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Marinella Manicardi, coadiuvata da Federica Iacobelli, costruisce intorno alla sua omonima drammaturgia, che già ha calcato con successo il palcoscenico, questo suo racconto, anzi qui, de “La Maria dei dadi da brodo”, ci fornisce quasi la matrice, ci narra in un certo senso il grembo, la conchiglia che ha custodito con cura e con naturalezza la perla.
Una sorta di mappa costruita e stesa di fronte a noi dei riferimenti, tra lo storico e talora l'ironicamente autobiografico, che hanno anticipato, maturato e prodotto il suo testo teatrale, mappa che ha il suo centro e il suo baricentro in Bologna.
Non una storia, dunque, ma una geografia che ha il sapore della manualità concreta, che ha il profumo di quello “sbuzzo” che in fondo è l'anima di quella città appoggiata in una pianura senza risorse, e che è la capacità, un po' misteriosa e 'magica', di trovare soluzioni concrete e semplici ai problemi, senza 'sottomettersi' (alle leggi della fisica, come della economia ovvero della politica) ma sfruttando sapientemente proprio quelle leggi.
Lo fa con una scrittura vivace e figurativa, forte abbbastanza da far sì che anche chi non ha mai visitato Bologna e non si è mai soffermato tra i suoi portici ombrosi e protettivi (e anche molto pratici ed efficienti) apprezza quel sapore e inala quel profumo.
Un libro non d'occasione credo, ma che è un po' la preparazione posteriore di quel testo teatrale ed insieme ne è preparato.
Un omaggio alla città, se vogliamo, da due bolognesi di adozione, ma soprattutto un omaggio ad una comune radice, etimologica e culturale, lì forse più evidente che altrove del fare, all'arte dell'artista e a quella, 'cugina', dell'artigiano anche nella sua dimensione 'industriale', alla cultura dello 'studium' universitario che non dimentica l'importanza delle professioni tecniche, l'Alma Mater e le Aldini-Valeriani.
Un bel libro che forse, nel suo profondo, unisce e confonde le storie di due donne artiste con la città che le circonda e attraverso la quale, riscrivendo ogni personale pudore, si narrano.

Maria Dolores Pesce

La Maria dei dadi da brodo
La storia industriale di Bologna tra romanzo e teatro
di Marinella Manicardi e Federica Iacobelli
Pendragon 2013
Pagg. 96 € 12,00
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