Pin It

Fibre Parallele mette in scena la sadica relazione tra uomo e  natura. Una madre nera e arida  è  il fulcro  della scena. I suoi tre figli, fragili e impauriti, sono protagonisti di  una favola che presto diviene un incubo. Tra polvere e gelo, immersi in un terreo paesaggio, i tre infanti si muovono alla scoperta di se stessi. Si stupiscono, ridono, assaporano ed esplorano  dominati dalla paura, sempre attenti a dove si posi lo sguardo pietrificante della madre.  Lei  sputa, aggradisce e percuote  i corpi della sua timorata progenie.
Matrona, carnefice e fiera,  incarna il sibilo agrodolce di ciò a cui l’uomo è  naturalmente destinato, ovvero  la morte. Una madre che è arbitro, sarta e carceriera. Lei, china sulla macchina da cucire, tesse abiti che mai vestiranno i tre giovani, lasciandoli nudi e smarriti.
La scoperta di una sorella maggiore, rinchiusa in gabbia sul fondo del palco, sconvolge improvvisamente  il desolato orizzonte. La primogenita, venere bianca dalla folta chioma rossa, svela la paura più recondita della grande madre. Rivela il mistero della creazione,  una genitrice vittima di se stessa e  della solitudine. Madre potente che affonda radici nelle carni di figli soggiogati, su cui preme spille da cucito come a crocifiggerli sul suo antico e arido ventre. Figli, nonostante tutto, intrisi d’amore e con grandi mani colme di fiori destinati a ricoprire il  corpo senza vita di chi li ha generati. Allora, finalmente indossati gli abiti e abbandonati i giochi da bambini, i figli diventano adulti e affrontano il nuovo rigoglioso mondo sconosciuto.

Foto Fibreparallele

Testo di Riccardo Spagnulo
con Mino Decataldo, Licia Lanera, Marialuisa Longo,
Simone Scibilia, Riccardo Spagnulo
voce Rossana Marangelli
costume Luigi Spezzacatene – Artelier Casa d’Arte Bari
luci Giuseppe Dentamaro
realizzazione scene Mimmo e Michele Miolli, Modesta Pece
assistenti alla regia Elio Colasanto, Rossana Marangelli
regia e scene Licia Lanera produzione Fibre Parallele
in coproduzione con il Festival Internazionale Castel dei Mondi di Andria e il Festival Operaestate di Bassano del Grappa
con il contributo della Regione Puglia