Numero 0 del gennaio-aprile 2000

Un'esperienza

di Giampiero Rappa

Quest’anno ho avuto l’occasione di fare la regia e di re-citare in un testoscritto da me e Fausto Paravidino che ha vinto la "III Rassegna Nazionale diDrammaturgia Emergente" organizzata dall’associazione "Marte 2010" con la giuriapresieduta da Aldo Nicolai. Una esperienza indimenticabile non solo per iriconoscimenti avuti dalla giuria e dal pubblico, ma per il coronamento di unsogno che avevo prima ancora di iniziare la scuola di teatro: recitare con ungruppo di attori bravi e che aves-sero la mia stessa idea di teatro. Un’idea cheda tempo cerco di capire sempre di più, e che si sta facendo a poco a poco piùchiara. Vorrei sempre recitare con attori che hanno voglia di raccontare unastoria: che studiano il loro personaggio e il rapporto che ha questo con glialtri, che si mettono in discussione, che si ossessionano per cercare unave-rità in scena. Recitare con attori che cercano "l’altro da sé", che sul palcovo-gliono giocare e a volte so-no "pericolosi". Mi piace vedere questi attoriche a fine spettacolo fanno un esame di coscienza di come hanno rappresentato illoro personaggio, invece di pensare solamente in che ristorante andare amangiare. Ho notato che quando gli attori riescono a mettere da parte la lorovanità, quando non si concentrano sul fare i toni o dimostrare la loro bravurain virtuosismi, e cercano di recitare al presente, è lì che il pubblico li seguee applaude la storia che hanno deciso di venire a vedere e non l’esibizione di"quello" o di "quell’altro" attore. Con lo spettacolo "Gabriele" abbiamo cercatodi fare questo, e a parte gli importanti premi che ci sono stati assegnati,abbiamo vinto il premio più bello: avere più teatri dove metterlo in scena. Iltea-tro lo si conquista non solo con la politica ma anche con il consenso delpubblico: se il pubblico ama le tue storie, se riconosce la tua onestà farà inmodo che tu possa ripresentarti con un'altra storia. Alla nostra compagnia chesi chiama "Gloriababbi Teatro", è capitato di incontrare anche organizzatorigiovani che si sono preoccupati di aiutare "Gabriele" ad essere visto qui aRoma, e questa collaborazione ha dato fiducia e coraggio a voler continuare inquesta direzione.