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Se la critica rimane un’esperienza di scrittura complessa e desiderosa di purezza e di onestà di  visione, spesso però la sua forza vitale non riesce ad incontrarsi ed a scontrarsi con gli attori in carne ed ossa. Non parliamo di interviste o conferenze stampa, appuntamenti durante i quali la conversazione  tra attori e critici è fortemente limitata alla presentazione di uno spettacolo o di un evento. Non parliamo neanche di critica a caldo, poco funzionale all’assimilazione della visione dello spettacolo appena visto. Parliamo di un incontro che si è svolto sabato 1 marzo, presso il CENTRO STUDI SUL TEATRO NAPOLETANO, MERIDIONALE ED EUROPEO, associazione culturale no profit sita al centro di Napoli, che svolge da anni un’attività intensa legata non solo al teatro, ma anche all’editoria. Basti ricordare i seminari condotti dal drammaturgo Enzo Moscato, la pubblicazione dei Quaderni editi da Dante & Descartes (del 2012 è il volume “Giugno Popolare Vesuviano” di Rosaria De Angelis, del 2013 il volume  “…E poi sono morto. La drammaturgia non postuma di Francesco Silvestri “ di Vincenzo Albano), i sabati teatrali, le iniziative legate ai giovani studiosi.  L’incontro del 1 marzo riunisce, in un’occasione fortuita, attori, giovani critici, soci del Centro Studi, vecchi amici. Presenti alcuni degli attori che, sin da luglio scorso, hanno lavorato a fianco del regista argentino Alfredo Arias, nella messinscena del testo vivianeo CIRCO EQUESTRE SGUEGLIA,  debuttato durante il NTFI 2013 e ritornato a Napoli sul palcoscenico del San Ferdinando. Convitati, tra prosecco e conversazioni teatrali, anche gli esponenti, i collaboratori e i direttori della nuova critica web che lavorano assiduamente da anni, a Napoli, e che si occupano di analizzare non solo le grandi produzioni ma anche quelle minori, non meno importanti, della città, della provincia, dei teatri di sperimentazione e della periferia. Il confronto tra attori di fama e di esperienza e i giovani critici che lavorano sulla Rete, nuova frontiera della critica teatrale, regala l’immagine di un rapporto culturale e artistico ormai in disuso ma mai sopito, anzi in continua e velocissima trasformazione ed evoluzione, sostenuto dalla volontà di collaborazione, elemento fondamentale per la crescita di entrambe le parti interessate. L’idea di una critica giovane e libera crea un gruppo coeso e in continuo sviluppo, costituito da giovani studiosi e giornalisti che, nonostante la diversa formazione, si ritrovano a collaborare e a confrontarsi continuamente. La città di Napoli vanta al suo attivo numerose riviste, specializzate e non, che aggiornano quotidianamente il lettore e lo spettatore, rendendo la critica on line un punto di riferimento per artisti e pubblico. La Rete permette una diffusione capillare di articoli ed informazioni riguardanti gli spettacoli in scena nei tanti teatri partenopei e in quelli italiani. L’incontro svoltosi sabato 1 marzo, ha messo in luce non solo tematiche inerenti lo spettacolo di Arias, ma ha anche permesso un’attenta conversazione su altre produzioni nazionali ed internazionali, sottolineando le difficoltà di attori e produttori, le scelte coraggiose o meno dei Teatri Stabili e di quelli meno conosciuti, le operazioni di creazione dei cartelloni, la richiesta e la reazione del pubblico. Dall’analisi della messinscena di CIRCO EQUESTRE SGUEGLIA, con la sua caratterizzazione di duplicità scenica ed interpretativa, il discorso  si estende anche al confronto con il testo, con la  “finta finzione” ripetutamente portata in scena,  con le scelte specifiche firmate da Arias, fino alla descrizione del lavoro dietro le quinte, alla preparazione musicale degli attori, alla fatica interpretativa, alla macchina ben confezionata e scandita da tempi perfetti. Il confronto con la critica entusiasma gli attori che ribadiscono la loro oculata conoscenza di determinate riviste e la lettura assidua della critica su rete. Lungo l’arco  di due ore di conversazione, serrata e vivace, si è creata la possibilità di unire due mondi volutamente e inspiegabilmente tenuti lontani, ma in realtà bisognosi di continuo confronto. Presenti all’incontro le testate www.dramma.it, www.ilpickwick.it, www.quartaparetepress.it, www.inchiestanapoli.it.  Presenti alcuni degli attori della compagnia: Massimiliano Gallo, Monica Nappo, Tonino Taiuti, Lino Musella, Gennaro Di Biase, Mauro Gioia, cui si è  aggiunto l’attore Gino Curcione. Presenti anche Mimmo Basso e Stefania Maraucci in rappresentanza dello Stabile napoletano che ha prodotto lo spettacolo. Antonia Lezza, docente di Letteratura teatrale italiana presso l’Università degli Studi di Salerno e direttore del Centro Studi che ha ospitato l’incontro, ribadisce fortemente il ruolo ed il valore della nuova critica ma soprattutto il rinnovato rapporto che bisogna  instaurare tra chi lavora sul palcoscenico e chi osserva dalla platea con occhi ancora puri.

foto di Rosanna Mattossovich