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Difficile dire se si tratti veramente di un'utopia ma di certo, dell'avventura raccontata in questo volume, si può senz'altro dire che è una storia molto bella, quasi una favola. Tutto è nato molto lontano, dall'esperienza del gruppo argentino Catalinas sur. Il Teatro comunitario, un teatro fatto non da addetti ai lavori ma dai membri di un'intera comunità, è nato a Buenos Aires grazie a questa compagnia circa trent'anni fa, in una società al risveglio dopo la lunga stagione della dittatura. Molti anni dopo, a seguito di un gemellaggio tra la capitale argentina e Pontelagoscuro, un paesino a nord di Ferrara sulla riva meridionale del Po, due membri della storica compagnia di Buenos Aires sono approdati nel paese italiano ed hanno portato, in un modo tanto casuale quanto originale, lo spirito profondo del Teatro comunitario, realizzando dei murales sulla sede del Teatro Nucleo. In questi murales sono stati ritratti alcuni dei temi che hanno poi fatto nascere il Teatro comunitario di Pontelagoscuro. La memoria delle proprie radici, del proprio piccolo paese in riva al po, distrutto durante la seconda guerra mondiale, ma anche del paese Italia, della resitenza, della liberazione, il paese del bel cinema del dopoguerra, il paese meta di immigrati oggi quanto punto di partenza di emigranti ieri. L'avventura di cui ci parlano Greta Marzano ed Erica Guzzo in questo volume è quindi quella del Teatro Nucleo guidato da Antonio Tassinari che è diventato, aprendosi alla gente del paese, il Gruppo Teatro Comunitario di Pontelagoscuro. Attraverso le numerose testimonianze dei protagonisti il libro ripercorre tutti gli spettacoli realizzati dal Gruppo, pubblicando anche le scritture sceniche di alcuni di essi. Il volume è arricchito inoltre da una bella galleria di immagini degli spettacoli e delle prove della compagnia.

Un'avventura utopica
Teatro e trasformazione nell'esperienza del Gruppo
Teatro comunitario di Pontelagoscuro
a cura di Greta Marzano e Erica Guzzo
Titivillus 2014
277 pagg € 18,00

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