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Un’osservazione critica, preoccupata, un’amara riflessione su quanto sta succedendo nella nostra società, svuotata, intorpidita, drogata, dagli smartphone, da Facebook, YouTube, internet, twitter. Il testo, dell’autore e regista nativo di Mirano, Paolo Zaffaina, “Italia Libre - Appunti per una moderna rivoluzione borghese”,

pur facendo sorridere, ma in modo amaro, è una profonda, grottesca, denuncia del sistema omologato dell’imborghesimento degli ideali in un’era in cui domina lo sballo, il frivolo e l’immagine, mentre rimane poco o niente per i contenuti e per i veri valori dell’uomo. Abbiamo conosciuto il testo ed applaudito lo spettacolo di Paolo Zaffaina, a Catania, proposto dalla Compagnia DoveComeQuando di Roma, nella sala del Brass Jazz Club – La Cartiera, in chiusura dell’apprezzata rassegna “Palco off – Le Voci del teatro”, diretta da Francesca Vitale.
Lo spettacolo, in circa sessanta minuti, diretti con mano sicura dal regista Pietro Dattola, sempre con ritmi elevati, vede protagonisti in scena i dinamici Flavia Germana De Lipsis e Camillo Marcello Ciorciaro, nei panni di una coppia di amici che, in una stanza, tra un tavolo, una bottiglia di alcool, qualche sms inviato e ricevuto ed una poderosa sniffata, si preparano ad una serata da sballo, così come tante altre per una generazione di trentenni di classe medio-alta, frustati ed ingabbiati dal sistema e da una società opprimente ed omologante, drogata dal consumismo e dai social network. All’improvviso, mentre i due si preparano all’ennesima serata da sballo, ecco arrivare un’improvvisa presa di coscienza su un Sistema che li controlla e li manipola. Ed allora cosa fare? I due, quasi per scherzo, decidono di ribellarsi e dopo essersi attribuiti i nomi di battaglia, Spartacus lui e Goldrake (!!) lei, creano un fantomatico gruppo terroristico contro il Sistema, il C.I.O.P. (Collettivo Indipendente d'Opposizione Popolare), che si da subito delle priorità: un rapimento ed un attentato.
Ma i due sono solo due trentenni insicuri e falliti, altro che rivoluzionari! Ed infatti con una maldestra azione, per errore, viene fatto esplodere un ordigno in una casa di riposo, provocando tante vittime innocenti e poi viene rapito un innocuo e pauroso personaggio della tv, rappresentato in scena da un simpatico orsacchiotto a cui i due attori, a turno, danno voce. Alla fine i loro tentativi di giocare ai rivoluzionari, a provare a cambiare un Sistema che li tiene in pugno, fallirà tragicamente ed a vincere sarà il meccanismo della società consumistica, dell’era di internet, del web, dell’alcool e della coca.
Ed al pubblico, tra applausi, qualche risata amara e delle profonde riflessioni, rimarrà il quadro desolante della società attuale, il vuoto di una generazione cresciuta tra Apple, cinguettii, Facebook e faccine, che vuole tutto e subito e che il grido di “Italia Libre” è solo uno slogan per potersi sballare in uno dei tanti sabato sera.
Spettacolo divertente ed allo stesso amaro, regia ben curata ed interpreti molto applauditi per il loro tempismo in scena, per i loro battibecchi, le loro battute che, nonostante le tematiche affrontate, riscuotono i consensi e divertono gli spettatori.

“ITALIA LIBRE” - Appunti per una moderna rivoluzione borghese
di Paolo Zaffaina
Con Flavia Germana De Lipsis e Camillo Marcello Ciorciaro
Regia di Pietro Dattola
Aiuto regia ed elementi di scena di Alessandro Marrone
Produzione Compagnia DoveComeQuando - Roma
Premio di drammaturgia DCQ - Giuliano Gennaio 2011 e Premio Dieci Lune 2012
Rassegna “Palco off” Catania - Brass Jazz Club La Cartiera - 4-5 Maggio 2014