se stesso) Vedi? Per il troppo silenzio sono invecchiato giorno dopo giorno dentro questa pelle, eppure...se fossimo noi stessi, e non le stagioni, a strapparci da soli con le unghie e i denti questa pelle morta prima che se ne formi un'altra e poi un'altra ancora, fino a morirne! Se fossimo noi ad accelerare i ritmi, i desideri, i sogni....svelare lo scenario! Conoscere davvero pietà e violenza...carità, dolore...senza pelle! Fare il bene e il male completamente, senza rate da scontare (ritorna assorto)....e non quel male così solito che ci accompagna nei giorni, quel male così discreto che diventa sonno...silenzio. (Lofino con fatica si rialza, si scrolla la polvere dai pantaloni e poi, a mezza voce, ironico) Donnetta stupida. (Emma di scatto si alza e lo schiaffeggia. Lofino, senza reagire, in tono triste) Stupida. (altro schiaffo di Emma) Stupida. (altro schiaffo. I due restano immobili, l'uno di fronte all'altro. Squilla il telefono, dopo un momento di incertezza la donna come un automa risponde, Lofino si china a raccogliere le carte disseminate che pone in un contenitore)
EMMA “Sì?....Sono io avvocato Vinner. Le avranno riferito...e’ stato solo uno scatto di nervi. Bene....l'archivista chiede un'autorizzazione...sì”(mostra il ricevitore a Lofino che le si avvicina e parla al telefono)
LOFINO “Buonasera avvocato...sono Lofino.....Si ricorda di me! Mi fa piacere! Come vuole avvocato, certo....se lei autorizza....perfetto! Nessun problema...grazie...grazie...E' sempre un onore!” (restituisce il ricevitore ad Emma, va alla scrivania e da un cassetto trae dei fogli)
EMMA “Si figuri! Va bene....passo allo studio...Mi scusi ancora, buonasera.” (riattacca il ricevitore, Lofino appone dei timbri su un foglio, con una spillatrice unisce altri tre fogli sui quali appone altri timbri. Emma si avvicina, raccoglie le sue cose, Lofino cordialmente le porge i fogli spillati)
LOFINO Tutto a posto! C'è voluto del tempo, ma alla fine....(La donna prende i fogli, si volta e senza una parola si avvia verso la porta. Lofino in tono allegro) Almeno mi aspettavo un grazie....Sapete, non è facile avere questi documenti di pomeriggio
EMMA (senza voltarsi) Grazie. (va verso la porta, la apre, poi si ferma e si volta) Non mi avete nemmeno detto il vostro nome.
LOFINO Come no! 
EMMA Il nome....
LOFINO Che importa! Mi chiamo Lofino, e mi piace scherzare. Altrimenti con questa monotonia staremmo freschi!
EMMA Volevo scusarmi....ho esagerato....
LOFINO (le fa cenno di tacere) Niente...niente.....il caldo e poi il cognac...
EMMA (con intensità) Non era per quello, credetemi....era un gioco difficile, forse non sono ancora pronta...non è ancora il tempo....
LOFINO (la interrompe) Non è successo niente.....vi avevo vista così triste e allora....Certo, il caldo fa brutti scherzi. (guarda l'orologio) Guardate..
EMMA Un quarto alle otto.
LOFINO Sono stato di parola....dalle cinque alle otto...precise!
EMMA (sorride) Perché e’ successo ?
LOFINO Chi vi aspetta a casa?
EMMA ....ho dei genitori anziani...le solite ore, qualche rimprovero...e sì che sono cresciuta! (impacciata) Ma perchè...tutto...questo?
LOFINO (senza rispondere si guarda attorno) E' tutto da rassettare, in mezz'ora dovrei farcela...se inizio subito....(Emma gli fa un cenno con il capo significando che ha inteso ed esce. Lofino chiude la porta. Si odono dei passi che si allontanano e poi il chiudersi di una porta metallica. Lofino si guarda attorno: la sua attenzione si sposta verso qualcosa che ha visto per terra, scuote il capo, sospira e raccoglie il piccolo vassoio piegandosi a terra. In quel momento una fortissima luce irrompe dall'intercapedine compresa fra i due alti scaffali di destra e azzera la luce della stanza, nella scia di luce si disegna l'ombra di una donna con una valigia. Lofino getta solo un'occhiata distratta e ritorna alla sua occupazione) Credo di essere destinato alla commedia...ma tu l'hai sempre saputo...io, da un po'...In ogni caso è una fortuna passare davanti allo specchio centinaia di volte al giorno per centinaia di giorni, disperato e guardandomi....ridere (sorride) E’ orribile! (alza lo sguardo verso la luce) Allora vai via....a questo punto...(con disinvoltura) “Andava avanti da tempo ed ero l'unico che non se ne fosse accorto, sua moglie invece abbozzava come è naturale...” E cosa dovrei fare! Parlare?!....No, non sono migliore! E' stato un caso...quella sera ritornavo a piedi...proprio quella sera...Avrei potuto continuare ad ignorare, la cosa sarebbe finita da sola, chiudere gli occhi....e sorridere! Meglio così...così doveva andare. Ti baciava (fa cenni di assenso col capo)...è giusto...andrete a vivere assieme....Non me ne rendevo conto! E' una colpa? Non l'immaginavo...non ci pensavo nemmeno...ma non lo so! Non mi chiedevo perchè fosse sempre a casa nostra....forse per amicizia...Non ridere! Ma poi perchè non dovresti? (ride) Per quanti sforzi faccia...anch'io mi sento ridicolo! Certo Gaudieri è diverso...ma è discreto...un vero gentiluomo...(appare spaesato) E' strano, tutto dorme, le cose più belle non si muovono......(infervorandosi) Allora niente è successo! non poteva accadere proprio a me! Ne' vittorie, nè sconfitte....poi, come molti, si resta immobili finchè il tempo è finito. (Pausa. Poi stizzito) E' così? (torna a raggruppare i pupazzetti senza sollevare il capo) Allora....vai....da dieci anni ogni giorno mi lasci...e ogni sera da quella sera (solleva il capo). Con un figlio sarebbe stato diverso! Di sicuro avrebbe fatto il poliziotto, sarebbe andato lontano e noi ad aspettarlo ogni fine settimana! Ma non volesti un figlio mio....troppe responsabilità....Meglio così...così doveva andare. “Non mi sono mai interessato a nulla che ti riguardasse” è vero....”le tue aspirazioni...quello che ti capitava....eravamo estranei. La mia rassegnazione”....meglio così...così doveva andare (alza il capo, sorride) Chi mi aspetta a casa? (guarda da molto vicino un pupazzetto, poi si accovaccia) Nessuno. Si vede che era scritto, si fa l'abitudine a tornare di sera nella casa vuota....da dieci anni....e ritorno ogni sera con la pioggia e con il tramonto....sono cose scritte nella pelle. (si spegne la luce dall'intercapedine, Lofino si alza, raccoglie il vassoio, lo poggia sul tavolo e si siede. Si curva e guarda da molto vicino la propria opera con soddisfazione) Fare, cambiare....che pazzia! Quando bastano poche cose semplici e il tempo, in qualche modo, passa. (resta a guardare il vassoio con aria incantata)

F I N E