Vita di parrocchia

Commedia in lingua di 

Nunzio Cocivera



Personaggi:

Prete: Nino (45/ 50 anni simpatico, piacente, pacato e dolce)

Sacrestano: Leo (30/35 anni un po’ scaltro scemo)

Santina: (20/25 anni piuttosto appariscente)

Giovanni: Fidanzato di Santina (25 anni ingenuo)

Ettore: Il testimone (20/30 anni dongiovanni falso e ipocrita)

Gina: La testimone (18/20 anni civettuola)

Perpetua: Orlandina (60/70 anni vecchia pettegola)

Susanna: (30 anni bella donna, provocante e vistosa)

Andrea: (20/25 anni ragazza carina, esemplare) 



Questi sono i personaggi principali, ma il testo si può arricchire con l’entrata di varie comparse che vanno in parrocchia ad esempio per cresime, battesimi, vari certificati etc. a discrezione del regista.


SCENA: Sacrestia di un piccolo paese arredata a piacere. Sulle pareti quadri di Santi, ai lati qualche armadio, al centro un tavolo con sedie. Sui lati due porte.


I ATTO


All’apertura entra sulla scena vuota la signora Orlandina, lamentandosi parla piano e fa varie pause. Vecchia perpetua vestita di nero o di grigio. Claudicante.

Orlandina: La cervicale! Che nottata, che nottata! (Si 
massaggia il collo) La vecchiaia è un lussu che costa sacrifici… 
Chi campa si fa vecchio, ma non si poteva invecchiare senza dolori! 

Buongiorno Santi! (Si fa il segno della croce) Io vi prego, vi imploro, 
ma voi non mi sentite. E chi la sente più una vecchia, ha cose vecchie 
da dire, che non hanno più valore! E va be’, qua siamo, e Finchè 
il signure ci lascia, campiamo come possiamo. Cosa devo fare stamani 
Mettere le candele! (viene interrotta).

Santina: Permesso… Reverendo! (entra una ragazzza carina, giovane e 
appariscente) Ah lei c’è! E Padre Ninu non c’è?

Orlandina: Ah! La futura sposina! Complimenti ! (sarcastica)

Santina: Cosa c’è? Cosa avete da dire sul mio matrimonio?

Orlandina: Niente c’è, non sono fatti miei !

Santina: Appuntu! Siete troppo ‘ntrigante e allusiva nei miei confronti, eppure mi 
Canoscete appena! 
Orlandina Quanto basta !
Santina vi vedo prevenuta; ho siete invidiosa ?
Orlandina: Oh figlia bella, l’unica cosa chi ti potrei‘nvidiare è la
gioventù, ma io’ la mia, l’ho fatta, è bene ! Grazie a Dio!

Santina: Picchè’ io’ la faccio male la mia?

Orlandina: Da sempre è così ! Da una vita, I tipi come a te hanno sempre 
Fortuna, e prendono sempre i migliori figli di mamma.

Santina: Ora siamo arrivati al problema, siete ‘invidiosa è acida, perchè 
Il mio futuro marito lo voleva una vostra nipute.

Orlandina: Diciamo che erano fidanzati ufficialmente ! Tu ! col tuo fare di “buona 
Ragazza” lo hai rubato a lei !
Cosa gli fate agli uomini, certe donne che li tramutate da leoni a pecoroni, non l’ho mai capito.

Santina: Ormai non potete capirlo più, se non l’avete capito da giovane! (esce)

Orlandina: Ho Signore, sorreggilo per i capelli povero ragazzo con quella zoccola! 
Perdono! (si fa la croce,alza gli occhi e comincia a pulire un po’) 

Entra una signora scollata con minigonna molto bella 

Susanna: Si puo’ reverendo, buongiorno signura non c’è padre Nino ?

Orlandina: No non c’è, cosa vuole ? Posso aiutarla io ?

Susanna: No!!! (distaccata e stizzita )Per il mio probblema, ci devo parlare
Personalmente !
Orlandina: Può dire a me, riferisco !

Susanna: Cose personali sono! Poi torno , arrivederci….

Leo: (Entra) Buongiorno signora ci posso fare qualcosa?

Susanna: Proprio tu niente!

Leo: Eppure io’ faresse …. Eccome faressi e rifaressi ! (la guarda con interesse)

Susanna: Ma cosa vuoi fare ! cretino!

Leo: Magari… qualche cretinata!

Susanna: Pure il sale, fa i vermi!

Leo: Ma quale sale, io’ sono dolce come il miele ! Sono dolcificante


Susanna: Come dissi alla signora sono cose personali. Addio! 
Leo (fa per seguirla ) 

Orlandina: Dove vai va scemo?

Leo: (Fa dei gesti come per dire la seguo)

Orlandina: Che aria… cose personali sono,(la mima, ancheggiando) pero’ 
Faceva schifo, così si viene dal prete ? 

Leo: L’occhio vuole la sua parte !

Orlandina: Ma non l’occhio del prete ! Stai zitto, argomento chiuso!

Leo: (Leo mima come per dire va bene chiuso. Si guarda in giro un po’ poi…)

Leo: Signora Orlandina…

Orlandina: Che c’è Leo.

Leo: Mi avete lavato i calzoni e le mutande ?

Orlandina: Senti, mettiti in testa che io lavo la chiesa la sagrestia
La gonna al prete …. 
Leo pure le mutande !
Orlandina Tu come lo sai ? (minacciosa )
Leo le vedo appese ! 
Orlandina Tu li fai lavare ai tuoi parenti oppure li porti alla lavanderia. 

Leo: Quali parenti , mia zia se ne frega di me se non fosse che padre
Nino mi tiene qui lei mi farebbe zappare ogni giorno in campagna.
Solo come un cane.



Orlandina: Veramente fanno schifo! Quando morirono i tuoi con la
Scusa di pensare a te, presero possesso delle tue terre e delle tue case
E ti trattano come un cane, e se io non ti lavassi a volte i panni
Quando lavo quelle del prete ti farebbero puzzare mesi e mesi
Nei panni sporchi, e i panni sporchi non li lavano in famiglia
Non li lavano affatto. 

Leo: Fosse solo quello ! porco… d’un cane.

Orlandina: Perché c’è altro ?

Leo: tra un po’ faccio coccodè e faccio l’uovo come le galline

Orlandina: Come fai l’uovo ?

Leo. Mia zia mi fa sempre uova. La sera bolliti, a pranzo fritti
La domenica frittata con le cipolle.


Orlandina: Sempre uova ! Lei mangia anche uova ?

Leo: Non lo so ! Non li ho visti mangiare mai, io non mangio con loro ma
Solo nella mia stanza.

Orlandina: Signore… Signore mio, e tu permetti queste cose ? (pausa) 
Mangi Solo e che hai la lebbra ?
Leo certo che ho le labbra, come mangio se no !
Orlandina io dicevo solo, come fossi malato, e poi sempre uova non ti sei stufato ? 

Leo: non stufati! fritti è bolliti li mangio.

Orlandina: Signure (alza gli occhi) pensaci tu ,con la tua giustizia per questo 
Povero scemo ! 

Leo: Ho ! Io non sono scemo !

Orlandina Neanche scaltro però, non avresti sopportato tutto ciò
Avresti detto a tua zia io uova non ne voglio .

Leo: Glielò detto una volta. Zia io uova non ne voglio più !
Mi fanno male sempre uova fritti e bolliti !

Orlandina: Hai fatto bene bravo !

Leo: E glielo dissi arrabbiato .

Orlandina: Bravo e lei che ha fatto ??

Leo: Cosa ha fatto ! Mi ha fatto le uova col pomodoro.

Orlandina: Da mangiare non ti fa, non ti lava i panni; devessere una strega
Purtroppo siamo nel 2004 
Leo Perché purtroppo siamo nel 2004

Orlandina: Se era vamo nell’ottocento la potevamo fare bruciare come strega
All’epoca bastava un sospetto di stregoneria che subito
Qualche fascio di legna e…(scuote le mani)

Leo: “Il Signore ci giudicherà per le nostre colpe” dice sempre Padre nino.

Orlandina: Intanto l’ora del giudizio è lontana e io’ devo lavorare anche per te. 

Leo: Con me , cosa mi fate mi lavate i panni e basta.?

Orlandina: Due panni a te, la gonna al prete, le tovaglie della messa… 
Sono diventata una lavandaia sempre lavando.
Sempre con le mani a mollo: soffro di cervicali io non dovrei
Lavare nulla. 



Entra in scena il prete 

Prete: Quasi quasi, io, dovrei lavare i panni !

Orlandina: Reverendo buongiorno: parlavo con Leo della zia e di come lo tratta.

Prete: Il Signore tutto vede e ci giudicherà il giorno del giudizio! (rivolto a Leo) 
Hai registrato nel libro dei poveri morti don Cola ?

Leo: Si padre lo registrai !

Orlandina: Io ho finito ,vado via.

Prete: Arrivederci e grazie. (rivolto a Leo) Hai ricopiato il libro dei battesimi del 
55,56,57 ? 

Leo: Si… e li ho giocati sulla ruota di napoli!!!. 
Ricopia la cresima, ricopia la comunione,i battesimi,comprate un compiuters a me fa male il braccio sempre scrivendo .


Prete: Lo so io perché ti fa male il braccio ! cerca di smetterla, perché oltre a fare
Peccato, ti deperisci.

Leo: Ma io’ veramente…..

Prete: Trovo giornali di donne dapertutto, e la foto di Cicciolina nel vangelo !
(gli da una sberla) nel vangelo.

Leo l’ avevo in mano, e arrivò Orlandina, la dovevo nascondere.

Prete: Nel Vangelo benedetto figliolo… proprio li’!

Leo: Era a portata di mano…

Prete: Ma non ragiuni affatto, tu lo immagini io’ non la vedevo , 
‘nella messa usciva Cicciolina? Che figura davanti a tutti i fedeli!

Leo: l’immaggino.. bella scena sai le risate . (ride)
Prete: (Dando una sberla a Leo) E ridi pure disonesto…. e poi mi metti in crisi, mi 
induci in tentazione!

Leo: Ma perché non vi sposate, ci sono tante belle donne ‘in paese! 
Alcune vi guardano con interesse…. (allusivo)

Prete . prete sono. I preti non si sposano!



Leo: Perché i presti non si sposano…. non sono maschi?!

Prete: Muoviti, prepara il vino per la messa “maschio”
Leo: vado subito
Prete: non ti bere il vino e gli aggiungi l’acqua. Come fai sempre!

Leo: non ’io, Orlandina è’, ogni tanto la trovo che ‘beve certi bicchieri di vino e 
dice: “Oggi è domenica mattino, lo bevo alla faccia di padre Nino

Prete: non dire bugie ! per pinitenza dici’ 20 Pater Nostri e 20 Ave Maria.

Leo: così tanti, per un po’ di vino
Prete: Unu per il vino ! 19 per Cicciolina, e non lo fare più se no ti scomunico!


Leo esce. Quasi subito entra in scena Andrea (ragazza)


Andrea: Posso Reverendo… (Andrea è nipote della signora Orlandina. Elegante, 
carina, circa dieci anni in meno di quelli che ha chi interpreta la parte di 
Leo) 

Prete: Vieni Andrea dimmi… tua zia non c’è. 

Andrea: Vorrei un consiglio se può, cercavo lei non la zia.

Prete: Certo! Parla pure senza timore. (i due danno le spalle alla porta, entra Leo che 
si nasconde e origlia)

Andrea: Mi parli di Leo Padre.

Prete: (Stupito) Di Leo? Che vuoi sapere?

Andrea: Si… (titubante) mi fa la corte…

Prete: E allora?

Andrea: Eh… io sono confusa… lo trovo simpatico, sento un senso di… ecco non 
mi so spiegare, quanti anni ha?

Prete: Un po’ ti piace.

Andrea: Ecco…. si! Mi fa tenerezza con quel suo modo di fare…..

Prete: A saperlo prendere è un buon elemento.

Andrea: La zia è molto dura con lui, lo crede uno scemo senza valore.

Prete: Non è certo scemo anzi…. è un po’ ingenuo su certi argomenti, ma è un gran 
lavoratore… di buon cuore, anche se è un discolaccio, un eterno ragazzo, ha 
quasi 33 anni.

Andrea: C’è da dire che è orfano da quando aveva dieci anni e sua zia e il marito 
non hanno fatto molto per lui.

Prete: Non vengono nemmeno in Chiesa da quando io gli ho chiesto di lavorare per 
me, mi evitano, sono persone schive. 

Andrea: Sono senza cuore, non gli va giù il fatto che lei faccia da guida a Leo. Loro 
lo comandano in tutto, lo fanno lavorare come un mulo!

Prete: Ora un po’ meno, io li tengo d’occhio. Non gli è andato giù che io gli abbia 
fatto prendere la licenza media e la patente B.

Andrea: Non sapevo che avesse preso anche la patente!

Prete: Ed è stato subito promosso sia nella teoria che nella guida, e presto gli farò 
comprare un’auto.

Andrea: E mia zia dice che è senza cervello.

Prete: Non è che lui faccia molto per tenerla buona, anzi gli fa un sacco di dispetti! 
In quanto a cervello ne ha tanto, solo che non lo sa sfruttare. 

Andrea: Avrebbe bisogno di una guida!

Prete: Vorresti essere tu la sua guida?

Andrea: Be… sono confusa, ma chi fermerebbe poi le malelingue! E la lingua di 
mia zia Orlandina e dei miei genitori?! Non ci voglio pensare. Vado padre 
grazie. 

Prete: Va’ figliola e rifletti con calma.


Esce Andrea, entra Giovanni ragazzo semplice, ingenuo.



Giovanni: Buongiorno Reverendo.

Prete: Vieni Giovanni… domani le nozze!

Giovanni: Certo…. sono contento.

Prete: Bene sei venuto per la Confessione?

Giovanni: Si.

Prete Lo avete detto ai vostri testimoni di venire ?

Giovanni: Si .

Prete: Avanti cominciamo (entra nel confessionale, o su due sedie, e Giovanni si 
siede dall’altro lato) nel Nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo, 
avanti figliolo confessa i tuoi peccati.

Giovanni: Mi aiuti lei Patre.

Prete: Allora io ti faro’ delle domande, dimmi hai già mangiato la mela? 

Giovanni: veramente ho mangiato l’uva.

Prete: Ma no…. volevo dire…. Se con la fidanzata….!

Giovanni: Veramente sono fatti miei, a lei non interessa !

Prete: Ma io’devo sapere se sei in peccato prima di darti il Sacramento.

Giovanni: peccati così ne vorrei avere…. Ma lei non ha voluto…

Prete: Hai rubato, bestemmiato o imbrogliato?

Giovanni: piccole bugie e basta.

Prete: Va bene io ti assolvo, dici l’Atto di Dolore.

Giovanni: Arrivederci reverendo, a domani (dopo essere rimasto qualche minuto 
assorto nell’atto di pregare).


Esce. Il prete è in scena che sistema i libri. Fuori scena: “Permesso”


Prete: Avanti! 
(entra in scena il giovane Ettore, bello e arrogante con accento siciliano) 

Ettore: Buongiorno Padre, io sono Ettore.

Prete: Lei è il testimone?

Ettore: No, io’ non c’ero!

Prete: Lei è il testimone del matrimonio?

Ettore: No! C’è errore, io’ non ero al matrimonio e se c’ero dormivo.

Prete: Insomma, lei vuole o non vuole fare il testimone?

Ettore: Meglio evitare di testimoniare. E poi io non ero al matrimonio !

Prete: Ma a quale matrimonio?

Ettore: A quello che dice lei !

Prete: Ma io’parlavo del matrimonio di Giovanni, quello che faremo domani.

Ettore: Mio compare Giuvanni? Lei parla del futuro matrimonio!

Prete: Allora è lei il testimone ?
Ettore: Io’ non so nulla ! “A me Giuvanni mi dissi: mi fa u cumpari” ? Ed io ho 
accettato nel fargli il compare, il San Giovanni come si usa dire da noi . 

Prete: Lei quello deve fare… il testimone delle nozze!

Ettore: Dicitici, dite: a Giovanni se vuole fatto “ u cumpari va bene”, ma io 
Testimone non né faccio
(esce)

Prete: Cose da pazzi, … e poi lo scemo dovrebbe essere 
Leo… mah! (il prete maneggia i libri, qualche minuto dopo…)


Entra in scena Santina, ragazza carina, elegante, fidanzata di Giovanni



Santina: Permesso….buonasera, si è confessato Giovanni ?

Prete Si l’ho confessato. Anche il compare ma non si
confessò, era strambo… scemo… non l’ho capito.

Santina: Ettore è un bravo ragazzo un po’ eccentrico.
Prete: Allura, ti confessi tu?

Santina: Si Padre. (Ognuno si mette al proprio posto)

Prete: Nel Nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo… dimmi figliola hai 
bestemmiato, hai rubato?

Santina: No , queste cose no.
Prete: Bene, hai detto il falso?

Santina: Qualche bugia quando faccio la pettegola con le amiche.

Prete: Non farlo mai figliola, anche questo è peccato, e dimmi hai fatto qualcosa, 
hai avuto rapporti completi con il tuo ragazzo…. avete consumato?

Santina: No, solo qualche bacio.

Prete: Peccati leggeri…. allora domani verrai pulita e pura a sposarti.

Santina: Si Padre, pulita e pura vengo.

Prete: Io ti assolvo dai tuoi peccati…. di’ l’Atto di Dolore… nel Nome del padre del 
Figlio e dello Spirito Santo Amen. Di’ due Ave Maria alla madonna e auguri 
per una bella vita prospera e felice. A domani.


Esce il prete dal confessionale. Santina un po’ assorta nell’atto di pregare si alza. 


Santina: Dico a Ettore di ripassare ? 

Prete: (guardando l’orologio) no e tardi, digli di venire domani tanto il matrimonio è 
Alle undici.

Santina: Perché ha tanta fretta ?

Prete: devo vedere :“Uccelli di rovo” è molto 
bello.

Santina: Anche a me piace andiamo…

Prete: Si, si…. (escono) Esco con te.


Entrano sulla scena vuota Ettore e Giovanni da un altro lato da dove sono usciti Santina e il Prete.


Ettore: Permesso reverendo?

Giovanni: Hai visto non c’è, perché non ti confessavi poco fà

Ettore quello mi voleva fare fare il testimone .

Giovanni: fai il finto tonto: compare è testimone è lo stesso

Ettore: . Meglio evitare di testimoniare non si sa mai

Giovanni: Va bene va, tu scherzi sempre! Tu mi fai il compare e poi io lo faccio a te.
Quando ti sposi
Ettore: mi hai preso per scemo.

Giovanni: non mi vuoi come compare

Ettore Che hai capito. Io dicevo che sono scemo che mi sposo ci sono 
Le mogli degli altri.

Giovanni: Le mogli degli altri?! Con tutte le ragazze nubili che ci sono

Ettore: Le nubili parlano di inpegno serio di matrimonio di chiese e preti
Come sta accadendo a te.

Giovanni Ma mi vuoi dire che tutte le donne tradiscono i mariti ?
Ettore: Non diciamo fesserie…. non tutte, ma io le ho trovate alcune.

Giovanni: Compare, fai di tutta l’erba un fasciu, ci sono un mare di 
ragazze serie e di donne sposate serie!

Ettore: Io ne conosco tante donne serie, soprattutto quelle che quando fanno l’amore 
non ridono.

Giovanni: Ettore ma non riesci a fare il serio qualche volta? Per te le donne sono 
tutte di un tipo.

Ettore: No di quattro tipi: bionde, brune, vecchie e giovani.

Giovanni: Dimentichi disponibili o impegnate.

Ettore: le donne sono tutte disponibili, chi più chi meno e puru impegnate o 
no, è da vedere con chi lo sono. 

Giovanni: c’è un comandamento che dice:
“Non desiderare la donna altrui”.

Ettore: le donne sono sempre altrui , tu devi fare il possibile perché diventino
Tue !

Giovanni: Ci vuole etica compare… onestà, una donna sposata ha la fede, basta 
lasciarla stare

Ettore: Una donna sposata ha la fede e deve essere fedele in linea di massima, 
fuggire le occasioni, saperle gestire quando ci sono, essere onesta e non 
lasciarsi tentare da altri giovani e belli…. e molte non si fanno tentare! 

Giovanni: trovano sempre chi ci prova.

Ettore: Ti dirò una cosa compare, a parte le zoccole naturali, le 
donne sposate attraversano sempre dopo il periodo che va dal settimo al 
decimo anno, una crisi d’identità. Il marito ha un calo, magari è ingrassato, 
le trascura perché pensa al calcio…. si culla sugli allori, pensa a sé e non la 
stimola più…. è in quel periodo che io parto all’attacco.

Giovanni: Ci starò attento allora a non avere un calo dopo i sette anni.

Ettore: E poi compare… un uomo che si reputi tale ci deve provare con le donne, ne 
va della sua reputazione di mascolo!

Giovanni: Compare ma con le nubili però!

Ettore: Compare con tutte! ci vuole garbo, modo, tattica…. dialettica, naso.

Giovanni: Cumpari…. Nessuna ti ha preso a sberle mai ?

Ettore: No! Perché come ci provo non ci provo!

Giovanni: Che vuol dire ?!

Ettore: Esempio…. io ci provo con chi vedo che ci può essere un riscontro, invece 
non ci provo con chi si vede che non gradisce, batto in ritirata…. mi eclisso 
con stile. 

Giovanni: Va bene va, andiamo, poi vieni a comfessarti…
Ettore: Va bene andiamo! (escono)



Fine I Atto

























Secondo atto



In scena: Leo che sistema delle sedie e Orlandina che sistema dei fiori. 



Orlandina: Vado mi metto davanti casa per vedere la sposa
Uscira vestita di bianco… anche se lei non dovrebbe..

Leo: avrà messo le mutande rosse !

Orlandina: Zitto scemo! Io’ mi immaggino tutto il matrimonio….

Leo: Io …mi immagino la scena notturna quando lo sposo gli l’eva l’abito e 
Controlla il contenuto
Orlandina che contenuto ?
Leo controlla se ha le mutande rosse.

Orlandina Scemo sempre che fai pensieri distorti

Leo: distorte ? anzi penso alla sposa tutta curve pericolose.

Orlandina: Tu pensando al sesso diventi più scemo.

Leo Io non sono scemo ! Io capisco benissimo tutto.

Orlandina: Bene allora dato che capisci, lascia stare mia nipote.

Leo: gli ho solo detto che l’amo

Orlandina: tu saresti al suo livello ?

Leo: sono bello e prestante (si mostra)

Orlandina: Cavolo ! un figurino.

Leo: cosò che non va per vostra nipote ?

Orlandina: Tu non puoi pensare alle donne in generale non solo a mia nipote.
Non ti puoi sposare . Tu non sei normale… ti manca qualcosa di importante.

Leo: IO ho tutto in regola volete vedere ? 
(fa per tirar giù i pantaloni)

Orlandina non voglio veder nulla, a te manca il cervello.

Leo: mi manca l’ombrello ?

Orlandina: vedi che ho ragione non sai neanche cosè.

Leo: io lo so cosè l’ombrello pure se non l’ho.

Orlandina: Io dicevo che ti manca il cervello l’intelletto!

Leo: Io ho il letto, e pure il cervello ! ma voi mi insultate sempre
Mi dite sempre scemo…
. (entra il prete)

Prete: Signura Orlandina, perche dite la verità a Leo

Leo: mi dice sempre scemo,e dice che non mi posso sposare


Prete: Ancora sei giovane ha ragione…

Leo: se mi fidanzo mi sposate ?

Orlandina: così fai una bella famiglia di scemi come te.

Leo: Vedete cosa mi dice !? (piagnucolando)

Prete: Cercati una ragazzo che ti sposo, non dargli retta.
Leo: (Fa dei versi alla signora Orlandina)

Prete: Signora Orlandina è tutto pronto
Orlandina: Si.io vado. Arrivederci.

Prete: Arrivederci. (rivolto a Leo) vai anche tu.

Leo: vado a fidanzarmi (esce)
In scena c’è solo il prete che sistema dei libri. Entra Gina la seconda testimone, una ragazza molto bella ed elegante. 


Gina: Permesso reverendo.

Prete: Si venga, s’accomodi.

Gina: Piacere… Gina Pollo. 

Prete: Molto lieto di conoscerla, cosa posso fare per lei?

Gina: sono la testimone.

Prete: Ah… bene lei è l’altro testimone!

Gina: Si reverendo ( Si mettono ognuno ai propri posti)

Prete: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Bene figliola…. dimmi.

Gina: Io ho peccato !
Prete: Che hai fatto figliola di così grave? Dimmi… non avere paura.

Gina Faccio la civetta con tuttti i professori, soprattutto con quello di storia

Prete: Ma è gravissimo figliola! Lo sai che c’è il comandamento che dice di non 
desiderare la donna d’altri?

Gina: Ma non dice di non desiderare l’oumo d’autri!

Prete: Ma è lo stesso figliola! Hai commesso un grave peccato (breve pausa) e 
dimmi… quale altro comandamento hai infranto? 

Gina: Veramente… desidero tutto…

Prete: Grave figliola, e cos’hai desiderato che era d’altri? 

Gina: Tutto. Tutto quello che hanno gli altri gioelli vestiti macchine… 

Prete: Che altro figliola, che altro di così grave!?

Gina: Desidero il marito di mia cugina !

Prete: Gravissimo…. immorale! Che altro?

Gina: tutti i maschi belli…

Prete: E che altri peccati hai figliola…. ormai non mi stupisco più!

Gina dico bugie a tutti a mamma poi anche oggi.

Susanna: E’ permessu? (Entra la signora Susanna, sui 30 anni,bella casalinga) 

Prete: Aspetti un momento.. 
Susanna non posso ho lasciato la salsiccia sul tavolo, la mangia il gatto.

Prete: cosè una cosa grave ? (a Gina) mi aspetti un attimo.

Susanna: mi dovete benedire, togliere il malocchio.

Prete: il malocchio cosa dite.

Susanna: si mi hanno fatto il malocchio, mio marito non mi ama
non mi brama, …. ne ho bisogno! 

Prete: Non vi sgrida?

Susanna: Non mi brama!

Prete: Non vi brama…, non vi capisco!

Susanna: Mio marito mi diceva : io bramo di te, la 
bramosia mi assale…. e mi assaliva e faceva cose da non vi posso dire 
cosa mi faceva 
Prete: non dite nulla , vi prego!

Susanna: devo dirvelo, devo dievelo e lo dico !

Prete: se non potete farne a meno sentiamo…

Susanna: Mi diceva: mi sale il fuoco nelle vene, ardo, brucio! E ora… si è spento , 
inutile che lo smuovo…. è spento, non reagisce.

Prete: Non risponde più ai suoi doveri di marito? Se ho capito bene vostro marito 
non è più attratto da voi… non vi desidera più!

Susanna: Era un fuoco, un vulcano…. e ora si è spento.

Prete: Insomma, magari è più calmo, meno focoso e un po’ tiepido invece che 
infuocato.

Susanna: Quale tiepido! E’ un frigorifero, un ghiacciolo, un essere freddo.

Prete: io che posso farci ?

Susanna: beneditemi la casa sarà il malocchio

Prete: E va bene, appena finisco di cunfessare vengo…. abbiate fede.

Susanna: Vi aspetto, …. (esce) …. vi aspetto.

Prete: Riprendiamo figliola, dimmi.

Gina: Vi stavo dicendo, anche oggi ho mentitro a mamma.

Prete: Perché pure oggi?

Gina: con la scusa della confessione…

Prete: E non sei qui figliola? Non hai mentito in questo caso.

Gina: lei sa che venni stamani presto
Prete: dove sei sta stamattina?

Gina: col professore in campagna

Prete: Grave figliola, molto grave. Dimmi… hai anche altro da confessare oltre 
questi peccati?

Gina: No, solo questi.

Prete: E ti pare poco!? rivolgiti al Signore e di 
30 Ave Maria, dieci Atto di Dolore e 50 Padre Nostro.

Gina: tuee queste cose 

Prete: E sono anche pioche ! Signore…. che gente senza morale! Vada via!

Ettore: (Entra) Permesso?!

Prete: Ah lei è…. si accomodi, un attimo e sono da lei.

Gina: Ciao Ettore, arrivederci reverendo. (Si salutano sulla porta con Ettore)

Prete: Vai figliola e mi raccomando, prega tanto tanto se ti vuoi salvare!

Ettore: Allora mi confesso?

Prete: Vieni figliuolo, accomodati… nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito 
Santo. Dimmi figliolo, hai infrantu qualche comandamento?

Ettore: Purtroppo più di uno!

Prete: Hai forse ucciso? Ormai mi aspetto di tutto.

Ettore: No! Qualche coniglio a caccia.

Prete: Questo non è tanto grave, io dicevo esseri umani.

Ettore: Oh… no veramente.

Prete: Meno male, hai desiderato la donna d’altri?

Ettore: Veramente di più, ho avuto la donna d’altri!

Prete: Gravissimo figliuolo, gravissimo! Fate a gara chi pecca di più?

Ettore: La carne è debole reverendo!

Prete: Questo è vero figliolo, e io lo so che è vero! Però bisogna sfuggire alla 
tentazione della carne, tu ci hai provato figliolo? Hai resistito alle tentazioni 
che questo mondo ci sottopone con ogni mezzo?

Ettore: Veramente ho provato a fuggire…. però verso la tentazione! 

Prete: Dovresti avvicinarti alla fede, alla Chiesa. E’ lì la tua salvezza!

Ettore: le femmine , ci hanno provato, e in tante , a portarmi alla fede…. alla 
Chiesa, ma io’ scappo la fede al dito mi fa all’ergia

Prete: Ma tu hai perso quei valori umani e religiosi per cui tutto sta in piedi, stai 
perdendo pure la tua anima oltre la fede di Dio!

Ettore: E’ più forte di me se vedo una donna perdo la testa…il cuore., l’anima,! 
Penso solo a quello..lei no?
Prete: Io no ! E se continui a peccare, quando arriverai al cospetto di S. Pietro, 
più tardi che mai… lui ti butterà da lucifero !

Ettore: E io’gli rompo le corna.

Prete: a san Pietro?

Ettore: No! A Lucifero e a tutti i cornuti come lui che stanno all’inferno!

Prete: Cerca di cambiare invece, ti puoi ancora salvare, le vie del Signore sono 
infinite!

Ettore: Ma come mi salvo se ormai le femmine mi hanno portato alla fornicazione 
continua! Pur peccando non mi pento. 

Prete: E non sei pentito delle tue azioni?

Ettore: Veramente no! Lo rifarei… è una cosa che mi piace.

Prete: Ma è peccato figliolo! Ma con chi l’hai fatto?

Ettore: Veramente si dice il peccato e non il peccatore. 

Prete: Ma se tu non sei pentito… la confessione non vale.

Ettore: Io’volevo pentirmi , ma è difficile!

Prete: E dimmi quante donne d’altri hai avuto?

Ettore: Assai


PRETE Grave figliolo, grave, E dimmi: quante donne d’altri hai 
desiderato?

Ettore: Tutte padre, dai 15 ai 50 anni.

Prete: Come tutte! Ogni donna che vedi la desideri?


Ettore: Si padre…. confesso è una mia debolezza.

Prete: Proprio tutte, belle o brutte?

Ettore tutte, non ci sono donne brutte, hanno sempre qualcosa di bello, 
da scoprire.

Prete: E dimmi… hai altri peccati figliolo?

Ettore: Si padre, desidero sempre tutto quello che hanno gli altri e che io non ho.

Prete: Ma questo è male figliuolo!

Ettore voglio tutto ricchezze oniri glorie

Prete: Ma questo è essere avidi!

Ettore: questo è essere poveri……

Prete: Ai poveri saranno aperte le porte del paradiso.

Ettore: I ricchi le comprano le porte

Prete: Quelle porte non si comprano figliolo.

Ettore: chi ha ricchezza può tutto

Prete: Non è così figliolo…. ma dimmi hai altro da confessare? 

Ettore: Si padre, tante bugie.

Prete: E a chi le hai dette tutte quelle bugie?

Ettore: Alle donne padre, con le bugie si ottiene tutto.

Prete: Ma sei un pozzo di peccati figliolo, come ti posso assolvere!? Per penitenza 
leggi la Bibbia 10 volte e cerca di ritornare in te.

Ettore: Si padre ma io sono tutto me stesso, io sono così, naturale.

Prete: Allora cerca di diventare un altro, più cosciente e onesto.

Ettore: Perché? Sono onestissimo!

Prete: Ti sembra onesto cornificare gli altri?

Ettore: Non sono io, sono le loro mogli!

Prete: Col tuo aiuto e magari con l’inganno.

Ettore: Che posso fare io?

Prete: Cambiare il tuo modo di fare.

Ettore: Va bene patri, cercherò…. cercherò na fimmina bona. (sottovoce)

Prete: Sei senza morale, cerca di cambiare.

Ettore: Va bene, mi vado a mettere il vestito.

Prete: Per fare cosa col vestito? 

Ettore: Come cosa!? Il compare al matrimonio!

Prete: certo che siete due compari senza macchia e senza peccati..
Ettore: Senza peccati… e chi sono ?

Prete: Era un modo di dire al contrario.

Ettore Grandi peccatori… anche la comare ?

Prete: Come te, forse di più.

Ettore: Bene….stasera mi lavoro la commare di mio compare...

Prete: Vai fuori essere senza morale! Che il lume della ragione vi apra gli occhi. 
(esce Ettore dopo un po’ entra Susanna)
(alza gli occhi in alto) E’ dura servirti in questo mondo di serpi!

Susanna: Padre…. posso?

Prete: Ah è lei, chi c’è ancora?

Susanna: Mi guardi, mi guardi(gira su se stessa) come sono? Come le sembro?

Prete: Be… una donna giovane, carina. 

Susanna: Lei che farebbe con me?

Prete: Io? Nulla, non farei nulla!

Susanna: Come a mio marito! Niente, non fa più niente…. mi ignora.

Prete: Sia forte, si controlli. Si calmi, lo prenda di petto e gli chieda.

Susanna: cambia discorso mi sfugge mi sfugge.

Prete: E’ grave, lo porti da un medico.

Susanna: Ma quale medico! Fisicamente, sta bene , sarò io che.,.mi guardi
Mi guardi, che fa non mi guarda ? 
Prete: Si… si la guardo, la sto guardando

Susanna: E che vide… che sta videndo, che vede ?

Prete: Veramenti nulla.

Susanna: Come nulla,neanche lei mi vede ?

Prete: Si la vedo… la sto vedendo.

Susanna: E mi dica, mi dica.

Prete: Signura che devo dirle…. Cosa vuole che le dico ?

Susanna: insomma le piaccio, sono bella ?

Prete: Cosa le devo dire…..io sono un prete la vedo con gli occhi di prete 

Susanna: con l’occhio del prete che vede?

Prete: vedo una donna sconvolta, disperata.

Susanna: Insomma lei è un prete, ma è maschio , da maschio come mi vide ?

Prete: Io la guardo da prete, solo da prete e da prete le ordino di ritornare in sé, di 
ricomporsi, lei non può venire qui a turbare la mia pace. Mi dica che vuole da 
me, io posso aiutare il suo spirito e il suo animo.(si asciuga il sudore)

Susanna: Mi perdoni padre, mi benedica, io non mi controllo, ho dubbi…. mi vedo 
brutta, trascurata. Mio marito non mi ama più, il mio corpo freme…. la 
mia mente è in subbuglio, ho bisogno di risposte, non mangio… non 
dormo…. mi aiuti!

Prete: Preghi signora, si aiuti con la preghiera.

Susanna: Mi hanno fatto il malocchio… Anzi una fattura !!!!!

Prete: Ma sia seria, ei fatture le fanno i commercianti, solo quelle esistono di fatture 
che io conosco.

Susanna: Io non trovo più risposte logiche, venga a benedirmi la casa.

Prete: Va bene… va bene , vada a casa finito il matrimonio verrò
ora vada e stia calma.

Susanna: Va bene, grazie. L’aspetto… l’aspetto.

Prete: Vada e preghi tanto.


(Arriva Andrea, molto carina, è nipote di Orlandina)


Andrea: Permesso Reverendo.

Prete: Oh sei tu Andrea, vieni… dimmi.

Andrea: Adesso sono sicura amo Leo, a dispetto di tutto e di tutti so di amarlo.

Prete: Sono felice per te e anche per lui, povero ragazzo è ora che abbia un po’ di 
felicità.

Andrea: Davvero non pensa che stia sbagliando a sentire il mio cuore?

Prete: Il cuore non sbaglia mai.

Andrea: Ma la ragione mi dice che non è giusto, troppi ostacoli, dovremo lottare 
contro tutto e tutti.

Prete: A tutto c’è rimedio e poi le vie del Signore sono infinite.

Andrea: Ed io che avevo paura a parlagliene.

Prete: Perché?

Andrea: Non lo so perché, credevo mi dissuadesse…. accennai a mia zia che un po’ 
mi piace, se l’è presa il diavolo.

Prete: Il passo è arduo ma soprattutto devi essere sicura, i problemi ci sono e sarete 
ostacolati da tutti.

Andrea: Le ho pensate tutte sa…. anche la parte economica. Lavorerò anchio.

Prete: La parte economica?! Non scordare che Leo è padrone di un fabbricato 
Adibito a garage affittato alla concessionaria di zona e molti altri
appartamenti e possiede quasi 170 ettari di terreno con varie coltivazioni.

Andrea: (Stupita si siede) Cosa? Non sono gli zii proprietari di tutto?

Prete: No… ed anni fa, quando pressato da vari compaesani mi occupai della cosa, 
obbligai i suoi zii a fare un conto intestato a Leo.Con parte dei guadagni.
anche se gli mettono le briciole, sono molte centinaia di migliaia di euro


Andrea: (Sempre più stupita) Migliaia?! Sono senza parole.

Prete: Non lo sa nessuno o meglio io, i suoi zii, gli avvocati e il giudice che si sta 
occupando della causa.

Andrea: Causa, che causa?

Prete: Ormai è tutto in cassazione, Leo ha già vinto la causa iniziale e quella 
d’appello.

Andrea: Ancora non capisco.

Prete: Leo restò orfano a 10 anni e i suoi zii, unici parenti, ebbero all’epoca la 
gestione dei suoi beni e furono nominati suoi tutori. Leo ormai è 
maggiorenne da anni e visto che i suoi zii lo derubavano, ha dovuto 
procedere contro di loro per via legale.

Andrea: Ora capisco perché parlano male di lei e non vengono in Chiesa.

Prete: Si facevano forti del fatto che Leo fosse ingenuo, anzi hanno tentato di farlo 
dichiarare incapace di intendere e di volere pur di non perdere tutto.

Andrea: Sono arrivati fino a questo punto!

Prete: Ci sono in ballo tante cose ma ormai è quasi fatta, ha stupito perfino i medici 
che l’hanno visitato, altro che incapace di intendere e di volere!

Andrea: (E’ pazza di gioia) Sono felice padre (fa per abbracciarlo) così felice che le 
darei un bacio.

Prete: E dammelo! Purché sia un bacio fraterno.

Andrea: (Lo bacia) Grazie da parte mia e di Leo.

Prete: (Severo) Stai attenta che ti tengo d’occhio. Non farlo soffrire…. non vorrei 
che lo togliessi dalle grinfie degli zii per farlo cadere nelle tue.

Andrea: Nelle mie sarà felice e credo che anch’io lo sarò nelle sue.

Prete: Bene figliola vedo che hai deciso. Parlerò io ai tuoi e soprattutto alla zia 
Orlandina

Andrea: Le darei un altro bacio.

Prete: Può bastare quello di prima, adesso vai.



3° Atto


All’apertura del sipario in scena la signora Orlandina, arriva Leo



Orlandina: hai hai chi duluri chi duluri, prendo pillole inutilmente

Leo: come mai ,queste lagne ?

Orlandina: cretino…sono dolori l’attrite, sto paralizzandomi
Non posso più camminare

Leo Se volete sarò il vostro bastone della vecchiaia, mi date
Andrea e io vi sorreggo !

Orlandina stai zitto scemo ….mi sorreggi …. (Scuotendo la testa)
Nella tua scemenza avresti bisogno di cervello…

Leo perché non mi volete bene….io si come una zia..

Orlandina: Che dici scemo io ti voglio bene …come al gatto…al cane

Leo: bello sono contento …all’ora mi date vostra nipote !

Orlandina: no, non è mia propietà, ma se vai da suo padre e ti spieghi
Bene lui te la darà…

Leo: mi spiegherò meglio di un muto ! me la darà dite ?
Orlandina: Sicuramente! Con forza e decisione.

Leo: che centra la forza 

Orlandina: tu la dovrai ricevere
Leo: come ricevere , volete dire prendere ,e io farò del mio meglio.

Orlandina cosa devi prendere scemo, ‘lui farà del suo meglio’

Leo: Sarò sicuramente contento, se lui me la darà io la prenderò.

Orlandina: Io dicevo di riceverla perché riceverai una legnata in testa, cretino!

(Entra il prete)
prete sempre in lite voi due.

Leo e lei..

Orlandina: Reverendo si ricorda l’ultimo matrimonio ?

Prete: Certo che mi ricordo, io ho sempre contatti coi miei fedeli, la sposa aspetta un 
bambino…. Santina e Giovanni sono gli ultimi sposi, circa sette mesi 
addietro gli ho sposati.

Leo: hanno scritto alla cicogna per un bambino?

Orlandina: Leo neanche questo sai, era in stato interessante!

Leo: è interessanti e come… interessantissima!

Prete: Lei voleva dire che è incinta.

Leo: Pure io’ sono in cinta. (E mostra la cintura dei pantaloni)

Prete: Zitto. Mi stava dicendo ?

Orlandina: stamani gli ho fatto visita con mia figlia, un bel maschietto

Prete: visita…maschietto e nato ?

Orlandina: tre giorni fa ?

Prete: Ma fa sette mesi domani che li ho sposati! E’ stato un parto prematuro?

Leo: per dove sono partiti dove si trva prematuro ?

Prete: Zitto tu, com’è il bimbo quanto pesa ?

Orlandina: 4 Kg e 200 un bimbo di sette mesi…. Sette mesi !
Doveva essere in viaggio da prima !

Prete: Chi tempi e che peccatori! Quello che è peggio è che mi hanno mentito pure 
nella confessione.

Orlandina se lo sapeva lei non li sposava in abito bianco per chi crede il bianco 
Vul dire purezza verginità…
PRETE mi vada a chiamare Santina 

Orlandina: vado subito

Leo: vado io sono più veloce ?

Prete: Tu vai a casa io devo parlare con Santina del bimbo di 7 mesi..

Leo: un bel maschio gli porto la cicogna.

Prete: Senti, ma tu credi alla cicogna, chi ti ha informato ?

Leo: quando avevo 6 anni chiesi a mamma come sono nato
Lei mi disse ti portò una bella cicogna migratoria

Prete: ora capisco…Sei nato a ottobbre vero ?

Leo: Il 20 perché ??

Prete: in ottobre la caccia e aperta, qualche cacciatore sparò alla cicogna
E prese te….credi ancora alla cicogna
Leo: non li èporta più la cicogna i bimbi ?

Prete: No, le cicogne sono in estinzione…

Leo e chi li porta… le gazze ladre ?

Prete: Le mamme Leo! li portano le mamme, in 9 mesi di viaggio verso la meta.

Leo: Ah! Che lungo viaggio !!!!!!!!

Prete: Il viagioè lungo e a volte doloroso.

Leo: E come in macchina?

Prete: certo, in macchina!

Leo: (riflette)Ma non tutte hanno la patente….. li portano i papà ?


Prete: No leo, li portano sempre le mamme col treno col tram, col torpedone, ma
Sempre le mamme i papà non si sforzano affatto.

LEO ma non ho ben capito….

PRETE io non ho ben capito…mi prendi in giro ??? con tutti i giornali
Porno che trovo in sagrestia!!!!!!

LEO Forse ho capito !!!!! 

Santina: Permesso… permesso. ( Entra Santina)

Prete: Avanti Santina, avanti.

Santina: Mi voleva ?

Prete: (Rivolto a Leo) vai a comprare il vino

LEO c’è

PRETE le candele

LEO ci sono !

PRETE Leo !!!!!


Leo: Vado, vado (mentre esce) io esco!

Prete: Tu hai preso il sacramento nel peccato e quello che è peggio hai mentito nella 
confessione.

Santina: Non ho mentito!

Prete: mi hai detto che gli avevi dato solo qualche bacio a Giovanni

Santina: ed’è la verità…. lo giuro!

Prete: Ti e nato un bimbo di 4 Kg e 200! Sei rimasta in cinta con un bacio ?


Santina: veramente io…(confusa) io’…miracolo ci fù !!

Prete: Allora quel bambino non è figlio di tuo marito… se tu non hai mentito.

Santina: Veramente no! (Impaurita)

Prete: Redimiti peccatrice! Di chi è figlio ?

Santina: si dice il peccato ma non il peccatore….

Prete: l’ho gia udito questo detto…. e poi ti avevo detto: tu domani verrai 
pulita e pura a prendere il sacramento e tu mi avevi risposto di si.

Santina: E io ero pulita e pura ho fatto il bagno 5 volte !

Prete: Basta! vattene! Sei persa nel peccato, che il Signore ti perdoni.

Santina: (Dopo una breve pausa esce)

Prete: Signore li devi friggere nell’olio dell’inferno! Che matrimonio… tutti cornuti,
compresi i testimoni!


(Entra Giovanni)


Giovanni: Permesso…

Prete: Ah tu sei Giovanni’?

Giovanni: Cercavo’ Santina.

Prete. È appena uscita

Giovanni: Già visto mio figlio ?

Prete: Veramente ancora no.

Giovanni: Ha una bella faccia tonda. (fa la mimica)anche se è nato prematuro

Prete: Fortunati, generalmente sono piccoli

Giovanni Sa è tutto sua madre, i suoi occhi le sue labra il suo naso
A me assomiglia solo in basso ! 

Prete: In certi casi è meglio… (allusivo) molto meglio credimi. 

Giovanni: perché ?

Prete: perché….tua moglie è più belkla di te.

Giovanni: Arrivederci Reverendo. Vado vi aspetto però, dobbiamo battezzarlo, ho
Già il compare pronto. 

Prete: Spero sia un buon compare…. almeno stavolta!

Giovanni: LI so cercare io i compari.

Prete: Vai figliolo, vai. (Il prete sistema qualcosa).

Ettore: Permessu…. buon giorno Reverendo.

Prete: Ah è lei, entri le devo parlare.

Ettore: Cercavo mio compare

Prete Poveretto è uscito ora.

Ettore: All’ora vado (fa per uscire)

Prete: Aspetti, aspetti un attimo.

Ettore: Cosa c’è Reverendo ?

Prete: Di chi è il figlio di Santina?

Ettore: Suo di chi è :

Prete: Dicevo chi è il padre ?

Ettore: Giovanni.

Prete: Non si mente nella casa del Signore, vergognati!

Ettore: Ma io veramenti non…. (sorpreso)

Prete: Non ci sono scuse, per un fatto del genere e poi con che coraggio gli ha fatto 
da testimone, si vergogni!

Ettore: U cumpari… prego

Prete: U cumpari…. bel compare, una carogna.

Ettore Cosa dovevo fare se mi cerco lui, dirgli che già, gli facevo il compare 

Prete: Vada via e che il Signore la perdoni se può! (Alzando gli occhi al Signore) E 
chista è vita di parrocchia. (Esce di scena piano)



Entra Leo


Leo: padre Nino… non c’e

Entra in scena Andrea

Andrea: Reverendo…. Reverendo.

Leo: cercavi me ?

Andrea: (Sobbalza) No padre Nino e tu la devi smettere di seguirmi come un’ombra.

Leo tu mi attiri come una calamita…

Andrea: certo che per fare complimenti sei unico !

Leo: (Avanza) Certo io sono unico, il tuo unico amore.

Andrea: (Sorride;Quasi lo abbraccia poi lo spinge via) Cammina…. amore… 
Devo parlare al prete dov’è

Leo: Devi parlargli di me ? Andrea io ti amo,… mannaggia che nome che ti
Hanno messo sembra che lo dico ha un maschio

Andrea: Ha ragione la zia , tu sei scemo ! 

Leo: Quando ti vedo divento più scemo.!

Andrea: Vai a chiamarmi padre Nino per favore e stammi lontano.

Leo: Se sono lontano, non senti la mia mancanza?

Andrea: No affatto!

Leo: Io’ invece si! Tu mi ami lo so.


Andrea: Sei un povero illuso, poi vengo ciao. (esce)

Leo: Ciao tesoro, io ti sposerò. (pausa) Ma è bona… 
Faremo tanti figli…dato che non li porta la cicogna….

Entra Orlandina

Orlandina: Che fai scemo, parli solo? 

Leo: Parlavo di Andrea

Orlandina: toglitela dalla testa.

Leo: Non posso! Ha un solo difetto quella ragazza? 

Orlandina: mia nipote non ha difetti !

Leo: uno solo …..Voi..

Orlandina: (Fa per inseguirlo ma lui fugge via)

Entra il prete
Prete bentornata 

Orlandina: Reverendo… Santina?

Prete il bimbo è del compare

Orlandina: Cose cose da pazzi ! 

Prete: Cose di peccatori incalliti persi nel baratro del peccato!

Orlandina: Iddio li aiuti ! vado reverendo…

Prete: Che il Signore ti accompagni e guidi pure me in questa terra di peccatori 
dove ormai si sono persi i valori e viviamo senza più morale. Orlandina mi 
raccomando non lo dica in giro.

Orlandina: Sarò muta come una tomba! (Fa per uscire)

Prete: Signora Orlandina aspetti…. le dovrei parlare.

Orlandina: Si Reverendo…. mi dica.

Prete: Forse è meglio che si sieda .

Orlandina: discorso lungo ?

Prete: delicato….

Orlandina: resto in piedi …
.

Prete: Sapete che a Leo piace Andrea?

Orlandina: mi siedo: certo che lo so , mi rompe l’anima…

Prete: Vi dispiacerebbe come nipote?

Orlandina: (ride) Leo… (ride) Leo non la deve neanche guardare.


Prete: Se si sposano è difficile che non la guardi.

Orlandina: Sposano?! (ride)che fa oggi lo spiritoso ?

Prete: Sono serio…. si amano.

Orlandina: chi non ama quello…. è affamato di sesso.

Prete: ma lei non sa che ,Anche Andrea lo ama.

Orlandina:, (Diventa seria) chi glilà detto ?

Prete: Lei…. e credo sia decisa ad andare fino in fondo.

Orlandina: Vero ? (il prete annuisce) No! Mi sento male…. 
mi sento (sviene)

Prete: (La sorregge) Signora, signora si svegli!

Orlandina: Che maltenpo! Che tempesta!

Prete: Il tempo è bello.

Orlandina: Che tempesta, in casa di mio figlio, voleva uno bello scaltro coi soldi…


Prete: Male, dovete lasciare che i giovani scelgano da soli le vie da seguire…. e poi 
Anche Leo ha i soldi

Orlandina: Quello scemo con mia nipote?! Non può, e poi quali soldi ha ?

Prete: può essere eccome si amano.!

Orlandina: Ma quello scemo… no…. no!

Prete: Vada a casa o meglio da suo figlio e cominci a dirglielo, poi verrò io e vi dirò 
i dettagli.

Orlandina: Chi la plaga sta tempesta!

Prete: Ci pensi io ! Vada…. vada (Orlandina esce)

Susanna: Reverendo permesso….

Prete: signura Susanna !

Susanna: Mio marito, mio marito! (agitata)

Prete: cosà suo marito ? Sta male ?
Susanna: Prima mi bramava e mi desiderava, ora da un po’ di tempo non mi tocca 
più,. Prima mi amava, in lui c’era più bramosia, ora 
non mi brama più.

Prete: L’abbiamo già chiarito l’altra sera che non vi brama più, ma io che c’entro?

Susanna: Mi dovete aiutare, aiutatemi.

Prete: cosa devo fare ancora ? Prego per lui e per voi!


Susanna: neanchio ’lo so faccio di tutto, mi sono comprata la biacheria sexy 
La vestaglia trasparente e lui, niente 

Prete: Dovete cercare di stimolare la sua fantasia, inventare qualcosa…. eccitarlo!

Susanna: non so più cosa fare gli faccio il ballo sexy….lo spogliarello… l’autra 
Notte mi feci trovare tutta profumata, la giarrettiera il tanga di pizzu nero
Gli facevo, avanti e indietro, avanti e indietro, mentri lui guardava il 
Pugilato in tv…. 

Prete: lui cosa ha fatto ?

Susanna nulla ,nulla! Mi ha detto: ti togli davanti che non mi fai vedere nulla !
Reverendo non vedeva nulla, non mi vede più, io’ sono depressa.

Prete: Figliola veramente è grave, ma io’ cosaposso fare ?

Susanna: Io le ho provate tutte, ho messo biancheria intima piccolissima 
C’elò addosso volete vederla ?

Prete: No fgliola… no …ci credo…

Susanna: sono mesi che è latitante io brucio ho voglia…

Prete: Controllati figliola, non perdere la testa, prega!

Susanna: io non mi controllo più ?!Il primo maschio che vedo. 
(Comincia a guardare il prete con insistenza, da sopra a sotto).

Prete: Perche mi guardate così? Io’ non sono maschio…. cioè io’ sono maschio, ma 
Sono, Prete, un uomo di parrocchia, una guida spirituale.

Susanna: Sotto quella tonaca c’è un maschiaccio ! Senza sfruttato! 
(Comincia ada avanzare mentre il prete indietreggia)

Prete: Signora contegno, si controlli…. che vuol fare? Si fermi!

Susanna: Ti voglio, ti bramo…. (lo insegue attorno ad un tavolo con sedie)
Levati la tonaca vieni qui.

Prete stia calma contegno

SUSANNA facciamo uccelli di rovo ******** (vedi sotto)

Prete: Si calmi…. aspetti! (indietreggia impaurito e confuso, fanno dei giri attorno 
al tavolo, poi si fermano, ognuno dalla parte opposta, il prete dice) Basta! 
La vita è per tutti una tortura, chi più chi meno abbiamo una croce da portare 
con dignità e onestà. Torni in sé, non perda la sua anima e non tenti la mia di 
misero mortale.

Susanna: (Cade in ginocchio in lacrime, la testa tra le mani) Mi perdoni padre, mi 
benedica!

Prete: (Le appoggia le mani sulla testa) Fatti coraggio figliola, vai a casa e prega se 
puoi, ancora sei in tempo per salvarti.

Susanna: Grazie padre, mi perdoni! (Esce)

Prete: E questa è vita di parrocchia! (Alzando gli occhi al cielo) (sipario)


Finale movimentato *************

Prete per carità, si calmi 

Susanna facciamo uccelli di rovo ! prendimi…

Prete nooooo vada via.. (fugge inseguito da Susanna)


FINE