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Nella collana “Teatro Italiano Contemporaneo” della Società Italiana Autori Drammatici, per Bulzoni Editore, sono pubblicate queste tre drammaturgie, di cui una sola, l'ultima, non ancora rappresentata, corredate dalla presentazione di Maricla Boggio e soprattutto da un acuto saggio introduttivo di Gerardo Guccini che definisce Vittorio Franceschi, con argomenti in gran parte condivisibili, “uno dei nostri maggiori drammaturghi”. Vittorio Franceschi, nato a Bologna nel 1936 e di cui ricordiamo Il Sorriso di Dafne qui recensito, vi è innanzi e soprattutto descritto come uomo di teatro nel solco di quella tradizione spiccatamente italiana dell'attore/autore che costruisce il rapporto e la propensione al testo alla luce, si potrebbe dire, del palcoscenico e della dinamica con il pubblico vissuto come dimensione insieme estetica ed esistenziale. Guccini, peraltro, pone con lucidità la sua attenzione sulle conseguenze che una tale ottica ha, in Franceschi, sul testo la cui autonomia risulta paradossalmente accentuata proprio dall'attenzione prestata, anche per esperienza diretta, alla dimensione recitativa della parola, proprio per quella sua mutazione continua tra l'essere scritta e l'essere detta. I tre testi presentati poi hanno in comune un punto di vista in cui l'analisi esistenziale, talora con aspetti apparentemente cronistici, sconfina e deborda quasi inconsapevolmente nella dimensione storica ed estetica della contemporaneità. Un testo agile in cui il saggio introduttivo ben si amalgama nel processo di lettura ai testi pubblicati quasi anticipandone nella percezione del lettore la possibile dimensione scenica.

Maria Dolores Pesce

Dialogo col sepolto vivo - L'uomo che mangiava i coriandoli - GranGuignol all'italiana
di Vittorio Franceschi
Bulzoni 2014
Pagg. 226 € 16,00
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