Numero 1 di aprile-giugno 2000

A proposito di target

di Marcello Isidori

Quando ho scritto "Il terremoto" ho provato ad immaginare quali potrebbero essere, in un possibile scenario futuro, le sorti del diritto alla privacy, che la legge n. 675 del 96, a cui questa commedia è dedicata, si propone di tutelare. Tra qualche anno, in una società fortemente sviluppata tutte le famiglie saranno dotate di un computer che utilizzeranno come un vero e proprio elettrodomestico. Internet diventerà, ancora di più, un gigantesco mercato virtuale dove chiunque potrà fare acquisti utilizzando la propria carta di credito; le vetrine dei negozi, molto più costose di un sito virtuale sulla rete, avranno sempre meno ragione di esistere, anche perché le persone non avranno più motivo di muoversi da casa per fare shopping. Il denaro contante sarà sempre meno utilizzato in favore di carte magnetiche eredi delle attuali carte di pagamento. In un simile scenario quali saranno le politiche di marketing delle aziende ? Si utilizzeranno sempre meno i canali di distribuzione tradizionali, come già detto costosi ed obsoleti, e si punterà esclusivamente sull’immenso cyber-mercato di Internet. Perché spendere miliardi in pubblicità acquistando costose pagine di giornali o spazi sulle televisioni, che probabilmente trasmetteranno via cavo a chi paga il canone di abbonamento e non saranno più interessate agli introiti commerciali, quando si potrà inviare mailing elettronico direttamente sul Personal Computer dei consumatori?  Le aziende più competitive saranno quelle che riusciranno a disporre di un profilo esatto dei consumatori potenzialmente interessati ai loro prodotti, così da stringere sempre di più il cerchio attorno ai loro target. Da chi arriveranno allora le informazioni sul profilo dei consumatori?  La risposta è semplice: fatte le premesse appena descritte, le aziende che gestiranno le carte di pagamento disporranno in tempo reale dell’elenco degli acquisti effettuati ogni giorno da ognuno di noi e potranno, sulla base di questi dati, costruire un profilo esatto di ogni titolare della loro carta. Il "gestore di target" sarà la nuova figura professionale, non ufficiale, che si preoccuperà di vendere gli indirizzi elettronici delle persone alle aziende interessate.  La storia della commedia è la storia di una giuria che è chiamata ad emettere un verdetto su un caso di omicidio. L’imputato non era altri che un target, uno dei tanti, che aveva deciso di uccidere il suo "gestore di target" perché non accettava la logica di mercato della vendita dei suoi gusti e dei suoi comportamenti. Ma la giuria non conosce questa verità, ai giurati il fatto appare sufficientemente chiaro ed il verdetto scontato: si tratta di un pazzo, affetto da turbe psichiche, che una mattina si sveglia e va ad uccidere un poveretto che faceva il suo lavoro. Due dei giurati però non sembrano affatto convinti che le cose si siano svolte effettivamente come sembra e rallentano, con i loro dubbi, la conclusione del processo che qualcuno, al contrario, vorrebbe accelerare. Perché il processo è stato spostato in una sede minore? Perché i giornali non parlano del caso? Perché le udienze si sono svolte praticamente a porte chiuse? E ancora: chi è quel personaggio che telefona di notte ad uno dei giurati per avvisarlo che sta partecipando solo ad una farsa e che si sta facendo di tutto per insabbiare la verità sul caso? Questa verità si scoprirà soltanto alla fine: la faccenda scotta perché il "gestore di target" dell’imputato, che sarà poi la sua vittima, era a conoscenza del fatto che questi avrebbe dovuto uccidere qualcuno e successivamente far perdere le sue tracce scappando all’estero, e, ignorando naturalmente l’obiettivo dell’aspirante omicida, fece il suo dovere: vendette l’informazione ad un’azienda di armi e ad una compagnia aerea. Alla fine, il terremoto che si fa sentire più volte durante la commedia nei momenti in cui dalle discussioni dei giurati sembra emergere la verità, non distruggerà questa logica di mercato ma gli stessi giurati seppellendoli con la loro acquisita consapevolezza sotto le macerie del palazzo di giustizia.